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il Mensile
erritorio
del sud-est barese - Supplemento al n° 8 Anno I - settembre 2010 - OMAGGIO
La Banca d’Italia
salva la BCC
L’affare del secolo: il presidente Consoli vende l’Hotel Astoria alla BCC di Alberobello e Sammichele
di FRANCO DERAMO
Quando si è “padrone, sotto
e quanto ne vuole”,
non basta mai niente. Si
diventa ingordi, voraci.
Di più, sempre di più.
Si può anche, indisturbati, comprare
e vendere a mattone d’oro un
albergo le cui condizioni economi-
che sono da verificare, per farne la
nuova sede della BCC.
E’ quanto è avvenuto con la nostra
banca.
Il Consiglio di Amministrazione
della Banca di Credito Cooperativo
Alberobello e Sammichele di
Bari (BCC), alla fine di luglio scorso,
delibera l’acquisto dell’Hotel
Astoria di Alberobello, quello che
si trova nei pressi della stazione
ferroviaria della Sud-Est, quell’albergo
che ogni anno ospita l’assemblea
dei soci della BCC e non
solo.
Forse adesso possiamo dire: “Allora,
abbiamo un hotel?”.
Appunto, dopo che da anni, in
modo indisturbato, a ragione, si
è potuto ben dire “Abbiamo una
SPECIALE BCC:
L’AFFARE
DEL SECOLO
banca!”, adesso l’immobiliare di
famiglia non si è fatto mancare
nulla.
La BCC, presidente Vito Consoli,
delibera l’acquisto dell’hotel.
Votano a favore tutti, anche il
Collegio Sindacale.
L’hotel è di proprietà della società
I.C.E.M.E. srl, laf società presieduta
dalla moglie del presidente

Il vertice della BCC durante l’ultima assemblea ordinaria dei Soci
Consoli, composta dai germani
Consoli. Consoli I.C.E.m.E. srl (moglie
Spada Pietrina - Amministra-
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SuppLEmEnto AL n° 8 - SEttEmBRE 2010
tore unico e figli) vende, Consoli
presidente BCC compra: un colossale
conflitto di interessi.
Tutti i nomi
degli amministratori
Consiglio di Amministrazione
Vito Consoli - presidente (Alberobello)
Sergio pastore Bovio - Vicepresidente Vicario (Sammichele di Bari)
Luca Lo Re - Vicepresidente (Alberobello)
Vito Giovanni Fedele - Consigliere designato (Alberobello)
Andrea Cassano - Consigliere (pisticci)
Luigi Conserva - Consigliere (Alberobello)
nicola Cupertino - Consigliere (Alberobello)
michele De Biase - Consigliere (Alberobello)
Giuseppe De Giorgio - Consigliere (Alberobello)
Luca Fortunato - Consigliere (Sammichele di Bari)
Angelo Giuseppe mansueto - Consigliere (mottola)
nicola netti - Consigliere (Sammichele di Bari)
pietro pasciolla - Consigliere (Sammichele di Bari)
Stefano Spinelli - Consigliere (Sammichele di Bari)
maria Grazia Susca - Consigliere (Alberobello)
Collegio Sindacale
Antonio Lacatena - presidente (Alberobello)
Cosmo perta - Sindaco effettivo (Alberobello)
Vito Antonio Battista - Sindaco effettivo (Sammichele di Bari)
Vito Donato Colaprico - Sindaco supplente (turi)
Gaetano Ricci - Sindaco supplente (martina Franca)
Collegio dei Probiviri
Giovanni Maria Simeone - presidente (martina Franca)
Lorenzo pugliese - Componente (Alberobello)
pietro Bergamelli - Componente (Sammichele di Bari)
Direzione Generale
Erasmo Lassandro - Direttore generale
Vincenzo De Donato - Vicedirettore generale vicario
Francesca pugliese - Vicedirettore generale
L’affare del secolo.
tutti allineati e coperti.
tutti d’accordo.
La BCC, per l’acquisto dell’albergo,
pagherà circa 10milioni di
euro, prevedendo altresì per lavori
di adattamento della sede alle
nuove esigenze della BCC, altri 3 o
4 milioni di euro.
IL PREZZO
Cifre abissali. Da capogiro.
un affare d’oro per l’I.C.E.m.E. srl
che si libera di un immobile evidentemente
improduttivo. Struttura
acquistata da I.C.E.m.E. srl nel
lontano 1991/1992 al prezzo di un
miliardo e 150milioni di lire e, per
finanziare l’acquisto, la ristrutturazione
e l’ampliamento, un mutuo
di 4miliardi di vecchie lire proprio
dalla stessa BCC.
Quell’ “affare”, oggi, è un vero
disastro finanziario per la BCC che
acquista un immobile enorme, improduttivo,
solo per stare forse un
po’ più comodi.
un lusso incredibile in un periodo
in cui le difficoltà di bilancio
sono pesantemente sentite da
tante aziende, da tante famiglie
che dovrebbero essere sostenute
proprio dalla BCC.
oltre all’evidente conflitto di interessi,
l’assurda operazione può
determinare seri scompensi alla
stabilità finanziaria della nostra
BCC.
Quando abbiamo saputo della
speciale
notizia siamo rimasti increduli. non
credevamo a quello che ci toccava
di ascoltare.
una operazione spregiudicata
che può fare solo chi si sente “padrone,
sotto e quanto ne vuole”, altro
che cooperativa fatta di Soci.
Consoli, presidente-padrone, invece,
l’operazione l’ha fatta: con il
consenso unanime del Consiglio
di Amministrazione e del Collegio
dei Sindaci. Consenso all’unanimità,
condizione necessaria perché
l’operazione si potesse fare.
Incredibile.
presidente, ci ha lasciati senza
parole.

speciale
presidente, ci sentiamo traditi.
nell’ultima assemblea, abbiamo
votato responsabilmente il risicato
bilancio della BCC che ci ha presentato.
Soprattutto le abbiamo
rinnovato all’unanimità la nostra
fiducia.
Con questa operazione lei l’ha
platealmente tradita.
non è possibile fare, con i soldi e
i sacrifici dei Soci e dei Clienti, affari
di famiglia.
Con questo giornale, in numeri
precedenti, le abbiamo spiegato
il perché tali operazioni è possibile
che accadano: lei, presidente, si
è fatto un regolamento elettorale
che la condanna a governare a vita,
fino a che o si dimette, o viene dimissionato.
Lei non si dimette. non ha la lucidità
necessaria e sufficiente per capire
e valutare fin dove si è spinto
con quella operazione bancaria. Il
baratro che ha aperto per la nostra
BCC.
LA CREDIBILITA’
presidente Consoli, lei sa che
all’esterno non ha credibilità.
All’interno è solo temuto.
Gestisce solo potere, tutto il potere
possibile, da solo, senza consenso.
La sua gestione è paragonabile
ad un Soviet, epurazioni comprese.
Ha come narcotizzato tutti.
nessuno è in condizione di aiutarla
a gestire serenamente, efficacemente,
collegialmente, democraticamente.
Lei sa di non essere un presidente
amato.
E’ solo un presidente temuto,
molto temuto.
I suoi metodi di gestione colpiscono
tutto e tutti, pesantemente.
Bisognerebbe capire il perché
fino in fondo.
Le abbiamo frontalmente contestato
gli assurdi provvedimenti
adottati contro i Soci che si è spinto
ad espellerli: il modo migliore
per liberarsi di chi rompe, di chi
mantiene libertà di analisi, di rifles-
sione.
A lei, presidente, interessa solo
che chi le sta attorno nel Consiglio
di Amministrazione, sia obbedien-
te, sottomesso alla sua volontà,
magari perché agevolato, magari
perché tollerato, magari perché
cooptato, magari perché assunto,
Hotel Astoria
Hotel Astoria, a 4 stelle. offre un’ampia scelta di servizi tra cui spaziose
camere arredate con cura, un ristorante, un bar, sale riunioni e internet
point ADSL. In tutta la struttura si può godere di un impianto per il condizionamento
dell’aria. L’intera struttura è per non fumatori. Il servizio è in
camera, pur ad orario limitato. Si accettano le carte di credito. Si accettano
piccoli animali. La struttura alberghiera provvede al deposito dei bagagli.
All’interno, si può usufruire di una mappa della città. La reception
è attiva 24 ore su 24 ed è munita di una cassaforte e di un servizio fax.
E’ previsto un servizio di ristorazione per gruppi. L’hotel è dotato di una
sala conferenze, una sala riunioni, un servizio rinfreschi, un garage, un
parcheggio gratuito. nella struttura è pienamente disponibile una sala tv
ed una connessione ad internet ed un servizio di posta elettronica.
Registriamo anche alcuni commenti di ospiti sul sito tripadvisor.it
Chiara 46: “L’hotel anche se non risponde certo alla categoria è ben
curato e pulito. A noi famiglia con un bambino (10 anni) è stata assegnata
una camera angusta, con una minuscola vasca da bagno e la doccia
poteva farsi all’interno di questa! il coperchio del w.c. sconnesso ed in
parte distaccato, lavello e bidet vecchi. Di notte senza aria condizionata
ho sognato di soffocare ed in effetti ci ero quasi!! ottima la colazione.
L’Hotel è da consigliare solo se la camera è quella indicata nel sito”.
Un viaggiatore di venere.com: “L’aria condizionata non era funzionante
e nessuno si è preoccupato di comunicarcelo. Era estate, faceva
molto caldo. Dopo aver segnalato all’addetto alla reception che il condizionatore
emetteva solo un fastidioso rumore, ci ha consigliato di dormire
con le finestre aperte. La camera si trovava sopra un incrocio e la
finestra era davanti ad un lampione che illuminava la stanza a giorno.
notte insonne con zanzare e rumori di auto. Da dimenticare!”
Meddi: “sono stata a pasqua in questo albergo, non modernissimo ma
funzionale ed accogliente. Il fiore all’occhiello è senz’altro il ristorante,
si mangia molto bene. I piatti sono semplici ma curati e con ingredienti
freschissimi, buono il servizio ed il prezzo” .
SuppLEmEnto AL n° 8 - SEttEmBRE 2010
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Il centro direzionale della BCC di ALberobello e Sammichele di Bari
magari perché affidato in maniera
impropria…, magari, …. magari!
troppe le furbizie.
troppi i danni.
L’acquisto da parte della BCC del
suo albergo di famiglia è intollerabile.
4
LA BANCA D’ITALIA
però!
C’è un però. Abbiamo saputo,
proprio dai suoi “inaffidabili” consiglieri
– doveva prevederlo, presidente.
ogni limite ha la sua pazienza!
diceva Totò - che la Banca
d’Italia è intervenuta e che alle
spiegazioni dovute, le ha fatto capire
soprattutto che quelle cose
non si fanno.
E lei ha fatto immediatamente
dietro front!
miracolo!
L’I.C.E.m.E. srl rinuncia alla vendita.
Forse si è accorta che stava facendo
un brutto affare? non credo.
una operazione di famiglia poco
spontanea. possiamo dire “spintanea”.
Spinti dall’esigenza di salvare
almeno la presidenza della BCC.
operazione molto difficile, crediamo,
impossibile.
o forse, presidente, ha capito
che stava buttando nel baratro con
l’acqua sporca anche il bambino,
banca e tutto?
Adesso, quei muti consiglieri
che avrebbero dovuto consigliarla,
e non, invece, messi lì solo per
obbedire ai suoi perentori ordini,
ai suoi inappagati desideri, quegli
ossequiosi sindaci che dovevano
controllare a difesa della BCC, dei
Soci e dei Clienti, e che non hanno
saputo controllare, adesso, finalmente,
come liberati, parlano. Ci
dicono del clima che si respira nel
suo Consiglio di Amministrazione.
Se la Banca d’Italia avrà voglia di
approfondire, cosa che noi siamo
SuppLEmEnto AL n° 8 - SEttEmBRE 2010
certi farà, ne saprà di più, di fatti
circostanziati che raccontano della
sua lunga ed incontrastata gestione.
E adotterà i provvedimenti conseguenti
ed ormai indifferibili.
E’ certa una cosa: presidente
Consoli, lei non ha più né la nostra
fiducia, né la nostra credibilità, né
quella dei Soci.
Lei ha dimostrato platealmente
quanto è inaffidabile.
Lei e tutta la compagine amministrativa
che la obbediva ciecamente,
non potete più rimanere
neanche un altro giorno al posto
dove con fiducia piena vi avevamo
mandati. Abbiamo sperato che il
bisogno di fare il bene della BCC,
dei Soci e dei Clienti fosse più forte
degli inappagati appetiti da fare
con i soldi e i sacrifici nostri.
TUTTI A CASA
Adesso basta.
tutti a casa.
tutti a dar conto di quello che
avete fatto e di come l’avete fatto
dai banchi del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio Sindacale.
C’è subito bisogno di un gesto di
coraggio vero: presidente, prima
che sia dimissionato, si dimetta.
CONSIGLIERE DESIGNATO
Intanto, ci sono altre due figure
che hanno avuto un ruolo molto
importante in questa grave e penosa
vicenda: la prima è quella del
consigliere designato, Vito Fedele.
E’ il consigliere-architetto presidente
della Commissione tecnica
che ha elaborato la relazione tecnica
che ha legittimato l’intera operazione.
noi, come Soci, vogliamo
leggerla quella relazione. Vogliamo
conoscere quante ipotesi tecniche
(se sono state elaborate e discusse)
sono state vagliate ed esami-
nate. Vogliamo conosce le ragioni
della proposta pro Hotel Astoria,
di proprietà della famiglia Consoli.
Vogliamo capire fino a che punto è
possibile amministrare i soldi degli
altri per fare gli interessi personali
di qualcuno (quelli della società
I.C.E.m.E. srl della famiglia Consoli).
Soprattutto vogliamo capire fino
a che punto è possibile rinunciare
alla propria credibilità professionale,
quella che noi crediamo ognuno
di noi abbia, per asservirsi a chi
ha fatto capire in giro che sarebbe
stato il successore in pectore di
Consoli. Che bella prospettiva!
Vogliamo saperlo perché simili
errori non abbiano più a ripetersi.
IL DIRETTORE
La seconda figura di cui vogliamo
sapere e che certamente non
ha svolto un ruolo secondario in
questa gravissima vicenda è quella
del Direttore della BCC, Mino
Lassandro.
Direttore, lei certamente avrà
predisposto il piano strategico
fatto ad hoc, motivando le ragioni
che l’avranno indotta a dare il
suo assenso all’operazione, sia dal
punto di vista funzionale-organizzativo,
sia soprattutto dal punto di
vista finanziario. noi, come Soci,
quella relazione, abbiamo il diritto
di conoscerla. Capiremo come la
sua alta qualificazione ha potuto
dare il meglio di sé, con ossequio,
al presidente.
Così come abbiamo diritto di
conoscere i bilanci degli ultimi
cinque anni dell’Hotel Astoria per
capire anche il valore commerciale
di quell’immobile che da qualche
anno pare abbia seri problemi di
bilancio.
Ci si disfa di ciò che non produce
utili, ma solo perdite.
In tutta questa vicenda Direttore,
nata subito dopo il rinnovo delle
cariche sociali, senza che si sia fatto
alcun cenno nell’assemblea dei
Soci, il suo parere, ne siamo certi,
non sarà stato secondario.
Inoltre, come Soci, abbiamo diritto
di conoscere effettivamente
come il Consiglio di Amministrazione
e il Collegio Sindacale si sono
espressi nelle sedute di Consiglio
in cui hanno votato per l’acquisto
prima e per la rinuncia all’acquisto
dopo, quest’ultima, però, su intervento
della Banca d’Italia.
ESIBIRE I DOCUMENTI
Vogliamo che un numero speciale
di “Cuore Cooperativo”, l’aperiodico
della nostra BCC che esce soprattutto
in vista delle assemblee,
pubblichi tutti questi documenti.
non sveleremo nessun segreto
bancario più di quello che con fare
liberatorio e un po’ omertoso alcuni
consiglieri hanno già fatto.
Solo la conoscenza piena della
verità da parte di tutti i Soci può
fare giustizia di tanti angoscianti
interessati meccanismi con i quali
da decenni la nostra BCC è stata
amministrata.
Sapere questo è un diritto dei
Soci.
Basta con le finzioni e le ipocrisie,
con i ricatti, le pressioni e il mobbing.
Basta soprattutto con le espulsioni
dei Soci.
Chiediamo alla Banca d’Italia che
intervenga per il reintegro di tutti i
Soci espulsi e soprattutto che obblighi
il Consiglio di Amministrazione
e il Collegio Sindacale alla
redazione e alla firma dei verbali
delle relative riunioni in tempo reale,
per evitare possibili manovre
accomodanti.
La trasparenza e la verità sono un
atto dovuto.
I Soci la rivendicano.
Questi amministratori hanno superato
ogni limite di decenza, hanno
distrutto il rapporto fiduciario
che deve esserci con i Soci.
GRAZIE BANCA D’ITALIA
La Banca d’Italia (che ringraziamo
per il suo intervento), siamo certi,
farà rapidamente luce su tutto.
Questo è il tempo della chiarezza e
delle responsabilità.
Come “il Territorio” seguiremo
con molta attenzione l’intera vicenda.
per questo la mia banca è differente!