31.05.2013 Views

Rivista online - Le idee di Holden - N° 2 - Giovane Holden Edizioni

Rivista online - Le idee di Holden - N° 2 - Giovane Holden Edizioni

Rivista online - Le idee di Holden - N° 2 - Giovane Holden Edizioni

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Novembre 2006 - n°2<br />

è appunto teutonica) e poi via via in tutto il nord Europa.<br />

La seconda è che Robert Smith (ineguagliabile<br />

icona dark, front man dei Cure) abbia espresso simpatia<br />

e compiacimento per il gruppo losangelino. Mi<br />

posso immaginare che<br />

abbia notato, come è<br />

impossibile non notare,<br />

che la voce della<br />

Fogarty è praticamente<br />

identica all’altrettanto<br />

affascinante<br />

Siouxie Sioux, amica e<br />

collaboratrice da sempre<br />

<strong>di</strong> Smith. Cioè<br />

perché non riesco a pensare come un innovatore e<br />

sperimentatore <strong>di</strong> fobie e paure come Smith possa<br />

trovare il lavoro delle Diva Destruction interessante<br />

ed innovativo nell’attuale panorama musicale.<br />

Il fatto che a mio avviso Passion’s Price sia un lavoro<br />

non troppo originale ed in parte ripetitivo, non<br />

significa, però, che sia un brutto album. Citando la<br />

legge della relatività <strong>di</strong> Einstein, secondo la quale<br />

nulla si crea e nulla si <strong>di</strong>strugge, si può tranquillamente<br />

<strong>di</strong>re che le Diva Destruction si posizionano<br />

nel circo mon<strong>di</strong>ale della musica senza apportare innovazioni<br />

(che a <strong>di</strong>re il vero nel gothic sono piuttosto<br />

rare) ma componendo un album <strong>di</strong> buona fattura,<br />

piacevole all’ascolto, dalle forti ambientazioni gothic,<br />

che ai patiti del genere non può che piacere. A chi<br />

non possiede già tutti i classici del genere consiglierei,<br />

invece, <strong>di</strong> partire dalle origini, ascoltando (se proprio<br />

non si vuole andare a cercare il pelo nell’uovo, andando<br />

a cercare connessioni tra Velvet Underground,<br />

primi Pink Floyd, Black Sabbath, ecc…) per lo<br />

meno: Pornography dei Cure, Closer dei Joy Division,<br />

In the flat field dei Bauhaus e non ultimo Yuyu<br />

<strong>di</strong> Siouxie and the Banshees. Per un ascolto più<br />

recente, forse più imme<strong>di</strong>ato, sicuramente più gothic<br />

(ma in questo caso metal) consiglio Comalies dei Lacuna<br />

Coil, gruppo milanese <strong>di</strong> ottimo livello internazionale.<br />

Marco De la Rocha<br />

from CmJ (Lucca)<br />

Ve<strong>di</strong>, non c’è coraggio e non c’è paura... ci sono soltanto<br />

coscienza e incoscienza... la coscienza è paura, l’incoscienza<br />

è coraggio.<br />

Alberto Moravia, L’incosciente, da Racconti romani<br />

® <strong>Le</strong> <strong>idee</strong> <strong>di</strong> <strong>Holden</strong><br />

10

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!