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Scompenso cardiaco - Fiori del Maalox.it

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Uomo di 63 anni, ex-atleta (campione regionale dei 100<br />

metri). Non fuma, ma beve regolarmente superalcolici al<br />

bar. E’ sempre stato bene e non assume farmaci.<br />

Tuttora fisicamente attivo, ma con fatica crescente<br />

negli ultimi mesi. Ultimamente dispnea per sforzi lievi e<br />

edemi alle caviglie apparentemente inspiegabili, per cui<br />

gli viene consigliato il ricovero.<br />

Obiettivamente si rileva turgore giugulare anche col<br />

paziente seduto, oltre alla presenza di edemi<br />

improntabili pretibiali e fini crep<strong>it</strong>azioni bibasilari<br />

all’ascoltazione <strong>del</strong> torace. Margine epatico debordante<br />

due d<strong>it</strong>a dall’arcata costale, leggermente dolente alla<br />

palpazione. Toni cardiaci r<strong>it</strong>mici, con occasionali<br />

extrasistoli, a f.m. 96/min. Non soffi. P.A. 128/75<br />

mmHg.


ECG: R<strong>it</strong>mo sinusale con una extrasistole<br />

sopraventricolare. PQ=0,215 msec. Ripolarizzazione nei<br />

lim<strong>it</strong>i. Bassi voltaggi diffusi dei complessi ventricolari.<br />

Rx torace: Segni di congestione <strong>del</strong> piccolo circolo, con<br />

edema interstiziale. Ombra cardiaca non aumentata. Non<br />

versamenti pleurici.<br />

Ecocardiogramma: Volume telediastolico <strong>del</strong> Vsn ai lim<strong>it</strong>i<br />

inferiori <strong>del</strong>la norma. Aumento di spessore <strong>del</strong> setto e<br />

<strong>del</strong>la parete posteriore (1,6 cm). Frazione di eiezione <strong>del</strong><br />

Vsn: 58 %. Ingrandimento biatriale. Non valvulopatie<br />

significative.<br />

Laboratorio: Hb 14,5 g%, GOT 65 U/l, GPT 58 U/l,<br />

Creatinina 1,4 mg/dl, Protidemia totale 7,8 g%, con<br />

albumina 49% e gamma-globuline 28%, lieve proteinuria<br />

all’esame urine, colesterolo 187 mg/dl, trigliceridi 130<br />

mg/dl, col. HDL 64 mg/dl.


Biopsia <strong>del</strong> grasso addominale:<br />

Amiloidosi


Diagnosi<br />

<strong>Scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong> diastolico in<br />

paziente con cardiopatia restr<strong>it</strong>tiva<br />

di origine amiloidosica, portatore di<br />

mieloma multiplo


LO SCOMPENSO CARDIACO


CLINICA


PRINCIPALI VARIETA’ DI<br />

SCOMPENSO CARDIACO<br />

A)Acuto vs. Cronico<br />

B)Sinistro vs. Destro<br />

C)Bassa vs. Alta portata<br />

(anemia, tireotossicosi, fistole arterovenose,<br />

Paget osseo, beri-beri,<br />

gravidanza)<br />

D)Sistolico vs. Diastolico


FRAZIONE D’EIEZIONE<br />

Esprime in percentuale la porzione <strong>del</strong> volume<br />

telediastolico che viene espulsa ad ogni sistole, ovvero<br />

definisce la g<strong>it</strong>tata sistolica come percentuale <strong>del</strong> volume<br />

telediastolico. E’ considerata normale se uguaglia o supera<br />

il 50 %.<br />

F.E. = (VTD – VTS) / VTD<br />

• L’ecocardiogramma monodimensionale consente di<br />

calcolarla a partire dai due diametri telediastolico e<br />

telesistolico (metodo di Teicholz).<br />

• La misura è più precisa col metodo bidimensionale<br />

(Simpson), specie in caso di ipocinesie, acinesie o<br />

discinesie segmentarie.<br />

• Un altro metodo molto preciso è basato sulla scintigrafia<br />

miocardica di volume.


CAUSE DI SCOMPENSO SISTOLICO E DIASTOLICO<br />

SISTOLICO<br />

1.Cardiopatia strutturale<br />

(congen<strong>it</strong>a o acquis<strong>it</strong>a) in fase<br />

avanzata<br />

2.Ischemia o infarto <strong>del</strong><br />

miocardio (acuto o pregresso)<br />

3.Cardiomiopatia dilatativa<br />

prim<strong>it</strong>iva o secondaria<br />

1. Riduzione terapia<br />

2. Tachi-bradiar<strong>it</strong>mie<br />

3. Ischemia miocardica<br />

4. Stati ipercinetici<br />

(tireotossicosi, anemia,<br />

gravidanza, ecc.)<br />

DIASTOLICO<br />

1.Ipertrofia miocardica<br />

secondaria a ipertensione<br />

2.Cardiomiopatia ipertrofica<br />

3.Cardiomiopatia restr<strong>it</strong>tiva<br />

4.Stenosi m<strong>it</strong>ralica<br />

5.Stenosi aortica<br />

6.Pericard<strong>it</strong>e costr<strong>it</strong>tiva<br />

FATTORI PRECIPITANTI<br />

5. Infezioni sistemiche o cardiache<br />

6. Stress<br />

7. Famaci cardiodepressivi<br />

8. Embolia polmonare


RX TORACE<br />

NELLO SCOMPENSO CARDIACO<br />

1. Congestione venosa polmonare con<br />

ridistribuzione <strong>del</strong> piccolo circolo<br />

2. Edema interstiziale<br />

3. Edema alvolare<br />

4. Versamento pleurico (specie a destra)<br />

5. Ombra cardiaca ingrand<strong>it</strong>a


DIFFERENZE FRA DISPNEA<br />

CARDIACA E POLMONARE<br />

DISPNEA CARDIACA<br />

1. Storia di cardiopatia<br />

2. Sudorazione<br />

3. Rantoli a grosse bolle, ma anche crep<strong>it</strong>azioni e asma<br />

4. Migliora coi diuretici<br />

5. Segni di congestione ed edema all’Rx torace<br />

6. BNP o NT-proBNP aumentati<br />

DISPNEA POLMONARE<br />

1. Storia di BPCO<br />

2. Espettorazione abbondante, con ronchi e asma<br />

3. Migliora coi broncodilatatori<br />

4. Miglioramento con la tosse e l’espettorazione


Flow chart for the diagnosis of HF w<strong>it</strong>h natriuretic peptides in untreated patients w<strong>it</strong>h symptoms<br />

suggestive of HF<br />

Dickstein, K. et al. Eur J Heart Fail 2008 10:933-989


Raccomandazioni gruppo di consenso<br />

<strong>it</strong>aliano sull’impiego clinico<br />

<strong>del</strong> BNP o <strong>del</strong>l’NTproBNP (I)<br />

(Ital Heart J Suppl 2005; 6:308-325)<br />

♥ Il dosaggio routinario in caso di ovvia diagnosi clinica di<br />

scompenso <strong>cardiaco</strong> non è necessario (cl. I, ev. C)<br />

♥ Il dosaggio non è appropriato per lo screening <strong>del</strong>la<br />

disfunzione ventricolare in popolazioni asintomatiche (cl. I, ev. C)<br />

♥ Il dosaggio è complementare, e non sost<strong>it</strong>utivo, <strong>del</strong>la<br />

valutazione clinica e strumentale <strong>del</strong> p. scompensato (cl. I, ev. C)<br />

♥ E’ consigliabile eseguire il dosaggio in pazienti con sospetta<br />

diagnosi di scompenso <strong>cardiaco</strong>, ma con segni e sintomi<br />

ambigui o che possono essere confusi con altre patologie, per<br />

ESCLUDERE (cl. I, ev. B) o per CONFERMARE (cl. IIa, ev. B) la<br />

diagnosi.


NESIRITIDE<br />

(BNP ricombinante per uso e.v. e s.c.)


TERAPIA


DECALOGO DELLE MISURE GENERALI<br />

1. Istruire il paziente sui disturbi che potrebbe presentare in futuro<br />

2. Inv<strong>it</strong>are il paziente a pesarsi regolarmente annotando il peso<br />

3. Vaccinazione antiinfluenzale<br />

4. Ev<strong>it</strong>are gravidanze<br />

5. Dieta ipocalorica per obesi o in sovrappeso<br />

6. Abolizione <strong>del</strong> fumo<br />

7. Ev<strong>it</strong>are l’alcol, specie nella cardiomiopatia alcolica<br />

8. Attiv<strong>it</strong>à aerobica prudente (riposo assoluto solo nello<br />

scompenso acuto non stabilizzato)<br />

9. Rimuovere le cause (cardiopatie congen<strong>it</strong>e, vizi valvolari,<br />

aneurisma ventricolare sn, lesioni coronariche)<br />

10. Prevenire i fattori scatenanti (ar<strong>it</strong>mie, embolia polmonare,<br />

disfunzione tiroidea)


RAZIONALE DELLA MODERNA TERAPIA DELLO<br />

SCOMPENSO CARDIACO<br />

L’insufficienza cardiaca, oltre alla congestione a monte <strong>del</strong> cuore,<br />

provoca una ipoperfusione dei vari organi a valle, che viene percep<strong>it</strong>a<br />

come se fosse l’effetto di una emorragia.<br />

Si attivano pertanto i meccanismi neuroumorali che, inducendo<br />

r<strong>it</strong>enzione di liquidi e vasocostrizione, consentirebbero di fare fronte a<br />

questo tipo di problema acuto: renina, angiotensina, aldosterone,<br />

sistema simpatico, vasopressina/ADH.<br />

In realtà il problema è cronico e causato da defic<strong>it</strong> iposistolico o<br />

ipodiastolico <strong>del</strong> cuore. In queste condizioni i cosiddetti “meccanismi<br />

di compenso” rendono più gravoso il lavoro <strong>del</strong> cuore, e<br />

contribuiscono ad accorciarne la durata (riducendo quindi la<br />

sopravvivenza <strong>del</strong> paziente).<br />

Pertanto, se l’obiettivo principale da raggiungere è l’aumento <strong>del</strong>la<br />

sopravvivenza (piuttosto che il sollievo immediato dai sintomi), è<br />

necessario lim<strong>it</strong>are i meccanismi neuroumorali “di compenso”,<br />

alleggerendo in tal modo il lavoro <strong>del</strong> cuore.


FARMACI NELLO SCOMPENSO<br />

SISTOLICO CRONICO<br />

1. ACE-inib<strong>it</strong>ori<br />

2. Sartani<br />

3. Beta-bloccanti<br />

4. Diuretici tiazidici e <strong>del</strong>l’ansa<br />

5. Antialdosteronici<br />

6. Dig<strong>it</strong>ale


ACE-INIBITORI<br />

Ramipril (5 mg X 2), Enalapril (10 mg X 2), Captopril (25 mg<br />

X 3)<br />

Caposaldo <strong>del</strong> trattamento fin dalla classe NYHA 1<br />

Controindicazioni: Stenosi bilaterale <strong>del</strong>l’arteria renale,<br />

storia di angioedema<br />

Iniziare con dosi basse (circa 1/8 <strong>del</strong>la dose massima), e<br />

cercare di arrivare gradualmente alla dose massima<br />

Mantenere comunque la P.A. sistolica oltre 90 mmHg<br />

Sospendere in caso di ipotensione marcata,<br />

iperpotassiemia, aumento <strong>del</strong>la creatinina<br />

Poiché l’ACE degrada la bradichinina, gli ACE-inib<strong>it</strong>ori<br />

fanno aumentare la bradichinina favorendo la tosse secca


BLOCCANTI I RECETTORI DELLA<br />

ANGIOTENSINA II (ARB, SARTANI)<br />

Valsartan 80-320 mg, Candesartan 8-32 mg, Losartan 50-100 mg<br />

Effetti e controindicazioni simili a quelli degli ACE-inib<strong>it</strong>ori.<br />

Anch’essi possono indurre iperpotassiemia.<br />

Iniziare con dosi basse (1/8 <strong>del</strong>la dose massima) e aumentare<br />

fino alla dose massima tollerata.<br />

Nessun effetto sull’ACE e sulla bradichinina, per cui non<br />

causano tosse.<br />

Possono associarsi agli ACE-inib<strong>it</strong>ori, in quanto agiscono con<br />

meccanismo differente: gli effetti di inibizione sul sistema<br />

renina-angiotensina si sommano.


BETA BLOCCANTI<br />

Carvedilolo 25 mg X 2, Bisoprololo 10 mg, Metoprololo 100 mg X 2<br />

Utilizzabili in tutte le classi NYHA. Però nello scompenso<br />

acuto non iniziare il trattamento, e dimezzare la dose in caso<br />

di trattamento precedente. Salvo ipotensione marcata, il<br />

beta bloccante non dovrebbe essere sospeso bruscamente<br />

(W<strong>it</strong>hdrawal Syndrome).<br />

Iniziare con 1/8 <strong>del</strong>la dose massima, e aumentare<br />

gradualmente, se tollerato, fino alla dose massima<br />

(incrementi ogni 1-2 settimane)<br />

Controindicazioni: Bradicardia e ipotensione marcate, asma


DIURETICI TIAZIDICI E DELL’ANSA<br />

Idroclorotiazide 25-50 mg, Furosemide 25 (125) mg X 1-2,<br />

Torasemide 10 mg X 1-2<br />

Da usare solo in presenza di r<strong>it</strong>enzione idrica<br />

(congestione-edema polmonare, turgore giugulare, edemi<br />

declivi), nelle classi NYHA II-IV<br />

Iniziare con dosi medio-alte, e dopo scomparsa<br />

<strong>del</strong>l’edema scendere fino alla dose minima in grado di<br />

prevenire la r<strong>it</strong>enzione idrica<br />

Controllare periodicamente elettrol<strong>it</strong>i (sodio, potassio,<br />

magnesio e calcio) e funzional<strong>it</strong>à renale. La torasemide<br />

determina meno facilmente ipopotassiemia.


ANTIALDOSTERONICI<br />

Spironolattone 25 mg, Canrenoato di potassio 25 mg<br />

Diuretici risparmiatori di potassio, da usare in<br />

aggiunta a ACE-i o ARB (ma non con entrambi per il<br />

rischio di iperpotassiemia), con beta bloccanti ed<br />

eventualmente diuretici <strong>del</strong>l’ansa, in pazienti in<br />

classe NYHA III-IV<br />

La dose standard è piccola (25 mg).<br />

Controllare frequentemente la potassiemia.<br />

Possono causare ginecomastia (in genere con dosi<br />

più alte).


DIGITALE (Digossina 0,125 mg)<br />

Effetto batmotropo e inotropo pos<strong>it</strong>ivo<br />

Effetto cronotropo e dromotropo negativo<br />

Da usare nei pazienti non compensati con i farmaci precedenti, in<br />

classe NYHA III-IV o con fibrillazione atriale.<br />

E’ fondamentale raggiungere una digossinemia di 1-1,2 ng/ml per<br />

ottenere l’effetto. Digossinemie più alte espongono al rischio di<br />

superare la soglia di tossic<strong>it</strong>à (2 ng/ml). Il carico (“dig<strong>it</strong>alizzazione”)<br />

può essere effettuato immediatamente per via venosa (1-1,5 fl da 0,5<br />

mg in piccola flebo), oppure nel giro di 3-4 giorni con una dose orale<br />

doppia o tripla a quella di mantenimento.<br />

Si passa poi alla dose di mantenimento (da 0,0625 a 0,250 mg). Se la<br />

digossinemia si mantiene stabile in 2-3 dosaggi, la dose di<br />

mantenimento è corretta, altrimenti dovrà essere aggiustata di<br />

conseguenza.<br />

Effetti collaterali/tossici: inappetenza, vom<strong>it</strong>o, diarrea, blocchi AV,<br />

bradicardia, ar<strong>it</strong>mie anche minacciose. Rischi maggiori in presenza di<br />

insufficienza renale.


TERAPIA DELLO SCOMPENSO<br />

A) FARMACI INDICATI<br />

DIASTOLICO<br />

- Trattamento <strong>del</strong>l’ipertensione, in particolare con:<br />

- Beta-bloccanti e Verapamil (- frequenza + diastole)<br />

- ACE-inib<strong>it</strong>ori (+ distensibil<strong>it</strong>à e – ipertrofia ventricolare)<br />

B) IN CASO DI RITENZIONE IDRICA<br />

- Diuretici (- precarico, ma inev<strong>it</strong>abili in caso di r<strong>it</strong>enzione<br />

idrica ed edemi)<br />

C) FARMACI CONTROINDICATI<br />

- Dig<strong>it</strong>ale (+ inotropismo - distensibil<strong>it</strong>à ventricolare)<br />

- N<strong>it</strong>rati (- precarico - riempimento diastolico)


SUPPORTI ELETTRICI<br />

1. DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE (ICD)<br />

Indicato quando la F.E. è < 35 % (rischio ar<strong>it</strong>mico<br />

letale molto elevato)<br />

2. PACING BIVENTRICOLARE<br />

(RESINCRONIZZAZIONE CARDICA, CRT)<br />

Indicato in presenza di blocco di branca (durata QRS<br />

> 120 msec), quando la terapia medica è inefficace.<br />

Un elettrodo stimola il V. dx, e un secondo elettrodo<br />

stimola contemporaneamente il V. sn (che viene<br />

raggiunto dal V. dx attraverso il seno coronarico)


TERAPIA DELL’EDEMA POLMONARE ACUTO<br />

1. Paziente seduto con gambe in posizione declive<br />

2. Se SO2 < 95% O2 con flusso adeguato;<br />

se SO2 < 90 % nonostante O2 con flusso massimale <br />

CPAP con pressione medio-alta (7,5-10 cmH2O)<br />

3. Furosemide e.v. 2 fl (40 mg), ripetibili<br />

4. Se P.A. sistolica > 90 mmHg N<strong>it</strong>roglicerina e.v.,<br />

cominciando con 5-10 γ/min<br />

5. Se P.A. sistolica < 90 mmHg Dopamina 3-5-10 γ/Kg/min<br />

6. Se P.A. sistolica 90-100 mmHg Dobutamina 5-10 γ/Kg/min<br />

7. Se forte ag<strong>it</strong>azione: Morfina 3-10 mg e.v.


TRATTAMENTO DELLO SCOMPENSO ACUTO IN RELAZIONE<br />

ALL’ASPETTO DEL PAZIENTE E ALL’EMODINAMICA<br />

PERFUSIONE PERIFERICA, P.A.<br />

Portata cardiaca (v.n. 2,2 l/min/m2 )<br />

Caldo e Asciutto<br />

NORMALE<br />

Freddo e Asciutto<br />

IPOVOLEMIA<br />

Liquidi<br />

Caldo e Sudato<br />

EDEMA POLMONARE<br />

Diuretici,<br />

Vasodilatatori<br />

Freddo e Sudato<br />

SHOCK CARDIOGENO<br />

Inotropi<br />

CONGESTIONE POLMONARE, RANTOLI<br />

Pressione Capillare Bloccata (=Atrio sn) (v.n. 18 mmHg)


ALTRI FARMACI<br />

1. Inib<strong>it</strong>ori <strong>del</strong>la fosfodiesterasi<br />

(“Inodilatatori”: amrinone, milrinone,<br />

enoximone)<br />

2. Peptidi natriuretici<br />

(BNP ricombinante = Niser<strong>it</strong>ide:<br />

natriuretico vasodilatatore)<br />

3. Antagonisti <strong>del</strong>la vasopressina<br />

(“Acquaretici”)


TERAPIA INVASIVA<br />

1. Coronarografia ed eventuale rivascolarizzazione<br />

coronarica (cardiopatia<br />

ischemica nota o sospetta; valvulopatia<br />

significativa)<br />

2. Chirurgia valvolare o valvuloplastica<br />

(valvulopatia di grado severo)


INDICAZIONI AL TRAPIANTO<br />

CARDIACO<br />

1. <strong>Scompenso</strong> <strong>cardiaco</strong> severo:<br />

- Shock cardiogeno refrattario alla terapia medica<br />

- Dipendenza continua da supporto inotropo e.v.<br />

- VO2max < 15 ml/Kg/min<br />

2. Sintomi severi di ischemia miocardica che lim<strong>it</strong>ano<br />

ogni attiv<strong>it</strong>à fisica e che non sono suscettibili di<br />

trattamento mediante rivascolarizzazione coronarica<br />

3. Ar<strong>it</strong>mie ventricolari ricorrenti refrattarie ad ogni tipo di<br />

terapia


Il “cuore artificiale”. Sistema di controllo e batterie esterni


DIAGNOSI DEI CASI CLINICI PRECEDENTI<br />

1. Infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ST<br />

(STEMI) a sede anteriore in paziente con sindrome<br />

metabolica.<br />

2. Duplice ictus ischemico (emianopsia sinistra subacuta<br />

ed afasia acuta) in paziente ipertesa con fibrillazione<br />

atriale di recente insorgenza (POCS e PACS di origine<br />

cardioembolica)<br />

3. Prolasso con lieve insufficienza <strong>del</strong>la valvola m<strong>it</strong>rale<br />

4. Episodio prolungato di tachicardia parossistica (non<br />

documentato) e angina da sforzo in paz. con<br />

insufficienza aortica di origine luetica<br />

5. TIA (disartria e verosimile paralisi faciale) in paziente<br />

con endocard<strong>it</strong>e infettiva subacuta, portatrice di<br />

prolasso m<strong>it</strong>ralico

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