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05_kalos_libro - Liceo Artistico Preziosissimo Sangue Monza

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neSHAMAH<br />

Domenica delle Palme<br />

Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due<br />

malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: + “Padre,<br />

perdonali, perché non sanno quello che fanno”.<br />

C Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.<br />

Questi è il re dei Giudei<br />

il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: P “Ha<br />

salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. C<br />

Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli<br />

dell’aceto, e dicevano: P “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. C<br />

C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.<br />

oggi sarai con me nel paradiso<br />

uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: P “non sei tu il<br />

Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. C Ma l’altro lo rimproverava: P<br />

“neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena?<br />

noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli<br />

invece non ha fatto nulla di male”. C e aggiunse: P “Gesù, ricordati di<br />

me quando entrerai nel tuo regno”. C Gli rispose: + “in verità ti dico,<br />

oggi sarai con me nel paradiso”.<br />

Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito<br />

C era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su<br />

tema liturgico<br />

Il dramma della paternità ha toccato, per certi aspetti, il cuore di Dio,<br />

particolarmente nel tempo ultimo della vita del Figlio, il tempo della<br />

passione. È un Dio che tace, quello della passione appunto, un Dio di<br />

cui la Parola ci offre il silenzio più alto quale segno, peraltro, della sua<br />

assoluta fedeltà al Figlio e all’uomo.<br />

E pure il tuo figlio<br />

il divino tuo figlio, il figlio<br />

che ti incarna, l’amato<br />

unico figlio uguale<br />

a nessuno, anche lui<br />

ha gridato<br />

alto sul mondo:<br />

“Perché?”<br />

[…]<br />

E tu non puoi rispondere non puoi…<br />

www.liceoartisticomonza.net<br />

Condizionata onnipotenza sei!<br />

tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. il velo del tempio si<br />

squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: + “Padre,<br />

nelle tue mani consegno il mio spirito”. C Detto questo spirò.<br />

E TU NON PUOI RISPONDERE<br />

Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: P<br />

David Maria Turoldo, nello spazio proprio della poesia e della fede,<br />

“Veramente quest’uomo era giusto”. C Anche tutte le folle che erano<br />

ha dato voce umana al silenzio indicibile eppure fecondo del Padre.<br />

accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se<br />

ne tornavano percuotendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti<br />

assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin<br />

dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.]<br />

il tempo della poesia coincide col tempo della malattia sperimentata<br />

dallo stesso poeta nella sua carne: la passione di Cristo e quella dell’uomo<br />

si incontrano, si con-fondono.<br />

Giuseppe pone il corpo di Gesù in una tomba scavata nella roccia<br />

C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona<br />

buona e giusta. non aveva aderito alla decisione e all’operato degli<br />

altri. egli era di Arimatea, una città dei Giudei, e aspettava il regno<br />

di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla<br />

La sezione Ultime poesie della raccolta Canti ultimi è dedicata a quanto<br />

la Settimana che oggi inizia offre nuovamente alla nostra contemplazione<br />

e preghiera. Potrebbe trattarsi di una sorta di via crucis lungo<br />

la quale il poeta si sofferma su alcune stazioni in particolare.<br />

croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata<br />

nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. era il<br />

T’invocava con tenerissimo nome:<br />

giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato. Le donne<br />

la faccia a terra<br />

che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse<br />

osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi<br />

e sassi e terra bagnati da gocce di sangue:<br />

tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. il giorno di<br />

le mani stringevano zolle<br />

sabato osservarono il riposo, secondo il comandamento.<br />

42 43 di erba e fango:<br />

MaRaN atHa’<br />

E tu non puoi rispondere

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