Periodico dell'Unasca - Poste Italiane SpA - Il Tergicristallo
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2 XII Congresso Nazionale Unasca<br />
3 Gli eletti al Congresso<br />
4<br />
26<br />
Convegno Nazionale<br />
Riforma del Codice della Strada: obiettivo sicurezza<br />
fi sica e giuridica nella circolazione dei veicoli<br />
<strong>Il</strong> Portale dell’Automobilista:<br />
uno strumento di successo<br />
<strong>Il</strong> <strong>Tergicristallo</strong> - <strong>Periodico</strong> dell’Unasca - <strong>Poste</strong> <strong>Italiane</strong> S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art. 1. Comma 1 - Comma 1 - DCB Roma - n.11 dicembre 2008<br />
Mensile dell’UNASCA - Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica<br />
<strong>Il</strong> <strong>Tergicristallo</strong><br />
Piazza Marconi, 25<br />
00144 Roma<br />
tel: 06 54221986<br />
fax: 06 5916542<br />
numero verde: 800 016374<br />
e-mail: unasca@unasca.it<br />
web: www.unasca.it<br />
N. 11 - Dicembre 2008<br />
Registrazione Tribunale di Roma<br />
n.30/97 del 20/01/1997<br />
Direttore Responsabile<br />
Orietta Cicchinelli<br />
Redazione<br />
MediaRoma<br />
di Anna Beatrice Lucci<br />
Progetto grafi co<br />
Martino Palladini<br />
Realizzazione e stampa<br />
Meet Seasons Srl<br />
Via dei Banchi Vecchi, 58<br />
00186 Roma<br />
Stampato presso<br />
Allestimento Grafi co Biotto S.r.l.<br />
Via della Solfarata km 10,900<br />
Pomezia (RM)<br />
Finito di stampare<br />
nel mese di dicembre 2008<br />
L’Unasca aderisce:<br />
<strong>Periodico</strong> iscritto<br />
all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />
Dichiarazione di tiratura<br />
resa dal Garante per l’Editoria<br />
ai sensi del comma 28<br />
della legge 23/12/96 n.650<br />
5.000 copie
Autosoft<br />
Centro Studi Cesare Ferrari<br />
Essebi<br />
Fiat<br />
XII Congresso Na<br />
Si è svolto a Roma il 22 e 23 novembre scorso, presso<br />
l’Hotel Aran Mantegna, il XII Congresso Nazionale<br />
Unasca.<br />
Dopo tre anni, il grande evento ha riunito nuovamente<br />
tutti i componenti il Comitato di Presidenza, le Segreterie<br />
Nazionali di Settore, i Segretari Regionali e<br />
Provinciali e i Delegati per condividere un programma<br />
di future azioni da intraprendere e per eleggere la dirigenza<br />
che guiderà l’Associazione per i prossimi tre<br />
anni.<br />
Nell’ambito del Congresso, la mattina di sabato 22, si<br />
è tenuto il Convegno Nazionale dal tema “Riforma del<br />
Codice della Strada: obiettivo sicurezza fi sica e giuridica<br />
nella circolazione dei veicoli” al quale hanno partecipato<br />
numerosi rappresentanti del mondo politico<br />
italiano, oltre a numerose autorità.<br />
Dopo un ricco buff et, nel pomeriggio dello stesso giorno<br />
i congressisti hanno discusso e votato le modifi che<br />
statutarie. A seguire, la presentazione delle candidatu-<br />
<strong>Poste</strong> <strong>Italiane</strong><br />
Sermetra
zionale Unasca Gli eletti al Congresso<br />
re e l’elezione del Presidente.<br />
La giornata si è chiusa con l’elezione dei componenti<br />
il Collegio dei Revisori dei Conti e del Collegio dei Probiviri.<br />
La domenica mattina, dopo la proclamazione degli<br />
eletti e la chiusura dei lavori congressuali, si sono aperti<br />
i Consigli Nazionali di settore, in due distinte sale, con<br />
la presentazione delle candidature a Segretario Nazionale<br />
e delle liste dei componenti le Segreterie Nazionale.<br />
Gli eletti sono stati proclamati a fi ne mattinata.<br />
Le sale dell’hotel hanno ospitato gli stand dei numerosi<br />
espositori che hanno attirato l’attenzione dei partecipanti<br />
nei momenti di pausa degli intensi lavori<br />
congressuali. Tra gli altri, lo spazio espositivo del Centro<br />
Studi Cesare Ferrari, quello Sermetra, Editrice La<br />
Strada, Toccafondi Multimedia, Essebi, <strong>Poste</strong> <strong>Italiane</strong> e<br />
Autosoft. Sul piazzale esterno, la Fiat ha esposto una<br />
fi ammante Alfa Romeo MiTO, di recente eletta “Auto<br />
Europa 2009”.<br />
Toccafondi Multimedia<br />
Editrice La Strada<br />
Presidente<br />
Ing. Vincenzo Cannatella<br />
Segretario Nazionale Autoscuole<br />
Mario Forneris<br />
Vice Segretario Nazionale Autoscuole<br />
Antonio Datri<br />
Componenti Segreteria Nazionale Autoscuole<br />
Roberto Giordano<br />
Giampiero Proietti<br />
Carlo Scaini<br />
Teresio Viotti<br />
Segretario Nazionale Studi<br />
Ottorino Pignoloni<br />
Vice Segretario Nazionale Studi<br />
Ivonne Guarnerio<br />
Componenti Segreteria Nazionale Studi<br />
Alessandro Cherubini<br />
Nicola Ligorio<br />
Liborio Salamone<br />
Michele Zanetti<br />
Presidente Collegio dei Probiviri<br />
Romano Cestari<br />
Componenti Autoscuole Collegio Probiviri<br />
Vittorino Paggiaro<br />
Domenico Ramaglia<br />
Supplenti<br />
Giuseppe Fatta<br />
Giovanni Longo<br />
Componenti Studi Collegio dei Probiviri<br />
Antonella Parma<br />
Saverio De Chiara<br />
Supplenti<br />
Alessandro Simonini,<br />
Manrico Alessandrini<br />
Collegio dei Revisori dei Conti<br />
Giuseppe Caserta<br />
Renzo Ciceroni<br />
Emilio Patella<br />
Supplenti<br />
Salvatore Sardo<br />
Nicola Prioli
4<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
<strong>Il</strong> XII Congresso Nazionale Unasca ha<br />
preso il via, la mattina del 22 novembre<br />
2008, con il Convegno dedicato<br />
alla “Riforma del Codice della Strada:<br />
obiettivo sicurezza fi sica e giuridica<br />
nella circolazione dei veicoli”.<br />
Vi hanno preso parte autorevoli rappresentanti<br />
del mondo politico che hanno<br />
aff rontato il tema con grande competenza,<br />
attenzione e coinvolgimento.<br />
Numerosa è stata l’affl uenza dei convenuti<br />
che hanno aff ollato la sala<br />
e hanno seguito con grande interesse<br />
tutti gli argomenti trattati dai<br />
relatori, poiché sono stati toccati<br />
nel vivo i problemi della categoria.<br />
<strong>Il</strong> Presidente dell’Unasca, ing. Vincenzo<br />
Cannatella, ha accolto la rappresentanza<br />
politica e, dopo il messaggio<br />
di saluto iniziale, ha avviato i lavori.<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
XII Congresso Na<br />
Ing. Vincenzo Cannatella<br />
Presidente Unasca<br />
Riforma del Codic<br />
obiettivo sicurezza<br />
nella circolazion<br />
La presenza di tutti questi parlamentari<br />
sia della maggioranza sia<br />
dell’opposizione con l’on. Meta<br />
che è già stato Presidente della<br />
Commissione Trasporti ci indica<br />
che queste problematiche che noi<br />
portiamo avanti non sono problematiche<br />
che hanno un colore politico.<br />
Sono delle problematiche<br />
che interessano tutti e quindi sono<br />
problematiche interessanti provvedimenti<br />
sul codice della strada<br />
generalmente passano con la convergenza<br />
di tutte le forze politiche,<br />
come voi sapete.<br />
Ormai, l’Unasca è l’interfaccia della<br />
pubblica amministrazione. Noi ve-<br />
niamo chiamati giornalmente sia<br />
dalle Commissioni sia dai Ministeri<br />
per portare avanti queste problematiche.<br />
E abbiamo la presenza in<br />
sala anche nella totalità del Dipartimento<br />
dei Trasporti Terrestri nelle<br />
persone del Capo Dipartimento,<br />
ing. Fumero, che poi inviterò, magari<br />
per qualche breve saluto. Poi<br />
anche del Direttore Generale, Maurizio<br />
Vitelli. Vorrei a questo punto<br />
finire, poi leggerò tutta una serie<br />
di comunicazioni che sono arrivate<br />
da diversi parlamentari e passerei<br />
la parola al Segretario delle Autoscuole,<br />
Mario Forneris, che ci parlerà<br />
di quelle che sono le iniziative<br />
che quest’associazione vorrà portare<br />
avanti nei prossimi tre anni e per<br />
il futuro.
zionale Unasca<br />
e della Strada:<br />
fi sica e giuridica<br />
e dei veicoli<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
5
6<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
Mario Forneris<br />
Segretario Nazionale<br />
Autoscuole Unasca<br />
“<strong>Il</strong> Congresso è certo il momento di<br />
più alta progettualità per il futuro di<br />
un’Organizzazione e della categoria<br />
che questa rappresenta. <strong>Il</strong> nostro si<br />
celebra con cadenza triennale ¬¬per<br />
elaborare un bilancio dell’attività<br />
svolta e porla a raff ronto con il programma<br />
che ci si era dato, ma anche<br />
con i cambiamenti reali che hanno<br />
interessato nel periodo il mondo che<br />
ci circonda”. Lo ha detto il Segretario<br />
Nazionale Autoscuole, Mario Forneris,<br />
il primo dei relatori al Convegno<br />
Nazionale. “Guardando verso il futuro<br />
– ha proseguito - si passa dalla<br />
gestione del quotidiano alla visione<br />
a lungo termine, per proporre il proprio<br />
ruolo all’interno del processo<br />
evolutivo e verifi carne le caratteristiche<br />
di adeguatezza a quelle che saranno<br />
presumibilmente le prospettive<br />
della società”.<br />
Commentando la situazione attuale,<br />
Forneris ha detto che “oggi attraversiamo<br />
un momento nel quale stiamo<br />
toccando con mano quanto le<br />
previsioni sul futuro possono essere<br />
repentinamente e drammaticamente<br />
stravolte. Per fortuna si tratta di<br />
eventi assolutamente eccezionali<br />
nella storia recente, ma ciò non può<br />
costituire un’attenuante rispetto alla<br />
concreta situazione di diffi coltà che<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
colpisce il mondo produttivo e con<br />
esso le nostre imprese”.<br />
“Entro la prossima settimana – ha<br />
sottolineato - ciascuno di noi dovrà<br />
aff rontare la scadenza fi scale di versamento<br />
dell’acconto sulle imposte<br />
per l’anno 2009, su un reddito che<br />
è prevedibile non verrà consolidato,<br />
tant’è che sappiamo che il Governo<br />
lavora all’ipotesi di una riduzione della<br />
percentuale da anticipare visto il<br />
clima di recessione. In quanto piccole<br />
aziende che operano nel terziario<br />
soff riamo particolarmente di questa<br />
congiuntura negativa, in assenza per<br />
altro di qualsiasi forma di ammortizzatore<br />
sociale. Ma a noi, abituati<br />
a camminare con le nostre gambe,<br />
può bastare anche solo l’attenzione<br />
necessaria per dare dignità e rispetto<br />
al nostro lavoro”.<br />
Tuttavia, il Segretario Nazionale Autoscuole<br />
si è detto ottimista perché<br />
“si può cogliere nell’attuale situazione<br />
di crisi anche un profi lo positivo,<br />
infatti si rimettono in discussione i<br />
modelli e si ricomincia a costruire<br />
partendo dalla classica tabula rasa,<br />
ma con il valore aggiunto, nel bene e<br />
nel male, dell’esperienza maturata”.<br />
Secondo Forneris, queste sono le<br />
premesse che illustrano lo scenario<br />
in cui si inserisce il progetto per il domani.<br />
“<strong>Il</strong> ruolo futuro – ha spiegato - che<br />
noi riteniamo di proporre per dare<br />
alle autoscuole una veste moderna,<br />
europea e affi dabile, si inserisce in<br />
un modello di organizzazione sociale<br />
liberista ma al tempo stesso suffi -<br />
cientemente regolata e garantita. Un<br />
sistema nel quale lo Stato dà fi ducia<br />
al cittadino, anche quando svolge attività<br />
d’impresa, ma attiva strumenti<br />
effi caci di vigilanza e di garanzia delle<br />
sanzioni che sono, nel loro insieme,<br />
gli elementi di massima difesa e protezione<br />
per chi opera correttamente.<br />
Per chi, avendo condiviso le regole<br />
del gioco, off re un prezioso contributo<br />
alle Istituzioni e alla Collettività”.<br />
“A queste condizioni – ha continuato<br />
- ogni competenza attribuita ai soggetti<br />
privati non può che accrescere<br />
la soddisfazione di chi ne benefi cia<br />
e di chi l’ha delegata, infatti è ormai<br />
ampiamente dimostrato che, per<br />
varie ragioni, è meglio che i compiti<br />
operativi esulino dall’attività dei<br />
soggetti pubblici ma siano viceversa<br />
svolti da soggetti strutturati per offrire<br />
il migliore servizio con il minore<br />
costo possibile per la collettività. Le<br />
Istituzioni possono più profi cuamente<br />
impegnarsi nelle operazioni di organizzazione,<br />
vigilanza e repressione,<br />
avendo a disposizione risorse umane<br />
altamente qualifi cate che, con la loro<br />
azione di controllo, impongano elevata<br />
professionalità ai soggetti controllati”.<br />
Mario Forneris:<br />
“Vogliamo essere a<br />
fi anco delle Istituzioni nel<br />
mettere in campo ogni<br />
sforzo per raggiungere<br />
gli obiettivi prefi ssi, così<br />
come per emarginare ed<br />
escludere chi non rema<br />
nella stessa direzione”.<br />
“Possiamo infatti constatare – ha dedotto<br />
- che la messa in opera di attività<br />
o servizi svolti da imprese che<br />
lavorano in sinergia con le Istituzioni<br />
sviluppa un’apprezzabile crescita<br />
della qualifi cazione professionale di<br />
chi le svolge, che si traduce in miglioramento<br />
della qualità del servizio e,<br />
conseguentemente, del ‘prodotto’”.<br />
Mario Fornerisi ha puntualizzato poi<br />
che “tutto ciò può avvenire solo se si<br />
ha chiarezza di ruolo, di competenze,<br />
di obiettivi. Questi elementi sono il<br />
necessario supporto per aff rontare il<br />
rischio d’impresa ossia per programmare<br />
gli investimenti, sia economici<br />
che culturali, necessari per assolvere<br />
a una precisa funzione. Se invece il<br />
sistema è dubbio, se i controlli sono<br />
insuffi cienti o ineffi caci, allora si penalizza<br />
principalmente chi le regole<br />
le vuole rispettare, a tutto vantaggio<br />
di coloro che approfi ttano delle
maglie larghe del sistema, che<br />
lavorano sul fi lo della regolarità e<br />
che, per queste ragioni, possono<br />
proporsi a condizioni impossibili<br />
a chi non accetta compromessi o<br />
ambiguità”.<br />
Sulla mancate disposizioni, attese<br />
già da 18 mesi, che regolano il<br />
provvedimento di liberalizzazione<br />
che le autoscuole hanno subìto<br />
nel 2007 in nome della concorrenza<br />
e del libero mercato, Forneris si<br />
è detto preoccupato per la mancanza<br />
di certezze sul corretto esercizio<br />
dell’attività e sulla sussistenza<br />
del rispetto delle regole nella<br />
competizione. “Questo - ha aff ermato<br />
- è un esempio eclatante di<br />
pesante carenza delle condizioni<br />
indispensabili sopra richiamate<br />
per una razionale e coerente pianifi<br />
cazione delle nostre attività. <strong>Il</strong><br />
fatto che a distanza di un periodo<br />
di tempo così prolungato questi<br />
decreti non abbiano ancora visto<br />
la luce ha lasciato libero spazio a<br />
chi non considera il nostro un servizio<br />
di pubblica utilità, ma opera<br />
con i criteri e secondo i valori applicabili<br />
a una qualunque impresa<br />
commerciale”.<br />
<strong>Il</strong> Segretario Nazionale ha fatto<br />
notare che “gli Associati sono stati<br />
spesso mortifi cati dalle scelte, o<br />
dalle non scelte, delle Amministrazioni<br />
Provinciali che, giustifi cate<br />
dall’assenza di riferimenti, hanno<br />
dato ampia interpretazione alla<br />
Legge nell’applicazione della stessa,<br />
facendo sì che quanto veniva<br />
negato da una certa Provincia<br />
venisse invece concesso da un’altra.<br />
<strong>Il</strong> tutto in perfetta buona fede<br />
e con l’intento di venire incontro<br />
alle esigenze dell’utenza, ma con<br />
eff etti micidiali per la categoria.<br />
Analogamente è stata mortifi cata<br />
la funzione del Legislatore che,<br />
in fase di conversione del Decreto<br />
Legge, ha introdotto requisiti<br />
e condizioni di salvaguardia del<br />
primario interesse della sicurezza<br />
stradale, ampiamente disattesi<br />
per via della perdurante mancan-<br />
za delle norme interpretative”.<br />
“Si pensi al fatto che - ha portato<br />
ad esempio Forneris - la legge ha<br />
disposto per i docenti delle autoscuole<br />
un percorso formativo di<br />
accesso all’abilitazione e un programma<br />
di aggiornamento periodico.<br />
La mancata emanazione del<br />
corrispondente decreto di attuazione<br />
fa sì che questo tassello di<br />
nuova qualifi cazione professionale,<br />
di chi è deputato ad educare le<br />
nuove generazioni di conducenti,<br />
esista solo sulla carta. Ripeto, da<br />
diciotto mesi”.<br />
E ha continuato: “Non solo! <strong>Il</strong> ritardo<br />
ha prodotto l’ulteriore eff etto<br />
negativo di bloccare gli esami di<br />
abilitazione, mettendo in seria diffi<br />
coltà numerose autoscuole che<br />
non riescono più a reperire collaboratori<br />
oppure che non riescono<br />
a completare il passaggio generazionale<br />
nella gestione dell’attività,<br />
spesso tra l’altro obbligato, perché<br />
i fi gli non hanno e non possono<br />
attualmente conseguire i titoli per<br />
subentrare”.<br />
Forneris ha voluto cogliere l’occasione<br />
del Convegno per sollecitare<br />
le Istituzioni presenti “a dare il loro<br />
massimo contributo per la defi nizione,<br />
quanto più rapida possibile,<br />
dell’iter di pubblicazione dei tre<br />
provvedimenti: decreto per la formazione<br />
degli insegnanti e istruttori,<br />
decreto per l’avvio dell’attività<br />
di autoscuola, regolamento<br />
per l’esercizio della stessa attività.<br />
Ho voluto elencarli per rimarcare<br />
quanto siamo scoperti in questo<br />
momento su ogni fronte”.<br />
Riprendendo l’iniziale programma<br />
per il futuro della categoria, il Segretario<br />
Nazionale si è posto alcune<br />
domande: “Che cosa ci si aspetta<br />
per il futuro dalle autoscuole?<br />
Si vuole che mantengano il tradizionale<br />
ruolo, che continuino ad<br />
essere il punto di riferimento per<br />
quel milione circa di cittadini che<br />
ogni anno si rivolgono ad esse per<br />
ricevere formazione ed educazione<br />
utile ad aff rontare la circolazio-<br />
I partecipanti<br />
al Convegno Nazionale<br />
“Riforma del Codice della Strada:<br />
obiettivo sicurezza fi sica e giuridica<br />
nella circolazione dei veicoli”<br />
Saluto:<br />
Ing. Vincenzo Cannatella<br />
Presidente Unasca<br />
Relatori (in ordine di intervento):<br />
Mario Forneris<br />
Segretario Nazionale Autoscuole<br />
Ottorino Pignoloni<br />
Segretario Nazionale Studi<br />
Dott. Bartolomeo Giachino<br />
Sottosegretario Ministero Infrastrutture e Trasporti<br />
On. Mario Valducci<br />
Pres. Comm. Trasporti, <strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni<br />
On. Enrico La Loggia<br />
Vice Presidente gruppo PdL<br />
On. Gaspare Giudice<br />
Vicepres. Comm. Bilancio, Tesoro e Programmazione<br />
Sen. Angelo Maria Cicolani<br />
Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni<br />
On. Michele Pompeo Meta<br />
Comm. Trasporti, <strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni<br />
Sen. Roberto Mura<br />
Commissione Lavori Pubblici, Comunicazioni<br />
On. Silvano Moff a<br />
Comm. Trasporti, <strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni
8<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
ne sulle strade?<br />
Vogliamo continuare a usarle quale<br />
strumento per far crescere il livello di<br />
capacità e consapevolezza dei nostri<br />
conducenti e, nel contempo, gravarle<br />
giustamente dell’onere di essere<br />
sempre all’altezza del compito attribuito?”.<br />
Per risolvere le suddette questioni,<br />
Forneris ha sostenuto che “se la risposta<br />
a queste domande è aff ermativa<br />
allora non si può derogare dalla necessità<br />
di riaff ermarne e valorizzarne<br />
il ruolo professionale, che potrà anche<br />
essere integrato con le competenze<br />
di altri soggetti che meritevolmente<br />
e con effi cacia contribuiscono<br />
per il miglioramento della sicurezza<br />
stradale, ma senza sovrapposizioni o<br />
ambivalenze. Non è utile a nessuno<br />
che si confondano le competenze di<br />
chi è il professionista dell’educazione<br />
e formazione dei conducenti, e di chi<br />
pur contribuendo a dare supporto<br />
alle iniziative di sicurezza stradale<br />
è pur sempre un organismo che ha<br />
tutt’altre fi nalità”.<br />
Si è detto poi certo e convinto che “le<br />
autoscuole italiane, al pari di quelle<br />
degli altri Paesi dell’Unione Europea,<br />
possono garantire un adeguato percorso<br />
formativo ai conducenti dei<br />
veicoli a motore di ogni tipo, così<br />
come per lo svolgimento dell’attività<br />
professionale di conducente. Possono<br />
rieducare al rispetto delle regole<br />
gli automobilisti indisciplinati, dunque<br />
pericolosi. Possono coadiuvare<br />
gli esaminatori ministeriali nelle loro<br />
funzioni di accertamento dell’idoneità<br />
alla guida, attestando la capacità<br />
conseguita dai candidati nel controllo<br />
del veicolo in quelle specifi che<br />
condizioni di circolazione stradale<br />
che non sono di norma verifi cabili<br />
nel corso dell’esame”. Ma tutto ciò “è<br />
subordinato – ha puntualizzato - al<br />
loro concreto riconoscimento quali<br />
strutture autorizzate e vigilate per<br />
l’educazione, la formazione, la specializzazione<br />
e la rieducazione degli<br />
utenti della strada”.<br />
Forneris ha aggiunto inoltre che<br />
“sono maturi i tempi per attribuire<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
all’operato di queste strutture una<br />
valenza diversa rispetto a quella data<br />
all’intervento di chi occasionalmente<br />
e in un contesto non professionale<br />
istruisce alla guida. A coloro che hanno<br />
seguito in autoscuola un corso<br />
teorico e pratico dovrebbe essere riconosciuto<br />
maggior credito rispetto<br />
a chi si è preparato autonomamente,<br />
dunque su base prevalentemente<br />
nozionistica”. E ha ribadito: “Corso teorico<br />
e pratico, perché sono le lezioni<br />
di teoria quelle nelle quali si può<br />
meglio incidere sulla coscienza dei<br />
discenti, in un ambiente collettivo ed<br />
estremamente interattivo”.<br />
Prima di concludere, ha ricordato che<br />
l’Unione Europea ha emanato negli<br />
ultimi otto anni ben quattro direttive<br />
riguardo ai conducenti, nei nove anni<br />
precedenti ne era stata pubblicata<br />
una sola. “Si tratta di un chiaro segnale<br />
– ha detto - che rimarca quale sia<br />
il fulcro su cui si deve agire per fare<br />
leva. Sappiamo quale sia l’impegno<br />
per ridurre lo spargimento di sangue<br />
sulle strade e che, in tale senso, l’intervento<br />
più signifi cativo deve essere<br />
rivolto proprio a chi guida, dunque a<br />
chi determina i comportamenti del<br />
veicolo. Ci sono molte innovazioni<br />
che si possono introdurre nel nostro<br />
sistema per vedere nuovamente una<br />
marcata contrazione del numero<br />
degli incidenti e delle vittime degli<br />
stessi. Si va dall’avvio dell’istruzione<br />
pratica anche per la guida dei ciclomotori<br />
alla revisione delle modalità<br />
d’esame per il rilascio della patente,<br />
all’aggiornamento continuo dei docenti<br />
e degli esaminatori, alla regolamentazione<br />
dei corsi di guida sicura<br />
e della guida accompagnata, per<br />
chiudere con una riorganizzazione<br />
complessiva del sistema sanzionatorio<br />
della patente a punti”.<br />
Mario Forneris ha chiuso il suo intervento<br />
aff ermando con decisione:<br />
“Vogliamo essere a fi anco delle Istituzioni<br />
nel mettere in campo ogni<br />
sforzo per raggiungere gli obiettivi<br />
prefi ssi, così come per emarginare ed<br />
escludere chi non rema nella stessa<br />
direzione!”.<br />
Ottorino Pignoloni<br />
Segretario Nazionale Studi Unasca<br />
“Paura, frustrazione, impotenza, depressione<br />
e di conseguenza sfi ducia<br />
e risentimento rivolti al sistema, alla<br />
politica, all’associazione; il tutto elevato<br />
all’ennesima potenza dallo stato<br />
di grave crisi, reale e mediatica, che<br />
bombarda ogni momento il nostro<br />
vivere quotidiano”. Questo è il grido<br />
di esasperazione lanciato dal Segretario<br />
Nazionale Studi in apertura del<br />
suo intervento con cui ha defi nito<br />
“lo stato d’animo che regna oggi sovrano<br />
nella categoria di imprese che<br />
rappresentiamo”.<br />
“Siamo esasperati – ha continuato -<br />
non tanto per la crisi, così forte come<br />
non si ricorda da anni, quanto a causa<br />
del sistema nel quale operiamo<br />
che sta inesorabilmente aff ossando<br />
la redditività delle nostre imprese<br />
e con essa pure quel poco di dignità<br />
che cerchiamo disperatamente<br />
di mantenere. Una realtà, la nostra,<br />
sempre più svilita da comportamenti,<br />
interessi particolari e mercato uniti<br />
per annichilire chiunque si opponga<br />
al profi tto a prescindere e alle rendite<br />
di posizione. Una situazione intollerabile<br />
perché a danno dei Cittadini,<br />
Utenti e Consumatori, dello Stato e<br />
dello stesso mercato dove vincono<br />
i furbi anziché i consulenti professionali,<br />
quelli che garantiscono il<br />
rispetto delle regole e dell’interesse
generale”.<br />
Ottorino Pignoloni ha voluto evidenziare<br />
come, in questi ultimi sedici<br />
anni, le circa seimila imprese con 30<br />
mila addetti si siano fortemente evolute<br />
e innovate. “Si era passacarte<br />
senza alcuna responsabilità, oggi invece<br />
titolari di funzioni e compiti ad<br />
alto contenuto pubblico”.<br />
“Nei nostri uffi ci – ha proseguito -<br />
rilasciamo documenti defi nitivi dei<br />
veicoli, riscuotiamo, anticipandoli,<br />
i tributi e le imposte di settore per<br />
Stato, Regioni e Province, produciamo<br />
targhe e autentichiamo gratuitamente<br />
gli atti di compravendita di<br />
veicoli, imbarcazioni ed aeromobili.<br />
Siamo professionalmente responsabili,<br />
fi nanziariamente garanti e dotati<br />
di adeguati sistemi di sicurezza.<br />
Abbiamo notevolmente investito in<br />
strutture e professionalità. Non riceviamo<br />
né abbiamo mai chiesto denaro<br />
pubblico!”.<br />
Ripercorrendo alcune tappe importanti<br />
del passato, il Segretario Nazionale<br />
ha ricordato che “nel 1995,<br />
grazie al primo caso in Italia di collaborazione<br />
e di informatizzazione tra<br />
pubblico/privato, nacque il ‘Prenotamotorizzazione’,<br />
collegamento telematico<br />
tra 3.000 agenzie ed il CED<br />
della Motorizzazione, e l’automobilista<br />
fi nalmente otteneva a vista il<br />
libretto defi nitivo anziché aspettare<br />
anche un anno, evitando così di circolare<br />
con pezzi di carta da rinnovare<br />
mese dopo mese”.<br />
E poi ancora: “Nel 2001, grazie allo<br />
STA ed ai collegamenti telematici con<br />
il PRA, anche il foglio complementare<br />
/CdP veniva rilasciato a vista anziché<br />
aspettare mesi (se non anni) per<br />
ottenerlo a proprio nome”.<br />
Infi ne, un altro passo importante:<br />
“Nel 2006, grazie all’incarico conferito<br />
agli STA di autenticare gratuitamente<br />
gli atti di compravendita dei veicoli,<br />
si è permesso al cittadino, con un<br />
solo accesso, di poter defi nire tutte<br />
le incombenze amministrative legate<br />
all’acquisto di un veicolo. La chiusura<br />
del cerchio”.<br />
“Ci sarebbe da essere soddisfatti nel<br />
ricordare questo percorso – ha detto<br />
Pignoloni -, oserei dire orgogliosi<br />
nell’aver fornito un contributo determinante<br />
per rendere ‘la fruizione dei<br />
servizi automobilistici uno scenario<br />
della massima semplicità’: così infatti<br />
recita un passaggio della relazione<br />
consegnata al Parlamento dalla<br />
Commissione Tecnica per la fi nanza<br />
pubblica, nel rapporto 2008 sulla revisione<br />
della spesa pubblica. Era ora!<br />
Un soggetto autorevole, dopo aver<br />
analizzato i fatti, ci rende giustizia<br />
– ha commentato il relatore -. Eh sì,<br />
perché il successivo passaggio recita:<br />
‘Le operazioni motorizzazione/<br />
PRA vengono gestite dallo STA presso<br />
5.000 agenzie. Lo STA maschera<br />
completamente all’Utente fi nale la<br />
complessità del meccanismo di cooperazione<br />
applicativa tra i due sistemi<br />
pubblici, poiché fornisce con<br />
un unico accesso tutti i servizi di cui<br />
necessita l’Utente’”.<br />
“Finalmente qualcuno che dice la verità<br />
– ha aff ermato Pignoloni -. Siamo<br />
stati bravi, era ora che qualcuno<br />
se ne accorgesse. Perché tutta questa<br />
storia è frutto di investimenti, di<br />
impegno, di duro lavoro di migliaia<br />
di imprese, di decine di migliaia di<br />
persone. Di sacrifi cio, di coraggio, di<br />
discussioni, di costi, di cambiamenti<br />
operativi e di mentalità. Non è stato<br />
uno scherzo”.<br />
Continuando, il Segretario Nazionale<br />
ha messo in risalto che “se oggi<br />
lo STA esiste è grazie soprattutto<br />
alle 3.000 agenzie che allora si sono<br />
prestate con un pesante tributo di<br />
costi (a Telecom) per i collegamenti<br />
telematici, di tempo (e di tanto mal<br />
di fegato) per collaborare con i due<br />
sistemi pubblici e sopperire alle tante<br />
magagne per farli colloquiare tra<br />
loro con effi cienza. Qualcuno è stato<br />
bravo a prendere premi ma di certo è<br />
che anche noi siamo il sistema e siamo<br />
pure indispensabili. Pagando un<br />
prezzo molto alto e ‘dimostrando di<br />
essere una rete amica di privati affi -<br />
dabili’”.<br />
A questo punto Ottorino Pignoloni<br />
ha esclamato: “Dovremmo essere<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
soddisfatti, inorgogliti, eppure siamo<br />
esasperati!”.<br />
E ha poi ripercorso “una cronaca<br />
giornaliera di ordinaria follia”. E ne ha<br />
spiegato il perché:<br />
“Perché ogni giorno lavoriamo documenti,<br />
certifi cati e pagamenti, replicandoli<br />
per più esigenze (Motorizzazione,<br />
PRA, Provincia, Fisco): costi,<br />
tempi, oltre 100 milioni di carte da<br />
gestire.<br />
Perché ogni giorno dobbiamo recarci<br />
presso due uffi ci pubblici diversi<br />
(PRA e MCTC) per consegnare i plichi<br />
delle certifi cazioni e relative fotocopie,<br />
in molti casi fare pure la fi la,<br />
quindi ulteriori costi, tempi, stress.<br />
Con il paradosso sardo dove, con la<br />
nascita di altre quattro nuove province,<br />
si è costretti ad andare presso due<br />
città diverse, distanti tra loro, obbligatoriamente<br />
la stessa mattina. Altri<br />
stress, altri costi!<br />
Ottorino Pignoloni:<br />
“Pubblico da una parte,<br />
privato dall’altra, con<br />
chiarezza”.<br />
Perché ogni giorno paghiamo i vari<br />
tributi con modalità diverse, quindi<br />
ulteriori adempimenti e continui<br />
controlli sui c.c. bancari e in quelli<br />
postali, costi ulteriori, blocchi informatici<br />
del portale dell’automobilista,<br />
ancora costi e tanto stress (se salta il<br />
pagamento si annulla la pratica i cui<br />
documenti sono già in circolazione).<br />
Perché ogni giorno siamo costretti<br />
a far pagare al nostro cliente i diritti<br />
Motorizzazione e gli emolumenti Pra<br />
(un totale di 30 euro) per lavori che<br />
questi Uffi ci non fanno più ormai da<br />
anni. Gli Utenti presso le agenzie STA<br />
pagano anche il lavoro pubblico che<br />
non ricevono, chi off re il servizio privato<br />
ne risulta pesantemente penalizzato<br />
perché nel contempo PRA e<br />
Motorizzazione off rono lo stesso nostro<br />
servizio con tariff e ampiamente<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
9
10<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
sottocosto rispetto al lavoro svolto<br />
ma possono farlo grazie al lavoro che<br />
fornisce il servizio privato. <strong>Il</strong> solito paradosso<br />
all’italiana. Incredibile!<br />
Perché ogni giorno possiamo essere<br />
soggetti a sei tipi di controlli: quelli<br />
della Motorizzazione, del Pra, della<br />
Provincia, della Regione, degli Organi<br />
di Polizia e della Guardia di Finanza.<br />
Gran parte pure sovrapposti, in<br />
alcune realtà sono inesistenti, in altre<br />
un vero e proprio massacro in termini<br />
di tempo perso. In altri casi una<br />
barzelletta (ci avvertono prima). Un<br />
tormento anche associativo! E spesso<br />
(troppo spesso), noi Associazione<br />
a fare i poliziotti o gli avvocati, con<br />
denunce, esposti o ricorsi, compiti<br />
che non ci competono!<br />
Perché spesso ci viene pure impedito<br />
di lavorare. Stiamo anche a<br />
questi livelli. La ormai insopportabile<br />
cronica carenza delle targhe in<br />
molte Motorizzazioni, anche grazie<br />
ai cronici ritardi del Poligrafi co, sta<br />
generando danni al mercato, nella<br />
sostanziale indiff erenza generale.<br />
Da quattro anni, all’inizio dell’estate<br />
in molte aree del Paese fi niscono<br />
le targhe auto, moto e ciclomotori. I<br />
nostri colleghi per targare debbono<br />
recarsi in altre province. E’ assurdo!<br />
Costi, tempi, stress, contenziosi con i<br />
concessionari, concorrenze sleali. Interrogazioni<br />
parlamentari di tutte le<br />
forze politiche. Buio totale.<br />
Perché giornalmente scopriamo una<br />
nuova realtà! Ogni Provincia, difatti,<br />
regolamenta autonomamente, rispetto<br />
alle altre, circa compiti e funzioni<br />
in capo alla nostra categoria.<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
Sanzioni diverse, in molti casi gli esami<br />
di accesso alla nostra professione<br />
sono inadeguati, in alcune realtà siciliane<br />
(e non solo) si stanno imponendo<br />
tariff e annue (anche di 300/400<br />
euro) per esercitare o assistere alla<br />
guerra al ribasso dell’IPT tra Firenze e<br />
Roma, in barba alla legge!<br />
Perché, ogni sera, obbligatoriamente<br />
per legge, dobbiamo annotare manualmente<br />
su ben 9 registri, il numero<br />
dei vari documenti usati giornalmente<br />
per tipo di veicolo”.<br />
Ottorino Pignoloni ha tratto le conclusioni<br />
di questa sua disamina della<br />
“giornata di ordinaria follia”: “Occorre<br />
guardare avanti – ha raccomandato<br />
-, occorre razionalizzare il sistema.<br />
Un solo soggetto pubblico, eliminare<br />
duplicazioni e costi per tutti, senza<br />
che nessuno perda lavoro (parlo dei<br />
3.000 dipendenti motorizzazione<br />
e dei 3000 quelli del Pra ricordando<br />
pure che esistono 30.000 persone<br />
che lavorano nell’ambito privato,<br />
regolate da un Contratto Collettivo<br />
Nazionale che Unasca ha rinnovato<br />
qualche mese fa)”.<br />
<strong>Il</strong> Segretario Nazionale Studi ha poi<br />
citato un altro passo del documento<br />
della Commissione Tecnica per la<br />
fi nanza pubblica: “Dal confronto tra<br />
i due profi li di attività e di esigenze<br />
gestionali di Motorizzazione e Aci si<br />
dovrebbe cogliere immediatamente<br />
l’opportunità di un profondo e complessivo<br />
ridisegno organizzativo del<br />
sistema di off erta dei servizi pubblici<br />
per la motorizzazione civile, che porti<br />
ad un miglioramento dell’effi cienza<br />
attraverso l’eliminazione di duplicazioni<br />
e la riprogettazione dei processi<br />
operativi (anche alla luce dell’evoluzione<br />
tecnologica in questo campo),<br />
ad una più netta distinzione tra sfera<br />
pubblica e sfera privata di attività e<br />
ad un miglioramento della soddisfazione<br />
degli utenti. [omissis] L’Aci, invece,<br />
vive una condizione ibrida: da<br />
un lato, si misura da impresa privata<br />
in mercati competitivi, dall’altro, eroga<br />
servizi pubblici che potrebbero<br />
anche andare a sussidiare in modo<br />
incrociato le attività private, distorcendo<br />
per questo la concorrenza”.<br />
“Ed è quello che diciamo da sempre<br />
– ha fatto notare Pignoloni -. Non più<br />
rinviabile! È il progetto della nostra<br />
categoria che mettiamo a disposizione.<br />
Un solo archivio nazionale dei veicoli,<br />
carta di circolazione europea quale<br />
unico documento, targa personale e<br />
personalizzabile. E tanto altro ancora”.<br />
“Pubblico da una parte, privato<br />
dall’altra, con chiarezza!” questo lo<br />
slogan che ha caratterizzato la sua<br />
relazione.<br />
Un altro paradosso all’italiana è, secondo<br />
il Segretario Nazionale, la liberalizzazione<br />
della produzione delle<br />
targhe. “Nel 2001 – ha detto - il Parlamento<br />
unanime decise di inserire<br />
tale previsione nella legge delega<br />
di modifi che al CDS. Nella successiva<br />
legislatura, il Governo Berlusconi<br />
emanò la norma e il Ministero i relativi<br />
decreti attuativi. Millecinquecento<br />
Tra gli altri messaggi pervenuti, quello del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,<br />
Altero Matteoli, che esprime al Presidente Cannatella il suo rammarico per<br />
aver dovuto rinunciare ad essere presente al Convegno Nazionale.<br />
“Ringrazio la S.V. – si legge nel messaggio inviato dal Capo della Segreteria del<br />
Ministro – del cordiale pensiero e sono spiacente di doverLe comunicare, sin<br />
d’ora, l’impossibilità del Sig. Ministro a presenziare, per impegni istituzionali già<br />
calendarizzati.<br />
Con l’auspicio di una prossima occasione di incontro, La ringrazio nuovamente e<br />
porgo cordiali saluti”.
imprese investirono 3 milioni di euro,<br />
(6 miliardi di lire) per fare una targa<br />
prova ogni anno, un vero fallimento!<br />
Nel frattempo, lo stesso Governo, inspiegabilmente,<br />
non dette attuazione<br />
alla libera produzione delle targhe<br />
per ciclomotori malgrado i due rami<br />
del Parlamento ancora unanimemente<br />
avessero respinto l’emendamento<br />
del Poligrafi co per eliminare tale<br />
possibilità. E gli italiani continuano<br />
a pagare una targa 40 euro quando<br />
in tutto il mondo, dove non esiste<br />
alcun monopolio, le targhe costano<br />
massimo 12/15 euro. Audizioni ed interrogazioni<br />
parlamentari, disservizi<br />
pesanti del Poligrafi co come appare<br />
sempre più spesso sulle riviste specializzate<br />
eppure tutto tace”.<br />
Ha quindi ribadito il malessere “a<br />
fronte di questo vivere quotidiano,<br />
che dura ormai da troppi anni. Certo<br />
la crisi generale, il mercato dell’auto<br />
insieme alla crisi dell’autotrasporto<br />
stanno mettendo in ginocchio pure il<br />
nostro settore. Ma noi già siamo fuori<br />
mercato a causa del sistema nel quale<br />
siamo costretti ad operare, i cui costi<br />
si sommano a quelli di gestione e<br />
a quelli imposti dagli studi di settore.<br />
Non riusciamo più a sopravvivere. Ci<br />
sta uscire dal mercato per incapacità<br />
o per illegalità, non ci sta bene esser<br />
fuori perché si deve mantenere in<br />
piedi l’attuale sistema. Certo, grazie<br />
a noi il servizio pubblico è effi ciente<br />
a costo zero, ma questo stato di cose<br />
continua a rappresentare una fortissima<br />
quanto inutile onerosità sprechi<br />
per oltre 150 milioni di euro l’anno)<br />
per il Cittadino e per lo Stato”.<br />
Pignoloni ha citato poi un altro passo<br />
della relazione della Commissione<br />
Tecnica: “Esiste un problema che<br />
rappresenta però anche un’importante<br />
opportunità sulla strada della<br />
razionalizzazione organizzativa e del<br />
risparmio, permanente in quanto<br />
strutturale, di risorse pubbliche”. E ha<br />
così continuato: “Noi diciamo che si<br />
aggiungono risparmi consistenti anche<br />
per gli Utenti e il ritorno di competitività<br />
del servizio privato”.<br />
<strong>Il</strong> Segretario Nazionale Studi ha con-<br />
cluso: “Da più parti, da tempo, è forte<br />
la richiesta di liberare energie positive...<br />
di avviare un percorso riformatore...<br />
di guardare avanti senza paura...<br />
grazie all’apporto di tutte le realtà,<br />
ognuno facendo la sua parte. “Sono<br />
ormai 16 anni che diamo il nostro<br />
piccolo ma signifi cativo contributo.<br />
E siamo fermamente intenzionati a<br />
continuare a farlo, ad andare fi no in<br />
fondo!”.<br />
Dott. Bartolomeo Giachino<br />
Sottosegretario Ministero<br />
Infrastrutture e Trasporti<br />
“La relazione di Pignoloni ci fa trovare<br />
di fronte a una montagna di problemi<br />
non indiff erente”. Lo ha aff ermato<br />
il Dott. Bartolomeo Giachino, dopo<br />
aver constatato la foltissima, importante<br />
e autorevole partecipazione<br />
al Convegno. “Noi è da sei mesi che<br />
siamo al Governo – ha puntualizzato<br />
il Sottosegretario al Ministero delle<br />
Infrastrutture e Trasporti - e ci siamo<br />
trovati un’emergenza dopo l’altra.<br />
Dobbiamo ringraziare Tremonti e<br />
Berlusconi che si sono accorti immediatamente<br />
che la Finanziaria approvata<br />
nel dicembre del 2007 prevedeva<br />
per quest’anno una crescita<br />
dell’1,5 per cento e quindi era impostata<br />
con delle spese in crescita in ordine<br />
a questa previsione”. “Stupendo<br />
l’Europa – ha fatto notare Giachino -,<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
a giugno Tremonti prepara la manovra<br />
triennale che sistema i conti e ci<br />
mette nelle condizioni di aff rontare<br />
la crisi economica globale più grave<br />
dal ‘29 in condizioni di relativa sicurezza”.<br />
“Aver fatto questa manovra – ha continuato<br />
- oggi ci pone in condizioni di<br />
relativa tranquillità nel discutere del<br />
rilancio del Paese insieme a voi, insieme<br />
a tutte le categorie. E questa credibilità<br />
che ci siamo conquistati ha<br />
consentito al mio Ministro di fi rmare<br />
un mese fa in Europa un prestito con<br />
la Banca Europea degli Investimenti<br />
del valore di 15 miliardi che ci saranno<br />
molto utili per realizzare le infrastrutture<br />
di trasporto che non abbiamo<br />
realizzato negli ultimi 15 anni”.<br />
<strong>Il</strong> Sottosegretario ha quindi precisato<br />
che si sono dovute aff rontare alcune<br />
emergenze e che probabilmente si è<br />
dato meno spazio, di quanto avrebbero<br />
meritato, ad altri problemi. “Ci<br />
troviamo in questa condizione – ha<br />
Sottosegretario Giachino:<br />
“È convinzione<br />
del Governo e del<br />
Parlamento che il<br />
rapporto quotidiano con<br />
le categorie produttive,<br />
a partire dalla vostra, è<br />
fondamentale”.<br />
detto - grazie a due errori tragici sulla<br />
politica energetica e sulla politica<br />
delle infrastrutture compiuti da quelli<br />
che volevano il non nucleare e il no<br />
alle infrastrutture: questi due errori<br />
ci costano oltre due punti di Prodotto<br />
interno lordo l’anno. Soprattutto,<br />
ci hanno tolto le risorse con le quali<br />
noi oggi dovremmo programmare il<br />
rilancio della nostra economia”.<br />
Giachino ribadisce l’assoluta esigenza<br />
di tornare a crescere almeno di<br />
due punti l’anno per poter risolvere<br />
tutti i problemi sociali e infrastrutturali.<br />
“La manovra di quest’estate – ha<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
11
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14<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
continuato - ci mette nelle condizioni<br />
di poter scegliere oggi dove investire,<br />
le cose su cui puntare”.<br />
<strong>Il</strong> Sottosegretario ha aff ermato che in<br />
questo Parlamento, “maggioranza e<br />
minoranza credono allo stesso modo<br />
sul ruolo delle infrastrutture, sul ruolo<br />
del rilancio, sul ruolo dei trasporti<br />
come uno dei fattori indispensabili<br />
per ritornare a crescere”.<br />
“Da questo punto di vista – ha sottolineato<br />
il Sottosegretario - è convinzione<br />
del Governo e del Parlamento<br />
che il rapporto quotidiano con le<br />
categorie produttive, a partire dalla<br />
vostra, è fondamentale. Perché nel<br />
rapporto con voi, nel rapporto con<br />
la Confi ndustria, nel rapporto con<br />
l’autotrasporto, nel rapporto con le<br />
altre associazioni arriveranno le scelte,<br />
verranno confrontate, concertate<br />
le scelte che rimettono realmente in<br />
moto lo sviluppo”.<br />
Giachino ha ricordato che negli anni<br />
passati molte volte si sono fatte delle<br />
manovre, si sono presi dei provvedimenti<br />
con l’obiettivo del rilancio<br />
e poi gli eff etti non sono stati così<br />
importanti. “Al contrario – ha voluto<br />
puntualizzare -, noi questa volta non<br />
possiamo assolutamente permetterci<br />
di sbagliare un colpo. Le misure<br />
che verranno decise la prossima settimana<br />
dal Governo, che verranno<br />
portate in Parlamento per il rilancio<br />
dell’economia in questa situazione<br />
diffi cile, dovranno assolutamente<br />
essere concertate con le categorie<br />
per scegliere le misure che davvero<br />
incidono, che davvero cambiano la<br />
situazione, che davvero invertono la<br />
tendenza. Per cui, tutta l’enfasi che è<br />
stata posta sia da Forneris che da Pignoloni<br />
sul rapporto con voi, sul sentire<br />
voi, sulla collaborazione costante<br />
con voi, per noi è questione di vita, è<br />
questione di lavoro”.<br />
<strong>Il</strong> relatore mette poi in risalto la collaborazione<br />
che scaturisce dal quotidiano<br />
confronto al Ministero e in Parlamento<br />
con le categorie produttive<br />
per discutere dei problemi e trovare<br />
le risposte. “Non è un piacere che facciamo<br />
all’Unasca – ha precisato - per-<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
ché è importante, perché porta qui<br />
tanta gente, perché rappresenta 30<br />
mila persone che lavorano, perché<br />
svolge un ruolo importante. Noi siamo<br />
convinti che dando una risposta<br />
ai problemi dei trasporti, ai problemi<br />
dell’Unasca, ai problemi di altre categorie,<br />
noi diamo una risposta al Paese<br />
che ha bisogno di ritornare a crescere<br />
e per ritornare a crescere bisogna<br />
dare delle risposte ogni giorno, ogni<br />
giorno cambiare le cose, cambiare<br />
tutte le denunce che voi avete fatto<br />
che mi sono appuntato, che si sono<br />
appuntati tutti gli amici che sono qui<br />
con me questa mattina, a dimostrare<br />
quanto siete importanti voi per la<br />
politica”.<br />
<strong>Il</strong> Sottosegretario ha evidenziato<br />
l’importanza di questo incontro: “Qui<br />
davanti a me ci sono tutti i dirigenti<br />
più importanti del mio Ministero che<br />
lavorano con voi e che sono i vostri<br />
interlocutori, sono i miei collaboratori.<br />
A riprova di quanto siate credibili<br />
voi e di quanto noi crediamo che parlando<br />
con voi, confrontandoci con<br />
voi, dando le risposte ai vostri problemi<br />
noi diamo un contributo per<br />
ritornare a crescere, per far ritornare<br />
a crescere il nostro Paese.<br />
Io mi limito a rispondere, impegnandoci<br />
a rivederci in sede ministeriale e<br />
in sede parlamentare perché, come<br />
sapete, qui abbiamo la Commissione<br />
Trasporti della Camera che sta discutendo<br />
dei vostri problemi, che ha<br />
aperto un dibattito due mesi fa sui<br />
vostri problemi e che vi audirà nella<br />
Commissione Parlamentare ma che<br />
stamattina ha avuto qui un’audizione<br />
molto più calda e molto più calorosa<br />
e convincente. Abbiamo il capogruppo,<br />
abbiamo tre autorevoli senatori.<br />
Quindi, voglio dire, noi questi problemi<br />
li stiamo discutendo, li stiamo<br />
aff rontando. Però l’impegno mio è<br />
quello che la prossima settimana individuiamo<br />
un incontro al Ministero<br />
sui tre decreti che voi vi aspettate. <strong>Il</strong><br />
primo dei quali – ha concluso il Sottosegretario<br />
Giachino - è al vaglio<br />
preventivo di legittimità del Consiglio<br />
di Stato, gli altri due sono pron-<br />
ti per essere portati al Ministro che,<br />
spero fi nita la vicenda Alitalia, troverà<br />
sicuramente lo spazio per incontrarvi<br />
e per mettere le fi rme che sono<br />
necessarie per dare una risposta, una<br />
prima risposta, ai vostri problemi”.<br />
On. Mario Valducci<br />
Presidente Commissione Trasporti,<br />
<strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni<br />
L’on. Valducci ha aperto il suo intervento<br />
aff ermando di condividere<br />
“molte delle cose che ha detto il<br />
Sottosegretario Giachino” e di aver<br />
ascoltato con grande interesse “le<br />
ampie relazioni fatte dai vostri rappresentanti<br />
sui problemi che aff rontate<br />
quotidianamente”. “Peraltro – ha<br />
continuato - avevo già incontrato<br />
il Presidente anche presso la Commissione<br />
Trasporti della Camera e<br />
mi aveva riferito su alcuni di questi<br />
aspetti”.<br />
<strong>Il</strong> Presidente Commissione Trasporti,<br />
<strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni ha poi<br />
voluto evidenziare la “pregevole rappresentanza”<br />
intervenuta al convegno.<br />
“Io mi limito a presentare – ha<br />
detto - quelli che seguono i lavori<br />
alla Camera: abbiamo l’on. Enrico<br />
La Loggia che, come Presidente del<br />
Gruppo Parlamentare del Popolo<br />
delle Libertà, segue anche queste<br />
tematiche; l’on. Gaspare Giudice,<br />
Vicepresidente della Commissione
Bilancio, che segue tutto, quindi segue<br />
anche, evidentemente, questi<br />
aspetti”. Continuando nell’elencazione,<br />
l’on. Valducci ha poi citato il relatore<br />
del provvedimento sul tema del<br />
codice della strada, “frutto del lavoro<br />
svolto nella precedente legislatura,<br />
che poi non era andato a conclusione<br />
– ha precisato - per il termine anticipato<br />
della stessa legislatura e che<br />
On. Mario Valducci:<br />
“I temi della<br />
digitalizzazione e della<br />
dematerializzazione<br />
del lavoro, a iniziare da<br />
quelli della Pubblica<br />
amministrazione, sono<br />
fondamentali.”<br />
stiamo riprendendo. Un lavoro frutto<br />
della proposta di legge di riferimento<br />
dell’on. Meta, capogruppo del Partito<br />
Democratico nella Commissione Trasporti,<br />
anche lui presente a questo<br />
tavolo, e del relatore Silvano Moff a<br />
che, peraltro, essendo anche stato<br />
Presidente alla Provincia di Roma, conosce<br />
alcune delle vostre tematiche”.<br />
“L’esame del provvedimento è iniziato<br />
in un clima molto positivo – ha<br />
sottolineato - perché gran parte dei<br />
problemi degli italiani sono problemi<br />
che non hanno in realtà un colore<br />
politico”. L’on. Valducci si è poi augurato<br />
che proprio per il fatto che questo<br />
è un Parlamento “un po’ speciale”<br />
si possano realizzare “quelle riforme<br />
che, come quelle del vostro settore,<br />
sono fondamentali”.<br />
Lotta agli sprechi e dematerializzazione:<br />
due aspetti fondamentali, secondo<br />
il relatore, per razionalizzare il<br />
lavoro, “non solamente il vostro – ha<br />
detto - ma sicuramente anche il vostro,<br />
attraverso una digitalizzazione.<br />
Noi, come membri della Commissio-<br />
ne Trasporti – ha aggiunto -, seguiamo<br />
anche ciò che riguarda il mondo<br />
delle telecomunicazioni. Abbiamo<br />
appena terminato un lavoro, penso<br />
importante, su famose reti di telecomunicazioni.<br />
Quindi, i temi della digitalizzazione<br />
e della dematerializzazione<br />
del lavoro di tutti noi, a iniziare<br />
da quelli della Pubblica amministrazione,<br />
sono fondamentali”.<br />
Ha aff ermato poi di condividere questi<br />
obiettivi “tenendo anche conto di<br />
quelli che sono i livelli occupazionali<br />
che coinvolgono le problematiche<br />
del vostro settore, dando a ciascuno<br />
chiare responsabilità in modo tale<br />
che poi ciascuno possa essere anche<br />
valutato per i lavori che fa nella propria<br />
responsabilità, siano essi nel settore<br />
pubblico, siano essi nel settore<br />
privato”.<br />
“Sicuramente noi – ha detto - non<br />
possiamo più permetterci di galleggiare.<br />
Questo è un Governo che vuole<br />
cambiare, modifi care quelle che<br />
sono le maggiori problematiche del<br />
nostro Paese e questa è una necessità<br />
che nasce da tutti”.<br />
L’on. Valducci ha inoltre toccato l’argomento<br />
della targhe: “Avrei bisogno<br />
di una piccola modifi ca alla mia targa,<br />
non ne vorrei una con nome ‘On.’,<br />
è meglio il nome con ‘M V 23’ che è<br />
la mia data di nascita e poi il numero<br />
fortunato secondo la cabala. Per cui<br />
evitiamo gli onorevoli, siamo tutti<br />
cittadini tra i cittadini”.<br />
Infi ne, il Presidente della Commissione<br />
Trasporti, <strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni<br />
della Camera ha espresso<br />
l’augurio che si riesca a far sì che “il<br />
servizio che tutti noi diamo ai nostri<br />
concittadini nei diversi settori, a<br />
iniziare dal vostro, siano adeguati e<br />
che sicuramente combattano quegli<br />
sprechi che, come voi ricordavate<br />
prima, rendono meno stressante il<br />
vostro lavoro, grazie sicuramente ai<br />
suggerimenti che oggi ci avete dato<br />
ma che ci aspettiamo anche nei lavori<br />
parlamentari.<br />
Quindi poche regole, meno carta e<br />
sicuramente meno sprechi”.<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
On. Enrico La Loggia<br />
Vice Presidente gruppo PDL<br />
L’on. Enrico La Loggia, dopo aver<br />
calorosamente salutato “gli amici<br />
dell’Unasca” ha espresso la sua opinione<br />
rispetto alla situazione economica<br />
mondiale e quindi anche del<br />
nostro Paese. “Noi non siamo pessimisti<br />
– ha detto -, siamo giustamente<br />
e responsabilmente preoccupati.<br />
Credo che non sfugga a nessuno di<br />
voi, giovane o anziano che sia, genitore<br />
o fi glio, che essere preoccupati<br />
dinanzi ad una diffi coltà è senso di<br />
responsabilità. Quindi, è anche importante<br />
che ciascuno si interroghi<br />
su che cosa può fare di suo per migliorare<br />
l’attuale situazione sia esso<br />
lavoratore, imprenditore, associazione<br />
in rappresentanza di una categoria,<br />
sia Governo, sia Parlamento, sia<br />
rappresentative sindacali, tutti”.<br />
Ma l’on. La Loggia vuole sottolineare<br />
quanto su questa crisi pesi l’eccesso<br />
di “informazioni, talvolta anche non<br />
coordinate, non coincidenti, che fi -<br />
niscono col creare un allarmismo<br />
che va al di là, ma molto al di là, del<br />
confi ne di una situazione che però è,<br />
come responsabilmente riconosciamo,<br />
molto seria nei confronti della<br />
pubblica opinione. Essere responsabilmente<br />
preoccupati è molto ma<br />
molto diverso che essere pessimisti”.<br />
<strong>Il</strong> Vicepresidente del Gruppo del PDL<br />
ha poi allargato la sua analisi sulla<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
15
16<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
situazione globale: “È crollato il comunismo<br />
reale e il capitalismo puro<br />
ha manifestato tutti i suoi limiti. La<br />
globalizzazione è avvenuta in maniera<br />
troppo turbolenta, troppo rapida,<br />
si sono aperti i mercati di miliardi di<br />
persone che sino a dieci anni fa non<br />
On. Enrico La Loggia:<br />
“Non può continuare<br />
ad esserci una confusione<br />
di ruoli, di funzioni,<br />
di competenze tra<br />
pubblico e privato.“.<br />
facevano parte del mercato globale.<br />
Non sono fenomeni indiff erenti,<br />
rispetto alla impostazione di una<br />
politica economica di un popolo, di<br />
una nazione, di un insieme di nazioni<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
come siamo all’interno dell’Unione<br />
Europea, di un sistema occidentale<br />
di equilibrio economico del sistema<br />
fi nanziario economico, del rapporto<br />
dollaro euro, della stabilità interna<br />
dei governi e delle nazioni e quindi<br />
dell’economia dei Paesi. Non sono<br />
problemi trascurabili o sottovalutabili.<br />
Allora, forse un po’ di autocritica da<br />
parte di tutti occorrerebbe per dire:<br />
forse non abbiamo valutato in pieno<br />
l’impatto di tutto questo rispetto al<br />
nostro presente e soprattutto rispetto<br />
al nostro futuro. Nessuno si può<br />
tirare fuori da questa responsabilità.<br />
Tutti, governi, cittadini, imprese, sindacati,<br />
categorie e rappresentanza.<br />
Perché? Perché l’informazione vera<br />
sui singoli aspetti di ciò che stava<br />
accadendo e ancora prima che accadesse<br />
non sono stati suffi cientemente<br />
spiegati e chiariti”.<br />
L’on. La Loggia ha spiegato quanto<br />
tutto ciò abbia attinenza con i problemi<br />
che Forneris e Pignoloni hanno<br />
illustrato. “Perché – ha detto - quando<br />
sento e leggo soprattutto: ‘pubblico<br />
da una parte e privato dall’altra con<br />
chiarezza’. Questa semplice frase, che<br />
pure leggo nella relazione di Pignoloni,<br />
è esattamente la sintesi di tutto<br />
quello che ho detto sino ad ora. Se<br />
non c’è chiarezza sul chi fa che cosa<br />
e sul chi paga che cosa a chi per ottenere<br />
un servizio, il nostro sistema,<br />
quello al quale siamo abituati, nel<br />
quale siamo vissuti dal dopoguerra<br />
in poi, dal miracolo economico degli<br />
anni sessanta in poi, questo sistema<br />
non tiene più, puramente e semplicemente.<br />
Non può continuare ad esserci<br />
una confusione di ruoli, di funzioni,<br />
di competenze tra pubblico e privato<br />
perché porta questo necessariamente<br />
ad una duplicazione se non a una<br />
triplicazione della spesa a danno dei<br />
cittadini e degli imprenditori che vogliono<br />
operare in qualunque settore<br />
si incroci il pubblico con il privato”.<br />
“E allora – ha continuato il parlamen-
tare -, c’entra la battaglia sul federalismo<br />
fi scale. Se andiamo a responsabilizzare<br />
le amministrazioni partendo<br />
dal basso dove è possibile riscontrare<br />
l’effi cacia e l’effi cienza di un’azione<br />
amministrativa rispetto a quanto è<br />
il sacrifi cio personale o aziendale o<br />
familiare di ciascuno per ottenere<br />
un servizio che sia degno di questo<br />
nome. Ma che cos’altro è il federalismo<br />
fi scale se non esattamente, semplifi<br />
cando al massimo, quello che ho<br />
appena fi nito di dire?”.<br />
L’on. La Loggia ha concluso aff ermando<br />
che per superare le diffi coltà in cui<br />
ci troviamo “da questo momento in<br />
poi ciascuna delle nostre azioni volte<br />
a garanzia della nostra vita, della<br />
nostra attività imprenditoriale, della<br />
nostra azienda, del nostro futuro, del<br />
futuro dei nostri fi gli” dovrà essere<br />
intrapresa seguendo “un disegno<br />
unitario, senza contrapposizioni meramente<br />
ideologiche o strumentali”.<br />
On. Gaspare Giudice<br />
Vice Presidente Commissione<br />
Bilancio, Tesoro e Programmazione<br />
“Vorrei affi dare a questa sala alcune<br />
rifl essioni che non possono che tenere<br />
conto, evidentemente, del ruolo<br />
che ormai da dodici anni io porto<br />
all’interno della Camera dei Deputati,<br />
essendo sempre stato in Commissio-<br />
ne Bilancio ed occupandomi sempre<br />
di problemi fi nanziari”. È quanto ha<br />
aff ermato l’on. Gaspare Giudice, introducendo<br />
il suo intervento.<br />
Analizzando a sua volta la crisi fi nanziaria<br />
in atto, il relatore ha ritenuto<br />
che questa sia la conseguenza di<br />
una crisi di sistema, sfociata in una<br />
crisi di carattere economico: “Credo<br />
che la crisi di sistema parta da questo<br />
elemento essenziale: diventare<br />
migliori. Diventare migliori signifi ca<br />
una politica più forte, una politica<br />
capace di decidere, una politica che<br />
sia in grado di fare delle scelte precise.<br />
L’amico Forneris diceva oggi che<br />
non si vuole colpevolizzare nessuno.<br />
Non sono d’accordo. Io credo che invece<br />
oggi dobbiamo avere anche il<br />
coraggio di comprendere che forse è<br />
il caso di cominciare a guardarci e a<br />
colpevolizzare qualcuno. L’amico on.<br />
Meta mi perdonerà, ma quando si fa<br />
un decreto di liberalizzazione in un<br />
Ministero dello Sviluppo Economico,<br />
senza nemmeno consultare il Ministero<br />
dei Trasporti, si fa attraverso<br />
decreto legge, quindi assolutamente<br />
operativo nel momento in cui entra<br />
in vigore, e poi si ha la tracotanza di<br />
non fare neppure i regolamenti. Credo<br />
che le responsabilità vadano individuate,<br />
dichiarate e denunciate.<br />
Per quanto riguarda la liberalizzazione,<br />
il Vicepresidente della Commissione<br />
Bilancio, Tesoro e Programmazione<br />
aff erma che questa ha un<br />
signifi cato solo se ha “una ricaduta<br />
nelle tasche del cittadino. Se si liberalizza<br />
l’apertura dei bar, il costo del<br />
caff è diminuisce e probabilmente<br />
ne prenderemmo qualcuno in più”.<br />
Se si liberalizzano le autoscuole, poiché<br />
il numero delle patenti rimane<br />
invariato verranno pagate di meno<br />
con “l’unico risultato – ha detto - che<br />
darò le patenti male e peggiorerò la<br />
situazione”.<br />
L’on. Giudice ha manifestato poi anche<br />
una sua preoccupazione riguardo<br />
la politica e ha ricordato quando,<br />
in occasione della liberalizzazione,<br />
discusse per ore insieme all’on. Moffa:<br />
“Iniziammo addirittura nell’aula di<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
Montecitorio un’azione direi proprio<br />
di contrasto sui nostri emendamenti<br />
che volevano la soppressione di<br />
queste norme”. Ha quindi palesato<br />
l’impressione che “quando cambia la<br />
maggioranza, quello che l’opposizione<br />
prima combatteva e la maggioranza<br />
difendeva è quello che prima<br />
la maggioranza difendeva e ora combatte.<br />
Come se fosse un gioco delle<br />
parti dei ruoli e non un gioco delle<br />
parti del merito”.<br />
“Se noi del Centrodestra – ha continuato<br />
il Vicepresidente della Commissione<br />
Bilancio - non abbiamo<br />
On. Gaspare Giudice:<br />
“Diventare migliori<br />
signifi ca una politica più<br />
forte, una politica capace<br />
di decidere, una politica<br />
che sia in grado di fare<br />
delle scelte precise.”<br />
compreso, non abbiamo capito, non<br />
abbiamo assolutamente giustifi cato<br />
questo tipo di cose, non c’è da studiare<br />
intorno, c’è solo da cancellare.<br />
Perché la politica che oggi sta dando<br />
dei segnali positivi e che purtroppo<br />
ha dato dei segnali negativi nei due<br />
anni precedenti è la capacità di decidere.<br />
Io ricordo, ve lo dico con grande<br />
aff etto anche perché io sono legato<br />
a tanti colleghi della Commissione<br />
Bilancio dell’allora maggioranza oggi<br />
opposizione, e lo dico con il disagio<br />
di comprendere come in quella legislatura<br />
il vero dramma fu quello dei<br />
multipartiti che non avevano la capacità<br />
di trovare un momento di sintesi.<br />
Devo dare atto al Presidente Berlusconi,<br />
così come ne do atto anche<br />
all’on. Veltroni, dell’avere semplifi cato<br />
il sistema riducendo alla presenza<br />
del Parlamento non dei 20 partiti della<br />
vecchia legislatura ma solamente a<br />
quattro o cinque, adesso non ricordo<br />
se sono quattro o cinque. Ha sempli-<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
17
18<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
fi cato il sistema ma proprio questa<br />
semplifi cazione del sistema deve<br />
portare ad una maggiore chiarezza<br />
immediata sulle scelte. Una maggioranza<br />
si diff erenzia dall’altra rispetto<br />
alla capacità di legiferare, alla capacità<br />
di trovare nel momento legislativo<br />
la propria identità. Caro Silvano,<br />
è la nostra identità quella che vuole<br />
Bersani senza neppure fare una telefonata<br />
al Ministro dei Trasporti? Non<br />
lo è. E se non è la nostra identità, è<br />
bene che tu come relatore faccia un<br />
articolo semplicissimo di due parole:<br />
la norma di cui al Decreto Bersani,<br />
questo Governo l’abroga”.<br />
Sen. Angelo Maria Cicolani<br />
Commissione Lavori Pubblici,<br />
Comunicazioni<br />
“Voglio fare i complimenti al Presidente<br />
Cannatella per questa giornata<br />
perché oggi ho imparato quanto l’Associazione<br />
sia aderente realmente ai<br />
problemi degli associati. Questo vi<br />
fa onore e vi dà credibilità, tanto che<br />
vi accoglieremo con più attenzione<br />
quando verrete di nuovo”. Con queste<br />
parole il sen. Cicolani ha aperto<br />
la sua relazione. “Detto questo – ha<br />
continuato - vorrei entrare nel merito<br />
di alcune rifl essioni che sono state<br />
fatte e di altre, tracciando quello che,<br />
secondo me, dovrebbe essere lo sviluppo<br />
nel settore del trasporto e nel<br />
settore della sicurezza stradale nei<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
prossimi anni, anche per ragionare<br />
insieme a voi e per darci reciprocamente<br />
degli spunti di lavoro nel prossimo<br />
triennio. Credo che noi siamo in<br />
presenza di una virata. Non si tratta<br />
né di essere pessimisti né ottimisti,<br />
si tratta di capire che c’è un lavoro<br />
da fare e in tutte le virate nascono<br />
delle opportunità. E indubbiamente<br />
noi siamo in presenza di un atteggiamento<br />
lucido del Governo che vuole<br />
supportare un’azione anticiclica in<br />
questo momento che è la ripresa del<br />
tema delle infrastrutture”.<br />
Aff rontando l’argomento Sicurezza<br />
stradale, il componente dalla Commissione<br />
Lavori Pubblici e Comunicazioni<br />
del Senato rileva che uno<br />
dei problemi per cui non si riesce a<br />
ridurre l’incidentalità mortale nelle<br />
nostre strade, come da decisione<br />
unanime della Comunità Europea, è<br />
che l’aumento del parco circolante<br />
ormai da anni non è accompagnato<br />
da un potenziamento del quadro infrastrutturale.<br />
“Non c’è alcun dubbio<br />
che è necessario – aggiunge - un<br />
adeguamento a questo fi ne e la determinazione<br />
dei Governi d’Europa<br />
con la possibilità di liberare risorse<br />
per gli investimenti. A noi sembrano<br />
competere 15 miliardi di euro come<br />
ordine di grandezza nel panorama<br />
dei 130 miliardi di euro previsto dalla<br />
Bei, dalla Banca Europea per gli Investimenti,<br />
per supportare questo nuovo<br />
piano infrastrutturale”.<br />
Per Cicolani, uno dei temi da aff rontare<br />
è la rottura del rapporto fra guidatore<br />
e segnaletica stradale. “Noi<br />
dobbiamo dire al Ministro con grande<br />
chiarezza – ha aff ermato - che<br />
dobbiamo fare un grande piano per<br />
ristabilire un rapporto di dialogo tra<br />
guidatore e segnalamento stradale,<br />
anche in chiave europea. <strong>Il</strong> problema<br />
non è di mettere dei limiti di velocità<br />
o di altro tipo che scarichino la responsabilità<br />
dell’Anas, il problema è<br />
mettersi dalla parte di chi guida. Solo<br />
così avremo nel breve periodo un<br />
aumento della capacità delle nostre<br />
infrastrutture e, secondo me, una<br />
forte diminuzione dell’incidentistica<br />
stradale”.<br />
Un altro passo fondamentale per Cicolani,<br />
attuabile in brevissimo periodo,<br />
“è agire sul Codice come stanno<br />
facendo alla Camera”. “Noi – ha detto<br />
- abbiamo introdotto il tema della<br />
droga e dell’alcol. L’emendamento<br />
che fu fatto in ordine ai tre livelli di<br />
controllo di alcol. Diversa è la situazione<br />
all’interno di una città in cui si<br />
va con un percorso di due chilometri<br />
a cena a casa di amici e diversa è la<br />
situazione di alcol e droga che accompagna<br />
i nostri ragazzi dopo le<br />
discoteche del sabato sera. Noi dobbiamo<br />
riuscire a mirare di più con un<br />
sistema di controlli e con un sistema<br />
di regole che non faccia percepire il<br />
Codice della Strada come una cosa<br />
assurda ma una cosa semplice da seguire”.<br />
Sen. Angelo Maria<br />
Cicolani: “<strong>Il</strong> meccanismo<br />
di liberalizzazione deve<br />
avvenire all’interno di<br />
regole contenute in<br />
quei decreti, che diano<br />
certezze e semplifi chino la<br />
vita di tutti voi”.<br />
<strong>Il</strong> sen. Cicolani ha portato ad esempio<br />
la norma “veramente assurda” che<br />
regola l’abilitazione alla guida per i<br />
ragazzi dai 18 ai 21 anni secondo il<br />
rapporto peso/potenza. Potrebbe<br />
consentire addirittura di guidare un<br />
Suv e non una Panda. “È una norma<br />
profondamente sbagliata – ha continuato<br />
Cicolani - per due ragioni: la<br />
prima, si obbliga molte famiglie ad<br />
avere la doppia autovettura; la seconda<br />
è che si aumenta il patrimonio<br />
circolante”.<br />
Riprendendo il tema già aff rontato<br />
del federalismo e riferendosi anche<br />
a quanto aff ermato da Pignoloni sul<br />
diverso comportamento delle varie<br />
Province, il sen. Cicolani ha aff ermato:<br />
“Una volta che noi avremo<br />
fatto il percorso federalista, è chiaro
che l’organizzazione dei sistemi sarà<br />
più libera all’interno dei meccanismi<br />
decentrati. E dovremo compatibilizzarlo<br />
invece con un panorama europeo<br />
dove ci sia uniformità perché<br />
il guidatore italiano deve avere la<br />
stessa qualità del guidatore polacco<br />
o di quello spagnolo in quanto<br />
deve necessariamente poter avere<br />
libera circolazione. Allora coniugare<br />
questi due aspetti, lo dico agli amici<br />
dell’Unasca di darci una mano in<br />
questo senso, sarà uno dei compiti<br />
più importanti che abbiamo davanti<br />
nei prossimo tre anni”.<br />
<strong>Il</strong> sen. Cicolani ha infi ne espresso<br />
l’augurio che l’emanazione dei decreti<br />
avvenga entro la fi ne dell’anno<br />
e che il meccanismo di liberalizzazione,<br />
“se proprio non vogliamo fare<br />
retrocederlo totalmente, debba avvenire<br />
all’interno però di regole, appunto<br />
contenute in quei decreti, che<br />
diano certezze e semplifi chino la vita<br />
di tutti voi”.<br />
On. Michele Pompeo Meta<br />
Commissione Trasporti, <strong>Poste</strong> e<br />
Telecomunicazioni<br />
“Sono venuto qui con l’obiettivo di<br />
rinnovare un impegno verso la categoria<br />
sul terreno delle riforme possibili<br />
che abbiamo messo in cantiere<br />
da diverso tempo e che potranno vedere<br />
la luce nelle prossime settima-<br />
ne”. Lo ha detto l’on. Meta aprendo il<br />
suo intervento al Convegno nell’ambito<br />
del XII Congresso Nazionale<br />
dell’Unasca.<br />
“Per aff rontare la crisi - ha continuato<br />
il componente Commissione Trasporti,<br />
<strong>Poste</strong> e Telecomunicazioni<br />
della Camera - bisogna evitare che<br />
qualcuno pensi che si possano mettere<br />
in campo risposte individuali e<br />
che questa sia la fase della divisione<br />
e non dell’unità. Per quanto ci<br />
riguarda, non rinunciando al nostro<br />
carattere identitario, al nostro profi -<br />
lo, abbiamo dato la disponibilità ad<br />
aff rontare la crisi, vedremo cosa succederà<br />
nelle prossime settimane. È il<br />
tempo delle decisioni e delle scelte,<br />
non delle chiacchiere”.<br />
“Siamo in un congresso di una categoria<br />
molto importante – ha aff ermato<br />
Meta - che ha subìto le mancate riforme<br />
degli ultimi anni come e più di<br />
altre categorie”.<br />
“Ma a luglio, noi abbiamo presentato<br />
una serie di emendamenti che la<br />
maggioranza non ha voluto accogliere.<br />
Erano gli emendamenti, ad esempio,<br />
che bloccavano il pendolarismo<br />
delle patenti, quello che voi chiamate<br />
‘il turismo delle patenti’. Abbiamo<br />
presentato degli altri emendamenti<br />
che sono stati accantonati. Allora,<br />
adesso se la maggioranza vuole ha i<br />
numeri e abbiamo anche l’occasione.<br />
Credo che ci daranno la legislativa<br />
sul Disegno di legge di cui è relatore<br />
Moff a, che è il Disegno di legge su cui<br />
lavorammo la volta scorsa e trovammo<br />
una larghissima convergenza,<br />
non andò in aula perché ci fu l’interruzione<br />
anticipata della legislatura”.<br />
Sul tema della sicurezza stradale “ci<br />
sono alcune materie – ha detto - sulle<br />
quali dividersi è bello, perché sennò<br />
c’è l’inciucio, e ci sono altre materie<br />
sulle quali credo che sia consigliabile<br />
avere lo stesso approccio, lo stesso<br />
punto di vista. Una di queste materie<br />
è la sicurezza stradale che non ha<br />
colori politici perché è una grande<br />
emergenza, un’emergenza nazionale<br />
sotto tutti i punti di vista: come problema<br />
etico e morale, come problema<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
economico, come problema sociale,<br />
come una grande questione di ingiustizia<br />
non risolta. Ci sono 6.000 morti<br />
all’anno, ci sono centinaia di migliaia<br />
di incidenti, tutto questo rappresenta<br />
davvero una grande emergenza<br />
sulla quale la politica e la civiltà di un<br />
Paese deve intervenire con solerzia<br />
e noi vogliamo farlo. Anche perché<br />
quel problema lì rappresenta, dal<br />
punto di vista del PIL, sicuramente<br />
una situazione che supera un punto.<br />
Gli esperti dicono circa 30 miliardi<br />
e io credo che noi questo non ce lo<br />
possiamo permettere”.<br />
L’on. Meta ha aff ermato che si dovrà<br />
compiere una sorta di rivoluzione<br />
culturale: “Sulla sicurezza noi dobbiamo<br />
rideterminare un meccanismo<br />
diverso del rapporto con le case produttrici<br />
di autoveicoli. Sulla sicurezza<br />
On. Michele Pompeo<br />
Meta: “Vogliamo<br />
fi nalmente che un<br />
Disegno di legge<br />
sia contaminato<br />
positivamente da quello<br />
che pensano gli operatori”.<br />
noi dobbiamo metterci in testa che<br />
le risorse che si mettono lì sono un<br />
investimento”.<br />
Annuncia infi ne la proposta di un<br />
Disegno di legge, un pacchetto di<br />
norme molto avanzate “dove stanno<br />
insieme prevenzione e repressione,<br />
dove stanno insieme una serie<br />
di norme che ci fanno diventare, da<br />
questo punto di vista, uno dei Paesi<br />
più avanzati sul terreno della produzione<br />
normativa. Le pene saranno<br />
certe e sicure, la prevenzione si farà<br />
e si farà anche la formazione. Voi<br />
sapete – ha continuato l’on. Meta –<br />
che, mutuandola ad altre esperienze<br />
ma calandola nella realtà italiana, c’è<br />
questa norma molto apprezzata della<br />
formazione, del tutor, che è una<br />
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CONGRESSO NAZIONALE<br />
grande occasione anche per voi, non<br />
perché produce solamente più lavoro.<br />
È una grande occasione perché<br />
può tornare a rimettere al centro la<br />
qualità formativa degli operatori e le<br />
questioni che negli ultimi decenni si<br />
sono perse”.<br />
“In questi mesi – ha aff ermato - ci<br />
siamo maciullati, ci siamo divisi su<br />
tutto ma su questa questione non ci<br />
dividerà nessuno, su questa questione<br />
noi abbiamo un’unità granitica. E,<br />
statene certi, se non ci siamo capiti<br />
possiamo rincontrarci in sede formale,<br />
informale, presso la Commissione.<br />
La vostra piattaforma, le altre<br />
esigenze, proviamo ad aff rontarle e<br />
risolverle non perché c’è una pressione<br />
indebita ma perché noi vogliamo<br />
ascoltare e vogliamo fi nalmente che<br />
un Disegno di legge sia contaminato<br />
positivamente da quello che pensano<br />
gli operatori”.<br />
Sen. Roberto Mura<br />
Commissione Lavori Pubblici,<br />
Comunicazioni<br />
<strong>Il</strong> Sen. Roberto Mura ha preso la parola<br />
manifestando, innanzitutto, la<br />
sua gratitudine per l’invito: “Come<br />
neoparlamentare, questa di oggi per<br />
me costituisce un’occasione importante<br />
per conoscere la vostra realtà<br />
e questo mi aiuterà a svolgere il mio<br />
ruolo al meglio”.<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
“Quello delle Autoscuole e delle<br />
Agenzie di pratiche auto – ha detto<br />
Mura - è un ruolo delicato e certo<br />
non facile, tanto più in un momento<br />
come l’attuale di forte crisi del mercato,<br />
da un lato, e dell’accentuarsi del<br />
fenomeno della incidentalità stradale,<br />
dall’altro, con la scia sanguinosa<br />
di lutti e vittime che, nonostante i<br />
grandi sforzi fatti, funesta pressoché<br />
quotidianamente le nostre strade.<br />
La situazione di assoluta emergenza<br />
richiede che si attivino iniziative e<br />
strumenti altrettanto eccezionali. È<br />
necessario, sotto questo profi lo, che<br />
tutti i soggetti interessati, che abbiano<br />
la capacità e la volontà di concorrere<br />
alla soluzione del problema,<br />
cooperino responsabilmente nella<br />
realizzazione di obiettivi comuni e<br />
praticabili, avendo ben chiaro che<br />
l’obiettivo, se deve essere anche quello<br />
di ‘fare impresa’, è però connotato<br />
da caratteristiche del tutto peculiari<br />
e speciali che involgono principi essenziali<br />
quali quelli dell’educazione<br />
alla sicurezza stradale e della tutela<br />
di beni primari come la vita dei cittadini<br />
al volante”.<br />
<strong>Il</strong> componente della Commissione<br />
Lavori Pubblici e Comunicazioni del<br />
Senato ha sottolineato l’importanza<br />
per le Autoscuole di continuare la<br />
propria strada con serietà, impegno<br />
e professionalità costante, “anche,<br />
se necessario, con forti iniziative di<br />
studio, di impulso e di proposta alle<br />
Istituzioni, sulla base dell’esperienza<br />
diretta”.<br />
“Quella della revisione del Codice<br />
della Strada può essere un’ottima<br />
occasione – ha detto Mura - per testare<br />
queste attitudini ed anche, credo,<br />
per verifi care se sia possibile superare,<br />
in un settore così importante<br />
e così drammaticamente attuale, le<br />
incomprensioni e talora le diffi denze<br />
reciproche che permangono con altri<br />
soggetti interessati agli stessi problemi<br />
e che svolgono ruoli e compiti<br />
diversi e non sovrapponibili rispetto<br />
agli operatori delle Autoscuole”.<br />
Sui temi di carattere amministrativo<br />
legati al settore automobilistico,<br />
Mura ha individuato due fattori: “il<br />
primo, che la crisi del mercato si riverbera<br />
ormai pesantemente su tutti<br />
gli operatori, dalle case costruttrici ai<br />
concessionari fi no ad arrivare, ovviamente,<br />
alle Agenzie di pratiche auto;<br />
il secondo è quello dell’esistenza di<br />
un sistema ormai collaudato, quello<br />
dello Sportello Telematico dell’Automobilista<br />
(STA), che nonostante i<br />
sicuri margini di miglioramento che<br />
permangono e che vengono da voi<br />
puntualmente segnalati, credo off ra<br />
servizi, validi ed apprezzati, ai cittadini<br />
e, di fatto, consente di defi nire le<br />
pratiche in tempo reale”.<br />
“Riformare tutto in maniera radicale,<br />
quando non è strettamente necessario,<br />
può essere pericoloso – ha rilevato<br />
il parlamentare - anche e soprattutto<br />
Sen. Roberto Mura:<br />
“Quello delle Autoscuole e<br />
delle Agenzie di pratiche<br />
auto è un ruolo delicato e<br />
non facile, tanto più in un<br />
momento come l’attuale<br />
di forte crisi “.<br />
per chi attiva in prima persona certi<br />
meccanismi. Perché inevitabilmente<br />
fi niscono per emergere altri tipi di<br />
problemi, si modifi cano gli scenari e<br />
nulla può escludere che, soprattutto<br />
in un momento come l’attuale di forte<br />
spinta ideologica e culturale verso<br />
la liberalizzazione di ogni settore, simili<br />
spinte fi niscano prima o poi per<br />
investire il mondo delle agenzie di<br />
pratiche automobilistiche, così come<br />
oggi lo conosciamo per come ce lo<br />
disegna la legge n.264/91”.<br />
Secondo Mura, ciò che serve è “il riconoscimento<br />
preliminare del ruolo<br />
che gli interlocutori pubblici del<br />
settore svolgono istituzionalmente<br />
e della capacità progettuale ed innovativa<br />
che questi Organismi hanno<br />
dimostrato di saper esprimere, sem-
pre tenendo in debito conto la realtà<br />
delle Agenzie di pratiche auto, le loro<br />
funzioni e gli ambiti di collaborazione<br />
operativa che queste possono<br />
utilmente attivare”.<br />
Ha concluso la sua relazione riaff ermando<br />
la necessità di “una convinta<br />
azione di confronto per aprire una<br />
stagione più profi cua di dialogo, per<br />
superare insieme i problemi e le diffi<br />
coltà del settore nell’interesse primario<br />
dei cittadini e per individuare<br />
soluzioni nuove e più avanzate che,<br />
nel valorizzare le professionalità di<br />
tutti, rispettino i ruoli, le competenze<br />
e diverse attribuzioni di ciascuno degli<br />
attori coinvolti”.<br />
<strong>Il</strong> sen. Mura ha salutato i partecipanti<br />
assicurando la sua massima attenzione,<br />
disponibilità e impegno.<br />
On. Silvano Moff a<br />
Commissione Trasporti, <strong>Poste</strong> e<br />
Telecomunicazioni<br />
Dopo aver ringraziato la Dirigenza<br />
dell’Unasca per l’invito, l’on. Moff a ha<br />
aperto il suo intervento esprimendo<br />
la consapevolezza della responsabilità<br />
attribuitagli rispetto a una serie<br />
di questioni che richiedono “grande<br />
accortezza, grande misura e soprattutto<br />
un livello di partecipazione<br />
che faccia fi nalmente piazza pulita<br />
di ogni approccio demagogico a un<br />
problema così complicato e com-<br />
plesso” come quello della sicurezza e<br />
dell’interazione tra sistema pubblico<br />
e sistema privato.<br />
<strong>Il</strong> primo argomento preso in esame<br />
dal Commissione Trasporti, <strong>Poste</strong> e<br />
Telecomunicazioni è stato la liberalizzazione<br />
del settore le cui conseguenze<br />
negative, già individuate,<br />
“non potevano che procurare i guasti<br />
che oggi avete denunciato” ha commentato.<br />
“Quando si avvia un processo di trasformazione<br />
importante – ha chiarito<br />
-, quale la riforma che vi ha interessato,<br />
a volte si ha la presunzione che<br />
basta un articolato di legge per modifi<br />
care sic et simpliciter un quadro di<br />
riferimento e mettere in moto un processo<br />
di trasformazione epocale che<br />
migliora le situazioni delle singole<br />
aziende e risponde anche a problemi<br />
di semplifi cazione complessiva. Una<br />
delle cattive abitudini che abbiamo<br />
nel nostro Paese, soprattutto sotto il<br />
profi lo della sfera legislativa, è quella<br />
di immaginare che si facciano le riforme<br />
partendo dal tetto piuttosto che<br />
dalle fondamenta”.<br />
Moff a si è detto perciò assolutamente<br />
convinto che occorra una riforma<br />
di sistema: “Avremmo dovuto fare<br />
prima la riforma di sistema e poi la<br />
liberalizzazione”.<br />
Secondo il parlamentare, c’è la necessità<br />
di norme regolamentari<br />
chiare e semplici per una spinta di<br />
qualifi cazione del settore. “Uno degli<br />
argomenti che è stato fortemente<br />
al centro del dibatto della quindicesima<br />
legislatura – ha continuato -,<br />
della legislatura scorsa, era proprio<br />
il tema della formazione che pure è<br />
fondamentale se vogliamo in qualche<br />
modo dare una risposta a ciò<br />
che ci chiede l’Europa, non da oggi,<br />
in vista del 2010 che ormai è arrivato<br />
e che riguarda un dato percentuale<br />
che dovremmo raggiungere nell’abbattimento<br />
dell’incidentalità. Ma nello<br />
stesso tempo ci dice però che se<br />
il 70-75% degli incidenti avvengono<br />
a causa di irresponsabilità in capo al<br />
conducente, c’è un problema di formazione<br />
e di formazione costante<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
rispetto al quale noi dobbiamo mettere<br />
in campo delle energie nuove,<br />
delle intelligenze nuove e delle capacità<br />
professionali nuove”.<br />
E, rivolgendosi ai presenti: “Io dico<br />
con grande franchezza che chi opera<br />
nel settore della formazione sta qui<br />
davanti a me! E allora è qui che bisogna<br />
insistere per costruire un sistema<br />
professionale che sia all’altezza della<br />
sfi da e che ci consenta veramente di<br />
fare quel salto di qualità importante<br />
consentendo a voi di essere un elemento,<br />
come dire, ineliminabile nella<br />
costruzione di quella formazione<br />
fondamentale che riguarda il conducente.<br />
On. Silvano Moff a:<br />
“Una delle cattive<br />
abitudini che abbiamo<br />
nel nostro Paese,<br />
soprattutto sotto il profi lo<br />
della sfera legislativa, è<br />
quella di immaginare<br />
che si facciano le riforme<br />
partendo dal tetto<br />
piuttosto che dalle<br />
fondamenta. Avremmo<br />
dovuto fare prima la<br />
riforma di sistema e poi la<br />
liberalizzazione”.<br />
Vi debbo ringraziare anche perché<br />
lavorando a questa proposta di legge<br />
che mi auguro possa trovare il<br />
consenso di tutti perché intorno a<br />
questi temi siamo sempre riusciti a<br />
trovare un minimo comune denominatore.<br />
Non so in passato, ma almeno<br />
nell’ultima legislatura, dopo un’indagine<br />
ad ampio campo su quelli che<br />
erano i temi della sicurezza stradale,<br />
siamo riusciti perlomeno a trovare<br />
una sintesi comune in un documento<br />
fi nale, dove si sono tracciate delle<br />
linee, il risultato anche del confronto<br />
che avemmo con voi. E io vi ringrazio<br />
perché già siete stati tempestivi, mi<br />
avete già mandato alcuni correttivi<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
23
24<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
rispetto ad un tema e rispetto ad una<br />
proposta di legge che dovrà anche riassumere<br />
le tante proposte che sono<br />
state presentate”.<br />
L’on. Moff a ha poi evidenziato il problema<br />
della segnaletica stradale<br />
facendo notare quanto questa non<br />
sia uniforme nel nostro Paese: “Basta<br />
attraversare un territorio comunale e<br />
andare in un altro per rendersi conto<br />
che abbiamo la segnaletica più svariata<br />
del mondo, ognuno la posiziona<br />
come gli pare, ognuno usa quello<br />
che vuole”. “Eppure – ha continuato<br />
- sulla segnaletica stradale insieme<br />
ad altri deputati abbiamo presentato<br />
una proposta per uniformare questo<br />
sistema, soprattutto tenendo anche<br />
conto della tecnologia”.<br />
Per quanto riguarda le responsabilità<br />
del conducente, “abbiamo bisogno<br />
di mettere in campo in maniera seria<br />
tutte quelle accortezze che la legislazione<br />
europea ci richiama e che voi<br />
stessi avete nei vostri interventi, in<br />
qualche modo, evocato”.<br />
Quindi, per attuare una riforma di<br />
sistema, secondo Moff a il legislatore<br />
ha innanzitutto bisogno di acquisire<br />
una cultura della complessità dei<br />
temi su cui intervenire, “perché soltanto<br />
in questa maniera – ha detto<br />
- forse saremo in grado di dare risposte<br />
defi nitive e possibilmente utili<br />
per il cittadino”.<br />
Silvano Moff a, a questo punto, ha ribadito<br />
la sua gratitudine per il contributo<br />
dato dall’Unasca “anche nel<br />
dibattito di oggi inserendo analisi<br />
critiche molto puntuali rispetto a un<br />
sistema che non funziona e mi auguro<br />
possa funzionare meglio”.<br />
<strong>Il</strong> parlamentare ha concluso con una<br />
rifl essione: “Mi auguro che davvero si<br />
possa arrivare a concepire l’agenzia<br />
come quello strumento che proprio<br />
perché ha voluto assumere su di sé<br />
la responsabilità di una sfi da di non<br />
essere soltanto un soggetto privato,<br />
ma un soggetto privato la cui funzione<br />
interagisce sistematicamente con<br />
un interesse pubblico di ordine generale,<br />
che si possa davvero costruire<br />
un sistema di regole certe ma che si<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
possa davvero rimuovere tutti quegli<br />
orpelli sui quali ci si fermava anche<br />
con qualche elemento di disaff ezione<br />
perché anche questo è un elemento<br />
da mettere in considerazione. Oggi<br />
il rischio è che chi fa il suo dovere in<br />
qualche misura rischia di pagare le<br />
conseguenze di rispettare le regole,<br />
di rispettare la legge, di fare il suo<br />
dovere fi no in fondo, di riempire un<br />
cartaceo assolutamente indigeribile<br />
nell’età dell’internet e della elettronica<br />
e nello stesso tempo chi è furbo<br />
riesce a piazzarsi meglio anche in termini<br />
di redditività diretta per quanto<br />
riguarda il suo conto economico in<br />
banca”.<br />
<strong>Il</strong> Presidente Cannatella ha informato<br />
i convenuti che alcuni esponenti<br />
politici, impossibilitati ad essere presenti<br />
al Convegno Nazionale, hanno<br />
fatto pervenire i loro messaggi di<br />
partecipazione alla manifestazione.<br />
<strong>Il</strong> dott. Luigi D’Onofrio, del Gabinetto<br />
del Ministro, ha consegnato l’intervento<br />
del sen. Carlo Giovanardi, Sottosegretario<br />
di Stato alla Presidenza<br />
del Consiglio dei Ministri con delega<br />
alle tossicodipendenze, alla famiglia<br />
e al servizio civile.<br />
Sen. Carlo Giovanardi<br />
Sottosegretario alla Presidenza del<br />
Consiglio dei Ministri con delega alle<br />
tossicodipendenze, alla famiglia e al<br />
servizio civile<br />
“Ringrazio e saluto, innanzitutto, il<br />
Presidente Vincenzo Cannatella per<br />
l’invito a partecipare a questo importante<br />
convegno nazionale nell’ambito<br />
del XII Congresso nazionale<br />
dell’Unasca.<br />
Mi scuso ma inderogabili impegni<br />
istituzionali assunti ancor prima di<br />
conoscere di questo evento mi impediscono,<br />
mio malgrado, di essere<br />
presente tra voi stamattina. Ho voluto<br />
comunque che, attraverso questo<br />
messaggio, arrivasse ai soci, agli aderenti,<br />
agli organizzatori, alle personalità<br />
e a tutte le persone che intervengono<br />
ai lavori, il mio saluto e il mio<br />
augurio perché questa iniziativa sia<br />
coronata da pieno successo.<br />
Porgo i saluti anche ai partecipanti<br />
membri del Governo e ai Parlamentari,<br />
Senatori e Deputati, presenti.<br />
Pur nella brevità del saluto, non posso<br />
esimermi dal soff ermarmi sul tema<br />
oggetto del Convegno. Al riguardo<br />
e in considerazione degli ambiti di<br />
operatività delle autoscuole con riguardo<br />
alla sicurezza stradale:<br />
1) accenno al ruolo strategico delle<br />
autoscuole nella formazione e<br />
nell’educazione dei ragazzi alla sicurezza<br />
stradale e nella riaff ermazione<br />
di stili di vita compatibili con la guida<br />
di automezzi e motoveicoli;<br />
2) reputo le autoscuole e le persone<br />
che vi lavorano veri e propri presìdi,<br />
avamposti sul territorio, nell’attività<br />
di informazione e di prevenzione<br />
dell’uso delle droghe e dell’alcol;<br />
3) auspico, per il futuro, momenti di<br />
collaborazione nelle attività, anche a<br />
carattere sperimentale, per il contrasto<br />
dell’incidentalità notturna, una<br />
delle priorità della mia azione politica,<br />
perché tutti capiscano che non<br />
è più tollerabile lo stillicidio di morti<br />
che segna ogni fi ne settimana.<br />
Ricordo, inoltre, che, ad inizio legislatura,<br />
si è provveduto a ricostituire<br />
il Dipartimento antidroga della<br />
Presidenza del Consiglio e che tale<br />
struttura è già schierata con grande<br />
determinazione sul fronte della sicurezza<br />
stradale.<br />
Sono, infatti, numerose le iniziative
avviate dai responsabili del Dipartimento<br />
per aff rontare il problema<br />
della sicurezza stradale ovviamente<br />
con particolare riguardo ai fenomeni<br />
della guida in stato di ebbrezza e sotto<br />
l’eff etto di droghe.<br />
Alcune già in porto. Penso, per esempio:<br />
1. alla predisposizione, dopo oltre<br />
18 anni dall’entrata in vigore del<br />
Testo unico in materia di sostanze<br />
stupefacenti, del documento<br />
contenente le procedure per gli<br />
accertamenti sanitari di assenza<br />
di uso di sostanze stupefacenti o<br />
psicotrope nei lavoratori a rischio,<br />
in maggior parte, come è noto,<br />
operatori dell’autotrasporto;<br />
2. ad alcune modifi che degli artt.<br />
186 – 187 del Codice della Strada<br />
suggerite al legislatore nella fase<br />
emendativa della legge 24 luglio<br />
2008, n. 125 di conversione, con<br />
modifi cazioni, del decreto-legge<br />
23 maggio 2008, n. 92, recante<br />
“misure urgenti in materia di sicurezza<br />
pubblica”, con cui è stato<br />
sensibilmente inasprito il regime<br />
sanzionatorio per coloro che guidano<br />
in stato di ebbrezza e dopo<br />
aver assunto droghe. Altre in itinere.<br />
E qui cito:<br />
3. i progetti sperimentali in quattro<br />
4.<br />
5.<br />
città pilota per l’inserimento dei<br />
cosiddetti drugs test nell’istruttoria,<br />
volta al conseguimento del<br />
patentino e della patente di guida<br />
per i neopatentati, in avanzata<br />
fase di studio di fattibilità con tutti<br />
gli altri promotori dell’iniziativa;<br />
le iniziative sperimentali, come<br />
ad esempio il progetto “Drugs On<br />
Street: no crash” del Dipartimento<br />
delle dipendenze dell’ULSS 20<br />
di Verona, a cui il Dipartimento<br />
ha da tempo aderito, per lo svolgimento<br />
con particolari modalità<br />
degli accertamenti alcol-droga<br />
“su strada”, anche con l’intento di<br />
arrivare a colmare la lacuna tecnico-giuridica<br />
rappresentata dalla<br />
mancanza di strumenti omologati<br />
analoghi all’etilometro nel settore<br />
del contrasto alla guida sotto<br />
l’eff etto degli stupefacenti;<br />
il grande lavoro svolto dalla Presidenza<br />
del Consiglio e da taluni<br />
Ministeri per arrivare alla predisposizione<br />
condivisa di un intervento<br />
emendativo che rendesse<br />
fi nalmente operativo il Fondo per<br />
l’incidentalità notturna previsto<br />
dall’art. 6-bis del decreto legge<br />
3 agosto 2007, n. 117, convertito,<br />
con modifi cazioni nella legge 2<br />
ottobre 2007, n. 160.<br />
CONGRESSO NAZIONALE<br />
Penso, infi ne, al lavoro svolto, in concorso<br />
con altri soggetti istituzionali,<br />
nella predisposizione delle ulteriori<br />
modifi che normative in tema di sicurezza<br />
nella circolazione, cui sta<br />
lavorando l’aula del Senato in sede<br />
di esame del disegno di legge ‘sicurezza’<br />
(AS. 733). Come noto, numero-<br />
Sen. Carlo Giovanardi:<br />
“Reputo le autoscuole<br />
e le persone che vi<br />
lavorano veri e propri<br />
presìdi, avamposti sul<br />
territorio, nell’attività<br />
di informazione e di<br />
prevenzione”.<br />
si emendamenti già approvati nelle<br />
commissioni di merito si rifl ettono<br />
sulle norme del Codice della Strada<br />
(destinazione di mezzi sequestrati e<br />
confi scati, fermo amministrativo per<br />
il mezzo condotto da persona sotto<br />
eff etto di droghe e alcol non proprietaria,<br />
divieto, in particolari casi e per<br />
un certo tempo, di conseguimento<br />
di una nuova patente dopo la revoca,<br />
etc)”.<br />
IL TERGICRISTALLO<br />
DICEMBRE 2008<br />
25
IL PORTALE DELL’AUTOMOBILISTA:<br />
UNO STRUMENTO DI SUCCESSO<br />
E-government al servizio dei cittadini e degli operatori professionali. Oltre 18 milioni<br />
il numero totale dei bollettini pagati online dall'avvio del servizio<br />
Dalla nascita del servizio ad oggi sono<br />
2.283 le Agenzie che hanno aderito al<br />
servizio di pagamento online dedicato agli<br />
Operatori Professionali e di queste ben<br />
1.040 utilizzano il servizio su base quotidiana.<br />
Ancora migliore è il livello di fidelizzazione<br />
al servizio di pagamento online<br />
delle Officine, infatti, ben 838 Officine su<br />
1.115 continuano ad effettuare pagamenti<br />
online. <strong>Il</strong> numero totale dei bollettini pagati<br />
online dall'avvio del servizio supera i 18<br />
milioni. La flessibilità, la facilità e la comodità<br />
di utilizzo del Portale dell’Automobilista<br />
insieme ai molteplici servizi offerti<br />
hanno determinato il successo e l’apprezzamento<br />
di tale strumento.<br />
La verifica della duplicabilità della<br />
carta di circolazione o della patente di<br />
guida a seguito di smarrimento, furto o distruzione<br />
e la consultazione dei dati di sintesi<br />
dei veicoli di proprietà sono solo alcu-<br />
ni dei nuovi servizi del Portale dell'Automobilista;<br />
un portale che consente ai cittadini<br />
e agli operatori professionali di consultare<br />
informazioni ed usufruire di servizi<br />
in modalità on-line resi disponibili dal Dipartimento<br />
dei Trasporti Terrestri del Ministero<br />
delle Infrastrutture e dei Trasporti.<br />
<strong>Il</strong> servizio di verifica della duplicabilità<br />
della carta di circolazione o della<br />
patente di guida consente al cittadino<br />
di controllare se può richiedere, in caso di<br />
smarrimento/furto/distruzione della propria<br />
patente o della carta di circolazione di<br />
un veicolo ad esso intestato, il duplicato<br />
con iter semplificato. L’iter semplificato<br />
consente al cittadino, a seguito di denuncia<br />
all’Autorità competente, di ricevere direttamente<br />
presso la propria residenza il
duplicato della patente o della carta di circolazione.<br />
<strong>Il</strong> cittadino si rivolge quindi ad<br />
un solo sportello della Pubblica Amministrazione<br />
(l’Autorità alla quale viene resa<br />
la denuncia di furto/smarrimento) potendo<br />
poi controllare on-line lo stato della<br />
pratica.<br />
<strong>Il</strong> servizio di consultazione dei dati di<br />
sintesi dei veicoli di proprietà consente<br />
invece di disporre di molteplici informazioni<br />
sui veicoli quali la data di scadenza<br />
della revisione, la potenza in KW e la classe<br />
ambientale di appartenenza (categoria<br />
Euro 1, 2 ecc...).<br />
Grazie alla collaborazione tra <strong>Poste</strong> <strong>Italiane</strong><br />
e il Dipartimento dei Trasporti Terrestri,<br />
sul portale www.ilportaledellautomobilista.it<br />
è anche possibile pagare on-line,<br />
in modo veloce, semplice e sicuro più di<br />
200 tipologie di pratiche, tra cui il rilascio<br />
o il rinnovo della patente, e la revisione<br />
dell’auto, della moto o del ciclomotore.<br />
Gli operatori professionali sono registrati<br />
automaticamente e possono<br />
usufruire di un sistema di pagamento specializzato<br />
per il settore. I cittadini invece<br />
devono registrarsi al portale www.ilportaledellautomobilista.it<br />
(per registrarsi al<br />
portale, è richiesto solo l’inserimento del<br />
codice fiscale e del numero di patente) e<br />
possono pagare con addebito diretto sul<br />
conto BancoPosta, con carta prepagata<br />
<strong>Poste</strong>pay o con carta prepagata <strong>Poste</strong>pay<br />
o con carta di credito Visa o Mastercard;<br />
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regione Sicilia<br />
e per la provincia<br />
di Bolzano. Oltre alla modalità<br />
online, è possibile poi effettuare i pagamenti<br />
con carta Postamat o <strong>Poste</strong>pay anche<br />
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dell’operazione: i bollettini cartacei, infatti,<br />
sono dotati di codici di sicurezza che<br />
consentono di verificare data e ora del pagamento.<br />
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di cui 2.283 Agenzie e 1.115 Officine<br />
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Imprese registrate al Portale 1.793<br />
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