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il Mensile<br />
err<strong>it</strong>orio<br />
del sud-est barese - Anno I n° 3 - aprile 2010 - UN EURO<br />
Diversa!<br />
pag.4<br />
all’interno<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
Ecco il nuovo Sindaco pag.30<br />
Alberobello<br />
Lo scomodo Assessore pag.43<br />
Sammichele di Bari<br />
Lo sfogo in Consiglio pag.10<br />
Lo Scaffale<br />
Una nuova rubrica pag.54
2<br />
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N° 3 - APRILE 2010
l’ed<strong>it</strong>oriale<br />
la Puglia si chiama<br />
sempre più Vendola<br />
E’ F<strong>it</strong>to l’unico vero sconf<strong>it</strong>to di questa tornata elettorale<br />
di FRANCO DERAMO<br />
Ci dovrà pur essere qualcuno<br />
che vince e qualcuno<br />
che perde.<br />
No. Dicono che hanno vinto tutti.<br />
Ma, aldilà delle dichiarazioni, il risultato<br />
parla chiaro.<br />
Dal dato di partenza non si può<br />
prescindere.<br />
<strong>Il</strong> Pdl aveva 2 regioni (Veneto e<br />
Lombardia), adesso ne ha 6. Alle<br />
due si sono aggiunte Piemonte,<br />
Lazio, Campania e Calabria.<br />
<strong>Il</strong> PD aveva 11 regioni.<br />
E’ rimasto con 7: Liguria, Emilia<br />
Romagna, Toscana, Umbria, Marche,<br />
Basilicata, Puglia.<br />
E’ il primo dato.<br />
<strong>Il</strong> secondo è l’elevato <strong>numero</strong> di<br />
astensioni. Uno schiaffo alla pol<strong>it</strong>ica.<br />
<strong>Il</strong> rifiuto della pol<strong>it</strong>ica che diventa<br />
sempre più preoccupante. Un<br />
<strong>it</strong>aliano su tre non ha votato.<br />
Adesso lo chiamano “astensionismo<br />
strutturale”: disaffezione pura?<br />
L’Italia, in Europa, è sempre stata<br />
la nazione con il più elevato tasso di<br />
partecipazione al voto. Un primato<br />
che non vorremmo perdere. Disaffezione<br />
dalla pol<strong>it</strong>ica e dai part<strong>it</strong>i.<br />
Se si analizzano i dati, necessaria-<br />
mente bisogna ripartire, con seren<strong>it</strong>à<br />
e oggettiv<strong>it</strong>à, da questi.<br />
Quando un processo di degrado<br />
diventa inarrestabile, forse è indispensabile<br />
che ci si fermi a valutarne<br />
le ragioni andando in profond<strong>it</strong>à.<br />
<strong>Il</strong> Governo centrale, la maggioranza<br />
di centrodestra è rafforzata<br />
dal voto, anche se la competizione<br />
è stata regionale e non si è votato in<br />
5 regioni. Altro che declino.<br />
Ma, il Pdl ha dovuto cedere il passo<br />
alla Lega che al Nord ha allargato<br />
la sua penetrazione e ha i numeri<br />
per condizionare sempre più il Governo<br />
dal suo interno. Un successo<br />
che nasce dal radicamento che realizza<br />
nel <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> la scelta strategica:<br />
“la vicinanza ai problemi della<br />
gente paga sempre”.<br />
<strong>Il</strong> Sud ora, più che mai, dovrà fare<br />
i conti con la Lega che vuole il passaggio<br />
rapido al federalismo fiscale.<br />
Saranno dolori.<br />
<strong>Il</strong> Pd abbia il coraggio di ammettere<br />
la sconf<strong>it</strong>ta. Non ricerchi forme<br />
consolatorie di analisi inaccettabili.<br />
Non gli giova nascondere la realtà<br />
dei fatti. Le regioni perse sono tutte<br />
strategiche e determinanti: Piemonte,<br />
Lazio, Campania e Calabria.<br />
Erano tutte rette da governatori del<br />
Pd. <strong>Il</strong> voto li ha sconf<strong>it</strong>ti. Consolia-<br />
moci con la Basilicata e, nonostante<br />
tutto, con la Puglia.<br />
L’IdV raccoglie in maniera crescente<br />
il dissenso dell’antiberlusconismo.<br />
L’Udc mantiene la sua consistenza<br />
numerica ed il suo peso pol<strong>it</strong>ico. C’è<br />
solo da capire come utilizzerà questo<br />
consenso e verso quali scenari<br />
dirigerà il risultato tutto centrista.<br />
Guardiamo ora alla Puglia.<br />
La Puglia, ormai, si chiama sempre<br />
più Nichi Vendola. E Vendola<br />
vince anche su tutte le liste a suo<br />
sostegno. E Vendola non è il Pd. E<br />
Vendola, forte del consenso ricevuto,<br />
guardando al futuro pol<strong>it</strong>ico nazionale<br />
che potrebbe giocare, non<br />
consentirà a nessuno di minare il<br />
suo trionfo con “inquinamenti” nella<br />
nuova Giunta. Non ci sarà posto per<br />
sospettati e per ricatti che potrebbero<br />
muovergli le forze pol<strong>it</strong>iche.<br />
Impari il Pd dal metodo di lavoro<br />
de “Le fabbriche di Nichi”: si metta<br />
a lavorare tra la gente, non si disperda<br />
in estenuanti inutili l<strong>it</strong>igi interni,<br />
intercetti il voto di protesta e<br />
decida una volta per tutte se vuole<br />
essere carne o pesce. La smetta di<br />
inseguire Antonio Di Pietro e i suoi<br />
giudici strillanti. Si dia soprattutto<br />
una struttura interna davvero de-<br />
mocratica.<br />
Intanto, è la seconda volta che<br />
Vendola sconfigge Raffaele F<strong>it</strong>to.<br />
Anzi, come dice la Adriana Poli<br />
Bortone che non ha raggiunto con<br />
la sua lista il fatidico 4%, “Vendola<br />
ringrazi F<strong>it</strong>to per la seconda volta.<br />
E’ grazie a F<strong>it</strong>to se conquista la presidenza<br />
della Regione”. <strong>Il</strong> Pdl ce l’ha<br />
messo proprio tutta a riconsegnare<br />
la Regione al centrosinistra. L’unico<br />
vero sconf<strong>it</strong>to in questa elezione è<br />
F<strong>it</strong>to. Dovute le sue dimissioni, anche<br />
se scontatamente respinte.<br />
Molti hanno avuto difficoltà a<br />
votare Pdl perché il candidato presidente,<br />
Rocco Palese, o era poco<br />
conosciuto ai molti, o è stato considerato<br />
come “l’uomo di … F<strong>it</strong>to”.<br />
Pdl da una parte e Pd dall’altra<br />
ora hanno di che riflettere.<br />
Hanno da riorganizzarsi al loro<br />
interno in questo lungo vuoto elettorale<br />
verso il quale ci stiamo dirigendo.<br />
Tre anni senza votazioni possono<br />
dare l’opportun<strong>it</strong>à a questi part<strong>it</strong>i<br />
di organizzarsi seriamente, di fare<br />
scelte programmatiche adeguate<br />
e di eleggersi una nuova classe dirigente<br />
all’altezza delle attese di un<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> che ha tutte le potenzial<strong>it</strong>à<br />
per rilanciare il suo sviluppo.<br />
N° 3 - APRILE 2010 3
4<br />
di FRANCO DERAMO<br />
Siamo alla vigilia del voto<br />
per il rinnovo delle cariche<br />
all’interno della BCC di Alberobello<br />
e Sammichele di Bari:<br />
Presidente, Consiglio di Amministrazione,<br />
Collegio dei Revisori dei<br />
Conti, Collegio dei Probiviri.<br />
Inutile negarlo. <strong>Il</strong> Presidente<br />
uscente ed il suo Consiglio di Amministrazione,<br />
per quanto sempre<br />
in sella, questa volta - dopo le modifiche<br />
statutarie approvate - si<br />
trovano nella singolare condizione<br />
di chi, a furia di non avere occhi<br />
per vedere e orecchie per sentire,<br />
giorno dopo giorno, si stanno segando<br />
il ramo dell’albero su cui<br />
sono seduti.<br />
Forse non ne hanno consapevolezza<br />
gli amministratori uscenti.<br />
Forse non hanno la possibil<strong>it</strong>à o la<br />
voglia di allungare le antenne per<br />
capire.<br />
E’ molto grave il danno di immagine<br />
che hanno procurato<br />
all’Azienda, alla BCC, con le espulsioni<br />
in massa dei soci che, in più<br />
di una tornata, hanno fatto, in<br />
questo passato mandato. Tutte<br />
con le stesse motivazioni, assolutamente<br />
generiche.<br />
I soci, la vera ricchezza di una<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
Bcc: asso piglia tutto<br />
con elezioni scontate<br />
Ora più che mai sono necessarie scelte etiche coraggiose<br />
BCC, invece, vanno coccolati, se<br />
necessario, sostenuti e stimolati<br />
nelle loro attiv<strong>it</strong>à e nelle loro piccole<br />
o grandi possibil<strong>it</strong>à e bisogni.<br />
Di tutto questo non trapela<br />
niente. Chi è nel bisogno, tace o<br />
soccombe.<br />
Errore imperdonabile le epurazioni<br />
collettive: Presidente e CdA<br />
si sono fatti da soli un danno enorme<br />
e la responsabil<strong>it</strong>à non può<br />
che essere attribu<strong>it</strong>a se non esclusivamente<br />
a loro che ne sono stati<br />
gli artefici.<br />
Non è dato di sapere se nel CdA<br />
c’è stato dibatt<strong>it</strong>o su provvedimenti<br />
così gravi. Invece, dai tempi<br />
di durata di un CdA riportati nei<br />
verbali, c’è solo da dedurre che<br />
le gravi sanzioni adottate verso<br />
le posizioni personali di quasi trecento<br />
soci (un dato eclatante per<br />
una BCC, per una cooperativa che<br />
ha la sua forza proprio nei soci),<br />
sono lì a testimoniarlo.<br />
V<strong>it</strong>o Consoli, il Presidente, continua<br />
indisturbato a farsi autogol.<br />
Non sa neanche dar valore alle<br />
modifiche statuarie fatte lo scorso<br />
anno: lo garantiscono a v<strong>it</strong>a.<br />
<strong>Il</strong> problema è che quelle scelte<br />
non si lim<strong>it</strong>ano a colpire solo i singoli<br />
soci, ma minano la credibil<strong>it</strong>à<br />
dell’immagine della BCC stessa,<br />
forse salvaguardata solo dai dati<br />
finali di gestione.<br />
Mi d<strong>it</strong>e, allora, a cosa servono le<br />
votazioni del prossimo 25 aprile?<br />
Se votare significa scegliere, si sceglie<br />
almeno fra due liste. Se viene<br />
presentata una sola lista, si può<br />
tranquillamente fare a meno di<br />
votare. Basta un solo voto a quella<br />
lista per essere eletti: condannati<br />
ad amministrare.<br />
E’ possibile accettare, secondo<br />
voi, che un momento così alto di<br />
l’inchiesta: Bcc<br />
<strong>Il</strong> presidente V<strong>it</strong>o Consoli legge la relazione di bilancio del 2008<br />
partecipazione possa essere privato<br />
proprio della possibil<strong>it</strong>à di<br />
misurarsi con un’altra lista “antagonista”?<br />
Con altri soci che decidono di<br />
volersi proporre per dare il loro<br />
contributo alla gestione?<br />
Non c’è seconda lista perché è<br />
inutile “partecipare”, tanto, non<br />
si ha dir<strong>it</strong>to ad alcuna rappresentanza<br />
democratica: non dico in<br />
percentuale ai voti che riceve ogni<br />
singola lista, ma almeno in simbo-
l’inchiesta: Bcc<br />
“Necessario<br />
un nuovo<br />
regolamento<br />
elettorale”<br />
lica, seppur minima, assegnazione.<br />
<strong>Il</strong> risultato della volta scorsa parla<br />
chiaro.<br />
Di fatto, siamo arrivati ad un sistema<br />
di gestione assolutista.<br />
Con il vigente regolamento<br />
elettorale per il rinnovo delle cariche<br />
sociali chi è quel pazzo che ha<br />
l’ardire di osare di sfidare un sistema<br />
di potere così garant<strong>it</strong>o?<br />
Nessuno.<br />
Sarebbe da folle.<br />
E se ci dovesse provare, il rischio<br />
è che anzicchè essere considerato<br />
come un socio che ha voglia<br />
di dare il suo contributo, rischia<br />
o viene solo … espulso. Così, al<br />
danno può aggiungersi, come già<br />
accaduto, anche la beffa.<br />
Chi può sanare questa s<strong>it</strong>uazione<br />
a dir poco singolare, certamente<br />
anomala?<br />
Solo l’Assemblea dei Soci, se<br />
correttamente guidata a fare scelte<br />
responsabili da amministratori<br />
illuminati e democratici. In mancanza,<br />
il risultato è e rimane il pateracchio<br />
esistente.<br />
Interessa tutto questo all’IC-<br />
CREA?<br />
Interessa alla Banca d’Italia?<br />
Non saprei dire.<br />
Chi vigila su queste manovre,<br />
su queste distorsioni, su queste<br />
forzature che, ove mai inizialmente<br />
fatte in perfetta buonafede,<br />
determinano questi risultati aberranti<br />
dei quali e sui quali occorre<br />
riflettere con pacatezza durante<br />
tutta la vigenza del mandato?<br />
Ci piacerebbe saperlo. Lo racconteremmo<br />
anche noi, se informati,<br />
a tutti i soci.<br />
In ogni competizione, bisogna<br />
cercare di vincere, mai di stravincere,<br />
annientando magari l’altra<br />
squadra, il candidato concorrente.<br />
L’opposizione, in un sistema<br />
democratico, se non ci fosse, bisognerebbe<br />
inventarsela, costruirla<br />
anche a tavolino. Ovviamente<br />
purchè ci siano le regole giuste<br />
per farlo. Nella nostra BCC non ci<br />
sono le regole per poter creare<br />
una minoranza. Per dare voce a<br />
chi la pensa diversamente da chi<br />
governa.<br />
Esiste, invece, la regola dell’asso<br />
pigliatutto.<br />
E’ l’opposizione che, di fatto, fa<br />
diventare grande un leader, ne<br />
esalta di fatto il lavoro che svolge.<br />
Un simile leader non “z<strong>it</strong>tisce”, non<br />
“annulla” la sua opposizione, non<br />
la espelle, non la sopprime, non<br />
la fa fuori prima che nasca, ma la<br />
chiama, nel rispetto dei ruoli, alla<br />
corresponsabil<strong>it</strong>à democratica,<br />
alla partecipazione. Cresce tutta<br />
la compagine societaria in questo<br />
modo. Ma questo lo fanno i grandi,<br />
gli illuminati, non i tagliatori di<br />
teste: ce lo insegna la storia degli<br />
Stati, dei part<strong>it</strong>i, delle associazioni,<br />
delle cooperative.<br />
Non lo fa certamente chi pensa<br />
che il “nemico” fa solo ombra ed è<br />
da eliminare, forse anche… fisicamente.<br />
La storia ci ha tramandato<br />
tante drammatiche esperienze<br />
non tollerate dai regimi total<strong>it</strong>ari.<br />
Anche in una cooperativa può<br />
accadere questo?<br />
<strong>Il</strong> sistema elettorale, il regolamento<br />
elettorale di fatto fa questo.<br />
Crea questi danni.<br />
Nella BCC di Alberobello e Sammichele<br />
di Bari gli strumenti elettivi<br />
sono privi di etica, non sono<br />
democratici.<br />
Non senza rammarico, possiamo<br />
dire che la nostra è una società<br />
in cui il disvalore assurge a<br />
valore.<br />
<strong>Il</strong> tempo, ove mai le intenzioni<br />
iniziali fossero state accettabili,<br />
hanno dimostrato tutti i lim<strong>it</strong>i di<br />
quella scelta scellerata e le degenerazioni<br />
che da essa nascono.<br />
Se queste cose non le dicessimo<br />
con la franchezza necessaria,<br />
saremmo solo degli ipocr<strong>it</strong>i.<br />
Una cooperativa di cred<strong>it</strong>o solidaristico,<br />
nato da certi principi<br />
e da certi valori, non può nascondersi<br />
questa ver<strong>it</strong>à e trarne le do-<br />
vute conseguenze.<br />
Andiamo a rileggerci tutta la<br />
storia delle gloriose Casse Rurali e<br />
Artigiane da cui deriviamo e di cui<br />
dovremmo esserne la continu<strong>it</strong>à.<br />
Tutto confligge, invece, con la<br />
nostra storia.<br />
Per questo è necessario dirsi<br />
tutta la ver<strong>it</strong>à sino in fondo: solo<br />
rendendo un servizio alla ver<strong>it</strong>à si<br />
può rendere un servizio alla BCC.<br />
I fatti che sono accaduti recentemente<br />
in altri settori strategici<br />
del Paese, ci inducono alla riflessione.<br />
<strong>Il</strong> piccolo, spesso, è il prototipo<br />
di un sistema che si dilata in<br />
maniera negativa.<br />
Niente comunque è irreversibile,<br />
immodificabile. Tutto è perfettibile.<br />
Queste considerazioni, sia chiaro,<br />
non vogliono né possono entrare<br />
nel mer<strong>it</strong>o della gestione.<br />
Ma, se da un lato le vicende che<br />
accadono, la loro etic<strong>it</strong>à organizzativa,<br />
quella che ne disciplina la<br />
rappresentanza, lasciano spazio<br />
ad amare considerazioni sulla<br />
inaccettabile forza di penetrazione<br />
e dilagano a dismisura, dall’altro<br />
lato sono fiducioso che anche<br />
l’attuale classe dirigente, superato<br />
il momento elettorale, vorrà autonomamente<br />
effettuare quella doverosa<br />
riflessione che possa condurla<br />
alla modifica di quelle scelte<br />
regolamentari e organizzative che<br />
sempre più diventano necessarie,<br />
irrinunciabili e indifferibili.<br />
Solo così l’attiv<strong>it</strong>à e lo sviluppo<br />
della BCC diventano centrali, non<br />
l’isolamento del leader temuto,<br />
costretto a circondarsi di soli uomini<br />
“devoti”.<br />
Si, detto chiaramente, serve un<br />
nuovo, democratico, etico regolamento<br />
elettorale.<br />
N° 3 - APRILE 2010 5
Una sentenza che non fa giustizia<br />
6<br />
ingiustizia<br />
è fatta<br />
Abbiamo anticipato nel <strong>numero</strong><br />
precedente che il Tribunale<br />
di Bari ha respinto<br />
il ricorso presentato da alcuni soci<br />
espulsi nel 2007 da soci della Banca<br />
di Cred<strong>it</strong>o Cooperativo di Alberobello<br />
e Sammichele di Bari.<br />
Evidentemente, questa sentenza,<br />
ha “armato” la mano del C.d.A. per<br />
procedere con nuove espulsioni.<br />
Le prime, fatte sub<strong>it</strong>o dopo l’elezione<br />
del Consiglio di Amministrazione<br />
(agosto 2007); le ultime, fatte<br />
alla vigilia del rinnovo delle cariche<br />
sociali (gennaio 2010).<br />
Se l’operato del CdA della BCC ci<br />
è sempre sembrato incomprensibile,<br />
immotivato e in netta contraddizione<br />
con l’essenza stessa<br />
dell’essere banca cooperativa, la<br />
sentenza del Tribunale di Bari, ci<br />
lascia allib<strong>it</strong>i.<br />
Ingiustizia è fatta!<br />
“L’Associazione dei Soci e dei Clienti<br />
della BCC di Alberobello e Sammichele<br />
di Bari ha segu<strong>it</strong>o attentamente<br />
tutto l’<strong>it</strong>er processuale e ha<br />
dato la sua assistenza possibile a<br />
quanti hanno proposto ricorso”, ha<br />
affermato il suo presidente, il prof.<br />
Giuseppe Rotolo.<br />
Abbiamo chiesto al legale, l’avv.<br />
Patrizia Sicoli, di volerci aiutare a<br />
La parola all’esperto<br />
“ab<strong>it</strong>uatevi” mai a<br />
rendere giustizia. Ogni<br />
“Non<br />
sentenza deve provocare<br />
in voi sempre quel senso quasi<br />
religioso di costernazione che vi fece<br />
tremare quando, pretori di prima nomina,<br />
doveste pronunciare la vostra<br />
prima sentenza…Non ammalatevi<br />
mai di quel terribile morbo dei burocrati<br />
che si chiama conformismo…<br />
<strong>Il</strong> giudice che si “ab<strong>it</strong>ua” a rendere<br />
giustizia è come il sacerdote che si<br />
”ab<strong>it</strong>ua” a dire messa”. (P. Calamandrei,<br />
“Elogio dei giudici scr<strong>it</strong>to da<br />
un avvocato”).<br />
Quanti, cultori del dir<strong>it</strong>to e non,<br />
ripongono fede nell’idea che<br />
la giustizia, sia pur tratteggiata<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
di PATRIZIA SICOLI *<br />
capire. La ringraziamo per questo<br />
suo prezioso aiuto che pubblichiamo<br />
integralmente.<br />
Vi inv<strong>it</strong>iamo a leggere attentamente<br />
tutto il cammino fatto, le<br />
motivazioni e le ragioni opposte.<br />
Niente da fare: evidentemente per<br />
il Giudice le stesse sono state considerate<br />
insufficienti.<br />
Eppure, noi abbiamo bisogno di<br />
“credere” nella Giustizia.<br />
Soprattutto quando le sentenze<br />
(come quella di primo grado emessa)<br />
diventano esecutive.<br />
Invece, al danno dell’espulsione,<br />
abbiamo dovuto assistere alla beffa<br />
della condanna e al pagamento<br />
per tutti delle relative spese!<br />
Con una differenza sostanziale: i<br />
soci pagano di tasca loro, la BCC<br />
paga con i soldi della banca, cioè<br />
con i soldi di tutti.<br />
Una lotta impari.<br />
L’espulsione da socio, lo strumento<br />
adottato, con grande potere discrezionale.<br />
Ma, la mia banca è diversa!<br />
Avevamo votato per questo gli<br />
amministratori nel 2007?<br />
Se lo ricorderanno mai quanti, il<br />
25 aprile 2010, andranno “giulivi”<br />
a votare o a “dare” la delega di<br />
voto?<br />
Ci potrà mai essere davvero GIU-<br />
STIZIA?<br />
Quando la mia banca potrà essere<br />
davvero diversa?<br />
F. D.<br />
dall’umana fallibil<strong>it</strong>à, si concretizzi<br />
comunque sulle pronunce rese in<br />
giudizio.<br />
Ed ove il dictum giurisprudenziale,<br />
inopinatamente, neghi<br />
quell’anel<strong>it</strong>o di giustizia, inev<strong>it</strong>abile<br />
è il senso di smarrimento e di sfiducia<br />
nell’ordine giudiziario.<br />
Tale è la sensazione che si avverte<br />
nella lettura della sentenza, di<br />
segu<strong>it</strong>o commentata, dal cui stringato<br />
ord<strong>it</strong>o motivazionale traspare<br />
- a sommesso avviso di chi scrive -<br />
tutta la inconsistenza giuridica ed<br />
iniqu<strong>it</strong>à della decisione resa.<br />
1) <strong>Il</strong> Fatto<br />
<strong>Il</strong> caso giudiziario vede coinvolta<br />
la “Banca di Cred<strong>it</strong>o Cooperativo di<br />
Alberobello e Sammichele di Bari”<br />
che riveste natura giuridica di società<br />
cooperativa a mutual<strong>it</strong>à prevalente.<br />
Nell’agosto 2007, il Consiglio<br />
di Amministrazione deliberava la<br />
esclusione dalla compagine societaria<br />
di circa 224 soci.<br />
La decisione veniva resa nota ai<br />
soggetti attinti da tale provvedimento<br />
con una nota a dir poco generica<br />
e assolutamente priva della<br />
benché minima motivazione.<br />
In altri termini, non si dava contezza<br />
alcuna degli addeb<strong>it</strong>i che a<br />
ciascuno si muovevano e che giustificavano<br />
la sua estromissione.<br />
Solo in sede giudiziaria i soci<br />
esclusi hanno potuto apprendere<br />
le reali ragioni:<br />
- alcuni non avrebbero operato in<br />
modo significativo con la Banca<br />
- alcuni non avrebbero avuto<br />
all’epoca della esclusione alcun<br />
rapporto bancario<br />
- alcuni avrebbero recato danno<br />
alla BCC per aver intentato causa<br />
- alcuni versavano in s<strong>it</strong>uazione<br />
deb<strong>it</strong>oria grave.<br />
2) L’<strong>it</strong>er Giudiziario<br />
Molti dei soci esclusi, r<strong>it</strong>enendo<br />
ingiusta la propria esclusione, hanno<br />
incardinato un giudizio di opposizione<br />
chiedendo l’annullamento<br />
di detta delibera e la riammissione<br />
nella compagine societaria.<br />
Nel corso delle varie fasi procedurali,<br />
il Collegio giudicante ha<br />
tentato più volte di esperire il tentativo<br />
di conciliazione, esortando<br />
vivamente l’Organo sociale della<br />
BCC al riesame di tutte le posizioni<br />
bancarie.<br />
Gli stessi soci esclusi hanno, a<br />
l’inchiesta: BCC<br />
tal fine, formulato istanza di riammissione<br />
chiedendo al C.d.A. di<br />
disporre, previo riesame, la revoca<br />
della delibera di esclusione, con<br />
l’impegno ad attivare entro breve<br />
termine i rapporti bancari r<strong>it</strong>enuti<br />
“non significativi” e ad abbandonare<br />
l’azione giudiziaria intrapresa.<br />
A tale tentativo di bonario<br />
componimento la BCC ha, però,<br />
opposto un immotivato rifiuto.<br />
Siffatta posizione intransigente,<br />
tuttavia, mal si conciliava con le<br />
riammissioni nella compagine societaria<br />
di molti dei ricorrenti, deliberate<br />
sub<strong>it</strong>o dopo l’instaurazione<br />
del giudizio.<br />
Pur persistendo le originarie ragioni<br />
che ne avevano motivato<br />
l’estromissione, singolarmente, alcuni<br />
vengono riammessi!<br />
L’azione giudiziaria intrapresa,<br />
dunque, ha sort<strong>it</strong>o qualche effetto<br />
pos<strong>it</strong>ivo!<br />
<strong>Il</strong> convincimento del Tribunale,<br />
tuttavia, non lasciava ben sperare<br />
sull’accoglimento del ricorso.<br />
Nel corso del procedimento di<br />
mer<strong>it</strong>o, difatti, il Giudice, lasciando<br />
chiaramente intravedere l’es<strong>it</strong>o negativo<br />
della causa, ha inv<strong>it</strong>ato tutti i<br />
soci esclusi a rinunciare agli atti del<br />
giudizio per ev<strong>it</strong>are così la condanna<br />
alle spese di causa.<br />
Non tutti i ricorrenti hanno, tuttavia,<br />
r<strong>it</strong>enuto di accogliere tale<br />
proposta di definizione transattiva<br />
ed il giudizio, anche per la espressa<br />
volontà di alcuni, è così prosegu<strong>it</strong>o<br />
sino alla sentenza. La rinuncia agli<br />
atti, difatti, avrebbe loro precluso il<br />
dir<strong>it</strong>to di impugnare nuovamente<br />
la delibera di esclusione e, pertanto,<br />
di poter riacquisire la qual<strong>it</strong>à di<br />
socio.<br />
Non essendo pervenute tutte le
l’inchiesta: BCC<br />
dichiarazioni di rinuncia, la difesa<br />
della BCC ha r<strong>it</strong>enuto di non accettarne<br />
nessuna ed il Collegio giudicante<br />
si è, così, riservato per la decisione.<br />
La rinuncia agli atti, difatti,<br />
secondo noto principio processualcivilistico,<br />
deve essere “accettata”<br />
dalla controparte perché possa<br />
avere valenza giuridica e consentire<br />
l’abbandono del giudizio.<br />
Questa è la ragione per cui il Tribunale<br />
ha, poi, esteso la pronuncia<br />
a tutti i l<strong>it</strong>isconsorti, ivi compresi i<br />
rinuncianti, rigettando la domanda<br />
dagli stessi avanzata sebbene con<br />
statuizioni che sul piano logico e<br />
giuridico sono indubbiamente eccepibili.<br />
3) I vizi di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à dedotti<br />
Le ragioni di dir<strong>it</strong>to che hanno<br />
indotto a r<strong>it</strong>enere illeg<strong>it</strong>tima la delibera<br />
di esclusione e, pertanto, ad<br />
impugnarla in sede giudiziaria afferiscono<br />
il procedimento di adozione<br />
e notificazione.<br />
In altri termini, il provvedimento<br />
di estromissione è stato adottato<br />
in spregio alle previsioni statutarie<br />
che ne ordinavano l’<strong>it</strong>er procedimentale.<br />
Questi, i vizi procedurali e di mer<strong>it</strong>o<br />
dedotti in sede giudiziale:<br />
1. estrema generic<strong>it</strong>à ed illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />
della delibera<br />
2. omessa comunicazione ai soci<br />
delle ragioni della esclusione<br />
3. elusione della norma statutaria<br />
art. 14 lett. d) Statuto Sociale<br />
4. null<strong>it</strong>à della clausola statutaria<br />
invocata nella delibera.<br />
3) <strong>Il</strong> difetto di motivazione<br />
della delibera gravata<br />
L’importanza della motivazione<br />
è innegabile ove si consideri che<br />
l’esclusione è, sostanzialmente, un<br />
provvedimento sanzionatorio che,<br />
privando della qual<strong>it</strong>à di socio, lede<br />
gli interessi del soggetto estromesso.<br />
Ebbene, la delibera di esclusione<br />
era, stranamente, sorretta da una<br />
scarna motivazione e le con-testazioni<br />
elevate ai soci articolate in<br />
modo del tutto generico e approssimativo.<br />
Sostanzialmente, vi era una motivazione<br />
unica per tutte le oltre 200<br />
posizioni sociali, parafrasata con<br />
elementari artifici linguistici, ma in<br />
nessuna si dava atto:<br />
a. del tempo da cui il socio non<br />
intratteneva rapporti con la Banca<br />
b. della re<strong>it</strong>erazione della condotta<br />
antisociale ovvero di quel<br />
ripetuto disinteresse del socio che<br />
ai sensi dell’art. 14 lett. d) giustificherebbe<br />
la sua esclusione<br />
c. della ragione o dei cr<strong>it</strong>eri in<br />
virtù dei quali il rapporto era stato<br />
giudicato “non significativo”.<br />
4) L’omesso<br />
richiamo specifico<br />
Molti dei soci sono stati estromessi<br />
in forza dell’art. 14 lett. d)<br />
dello Statuto Sociale.<br />
Ebbene, tale noma interna,<br />
avrebbe potuto trovare applicazione<br />
solo ove il socio avesse mostrato<br />
“nonostante specifico richiamo<br />
del consiglio di amministrazione,<br />
palese e ripetuto disinteresse<br />
per l’attiv<strong>it</strong>à della Società, omettendo<br />
di operare in modo significativo<br />
con essa”.<br />
In altri termini, prima di procedere<br />
alla estromissione del socio,<br />
intesa comunque quale estrema<br />
ratio, detta previsione statutaria<br />
esige che:<br />
1. si proceda ad un previo richiamo<br />
“specifico” ossia individuale<br />
del socio, un mon<strong>it</strong>o che dia atto<br />
e contesti le irregolar<strong>it</strong>à afferenti la<br />
singola posizione bancaria;<br />
2. il disinteresse sia palese e ripetuto.<br />
Tale condizione si rivelava<br />
insussistente per tutti i soci ricorrenti.<br />
Fedelmente al testo normativo,<br />
dunque:<br />
a. il richiamo avrebbe dovuto essere<br />
“specifico”, e non “generico” o<br />
meglio, avrebbe dovuto dare atto<br />
al “singolo” socio del suo specifico<br />
inadempimento;<br />
b. nel periodo compreso tra il<br />
richiamo e la esclusione il C.d.A.<br />
avrebbe dovuto accertare la re<strong>it</strong>erazione<br />
della condotta antisociale<br />
(palese e ripetuto disinteresse per<br />
l’attiv<strong>it</strong>à societaria).<br />
Siffatta previsione statutaria è<br />
stata inspiegabilmente violata.<br />
Nessun richiamo specifico è mai<br />
pervenuto ai soci esclusi.<br />
Pochissimi giorni prima della<br />
esclusione ed in pieno periodo<br />
estivo, i soci ricevono, però, una<br />
nota assolutamente identica con la<br />
quale vengono esortati a cooperare<br />
con la Banca.<br />
<strong>Il</strong> senso di tale inv<strong>it</strong>o non è stato<br />
inteso quale richiamo non rivestendo<br />
quei caratteri di specific<strong>it</strong>à previsti<br />
dalla rifer<strong>it</strong>a norma statutaria.<br />
Nessun riferimento alla posizione<br />
bancaria del socio ed al suo<br />
inadempimento, ma una semplice<br />
esortazione dal tono “amichevole”.<br />
Ma vi è di più!<br />
Siffatta nota, non solo non integrava<br />
gli estremi di un richiamo<br />
specifico ma, cosa ancor più rilevante<br />
è che fosse pervenuta ai soci<br />
nei primi giorni di agosto, in pieno<br />
periodo estivo.<br />
L’esclusione è stata deliberata il<br />
29 agosto, dunque, dopo pochissimi<br />
giorni.<br />
Sia lec<strong>it</strong>o chiedersi in quale<br />
modo sarebbe stato possibile per i<br />
soci esclusi, in pochissimi giorni da<br />
tale “richiamo” e in pieno periodo<br />
estivo, durante il quale molti erano<br />
lontani dalla propria residenza ed<br />
il personale di banca in ferie, darvi<br />
segu<strong>it</strong>o con l’attivazione di nuovi<br />
rapporti bancari.<br />
5) Le celate ragioni<br />
della esclusione<br />
Per conoscere le ragioni sottese<br />
alla propria esclusione i soci hanno<br />
dovuto adire, sopportandone il costo,<br />
l’Autor<strong>it</strong>à Giudiziaria.<br />
La nota che informava della estromissione<br />
consisteva, di fatto, in un<br />
modulo prestampato, assolutamente<br />
identico, per tutti i 224 soci<br />
esclusi, nella forma e nei contenuti,<br />
del seguente tenore letterale:<br />
“il Consiglio di Amministrazione,<br />
previo accertamento, nella<br />
seduta del 29.08.2007 ha deliberato<br />
la Sua esclusione da questa<br />
Società, a norma dell’art.14 dello<br />
Statuto vigente.”<br />
La struttura di siffatta comunicazione<br />
è - per pacifica giurisprudenza<br />
– assolutamente priva di valid<strong>it</strong>à<br />
giuridica atteso che:<br />
1. non informa circa la condotta<br />
contraria ai doveri sociali ascr<strong>it</strong>ta al<br />
singolo socio che ne avrebbe leg<strong>it</strong>timato<br />
la sua estromissione;<br />
2. invoca la norma interna di cui<br />
all’art. 14 Statuto Sociale omettendo<br />
di indicare quale delle svariate<br />
e dissimili ipotesi normative ivi tipizzate<br />
sia stata applicata a ciascun<br />
escluso;<br />
3. non allega (né può supplire) il<br />
vero provvedimento espulsivo, ossia<br />
la delibera gravata.<br />
La comunicazione degli addeb<strong>it</strong>i<br />
che motivano la estromissione -<br />
statuisce la Suprema Corte - è condizione<br />
imprescindibile per poter<br />
allestire una valida difesa nel mer<strong>it</strong>o.<br />
(Cass. 19 novembre 1979, n.<br />
6027; C. Cass. 9 maggio 2008, n.<br />
11558).<br />
Ai soci esclusi pertanto era stato<br />
negato:<br />
1. il dir<strong>it</strong>to di conoscere le ragioni<br />
della propria estromissione<br />
2. il dir<strong>it</strong>to di apprestare una valida<br />
difesa nel mer<strong>it</strong>o.<br />
In altri termini, il socio estromesso,<br />
non conoscendo la reale ragione<br />
della sua esclusione, non può<br />
validamente difendere la sua posizione<br />
in giudizio.<br />
5) La indeterminatezza<br />
della norma statutaria<br />
E’ noto il principio secondo cui<br />
N° 3 - APRILE 2010 7
una norma strutturata in modo generico<br />
consente, attraverso le sue<br />
maglie, interpretazioni ed applicazioni<br />
arb<strong>it</strong>rarie.<br />
Tale è la considerazione fatta in<br />
8<br />
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N° 3 - APRILE 2010<br />
ordine alla norma statutaria, art. 14<br />
Statuto Sociale, applicata dal C.d.A.<br />
Detta previsione difetta visibilmente<br />
del requis<strong>it</strong>o di tassativ<strong>it</strong>à e<br />
determinatezza nella parte in cui<br />
Le ultime di Gustavo<br />
Risultati elettorali: di pessima Lega.<br />
Palese con F<strong>it</strong>to. No. SconF<strong>it</strong>to.<br />
I non eletti: Raffaele Nigro, ovvero Nigro amaro.<br />
Michele Salomone: l’Italia dei dolori.<br />
Giovanni Scopertino.<br />
L’argomento del giorno: pedofollia.<br />
Puglia: Regione da enucleare.<br />
Montaguto: la Puglia ha perso il treno.<br />
La ferrovia frana: il Governo frena!<br />
Musica nordista: la “Bossinova”.<br />
Fini. <strong>Il</strong> destino francese di Fini: Finì.<br />
<strong>Il</strong> dramma di Bari: sono fin<strong>it</strong>i i baresi. Infatti due sono Tarantini, una è<br />
Cosentino, uno è Emiliano, uno è Tedesco, uno è Greco, uno è Russo,<br />
uno è Palese, uno è Mantovano, uno Amalf<strong>it</strong>ano, uno Leccese e uno è<br />
Sannicandro.<br />
<strong>Il</strong> Cavaliere ha vis<strong>it</strong>ato Milano:<br />
- Eccellenza cosa l’ha colp<strong>it</strong>a di più? “<strong>Il</strong> Duomo”.<br />
Emergency: fuoriStrada.<br />
Buttiglione: che fiasco!<br />
<strong>Il</strong> Petruzzelli rischia di crollare: bisogna rifare le Fondazioni!<br />
<strong>Il</strong> mondo del calcio sotto processo: tutti Moggi Moggi!<br />
Gillet: Cap<strong>it</strong>ano di Ventura.<br />
Bari: squadra di sVentura.<br />
Gustavo Delgado<br />
definisce “genericamente” quelle<br />
fattispecie riservate alla discrezional<strong>it</strong>à<br />
del C.d.A. consentendogli<br />
di sussumervi qualsiasi condotta<br />
del socio che, a suo mero arb<strong>it</strong>rio,<br />
arrechi danno alla Banca.<br />
Si pensi che a molti dei soci estromessi<br />
è stata contestata l’assenza<br />
di rapporti bancari “significativi”.<br />
Ma quando i rapporti devono r<strong>it</strong>enersi<br />
tali?<br />
La norma non pone alcun cr<strong>it</strong>erio<br />
discretivo né chiarisce il<br />
senso della condizione di “significativ<strong>it</strong>à”.<br />
<strong>Il</strong> t<strong>it</strong>olare di un semplice conto<br />
corrente (si pensi ad un pensionato)<br />
le cui operazioni bancarie si lim<strong>it</strong>ano<br />
alla movimentazione del conto,<br />
come per molti dei soci esclusi,<br />
opera in modo significativo?<br />
6) La sentenza<br />
<strong>Il</strong> Tribunale di Bari ha reso una<br />
sentenza a dir poco iniqua e lo stesso<br />
impianto argomentativo che<br />
sorregge il decisum si rivela inspiegabilmente<br />
contradd<strong>it</strong>torio.<br />
Accedendo alla singolare tesi patrocinata<br />
dal Giudicante, difatti:<br />
1. la delibera non deve essere trasmessa<br />
in forma integrale, pur dovendo<br />
risultare idonea a rendere<br />
edotto il socio delle ragioni della<br />
esclusione.<br />
Sia lec<strong>it</strong>o chiedersi dove siano,<br />
nella rifer<strong>it</strong>a nota informativa, le<br />
ragioni sottese alle singole esclu-<br />
l’inchiesta: BCC<br />
sioni.<br />
Questo il testo notificato a tutti i<br />
soci esclusi: “<strong>Il</strong> Consiglio di Amministrazione,<br />
previo accertamento,<br />
nella seduta del 29.08.2007 ha deliberato<br />
la Sua esclusione da questa<br />
Società, a norma dell’art.14 dello<br />
Statuto vigente.”<br />
Non ve ne è traccia alcuna!<br />
2. La prolungata mancanza di<br />
rapporti o di rapporti significativi<br />
con la Banca sarebbe grave inadempimento.<br />
Traspare chiaramente l’adozione<br />
da parte del Giudicante di un cr<strong>it</strong>erio<br />
di valutazione della condotta tenuta<br />
dai soci esclusi ingiustamente<br />
più rigoroso rispetto a quello riservato<br />
all’Organo sociale.<br />
Mentre la mancanza di rapporti<br />
significativi sarebbe grave inadempimento<br />
del socio leg<strong>it</strong>timante<br />
la sua estromissione, la evidente<br />
e provata violazione delle norme<br />
sociali ad opera del C.d.A. non sarebbe,<br />
per contro, suscettiva di condanna<br />
alcuna.<br />
Con buona pace dei principi<br />
che ordinano il rapporto societario,<br />
il dovere di osservare lo Statuto<br />
Sociale graverebbe, dunque,<br />
solo sui soci che, cosa ancor più<br />
grave, di detto rapporto, sono la<br />
parte più debole.<br />
3. Le cause di esclusione contemplate<br />
dalla norma statutaria sarebbero<br />
determinabili.<br />
<strong>Il</strong> dictum giurisprudenziale, poi,<br />
non è affatto condivisibile per quel<br />
che concerne la null<strong>it</strong>à della norma<br />
interna di cui all’art. 14.<br />
La determinabil<strong>it</strong>à di una fattispecie<br />
consente – com’è noto –<br />
ampi margini di discrezional<strong>it</strong>à e<br />
nessuna certezza vi è che l’esercizio<br />
di tale potere non trasmodi poi in<br />
arb<strong>it</strong>rio.<br />
Tale pronuncia, dunque, ha fin<strong>it</strong>o<br />
per leg<strong>it</strong>timare una esclusione innegabilmente<br />
ingiusta perché resa<br />
in stridente contrasto con il noto<br />
principio di mutual<strong>it</strong>à cooperativa<br />
e con il modello di banca “etica e<br />
solidale” cui la BCC dovrebbe tendere.<br />
“Giacchè il Giudice non siede per<br />
amministrare secondo favore la giustizia,<br />
ma per giudicare se-condo<br />
giustizia. Egli ha giurato infatti non<br />
di favorire a suo capriccio il tale o il<br />
tal altro, ma di giudicare secondo le<br />
leggi”. (Platone, Apologia di Socrate).<br />
Per muovere gli animi ad una riflessione<br />
cr<strong>it</strong>ica.<br />
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N° 3 - APRILE 2010 9
10<br />
di VALENTINO SGARAMELLA nunciata: il Consiglio comunale.<br />
Si è “sfogata”, finalmente.<br />
Sì, Consiglio comunale<br />
ridotto a sfogatoio: gravissimo.<br />
Deprimente, mortificante per<br />
chi assiste, vergognoso per la<br />
protagonista.<br />
L’assessore alla Cultura ed<br />
all’Ambiente del Comune di Sammichele<br />
di Bari, Alessandra Morgese,<br />
ha perso la calma. Finora,<br />
forse, era riusc<strong>it</strong>a a contenersi.<br />
Nel corso dell’ultimo Consiglio<br />
comunale, invece, non vedeva<br />
l’ora di svolgere la sua arringa. E’<br />
sal<strong>it</strong>a in “cattedra”. Pensava forse<br />
di essere a scuola: poveri bambini!<br />
Un lunghissimo intervento preliminare.<br />
L’estrema perorazione.<br />
Che disastro: una reazione<br />
scomposta.<br />
Una mortificante, scadente iniziativa,<br />
disdicevole sia del ruolo<br />
di consigliere, di pubblico amministratore,<br />
soprattutto offensiva<br />
del luogo nel quale è stata pro-<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
Organismo ormai ridotto a luogo<br />
delle invettive e degli improperi,<br />
dell’isteria e delle contumelie.<br />
Spettacolo, sì tale è stato, senza<br />
pagare biglietto, indegno ed<br />
indecente.<br />
Consumato nel silenzio e con<br />
l’assenso di Sindaco (spettatore<br />
muto e indifferente) e di otto<br />
consiglieri di maggioranza che<br />
hanno lasciato fare senza profferir<br />
parola, da Laera capogruppo<br />
(di chi?) a Spinelli V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
(veterano della pol<strong>it</strong>ica dal quale,<br />
invano, aspettiamo di meglio), a<br />
Dina Munno che, non sappiamo<br />
se e quanto condivide simili bassezze,<br />
trincerata dietro l’eterna<br />
gomma masticata.<br />
E poi, sapete tutti che altri consiglieri<br />
(Magistro e Perrucci)<br />
questo ruolo lo svolgono a mille<br />
chilometri di distanza o per corrispondenza.<br />
Per car<strong>it</strong>à: assenti<br />
giustificati!!!<br />
Questa volta, assente pure il<br />
vice sindaco Leonardo Decataldo.<br />
Sammichele di Bari<br />
lo sfogo!<br />
offesa al Consiglio Comunale<br />
<strong>Il</strong> tutto con buona pace del<br />
“buon governo”, della ricerca e<br />
della costruzione del “bene comune”,<br />
per sollevare una comun<strong>it</strong>à<br />
che affossa nella paralisi e nel<br />
degrado più totale.<br />
Immediatamente dopo l’ultima<br />
nota dell’Inno tricolore, in<br />
apertura di seduta, ha chiesto nevroticamente<br />
la parola Alessandra<br />
Morgese, dando v<strong>it</strong>a ad una<br />
plateale esibizione che di pol<strong>it</strong>ico<br />
non ha nulla. L’intento, evidentemente,<br />
era quello di riversare un<br />
bidone di rifiuti sui banchi della<br />
minoranza, e non solo. Parliamo<br />
di rifiuti pol<strong>it</strong>ici, non dell’amianto<br />
che, è sempre l’Assessore che<br />
parla, desidera incapsulare sulla<br />
propria testa. Non dei 10 frigoriferi<br />
che, a detta dello stesso Assessore,<br />
si accumulano in prossim<strong>it</strong>à<br />
dei cassonetti. Preoccupa<br />
che, inconsciamente, la Morgese<br />
dimostra di non sentirsi adeguata<br />
al ruolo. Lo testimonia anche il<br />
fatto che talvolta si rivolge al capogruppo<br />
della minoranza con<br />
l’appellativo di “sindaco Boscia”,<br />
con buona pace del sindaco Tateo<br />
che dimostra di essere sempre<br />
più come su un ring: “suonato”,<br />
passivo, v<strong>it</strong>tima anche del<br />
fuoco amico.<br />
Ma cosa è accaduto?<br />
Anz<strong>it</strong>utto, l’Assessore, con fare<br />
e con dire minaccioso, ha fatto<br />
una premessa e una promessa:<br />
“Mi assenterò ogni volta che la<br />
minoranza convocherà un Consiglio<br />
comunale, quando c’è solo da<br />
discutere un suo ordine del giorno.<br />
Adesso governiamo noi, sembra<br />
invece che a governare siate voi!!”<br />
ciò, a giustifica delle sue recenti<br />
continuative assenze dalla massima<br />
Assise democratica. Questo<br />
perchè, a suo dire, quello posto<br />
in essere dall’opposizione è “il teatrino<br />
della pol<strong>it</strong>ica”, un palcoscenico<br />
ove esibirsi.<br />
Queste affermazioni sono di<br />
inaud<strong>it</strong>a grav<strong>it</strong>à!<br />
Sono inaccettabili, antidemocratiche.<br />
Sono lontane anni luce<br />
da quello che deve essere il Consiglio<br />
comunale. Sono offensive<br />
del ruolo della minoranza e della
Sammichele di Bari<br />
stessa maggioranza.<br />
L’assessore Morgese, forse, non<br />
sa, ma dovrebbe sapere, che in<br />
una ist<strong>it</strong>uzione i ruoli sono impersonali<br />
e obbligatori.<br />
La maggioranza e la minoranza<br />
sono lì a rappresentare fette<br />
dell’intero elettorato, non le<br />
proprie persone. Non viviamo in<br />
regime assembleare, ma in una<br />
democrazia rappresentativa. Un<br />
governo ha l’onere e l’onore di<br />
amministrare. La minoranza ha il<br />
dir<strong>it</strong>to e dovere di fare le pulci. E’<br />
l’organo di controllo sull’attiv<strong>it</strong>à<br />
amministrativa. Sulla qual<strong>it</strong>à di<br />
questa opposizione (finalmente<br />
fatta nel mer<strong>it</strong>o, non con superficial<strong>it</strong>à),<br />
come su quello della<br />
maggioranza, deciderà il popolo<br />
sovrano, non Alessandra Morgese.<br />
Se l’Assessore si arroga il<br />
dir<strong>it</strong>to di sost<strong>it</strong>uirsi anche alla<br />
minoranza, a rischio è la tenuta<br />
democratica del sistema.<br />
C’è presunzione, povertà pol<strong>it</strong>ica,<br />
in tutto questo. E, chissà, una<br />
recond<strong>it</strong>a superbia derivante da<br />
un frainteso ruolo di amministra-<br />
tore. Ma un ministro è servo della<br />
comun<strong>it</strong>à, non il suo padrone.<br />
Sarebbe stato sufficiente liquidare<br />
in poche battute la questione.<br />
Se un consigliere rivolge un’accusa,<br />
devi lim<strong>it</strong>arti a dimostrare<br />
la correttezza del tuo comportamento.<br />
La calma e la freddezza<br />
derivano dal fatto che tu non hai<br />
nulla di personale contro il consigliere<br />
Filippo Boscia. Perchè,<br />
invece, ricordare i contenuti di<br />
un colloquio non ist<strong>it</strong>uzionale<br />
con l’allora Sindaco in cui Boscia<br />
avrebbe ricordato di avere tenuto<br />
sulle ginocchia la Morgese<br />
quando era bambina? Cosa c’entra<br />
questo con l’amministrazione<br />
di un Comune? E perchè rifare la<br />
storia del padiglione multimediale,<br />
con tutti i dettagli, del sansificio<br />
e di 5 anni di giunta Boscia, visto<br />
che l’accusa si riferiva ad una<br />
gara d’appalto?<br />
La lista Tateo ha vinto le elezioni.<br />
Ora è costretta a governare. Se<br />
l’opposizione rivolge una cr<strong>it</strong>ica,<br />
non puoi difenderti ricordando<br />
gli errori altrui, quasi a dare in<br />
pasto una giustificazione che<br />
leg<strong>it</strong>timi il detto: tutti colpevoli,<br />
nessun colpevole.<br />
A propos<strong>it</strong>o di comp<strong>it</strong>i e doveri,<br />
l’Assessore sostiene che la firma<br />
su quella busta sarebbe legata ad<br />
una mera “presenza testimoniale”.<br />
Richiesta da chi, da quale norma?<br />
Cost<strong>it</strong>uirsi testimoni perché<br />
possano emergere illegal<strong>it</strong>à o vedersi<br />
giudicata, la gara del panettone<br />
di Natale, illeg<strong>it</strong>tima o poco<br />
trasparente?<br />
Perpless<strong>it</strong>à, errori e dubbi restano<br />
tutti. La grav<strong>it</strong>à resta. Un<br />
Assessore firma per rendere leg<strong>it</strong>tima<br />
la procedura con cui si è svolta<br />
una gara d’appalto e la decisione<br />
che ha sanc<strong>it</strong>o quale sarebbe<br />
stata l’offerta più vantaggiosa<br />
per l’ente. Ossia, l’amministratore<br />
si arroga, in tal modo, un ruolo di<br />
supervisione della gara. <strong>Il</strong> rischio<br />
di un potenziale interesse privato<br />
in un atto d’ufficio resta.<br />
Restano soprattutto la grav<strong>it</strong>à<br />
delle affermazioni fatte circa ruolo<br />
e funzionamento del Consiglio<br />
comunale.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo non<br />
può tacere, non può consentire<br />
che quell’Organismo sia il vom<strong>it</strong>atoio<br />
di risentimenti personali,<br />
fatto con la presunzione di voler<br />
dare… una lezione.<br />
Qualcuno, dai part<strong>it</strong>i, dia un segno<br />
di resipiscenza. Spieghi che<br />
lì, anche se si è maestro o maestra<br />
nella professione, di fronte non ci<br />
sono alunni (che a scuola mer<strong>it</strong>ano<br />
comunque grande rispetto e<br />
attenzione), ma rappresentanti<br />
del popolo, democraticamente<br />
eletti: da rispettare nei ruoli di<br />
maggioranza e di minoranza.<br />
Chiediamo al Sindaco Tateo:<br />
perché tace? Possibile che chi<br />
governa debba farsi scippare sistematicamente<br />
l’iniziativa dalla<br />
minoranza? La Morgese deve<br />
prendersela con il primo c<strong>it</strong>tadino<br />
e con sé stessa se non si ha<br />
nulla da proporre al pubblico dibatt<strong>it</strong>o.<br />
Altro che assentarsi!<br />
Chi ha bisogno di sfogarsi, invece,<br />
vada altrove, non offenda il<br />
Consiglio comunale.<br />
N° 3 - APRILE 2010 11
Una mensa... senza soldi<br />
ma accade anche questo<br />
Varata una spesa per i pasti nella scuola senza copertura finanziaria<br />
12<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
riunione di Consiglio<br />
comunale aveva<br />
L’ultima<br />
altri argomenti in discussione.<br />
Anz<strong>it</strong>utto, la ist<strong>it</strong>uzione di<br />
un servizio di mensa scolastica<br />
per la scuola secondaria di primo<br />
grado. Esaminiamo in breve<br />
il provvedimento. Si tratta di un<br />
cosiddetto servizio a domanda<br />
individuale. In pratica, il Comune<br />
gestisce un’attiv<strong>it</strong>à utilizzata su<br />
richiesta specifica dell’utente, i<br />
gen<strong>it</strong>ori degli alunni che per due<br />
giorni la settimana usufruiscono<br />
della mensa per i propri figli. Per<br />
questo servizio, il Comune affida<br />
l’acquisto delle derrate alimentari,<br />
il trasporto dei pasti, la cucina,<br />
la distribuzione delle pietanze e<br />
pulizia dei tavoli ad una d<strong>it</strong>ta specializzata.<br />
Per il costo, il Comune provvede<br />
in parte, ma le famiglie compartecipano.<br />
Nel caso di Sammichele di Bari,<br />
il rapporto contrattuale con la<br />
d<strong>it</strong>ta è scaduto il 31 marzo 2010.<br />
L’Amministrazione comunale ha<br />
l’intenzione di procedere in regime<br />
di proroga per proseguire<br />
fino al termine dell’anno scolastico.<br />
Per ogni pasto il costo è pari<br />
a 2,70 euro. E’ evidente che l’en-<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
te locale sopporta una spesa. Va<br />
quantificata. L’assessore con delega<br />
alla Pubblica istruzione, Linda<br />
Savino V<strong>it</strong>tore, si è presentata in<br />
Aula senza uno straccio di previsione<br />
di spesa.<br />
Ma c’è di più.<br />
<strong>Il</strong> Testo Unico degli Enti Locali,<br />
all’articolo 172, comma 1 lettera<br />
e) stabilisce che al bilancio di<br />
previsione sono allegati vari documenti<br />
tra cui “le deliberazioni<br />
con le quali sono determinati, per<br />
l’esercizio successivo, le tariffe [...]<br />
per i servizi locali, nonché, per i<br />
servizi a domanda individuale, i<br />
tassi di copertura in percentuale<br />
del costo di gestione dei servizi<br />
stessi”.<br />
<strong>Il</strong> problema è che il bilancio di<br />
previsione, che, per legge, dovrebbe<br />
essere approvato ad inizio<br />
anno, non è stato ancora presentato<br />
al Consiglio comunale. Vecchie<br />
ab<strong>it</strong>udini, comuni alle Giunte<br />
di vario colore.<br />
Nel bilancio di previsione, per<br />
ciascuna spesa è prevista la copertura<br />
finanziaria. Ossia, devi<br />
dimostrare con quali entrate puoi<br />
coprire quella spesa. Non puoi<br />
prevedere una spesa se non l’hai<br />
per tempo inser<strong>it</strong>a in un appos<strong>it</strong>o<br />
cap<strong>it</strong>olo del bilancio di previsione.<br />
E’ illeg<strong>it</strong>timo. Ed è anche rischioso.<br />
Sammichele di Bari<br />
Se il bilancio di previsione, per<br />
assurdo, non dovesse essere approvato,<br />
chi pagherebbe in solido<br />
dinanzi alla Corte dei Conti?<br />
A fronte di tutto questo ed all’incalzare<br />
della minoranza che si infilava<br />
al volo nelle maglie larghe<br />
di un provvedimento illeg<strong>it</strong>timo,<br />
l’assessore Savino V<strong>it</strong>tore pensava<br />
di metterci una toppa in questo<br />
modo: “<strong>Il</strong> servizio è a carattere<br />
sperimentale, serve per valutare<br />
eventuali cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à”. Difficile da credere.<br />
La mensa viene affidata alla<br />
stessa d<strong>it</strong>ta con la quale è scaduto<br />
il contratto, il 31 marzo. Lo stanno<br />
rinnovando per consentire<br />
l’espletamento del servizio fino al<br />
termine dell’anno scolastico, ossia<br />
al 31 maggio.<br />
<strong>Il</strong> problema è che il servizio, comunque,<br />
non può essere avviato<br />
prima dell’approvazione del bilancio<br />
di previsione, ossia dopo la<br />
metà di aprile. Quindi, si approva<br />
una deliberazione illeg<strong>it</strong>tima in<br />
tutta fretta per un mese di durata<br />
del servizio.<br />
La risposta della Savino V<strong>it</strong>tore:<br />
“Nell’approvando bilancio di previsione<br />
2010, andremo a modificare<br />
le tariffe relative ai servizi a<br />
domanda individuale”.<br />
Questa è la classica risposta di<br />
chi non sa cosa dire ma deve pur<br />
dire qualcosa.<br />
<strong>Il</strong> problema è completamente<br />
diverso.<br />
Non puoi approvare un impegno<br />
di spesa prima del bilancio.<br />
La domanda finale è: perchè tutta<br />
questa frenesia nel non volere<br />
attendere? Che rapporti esistono<br />
con la d<strong>it</strong>ta che è affidataria?<br />
Ma non finisce qui.<br />
<strong>Il</strong> punto successivo all’ordine<br />
del giorno dei lavori, prevedeva<br />
l’approvazione di un Regolamento<br />
della mensa scolastica.<br />
La minoranza ha chiesto di apportare<br />
delle modifiche. C’è stata<br />
una riunione ristretta con Maria<br />
Costantina Ieva, Segretaria comunale,<br />
alla presenza dei rappresentanti<br />
di maggioranza e minoranza.<br />
Ne è nato uno scontro. La<br />
minoranza accusava la Segretaria<br />
di aver perso la calma, contestando<br />
l’ora ormai tarda (le 22:00). Al<br />
rientro, il Sindaco si faceva latore<br />
delle scuse della funzionaria. Ma<br />
la tensione pol<strong>it</strong>ica permaneva.<br />
Lo stesso Assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli ad un certo punto,<br />
levatosi in piedi, ha esclamato<br />
ai suoi colleghi di maggioranza:<br />
“quando ero in minoranza, a me è<br />
stata sempre data la possibil<strong>it</strong>à di<br />
portare modifiche sui regolamenti<br />
comunali”.<br />
E, colpo di scena, gli assessori<br />
Dina Munno e V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli<br />
si sono astenuti, al momento<br />
di votare.<br />
<strong>Il</strong> Regolamento è stato approvato<br />
con una maggioranza risicata<br />
viste le assenze del vice-Sindaco,<br />
Leonardo De Cataldo e dei consiglieri<br />
Mauro Magistro e Giuseppe<br />
Perrucci.<br />
Una maggioranza allo sbando.
Sammichele di Bari<br />
<strong>Il</strong> Sindaco Tateo insieme al Segretario Comunale Ieva<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
che, nel precedente<br />
Consiglio co-<br />
E’accaduto<br />
munale, l’assessore alla<br />
Cultura ed all’Ambiente Alessandra<br />
Morgese era assente. L’organo<br />
consiliare era stato convocato<br />
dalla minoranza, come sempre<br />
più spesso accade. E’ scontato che<br />
se una maggioranza non ha argomenti<br />
da proporre per mesi, si<br />
desume che la comun<strong>it</strong>à non ha<br />
problemi. Quello è il paese delle<br />
meraviglie, in cui tutto funziona<br />
alla perfezione. Ed è naturale che<br />
la minoranza ne approf<strong>it</strong>ti per convocare<br />
un Consiglio comunale.<br />
<strong>Il</strong> capogruppo di minoranza Filippo<br />
Boscia aveva sollevato una<br />
questione relativa ad un appalto le<br />
cui procedure si sono dimostrate<br />
perlomeno anomale. E la questione<br />
riguardava in prima persona la<br />
Morgese. In poche parole, la Regione<br />
Puglia mette a disposizione<br />
45 mila euro di finanziamento statale.<br />
Altri 5 mila sono comunali. E’<br />
un Accordo di Programma Quadro<br />
denominato “Fonti della storia”. Si<br />
tratta della revisione e pubblicazione<br />
dell’inventario dell’archivio<br />
storico comunale. La gara d’appalto<br />
serviva ad aggiudicare questi<br />
lavori ad una d<strong>it</strong>ta specializzata<br />
nel settore. I problemi sono due.<br />
Anz<strong>it</strong>utto, il Comune bandisce<br />
la gara. Si presume che intenda<br />
consentire la partecipazione al<br />
maggior <strong>numero</strong> possibile di imprese.<br />
Questo serve all’ente locale<br />
per scegliere l’offerta più vantaggiosa.<br />
In tal caso, devi rendere<br />
pubblico e preannunciare con largo<br />
anticipo i termini ed i contenuti<br />
della gara e la documentazione<br />
richiesta. Devi dare alle imprese di<br />
Giovinazzo o Minervino Murge,<br />
poniamo il caso, il tempo per preparare<br />
la documentazione necessaria.<br />
Altrimenti, parteciperà una<br />
sola impresa, quella. In questo<br />
caso, hai dato due giorni di tempo,<br />
rispetto alla chiusura dei termini.<br />
Nemmeno Mandrake sarebbe<br />
in grado di preparare quanto<br />
richiesto per partecipare alla gara.<br />
E’ una questione di una semplic<strong>it</strong>à<br />
sconvolgente.<br />
Infatti, si è presentata soltanto<br />
la Società Palingenesi SaS, con<br />
sede legale a Mottola (Ta). Poi, si è<br />
scoperto che anche la documentazione<br />
di quest’ultima era carente.<br />
Ma è passata lo stesso. Su questo<br />
l’assessore Morgese non ha forn<strong>it</strong>o<br />
risposte convincenti. <strong>Il</strong> secondo<br />
problema riguardava la presenza<br />
di una firma per esteso dell’Assessore<br />
sulla busta contenente<br />
l’offerta, in sede di aggiudicazione<br />
dell’appalto. E’ illegale che un amministratore<br />
comunale partecipi<br />
alla commissione aggiudicatrice,<br />
per evidente potenziale interesse<br />
privato negli atti di un ufficio pub-<br />
Se due giorni<br />
sembran pochi<br />
<strong>Il</strong> fatto: ricostruzione di un appalto anomalo<br />
blico. La Morgese ha dichiarato che<br />
la sua era solo una mera presenza<br />
testimoniale, richiesta dal Segretario<br />
comunale. In sostanza, l’amministratore<br />
avrebbe adempiuto alla<br />
semplice richiesta di sottoscrivere<br />
che le procedure burocratiche della<br />
gara d’appalto erano regolari e<br />
che tutto era leg<strong>it</strong>timo. Insomma,<br />
tanto rumor per nulla o un misto<br />
di ingenu<strong>it</strong>à, imprudenza ed un<br />
pizzico di presunzione?<br />
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N° 3 - APRILE 2010 13
14<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
Sammichele di Bari<br />
immobili comunali in vend<strong>it</strong>a?<br />
Un’assemblea pubblica per parlare delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à del bilancio, ma il grande assente è proprio il bilancio<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
Quando si fa qualcosa nel<br />
verso della trasparenza e<br />
del metodo partecipativo<br />
alle scelte che bisogna fare per il futuro<br />
del nostro Paese, non possiamo<br />
che essere daccordo e plaudere.<br />
Ma pensiamo che, proprio in virtù<br />
di quella necessaria partecipazione<br />
dei c<strong>it</strong>tadini, sia indispensabile, allora,<br />
per coerenza e per etica pol<strong>it</strong>ica,<br />
mettere le carte sul tavolo e parlare<br />
chiaro.<br />
L’Amministrazione comunale, nei<br />
giorni scorsi, ha organizzato una<br />
pubblica assemblea con un importantissimo<br />
argomento “Cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à di<br />
bilancio e programmazione pubblica”<br />
tra recupero e rilancio del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Sul piatto della bilancia, sostanzialmente,<br />
alcune esigenze di bilancio,<br />
per il pagamento di deb<strong>it</strong>i divenuti<br />
urgentissimi.<br />
L’’Amministrazione si trova a dover<br />
fronteggiare, a suo dire, spese<br />
fuori bilancio, per le quali sta valutando<br />
anche l’ipotesi di dismettere,<br />
vendere, affidare in gestione a terzi<br />
e comunque monetizzare alcuni immobili<br />
comunali.<br />
<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo nel suo<br />
intervento ha sottolineato un elenco<br />
di voci e di spese che il Comune<br />
si trova a dover onorare, mentre il<br />
Revisore unico dei conti comunale,<br />
il dott. Nicola Paladino, ha parlato<br />
delle procedure che i Comuni sono<br />
tenuti per legge a mettere in atto,<br />
tra allegati al bilancio e proprie com-<br />
<strong>Il</strong> dottor Nicola Paladino, Revisore unico dei conti del Comune<br />
petenze.<br />
Ma la domanda che circolava<br />
nella Biblioteca comunale, sede<br />
dell’assemblea, era chiara, anche se<br />
non è mai stata fatta direttamente:<br />
“dobbiamo vendere gli immobili<br />
comunali per onorare deb<strong>it</strong>i fuori<br />
bilancio? E se si, quali e come?”<br />
Domanda apprezzabile e che dà<br />
mer<strong>it</strong>o al sindaco Tateo di uno sforzo<br />
per coinvolgere i c<strong>it</strong>tadini.<br />
Noi c’eravamo, ed abbiamo ascoltato<br />
attentamente tutti gli inteventi,<br />
sia dei pol<strong>it</strong>ici, dei tecnici e dei semplici<br />
c<strong>it</strong>tadini, che hanno parlato e<br />
discusso su ipotesi e progetti, tra<br />
vend<strong>it</strong>a e necess<strong>it</strong>à di riqualificare,<br />
tra esigenze di cassa e monetizzazione<br />
e richieste di valorizzazione<br />
A tavola da Candido<br />
La spurchia fr<strong>it</strong>te<br />
Se mange a pprimavére peccé ié nna chiande ca crésce appiërse e fave de<br />
cuézzele.<br />
Lavate la spurchië, scallatele pe ngone menute e mett<strong>it</strong>ele a bbagne iìnd’a<br />
ll’acqua frédde pe nna dì (ten<strong>it</strong>e la siste a cangià spisse l’acquë). Schelatele,<br />
assecuatele, nglelesciatele de pastélle de farine, iove, iacquë e sale e fresc<strong>it</strong>ele<br />
iìnd’a tand’uégghië frevute. Menatenge nû picche de sale e mangiatavviëlle<br />
calle.<br />
Orobanche fr<strong>it</strong>te<br />
Le orobanche essendo piante parass<strong>it</strong>e delle fave, si possono gustare solo<br />
in primavera.<br />
sociale e culturale di immobili. Tutto<br />
giusto.<br />
Quello che, però, non abbiamo<br />
cap<strong>it</strong>o, pur ascoltando e riascoltando<br />
le nostre registrazioni è una cosa<br />
semplicissima: “di quanto stiamo<br />
parlando?”, “a quanto ammonta il<br />
defic<strong>it</strong> di bilancio?”<br />
Le spese e i deb<strong>it</strong>i confermati dal<br />
sindaco, lo ripetiamo, a quanto ammontano?<br />
Come possiamo parlare<br />
di dismettere questo o quell’immobile,<br />
di valorizzare questo palazzo<br />
o quel palazzetto, di (s)vendere<br />
quest’asilo o quel mercato ortofrutticolo,<br />
se non sappiamo se abbiamo<br />
bisogno di 100euro, di 100mila euro<br />
o di 100milioni di euro?<br />
Sindaco, ci faccia sapere. Solo con<br />
i conti alla mano è possibile interloquire.<br />
Chiedere ai c<strong>it</strong>tadini “cosa ne<br />
pensate” senza mettere le carte sul<br />
tavolo significa, in fondo, prendere<br />
assensi preventivi su un foglio di<br />
carta bianca.<br />
Ci scusi, ma non siamo daccordo.<br />
Ci dica di quanti soldi il Comune ha<br />
bisogno per ripianare questi deb<strong>it</strong>i<br />
che lei ha elencato. Una soluzione<br />
tutti insieme si potrà sicuramente<br />
trovare, sempre se la pol<strong>it</strong>ica non ci<br />
mette i bastoni tra le ruote, o magari<br />
solo qualche inutile urlo di troppo.<br />
I numeri si danno in campagna<br />
elettorale, fin<strong>it</strong>a un anno fa. Durante<br />
la gestione occorre fare i conti.<br />
Li stiamo ancora aspettando!<br />
Lavate le orobanche, boll<strong>it</strong>ele per pochi minuti e mettetele a bagno in acqua<br />
fredda (avendo cura di cambiarla spesso), per circa un giorno. Scolatele,<br />
asciugatele, immergetele nella pastella preparata con farina, uova,<br />
acqua e sale e friggetele in abbondante olio bollente.<br />
Cospargete di sale e serv<strong>it</strong>e calde.<br />
Ingredienti<br />
500 g di cime di orobanche<br />
50 g di farina<br />
2 uova<br />
olio, sale acqua<br />
Candido Daresta - La Checina Noste<br />
V<strong>it</strong>o Radio Ed<strong>it</strong>ore (anno 2002-pagg. 80-81)
Sammichele di Bari<br />
Rappresentanze<br />
elettrotecniche<br />
Sistemi di sicurezza<br />
Ricetrasm<strong>it</strong>tenti<br />
<strong>Il</strong>luminazione<br />
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Tecnos Italiana s.r.l.<br />
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Tel. +39 080 697 0056 - Fax +39 080 697 0057<br />
Chiusura settimanale:<br />
non mor<strong>it</strong>e di lunedì<br />
Giornata libera per il custode, il servizio pubblico che fine fa?<br />
Che un lavoratore abbia dir<strong>it</strong>to<br />
alla sua giornata di<br />
libertà è sacrosanto. Non<br />
ci permetteremmo mai di negare<br />
dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i e sanc<strong>it</strong>i dal nostro<br />
ordinamento.<br />
Ma al tempo stesso r<strong>it</strong>eniamo che<br />
esiste un dovere, quello della continu<strong>it</strong>à<br />
di un pubblico servizio, che<br />
non può venire meno in qualunque<br />
condizione, sia pure di difficoltà.<br />
<strong>Il</strong> problema di cui stiamo trattando<br />
è il seguente: a Sammichele, per<br />
una s<strong>it</strong>uazione contingente, è stato<br />
deciso di non effettuare l’apertura<br />
del Cim<strong>it</strong>ero di martedì, in corrispondenza<br />
alla giornata di riposo<br />
del custode che, per contratto e<br />
per suoi dir<strong>it</strong>ti di lavoratore, deve<br />
effettuare un determinato <strong>numero</strong><br />
di ore spalmate nella settimana.<br />
Considerando che bisogna garantire<br />
l’apertura nelle domeniche e nei<br />
giorni festivi, si è visto riconoscere<br />
dall’Amministrazione comunale, di<br />
cui è dipendente, la propria giornata<br />
di riposo di martedì.<br />
Con buona pace di quanti desiderano<br />
andare a trovare i propri cari<br />
proprio in quel giorno o, cosa molto<br />
più disgraziata, si trovassero nella s<strong>it</strong>uazione<br />
di dover accompagnare un<br />
proprio estinto nell’ultimo viaggio,<br />
proprio di martedì.<br />
Non fraintendeteci. Non stiamo<br />
dicendo che il martedì viene negato<br />
il funerale, ma soltanto che si va<br />
incontro ad una procedura burocra-<br />
di GIUSEPPE PUGLIESE<br />
Particolare del Cim<strong>it</strong>ero di Sammichele di Bari<br />
tica antipatica e perfino complicata<br />
in queste particolari s<strong>it</strong>uazioni. Bisogna<br />
recuperare le chiavi, garantire<br />
l’apertura del camposanto, avvisare<br />
i vigili urbani, attenersi ad orari ben<br />
precisi (e se la funzione religiosa dovesse<br />
protrarsi che si fa? Contingentiamo<br />
le preghiere?).<br />
<strong>Il</strong> punto è questo. <strong>Il</strong> Cim<strong>it</strong>ero non<br />
è un ufficio pubblico, non si va a<br />
chiedere un certificato, non si ottengono<br />
delle fotocopie di delibere. Al<br />
Cim<strong>it</strong>ero si va a pregare per i propri<br />
cari, a portare un fiore sulle tombe,<br />
in riflessione e raccoglimento.<br />
E garantire l’accesso al Cim<strong>it</strong>ero,<br />
allora, diventa un dovere preciso<br />
per chi Amministra il Paese.<br />
Come conciliare il dir<strong>it</strong>to del lavoratore<br />
con i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini?<br />
Non sta a noi risolvere i problemi.<br />
Comp<strong>it</strong>o di chi scrive è quello di segnalare<br />
le istanze dei c<strong>it</strong>tadini a chi<br />
ha il dovere di agire per il loro “bene<br />
comune”.<br />
Le strade sono molteplici: dalla<br />
sost<strong>it</strong>uzione (ricordate quando Michele<br />
l’autista sost<strong>it</strong>uiva il vecchio<br />
custode?) del personale, alla riorganizzazione<br />
degli orari dei dipendenti<br />
comunali a quella che, forse, è la<br />
soluzione più semplice ed immediata:<br />
rivedere gli orari di apertura<br />
cim<strong>it</strong>eriali e renderli compatibili con<br />
l’orario di lavoro del custode.<br />
Magari a lui non piacerà, ma sta lì<br />
per lavorare, e non per il suo personale<br />
diletto.<br />
N° 3 - APRILE 2010 15
Manifesti incollati, cosa resterà dell’entusiasmo pre-elettorale?<br />
Giacomo Olivieri (Idv: n. 81<br />
preferenze a Sammichele,<br />
n. 14.695 preferenze totali):<br />
eletto; Tommaso Attanasio (Pdl:<br />
n. 83 – n. 9.483): non eletto; V<strong>it</strong>o Savino<br />
(Federazione Sinistra-Verdi: n.<br />
174), un bel riconoscimento personale,<br />
anche se non eletto; Gerardo<br />
Degennaro (Pd: n. 87 – n. 13.218):<br />
eletto; Onofrio Introna (Sinistra<br />
Ecologia Libertà: n. 35 – n. 7.447):<br />
eletto; un altro circolo Sel, sulla<br />
piazzetta del Monumento ai Caduti;<br />
un circolo pro Pdl sempre nei<br />
pressi del Monumento dei Caduti;<br />
il nuovo Circolo del Popolo della Libertà<br />
- per Giammarco Surico (Pdl:<br />
n. 366 – n. 10.369): eletto; Vincenzo<br />
Divella (la Puglia per Vendola: n.<br />
52 – n. 4.254): non eletto; Marcello<br />
Vernola (Udc: n. 47 – n. 3.344): non<br />
eletto.<br />
Sono i circoli/com<strong>it</strong>ati elettorali<br />
aperti a Sammichele di Bari in occasione<br />
della passata campagna elettorale<br />
per il rinnovo del Consiglio<br />
Regionale.<br />
A questi vanno aggiunti la sezione<br />
del PD, in Piazza V<strong>it</strong>torio Veneto,<br />
la sezione dell’IdV in via Dogali e il<br />
rinnovato ed informatizzato Circolo<br />
del PdL, inaugurato da Rocco Pale-<br />
16<br />
di AGOSTINO SPINELLI se e vis<strong>it</strong>ato dal ministro Raffaele<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
Circoli aperti: già chiusi<br />
Giovani arruolati e pagati solo per la tre giorni ai seggi. Cosa resterà adesso della pol<strong>it</strong>ica a Sammichele?<br />
F<strong>it</strong>to.<br />
Alcuni di questi punti di incontro<br />
si sono animati in modo particolare<br />
negli ultimi due o tre giorni di<br />
campagna elettorale, in occasione<br />
dell’addestramento fatto ai rappresentanti<br />
di lista.<br />
Un bel gruppo di giovani, “chiamati”<br />
a ricoprire quel ruolo particolarmente<br />
delicato nei seggi.<br />
Nella nostra realtà, quel ruolo è<br />
stato remunerato: 50 euro. L’equivalente<br />
di due o tre serate di pizza<br />
e birra. Ma ci risulta che sono girate<br />
carte telefoniche e buoni benzina.<br />
Un po’ ci siamo illusi: una ventina<br />
di giovani presenti contestualmente<br />
in quelle sezioni, non è merce di<br />
tutti i giorni. Insieme per discutere<br />
di pol<strong>it</strong>ica, o di come lavorare per la<br />
pol<strong>it</strong>ica. Un evento.<br />
Nella sezione del PD, ai comizi,<br />
non abbiamo visto mai il “popolo”<br />
delle primarie. Sappiamo come viene<br />
reclutato e mobil<strong>it</strong>ato e da chi,<br />
alla bisogna. Non abbiamo visto<br />
neanche i componenti il Direttivo<br />
sezionale (esiste ancora?). Non abbiamo<br />
visto neanche i consiglieri<br />
comunali. Solo qualcuno che si è<br />
preso l’incarico di girare da una<br />
sede all’altra per coprire forse l’assenza<br />
del coordinatore o per pre-<br />
senzialismo puro. Pochissima gente<br />
ai comizi (anche a causa del freddo),<br />
quando non si sono tenuti affatto<br />
(anche per l’ora proib<strong>it</strong>iva, vedi<br />
quello di Michele Emiliano).<br />
Chissà perché Vendola non ne ha<br />
bucato uno. Intanto, abbiamo registrato<br />
anche subdola indisponibil<strong>it</strong>à<br />
al dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico: solo una sessantina<br />
di persone all’incontro promosso<br />
da ‘ plur@le ’ presso il festino<br />
di Francesco Netti per il confronto<br />
UNORACON (poi divenute tre e<br />
mezza) tenuto da Nicola De Bartolomeo<br />
(Palese), Umberto Salinas<br />
(IO SUD di Adriana Poli Bortone),<br />
Sergio Povia (Pd). Non molti i giovani<br />
intervenuti. Eppure il tema era<br />
dedicato proprio a loro: “Alla ricerca<br />
del lavoro in Puglia”.<br />
Com<strong>it</strong>ati. Con la funzione di dare<br />
un segnale di presenza attiva in vista<br />
delle votazioni. Tenere vivo il nome.<br />
<strong>Il</strong> nome del candidato, più del part<strong>it</strong>o,<br />
più del programma. Hanno già<br />
chiuso il giorno dopo lo scrutinio.<br />
Ci siamo illusi che potessero essere<br />
presìdi per un dibatt<strong>it</strong>o continuo.<br />
Eppure, la maggior parte di loro ha<br />
vinto. Avrebbero potuto garantire<br />
un contatto continuo, permanente<br />
con il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Ci rendiamo conto dei costi, ma<br />
non interrompere il dibatt<strong>it</strong>o avviato<br />
è fondamentale. Niente da fare,<br />
solo fervore elettorale. Dopo il voto<br />
si sbaracca. Missione compiuta:<br />
mordi (vota!) e fuggi.<br />
Se questi punti, invece, potessero<br />
diventare veri centri di dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico<br />
il vantaggio sarebbe permanente<br />
e per tutti.<br />
Niente da fare. Allora, chi una<br />
sezione ce l’ha, utilizzi quella. Metta<br />
all’ordine del giorno l’analisi del<br />
voto. Inv<strong>it</strong>i e coinvolga vinc<strong>it</strong>ori e<br />
vinti. Apra il dibatt<strong>it</strong>o alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Allarghi il dibatt<strong>it</strong>o ai problemi<br />
locali: la Regione è un vero<br />
punto di riferimento per il Comune.<br />
Tiri fuori i progetti promessi in<br />
campagna elettorale e programmi<br />
interventi ed iniziative. Chissà, potrebbe<br />
rimettersi in moto la pol<strong>it</strong>ica.<br />
Smuovere il torpore che avvolge<br />
l’Amministrazione Comunale. La<br />
prossima competizione elettorale è<br />
fra tre anni per le pol<strong>it</strong>iche generali.<br />
Potremmo cadere nell’oblio pol<strong>it</strong>ico.<br />
Quei giovani, “chiamati” a difendere<br />
fino all’ultimo voto nei seggi,<br />
potrebbero alimentare invece la<br />
passione vissuta in una due giorni<br />
a volte molto interessante, ma non<br />
renderla, non viverla solo come episodica,<br />
perchè… gettonati.<br />
Si potrebbero aprire e chiudere le<br />
sezioni di part<strong>it</strong>o, dopo averle usate<br />
per dibattere, discutere, proporre,<br />
parlare di pol<strong>it</strong>ica con i propri rappresentanti<br />
eletti a tutti i livelli, ma<br />
anche con i non eletti, inv<strong>it</strong>ando<br />
anche i parlamentari che si sentono<br />
“figli di nessuno”, perché “designati<br />
ed eletti per grazia ricevuta”, avendo<br />
cura, uscendo dalla sezione, di spegnere<br />
la luce.<br />
Senza affidarsi, come avviene ora,<br />
ad un timer, a fare finta che esiste<br />
una sezione in attiv<strong>it</strong>à, con insegna<br />
luminosa accesa. Proprio come avviene<br />
con i fiori di plastica al cim<strong>it</strong>ero:<br />
colorati, sempre vivi, ma finti.
pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />
La sinistra che non c’è!<br />
Divisa e frammentata. Come e dove r<strong>it</strong>rovarla?<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Che strana epoca, la nostra.<br />
<strong>Il</strong> livello di fiducia e gradimento<br />
dei c<strong>it</strong>tadini nei confronti<br />
della pol<strong>it</strong>ica sono al minimo<br />
storico. Allo stesso tempo, assistiamo<br />
a folle gaudenti di personaggi<br />
anonimi che farebbero follie per una<br />
candidatura. Tutti aspirano a qualcosa,<br />
un seggio, una poltrona, una<br />
onorificenza, un momento di gloria.<br />
Passione pol<strong>it</strong>ica: zero. E per passione<br />
pol<strong>it</strong>ica si intende il desiderio di<br />
divenire artefici di un cambiamento<br />
della comun<strong>it</strong>à nella quale si è nati<br />
e si vive, in rapporto ad una propria<br />
visione delle cose. Non parliamo di<br />
massimi sistemi, per car<strong>it</strong>à. Parliamo<br />
di cosa fare di una zona artigianale,<br />
in quali cap<strong>it</strong>oli di bilancio indirizzare<br />
le risorse, quali pol<strong>it</strong>iche culturali<br />
adottare. Insomma, quella che si<br />
chiama idea di c<strong>it</strong>tà.<br />
MAURO MAGISTRO<br />
Prendi la cosiddetta sinistra sammichelina.<br />
Va detto che il termine<br />
“sinistra”, ormai, è un ricordo da<br />
affidare ai libri di storia locale. Non<br />
esiste più, in concreto. Mauro Magistro<br />
è divenuto Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />
del Pd durante un congresso<br />
nel quale la sua figura non è emersa<br />
in base ad una precisa proposta pol<strong>it</strong>ica.<br />
In quell’assise, poche persone<br />
parlottavano sull’uscio delle porte o<br />
appena fuori della Biblioteca comunale<br />
e decidevano. I voti, a pacchetti,<br />
hanno sanc<strong>it</strong>o l’organigramma.<br />
Forse, lo studio tecnico competente<br />
pensava ad un organico progetto<br />
di conquista del potere di lì a breve,<br />
tram<strong>it</strong>e terzi. Forse, si illudeva di<br />
potere allevare, dalla sera alla mattina,<br />
se non eredi o delfini, almeno<br />
un personale pol<strong>it</strong>ico all’altezza. Ma<br />
oggi, la Dc non esiste più. Ti aspettavi<br />
qualcosa di meglio se non un<br />
modesto risultato?<br />
DA COORDINATORE<br />
A EX CAPOGRUPPO<br />
Al Coordinatore c<strong>it</strong>tadino hanno<br />
affidato le redini del part<strong>it</strong>o senza<br />
avere esperienza, una v<strong>it</strong>a da mil<strong>it</strong>ante<br />
in sezione alle spalle. Cosa<br />
avrebbe potuto fare di fronte a ripetute<br />
mozioni di sfiducia presentate<br />
dal 50% del Pd se non far finta di<br />
nulla? Bisogna contrapporre argomentazioni<br />
che non ci sono. Ed al<br />
momento giusto, bisogna sapere<br />
mediare. A ciò si aggiunga la mancanza<br />
di tempo, per motivi professionali.<br />
Come se non bastasse, è stato per<br />
mesi anche capogruppo di maggioranza.<br />
L’alter ego del Sindaco,<br />
e scusate se è poco. Uno che deve<br />
difendere pol<strong>it</strong>icamente gli atti<br />
dell’amministrazione comunale. Un<br />
incarico che prevede la conoscenza<br />
perfetta di tutte le delibere, con<br />
mosse e contromosse possibili sulla<br />
scacchiera, per replicare ad una minoranza<br />
agguerr<strong>it</strong>a.<br />
LELLO LAERA<br />
Oggi, “nuovo” capogruppo di maggioranza<br />
è il consigliere Lello Laera.<br />
Appunto, di nuovo. Cosa sarebbe<br />
accaduto se una certa progressione<br />
verticale di una dipendente dell’Ufficio<br />
Ragioneria del Comune avesse<br />
avuto segu<strong>it</strong>o, anzichè essere bloccata?<br />
Laera, oggi, sarebbe ancora<br />
organico alla lista “Insieme” di Filippo<br />
Boscia? Che motivi avrebbe avuto<br />
per abbandonare la nave?<br />
La nasc<strong>it</strong>a del Pd? Ma se fino all’ultimo<br />
secondo ha rallentato le procedure<br />
pol<strong>it</strong>che per l’incontro tra Ds e<br />
Margher<strong>it</strong>a locali!<br />
Quella progressione verticale rischiava<br />
di trasformarsi in un nodo<br />
scorsoio.<br />
LINDA SAVINO<br />
L’assessore (finalmente!) Linda<br />
Savino V<strong>it</strong>tore oggi sarebbe nel Pd,<br />
se Filippo Boscia le avesse ceduto<br />
una delega assessorile? Difficile a<br />
credersi. Nel 2004, fu una delle più<br />
accan<strong>it</strong>e sosten<strong>it</strong>rici di “Insieme” e<br />
di Filippo Boscia sindaco. Basta con<br />
Nicola Madaro, era il suo deciso<br />
slogan. Poi, l’entusiasmo si spense.<br />
E progressivamente, si riavvicinò<br />
all’ex sindaco Dc. Nella passata legislatura,<br />
si assentava in maniera<br />
sistematica dai Consigli comunali.<br />
Non osiamo immaginare come<br />
avrà perorato la causa del Pd al<br />
cospetto degli elettori. In un documento<br />
letto in Aula in un Consiglio<br />
comunale del novembre 2007, lamentava<br />
di non potere più sedere<br />
accanto al consigliere Lorenzo Netti<br />
perchè di destra. Oggi, siede accanto<br />
al consigliere V<strong>it</strong>o Leonardo<br />
Spinelli che, in passato, ha chiesto<br />
la tessera di Forza Italia.<br />
ALESSANDRA MORGESE<br />
L’Assessore Alessandra Morgese,<br />
dulcis in fundo. L’associazione di cui<br />
fa parte era in ottimi rapporti con<br />
Nicola Madaro, quando era Sindaco<br />
di Sammichele di Bari. Poi, l’idillio<br />
si ruppe. E non abbiamo ancora<br />
compreso il motivo. Quello vero,<br />
non quello di facciata. <strong>Il</strong> consigliere<br />
Lorenzo Netti (Fi) divenne improvvisamente<br />
“l’uomo nuovo” della pol<strong>it</strong>ica<br />
sammichelina. Un’ammirazione<br />
senza freni. Qualcuno propose a<br />
quell’associazione tessere nel part<strong>it</strong>o<br />
del Cavaliere e addir<strong>it</strong>tura, som-<br />
messamente, qualche candidatura<br />
futura. Quell’associazione, tram<strong>it</strong>e il<br />
suo periodico, aveva un’ansia: cercare<br />
un nuovo leader anti-madariano.<br />
Non spetta alla stampa scendere<br />
a piedi un<strong>it</strong>i nella lotta tra part<strong>it</strong>i e<br />
nei part<strong>it</strong>i. La stampa registra la realtà,<br />
non decide candidature.<br />
Ma chi cerca trova.<br />
Sostennero Filippo Boscia allo<br />
spasimo per due anni e mezzo.<br />
Volgevano lo sguardo altrove ogni<br />
volta che bisognava non guardare.<br />
C’era solo da turarsi il naso. <strong>Il</strong> palazzetto<br />
dello sport è stata cosa buona<br />
e giusta per 2 anni e mezzo. Poi,<br />
non più. Si ruppe anche quell’idillio:<br />
finì la lunga luna di miele. Alla fine,<br />
decisero di entrare direttamente in<br />
pol<strong>it</strong>ica. Scelsero il Pd, visto che è<br />
notoria la simpatia di Boscia per la<br />
destra.<br />
TATEO E LA SINISTRA<br />
Si assemblarono e scelsero, in fretta<br />
e furia, Natale Tateo come candidato<br />
Sindaco. <strong>Il</strong> legale di Pierpaolo<br />
Madaro nel procedimento che lo<br />
vede imputato per abusivismo edilizio,<br />
per l’immobile di via Pastore.<br />
Se qualcuno sa dov’è fin<strong>it</strong>a la sinistra<br />
ci dica come fare per r<strong>it</strong>rovarla.<br />
Ci aiuti. Sammichele ha bisogno di<br />
due poli. Quella parte di opinione<br />
pubblica schierata a sinistra rischia<br />
di non avere più rappresentanza<br />
pol<strong>it</strong>ica.<br />
Non basta mettere insieme pezzi<br />
pescati ovunque per fare pol<strong>it</strong>ica.<br />
Occorre una chiara ident<strong>it</strong>à.<br />
N° 3 - APRILE 2010 17
18<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
sport - Sammichele di Bari<br />
Eliminazione o c’è qualcosa sotto?<br />
Molte ombre sulla trasferta di Roma che ha sanc<strong>it</strong>o l’eliminazione dalla Coppa per l’Asd Sammichele<br />
di LEONARDO NETTI<br />
Si è infranto sul campo della<br />
Virtus Guidonia il sogno<br />
dell’Asd Sammichele di<br />
conquistare la Coppa Italia di calcio<br />
a 5 destinata a formazioni di serie<br />
C, e, di conseguenza, ottenere<br />
la promozione in Serie B nazionale.<br />
Nella semifinale di r<strong>it</strong>orno, infatti,<br />
i biancocelesti sono stati sconf<strong>it</strong>ti<br />
per 7-3 al termine dei tempi supplementari,<br />
in una giornata da ricordare<br />
soprattutto per gli aspetti<br />
di tipo logistico e organizzativo,<br />
oltre che per il clima di forte intimidazione<br />
e tensione venutosi a<br />
creare nei confronti dei calciatori<br />
e dei tifosi sammichelini presenti.<br />
Data l’importanza dell’evento, la<br />
società aveva infatti messo a disposizione<br />
della tifoseria un autobus<br />
per seguire la trasferta in terra cap<strong>it</strong>olina;<br />
giunti presso il centro sportivo,<br />
sede della gara, i tifosi del Sammichele<br />
(una trentina circa), sono<br />
A<br />
cinque giornate dal termine<br />
del campionato<br />
di serie C di pallavolo,<br />
il GS Atletico si r<strong>it</strong>rova in decima<br />
posizione in piena zona playout.<br />
Allontanata matematicamente<br />
la speranza della salvezza diretta<br />
ma anche gli spettri della retrocessione<br />
in serie D, i sammichelini<br />
dovranno ottenere il maggior <strong>numero</strong><br />
di punti possibili in queste<br />
restanti part<strong>it</strong>e per cercare di raggiungere<br />
almeno il nono posto in<br />
classifica, che consentirebbe di<br />
disputare due delle tre gare previste<br />
per i playout dinanzi al proprio<br />
pubblico.<br />
Nelle ultime giornate prima della<br />
pausa per le festiv<strong>it</strong>à pasquali,<br />
i biancocelesti hanno portato a<br />
casa tre punti dal delicatissimo<br />
scontro diretto in quel di Trani,<br />
salvo poi arrendersi sul campo<br />
del Palo terzo in classifica. Le ultime<br />
due trasferte hanno dimostrato<br />
ancora una volta che la squadra<br />
è in grado di poter competere<br />
anche con compagini di alta classifica,<br />
mancando solo della cattiveria<br />
e della lucid<strong>it</strong>à necessaria<br />
per chiudere le part<strong>it</strong>e a proprio<br />
vantaggio. Su questo aspetto, il<br />
stati avvicinati da un calciatore del<br />
Guidonia, in tribuna per squalifica,<br />
che, con fare minaccioso ha rimosso<br />
le bandiere con i colori sociali<br />
del Sammichele, generando sub<strong>it</strong>o<br />
paura tra i presenti (tra cui <strong>numero</strong>si<br />
ragazzi della scuola calcio).<br />
Non basta. L’inizio della gara, previsto<br />
per le ore 16, è stato posticipato<br />
a causa del mancato arrivo degli<br />
arb<strong>it</strong>ri sul campo di gioco. Pare che<br />
i due direttori di gara, provenienti<br />
da Avezzano, regolarmente de-<br />
GSA: si aspettano i playout<br />
tecnico Antonello Galatola sta<br />
lavorando molto, facendo disputare<br />
ai suoi ragazzi anche incontri<br />
amichevoli con formazioni di categoria<br />
superiore.<br />
Le note pos<strong>it</strong>ive per la società<br />
del presidente Gerardo Spinelli<br />
giungono intanto dalla squadra<br />
impegnata nel campionato di II<br />
divisione: il gruppo, allenato da<br />
Mario Gasparro, nel quale mil<strong>it</strong>ano<br />
anche alcuni atleti che fino<br />
all’anno scorso giocavano da t<strong>it</strong>olari<br />
in prima squadra, a due giornate<br />
dal termine, guida sol<strong>it</strong>ario il<br />
proprio girone, dopo la rocambolesca<br />
v<strong>it</strong>toria nello scontro diretto<br />
con il Gioia.<br />
Tra un mese circa, se la classifica<br />
dovesse restare invariata, Giuliano<br />
Romanazzi e compagni<br />
disputeranno lo spareggio conto<br />
il Club Atletico Bari, già matematicamente<br />
certo del primo posto<br />
nell’altro raggruppamento. La<br />
vincente sarà promossa nel campionato<br />
di I divisione. Potrebbe<br />
essere, questo, un risultato che<br />
può riscattare un’annata tutto<br />
sommato di transizione, tra luci e<br />
molte ombre..<br />
L.N.<br />
signati dall’Associazione Italiana<br />
Arb<strong>it</strong>ri (AIA), non fossero stati avvisati<br />
dell’orario di inizio del match.<br />
Raggiunti telefonicamente<br />
dal presidente del Guidonia,<br />
sembra siano part<strong>it</strong>i alla<br />
volta di Roma solo intorno alle<br />
16, giungendo alle 18.15 circa.<br />
Una circostanza sicuramente<br />
anomala, poiché, vista l’importanza<br />
della manifestazione (ricordiamolo,<br />
semifinale nazionale di<br />
Coppa Italia!), appare strano che<br />
Sporting<br />
sprecone<br />
Avevamo raccontato di<br />
uno Sporting Club lanciato<br />
all’inseguimento<br />
del Leporano, ancorato alla seconda<br />
posizione in classifica nel campionato<br />
di calcio di 1^ categoria.<br />
A distanza di meno di un mese, di<br />
buono c’è solo la certezza di disputare<br />
i playoff, visto che il Sammichele<br />
ha perso tante buone occasioni<br />
e ambire alla promozione<br />
diretta.<br />
La squadra allenata da Tommaso<br />
Narraccio ha ottenuto<br />
tre sconf<strong>it</strong>te consecutive contro<br />
Lizzano, Acquaviva e Cellamare,<br />
formazioni di basso profilo, scivolando<br />
fino al quinto posto prima<br />
della v<strong>it</strong>toria casalinga contro il<br />
Castellaneta, nell’ultimo turno prima<br />
della pausa per le festiv<strong>it</strong>à.<br />
Nelle ultime giornate il Sammichele<br />
dovrà cercare di scalare<br />
qualche posizione in classifica<br />
per riprendersi la seconda piazza<br />
e, dunque, trovarsi nelle condizioni<br />
migliori per disputare i<br />
playoff,incente dei playoff.<br />
L.N.<br />
entrambi gli arb<strong>it</strong>ri non siano stati<br />
informati dell’ora di inizio della part<strong>it</strong>a,<br />
peraltro regolarmente pubblicizzata<br />
su periodici di informazione<br />
sportiva e <strong>numero</strong>si s<strong>it</strong>i internet<br />
legati al mondo del calcio a 5. Inoltre,<br />
appare strano il fatto che gli<br />
stessi arb<strong>it</strong>ri abbiano direttamente<br />
comunicato con il presidente<br />
della società padrona di casa che<br />
evidentemente, nella sua rubrica<br />
telefonica, aveva segnati i numeri<br />
privati dei due direttori di gara.<br />
Sta di fatto che, se alle ore 16, il<br />
centro sportivo era prevalentemente<br />
occupato dai tifosi sammichelini,<br />
a partire dalle ore 17.30 circa, esso<br />
è stato “invaso” dai sosten<strong>it</strong>ori romani<br />
che, per tutta la durata della<br />
gara, hanno rivolto ep<strong>it</strong>eti offensivi<br />
nei confronti dei giocatori dell’Asd<br />
Sammichele, nonché al gruppo<br />
dei tifosi al segu<strong>it</strong>o della squadra.<br />
L’arb<strong>it</strong>raggio ne è stato fortemente<br />
condizionato, come dimostra la<br />
concessione del calcio di rigore che<br />
ha spianato la strada al Guidonia a<br />
cinque minuti dall’inizio del match.<br />
Addir<strong>it</strong>tura, al termine dei tempi regolamentari,<br />
i due direttori di gara<br />
hanno raggiunto telefonicamente<br />
gli organi federali, poiché non sapevano<br />
se si dovessero disputare i<br />
tempi supplementari (come avviene<br />
in ogni confronto di andata e r<strong>it</strong>orno)<br />
o direttamente i calci di rigore.<br />
Facile immaginare in quali condizioni<br />
psicologiche i calcettisti sammichelini<br />
abbiano potuto affrontare<br />
una part<strong>it</strong>a così delicata, certamente<br />
la più importante disputata fino<br />
a questo punto della stagione.<br />
La sconf<strong>it</strong>ta e l’eliminazione sembrano,<br />
dunque, la logica conseguenza<br />
di un pomeriggio iniziato<br />
male e terminato nel peggiore dei<br />
modi, a causa di quanto avvenuto<br />
all’esterno del rettangolo di gioco.<br />
Per il Sammichele, svan<strong>it</strong>o, quindi,<br />
il sogno della Coppa, diminuiscono<br />
le speranze di ottenere la<br />
promozione in serie B. Resta aperta<br />
soltanto la pista, difficile ma non<br />
impossibile, dei playoff promozione,<br />
che prenderanno il via tra<br />
circa un mese e che vedranno sfidarsi<br />
in una prima fase le squadre<br />
classificate dal secondo al quinto<br />
posto in campionato e, successivamente,<br />
le formazioni usc<strong>it</strong>e<br />
vinc<strong>it</strong>rici dai playoff regionali.
sport - Sammichele di Bari<br />
Inaugurato<br />
il Bari Club<br />
Grande festa in piazza con giocatori e dirigenti<br />
<strong>Il</strong> Presidente Vincenzo Matarrese festeggiato nella sede del Bari Club di Sammichele<br />
Entusiasmo, presenza e<br />
tanta voglia di “tifare” in<br />
grande. A Sammichele si<br />
è inaugurato il Bari Club alla presenza<br />
del Presidente del sodalizio<br />
barese Vincenzo Matarrese, del<br />
d.s. Perinetti e di una delegazione<br />
di giocatori formata da Gillet,<br />
Rettifica,<br />
Decataldo<br />
era assente<br />
<strong>Il</strong> consigliere comunale Leonardo<br />
Decataldo ci scrive per chiederci<br />
di rettificare la sua partecipazione<br />
al Consiglio comunale<br />
del 16.04.2009. Non intervenne:<br />
era assente.<br />
Non potè quindi votare a favore<br />
il documento presentato dal sindaco<br />
Boscia, votato all’unanim<strong>it</strong>à<br />
dei presenti, per lo schema<br />
di transazione palazzo/terreno,<br />
come da noi rifer<strong>it</strong>o erroneamente<br />
nel <strong>numero</strong> scorso.<br />
Ne prendiamo atto e provvediamo<br />
in rettifica dell’informazione,<br />
ringraziamo lo stesso Decataldo<br />
per la puntualizzazione.<br />
Andrea Masiello, Castillo, Belmonte,<br />
Sforzini e Rivas.<br />
Tra discorsi ufficiali ed il tradizionale<br />
taglio del nastro, i giocatori<br />
biancorossi non si sono sottratti<br />
all’affetto dei sammichelini, che<br />
hanno affollato piazza V<strong>it</strong>torio<br />
Veneto, contribuendo alla riusc<strong>it</strong>a<br />
Prima Determinazione del Responsabile<br />
dell’Area Tecnica per il ripristino<br />
dello stato dei luoghi: n. 284 del<br />
2004:<br />
6 anni!<br />
Sentenze del TAR Bari n. 1215,<br />
1216, 1217, 1218 del 04.05.2007:<br />
1.081 giorni!<br />
Sentenza Consiglio di Stato: n.<br />
3040 del 18 marzo 2008:<br />
749 giorni!<br />
L’abbraccio dei tifosi alla squadra del Bari<br />
dell’evento.<br />
Richieste di una fotografia, autografi,<br />
magliette e sciarpe sventolati<br />
come allo stadio. Sembrava<br />
di essere al “San Nicola”.<br />
Come sono lontani i tempi in<br />
cui quasi ci si vergognava di tifare<br />
Bari, e quando allo stadio c’erano<br />
soltanto poche decine di spettatori<br />
paganti.<br />
Certo, i risultati della squadra<br />
portano ad un crescente entusiasmo<br />
nella tifoseria.<br />
Quello che, però, ci preme sottolineare<br />
è che bisogna lavorare<br />
molto, e in questo siamo assolutamente<br />
sicuri che il presidente<br />
Giampiero Lerario e tutti i soci<br />
del Bari Club sapranno farsi valere,<br />
è la promozione della cultura<br />
sportiva.<br />
Applaudire non soltanto quando<br />
si vince, ma soprattutto nei<br />
momenti di difficoltà.<br />
Tifare, infatti, significa supportare<br />
la squadra quando perde,<br />
applaudire gli avversari quando<br />
sono più bravi ed accettare, sempre,<br />
il risultato del campo.<br />
Benvenuto, dunque, Bari Club.<br />
E che le soddisfazioni ricevute dal<br />
Bari siano davvero tante.<br />
Ro.Ma.<br />
Tic tac... e intanto il tempo passa<br />
e le sentenze restano inapplicate...<br />
<strong>Il</strong> palazzo di via G. Pastore<br />
N° 3 - APRILE 2010 19
Cattaneo di Bologna<br />
ha effettuato alcune<br />
L’Ist<strong>it</strong>uto<br />
elaborazioni dei risultati<br />
del voto regionale tenutesi in 13<br />
delle 20 Regioni <strong>it</strong>aliane lo scorso<br />
28 e 29 marzo 2009, per determinare<br />
quanto i maggiori contendenti<br />
abbiano riscosso maggiori o minori<br />
consensi rispetto alle precedenti<br />
elezioni regionali del 2005. Fra i<br />
risultati più importanti si possono<br />
c<strong>it</strong>are:<br />
– La Lega Nord ha pressoché<br />
raddoppiato i consensi, passando<br />
dai quasi 1 milione 380 mila voti<br />
nel 2005 (nelle sole 13 regioni che<br />
hanno appena votato il 28 e 29<br />
marzo) agli attuali 2 milioni 750<br />
mila (+1 milione 370 mila voti). Si<br />
tratta di un avanzamento generalizzato<br />
in tutte le regioni del Nord e<br />
anche in quelle “rosse”. Molto forte<br />
la cresc<strong>it</strong>a nelle Marche (voti quasi<br />
sestuplicati) e in Toscana (consensi<br />
triplicati), anche se in quelle zone la<br />
Lega partiva da valori assoluti relativamente<br />
bassi. Ma anche nelle regioni<br />
in cui la Lega Nord aveva già<br />
una presenza radicata si registrano<br />
avanzamenti notevoli, specie laddove<br />
il candidato a presidente del<br />
centro-destra era un rappresentante<br />
della Lega: +134% nel Veneto<br />
(+450 mila voti), +83% in Piemonte<br />
(+144 mila), +61% in Lombardia<br />
(+424 mila voti).<br />
Anche in Liguria (+38 mila voti)<br />
e in Emilia-Romagna (+180 mila) si<br />
osserva uno sviluppo ragguardevole:<br />
+100% e +165%. Si tratta di un<br />
risultato ancora più rilevante alla<br />
luce dell’astensionismo che ha caratterizzato<br />
queste consultazioni.<br />
– <strong>Il</strong> Popolo della libertà, rispetto<br />
ai suoi predecessori del 2005 (Forza<br />
Italia e Alleanza nazionale), ha<br />
perso 1 milione 69 mila voti (ossia il<br />
15%). Com’era prevedibile, una parte<br />
consistente di questo calo si registra<br />
nel Lazio (–600 mila voti) per<br />
effetto dell’esclusione della lista Pdl<br />
in provincia di Roma e quindi non<br />
può essere imputato a una minore<br />
attrattiva del part<strong>it</strong>o nei confronti<br />
dell’elettorato. Ricordiamo che nel<br />
2005 An e Forza Italia hanno raccolto<br />
610 mila voti in provincia di<br />
Roma. Ma il Pdl conosce comunque<br />
un calo marcato anche nelle regioni<br />
settentrionali – Piemonte (–178<br />
mila, –27%), Lombardia (–162 mila,<br />
– 11%), Veneto (–154 mila, –22%)<br />
– e “rosse” – Emilia-Romagna (–99<br />
mila voti, -16%), Toscana (–95 mila,<br />
–19%). In due regioni del Sud, al<br />
contrario, il Pdl avanza: +224 mila<br />
voti in Campania (+35%) e +47<br />
20<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
dopo il voto<br />
Movimento 5 stelle-Beppe Grillo decisivo per la sconf<strong>it</strong>ta del centrosinistra in Piemonte<br />
mila voti in Calabria (+21%) – regioni<br />
strappate al centrosinistra senza<br />
alcun apporto della Lega Nord.<br />
– Nel complesso, il Popolo della<br />
libertà e la Lega Nord hanno guadagnato<br />
301 mila voti nelle tredici<br />
regioni in cui si è votato (quasi 900<br />
mila se si esclude dal computo la<br />
provincia di Roma). Questo avanzamento<br />
si concentra nelle regioni<br />
Lombardia (+262 mila voti), Veneto<br />
(+297 mila voti), Campania (+224<br />
mila), Emilia-Romagna (+80 mila) e<br />
Calabria (+47 mila). Si assiste invece<br />
a un calo di consensi in Piemonte<br />
(–35 mila), Toscana (–19 mila).<br />
– L’avanzamento del centro-destra<br />
è stato accompagnato da un<br />
notevole riequilibrio nei rapporti<br />
di forza all’interno del centro-destra:<br />
se nel 2005 i consensi di Forza<br />
Italia e Alleanza nazionale erano<br />
5,1 volte superiori ai consensi della<br />
Lega Nord, nel 2010 questo rapporto<br />
è sceso ad appena 2,2. Detto<br />
altrimenti, se nel 2005 la Lega Nord<br />
incideva per il 16% sul complesso<br />
dei consensi del centro-destra (nella<br />
sua accezione più ristretta), ora<br />
essa incide per 31%, ossia ha quasi<br />
raddoppiato il suo peso entro la coalizione.<br />
– <strong>Il</strong> Part<strong>it</strong>o democratico perde 2<br />
milioni di voti rispetto ai consensi<br />
raccolti dai Democratici di sinistra<br />
e dalla Margher<strong>it</strong>a nel 2005, ossia<br />
circa un quarto (-26%) dell’elettorato<br />
dei suoi predecessori. Si tratta<br />
di un arretramento generalizzato,<br />
con accenti diversi: molto marcato<br />
in Calabria (–52%), pronunciato in<br />
Campania (–36%), Basilicata (-35%)<br />
e Piemonte (-30%). Viceversa, le<br />
perd<strong>it</strong>e sono state più contenute in<br />
Lazio (–14%), Lombardia (–18%) e<br />
Veneto (–19%).<br />
– L’Italia dei valori manifesta<br />
una forte cresc<strong>it</strong>a, quasi quadruplicando<br />
i suoi consensi del 2005: +1<br />
milione 227 mila voti. Si tratta di<br />
una cresc<strong>it</strong>a che si osserva in tutte<br />
le regioni, ma meno al Sud che altrove.<br />
Particolarmente marcata la<br />
riusc<strong>it</strong>a in Toscana (+127 mila voti,<br />
otto volte tanto il risultato del 2005)<br />
e nel Lazio (+183 mila voti, una sestuplicazione<br />
dei consensi).<br />
– Anche in seno al centro-sinistra,<br />
dunque, c’è stato un forte riequilibrio<br />
dei rapporti di forza: se nel<br />
2005 i consensi di Democratici di sinistra<br />
e Margher<strong>it</strong>a erano 23,4 volte<br />
superiori a quelli dell’Idv, nel 2010<br />
questo rapporto è sceso a 3,7. Det-<br />
to altrimenti, se nel 2005 l’Italia dei<br />
valori incideva per appena il 4% sul<br />
complesso dei consensi del centrosinistra<br />
(nella sua accezione ristretta<br />
di coalizione), ora essa incide per<br />
21%, ossia ha quintuplicato il suo<br />
peso nella coalizione.<br />
– L’Udc di Pierferdinando Casini<br />
ha perso voti rispetto al 2005: –227<br />
mila voti, ossia –15%. L’arretramento<br />
pare essere per lo più indipendente<br />
dalle alleanze strette nelle<br />
diverse regioni: il part<strong>it</strong>o centrista<br />
ha perso consensi ovunque, tranne<br />
che in Liguria (dove appoggiava il<br />
candidato di centro-sinistra), Toscana<br />
(dove correva da sola) e in Campania<br />
(dove appoggiava il candidato<br />
di centro-destra). Nel complesso,<br />
tuttavia, il declino dell’Udc è stato<br />
più forte laddove si è alleato con il<br />
centro-sinistra.<br />
– La sinistra radicale esce sconf<strong>it</strong>ta<br />
rispetto al 2005. In tutto, i part<strong>it</strong>i<br />
della sinistra radicale hanno perso<br />
1 milione 274 mila voti, ossia quasi<br />
la metà (–48%) del loro elettorato<br />
di cinque anni fa. Si tratta di un fenomeno<br />
diffuso uniformemente<br />
sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, con una significativa<br />
eccezione: la Puglia, dove i part<strong>it</strong>i<br />
di sinistra avanzano di 72 mila voti
dopo il voto<br />
(+38%).<br />
– Infine, vale la pena di notare il<br />
risultato del Movimento 5 stelle-<br />
Beppe Grillo, che ha raccolti i<br />
consensi di 390 mila elettori nelle<br />
cinque regioni in cui si è presentato.<br />
<strong>Il</strong> risultato migliore in Emilia-Romagna,<br />
con il 6% dei voti validi. Ma<br />
è possibile che il ruolo più rilevante<br />
sia stato svolto dal Movimento 5<br />
stelle in Piemonte, dove ha consegu<strong>it</strong>o<br />
il 3,7% dei consensi e il candidato<br />
di centro-sinistra ha perso con<br />
un margine di appena 0,42 punti<br />
percentuali.<br />
Dati complessivi, quindi, che<br />
possono trovare una loro compiuta<br />
analisi anche nel contesto generale<br />
di un forte incremento complessivo<br />
dell’astensionismo, diffuso in<br />
tutte le regioni.<br />
(Fonte: elaborazioni dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />
Cattaneo di Bologna)<br />
Elezioni regionali 2010:<br />
chi ha vinto chi ha perso<br />
Forte cresc<strong>it</strong>a della Lega Nord e dell’Italia dei valori<br />
Riequilibrio dei rapporti di forza all’interno delle due coalizioni<br />
Una compiuta analisi del<br />
voto in Puglia non può<br />
che partire da un presupposto:<br />
la linea di Raffaele<br />
F<strong>it</strong>to, che ha voluto fortemente il<br />
proprio candidato Rocco Palese<br />
opposto a Nichi Vendola, non ha<br />
pagato.<br />
Mentre in tutta Italia il centrodestra<br />
ha fatto registrare notevoli<br />
progressi, passando da una<br />
s<strong>it</strong>uazione di 2-11 nel conteggio<br />
complessivo delle Regioni governate<br />
ad una s<strong>it</strong>uazione che sfiora<br />
sostanzialmente la par<strong>it</strong>à (6-7),<br />
in Puglia la forbice si è allargata,<br />
partendo dai soli 14mila voti di<br />
differenza del 2005 fino ad arrivare<br />
alla s<strong>it</strong>uazione del 2010, che<br />
ha visto Vendola riconfermato alla<br />
guida della Giunta regionale con<br />
il 48,69% (1.036.638 voti) contro<br />
il 42,25% del suo principale avversario,<br />
che ha sfiorato le novecentomila<br />
preferenze personali<br />
(899.590 voti).<br />
I 14mila voti del 2005, dunque,<br />
sono diventati oltre 136mila, e nè<br />
può essere addotta a “causa” di<br />
questo ampliamento della forbice<br />
la presenza di Adriana Poli Bortone,<br />
che pure con i suoi 185.370<br />
voti (pari all’8,71%) avrebbe potuto<br />
garantire la v<strong>it</strong>toria al centrodestra,<br />
se fosse andato compatto<br />
alle elezioni.<br />
Ma questa è fantapol<strong>it</strong>ica, e le<br />
condizioni pol<strong>it</strong>iche per un accordo<br />
tra PdL, da una parte, Io-<br />
Sud e Udc dall’altra, non si sono<br />
realizzate soprattutto per il veto<br />
“imposto” da Raffaele F<strong>it</strong>to, supportato<br />
da 13 parlamentari dell’ex<br />
Alleanza Nazionale che, quando<br />
si dibatteva su chi potesse essere<br />
il candidato del centrodestra e<br />
quando era saltato fuori il nome<br />
della Poli Bortone, avevano posto<br />
l’altolà con una nota ufficiale.<br />
I numeri parlano chiaro. In Puglia,<br />
quasi unica eccezione di un<br />
Italia che strizza l’occhio a Berlusconi<br />
e, soprattutto, a Bossi, si va<br />
affermando uno zoccolo duro a<br />
sinistra, con un part<strong>it</strong>o “personale”,<br />
quello di Nichi Vendola, capace<br />
di racimolare 182mila voti di<br />
preferenza (Sinistra Ecologia e<br />
Libertà), attestandosi all’8,74%,<br />
un risultato che non è stato raggiunto<br />
dalla sinistra nemmeno<br />
nelle regioni storicamente “rosse”<br />
come Emilia Romagna, Toscana<br />
ed Umbria. Se a questi voti sommiamo<br />
quelli ottenuti dalla Federazione<br />
della Sinistra-Verdi<br />
(64.441 pari al 3,28%) è facile<br />
capire come ci si trova di fronte<br />
ad un “part<strong>it</strong>o della sinistra” che<br />
vanta un patrimonio del 12% dei<br />
voti pugliesi, e che senz’altro spo-<br />
sta più a sin<strong>it</strong>ra gli equilibri della<br />
ist<strong>it</strong>uenda Giunta Regionale, in<br />
un’ottica anche nazionale, e con<br />
spinte sempre maggiori affinchè<br />
il Pd riveda la sua posizione di<br />
chiusura a sinistra, anche in virtù<br />
la spinta personale, del carisma e<br />
dell’appeal di Vendola.<br />
Vedremo il governatore pugliese<br />
candidato contro Berlusconi?<br />
E’ troppo presto per poterlo<br />
dire.<br />
Eppure il dato pol<strong>it</strong>ico è chiaro:<br />
il centrodestra pugliese è chiamato<br />
a ricompattarsi, ed a superare<br />
quell’empasse f<strong>it</strong>tiano che<br />
ha portato ad una sconf<strong>it</strong>ta che,<br />
guardando il quadro complessivo<br />
<strong>it</strong>aliano, è davvero rumorosa.<br />
Roberto Mastrangelo<br />
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N° 3 - APRILE 2010 21
22<br />
N° 3 - APRILE 2010
dopo il voto<br />
La carica<br />
dei settanta,<br />
anzi dei 78!<br />
Signori consiglieri, per cortesia,<br />
spostatevi un po’ più<br />
in là, c’è posto per tutti!<br />
La nostra strana legge elettorale<br />
ha prodotto un risultato paradossale.<br />
Mentre da tutte le parti sono<br />
sempre maggiori le richieste di<br />
ridurre i costi della pol<strong>it</strong>ica e gli<br />
sprechi, la legge elettorale pugliese,<br />
introdotta con l’allora<br />
presidente Raffaele F<strong>it</strong>to e, nei<br />
fatti, confermata dalla giunta<br />
Vendola (considerando che non<br />
sono state apportate variazioni<br />
correttive), ha sort<strong>it</strong>o l’effetto di<br />
“regalare” altri 8 seggi di consigliere<br />
regionale.<br />
Questo perchè oltre al bonus di<br />
maggioranza di 13 seggi attribu<strong>it</strong>i<br />
automaticamente al presidente<br />
vinc<strong>it</strong>ore, nel caso in cui non si<br />
raggiunge la maggioranza del<br />
60% dei voti in consiglio regionale<br />
la legge prevede l’incremento<br />
del <strong>numero</strong> dei consiglieri fino ad<br />
arrivare al massimo a 100 consiglieri.<br />
Aumento, ovviamente, da calcolarsi<br />
in maniera proporzionale,<br />
come nello spir<strong>it</strong>o della legge.<br />
Ecco che da 70 i consiglieri diventano<br />
78.<br />
Quanto costa a noi c<strong>it</strong>tadini<br />
questo giochetto?<br />
Facciamo due rapidi conti.<br />
Per comod<strong>it</strong>à ammettiamo che<br />
un consigliere regionale ci costi<br />
15mila euro al mese (ma sono di<br />
più). Quindici per 8 fa 120mila<br />
euro complessivi al mese, che in<br />
un anno sono 1,440 milioni di<br />
euro, che in cinque anni sono 7,2<br />
milioni di euro. Con incrementi<br />
analoghi in termini di personale<br />
a disposizione dei consiglieri, di<br />
rimborsi spese vari ed eventuali,<br />
bonus benef<strong>it</strong> e via dicendo.<br />
Un bel regalo ai part<strong>it</strong>i, non c’è<br />
che dire.<br />
Ora sono in molti a voler cambiare<br />
la legge. Negli ultimi 5 anni<br />
Vendola e la sua maggioranza<br />
non ci sono riusc<strong>it</strong>i.<br />
Sarà che forse ne hanno avuto<br />
anche loro un vantaggio?<br />
Ro.Ma.<br />
Nuovo Consiglio regionale<br />
ed ora la sfida del futuro<br />
Maggioranza assolutamente stabile, 46 seggi contro i 30 complessivi delle opposizioni<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
I<br />
nuovi eletti, che per un contorto<br />
meccanismo elettorale<br />
sono 8 in più di quello previsto<br />
dallo Statuto regionale, ed i cui<br />
nomi sono ormai ben conosciuti ai<br />
pugliesi, si troveranno di fronte ad<br />
una sfida difficile, complessa ed affascinante<br />
al tempo stesso.<br />
Messe da parte le questioni elettorali,<br />
restano sul tavolo i programmi.<br />
C’è da costruire la Puglia dei<br />
prossimi anni, la Puglia che non<br />
avrà più la facil<strong>it</strong>à d’accesso ai fondi<br />
europei (a partire dal 2013) che<br />
fino ad ora hanno garant<strong>it</strong>o un vero<br />
e proprio fiume di denaro per le<br />
casse e gli investimenti nella nostra<br />
Regione.<br />
Adesso occorre ripensare a nuove<br />
strategie in settori fondanti e<br />
fondamentali per la nostra economia,<br />
per il nostro rilancio e per il superamento<br />
di tutti quei r<strong>it</strong>ardi che<br />
fanno della Puglia una Regione lontana<br />
dagli standard di qual<strong>it</strong>à della<br />
v<strong>it</strong>a europei.<br />
I pugliesi hanno deciso. Dovrà essere<br />
Nichi Vendola a guidare questi<br />
processi, a presiedere a tutte le<br />
scelte strategiche, a cercare di fare<br />
della Puglia una Regione migliore e<br />
compet<strong>it</strong>iva su mercati sempre più<br />
estremi e selettivi che gli scenari at-<br />
ELEZIONI REGIONALI 2010 - RIEPILOGO LISTE PUGLIA<br />
tuali ci disegnano.<br />
Ed allora, per una volta auguriamoci<br />
che la pol<strong>it</strong>ica riesca a mettere<br />
da parte le divisioni part<strong>it</strong>iche.<br />
Ben vengano tre anni senza<br />
scontri elettorali, senza la necess<strong>it</strong>à<br />
di provvedimenti accalappia-voti,<br />
di grida e di scontri di piazza (per<br />
la ver<strong>it</strong>à sempre meno in piazza e<br />
sempre più nei salotti).<br />
Ora è tempo di proposte. E’ tempo<br />
di costruire, tutti insieme ed<br />
ognuno per il proprio ruolo, la Puglia<br />
che vogliamo e quella che dovrà<br />
imparare a camminare con le<br />
proprie gambe.<br />
Gli scenari nazionali sono chiari.<br />
Si sta per aprire la stagione delle riforme.<br />
Di quelle riforme che tanto<br />
piacciono alla Lega e che ci dovranno<br />
trovare pronti.<br />
Non è possibile restare in attesa.<br />
Da oggi bisogna trovare le risposte<br />
alle attese delle nuove generazioni.<br />
Bisogna collegare il mondo della<br />
scuola e quello del lavoro, bisogna<br />
inventare strumenti per intercettare<br />
le domande ed interpretare i<br />
mercati, bisogna creare strumenti e<br />
prodotti capaci di portare sviluppo<br />
e ricchezza.<br />
Si parla tanto di “chilometro zero”<br />
per i prodotti alimentari, ad esempio.<br />
E’ comp<strong>it</strong>o della Regione tutelare<br />
i nostri produttori, non soltanto<br />
con marchi e fiere, ma con pol<strong>it</strong>iche<br />
di mercato e di consumo efficaci.<br />
Ma soprattutto, è tempo di serietà<br />
e di sobrietà della pol<strong>it</strong>ica.<br />
Buon lavoro. Ne abbiamo bisogno<br />
tutti quanti.<br />
N° 3 - APRILE 2010 23
La passata campagna elettorale<br />
per il rinnovo dei<br />
consigli regionali è stata<br />
scand<strong>it</strong>a da alcuni eventi non ordinari.<br />
Minoranza e maggioranza sono<br />
scese in piazza, a Roma, in maxi<br />
manifestazioni nazionali, alla ricerca<br />
di un consenso, anche di<br />
immagine, oscurato da eventi<br />
devastanti, alcuni tipicamente<br />
locali.<br />
La sinistra, per contestare decreti<br />
“interpretativi” voluti dalla<br />
maggioranza parlamentare per<br />
far dimenticare marchiani omissioni<br />
in sede di presentazione<br />
delle liste a Roma e a Milano.<br />
La destra, per parare il colpo<br />
della frammentazione interna che<br />
sta sempre più per esplodere.<br />
Ma dietro tanto fumo c’è stato<br />
dell’altro.<br />
In Puglia il Pd ha cercato di nascondere<br />
o di cancellare tutte le<br />
difficoltà interne dovute ad una<br />
classe pol<strong>it</strong>ica che ha fatto esplodere<br />
l’esigenza di moralizzazione<br />
della v<strong>it</strong>a pubblica, ponendo fine<br />
ad una presunta divers<strong>it</strong>à che per<br />
lungo tempo l’aveva caratterizzata.<br />
Le vicende di Alberto Tedesco,<br />
Sandro Frisullo e Michele<br />
Mazzarano non sono stati fatti<br />
insignificanti. Tutti e tre sono legati<br />
alla s<strong>it</strong>uazione della San<strong>it</strong>à<br />
pugliese.<br />
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N° 3 - APRILE 2010<br />
dopo il voto<br />
<strong>Il</strong> difficile dopo elezioni regionali<br />
I risultati delle urne parlano chiaro, tra promossi a volte inaspettati e perfino qualche bocciato eccellente<br />
di AGOSTINO SPINELLI<br />
A raccogliere i risultati di questa<br />
crisi profonda del Pd, ci hanno<br />
pensato bene Nichi Vendola (a<br />
partire dalle primarie) e Antonio<br />
Di Pietro.<br />
Silvio Berlusconi, invece, si è<br />
accan<strong>it</strong>o anche sui numeri fatti a<br />
Piazza San Giovanni. E’ lì che ha<br />
ricercato, in quel mini bagno di<br />
folla, di riposizionarsi all’interno<br />
del suo movimento (il Pdl), frazionato<br />
in tanti rivoli che conducono<br />
a chiari interessi personali di tanti<br />
responsabili. Pdl segnato dal danno<br />
ricevuto dalla vicenda della<br />
presentazione delle liste a Roma,<br />
dalla preannunciata nasc<strong>it</strong>a di<br />
Generazione Italia, il movimento<br />
di Gianfranco Fini, dall’abbraccio<br />
non disinteressato di Umberto<br />
Bossi, ostentato in quella piazza<br />
da cui ha tentato di risucchiare<br />
consensi. E che consensi!<br />
Chi ne ha pagato il prezzo è stato<br />
il dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico e programmatico<br />
su quello che è la Puglia e<br />
su ciò che dovrebbe essere.<br />
I risultati del voto sono noti. Li<br />
analizziamo ampiamente anche<br />
noi in questo mensile.<br />
Da dove ripartire?<br />
Dalle riforme ist<strong>it</strong>uzionali. <strong>Il</strong> periodo<br />
è considerato proficuo. Noi<br />
ce lo auguriamo.<br />
I sindaci del Nord, intanto, all’indomani<br />
del voto regionale, hanno<br />
simbolicamente consegnato le<br />
fasce tricolore al Prefetto: un avvertimento<br />
al Governo. Vogliono<br />
sub<strong>it</strong>o l’eliminazione del patto di<br />
stabil<strong>it</strong>à e il federalismo fiscale.<br />
In Puglia il Pd ha una grande responsabil<strong>it</strong>à:<br />
sostenere e collaborare<br />
con la nuova Giunta Vendola.<br />
Guglielmo Minervini, nell’intervista<br />
che ci ha rilasciato, ha<br />
tracciato con chiarezza due strade<br />
maestre da seguire. Strade che<br />
dovrebbero essere obbligate per<br />
tutti gli amministratori e per tutte<br />
le amministrazioni: trasparenza e<br />
partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini.<br />
Due note dolentissime: mancano<br />
entrambe.<br />
Lo vediamo anche nelle nostre<br />
realtà comunali. <strong>Il</strong> potere viene<br />
eserc<strong>it</strong>ato non promuovendo la<br />
partecipazione, ma negandola.<br />
Negando anche ai consiglieri<br />
stessi di minoranza la documentazione<br />
necessaria all’esercizio<br />
della loro funzione, negando ai<br />
c<strong>it</strong>tadini ogni informazione utile:<br />
vedi i s<strong>it</strong>i dei Comuni.<br />
<strong>Il</strong> risultato elettorale, intanto,<br />
denuncia un progressivo allontanamento<br />
dei c<strong>it</strong>tadini anche dallo<br />
stesso esercizio del dir<strong>it</strong>to di voto.<br />
In Italia, ormai, il primo part<strong>it</strong>o è<br />
l’astensionismo.<br />
Si chiedeva a voce alta l’Assessore<br />
regionale Silvia Godelli alla<br />
chiusura dell’anno scolastico della<br />
Scuola all’Impegno Sociale e<br />
Pol<strong>it</strong>ico di Sammichele di Bari:<br />
“E’ libero il voto?”<br />
No. Esiste la vergogna del mercato<br />
del voto. Problema da affrontare<br />
non in forma moralistica. Da<br />
non dimenticare mai: “<strong>Il</strong> voto è<br />
potere. Se non è libero, c’è un gap<br />
culturale: dimostra che l’idea non<br />
serve a niente. Da qui l’importanza<br />
di promuovere l’associazionismo:<br />
per combattere il voto di scambio.<br />
Questo rappresenta un attacco al<br />
sistema democratico. Trattasi di visione<br />
che inficia i fondamenti della<br />
democrazia. Prevalgono gli interessi<br />
privatistici”.<br />
Rifuggire dal “cosa ti posso<br />
chiedere per me!” E’ il contrario<br />
della democrazia.<br />
“Per me” non è certamente per il<br />
“Bene Comune”!
dopo il voto<br />
Anticorpi? Trasparenza e partecipazione<br />
“Onorare le straordinarie speranze che i pugliesi ci hanno affidato”. L’analisi sul Pd di Guglielmo Minervini<br />
di FRANCO DERAMO<br />
Abbiamo posto alcune domande<br />
a Guglielmo Minervini,<br />
Assessore regionale alla<br />
Trasparenza, coordinatore regionale<br />
del Pd, rieletto consigliere regionale.<br />
<strong>Il</strong> massimo che oggi si possa dire<br />
del ‘Pd=part<strong>it</strong>o nuovo’ è che sia<br />
ancora “un part<strong>it</strong>o della Prima Repubblica”.<br />
Quanto c’è di vero in questa affermazione?<br />
C’è del vero e del falso.<br />
<strong>Il</strong> vero è che il Pd come luogo della<br />
rigenerazione del rapporto tra pol<strong>it</strong>ica<br />
e c<strong>it</strong>tadini, non è ancora nato. Appare<br />
più la propaggine delle vecchie appartenenze<br />
che la sperimentazione di una<br />
prospettiva che interpreti la domanda<br />
di cambiamento e di futuro di questo<br />
paese sfibrato e stanco.<br />
<strong>Il</strong> falso è che dei vecchi part<strong>it</strong>i di Prima<br />
Repubblica non ha più la dimensione<br />
di massa e non ancora quella di<br />
popolo. Appare semplicemente, come<br />
tutti gli altri part<strong>it</strong>i, un aggregato di<br />
notabili. Ma il Pd è nato con la vocazione<br />
a occupare uno spazio scoperto<br />
della pol<strong>it</strong>ica. La missione del Pd è rappresentare<br />
la speranza, raccogliere la<br />
fiducia, aggregare l’innovazione.<br />
Al centrodestra che rielabora la paura<br />
degli <strong>it</strong>aliani facendo leva sulla pulsione<br />
egoistica, l’alternativa da opporre<br />
è una visione pos<strong>it</strong>iva del futuro. <strong>Il</strong><br />
mondo che sta nascendo non fa paura,<br />
ha bisogno del genio <strong>it</strong>aliano.<br />
Rimane ancora “l’amalgama mal<br />
riusc<strong>it</strong>a” (D’Alema) fra il meglio<br />
Rieletti: Nichi Vendola e Guglielmo Minervini<br />
delle culture pol<strong>it</strong>iche del secolo<br />
scorso, il cattolicesimo democratico<br />
e il socialismo?<br />
Non mi è mai piaciuta l’immagine<br />
dell’amalgama. Le miscele sociali non<br />
si fanno a tavolino, altrimenti falliscono.<br />
<strong>Il</strong> Pd è nato con un’intuizione che<br />
è rimasta sulla carta: convocare le<br />
persone, anzi i c<strong>it</strong>tadini, sui problemi<br />
del futuro senza chiedergli l’origine<br />
o l’appartenenza. Mettere al centro i<br />
problemi, le idee più che le tessere o le<br />
storie, significa scegliere di guardare al<br />
futuro piuttosto che al passato. Un PD<br />
che agisce con questa pol<strong>it</strong>ica si apre<br />
all’innovazione, anche generazionale.<br />
Ma questo PD non è ancora nato.<br />
Piuttosto stiamo consumando la coda<br />
nostalgica delle vecchie storie. Forse<br />
siamo all’epilogo di questa consunzione.<br />
E l’avventura del Pd, questo bellis-<br />
simo pensiero lungo sulla transizione<br />
del nostro paese, sul cambiamento del<br />
mondo, può ora prendere forma concreta.<br />
Perchè vi è difficile ammettere la<br />
sconf<strong>it</strong>ta nazionale?<br />
Bersani lo ha fatto. Non c’è nulla da<br />
nascondere. Abbiamo tre anni senza<br />
scadenze elettorali e con una prospettiva<br />
di lavoro pol<strong>it</strong>ico da fare per<br />
preparare un’alternativa non solo a<br />
Berlusconi ma anche, ed è la cosa più<br />
difficile, al berlusconismo.<br />
Un programma democratico di<br />
governo nazionale e regionale su<br />
cosa si deve fondare?<br />
Su un’idea di futuro. Manca al paese<br />
e al Pd una visione di futuro. Siamo<br />
prigionieri della paura, che ci incolla al<br />
presente. Futuro significa immaginare<br />
che il mondo che sta nascendo nelle<br />
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contrazioni dure di questa crisi sarà un<br />
mondo non necessariamente peggiore.<br />
Una nuova idea di convivenza sociale,<br />
più solidale e responsabile, ma anche<br />
una nuova idea di sviluppo, più inclusiva<br />
e sostenibile, sta nascendo grazie<br />
alla ricerca e alla creativ<strong>it</strong>à. All’Italia<br />
manca un PD, un pensiero pos<strong>it</strong>ivo.<br />
Perché gli elettori non vi identificano<br />
con chiarezza?<br />
Perché non abbiamo un profilo chiaro<br />
e riconoscibile, non abbiamo una<br />
missione.<br />
Le scelte dei vertici Pd le affidate<br />
ai non iscr<strong>it</strong>ti, al “popolo delle primarie”.<br />
Perché il part<strong>it</strong>o poi lo fate<br />
gestire solo agli iscr<strong>it</strong>ti e alla vecchia<br />
nomenclatura?<br />
Le primarie sono una grande intuizione<br />
per costruire un rapporto aperto<br />
tra la pol<strong>it</strong>ica e la società, per allargare<br />
gli spazi di coinvolgimento e di partecipazione.<br />
Purtroppo, questo segno di<br />
futuro è rimasto abbastanza isolato.<br />
Almeno finora.<br />
Vendola vi ha dato una lezione<br />
solenne: alle primarie e all’elezione<br />
regionale. Ora chiede ai part<strong>it</strong>i<br />
di sciogliersi. Ma, allora, vi ha salvati<br />
o vi ha cancellati?<br />
Questa lettura è una lettura distorta.<br />
Con Vendola nelle primarie si è riconosciuta<br />
una porzione largamente maggior<strong>it</strong>aria<br />
del “popolo democratico”, altrimenti<br />
l’es<strong>it</strong>o sarebbe stato ben altro.<br />
La lezione, piuttosto, ha riguardato<br />
non il Pd ma una parte dei suoi gruppi<br />
dirigenti. Lo scollamento con la società<br />
reale è uno dei problemi della pol<strong>it</strong>ica<br />
di apparato. Vendola ci ricorda che<br />
abbiamo il dovere di affrontarlo senza<br />
ipocrisie né dilazioni. E io concordo.<br />
Può Vendola essere indicato<br />
dal Pd come futuro Presidente del<br />
Consiglio?<br />
Vendola è il presidente dei pugliesi. E<br />
noi abbiamo il dovere di testimoniare<br />
che la Puglia può cost<strong>it</strong>uire il laboratorio<br />
in cui si sperimenta quell’alternativa<br />
di centrosinistra, quell’idea di<br />
futuro che serve all’intero paese. Non<br />
possiamo sbagliare, ora dobbiamo<br />
solo onorare le straordinarie speranze<br />
che i pugliesi ci hanno affidato.<br />
Minervini già Assessore regionale<br />
alla Trasparenza. Da dove cominciare<br />
la bonifica?<br />
Da due anticorpi: la trasparenza e la<br />
partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini. Sono gli<br />
unici due antidoti che conosca e che<br />
garantiscono un sicuro effetto.<br />
N° 3 - APRILE 2010 25
Nel leggere gli elenchi degli<br />
eletti c’è sempre da<br />
chiedersi, tutto sommato,<br />
se saranno in grado di compiere<br />
il loro lavoro, di rappresentarci al<br />
meglio a prescindere dall’appartenenza<br />
pol<strong>it</strong>ica, di recepire le esigenze<br />
del popolo pugliese e, se ce<br />
ne fosse il bisogno, anche di alzare<br />
la voce in Consiglio regionale per<br />
difenderci.<br />
Forse chiediamo troppo?<br />
Con buona pace delle quote<br />
rosa, un primo dato è l’esigu<strong>it</strong>à di<br />
presenza femminile: soltanto 4<br />
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26<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
dopo il voto<br />
Ecco tutti i consiglieri regionali<br />
<strong>Il</strong> risultato delle urne parla chiaro: tra promossi a volte inaspettati e qualche bocciato eccellente<br />
di ROBERTO MASTRANGELO<br />
consiglieri regionali sono donne,<br />
e ci chiediamo se per incapac<strong>it</strong>à<br />
femminile nel raccogliere intorno<br />
a sè i consensi o se per un malvezzo<br />
tipico dei modi <strong>it</strong>aliani di<br />
considerare la pol<strong>it</strong>ica “un fatto da<br />
uomini”. Un maggiore apporto di<br />
sensibil<strong>it</strong>à rosa non avrebbe fatto<br />
che bene ad un Consiglio che, nel<br />
corso soprattutto delle ultime legislature<br />
è apparso troppo ingessato<br />
su posizioni statiche ed “elefantesche”,<br />
e con una scarsa capac<strong>it</strong>à<br />
decisionale e propos<strong>it</strong>iva.<br />
Ecco cosa chiediamo ai consiglieri<br />
regionali: di essere membri attivi<br />
del nostro Governo e non soltanto<br />
“sollevatori di mani nell’ottica delle<br />
posizioni part<strong>it</strong>iche”. ono stati<br />
eletti giovani su cui si può puntare,<br />
in tutti gli schieramenti pol<strong>it</strong>ici.<br />
Ci sono pol<strong>it</strong>ici con alle spalle<br />
esperienze amministrative ricche<br />
e preziose. Mettiamole a frutto e<br />
rendiamo questa legislatura davvero<br />
speciale.<br />
Ma insieme ai promossi, duole<br />
ricordare anche qualche “nome”<br />
eccellente che è rimasto fuori<br />
dall’assise di via Capruzzi.<br />
Personaggi che hanno avuto un<br />
ruolo nei palazzi regionali, e che<br />
forse si pensava potessero farcela<br />
a “resistere” al vento del cambia-<br />
mento, ma che, per diverse ragioni,<br />
non sono stati riconfermati.<br />
Ed è, questo, il principale risultato<br />
del valore della preferenza. Ogni<br />
candidato è strettamente collegato<br />
al suo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> di riferimento,<br />
ha “zappato” i suoi voti e deve continuare<br />
a “zappare” per mantenere<br />
e consolidare il consenso ricevuto.<br />
Al contrario di quanto avviene per<br />
il Parlamento <strong>it</strong>aliano, dove esiste<br />
una infelice cooptazione decisa a<br />
tavolino dai segretari nazionali dei<br />
part<strong>it</strong>i, di tutti i part<strong>it</strong>i.<br />
Registriamo i due ex presidenti<br />
della Provincia di Bari Marcello<br />
Vernola (UdC, surclassato di quasi<br />
10mila voti da Peppino Longo), e<br />
Vincenzo Divella, primo dei non<br />
eletti nella sua lista. L’ex assessore<br />
Magda Terrevoli, l’ex segretario<br />
dell’ufficio di presidenza e consigliere<br />
di lungo corso Tommy Attanasio,<br />
l’ex presidente della Giunta<br />
Giovanni Copertino, i consiglieri<br />
Gigi Loperfido e Sergio Povia,<br />
solo per c<strong>it</strong>are le liste della provincia<br />
di Bari.<br />
<strong>Il</strong> ricambio, dunque, c’è stato.<br />
Ecco l’elenco dei 78 consiglieri<br />
regionali (se non scenderanno a<br />
70) che faranno parte della legislatura<br />
2010-2015 (tra parentesi la<br />
circoscrizione di elezione e le preferenze<br />
ottenute), con la precisione<br />
che abbiamo utilizzato il colore<br />
rosso per indicare gli 8 consiglieri<br />
(4 del Pd, 2 di Sle, 1 dell’Idv, 1 della<br />
Puglia per Vendola), che risultano<br />
rientrare in Consiglio in virtù della<br />
specifica legge che garantisce comunque<br />
il 60% alla coalizione che<br />
vince le elezioni, aumentando il<br />
<strong>numero</strong> dei consiglieri eletti fino al<br />
massimo di 100.<br />
Pd (23): Nicola Canonico<br />
(Bari 16.680); Mario Loizzo (Bari<br />
16.521); Antonio Decaro (Bari<br />
14.190); Gerardo Degennaro (Bari<br />
13.218); Gugliermo Minervini<br />
(Bari 12.108); Ruggiero Mennea<br />
(Bat 8.388); Filippo Caracciolo<br />
(Bat 7.706); Bartolomeo Cozzoli<br />
(6.573); Fabiano Amati (Brindisi<br />
10.024); Giuseppe Romano<br />
(Brindisi 6.264); Giovanni Epifani<br />
(Brindisi 5.380); Elena Gentile<br />
(Foggia 9.315); Francesco Ognissanti<br />
(Foggia 7.913); Dino Marino<br />
(Foggia 6.987); Sergio Clemente<br />
(Foggia 5.728); Sergio Blasi (Lecce<br />
15.102); Loredana Capone (Lecce
dopo il voto<br />
11.039); Antonio Maniglio (Lecce<br />
8.757); Enzo Russo (Lecce 7.025);<br />
Michele Pelillo (Taranto 15.072);<br />
Donato Pentassuglia (Taranto<br />
14.703); Michele Mazzarano (Taranto<br />
6.340); Anna R<strong>it</strong>a Lemma<br />
(Taranto 4.828).<br />
Sinistra Ecologia e Libertà (11):<br />
Onofrio Introna (Bari 7.447); Michele<br />
Ventricelli (Bari 6.003); Michele<br />
Losappio (Bari 4.331); Francvesco<br />
Pastore (Bat 3.990); Toni<br />
Matarrelli (Brindisi 4.904); Pino<br />
Lonigro (Foggia 5.904); Arcangelo<br />
Sannicandro (Foggia 4.815);<br />
Donato Pellegrino (Lecce 2.894);<br />
Luigi Calò (Lecce 2.545); Alfredo<br />
Cervellera (Taranto 3.821); Cosimo<br />
Borraccino (Taranto 3.717)<br />
IdV (6): Giacomo Olivieri (Bari<br />
14.695); Lorenzo Nicastro (Bari<br />
4.044); Lorenzo Caiolo (Brindisi<br />
2.901); Orazio Schiavone (Foggia<br />
3.322); Aurelio Gianfreda (Lecce<br />
2.483); Patrizio Mazza (Taranto<br />
2.098)<br />
La Puglia per Vendola (6): Angelo<br />
Disabato (Bari 6.143); Alfonsino<br />
Pisicchio (Bari 5.811); Giovanni<br />
Brigante (Brindisi 2.467); Anna<br />
Nuzziello (Foggia 1.939); Dario<br />
Stefano (Lecce 10.965); Francesco<br />
Laddomada (Taranto 2.329).<br />
PdL (20): Massimo Cassano<br />
(Bari 18.692); Michele Boccardi<br />
(Bari 13.153); Domi Lanzillotta<br />
(Bari 11.302); Giammarco Surico<br />
(Bari 10.369); Ignazio Zullo (Bari<br />
10.147); Antonio Camporeale<br />
(Bari 10.106); Nicola Marmo (Bat<br />
16.120); Giovanni Alfarano (Bat<br />
12.678); Maurizio Friolo (Brindisi<br />
9.074); Piero Iurlaro (Brindisi<br />
7.817); Giandiego Gatta (Foggia<br />
13.928); Lucio Tarquinio (Foggia<br />
11.804); Leonardo Di Gioia (Foggia<br />
8.004); Erio Congedo (Lecce<br />
14.683); Roberto Marti (Lecce<br />
14.369); Mario Vadrucci (Lecce<br />
9.619); Antonio Barba (Lecce<br />
9.021); Gianfranco Chiarelli (Taranto<br />
13.335); Arnaldo Sala (Taranto<br />
10.629); Pietro Lospinuso<br />
(Taranto 9.621);<br />
La Puglia prima di tutto (4):<br />
Tatò Greco (Bari 7.588); Franco<br />
De Biasi (Brindisi 5.761); Cecchino<br />
Damone (Foggia 8.631); Andrea<br />
Caroppo (Lecce 7.561).<br />
I Pugliesi per Rocco Palese (2):<br />
Davide Bellomo (Bari 9.093); Antonio<br />
Buccolieri (Lecce 7.210).<br />
UdC (4): Peppino Longo (Bari<br />
13.388); Giannicola De Leonardis<br />
(Foggia 8.052); Salvatore Negro<br />
(Lecce 6.557); Scalera Antonio<br />
Paolo (Taranto 4.010).<br />
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N° 3 - APRILE 2010 27
I giovani lontani dalla pol<strong>it</strong>ica<br />
Alcune riflessioni per una occasione di dibatt<strong>it</strong>o mancato<br />
28<br />
Incontrare i<br />
candidati, sentire<br />
i loro programmi<br />
e poter dialogare<br />
di quali strade<br />
siano più efficaci<br />
per trovare lavoro<br />
in un periodo<br />
difficile come<br />
l’attuale è una<br />
grande occasione<br />
che non è stata<br />
sfruttata<br />
di PAOLA CARBONARA *<br />
La Puglia ha riconfermato<br />
Vendola presidente. Queste<br />
elezioni non sono state<br />
vinte dalla sinistra pol<strong>it</strong>ica ma<br />
unici vinc<strong>it</strong>ori sono stati: Nichi<br />
Vendola e l’astensione. L’es<strong>it</strong>o<br />
delle votazioni rispecchia in pieno<br />
il clima creato e vissuto anche<br />
in campagna elettorale: poca<br />
partecipazione e scarso interesse<br />
giovanile, lim<strong>it</strong>ato alle vincenti<br />
“Fabbriche di Nichi”, e alla parte-<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
cipazione in massa alle manifestazioni<br />
di Nichi nelle piazze.<br />
Anche a Sammichele la partecipazione<br />
ai comizi dei vari candidati<br />
e agli incontri organizzati è<br />
stata davvero scarsa. Quella giovanile<br />
quasi nulla.<br />
Oltre ai part<strong>it</strong>i che hanno organizzato<br />
incontri con i loro candidati,<br />
l’Associazione di promozione<br />
sociale ‘plur@le‘ di Sammichele<br />
di Bari, arricch<strong>it</strong>a dalla esperienza<br />
che la vede impegnata ormai da<br />
mesi con la Scuola di Formazio-<br />
ne all’Impegno Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />
dell’Associazione “Cercasi un<br />
fine”, ha voluto dare una risposta<br />
concreta ad una esigenza diffusa<br />
fra i giovani: parlare di occupazione.<br />
Per questo ha organizzato, in<br />
vista delle elezioni regionali, un<br />
incontro dal t<strong>it</strong>olo “UNORACON”<br />
(durato oltre tre ore), occasione<br />
preziosa di riflessione, per fare<br />
chiarezza e dare la possibil<strong>it</strong>à di<br />
affrontare con maggiore consapevolezza<br />
il particolare momento<br />
pol<strong>it</strong>ico da vivere.<br />
dopo il voto<br />
L’intento è stato soprattutto<br />
quello di rivolgersi ai giovani, di<br />
andare loro incontro anche fisicamente,<br />
nelle realtà che vivono e<br />
negli ambienti che frequentano.<br />
Si è pensato, a tal propos<strong>it</strong>o, di<br />
non inv<strong>it</strong>are i giovani ad un mero<br />
evento pol<strong>it</strong>ico, ma di portare la<br />
pol<strong>it</strong>ica nel loro mondo. Questo<br />
è il motivo per cui l’incontro è<br />
stato organizzato all’interno de<br />
“La Nuova Generazione”, uno dei<br />
“festini”, luoghi che contraddistinguono,<br />
per tradizione, la v<strong>it</strong>a giovanile<br />
sammichelina, soprattutto<br />
nel periodo di carnevale.<br />
Gli obiettivi sono stati parzialmente<br />
raggiunti.<br />
A rispondere alle domande,<br />
con apprezzabile passione e convinzione,<br />
sono stati i relatori inv<strong>it</strong>ati:<br />
Sergio Povia, consigliere regionale<br />
uscente e candidato del<br />
Pd, Umberto Salinas, candidato<br />
di “Io Sud”, e Nicola De Bartolomeo,<br />
già designato da Rocco<br />
Palese come suo vice presidente<br />
di Giunta in caso di v<strong>it</strong>toria. Ha<br />
coordinato i lavori Franco Deramo,<br />
presidente dell’Associazione<br />
‘ plur@le ‘.<br />
Sergio Povia, più degli altri, ovviamente,<br />
è stato sollec<strong>it</strong>ato a dare<br />
risposte chiare ed esaustive circa<br />
le scelte operate dalla Regione. A<br />
suo dire, lo sviluppo economico
dopo il voto<br />
e civile raggiunto in questi anni<br />
è da considerarsi soddisfacente e<br />
per il futuro ha sottolineato l’importanza<br />
di investire soprattutto<br />
nel settore agricolo. Umberto<br />
Salinas, docente di demografia<br />
sociale presso l’Univers<strong>it</strong>à di Bari,<br />
fra i punti più importanti del programma<br />
di “Io Sud”, ha evidenziato<br />
la proposta di una riorganizzazione<br />
in supporto alla piccola<br />
e media impresa, con norme “a<br />
sportello”, più veloci, più operative<br />
e più funzionali per il nostro<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. A concludere gli interventi<br />
è stato Nicola De Bartolomeo,<br />
già presidente di Confindustria<br />
Puglia. Egli ha voluto prima<br />
di tutto spiegare le motivazioni<br />
del suo volersi mettere in gioco<br />
in questa elezione. La sua intenzione<br />
non è stata quella di “fare<br />
pol<strong>it</strong>ica” ma di essere espressione<br />
della società civile impegnata<br />
nelle Ist<strong>it</strong>uzioni. Alla luce di questa<br />
affermazione, e calandosi nel<br />
vivo delle argomentazioni, egli ha<br />
emesso una doppia condanna: la<br />
prima rivolta alla generazione di<br />
cui egli stesso fa parte “per non<br />
aver pensato alle generazioni future,<br />
giovani che oggi hanno perso<br />
più di tutto la continu<strong>it</strong>à nel<br />
loro processo di cresc<strong>it</strong>a personale,<br />
per cui sono depressi, indotti a<br />
cambiare strada, scoraggiati”. Non<br />
da meno, la sua personale analisi<br />
sull’operato amministrativo della<br />
sinistra in Puglia, “per aver attuato<br />
in questi anni, con il presidente<br />
Vendola, pol<strong>it</strong>iche pregiudiziali e<br />
lim<strong>it</strong>anti il progresso e lo sviluppo<br />
delle imprese e del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />
principalmente per superficial<strong>it</strong>à,<br />
qualunquismo, sprechi e disorganizzazione”.<br />
Dopo questi interventi è stato<br />
dato largo spazio al dibatt<strong>it</strong>o con<br />
il pubblico, molto partecipe e interattivo<br />
anche se non di giovani,<br />
come si sperava.<br />
Dell’iniziativa UNORACON<br />
personalmente porto a casa la<br />
ricchezza dell’incontro con tre<br />
c<strong>it</strong>tadini pugliesi che hanno dimostrato,<br />
con uguale passione<br />
e convinzione, il loro desiderio<br />
di contribuire attivamente e responsabilmente<br />
alla v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica<br />
e alla cresc<strong>it</strong>a del paese. Ancora<br />
di più ho avuto modo di apprezzare,<br />
indipendentemente delle<br />
posizioni più o meno condivisibili,<br />
la ricchezza del confronto e del<br />
dialogo su problematiche di forte<br />
attual<strong>it</strong>à, elementi indispensabili<br />
e da recuperare perché si possa<br />
parlare di pol<strong>it</strong>ica sana.<br />
Peccato che ad ascoltarli proprio<br />
noi giovani non eravamo<br />
in molti.<br />
La descrizione del presidente<br />
De Bartolomeo del mondo giovanile<br />
ha un riscontro evidente nella<br />
realtà. Forse è vero che questa<br />
particolare realtà socio-pol<strong>it</strong>ica<br />
con cui dobbiamo confrontarci<br />
ha portato i giovani ad allontanarsi<br />
dalla pol<strong>it</strong>ica, a non avere<br />
fiducia. Forse.<br />
Ma la cosa che più spaventa<br />
non è vedere una generazione<br />
delusa, sofferente, esausta, ma<br />
dover assistere ad una generazione<br />
completamente assente<br />
e disinteressata alla sue stesse<br />
problematiche, e questo incontro<br />
ne è stata, in piccolo, l’ennesima<br />
dimostrazione. Come giovane mi<br />
chiedo “perché lamentare il non<br />
essere ascoltati quando non si<br />
ha niente da dire?”.<br />
Facile è polemizzare, difficile è<br />
lottare perché le cose cambino.<br />
Mi cap<strong>it</strong>a spesso di ascoltare fra<br />
coetanei o dialogando con ragazzi<br />
più giovani, i più banali luoghi<br />
comuni, del tipo “I pol<strong>it</strong>ici sono<br />
tutti ladri”, oppure “La pol<strong>it</strong>ica è<br />
una cosa sporca”; quelli più ide-<br />
alisti tendono a restare al di fuori<br />
del mondo della pol<strong>it</strong>ica, quelli<br />
più furbi, invece, hanno la malsana<br />
idea di cercarla esclusivamente<br />
per trarne vantaggi personali,<br />
magari trovare un lavoro o fare<br />
una carriera più veloce. Questa<br />
pol<strong>it</strong>ica facciamo noi giovani; la<br />
mal pol<strong>it</strong>ica la scegliamo noi ogni<br />
giorno.<br />
Personalmente considero questo<br />
aspetto, se proiettato nel futuro,<br />
più grave e più preoccupante<br />
di qualsiasi ideologia, di qualsiasi<br />
proposta, iniziativa, scelta o posizione<br />
pol<strong>it</strong>ica.<br />
Credo che l’emergenza pol<strong>it</strong>ica<br />
dei nostri giorni sia principalmente<br />
riportare i giovani a<br />
riappropriarsi del senso della<br />
collettiv<strong>it</strong>à, dell’importanza della<br />
partecipazione e della responsabil<strong>it</strong>à.<br />
E almeno di questo le generazioni<br />
passate non possono del<br />
tutto sentirsi responsabili.<br />
In tal senso considero la v<strong>it</strong>toria<br />
più importante del presidente<br />
Vendola: quella di aver avuto una<br />
forte influenza sui giovani. L’unica<br />
Quello che più<br />
spaventa è una<br />
generazione non<br />
delusa, sofferente<br />
ed esausta, ma<br />
completamente<br />
assente e<br />
disinteressata<br />
voce giovanile nel periodo preelezioni<br />
gridava “Vendola vinc<strong>it</strong>ore”.<br />
Di certo non sempre voce<br />
di una autentica consapevolezza<br />
pol<strong>it</strong>ica, ma pur sempre l’unica ad<br />
essersi fatta maggiormente sentire.<br />
Ancora tanta immatur<strong>it</strong>à, inconsapevolezza,<br />
tifoseria da “fan”<br />
anche conformista più che riflettuta<br />
e attenta condivisione.<br />
L’augurio che mi faccio è che la<br />
v<strong>it</strong>toria di Vendola, tanto acclamato<br />
dai giovani, sia perlomeno<br />
la premessa per una rigenerazione<br />
anagrafica all’interno dei<br />
part<strong>it</strong>i, di tutti i part<strong>it</strong>i, indipendentemente<br />
dal carisma e dalle<br />
capac<strong>it</strong>à comunicative di chi li<br />
regge, ed un r<strong>it</strong>orno dei giovani<br />
alla partecipazione attiva e consapevole<br />
alla v<strong>it</strong>a amministrativa<br />
e ad una riconsiderazione etica<br />
della pol<strong>it</strong>ica.<br />
* Segreteria Scuola<br />
di Formazione all’impegno<br />
Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />
* ‘plur@le‘ - Associazione<br />
di Promozione Sociale<br />
N° 3 - APRILE 2010 29
Acquaviva ha voltato pagina.<br />
Chiavi della c<strong>it</strong>tà a Squicciarini<br />
Flussi elettorali possibili al ballottaggio, ma una v<strong>it</strong>toria netta su Petruzzellis<br />
30<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Con le lacrime agli occhi.<br />
Così il neo-eletto sindaco<br />
di Acquaviva delle Fonti,<br />
Francesco Squicciarini, è stato accolto<br />
da una folla in festa che si accalcava<br />
dinanzi al circolo c<strong>it</strong>tadino<br />
del Pd per abbracciarlo. C’era la giovane<br />
moglie, anche lei commossa.<br />
Ed il padre in passato consigliere<br />
comunale. Molti hanno stappato<br />
bottiglie di spumante, molti hanno<br />
cantato inni. In piazza V. Emanuele,<br />
poi, il primo c<strong>it</strong>tadino eletto ha<br />
pronunciato un breve discorso.<br />
Questo ingegnere gestionale<br />
39enne, già Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />
del Pd, si trova adesso a gestire una<br />
s<strong>it</strong>uazione non semplice. La pol<strong>it</strong>ica,<br />
passata l’euforia della v<strong>it</strong>toria,<br />
ti pone immediatamente di fronte<br />
alla crudezza dei problemi da risolvere.<br />
Immersi e confusi tra i <strong>numero</strong>si<br />
c<strong>it</strong>tadini presenti, alcuni personaggi<br />
della pol<strong>it</strong>ica della prima<br />
Repubblica che, per tutta la durata<br />
della campagna elettorale, hanno<br />
assunto una posizione defilata ma<br />
che indubbiamente contano nella<br />
pol<strong>it</strong>ica locale. I<br />
l problema <strong>numero</strong> uno sarà<br />
quello di scrollarsi di dosso I condizionamenti<br />
che ci saranno.<br />
Giovanni Tria, l’ex Coordinatore<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
Squicciarini, appena eletto, ringrazia i c<strong>it</strong>tadini<br />
provinciale de la Margher<strong>it</strong>a era<br />
visibilmente raggiante. Qualche<br />
buontempone, in piazza V. Emanuele,<br />
in vena di battute, parlava di<br />
Gaetano Labarile, t<strong>it</strong>olare dell’impresa<br />
di servizi assai vicina pol<strong>it</strong>icamente<br />
allo stesso Tria, come del<br />
vero padrone del Pd.<br />
Ma in piazza c’era, ancora più<br />
anonimo, Carlo Laera, l’ex Sindaco<br />
Dc, oggi nell’IdV, con mezzo sorriso<br />
di soddisfazione appena disegnato<br />
sul volto immerso in chissà quali<br />
pensieri. Sicuramente, da qualche<br />
parte sarà stato ad applaudire anche<br />
Pinuccio Cosmo. A volte, r<strong>it</strong>ornano.<br />
Chiediamo a Squicciarini cosa<br />
ne sarà del capo dell’Ufficio tecnico<br />
comunale<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
“La macchina amministrativa<br />
deve essere in sintonia con chi governa.<br />
Chi governa prende impegni<br />
con la c<strong>it</strong>tadinanza. I due piani, pol<strong>it</strong>ico<br />
e di gestione, devono essere separati.<br />
E’ necessario che gli uffici comunali<br />
siano allineati ed in perfetta<br />
sintonia con chi governa la c<strong>it</strong>tà”.<br />
E il tanto chiacchierato capo<br />
dell’Ufficio tecnico comunale<br />
resta?<br />
“Non è un problema di uomini. E’<br />
un problema di metodo”.<br />
<strong>Il</strong> più raggiante di tutti era Roberto<br />
Tisci, di Io Sud. Da quanto<br />
detto al microfono, sembra che<br />
avesse ingaggiato una competizione<br />
personale con Franco Pistilli.<br />
La domanda sorge inquietante.<br />
Perchè Squicciarini ha lasciato che<br />
affondasse una possibile alleanza<br />
con Sel di Marcello Carucci e Lino<br />
Romanelli? Uno dice: è il coraggio<br />
che premia in pol<strong>it</strong>ica. Giusto. Di<br />
certo, in pol<strong>it</strong>ica non c’è nulla di<br />
scontato, tranne gli accordi sotto<br />
il banco.<br />
Quando abbiamo chiesto al Sindaco,<br />
cosa pensasse della cantina<br />
sociale, per la quale si dice che<br />
Rocco Lombardi, arch<strong>it</strong>etto de “La<br />
Compagni delle arti” nutra qualche<br />
attenzione, è stato chiaro: “Per<br />
quanto mi riguarda, il problema<br />
della cantina sociale non esiste. C’è<br />
un progetto presentato sul Comune.<br />
Come ogni progetto depos<strong>it</strong>ato<br />
presso l’Ufficio Tecnico. Se la legge<br />
viene rispettata, credo che questi<br />
progetti debbano andare avanti. Se<br />
rispetta cr<strong>it</strong>eri e normativa in mate-<br />
ria urbanistica non vedo perchè non<br />
debba essere approvato”.<br />
<strong>Il</strong> centrosinistra questa volta era<br />
quasi obbligato a vincere. Facciamo<br />
un pò di conti, alla femminile,<br />
come suol dirsi. Al primo turno,<br />
Squicciarini ottiene 5.389 voti. Petruzzellis,<br />
invece, 4.900. Al secondo<br />
turno, il sindaco viene eletto<br />
con 6.797 voti. Ottiene 1.800 voti<br />
in più.<br />
Nelle tre sezioni (8, 9 e 10) nelle<br />
quali il voto è stato sempre pistilliano,<br />
l’urna ha tributato una messe<br />
di voti per il candidato del Pd.<br />
Claudio Giorgio, al primo turno,<br />
ha ottenuto 1887 voti. Sì, ma sarebbe<br />
ingenuo pensare che, meccanicamente,<br />
il voto sia stato tutto<br />
traslato da Giorgio a Squicciarini.<br />
Carucci dichiarò in un comizio che i<br />
voti della sua coalizione sarebbero<br />
stati bianchi o annullati. Duemila<br />
elettori in meno, al ballottaggio:<br />
sono tutti di Sel? Difficile a credersi.<br />
E i 428 voti della lista civica di<br />
Ferrulli? Davvero tutti a Squicciarini?<br />
Gli elettori civici, in genere,<br />
nei nostri paesi, sono difficilmente<br />
controllabili. L’ipotesi che razionalmente<br />
formuliamo è che vi sia di<br />
tutto un pò. Un pezzo del consenso<br />
di Giorgio potrebbe essere scivolato<br />
dalle parti di Squicciarini.<br />
Ma certo non perchè in passato<br />
corresse voce che lo studio tecnico<br />
dell’ingegnere fosse associato con<br />
quello dell’ach<strong>it</strong>etto Felice De Marinis,<br />
molto vicino al centrosinistra.<br />
Una parte dei voti di SEL potrebbe,<br />
involontariamente (?) essere andata<br />
a finire dalle parti di Petruzzellis.<br />
Un’altra porzione sarà fin<strong>it</strong>a dalle<br />
parti di Squicciarini. <strong>Il</strong> quale ci dice<br />
che “i rapporti con Sel sono quelli<br />
degli uomini di buona volontà che<br />
si pongono l’obiettivo di far risorgere<br />
questa c<strong>it</strong>tà. Credo che se questo<br />
intento è comune, sul piano pol<strong>it</strong>ico<br />
si possa tornare a lavorare tutti insieme”.<br />
Diciamo che le transumanze nel<br />
voto si sono incrociate. Resta il<br />
coraggio della v<strong>it</strong>toria (che fa rima<br />
con certezza) di Squicciarini alla vigilia<br />
del voto per permettersi allegramente<br />
di abbandonare Sel.
Acquaviva delle Fonti<br />
Chi sostiene il nuovo sindaco?<br />
Ecco i principali maggiorenti della coalizione che ha candidato l’ex Coordinatore c<strong>it</strong>tadino del Pd<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Chi c’è dietro Francesco<br />
Squicciarini candidato<br />
Sindaco? E’ stata la domanda<br />
che ha fatto da tormentone<br />
nei comizi per il primo turno,<br />
quello del 28 e 29 marzo, di questa<br />
campagna elettorale per le amministrative<br />
2010.<br />
Michele Petruzzellis la poneva<br />
in maniera sarcastica, alludendo<br />
alla presenza di potentati pol<strong>it</strong>ici<br />
(e non solo) dietro la candidatura<br />
a Sindaco dell’ex Coordinatore<br />
c<strong>it</strong>tadino del Pd. Squicciarini, a<br />
sua volta, la riproponeva dal palco<br />
per dimostrare che una domanda<br />
del genere nascondeva il vuoto<br />
di argomentazioni pol<strong>it</strong>iche da<br />
contrapporre alla sua proposta di<br />
governo per Acquaviva. A questo<br />
punto, vediamo chi davvero ha<br />
proposto Squicciarini, e che ora<br />
entrerà a Palazzo di C<strong>it</strong>tà nella sua<br />
maggioranza consiliare, avendo<br />
vinto le elezioni.<br />
IO SUD<br />
Cominciamo da Io Sud, il movimento<br />
che fa riferimento ad<br />
Adriana Poli Bortone. Al suo interno,<br />
compare Roberto Tisci che<br />
in questa campagna elettorale è<br />
parso sempre più come elemento<br />
a sè stante rispetto al resto del<br />
gruppo. Tisci è cognato di Giammarco<br />
Surico, rieletto consigliere<br />
regionale per il PdL. Si narra che i<br />
rapporti pol<strong>it</strong>ici tra i due si siano<br />
molto allentati, rispetto alle elezioni<br />
per il Consiglio provinciale<br />
del 2009, quando lo stesso Tisci era<br />
candidato per il centrodestra, ma in<br />
contrapposizione a Franco Pistilli.<br />
Del resto, Surico è stato il nemico<br />
giurato dello stesso Pistilli.<br />
L’oncologo gioiese viene raffigurato<br />
dall’ex Sindaco come colui<br />
il quale si sarebbe reso corresponsabile<br />
della sua mancata rielezione<br />
alla Provincia. Se Tisci, dunque, si<br />
configura sempre più come batt<strong>it</strong>ore<br />
libero, la parte restante di Io<br />
Sud è un altro pezzo della destra<br />
che non si riconosce nel PdL, nè in<br />
Claudio Giorgio nè nella pattuglia<br />
di ex pistilliani che segue Michele<br />
Petruzzellis. Potremmo definirli<br />
come le v<strong>it</strong>time dell’ “affaire ex 167”,<br />
tra soci assegnatari degli alloggi e<br />
Petruzzellis analizza il voto<br />
proprietari dei suoli.<br />
A guidarli, Ottavio Milano, un<br />
medico dentista, conosciuto in<br />
c<strong>it</strong>tà. La loro presenza è legata ai<br />
tentativi di reinserire i contratti di<br />
quartiere nel bilancio, utilizzando<br />
le aree (ex 167) sulla cui proprietà<br />
deve ancora esprimersi in modo<br />
defin<strong>it</strong>ivo la Magistratura amministrativa.<br />
Sono coloro i quali hanno avuto<br />
come unica arma per tutelare i propri<br />
dir<strong>it</strong>ti, rispetto a certa vorac<strong>it</strong>à,<br />
quella di alimentare una serie infin<strong>it</strong>a<br />
ed estenuante di contenziosi<br />
giudiziari, nel corso di questi anni.<br />
UNIONE DI CENTRO<br />
Poi, abbiamo l’UdC di Domenico<br />
Azzone, un medico del Miulli e Costantino<br />
Bonavoglia. Quest’ultimo<br />
è un ex assessore democristiano.<br />
All’epoca, era molto vicino alle<br />
posizioni pol<strong>it</strong>iche di Antonio Matarrese.<br />
In c<strong>it</strong>tà, negli ambienti, si<br />
sussurra che l’UdC sia la voce della<br />
dirigenza amministrativa ospedaliera,<br />
che da decenni è al centro di<br />
polemiche e contenziosi.<br />
Una componente laica della intellighenzia<br />
di sinistra e non solo,<br />
riun<strong>it</strong>a in un Com<strong>it</strong>ato c<strong>it</strong>tadino,<br />
tra cui Pinuccio Jeva, V<strong>it</strong>antonio<br />
Petrelli, Fernando Dantini combattono<br />
per la natura pubblica del<br />
Miulli. Qualcuno azzarda a suggerire<br />
che ambienti ecclesiastici vicini<br />
al nosocomio abbiano deciso di tutelarsi<br />
direttamente nel Consiglio<br />
comunale.<br />
LA COMPAGNIA DELLE ARTI<br />
“La compagnia delle arti” è un<br />
movimento civico che si è coagulato<br />
sulla questione di piazza Garibaldi,<br />
I cui lavori di rifacimento<br />
iniziati a maggio 2009 risultano<br />
ancora bloccati.<br />
Un’autentica fer<strong>it</strong>a nel cuore<br />
della c<strong>it</strong>tà. Diversi gli ingegneri ed<br />
arch<strong>it</strong>etti che ne fanno parte. Un<br />
movimento fondato sulla cultura<br />
tecnica e sulle professional<strong>it</strong>à, si<br />
potrebbe dire. Specie se pensiamo<br />
ad Alberto Della Corte.<br />
In ogni caso, su questo treno ci<br />
sono sal<strong>it</strong>i in molti. Anche Rocco<br />
Lombardi, del quale molti esprimono<br />
il convincimento di un suo<br />
particolare “interesse” per un altro<br />
enorme “affaire” che si staglia<br />
all’orizzonte: la cantina sociale. Anche<br />
in questo caso, solo voci.<br />
ITALIA DEI VALORI<br />
E qui, siamo ai potenti, quelli<br />
veri. Uno dei grandi registi delle<br />
operazioni si chiama Carlo Laera.<br />
Sindaco Dc sub<strong>it</strong>o dopo Giovanni<br />
Tria, nel 1992. Appare poco in prima<br />
linea, come si conviene a quelli<br />
che contano.<br />
Avvocato civilista, da sempre in<br />
collaborazione-competizione con<br />
Tria. Sembra abbia intenzione di<br />
riproporre i contratti di quartiere,<br />
proseguendo lungo la strada di<br />
Pistilli. Nell’IdV, c’è Leonardo Mastrorocco,<br />
già candidato alla Provincia<br />
nel 2009. E’ stato Assessore al<br />
bilancio in giunte di centrosinistra.<br />
Uomini e idee<br />
che hanno<br />
supportato<br />
il candidato<br />
vinc<strong>it</strong>ore<br />
e che adesso<br />
guideranno<br />
Acquaviva<br />
In questa allegra com<strong>it</strong>iva, indipendentemente<br />
dal part<strong>it</strong>o di appartenenza,<br />
r<strong>it</strong>roviamo anche Pinuccio<br />
Cosmo, a completare il quadro. E’<br />
stato Presidente della cooperativa<br />
edilizia “Iris” della ex 167.<br />
Nel periodo compreso fra le<br />
giunte Milella (1982), Tria (1989),<br />
Laera (1992), Cosmo ha rivest<strong>it</strong>o il<br />
ruolo di Assessore all’urbanistica e<br />
quindi in chiaro confl<strong>it</strong>to di interessi:<br />
controllore (assessore) e controllato<br />
(presidente della coop. Iris).<br />
PARTITO DEMOCRATICO<br />
Tutti fuori dalla mischia, ma in<br />
cabina di regia, i vecchi capi Dc.<br />
Giovanni Tria è il leader indiscusso<br />
della ex Margher<strong>it</strong>a, di cui è stato<br />
Coordinatore provinciale. Nel Pd,<br />
senza i voti della sua componente,<br />
non vai da nessuna parte. Già<br />
uomo di Nicola Fusillo, oggi attraversa<br />
un periodo di bassa marea,<br />
da quando non è stato eletto alla<br />
Provincia nel 2009. Questa competizione<br />
potrebbe riportarlo in auge.<br />
Di lui, si dice sia il “patron” pol<strong>it</strong>ico<br />
dell’impresa di Gaetano Labarile,<br />
un’impresa di pulizie e servizi. Per<br />
car<strong>it</strong>à, nulla di illec<strong>it</strong>o. Infatti, uomini<br />
assai vicini all’impresa sono candidati<br />
con Squicciarini.<br />
Ed è solo per amore della c<strong>it</strong>tà.<br />
Sembra che tra primo e secondo<br />
turno, prima del ballottaggio, l’ex<br />
Sindaco dc abbia consigliato di m<strong>it</strong>igare<br />
gli attacchi contro Pistilli che<br />
si facevano pesanti dalla sua coalizione.<br />
<strong>Il</strong> voto, come la pecunia, non<br />
olet.<br />
N° 3 - APRILE 2010 31
<strong>Il</strong> Sindaco? figlio<br />
dei “poteri forti”<br />
L’analisi, spietata, a caldo di Michele Petruzzellis<br />
Dalla gioia dello spumante<br />
ai volti su cui si disegna<br />
rabbia e delusione per la<br />
sconf<strong>it</strong>ta. Nel com<strong>it</strong>ato elettorale<br />
di Michele Petruzzellis, prevalgono<br />
i musi lunghi. E si capisce. Non<br />
è facile assistere alle scene di esultanza<br />
dell’avversario. Incrociamo<br />
V<strong>it</strong>o Pastore, Claudio Solazzo.<br />
Hanno l’aria di chi ha accarezzato<br />
per giorni la v<strong>it</strong>toria. Forse, l’unico<br />
ancora agguerr<strong>it</strong>o è proprio lui, Michele<br />
Petruzzellis.<br />
32<br />
SCAMBI CULTURALI?<br />
E’ intento al conteggio dei voti,<br />
con i suoi fedelissimi. Scattiamo<br />
alcune foto. Gli chiediamo perchè,<br />
a suo avviso, ha vinto Squicciarini.<br />
“Secondo me, i poteri forti di Acquaviva<br />
sono intervenuti sul popolo,<br />
mentre Sel si è ricompattata con il<br />
centrosinistra ed ha votato Squicciarini.<br />
<strong>Il</strong> prof. Carucci aveva promesso<br />
di votare scheda bianca. In realtà,<br />
non ce ne sono state”. E siccome<br />
l’ironia non manca al Direttore generale<br />
della Provincia, quando gli<br />
chiediamo se lui pensa alla possibil<strong>it</strong>à<br />
di qualche scambio intervenuto<br />
nelle due settimane che<br />
hanno preceduto il ballottaggio,<br />
ci risponde con sarcasmo: “Quale<br />
scambio? Culturale?”. La nostra precisazione<br />
è d’obbligo: no, di natura<br />
pol<strong>it</strong>ica. E Petruzzellis: “Certamente.<br />
Noi siamo stati corretti dal primo<br />
giorno, rifiutando ogni apparentamento.<br />
Devo riconoscere che gli altri<br />
hanno lavorato meglio di noi”.<br />
FRANCO PISTILLI: LA CADUTA<br />
Vediamo questi voti. Michele<br />
Petruzzellis ha ottenuto al primo<br />
turno 4.900 voti. L’11 aprile, la sua<br />
coalizione è riusc<strong>it</strong>a ad incrementare<br />
il consenso di 700 voti circa,<br />
giungendo a quota 5.634. <strong>Il</strong> candidato<br />
Sindaco aveva rifiutato ogni<br />
possibile apparentamento, specie<br />
con Franco Pistilli ed il suo candidato<br />
Claudio Giorgio. Ciò nonostante,<br />
Pistilli aveva dichiarato sino<br />
all’ultimo che i suoi voti sarebbero<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
andati ugualmente a Petruzzellis.<br />
Va fatta una precisazione. La stagione<br />
pol<strong>it</strong>ica di Franco Pistilli, al<br />
momento, sembra davvero in un<br />
vicolo cieco. Certo, in pol<strong>it</strong>ica mai<br />
dire mai. Tuttavia, le quotazioni del<br />
personaggio sembrano in caduta<br />
libera, presso i vertici baresi del<br />
PdL. E non da oggi. <strong>Il</strong> crollo in termini<br />
di consensi è la batosta finale.<br />
A malapena, è riusc<strong>it</strong>o ad essere<br />
eletto in Consiglio comunale.<br />
I CONTI CHE NON TORNANO<br />
Pistilli aveva l’obbligo di dichiarare<br />
il proprio voto per Petruzzellis.<br />
Se, per assurdo, avesse inv<strong>it</strong>ato al<br />
voto per Squicciarini, il PdL barese<br />
lo avrebbe semplicemente defenestrato.<br />
Detto questo, la lista<br />
di Claudio Giorgio, appoggiata<br />
dall’ex Sindaco, ha ottenuto 1887<br />
voti. Quindi, posto che i 700 voti<br />
dati a Petruzzellis al secondo turno<br />
siano tutti di Giorgio, i restanti<br />
1100 dove vanno a finire? Questa<br />
la risposta di Petruzzellis: “Di 1800<br />
voti suoi, qui ne vedo 700 circa. Dove<br />
sono andati a finire gli altri?”. Certo,<br />
2 mila persone non hanno votato<br />
al secondo turno. Ma Squicciarini<br />
ha fatto un balzo in avanti di 1800<br />
voti. E c’è Carucci che, dall’alto dei<br />
suoi 1776 voti, ha inv<strong>it</strong>ato all’astensione.<br />
Sebbene nel corso delle ultime<br />
ore è accaduto di tutto, qualcuno<br />
di Sel avrà pur disertato le urne.<br />
Ma c’è da r<strong>it</strong>enere che nelle ultime<br />
ore, Sel abbia r<strong>it</strong>rovato una base<br />
minima su cui dialogare con la neomaggioranza.<br />
In ogni caso, gli spostamenti<br />
trasversali ci sono stati,<br />
abilmente camuffati. Va detto che<br />
si narra di episodi inquietanti. Non<br />
ne siamo testimoni, ma registriamo<br />
le notizie. Qualche soggetto con la<br />
fedina penale non limpida sarebbe<br />
stato sguinzagliato a caccia di voti<br />
da qualche candidato che è sol<strong>it</strong>o<br />
frequentare le aule di Giustizia,<br />
non certo nelle vesti di imputato. E<br />
questo, fa il paio con quell’elettore<br />
scoperto in cabina a scattare uno<br />
foto alla sua scheda. Convocato in<br />
caserma, avrebbe confessato che<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
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un candidato avrebbe pagato per<br />
quella foto, a conferma del voto.<br />
OPPOSIZIONE?<br />
NO, MINORANZA<br />
Ed ora, Petruzzellis si r<strong>it</strong>rova a<br />
fare opposizione alla giunta Squicciarini.<br />
“Io ho detto che non faccio<br />
opposizione”, puntualizza. “Sarò<br />
parte della minoranza, che è cosa<br />
diversa. Valuteremo gli atti, con<br />
concretezza. Nel caso di un provvedimento<br />
giusto, perchè non votare a<br />
favore, nell’interesse di Acquaviva?”.<br />
Una domanda è lec<strong>it</strong>a. Ed ora che<br />
il gruppo Piconio ha i suoi due<br />
consiglieri eletti, Giuseppe Paradiso<br />
e Francesco Montenegro,<br />
in minoranza, potrà condizionare<br />
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'<br />
ancora la Giunta? Vedremo.<br />
E LA PRESIDENZA<br />
DEL CONSIGLIO?<br />
Che futuro attende questa c<strong>it</strong>tà?<br />
Petruzzellis non ha dubbi: “La<br />
s<strong>it</strong>uazione economico-finanziaria in<br />
cui versa il Comune è grave. Non credo<br />
che ci sia molto da scialacquare.<br />
Le mie idee restano tali. Se qualcuno<br />
me le chiederà, le esporrò”. Avremo<br />
tempo, per questo.<br />
Lanciamo un’ipotesi. Se il clima<br />
tra maggioranza e minoranza è di<br />
dialogo ma non di inciucio, perchè<br />
non attribuire alla lista Petruzzellis<br />
la presidenza del Consiglio comunale?<br />
Va.Sga.
N° 3 - APRILE 2010 33
Centrodestra uguale a se stesso<br />
Al primo turno, una campagna elettorale da commedia d’avanspettacolo<br />
Quanto accaduto nel<br />
corso della campagna<br />
elettorale per il primo<br />
turno delle elezioni amministrative,<br />
in questa c<strong>it</strong>tà, va guardato<br />
con necessario distacco ev<strong>it</strong>ando<br />
coinvolgimenti emotivi. Si scopre,<br />
così, qualcosa di simile alla commedia<br />
d’avanspettacolo. Franco<br />
Pistilli, ad esempio, nel perorare<br />
la causa della sua elezione al Consiglio<br />
regionale con la lista “La Puglia<br />
prima di tutto”, ha inscenato<br />
un botta e risposta al microfono<br />
con anonimi c<strong>it</strong>tadini. L’ultima<br />
sera di campagna elettorale, dal<br />
buio delle retrovie di piazza V.<br />
Emanuele, infatti, manifestavano<br />
il proprio dissenso nei suoi confronti<br />
con urla, schiamazzi, fischi<br />
e tanto di strombazzamento di<br />
clacson. Come se, al posto di Pistilli,<br />
vi fosse un maxi-schermo<br />
con la part<strong>it</strong>a della Nazionale di<br />
calcio.<br />
34<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
CLAUDIO GIORGIO<br />
<strong>Il</strong> candidato Sindaco della lista<br />
Pistilli era Claudio Giorgio. Ma<br />
a parlare, è stato il solo Pistilli.<br />
Questi ha utilizzato la metà del<br />
tempo a disposizione per difendere<br />
il proprio operato in 8 anni a<br />
palazzo De’ Mari. Era la prova provata,<br />
per quanti sono animati dal<br />
laico senso del dubbio, che Claudio<br />
Giorgio sarebbe stato, qualora<br />
fosse stato eletto Sindaco, la<br />
“protesi” di Pistilli. Con i tempi che<br />
corrono, il termine “protesi” si presta<br />
ad allusive interpretazioni di<br />
tipo tecnomedicale. Ragion per<br />
cui aggiungiamo l’aggettivo “pol<strong>it</strong>ica”<br />
al sostantivo succ<strong>it</strong>ato, per<br />
indicare che una giunta Giorgio<br />
sarebbe stata la prosecuzione lineare<br />
dell’operato di Pistilli.<br />
FRANCO PISTILLI<br />
La s<strong>it</strong>uazione è gravissima ma<br />
niente affatto seria, per il centrodestra.<br />
La domanda sorge spontanea,<br />
dice il giornalista tv. Per<br />
lungo tempo, abbiamo assist<strong>it</strong>o<br />
a Consigli comunali nei quali Pistilli<br />
si lim<strong>it</strong>ava, con la gestual<strong>it</strong>à,<br />
a tratti con la mimica del volto,<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
a comunicare le sue disposizioni<br />
ai consiglieri comunali della sua<br />
maggioranza. Si aveva la netta sensazione<br />
che egli avesse il potere<br />
quasi ipnotico di stabilire addir<strong>it</strong>tura<br />
la cronologia degli interventi<br />
dei consiglieri del centrodestra,<br />
quando opporsi con veemenza e<br />
quando in maniera dolce agli interventi<br />
della minoranza.<br />
GLI APPETITI<br />
Quale era il prezzo di quei consiglieri<br />
comunali di una servile accondiscendenza<br />
pol<strong>it</strong>ica al “capo”?<br />
Forse, minuscole concessioni qua<br />
e là sul Piano Regolatore Generale<br />
o nella zona industriale? Un<br />
imprend<strong>it</strong>ore ci racconta: “Pistilli<br />
ha stravolto in alcune zone il PRG;<br />
ha drasticamente ridotto cubature<br />
e volumetrie là dove erano<br />
in programma, le ha compensate<br />
con uguali incrementi in altre zone<br />
della c<strong>it</strong>tà dove, però, la comun<strong>it</strong>à<br />
spenderà risorse per acqua, fogna,<br />
luce, gas e telefono pur di accontentare<br />
altri appet<strong>it</strong>i”. E c’è da giurarci<br />
che se gli appet<strong>it</strong>i non fossero<br />
stati accontentati, qualche rappresentante<br />
del centrodestra avrebbe<br />
dichiarato fallimentare la gestione<br />
Pistilli.<br />
I COMPROMESSI<br />
E L’AMBIZIONE<br />
In ogni caso, l’amministrazione a<br />
sua guida ha mostrato tutti i suoi<br />
lim<strong>it</strong>i, nel momento in cui tutto è<br />
stato finalizzato alla conservazione<br />
del potere. Una concessione a<br />
Tizio, un’altra a Caio, un compromesso<br />
a destra ed uno a manca e<br />
si va avanti. Qui si è avv<strong>it</strong>ata su sè<br />
stessa, l’intera s<strong>it</strong>uazione. <strong>Il</strong> popolo<br />
aveva dato mandato pieno a quel<br />
giovane ambizioso che 8 anni orsono<br />
emergeva in Forza Italia, affidandogli<br />
tutte le proprie speranze<br />
di una c<strong>it</strong>tà migliore. L’ambizione è<br />
una qual<strong>it</strong>à, non un difetto. A patto<br />
che non sia finalizzata a sè stessa.<br />
Devi avere delle idee, un progetto<br />
che porti il tuo nome.<br />
FRATELLI COLTELLI<br />
I consiglieri del centrodestra,<br />
spesso, scendendo le scale di pa-<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
L’ingresso della sede municipale<br />
lazzo De’ Mari, a conclusione del<br />
Consiglio comunale, manifestavano<br />
tutta la propria insoddisfazione<br />
nei confronti di Pistilli. Promettevano<br />
(a voce bassa) fuoco,<br />
fiamme e l’imminente passaggio<br />
all’opposizione. Fratelli coltelli. Pistilli<br />
era raffigurato come “padrone”<br />
più che come “padre”.<br />
Gli ultimi mesi, sono apparsi<br />
come una lenta agonia. I confl<strong>it</strong>ti<br />
interni alla maggioranza, una<br />
guerra di bande. Pistilli giunse<br />
a denunciare pubblicamente di<br />
essere sottoposto a ricatti pol<strong>it</strong>ici<br />
da parte di Marcantonio Piconio,<br />
quel funzionario comunale<br />
che, nell’ombra, continua a tenere<br />
sotto controllo pol<strong>it</strong>ico almeno<br />
un paio di consiglieri a lui fedeli.<br />
Ognuno tirava la coperta dal proprio<br />
lato. Ma la coperta è troppo<br />
corta.<br />
BULZACCHELLI E PASTORE<br />
Adesso, la moda cambia. Tutti<br />
contro Pistilli. E sono proprio i<br />
suoi fedelissimi a voltargli le spalle.<br />
Si salvi chi può. Ciascun gruppo<br />
di interessi si è messo in proprio.<br />
<strong>Il</strong> problema non era il bilancio di<br />
previsione 2009 o le opere pubbliche,<br />
ma il desiderio di risolvere in<br />
proprio le questioni.<br />
Una sera, al termine di un Consiglio<br />
comunale, chiedemmo a<br />
Matteo Bulzacchelli se intendesse<br />
dichiararci qualcosa a propos<strong>it</strong>o<br />
di una sua presunta insod-<br />
disfazione per la zona SIC, S<strong>it</strong>o di<br />
Interesse Comun<strong>it</strong>ario, dove edificare<br />
comporta dei vincoli. Ci disse<br />
che a lui non piace farsi pubblic<strong>it</strong>à,<br />
che preferisce il silenzio.<br />
Oggi, dopo avere difeso sino<br />
all’ultimo il sindaco Pistilli, lo ha<br />
abbandonato, candidandosi con<br />
Michele Petruzzellis. Ma non ha<br />
tenuto un solo comizio, Bulzacchelli.<br />
Si è lim<strong>it</strong>ato a comparire al<br />
lato destro del candidato Sindaco.<br />
<strong>Il</strong> silenzio dei fatti. Non è stato<br />
eletto.<br />
Lo stesso dicasi per V<strong>it</strong>o Pastore.<br />
Pistilliano fino all’ultimo secondo,<br />
fino a spaccare An, tentando di<br />
deleg<strong>it</strong>timare V<strong>it</strong>o Abrusci dalla<br />
carica di presidente del Consiglio<br />
comunale, lo abbiamo visto applaudire<br />
ogni frase contro Pistilli<br />
pronunciata da Petruzzellis.<br />
Facciamo salva la competenza<br />
tecnica di Petruzzellis, indiscussa<br />
per via di una carriera che lo ha<br />
reso insost<strong>it</strong>uibile per qualunque<br />
presidente di Provincia.<br />
Sulla sua lista c’è molto su cui<br />
riflettere. Davvero si crede che Piconio<br />
abbia inser<strong>it</strong>o tre dei suoi in<br />
una lista di ex pistilliani, d’improvviso<br />
ammutinati, gratis et amore<br />
dei?<br />
E come ha potuto promettere<br />
il rinnovamento, quello vero, un<br />
candidato Sindaco che ripropone<br />
un centrodestra uguale a sè stesso,<br />
quello su cui poggiava la sua<br />
stessa esistenza la Giunta Pistilli?<br />
Misteri della pol<strong>it</strong>ica.
Acquaviva delle Fonti<br />
Centrosinistra: addà passà à nuttata<br />
Alcune tranezze nelle trattative per candidare alla carica di Sindaco Francesco Squicciarini<br />
un allargamento<br />
del centrosinistra.<br />
E’necessario<br />
Questo, il le<strong>it</strong>-motiv delle<br />
dichiarazioni di Massimo D’Alema,<br />
ripetute per mesi sulla stampa<br />
e da ogni palco. E a seguire, tutte<br />
le altre forze del centrosinistra. Va<br />
detto che la stessa componente<br />
di Dario Franceschini, cui fa riferimento<br />
il gruppo dirigente del<br />
Pd di Acquaviva delle Fonti, a dire<br />
il vero, pur condividendo la ineludibil<strong>it</strong>à<br />
di un ampliamento all’Udc<br />
della coalizione di centrosinistra,<br />
non ha mai manifestato eccessivo<br />
entusiasmo su tempi e modal<strong>it</strong>à. E<br />
certo, l’operazione non poteva essere<br />
realizzata buttando giù dalla<br />
torre Vendola.<br />
QUEI TANTI PERCHE’<br />
<strong>Il</strong> gruppo dirigente del Pd acquavivese<br />
è lo stesso part<strong>it</strong>o che<br />
ha scaricato la sinistra vendoliana<br />
locale per accordarsi con IdV, Udc<br />
e Io Sud. Perchè la sinistra che sta<br />
a sinistra del Pd ha scelto Marcello<br />
Carucci come candidato Sindaco<br />
a capo di una coalizione che<br />
raggruppava Sinistra Ecologia e<br />
Libertà (Sel) di Lino Romanelli,<br />
Rifondazione Comunista, un raggruppamento<br />
di Socialisti e una<br />
scheggia della destra di Giuseppe<br />
Chiechi? Perchè Sel non ha appoggiato<br />
il candidato pol<strong>it</strong>icamente<br />
più affine, Francesco Squicciarini<br />
del Pd?<br />
STORIA DI UNA TRATTATIVA<br />
Alcuni mesi fa, tutto il centrosinistra,<br />
dall’IdV a Sel, si riunì attorno<br />
ad un tavolo per dare v<strong>it</strong>a ad<br />
un’unica coalizione con un unico<br />
candidato Sindaco. Come spesso<br />
avviene in pol<strong>it</strong>ica, come nelle<br />
trattative sindacali, inizialmente le<br />
posizioni dei vari interlocutori al<br />
tavolo paiono rigide. Insomma, un<br />
prendere o lasciare. Tuttavia, se la<br />
volontà pol<strong>it</strong>ica di pervenire ad un<br />
accordo è reale e non f<strong>it</strong>tizia, alla<br />
fine si giunge ad un compromesso<br />
che accontenta tutti. <strong>Il</strong> Pd fece<br />
il nome di Francesco Squicciarini<br />
candidato Sindaco. A proporlo,<br />
come un sol uomo, erano anche<br />
l’Italia dei Valori, l’Udc ed Io Sud<br />
(con non pochi mugugni). A quel<br />
punto, la trattativa non poteva<br />
restare bloccata. Sel di Romanelli<br />
propose un candidato di mediazione.<br />
Non si fecero nominativi.<br />
RISPUNTA VITO DEL MONTE<br />
Tutti pensarono ad un solo nominativo.<br />
Parliamo di quell’uomo<br />
probo e stimato che è V<strong>it</strong>o Del<br />
Monte. Tutto, ma davvero tutto,<br />
il centrosinistra avrebbe dovuto<br />
chiedergli di accettare la candidatura<br />
a Sindaco per la seconda<br />
volta consecutiva. Nel 2006, il medico<br />
anestesista che lavora al Miulli<br />
sconfisse al primo turno Franco<br />
Pistilli. Nel giro di 2 settimane,<br />
1200 voti circa si spostarono da<br />
Del Monte al candidato di FI. Da<br />
I consiglieri<br />
Pd (5): Francesca Pietroforte,<br />
Immacolata Morano, Cataldo<br />
Colangiulo, Giuseppe<br />
Magistro, Giuseppe Luisi. IdV<br />
(3): Angelo Maurizio, Raffaele<br />
Borreggine, Alessandro Benevento.<br />
UdC (2): Francesco<br />
Attollino, Vincenzo Caporus-<br />
ambienti vicini alla ex Margher<strong>it</strong>a,<br />
si fece scivolare l’ipotesi che Rifondazione<br />
Comunista, all’epoca guidata<br />
da Romanelli, avesse trad<strong>it</strong>o<br />
o millantato un cred<strong>it</strong>o in voti inesistente.<br />
In c<strong>it</strong>tà, furono in molti a<br />
r<strong>it</strong>enere che qualcuno, nello stesso<br />
centrosinistra, avesse regalato la<br />
v<strong>it</strong>toria a Pistilli. Candidare V<strong>it</strong>o Del<br />
Monte nel 2010? Equivaleva a dire<br />
agli elettori: stavolta, la candidatura<br />
è blindata. Gli eventuali franchi<br />
tiratori avrebbero messo la firma.<br />
Colpo di scena. In sede di trattative,<br />
il Pd ha rifiutato la candidatura<br />
di compromesso. A Sel dissero: o<br />
Squicciarini o niente. E così Romanelli<br />
si sarebbe assunto la responsabil<strong>it</strong>à<br />
di un auto isolamento. Ed<br />
ecco la contro-proposta che fece<br />
uscire dall’angolo Sel. Chiesero al<br />
Pd di convocare le primarie di coalizione.<br />
Più candidati si presentano<br />
e che vinca il migliore.<br />
PARTITO NUOVO<br />
O NUOVO PARTITO?<br />
<strong>Il</strong> Pd, il “part<strong>it</strong>o nuovo” per autodefinizione,<br />
il part<strong>it</strong>o che ha scelto<br />
le primarie come metodo democratico<br />
per svincolarsi da scelte lideristiche<br />
ed el<strong>it</strong>arie, rifiutò anche<br />
questa proposta. La federazione<br />
provinciale seguiva attentamente<br />
la s<strong>it</strong>uazione. Tutti i part<strong>it</strong>i della coalizione<br />
vennero convocati a Bari,<br />
per una riunione con i dirigenti. A<br />
rappresentarli, comunque, sembra<br />
non fosse presente l’on. Dario Ginefra,<br />
Coordinatore provinciale ma<br />
solo il Responsabile enti locali. Forse,<br />
i giochi erano già fatti? <strong>Il</strong> Pd, ormai,<br />
è un club controllato da pochi<br />
capibastone. Quanto al resto del<br />
centrosinistra, i vecchi potenti democristiani<br />
sono tornati a imporre<br />
la loro. Procedono in part<strong>it</strong>i diversi,<br />
so. IoSud (1): Roberto Tisci. C.<br />
Arti (1): Filippo Cassano. PdL<br />
(2): Francesco Montenegro,<br />
Filippo Paradiso. Giovani per<br />
Petruzzellis (1): Claudio Solazzo.<br />
Mov. Sch<strong>it</strong>tulli (2): Michele<br />
Petruzzelli, Tommaso Montenegro.<br />
Lista Pistilli per Giorgio<br />
(2): Claudio Giorgio, Francesco<br />
Pistilli. Lista Acquaviva Migliore<br />
(1): Marcello Carucci.<br />
finalmente, perché, forse, non si<br />
sono mai fidati l’uno dell’altro nella<br />
“balena bianca”. Ora, ciascuno deve<br />
fare i conti con l’ex amico di part<strong>it</strong>o.<br />
E chiacchiere non ce ne vogliono.<br />
Un giorno spiegheranno dov’è la<br />
nov<strong>it</strong>à se a dirigere il Pd e l’intera<br />
coalizione sono quei democristiani<br />
contro i quali Pistilli aveva ottenuto<br />
il consenso nel 2001? Corsi e ricorsi<br />
storici. Immacolata Morano si è<br />
battuta per una candidatura alle<br />
regionali. Avrebbe fatto da traino<br />
all’intero Pd. Niente da fare. Hanno<br />
prefer<strong>it</strong>o una candidatura più debole,<br />
quella di Angela Antonicelli,<br />
perchè bisogna farsi del male per<br />
obbedire a logiche di minuscolo<br />
cabotaggio. Del resto, la Morano<br />
non ha protestato più di tanto.<br />
ROBERTO TISCI<br />
Dulcis in fundo, Roberto Tisci, di<br />
Io Sud, cognato di Giammarco Surico.<br />
Sul palco, comiziava accanto a<br />
Squicciarini. Dava l’impressione di<br />
chi fosse stato catapultato nel posto<br />
sbagliato da un’astronave. Nel<br />
comizio di chiusura esordì: “Sono<br />
Roberto Tisci, per Adriana Poli<br />
Bortone presidente della Regione”.<br />
Accanto a sé aveva Squicciarini,<br />
per Nichi Vendola Presidente. Non<br />
basta. “Tisci per Poli Bortone Presidente”<br />
ha dato v<strong>it</strong>a ad un com<strong>it</strong>ato<br />
elettorale per Nadia Landolfi<br />
Silvestri, di Io Sud. Ed allo stesso<br />
tempo, avrebbe, stando ai bene informati,<br />
fatto campagna elettorale<br />
per Massimo Cassano, del PdL.<br />
Versatil<strong>it</strong>à.<br />
E mentre qualcuno già prevede<br />
il r<strong>it</strong>orno del Commissario prefettizio,<br />
tra un anno, torna alla mente<br />
la “Napoli milionaria” disegnata da<br />
Eduardo De Filippo: “addà passà<br />
a’ nuttata.<br />
N° 3 - APRILE 2010 35
36<br />
N° 3 - APRILE 2010
Acquaviva delle Fonti<br />
Sottopassaggio... sotto assedio<br />
Muri della stazione usati come un diario, e i pannelli istallati sono diventati delle tele per gli imbrattamuri<br />
di FRANCESCO LOPUZZO<br />
Tra disagio giovanile e ist<strong>it</strong>uzioni<br />
che sembrano inerti,<br />
questa è la s<strong>it</strong>uazione che<br />
si respira in alcune zone della c<strong>it</strong>tà,<br />
come, ad esempio, la stazione<br />
ferroviaria.<br />
Se è vero che “il buongiorno si<br />
vede dal mattino”, chissà che giornata<br />
attende tutti quegli studenti<br />
e quei lavoratori che quasi ogni<br />
giorno devono utilizzare il sottopassaggio<br />
che collega tra loro le<br />
banchine dei binari e queste con<br />
via Monteschiavo.<br />
Sottopasso, particolari del degrado<br />
Quotidianamente centinaia di<br />
pendolari che giungono ad Acquaviva<br />
sia con il pullman, sia con<br />
il treno, o che con quest’ultimo<br />
partono, hanno nella stazione il<br />
loro punto di r<strong>it</strong>rovo mattutino.<br />
Accade, spesso, che qualche<br />
bontempone decida di marinare<br />
la scuola, trascorrendo l’intera<br />
mattinata in stazione. Ma poiché<br />
proprio non riescono a rimanere<br />
fermi, affidano le memorie della<br />
loro avvincente giornata non ad<br />
un diario, un quaderno, ma alle<br />
pareti della sala d’attesa, ai muri<br />
della stazione o del sottopassaggio<br />
o alle colonne.<br />
E così questi luoghi si r<strong>it</strong>rovano<br />
ricoperti da scr<strong>it</strong>te e simboli<br />
a sfondo pol<strong>it</strong>ico, sdolcinate frasi<br />
amorose, vere e proprie dichiarazioni<br />
d’amore, slogan sportivi,<br />
insulti (non si tratta ovviamente<br />
di invettive, ma di vuote offese di<br />
carattere osceno), il quotidiano<br />
elenco di coloro i quali si sono arb<strong>it</strong>rariamente<br />
concessi un giorno<br />
di riposo dalla routine scolastica,<br />
disegni e frasi sconce.<br />
Quando scende la notte, invece,<br />
le superfici più gettonate sono i<br />
muri del sottopassaggio (anche se<br />
quelli della stazione eserc<strong>it</strong>ano comunque<br />
un certo fascino). Gruppi<br />
di artisti – o almeno così si autodefiniscono<br />
–, mun<strong>it</strong>i di bombolette<br />
spray, disegnano scr<strong>it</strong>te colorate e<br />
talvolta incomprensibili, imbrattando<br />
e deturpando tali ambienti.<br />
I muri in cartongesso imbrattati da sconosciuti<br />
Più volte, varie d<strong>it</strong>te specializzate<br />
hanno ripul<strong>it</strong>o il marmo travertino<br />
che ricopriva il sottopassaggio e<br />
ridipinto i muri della stazione.<br />
Addir<strong>it</strong>tura, circa un anno fa,<br />
poiché i soprac<strong>it</strong>ati vandali hanno<br />
reso il travertino non più recuperabile<br />
perchè ormai impregnato di<br />
vernice. Quindi, la d<strong>it</strong>ta ha optato<br />
per ricoprire il sottopassaggio con<br />
pannelli in cartongesso, sovrapposti<br />
al marmo.<br />
Ma l’effetto è stato pari a quello<br />
che si avrebbe dando un foglio<br />
bianco ad un bambino: l’indomani<br />
nuove scr<strong>it</strong>te avevano già rovinato<br />
quel piacevole candore. Di lì a<br />
poco, però, una nuova mano di<br />
vernice sarebbe stata destinata<br />
a durare ben oltre ogni più rosea<br />
aspettativa: tinteggiando poco<br />
dopo la chiusura delle scuole (giugno),<br />
infatti, i muri sono rimasti<br />
pul<strong>it</strong>i addir<strong>it</strong>tura fino a settembre!<br />
È evidente come le responsabil<strong>it</strong>à<br />
siano quasi esclusivamente giovanili.<br />
<strong>Il</strong> Comune, però, dal canto suo,<br />
trascura il sottopassaggio di cui<br />
è in parte t<strong>it</strong>olare: per accordo<br />
l’ingresso di via Monteschiavo<br />
dovrebbe essere quotidianamente<br />
chiuso alle ore 23, ma ciò non<br />
accade, se davvero è mai accaduto,<br />
da tempo immemore. Inoltre,<br />
sarebbe sufficiente concedere a<br />
questi pseudo artisti degli spazi,<br />
da imbiancare saltuariamente,<br />
destinati appos<strong>it</strong>amente alle loro<br />
creazioni, affinché non vengano<br />
deturpati altri ambienti.<br />
Del resto, i pannelli cementizi<br />
che, per circa 1 km, delim<strong>it</strong>ano i<br />
binari, potrebbero essere una soluzione.<br />
Detto ciò facciamo appello alle<br />
ist<strong>it</strong>uzioni e al presunto senso civico<br />
di coloro i quali desiderano<br />
disegnare o scrivere qualcosa sui<br />
muri.<br />
N° 3 - APRILE 2010 37
Rotaract, “futuro rosa”<br />
sul ruolo della donna<br />
Una iniziativa sulla par<strong>it</strong>à femminile organizzata dal movimento promosso dal Rotary<br />
Dopo il lancio del nuovo<br />
s<strong>it</strong>o, ecco cosa si nasconde<br />
dietro l’enorme successo<br />
riscosso. Grazie al suo s<strong>it</strong>o<br />
internet, è divenuto, forse, uno dei<br />
più popolari giovani acquavivesi.<br />
Chiunque ha sent<strong>it</strong>o parlare di Marino<br />
Cordasco, meglio noto come<br />
Gaddino.<br />
I suoi sketch sono divenuti dei<br />
veri e propri tormentoni per il popolo<br />
della rete. Ma dietro tanto<br />
successo, c’è un lungo lavoro che<br />
trae origine dal lontano 13 settembre<br />
2005. In tale data, infatti,<br />
Marino Cordasco decise di lanciare<br />
il suo primo s<strong>it</strong>o, dal dominio gratu<strong>it</strong>o,<br />
www.gaddino.tk con l’unico<br />
scopo di condividere degli scherzi<br />
telefonici da lui registrati, e senza<br />
alcuna pretesa.<br />
<strong>Il</strong> s<strong>it</strong>o divenne ben presto popolare,<br />
trattandosi all’epoca dell’unico<br />
dedicato ad Acquaviva e così,<br />
nel giro di un paio di mesi, carpì<br />
l’entusiasmo di nuovi ragazzi che<br />
si unirono allo staff, offrendo la<br />
possibil<strong>it</strong>à di creare i primi video.<br />
“Ci dilettammo nel creare delle cover<br />
38<br />
di BETTA ARMIGERO<br />
<strong>Il</strong> Rotaract è un’associazione di<br />
giovani, promossa dal Rotary<br />
International e dedicato a giovani<br />
di entrambi i sessi, di età compresa<br />
tra i 18 e i 30 anni, di buon<br />
carattere e con potenziali qual<strong>it</strong>à<br />
di leadership per far sì che possano<br />
elevare le loro conoscenze e le<br />
loro capac<strong>it</strong>à al fine di affrontare le<br />
esigenze materiali e sociali delle<br />
loro comun<strong>it</strong>à e promuovere migliori<br />
relazioni tra i popoli.<br />
Sono attivi 7179 Rotaract club<br />
in tutto il mondo e 394 in Italia.<br />
Lo scopo dell’associazione è raccogliere<br />
fondi per scopi uman<strong>it</strong>ari,<br />
organizzare convegni su temi di<br />
pubblico interesse, vis<strong>it</strong>e ad aziende,<br />
attiv<strong>it</strong>à culturali, campagne di<br />
Gaddino nuovo fa buon video, e spopola sul web<br />
di FRANCESCO LOPUZZO<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
sensibilizzazione nelle scuole.<br />
“<strong>Il</strong> futuro è rosa” è il tema della<br />
conferenza realizzata presso la segreteria<br />
del Rotary a Bari, a cura<br />
del club rotaract Bari Alto Casamassima<br />
in Interclub con i rotaract<br />
di Bari e Bari Agorà. A fare da moderatrice,<br />
Maria Grazia Rongo di<br />
Acquaviva delle Fonti, consigliere<br />
del club Rotaract Bari Alto Casamassima.<br />
Relatore, è stato Francesco<br />
Saverio Abbruzzese psicologo<br />
psicoterapeuta, specialista in<br />
criminologia clinica.<br />
<strong>Il</strong> t<strong>it</strong>olo della conferenza, nasce<br />
come una provocazione, perchè si<br />
rifletta sulla condizione e sul ruolo<br />
della donna, oggi. La dispar<strong>it</strong>à tra<br />
uomo e donna sembra risalire ad<br />
Adamo e Lil<strong>it</strong>h, prima compagna<br />
d’Adamo precedente ad Eva (se-<br />
Un frammento del video col sindaco<br />
de “Le iene”, afferma con un sorriso<br />
Gaddino “e il risultato era palesemente<br />
quello di ragazzi alle prime<br />
armi nei montaggi di filmati”.<br />
È in quel periodo che nacque il<br />
“.com”, dal dominio a pagamento.<br />
Tutto ciò richiamò ancor maggiormente<br />
l’attenzione mediatica e il<br />
<strong>numero</strong> dei componenti dello staff<br />
superò la decina. Ovviamente si lavorava<br />
gratu<strong>it</strong>amente, mossi esclusivamente<br />
da passione. Nel 2006<br />
furono persino organizzate due<br />
feste presso una discoteca a Gioia<br />
del Colle dal nome “Gaddino Party”,<br />
che riscossero un grande successo.<br />
Ma, a causa di impegni lavorativi e<br />
univers<strong>it</strong>ari dei vari membri, l’entusiasmo<br />
calò nel 2007. Quello di<br />
tutti, meno quello di Marino Cordasco<br />
che lo ha portato a compiere il<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
condo la tradizione della cabala<br />
ebraica). Nel corso della storia, il<br />
ruolo della donna è stato caratterizzato<br />
da una s<strong>it</strong>uazione di inferior<strong>it</strong>à<br />
sociale, giuridica e pol<strong>it</strong>ica,<br />
condizione spesso avallata da superstizione,<br />
da scarsa cultura, ma<br />
soprattutto dalla presunta inferior<strong>it</strong>à<br />
fisica della donna.<br />
Grazie al movimento femminista,<br />
la donna, oggi, non è più solo<br />
la “regina del focolare domestico”<br />
deputata alla cura della casa e dei<br />
figli, ma si aggiungono nuovi ruoli.<br />
Si aprono nuove possibil<strong>it</strong>à e potenzial<strong>it</strong>à<br />
nei diversi settori, compresi<br />
quello giuridico e pol<strong>it</strong>ico.<br />
Questi ultimi, fino a poco tempo<br />
fa amb<strong>it</strong>i esclusivi maschili, sono<br />
estesi alla donna. C’è ancora molto<br />
da fare per raggiungere una socie-<br />
completo restyling del suo s<strong>it</strong>o, ultimato<br />
proprio agli inizi di quest’anno<br />
e ad un coinvolgimento di una<br />
più grande fetta di giovani in vari<br />
video, tra cui il cortometraggio “Via<br />
Roma – Via Bari”, o il canto natalizio<br />
i cui protagonisti sono una quarantina<br />
di calciatori del paese.<br />
Recentemente ha spopolato il<br />
web grazie alla serie “L’angolo di<br />
Michelone” in cui il “prof”. Michele<br />
Cordasco, che nella sua palestra<br />
si lamentava del paese in maniera<br />
ossessiva, offre, in alcuni video,<br />
interessanti spunti di riflessione ai<br />
giovani. “Ho deciso di concedergli<br />
uno spazio di circa 5 minuti perché<br />
si aprisse alla c<strong>it</strong>tadinanza. Non<br />
credevo che questi video avrebbero<br />
avuto così tanti vis<strong>it</strong>atori. È stato un<br />
successo inaspettato, mer<strong>it</strong>o soprattutto<br />
della spontane<strong>it</strong>à del protagonista”.<br />
Gli ultimi video riguardano le<br />
elezioni comunali. Una coppia ined<strong>it</strong>a,<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da Gaddino e il suo<br />
amico barese Dante Maisto, si diverte<br />
a fare domande e prendere<br />
in giro i candidati. In propos<strong>it</strong>o è<br />
prevista una puntata post elezioni.<br />
Grosse soddisfazioni sono arrivate<br />
tà par<strong>it</strong>aria effettiva.<br />
La cosiddetta “ quota rosa”, una<br />
“tutela” riservata alla donna al fine<br />
di dispensare uguaglianza, ha consent<strong>it</strong>o<br />
l’accesso anche alla carriera<br />
pol<strong>it</strong>ica, per il mondo femminile.<br />
D’altro canto, però, è mortificante<br />
trattare la donna come una specie<br />
da proteggere.<br />
Dal dibatt<strong>it</strong>o è emersa la necess<strong>it</strong>à<br />
che le donne cost<strong>it</strong>uiscano<br />
gruppo un<strong>it</strong>o nella v<strong>it</strong>a lavorativa e<br />
pol<strong>it</strong>ica. Infatti, sembra che le donne<br />
spesso non si fidino delle donne<br />
e, per questo, continuano a votare<br />
gli uomini. Questo avviene anche<br />
perché è difficile trovare modelli<br />
validi da emulare tra le donne. Uno<br />
di questi è certamente il premio<br />
Nobel e senatrice a v<strong>it</strong>a R<strong>it</strong>a Levi-<br />
Montalcini.<br />
La conferenza si è conclusa con<br />
l’intervento del presidente del club<br />
rotaract Bari Alto Casamassima<br />
Claudio Caldaola.<br />
Al termine della conferenza è<br />
stato consegnato alle donne partecipanti<br />
uno specchio per credere<br />
di più in se stesse, partendo<br />
dal guardare la propria immagine<br />
riflessa, e poter poi costruire un futuro<br />
rosa con determinazione.<br />
dal video “Jogad Bon<strong>it</strong>o”, in cui alcuni<br />
calciatori si passano la palla<br />
da una parte all’altra del paese, i<br />
cui elogi sono arrivati persino dal<br />
quotidiano “Repubblica”, e dal video<br />
sul calcio femminile, andato in<br />
onda per varie settimane su “Talent<br />
1”, programma di Italia 1. Per quanto<br />
concerne il futuro, Marino si dice<br />
alla ricerca di importanti contatti<br />
che possano permettere di non rimanere<br />
ancorati esclusivamente al<br />
web, ma, magari, si augura di poter<br />
realizzare anche uno spettacolo<br />
teatrale che metta insieme i protagonisti<br />
dei vari sketch. E a tutti<br />
i curiosi che si domandano l’origine<br />
del nome Gaddino, egli spiega:<br />
“Gaddino è l’<strong>it</strong>alianizzazione del<br />
termine con cui nel dialetto acquavivese<br />
si connota il galletto. Questo è<br />
il soprannome che mi fu appioppato<br />
dalla mia com<strong>it</strong>iva nei primi anni<br />
2000, a causa della mia capigliatura,<br />
che all’epoca era a guisa di cresta. È<br />
stato l’unico nome che mi è venuto<br />
in mente al momento della creazione<br />
del primo s<strong>it</strong>o”. E in attesa dei<br />
prossimi sorrisi che Gaddino saprà<br />
regalarci, non ci resta altro da fare<br />
che... “covare per credere”.
Acquaviva delle Fonti<br />
di BETTA ARMIGERO<br />
A<br />
far parte del “ club dei<br />
centenari” <strong>it</strong>aliani c’è<br />
anche un acquavivese,<br />
Giambattista Tisci nato ad Acquaviva<br />
delle Fonti l’8 Febbraio del<br />
lontano 1905. Nel 1929 sposa Stella<br />
Berardini, una donna di Adelfia<br />
da cui ha cinque figli di cui quattro<br />
viventi.<br />
Figlio di agricoltori, nella sua v<strong>it</strong>a<br />
si è occupato dei terreni di famiglia<br />
e questo fino ad età avanzata. In<br />
realtà, ci racconta sua figlia Maria,<br />
non è mai stato un grande lavoratore.<br />
Piuttosto preferiva “comandare”<br />
e far lavorare sua moglie e i suoi<br />
figli, tant’è che è ancora convinto<br />
che questo sia uno dei motivi della<br />
sua lunga esistenza. L’altro fattore<br />
importante è, ci dice, il fatto che<br />
lui abbia preso alla lettera il saggio<br />
proverbio “chi si fa i fatti propri<br />
campa 100 anni” , motto che, nel<br />
suo caso, è stato davvero ver<strong>it</strong>iero<br />
dato che di anni ne ha compiuti<br />
105. Ed effettivamente, non è mai<br />
stato un uomo di tante parole. Preferiva<br />
ascoltare in silenzio per poi<br />
magari intervenire al momento<br />
propizio.<br />
Grazie a questi segreti, ad una<br />
Fratres di<br />
Acquaviva delle Fonti<br />
L’associazione<br />
celebra quest’anno il suo<br />
trentennale di attiv<strong>it</strong>à (1980-2010),<br />
di solidarietà e sensibilizzazione<br />
alla gratu<strong>it</strong>à della donazione di<br />
sangue. La continu<strong>it</strong>à ininterrotta<br />
della presidenza di Filippo Tribuzio<br />
è certamente il punto di forza<br />
del Gruppo Donatori di Sangue<br />
che si distingue nel panorama<br />
del volontariato acquavivese per<br />
la sua vivac<strong>it</strong>à e operos<strong>it</strong>à e rappresenta<br />
un importante punto di<br />
riferimento.<br />
Acquaviva ha festeggiato<br />
il suo nonno: 105 anni<br />
Una v<strong>it</strong>a di lavoro in campagna e poche parole, ha vissuto da solo fino a pochi anni fa<br />
Trent’anni di Fratres, tra bilanci e progetti futuri<br />
<strong>Il</strong> Quartetto Voices and String Ensamble<br />
di ISABELLA GIORGIO<br />
<strong>Il</strong> “nonno” di Acquaviva delle Fonti<br />
v<strong>it</strong>a condotta in maniera sobria e<br />
senza eccessi, al bicchiere (se non<br />
due !) di vino prim<strong>it</strong>ivo al giorno,<br />
ha superato il secolo e senza problemi,<br />
solo un ricovero in ospedale<br />
per un semplice intervento di cata-<br />
Presidente, il trentennale rappresenta<br />
per qualsiasi Associazione<br />
un traguardo importante,<br />
la matur<strong>it</strong>à, come definirebbe il<br />
percorso compiuto? Quali risultati<br />
avete raggiunto?<br />
Non è semplice sintetizzare il<br />
vissuto di 30 anni di Fratres, tutte<br />
le sensazioni, i momenti, gli amici<br />
presenti e non che hanno condiviso<br />
questo percorso e contribu<strong>it</strong>o alla<br />
cresc<strong>it</strong>a dell’Associazione. La gioia<br />
del donare, l’amore verso il prossimo,<br />
la gratu<strong>it</strong>à di questo dono<br />
sono la nostra ident<strong>it</strong>à. La FRATRES<br />
è una squadra <strong>numero</strong>sa, un<strong>it</strong>a<br />
dalla fratern<strong>it</strong>à e dalla gioia del<br />
ratta a 90 anni.<br />
Rimasto vedovo nel 1975, ha custod<strong>it</strong>o<br />
gelosamente la sua autonomia<br />
e indipendenza fino all’età<br />
di 100 anni, poi ha dovuto trasferirsi,<br />
dopo una forte insistenza, a casa<br />
dare più che del ricevere. Abbiamo<br />
impattato lentamente e continuamente<br />
con s<strong>it</strong>uazioni, mental<strong>it</strong>à e<br />
comportamenti difficili, cercando<br />
di superare tabù e ignoranza che<br />
portavano ad avere pregiudizi sulla<br />
donazione.<br />
Presente e futuro?<br />
Ci siamo posti dei traguardi raggiungibili;<br />
il 2009 si è concluso con<br />
ben 1061 donazioni, un ambizioso<br />
e insperato traguardo, una meta<br />
agognata raggiunta grazie a tutti,<br />
indistintamente, da chi ha donato<br />
75 volte e chi lo ha fatto una sola<br />
volta. Un lavoro di sensibilizzazione<br />
alla donazione di sangue continuo<br />
e silenzioso che ha coinvolto<br />
nel “Progetto Scuola” <strong>numero</strong>si studenti<br />
maggiorenni accompagnati<br />
a donare dai volontari dell’associazione<br />
presso il Centro trasfusionale<br />
del “MIULLI”.<br />
Come rispondono i giovani?<br />
Abbiamo promosso con determinazione<br />
la cost<strong>it</strong>uzione di un<br />
gruppo giovanile “La linfa Giovane”<br />
come momento di confronto<br />
associativo dei donatori tra i 18 e<br />
36 anni. Dobbiamo guardare con<br />
fiducia ai nuovi germogli di questa<br />
dei suoi figli che amorevolmente si<br />
prendono cura di lui che oggi trascorre<br />
le sue giornate su una sedia<br />
a rotelle tra ricordi e nostalgie.<br />
Nonostante i suoi acciacchi, la<br />
sua mente è ancora lucida tanto<br />
che ci ha anche raccontato di non<br />
aver fatto il servizio mil<strong>it</strong>are e di<br />
non essere andato in guerra “ perché<br />
non era all’altezza!” e, infatti,<br />
era alto poco più di 1,50 metri e di<br />
essere stato arrestato, sempre durante<br />
la guerra, per contrabbando<br />
di grano utile per sfamare la sua<br />
famiglia.<br />
Seppure sia convinto che siano<br />
migliori i nostri tempi rispetto ai<br />
suoi, ringrazia Dio per quello che<br />
gli ha dato e ci saluta dandoci l’arrivederci<br />
al suo 106esimo compleanno!<br />
pianta nata da quel seme seminato<br />
30 anni fa. Ci sono <strong>numero</strong>si eventi<br />
e progetti in cantiere molti dei<br />
quali promossi dalle nuove leve, i<br />
nostri giovani Fratres coordinati<br />
da Antonio Pugliese. Nei prossimi<br />
giorni partirà il concorso “Una Cartolina<br />
per la Fratres” rivolto a tutti<br />
gli studenti di quinta elementare e<br />
scuola media della nostra c<strong>it</strong>tà, la<br />
sensibilizzazione alla donazione<br />
di sangue nelle Parrocchie e negli<br />
Ist<strong>it</strong>uti Scolastici Superiori; l’avvio<br />
della donazione in aferesi presso il<br />
centro Trasfusionale del Miulli. Lo<br />
scorso 19 Marzo presso la Chiesa di<br />
Santa Chiara si è svolto un “Concerto<br />
per la Festa del Papà” da noi patrocinato,<br />
promosso dall’Associazione<br />
culturale musicale “Libera” di<br />
Bari-Palese presieduta dal M° Alessio<br />
Nuovo. <strong>Il</strong> Quartetto “Voices and<br />
String Ensamble” cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dal soprano<br />
Valentina Maria Chiurlia,<br />
dal tenore Alessio Nuovo e dalle<br />
clavicembaliste <strong>Il</strong>aria A. Montenegro<br />
(acquavivase) e Domenica<br />
Giannone ha presentato brani famosi<br />
del repertorio di Mozart, Haendel,<br />
Rossini, Pergolesi, N. Piccinni,<br />
Bach.<br />
N° 3 - APRILE 2010 39
40<br />
N° 3 - APRILE 2010
Alberobello<br />
E’ il sindaco De Luca<br />
il vero sconf<strong>it</strong>to<br />
<strong>Il</strong> risultato di Onofrio Introna pone interrogativi sul futuro pol<strong>it</strong>ico<br />
<strong>Il</strong> Rione Monti di Alberobello<br />
Mensile del sud-est barese<br />
Direttore responsabile:<br />
Franco Deramo<br />
Redazione:<br />
Sammichele - L.go S. Antonio, 8<br />
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Reg. Trib. Bari Num. R.G. 556/2010<br />
num. reg. stampa.11 del 23/02/2010<br />
Ed<strong>it</strong>ore e Pubblic<strong>it</strong>à:<br />
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Chiuso in redazione il giorno 15.04.10<br />
Presso la sede legale della Cooperativa<br />
è disponibile il regolamento con le tariffe<br />
modulari per pubblic<strong>it</strong>à.<br />
* Info necrologi: 393.0919323<br />
ai lettori<br />
Festeggiate con noi.<br />
Fatelo sapere a tutti.<br />
Inviateci foto e dediche<br />
al seguente indirizzo e-mail:<br />
mastrangelo.roberto@gmail.com<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Una comun<strong>it</strong>à che continua<br />
a votare per il centrosinistra.<br />
Questo sarebbe il primo commento,<br />
dopo aver preso visione<br />
dei risultati che le urne ci consegnano<br />
a segu<strong>it</strong>o delle elezioni regionali<br />
del 28 e 29 marzo scorso.<br />
Infatti, il presidente Nichi Vendola<br />
ottiene 3093 voti contro i 2617<br />
di Rocco Palese.<br />
Sub<strong>it</strong>o dopo, però, si scorgono I<br />
455 voti ottenuti da Adriana Poli<br />
Bortone e ci si rende conto che<br />
la s<strong>it</strong>uazione è più equilibrata di<br />
quanto suggerisca un’analisi superficiale.<br />
Va detto, infatti, che la<br />
senatrice salentina proviene dal<br />
centrodestra e non si può dire<br />
nutra particolari simpatie per la<br />
sinistra.<br />
Proviamo ad entrare nel dettaglio<br />
delle candidature. Michelangelo<br />
Dragone, candidato di<br />
Rifondazione Comunista nell’amb<strong>it</strong>o<br />
della lista “La sinistra e l’ambiente”<br />
ha ottenuto 424 voti solo<br />
ad Alberobello, su un totale di 885<br />
consensi personali.<br />
Un risultato di tutto rispetto,<br />
tenuto conto che la lista, su scala<br />
regionale, non ha raggiunto la soglia<br />
del 4%, per cui non avrà dir<strong>it</strong>to<br />
ad alcun seggio.<br />
Dragone, comunque, è il ter-<br />
zo più votato. Se teniamo conto,<br />
inoltre, che la “Federazione di sinistra<br />
e Verdi” ha ottenuto 517 voti<br />
contro i 1086 del PD ed i 514 dati<br />
a Sinistra Ecologia Libertà (SEL), si<br />
può ipotizzare che esiste un voto<br />
in libera usc<strong>it</strong>a, perso dal part<strong>it</strong>o di<br />
Bersani.<br />
Una terza forza, almeno sulla<br />
carta.<br />
La vera delusione, niente affatto<br />
scontata alla vigilia, sono gli appena<br />
131 voti di preferenza ottenuti<br />
da Onofrio Introna. L’aasessore<br />
uscente aveva come punto di riferimento<br />
il sindaco, Bruno De Luca.<br />
Dopo il non esaltante risultato ottenuto<br />
alle elezioni regionali del<br />
2005, corre voce negli ambienti<br />
che De Luca non poteva sbagliare<br />
una seconda volta.<br />
Un leader pol<strong>it</strong>ico regionale<br />
deve poter contare sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
su ben determinati pacchetti di<br />
voti. Solo così il leader avrà un occhio<br />
di riguardo nei confronti delle<br />
tue richieste.<br />
E’ la dura legge della pol<strong>it</strong>ica.<br />
<strong>Il</strong> fatto che Introna abbia ottenuto<br />
un risultato mediocre pone<br />
degli interrogativi. Quanto conta<br />
sul piano elettorale il Sindaco,<br />
oggi?<br />
Chi comanda davvero a palazzo<br />
di c<strong>it</strong>tà? Ma l’interrogativo più<br />
pressante è un altro. La stagione<br />
pol<strong>it</strong>ica di De Luca può dirsi al tramonto?<br />
Non ci sono risposte, al<br />
momento.<br />
Una cosa è certa. I sol<strong>it</strong>i bene<br />
informati si erano detti convinti,<br />
alla vigilia del voto, che tutto era<br />
pronto. Pacco, paccotto e contropaccotto.<br />
Erano già pronte, in caso<br />
di un buon risultato di Introna, le<br />
dimissioni di Bruno De Luca da<br />
consigliere provinciale e da Sindaco<br />
di Alberobello. <strong>Il</strong> vice-Sindaco,<br />
Gianv<strong>it</strong>o Matarrese pare fosse<br />
già pronto ai nastri di partenza<br />
per sost<strong>it</strong>uirlo, dopo regolari elezioni<br />
amministrative anticipate. A<br />
De Luca, i bookmakers della pol<strong>it</strong>ica<br />
affidavano la presidenza di un<br />
non meglio specificato Ente. L’ipotesi<br />
sembra sfumata, al momento.<br />
Ma le vie della pol<strong>it</strong>ica sono infin<strong>it</strong>e.<br />
Certo, non cessano i “rumors”<br />
negli ambienti.<br />
Qualcuno sta già predisponendo<br />
il post De Luca?<br />
Sta di fatto che la coalizione<br />
è, sul piano pol<strong>it</strong>ico, sempre più<br />
condizionata dal vice-Sindaco che<br />
molti, in c<strong>it</strong>tà, sussurrano appartenga<br />
al part<strong>it</strong>o dei “conv<strong>it</strong>ati di<br />
pietra”. Ricordano assai da vicino<br />
la vecchia corrente andreottiana,<br />
per la quale convegni, dibatt<strong>it</strong>i<br />
erano superflui.<br />
Concretezza. Al sodo, ragazzi.<br />
N° 3 - APRILE 2010 41
Quello “strano caso”<br />
dell’assessore Diddio<br />
Perchè le hanno revocato la delega al Turismo? A chi poteva “dare fastidio”?<br />
Siamo venuti a conoscenza<br />
di uno strano episodio.<br />
Parliamo del caso di una<br />
ristrutturazione di un antico palazzo<br />
ottocentesco il cui prospetto si<br />
affaccia lungo corso Trieste e Trento.<br />
Si possono chiaramente notare<br />
le impalcature legate a lavori di ristrutturazione<br />
dell’antico immobile.<br />
<strong>Il</strong> palazzo, appartenuto ad una<br />
famiglia benestante della c<strong>it</strong>tà, è<br />
stato di recente acquistato da un<br />
imprend<strong>it</strong>ore che ha stretti vincoli<br />
di parentela con un noto impresario<br />
edile, da sempre anch’egli con<br />
interessi nel mondo pol<strong>it</strong>ico.<br />
L’obiettivo è realizzare, al sol<strong>it</strong>o,<br />
un alberghetto. Un hotel con poche<br />
camere. Però, vuoi mettere? Un<br />
turista per fare ingresso in paese,<br />
42<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
C’è un caso pol<strong>it</strong>ico ad Alberobello.<br />
Un mese fa circa<br />
all’assessore Carmela<br />
Diddio hanno tolto la delega al<br />
Turismo. Infatti, oggi la delega è<br />
dell’assessore Alberto Lippolis.<br />
<strong>Il</strong> motivo ufficiale era che la Diddio<br />
era reduce da un “incidente”<br />
(chiamiamolo così) verificatosi<br />
la scorsa estate nel corso di una<br />
manifestazione serale al rione Aia<br />
piccola. C’era un concerto. E vi era<br />
bisogno che tutti facessero silenzio.<br />
Era richiesta massima concentrazione<br />
da parte degli orchestrali.<br />
C’era un bambino, disabile fisico<br />
che chiacchierava con la mamma<br />
a voce alta. Qualcuno dei presenti<br />
ha visto la scena. Sarebbe pronto a<br />
giurare che l’Assessore non è stata<br />
sgarbata con il bambino. La Diddio,<br />
al buio, chiese alla mamma del<br />
piccolo di fare un pò di silenzio.<br />
Nacque un incidente diplomatico.<br />
“L’Assessore ha urlato con il bambino,<br />
non ha rispetto per i disabili”,<br />
fu la facile battuta fatta circolare.<br />
Non la bevemmo. La pol<strong>it</strong>ica è piena<br />
di pretesti per eliminare antagonisti<br />
scomodi. Abbiamo comin-<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
ciato una nostra lunga indagine<br />
che ci ha condotto a comprendere<br />
chi comanda davvero nella maggioranza.<br />
LA DIDDIO DAVA FASTIDIO<br />
A QUALCUNO?<br />
Qualcuno ci disse: “<strong>Il</strong> vero problema<br />
è che la Diddio cominciava<br />
a dar fastidio a qualcuno all’interno<br />
della maggioranza, si stava<br />
allargando troppo”. Un altro ci<br />
suggerì l’ipotesi: “Sono pronto a<br />
scommettere che la lettera di protesta<br />
giunta contro la Diddio sia<br />
stata...“spintanea”. Che qualcuno,<br />
in ambienti pol<strong>it</strong>ici, abbia “incoraggiato”<br />
le rimostranze contro<br />
l’Assessore, in modo da generare<br />
un “casus belli” sì da giustificare la<br />
revoca delle deleghe assessorili?<br />
Tra le tante voci, registriamo anche<br />
questa.<br />
L’INGRESSO IN POLITICA<br />
In pol<strong>it</strong>ica, a volte, se ti metti in<br />
luce per il tuo iperattivismo e a ciò<br />
aggiungi un certo appeal, una simpatia<br />
connaturata, questo amplia il<br />
tuo consenso. E chi il consenso ce<br />
Un ascensore tra i trulli, una r<strong>it</strong>rutturazione selvaggia<br />
giungendo da nord, ossia da Bari<br />
e da sud, ossia dalla valle d’Itria, è<br />
quasi obbligato a percorrere corso<br />
Trieste e Trento, se vuole raggiungere<br />
il centro c<strong>it</strong>tadino e, di<br />
lì, i trulli. E, grosso modo, incontra<br />
sempre e soltanto l’hotel di V<strong>it</strong>o<br />
Consoli e, tra un pò, un secondo.<br />
<strong>Il</strong> benvenuto. Nessun problema.<br />
L’immobile è antico, ma chi se<br />
ne infischia se devo realizzare un<br />
ascensorino interno che conduca<br />
il turista dal piano terra ai livelli superiori.<br />
Ma gli ascensori sono due.<br />
<strong>Il</strong> secondo, già realizzato, è di pertinenza<br />
di una ab<strong>it</strong>azione privata<br />
adiacente all’immobile antico. Lo<br />
hanno già eretto, il fungo. Antesignani,<br />
da questo punto di vista.<br />
Siamo, infatti, andati a vedere ciò<br />
l’ha già ed ha progetti ed obiettivi<br />
futuri, si sente minacciato. Chi?<br />
Certo, non il sindaco De Luca che,<br />
al momento di dare v<strong>it</strong>a ad una<br />
lista nella precedente legislatura,<br />
chiese alla Diddio di farne parte.<br />
Scelta felice. Carmela Diddio figura<br />
tra i primi 6 eletti che avrebbero<br />
ricoperto incarichi assessorili, per<br />
leg<strong>it</strong>tima volontà del Sindaco. Le<br />
furono affidati Turismo e spettacolo,<br />
le Pari opportun<strong>it</strong>à, l’Agricoltura<br />
con la gestione dei Gruppi di Azione<br />
Locali (GAL).<br />
LE REAZIONI<br />
DELLA MAGGIORANZA<br />
Ad alimentare le voci circa il<br />
fatto che l’episodio del bimbo disabile<br />
si sia trasformato in pretesto<br />
pol<strong>it</strong>ico, c’è la gestione della<br />
lettera di rimostranze inviata dalla<br />
famiglia. A fronte di accuse, sarebbe<br />
stato naturale interpellare<br />
l’assessore Diddio. Ricevuti i chiarimenti,<br />
l’Amministrazione avrebbe<br />
dovuto spiegare alla c<strong>it</strong>tadinanza<br />
il “caso” nei suoi aspetti, smontandolo<br />
della giallistica, ed esprimere<br />
solidarietà all’amministratore con<br />
una stretta di mano in pubblico<br />
che c’è sul retro, ossia alle spalle<br />
del palazzo in via di ristrutturazione.<br />
Siamo rimasti a bocca aperta.<br />
Da sempre, in quell’area c’è un<br />
nugolo di trulli. Ebbene, in onore<br />
della modern<strong>it</strong>à, cosa inventano?<br />
Un ascensore, appunto. Dopo avere<br />
percorso per poche decine di<br />
metri via XXIV Maggio, ecco che si<br />
staglia contro il cielo una specie di<br />
enorme colonna. Uno sfregio, sul<br />
piano estetico, alla bellezza incontaminata<br />
dei trulli ancora presenti.<br />
Signori, non vi chiedete chi ha<br />
concep<strong>it</strong>o una cosa simile e chi ha<br />
rilasciato il permesso a costruire.<br />
E’ tutto leg<strong>it</strong>timo. Sulle mappe, ci<br />
troviamo in una cosiddetta “zona<br />
B2 di completamento”. Le zone<br />
di completamento sono porzioni<br />
Alberobello<br />
con la famiglia del piccolo. Nulla.<br />
Solo un articolo su un giornale<br />
locale, “house organ” dell’Amministrazione.<br />
Qualcuno è convinto<br />
che se Bruno De Luca non fosse<br />
stato in vacanza (l’episodio è avvenuto<br />
ad agosto 2009) la questione<br />
sarebbe stata gest<strong>it</strong>a in modo diverso.<br />
Anche perchè la minoranza<br />
di centrodestra chiedeva un Consiglio<br />
comunale monotematico sulla<br />
vicenda.<br />
A CHI DAVA FASTIDIO?<br />
La Diddio, però, non è solo componente<br />
la Giunta. E’ dirigente del<br />
Pd. Fu decisa una linea che pare<br />
prevedesse 3 risposte: una della<br />
Diddio in Consiglio comunale; una<br />
del Sindaco e la terza, pol<strong>it</strong>ica, del<br />
Pd. Corre voce che la linea non sia<br />
stata diger<strong>it</strong>a da “qualcuno” peraltro<br />
assente ad un’assemblea del Pd<br />
in cui si sono votate queste deliberazioni.<br />
Chi? I bene informati fanno<br />
i nomi: il vice-Sindaco, Gianv<strong>it</strong>o<br />
Matarrese, l’assessore Lallo Greco<br />
ed il capogruppo Gianni Di Tano.<br />
Sembra addir<strong>it</strong>tura che abbiano<br />
telefonato all’ex Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />
per esprimere il proprio disaccordo<br />
rispetto ad un manifesto<br />
pubblico del part<strong>it</strong>o. <strong>Il</strong> potere, ormai,<br />
sta passando di mano, anche<br />
in questa c<strong>it</strong>tà. La pol<strong>it</strong>ica sembra<br />
parlare a voce sempre più bassa.<br />
Si muovono personaggi che della<br />
pol<strong>it</strong>ica intendono fare un uso<br />
spregiudicato. Non facciamo nomi,<br />
ma la s<strong>it</strong>uazione è di dominio pubblico.<br />
Tutti parlano sottovoce, ma<br />
parlano. Un fiume carsico in piena.<br />
di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> urbano che sono state<br />
già completamente o in parte<br />
edificate. Gli interventi sono finalizzati<br />
ad un eventuale recupero o<br />
riqualificazione dell’esistente o, al<br />
più, al “completamento” di ciò che<br />
resta ancora da edificare.<br />
Nel nostro caso, si tratta di una<br />
zona B2 di completamento che è<br />
adiacente ad un’altra zona sottoposta<br />
a vincolo paesaggistico. Entrambe<br />
le aree sono sottoposte a<br />
piano particolareggiato.<br />
Tutto leg<strong>it</strong>timo, in ogni caso.<br />
Consent<strong>it</strong>eci di dissentire, almeno<br />
sul piano estetico e della tutela<br />
della storia locale, l’orgoglio dei<br />
propri natali, che va preservata<br />
anche se lontano dal rione Monti.<br />
Va.Sga.
Alberobello<br />
Un voto spalmato<br />
tra 17 candidati<br />
Molti baresi sconosciuti alla pol<strong>it</strong>ica ed al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> i veri beneficiati<br />
Trulli: lavori di restauro in corso<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Uno si pone alcune domande.<br />
Come può una<br />
candidatura nata all’interno<br />
delle el<strong>it</strong>es pol<strong>it</strong>iche della<br />
c<strong>it</strong>tà di Bari trovare consensi a<br />
55 chilometri di distanza, agli<br />
estremi confini della provincia?<br />
Ad esempio, nell’UdC Marcello<br />
Vernola è un nome conosciuto.<br />
Come può ottenere appena 42<br />
voti, visto che Peppino Longo ne<br />
conquista 82?<br />
Ne “La Puglia per Vendola” era<br />
scontato che l’assessore al bilancio,<br />
Mino Perrini, sponsorizzasse<br />
Alfonsino Pisicchio (162 voti). Lo<br />
aveva di recente dichiarato alla<br />
stampa egli stesso. “Ho rappresentato<br />
l’Idv ad Alberobello per più di<br />
tre anni”. Egli stesso, però, precisa,<br />
a scanso di equivoci, che, tutto<br />
sommato, l’IdV era una scelta<br />
secondaria. Alla fine, si sarà “stufato”.<br />
E’ “Pino Pisicchio il punto di<br />
riferimento pol<strong>it</strong>ico per questo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>”.<br />
Insomma, potrai trovare<br />
Perrini a destra come a sinistra.<br />
Meno male che Pisicchio c’è. Infatti,<br />
ne assume la difesa d’ufficio,<br />
quando spiega che “si è evidenziata<br />
una insistente presa di posizione<br />
nei confronti di Pino Pisicchio, tanto<br />
da preferire un altro candidato a<br />
capo lista della nostra circoscrizione,<br />
lo stesso ostracismo che il part<strong>it</strong>o<br />
manifestò nei confronti di Alfonso<br />
Pisicchio, chiamato da Emiliano<br />
a ricoprire la carica di vice sindaco<br />
al comune di Bari”. Insomma, Pisicchio<br />
viene prima di ogni idea<br />
pol<strong>it</strong>ica. Pisicchio è la fonte da cui<br />
sgorgano le idee. Poi, ha un sussulto<br />
e ci ripensa, però. Perrini si<br />
riconosce nei “valori espressi dal<br />
cattolicesimo liberale”. Un intellettuale<br />
prestato alla pol<strong>it</strong>ica.<br />
Per Vincenzo Divella, 127 voti.<br />
Qualcuno sostiene che il consigliere<br />
Pd Gianni Di Tano lo abbia<br />
sponsorizzato.<br />
Veniamo a Sel. Di Onofrio Introna<br />
abbiamo già detto.<br />
Ne “La Puglia prima di tutto”,<br />
l’ex sindaco di Castellana Grotte,<br />
Simone Pinto, è il più suffragato<br />
con 118 voti. Per il resto, un<br />
voto che sembra non essere organizzato.<br />
Sia in questa lista che<br />
nell’IdV potremmo definire “voto<br />
amicale”, le decine di preferenze<br />
ottenute da singoli candidati anche<br />
di prestigio, come Tato Greco<br />
o il gioiese ex Pd, Claudio De<br />
Leonardis.<br />
Pacchetti consistenti di voti per<br />
i candidati più importanti del PdL.<br />
La domanda sorge spontanea. Se<br />
un pol<strong>it</strong>ico puro come Tommy<br />
Attanasio, già Coordinatore provinciale<br />
di An, ottiene non più di<br />
18 voti, quale radicamento terr<strong>it</strong>oriale<br />
ha ad Alberobello Massimo<br />
Cassano, con 282 voti? E’ naturale<br />
che dalla vicina Monopoli,<br />
Giovanni Copertino ottenga<br />
218 preferenze.<br />
Ma il gioiese Giammarco Surico<br />
(192) ed il padrone di Villa<br />
Menelao a Turi, Michele Boccardi<br />
(214) sono alquanto decentrati<br />
rispetto alle problematiche locali,<br />
in rapporto ad un consenso im-<br />
portante.<br />
E veniamo al Pd. In tutta la<br />
provincia di Bari, ha spalmato<br />
in modo omogeneo larghi consensi<br />
su tre o quattro candidati.<br />
<strong>Il</strong> “part<strong>it</strong>o degli imprend<strong>it</strong>ori”, la<br />
definizione data da Guglielmo<br />
Minervini, alla stampa. L’assessore<br />
uscente, nonostante il balzo<br />
dai 7 mila voti del 2005 ai 12<br />
mila del 2010, ha corso il rischio<br />
di mancare la rielezione e di perdere<br />
l’assessorato, a causa di quei<br />
tre o quattro potentati elettorali.<br />
Infatti, da Alberobello raccoglie<br />
85 voti. L’assessore ai servizi sociali,<br />
V<strong>it</strong>o Carparelli, dicono abbia<br />
fatto campagna elettorale per<br />
Antonio Decaro, sconosciuto fra<br />
i trulli. Per Gerardo De Gennaro,<br />
sembra abbia raccolto consensi<br />
Gianv<strong>it</strong>o Ricci, del Pd.<br />
I 143 voti di Mario Loizzo deriverebbero<br />
dall’impegno profuso<br />
dall’ex Sindaco Angelo Panarese<br />
e dai giovani del Pd. <strong>Il</strong> vero explo<strong>it</strong><br />
l’ha avuto Michele Monno con I<br />
suoi 232 voti. Carneade, chi era<br />
costui? Corre voce che, nel corso<br />
di una riunione elettorale con i<br />
c<strong>it</strong>tadini, un giovane abbia chiesto<br />
a Monno quale fosse il suo<br />
programma per la Puglia. La risposta<br />
sarebbe stata: “Ma che c...o<br />
di domanda mi fai?<br />
Non per caso, Monno aveva<br />
come sponsor d’eccezione Gianv<strong>it</strong>o<br />
Matarrese, vice-Sindaco ed<br />
assessore ai Lavori pubblici.<br />
In conclusione, il voto non si è<br />
concentrato su poche personal<strong>it</strong>à,<br />
ma su 17 candidati. I detentori<br />
di pacchetti di voti a livello locale<br />
hanno effettuato una semina del<br />
consenso. In tal modo, nessuno<br />
ha raggiunto risultati eclatanti.<br />
Certo, è ingiusto fare di tutta<br />
un’erba un fascio. Tuttavia, non<br />
sbaglieremmo se dicessimo che<br />
hanno vinto i “com<strong>it</strong>ati elettorali”.<br />
Questi si affidano alla persona. <strong>Il</strong><br />
personalismo vince.<br />
La battaglia non è più pol<strong>it</strong>ica,<br />
fra part<strong>it</strong>i, ma fra individui. E,<br />
come suol dirsi dalle nostre parti,<br />
chi ha più polvere spara. Non hai<br />
radicamento sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />
Chi se ne infischia.<br />
Contatta un locale, uno di quelli<br />
che i voti li possiede.<br />
Aff<strong>it</strong>ta una sala e trasformala<br />
per un mese in com<strong>it</strong>ato elettorale.<br />
All’americana. Dice: ma per fare<br />
questo, serve tanto denaro. Ma<br />
perchè, cosa credevate?<br />
N° 3 - APRILE 2010 43
... nella maggioranza<br />
ognuno naviga per sè<br />
Singoli assessori e consiglieri si muovono senza strategia di part<strong>it</strong>o<br />
I<br />
risultati elettorali regionali<br />
vanno letti inev<strong>it</strong>abilmente in<br />
un’ottica interna alla maggioranza<br />
che amministra Alberobello.<br />
Nel 2009, fu il naturale sbocco per<br />
il centrosinistra garantire, con 2245<br />
voti, l’elezione di Bruno De Luca<br />
44<br />
Oggi i part<strong>it</strong>i<br />
sono<br />
aggregazione<br />
di pochi<br />
individui,<br />
ciascuno con<br />
pacchetti di voti<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Parte il PRU,<br />
ma i lavori<br />
si bloccano<br />
Ultime notizie dal fronte<br />
relativo alla questione<br />
del nuovo mercato coperto,<br />
in via Barsento. Come già<br />
detto, questa realizzazione si inserisce<br />
all’interno di un Piano di<br />
Recupero Urbano (PRU). Lo strumento<br />
urbanistico generale è,<br />
ormai, scaduto. Si è in attesa del<br />
nuovo. Grazie alle nuove normative<br />
regionali, proposte dall’Assessore<br />
all’Urbanistica, Angela<br />
Barbanente, fu adottata tale<br />
speciale programmazione. Michele<br />
Sgobba è l’arch<strong>it</strong>etto che<br />
ha redatto circa 12 di questi PRU<br />
in giro per la Puglia.<br />
Frattanto, circola già la bozza<br />
del Documento Programmatico<br />
Preliminare (DPP) al Piano Urbanistico<br />
Generale (PUG). L’incarico<br />
in tal senso è stato affidato<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
Alberobello, l’ingresso del Municipio<br />
alla Provincia. Dopo due legislature,<br />
avrebbe fatto da garante di<br />
equilibri pol<strong>it</strong>ici. Nello stesso tempo,<br />
senza colpo ferire, I suoi alleati<br />
preparavano al meglio le condizioni<br />
per la sua successione. E’ così<br />
che si fa. Questa volta, è andata in<br />
maniera diversa. Va fatta una premessa.<br />
Pur non essendo nostalgici, bisogna<br />
riconoscere che non abbia-<br />
all’Ufficio Tecnico Comunale<br />
(UTC). Quest’ultimo è diretto, attualmente,<br />
da un arch<strong>it</strong>etto che<br />
giunge da Monopoli, Giuseppe<br />
Sampietro.<br />
<strong>Il</strong> problema, ad Alberobello,<br />
è dislocare il mercato coperto<br />
da largo Martellotta a via Barsento.<br />
<strong>Il</strong> PRU prevede, in sè, uno<br />
sviluppo della edilizia pubblica,<br />
in parte, e privata, per la parte<br />
restante. Alcune aree sono state<br />
espropriate ed indennizzate.<br />
Altre aree sono divenute edificabili,<br />
mentre prima non lo erano.<br />
In sostanza, siamo di fronte<br />
ad uno strumento di variante ad<br />
un Piano Regolatore Generale<br />
(PRG) già scaduto. <strong>Il</strong> nuovo PRG<br />
si troverà a dover fare i conti con<br />
un fatto compiuto, il mercato<br />
coperto con tutte le opere di<br />
urbanizzazione relative. Rischia<br />
di sorgere, in via Barsento, una<br />
c<strong>it</strong>tà nella c<strong>it</strong>tà.<br />
Allo stato attuale, l’edilizia privata<br />
procede. Ciò che è pubblico,<br />
invece, ha sub<strong>it</strong>o una battuta<br />
d’arresto. Le motivazioni che<br />
mo più le vecchie correnti interne<br />
ai part<strong>it</strong>i storici, quelli della prima<br />
Repubblica per intenderci. Quelle<br />
erano part<strong>it</strong>i all’interno dei part<strong>it</strong>i.<br />
In ogni caso, esprimevano qualcosa.<br />
Non erano solo clientele e<br />
malaffare. Oggi, i part<strong>it</strong>i (posto che<br />
si possa chiamarli così) sono un’aggregazione<br />
di pochi individui, ciascuno<br />
dei quali ha un proprio pacchetto<br />
di voti. Punto. Si riuniscono<br />
sono tra le ipotesi sono svariate.<br />
Dagli ambienti filtrano voci.<br />
“Hanno toccato il canale”, ci suggerisce<br />
qualcuno. Quello che ad<br />
Alberobello chiamano il “canale”<br />
è quell’antico corso d’acqua che<br />
percorreva l’attuale largo Martellotta,<br />
la cosiddetta “foggia”, in<br />
gergo dialettale. Lì, ai tempi del<br />
feudatario, le donne lavavano i<br />
panni o raccoglievano acqua per<br />
uso domestico, lì si abbeveravano<br />
gli animali. L’amministrazione<br />
comunale pare sia in attesa di un<br />
finanziamento di qualche milione<br />
di euro da parte della giunta<br />
regionale, su proposta dell’Assessore<br />
alle opere pubbliche,<br />
Onofrio Introna (le elezioni regionali<br />
servono anche a questo).<br />
Tali risorse servirebbero a lavori<br />
pubblici di riparazione del “canale”,<br />
un enorme tronco collettore<br />
delle acque piovane. Staremo a<br />
vedere cosa accadrà. La vicenda<br />
del nuovo mercato coperto<br />
è solo alle prime battute. Siamo<br />
certi che ci riserverà sorprese.<br />
Va.Sga.<br />
Alberobello<br />
sotto lo stesso tetto solo per contare<br />
di più. Non c’è tensione ideale.<br />
L’idea è un pretesto. Ed è mutevole,<br />
in quanto tale. Ogni Assessore o<br />
consigliere deve procacciare consenso<br />
per un altro soggetto che<br />
magari ad Alberobello metterà piede<br />
un paio di volte in 5 anni.<br />
Nel Pd abbiamo almeno 5 candidati<br />
sponsorizzati da altrettanti<br />
rappresentanti locali. Questo significa<br />
che non esiste un<strong>it</strong>à di intenti.<br />
Ognuno per proprio conto. Si salvi<br />
chi può.<br />
E’ il far west della pol<strong>it</strong>ica. La speranza<br />
è che la maggioranza pol<strong>it</strong>ica<br />
che amministra questa c<strong>it</strong>tà non sia<br />
v<strong>it</strong>tima di questo clima che, ineluttabilmente,<br />
potrebbe riverberarsi<br />
sull’azione amministrativa, sul quotidiano.<br />
Del Pd, che rischia di apparire<br />
come aggregato di individual<strong>it</strong>à,<br />
abbiamo detto. <strong>Il</strong> Sindaco aveva<br />
già dichiarato la sua preferenza per<br />
Introna. L’Assessore al bilancio, Perrini,<br />
non va affatto sottovalutato.<br />
forte di un consenso ottenuto nel<br />
sindacato, svolge da sempre un<br />
ruolo nobile, dal nostro punto di<br />
vista: l’attendente pol<strong>it</strong>ico di Pino<br />
Pisicchio. Sembra lo segua ovunque.<br />
E Perrini avrà fatto un porta a<br />
porta in favore di Alfonsino, fratello<br />
di Pino.<br />
<strong>Il</strong> vice-Sindaco, Gianv<strong>it</strong>o Matarrese,<br />
dal canto suo, ha sponsorizzato<br />
un suo candidato, Michele<br />
Monno, calandosi a piedi giunti<br />
nella lotta all’interno del Pd. L’assessore<br />
Carparelli che si dice fosse<br />
per Antonio Decaro.<br />
E così via, stesso discorso per<br />
ciascun Assessore e consigliere di<br />
questa maggioranza che è andata<br />
avanti in ordine sparso. Tutto questo<br />
avrebbe sicuramente lasciato<br />
strascichi importanti nei part<strong>it</strong>i<br />
della prima Repubblica. Nella seconda,<br />
ognuno va avanti per conto<br />
proprio. Del resto, c’è chi dice che<br />
la camera di compensazione pol<strong>it</strong>ica<br />
di tutto questo risieda in una<br />
tendenza accentratrice del capo<br />
dell’Amministrazione. Ma in questa<br />
competizione è volato di tutto. Ragazzi<br />
alla ricerca di un miraggio si<br />
sono affidati a promesse d’occasione.<br />
Vi sono stati cambi di casacca,<br />
perfino. Lo stesso on. Pisicchio, alla<br />
stampa, dichiarava, pochi giorni<br />
prima del voto, che alcuni candidati<br />
hanno invest<strong>it</strong>o fino ad un milione<br />
di euro. Nessuna meraviglia. Avranno<br />
modo e tempo per recuperare.<br />
Oggi, il consenso, nel Mezzogiorno,<br />
si conquista la pesca a strascico.
Alberobello<br />
Alberobello, alzati<br />
e inizia a camminare<br />
La vicenda del Piano di gestione emblematica di un certo Sud che stenta<br />
I trulli di Alberobello, tra i s<strong>it</strong>i dell’Unesco<br />
di VALENTINO SGARAMELLA<br />
Alberobello è s<strong>it</strong>o Unesco.<br />
Non è uno scoop. La notizia<br />
risale al 1996. Esiste<br />
un s<strong>it</strong>o internet dell’organizzazione<br />
che fa capo all’ONU in cui sono<br />
descr<strong>it</strong>ti gli obiettivi della Convenzione<br />
internazionale, risalente al<br />
1972: “conservazione naturale e<br />
preservazione delle opere culturali.<br />
La Convenzione riconosce i modi in<br />
cui l’uomo interagisce con la natura,<br />
ed il fondamentale bisogno di<br />
preservare l’equilibrio fra i due”. Sul<br />
s<strong>it</strong>o c’è un lungo elenco di c<strong>it</strong>tà con<br />
monumenti che sono considerati di<br />
così grande importanza da essere<br />
patrimonio mondiale dell’uman<strong>it</strong>à.<br />
Dal centro storico di Firenze ai sassi<br />
di Matera, dalla reggia di Caserta<br />
a Castel del Monte. Intoccabili.<br />
C’è un link appos<strong>it</strong>o che richiama ai<br />
trulli di Alberobello, con una sommaria<br />
descrizione in ben 6 lingue.<br />
IL PIANO DI GESTIONE<br />
Ogni comun<strong>it</strong>à inclusa nella lista<br />
deve dotarsi di un “Piano di gestione”.<br />
Sul s<strong>it</strong>o leggiamo che il Piano<br />
assicura “un’efficace protezione del<br />
bene, per garantirne la trasmissione<br />
alle future generazioni”. Inoltre,<br />
lo strumento tiene “conto delle<br />
differenze tipologiche, delle caratteristiche<br />
e delle necess<strong>it</strong>à del s<strong>it</strong>o,<br />
nonché del contesto culturale e/o<br />
naturale in cui si colloca”. <strong>Il</strong> Piano si<br />
integra altresì con strumenti urbanistici<br />
(PRG, PUG). <strong>Il</strong> Comune, se vuole<br />
ottenere l’iscrizione, deve avere<br />
piena consapevolezza che la sua<br />
c<strong>it</strong>tà possiede un vero patrimonio<br />
storico e monumentale. Per esserne<br />
consapevole, deve dimostrarlo.<br />
In sostanza, l’iscrizione all’Unesco<br />
implica una “tutela compatibile”.<br />
Sviluppo edilizio, economico, turistico,<br />
industriale sono tutti leg<strong>it</strong>timi<br />
a patto che siano compatibili con la<br />
tutela del patrimonio.<br />
IL FUNZIONARIO UNESCO<br />
All’epoca, giunse in questa c<strong>it</strong>tà<br />
un arch<strong>it</strong>etto che avrebbe dovuto<br />
istruire la pratica. L’Amministrazione<br />
dell’epoca preparò un <strong>it</strong>inerario,<br />
un percorso guidato. Pochi giorni<br />
prima dell’arrivo del funzionario<br />
Unesco, i trulli lungo quel percorso<br />
furono imbiancati, le strade tirate a<br />
lucido. L’arch<strong>it</strong>etto, in perfetto stile<br />
anglosassone, fece a meno con garbo<br />
della guida preferendo scoprire<br />
in autonomia le bellezze del paese.<br />
Interessava non l’immagine case-<br />
reccia da cartolina illustrata, ma capire<br />
come in questa c<strong>it</strong>tà avessero<br />
reso compatibili i trulli con la modern<strong>it</strong>à<br />
dell’edilizia moderna, con<br />
i pali della pubblica illuminazione,<br />
le antenne tv. Insomma, la c<strong>it</strong>tà dei<br />
trulli non può essere il paese delle<br />
fiabe, un presepe incantato, avulso<br />
dalla civiltà moderna. Ma deve<br />
esserci rispetto per storia e cultura<br />
del luogo.<br />
E DOPO 14 ANNI...<br />
Sono trascorsi 14 anni da allora.<br />
In questi anni, il Piano di gestione<br />
è stato sempre rinviato con varie<br />
motivazioni. Finalmente, è giunta<br />
l’ora. L’Amministrazione comunale<br />
ha affidato un incarico per questo<br />
strumento così importante. <strong>Il</strong> progetto<br />
è stato redatto, approvato.<br />
E’ pronto. Sono state convocate riunioni<br />
con tecnici ed operatori turistici.<br />
Due più due fanno quattro.<br />
Più quattro fanno otto. Ed in quattro<br />
e quattr’otto il Piano è pronto.<br />
Del progettista pochi conoscono il<br />
nome. Si sa che è torinese. Redigere<br />
uno strumento così importante<br />
non è cosa di tutti i giorni. Occorre<br />
un dibatt<strong>it</strong>o nella comun<strong>it</strong>à. A<br />
sottendere il Piano è un patto con<br />
la c<strong>it</strong>tadinanza, le categorie pro-<br />
duttive, le associazioni, i part<strong>it</strong>i, la<br />
regione Puglia, la Sovrintendenza.<br />
<strong>Il</strong> Piano non si impone, si concerta.<br />
Si parla di uno sviluppo razionale di<br />
una c<strong>it</strong>tà.<br />
SISTEMI TURSTICI LOCALI<br />
Le nuove normative in materia<br />
turistica hanno ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o i Sistemi<br />
Turistici Locali (STL). Alla Regione il<br />
comp<strong>it</strong>o di coordinare. Ai Comuni,<br />
l’organizzazione materiale. Proposte<br />
interessanti pare siano giunte<br />
negli anni passati dal Consorzio<br />
dei trulli, mare e grotte, una seconda<br />
dal Lyons club cui non si è dato<br />
grande segu<strong>it</strong>o. Perchè? Non si<br />
percepisce, forse, l’importanza del<br />
tema e ciò rende Alberobello non<br />
all’altezza del ruolo che le è stato assegnato<br />
e che le compete? O, forse,<br />
uno sviluppo concertato costringerebbe<br />
tutti gli attori a lim<strong>it</strong>arsi nella<br />
gestione di interessi individuali o di<br />
gruppo? Di queste cose si discute<br />
dagli anni ‘70, quando le opposizioni<br />
pol<strong>it</strong>iche alla Democrazia Cristiana<br />
vagheggiavano un turismo “in<br />
rete” (come si direbbe oggi). Allora,<br />
si parlava di comprensorio. I tempi<br />
cambiano, i problemi restano. Ti<br />
regalano una casa meravigliosa ma<br />
non riesci ad arredarla.<br />
FARE SISTEMA<br />
Romano Prodi disse, da capo<br />
del Governo, che il turismo avrebbe<br />
potuto trasformare il Sud nella<br />
California <strong>it</strong>aliana. Più Comuni si<br />
mettono in rete, fanno sistema.<br />
Un intero <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> si erge, chiede<br />
finanziamenti per lo sviluppo. Ma<br />
bisogna andare oltre l’antico interrogativo<br />
se sia meglio l’uovo oggi o<br />
la gallina domani. Attrezzarsi significa<br />
rivoluzionare l’intero apparato<br />
burocratico-amministrativo, dal<br />
vigile urbano al funzionario. Non ci<br />
sono vie di mezzo.<br />
Non ci si iscrive all’Unesco con la<br />
sagra del coniglio in salmì. Si entra<br />
in palcoscenico internazionale, a livelli<br />
culturali altissimi.<br />
Fare sistema. Tra chi?<br />
Gli attori dello sviluppo economico,<br />
gli operatori turistici (hotel,<br />
ristoranti, campeggi), gli enti pubblici,<br />
i servizi pubblici (ferrovie, strade)<br />
fanno sistema.<br />
La Regione Puglia ha legiferato in<br />
tal senso, inv<strong>it</strong>ando i Comuni a percorrere<br />
questa strada. Si è pensato<br />
a 3 macro sotto-Regioni: Gargano,<br />
Salento e parte centrale della Puglia.<br />
E’ un pò come dire: Alberobello,<br />
alzati e cammina.<br />
N° 3 - APRILE 2010 45
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46<br />
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il problema<br />
dei ‘Gratta e vinci’ la<br />
“Solleviamo<br />
cui vend<strong>it</strong>a per legge è<br />
vietata ai minorenni, ma che vengono<br />
venduti indiscriminatamente<br />
a tutti, senza controlli sull’età<br />
degli acquirenti”. A denunciarlo è<br />
il responsabile Codacons del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />
Marina Gattolla * – Conversano.<br />
“<strong>Il</strong> ‘Gratta e vinci’, chiamato anche<br />
lotteria istantanea, è a tutti gli<br />
effetti un gioco d’azzardo gest<strong>it</strong>o<br />
direttamente dai Monopoli di Stato.<br />
Esso è acquistabile presso tutte<br />
le tabaccherie, in molti bar ed<br />
edicole”, chiarisce il responsabile<br />
Codacons.<br />
“Come qualsivoglia gioco d’azzardo,<br />
è vietata la partecipazione<br />
ai minorenni (art. 719 c.p.), ma<br />
nonostante ciò, sono centinaia in<br />
tutta Italia i distributori automatici<br />
di “Gratta e vinci” a cui possono accedere<br />
persone di ogni età, compresi<br />
i bambini”.<br />
“<strong>Il</strong> problema, come ha recentemente<br />
precisato la nostra Associazione<br />
con un comunicato - prosegue<br />
Marina Gattolla – appare<br />
molto grave se si pensa che la malattia<br />
mentale denominata Gioco<br />
d’Azzardo Patologico (GAP) sta<br />
iniziando a colpire sempre più i<br />
giovani: La fascia largamente interessata<br />
è quella dei minori di età, a<br />
causa della facil<strong>it</strong>à con la quale, ormai,<br />
si può avere accesso al gioco.<br />
In particolare, a contribuire all’aumento<br />
del gioco d’azzardo tra le<br />
Gratta&vinci e minori<br />
Dove sono i controlli?<br />
Vietata la vend<strong>it</strong>a ai minorenni. <strong>Il</strong> CODACONS chiede maggiori verifiche nelle rivend<strong>it</strong>e<br />
fasce giovanili della popolazione<br />
sono: la crescente liberalizzazione,<br />
la maggiore tolleranza e addir<strong>it</strong>tura<br />
l’incoraggiamento verso<br />
il gioco d’azzardo sviluppatosi in<br />
questi ultimi anni. Esso è percep<strong>it</strong>o<br />
come innocuo. Da registrare,<br />
inoltre, la r<strong>it</strong>ardata consapevolezza<br />
del problema, la scarsa attenzione<br />
nei confronti di programmi<br />
per la formazione di una coscien-<br />
za collettiva sui problemi legati al<br />
gioco.<br />
Per tali ragioni il Codacons ha inv<strong>it</strong>ato<br />
i Monopoli di Stato e il Consorzio<br />
Lotterie Nazionali a vigilare<br />
sul divieto di vend<strong>it</strong>a dei gratta e<br />
vinci ai minorenni, con richiesta di<br />
vietarne la vend<strong>it</strong>a su tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
<strong>it</strong>aliano ai minorenni.<br />
L’associazione procederà, inoltre,<br />
ad effettuare delle indagini<br />
inviando dei giovani civetta per<br />
accertare se tali “Gratta e vinci”<br />
vengano venduti, nei posti deputati,<br />
ai minorenni”.<br />
Un problema che, se non è<br />
controllato, può procurare conseguenze<br />
devastanti.<br />
Controllare e prevenire è meglio<br />
che curare.<br />
* Avvocato<br />
marinagattolla@libero.<strong>it</strong><br />
Navigazione wap: tutto compreso sì, tranne la trasparenza<br />
Garante della Concorrenza<br />
e del Mercato, con un recente provve-<br />
L’Autor<strong>it</strong>à<br />
dimento (n. 20881 del 10 marzo), ha<br />
riconosciuto una violazione da parte di Telecom<br />
Italia del Codice del Consumo (D.Lgs.<br />
206/2005) in relazione all’offerta denominata<br />
“Tutto compreso 30”.<br />
Diversi consumatori, infatti, aderendo alla<br />
offerta tra il 2008 ed il 2009 hanno visto liev<strong>it</strong>are<br />
le proprie spese telefoniche in conseguenza<br />
della navigazione non consapevole tram<strong>it</strong>e il<br />
sistema wap di Tim.<br />
I telefoni cellulari che venivano consegnati<br />
ai consumatori aderendo all’offerta non erano<br />
preimpostati per collegarsi all’apn di Tim e,<br />
pertanto, diversi consumatori, non adeguatamente<br />
informati, r<strong>it</strong>enendo di navigare nella<br />
soglia di traffico ricompresa nell’offerta in realtà<br />
stavano effettuando la connessione tram<strong>it</strong>e<br />
altri sistemi con tariffe estremamente elevate.<br />
L’Autor<strong>it</strong>à ha, altresì accertato che fino al<br />
mese di agosto 2008 non era previsto alcun<br />
meccanismo di alert in caso di erosione completa<br />
del bundle per la navigazione wap, così<br />
non consentendo ai consumatori una verifica<br />
del traffico e dei costi mensili.<br />
L’Autior<strong>it</strong>à nel suo provvedimento ha riconosciuto<br />
che: ”<strong>Il</strong> comportamento del professionista,<br />
quantomeno in relazione al periodo<br />
febbraio - agosto 2008, appare pertanto configurare<br />
una violazione dell’articolo 22, comma<br />
1, del Codice del Consumo. La mancata previsione<br />
di sistemi di controllo del traffico dati,<br />
per consentire ai consumatori di mon<strong>it</strong>orare<br />
in tempo reale l’eventuale superamento del<br />
bundle si è sostanziata in un comportamento<br />
omissivo del professionista che ha comportato<br />
aggravi economici di spesa significativi ed inaspettati<br />
per i consumatori.<br />
<strong>Il</strong> comportamento del professionista è altresì<br />
tale da integrare una violazione degli artt. 24<br />
e 25 del codice del Consumo. La pratica commerciale<br />
risulta, infatti, aggressiva nella misura<br />
in cui, a fronte dell’impossibil<strong>it</strong>à per gli utenti<br />
di mon<strong>it</strong>orare il traffico residuo a disposizione<br />
per la connessione wap, così come l’eventuale<br />
superamento della soglia, la minaccia di esecuzione<br />
coattiva, in caso di mancato versamento<br />
delle somme contestate, rappresenta una<br />
forma di pressione eccessiva nei confronti dei<br />
consumatori tale da indurli ad assumere una<br />
decisione di natura commerciale relativa al<br />
pagamento degli addeb<strong>it</strong>i per il traffico extrasoglia<br />
effettuato inconsapevolmente, che non<br />
avrebbero altrimenti preso”.<br />
I consumatori coinvolti potranno, in conseguenza<br />
di questo provvedimento dell’Autor<strong>it</strong>à,<br />
richiedere a Telecom il rimborso di quanto<br />
versato in conseguenza della pratica scorretta,<br />
agendo su base individuale o eventualmente<br />
attraverso un’azione collettiva, supportata<br />
dall’istruttoria condotta dall’Autor<strong>it</strong>à così<br />
come risultante dal provvedimento segnalato.<br />
<strong>Il</strong> provvedimento è disponibile sul s<strong>it</strong>o dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
.<br />
(Oppic - Osservatorio Pugliese<br />
della Proprietà Intellettuale Concorrenza<br />
e Consumo Dig<strong>it</strong>ale)<br />
N° 3 - APRILE 2010 47
Tra responsabil<strong>it</strong>à, libera<br />
scelta e giudizi arb<strong>it</strong>rari<br />
Riflettori accesi su Bari per la Ru486: solo cronaca!<br />
Permettetemi una provocazione.<br />
Se avete mal di<br />
testa, uno di quei dolori<br />
fortissimi, insopportabili, che vi<br />
impediscono di tenere gli occhi<br />
aperti, a cosa pensate come rimedio<br />
per farvelo passare: ad una<br />
pillola, a un comune analgesico o<br />
pensate ad un intervento chirurgico<br />
che vi apra il cranio e vi rimuova<br />
la parte di cervello che vi crea dolore?<br />
La risposta è ovvia, nessuno<br />
penserebbe mai ad un intervento<br />
chirurgico.<br />
La questione della pillola abortiva,<br />
per me, si può riassumere forse<br />
in maniera brutale, ma efficace,<br />
proprio in questi termini.<br />
Certo un essere vivente che si<br />
sta formando non è minimamente<br />
paragonabile ad un dolore fisico,<br />
ma il problema della Ru486 è<br />
proprio questo, non si deve decidere<br />
se permettere o no ad una<br />
donna di abortire, perché questo<br />
è già previsto dalla legge 194/78,<br />
ma come farlo.<br />
<strong>Il</strong> dilemma, allora, è scegliere se<br />
farlo con un prodotto farmacologico<br />
o con un intervento chirurgico.<br />
A prima vista, da profana in<br />
materia, mi sembra che due pillole<br />
siano una soluzione migliore,<br />
meno invasiva di un intervento<br />
chirurgico e, come donna, piuttosto<br />
che assistere a questo clamore<br />
sul se bloccare l’uso della pillola e<br />
lasciarla nei magazzini degli ospedali<br />
o se costringere una donna<br />
al ricovero (quando ogni persona<br />
ricoverata ha sempre il dir<strong>it</strong>to di<br />
lasciare l’ospedale assumendosene<br />
la responsabil<strong>it</strong>à), avrei grad<strong>it</strong>o<br />
che qualcuno dicesse quali sono i<br />
reali effetti che questo farmaco ha<br />
sul corpo della donna, al di là dello<br />
scopo per cui viene assunto. Se ci<br />
sono degli effetti collaterali o tossici<br />
a breve o lunga scadenza, se<br />
può causare un danno organico,<br />
se ci sono delle controindicazioni.<br />
Invece, abbiamo assist<strong>it</strong>o solo<br />
ad un vuoto, prolungato, rumoroso<br />
dibatt<strong>it</strong>o e la prima donna che<br />
ha usufru<strong>it</strong>o della Ru486 al poli-<br />
48<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
clinico di Bari è stata oggetto di<br />
attenzione nazionale. Giornalisti,<br />
televisioni, manifestanti, tutti a<br />
chiedersi chi è, perché lo fa, se ha<br />
preso questa decisione a cuor leggero,<br />
se dice di soffrire. Solo pura<br />
cronaca.<br />
Forse il problema alla base è<br />
l’aborto in quanto tale e non il<br />
modo con cui viene effettuato.<br />
È certo un argomento troppo<br />
delicato e complesso per affrontarlo<br />
in poche righe ma ciò di cui<br />
ci si deve convincere è la libertà di<br />
scelta.<br />
Perché nessuno si sognerebbe<br />
mai di fermare per strada qualcuno<br />
che sta beatamente fumando<br />
una sigaretta e di vom<strong>it</strong>argli addosso<br />
tutto il proprio dissenso?<br />
Non è forse anche quello un attentato<br />
alla v<strong>it</strong>a? Chi fuma non sa di<br />
esporsi ad un rischio mortale? Lo<br />
sa bene eppure sceglie di farlo e<br />
noi, ignorandolo, abbiamo implic<strong>it</strong>amente<br />
accettato la sua scelta,<br />
anche se la r<strong>it</strong>eniamo sbagliata.<br />
Sembrerà banale, ma ogni giorno<br />
compiamo delle scelte che,<br />
oltre che sbagliate in sé, risultano<br />
essere tali anche ad altri. Ma questo<br />
non ci piace sentircelo dire e<br />
non r<strong>it</strong>eniamo nessuno degno di<br />
valutarle.<br />
Cosa accadrebbe se in ogni<br />
istante qualcuno ci venisse a dire<br />
che non approva come abbiamo<br />
educato i nostri figli, come abbiamo<br />
condotto un certo lavoro,<br />
come abbiamo gest<strong>it</strong>o i nostri<br />
soldi.?<br />
Chi di noi compie delle scelte<br />
pensando di dover dar conto agli<br />
altri, a degli estranei, sul come e<br />
sul perché? Perché allora dobbiamo<br />
sentirci in dir<strong>it</strong>to di condannare<br />
proprio chi compie un atto<br />
tanto drammatico?<br />
Sicuramente nessuna donna al<br />
mondo affronta l’aborto con una<br />
leggerezza tale da dimenticarsene<br />
sub<strong>it</strong>o dopo. Non è che usare<br />
una pillola riduce il dolore della<br />
tremenda scelta che si è stati costretti<br />
a fare, né sarà più facile archiviarne<br />
il ricordo.<br />
La gravidanza, non solo una risorsa economica per gli spot pubblic<strong>it</strong>ari<br />
Comunque lo si faccia, un aborto<br />
è sempre un evento tragico, una<br />
scelta presa tra mille sofferenze e<br />
sensi di colpa che non spariranno<br />
con l’eliminazione del feto che è<br />
pur sempre una nuova v<strong>it</strong>a.<br />
Le motivazioni che ci sono dietro<br />
ognuna di questa scelte possono<br />
essere le più diverse, ma ognuno<br />
ne renderà conto a se stesso, ai<br />
propri cari, alla propria coscienza<br />
e a Dio, se ci crede.<br />
Del resto, il Vangelo racconta<br />
che quando Maria Maddalena<br />
stava per essere lapidata perché<br />
prost<strong>it</strong>uta e chiese aiuto a Gesù,<br />
questi non chiese a lei i motivi per<br />
cui lo aveva fatto o se era pent<strong>it</strong>a,<br />
disse solo alla gente con i sassi in<br />
mano, pronti da scagliare, di non<br />
giudicarla perché nessun uomo<br />
si può ergere a giudice di un altro<br />
essere umano.<br />
Come donna e c<strong>it</strong>tadina preferisco<br />
sapere che c’è una legge che<br />
tutela chi si trova a dover effettua-<br />
società<br />
re una interruzione di gravidanza,<br />
garantendo assistenza adeguata<br />
in strutture ospedaliere con professionisti<br />
preparati e cure mediche<br />
che ne preservino la salute<br />
e non pensare che ci può essere<br />
anche una sola donna che, per<br />
risolvere il suo problema, deve ricorrere<br />
a persone senza scrupoli,<br />
veri e propri macellai senza alcuna<br />
competenza che, in ambienti<br />
insalubri e con veri e propri strumenti<br />
di tortura, decidono della<br />
v<strong>it</strong>a non solo di un embrione (che<br />
è già una persona), ma anche della<br />
donna che lo porta in seno.<br />
<strong>Il</strong> dir<strong>it</strong>to alla v<strong>it</strong>a deve essere difeso<br />
e inteso nel senso più ampio<br />
possibile, ma ugualmente importante<br />
è difendere il dir<strong>it</strong>to di scelta,<br />
di poter abortire, ma anche di<br />
non farlo se uno aborre questa<br />
possibil<strong>it</strong>à.<br />
Sicuramente dobbiamo rinunciare<br />
al dir<strong>it</strong>to di giudicare.<br />
Annalisa Vendola
società<br />
RU486: un metodo abortivo,<br />
non un facile contraccettivo<br />
<strong>Il</strong> farmaco si<br />
oppone a uno<br />
degli ormoni<br />
fondamentali<br />
<strong>Il</strong> Policlinico di Bari<br />
Due le fasi dell’aborto farmacologico<br />
Tanto clamore per niente.<br />
Questo quanto viene da pensare<br />
in risposta alla polvere che è<br />
stata sollevata per l’introduzione<br />
ufficiale nei Reparti di Ostetricia<br />
degli ospedali <strong>it</strong>aliani dotati di un<br />
Servizio di Interruzione Volontaria<br />
di Gravidanza (IVG) della famigerata<br />
RU4Tanto clamore per niente.<br />
Questo quanto viene da pensare<br />
in risposta alla polvere che è<br />
stata sollevata per l’introduzione<br />
ufficiale nei Reparti di Ostetricia<br />
degli ospedali <strong>it</strong>aliani dotati di un<br />
Servizio di Interruzione Volontaria<br />
di Gravidanza (IVG) della famigerata<br />
RU486: sì perché questa pillola<br />
abortiva è già in uso da diversi<br />
anni negli altri Paesi Europei, negli<br />
USA e perfino in Africa.<br />
<strong>Il</strong> ricorso alla RU486 non è altro<br />
che una delle modal<strong>it</strong>à che consente<br />
alla gravida, nelle prime<br />
settimane di amenorrea e precisamente<br />
entro l’ottava dalla data<br />
dell’ultima mestruazione, di optare<br />
per una modal<strong>it</strong>à non chirurgica<br />
di interrompere la gravidanza:<br />
quindi si tratta di un cosiddetto<br />
aborto farmacologico che comprende<br />
due fasi. Durante la prima<br />
fase è prevista l’assunzione della<br />
RU486: che non è altro che un<br />
farmaco che assunto dalla gravida<br />
si oppone ad uno degli ormoni<br />
fondamentali della gravidanza<br />
e precisamente al progesterone<br />
che è essenziale per lo sviluppo<br />
regolare della gravidanza e causa<br />
il distacco del sacco gestazionale<br />
dalle pareti uterine con la succes-<br />
siva morte dell’embrione.<br />
Una volta ottenuto il distacco<br />
del sacco gestazionale è necessario<br />
espellere lo stesso che può<br />
anche avvenire spontaneamente,<br />
ma che si preferisce accelerare<br />
mediante un altro farmaco che<br />
viene denominato prostaglandine.<br />
Questo è quanto avviene dopo<br />
l’assunzione del mifepristone<br />
(RU486) e delle prostaglandine.<br />
Le considerazioni che accompagnano<br />
l’introduzione di questa<br />
nov<strong>it</strong>à sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> nazionale, che<br />
sarà disciplinata dalla legge 194,<br />
sono ancora una volta legate sia<br />
alla tutela della salute della donna,<br />
sia ai costi che si andranno ad<br />
affrontare. Questi comporteranno<br />
sicuramente un aumento della<br />
spesa per le casse del Fondo San<strong>it</strong>ario<br />
Nazionale già ad un livello<br />
elevato.<br />
Quanto al primo punto mi sembra<br />
eccessivo, secondo quanto<br />
previsto dalle linee guida del Ministero<br />
della Salute ed in particolare<br />
dall’Agenzia Nazionale del<br />
Farmaco, ricoverare in regime ordinario<br />
la paziente per la somministrazione<br />
del farmaco: è giusto<br />
e perentorio che la stessa RU486<br />
sia dispensata esclusivamente<br />
dall’ospedale dopo aver provveduto<br />
ai preliminari accertamenti<br />
diagnostici, ad una accurata<br />
anamnesi e ad una sorveglianza<br />
durante e dopo la somministra-<br />
zione del completo protocollo terapeutico<br />
abortivo.<br />
Prima, durante e dopo sarà fondamentale<br />
rassicurare la paziente,<br />
informarla in maniera esaustiva<br />
ed offrirle tutta l’assistenza che<br />
sarà garant<strong>it</strong>a dal Servizio di IVG,<br />
se occorre full-time, dal personale<br />
dedicato allo stesso.<br />
Ovviamente, in un’ottica preventiva<br />
di I e II livello occorrerà<br />
intervenire fondamentalmente<br />
verso tutti i soggetti ist<strong>it</strong>uzionali<br />
(scuole, consultori, parrocchie:<br />
ed in questo gli organi ecclesiali<br />
continuano, a mio avviso, in una<br />
latente ed ingiustificata assenza<br />
che non può ridursi esclusivamente<br />
alla condanna dell’atto) per ev<strong>it</strong>are<br />
una pericolosa escalation di<br />
soppressione di v<strong>it</strong>e innocenti e di<br />
un facile ricorso ad una metodica<br />
abortiva quasi fosse un metodo<br />
contraccettivo.<br />
Come pure va ribad<strong>it</strong>o che il ricorso<br />
ripetuto a metodi abortivi<br />
di qualsiasi genere può provocare<br />
sul corpo della donna danni<br />
fisici oltre a quelli psicologici non<br />
meno importanti, a breve e lungo<br />
termine.<br />
Chi vigila o deve vigilare sulla<br />
salute delle donne si faccia seriamente<br />
carico di queste problematiche<br />
e metta in atto provvedimenti<br />
seri di tutela della stessa.<br />
Adriano Savino<br />
Dirigente Ginecologo<br />
Ospedaliero<br />
N° 3 - APRILE 2010 49
Fai sentire la tua voce contro<br />
il duopolio dell’informazione<br />
L’AIART sostiene la battaglia dell’em<strong>it</strong>tenza locale <strong>it</strong>aliana. “il Terr<strong>it</strong>orio” condivide e si unisce alla lotta.<br />
50<br />
Informare<br />
liberamente<br />
Tagliare retroattivamente<br />
i fondi già stanziati significa,<br />
in buona sostanza,<br />
strozzare gli investimenti che<br />
centinaia di piccoli e piccolissimi<br />
imprend<strong>it</strong>ori hanno già fatto basandosi<br />
non sull’aria fr<strong>it</strong>ta, ma su<br />
contributi e sgravi fiscali previsti<br />
dalla legge. E’ la piccola ed<strong>it</strong>oria<br />
che garantisce, in questo Paese,<br />
la vera libertà di informazione,<br />
che consente a tutti i c<strong>it</strong>tadini<br />
di conoscere, per davvero, come<br />
stanno le cose, e che mette nelle<br />
mani di tanti professionisti della<br />
comunicazione gli strumenti<br />
idonei per tutelare il pubblico<br />
dall’ingordigia dei grandi.<br />
Si, perchè di ingordigia si tratta.<br />
Spartirsi centinaia e centinaia<br />
di milioni di raccolta pubblic<strong>it</strong>aria<br />
impedendo, di fatto, agli altri<br />
di poter accedere al mercato significa<br />
voler controllare uno dei<br />
principali business nazionali.<br />
Con buona pace di tutti noi.<br />
Ro.Ma.<br />
La posizione di<br />
Assostampa Puglia<br />
Occorre sensibilizzare il parlamento<br />
a rest<strong>it</strong>uire i finanziamenti cancellati<br />
con il “decreto milleproroghe”,<br />
visto che si riferiscono all’esercizio 2009, e<br />
a mettere a punto un progetto di riforma<br />
dell’ed<strong>it</strong>oria che introduca cr<strong>it</strong>eri di rigore e<br />
di trasparenza nell’elargizione dei contributi.<br />
Senza correttivi, il taglio alle provvidenze<br />
per le spese elettriche, telefoniche e di agenzia<br />
contenuto nel decreto “Milleproroghe”<br />
priverà il sistema radiotelevisivo pugliese di<br />
circa 2,2 milioni di euro per il 2009, dunque<br />
retroattivamente.<br />
A questi vanno aggiunti i tagli già previsti<br />
dalla finanziaria 2010, in base ai quali il fondo<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
di GIUSEPPE ANTONELLI *<br />
Le radio-e le televisioni del<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> hanno un valore<br />
importante ed insost<strong>it</strong>uibile<br />
per il progresso sociale e democratico<br />
delle Comun<strong>it</strong>à locali.<br />
La loro funzione non può essere<br />
messa in crisi da provvedimenti<br />
governativi che, in molti casi, minano<br />
la sopravvivenza stessa di<br />
em<strong>it</strong>tenti che svolgono un insost<strong>it</strong>uibile<br />
servizio a favore del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
e delle Comun<strong>it</strong>à.<br />
<strong>Il</strong> Governo centrale, con i provvedimenti<br />
recentemente approvati,<br />
soffoca la voce di quell’Italia<br />
che non trova spazio nelle due reti<br />
nazionali, pubbliche e private, che<br />
al di là di una concorrenza di facciata,<br />
si spartiscono il mercato in<br />
regime di perfetto e concordato<br />
duopolio.<br />
<strong>Il</strong> tanto sbandierato pluralismo<br />
dell’informazione va garant<strong>it</strong>o per<br />
davvero con provvedimenti legislativi<br />
di sostegno e di incoraggiamento<br />
al settore dell’em<strong>it</strong>tenza<br />
locale. Esso è importante volano<br />
per l’economia e presidio di effettiva<br />
partecipazione democratica<br />
per singoli c<strong>it</strong>tadini ed Associazioni<br />
altrimenti senza voce.<br />
annuale di 150 milioni di euro riconosciuto<br />
su base nazionale all’em<strong>it</strong>tenza radiotelevisiva<br />
privata sarà ridotto di 20 milioni quest’anno,<br />
di 90 milioni nel 2011 e di 55 milioni nel<br />
2012.<br />
Considerato che il settore dell’em<strong>it</strong>tenza<br />
radiotelevisiva privata occupa stabilmente in<br />
Puglia 883 addetti, di cui 215 sono giornalisti,<br />
l’Assostampa di Puglia r<strong>it</strong>iene che i tagli<br />
possano mettere a rischio centinaia di posti<br />
di lavoro, infliggendo un colpo durissimo al<br />
pluralismo dell’informazione.<br />
“<strong>Il</strong> sindacato dei giornalisti -ha detto Raffaele<br />
Lorusso, presidente di Assostampa<br />
Puglia- non è contrario ad una legge di riforma.<br />
Pretende, però, che siano fissati cr<strong>it</strong>eri di<br />
rigore e trasparenza. I contributi non sono<br />
elargizioni liberali, ma il corrispettivo di un<br />
servizio pubblico fondamentale come l’informazione<br />
assicurato ai c<strong>it</strong>tadini”.<br />
L’AIART (l’Associazione Spettatori<br />
AIART, acronimo di Associazione<br />
Italiana Ascoltatori Radio e<br />
Televisione, è una ONLUS fondata<br />
nel 1954 per iniziativa dell’Azione<br />
Cattolica) è da oltre mezzo secolo<br />
a difesa della dign<strong>it</strong>à del telespettatore,<br />
specie del più debole ed<br />
indifeso, nel battersi per la qual<strong>it</strong>à<br />
dei contenuti televisivi trasmessi<br />
e per una informazione oggettiva<br />
ed indipendente, sostiene con<br />
convinzione l’iniziativa intrapresa<br />
dalla Federazione delle Em<strong>it</strong>tenti<br />
società<br />
Televisive locali <strong>it</strong>aliane e dall’Associazione<br />
Ed<strong>it</strong>ori Radio Televisivi.<br />
E’ una battaglia di democrazia e<br />
di civiltà.<br />
*Presidente AIART<br />
Associazione Spettatori Onlus<br />
Com<strong>it</strong>ato Regionale della Puglia<br />
Diamo voce all’Associazione<br />
AIART di Puglia e alle battaglie<br />
condotte dal suo dinamico Presidente:<br />
“il Terr<strong>it</strong>orio” le condivide<br />
e si unisce alla lotta.
N° 3 - APRILE 2010 51
Clio, al lavoro per favorire<br />
l’integrazione dei disabili<br />
A colloquio con Marilena Pastore, il presidente dell’Associazione nata da un anno<br />
Clio esiste<br />
dallo scorso anno ma è<br />
L’associazione<br />
frutto di un lavoro che<br />
dura da 2 o 3 anni. L’atto cost<strong>it</strong>utivo<br />
risale a maggio 2009. “Clio”<br />
è un acronimo per “centro laboratorio<br />
interattivo organizzato” e,<br />
inoltre, in greco significa “festeggiare”.<br />
L’intento iniziale era quello<br />
di organizzare attiv<strong>it</strong>à diverse che<br />
avessero come destinatari sia minori,<br />
sia disabili, sia anziani.<br />
Ma, almeno finora, l’aspetto su<br />
cui l’Associazione si è concentrata<br />
e su cui ha puntato da sub<strong>it</strong>o riguarda<br />
le attiv<strong>it</strong>à destinate alla formazione<br />
e all’integrazione sociale<br />
di ragazzi disabili. Ne abbiamo<br />
parlato con Marilena Pastore.<br />
L’associazione Clio è registrata<br />
nel registro della Regione<br />
Puglia come associazione alla<br />
promozione sociale?<br />
Abbiamo avviato la domanda da<br />
dicembre ma la procedura è ancora<br />
in corso. I servizi sociali avevano<br />
detto che non era possibile avviarla<br />
perché era necessario che passasse<br />
almeno un anno. Mi sono informata<br />
e, invece, si poteva fare la domanda<br />
al decorrere del primo anno. Mi<br />
sono mossa e devo continuare a<br />
muovermi io personalmente.<br />
Quali servizi offre l’Associazione?<br />
L’intento principale è quello di offrire<br />
una possibil<strong>it</strong>à di integrazione<br />
e formazione per ragazzi con particolari<br />
problematiche e che, fin<strong>it</strong>o il<br />
personale percorso d’obbligo di studi,<br />
non sanno che fare e rimangono<br />
chiusi e isolati all’interno delle mura<br />
di casa. L’obiettivo più importante, è<br />
portare questi ragazzi ad una vera e<br />
propria autonomia nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />
e immetterli anche nel campo<br />
lavorativo. I ragazzi hanno bisogno<br />
di un salto di qual<strong>it</strong>à per integrarsi.<br />
A loro non serve stare fermi a fare<br />
il disegnino fine a se stesso: immetterli<br />
in un contesto di accoglienza,<br />
di integrazione fa scattare in loro<br />
la sicurezza personale che può farli<br />
davvero crescere. L’Associazione,<br />
52<br />
di PAOLA CARBONARA<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
L’Associazione in un momento della sua attiv<strong>it</strong>à<br />
inoltre, può essere una preziosa risorsa<br />
per i ragazzi ma anche per<br />
loro famiglie.<br />
Come si finanzia?<br />
Sono gli associati stessi che finanziano<br />
economicamente l’associazione,<br />
anche perché dobbiamo pagare<br />
la luce, il f<strong>it</strong>to. Abbiamo chiesto<br />
al comune di Sammichele di fare un<br />
progetto, dei bandi pubblici ma non<br />
ci è stato concesso nulla. Possibile<br />
che non ci sono fondi da investire in<br />
questo tipo di associazioni? Sostanzialmente<br />
andiamo avanti con l’autofinanziamento<br />
e con il contributo<br />
delle famiglie dei ragazzi che fanno<br />
parte dell’Associazione. Inoltre non<br />
possiamo neanche contare su un lavoro<br />
di volontariato: il volontariato<br />
vero e proprio non funziona a Sammichele.<br />
Non viene nessuno gratu<strong>it</strong>amente.<br />
Un compenso al ragazzo<br />
devi sempre darglielo.<br />
Quali sono state le iniziative<br />
e le manifestazioni dell’associazione<br />
Clio in questo primo<br />
anno?<br />
Oltre alla grande festa iniziale nel<br />
luglio 2009, l’associazione è stata<br />
impegnata in una iniziativa in collaborazione<br />
con altre c<strong>it</strong>tà pugliesi,<br />
vale a dire il progetto delle “Mini<br />
Olimpiadi dei disabili” a Monopoli,<br />
tenutosi il 20 e 21 dicembre. Progetto<br />
che è stato molto pubblicizzato<br />
su giornali e ha visto la partecipazione<br />
di tutti gli assessori dei vari<br />
paesi. L’assessore ai servizi sociali di<br />
Sammichele, evidentemente poco<br />
attento a questa iniziativa, non era<br />
presente. Soltanto dopo averci visti<br />
in televisione ci ha contattati, scusandosi.<br />
Noi avevamo inv<strong>it</strong>ato tutte<br />
le autor<strong>it</strong>à ma soprattutto l’assessore<br />
ai servizi sociali doveva esserci.<br />
Un’altra esperienza importante<br />
è stata l’approccio con Miloud Oukili<br />
, clown di fama internazionale<br />
con il filo Parada, che ha tenuto un<br />
corso di formazione per operatori<br />
sociali. Avevamo una partecipazione<br />
di 70 persone ma Miloud ha<br />
fatto una selezione di 20 persone<br />
perché lui lavora con piccoli gruppi.<br />
<strong>Il</strong> progetto associativo comunque<br />
prevede, in particolare, che i ragazzi<br />
si incontrino in mattinata tre giorni<br />
a settimana: il lunedì, il mercoledì<br />
e il giovedì. Inoltre è in atto un progetto<br />
del POF scolastico per il pomeriggio.<br />
La mattina loro stanno<br />
facendo delle attiv<strong>it</strong>à che riguardano<br />
il perfezionamento della mobil<strong>it</strong>à<br />
spazio-temporale. Si è part<strong>it</strong>i da<br />
un percorso sull’ascolto di favole e<br />
adesso siamo passati proprio alle<br />
tecniche del movimento, basandoci<br />
sulla conoscenza del mondo che ci<br />
circonda, tutto ciò che incontriamo<br />
per strada, gli automezzi.<br />
C’è chi vi sostiene come associazione<br />
sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />
A Sammichele c’è questa pol<strong>it</strong>ica<br />
società<br />
E’ necessario<br />
un lavoro<br />
di sinergia<br />
tra associazioni<br />
e Comune<br />
per ottimizzare<br />
tutte le forze<br />
sbagliata di dare a chi sta fuori e non<br />
dentro, di favorire e supportare, anche<br />
economicamente, associazioni<br />
di altri paesi e non considerare per<br />
niente le associazioni che sono presenti<br />
sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. Quando è serv<strong>it</strong>o<br />
l’amministrazione ha inv<strong>it</strong>ato associazioni<br />
di altri paesi ad avere l’appoggio<br />
su Sammichele dove c’è già<br />
una associazione per i diversamente<br />
abili con la quale loro evidentemente<br />
non si vuole collaborare.<br />
L’amministrazione non vuole collaborare<br />
e ha risposto ben poco alle<br />
nostre iniziative. L’unica che ci ha sostenuti<br />
almeno per la manifestazione<br />
iniziale in piazza il 9 luglio è stata<br />
Alessandra Morgese, assessore alla<br />
cultura, molto probabilmente per il<br />
programma estivo.<br />
E’ invece indispensabile il supporto<br />
dell’amministrazione e dell’assessore<br />
ai servizi sociali anche per<br />
la questione delle famiglie. Bisogna<br />
fare attiv<strong>it</strong>à di sensibilizzazione. Noi<br />
siamo andati porta a porta, nelle<br />
case di queste famiglie dando supporto,<br />
sostegno, sicurezza. Ma è necessario<br />
un lavoro di “sinergia” perché<br />
le forze dell’ associazione non<br />
saranno mai ottimizzate se sono<br />
una associazione sola, che combatte<br />
da sola. Alla fine gli stessi gen<strong>it</strong>ori<br />
ci vedono come associazione chiusa<br />
e inutile.<br />
Avete pensato ad una collaborazione<br />
con altre associazioni?<br />
Abbiamo pensato di collaborare<br />
con l’associazione Prometeo e l’abbiamo<br />
inv<strong>it</strong>ata più volte per lavorare<br />
in parallelo ma a questi inv<strong>it</strong>i non<br />
si sono mai presentati.<br />
Spesso abbiamo chiamato operatori<br />
dell’associazione SottoSopra<br />
che si sono resi disponibili. Le uniche<br />
associazioni a cui si può pensare<br />
per una collaborazione sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />
sono le associazioni parrocchiali,<br />
l’ACR, GLI Scout, che operano nel volontariato.
società<br />
Su e giù per il lungo Stivale<br />
Pendolari di lungo corso, destinazione Roma: alla ricerca del lavoro negato nella tua terra<br />
di CRISTIANO NOTARACHILLE La stazione centrale di Bari: non per Roma!<br />
Anno 2002... arrivo nella<br />
cap<strong>it</strong>ale per questioni lavorative,<br />
e iniziano, così,<br />
una nuova v<strong>it</strong>a e la conoscenza di<br />
nuove realtà.<br />
Lasciare un paese di quasi 7.000<br />
ab<strong>it</strong>anti e r<strong>it</strong>rovarsi a Roma, con oltre<br />
4 milioni di persone, non è stato<br />
facile ma è bastato avere pazienza...<br />
tanta!<br />
Uno dei primi grandi problemi<br />
da risolvere è stato la ricerca della<br />
casa: per oltre quattro mesi ho fatto<br />
anche l’agente immobiliare, mio<br />
malgrado!<br />
Dopo aver familiarizzato con la<br />
c<strong>it</strong>tà mi è cap<strong>it</strong>ato di conoscere<br />
molti altri pugliesi che si trovano<br />
qui per le stesse ragioni lavorative.<br />
<strong>Il</strong> comune denominatore di tutti<br />
noi, infatti, è il lavoro. Molti ragazzi,<br />
laureati e non, costretti, per lavorare,<br />
a lasciare il proprio paese, il proprio<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Nella maggior parte dei casi non<br />
è una scelta, è il sistema che lo impone.<br />
Questa parola tanto sospirata,<br />
“lavoro”, siamo costretti a cercarlo<br />
altrove e le c<strong>it</strong>tà più gettonate sono<br />
Milano e la cap<strong>it</strong>ale, appunto.<br />
Roma somiglia molto di più alle<br />
c<strong>it</strong>tà del Sud, sia per il clima, sia per<br />
la gente. Questi sono i motivi che<br />
spingono noi meridionali a preferirla<br />
rispetto alle altre c<strong>it</strong>tà.<br />
Bari divisa da Roma “solo” da poco<br />
più di 400 km, una distanza che ti<br />
permette di poter tornare spesso a<br />
casa durante i weekend. Inizialmente<br />
si torna tutti i fine settimana e ti<br />
r<strong>it</strong>rovi a casa, con la famiglia, con gli<br />
amici. Sembra quasi che quella settimana<br />
romana non sia mai esist<strong>it</strong>a.<br />
E’ quasi come fare un reset. Così<br />
cominci a calcolare la tua v<strong>it</strong>a e il<br />
tuo tempo in base alle settimane e<br />
non più ai giorni, si prova una strana<br />
sensazione, come se il tempo si<br />
bloccasse, ma con i mesi che in realtà<br />
scorrono velocemente.<br />
Quando si torna a Roma, ovviamente,<br />
si fa la riserva del cibo della<br />
propria terra, le zucchine “paesane”,<br />
i latticini, i taralli, la carne buona, i<br />
biscotti, ecc. E’ come se volessi portare<br />
con te la tua casa e i suoi vecchi<br />
sapori, con una sorta di rifiuto del<br />
nuovo.<br />
Tram<strong>it</strong>e passaparola ho avuto<br />
modo di entrare a far parte di un<br />
gruppo e, come dicevo, ti accorgi di<br />
non essere il solo a condurre questo<br />
tipo di v<strong>it</strong>a, ma conosci altra gente<br />
del tuo paese o delle zone lim<strong>it</strong>rofe.<br />
<strong>Il</strong> gruppo in questione è il Puglia-<br />
ClubRoma, appunto.<br />
Questo club non ha una sede, ma<br />
ha migliaia di iscr<strong>it</strong>ti. <strong>Il</strong> tutto è nato<br />
dall’esigenza di dividere le spese di<br />
viaggio nei weekend in cui si torna<br />
a casa. Ci si organizza in più persone<br />
per affrontare il viaggio con una<br />
sola automobile. Con l’avvento di<br />
internet tutto è stato più semplice.<br />
Infatti è stata creata una mailing<br />
list, e a questo punto non ci si lim<strong>it</strong>a<br />
solo ad organizzare il viaggio, ma si<br />
creano amicizie con cui organizzare<br />
anche usc<strong>it</strong>e serali, condividere i<br />
propri stati d’animo, certi di essere<br />
compresi da chi vive la tua stessa<br />
s<strong>it</strong>uazione.<br />
Durante questi viaggi si parla di<br />
tutto, delle storie di ognuno di noi,<br />
si viene a conoscenza dei lavori più<br />
disparati. C’è chi è impiegato nei<br />
ministeri, chi lavora per società<br />
importanti, c’è chi fa il F<strong>it</strong>ness Manager,<br />
l’enologo, l’insegnante, chi<br />
lavora per ist<strong>it</strong>uti di carte di cred<strong>it</strong>o,<br />
società di giochi online, ma la maggior<br />
parte è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da consulenti<br />
informatici.<br />
Tra tutti questi ci sono ragazzi che<br />
si sposano pur avendo i rispettivi<br />
partner nella c<strong>it</strong>tà d’origine, quindi<br />
al Sud e, come tanti altri, consape-<br />
voli di dover viaggiare tutti i weekend<br />
per raggiungere la propria<br />
famiglia, con grande sacrificio.<br />
Considerando i costi forse è meglio<br />
spostarsi il fine settimana piuttosto<br />
che crearsi una famiglia nella<br />
cap<strong>it</strong>ale.<br />
Chissà! Investire la propria v<strong>it</strong>a in<br />
sacrifici, nella speranza di avere un<br />
futuro migliore nel nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Tratta interrotta, da Bari a Roma un’odissea<br />
Raggiungere Roma? Facile a dirsi. Per i tanti,<br />
tantissimi pendolari pugliesi che si dirigono<br />
sistematicamente nella Cap<strong>it</strong>ale per poter lavorare<br />
il viaggio in treno è un’odissea, non tanto per<br />
il tempo perso, ma per la s<strong>it</strong>uazione che, se non fosse<br />
seria, sarebbe ridicola e finanche divertente.<br />
Veniamo ai fatti. Nelle scorse settimane le abbondanti<br />
piogge hanno provocato una frana in un tratto<br />
prospiciente la linea ferroviaria a binario unico che<br />
collega Foggia a Benevento, nei pressi di Montaguto,<br />
in provincia di Avellino, ai confini con la Puglia.<br />
Più precisamente la frana ha bloccato mezza carreggiata<br />
della statale 90 delle Puglie, tra le province<br />
di Foggia ed Avellino e minaccia i binari tra Panni e la<br />
c<strong>it</strong>tadina irpina al confine con la Puglia.<br />
Da quasi due mesi, però, tra rimpalli di responsabil<strong>it</strong>à<br />
e barili scaricati da una parte all’altra, non si sa<br />
chi deve intervenire e non si sa come risolvere questa<br />
paradossale s<strong>it</strong>uazione. In pratica per poter raggiungere<br />
Roma con il treno bisogna scendere a Foggia, e<br />
trasferirsi via autobus a Benevento, dove si risale su un<br />
vagone e si prosegue il viaggio.<br />
Con buona pace delle 3h59’ di viaggio promesse da<br />
Tren<strong>it</strong>alia sul suo s<strong>it</strong>o, senza le scuse per i disagi e, beffa<br />
delle beffe, senza nemmeno una riduzione sul costo<br />
del biglietto, nè tanto meno sui supplementi “rapidi”.<br />
E i disagi che si sono avuti per i mezzi sost<strong>it</strong>utivi non<br />
sono nemmeno pochi. Al momento dobbiamo con<br />
sconcerto registrare che è impossibile avere un servizio<br />
adeguato per i disabili, a cui in diverse occasioni le<br />
Ferrovie dello Stato hanno consigliato, per raggiungere<br />
Roma, di imbarcarsi sulla tratta Bari-Bologna e da<br />
Bologna prendere la coincidenza per Roma.<br />
Con conseguente pesante aggravio di costi.<br />
Al danno la beffa.<br />
“L’imponente movimento franoso verificatosi nella<br />
zona di Montaguto - si legge in una nota di Tren<strong>it</strong>alia<br />
- proveniente da un’area non di pertinenza di Ferrovie<br />
dello Stato, ha imposto la sospensione del servizio<br />
ferroviario con un aumento dei tempi di viaggio tra i<br />
60 e i 90 minuti. I treni in servizio notturno sono sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
con bus tra Roma e Bari e viceversa, mentre per i<br />
clienti che rinunciano al viaggio è previsto il rimborso<br />
integrale del biglietto. Particolare attenzione è rivolta<br />
alla corretta e tempestiva informazione ai viaggiatori<br />
anche con avvisi nelle stazioni, negli uffici assistenza<br />
clienti, e attraverso il <strong>numero</strong> verde 800.89202”.<br />
“La s<strong>it</strong>uazione in atto - prosegue la nota - ha già<br />
comportato per Tren<strong>it</strong>alia un danno economico quantificabile<br />
in oltre 620mila euro”.<br />
I giorni passano, e ad oggi non si sa chi deve togliere<br />
i detr<strong>it</strong>i e dove bisogna portarli. E naturalmente che<br />
Bari non sia collegata decentemente a Roma importa<br />
a pochi.<br />
Qualcuno ha sent<strong>it</strong>o la notizia nei tg nazionali?<br />
Ro.Ma.<br />
N° 3 - APRILE 2010 53
54<br />
N° 3 - APRILE 2010
società<br />
Cambio di stagione,<br />
il nostro specchio<br />
Cosa buttiamo, cosa conserviamo quando arriva la primavera<br />
di ROSA LUISI<br />
Uno dei problemi che la primavera<br />
porta con sé, oltre alle allergie ai pollini,<br />
è il fatidico cambio di stagione<br />
negli armadi. Quest’operazione, piacevole per<br />
alcuni, rappresenta un fastidio per i più che,<br />
ogni anno con l’arrivo della bella stagione, si<br />
trovano, come di routine, a dover spalancare i<br />
loro armadi e decidere cosa tenere e cosa gettar<br />
via.<br />
Come ci raccontano i nostri nonni, un tem-<br />
po, più che parlare di cambio di stagione, si<br />
parlava di “pulizia degli armadi”. Come si potevano<br />
eliminare i pochi ab<strong>it</strong>i appesi, sapendo<br />
che non se ne sarebbero potuti acquistare<br />
altri? Nella maggior parte delle famiglie di<br />
estrazione contadina imperava la logica del<br />
riutilizzo: toppe, cuc<strong>it</strong>ure, tessuti logorati non<br />
interessavano a chi aveva fatto fatica ad acquistare<br />
un ab<strong>it</strong>o.<br />
Si possedeva un solo vest<strong>it</strong>o, un solo cappotto,<br />
in alcuni casi un solo paio di scarpe, da<br />
poter indossare i giorni di festa. Per la maggior<br />
parte dell’anno si utilizzavano sempre gli stessi<br />
ab<strong>it</strong>i. Questa, comunque, era chiamata fortuna.<br />
“Scocciature”: così vengono defin<strong>it</strong>i oggi il<br />
cambio di stagione e la pulizia degli armadi.<br />
Una quant<strong>it</strong>à illim<strong>it</strong>ata di maglie, maglioncini,<br />
pantaloni, gonne, camicie, giacche, cappotti;<br />
un <strong>numero</strong> infin<strong>it</strong>o di scarpe, borse; per non<br />
parlare poi degli accessori, troppi e inutili. Tutti<br />
frutto del benessere.<br />
Quando l’armadio viene aperto, è come se<br />
fossimo invest<strong>it</strong>i da una valanga di roba che<br />
rischia di travolgerci: non si sa mai da dove cominciare.<br />
Ha inizio un vero e proprio show.<br />
Si è sempre indecisi su cosa tenere e cosa<br />
dar via, su cosa può essere ancora sfruttato<br />
e cosa è troppo consumato, su cosa è ancora<br />
trendy e cosa è proprio fuori da ciò che il mercato<br />
della moda impone. Sono queste le logiche<br />
del cambio.<br />
In alcuni casi, poi, subentrano gli affetti, i ricordi<br />
o, ancora, gli obblighi. È difficile disfarsi<br />
di un golfino quando nel nostro immaginario,<br />
denso di ricordi, ci riporta alla mente una persona<br />
cara che ce lo ha donato. Che dire, poi,<br />
delle innumerevoli t-shirt acquistate durante i<br />
viaggi, che ci rammentano c<strong>it</strong>tà lontane? L’affezione<br />
predomina sempre sulla ragione e il<br />
nostro armadio non si svuota mai.<br />
Ci sono poi circostanze in cui siamo quasi<br />
obbligati a tenere (a volte nascosti) alcuni capi<br />
che non ci sono mai piaciuti. Sono regali che<br />
provengono da persone a noi vicine e che, talvolta,<br />
vogliono vederceli indosso.<br />
In alcuni casi, la logica del cambio viene effettuata<br />
dovendoci scontrare con un dato di<br />
fatto visibile: la variazione di taglia. Mortificante<br />
se si è ingrassati, motivo di orgoglio se si è<br />
dimagr<strong>it</strong>i. <strong>Il</strong> modo più semplice per non pensarci<br />
nel primo caso, per gioire nel secondo,<br />
è disfarsi della roba che non ci entra più. Ma<br />
nonostante la constatazione del dato di fatto,<br />
c’è sempre chi, utopisticamente, conserva gli<br />
ab<strong>it</strong>i con la speranza di dimagrire o nell’evenienza<br />
in cui si dovesse prendere nuovamente<br />
qualche chilo.<br />
Indubbiamente nella maggior parte delle<br />
famiglie <strong>it</strong>aliane – in cui si fa fatica ad arrivare<br />
a fine mese e in cui quasi l’intero guardaroba<br />
viene acquistato in negozi ipereconomici – il<br />
meccanismo della sost<strong>it</strong>uzione del vestiario<br />
non è così immediato.<br />
Le prior<strong>it</strong>à sono altre.<br />
Ma ci sono sempre le eccezioni rappresentate<br />
da chi segue le griff. È difficile gettar via<br />
un cappottino o un golfino pagati fior di euro,<br />
soprattutto se firmati e se per comprarli si impiega<br />
parte (o tutto) lo stipendio mensile di<br />
semplice impiegato. <strong>Il</strong> lavoro si semplifica se lo<br />
stipendio permette di disfarsi di un capo costosissimo<br />
– ma non più di moda – per poterne<br />
acquistare un altro di tendenza, la prossima<br />
stagione.<br />
Da qualsiasi parte lo si guardi, l’armadio è lo<br />
specchio di ogni individuo e dello status sociale<br />
a cui appartiene o fa finta di appartenere, il<br />
cambio di stagione il suo riflesso.<br />
N° 3 - APRILE 2010 55
<strong>Il</strong> paese si veste di ident<strong>it</strong>à<br />
Pasqua a Matera: la nuova Terra Santa<br />
Lo scaffale<br />
Grazie alla preziosa collaborazione<br />
di Domenico Notarangelo,<br />
diamo inizio a una nuova<br />
rubrica che abbiamo chiamato<br />
“Lo scaffale”. Parleremo dei<br />
libri che hanno fatto e raccontato<br />
la storia, la v<strong>it</strong>a del nostro<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, dei nostri Comuni.<br />
Cominciamo con Sammichele<br />
di Bari. Offriamo questo spazio<br />
a quanti, privati e Associazioni<br />
- sappiamo che sono tanti<br />
- amano questa dimensione,<br />
questa ricerca, questa fatica. A<br />
quanti hanno l’amore e il gusto<br />
di raccogliere le nostre radici e<br />
vogliono offrirle in dono ai nostri<br />
figli.<br />
Chi vuole può aiutarci a completare<br />
questo cammino.<br />
Li ringraziamo sin d’ora.<br />
<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio<br />
<strong>Il</strong> castello Caracciolo (foto)<br />
sorse sui ruderi della Centuriona,<br />
nome derivato da Gerolimo<br />
Centurione. Divenuto<br />
feudo del Conte portoghese<br />
Michele Vaaz il castello fu sottoposto<br />
a restauro assumendo<br />
l’attuale configurazione.<br />
Lungo la direttrice del castello<br />
il conte fece poi costruire<br />
le casematte, cioè i “vignali”<br />
destinati a uso ab<strong>it</strong>azione per<br />
i futuri ab<strong>it</strong>anti del paese.<br />
di DOMENICO NOTARANGELO<br />
Oggi il paese ha una sua<br />
storia, lo scaffale si riempie<br />
sempre più di<br />
libri che illustrano la sua origine e<br />
la sua v<strong>it</strong>a nei secoli.<br />
Aumentano i libri che possono<br />
stare alla pari con tanti altri che<br />
vedono la luce altrove: storia,<br />
poesia, tradizioni popolari, narrativa.<br />
<strong>Il</strong> miracolo del risveglio cultuale,<br />
dopo secoli di buio e di silenzio.<br />
E’ davvero cresciuto il paese.<br />
E’ sorta una classe intellettuale<br />
che ha cominciato a cimentarsi<br />
con la cultura.<br />
La storia innanz<strong>it</strong>utto.<br />
Ne aveva scr<strong>it</strong>to nel 1936 Leo-<br />
56<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
nardo D’Addabbo, dopo i primi<br />
approcci tentati dall’arciprete di<br />
San Michele di Bari Giambattista<br />
Patruno che all’inizio dell’Ottocento<br />
aveva dato utili elementi a<br />
Domenico Morea per il suo Chartularium<br />
Cupersanense.<br />
Patruno fu il primo a dare notizie<br />
precise su un insediamento<br />
religioso nel Canale di Frassineto,<br />
lo scaffale<br />
il monastero di S. Angelo.<br />
D’Addabbo qualche decennio<br />
dopo pubblicò, sulla rivista Japigia<br />
da lui fondata e diretta, un<br />
saggio di carattere storico dal
lo scaffale<br />
t<strong>it</strong>olo San Michele e una colonia<br />
Serba.<br />
Ancora una volta Frassineto<br />
tornava a far parlare di sé, lungo<br />
un filone di ricerca che lo doveva<br />
porre all’origine dell’attuale insediamento<br />
del Casale.<br />
Uno degli ultimi storiografi locali,<br />
Pietro Mazzeo, autore nel<br />
2005 di una Storia di Sammichele<br />
di Bari, segue analogo percorso<br />
nell’individuare le origini dell’attuale<br />
ab<strong>it</strong>ato del Casale in quella<br />
stessa Frassineto di cui avevano<br />
parlato i suoi predecessori.<br />
Insomma non da oggi il paese<br />
cerca di scoprire la propria ident<strong>it</strong>à<br />
per rintracciare certezze storiche<br />
delle proprie origini.<br />
<strong>Il</strong> primo a parlarne fu appunto<br />
D’Addabbo.<br />
Ecco una sua descrizione: “Prima<br />
che l’agricoltore tenace avesse<br />
trasformato in una plaga ricca<br />
di mandorli e ulivi e di vigne la<br />
terra di San Michele di Bari, questa<br />
era coperta per chilometri e<br />
chilometri da una teoria di selve:<br />
dalle Lame, incassate in profondi<br />
dirupi anche oggi tane di volpi, al<br />
Parco della Sorba, alla Petrizza, a<br />
Paolo Nonna; da S. Pietro di Scavazzolis,<br />
lussureggiante, al Banzo,<br />
alla selva Regia; dal Parco della<br />
Madonna, dal nome m<strong>it</strong>e, fino a<br />
Sannace, la quercia centenaria e<br />
il faggio regnavano sovrani. Quivi<br />
vivevano in miseri pagliai i boscaioli<br />
convenuti dai dintorni e far<br />
carboni e legna per l’Univers<strong>it</strong>à e<br />
feudi, conventi e chiese”.<br />
Questa descrizione il D’Addabbo<br />
l’aveva attinta da uno scr<strong>it</strong>to di<br />
Pasquale Soria del 1792.<br />
Sarà mer<strong>it</strong>o dello stesso D’Addabbo<br />
la ricostruzione delle origini<br />
del paese.<br />
A metà del 1500, infatti, il suo<br />
nome era Centuriona, derivandogli<br />
dal fatto che fosse feudo di Gerolimo<br />
Centurione, appartenente<br />
a famiglia di genovesi ab<strong>it</strong>anti a<br />
Bari.<br />
Nel 1609 il feudo di Casamassima,<br />
cui apparteneva anche il castello<br />
e le terre del Casale, fu comprato<br />
da Michele Vaaz, ricco ebreo<br />
venuto di Lus<strong>it</strong>ania. Egli apparteneva<br />
a quella categoria di grossi<br />
commercianti portoghesi che<br />
allora trafficavano in granaglie<br />
col Regno di Napoli, arricchen-<br />
Leonardo D’Addabbo, uno<br />
dei primi storici locali, autore<br />
di San Michele e una Colonia<br />
Serba, pubblicato sulla rivista<br />
culturale Japigia, Organo<br />
della R. Deputazione di Storia<br />
Patria per le Puglie, da lui fondata<br />
e diretta negli anni Trenta.<br />
Questo saggio, pubblicato<br />
nel fascicolo III dell’Anno VII –<br />
1936-XIV, Nuova Serie, fu poi<br />
raccolto in Estratto per una<br />
sua diffusione più capillare.<br />
dosi fino al punto di comprarsi<br />
molti feudi meridionali. Questo<br />
ebreo portoghese nella guerra<br />
fra Portogallo e Spagna fu fatto<br />
prigioniero da Filippo II, il quale,<br />
conosciutone il valore, secondo i<br />
cronisti dell’epoca, lo inviò a Napoli,<br />
dopo il 1570, con molti incarichi.<br />
E a Napoli fece carriera tra la<br />
folla dei commercianti, degli amministratori<br />
e degli avventurieri.<br />
Divenne infatti signore di Casamassima,<br />
di Sannicandro, di Rutigliano,<br />
di Mola, di San Donato<br />
nel leccese, di Bellosguardo nel<br />
napoletano.<br />
<strong>Il</strong> Conte Vaaz, scrive ancora<br />
D’Addabbo, concepì “il disegno<br />
di creare un nuovo paese, che a<br />
lui s’int<strong>it</strong>oli, che lo illustri, come<br />
fanno i Grandi. E volle costruirlo<br />
qui, in luogo salubre e ameno,<br />
tra i faggi e le querce, intorno al<br />
castello”.<br />
A questo punto si verifica un<br />
fatto a dir poco singolare. Di<br />
fronte alla necess<strong>it</strong>à di popolare<br />
il nuovo paese, Vaaz ev<strong>it</strong>a di cercare<br />
i futuri ab<strong>it</strong>anti “fra i capaci<br />
rurali dei villaggi vicini, non recluta<br />
fra gli illustri boscaioli della<br />
contrada”, e decide di andare a<br />
reclutare gente straniera. Infatti,<br />
come narra Leonardo D’Addabbo,<br />
il conte inviò in Dalmazia tre<br />
galeoni con cui riuscì a trasferire<br />
nel casale “molta gente… famiglie<br />
intiere ed tutti i loro arredi<br />
e animali come bovi, vacche che<br />
erano rosse”.<br />
Si trattava di una colonia di<br />
profughi del principato di Zuse,<br />
insofferenti del duro dominio<br />
turco.<br />
<strong>Il</strong> nuovo paese dunque si arricchì<br />
in un sol colpo di quattrocentosessanta<br />
ab<strong>it</strong>anti che andarono<br />
ad occupare le “casematte sulla<br />
direttrice del castello” che hanno<br />
resist<strong>it</strong>o fino ai tempi odierni. A<br />
queste famiglie Vaaz assegnò terre<br />
e anticipò grano e sementi, e<br />
un paio di buoi per ogni due famiglie.<br />
La permanenza dei Serviani<br />
nel casale durò solo due anni, dal<br />
1615 al 1617 a causa di contrasti<br />
religiosi con le comun<strong>it</strong>à cattoliche<br />
di Casamassima.<br />
A questo punto il conte Vaaz fu<br />
costretto a fare quel che non aveva<br />
voluto fare prima, ricorrere cioè<br />
al popolamento con immigrati<br />
dai paesi del circondario, in modo<br />
particolare di Turi, Casamassima,<br />
Castellana e Putignano. E proprio<br />
grazie a tale immigrazione il Casale<br />
ha potuto, nel corso del tempo,<br />
popolarsi con la giusta misura.<br />
Chi più di ogni altro vi ha contribu<strong>it</strong>o<br />
è stato Putignano, un paese<br />
ricco di braccia e scarso di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />
Qui era prassi che in famiglia<br />
fosse il capostip<strong>it</strong>e a subentrare<br />
nell’asse ered<strong>it</strong>ario, costringendo<br />
gli altri figli maschi “a darsi pane”<br />
cercando lavoro “fuori terra”. <strong>Il</strong><br />
Casale, ricco di terre e povero di<br />
braccia, fu meta appetibile per<br />
tanti giovani putignanesi e ciò<br />
spiega la presenza, nell’anagrafe<br />
paesana, di molti cognomi comuni,<br />
dai Pinto ai Bianco, ai Netti, dai<br />
Capozza ai Pugliese, ai Laera e ai<br />
Maggipinto, dai Genco ai Laterza<br />
e ai Notarangelo, dai Castellana<br />
ai Masi, ai Morea, ai Campanella,<br />
agli Spinelli.<br />
Restano da precisare, a questo<br />
punto, le origini del nome.<br />
Nei primi tempi il paese, nel primo<br />
atto di fondazione è chiamato<br />
Casa-Vaaz, mal tollerato dagli ab<strong>it</strong>anti.<br />
I quali alla fine, trovarono il<br />
modo di non scontentare il feudatario<br />
e di imporre allo stesso tempo<br />
un nome di loro gradimento:<br />
San Michele.<br />
<strong>Il</strong> conte, poiché era stato scelto<br />
il proprio nome, non se la sentì di<br />
rifiutare e accettò che il suo paese<br />
venisse appunto chiamato San<br />
Michele.<br />
Questo accadeva nel 1619.<br />
Poi bisognerà attendere due<br />
secoli perché il paese diventasse<br />
comune nel 1812 assumendo defin<strong>it</strong>ivamente<br />
il nome di Sammichele<br />
di Bari nel 1861 con l’Un<strong>it</strong>à<br />
d’Italia.<br />
(1 – continua)<br />
<strong>Il</strong> Direttore Franco Deramo e l’intera<br />
Redazione del “<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio”<br />
partecipano al dolore del Capo<br />
Redattore de “La Piazza” Tonio<br />
Deramo per la perd<strong>it</strong>a della cara<br />
Mamma.<br />
N° 3 - APRILE 2010 57
società<br />
Ogni luogo di Puglia<br />
è davvero la tua storia<br />
I paesaggi, prodotti nel tempo lungo della storia dalle “genti vive”<br />
<strong>Il</strong> nuovo paesaggio della Puglia vista dallì’alto<br />
<strong>Il</strong> paesaggio è la memoria visiva<br />
del nostro passato. In esso<br />
si sovrappongono i segni<br />
degli ab<strong>it</strong>anti, delle loro ab<strong>it</strong>udini,<br />
della loro economia, del loro<br />
modo di intendere la v<strong>it</strong>a. Come<br />
prodotto della storia dei suoi ab<strong>it</strong>anti<br />
o di attori esterni, il paesaggio<br />
è un grande patrimonio, un<br />
prodotto unico e irriproducibile.<br />
E, come patrimonio, è un bene comune:<br />
continua ad offrire vantaggi<br />
al singolo ed alla collettiv<strong>it</strong>à e,<br />
perciò, esige tutela, potenziamento,<br />
valorizzazione.<br />
Tuttavia i paesaggi della Puglia<br />
sono a rischio.<br />
I pericoli principali derivano soprattutto<br />
dai comportamenti sociali,<br />
dai processi di sviluppo economico<br />
e dai nuovi stili di v<strong>it</strong>a.<br />
Sotto accusa non sono le trasformazioni<br />
indotte da questi<br />
fattori, ma la maniera in cui esse<br />
avvengono, se non rispettano il<br />
valore del nostro patrimonio. Ad<br />
esempio, la cresc<strong>it</strong>a incontrollata<br />
della superficie edificata, interna<br />
o costiera, in assenza di qual<strong>it</strong>à e<br />
sostenibil<strong>it</strong>à delle trasformazioni,<br />
comporta il progressivo degrado<br />
58<br />
di ROCCO PASTORE *<br />
N° 3 - APRILE 2010<br />
paesaggistico locale, fino alla distruzione.<br />
Come avviene in altre zone<br />
d’Italia o d’Europa, il cui progresso<br />
è basato sull’integrazione tra<br />
paesaggio e produzione (si pensi,<br />
tra tutti, alla Toscana), per un<br />
rilancio compet<strong>it</strong>ivo regionale è<br />
necessario intendere il paesaggio<br />
pugliese, fatto di coste, campagna<br />
ulivetata, vigneti, praterie, campi<br />
di grano, trulli, macchie, masserie,<br />
borghi antichi, come una risorsa<br />
culturale, economica, pol<strong>it</strong>ica<br />
concreta, con cui interagire mediante<br />
interventi di qual<strong>it</strong>à.<br />
<strong>Il</strong> nostro paesaggio è quasi del<br />
tutto prodotto dall’uomo: case di<br />
diverse epoche, muretti a secco,<br />
coltivazioni, strade, infrastrutture<br />
a rete, in alcuni luoghi convivono<br />
ancora integrati produttivamente<br />
ed in un equilibrio percepibile. Ma<br />
spesso, per ignoranza, irresponsabil<strong>it</strong>à<br />
o scelleratezza, paesaggi di<br />
grandissima qual<strong>it</strong>à sono stati rovinati,<br />
violentati e persino distrutti.<br />
Senza andare molto lontano,<br />
basta ricordare i dissodamenti dei<br />
pascoli dell’Alta Murgia, le diverse<br />
forme di inquinamento del suolo,<br />
superficiale o di falda, le costruzioni<br />
a ridosso o all’interno delle<br />
lame.<br />
Da questa logica nel 2007 ha<br />
preso le mosse la formulazione<br />
del PPTR (Piano Paesaggistico Terr<strong>it</strong>oriale<br />
della Regione Puglia), approvato<br />
l’11.01.2010 dalla Giunta<br />
Regionale.<br />
L’obiettivo del PPTR è quello di<br />
stabilire regole condivise di trasformazione<br />
del paesaggio per<br />
conservarne ident<strong>it</strong>à e valori, creare<br />
le condizioni per uno sviluppo<br />
sostenibile per le future generazioni,<br />
che possano considerare il<br />
Paesaggio come elemento del benessere<br />
individuale e sociale.<br />
Questo impegno al miglioramento<br />
riguarda tutti i paesaggi:<br />
non solo quelli “straordinari”, riconosciuti<br />
per la loro eccezionale<br />
bellezza ed importanza, ma anche<br />
quelli ordinari, quelli in cui ogni<br />
giorno le persone vivono e si muovono.<br />
<strong>Il</strong> miglioramento dei paesaggi<br />
influenza la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a di tutti.<br />
Per questo il PPTR non si propone<br />
come un “nemico” che blocca le<br />
“s<strong>it</strong>uazioni” per mezzo del suo apparato<br />
vincolistico, ma come guida<br />
per il rilancio compet<strong>it</strong>ivo, qual<strong>it</strong>ativo<br />
e sostenibile delle attiv<strong>it</strong>à<br />
di trasformazione terr<strong>it</strong>oriale. Le<br />
Sotto accusa<br />
non sono le<br />
trasformazioni<br />
indotte da questi<br />
fattori, ma la<br />
maniera in cui<br />
esse avvengono<br />
norme e gli indirizzi interessano,<br />
ad esempio, l’organizzazione delle<br />
attiv<strong>it</strong>à agricole, la gestione delle<br />
risorse naturali, la progettazione<br />
sostenibile delle aree produttive,<br />
il potenziamento delle fonti energetiche<br />
alternative (eolico, fotovoltaico,<br />
biomasse, ecc.) in integrazione<br />
con la tutela delle risorse<br />
patrimoniali.<br />
Nonostante il PPTR, frutto di un<br />
lavoro di èquipe di tutti gli enti<br />
locali coinvolti, coordinati dalla<br />
Regione e dalla Soprintendenza,<br />
e di un lungo processo partecipativo,<br />
debba completare il suo <strong>it</strong>er<br />
di approvazione presso il Ministero<br />
dei Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali,<br />
sta già portando i primi risultati<br />
in zone particolarmente recettive.<br />
Nel quartiere San Paolo di Bari, ad<br />
esempio, sono stati cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i degli<br />
orti sociali nelle aree a standard di<br />
quartiere mai realizzate, assunti<br />
come buone pratiche all’interno<br />
del Piano.<br />
<strong>Il</strong> processo partecipativo è ancora<br />
aperto: accedendo al s<strong>it</strong>o http://<br />
paesaggio.regione.puglia.<strong>it</strong>/index.<br />
php/osservatorio/introduzione.<br />
html è possibile, previa registrazione,<br />
segnalare buone e cattive<br />
pratiche del paesaggio e candidarle<br />
ai Bandi Regionali per le Buone<br />
Pratiche.<br />
Ci si augura che anche il nostro<br />
<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> comunale sappia recepire<br />
celermente e come compet<strong>it</strong>iva<br />
occasione di progresso gli incentivi,<br />
anche in termini economici,<br />
offerti dal PPTR, per il rilancio della<br />
propria economia e dei propri valori<br />
ident<strong>it</strong>ari e culturali.<br />
* Arch<strong>it</strong>etto<br />
Segr. PPTR - Consulente<br />
* Segreteria Scuola<br />
di Formazione all’impegno<br />
Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />
* ‘plur@le‘ - Associazione<br />
di Promozione Sociale
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