30 sezione BAMBINI 5 LETTURE per l’ESTATE IL FIORE E LA VECCHIA CASERA DI MONTAGNA 7 Agosto <strong>2011</strong> di Tamburlin Anna - Villapiana di Lentiai (Quinta elementare) Un giorno una signora piantò dei semi vicino a una sera. Si fece fresco ed il vento muoveva le foglie: il buio e vecchia casera di montagna. il fruscio mi fecero rabbrividire: era così inquietante! Un Dopo un po' di tempo sbocciai io, un piccolo fiore azzur- vecchio albero secolare cominciò a ricordare le storie che ro. Non ebbi il tempo di aprire i petali che sentii dei forti i nonni e i genitori raccontavano ai bambini piccoli per non rumori e vidi dei bambini giocare. Vidi prati fioriti, alberi farli andare in posti pericolosi. Spesso, ad esempio, rac- molto alti e dei colli prominenti con l'erba fresca e profucontavano del Mazarol, uno strano personaggio tutto mata, ancora bagnati di rugiada che brillava al sole del vestito di rosso, che si nominava per impedire ai piccoli di primo mattino. andare da soli nel bosco, dove potevano perdersi. Si rac- Appena mi girai, notai un'enorme casa molto vecchia, contava che tutti coloro che mettevano i piedi sulle sue con sassi grigi, che sporgevano qua e là e che mi diedero impronte, sarebbero stati costretti a seguirle, come era subito una sensazione di malinconia; il tetto era un po' accaduto a quella ragazza dai capelli rossi, che si ritrovò bucherellato e subito pensai che la pioggia non dovesse nella sua casa. Siccome gli piacevano le ragazze dai faticare molto a passarvi attraverso; le porte erano state capelli rossi, egli la accolse come fosse una principessa. rosicchiate dai ghiri e le piccole finestre avevano vetri Le insegnò a preparare il burro e la ricotta, dopo di che sporchi di polvere o rotti dalla vecchiaia. volle mostrarle anche come costruire le candele di latte, Pieno di curiosità chiesi a dei cespugli: “Scusate signori ma la fanciulla, non volle imparare altro. Riuscì a rinchiu- cespugli, che luogo è mai questo? Dove mi trovo?” dere il Mazarol dentro la cantina e a fuggire. Loro mi risposero: “Qui, piccolo fiore, ti trovi a Nabie”. Verso tarda notte, prima di chiudere i petali, mi feci un'i- “Come? A Nabie?” dissi. “Sì, qui, in questo posto meradea del luogo in cui ero nato, di com'era una volta e di viglioso, la domenica arrivano delle persone per potersi com'è oggi. La gente di un tempo faceva molta fatica godere la bella giornata e il sole”. anche solo a procurarsi il cibo; invece, le persone di ades- Detto questo mi venne voglia di ascoltare la storia che so godono di molti privilegi e soprattutto si possono ripo- avevano da raccontarmi e allora i cespugli continuarono: sare! Ah, se questa gente potesse tornare indietro nel “Queste persone si rilassano, si distendono sui prati; i tempo, capirebbe meglio la fatica che facevano gli uomini bambini salgono sugli alberi, oppure corrono allegri sui una volta! colli asciugati dai raggi del sole. Si fermano un giorno, mangiano in allegria e poi, la sera, se ne vanno”. “Eh, ma non è sempre stato così!” interruppe un vocione poco distante. Era di un vecchio albero che cominciò a raccontare: “Una volta questa casera era molto più bella: era bianca e molto robusta, il tetto era rosso acceso e le finestre erano pulite e i vetri brillavano al sole”. Poi rimase in silenzio, assorto nei suoi pensieri, come se stesse ricordando. A questo punto chiesi curiosa all'albero di continuare a raccontare e lui lo fece volentieri: “Accanto alla casa c'era una piccola stalla, che conteneva dalle tre alle otto mucche. Un'altra stanza era molto grande ed era il deposito di tutti gli attrezzi che si usavano nei campi. Il fienile, infine, era grande e molto spazioso e si raggiungeva salendo una scala di legno, non molto stabile, alta più o meno quattro metri. Vicino alla vecchia casa, come vedi, si possono ancora notare i miei amici ciliegi che sono stati piantati lì più di cento anni fa e conoscono tutta la storia, fin da quando è stata costruita, di questa che adesso è una casera, ma che una volta era un'abitazione!” Così chiamai i ciliegi e loro cominciarono a raccontare: “Questa casera venne costruita con le pietre che si trovano qui intorno; devi sapere che la pietra è un elemento che si trova in abbondanza, qui, nelle nostre montagne”. Cullato dai <strong>racconti</strong> dei ciliegi arrivò presto la Illustrazione di Piera Lombardo, Dolo (Ve)
Sede e produzione: SAN FIOR (TV) Via Caliselle, 49 Tel. 0438.260270 - 260180 Fax 0438 260312 tende da sole e...molto di più pi per la vostra casa GAZEBI E OMBRELLONI CUPOLINI per sole e pioggia www.teporlux.com ZANZARIERE E TAPPARELLE TENDE DA SOLE TENDE DA INTERNI MOBILI DA GIARDINO Esposizione e vendita: SAN FIOR (TV) - Via Bradolini, 3 (circonvallazione di Conegliano) Tel. 0438.401112 - Fax 0438.409033 Numero Verde 800-384618