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Curare e assistere a domicilio – Mantenere la mobilità

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<strong>Mantenere</strong><br />

<strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Come aiutare una persona<br />

a conservare <strong>la</strong> massima<br />

autonomia possibile


Contenuto<br />

In questo capitolo<br />

Prevenzione<br />

attraverso il<br />

movimento .......... 16<br />

Attenzione alle<br />

cadute! ................ 17<br />

Imparare a<br />

mobilizzare .......... 20<br />

I pericoli legati all’im<strong>mobilità</strong><br />

in posizione<br />

seduta o coricata .. 27<br />

In che modo <strong>la</strong> persona<br />

assistita è limitata<br />

nel<strong>la</strong> sua <strong>mobilità</strong>?<br />

Come motivar<strong>la</strong><br />

ed aiutar<strong>la</strong> a<br />

mobilizzarsi?<br />

16 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

La mobilizzazione del corpo fa parte integrante dell’assistenza<br />

e delle cure. Affinché un individuo possa alzarsi,<br />

camminare e uscire, <strong>la</strong>varsi e vestirsi da solo, le sue facoltà<br />

motorie devono essere preservate o sostenute. La salute<br />

delle persone che non sono più in grado di muoversi a<br />

sufficienza corre un grave rischio.<br />

Come aiutarle ad alzarsi dal letto o dal<strong>la</strong> poltrona, a camminare<br />

e ad evitare i possibili pericoli?<br />

Prevenzione attraverso il movimento<br />

I muscoli e le artico<strong>la</strong>zioni hanno bisogno di muoversi! Se immobilizzati<br />

nel<strong>la</strong> stessa posizione per un periodo prolungato si contraggono, si<br />

irrigidiscono, si accorciano e fanno male. Diventa sempre più difficile, o<br />

perfino impossibile, chinarsi o raddrizzarsi, piegarsi o stirarsi. E sempre<br />

più faticoso camminare.<br />

Consigli pratici<br />

• Incoraggiate <strong>la</strong> persona a compiere possibilmente da so<strong>la</strong> le attività e<br />

i gesti del<strong>la</strong> vita quotidiana: alzarsi, <strong>la</strong>varsi e vestirsi, mangiare, passeggiare,<br />

giocare, occuparsi delle faccende domestiche.<br />

• Sostenete <strong>la</strong> persona e aiutate<strong>la</strong> ad eseguire rego<strong>la</strong>rmente gli esercizi<br />

prescritti dal fisioterapista. Ciò risulta partico<strong>la</strong>rmente importante<br />

in caso di determinate ma<strong>la</strong>ttie, come il morbo di Parkinson, <strong>la</strong> paralisi<br />

o l’artrosi.<br />

• Se <strong>la</strong> persona è costretta a letto, informatevi presso il medico o i<br />

servizi di assistenza e cure a <strong>domicilio</strong> quali esercizi è opportuno<br />

eseguire, e chiedete istruzioni precise in merito.<br />

Anche <strong>la</strong> persona che presta le cure deve preservare <strong>la</strong> propria <strong>mobilità</strong>.<br />

In partico<strong>la</strong>re, deve badare a non affaticare troppo <strong>la</strong> schiena. Il<br />

suo <strong>la</strong>voro implica grossi sforzi fisici: degli esercizi mirati permettono<br />

di rafforzare i muscoli che vengono costantemente sollecitati durante<br />

l’attività curante.


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 17<br />

Difficoltà legate al<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione<br />

Se constatate che <strong>la</strong> persona di cui vi prendete cura cammina con diffi-<br />

coltà o sta perdendo <strong>la</strong> propria motilità, par<strong>la</strong>tene a un professionista.<br />

Se <strong>la</strong> persona soffre di dolori agli arti è talvolta necessario farle adottare<br />

partico<strong>la</strong>ri posture: chiedete consiglio.<br />

Per facilitare <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione esistono numerosi ausili efficaci che consentono<br />

peraltro al<strong>la</strong> persona curante di risparmiare le proprie forze. La<br />

persona si sentirà inoltre più sicura. Informatevi: quali sono i mezzi ausiliari<br />

più adeguati? Come ridurne i costi? I servizi di assistenza e cure a<br />

<strong>domicilio</strong> forniscono informazioni a tale riguardo.<br />

Mezzi ausiliari<br />

ausili per <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione<br />

maniglie corrimano<br />

sedile rialzato sul water<br />

sedie speciali per <strong>la</strong> vasca da bagno/doccia<br />

tappeti antisdrucciolo (sotto i tappeti e nel<strong>la</strong> vasca da bagno/doccia)<br />

Informatevi inoltre sugli analgesici, gli impacchi e gli esercizi che possono<br />

contribuire a diminuire i dolori e a favorire <strong>la</strong> motilità.<br />

Attenzione alle cadute!<br />

Le persone anziane sono spesso esposte alle cadute a causa di diversi<br />

fattori:<br />

ridotta motilità<br />

minore acuità visiva<br />

debolezza generale e rallentamento dei riflessi<br />

vertigini<br />

ansia<br />

assunzione di medicamenti <strong>–</strong> effetti col<strong>la</strong>terali<br />

Prevenire le cadute<br />

• Migliorare <strong>la</strong> visione mediante una buona illuminazione e/o portando<br />

gli occhiali.<br />

• Sopprimere ostacoli come cavi non fissati, tappeti, soglie e gradini.<br />

• Instal<strong>la</strong>re maniglie ed usare tappetini antisdrucciolo nel<strong>la</strong> vasca da bagno<br />

e nel<strong>la</strong> doccia.<br />

• Indossare scarpe che calzano bene.<br />

Cosa faccio per<br />

mantenere <strong>la</strong> mia<br />

<strong>mobilità</strong> e restare in<br />

buona salute?<br />

Quali ausili sono<br />

disponibili?<br />

Quali misure e mezzi<br />

ausiliari potrebbero facilitare<br />

<strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> nel<strong>la</strong><br />

situazione attuale?


A quali rischi di caduta<br />

è partico<strong>la</strong>rmente<br />

esposta <strong>la</strong> persona<br />

assistita?<br />

Cosa posso fare per<br />

eliminare o ridurre i<br />

fattori di rischio?<br />

18 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Se di tanto in tanto dovete <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong> persona da so<strong>la</strong>, è consigliabile che<br />

quest’ultima porti su di sé un dispositivo d’al<strong>la</strong>rme che potrà attivare se<br />

necessario, per esempio in caso di caduta (TELESOCCORSO dell’ ATTE,<br />

Giubiasco 6512). Le associazioni cantonali del<strong>la</strong> Croce Rossa forniscono<br />

informazioni in merito.<br />

Dopo una caduta<br />

Non fatevi prendere dal panico. In primo luogo cercate di appurare se <strong>la</strong><br />

persona è ferita:<br />

Sente dolore? Dove?<br />

Uno dei suoi arti è piegato in modo anormale?<br />

Si sente male, ha <strong>la</strong> nausea?<br />

È svenuta, ha perso conoscenza?<br />

Se <strong>la</strong> persona è cosciente e sembra non aver subito lesioni, e se <strong>la</strong> persona<br />

stessa ve ne dà conferma, potete aiutar<strong>la</strong> ad alzarsi seguendo le<br />

seguenti istruzioni.<br />

• Se <strong>la</strong> persona è sdraiata sul<strong>la</strong> schiena, farle flettere una gamba e allungare<br />

il braccio opposto verso l’alto, di fianco al<strong>la</strong> testa.<br />

• La persona può così passare dal<strong>la</strong> posizione <strong>la</strong>terale per mettersi sul<strong>la</strong><br />

pancia. Potete aiutar<strong>la</strong> spingendo contro il ginocchio piegato e a<br />

livello del<strong>la</strong> spal<strong>la</strong>.


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 19<br />

• Chiedere al<strong>la</strong> persona di appoggiarsi sugli avambracci e di mettersi a<br />

«quattro zampe»; <strong>la</strong> persona avanza fino a una sedia o a un divano<br />

in tale posizione. Sistemarle un cuscino sotto le ginocchia per evitare<br />

che si faccia male.<br />

• Chiedere al<strong>la</strong> persona di raddrizzarsi appoggiandosi al mobile.<br />

• Farle appoggiare un piede a terra e, sostenendo<strong>la</strong> all’altezza del bacino,<br />

aiutar<strong>la</strong> a sedersi sul divano o <strong>la</strong> sedia.<br />

Se <strong>la</strong> persona è ferita e se è possibile comunicare con lei<br />

• control<strong>la</strong>re <strong>la</strong> respirazione, misurare il polso e chiamare il medico o<br />

un’ambu<strong>la</strong>nza (tel. 144) se si constata qualcosa di anomalo.<br />

In caso di forte emorragia o se non si è in grado di valutare <strong>la</strong> gravità<br />

del<strong>la</strong> ferita, chiamare il medico o un’ambu<strong>la</strong>nza;<br />

• nel frattempo sistemare <strong>la</strong> persona il più comodamente possibile e<br />

• coprir<strong>la</strong> affinché non abbia freddo.<br />

Se <strong>la</strong> persona ha perso conoscenza o in caso di sospetti disturbi circo<strong>la</strong>tori<br />

• chiamare il medico o un’ambu<strong>la</strong>nza;<br />

• prestare i primi soccorsi applicando le corrette misure di rianimazione<br />

(procedendo secondo l’ABC del<strong>la</strong> rianimazione).<br />

Dove posso trovare<br />

informazioni sui primi<br />

soccorsi?


Dove posso seguire un<br />

corso di cinestetica<br />

nel<strong>la</strong> mia regione?<br />

20 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Imparare a mobilizzare<br />

A chi chiedere consiglio?<br />

Esistono tecniche che permettono di meglio consigliare o aiutare una<br />

persona le cui funzioni motorie risultano alterate. Tali tecniche rientrano<br />

in un metodo denominato «cinestetica», e permettono inoltre di<br />

risparmiare <strong>la</strong> schiena del curante.<br />

Il miglior modo per apprendere i gesti e le regole del<strong>la</strong> cinestetica è di<br />

farsi istruire da un’infermiera o da una fisioterapista, oppure di seguire<br />

un apposito corso. Ecco alcune regole e consigli basi<strong>la</strong>ri:<br />

Nel<strong>la</strong> misura del possibile, <strong>la</strong>sciate che <strong>la</strong> persona assistita compia lei<br />

stessa i gesti del<strong>la</strong> vita quotidiana. È il miglior modo per preservare al<br />

massimo <strong>la</strong> sua motilità. Il vostro aiuto deve essere percepito come un<br />

sostegno, un accompagnamento e una sicurezza. Deve essere adattato<br />

al ritmo del<strong>la</strong> persona assistita.<br />

La tecnica del<strong>la</strong> sedia ausiliaria<br />

Per le persone ancora in grado di alzarsi e di coricarsi da sole, una<br />

seconda sedia può essere di grande aiuto. Il sedile di questa sedia deve<br />

essere del<strong>la</strong> stessa altezza o più basso del<strong>la</strong> sedia o del letto sul quale è<br />

seduta <strong>la</strong> persona. Sistemate<strong>la</strong> di fronte a lei.<br />

• La persona si siede sul bordo del<strong>la</strong> sedia o sul<strong>la</strong> sponda del letto, con<br />

i piedi appoggiati per terra in posizione di marcia.<br />

• Si piega in avanti e appoggia gli avambracci sul<strong>la</strong> sedia ausiliaria.<br />

• Sposta il peso in avanti, sugli avambracci (come per fare una caprio<strong>la</strong>).<br />

• Dato che il peso corporeo poggia ora in gran parte sul<strong>la</strong> sedia ausiliaria,<br />

è re<strong>la</strong>tivamente facile per <strong>la</strong> persona sollevare il bacino aiutandosi<br />

con le gambe, girarsi leggermente e sedersi sull’altro sedile<br />

(sedia a rotelle, WC, letto).


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 21<br />

Questa stessa tecnica permette al<strong>la</strong> persona di tornare a letto, a meno<br />

che le proponiate il metodo ventrale.<br />

Spesso è utile sistemare sul letto un cuscino sul quale <strong>la</strong> persona possa<br />

appoggiare il petto o il ventre.<br />

Quali problemi ho già<br />

incontrato alzando o<br />

instal<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> persona,<br />

e di cui vorrei par<strong>la</strong>re<br />

a qualcuno?


22 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Mobilizzare una persona seduta sul letto<br />

o su una sedia<br />

• La persona deve sedersi e sostenersi appoggiando le mani sul letto.<br />

Le ginocchia sono leggermente flesse e un po’ aperte. Se possibile,<br />

abbassare orizzontalmente <strong>la</strong> testata del letto.<br />

• Sedetevi sul letto dietro <strong>la</strong> persona, un po’ di <strong>la</strong>to, e appoggiatele una<br />

mano davanti sul fianco, l’altra sul<strong>la</strong> schiena vicino al<strong>la</strong> colonna vertebrale,<br />

a livello del<strong>la</strong> scapo<strong>la</strong>.<br />

• Ora <strong>la</strong> persona si piega in avanti e leggermente di sbieco. Così facendo,<br />

sposta il peso corporeo su una natica.<br />

• Tirate l’anca in direzione del<strong>la</strong> testata del letto, dal<strong>la</strong> parte che si<br />

solleva dal letto. Invertite ora <strong>la</strong> posizione delle mani, mentre <strong>la</strong> persona<br />

sposta il peso corporeo sull’altra natica, e così via.<br />

Questa tecnica permette di reinstal<strong>la</strong>rsi a letto, poi di spostarsi progressivamente<br />

indietro. Lo stesso principio vale anche per reinstal<strong>la</strong>rsi su una<br />

sedia quando si è scivo<strong>la</strong>ti in avanti.


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 23<br />

Dal<strong>la</strong> posizione supina al<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione<br />

• Sistemate <strong>la</strong> sedia o <strong>la</strong> sedia a rotelle di sbieco vicino al letto. Bloccate<br />

le ruote e, se del caso, togliete i poggiapiedi e i braccioli.<br />

• La persona assistita è sdraiata sul<strong>la</strong> schiena, con le gambe piegate e<br />

i piedi vicino al bordo del letto.<br />

• Chiedete al<strong>la</strong> persona di spostare il braccio distale (più distante) verso<br />

di voi e di appoggiarvi <strong>la</strong> mano sul<strong>la</strong> schiena.<br />

• La persona deve ora flettere un ginocchio dopo l’altro e spostare entrambe<br />

le gambe nel<strong>la</strong> vostra direzione.<br />

• Tirate fuori dal letto <strong>la</strong> gamba più vicina al<strong>la</strong> sponda. L’altra gamba<br />

rimane piegata.<br />

• Afferratevi l’un l’altro all’altezza del torace. Con <strong>la</strong> vostra mano libera<br />

guidate il braccio ancora appoggiato sul letto.<br />

• Ora è facile mettere <strong>la</strong> persona in posizione seduta mediante un movimento<br />

di trazione coordinato e con il paziente che appoggia il<br />

proprio braccio libero sul letto.<br />

• Se <strong>la</strong> persona non è ancora stabile, premete sul ginocchio esterno<br />

con <strong>la</strong> vostra mano libera.<br />

• Ora <strong>la</strong> persona si scosta leggermente dal<strong>la</strong> sedia e appoggia le mani<br />

sul letto.<br />

• Appoggiate <strong>la</strong> mano più vicina sul ginocchio del<strong>la</strong> persona e l’altra<br />

sul<strong>la</strong> schiena.<br />

• Tirando all’altezza del torace e premendo sul ginocchio, aiutate <strong>la</strong><br />

persona <strong>–</strong> che si appoggia sempre sul letto <strong>–</strong> a raddrizzarsi.<br />

• Mediante un leggero movimento di rotazione, <strong>la</strong> persona può sedersi<br />

sul<strong>la</strong> sedia. Mentre si abbassa, accompagnate il suo movimento flettendo<br />

le ginocchia simultaneamente alle sue.


Attenzione!<br />

Se <strong>la</strong> persona si<br />

sente male e<br />

rischia di cadere,<br />

è meglio <strong>la</strong>sciar<strong>la</strong><br />

scivo<strong>la</strong>re delicatamente<br />

a terra<br />

che volere a tutti<br />

i costi sostener<strong>la</strong><br />

fino al sedile più<br />

vicino.<br />

Aspettare che <strong>la</strong><br />

persona riprenda<br />

fiato prima di<br />

aiutar<strong>la</strong> a rialzarsi<br />

(vedi pagine<br />

18/19), o chiedere<br />

aiuto a terzi.<br />

24 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Assistenza nel<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione<br />

• Indossate buone scarpe con suo<strong>la</strong> antisdrucciolo.<br />

• Tenetevi leggermente alle spalle del<strong>la</strong> persona. In caso di emiplegia<br />

(paralisi di una metà del corpo), piazzatevi sul <strong>la</strong>to paralizzato.<br />

• Sostenete <strong>la</strong> persona appoggiando il vostro bacino contro il suo.<br />

• Appoggiate una mano all’altezza<br />

del bacino, dal <strong>la</strong>to più<br />

lontano.<br />

• Con le dita dell’altra mano, afferrate<br />

il palmo del<strong>la</strong> mano più<br />

vicina a voi.<br />

Contatto e appoggio all’altezza<br />

del bacino


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 25<br />

Movimenti lenti e sincronizzati<br />

• Aiutate <strong>la</strong> persona a muoversi come farebbe lei stessa.<br />

• Accompagnate i movimenti del<strong>la</strong> persona come farebbe un partner<br />

di danza. In questo modo il peso non grava interamente su di voi.<br />

• Eseguite i movimenti lentamente e per tappe.<br />

• Mobilizzate sempre una so<strong>la</strong> parte del corpo al<strong>la</strong> volta.<br />

• Offrite un appoggio alle parti stabili del corpo, ossia dove non c’è<br />

movimento: p. es. all’altezza del torace, direttamente sopra il gomito<br />

o il ginocchio, sui fianchi.<br />

• Guidate <strong>la</strong> persona in modo che possa muoversi liberamente, in<br />

partico<strong>la</strong>re al livello delle artico<strong>la</strong>zioni del collo, delle spalle, delle braccia<br />

e degli avambracci, del<strong>la</strong> vita, delle cosce e delle gambe.<br />

• Invece di spingere, esercitate con delicatezza una trazione sulle parti<br />

del corpo interessate. Ciò richiede molto meno forza.<br />

• Badate a conservare sempre <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> delle vostre gambe. Se necessario,<br />

flettete le ginocchia per <strong>assistere</strong> <strong>la</strong> persona.<br />

• Appoggiate fermamente i piedi per terra.<br />

Vivere su una sedia a rotelle<br />

Il fatto di non poter più camminare e di dipendere da una sedia a rotelle<br />

è assai difficile da accettare. La sedia a rotelle permette comunque di<br />

spostarsi entro le proprie mura come fuori casa, e questo costituisce un<br />

indubbio vantaggio. La persona disabile può anche spostarsi in macchina,<br />

in taxi o mediante i trasporti pubblici. Oggigiorno esistono di rego<strong>la</strong><br />

delle strutture adattate ai disabili. È inoltre possibile servirsi di taxi<br />

appositamente equipaggiati.<br />

Una sedia a rotelle può essere noleggiata, anche per un lungo periodo<br />

di tempo. La locazione è gratuita per i pensionati AVS. Informatevi presso<br />

<strong>la</strong> Pro Senectute o i servizi di assistenza e cure a <strong>domicilio</strong>. Per scegliere<br />

una carrozzel<strong>la</strong> adeguata è raccomandabile chiedere consiglio a uno<br />

specialista.


26 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Alcune regole da osservare per un utilizzo sicuro<br />

del<strong>la</strong> sedia a rotelle<br />

• Determinare con <strong>la</strong> persona invalida l’aiuto di cui essa ha bisogno per<br />

servirsi del<strong>la</strong> carrozzel<strong>la</strong>.<br />

• Domandare a un professionista come piegare e aprire <strong>la</strong> sedia a<br />

rotelle, rimuovere e montare le parti estraibili, come gestire ostacoli<br />

e scale e come inclinare correttamente <strong>la</strong> carrozzel<strong>la</strong>. Esistono anche<br />

degli opuscoli, p. es. «Come spingere una sedia a rotelle», pubblicato<br />

dal<strong>la</strong> CRS, che forniscono utili indicazioni a tale riguardo.<br />

• Quando ci si ferma bisogna sempre tirare il freno.<br />

• Sistemare <strong>la</strong> carrozzel<strong>la</strong> in modo che <strong>la</strong> persona abbia una buona<br />

visuale, per esempio delle persone con le quali desidera conversare.<br />

• Chinarsi verso di lei per par<strong>la</strong>rle o mostrarle qualcosa. Dal<strong>la</strong> sedia a<br />

rotelle si vede tutto sotto una prospettiva diversa.<br />

• Verificare di tanto in tanto <strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> persona seduta: i piedi<br />

sono appoggiati paralle<strong>la</strong>mente sul poggiapiedi? La persona siede in<br />

posizione eretta e occupa tutta <strong>la</strong> superficie del sedile?<br />

• Quando ci si ferma, permettere al<strong>la</strong> persona di appoggiare i piedi per<br />

terra.<br />

Mezzi ausiliari<br />

letto elettrico<br />

sollevatore e ascensore per ma<strong>la</strong>ti<br />

diversi ausili per <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione (bastone, deambu<strong>la</strong>tore, ecc.)<br />

carrozzel<strong>la</strong> meccanica o elettrica<br />

sedia per il bagno o <strong>la</strong> doccia<br />

cuscini speciali per carrozzelle (gel, mousse)


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 27<br />

I pericoli legati all’im<strong>mobilità</strong> in<br />

posizione seduta o coricata<br />

Meno una persona è mobile, più rischia complicazioni.<br />

Impedire <strong>la</strong> formazione di piaghe<br />

da decubito<br />

Quando una persona è costretta a prolungati periodi di im<strong>mobilità</strong> nel<strong>la</strong><br />

stessa posizione, seduta o coricata, i tessuti delle superfici d’appoggio<br />

risultano compressi e di conseguenza sono male irrigati e ossigenati.<br />

Sul<strong>la</strong> pelle si formano così delle ulcerazioni, chiamate piaghe da<br />

decubito, <strong>la</strong> cui guarigione è lenta<br />

e difficile. Queste piaghe insorgono<br />

soprattutto nei punti<br />

dove sono presenti sporgenze ossee<br />

(occipite, scapole, gomiti,<br />

sacro, tallone) e nelle pieghe<br />

cutanee.<br />

Taluni fattori favoriscono ulteriormente <strong>la</strong> formazione di piaghe<br />

da decubito<br />

inappetenza, peso inferiore al<strong>la</strong> norma<br />

insensibilità cutanea (p. es. al caldo e al freddo, alle briciole di<br />

pane e alle pieghe)<br />

emissione involontaria di urina o di materie fecali (incontinenza)<br />

L’importanza del<strong>la</strong> prevenzione<br />

Mobilità<br />

Punti d’appoggio<br />

• Incoraggiare e aiutare <strong>la</strong> persona ad alzarsi, a spostarsi, a passeggiare.<br />

• Evitare che stia seduta o coricata a lungo nel<strong>la</strong> stessa posizione.<br />

• Ricoprire o imbottire il sedile e il letto<br />

<strong>–</strong> con pelli o velli naturali o sintetici (gomiti, talloni);<br />

<strong>–</strong> con materassi e biancheria da letto speciali (chiedere consiglio<br />

a un professionista delle cure);<br />

<strong>–</strong> alleggerire <strong>la</strong> compressione sulle zone vulnerabili mediante<br />

cuscini e supporti speciali (cuscini e salva talloni, alzacoperte).<br />

• Cambiare sistematicamente <strong>la</strong> postura, preferibilmente secondo un intervallo<br />

di tempo preciso (da stabilire con un professionista delle cure).<br />

Cosa potrebbe provocare<br />

<strong>la</strong> formazione di<br />

piaghe da decubito<br />

nell’assistito?<br />

Quali problemi si sono<br />

già verificati?


Quali misure ho già<br />

adottato?<br />

Cos’altro posso fare<br />

per prevenire le<br />

piaghe da decubito?<br />

28 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Cure corporee e cutanee<br />

• Ispezionare rego<strong>la</strong>rmente <strong>la</strong> pelle (al momento del vestirsi e dello<br />

svestirsi, del<strong>la</strong> pulizia o del<strong>la</strong> ginnastica).<br />

• Lavare ed asciugare con cura, specie nelle pieghe cutanee.<br />

Applicare una crema nutriente.<br />

• Applicare tamponi di garza o di stoffa nelle pieghe sensibili.<br />

• Badare che <strong>la</strong> biancheria sia sempre asciutta e cambiare sovente<br />

gli assorbenti igienici.<br />

Circo<strong>la</strong>zione sanguigna<br />

• Stimo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione sanguigna secondo le indicazioni di un<br />

professionista.<br />

• Massaggiare delicatamente le zone vulnerabili.<br />

Alimentazione<br />

• Proporre un’alimentazione leggera ma ricca di proteine e vitamine.<br />

Se <strong>la</strong> persona soffre di inappetenza, servire piccole porzioni più volte<br />

al giorno.<br />

• Offrire spesso bevande.<br />

Le piaghe da decubito possono insorgere anche malgrado tutte queste<br />

misure preventive. Ai primi sintomi, avvisare il medico o un addetto alle<br />

cure per ricevere aiuto e consigli per tempo.<br />

Segnali d’al<strong>la</strong>rme indicanti il possibile insorgere di una piaga<br />

da decubito<br />

1° segnale d’al<strong>la</strong>rme: arrossamento del<strong>la</strong> pelle che scompare se si<br />

elimina <strong>la</strong> compressione<br />

2° segnale d’al<strong>la</strong>rme: gonfiore e formazione di vesciche<br />

Se questi sintomi non vengono trattati possono risultare lesioni profonde<br />

e assai dolorose. La loro guarigione necessita cure lunghe e<br />

rigorose.<br />

Mezzi ausiliari<br />

pelle di montone naturale o sintetica<br />

materasso e biancheria speciali<br />

cuscini per migliorare <strong>la</strong> postura


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 29<br />

Rischio di trombosi<br />

Quando<br />

<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione sanguigna è rallentata (p.es. in posizione seduta o<br />

supina prolungata, in caso di ma<strong>la</strong>ttie cardiovasco<strong>la</strong>ri, in presenza<br />

di varici),<br />

<strong>la</strong> coagu<strong>la</strong>zione del sangue è alterata (p. es. sangue troppo vischioso,<br />

non sufficientemente liquido, altre ragioni mediche),<br />

i vasi sanguigni sono alterati (p. es. in seguito a un’infiammazione,<br />

una calcificazione, una lesione),<br />

nelle vene o nelle arterie possono formarsi dei coaguli sanguigni (trombi).<br />

Veico<strong>la</strong>ti dal sangue, i trombi possono migrare verso i polmoni o il<br />

cervello ed ostruirvi un’arteria (embolia ➜ pericolo di morte!).<br />

Prevenzione attraverso il movimento<br />

• Cogliere ogni occasione per incitare <strong>la</strong> persona ad alzarsi, a fare qualche<br />

passo o esercizio (p. es. «peda<strong>la</strong>re» nel letto).<br />

• Se <strong>la</strong> persona non è più in grado di alzarsi, incoraggiar<strong>la</strong> a eseguire<br />

più volte al giorno gli esercizi raccomandati da un professionista delle<br />

cure.<br />

• Se sono stati prescritti col<strong>la</strong>nt o calze e<strong>la</strong>stiche da compressione, questi<br />

vanno indossati nel letto prima di alzarsi; anche un bendaggio leggermente<br />

compressivo, applicato in modo uniforme, può rive<strong>la</strong>rsi utile.<br />

L’assistito rischia una<br />

flebite o una trombosi?<br />

Ne ha già sofferto?


L’assistito ha già sofferto<br />

di polmonite?<br />

30 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong><br />

Se, nonostante queste misure di precauzione, osservate i sintomi di un’incipiente<br />

trombosi, par<strong>la</strong>tene al medico o a un addetto alle cure.<br />

Segnali di al<strong>la</strong>rme<br />

• dolori nel<strong>la</strong> corrispondente zona vasco<strong>la</strong>re o alle piante dei piedi<br />

• rialzo del<strong>la</strong> temperatura del<strong>la</strong> gamba interessata, arrossamento e<br />

tumefazione<br />

• temperatura corporea e polso sono più elevati del normale<br />

Mezzi ausiliari<br />

bendaggi compressivi<br />

col<strong>la</strong>nt compressivi<br />

calze e<strong>la</strong>stiche<br />

Prevenzione del<strong>la</strong> polmonite<br />

Le persone anziane e indebolite tendono a respirare superficialmente.<br />

Se soffrono già di difficoltà respiratorie, i movimenti di inspirazione e di<br />

espirazione risultano ancora più difficoltosi. Spesso queste persone non<br />

hanno <strong>la</strong> forza di espettorare le secrezioni. I polmoni sono così mal ossigenati<br />

e ciò provoca un’infiammazione.<br />

Favorire una respirazione normale<br />

L’aria fresca agevo<strong>la</strong> <strong>la</strong> respirazione<br />

• Arieggiare rego<strong>la</strong>rmente i locali.<br />

• Verificare il tasso di umidità dell’aria (40 <strong>–</strong> 45%); instal<strong>la</strong>re eventualmente<br />

un umidificatore o abbassare il riscaldamento.<br />

Moto e ginnastica stimo<strong>la</strong>no <strong>la</strong> respirazione e <strong>la</strong><br />

circo<strong>la</strong>zione sanguigna<br />

• Incoraggiare rego<strong>la</strong>rmente <strong>la</strong> persona ad alzarsi, a fare qualche passo<br />

ed esercizi di ginnastica.<br />

• Far sedere <strong>la</strong> persona sul bordo del letto ed insegnarle degli esercizi<br />

per le gambe; seguire le istruzioni di un professionista.


<strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong> 31<br />

Gli esercizi respiratori permettono di di<strong>la</strong>tare i polmoni<br />

e di ossigenarli<br />

• Appoggiare le mani sul<strong>la</strong> gabbia toracica del<strong>la</strong> persona assistita e chiederle<br />

di «respingerle» inspirando. Accompagnare l’espirazione con<br />

una leggera pressione delle mani. Ripetere l’esercizio alcune volte.<br />

Rifare l’esercizio con le mani appoggiate sui <strong>la</strong>ti del torace e sul<br />

ventre. Chiedere al<strong>la</strong> persona di espirare producendo il suono<br />

«ffffffffff…».<br />

• Altri esercizi efficaci: spostare un batuffolo di ovatta, far muovere un<br />

mobile o soffiare una cande<strong>la</strong>.<br />

Altre misure che possono contribuire a prevenire una<br />

complicazione come <strong>la</strong> polmonite<br />

• Offrire al<strong>la</strong> persona una quantità sufficiente di bevande e incoraggiar<strong>la</strong><br />

a bere.<br />

• Somministrare i medicinali prescritti per alleviare le difficoltà respiratorie<br />

conformemente alle istruzioni del medico, e aiutare <strong>la</strong> persona<br />

a fare le necessarie ina<strong>la</strong>zioni.<br />

• In caso di espettorazione, sistemare <strong>la</strong> persona in posizione seduta<br />

(su una sedia o sul letto).<br />

• Applicare sul<strong>la</strong> schiena e sul petto una pomata ad effetto espettorante.<br />

• Picchiettare con precauzione, con il palmo del<strong>la</strong> mano, le parti <strong>la</strong>terali<br />

del<strong>la</strong> schiena (prima di applicare una pomata o di picchiettare,<br />

chiedere eventualmente il parere del medico).<br />

• In caso di raffreddore o di altre affezioni delle vie respiratorie superiori,<br />

somministrare ina<strong>la</strong>zioni mediante un apparecchio o un recipiente<br />

pieno di acqua bollente (per esempio aggiungere camomil<strong>la</strong>, timo o<br />

i medicamenti prescritti dal medico).<br />

Una polmonite può insorgere anche malgrado tutte queste misure preventive.<br />

Informate il medico se sospettate che tale è il caso.<br />

Sintomi del<strong>la</strong> polmonite<br />

• Aggravamento delle difficoltà respiratorie esistenti<br />

• Tosse, talvolta con espettorato<br />

• Respirazione rapida e superficiale, talvolta associata a dolori<br />

• Alterazioni febbrili, respirazione sibi<strong>la</strong>nte negli stadi avanzati<br />

Mezzi ausiliari<br />

ina<strong>la</strong>tore<br />

umidificatore d’aria<br />

Quali sono stati <strong>la</strong> causa<br />

e il decorso del<strong>la</strong> polmonite?<br />

Come aiutare <strong>la</strong> persona<br />

a prevenire un’altra infezione?


32 <strong>Curare</strong> e <strong>assistere</strong> a <strong>domicilio</strong> <strong>–</strong> <strong>Mantenere</strong> <strong>la</strong> <strong>mobilità</strong>

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