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dicembre 2010 L - Il Tergicristallo

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il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Ottorino Pignoloni<br />

L<br />

’associazionismo è, oggi, l’unica risposta possibile che un’organizzazione<br />

possa offrire alla categoria che rappresenta, in<br />

un momento così incerto e carico di incognite in prospettiva<br />

futura. Perché? Semplicemente perché solo chi riesce ad aggregare<br />

emozioni e aspettative trasformandole in azioni condivise può trovare<br />

risposte ai problemi del lavoro e delle opportunità. L’Associazione è ora<br />

più che mai l’unica entità in grado di realizzare un sogno comune. Unasca<br />

da quando è nata, oltre 43 anni fa, grazie alla condivisione di migliaia<br />

e migliaia di persone e imprese, è riuscita a dar corpo alle aspettative<br />

degli studi di consulenza automobilistica, generando passione e partecipazione,<br />

valorizzandone gli aspetti migliori attraverso un lungo percorso<br />

“comune”. Oggi siamo qui, immersi nella lotta giornaliera per sopravvivere,<br />

sotto la pressione della crisi e dell’illegalità che riducono gli<br />

spazi vitali, quelli legati al lavoro dove l’etica professionale e la dignità<br />

vengono messi costantemente in discussione, dove il rispetto dei ruoli<br />

tra pubblico e privato si è quasi capovolto, ognuno alla ricerca di effetti<br />

speciali per soddisfare le frenesie del vivere quotidiano e dell’apparire.<br />

Esigenze che, a ben vedere, non hanno niente a che fare con l’efficienza<br />

della Pubblica Amministrazione o con l’efficacia del servizio privato e,<br />

soprattutto, con il rispetto dei ruoli, delle leggi e del buon senso. Ecco<br />

perchè crediamo che l’unica risposta “forte” che si può dare alle nostre<br />

imprese per i “rischi del domani” sia sì di tutelare il “proprio interesse”<br />

ma convogliandolo verso un progetto comune; occorre cioè che ognuno<br />

torni a fare un po’ di associazionismo attraverso l’incontro, il confronto<br />

e il reciproco rispetto: per condividere le aspettative dell’oggi con quelle<br />

del domani, che è poi l’unica strada possibile per la politica associativa,<br />

perché equivale a guardare al presente per valutare quel che succede<br />

e cercare risposte cosicché si possano individuare anche soluzioni<br />

in prospettiva futura. Coniugare l’oggi con il domani, unico imperativo<br />

possibile senza se e senza ma. Quindi, cari Soci, in questo cambiamento<br />

“epocale”, il percorso associativo percorribile rimane quello di confrontare<br />

le nostre emozioni, le nostre esigenze, le nostre aspettative con<br />

quelle degli altri affinché si possa realizzare “quell’insieme di interessi<br />

condivisi” in grado di trovare, grazie all’Associazione, risposte vere alle<br />

nostre paure e soluzioni reali ai nostri problemi.<br />

Professionalità, etica, legalità e trasparenza rimangono gli unici riferimenti<br />

possibili per il futuro del consulente per la circolazione dei mezzi<br />

di trasporto, al di là dei quotidiani annunci che leggiamo sulle agenzie<br />

di stampa e degli effetti speciali che ben conosciamo.<br />

Unasca è un riferimento essenziale, in grado di rappresentare valori e<br />

garantire il ruolo sopra indicati, e potrà continuare a farlo solo grazie<br />

al Vostro attivo impegno. Non si può delegare ma occorre partecipare,<br />

ancora una volta senza se e senza ma.<br />

Ottorino Pignoloni<br />

Segretario Nazionale Studi<br />

3


Le nuove regole per la circolazione degli autotrasportatori<br />

4 5<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Mensile dell’UNASCA - Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica<br />

Nella sezione anteprime, il convegno nazionale a Catania in attesa di un Protocollo d’Intesa tra Unasca e l’Unione delle province italiane<br />

IL TERGICRISTALLO<br />

Mensile di Unasca, Unione Nazionale<br />

Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica<br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Vincenzo Cannatella<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Luciano Tirinnanzi<br />

COORDINAMENTO EDITORIALE<br />

Ottorino Pignoloni e Mario Forneris<br />

IN REDAZIONE<br />

Carlo Andrea Cardona Manuel Godano<br />

Marta Fresolone Cristiano Tinazzi<br />

Carlotta di Colloredo Luciano Tirinnanzi<br />

Luana Adamo Antonella Vicini<br />

EDITORE<br />

Unasca<br />

Piazza Marconi, 25 - 00144 Roma-EUR<br />

Tel 06 54221986 - Fax 06 5916542<br />

Numero verde: 800016374<br />

PROVIDER EDITORIALE<br />

Noema s.r.l.<br />

PER INFORMAZIONI E PUBBLICITÀ<br />

Noema s.r.l.<br />

Via Olmo, 41 - 37141 Verona<br />

Tel. 045 8841176 - Fax 045 8841127<br />

Via XX Settembre, 98/E - 00187 Roma<br />

Tel. 06 48907236 - 06 48901140<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Andrea Viscolani<br />

STAMPA<br />

Graphicart<br />

Via delle Tecnologie, 220<br />

37051 Bovolone (VR)<br />

ICONOGRAFIA<br />

LaPresse, Shutterstock, Andrea Panzironi<br />

Registrato presso il Tribunale di Roma<br />

al n° 30/1997 in data 20/01/1997<br />

Numero iscrizione Roc: 9057<br />

il tergicristallo<br />

ANNO XLIII - N. 21 -<strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

www.iltergicristallo.it<br />

8 Strada facendo<br />

10 Parola d’ordine:<br />

uniformità<br />

11 Chi forma i formatori?<br />

12 Agire in sinergia<br />

CIRCOLAZIONE XXL<br />

16 Tutto quello che avreste<br />

voluto sapere<br />

18 A domanda rispondo<br />

21 C’è chi dice no<br />

22 Educare per non<br />

reprimere<br />

VIA COL VENTO<br />

34 La giusta rotta<br />

35 Una legge uguale<br />

per tutti<br />

37 Manovra positiva<br />

40 «O bevi o guidi»<br />

43 Nostalgia su due ruote<br />

44 Conoscere il Sistri<br />

rubriche<br />

26 IPSE DIXIT<br />

28 FOCUS<br />

30 L’INVENZIONE<br />

46 NAVIgANDO<br />

48 APPUNTI DI VIAggIO<br />

50 HANNO DETTO


ANTEPRIME<br />

In vista di un protocollo d’Intesa tra Unasca e Upi, si è tenuto a<br />

Catania un convegno sulla mobilità sicura e responsabile.<br />

Presenti anche le Istituzioni. L’auspicio è di stimolare un’azione<br />

coordinata delle amministrazioni locali nei confronti<br />

delle funzioni dell’Associazione<br />

6 7


STRADA FACENDO<br />

Si è tenuto a Catania, il 20 novembre, il convegno nazionale organizzato da<br />

Unasca alla presenza dell’Upi e di altre Istituzioni, per porre alla loro attenzione<br />

le difficoltà legate al nuovo ruolo delle autoscuole e degli Studi di consulenza<br />

di Marta Fresolone<br />

P<br />

er una mobilità sicura e respon-<br />

abbiamo la stessa credibilità». La Loggia<br />

esprime, poi, due considerazioni: la prima<br />

sul federalismo fiscale. «Stiamo valutando<br />

in questi giorni il federalismo municipale.<br />

Poi sarà la volta del federalismo provinciale<br />

e regionale. È questo il momento - afferma<br />

rivolgendosi ai rappresentanti di Unasca<br />

- di farci avere qualche specifica proposta<br />

sull’argomento, in modo che possano essere<br />

inserite nelle norme». Lamenta, poi, la poca<br />

informazione che c’è in Italia sul tema. «È<br />

una questione di responsabilità: aumentano<br />

le funzioni dei Comuni, delle Province e delle<br />

Regioni e diminuiscono quelle dello Stato.<br />

Quindi, ad esempio, l’illuminazione delle<br />

strade, gli asili nido, i rifiuti, l’assistenza, insomma<br />

i Lea (livelli essenziali di assistenza)<br />

“ componente della IX Commissione Motorizzazione e facendo riferimento al-<br />

lentezza del bicameralismo che non ha persabile,<br />

Province, Autoscuole e Trasporti alla Camera, Enrico La Loggia, le normative europee. A questo proposito<br />

messo di considerare le richieste delle auto-<br />

Studi di Consulenza insieme”. Presidente della Commissione Bicamerale non vedrei male la possibilità di un unico<br />

scuole a causa della necessità di velocizzare<br />

Questo il titolo del convegno nazionale Federalismo fiscale. «Sarebbe sbagliato documento di autorizzazione alla circo-<br />

l’iter di approvazione. «Indipendentemente<br />

che si è tenuto a Catania, il 20 novembre non riconoscere alcuni passi in avanti fatti lazione che abbia valenza europea, come<br />

dalla complessità, c’è la dichiarazione di<br />

scorso: un momento di incontro voluto e nell’esercizio della guida - ha dichiarato La reputo interessante la proposta di Unasca<br />

un sostegno e la nostra presenza qui, og-<br />

organizzato da Unasca per porre all’atten- Loggia -, con riferimento ad alcune nor- di un accordo nazionale con l’Unione delle<br />

gi, lo dimostra. I rapporti con l’associazione<br />

zione delle Istituzioni problemi e criticità mative che renderanno meno facili truffe Province Italiane che riguarda le singole<br />

Unasca sono storici. Cosa, quindi, si deve<br />

che riguardano le funzioni dell’associazione e raggiri, come la nuova normativa sui normative provinciali». E sulla formazione<br />

fare? La provincia deve avere un ruolo si-<br />

di categoria. Erano presenti i due segre- ciclomotori e le minicar, test per droga e ribadisce: «Non è una questione politica<br />

gnificativo, tocca a noi ora attivarci per fare<br />

tari nazionali di Unasca, Mario Forneris e alcol: tutte cose che rendono più sicura la ma di buon senso: se non aumentiamo la<br />

cose concrete. Noi siamo allo stesso tempo<br />

Ottorino Pignoloni, il presidente Vincenzo circolazione degli autoveicoli. Ma personal- qualificazione, il valore intrinseco del no-<br />

pedoni, motociclisti, automobilisti, e il ruo-<br />

Cannatella, il presidente dell’Upi (Unione mente non mi ritengo soddisfatto. Ci sostro corso di studio, non abbiamo nessulo<br />

dell’autoscuola va potenziato. Si tratta<br />

province italiane), Giuseppe Castiglione, no ancora molte cose da fare e dobbiamo na credibilità quando usciamo dal nostro<br />

di una scommessa che vogliamo vincere».<br />

Maurizio Vitelli, Direttore generale per mettervi mano da subito, in sintonia con Paese, e visto che l’Italia non è omoge-<br />

L’architetto Vitelli interviene al convegno<br />

la Motorizzazione, Giacomo Terranova, voi, come in passato, sentendo anche la nea, anche da una provincia all’altra non<br />

per fare una carrellata delle azioni attuate<br />

8<br />

9<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

e i Lep (livelli essenziali delle prestazioni)<br />

sono compiti delle istituzioni locali. E se non<br />

si amministra bene, sono previste sanzioni<br />

gravissime e commissariamento: cosa c’è di<br />

sbagliato? Se invece un Comune non ce la<br />

fa, dopo aver fatto il possibile, interviene il<br />

secondo pilastro del federalismo: la solidarietà,<br />

ovvero l’aiuto dello Stato». La Loggia<br />

è convinto che il federalismo farà bene a chi<br />

amministra bene.<br />

E ammonisce: «Conto di far sedere al tavolo<br />

le Regioni insieme al Ministero dell’Economia<br />

per attuare il federalismo entro il 21<br />

maggio 2011». All’intervento di La Loggia,<br />

segue quello di Terranova. L’onorevole<br />

esprime soddisfazione e ringraziamento nei<br />

confronti di Unasca per aver organizzato<br />

dal Ministero. «La formazione degli istruttori<br />

è un decreto travagliato, ha avuto cinque<br />

letture del Consiglio di Stato, dovrebbe<br />

essere pubblicato a ridosso del Natale se il<br />

Consiglio di Stato mantiene i suoi impegni»,<br />

ha detto. Sui nuovi quiz di esame per il<br />

conseguimento della patente, dopo l’avviamento<br />

a partire dal 3 gennaio 2011, Vitelli<br />

si rende disponibile a fare correzioni e modifiche<br />

successive, nel caso ce ne fosse bisogno.<br />

Affronta poi la legge 120, articolo 126,<br />

le nuove procedure per conseguire patente<br />

A e B, norma attesa da utenza, autoscuole<br />

e amministrazione per subordinare l’esame<br />

di guida allo svolgimento dell’esame di teoria;<br />

affronta, poi, la circolare 86259 del 28<br />

questo importante momento di incontro.<br />

«Un ringraziamento doveroso all’associazione,<br />

un complimento non scontato. Ministero<br />

e Upi sono stati chiamati qui per impegnarsi<br />

a dare un contributo a un preciso compito<br />

e mettere ordine nell’attuale comportamento<br />

eterogeneo e spontaneo: qui si chiede<br />

all’Upi di intervenire efficacemente».<br />

Esorta, poi, a fare chiarezza sull’interpretazione<br />

delle leggi. «È necessario un riposizionamento<br />

del mondo delle autoscuole,<br />

eliminando l’orientamento commerciale che<br />

nulla ha a che fare con il compito di educazione<br />

e istruzione, una funzione che con<br />

tanto impegno le autoscuole hanno cercato<br />

di salvaguardare». E sull’approvazione della<br />

Legge sul Codice della Strada accusa la<br />

Da sinistra: Giacomo Terranova durante il suo intervento,<br />

Maurizio Vitelli ed Enrico La Loggia, il tavolo dei relatori<br />

(Ottorino Pignoloni, Maurizio Vitelli, Enrico La Loggia,<br />

Vincenzo Cannatella, Giacomo Terranova, Mario Forneris)<br />

ottobre <strong>2010</strong> per la guida anche in periodi<br />

di scadenza di documentazione, l’articolo<br />

115 sui limiti di età per le patenti C,D, E per<br />

gli autisti professionali, la legge 220/<strong>2010</strong><br />

sull’intestazione temporanea. «Stiamo lavorando<br />

su quattro decreti - conclude Vitelli -:<br />

guida pratica nelle ore notturne, recupero<br />

punti, targa personale per cui vi è la necessità<br />

di avere un confronto con le province,<br />

patente centralizzata e approfondimenti<br />

hardware e rapporti con la Sicilia che deve<br />

essere coinvolta». Chiude il convegno<br />

il Presidente Giuseppe Castiglione, accogliendo<br />

le richieste di un tavolo di confronto<br />

tra Upi, Dipartimento Trasporti Terrestri e<br />

Associazioni di categoria.


PAROLA D’ORDINE: UNIFORMITÀ<br />

«È fondamentale un’apertura di un tavolo tecnico tra Upi, Dipartimento Trasporti<br />

Terrestri e Associazioni per condividere problemi e ricercare soluzioni». Secondo<br />

il segretario nazionale Studi, Ottorino Pignoloni, «occorre uniformare le<br />

regolamentazioni locali attraverso l’individuazione di un regolamento provinciale»<br />

di Ottorino Pignoloni<br />

Q<br />

«<br />

uesto convegno e la presenza<br />

di ospiti di rilievo dimostrano la<br />

necessità di discutere su temi<br />

importanti quali il nuovo ruolo degli Studi di<br />

consulenza, l’illegalità, l’abusivismo, il federalismo<br />

fiscale. Bisogna ragionare sulla legge<br />

264 del 1991 sull’idoneità professionale<br />

dei consulenti alla circolazione dei mezzi di<br />

trasporto. E su come stia cambiano il ruolo<br />

della consulenza automobilistica. La legge<br />

8/8/1991 n. 264 e le successive modifiche<br />

hanno regolamentato lo svolgimento dell’attività<br />

in capo agli studi di consulenza automobilistica<br />

comunemente conosciuti come<br />

agenzie di pratiche auto. Negli anni, soprattutto<br />

in quelli più recenti, il ruolo mantenuto<br />

dalle nostre imprese è radicalmente mutato<br />

poiché si è arricchito di compiti e funzioni ad<br />

alto contenuto pubblico, che genera una serie<br />

di ulteriori responsabilità nell’esercizio di<br />

tale attività. Non è solo<br />

di mero servizio a terzi<br />

ma vieppiù di tutela<br />

dell’interesse generale,<br />

ferma restando la natura<br />

privatistica. È bene<br />

ragionare, quindi, su<br />

alcuni aspetti. Nel caso<br />

delle intestazioni fittizie,<br />

è necessario tracciare<br />

i veicoli non sulla proprietà<br />

ma sull’utilizzo,<br />

per ovviare ai casi di<br />

noleggio e leasing. Va salvaguardata, inoltre,<br />

la nostra categoria. Un esempio per tutti, sono<br />

i notai che mirano a diventare agenzie di<br />

pratiche auto, con tanto di appoggio da parte<br />

dell’Antitrust che vede nella legge 264 un<br />

problema per la libertà di impresa. Inoltre,<br />

bisogna insistere sul sistema di perequazione<br />

fiscale. <strong>Il</strong> nostro lavoro quotidiano si interfaccia<br />

con incasso e gestione di bollo auto e Ipt,<br />

tributi legati a regole che stabiliscono cosa<br />

viene tassato, per quale importo sulla base<br />

del presupposto fiscale e, infine, chi paga e<br />

a favore di chi. Una vasta esperienza, la nostra,<br />

che può fornire idee su una tassazione<br />

più equa, semplice e trasparente per favorire<br />

un migliore rapporto tra contribuente e<br />

Istituzioni, magari generando meno elusione<br />

e maggiore perequazione fiscale nonché la<br />

possibilità di politiche, anche locali, tese a ridurre<br />

il peso fiscale grazie a maggiori introiti.<br />

L’obiettivo dell’Unasca è la crescita professionale<br />

degli operatori, valorizzando l’etica nei<br />

comportamenti, la legalità nelle prestazioni<br />

al cliente e la trasparenza nei rapporti con<br />

il cittadino che è, allo stesso tempo, utente<br />

della strada e contribuente. Da soli però<br />

non possiamo “resistere” agli interessi né,<br />

tantomeno, alle illegalità. Ecco perché chiediamo<br />

aiuto alle Province, affinché il processo<br />

di regolamentazione provinciale che si avviò<br />

nel 1992 cominci a tener conto dei radicali<br />

cambiamenti vista l’assunzione di compiti e<br />

funzioni ad alto contenuto pubblico. È fondamentale<br />

un’apertura di un tavolo tecnico<br />

tra Upi, Dipartimento Trasporti Terrestre e<br />

Associazioni maggiormente rappresentative<br />

per condividere problemi e ricercare soluzioni.<br />

Occorre assolutamente uniformare le<br />

regolamentazioni locali magari attraverso<br />

l’individuazione di un regolamento provinciale,<br />

come già oggi<br />

avviene con il manuale<br />

per la gestione e riscossione<br />

Ipt. L’Upi ha<br />

nel suo dna il compito<br />

di indirizzare, coordinare<br />

e valorizzare il<br />

ruolo delle Province, e<br />

questo è il nostro accorato<br />

auspicio in tale<br />

ambito proprio per<br />

tutelare il sistema nel<br />

suo complesso».<br />

ChI FORMA<br />

I FORMATORI?<br />

Dall’attività di formazione,<br />

previa verifica dei requisiti<br />

prescritti da parte della<br />

Provincia, alle iniziative<br />

che contrastano illegalità<br />

e abusivismo. Mario<br />

Forneris, segretario<br />

nazionale autoscuole,<br />

spiega le criticità che<br />

toccano le autoscuole<br />

10<br />

11<br />

I «<br />

di Mario Forneris<br />

n generale, sebbene il risultato europeo<br />

di dimezzare le morti sulle<br />

strade non sia stato raggiunto, in<br />

Italia vi sono stati degli ottimi risultati. I<br />

dati dell’incidentalità dell’anno 2009 hanno<br />

rilevato una straordinaria contrazione<br />

del numero delle vittime. <strong>Il</strong> piano d’azione<br />

dell’Unione Europea per il periodo<br />

2011-2020 punta molto alla formazione<br />

dei giovani conducenti, alla cui qualità<br />

si deve arrivare anche attraverso meccanismi<br />

omogenei di formazione degli<br />

istruttori di autoscuola. In questa sede,<br />

vorrei richiamare l’attenzione sull’istruzione<br />

dei formatori in Italia: dal 2 aprile<br />

2007, è sostanzialmente congelata. Sono<br />

state bloccate le abilitazioni a causa di<br />

competenze trasversali, generando una<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

situazione contraria a ogni logica; sono<br />

tuttavia improponibili scorciatoie, quali il<br />

ripristino della vecchia normativa. Inoltre,<br />

l’articolo 123 del Codice della strada, come<br />

recentemente modificato e integrato dalla<br />

legge 29 luglio <strong>2010</strong>, n. 120, ha fissato per<br />

l’attività di autoscuola stringenti requisiti e<br />

presupposti richiesti al titolare e al responsabile<br />

didattico. Tra le nuove disposizioni<br />

si richiede alle autoscuole una competenza<br />

completa in materia di sicurezza stradale:<br />

chi esercita l’attività di autoscuola deve<br />

aver maturato un’adeguata esperienza<br />

d’insegnamento, con un’attività diretta,<br />

esclusiva e permanente.<br />

<strong>Il</strong> Parlamento ha,<br />

inoltre, ritenuto necessario<br />

che l’attività<br />

dell’autoscuola non<br />

possa essere iniziata<br />

prima della verifica<br />

dei requisiti prescritti<br />

da parte della Provincia,<br />

soggetto competente in materia di vigilanza<br />

tecnica e amministrativa sugli operatori<br />

del settore. Tra i requisiti che vanno<br />

rispettati: l’esperienza didattica maturata<br />

(l’autoscuola non è un’impresa commerciale),<br />

l’esclusività, la completezza del servizio,<br />

tutti funzionali a garantire l’utente<br />

rispetto alla capacità formativa delle autoscuole<br />

operanti. Purtroppo le modifiche<br />

normative, in carenza delle direttive ministeriali<br />

esplicative previste dalla stessa<br />

legge, generano incertezza interpretativa,<br />

con la conseguenza di uno scenario che<br />

spesso vede le varie Province assumere<br />

Serve una maggiore<br />

sinergia per determinare<br />

azioni a tutela<br />

dell’interesse generale<br />

posizioni diversificate, a scapito delle regole<br />

e dell’equilibrio tra gli operatori presenti<br />

sul mercato. Nell’attesa dell’emanazione<br />

dei vari decreti, quindi, è necessario<br />

che alle Province siano dati indirizzi operativi,<br />

con le rispettive valutazioni interpretative<br />

e che l’UPI sia l’organo di riferimento.<br />

Inoltre, sollevo l’attenzione sul tema<br />

dell’abusivismo. Unasca, ormai da molti<br />

anni, è promotrice, costantemente, di iniziative<br />

atte a contrastare fenomeni, purtroppo<br />

sempre più diffusi, di illegalità in<br />

comportamenti tenuti nell’ambito operativo<br />

delle categorie rappresentate, minando<br />

la tenuta economica delle<br />

imprese che operano<br />

con professionalità e<br />

serietà. Va rafforzato<br />

il potere sanzionatorio<br />

attribuito alle Province<br />

sia nei confronti degli<br />

operatori scorretti che<br />

nei confronti degli abusivi<br />

veri e propri. Menziono anche i recenti<br />

interventi legislativi sul Codice della Strada<br />

su questo tema, dei quali alcuni sollecitati<br />

e fortemente voluti da Unasca. È evidente<br />

che una maggiore sinergia, un più serrato<br />

confronto nella ricerca di azioni di sensibilizzazione<br />

e di intervento, nel rispetto dei<br />

diversi ruoli tenuti, potrebbe determinare<br />

azioni a tutela dell’interesse generale.<br />

Vanno fatti interventi per emarginare chi<br />

toglie dignità all’operato e bisogna andare<br />

verso una interpretazione più chiara delle<br />

norme. Serve, quindi, un tavolo tecnico tra<br />

le parti per discutere di queste criticità».


AGIRE IN SINERGIA<br />

S<br />

Sono molti i temi che il Presidente<br />

dell’Upi, Giuseppe Castiglione,<br />

tratta nel suo intervento a<br />

Catania. Dal federalismo fiscale, con l’idea<br />

di semplificare il sistema tributario e avere<br />

un rapporto di maggiore trasparenza con i<br />

contribuenti, al tema dell’abusivismo che<br />

va combattuto insieme a tutte le parti, istituzioni,<br />

associazioni e imprese.<br />

Presidente, il fatto che le autoscuole e gli<br />

Studi abbiano funzioni e compiti sempre<br />

più ad alto contenuto pubblico può rappresentare<br />

un vantaggio per le Province?<br />

In che modo l’Upi può venire incontro<br />

alle esigenze delle due Categorie?<br />

Giuseppe Castiglione, Presidente dell’Upi, risponde<br />

alle richieste dell’Associazione. E sul tavolo tecnico<br />

tra Unasca, Upi e Governo risponde: «L’Upi si farà<br />

promotrice presso il Ministero perché il tavolo sia<br />

insediato nel più breve tempo possibile»<br />

di Marta Fresolone<br />

Dobbiamo rafforzare il rapporto tra le<br />

categorie e le Province proprio a fronte<br />

del fatto che queste ultime esercitano<br />

funzioni di controllo sulle autoscuole e<br />

sugli Studi per la circolazione, e che questi<br />

stanno assumendo compiti di contenuto<br />

pubblico. È indispensabile avviare<br />

sinergie per aprire un confronto serrato<br />

su tutte le tematiche legate alla sicurezza<br />

stradale, alla formazione dei conducenti,<br />

all’educazione alla mobilità. Questo rapporto,<br />

di fatto, è già radicato nelle realtà<br />

locali: l’Upi si impegnerà a consolidarlo<br />

sia al centro che in periferia.<br />

Cosa fare per superare il problema della mancanza<br />

di uniformità d’azione tra le Province<br />

nella gestione delle attività amministrative e<br />

nella verifica dei requisiti necessari all’esercizio<br />

delle attività di autoscuole e Studi?<br />

L’Upi, in questo caso, può avere un ruolo<br />

importante nel coordinamento delle<br />

azioni e nelle indicazioni di buone pratiche<br />

alle Province, anche attraverso la<br />

redazione di linee guida nazionali che<br />

tendano di uniformare gli interventi sui<br />

territori. Resta ferma, però, la podestà<br />

regolamentare delle amministrazioni che<br />

in piena autonomia disciplinano il settore.<br />

È ipotizzabile secondo Lei una tassazione<br />

più equa (bollo auto e Ipt ad esempio) per<br />

favorire un migliore rapporto tra contribuenti<br />

e Istituzioni? <strong>Il</strong> federalismo fiscale<br />

va effettivamente in questo senso?<br />

Questo è proprio l’obiettivo che secondo<br />

noi deve essere posto alla base del federalismo<br />

fiscale: semplificare il sistema tributario,<br />

costruire un nuovo rapporto con<br />

i contribuenti, rendere evidente la relazione<br />

tra tributi dati e servizi erogati, facendo<br />

corrispondere all’autonomia degli<br />

enti la responsabilità degli amministratori<br />

di fronte alle comunità. Con il decreto<br />

di attuazione della legge 42 che individua<br />

i tributi propri degli enti locali, si é<br />

operata questa semplificazione e si sono<br />

ricondotti in capo alle Province i tributi<br />

dal trasporto su gomma, proprio come indicato<br />

nella legge delega. Si trasforma<br />

l’imposta RcAuto in tributo provinciale e<br />

si assegna la compartecipazione all’accisa<br />

sulla benzina, unitamente alla compartecipazione<br />

alla tassa regionale di circolazione<br />

dei veicoli. Credo che attraverso questa<br />

razionalizzazione si potrà raggiungere anche<br />

l’altro obiettivo, che è fondamentale,<br />

della riduzione della pressione fiscale sui<br />

contribuenti.<br />

Si parla molto di etica dei comportamenti,<br />

legalità e trasparenza. Come contrastare<br />

fenomeni quali l’abusivismo sempre più<br />

crescenti? Come sensibilizzare le Istituzioni<br />

e coordinare le Province nel loro potere<br />

sanzionatorio per un’azione più efficace?<br />

12<br />

13<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Dobbiamo tutti insieme, in uno sforzo comune,<br />

lavorare per fare sì che dal contrasto<br />

alle situazioni di illegalità si possa passare<br />

a un sistema trasparente, equo, che<br />

premi chi opera nel rispetto delle leggi.<br />

Si tratta di una questione determinante<br />

in un settore delicato come questo, in<br />

cui, tra l’altro, è presente un pressante<br />

fenomeno di abusivismo che non fa bene<br />

alle imprese, e nemmeno ai cittadini che<br />

hanno tutto da perdere in quanto a difesa<br />

dei propri diritti.<br />

È una battaglia, però, che va combattuta<br />

insieme: istituzioni e associazioni delle<br />

imprese, per fare emergere il nero e riportare<br />

il sistema alle condizioni di legalità,<br />

favorendo la sana competizione nella<br />

trasparenza.<br />

Catania, la Cattedrale di Sant’Agata<br />

Esiste all’orizzonte la possibilità di un<br />

tavolo tecnico tra Upi, Dipartimento<br />

Trasporti Terrestri e Associazioni più rappresentative<br />

per discutere di problemi<br />

concreti quali l’uniformazione dell’azione<br />

delle Province? In caso affermativo, quali<br />

sono i tempi?<br />

Ritengo che un tavolo di questo genere,<br />

tra Upi, Governo e associazioni rappresentative<br />

della categoria sia davvero<br />

indispensabile, anche proprio a seguito<br />

delle riforme istituzionali in atto che<br />

modificano i ruoli e le competenze delle<br />

Province.<br />

L’Upi si farà promotrice presso il Ministero<br />

perché il tavolo sia insediato nel più breve<br />

tempo possibile.


CIRCOLAZIONE XXL<br />

<strong>Il</strong> nuovo Codice della Strada ha previsto significative modifiche per la<br />

categoria dei conducenti professionali. Misure severe per l’alcol alla guida,<br />

rigide regole nei tempi di guida e di riposo, pagamento immediato di<br />

sanzioni in caso di infrazioni. I commenti delle associazioni<br />

14 15


TUTTO QUELLO ChE AVRESTE<br />

VOLUTO SAPERE<br />

Dall’alcol ai tempi di guida, sono molte le novità del Codice della Strada che<br />

riguardano gli autotrasportatori. Ecco nel dettaglio cosa cambia per la categoria<br />

dei conducenti professionali<br />

di Matteo Mannino<br />

S<br />

ono molte le novità introdotte dal<br />

nuovo Codice della Strada riguardanti<br />

le categorie professionali, su<br />

diversi temi che attengono alla guida in stato<br />

di ebbrezza, ai tempi di guida e riposo,<br />

alle sanzioni in caso di infrazioni e altro. Per<br />

quanto riguarda la guida alterata, è introdotto<br />

l’obbligo del tasso alcolemico zero per<br />

i conducenti professionali che esercitano<br />

l’attività di trasporto di<br />

persone o cose e per<br />

i conducenti di mezzi<br />

pesanti, autobus, autoarticolati<br />

e autosnodati.<br />

Per costoro, inoltre, in<br />

caso di alterazione superiore<br />

a 1,5 g/l sarà<br />

sempre disposta la revoca<br />

della patente; per gli altri conducenti<br />

professionali la revoca è prevista solo in caso<br />

di recidiva nel triennio. Viene depenalizzata<br />

la guida con tasso alcolemico superiore<br />

a 0,5 g/l e non superiore a 0,8 g/l: il conducente<br />

è soggetto alla sanzione di 500 euro<br />

e alla sospensione della patente da 3 a 6<br />

mesi. Per le ipotesi di guida alterata dovuta<br />

Inasprite le<br />

sanzioni in caso<br />

di assunzione di alcol<br />

e droghe<br />

all’assunzione di alcol e droghe che non sia<br />

stata causa di incidente stradale, la pena<br />

detentiva e pecuniaria può essere sostituita<br />

da lavoro di pubblica utilità da svolgere<br />

nel campo della sicurezza e dell’educazione<br />

stradale presso lo Stato. Circa la vendita e<br />

somministrazione di alcol, nelle aree di servizio<br />

autostradale è vietata la somministrazione<br />

dalle ore 2:00 alle 6:00. Per i superalcolici<br />

è vietata la vendita<br />

per asporto dalle ore 22<br />

alle 6 e la somministrazione<br />

in qualsiasi fascia<br />

oraria.<br />

Scatta poi un inasprimento<br />

di sanzioni e pene<br />

in caso di guida alterata<br />

per l’assunzione di<br />

droghe: arresto di 6 mesi; sospensione della<br />

patente da 1 a 2 anni, che raddoppia se<br />

il veicolo appartiene a persona estranea al<br />

reato; revoca della patente se si provoca un<br />

incidente stradale; confisca del veicolo salvo<br />

che appartenga a persona estranea al reato.<br />

Per i conducenti soggetti all’obbligo del<br />

tasso alcolemico zero, le predette sanzioni<br />

sono aumentate da un terzo alla metà. La<br />

patente è sempre revocata ai conducenti<br />

di mezzi pesanti, autobus, autoarticolati e<br />

autosnodati, mentre per gli altri conducenti<br />

la revoca è prevista solo con la recidiva nel<br />

triennio. Per il primo rilascio della patente<br />

di guida di qualunque categoria o del certificato<br />

di abilitazione professionale di tipo<br />

KA o KB, nell’ambito dell’accertamento dei<br />

requisiti psichici e fisici, l’interessato dovrà<br />

esibire apposita certificazione da cui risulti<br />

il non abuso di sostanze alcoliche e il non<br />

uso di stupefacenti o psicotropi, secondo<br />

modalità da definire con decreto ministeriale.<br />

La stessa certificazione dovrà essere<br />

presentata dai conducenti professionali che<br />

esercitano l’attività di trasporto di persone<br />

o cose, dai conducenti di mezzi pesanti,<br />

autobus, autoarticolati e autosnodati e dai<br />

titolari delle patenti Cfc o patentino filoviario,<br />

in occasione della revisione o della conferma<br />

di validità delle patenti possedute.<br />

Deve essere esibita dai titolari di certificato<br />

professionale KA o KB, quando il rinnovo di<br />

tale certificato non coincida con quello della<br />

patente. L’art.116, c. 1, del Codice include<br />

tra i soggetti che non possono conseguire la<br />

patente, il certificato di abilitazione professionale<br />

per la guida di motoveicoli e il certificato<br />

di idoneità alla guida di ciclomotori,<br />

anche chi, per motivi di tutela della sicurezza<br />

pubblica, è sottoposto al divieto di condurre<br />

qualsiasi veicolo a motore. Può conseguire<br />

la patente corrispondente alle categorie della<br />

patente estera posseduta, il conducente<br />

che: è titolare di patente rilasciata da uno<br />

Stato con il quale non sussistono le condizioni<br />

di reciprocità o è titolare di una patente<br />

che scada di validità rilasciata da uno Stato<br />

membro, su conversione di patente rilasciata<br />

da Stato terzo con il quale non sussistono<br />

le condizioni di reciprocità; è dipendente di<br />

un’impresa di autotrasporto di persone o cose<br />

con sede in Italia; è titolare di Cqc rilasciata<br />

in Italia per mera esibizione della patente<br />

di guida posseduta; chi è anagraficamente<br />

16<br />

17<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

residente in Italia da oltre un anno. La soglia<br />

massima per guidare autotreni e autoarticolati<br />

con massa complessiva a pieno carico<br />

superiore a 20 t è di 65 anni. Può essere elevata<br />

fino a 68 se il conducente consegue uno<br />

specifico attestato sui requisiti fisici e psichici<br />

a seguito di visita medica specialistica annuale.<br />

Con questo attestato può salire a 68<br />

anche il limite d’età dei 60 anni per guidare<br />

autobus, autocarri, autotreni, autoarticolati,<br />

autosnodati, adibiti al trasporto persone.<br />

Circa i tempi di guida, per i veicoli adibiti al<br />

trasporto di persone o cose, sia quelli muniti<br />

che quelli privi di cronotachigrafo, per il conducente<br />

che supera i periodi di guida prescritti<br />

o non osserva i periodi di pausa, viene<br />

introdotta una più ampia articolazione delle<br />

sanzioni pecuniarie. Viene introdotta la decurtazione<br />

di 2 punti per le violazioni relative<br />

alle interruzioni. Se la violazione dei periodi<br />

giornalieri di guida e riposo è di oltre il 10%<br />

rispetto ai limiti temporali, la decurtazione è<br />

di 5 punti per i veicoli muniti di cronotachigrafo,<br />

che diventano 10 se la violazione è di<br />

oltre il 20%.<br />

Per le violazioni relative ai tempi di guida e<br />

riposo che si discostano del 10 o del 20%<br />

dai limiti, per il conducente di categoria<br />

C, C+E, D+E, il pagamento è immediato.<br />

Si può versare anche una cauzione pari a<br />

metà del massimo della sanzione, altrimenti<br />

scatta il fermo amministrativo. In caso<br />

di sinistro con danno a persone o a cose,<br />

l’organo di vigilanza stradale deve inviare la<br />

segnalazione all’autorità competente, che<br />

dispone la verifica presso la sede del titolare<br />

della licenza o autorizzazione al trasporto o<br />

dell’iscrizione all’albo degli autotrasportatori<br />

di cose, al fine di esaminare i dati sui tempi<br />

di guida e riposo dell’anno in corso.


A DOMANDA<br />

RISPONDO<br />

Come cambia la vita degli autotrasportatori?<br />

Lo abbiamo chiesto alle associazioni di categoria che<br />

da anni ne tutelano i diritti<br />

di Manuel Godano<br />

L<br />

a riforma del Codice della Strada<br />

registra delle rilevanti novità anche<br />

per il mondo degli autotrasportatori.<br />

Più rispetto ma anche sanzioni<br />

più severe per le miglia che, ogni giorno, i<br />

conducenti percorrono alla guida dei propri<br />

mezzi. Ne abbiamo parlato con chi opera<br />

per garantire i diritti di questa categoria<br />

professionale e per lo sviluppo del settore<br />

dell’autotrasporto nel nostro Paese.<br />

Paolo Uggè, Presidente di Fai-Conftrasporto<br />

(Federazione Autotrasportatori Italiani)<br />

Eleuterio Arcese, Presidente di Anita<br />

(Associazione Nazionale Imprese Trasporti<br />

Automobilistici)<br />

Enzo Solaro, Segretario generale di Fedit<br />

(Federazione Italiana Trasportatori)<br />

Daniele Caffi, Presidente di Cna Fita<br />

(Unione Nazionale Imprese di Trasporto)<br />

Come valutate le novità apportate dal nuovo<br />

Codice della Strada per la categoria professionale<br />

degli autotrasportatori?<br />

Paolo Uggè<br />

La valutazione delle recenti novità apportate al<br />

nuovo Codice della Strada per quanto riguarda<br />

la categoria professionale degli autotrasportatori<br />

è nel complesso sicuramente positiva.<br />

Eleuterio Arcese<br />

<strong>Il</strong> nuovo Codice della Strada contiene delle<br />

novità positive che sono orientate ad accrescere<br />

i livelli di sicurezza sulle strade e ad<br />

assicurare il rispetto delle regole, in particolare<br />

quelle che riguardano il giro di vite<br />

sull’alcol e la tolleranza zero per i conducenti<br />

professionali. Alla base, c’è l’assunto<br />

fondamentale che quella dell’autotrasportatore<br />

è una professione.<br />

Enzo Solaro<br />

<strong>Il</strong> fatto di aver introdotto una norma che<br />

prevede gradualità nelle violazioni sui tempi<br />

di guida e di riposo da parte dei conducenti<br />

è una norma intelligente. L’aspetto negativo<br />

è che sono state introdotte alcune norme<br />

assolutamente vessatorie, come ad esempio<br />

l’obbligo di pagare immediatamente le<br />

sanzioni per alcune tipologie di violazioni.<br />

La pratica è accettabile, purché le pattuglie<br />

delle forze di polizia vengano dotate<br />

di strumenti che consentano il pagamento<br />

elettronico diretto da parte dell’azienda.<br />

Daniele Caffi<br />

Sicuramente il nuovo Codice della Strada<br />

ha concesso delle tolleranze pari al 10 per<br />

cento per quanto riguarda i tempi di guida<br />

e di riposo, tenendo conto dei disagi<br />

che le nostre infrastrutture pongono alla<br />

categoria. Questa “agevolazione” ha inasprito<br />

però di molto le sanzioni, ma nello sforamento<br />

ragionevole delle norme c’è comunque<br />

un margine di tolleranza accettabile.<br />

Le modifiche avvicinano il sistema di tutela<br />

della categoria agli standard fissati dall’Ue?<br />

Paolo Uggè<br />

Si tratta di un disegno complessivo sicuramente<br />

coerente con gli standard europei,<br />

che darà anche un positivo contributo nel<br />

consentire all’Italia di centrare gli obiettivi<br />

fissati dall’Unione europea in materia di sicurezza<br />

stradale.<br />

Eleuterio Arcese<br />

Un aspetto rilevante previsto dal nuovo<br />

Codice è la gradualità delle sanzioni. Un<br />

provvedimento che ci allinea agli altri Paesi<br />

18<br />

19<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

europei e che prevede che le sanzioni siano<br />

commisurate in base alla gravità delle<br />

violazioni commesse. Molto positivo è l’inasprimento<br />

delle sanzioni per la violazione<br />

delle regole sul cabotaggio stradale al fine<br />

di regolamentare maggiormente i vettori<br />

stranieri che fanno cabotaggio nel nostro<br />

Paese. In Europa si sta lavorando sempre<br />

più su norme che uniformino le normative<br />

dei diversi Paesi membri, pertanto potremmo<br />

cominciare a immaginare un Codice unico<br />

europeo.<br />

Enzo Solaro<br />

Credo che le sanzioni previste dal nostro<br />

Codice della Strada siano assolutamente in<br />

linea con quelle dei principali Paesi europei,<br />

non vedo differenze significative.<br />

Daniele Caffi<br />

Certamente il nuovo Codice della Strada ha<br />

Dall’alto: Paolo Uggè, Eleuterio Arcese,<br />

Enzo Solaro, Daniele Caffi


creato delle condizioni favorevoli per avvicinarci<br />

agli standard dei principali Paesi<br />

dell’Ue, e grande merito va alle Forze dell’ordine<br />

che si stanno impegnando con controlli<br />

sempre più mirati. È importante, però, che i<br />

nostri trasportatori rispettino maggiormente<br />

le regole e che non facciano della violazione<br />

un elemento che possa creare una condizione<br />

di concorrenza sleale.<br />

<strong>Il</strong> nuovo Codice della Strada ha disatteso le<br />

vostre richieste?<br />

Paolo Uggè<br />

Sicuramente qualcosa di più poteva essere<br />

fatto. Penso, per esempio, alla tanto agognata<br />

semplificazione dell’impianto del Codice, che<br />

dovrebbe assegnare alla norma primaria soltanto<br />

la fissazione di alcuni principi generali,<br />

valorizzando le norme tecniche secondarie,<br />

ma la gravità della situazione sulle strade ha<br />

reso necessario intervenire prioritariamente<br />

sui fattori di maggior rischio. Abbiamo comunque<br />

visto positivamente riconosciute le<br />

richieste avanzate.<br />

Eleuterio Arcese<br />

Le richieste avanzate da “Anita” sono state<br />

in gran parte accolte, come le sanzioni<br />

per chi viola le disposizioni sul cabotaggio<br />

stradale, la modifica dell’impianto sanzionatorio<br />

per le violazioni dei tempi di guida<br />

e di riposo, il fermo amministrativo nel caso<br />

di mancato pagamento e l’eliminazione della<br />

targa ripetitrice sui rimorchi. Ora resta<br />

da verificare l’applicazione delle modifiche<br />

normative, soprattutto in merito alle sanzioni<br />

a carico delle imprese per le violazioni<br />

commesse dai conducenti sui tempi di guida<br />

e di riposo.<br />

Quello che auspico è che in futuro si possa<br />

realizzare un sistema più snello che consenta<br />

di velocizzare i tempi di revisione del<br />

Codice per evitare che per qualche modifica<br />

passino altri anni.<br />

Enzo Solaro<br />

Si poteva fare sicuramente di più. La nostra<br />

proposta ha permesso di introdurre la gradualità<br />

delle sanzioni per le violazioni dei<br />

tempi di guida e di riposo. Una norma necessaria<br />

soprattutto con l’avvento dei tachigrafi<br />

digitali. Come già detto, occorre fare in modo<br />

che non si generi un sistema quasi persecutorio<br />

nei confronti della categoria rispetto alla<br />

riscossione dei pagamenti delle sanzioni.<br />

Daniele Caffi<br />

Si dovrebbero creare le condizioni per permettere<br />

di effettuare le soste in ambienti<br />

migliori, con aree di servizio attrezzate e<br />

più sicure, e migliorare così la qualità della<br />

vita degli addetti ai lavori. Per quanto riguarda<br />

le sanzioni più gravi, avremmo preferito<br />

che le aziende potessero pagare in<br />

differita, anche se siamo consapevoli che il<br />

provvedimento è stato assunto per colpire<br />

quelle aziende che sinora si sono sottratte<br />

con frequenza ai pagamenti.<br />

C’è ChI DICE NO<br />

Pagamento immediato delle sanzioni e rigidità nei tempi di guida e riposo.<br />

<strong>Il</strong> mondo dell’autotrasporto boccia le nuove modifiche alla normativa<br />

20<br />

21<br />

di Cristiano Tinazzi<br />

L<br />

e ultime novità del Codice stradale<br />

hanno introdotto norme<br />

importanti, come il tasso alcolemico<br />

nullo per gli autisti di professione<br />

e la corresponsabilità dei committenti<br />

nella condotta di guida dei<br />

dipendenti, ma il pagamento<br />

immediato delle sanzioni<br />

sembra, accusa la categoria<br />

interessata, quasi una trovata<br />

dello Stato per fare cassa.<br />

La normativa precedente<br />

consentiva il pagamento<br />

entro 60 giorni o l’eventuale<br />

ricorso delle sanzioni; con<br />

la nuova normativa è stato<br />

introdotto l’obbligo, per<br />

quattro delle infrazioni più<br />

frequenti, del pagamento al<br />

momento del controllo su<br />

strada, pena il fermo amministrativo<br />

immediato del veicolo. Che<br />

ne pensano i diretti interessati? Bruno<br />

lavora per un’azienda di autotrasporti<br />

nel milanese: trentadue anni, un mutuo<br />

da pagare e qualche progetto in cantiere<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

con Silvana, la sua convivente. «La situazione<br />

per noi continua a peggiorare.<br />

Con la storia del pagamento immediato<br />

delle sanzioni ci andiamo di mezzo noi.<br />

Se vogliamo fare ricorso dobbiamo paga-<br />

re ancora più soldi. E in più, dobbiamo<br />

pagare immediatamente: che faccio, giro<br />

con 1.000 euro in tasca? Di notte? Già<br />

siamo soggetti a furti e rapine, ci manca<br />

solo che vada in giro con soldi contanti<br />

in tasca. È come mettere un cartello sul<br />

camion con scritto rapinatemi». Per Bruno<br />

e altri suoi colleghi il verdetto è unanime:<br />

bocciatura completa. E tra l’altro, dicono,<br />

la norma è incostituzionale. «O paghiamo<br />

immediatamente per<br />

evitare il fermo del veicolo<br />

senza poter fare ricorso<br />

oppure, se lo si vuole invece<br />

fare, si devono versare<br />

subito un sacco di soldi per<br />

la cauzione; mentre per gli<br />

altri automobilisti non vale<br />

questa regola, possono<br />

fare ricorso senza dover<br />

dare tutti questi soldi: ma<br />

vi pare giusto?» aggiunge<br />

un altro autotrasportatore.<br />

Insomma, la partita con i<br />

conducenti professionali e<br />

le loro associazioni di riferimento<br />

è ancora tutta da giocare. Mentre<br />

il Governo prende tempo, Bruno e i suoi<br />

colleghi protestano, ma ogni mattina sono<br />

sui loro camion a caricare e scaricare<br />

merce in giro per l’Italia.


EDUCARE PER<br />

NON REPRIMERE<br />

Buone le misure di contrasto all’alcol, meno buone<br />

quelle relative alla velocità. Giordano Biserni, Presidente<br />

dell’Asaps, Associazione Sostenitori Amici Polizia<br />

Stradale, commenta le novità introdotte<br />

di Cristiano Tinazzi<br />

I<br />

l giudizio sulle modifiche del<br />

Presidente dell’Asaps, Giordano<br />

Biserni, è sostanzialmente positivo.<br />

Considera buone le misure più restrittive<br />

verso l’uso di alcol e droghe alla guida, ma<br />

non condivide l’abbassamento della perdita<br />

dei punti della patente per chi supera i limiti<br />

di velocità. Fondamentale, secondo Biserni,<br />

la formazione, con un’educazione stradale<br />

che cominci sin dalle scuole primarie.<br />

Presidente, questo nuovo Codice della<br />

Strada è soddisfacente?<br />

È la settantesima modifica che viene fatta<br />

al Codice, ma questa è radicale. Una<br />

riforma bipartisan voluta un po’ da tutti.<br />

Ma le riforme sono efficaci nella misura in<br />

cui si hanno gli strumenti appropriati per<br />

applicarle. Per quanto riguarda le misure<br />

di repressione e di contrasto all’alcol e<br />

alle sostanze stupefacenti le giudichiamo<br />

positive, soprattutto quella per l’alcol<br />

zero ai neopatentati e ai professionisti<br />

della strada. Dal 2000 al 2009 siamo<br />

passati da 200mila controlli con gli etilometri<br />

a un milione e ottocentomila, per<br />

arrivare quest’anno a due milioni; quindi<br />

vorremo capire meglio la portata di questo<br />

fenomeno e la sua incidenza. Poi vi<br />

sono misure che a noi piacciono meno,<br />

come quelle relative alla velocità: si è<br />

fatto un gran battage sull’ipotesi dei 150<br />

km all’ora in autostrada e si è veicolato<br />

un messaggio preoccupante. Non condividiamo<br />

l’abbassamento della perdita dei<br />

punti della patente per chi supera i limiti<br />

di velocità. Per esempio, chi supera il limite<br />

da 40 a 60 km perderà solo sei punti<br />

anziché dieci.<br />

E per quanto riguarda l’estensione dei limiti<br />

d’età ai guidatori di camion?<br />

Misura inutile. Sono stati adottati due<br />

provvedimenti che sono in contraddizione<br />

l’uno con l’altro. <strong>Il</strong> primo prevede che<br />

dopo gli ottant’anni si vada a rinnovare<br />

la patente ogni due e non ogni tre come<br />

prima. Dall’altra parte si è portato il limite<br />

per la guida di camion e pullman da 65<br />

a 68 anni, introducendo una verifica annuale.<br />

Un provvedimento del quale non si<br />

sentiva una forte necessità, spinto probabilmente<br />

da qualche lobby.<br />

E per gli altri provvedimenti presi in materia?<br />

Una misura che salutiamo con estremo<br />

favore è quella dell’alcol zero e della<br />

repressione dell’uso di eccitanti alla<br />

guida. I trasportatori sono sottoposti a<br />

pressioni molto forti: esasperazione dei<br />

tempi di guida e di consegna, turni massacranti,<br />

guida notturna, scarso riposo.<br />

Questo è un problema non da poco. Poi<br />

c’è l’altro aspetto, quello del sistema di<br />

gradualità delle sanzioni in materia di<br />

orari di guida. Queste misure hanno certamente<br />

creato un’ulteriore elevazione<br />

dello sbarramento contro l’abusivismo<br />

ma il fatto che ora si dovrà pagare la<br />

sanzione in contanti direttamente per<br />

strada, ha creato non pochi problemi e<br />

proteste, alle quali il Ministero sta cercando<br />

di porre rimedio.<br />

Le misure potrebbero essere notevoli,<br />

tanto da incidere sulla concorrenza<br />

22<br />

23<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

sleale fatta da aziende che utilizzano<br />

conducenti stranieri e italiani abusando<br />

in maniera costante dell’orario di lavoro;<br />

tutto questo avrà un’efficacia solo se<br />

ci saranno controlli severi non soltanto<br />

sul circuito autostradale ma su tutte le<br />

strade, altrimenti avremo scritto un libro<br />

sulla sabbia.<br />

Dal punto di vista della formazione si sono<br />

fatti passi avanti?<br />

La formazione è la base, ma prima della<br />

formazione ci deve essere un altro<br />

elemento, quello dell’educazione stradale,<br />

che deve essere fatta nelle scuole<br />

primarie. Dobbiamo parlare ai ragazzi<br />

spiegando loro che sulla strada sono soggetti<br />

a diritti e doveri, che non devono<br />

essere interpretati come meri consigli. I<br />

ragazzi sono portati a celebrare la potenza,<br />

l’infatuazione per la velocità. Ma<br />

la pista non è la strada. Oltre all’educazione<br />

stradale serve una formazione che<br />

vada ad approfondire gli aspetti morali<br />

della conduzione di un veicolo.<br />

Spendere più spazio sul concetto di soccorso,<br />

su quello di rischio e spiegare il<br />

concetto di velocità. Un ragazzo deve sapere<br />

quanto tempo impiega la sua auto<br />

per fermarsi se è bagnato o se sta usando<br />

un cellulare.


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Via Giacomo Watt, 37 - 20143 Milano - Tel. 02 810941 - FAX 02 810942<br />

SIAMO PRONTI!<br />

Sono da ora disponibili i nostri nuovi testi teorici e i Quiz appositamente preparati per<br />

il superamento dell’esame Patente A e B che partirà il 3 GENNAIO 2011. In particolare:<br />

MANUALI TEORICI<br />

Da anni siamo l’unica Casa Editrice italiana che propone 3 libri di teoria redatti<br />

secondo tre differenti approcci didattici:<br />

• “L’Esame per la Patente A e B”: illustrato con quasi 900 disegni<br />

a colori, diviso nei 25 capitoli ministeriali, adattato alla nuova ter-<br />

minologia dei quiz, completamente aggiornato (anche con il<br />

Nuovo Codice della Strada), espone in maniera chiara e sintetica<br />

tutti gli argomenti necessari al superamento dell’esame con i<br />

nuovi questionari. In coda al libro alcuni allegati con informazioni<br />

sulla patente a punti e con alcuni consigli pratici di guida. Due importantissimi<br />

indici completano il testo, rendendo particolarmente<br />

facile la ricerca e la consultazione dei singoli argomenti.<br />

• “<strong>Il</strong> manuale FOTOGRAFICO per le Patenti A e B”: identico nell’impostazione<br />

e nell’esposizione degli argomenti rispetto al sopracitato<br />

“Esame per la Patente A e B” si differenzia da<br />

quest’ultimo per l’utilizzo di fotografie realistiche scattate su<br />

tutto il territorio nazionale in sostituzione di disegni e vignette.<br />

• “Le Patenti A e B e la sottocategoria A1”: manuale particolarissimo<br />

di nostra ideazione, riporta tutte e sole le proposizioni<br />

VERE del data-base d’esame. Estremamente sintetico e mirato al solo superamento<br />

dell’esame, non contiene appendici o altre informazioni supplementari.<br />

Una scelta didattica precisa e “mirata” ai Quiz.<br />

ESERCIZIARI A QUIZ<br />

Come nelle precedenti edizioni<br />

proponiamo due differenti modalità<br />

di presentazione dei quesiti<br />

ministeriali (entrambe<br />

contenenti tutte le proposizioni<br />

del LISTATO <strong>2010</strong>):<br />

• “I Quiz a Schede”: è costituito<br />

da 160 SCHEDE FAC-SIMILE<br />

d’ESAME (ciascuna contenente<br />

40 quesiti). Le schede<br />

sono a colori e ognuna di esse<br />

è redatta in modo da presentarsi<br />

all’allievo su due pagine<br />

affiancate; in questo modo il<br />

candidato può avere davanti<br />

l’intera scheda d’esame, senza<br />

NUOVI QUIZ MINISTE STERIALI PATENTI A e B - LISTATO <strong>2010</strong><br />

I QUIZ A<br />

SCHEDE<br />

?<br />

NUOVI QUIZ MINISTERIALI<br />

FAC-SIMILE ESAME<br />

B<br />

A<br />

15<br />

59<br />

97<br />

45<br />

563<br />

155<br />

228<br />

293<br />

L’ESAME PER LA<br />

PATENTE Ae B<br />

A<br />

B<br />

IL MANUALE<br />

FOTOGRAFICO<br />

PER LE PATENTI AeB<br />

LO SPAZIO TOTALE DI ARRESTO È PARI AL<br />

SPAZIO PERCORSO NEL TEMPO DI REAZIONE<br />

SEGNALE RAFFIGURATO PUÒ ESSERE INTEGRATO CON<br />

PANNELLO IN FIGURA IL SEGNALE RAFFIGURATO<br />

UN SEGNALE DI<br />

A B<br />

PERICOLO IL CON-<br />

DUCENTE CHE INTEN- LE PATENTI E<br />

DESORPASSARE DEVE<br />

E LA SOTTOCATEGORIA A1<br />

ACCERTARSI CHE CONTIENE TUTTE LE<br />

PROPOSIZIONI VERE<br />

LA VISIBILITÀ SIA DEL LISTATO MINISTERIALE<br />

TALE DA CONSEN-<br />

TIRE LA MANO-<br />

VRA PER CONSU-<br />

MARE MENO CAR-<br />

BURANTE CON-<br />

VIENE SCEGLIE-<br />

RE, PER QUANTO POSSIBILE, STRADE PIANEGGIAN<br />

E PIÙ SCORREVOLI GIUNGENDO ALL'INCROCIO RAPP<br />

SENTATO IN FIGURA I VEICOLI DEVONO PASSA<br />

NEL SEGUENTE ORDINE: P, D, L, B LO SPAZIO TO<br />

NEL TEMPO DI REAZIONE IL SEGNALE RAFFIGURA<br />

PUÒ ESSERE INTEGRACON IL PANNELLO IN FIGU<br />

IL SEGNALE RAFFIGURATO È UN SEGNALE DI PERI<br />

Ministero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti<br />

Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione<br />

ed i Sistemi Informativi e Statistici<br />

Direzione Generale per la Motorizzazione<br />

1 Le biciclette con pedalata assistita, dotate<br />

di motore elettrico ausiliario di potenza massima<br />

fino a 0,25 kW, sono definite ciclomotori<br />

V F<br />

2 In presenza del segnale raffigurato si deve<br />

rallentare solo se vi sono bambini che attraversano<br />

sulle strisce pedonali<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato deve essere rispettato<br />

soltanto dalle ore 20.00 alle ore 8.00<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia che la<br />

circolazione è ammessa nei giorni pari in un<br />

senso e nei giorni dispari nell’altro<br />

6 La striscia trasversale continua in figura indica<br />

il punto in cui bisogna arrestarsi ad un incrocio,<br />

se regolato da semaforo a luce rossa<br />

7 I semafori in figura regolano l’attraversamento<br />

di un passaggio a livello<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica un parcheggio<br />

per le sole autovetture<br />

9 <strong>Il</strong> delineatore raffigurato è posto nelle<br />

curve strette e con mancanza di visibilità<br />

Fac-Simile ESSEBI<br />

V F<br />

V F<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia l'incrocio con una strada senza diritto di precedenza V F<br />

9 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia, sulla destra, una strada senza uscita V XF<br />

134<br />

10 <strong>Il</strong> pannello integrativo raffigurato è posto<br />

20 Le targhe dei veicoli devono essere appo-<br />

PER L’INSEGNANTE<br />

10 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di precedenza XV<br />

F<br />

su strade innevate per segnalare la presenza<br />

ste saldamente e in posizione corretta<br />

11 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia la fermata in corrispondenza dell'incrocio V XF<br />

24 di macchine sgombraneve<br />

25<br />

12 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia che si incrocia a destra una strada di minore importanza XV<br />

F<br />

pagina - 6<br />

V F<br />

V F<br />

4<br />

642<br />

<strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che è obbligatorio<br />

passare a sinistra dell'ostacolo<br />

V F<br />

V F<br />

V F<br />

V F<br />

V F<br />

V F<br />

Questa scheda può essere verificata con l’uso del nostro CORRETTORE ELETTRONICO (versione <strong>2010</strong>)<br />

SCHEDA<br />

1/I<br />

11 <strong>Il</strong> limite massimo di velocità sulle autostrade<br />

è ordinariamente di 130 Km/h per autocaravan<br />

di massa complessiva fino a 3,5<br />

tonnellate<br />

V F<br />

12 Lo spazio totale di arresto è pari allo spazio<br />

percorso nel tempo di reazione<br />

V F<br />

13 E' obbligatorio dare la precedenza a destra<br />

e a sinistra in presenza del segnale RO-<br />

TATORIA<br />

V F<br />

14 Nella situazione rappresentata in figura il<br />

tram transita per primo<br />

V F<br />

15 E’ consentito il sorpasso a destra dei motocicli<br />

se vi è spazio sufficiente<br />

V F<br />

16 La sosta di emergenza è l'interruzione<br />

della marcia nel caso in cui il veicolo è inutilizzabile<br />

per avaria<br />

V F<br />

17 Gli organi di traino di un veicolo non devono<br />

essere periodicamente lubrificati<br />

V F<br />

18 Durante la marcia nei centri abitati, è obbligatorio<br />

tenere accese le luci anabbaglianti<br />

da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora<br />

prima del suo sorgere<br />

V F<br />

19 Le persone che soffrono di particolari malattie<br />

certificate non sono tenute ad agganciare<br />

la cintura di sicurezza<br />

V F<br />

Soluzioni a pagina 347<br />

Casa Editrice Multimediale di testi di tecnica automobilistica e di nautica<br />

www.essebiitalia.it - www.lautoscuola.it - www.patentino.it - ordini@essebiitalia.it<br />

la necessità di girare continuamente<br />

pagina. <strong>Il</strong> carattere usato<br />

è grande e facilmente leggibile;<br />

le immagini sono di buone<br />

dimensioni e, in ogni caso, possono<br />

essere consultate in dimensione<br />

ancora maggiore nel<br />

pieghevole contenuto in fondo al<br />

libro. <strong>Il</strong> questionario include<br />

TUTTE LE PROPOSIZIONI ministeriali,<br />

minimizzando il numero<br />

di schede d’esame<br />

necessario a contenere tutti i<br />

quesiti del data-base.<br />

• “I Quiz a Schede per l’insegnante”:<br />

versione precorretta,<br />

per una più facille verifica delle<br />

soluzioni dei quesiti.<br />

• “<strong>Il</strong> libro dei Quiz”: TUTTE LE<br />

PROPOSIZIONI ministeriali<br />

disposte per argomento. <strong>Il</strong><br />

testo è completato da 20<br />

schede Fac-simile d’esame,<br />

dai pieghevoli con segnali e<br />

rappresentazioni grafiche, da<br />

tutte le proposizioni vere e da<br />

un importante indice analitico.<br />

• “<strong>Il</strong> libro dei Quiz”: versione<br />

precorretta, per una più facille<br />

verifica delle soluzioni dei quesiti.<br />

I QUIZ A<br />

SCHEDE<br />

?<br />

NUOVI QUIZ MINISTERIALI<br />

FAC-SIMILE ESAME<br />

PER L’INSEGNANTE<br />

IL LIBRO DEI QUIZ<br />

NUOVI QUIZ MINISTERIALI PER ARGOMENTO<br />

?<br />

? ?<br />

IL LIBRO DEI QUIZ<br />

NUOVI QUIZ MINISTERIALI PER ARGOMENTO<br />

?<br />

? ?<br />

1<br />

56<br />

95<br />

49<br />

502<br />

158<br />

170<br />

292<br />

127<br />

pagina - 46<br />

Ministero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti<br />

Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione<br />

ed i Sistemi Informativi e Statistici<br />

Direzione Generale per la Motorizzazione<br />

1 In vicinanza di un attraversamento pedonale,<br />

il conducente deve considerare che i veicoli<br />

parcheggiati in prossimità delle strisce<br />

impediscono la visuale dei pedoni<br />

XV<br />

F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia una<br />

doppia curva<br />

Soluzioni a pagina 227<br />

V XF<br />

3 In presenza del segnale raffigurato è consentito<br />

sorpassare veicoli a trazione animale<br />

XV<br />

F<br />

4<br />

634<br />

<strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di prescrizione<br />

XV<br />

F<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia sulla sinistra<br />

una strada senza uscita<br />

V XF<br />

6 La striscia bianca discontinua in figura divide<br />

la carreggiata in due corsie<br />

XV<br />

F<br />

7 <strong>Il</strong> semaforo in figura indica una corsia riservata<br />

alle biciclette e ai ciclomotori<br />

V XF<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato si trova dopo un incrocio<br />

V XF<br />

9 <strong>Il</strong> delineatore raffigurato è usato come paletto<br />

di ancoraggio per lasciare in sosta le biciclette<br />

V XF<br />

10 <strong>Il</strong> pannello integrativo in figura può essere<br />

abbinato ad un segnale di obbligo<br />

XV<br />

F<br />

Questa scheda può essere verificata con l’uso del nostro CORRETTORE ELETTRONICO (versione <strong>2010</strong>)<br />

CAPITOLO 5 SEGNALI DI OBBLIGO<br />

93<br />

94<br />

94<br />

04002 Segnale n. 93<br />

SCHEDA<br />

21/I<br />

Fac-Simile ESSEBI<br />

11 E’ obbligatorio ridurre la velocità e all’occorrenza<br />

fermarsi quando i pedoni, che sono<br />

sul percorso, danno segni d’incertezza<br />

XV<br />

F<br />

12 <strong>Il</strong> rispetto della distanza di sicurezza è commisurato<br />

anche alle condizioni atmosferiche<br />

XV<br />

F<br />

13 <strong>Il</strong> conducente che intende effettuare l’inversione<br />

di marcia su una strada a doppio<br />

senso deve dare la precedenza ai veicoli che<br />

sopraggiungono<br />

XV<br />

F<br />

14 Giungendo all'incrocio rappresentato in figura<br />

il veicolo L passa per primo<br />

V XF<br />

15 <strong>Il</strong> conducente del veicolo da sorpassare<br />

ha l'obbligo di tenersi il più possibile vicino al<br />

margine destro su strade ad unica corsia per<br />

senso di marcia<br />

XV<br />

F<br />

16 La fermata è vietata sulle aree destinate<br />

al mercato al carico e allo scarico delle merci<br />

V XF<br />

17 <strong>Il</strong> traino per situazione di emergenza di un<br />

veicolo da parte di un altro deve avvenire attraverso<br />

un solido collegamento, come fune,<br />

catena, cavo, barra rigida, purché idoneamente<br />

segnalati<br />

XV<br />

F<br />

18 La targa posteriore di un autoveicolo è illuminata<br />

per consentire una facile lettura dei<br />

caratteri che la compongono<br />

XV<br />

F<br />

19 Le cinture di sicurezza vanno agganciate<br />

solo se si circola a velocità uguale o superiore<br />

a 30 km/h<br />

V XF<br />

20 Un autoveicolo per poter circolare deve<br />

essere munito della carta di circolazione<br />

XV<br />

F<br />

Soluzioni a pagina 349<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia una direzione consigliata V F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato impone la marcia in unica fila V F<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica un senso unico frontale V F<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato obbliga a svoltare a destra o a sinistra V F<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di corsia V F<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica la fine del doppio senso di circolazione V F<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'obbligo di proseguire diritto V F<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, in corrispondenza di un incrocio, non consente la svolta a destra o a sinistra V F<br />

9 <strong>Il</strong> segnale raffigurato consente di svoltare all’incrocio V F<br />

10 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, posto prima di un incrocio, obbliga a proseguire diritto V F<br />

11 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di indicazione V F<br />

12 <strong>Il</strong> segnale raffigurato non consente la svolta a sinistra V F<br />

13 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di direzione obbligatoria V F<br />

14 <strong>Il</strong> segnale raffigurato esclude la possibilità che provengano veicoli di fronte V F<br />

15 <strong>Il</strong> segnale raffigurato consente di svoltare a destra o a sinistra V F<br />

16 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di obbligo V F<br />

17 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'inizio del senso unico di circolazione V F<br />

18 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di prescrizione V F<br />

19 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di divieto V F<br />

20 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'unica direzione consentita V F<br />

21 <strong>Il</strong> segnale raffigurato non consente la svolta a destra V F<br />

04003 Segnale n. 94<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di divieto V F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica la fine del doppio senso di circolazione dopo una svolta a destra V F<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di prescrizione V F<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di obbligo V F<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, in corrispondenza di un incrocio, non consente di proseguire diritto V F<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, posto prima di un incrocio, obbliga a svoltare a sinistra V F<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'unica direzione consentita V F<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che la strada che si incrocia è a senso unico verso sinistra V F<br />

9 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di indicazione V F<br />

10 <strong>Il</strong> segnale raffigurato consente di svoltare a destra all’incrocio V F<br />

11 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'inizio del senso unico di circolazione dopo una svolta a sinistra V F<br />

12 <strong>Il</strong> segnale raffigurato non consente di svoltare a destra V F<br />

13 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica un senso unico parallelo V F<br />

14 <strong>Il</strong> segnale raffigurato consente di andare diritto all’incrocio V F<br />

15 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l'obbligo di svoltare a sinistra V F<br />

16 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che è obbligatorio passare a sinistra di un ostacolo posto sulla carreggiata V F<br />

17 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di direzione obbligatoria V F<br />

04004 Segnale n. 94<br />

Soluzioni a pagina 226<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che non è consentito proseguire diritto V F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che si può svoltare soltanto a sinistra V F<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica l’obbligo di proseguire diritto V F<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato significa preavviso di curva a sinistra V F<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che ci si può fermare sulla sinistra della strada V F<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica il divieto di svoltare a sinistra V F<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato significa che bisogna aggirare l'ostacolo a sinistra V F<br />

CAPITOLO 3 SEGNALI DI PRECEDENZA<br />

pagina - 59<br />

05006 Segnale n. 44<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di precedenza XV<br />

F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato prescrive di procedere a velocità particolarmente moderata XV<br />

F<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato precede il segnale di STOP V XF<br />

44<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, in autostrada, viene posto a una distanza maggiore di 250 m V XF<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato non si trova sul tratto di strada con diritto di precedenza XV<br />

F<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato precede il segnale DARE PRECEDENZA V XF<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia la presenza del segnale CROCE DI S. ANDREA V XF<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio in cui si deve dare precedenza a destra XV<br />

F<br />

9 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio in cui vale la regola generale di dare la precedenza a destra XV<br />

F<br />

10 <strong>Il</strong> segnale raffigurato presegnala un passaggio a livello custodito con barriere V XF<br />

11 <strong>Il</strong> segnale raffigurato si trova, di norma, a non più di 50 metri dall'incrocio V XF<br />

05012 Segnale n. 47<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia corsie di accelerazione a destra e a sinistra V XF<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio in cui si ha la precedenza sui veicoli provenienti dalle strade secondarie XV<br />

F<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia l'incrocio con una strada senza diritto di precedenza XV<br />

F<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia una confluenza sia da destra che da sinistra V XF<br />

47<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è posto a non più di 25 metri dall'incrocio<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato perde la sua efficacia in presenza di agente che regola il traffico<br />

V XF<br />

XV<br />

F<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia che bisogna rallentare per accertare che ci venga data la precedenza XV<br />

F<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, all’incrocio, ci dà la precedenza sui veicoli provenienti sia da destra che da sinistra XV<br />

F<br />

9 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio con strade di minore importanza XV<br />

F<br />

10 <strong>Il</strong> segnale raffigurato vieta la svolta a sinistra all’incrocio V XF<br />

11 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio in cui si ha la precedenza XV<br />

F<br />

12 <strong>Il</strong> segnale raffigurato può essere preceduto dal segnale DIRITTO DI PRECEDENZA XV<br />

F<br />

13 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio con precedenza rispetto ai veicoli provenienti da sinistra mentre si deve<br />

dare la precedenza a quelli provenienti da destra V XF<br />

14 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio nel quale bisogna dare la precedenza V XF<br />

15 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è posto sulle autostrade V XF<br />

05013 Segnale n. 48<br />

1 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio con una strada secondaria che si immette da destra XV<br />

F<br />

2 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è posto sulle corsie di accelerazione delle autostrade V XF<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un'immissione stradale con corsia di accelerazione V XF<br />

48<br />

4 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia un incrocio in cui il conducente ha la precedenza sui veicoli provenienti da destra XV<br />

F<br />

5 In presenza del segnale raffigurato bisogna usare prudenza perché ci si sta avvicinando ad un incrocio XV<br />

F<br />

6 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica una piazzola di sosta a destra V XF<br />

7 <strong>Il</strong> segnale raffigurato vieta la svolta a destra V XF<br />

X<br />

pagina - 39


AUTO, MEZZO INDISPENSABILE?<br />

Per la maggior parte delle persone pare di sì. Nonostante esistano soluzioni<br />

intelligenti come il car sharing, il car pooling, l’uso vantaggioso dei mezzi<br />

pubblici e il park and ride<br />

E<br />

siste la possibilità di usare in modo più intelligente l’auto? Ci siamo mai posti questa domanda, soprattutto noi addetti ai lavori? Mi<br />

riferisco a coloro che pianificano i trasporti, agli istruttori e insegnanti delle autoscuole, a quelli che hanno la responsabilità del governo<br />

delle città. Stiamo vivendo un periodo difficile sotto il profilo economico, ambientale, sociale che non risparmia nessuna Regione,<br />

provincia o città. Ciò nonostante, l’auto è un bene irrinunciabile, nuova o usata che sia.<br />

E allora se tutta l’economia del mondo, e non solo quella italiana, non riesce a rinunciare all’auto sarebbe opportuno pensare di utilizzarla in<br />

maniera più proficua. Molti Stati hanno da tempo adottato politiche atte a ottimizzarne l’uso mediante interventi di varia natura: car sharing, car<br />

pooling, auto elettriche, pedaggi in città, zone a traffico limitato. Nonostante questo, l’auto viene usata anche quando è possibile utilizzare un<br />

sistema di trasporto alternativo. Una delle tante leggi del nostro Stato, rimasta tuttora inapplicata, aveva introdotto una figura fondamentale,<br />

che era ed è il mobility manager. Si tratta di una figura che all’interno dell’azienda/ente avrebbe dovuto prendersi la briga di elaborare e proporre<br />

un questionario ai dipendenti per capire quale fosse la modalità del loro spostamento dalla propria abitazione al luogo di lavoro e viceversa,<br />

indicando tempi e modalità di trasporto. Sulla base di tali indagini si sarebbero potute adottare una serie di soluzioni favorevoli alla mobilità e<br />

all’ambiente. Innanzitutto, i dati dei questionari, raccolti dal mobility manager, responsabile dell’Area comunale/provinciale, che ha il compito<br />

della pianificazione dei trasporti, avrebbero consentito una migliore riorganizzazione delle linee di trasporto su gomma basata sulla domanda<br />

reale; inoltre, per ridurre l’uso dell’auto privata, potevano essere attivati meccanismi di condivisione a turno dell’auto di ciascun dipendente: il<br />

car pooling. Ciò avrebbe consentito la compartecipazione alle spese e l’accesso a eventuali incentivi aziendali, laddove previsti.<br />

Le Pubbliche amministrazioni avrebbero potuto organizzare dei sistemi di navette di adduzione al ferro una volta acquisite tutte le informazioni,<br />

predisponendo per la sosta aree di interscambio, in modo da evitare che centinaia di auto entrassero nelle città.<br />

Ovviamente, come tutte le buone pratiche, anche questa, che richiede un radicale cambio di cultura e abitudini, non ha visto una concreta<br />

applicazione perché nessuno vuole rinunciare al proprio spazio in auto, magari in coda, in modo tale da poter dedicare del tempo a se stesso.<br />

Purtroppo, non possiamo fare altro che constatare, amaramente, che dipendiamo dall’auto; essa governa ormai l’uomo e non viceversa.<br />

È probabile che i proprietari di autoscuole nel momento in cui leggeranno questo articolo penseranno che è un attacco alla loro categoria, al loro<br />

lavoro. Ebbene, no. Anzi. Essi hanno il compito fondamentale di spiegare ai giovani, ansiosi di prendere la patente, che l’auto è un mezzo, uno<br />

strumento necessario ma non indispensabile, e come tale va usato in modo intelligente.<br />

È auspicabile, pertanto, che le autoscuole si adoperino per educare l’allievo a fare un uso condiviso dell’auto e a fare ricorso all’utilizzo dei mezzi<br />

pubblici, approfittando delle offerte di mobilità alternative e della bigliettazione integrata, per raggiungere rapidamente il punto di destinazione:<br />

università, scuola, lavoro. Le amministrazioni locali, in tempi rapidi, dovrebbero attivarsi per realizzare ampie zone di parcheggio di interscambio:<br />

al di fuori dei centri abitati, in prossimità delle ferrovie o di aree di sosta degli autobus di linea, adottando una politica tariffaria integrata con<br />

il park and ride. Con la realizzazione di una catena intelligente di comportamenti virtuosi e la condivisione degli obiettivi, si potranno recuperare<br />

risorse per la diminuzione dei costi sociali e si otterrà un contestuale miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente.<br />

Avv. Giuseppe De Angelis<br />

Direttore Area Trasporti e Mobilità, Mobility Manager, Provincia di Napoli<br />

26<br />

27<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong>


FORMATORI SOTTO ESAME<br />

Continua il confronto europeo e il dibattito sulla necessità di garantire formazione<br />

continua a insegnanti e istruttori. In questo numero, Germania e Portogallo<br />

di Manuel Picardi<br />

Germania: Peter Tschope, vice Presidente<br />

della BVF, associazione di categoria<br />

Portogallo: Eduardo A. Vieira Dias, Presidente<br />

di Anieca, Associazione automobili<br />

portoghese<br />

È previsto un corso di aggiornamento per i<br />

dipendenti delle autoscuole? Ad esempio, per<br />

quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro,<br />

il primo soccorso o l’utilizzo del computer?<br />

Peter Tschope<br />

In Germania, i proprietari di autoscuola<br />

devono essere istruttori. Ogni istruttore<br />

deve fare un corso di aggiornamento professionale<br />

di 3 giorni, ogni 4 anni. Questi<br />

corsi non possono essere fatti al computer,<br />

ma devono essere stage o seminari come<br />

quello svolto lo scorso settembre in Italia. I<br />

contenuti di questi corsi devono comprendere<br />

gli aggiornamenti normativi attinenti<br />

la professione: pedagogia, statistiche di<br />

incidenti, guida ecologica, la corretta gestione<br />

di una scuola guida e ovviamente<br />

corsi di primo soccorso.<br />

Eduardo A. Vieira Dias<br />

La legge portoghese impone che le imprese<br />

commerciali svolgano 35 ore di formazione<br />

per i propri dipendenti, scuole guida incluse.<br />

Anieca, a tal riguardo, da diversi anni<br />

organizza corsi di informatica e sicurezza<br />

nei luoghi di lavoro per i propri associati.<br />

Quali sono nel suo Paese i requisiti per diventare<br />

istruttore di guida?<br />

Peter Tschope<br />

Ci sono diverse abilitazioni. <strong>Il</strong> tutto ruota<br />

intorno a quella primaria, ovvero istruttori<br />

per conseguire le patenti di categoria BE.<br />

Bisogna avere almeno 21 anni, il diploma di<br />

scuola media superiore, tutte le patenti di<br />

guida, tre anni di esperienza con la patente<br />

B e BE, formazione di almeno cinque mesi e<br />

mezzo presso una scuola accreditata dallo<br />

Stato, pratica presso un’autoscuola specializzata<br />

per quattro mesi e mezzo e due<br />

stage di due settimane. A questo punto,<br />

si dovranno sostenere tre esami: il primo<br />

come istruttore, il secondo di conoscenza e<br />

l’ultimo di pedagogia.<br />

Eduardo A. Vieira Dias<br />

I requisiti minimi per diventare istruttore di<br />

guida sono diploma di scuola media superiore,<br />

due anni di patente B, certificato di<br />

idoneità psico-fisica. Non è vietato interrompere<br />

la professione.<br />

Cosa ne pensa della possibilità di creare la<br />

figura di “Istruttore di guida europeo” con<br />

gli stessi requisiti formativi in ogni Stato<br />

membro?<br />

Peter Tschope<br />

Io credo che sia ancora presto per parlare,<br />

e immaginare, regole comuni per diventare<br />

veri Istruttori di scuola guida europei. Esistono<br />

ancora troppi Stati dove la formazione<br />

dei futuri istruttori non è obbligatoria e le<br />

condizioni sono troppo differenti, per non<br />

parlare delle stesse regole dei vari Codici<br />

della Strada. Bisognerebbe normalizzare<br />

queste, in seguito la formazione professionale,<br />

e poi da qui si potrebbero davvero formare<br />

dei concreti istruttori europei.<br />

Eduardo A. Vieira Dias<br />

Quando esisterà l’effettiva possibilità per<br />

un istruttore di guida di poter esercitare la<br />

professione in qualsiasi Stato della Comunità<br />

europea, sicuramente ci vorrà uniformità per<br />

accertare i requisiti degli istruttori.<br />

Nel suo Paese è previsto un corso di aggiornamento<br />

formativo per gli istruttori di guida?<br />

In caso, di che genere?<br />

Peter Tschope<br />

Certamente sì, come ho detto sopra.<br />

28<br />

29<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Eduardo A. Vieira Dias<br />

Certamente. Ci sono corsi base per gli istruttori<br />

della categoria B. Questi consistono nella<br />

frequentazione di corsi di aggiornamento<br />

di sessanta ore ogni cinque anni. Per le altre<br />

categorie (A, C, D, E) bisognerà seguire altri<br />

corsi integrativi di quindici ore e sostenere<br />

un esame finale.<br />

Infine, per la formazione continua, cosa ne<br />

pensa della possibilità di un interscambio formativo<br />

tra istruttori di guida di diversi Paesi?<br />

Peter Tschope<br />

È una buona idea e la recente esperienza<br />

italiana lo conferma.<br />

Eduardo A. Vieira Dias<br />

Oggi ci sono ancora troppe differenze formative<br />

e c’è solo un principio base di uniformità.<br />

Non credo che al momento possa<br />

essere attuabile, e utile, un programma del<br />

genere.<br />

UN ESEmPIO<br />

CONCRETO<br />

Si è tenuto a Loano (SV), dal 19<br />

al 25 settembre <strong>2010</strong>, il seminario<br />

di aggiornamento professionale<br />

per gli istruttori di guida moto<br />

tedeschi<br />

Gli istruttori di guida moto tedeschi,<br />

per il loro corso di aggiornamento<br />

professionale, si sono ritrovati a Loano,<br />

nei pressi di Savona. <strong>Il</strong> seminario,<br />

durato circa una settimana, ha visto i<br />

centauri impegnarsi nelle prove di resistenza<br />

su strada per tre giorni consecutivi<br />

e altrettanti in aula, per affinare<br />

varie tecniche di insegnamento.<br />

Tra le prove esterne, in sella per oltre<br />

200 km al giorno sulle Alpi marittime,<br />

di particolare interesse è stata la gita<br />

a Garlenda, dove durante una breve<br />

sosta si è potuto visitare lo storico museo<br />

della Fiat 500 (www.500clubitalia.<br />

it). Tra le lezioni di teoria più interessanti,<br />

invece, il “Mental Training for<br />

Motorbike Instructors”: l’approfondimento<br />

di una serie di tecniche di rilassamento,<br />

concentrazione e iniezione<br />

di fiducia per gli allievi motociclisti più<br />

nervosi. Al seminario, per dare il via al<br />

tentativo di instaurare una collaborazione<br />

permanente tra le diverse associazioni<br />

europee, ha partecipato anche<br />

Unasca Milano.


SPECChIO RIFLESSO!<br />

Montato per la prima volta sulla Marmon Wasp nel 1911, lo specchietto retrovisore<br />

si è modernizzato nel corso di quasi cent’anni: a breve sarà infatti in grado di<br />

riprodurre immagini oleografiche per aiutare ancor più il conducente e rendere<br />

sicura la sua guida<br />

di Giovanna Tomaselli<br />

S<br />

i potrebbe risalire addirittura alla<br />

mitologia greca e attribuire l’invenzione<br />

dello specchietto retrovisore<br />

a Perseo. Egli riuscì, infatti, a uccidere<br />

Medusa proprio grazie allo scudo<br />

lucido come uno specchio donatogli dalla<br />

Dea Atena, che gli servì da guida camminando<br />

all’indietro, permettendogli di non<br />

incrociare direttamente il letale sguardo<br />

della Gorgone. È noto come da sempre<br />

l’uomo abbia sentito il bisogno di dotarsi<br />

di un occhio dietro la nuca a timida imitazione<br />

di Argo, gigante dai mille occhi,<br />

con la speranza di poter percepire esattamente<br />

anche lo spazio retrostante, bisogno<br />

tramutatosi in necessità con l’avvento<br />

dell’automobile ai primi del Novecento. In<br />

quest’epoca la macchina veniva guidata<br />

da un pilota cui era sempre affiancato un<br />

copilota-meccanico avente anche la funzione<br />

di avvertire il guidatore del sopraggiungere<br />

di altre macchine. L’ingegnere<br />

Ray Harroun, che era a capo della Marmon<br />

(casa automobilistica di Indianapolis attiva<br />

dal 1902 al 1933), ovviò a questo<br />

inconveniente applicando sopra e davanti<br />

al volante uno specchio, inventando in<br />

tal modo il primo specchio retrovisore per<br />

automobili. La prima auto monoposto da<br />

competizione della storia che montò lo<br />

specchietto retrovisore (e che allora fungeva<br />

anche da parabrezza) fu dunque la<br />

Marmon Wasp nel 1911, che vinse peraltro<br />

la prima edizione della 500 Miglia. La<br />

produzione in serie continuò con tutti i<br />

modelli successivi, venne adottata da altre<br />

case automobilistiche e si allargò a moto e<br />

biciclette, bus e tram.<br />

Si recepì immediatamente l’importanza di<br />

questi dispositivi, in grado di aumentare<br />

la sicurezza alla guida in quanto utili ad<br />

accorciare i tempi di visualizzazione degli<br />

altri veicoli, a restringere l’angolo cieco e<br />

a permettere l’esecuzione di manovre anche<br />

complesse, riducendo così gli incidenti<br />

accidentali. Per ampliare la visibilità complessiva<br />

dall’auto, gli specchietti vennero<br />

poi applicati sia all’esterno lateralmente,<br />

permettendo la visuale ai lati del mezzo,<br />

che centralmente all’interno, per godere di<br />

un’ampia visuale posteriore.<br />

Venne da sé che la loro posizione potesse<br />

essere variata a seconda dell’altezza<br />

del mezzo, pertanto si inserì una leva<br />

interna al mezzo o direttamente sulla<br />

lente, che ne permetteva la regolazione.<br />

Successivamente questo tipo di controllo<br />

sugli specchietti laterali divenne elettronico,<br />

grazie a un motorino, azionato da pulsanti e<br />

relè; oggi su alcune vetture di gamma alta,<br />

questo sistema può essere addirittura automatico<br />

e regolato da una fotocellula.<br />

L’evoluzione della tecnologia ha portato ad<br />

adottare ulteriori migliorie: dalla modalità<br />

antiabbagliamento per la guida notturna<br />

sullo specchietto centrale dentro l’abitacolo,<br />

attivabile tramite una leva che permette<br />

una veloce commutazione di posizione<br />

30<br />

31<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

in alto o in basso modificando gli angoli di<br />

rifrazione e dando un’immagine più scura,<br />

al riscaldamento degli specchietti esterni<br />

su cui aderisce una resistenza a serpentina<br />

che lo riscalda in modo da poter eliminare<br />

l’appannamento o il ghiaccio.<br />

Si è rivelato altresì utile un secondo specchietto<br />

retrovisore interno per controllare i<br />

passeggeri posteriori, soprattutto quando<br />

sono bambini. Ma il retrovisore più intelligente<br />

è quello messo a punto da un’azienda<br />

inglese, la Light Blue Optics di Cambridge,<br />

che combina un navigatore satellitare<br />

con sensori di bordo capaci di inviare<br />

informazioni al conducente tramite una proiezione<br />

olografica sul vetro.<br />

Chi guida viene dunque avvisato visivamente<br />

del superamento della linea di mezzadria<br />

e della distanza effettiva dagli altri veicoli,<br />

tanto da poter valutare con precisione la<br />

possibilità di una manovra di sorpasso senza<br />

rischi.<br />

Un prototipo di tale sistema è stato presentato<br />

al Sid Vehicles and Photons nel 2009<br />

a Deaborn, nel Michigan, e, visti i costi di<br />

produzione non particolarmente elevati,<br />

l’accessorio non tarderà ad arrivare di serie<br />

anche sul nostro mercato.


VIA COL VENTO<br />

Verrà presto emanato il decreto ministeriale sulle modifiche delle<br />

modalità di svolgimento degli esami per conseguire la patente nautica.<br />

<strong>Il</strong> commento della Lega Navale Italiana e dei segretari<br />

regionali e provinciali di Unasca<br />

32 33


LA GIUSTA ROTTA<br />

Nuove regole per la patente nautica. Sabino Avvenente, Presidente della sezione<br />

romana della Lega Navale Italiana, condivide il cambiamento: «Un esame<br />

comune dall’esito non opinabile, si eviteranno così lamentele e ricorsi»<br />

di Carlotta di Colloredo<br />

U<br />

n cambiamento all’orizzonte<br />

per chi si avvicina alla navigazione<br />

marittima. Dopo un<br />

anno e mezzo di lavori, il tavolo tecnico<br />

a cui hanno preso parte tutte le categorie<br />

interessate a una riforma dell’esame per<br />

l’ottenimento della patente nautica, ha stilato<br />

un documento che uniforma le modalità<br />

di esame da Nord a Sud. Fino a oggi,<br />

infatti, era ciascuna Capitaneria di porto,<br />

insieme alla locale Motorizzazione civile, a<br />

decidere la procedura, creando una serie di<br />

discrepanze in tutta la Penisola: «Questo<br />

documento, una volta ratificato in decreto,<br />

permetterà di evitare ogni tipo di lamentela<br />

e darà a tutti i candidati l’opportunità<br />

di mettersi alla prova con quiz comuni a<br />

tutti quelli che fanno richiesta di una certa<br />

licenza, limitando ricorsi», spiega Sabino<br />

Avvenente, Presidente della sezione romana<br />

della Lega Navale Italiana, l’ente che<br />

tutela tutte le attività nazionali che hanno<br />

sul mare il loro campo e il loro mezzo<br />

di azione. «Sicuramente la preparazione<br />

diventerà un po’ più laboriosa, dato che<br />

l’intero database di quiz che abbiamo predisposto<br />

consta già di oltre duemila quiz,<br />

e devo ammettere che i centocinquanta<br />

esercizi di carteggio previsti non sono<br />

una passeggiata», commenta Avvenente.<br />

La vera rivoluzione, infatti, è quella della<br />

teoria del nuovo esame che comprenderà<br />

un test di 20 domande (ciascuna con tre<br />

scelte vero-falso) comune a tutti i “piani di<br />

studio” e una seconda prova specifica (15<br />

domande) a seconda della tipologia di patente<br />

che si vuole ottenere: intra o extra 12<br />

miglia dalla costa, vela o motore. Segue la<br />

verifica di carteggio con quattro esercizi su<br />

carta nautica. Per superare la teoria sarà<br />

quindi necessario non commettere più di<br />

quindici errori o sbagliare quattro domande<br />

nella prima sessione, non superare i 10<br />

errori o le 5 domande erronee per la prova<br />

specifica, ed eseguire correttamente almeno<br />

tre esercizi di carteggio. Quindi sarà la<br />

volta della pratica, per la quale a seconda<br />

dell’imbarcazione si procederà all’esame.<br />

Per chi volesse ottenere la patente per<br />

un’imbarcazione a vela e motore oltre le 12<br />

miglia, si procederà a una valutazione delle<br />

diverse andature a vela, seguita da quelle a<br />

motore. Anche in questo caso se si dovesse<br />

superare solo una delle due prove, la capitaneria<br />

potrà assegnare la patente riguardante<br />

la parte superata: quindi o solo per<br />

la vela o solo per il motore. «Insomma, una<br />

procedura che permetterà di avere la certezza<br />

dell’effettiva conoscenza della materia»,<br />

spiega Avvenente, ricordando che il<br />

non superamento di una prova non pregiudica<br />

il risultato delle precedenti: «Se non si<br />

supera la verifica specifica per il tipo di patente<br />

non sarà necessario affrontare nuovamente<br />

la prima prova». <strong>Il</strong> nuovo esame<br />

potrebbe entrare in vigore già dal prossimo<br />

anno, mentre la sperimentazione potrebbe<br />

iniziare già il prossimo luglio. «Vogliamo<br />

accorciare il più possibile i tempi. Ora stiamo<br />

procedendo all’informatizzazione del<br />

database dei quiz, seguirà la compilazione<br />

del decreto da parte del Ministero dei<br />

Trasporti – continua Avvenente – ma la<br />

vera sfida sarà formare gli esaminatori e,<br />

soprattutto, lasciare il tempo ai candidati<br />

di prepararsi davvero alla nuova prova».<br />

La strada verso il nuovo esame è spianata.<br />

UNA LEGGE<br />

UGUALE PER TUTTI<br />

«<strong>Il</strong> risultato più significativo è l’uniformità degli esami a livello nazionale».<br />

Questo il commento di Andrea Benicchi, Segretario Provinciale Roma di Unasca,<br />

dopo i cambiamenti nel conseguimento della patente nautica<br />

di Andrea Benicchi<br />

34<br />

35<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong>


P<br />

«<br />

rima di commentare il lavoro<br />

svolto vorrei esprimere un ringraziamento<br />

al Comando Generale<br />

Guardia Costiera e alla Direzione Generale<br />

per il Trasporto marittimo e per le<br />

vie d’acqua interne del Ministero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti, per l’estrema<br />

disponibilità ad accogliere le richieste degli<br />

operatori del settore delle scuole nautiche.<br />

I lavori hanno avuto inizio da circa un anno<br />

e sono stati caratterizzati da un intenso<br />

dibattito tra le associazioni di categoria,<br />

la Lega Navale Italiana e i funzionari del<br />

Ministero dei trasporti; siamo però riusciti<br />

a “portare a casa” un risultato che, a mio<br />

modesto parere, appare piuttosto significativo:<br />

l’uniformità degli esami per il conseguimento<br />

della patente nautica a livello<br />

nazionale; di questa uniformità se ne sentiva<br />

il bisogno da diverso tempo, in quanto,<br />

fino a oggi, le modalità d’esame erano<br />

piuttosto differenti a seconda dell’Ufficio<br />

presso cui si presentava istanza di conseguimento<br />

della patente. Finalmente questo<br />

decreto, se sarà approvato, porterà a<br />

un riordino che si attendeva da molti anni.<br />

Ovviamente, la finalità è quella di far sì<br />

che sia salvaguardata la sicurezza di chi<br />

si accinge a intraprendere la “carriera marinara”<br />

anche se per mero divertimento;<br />

inoltre, gli operatori del settore potranno<br />

accedere agli uffici preposti, certi che le<br />

modalità d’esame saranno uniformi su tutto<br />

il territorio nazionale. Proprio per questi<br />

motivi, è stata fortemente voluta una<br />

profonda modifica delle modalità d’esame<br />

che comporteranno, sia per le patenti che<br />

abilitano alla navigazione entro le 12 miglia<br />

dalla costa, sia per quella “senza limiti”,<br />

soltanto prove scritte: quiz a risposta<br />

multipla per la parte di programma<br />

comune entro/oltre, ulteriori quiz per la<br />

parte di programma “senza limiti” e una<br />

prova di carteggio per i candidati al conseguimento<br />

della patente senza limiti. La<br />

grossa novità è data dal fatto che i problemi<br />

di carteggio saranno estratti da un<br />

corposo “database” di esercizi già noti e<br />

che non comporteranno quindi “sorprese”<br />

didattiche per i candidati. Altra novità<br />

sarà introdotta dal metodo di correzione<br />

dei quiz a risposta multipla: la correzione<br />

riguarderà sia il numero totale di errori<br />

commessi dal candidato che il numero<br />

di argomenti cui non sarà data risposta<br />

sufficiente (l’argomento sarà considerato<br />

non appreso se il candidato sbaglierà più<br />

di una risposta). Mi preme ora segnalare<br />

la novità secondo me più importante: sul<br />

verbale d’esame sarà prevista l’annotazione<br />

(obbligatoria) del numero di iscrizione<br />

dell’unità utilizzata per la prova pratica, in<br />

modo da evidenziare eventuali finti “privatisti”.<br />

Un’altra cosa importante: è prevista<br />

la periodicità dell’invio dei dati riguardanti<br />

gli esami alle Province e all’amministrazione<br />

centrale per rilevazioni di tipo statistico<br />

e la segnalazione di eventuali anomalie. Mi<br />

permetto di concludere affermando che il<br />

lavoro svolto segna finalmente un importante<br />

punto a favore della categoria delle<br />

Scuole nautiche e permetterà di affermare<br />

ancora una volta la nostra professionalità<br />

e il nostro impegno al diffondersi della sicurezza,<br />

anche attraverso la preparazione<br />

dei nostri allievi, ai quali saremo in grado<br />

di offrire un miglior servizio grazie all’aiuto<br />

di norme certe».<br />

MANOVRA POSITIVA<br />

Davide Falteri, segretario regionale Liguria di Unasca, commenta le procedure.<br />

«Lodevole è il fatto che gli esami verranno svolti a quiz sia per la patente<br />

nautica entro le 12 miglia che per quella senza limiti»<br />

36<br />

37<br />

di Davide Falteri<br />

N<br />

«<br />

on possiamo far altro che<br />

esprimere soddisfazione in<br />

merito al lavoro svolto e alla<br />

volontà istituzionale di uniformare le modalità<br />

d’esame per il conseguimento della<br />

patente nautica su tutto il territorio e<br />

abbattere quel “muro della territorialità”<br />

imposto nel 2008. È di prossima emanazione,<br />

infatti, un Dm le cui disposizioni<br />

andranno a disciplinare, ai sensi dell’articolo<br />

29, comma 5, del decreto 146/2008,<br />

i programmi e le modalità di svolgimento<br />

degli esami per il conseguimento delle patenti<br />

nautiche.<br />

Dall’analisi dei 16 articoli e allegati che<br />

costituiscono l’ossatura di questo nuovo<br />

regolamento, oltre al plauso per aver<br />

mosso i primi passi verso una regolamentazione<br />

diventata ormai una necessità,<br />

scaturiscono anche alcune riflessioni e<br />

osservazioni che a livello associativo sono<br />

emerse nei vari confronti. Alcune perplessità<br />

riguardano l’impianto della procedura<br />

amministrativa per la prenotazione dei<br />

candidati agli esami, che non contempla<br />

una semplificazione della procedura per<br />

gli operatori del settore, come di difficile<br />

interpretazione sono anche le motivazioni<br />

che hanno portato a equiparare l’assenza<br />

del candidato alla bocciatura. Lodevole è<br />

sicuramente il fatto che gli esami verranno<br />

svolti a quiz sia per la patente nautica<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

entro le 12 miglia che per quella senza<br />

limiti. Appositi quiz sostituiranno anche<br />

l’interrogazione sulla parte riguardante la<br />

navigazione a vela.<br />

Per quel che concerne il carteggio, è stata<br />

realizzata un lista di problemi che verrà<br />

resa nota, da cui le commissioni sceglieranno<br />

la prova d’esame. Sono stati previsti<br />

anche i margini di errore consentiti.<br />

A livello di semplificazione sono state<br />

previste alcune novità come il rilascio di<br />

un permesso provvisorio in attesa dello<br />

stampato definitivo e il fatto che la patente<br />

possa essere firmata direttamente<br />

dal capo ufficio senza dover ricorrere<br />

ogni volta ai membri di commissione con<br />

notevole dilatazione dei tempi. Di grosso<br />

pregio è lo sforzo che verrà richiesto alle<br />

amministrazioni per monitorare e tracciare<br />

elenchi di candidati, scuole nautiche e<br />

imbarcazioni che verranno utilizzate nelle<br />

prove d’esame. L’unico dubbio riguarda le<br />

lunghezze minime, soprattutto se rivolgiamo<br />

il pensiero a chi opera sui laghi. Un<br />

sentito ringraziamento va a tutti gli associati<br />

Unasca, che hanno contribuito, con<br />

le loro osservazioni, a realizzare le nostre<br />

richieste che a oggi sono state inviate alla<br />

Direzione generale, nella speranza che<br />

vengano accolte».


esseBi Italia srl - Bottoli - Milano<br />

Via Giacomo Watt, 37 - 20143 Milano - Tel. 02 810941 - FAX 02 810942<br />

• “Schedine esercitazione”: nuovi quadrettati disponibili<br />

in due versioni, una per la soluzione di 28<br />

schede esame, l’altra per sole 2 prove.<br />

Copia realizzata su indicazioni del<br />

MINISTERO DEI TRASPORTI<br />

DIREZIONE GENERALE DELLA MOTORIZZAZIONE CIVILE<br />

SEGNALI STRADALI<br />

I “SEGNALI” sono raffigurati all’interno di caselle con il bordo VERDE. <strong>Il</strong> numero di riferimento è quello stabilito<br />

dal Ministero; tale numero non compare in sede d’esame, ma viene utilizzato all’interno dei nostri testi per fini<br />

didattici, permettendo una più semplice e più certa individuazione del segnale oggetto della spiegazione o dell’esercitazione.<br />

I SEGNALI non utilizzati compaiono su un fondo verde chiaro.<br />

RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE<br />

Le “RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE” sono raffigurate all’interno di caselle con il bordo AMARANTO. <strong>Il</strong> numero<br />

di riferimento è quello stabilito dal Ministero; tale numero non compare in sede d’esame, ma viene utilizzato all’interno<br />

dei nostri testi per fini didattici, permettendo una più semplice e più certa individuazione del segnale<br />

oggetto della spiegazione o dell’esercitazione. Le RAPPRESENTAZIONI non utilizzate compaiono su rosa.<br />

• “Prova Finale”: pacchetti di<br />

54 schede a perdere (con<br />

quesiti assortiti diversamente<br />

rispetto ai libri) contenenti<br />

le proposizioni più<br />

difficili, particolarmente<br />

studiati per un’ultima verifica<br />

della preparazione del<br />

candidato.<br />

• “Schede plastificate<br />

per esercitazione<br />

in aula”,<br />

corredate da una<br />

serie di 6 correttori<br />

a griglia in plastica<br />

(opzionali 160 buste<br />

in plastica in formato)<br />

930<br />

923<br />

B<br />

931<br />

A<br />

919<br />

926<br />

933<br />

SIAMO PRONTI!<br />

913)<br />

B<br />

920<br />

B<br />

927<br />

A<br />

934<br />

A<br />

907<br />

914<br />

921<br />

B<br />

928<br />

901 902 903 904 905 906<br />

A<br />

935<br />

(richiamati insieme nella stessa proposizione)<br />

SEGNALI “ACCOPPIATI”<br />

908 909 910 911 912<br />

B<br />

915<br />

A<br />

922<br />

B<br />

929<br />

A<br />

B<br />

916<br />

A<br />

924 925<br />

B<br />

932<br />

A<br />

10 19:59 Pagina 334<br />

B<br />

A<br />

917 918<br />

B<br />

B<br />

A<br />

B<br />

A<br />

• “Segnali-Stradali - Rappresentazioni Grafiche”:<br />

nuovo pieghevole plastificato, aggiornato con le novità<br />

introdotte nel listato <strong>2010</strong>.<br />

Vi ricordiamo inoltre<br />

che è disponibile,<br />

ormai da 3 mesi, il nostro<br />

splendido “SUPERLI-<br />

STATO”. NON UN<br />

SEMPLICE LISTATO, MA<br />

MOLTO DI PIÙ!<br />

A<br />

B<br />

A<br />

PROVA FINALE<br />

EDIZIONE <strong>2010</strong><br />

Selezione delle proposizioni più insidiose<br />

dei Quiz ministeriali raccolte su “SCHEDE TIPO ESAME ”.<br />

Indispensabili per una corretta e rapida “PROVA FINALE ” del grado di<br />

preparazione del candidato.<br />

esseBì Italia?<br />

AVVERTENZE:<br />

ALLIEVO .................................................................................<br />

• prima di iniziare a riportare le soluzioni relative a una Scheda d’Esame, scrivere il numero della Scheda stessa nel rettangolo bianco posto sopra le colonne (a fianco della scritta “Scheda n.”)<br />

• ogni “gruppo di colonne” permette di riportare le 40 soluzioni di 1 Scheda d’Esame: Parte I (proposizioni da 1 a 20) + Parte II (proposizioni da 21 a 40)<br />

• per ciascuna risposta alle proposizioni, mettere un segno ben visibile (croce, pallino, ecc) sulla casella V se ritenuta VERA, sulla casella F se ritenuta FALSA<br />

esseBì Italia Milano<br />

• contrassegnare le caselle relative a tutte le 40 proposizioni. Non riempire per il medesimo quesito sia la casella vera che quella falsa. Non utilizzare per la correzione una biro rossa<br />

• dopo la correzione indicare il numero di errori commessi (nel rettangolo bianco posto ai piedi della colonna)<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Scheda n.<br />

Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n. Parte I Parte II Scheda n.<br />

Parte I Parte II Parte I Parte II Parte I Parte II Parte I Parte II Parte I Parte II Parte I Parte II Parte I Parte II<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

ARGOMENTI<br />

DEI QUIZ<br />

?<br />

?<br />

ALLIEVO<br />

...................................<br />

...................................<br />

AVVERTENZE:<br />

• prima di iniziare a riportare le soluzioni relative a una Scheda d’Esame, scrivere il numero della Scheda stessa nel rettangolo bianco posto sopra le colonne (a fianco della scritta “Scheda n.”)<br />

• ogni “gruppo di colonne” permette di riportare le 40 soluzioni di 1 Scheda d’Esame: Parte I (proposizioni da 1 a 20) + Parte II (proposizioni da 21 a 40)<br />

• per ciascuna risposta alle proposizioni, mettere un segno ben visibile (croce, pallino, ecc) sulla casella V se ritenuta VERA, sulla casella F se ritenuta FALSA<br />

• contrassegnare le caselle relative a tutte le 40 proposizioni. Non riempire per il medesimo quesito sia la casella vera che quella falsa. Non utilizzare per la correzione una biro rossa<br />

• dopo la correzione indicare il numero di errori commessi (nel rettangolo bianco posto ai piedi della colonna)<br />

Scheda n.<br />

Parte I Parte II<br />

V F 1 V F 21<br />

V F 2 V F 22<br />

V F 3 V F 23<br />

V F 4 V F 24<br />

V F 5 V F 25<br />

V F 6 V F 26<br />

V F 7 V F 27<br />

V F 8 V F 28<br />

V F 9 V F 29<br />

V F 10 V F 30<br />

V F 11 V F 31<br />

V F 12 V F 32<br />

V F 13 V F 33<br />

V F 14 V F 34<br />

V F 15 V F 35<br />

V F 16 V F 36<br />

V F 17 V F 37<br />

V F 18 V F 38<br />

V F 19 V F 39<br />

V F 20 V F 40<br />

N. Totale Errori<br />

N. Totale Errori<br />

esseBì Italia Milano<br />

?<br />

TUTTE LE PROPOSIZIONI<br />

VERE E FALSE DEI<br />

QUIZ - LISTATO <strong>2010</strong><br />

ORDINATE NEI 25 CAPITOLI<br />

MINISTERIALI<br />

?? ?<br />

Rispondere a tutti i 40 quesiti delle 2 facciate, barrando con una X la casella:<br />

se il quesito è ritenuto VERO oppure se il quesito è ritenuto FALSO.<br />

157<br />

SCHEDA<br />

V F<br />

1/II<br />

Attenzione: rispondere sull’apposita scheda cartacea, non scrivere su questa cartella<br />

21 <strong>Il</strong> fenomeno dell'aquaplaning aumenta<br />

31 <strong>Il</strong> semaforo in figura segnala un ascensore<br />

nelle carreggiate a forte pendenza laterale<br />

pubblico<br />

V F<br />

V F<br />

22 Se un infortunato della strada è cosciente,<br />

32 <strong>Il</strong> conducente deve regolare la velocità in<br />

ma ha avuto un trauma della gabbia toracica,<br />

relazione alle condizioni della strada<br />

con ferita visibile e profonda, bisogna comprimere<br />

subito con un panno pulito<br />

V F<br />

V F<br />

23 <strong>Il</strong> "fondo di garanzia per le vittime della<br />

33 <strong>Il</strong> rispetto della distanza di sicurezza deve<br />

strada" garantisce un vitalizio al conducente<br />

essere uguale allo spazio di visibilità<br />

infortunato<br />

V F<br />

V F<br />

24 Per diminuire l'inquinamento dell’aria pro-<br />

34 E' vietato, in quanto costituisce pericolo o<br />

vocato dai gas di scarico del veicolo, bisogna<br />

intralcio per la circolazione, effettuare un cam-<br />

sostituire periodicamente il filtro antipolline<br />

biamento di direzione senza segnalare la manovra<br />

con sufficiente anticipo<br />

V F<br />

V F<br />

25 La forza aderente aumenta se l'asfalto è<br />

35 Nell'intersezione di figura l'ordine di tran-<br />

coperto di foglie<br />

sito dei veicoli è: S, B, D ed L contemporaneamente<br />

V F<br />

V F<br />

26 <strong>Il</strong> segnale raffigurato, posto su una strada<br />

36 <strong>Il</strong> conducente del veicolo da sorpassare<br />

a doppio senso di circolazione, impone di por-<br />

ha l'obbligo di inserire le marce più basse per<br />

tarsi sulla parte sinistra della carreggiata per<br />

facilitare il sorpasso<br />

affrontare meglio la curva<br />

V F<br />

V F<br />

27 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è valido solo nei<br />

37 Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svin-<br />

giorni feriali<br />

coli delle autostrade la sosta di emergenza<br />

non deve superare il tempo strettamente necessario<br />

e può protrarsi fino a 24 ore<br />

V F<br />

V F<br />

28 <strong>Il</strong> segnale raffigurato è un segnale di pre-<br />

38 <strong>Il</strong> poggiatesta è particolarmente utile per<br />

scrizione<br />

rilassare la muscolatura durante la guida<br />

V F<br />

V F<br />

29 <strong>Il</strong> segnale raffigurato perde la sua effica-<br />

39 In caso di nebbia fitta è opportuno fercia<br />

in presenza di agente che regola il traffico<br />

marsi, se necessario, fuori dalla carreggiata<br />

V F<br />

V F<br />

30 La segnaletica rappresentata in figura<br />

40 L'assunzione di alcool può far diminuire il<br />

serve ad avvertire i conducenti che si è vicini<br />

livello di attenzione<br />

ad un passaggio a livello con barriere<br />

V F<br />

V F<br />

Ministero delle Infrastrutture<br />

e dei Trasporti<br />

Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione<br />

ed i Sistemi Informativi e Statistici<br />

Direzione Generale per la Motorizzazione<br />

1 Le biciclette con pedalata assistita, dotate<br />

di motore elettrico ausiliario di potenza massima<br />

fino a 0,25 kW, sono definite ciclomotori<br />

V F<br />

15<br />

2 In presenza del segnale raffigurato si deve<br />

rallentare solo se vi sono bambini che attraversano<br />

sulle strisce pedonali<br />

V F<br />

59<br />

3 <strong>Il</strong> segnale raffigurato deve essere rispettato<br />

soltanto dalle ore 20.00 alle ore 8.00<br />

97<br />

45<br />

563<br />

155<br />

228<br />

V F<br />

4<br />

642<br />

<strong>Il</strong> segnale raffigurato indica che è obbligatorio<br />

passare a sinistra dell'ostacolo<br />

531<br />

47<br />

100<br />

67<br />

4<br />

V F<br />

5 <strong>Il</strong> segnale raffigurato preannuncia che la<br />

circolazione è ammessa nei giorni pari in un<br />

senso e nei giorni dispari nell’altro<br />

V F<br />

6 La striscia trasversale continua in figura indica<br />

il punto in cui bisogna arrestarsi ad un incrocio,<br />

se regolato da semaforo a luce rossa<br />

V F<br />

7 I semafori in figura regolano l’attraversamento<br />

di un passaggio a livello<br />

V F<br />

8 <strong>Il</strong> segnale raffigurato indica un parcheggio<br />

per le sole autovetture<br />

yout 1 22/09/10 16:06 Pagina 2<br />

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V F<br />

664<br />

293<br />

9<br />

19<br />

38 134<br />

<strong>Il</strong> delineatore raffigurato è posto nelle<br />

curve strette e con mancanza di visibilità<br />

V F<br />

10 <strong>Il</strong> pannello integrativo raffigurato è posto<br />

Le persone che soffrono di particolari malattie<br />

certificate non sono tenute ad agganciare<br />

la cintura di sicurezza<br />

V F<br />

20 Le targhe dei veicoli devono essere appo-<br />

chiama subito lo 02.810941 manda un fax allo 02.810942<br />

39<br />

su strade innevate per segnalare la presenza<br />

di macchine sgombraneve<br />

V F<br />

Questa scheda può essere verificata con l’uso del nostro CORRETTORE ELETTRONICO (versione <strong>2010</strong>)<br />

SCHEDA<br />

Fac-Simile<br />

Esercitazione AULA<br />

1/I<br />

11 <strong>Il</strong> limite massimo di velocità sulle autostrade<br />

è ordinariamente di 130 Km/h per autocaravan<br />

di massa complessiva fino a 3,5<br />

tonnellate<br />

V F<br />

12 Lo spazio totale di arresto è pari allo spazio<br />

percorso nel tempo di reazione<br />

V F<br />

13 E' obbligatorio dare la precedenza a destra<br />

e a sinistra in presenza del segnale RO-<br />

TATORIA<br />

V F<br />

14 Nella situazione rappresentata in figura il<br />

tram transita per primo<br />

V F<br />

15 E’ consentito il sorpasso a destra dei motocicli<br />

se vi è spazio sufficiente<br />

V F<br />

16 La sosta di emergenza è l'interruzione<br />

della marcia nel caso in cui il veicolo è inutilizzabile<br />

per avaria<br />

V F<br />

17 Gli organi di traino di un veicolo non devono<br />

essere periodicamente lubrificati<br />

V F<br />

18 Durante la marcia nei centri abitati, è obbligatorio<br />

tenere accese le luci anabbaglianti<br />

da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora<br />

prima del suo sorgere<br />

V F<br />

ste saldamente e in posizione corretta<br />

V F<br />

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soluzione dei quiz;<br />

- 4 differenti opzioni di installazione; protezione contro la<br />

duplicazione;<br />

- traduzioni dei quiz in numerose lingue;<br />

- supporto didattico per l’allievo, costituito da un glossario interattivo<br />

per le “parole più difficili” e da commenti a ciascun errore eventualmente commesso;<br />

- statistiche per la valutazione e l’autovalutazione dell’allievo;<br />

- molteplici differenti modalità di esercitazione (e non la semplice<br />

duplicazione del quiz cartaceo):<br />

a. facsimile d'esame didattico ad esaurimento o casuale,<br />

b. ad argomento coordinato con i libri EsseBi,<br />

c. ad argomento con possibilità di scegliere singoli argomenti e anche argomenti in combinazione libera fra loro,<br />

d. simulazione di esame vera e propria (senza aiuti, commenti, lingue di supporto e senza glossario),<br />

e. ripasso individuale sugli errori commessi.<br />

• “Preparazione Globale”: questo libro rappresenta un valido<br />

strumento per l'Insegnante che voglia proporre all'allievo un<br />

unico testo che comprenda tutti gli aspetti didattici necessari<br />

al superamento dell'esame teorico per la patente A e B.<br />

L'opera è composta dalle seguenti parti:<br />

• 25 capitoli esplicativi degli argomenti del corso teorico,<br />

tratti integralmente dai nostri manuali teorici (per maggiori<br />

dettagli sui contenuti si veda quindi i paragrafi dedicati<br />

in questa sezione a "Esame patente A e B" o al<br />

"Manuale Fotografico per le Patenti A e B");<br />

• tutti i Quiz ministeriali, anch'essi suddivisi in 25 capitoli<br />

(e disposti come nel nostro eserciziario "<strong>Il</strong> libro dei Quiz"<br />

- vedi il paragrafo per maggiori descrizioni), ciascuno abbinato<br />

al relativo capitolo di teoria; i quiz sono completi di<br />

correttori manuali rimovibili, posti in fondo al libro;<br />

• numerosi esempi di schede fac-simile esame;<br />

• fac-simile del pieghevole ministeriale contenente "SE-<br />

GNALI STRADALI - RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE"<br />

• raccolta di tutte le "proposizioni vere" ordinate per argomento.<br />

PREPARAZIONE<br />

GLOBALE<br />

<br />

F<br />

V<br />

PATENTE A e B LISTATO <strong>2010</strong><br />

LA TEORIA + TUTTI I QUIZ<br />

V<br />

STIAMO LAVORANDO A<br />

• “Correttore elettronico (nuova versione “dual-function”): permetterà di correggere le prove d’esame<br />

svolte sulle nostre schedine esercitazione relative al libro “Quiz a Schede” e alle schede “Prova Finale”.<br />

• “Libri Multilingue”: un ausilio per gli allievi stranieri, ancora più importante di prima per poter affrontare<br />

l’esame in Italiano<br />

Per informazioni o ordinazioni:<br />

invia una e-mail a: ordini@essebiitalia.it contatta i nostri distributori di zona


40 41<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

«O BEVI O GUIDI»<br />

L’iniziativa di Assobirra e Unasca, giunta alla sua<br />

seconda edizione, intende sensibilizzare i giovani<br />

sui rischi connessi all’alcol alla guida. In pochi mesi<br />

sono stati sensibilizzati oltre 200mila neopatentati,<br />

il 40% dei giovani con patente. L’obiettivo sarà<br />

raggiungere il 100%<br />

di Luana Adamo<br />

A<br />

lcol e giovani, un connubio che<br />

diventa pericoloso quando è<br />

associato alla guida.<br />

Per sensibilizzare sui rischi connessi all’abuso<br />

di alcol al volante, è partita la seconda<br />

edizione di “O bevi o guidi”, l’iniziata promossa<br />

da Assobirra, in collaborazione con<br />

Unasca, presentata a Roma il 24 novembre<br />

alla presenza di: Piero Perron, Presidente<br />

di Assobirra; Mario Forneris, Segretario nazionale<br />

autoscuole Unasca; Mario Valducci,<br />

Presidente Commissione Trasporti alla Camera;<br />

Sergio Dondolini, Direttore generale<br />

per la sicurezza stradale del Ministero delle<br />

Infrastrutture e dei Trasporti.<br />

Quest’anno la campagna è rivolta soprattutto<br />

ai giovani minori di 21 anni e ai neopatentati,<br />

alla luce delle nuove modifiche<br />

del Codice della Strada che inaspriscono le<br />

pene per queste categorie. In pochi mesi<br />

sono stati sensibilizzati oltre 200mila neopatentati,<br />

il 40% dei giovani che hanno<br />

conseguito la patente, e l’obiettivo, in futuro,<br />

sarà di raggiungere il 100%. Piero<br />

Perron ha ribadito l’impegno di Assobirra<br />

per il consumo responsabile e in particolare<br />

per “O bevi o guidi”, un’iniziativa che già dal<br />

nome esprime la volontà di colpire al cuore<br />

dei giovani con il suo linguaggio diretto.<br />

«Secondo la MAkno <strong>2010</strong>, 9 italiani su 10<br />

dichiarano di apprezzare i nostri sforzi», ha<br />

detto Perron.<br />

Da parte del segretario nazionale autoscuole,<br />

Mario Forneris, vi è la convinzione<br />

di aver dato un contributo al miglioramento<br />

dello stato delle cose, creando crescente<br />

consapevolezza sul tema. «Aumenterà<br />

questo impegno sulla base dell’esperienza<br />

dell’anno precedente, più in linea con le<br />

attività parlamentari perché la nuova edizione<br />

coinvolge anche i ragazzi sotto i 21<br />

anni», ha detto Forneris. Inoltre, un dato<br />

importante riguarda i nuovi quiz d’esame<br />

che saranno attivi dal 3 gennaio 2011:<br />

grazie al contributo di Unasca e Assobirra<br />

sono state inserite alcune domande dedicate<br />

al tema dell’alcol alla guida. Ma l’impegno<br />

non è solo nei luoghi parlamentari.


Da sinistra: Mario Valducci, Piero Perron, Giuseppe De Filippi<br />

(giornalista e moderatore), Mario Forneris, Sergio Dondolini<br />

«La campagna con Assobirra darà un imput<br />

di uniformità alla didattica - ha commentato<br />

il Segretario nazionale -, perché molte scuole<br />

guida hanno aderito all’iniziativa di tenere<br />

una lezione dedicata agli effetti dell’alcol per<br />

educare i ragazzi». Inoltre, la campagna di<br />

sensibilizzazione proseguirà nelle università<br />

italiane, con un periodo di prova nei primi<br />

tre mesi del 2011, presso gli atenei più rappresentativi.<br />

<strong>Il</strong> terzo lunedì del mese ci sarà<br />

un momento di formazione con gli esperti<br />

Unasca che ricorderanno agli studenti i limiti<br />

di tasso alcolico nel sangue; verranno anche<br />

distribuiti dai volontari di Assobirra 10mila<br />

alcol-test e 20mila leaflet informativi.<br />

<strong>Il</strong> Presidente Valducci è intervenuto sull’importanza<br />

della sicurezza: «L’impegno contro<br />

l’incidentalità stradale è un’azione importante<br />

e l’incontro di oggi va nella giusta direzione.<br />

Non è una questione che riguarda solo i<br />

familiari delle vittime, bensì l’intera società<br />

sia in termini di costo di vite sia in termini<br />

di costo sociale, pari a 35 miliardi di euro».<br />

«La norma inserita nel nuovo Codice della<br />

Strada sulla tolleranza zero per i giovani e i<br />

conducenti professionali rappresenta l’inizio<br />

di un percorso; in particolare - ha dichiarato<br />

Valducci - ritengo che il Testo andrebbe suddiviso<br />

in due sezioni di articoli: quelli inerenti<br />

i conducenti di guida e quelli relativi a chi si<br />

occupa di sicurezza e circolazione». E sugli<br />

impegni importanti ha detto: «È necessario<br />

far sì che le visite mediche per verificare i<br />

requisiti psico-fisici alla guida siano effettivamente<br />

eseguite e abbiano una maggiore<br />

frequenza dopo una certa età; e, compatibilmente<br />

con le nuove tecnologie, vanno<br />

evitate lungaggini nelle procedure. A breve,<br />

inoltre, faremo un intervento sulla telefonia<br />

mobile per migliorare il comportamento nella<br />

guida». Sul tema oggetto dell’incontro ha<br />

dichiarato: «Ritengo fondamentale la lucidità<br />

alla guida, soprattutto in certe fasce orarie.<br />

Da nuova norma, i locali saranno dotati<br />

di etilometri che potranno consegnare dopo<br />

le 24 a chi dovrà mettersi alla guida, per<br />

poter verificare se il valore di alcol assunto è<br />

nei limiti della legge. Sono a favore del bere<br />

responsabile, ma vanno rispettati i limiti per<br />

la salvaguardia della vita».<br />

Al Presidente della Commissione viene rivolta<br />

una domanda da parte di Perron, Presidente<br />

Assobirra, che ha ricevuto il plauso<br />

di tutti i relatori. Ovvero, la necessità di un<br />

provvedimento che introduca l’insegnamento<br />

dei rischi connessi all’alcol nelle scuole<br />

guida. Valducci si è dichiarato favorevole,<br />

affermando che più di un terzo di incidenti<br />

mortali sono provocati dallo stato di<br />

ebbrezza». È seguito l’intervento di Sergio<br />

Dondolini, che ha ribadito l’attenzione particolare<br />

del Ministero nei confronti di alcol e<br />

droga. «Sono aumentati i controlli di Polizia<br />

e Carabinieri e i dati dicono che funzionano<br />

come effetto deterrente perché dimostrano<br />

un calo delle vittime di incidenti stradali nel<br />

2009 (-1,6% i sinistri, -10,3% i decessi e<br />

-1,1% i feriti, secondo il recente rapporto<br />

Aci-Istat, ndr). Va migliorato il sistema di<br />

acquisizione dei dati perché spesso l’Istat<br />

tralascia di considerare alcune casistiche. <strong>Il</strong><br />

punto fondamentale è quello di fare massa<br />

critica nei confronti della sicurezza stradale;<br />

dal 2001 a oggi vi è stata una riduzione<br />

del 40,3% dei morti sulle strade. Non<br />

abbiamo ancora raggiunto il 50% richiesto<br />

dall’Unione Europea, ma abbiamo acquisito<br />

la consapevolezza che molto si può fare per<br />

migliorare».<br />

Sul sito www.beviresponsabile.it vi è una<br />

sezione speciale dedicata all’iniziativa.<br />

NOSTALGIA SU DUE RUOTE<br />

Moto d’epoca. Vendita, acquisto e regole di circolazione sono spesso frammentate<br />

su tutto il territorio nazionale. Per dare uniformità è stata siglata a Roma, il 24<br />

novembre, una lettera di intenti tra Unasca e la Federazione Motociclistica Italiana<br />

42<br />

43<br />

di Antonella Vicini<br />

E<br />

siste un mondo fatto di foto in<br />

bianco e nero e di vecchi filmati.<br />

Di ricordi tramandati. In questo<br />

mondo abitano anche le moto d’epoca, tirate<br />

fuori dai musei e rimaste in vita grazie<br />

alla passione, la cura e la dedizione degli<br />

amatori. Le moto, come le auto d’epoca,<br />

si cercano, si vendono, si comprano, si<br />

restaurano e si mettono in<br />

circolazione. Per far questo è<br />

necessario che siano iscritte<br />

al Registro Storico Nazionale.<br />

<strong>Il</strong> Registro, che dipende<br />

dal Settore Utenze della<br />

Federazione Motociclistica<br />

Italiana, attualmente conta<br />

circa tredicimila soci e gestisce<br />

annualmente ventimila<br />

nuove iscrizioni. Si tratta di<br />

operazioni che si svolgono<br />

nei Moto Club sparsi su tutto<br />

il territorio nazionale o attraverso<br />

gli Studi di Consulenza automobilistica.<br />

Una frammentarietà che spesso<br />

complica il percorso dei motoamatori, a cui<br />

si aggiunge, a volte, una scarsa conoscenza<br />

delle questioni normative. Anche per<br />

questa ragione, lo scorso 24 novembre, è<br />

stata siglata a Roma una lettera di intenti<br />

tra FMI, rappresentata dal vice Presidente<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

federale e Presidente del Settore Utenza,<br />

Massimo Mita, e Unasca, rappresentata dal<br />

Presidente nazionale Vincenzo Cannatella,<br />

con lo scopo di dare il via a un rapporto<br />

di collaborazione tra i due Enti, in settori<br />

di comune interesse. Uno di questo è proprio<br />

quello delle moto d’epoca. Maggiore<br />

omogeneità e maggiori competenze sem-<br />

brano essere le due parole chiave messe<br />

all’ordine del giorno. «Molto spesso - ha<br />

ricordato Ottorino Pignoloni, segretario<br />

nazionale Studi di Unasca - riceviamo segnalazioni<br />

da parte di utenti che non conoscono<br />

né le procedure, né la Federazione<br />

Motociclistica». La situazione attuale mostra<br />

l’assoluta necessità di togliere spazio<br />

agli “improvvisatori” per permettere agli<br />

appassionati di conoscere al meglio la<br />

complessa normativa esistente, di rispettarla<br />

e di rapportarsi con gli enti preposti<br />

a concedere i documenti necessari alla circolazione.<br />

Unasca può contribuire a raggiungere<br />

questi risultati attraverso gli studi di consulenza<br />

e gli interventi formativi<br />

indirizzati ai consulenti,<br />

fornendo un’adeguata<br />

assistenza amministrativa e<br />

informativa per tutti coloro<br />

che vorranno avvicinarsi alla<br />

Federazione Motociclistica<br />

Italiana e alle sue molteplici<br />

iniziative. Secondo una valutazione<br />

effettuata a livello<br />

regionale, tutto ciò incrementerebbe<br />

il volume delle<br />

iscrizioni di 10mila unità ogni<br />

anno. Entrambi i partner si<br />

impegneranno a segnalare sui propri siti<br />

internet la presenza geografica sul territorio<br />

di Studi di consulenza automobilistica<br />

riconosciuti come validi dalla FMI, facilitando<br />

il compito degli amatori, attraverso<br />

opportuni rimandi on-line. Si tratta di «una<br />

prima pagina di una relazione lunga e proficua»,<br />

ha sottolineato Massimo Mita.


CONOSCERE IL SISTRI<br />

<strong>Il</strong> Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, noto come Sistri, è stato<br />

costituito su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio<br />

e del Mare lo scorso anno. Obiettivo? Innovare, attraverso l’informatizzazione,<br />

l’intera filiera dei rifiuti. Ne parla Eugenio Onori, Presidente dell’Albo nazionale<br />

gestori ambientali del Dicastero<br />

di Luciano Tirinnanzi<br />

Come funziona esattamente questo strumento<br />

innovativo per tracciare i rifiuti?<br />

La tracciabilità dei rifiuti speciali, pericolosi<br />

e non pericolosi, sarà presto semplificata<br />

grazie all’utilizzo di soluzioni tecnologiche<br />

avanzate, nello specifico dispositivi elettronici<br />

quali: chiavette Usb per l’accesso<br />

in sicurezza dalla postazione dell’utente al<br />

sistema, idonee a consentire la trasmissione<br />

dei dati, a firmare elettronicamente le<br />

informazioni fornite e a memorizzarle sul<br />

dispositivo stesso; dispositivi sugli autoveicoli<br />

che trasportano i rifiuti (black box),<br />

con la funzione di monitorare il percorso, e<br />

sistemi di videosorveglianza degli impianti<br />

di incenerimento e co-incenerimento dei<br />

rifiuti. <strong>Il</strong> nuovo sistema andrà a sostituire<br />

l’attuale, basato su documenti cartacei<br />

come: il registro di carico e scarico, i<br />

formulari di identificazione dei rifiuti, la<br />

dichiarazione Mud (Modulo unico di dichiarazione<br />

ambientale, ndr) annuale. Obblighi<br />

previsti per tutti coloro che hanno a che<br />

fare con la gestione dei rifiuti speciali, dai<br />

produttori ai trasportatori ai gestori di impianti<br />

di smaltimento e recupero. <strong>Il</strong> nuovo<br />

sistema, oltre a garantire maggiore legalità<br />

nella gestione dei rifiuti, comporterà la<br />

possibilità di ottenere l’immediatezza della<br />

fornitura dei dati (i dati sulla gestione dei<br />

rifiuti oggi disponibili sulla base dell’attuale<br />

sistema risalgono a tre anni fa),<br />

che potrà costituire un valido strumento<br />

per l’impostazione di adeguate politiche<br />

ambientali. Inoltre, potrà essere instaurato<br />

un regime di snellimento reale delle<br />

procedure con un abbattimento dei costi<br />

per le imprese inserite nel sistema rispetto<br />

all’attuale situazione. Insomma, una vera<br />

politica sui rifiuti.<br />

<strong>Il</strong> sistema è già attivo?<br />

Ad oggi, siamo nella fase finale della distribuzione<br />

dei dispositivi. <strong>Il</strong> Sistri, comunque,<br />

è operativo dal primo ottobre per<br />

chi è in possesso dei dispostivi. Dal primo<br />

ottobre al 31 <strong>dicembre</strong>, comunque, si continua<br />

obbligatoriamente ad operare anche<br />

col vecchio regime, dunque fa ancora fede<br />

il cartaceo. Questi mesi servono proprio<br />

per testare la funzionalità del sistema. Dal<br />

primo gennaio 2011, invece, tutto passerà<br />

al nuovo sistema elettronico.<br />

Oltre a eliminare la burocrazia inutile, quali<br />

altri benefici vi aspettate di ottenere?<br />

Snellire la burocrazia è già molto: se il<br />

Sistri da una parte smaltirà una serie di<br />

adempimenti burocratici e faciliterà la vita<br />

delle imprese, perché ad esempio una<br />

volta immessi i dati nel sistema non vanno<br />

più ripetuti, dall’altra comporterà anche un<br />

reale abbattimento dei costi per le piccole<br />

e medie imprese: oggi l’attuale regime<br />

costa circa 600 milioni di euro, il Sistri<br />

una volta a regime, costerà certamente<br />

meno. Inoltre, sono tutt’altro che secondari,<br />

come si diceva, i profili di legalità e<br />

la potenzialità offerta dal sistema per la<br />

conoscenza in tempo reale dei dati sulla<br />

movimentazione dei rifiuti sul territorio<br />

nazionale.<br />

Come funzionano esattamente i nuovi dispositivi?<br />

Entro dieci giorni dalla produzione del rifiuto,<br />

e comunque prima di movimentarlo,<br />

l’imprenditore inserisce i dati nella scheda<br />

elettronica denominata “registro cronologico”.<br />

Quando poi intende movimentarli, apre<br />

la “scheda di movimentazione”, indicando le<br />

tipologie di rifiuti, il nominativo del trasportatore<br />

iscritto all’Albo e del gestore dell’impianto<br />

di destinazione. Tali dati compaiono<br />

anche nel computer del trasportatore, il<br />

quale prima dà l’ok quindi fornisce i dati<br />

di propria competenza (nominativo conducente,<br />

targa del veicolo, tempistica, ecc.).<br />

<strong>Il</strong> conducente si reca dunque dal produttore<br />

del rifiuto, inserisce la propria chiavetta<br />

Usb nel suo computer, dove è documentato<br />

il carico di rifiuti che dovrà trasportare, poi<br />

la inserisce nella black box e parte. Giunto<br />

all’impianto di destinazione, il conducente<br />

scarica i dati della chiavetta Usb nel computer<br />

del destinatario dell’impianto, e scarica<br />

il rifiuto. Questo è il flusso di base. I decreti<br />

ministeriali disciplinano anche casi particolari<br />

di movimentazione dei rifiuti.<br />

44<br />

45<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Questo vale anche per l’estero?<br />

<strong>Il</strong> circuito è solo italiano. <strong>Il</strong> sistema, però,<br />

controlla anche le movimentazioni dei rifiuti<br />

che provengono da altri Paesi o che vengono<br />

trasportati verso altri Paesi.<br />

Quando è stato progettato questo sistema?<br />

La prima previsione risale alla Finanziaria<br />

2007, nella passata legislatura, dove si prevedeva<br />

anche uno stanziamento di 5 milioni<br />

di euro per il sistema di controllo della<br />

tracciabilità dei rifiuti. Successivamente, il<br />

decreto legislativo n. 4 del 1998 ha previsto<br />

l’installazione delle apparecchiature<br />

per talune categorie di soggetti coinvolti<br />

nella gestione dei rifiuti, mentre la legge<br />

102 del 2009 ha previsto l’emanazione di<br />

decreti attuativi del sistema, successivamente<br />

emanati a <strong>dicembre</strong> 2009, febbraio,<br />

luglio e l’ultimo a settembre scorso. Anche<br />

la nuova direttiva comunitaria sui rifiuti<br />

n. 2008/98/CE ha previsto la tracciabilità<br />

elettronica di rifiuti, che però riguarda solo<br />

i rifiuti pericolosi.<br />

I prossimi progetti da mettere in campo?<br />

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri<br />

in via definitiva, ed è in corso di pubblicazione<br />

sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto<br />

legislativo di recepimento della nuova direttiva<br />

sui rifiuti. Esso, tra l’altro, contiene<br />

disposizioni importanti per i trasportatori<br />

dei rifiuti, quali la previsione di procedure<br />

più semplificate e meno onerose per<br />

l’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori<br />

ambientali o l’obbligo d’iscrizione per le imprese<br />

estere che effettuano i trasporti transfrontalieri.<br />

<strong>Il</strong> Comitato nazionale dell’Albo<br />

sarà chiamato a regolamentare, anche con<br />

il contributo delle associazioni dell’autotrasporto,<br />

le nuove previsioni legislative.


QUANTO COSTA<br />

VIOLARE IL CODICE<br />

<strong>Il</strong> nuovo sistema di sanzioni nella nautica da diporto<br />

I<br />

l Codice della nautica da diporto del<br />

2005 ha introdotto un nuovo “sistema”<br />

di sanzioni per il diporto nautico.<br />

Prima vigeva un solo articolo - l’articolo<br />

39 della legge n. 50/1971 - che attribuiva<br />

prevalenza al codice penale e alle norme<br />

penali del codice della navigazione rispetto<br />

alla disciplina speciale del diporto. Inoltre,<br />

l’art. 39 individuava quale reato la<br />

condotta di un natante senza<br />

patente e prevedeva<br />

soltanto due illeciti amministrativi<br />

– l’inosservanza<br />

di divieti segnalati<br />

di interdizione<br />

alla navigazione e la<br />

generica inosservanza<br />

delle disposizioni della<br />

stessa legge n. 50/1971 –,<br />

così lasciando che i gravi illeciti<br />

depenalizzati (c.d. “megamulte”) contenuti<br />

nel codice della navigazione e le norme<br />

penali si applicassero ai diportisti. Ad esempio,<br />

si applicavano alla nautica da diporto<br />

gli articoli 1164 cod. nav. (inosservanza di<br />

norme sui beni pubblici, illecito depenalizzato<br />

punito fino a sei milioni delle vecchie<br />

di Aniello Raiola<br />

Ufficiale superiore del Corpo delle Capitanerie di porto<br />

lire), 1174 cod. nav. (inosservanza di norme<br />

di polizia, illecito depenalizzato punito fino<br />

a dodici milioni), 1193 cod. nav. (inosservanza<br />

di disposizioni sui documenti di bordo,<br />

illecito depenalizzato punito fino a diciotto<br />

milioni) e 1231 cod. nav. (inosservanza di<br />

norme sulla sicurezza della navigazione, illecito<br />

penale punito con l’arresto fino a tre<br />

mesi o con l’ammenda).<br />

<strong>Il</strong> sistema sanzionatorio oggi<br />

vigente rappresenta il punto<br />

di arrivo di un lungo<br />

percorso concettuale<br />

prima che giuridico,<br />

che è partito dalla constatazione<br />

che non ha<br />

alcun senso confrontare<br />

il comportamento del comandante<br />

di una nave mercantile<br />

con quello di un diportista,<br />

essendo completamente diversi i presupposti<br />

delle legislazioni collegate ai due tipi<br />

di navigazione. Ecco che il Codice reca un<br />

sistema sanzionatorio totalmente depenalizzato<br />

(solo sanzioni amministrative e non<br />

penali), più moderno, idoneo a disciplinare<br />

le violazioni più ricorrenti connesse con la<br />

navigazione da diporto, ispirato al criterio<br />

della proporzionalità tra offesa recata con<br />

l’illecito e sanzione; in tal modo è escluso<br />

il ricorso alle norme penali o alle c.d. megamulte<br />

del codice della navigazione.<br />

Al riguardo, sarà utile fare qualche esempio.<br />

Assumere il comando di un’unità da<br />

diporto senza la patente nautica prescritta<br />

può costare da 2.066 a 8.263 euro con sospensione<br />

della licenza di navigazione per<br />

30 giorni. La sanzione è raddoppiata se si<br />

tratta di nave da diporto. Sempre in materia<br />

di patenti, navigare con patente scaduta di<br />

validità è punito con sanzione compresa tra<br />

207 e 1.033 euro.<br />

Passando al settore della pubblicità nei registri<br />

navali, l’omessa o ritardata trascrizione<br />

(oltre i 60 giorni dalla data dell’atto) comporta<br />

una sanzione da € 207 a € 1.033.<br />

Poi, con la stessa sanzione (ridotta alla<br />

metà se l’illecito è compiuto con un natante<br />

da diporto) sono puniti i seguenti comportamenti:<br />

non osservare una disposizione di<br />

legge o di regolamento o un provvedimento<br />

RUBRICA DI INFORmAZIONE NAUTICA<br />

legalmente emanato dall’autorità competente<br />

in materia di uso del demanio marittimo,<br />

del mare territoriale e delle acque interne,<br />

compresi i porti, ovvero non osservare una<br />

disposizione di legge o di regolamento in<br />

materia di sicurezza della navigazione. In<br />

quest’ultima materia (sicurezza) sono applicabili,<br />

altresì, la confisca amministrativa del<br />

mezzo nautico in caso di rilevante pericolo<br />

per l’incolumità delle persone e la sospensione<br />

della patente fino a tre mesi quando<br />

l’abilitato commetta atti di imprudenza o di<br />

imperizia tali da compromettere l’incolumità<br />

pubblica o da produrre danni.<br />

Rilevante la sanzione irrogata (da € 2.066 a €<br />

8.263) per l’utilizzo della targa prova fuori dai<br />

casi previsti e per gli illeciti in materia di uso<br />

commerciale delle unità da diporto (esercitare<br />

le attività di locazione, noleggio, appoggio<br />

per le immersioni subacquee e insegnamento<br />

46<br />

47<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

della navigazione da diporto senza che tali attività<br />

siano state annotate nei relativi registri<br />

di iscrizione e nella licenza di navigazione oppure<br />

utilizzare imbarcazioni o navi da diporto<br />

adibite ad un uso commerciale per altro uso<br />

commerciale non dichiarato o quelle adibite<br />

a locazione e noleggio per attività non commerciali,<br />

cioè per il c.d. diporto puro).<br />

Con norma residuale il Codice punisce (sanzione<br />

da € 50 a € 500), infine, l’inosservanza<br />

di qualsiasi altra sua disposizione o di<br />

un provvedimento legittimamente emanato<br />

dall’autorità competente (ad es. ordinanze<br />

della Capitaneria di porto).<br />

In conclusione, vanno ricordate le disposizioni<br />

da ultimo (2009) introdotte nel Codice<br />

in tema di uso di alcol e di sostanze stupefacenti:<br />

assumere il comando di un’unità da<br />

diporto in stato di ubriachezza o sotto l’effetto<br />

di altre sostanze inebrianti o stupefacenti<br />

comporta una sanzione da 2.066 a 8.263<br />

euro (raddoppiata se si tratta di nave da diporto),<br />

la sospensione della licenza di navigazione<br />

per 30 giorni e l’eventuale sospensione<br />

della patente fino a sei mesi.


CONVEgNO PROVINCIALE<br />

gLI INCONTRI, gLI APPUNTAmENTI E I LUOgHI IN ITALIA E ALL’ESTERO<br />

Formazione del conducente e consulenza automobilistica.<br />

Funzioni ad alto contenuto pubblico al servizio della Collettività<br />

e Istituzioni<br />

4 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> – Benevento<br />

SEmINARI DEL CENTRO STUDI FERRARI<br />

I seguenti incontri si svolgono dalle ore 9.00 alle ore 13.00<br />

presso le sedi di seguito riportate:<br />

Nuovo Codice Della Strada<br />

4 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> – Pordenone<br />

Presso il “Grand Hotel President”<br />

Nuovo Listato d’esame per Le patenti A E B<br />

4 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> – Torino<br />

Presso il “Consorzio C.A.S.T.”<br />

Nuovo Listato d’esame per le patenti A E B<br />

4 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> – San Benedetto del Tronto (AP)<br />

Presso il “CIAR Autoscuole Sprint”<br />

Per informazioni: www.cesareferrari.it<br />

PARTNERSHIPS AgAINST DRINk DRIVINg IN EUROPE<br />

Enforcement, Education, Engagement<br />

L’incontro intende discutere del pericoloso uso dell’alcol alla guida, attraverso momenti di dibattito tra gli stakeholders dei vari Paesi europei.<br />

La conferenza è organizzata dalla Belgian Road Safety Institute e dal Brewers of Europe, l’associazione dei produttori europei.<br />

3 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> - Bruxelles<br />

Presso l’Hotel Silken Berlavmont<br />

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49<br />

il tergicristallo <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong>


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«<strong>Il</strong> nuovo sistema di controllo (che<br />

permette di verificare il rispetto dei<br />

tempi di guida e di riposo dei conducenti<br />

professionali, e che si va<br />

ad aggiungere ai normali controlli<br />

di routine) fornisce alle forze di Polizia uno strumento in più per<br />

salvaguardare la sicurezza di tutti. Del resto, è quasi superfluo<br />

rilevare che la guida richiede sempre massima attenzione e prontezza<br />

di riflessi e che la stanchezza psico-fisica è spesso all’origine<br />

di gravi incidenti».<br />

Ivan Piraccini, Assessore alla Polizia Municipale di Cesena<br />

«Ci piace essere un passo avanti nel<br />

nostro impegno per la sicurezza e<br />

con “L’angolo della prevenzione”: la<br />

nuova iniziativa di Autostrade per<br />

l’Italia, nata con l’obiettivo di fornire<br />

agli autotrasportatori in viaggio un servizio innovativo e gratuito per<br />

il monitoraggio dello stato generale di salute. Dopo il Telepass (che<br />

ha aumentato la fluidità del traffico), il Tutor che ha dimezzato la<br />

mortalità, i Benzacartelloni (che hanno fanno chiarezza sui prezzi<br />

dei carburanti), l’asfalto drenante, il caffè gratis di notte, La Consulta<br />

sulla Sicurezza, abbiamo ideato questa nuova campagna nell’assoluta<br />

consapevolezza che una guida sicura non possa prescindere<br />

da un buono stato di salute del conducente».<br />

Giovanni Castellucci, amministratore delegato<br />

di Autostrade per l’Italia<br />

«Tabelle e precursori all’interno di<br />

pub e ristoranti consentono al cliente<br />

di affrontare più serenamente la<br />

guida ed evitare, in caso di fermo<br />

da parte delle forze dell’ordine, di<br />

incorrere nelle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza.<br />

Gli esercenti saranno in grado di assistere i clienti che dovessero<br />

richiedere delucidazioni ed effettuare i test per calcolare il tasso di<br />

alcol nel sangue».<br />

Federazione Italiana Pubblici Esercizi<br />

«Attenzione perché basterà anche<br />

una sola birra per far scattare sanzioni<br />

da cinque fino a ventimila euro<br />

a carico di titolari e gestori di bar,<br />

ristoranti, chioschi e venditori ambulanti<br />

che non rispetteranno le regole. Siamo convinti che queste disposizioni<br />

siano un buon deterrente per limitare gli incidenti stradali<br />

dovuti ad abuso di alcol e comunque confidiamo nel fatto che la loro<br />

applicazione avvenga gradualmente».<br />

Giancarlo Deidda, Presidente di Confcommercio

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