05_kalos_libro - Liceo Artistico Preziosissimo Sangue Monza
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neSHAMAH<br />
Pasqua<br />
seconda lettura | Col 3,1-4<br />
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi<br />
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si<br />
trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non<br />
a quelle della terra.<br />
Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo<br />
in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi<br />
sarete manifestati con lui nella gloria.<br />
oppure: (1Cor 5,6-8)<br />
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova.<br />
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi<br />
Fratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la<br />
pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché<br />
siete azzimi.<br />
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!<br />
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito<br />
di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.<br />
Vangelo | Gv 20,1-9<br />
Dal Vangelo secondo Giovanni<br />
nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala si recò al sepolcro di<br />
buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata<br />
ribaltata dal sepolcro.<br />
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che<br />
Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro<br />
e non sappiamo dove l’hanno posto!”.<br />
uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al<br />
sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse<br />
più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le<br />
bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro<br />
che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il<br />
sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende,<br />
ma piegato in un luogo a parte.<br />
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al<br />
sepolcro, e vide e credette. non avevano infatti ancora compreso la<br />
Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.<br />
48 49<br />
tema liturgico<br />
Nella Pasqua si compie la stupenda relazione tra Padre e Figlio:<br />
l’apparente silenzio del Padre fa esplodere il canto dell’alleluia<br />
poiché con la sua potenza Egli ha risuscitato il Figlio; questi, nella<br />
sua assoluta fiducia al Padre, ha creduto , vivo, che sarebbe stato<br />
risuscitato.<br />
La Pasqua ci consegna anche la dimensione piena della fraternità;<br />
infatti l’itinerario liturgico-battesimale che si conclude con questa<br />
domenica di pasqua, porta con sé il dono pieno della nostra realtà<br />
filiale nella forma più alta della fraternità. Gesù, il primogenito di<br />
coloro che risuscitano dai morti, con la sua morte e risurrezione ci ha<br />
restituiti figli all’unico Padre del cielo.<br />
NIENTE DA AVERE PAURA<br />
Michele Amitrano è un ragazzino di nove anni che durante una penitenza<br />
di gioco scopre che un ragazzo della sua età – Filippo – è stato<br />
sequestrato e nascosto in una buca scavata nella collina di fronte al<br />
suo paese, Acqua Traverse. Per un bel po’ il ragazzino tiene per sé il<br />
segreto prendendosi cura, di nascosto, del coetaneo che ha scoperto;<br />
ad un certo punto vende il suo segreto al suo migliore amico – Salvatore<br />
– in cambio di una squadra del Subbuteo, e l’amico cederà al<br />
tradimento; si scontra con una sofferenza ancora più pesante, relativa<br />
alla scoperta che responsabile del sequestro è anche il padre, per il<br />
quale Michele aveva una venerazione particolare. Conteso tra l’obbedienza<br />
al padre – che gli ordina di non andare più nel buco dove<br />
Filippo è nascosto, altrimenti il ragazzo pavese sarà ucciso – e una<br />
voce interiore più forte, che lo spinge a non abbandonare Filippo,<br />
Michele permetterà a quest’ultimo di fuggire in tempo, prima che il<br />
padre lo elimini; Michele stesso sarà ferito dal padre, giunto sul luogo<br />
del nascondiglio e poi sarà raccolto dalle braccia del padre stesso.<br />
Questi sono i passaggi essenziali di Io non ho paura, il romanzo di<br />
niccolò Ammaniti.<br />
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Tanti sono gli indicatori di una possibile interpretazione biblico-evangelica<br />
del testo: il protagonista Michele si trova ad attraversare suo<br />
malgrado le zone più impervie ed impensate del male, esperienza tanto<br />
più sconcertante se si tiene presente che Michele ha nove anni. È la<br />
Niente da avere paura MaRaN atHa’