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Relazione Finale Titolo: 3.2.4 Il controllo naturale ... - Ricercaforestale

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10 stazioni sono stati effettuati a fine agosto sopralluoghi per identificare e segnare 10 piante/stazione<br />

sulle quali con l’aiuto di un binocolo sono stati conteggiati sulla parte apicale delle<br />

querce la presenza dei nidi del defogliatore formata dalle larve delle prime età: sulle stesse<br />

piante un <strong>controllo</strong> invernale ha permesso di conteggiare il numero di nidi di svernamento parametro<br />

di norma utilizzato per determinare il livello di infestazione.<br />

Individuazione delle associazioni fitofago-oofagi per le specie maggiormente nocive<br />

e per le specie satelliti che accompagnano le gradazioni dei lepidotteri defogliatori<br />

più importanti.<br />

I campioni biologici raccolti nelle diverse aree di studio sono stati immessi in celle climatizzate<br />

fino alla nascita delle larve dei fitofagi ed alla comparsa di eventuali ooparassitoidi. Gli<br />

esemplari di oofagi ottenuti sono inoltre stati esaminati preliminarmente per un primo lavoro<br />

di screening ed in seguito inviati ai relativi specialisti. Ulteriori indagini di laboratorio sulle<br />

ovature sono state mirate alla stima dell’incidenza complessiva dei diversi fattori di mortalità<br />

nelle tipologie di cedui di cerro presi in esame.<br />

Nel secondo anno sono state avviate anche indagini di ecologia comportamentale sugli<br />

entomofagi con l’ausilio di mezzi informatici, per indagare sui fattori capaci di influire sulla<br />

“Parasitoid and Predator efficiency”.<br />

Nel terzo anno, nonostante la drastica riduzione del finanziamento sono proseguiti i rilievi<br />

sull’incidenza dei fattori biotici di mortalità in ambienti con popolazioni dei fitofagi principali in<br />

fase di latenza o di progradazione. L’ultimo anno di studio è stato anche utilizzato per<br />

l’elaborazione l’insieme dei dati raccolti.<br />

3) Risultati raggiunti<br />

Nell’ottica di agevolare le operazioni di monitoraggio definendo un metodo rapido di stima<br />

della quantità di uova contenute nelle ovature di T. processionea, è stata effettuata in primo<br />

luogo la regressione delle variabili indipendenti lunghezza e larghezza delle ovature sul<br />

numero uova contenute all’interno e sono stati calcolati sia i limiti fiduciali del coefficiente di<br />

regressione che gli ambiti di predizione (n=100). L’esame delle relazioni tra le variabili<br />

lunghezza e larghezza delle ovature e numero di uova contenute, esaminate per definire<br />

metodi rapidi di stima del numero uova, ha evidenziato una relazione altamente significativa<br />

tra lunghezza espressa in mm e numero totale di uova contenute in ciascuna ovatura. La retta<br />

di regressione relativa al diagramma di dispersione del numero uova in funzione della<br />

lunghezza per 132 ovature ha infatti fornito un coefficiente di determinazione r 2 =0,807 con un<br />

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