C - Uil Pensionati

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Le novità
della
legge-delega
sulle pensioni
In presenza della volontà di non aderire, purché esplicitamente espressa entro
il termine stabilito, invece, tutto rimarrà come prima.
La devoluzione del Tfr alla previdenza complementare dovrà essere senza
oneri per le imprese, che verranno compensate sia con misure che ne rendano più
facile l'accesso al credito, in particolare per le piccole e medie, sia con l'eliminazione
del contributo relativo al finanziamento del Fondo di garanzia del Tfr sia,
ancora, con l'"equivalente riduzione del costo del lavoro".
La delega prevede altre misure per il rafforzamento della previdenza complementare:
la possibilità di protrarre la prosecuzione volontaria dell'iscrizione ad un
Fondo di previdenza fino a 5 anni dopo il compimento dell'età prevista per la liquidazione
del trattamento; la possibilità di cambiare Fondo portandosi dietro anche
la quota di contribuzione a carico del datore di lavoro contrattata nel Fondo di provenienza;
l'attribuzione ai Fondi pensione della stessa titolarità legale del diritto al
contributo che ha il lavoratore, analogamente a quanto previsto per le forme di
previdenza obbligatoria; l'estensione ai trattamenti di previdenza complementare
delle stesse garanzie in termini di cedibilità, sequestrabilità e pignorabilità che
hanno le pensioni obbligatorie; il perfezionamento del sistema di vigilanza sull'intero
settore della previdenza complementare.
Inoltre, la delega prevede l'eliminazione dei vincoli alla costituzione dei Fondi
aperti, che, secondo il DLgs 124/93, possono accettare l'iscrizione solo di lavoratori
per i quali "non sussistano o non operino" i fondi contrattuali. Cade così una
distinzione che era stata prevista per favorire lo sviluppo della previdenza complementare
entro gli argini della contrattazione collettiva.
Infine, la disciplina fiscale della previdenza complementare verrà rivista in
modo da offrire gli stessi vantaggi agli iscritti ai Fondi negoziali, ai Fondi aperti e
anche a chi stipula un contratto di assicurazione a fini previdenziali con un Piano
Individuale Pensionistico, cioè una polizza del ramo vita.
La totalizzazione dei periodi assicurativi
comma 1, lettera d), e comma 2, lettera o)
Con questa disposizione di delega, il ricorso alla totalizzazione dei contributi
verrà ammessa anche ai fini del raggiungimento del diritto a pensione di anzianità,
purché solo con il canale dei 40 anni di contributi. Inoltre, scomparirà il limite
che attualmente impedisce il ricorso alla totalizzazione a chi abbia raggiunto il
diritto a pensione in una delle gestioni coinvolte. Per esercitare l’opzione ai fini
della pensione di vecchiaia viene posto un limite di età: 65 anni.
Inoltre, per poterli totalizzare, i periodi assicurativi dovranno essere di entità
non inferiore a 5 anni ciascuno.
La totalizzazione sarà estesa ai superstiti di assicurato, anche se deceduto
prima del compimento dell’età pensionabile.