Relazione Finale Titolo: 3.2.4 Il controllo naturale ... - Ricercaforestale

Distance Location) per una valutazione real time della prontezza della risposta (a stimoli,
turbative, etc.) e della destinazione d'uso dell'energia immagazzinata ('handling' della preda,
area ispezionata, etc.). Dato che il comportamento di un animale si può considerare, in
definitiva, l’espressione funzionale del DNA al livello più alto ed integrato, l’utilizzo del sistema
di acquisizione dati che consenta la ripetitività delle osservazioni, annulli o limiti
significativamente l’errore umano o, talvolta, la sua soggettività si è rivelato di particolare
ausilio nel validare supposizioni o di appoggio ad altre tecniche volte ad approfondire la
conoscenza su dati bioecologici di specie di interesse agroforestale.
Le attività su questi aspetti sono state drasticamente ridimensionate rispetto alle previsioni iniziali a
causa di una riduzione del 62,5 % rispetto al finanziamento previsto per il terzo anno di attività: i
fondi a disposizione sono passati infatti da 18.895,00 a 7.000,00. È stato pertanto impossibile
usufruire come per gli anni precedenti di un collaboratore laureato che era già stato addestrato
nel primo biennio, da destinare alle indagini di laboratorio sui fattori capaci di influenzare la
“Parasitoid efficiency” e la “Discovery efficiency” degli ooparassitoidi di maggiore importanza per
il controllo dei defogliatori.
4) Conclusioni e prospettive di prosecuzione
Gli aspetti che sono stati sviluppati nel corso dell’indagine possono essere riassunti come
segue:
messa a punto di affidabili modelli previsionali per popolazioni di Processionaria della quercia
ed Euprottide in fase di culmine e retrogradazione, utilizzabili in reti permanenti di
monitoraggio fitosanitario delle avversità delle foreste;
definizione dei fattori biotici di controllo delle uova delle specie nocive prese in esame in
cerrete che vegetano in ambienti di bassa quota caratterizzati da condizioni termofile e mesotermofile,
nei quali con più forte intensità e maggiore frequenza si stanno registrando danni
da defogliatori.
I risultati ottenuti aprono interessanti prospettive di prosecuzione soprattutto per quanto
attiene l’estensione dei modelli previsionali ad altre fasi gradologiche e specie differenti di
defogliatori. Di particolare interesse anche la prosecuzione delle indagini indirizzate alla
individuazione di specifici interventi per singole tipologie vegetazionali mirati a potenziare
l’attività degli antagonisti naturali e ove possibile sfruttarne l’azione di contenimento naturale
con interventi diretti finalizzati al potenziamento del bio-controllo delle specie nocive.
Partecipanti al Progetto appartenenti all’UO
Dr.ssa Valeria Francardi, Dr. Andrea Binazzi, 1 assegnista di ricerca (per un periodo limitato a
seguito della drastica riduzione del finanziamento previsto per il terzo anno).
Finanziamenti ricevuti complessivamente (nel triennio)
€ 62.538,00
Elenco pubblicazioni edite
Roversi P.F., 2002 – Dinamica di popolazione di Thaumetopoea processionea L.:
indicatori biologici ottenuti dalle ovature. Primo contributo. – La Difesa delle
Piante. Atti Giornate di studio “Metodi Numerici, Statistici e Informatici nella
Difesa delle Colture Agrarie e delle Foreste: Ricerca e Applicazioni”, Scuola
Superiore S.Anna, Pisa 20-23 maggio: 185-195.
Roversi P.F., Bin F., 2002 – To oviposit in hatched eggs: an escape strategy in
response to egg parasitoid attack. - Proceedings Egg Parasitoids for Biocontrol of
Insect Pest, 6 th International Symposium, 15-18 settembre 2002, Perugia: 57.
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