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il Mensile<br />

err<strong>it</strong>orio<br />

del sud-est barese - Anno I n° 3 - aprile 2010 - UN EURO<br />

Diversa!<br />

pag.4<br />

all’interno<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

Ecco il nuovo Sindaco pag.30<br />

Alberobello<br />

Lo scomodo Assessore pag.43<br />

Sammichele di Bari<br />

Lo sfogo in Consiglio pag.10<br />

Lo Scaffale<br />

Una nuova rubrica pag.54


2<br />

Concessionaria BMW Ultramotor - Via delle Fiere - Nuova Zona P.A.I.P. 2 - Tel. 0835 386333 - MATERA<br />

N° 3 - APRILE 2010


l’ed<strong>it</strong>oriale<br />

la Puglia si chiama<br />

sempre più Vendola<br />

E’ F<strong>it</strong>to l’unico vero sconf<strong>it</strong>to di questa tornata elettorale<br />

di FRANCO DERAMO<br />

Ci dovrà pur essere qualcuno<br />

che vince e qualcuno<br />

che perde.<br />

No. Dicono che hanno vinto tutti.<br />

Ma, aldilà delle dichiarazioni, il risultato<br />

parla chiaro.<br />

Dal dato di partenza non si può<br />

prescindere.<br />

<strong>Il</strong> Pdl aveva 2 regioni (Veneto e<br />

Lombardia), adesso ne ha 6. Alle<br />

due si sono aggiunte Piemonte,<br />

Lazio, Campania e Calabria.<br />

<strong>Il</strong> PD aveva 11 regioni.<br />

E’ rimasto con 7: Liguria, Emilia<br />

Romagna, Toscana, Umbria, Marche,<br />

Basilicata, Puglia.<br />

E’ il primo dato.<br />

<strong>Il</strong> secondo è l’elevato <strong>numero</strong> di<br />

astensioni. Uno schiaffo alla pol<strong>it</strong>ica.<br />

<strong>Il</strong> rifiuto della pol<strong>it</strong>ica che diventa<br />

sempre più preoccupante. Un<br />

<strong>it</strong>aliano su tre non ha votato.<br />

Adesso lo chiamano “astensionismo<br />

strutturale”: disaffezione pura?<br />

L’Italia, in Europa, è sempre stata<br />

la nazione con il più elevato tasso di<br />

partecipazione al voto. Un primato<br />

che non vorremmo perdere. Disaffezione<br />

dalla pol<strong>it</strong>ica e dai part<strong>it</strong>i.<br />

Se si analizzano i dati, necessaria-<br />

mente bisogna ripartire, con seren<strong>it</strong>à<br />

e oggettiv<strong>it</strong>à, da questi.<br />

Quando un processo di degrado<br />

diventa inarrestabile, forse è indispensabile<br />

che ci si fermi a valutarne<br />

le ragioni andando in profond<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Il</strong> Governo centrale, la maggioranza<br />

di centrodestra è rafforzata<br />

dal voto, anche se la competizione<br />

è stata regionale e non si è votato in<br />

5 regioni. Altro che declino.<br />

Ma, il Pdl ha dovuto cedere il passo<br />

alla Lega che al Nord ha allargato<br />

la sua penetrazione e ha i numeri<br />

per condizionare sempre più il Governo<br />

dal suo interno. Un successo<br />

che nasce dal radicamento che realizza<br />

nel <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> la scelta strategica:<br />

“la vicinanza ai problemi della<br />

gente paga sempre”.<br />

<strong>Il</strong> Sud ora, più che mai, dovrà fare<br />

i conti con la Lega che vuole il passaggio<br />

rapido al federalismo fiscale.<br />

Saranno dolori.<br />

<strong>Il</strong> Pd abbia il coraggio di ammettere<br />

la sconf<strong>it</strong>ta. Non ricerchi forme<br />

consolatorie di analisi inaccettabili.<br />

Non gli giova nascondere la realtà<br />

dei fatti. Le regioni perse sono tutte<br />

strategiche e determinanti: Piemonte,<br />

Lazio, Campania e Calabria.<br />

Erano tutte rette da governatori del<br />

Pd. <strong>Il</strong> voto li ha sconf<strong>it</strong>ti. Consolia-<br />

moci con la Basilicata e, nonostante<br />

tutto, con la Puglia.<br />

L’IdV raccoglie in maniera crescente<br />

il dissenso dell’antiberlusconismo.<br />

L’Udc mantiene la sua consistenza<br />

numerica ed il suo peso pol<strong>it</strong>ico. C’è<br />

solo da capire come utilizzerà questo<br />

consenso e verso quali scenari<br />

dirigerà il risultato tutto centrista.<br />

Guardiamo ora alla Puglia.<br />

La Puglia, ormai, si chiama sempre<br />

più Nichi Vendola. E Vendola<br />

vince anche su tutte le liste a suo<br />

sostegno. E Vendola non è il Pd. E<br />

Vendola, forte del consenso ricevuto,<br />

guardando al futuro pol<strong>it</strong>ico nazionale<br />

che potrebbe giocare, non<br />

consentirà a nessuno di minare il<br />

suo trionfo con “inquinamenti” nella<br />

nuova Giunta. Non ci sarà posto per<br />

sospettati e per ricatti che potrebbero<br />

muovergli le forze pol<strong>it</strong>iche.<br />

Impari il Pd dal metodo di lavoro<br />

de “Le fabbriche di Nichi”: si metta<br />

a lavorare tra la gente, non si disperda<br />

in estenuanti inutili l<strong>it</strong>igi interni,<br />

intercetti il voto di protesta e<br />

decida una volta per tutte se vuole<br />

essere carne o pesce. La smetta di<br />

inseguire Antonio Di Pietro e i suoi<br />

giudici strillanti. Si dia soprattutto<br />

una struttura interna davvero de-<br />

mocratica.<br />

Intanto, è la seconda volta che<br />

Vendola sconfigge Raffaele F<strong>it</strong>to.<br />

Anzi, come dice la Adriana Poli<br />

Bortone che non ha raggiunto con<br />

la sua lista il fatidico 4%, “Vendola<br />

ringrazi F<strong>it</strong>to per la seconda volta.<br />

E’ grazie a F<strong>it</strong>to se conquista la presidenza<br />

della Regione”. <strong>Il</strong> Pdl ce l’ha<br />

messo proprio tutta a riconsegnare<br />

la Regione al centrosinistra. L’unico<br />

vero sconf<strong>it</strong>to in questa elezione è<br />

F<strong>it</strong>to. Dovute le sue dimissioni, anche<br />

se scontatamente respinte.<br />

Molti hanno avuto difficoltà a<br />

votare Pdl perché il candidato presidente,<br />

Rocco Palese, o era poco<br />

conosciuto ai molti, o è stato considerato<br />

come “l’uomo di … F<strong>it</strong>to”.<br />

Pdl da una parte e Pd dall’altra<br />

ora hanno di che riflettere.<br />

Hanno da riorganizzarsi al loro<br />

interno in questo lungo vuoto elettorale<br />

verso il quale ci stiamo dirigendo.<br />

Tre anni senza votazioni possono<br />

dare l’opportun<strong>it</strong>à a questi part<strong>it</strong>i<br />

di organizzarsi seriamente, di fare<br />

scelte programmatiche adeguate<br />

e di eleggersi una nuova classe dirigente<br />

all’altezza delle attese di un<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> che ha tutte le potenzial<strong>it</strong>à<br />

per rilanciare il suo sviluppo.<br />

N° 3 - APRILE 2010 3


4<br />

di FRANCO DERAMO<br />

Siamo alla vigilia del voto<br />

per il rinnovo delle cariche<br />

all’interno della BCC di Alberobello<br />

e Sammichele di Bari:<br />

Presidente, Consiglio di Amministrazione,<br />

Collegio dei Revisori dei<br />

Conti, Collegio dei Probiviri.<br />

Inutile negarlo. <strong>Il</strong> Presidente<br />

uscente ed il suo Consiglio di Amministrazione,<br />

per quanto sempre<br />

in sella, questa volta - dopo le modifiche<br />

statutarie approvate - si<br />

trovano nella singolare condizione<br />

di chi, a furia di non avere occhi<br />

per vedere e orecchie per sentire,<br />

giorno dopo giorno, si stanno segando<br />

il ramo dell’albero su cui<br />

sono seduti.<br />

Forse non ne hanno consapevolezza<br />

gli amministratori uscenti.<br />

Forse non hanno la possibil<strong>it</strong>à o la<br />

voglia di allungare le antenne per<br />

capire.<br />

E’ molto grave il danno di immagine<br />

che hanno procurato<br />

all’Azienda, alla BCC, con le espulsioni<br />

in massa dei soci che, in più<br />

di una tornata, hanno fatto, in<br />

questo passato mandato. Tutte<br />

con le stesse motivazioni, assolutamente<br />

generiche.<br />

I soci, la vera ricchezza di una<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

Bcc: asso piglia tutto<br />

con elezioni scontate<br />

Ora più che mai sono necessarie scelte etiche coraggiose<br />

BCC, invece, vanno coccolati, se<br />

necessario, sostenuti e stimolati<br />

nelle loro attiv<strong>it</strong>à e nelle loro piccole<br />

o grandi possibil<strong>it</strong>à e bisogni.<br />

Di tutto questo non trapela<br />

niente. Chi è nel bisogno, tace o<br />

soccombe.<br />

Errore imperdonabile le epurazioni<br />

collettive: Presidente e CdA<br />

si sono fatti da soli un danno enorme<br />

e la responsabil<strong>it</strong>à non può<br />

che essere attribu<strong>it</strong>a se non esclusivamente<br />

a loro che ne sono stati<br />

gli artefici.<br />

Non è dato di sapere se nel CdA<br />

c’è stato dibatt<strong>it</strong>o su provvedimenti<br />

così gravi. Invece, dai tempi<br />

di durata di un CdA riportati nei<br />

verbali, c’è solo da dedurre che<br />

le gravi sanzioni adottate verso<br />

le posizioni personali di quasi trecento<br />

soci (un dato eclatante per<br />

una BCC, per una cooperativa che<br />

ha la sua forza proprio nei soci),<br />

sono lì a testimoniarlo.<br />

V<strong>it</strong>o Consoli, il Presidente, continua<br />

indisturbato a farsi autogol.<br />

Non sa neanche dar valore alle<br />

modifiche statuarie fatte lo scorso<br />

anno: lo garantiscono a v<strong>it</strong>a.<br />

<strong>Il</strong> problema è che quelle scelte<br />

non si lim<strong>it</strong>ano a colpire solo i singoli<br />

soci, ma minano la credibil<strong>it</strong>à<br />

dell’immagine della BCC stessa,<br />

forse salvaguardata solo dai dati<br />

finali di gestione.<br />

Mi d<strong>it</strong>e, allora, a cosa servono le<br />

votazioni del prossimo 25 aprile?<br />

Se votare significa scegliere, si sceglie<br />

almeno fra due liste. Se viene<br />

presentata una sola lista, si può<br />

tranquillamente fare a meno di<br />

votare. Basta un solo voto a quella<br />

lista per essere eletti: condannati<br />

ad amministrare.<br />

E’ possibile accettare, secondo<br />

voi, che un momento così alto di<br />

l’inchiesta: Bcc<br />

<strong>Il</strong> presidente V<strong>it</strong>o Consoli legge la relazione di bilancio del 2008<br />

partecipazione possa essere privato<br />

proprio della possibil<strong>it</strong>à di<br />

misurarsi con un’altra lista “antagonista”?<br />

Con altri soci che decidono di<br />

volersi proporre per dare il loro<br />

contributo alla gestione?<br />

Non c’è seconda lista perché è<br />

inutile “partecipare”, tanto, non<br />

si ha dir<strong>it</strong>to ad alcuna rappresentanza<br />

democratica: non dico in<br />

percentuale ai voti che riceve ogni<br />

singola lista, ma almeno in simbo-


l’inchiesta: Bcc<br />

“Necessario<br />

un nuovo<br />

regolamento<br />

elettorale”<br />

lica, seppur minima, assegnazione.<br />

<strong>Il</strong> risultato della volta scorsa parla<br />

chiaro.<br />

Di fatto, siamo arrivati ad un sistema<br />

di gestione assolutista.<br />

Con il vigente regolamento<br />

elettorale per il rinnovo delle cariche<br />

sociali chi è quel pazzo che ha<br />

l’ardire di osare di sfidare un sistema<br />

di potere così garant<strong>it</strong>o?<br />

Nessuno.<br />

Sarebbe da folle.<br />

E se ci dovesse provare, il rischio<br />

è che anzicchè essere considerato<br />

come un socio che ha voglia<br />

di dare il suo contributo, rischia<br />

o viene solo … espulso. Così, al<br />

danno può aggiungersi, come già<br />

accaduto, anche la beffa.<br />

Chi può sanare questa s<strong>it</strong>uazione<br />

a dir poco singolare, certamente<br />

anomala?<br />

Solo l’Assemblea dei Soci, se<br />

correttamente guidata a fare scelte<br />

responsabili da amministratori<br />

illuminati e democratici. In mancanza,<br />

il risultato è e rimane il pateracchio<br />

esistente.<br />

Interessa tutto questo all’IC-<br />

CREA?<br />

Interessa alla Banca d’Italia?<br />

Non saprei dire.<br />

Chi vigila su queste manovre,<br />

su queste distorsioni, su queste<br />

forzature che, ove mai inizialmente<br />

fatte in perfetta buonafede,<br />

determinano questi risultati aberranti<br />

dei quali e sui quali occorre<br />

riflettere con pacatezza durante<br />

tutta la vigenza del mandato?<br />

Ci piacerebbe saperlo. Lo racconteremmo<br />

anche noi, se informati,<br />

a tutti i soci.<br />

In ogni competizione, bisogna<br />

cercare di vincere, mai di stravincere,<br />

annientando magari l’altra<br />

squadra, il candidato concorrente.<br />

L’opposizione, in un sistema<br />

democratico, se non ci fosse, bisognerebbe<br />

inventarsela, costruirla<br />

anche a tavolino. Ovviamente<br />

purchè ci siano le regole giuste<br />

per farlo. Nella nostra BCC non ci<br />

sono le regole per poter creare<br />

una minoranza. Per dare voce a<br />

chi la pensa diversamente da chi<br />

governa.<br />

Esiste, invece, la regola dell’asso<br />

pigliatutto.<br />

E’ l’opposizione che, di fatto, fa<br />

diventare grande un leader, ne<br />

esalta di fatto il lavoro che svolge.<br />

Un simile leader non “z<strong>it</strong>tisce”, non<br />

“annulla” la sua opposizione, non<br />

la espelle, non la sopprime, non<br />

la fa fuori prima che nasca, ma la<br />

chiama, nel rispetto dei ruoli, alla<br />

corresponsabil<strong>it</strong>à democratica,<br />

alla partecipazione. Cresce tutta<br />

la compagine societaria in questo<br />

modo. Ma questo lo fanno i grandi,<br />

gli illuminati, non i tagliatori di<br />

teste: ce lo insegna la storia degli<br />

Stati, dei part<strong>it</strong>i, delle associazioni,<br />

delle cooperative.<br />

Non lo fa certamente chi pensa<br />

che il “nemico” fa solo ombra ed è<br />

da eliminare, forse anche… fisicamente.<br />

La storia ci ha tramandato<br />

tante drammatiche esperienze<br />

non tollerate dai regimi total<strong>it</strong>ari.<br />

Anche in una cooperativa può<br />

accadere questo?<br />

<strong>Il</strong> sistema elettorale, il regolamento<br />

elettorale di fatto fa questo.<br />

Crea questi danni.<br />

Nella BCC di Alberobello e Sammichele<br />

di Bari gli strumenti elettivi<br />

sono privi di etica, non sono<br />

democratici.<br />

Non senza rammarico, possiamo<br />

dire che la nostra è una società<br />

in cui il disvalore assurge a<br />

valore.<br />

<strong>Il</strong> tempo, ove mai le intenzioni<br />

iniziali fossero state accettabili,<br />

hanno dimostrato tutti i lim<strong>it</strong>i di<br />

quella scelta scellerata e le degenerazioni<br />

che da essa nascono.<br />

Se queste cose non le dicessimo<br />

con la franchezza necessaria,<br />

saremmo solo degli ipocr<strong>it</strong>i.<br />

Una cooperativa di cred<strong>it</strong>o solidaristico,<br />

nato da certi principi<br />

e da certi valori, non può nascondersi<br />

questa ver<strong>it</strong>à e trarne le do-<br />

vute conseguenze.<br />

Andiamo a rileggerci tutta la<br />

storia delle gloriose Casse Rurali e<br />

Artigiane da cui deriviamo e di cui<br />

dovremmo esserne la continu<strong>it</strong>à.<br />

Tutto confligge, invece, con la<br />

nostra storia.<br />

Per questo è necessario dirsi<br />

tutta la ver<strong>it</strong>à sino in fondo: solo<br />

rendendo un servizio alla ver<strong>it</strong>à si<br />

può rendere un servizio alla BCC.<br />

I fatti che sono accaduti recentemente<br />

in altri settori strategici<br />

del Paese, ci inducono alla riflessione.<br />

<strong>Il</strong> piccolo, spesso, è il prototipo<br />

di un sistema che si dilata in<br />

maniera negativa.<br />

Niente comunque è irreversibile,<br />

immodificabile. Tutto è perfettibile.<br />

Queste considerazioni, sia chiaro,<br />

non vogliono né possono entrare<br />

nel mer<strong>it</strong>o della gestione.<br />

Ma, se da un lato le vicende che<br />

accadono, la loro etic<strong>it</strong>à organizzativa,<br />

quella che ne disciplina la<br />

rappresentanza, lasciano spazio<br />

ad amare considerazioni sulla<br />

inaccettabile forza di penetrazione<br />

e dilagano a dismisura, dall’altro<br />

lato sono fiducioso che anche<br />

l’attuale classe dirigente, superato<br />

il momento elettorale, vorrà autonomamente<br />

effettuare quella doverosa<br />

riflessione che possa condurla<br />

alla modifica di quelle scelte<br />

regolamentari e organizzative che<br />

sempre più diventano necessarie,<br />

irrinunciabili e indifferibili.<br />

Solo così l’attiv<strong>it</strong>à e lo sviluppo<br />

della BCC diventano centrali, non<br />

l’isolamento del leader temuto,<br />

costretto a circondarsi di soli uomini<br />

“devoti”.<br />

Si, detto chiaramente, serve un<br />

nuovo, democratico, etico regolamento<br />

elettorale.<br />

N° 3 - APRILE 2010 5


Una sentenza che non fa giustizia<br />

6<br />

ingiustizia<br />

è fatta<br />

Abbiamo anticipato nel <strong>numero</strong><br />

precedente che il Tribunale<br />

di Bari ha respinto<br />

il ricorso presentato da alcuni soci<br />

espulsi nel 2007 da soci della Banca<br />

di Cred<strong>it</strong>o Cooperativo di Alberobello<br />

e Sammichele di Bari.<br />

Evidentemente, questa sentenza,<br />

ha “armato” la mano del C.d.A. per<br />

procedere con nuove espulsioni.<br />

Le prime, fatte sub<strong>it</strong>o dopo l’elezione<br />

del Consiglio di Amministrazione<br />

(agosto 2007); le ultime, fatte<br />

alla vigilia del rinnovo delle cariche<br />

sociali (gennaio 2010).<br />

Se l’operato del CdA della BCC ci<br />

è sempre sembrato incomprensibile,<br />

immotivato e in netta contraddizione<br />

con l’essenza stessa<br />

dell’essere banca cooperativa, la<br />

sentenza del Tribunale di Bari, ci<br />

lascia allib<strong>it</strong>i.<br />

Ingiustizia è fatta!<br />

“L’Associazione dei Soci e dei Clienti<br />

della BCC di Alberobello e Sammichele<br />

di Bari ha segu<strong>it</strong>o attentamente<br />

tutto l’<strong>it</strong>er processuale e ha<br />

dato la sua assistenza possibile a<br />

quanti hanno proposto ricorso”, ha<br />

affermato il suo presidente, il prof.<br />

Giuseppe Rotolo.<br />

Abbiamo chiesto al legale, l’avv.<br />

Patrizia Sicoli, di volerci aiutare a<br />

La parola all’esperto<br />

“ab<strong>it</strong>uatevi” mai a<br />

rendere giustizia. Ogni<br />

“Non<br />

sentenza deve provocare<br />

in voi sempre quel senso quasi<br />

religioso di costernazione che vi fece<br />

tremare quando, pretori di prima nomina,<br />

doveste pronunciare la vostra<br />

prima sentenza…Non ammalatevi<br />

mai di quel terribile morbo dei burocrati<br />

che si chiama conformismo…<br />

<strong>Il</strong> giudice che si “ab<strong>it</strong>ua” a rendere<br />

giustizia è come il sacerdote che si<br />

”ab<strong>it</strong>ua” a dire messa”. (P. Calamandrei,<br />

“Elogio dei giudici scr<strong>it</strong>to da<br />

un avvocato”).<br />

Quanti, cultori del dir<strong>it</strong>to e non,<br />

ripongono fede nell’idea che<br />

la giustizia, sia pur tratteggiata<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

di PATRIZIA SICOLI *<br />

capire. La ringraziamo per questo<br />

suo prezioso aiuto che pubblichiamo<br />

integralmente.<br />

Vi inv<strong>it</strong>iamo a leggere attentamente<br />

tutto il cammino fatto, le<br />

motivazioni e le ragioni opposte.<br />

Niente da fare: evidentemente per<br />

il Giudice le stesse sono state considerate<br />

insufficienti.<br />

Eppure, noi abbiamo bisogno di<br />

“credere” nella Giustizia.<br />

Soprattutto quando le sentenze<br />

(come quella di primo grado emessa)<br />

diventano esecutive.<br />

Invece, al danno dell’espulsione,<br />

abbiamo dovuto assistere alla beffa<br />

della condanna e al pagamento<br />

per tutti delle relative spese!<br />

Con una differenza sostanziale: i<br />

soci pagano di tasca loro, la BCC<br />

paga con i soldi della banca, cioè<br />

con i soldi di tutti.<br />

Una lotta impari.<br />

L’espulsione da socio, lo strumento<br />

adottato, con grande potere discrezionale.<br />

Ma, la mia banca è diversa!<br />

Avevamo votato per questo gli<br />

amministratori nel 2007?<br />

Se lo ricorderanno mai quanti, il<br />

25 aprile 2010, andranno “giulivi”<br />

a votare o a “dare” la delega di<br />

voto?<br />

Ci potrà mai essere davvero GIU-<br />

STIZIA?<br />

Quando la mia banca potrà essere<br />

davvero diversa?<br />

F. D.<br />

dall’umana fallibil<strong>it</strong>à, si concretizzi<br />

comunque sulle pronunce rese in<br />

giudizio.<br />

Ed ove il dictum giurisprudenziale,<br />

inopinatamente, neghi<br />

quell’anel<strong>it</strong>o di giustizia, inev<strong>it</strong>abile<br />

è il senso di smarrimento e di sfiducia<br />

nell’ordine giudiziario.<br />

Tale è la sensazione che si avverte<br />

nella lettura della sentenza, di<br />

segu<strong>it</strong>o commentata, dal cui stringato<br />

ord<strong>it</strong>o motivazionale traspare<br />

- a sommesso avviso di chi scrive -<br />

tutta la inconsistenza giuridica ed<br />

iniqu<strong>it</strong>à della decisione resa.<br />

1) <strong>Il</strong> Fatto<br />

<strong>Il</strong> caso giudiziario vede coinvolta<br />

la “Banca di Cred<strong>it</strong>o Cooperativo di<br />

Alberobello e Sammichele di Bari”<br />

che riveste natura giuridica di società<br />

cooperativa a mutual<strong>it</strong>à prevalente.<br />

Nell’agosto 2007, il Consiglio<br />

di Amministrazione deliberava la<br />

esclusione dalla compagine societaria<br />

di circa 224 soci.<br />

La decisione veniva resa nota ai<br />

soggetti attinti da tale provvedimento<br />

con una nota a dir poco generica<br />

e assolutamente priva della<br />

benché minima motivazione.<br />

In altri termini, non si dava contezza<br />

alcuna degli addeb<strong>it</strong>i che a<br />

ciascuno si muovevano e che giustificavano<br />

la sua estromissione.<br />

Solo in sede giudiziaria i soci<br />

esclusi hanno potuto apprendere<br />

le reali ragioni:<br />

- alcuni non avrebbero operato in<br />

modo significativo con la Banca<br />

- alcuni non avrebbero avuto<br />

all’epoca della esclusione alcun<br />

rapporto bancario<br />

- alcuni avrebbero recato danno<br />

alla BCC per aver intentato causa<br />

- alcuni versavano in s<strong>it</strong>uazione<br />

deb<strong>it</strong>oria grave.<br />

2) L’<strong>it</strong>er Giudiziario<br />

Molti dei soci esclusi, r<strong>it</strong>enendo<br />

ingiusta la propria esclusione, hanno<br />

incardinato un giudizio di opposizione<br />

chiedendo l’annullamento<br />

di detta delibera e la riammissione<br />

nella compagine societaria.<br />

Nel corso delle varie fasi procedurali,<br />

il Collegio giudicante ha<br />

tentato più volte di esperire il tentativo<br />

di conciliazione, esortando<br />

vivamente l’Organo sociale della<br />

BCC al riesame di tutte le posizioni<br />

bancarie.<br />

Gli stessi soci esclusi hanno, a<br />

l’inchiesta: BCC<br />

tal fine, formulato istanza di riammissione<br />

chiedendo al C.d.A. di<br />

disporre, previo riesame, la revoca<br />

della delibera di esclusione, con<br />

l’impegno ad attivare entro breve<br />

termine i rapporti bancari r<strong>it</strong>enuti<br />

“non significativi” e ad abbandonare<br />

l’azione giudiziaria intrapresa.<br />

A tale tentativo di bonario<br />

componimento la BCC ha, però,<br />

opposto un immotivato rifiuto.<br />

Siffatta posizione intransigente,<br />

tuttavia, mal si conciliava con le<br />

riammissioni nella compagine societaria<br />

di molti dei ricorrenti, deliberate<br />

sub<strong>it</strong>o dopo l’instaurazione<br />

del giudizio.<br />

Pur persistendo le originarie ragioni<br />

che ne avevano motivato<br />

l’estromissione, singolarmente, alcuni<br />

vengono riammessi!<br />

L’azione giudiziaria intrapresa,<br />

dunque, ha sort<strong>it</strong>o qualche effetto<br />

pos<strong>it</strong>ivo!<br />

<strong>Il</strong> convincimento del Tribunale,<br />

tuttavia, non lasciava ben sperare<br />

sull’accoglimento del ricorso.<br />

Nel corso del procedimento di<br />

mer<strong>it</strong>o, difatti, il Giudice, lasciando<br />

chiaramente intravedere l’es<strong>it</strong>o negativo<br />

della causa, ha inv<strong>it</strong>ato tutti i<br />

soci esclusi a rinunciare agli atti del<br />

giudizio per ev<strong>it</strong>are così la condanna<br />

alle spese di causa.<br />

Non tutti i ricorrenti hanno, tuttavia,<br />

r<strong>it</strong>enuto di accogliere tale<br />

proposta di definizione transattiva<br />

ed il giudizio, anche per la espressa<br />

volontà di alcuni, è così prosegu<strong>it</strong>o<br />

sino alla sentenza. La rinuncia agli<br />

atti, difatti, avrebbe loro precluso il<br />

dir<strong>it</strong>to di impugnare nuovamente<br />

la delibera di esclusione e, pertanto,<br />

di poter riacquisire la qual<strong>it</strong>à di<br />

socio.<br />

Non essendo pervenute tutte le


l’inchiesta: BCC<br />

dichiarazioni di rinuncia, la difesa<br />

della BCC ha r<strong>it</strong>enuto di non accettarne<br />

nessuna ed il Collegio giudicante<br />

si è, così, riservato per la decisione.<br />

La rinuncia agli atti, difatti,<br />

secondo noto principio processualcivilistico,<br />

deve essere “accettata”<br />

dalla controparte perché possa<br />

avere valenza giuridica e consentire<br />

l’abbandono del giudizio.<br />

Questa è la ragione per cui il Tribunale<br />

ha, poi, esteso la pronuncia<br />

a tutti i l<strong>it</strong>isconsorti, ivi compresi i<br />

rinuncianti, rigettando la domanda<br />

dagli stessi avanzata sebbene con<br />

statuizioni che sul piano logico e<br />

giuridico sono indubbiamente eccepibili.<br />

3) I vizi di leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à dedotti<br />

Le ragioni di dir<strong>it</strong>to che hanno<br />

indotto a r<strong>it</strong>enere illeg<strong>it</strong>tima la delibera<br />

di esclusione e, pertanto, ad<br />

impugnarla in sede giudiziaria afferiscono<br />

il procedimento di adozione<br />

e notificazione.<br />

In altri termini, il provvedimento<br />

di estromissione è stato adottato<br />

in spregio alle previsioni statutarie<br />

che ne ordinavano l’<strong>it</strong>er procedimentale.<br />

Questi, i vizi procedurali e di mer<strong>it</strong>o<br />

dedotti in sede giudiziale:<br />

1. estrema generic<strong>it</strong>à ed illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à<br />

della delibera<br />

2. omessa comunicazione ai soci<br />

delle ragioni della esclusione<br />

3. elusione della norma statutaria<br />

art. 14 lett. d) Statuto Sociale<br />

4. null<strong>it</strong>à della clausola statutaria<br />

invocata nella delibera.<br />

3) <strong>Il</strong> difetto di motivazione<br />

della delibera gravata<br />

L’importanza della motivazione<br />

è innegabile ove si consideri che<br />

l’esclusione è, sostanzialmente, un<br />

provvedimento sanzionatorio che,<br />

privando della qual<strong>it</strong>à di socio, lede<br />

gli interessi del soggetto estromesso.<br />

Ebbene, la delibera di esclusione<br />

era, stranamente, sorretta da una<br />

scarna motivazione e le con-testazioni<br />

elevate ai soci articolate in<br />

modo del tutto generico e approssimativo.<br />

Sostanzialmente, vi era una motivazione<br />

unica per tutte le oltre 200<br />

posizioni sociali, parafrasata con<br />

elementari artifici linguistici, ma in<br />

nessuna si dava atto:<br />

a. del tempo da cui il socio non<br />

intratteneva rapporti con la Banca<br />

b. della re<strong>it</strong>erazione della condotta<br />

antisociale ovvero di quel<br />

ripetuto disinteresse del socio che<br />

ai sensi dell’art. 14 lett. d) giustificherebbe<br />

la sua esclusione<br />

c. della ragione o dei cr<strong>it</strong>eri in<br />

virtù dei quali il rapporto era stato<br />

giudicato “non significativo”.<br />

4) L’omesso<br />

richiamo specifico<br />

Molti dei soci sono stati estromessi<br />

in forza dell’art. 14 lett. d)<br />

dello Statuto Sociale.<br />

Ebbene, tale noma interna,<br />

avrebbe potuto trovare applicazione<br />

solo ove il socio avesse mostrato<br />

“nonostante specifico richiamo<br />

del consiglio di amministrazione,<br />

palese e ripetuto disinteresse<br />

per l’attiv<strong>it</strong>à della Società, omettendo<br />

di operare in modo significativo<br />

con essa”.<br />

In altri termini, prima di procedere<br />

alla estromissione del socio,<br />

intesa comunque quale estrema<br />

ratio, detta previsione statutaria<br />

esige che:<br />

1. si proceda ad un previo richiamo<br />

“specifico” ossia individuale<br />

del socio, un mon<strong>it</strong>o che dia atto<br />

e contesti le irregolar<strong>it</strong>à afferenti la<br />

singola posizione bancaria;<br />

2. il disinteresse sia palese e ripetuto.<br />

Tale condizione si rivelava<br />

insussistente per tutti i soci ricorrenti.<br />

Fedelmente al testo normativo,<br />

dunque:<br />

a. il richiamo avrebbe dovuto essere<br />

“specifico”, e non “generico” o<br />

meglio, avrebbe dovuto dare atto<br />

al “singolo” socio del suo specifico<br />

inadempimento;<br />

b. nel periodo compreso tra il<br />

richiamo e la esclusione il C.d.A.<br />

avrebbe dovuto accertare la re<strong>it</strong>erazione<br />

della condotta antisociale<br />

(palese e ripetuto disinteresse per<br />

l’attiv<strong>it</strong>à societaria).<br />

Siffatta previsione statutaria è<br />

stata inspiegabilmente violata.<br />

Nessun richiamo specifico è mai<br />

pervenuto ai soci esclusi.<br />

Pochissimi giorni prima della<br />

esclusione ed in pieno periodo<br />

estivo, i soci ricevono, però, una<br />

nota assolutamente identica con la<br />

quale vengono esortati a cooperare<br />

con la Banca.<br />

<strong>Il</strong> senso di tale inv<strong>it</strong>o non è stato<br />

inteso quale richiamo non rivestendo<br />

quei caratteri di specific<strong>it</strong>à previsti<br />

dalla rifer<strong>it</strong>a norma statutaria.<br />

Nessun riferimento alla posizione<br />

bancaria del socio ed al suo<br />

inadempimento, ma una semplice<br />

esortazione dal tono “amichevole”.<br />

Ma vi è di più!<br />

Siffatta nota, non solo non integrava<br />

gli estremi di un richiamo<br />

specifico ma, cosa ancor più rilevante<br />

è che fosse pervenuta ai soci<br />

nei primi giorni di agosto, in pieno<br />

periodo estivo.<br />

L’esclusione è stata deliberata il<br />

29 agosto, dunque, dopo pochissimi<br />

giorni.<br />

Sia lec<strong>it</strong>o chiedersi in quale<br />

modo sarebbe stato possibile per i<br />

soci esclusi, in pochissimi giorni da<br />

tale “richiamo” e in pieno periodo<br />

estivo, durante il quale molti erano<br />

lontani dalla propria residenza ed<br />

il personale di banca in ferie, darvi<br />

segu<strong>it</strong>o con l’attivazione di nuovi<br />

rapporti bancari.<br />

5) Le celate ragioni<br />

della esclusione<br />

Per conoscere le ragioni sottese<br />

alla propria esclusione i soci hanno<br />

dovuto adire, sopportandone il costo,<br />

l’Autor<strong>it</strong>à Giudiziaria.<br />

La nota che informava della estromissione<br />

consisteva, di fatto, in un<br />

modulo prestampato, assolutamente<br />

identico, per tutti i 224 soci<br />

esclusi, nella forma e nei contenuti,<br />

del seguente tenore letterale:<br />

“il Consiglio di Amministrazione,<br />

previo accertamento, nella<br />

seduta del 29.08.2007 ha deliberato<br />

la Sua esclusione da questa<br />

Società, a norma dell’art.14 dello<br />

Statuto vigente.”<br />

La struttura di siffatta comunicazione<br />

è - per pacifica giurisprudenza<br />

– assolutamente priva di valid<strong>it</strong>à<br />

giuridica atteso che:<br />

1. non informa circa la condotta<br />

contraria ai doveri sociali ascr<strong>it</strong>ta al<br />

singolo socio che ne avrebbe leg<strong>it</strong>timato<br />

la sua estromissione;<br />

2. invoca la norma interna di cui<br />

all’art. 14 Statuto Sociale omettendo<br />

di indicare quale delle svariate<br />

e dissimili ipotesi normative ivi tipizzate<br />

sia stata applicata a ciascun<br />

escluso;<br />

3. non allega (né può supplire) il<br />

vero provvedimento espulsivo, ossia<br />

la delibera gravata.<br />

La comunicazione degli addeb<strong>it</strong>i<br />

che motivano la estromissione -<br />

statuisce la Suprema Corte - è condizione<br />

imprescindibile per poter<br />

allestire una valida difesa nel mer<strong>it</strong>o.<br />

(Cass. 19 novembre 1979, n.<br />

6027; C. Cass. 9 maggio 2008, n.<br />

11558).<br />

Ai soci esclusi pertanto era stato<br />

negato:<br />

1. il dir<strong>it</strong>to di conoscere le ragioni<br />

della propria estromissione<br />

2. il dir<strong>it</strong>to di apprestare una valida<br />

difesa nel mer<strong>it</strong>o.<br />

In altri termini, il socio estromesso,<br />

non conoscendo la reale ragione<br />

della sua esclusione, non può<br />

validamente difendere la sua posizione<br />

in giudizio.<br />

5) La indeterminatezza<br />

della norma statutaria<br />

E’ noto il principio secondo cui<br />

N° 3 - APRILE 2010 7


una norma strutturata in modo generico<br />

consente, attraverso le sue<br />

maglie, interpretazioni ed applicazioni<br />

arb<strong>it</strong>rarie.<br />

Tale è la considerazione fatta in<br />

8<br />

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N° 3 - APRILE 2010<br />

ordine alla norma statutaria, art. 14<br />

Statuto Sociale, applicata dal C.d.A.<br />

Detta previsione difetta visibilmente<br />

del requis<strong>it</strong>o di tassativ<strong>it</strong>à e<br />

determinatezza nella parte in cui<br />

Le ultime di Gustavo<br />

Risultati elettorali: di pessima Lega.<br />

Palese con F<strong>it</strong>to. No. SconF<strong>it</strong>to.<br />

I non eletti: Raffaele Nigro, ovvero Nigro amaro.<br />

Michele Salomone: l’Italia dei dolori.<br />

Giovanni Scopertino.<br />

L’argomento del giorno: pedofollia.<br />

Puglia: Regione da enucleare.<br />

Montaguto: la Puglia ha perso il treno.<br />

La ferrovia frana: il Governo frena!<br />

Musica nordista: la “Bossinova”.<br />

Fini. <strong>Il</strong> destino francese di Fini: Finì.<br />

<strong>Il</strong> dramma di Bari: sono fin<strong>it</strong>i i baresi. Infatti due sono Tarantini, una è<br />

Cosentino, uno è Emiliano, uno è Tedesco, uno è Greco, uno è Russo,<br />

uno è Palese, uno è Mantovano, uno Amalf<strong>it</strong>ano, uno Leccese e uno è<br />

Sannicandro.<br />

<strong>Il</strong> Cavaliere ha vis<strong>it</strong>ato Milano:<br />

- Eccellenza cosa l’ha colp<strong>it</strong>a di più? “<strong>Il</strong> Duomo”.<br />

Emergency: fuoriStrada.<br />

Buttiglione: che fiasco!<br />

<strong>Il</strong> Petruzzelli rischia di crollare: bisogna rifare le Fondazioni!<br />

<strong>Il</strong> mondo del calcio sotto processo: tutti Moggi Moggi!<br />

Gillet: Cap<strong>it</strong>ano di Ventura.<br />

Bari: squadra di sVentura.<br />

Gustavo Delgado<br />

definisce “genericamente” quelle<br />

fattispecie riservate alla discrezional<strong>it</strong>à<br />

del C.d.A. consentendogli<br />

di sussumervi qualsiasi condotta<br />

del socio che, a suo mero arb<strong>it</strong>rio,<br />

arrechi danno alla Banca.<br />

Si pensi che a molti dei soci estromessi<br />

è stata contestata l’assenza<br />

di rapporti bancari “significativi”.<br />

Ma quando i rapporti devono r<strong>it</strong>enersi<br />

tali?<br />

La norma non pone alcun cr<strong>it</strong>erio<br />

discretivo né chiarisce il<br />

senso della condizione di “significativ<strong>it</strong>à”.<br />

<strong>Il</strong> t<strong>it</strong>olare di un semplice conto<br />

corrente (si pensi ad un pensionato)<br />

le cui operazioni bancarie si lim<strong>it</strong>ano<br />

alla movimentazione del conto,<br />

come per molti dei soci esclusi,<br />

opera in modo significativo?<br />

6) La sentenza<br />

<strong>Il</strong> Tribunale di Bari ha reso una<br />

sentenza a dir poco iniqua e lo stesso<br />

impianto argomentativo che<br />

sorregge il decisum si rivela inspiegabilmente<br />

contradd<strong>it</strong>torio.<br />

Accedendo alla singolare tesi patrocinata<br />

dal Giudicante, difatti:<br />

1. la delibera non deve essere trasmessa<br />

in forma integrale, pur dovendo<br />

risultare idonea a rendere<br />

edotto il socio delle ragioni della<br />

esclusione.<br />

Sia lec<strong>it</strong>o chiedersi dove siano,<br />

nella rifer<strong>it</strong>a nota informativa, le<br />

ragioni sottese alle singole esclu-<br />

l’inchiesta: BCC<br />

sioni.<br />

Questo il testo notificato a tutti i<br />

soci esclusi: “<strong>Il</strong> Consiglio di Amministrazione,<br />

previo accertamento,<br />

nella seduta del 29.08.2007 ha deliberato<br />

la Sua esclusione da questa<br />

Società, a norma dell’art.14 dello<br />

Statuto vigente.”<br />

Non ve ne è traccia alcuna!<br />

2. La prolungata mancanza di<br />

rapporti o di rapporti significativi<br />

con la Banca sarebbe grave inadempimento.<br />

Traspare chiaramente l’adozione<br />

da parte del Giudicante di un cr<strong>it</strong>erio<br />

di valutazione della condotta tenuta<br />

dai soci esclusi ingiustamente<br />

più rigoroso rispetto a quello riservato<br />

all’Organo sociale.<br />

Mentre la mancanza di rapporti<br />

significativi sarebbe grave inadempimento<br />

del socio leg<strong>it</strong>timante<br />

la sua estromissione, la evidente<br />

e provata violazione delle norme<br />

sociali ad opera del C.d.A. non sarebbe,<br />

per contro, suscettiva di condanna<br />

alcuna.<br />

Con buona pace dei principi<br />

che ordinano il rapporto societario,<br />

il dovere di osservare lo Statuto<br />

Sociale graverebbe, dunque,<br />

solo sui soci che, cosa ancor più<br />

grave, di detto rapporto, sono la<br />

parte più debole.<br />

3. Le cause di esclusione contemplate<br />

dalla norma statutaria sarebbero<br />

determinabili.<br />

<strong>Il</strong> dictum giurisprudenziale, poi,<br />

non è affatto condivisibile per quel<br />

che concerne la null<strong>it</strong>à della norma<br />

interna di cui all’art. 14.<br />

La determinabil<strong>it</strong>à di una fattispecie<br />

consente – com’è noto –<br />

ampi margini di discrezional<strong>it</strong>à e<br />

nessuna certezza vi è che l’esercizio<br />

di tale potere non trasmodi poi in<br />

arb<strong>it</strong>rio.<br />

Tale pronuncia, dunque, ha fin<strong>it</strong>o<br />

per leg<strong>it</strong>timare una esclusione innegabilmente<br />

ingiusta perché resa<br />

in stridente contrasto con il noto<br />

principio di mutual<strong>it</strong>à cooperativa<br />

e con il modello di banca “etica e<br />

solidale” cui la BCC dovrebbe tendere.<br />

“Giacchè il Giudice non siede per<br />

amministrare secondo favore la giustizia,<br />

ma per giudicare se-condo<br />

giustizia. Egli ha giurato infatti non<br />

di favorire a suo capriccio il tale o il<br />

tal altro, ma di giudicare secondo le<br />

leggi”. (Platone, Apologia di Socrate).<br />

Per muovere gli animi ad una riflessione<br />

cr<strong>it</strong>ica.<br />

* Avvocato<br />

patriziasicoli@libero.<strong>it</strong>


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N° 3 - APRILE 2010 9


10<br />

di VALENTINO SGARAMELLA nunciata: il Consiglio comunale.<br />

Si è “sfogata”, finalmente.<br />

Sì, Consiglio comunale<br />

ridotto a sfogatoio: gravissimo.<br />

Deprimente, mortificante per<br />

chi assiste, vergognoso per la<br />

protagonista.<br />

L’assessore alla Cultura ed<br />

all’Ambiente del Comune di Sammichele<br />

di Bari, Alessandra Morgese,<br />

ha perso la calma. Finora,<br />

forse, era riusc<strong>it</strong>a a contenersi.<br />

Nel corso dell’ultimo Consiglio<br />

comunale, invece, non vedeva<br />

l’ora di svolgere la sua arringa. E’<br />

sal<strong>it</strong>a in “cattedra”. Pensava forse<br />

di essere a scuola: poveri bambini!<br />

Un lunghissimo intervento preliminare.<br />

L’estrema perorazione.<br />

Che disastro: una reazione<br />

scomposta.<br />

Una mortificante, scadente iniziativa,<br />

disdicevole sia del ruolo<br />

di consigliere, di pubblico amministratore,<br />

soprattutto offensiva<br />

del luogo nel quale è stata pro-<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

Organismo ormai ridotto a luogo<br />

delle invettive e degli improperi,<br />

dell’isteria e delle contumelie.<br />

Spettacolo, sì tale è stato, senza<br />

pagare biglietto, indegno ed<br />

indecente.<br />

Consumato nel silenzio e con<br />

l’assenso di Sindaco (spettatore<br />

muto e indifferente) e di otto<br />

consiglieri di maggioranza che<br />

hanno lasciato fare senza profferir<br />

parola, da Laera capogruppo<br />

(di chi?) a Spinelli V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

(veterano della pol<strong>it</strong>ica dal quale,<br />

invano, aspettiamo di meglio), a<br />

Dina Munno che, non sappiamo<br />

se e quanto condivide simili bassezze,<br />

trincerata dietro l’eterna<br />

gomma masticata.<br />

E poi, sapete tutti che altri consiglieri<br />

(Magistro e Perrucci)<br />

questo ruolo lo svolgono a mille<br />

chilometri di distanza o per corrispondenza.<br />

Per car<strong>it</strong>à: assenti<br />

giustificati!!!<br />

Questa volta, assente pure il<br />

vice sindaco Leonardo Decataldo.<br />

Sammichele di Bari<br />

lo sfogo!<br />

offesa al Consiglio Comunale<br />

<strong>Il</strong> tutto con buona pace del<br />

“buon governo”, della ricerca e<br />

della costruzione del “bene comune”,<br />

per sollevare una comun<strong>it</strong>à<br />

che affossa nella paralisi e nel<br />

degrado più totale.<br />

Immediatamente dopo l’ultima<br />

nota dell’Inno tricolore, in<br />

apertura di seduta, ha chiesto nevroticamente<br />

la parola Alessandra<br />

Morgese, dando v<strong>it</strong>a ad una<br />

plateale esibizione che di pol<strong>it</strong>ico<br />

non ha nulla. L’intento, evidentemente,<br />

era quello di riversare un<br />

bidone di rifiuti sui banchi della<br />

minoranza, e non solo. Parliamo<br />

di rifiuti pol<strong>it</strong>ici, non dell’amianto<br />

che, è sempre l’Assessore che<br />

parla, desidera incapsulare sulla<br />

propria testa. Non dei 10 frigoriferi<br />

che, a detta dello stesso Assessore,<br />

si accumulano in prossim<strong>it</strong>à<br />

dei cassonetti. Preoccupa<br />

che, inconsciamente, la Morgese<br />

dimostra di non sentirsi adeguata<br />

al ruolo. Lo testimonia anche il<br />

fatto che talvolta si rivolge al capogruppo<br />

della minoranza con<br />

l’appellativo di “sindaco Boscia”,<br />

con buona pace del sindaco Tateo<br />

che dimostra di essere sempre<br />

più come su un ring: “suonato”,<br />

passivo, v<strong>it</strong>tima anche del<br />

fuoco amico.<br />

Ma cosa è accaduto?<br />

Anz<strong>it</strong>utto, l’Assessore, con fare<br />

e con dire minaccioso, ha fatto<br />

una premessa e una promessa:<br />

“Mi assenterò ogni volta che la<br />

minoranza convocherà un Consiglio<br />

comunale, quando c’è solo da<br />

discutere un suo ordine del giorno.<br />

Adesso governiamo noi, sembra<br />

invece che a governare siate voi!!”<br />

ciò, a giustifica delle sue recenti<br />

continuative assenze dalla massima<br />

Assise democratica. Questo<br />

perchè, a suo dire, quello posto<br />

in essere dall’opposizione è “il teatrino<br />

della pol<strong>it</strong>ica”, un palcoscenico<br />

ove esibirsi.<br />

Queste affermazioni sono di<br />

inaud<strong>it</strong>a grav<strong>it</strong>à!<br />

Sono inaccettabili, antidemocratiche.<br />

Sono lontane anni luce<br />

da quello che deve essere il Consiglio<br />

comunale. Sono offensive<br />

del ruolo della minoranza e della


Sammichele di Bari<br />

stessa maggioranza.<br />

L’assessore Morgese, forse, non<br />

sa, ma dovrebbe sapere, che in<br />

una ist<strong>it</strong>uzione i ruoli sono impersonali<br />

e obbligatori.<br />

La maggioranza e la minoranza<br />

sono lì a rappresentare fette<br />

dell’intero elettorato, non le<br />

proprie persone. Non viviamo in<br />

regime assembleare, ma in una<br />

democrazia rappresentativa. Un<br />

governo ha l’onere e l’onore di<br />

amministrare. La minoranza ha il<br />

dir<strong>it</strong>to e dovere di fare le pulci. E’<br />

l’organo di controllo sull’attiv<strong>it</strong>à<br />

amministrativa. Sulla qual<strong>it</strong>à di<br />

questa opposizione (finalmente<br />

fatta nel mer<strong>it</strong>o, non con superficial<strong>it</strong>à),<br />

come su quello della<br />

maggioranza, deciderà il popolo<br />

sovrano, non Alessandra Morgese.<br />

Se l’Assessore si arroga il<br />

dir<strong>it</strong>to di sost<strong>it</strong>uirsi anche alla<br />

minoranza, a rischio è la tenuta<br />

democratica del sistema.<br />

C’è presunzione, povertà pol<strong>it</strong>ica,<br />

in tutto questo. E, chissà, una<br />

recond<strong>it</strong>a superbia derivante da<br />

un frainteso ruolo di amministra-<br />

tore. Ma un ministro è servo della<br />

comun<strong>it</strong>à, non il suo padrone.<br />

Sarebbe stato sufficiente liquidare<br />

in poche battute la questione.<br />

Se un consigliere rivolge un’accusa,<br />

devi lim<strong>it</strong>arti a dimostrare<br />

la correttezza del tuo comportamento.<br />

La calma e la freddezza<br />

derivano dal fatto che tu non hai<br />

nulla di personale contro il consigliere<br />

Filippo Boscia. Perchè,<br />

invece, ricordare i contenuti di<br />

un colloquio non ist<strong>it</strong>uzionale<br />

con l’allora Sindaco in cui Boscia<br />

avrebbe ricordato di avere tenuto<br />

sulle ginocchia la Morgese<br />

quando era bambina? Cosa c’entra<br />

questo con l’amministrazione<br />

di un Comune? E perchè rifare la<br />

storia del padiglione multimediale,<br />

con tutti i dettagli, del sansificio<br />

e di 5 anni di giunta Boscia, visto<br />

che l’accusa si riferiva ad una<br />

gara d’appalto?<br />

La lista Tateo ha vinto le elezioni.<br />

Ora è costretta a governare. Se<br />

l’opposizione rivolge una cr<strong>it</strong>ica,<br />

non puoi difenderti ricordando<br />

gli errori altrui, quasi a dare in<br />

pasto una giustificazione che<br />

leg<strong>it</strong>timi il detto: tutti colpevoli,<br />

nessun colpevole.<br />

A propos<strong>it</strong>o di comp<strong>it</strong>i e doveri,<br />

l’Assessore sostiene che la firma<br />

su quella busta sarebbe legata ad<br />

una mera “presenza testimoniale”.<br />

Richiesta da chi, da quale norma?<br />

Cost<strong>it</strong>uirsi testimoni perché<br />

possano emergere illegal<strong>it</strong>à o vedersi<br />

giudicata, la gara del panettone<br />

di Natale, illeg<strong>it</strong>tima o poco<br />

trasparente?<br />

Perpless<strong>it</strong>à, errori e dubbi restano<br />

tutti. La grav<strong>it</strong>à resta. Un<br />

Assessore firma per rendere leg<strong>it</strong>tima<br />

la procedura con cui si è svolta<br />

una gara d’appalto e la decisione<br />

che ha sanc<strong>it</strong>o quale sarebbe<br />

stata l’offerta più vantaggiosa<br />

per l’ente. Ossia, l’amministratore<br />

si arroga, in tal modo, un ruolo di<br />

supervisione della gara. <strong>Il</strong> rischio<br />

di un potenziale interesse privato<br />

in un atto d’ufficio resta.<br />

Restano soprattutto la grav<strong>it</strong>à<br />

delle affermazioni fatte circa ruolo<br />

e funzionamento del Consiglio<br />

comunale.<br />

<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo non<br />

può tacere, non può consentire<br />

che quell’Organismo sia il vom<strong>it</strong>atoio<br />

di risentimenti personali,<br />

fatto con la presunzione di voler<br />

dare… una lezione.<br />

Qualcuno, dai part<strong>it</strong>i, dia un segno<br />

di resipiscenza. Spieghi che<br />

lì, anche se si è maestro o maestra<br />

nella professione, di fronte non ci<br />

sono alunni (che a scuola mer<strong>it</strong>ano<br />

comunque grande rispetto e<br />

attenzione), ma rappresentanti<br />

del popolo, democraticamente<br />

eletti: da rispettare nei ruoli di<br />

maggioranza e di minoranza.<br />

Chiediamo al Sindaco Tateo:<br />

perché tace? Possibile che chi<br />

governa debba farsi scippare sistematicamente<br />

l’iniziativa dalla<br />

minoranza? La Morgese deve<br />

prendersela con il primo c<strong>it</strong>tadino<br />

e con sé stessa se non si ha<br />

nulla da proporre al pubblico dibatt<strong>it</strong>o.<br />

Altro che assentarsi!<br />

Chi ha bisogno di sfogarsi, invece,<br />

vada altrove, non offenda il<br />

Consiglio comunale.<br />

N° 3 - APRILE 2010 11


Una mensa... senza soldi<br />

ma accade anche questo<br />

Varata una spesa per i pasti nella scuola senza copertura finanziaria<br />

12<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

riunione di Consiglio<br />

comunale aveva<br />

L’ultima<br />

altri argomenti in discussione.<br />

Anz<strong>it</strong>utto, la ist<strong>it</strong>uzione di<br />

un servizio di mensa scolastica<br />

per la scuola secondaria di primo<br />

grado. Esaminiamo in breve<br />

il provvedimento. Si tratta di un<br />

cosiddetto servizio a domanda<br />

individuale. In pratica, il Comune<br />

gestisce un’attiv<strong>it</strong>à utilizzata su<br />

richiesta specifica dell’utente, i<br />

gen<strong>it</strong>ori degli alunni che per due<br />

giorni la settimana usufruiscono<br />

della mensa per i propri figli. Per<br />

questo servizio, il Comune affida<br />

l’acquisto delle derrate alimentari,<br />

il trasporto dei pasti, la cucina,<br />

la distribuzione delle pietanze e<br />

pulizia dei tavoli ad una d<strong>it</strong>ta specializzata.<br />

Per il costo, il Comune provvede<br />

in parte, ma le famiglie compartecipano.<br />

Nel caso di Sammichele di Bari,<br />

il rapporto contrattuale con la<br />

d<strong>it</strong>ta è scaduto il 31 marzo 2010.<br />

L’Amministrazione comunale ha<br />

l’intenzione di procedere in regime<br />

di proroga per proseguire<br />

fino al termine dell’anno scolastico.<br />

Per ogni pasto il costo è pari<br />

a 2,70 euro. E’ evidente che l’en-<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

te locale sopporta una spesa. Va<br />

quantificata. L’assessore con delega<br />

alla Pubblica istruzione, Linda<br />

Savino V<strong>it</strong>tore, si è presentata in<br />

Aula senza uno straccio di previsione<br />

di spesa.<br />

Ma c’è di più.<br />

<strong>Il</strong> Testo Unico degli Enti Locali,<br />

all’articolo 172, comma 1 lettera<br />

e) stabilisce che al bilancio di<br />

previsione sono allegati vari documenti<br />

tra cui “le deliberazioni<br />

con le quali sono determinati, per<br />

l’esercizio successivo, le tariffe [...]<br />

per i servizi locali, nonché, per i<br />

servizi a domanda individuale, i<br />

tassi di copertura in percentuale<br />

del costo di gestione dei servizi<br />

stessi”.<br />

<strong>Il</strong> problema è che il bilancio di<br />

previsione, che, per legge, dovrebbe<br />

essere approvato ad inizio<br />

anno, non è stato ancora presentato<br />

al Consiglio comunale. Vecchie<br />

ab<strong>it</strong>udini, comuni alle Giunte<br />

di vario colore.<br />

Nel bilancio di previsione, per<br />

ciascuna spesa è prevista la copertura<br />

finanziaria. Ossia, devi<br />

dimostrare con quali entrate puoi<br />

coprire quella spesa. Non puoi<br />

prevedere una spesa se non l’hai<br />

per tempo inser<strong>it</strong>a in un appos<strong>it</strong>o<br />

cap<strong>it</strong>olo del bilancio di previsione.<br />

E’ illeg<strong>it</strong>timo. Ed è anche rischioso.<br />

Sammichele di Bari<br />

Se il bilancio di previsione, per<br />

assurdo, non dovesse essere approvato,<br />

chi pagherebbe in solido<br />

dinanzi alla Corte dei Conti?<br />

A fronte di tutto questo ed all’incalzare<br />

della minoranza che si infilava<br />

al volo nelle maglie larghe<br />

di un provvedimento illeg<strong>it</strong>timo,<br />

l’assessore Savino V<strong>it</strong>tore pensava<br />

di metterci una toppa in questo<br />

modo: “<strong>Il</strong> servizio è a carattere<br />

sperimentale, serve per valutare<br />

eventuali cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à”. Difficile da credere.<br />

La mensa viene affidata alla<br />

stessa d<strong>it</strong>ta con la quale è scaduto<br />

il contratto, il 31 marzo. Lo stanno<br />

rinnovando per consentire<br />

l’espletamento del servizio fino al<br />

termine dell’anno scolastico, ossia<br />

al 31 maggio.<br />

<strong>Il</strong> problema è che il servizio, comunque,<br />

non può essere avviato<br />

prima dell’approvazione del bilancio<br />

di previsione, ossia dopo la<br />

metà di aprile. Quindi, si approva<br />

una deliberazione illeg<strong>it</strong>tima in<br />

tutta fretta per un mese di durata<br />

del servizio.<br />

La risposta della Savino V<strong>it</strong>tore:<br />

“Nell’approvando bilancio di previsione<br />

2010, andremo a modificare<br />

le tariffe relative ai servizi a<br />

domanda individuale”.<br />

Questa è la classica risposta di<br />

chi non sa cosa dire ma deve pur<br />

dire qualcosa.<br />

<strong>Il</strong> problema è completamente<br />

diverso.<br />

Non puoi approvare un impegno<br />

di spesa prima del bilancio.<br />

La domanda finale è: perchè tutta<br />

questa frenesia nel non volere<br />

attendere? Che rapporti esistono<br />

con la d<strong>it</strong>ta che è affidataria?<br />

Ma non finisce qui.<br />

<strong>Il</strong> punto successivo all’ordine<br />

del giorno dei lavori, prevedeva<br />

l’approvazione di un Regolamento<br />

della mensa scolastica.<br />

La minoranza ha chiesto di apportare<br />

delle modifiche. C’è stata<br />

una riunione ristretta con Maria<br />

Costantina Ieva, Segretaria comunale,<br />

alla presenza dei rappresentanti<br />

di maggioranza e minoranza.<br />

Ne è nato uno scontro. La<br />

minoranza accusava la Segretaria<br />

di aver perso la calma, contestando<br />

l’ora ormai tarda (le 22:00). Al<br />

rientro, il Sindaco si faceva latore<br />

delle scuse della funzionaria. Ma<br />

la tensione pol<strong>it</strong>ica permaneva.<br />

Lo stesso Assessore V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli ad un certo punto,<br />

levatosi in piedi, ha esclamato<br />

ai suoi colleghi di maggioranza:<br />

“quando ero in minoranza, a me è<br />

stata sempre data la possibil<strong>it</strong>à di<br />

portare modifiche sui regolamenti<br />

comunali”.<br />

E, colpo di scena, gli assessori<br />

Dina Munno e V<strong>it</strong>o Leonardo Spinelli<br />

si sono astenuti, al momento<br />

di votare.<br />

<strong>Il</strong> Regolamento è stato approvato<br />

con una maggioranza risicata<br />

viste le assenze del vice-Sindaco,<br />

Leonardo De Cataldo e dei consiglieri<br />

Mauro Magistro e Giuseppe<br />

Perrucci.<br />

Una maggioranza allo sbando.


Sammichele di Bari<br />

<strong>Il</strong> Sindaco Tateo insieme al Segretario Comunale Ieva<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

che, nel precedente<br />

Consiglio co-<br />

E’accaduto<br />

munale, l’assessore alla<br />

Cultura ed all’Ambiente Alessandra<br />

Morgese era assente. L’organo<br />

consiliare era stato convocato<br />

dalla minoranza, come sempre<br />

più spesso accade. E’ scontato che<br />

se una maggioranza non ha argomenti<br />

da proporre per mesi, si<br />

desume che la comun<strong>it</strong>à non ha<br />

problemi. Quello è il paese delle<br />

meraviglie, in cui tutto funziona<br />

alla perfezione. Ed è naturale che<br />

la minoranza ne approf<strong>it</strong>ti per convocare<br />

un Consiglio comunale.<br />

<strong>Il</strong> capogruppo di minoranza Filippo<br />

Boscia aveva sollevato una<br />

questione relativa ad un appalto le<br />

cui procedure si sono dimostrate<br />

perlomeno anomale. E la questione<br />

riguardava in prima persona la<br />

Morgese. In poche parole, la Regione<br />

Puglia mette a disposizione<br />

45 mila euro di finanziamento statale.<br />

Altri 5 mila sono comunali. E’<br />

un Accordo di Programma Quadro<br />

denominato “Fonti della storia”. Si<br />

tratta della revisione e pubblicazione<br />

dell’inventario dell’archivio<br />

storico comunale. La gara d’appalto<br />

serviva ad aggiudicare questi<br />

lavori ad una d<strong>it</strong>ta specializzata<br />

nel settore. I problemi sono due.<br />

Anz<strong>it</strong>utto, il Comune bandisce<br />

la gara. Si presume che intenda<br />

consentire la partecipazione al<br />

maggior <strong>numero</strong> possibile di imprese.<br />

Questo serve all’ente locale<br />

per scegliere l’offerta più vantaggiosa.<br />

In tal caso, devi rendere<br />

pubblico e preannunciare con largo<br />

anticipo i termini ed i contenuti<br />

della gara e la documentazione<br />

richiesta. Devi dare alle imprese di<br />

Giovinazzo o Minervino Murge,<br />

poniamo il caso, il tempo per preparare<br />

la documentazione necessaria.<br />

Altrimenti, parteciperà una<br />

sola impresa, quella. In questo<br />

caso, hai dato due giorni di tempo,<br />

rispetto alla chiusura dei termini.<br />

Nemmeno Mandrake sarebbe<br />

in grado di preparare quanto<br />

richiesto per partecipare alla gara.<br />

E’ una questione di una semplic<strong>it</strong>à<br />

sconvolgente.<br />

Infatti, si è presentata soltanto<br />

la Società Palingenesi SaS, con<br />

sede legale a Mottola (Ta). Poi, si è<br />

scoperto che anche la documentazione<br />

di quest’ultima era carente.<br />

Ma è passata lo stesso. Su questo<br />

l’assessore Morgese non ha forn<strong>it</strong>o<br />

risposte convincenti. <strong>Il</strong> secondo<br />

problema riguardava la presenza<br />

di una firma per esteso dell’Assessore<br />

sulla busta contenente<br />

l’offerta, in sede di aggiudicazione<br />

dell’appalto. E’ illegale che un amministratore<br />

comunale partecipi<br />

alla commissione aggiudicatrice,<br />

per evidente potenziale interesse<br />

privato negli atti di un ufficio pub-<br />

Se due giorni<br />

sembran pochi<br />

<strong>Il</strong> fatto: ricostruzione di un appalto anomalo<br />

blico. La Morgese ha dichiarato che<br />

la sua era solo una mera presenza<br />

testimoniale, richiesta dal Segretario<br />

comunale. In sostanza, l’amministratore<br />

avrebbe adempiuto alla<br />

semplice richiesta di sottoscrivere<br />

che le procedure burocratiche della<br />

gara d’appalto erano regolari e<br />

che tutto era leg<strong>it</strong>timo. Insomma,<br />

tanto rumor per nulla o un misto<br />

di ingenu<strong>it</strong>à, imprudenza ed un<br />

pizzico di presunzione?<br />

Centro Vacanze Cugnana Verde Srl<br />

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N° 3 - APRILE 2010 13


14<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

Sammichele di Bari<br />

immobili comunali in vend<strong>it</strong>a?<br />

Un’assemblea pubblica per parlare delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à del bilancio, ma il grande assente è proprio il bilancio<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

Quando si fa qualcosa nel<br />

verso della trasparenza e<br />

del metodo partecipativo<br />

alle scelte che bisogna fare per il futuro<br />

del nostro Paese, non possiamo<br />

che essere daccordo e plaudere.<br />

Ma pensiamo che, proprio in virtù<br />

di quella necessaria partecipazione<br />

dei c<strong>it</strong>tadini, sia indispensabile, allora,<br />

per coerenza e per etica pol<strong>it</strong>ica,<br />

mettere le carte sul tavolo e parlare<br />

chiaro.<br />

L’Amministrazione comunale, nei<br />

giorni scorsi, ha organizzato una<br />

pubblica assemblea con un importantissimo<br />

argomento “Cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à di<br />

bilancio e programmazione pubblica”<br />

tra recupero e rilancio del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Sul piatto della bilancia, sostanzialmente,<br />

alcune esigenze di bilancio,<br />

per il pagamento di deb<strong>it</strong>i divenuti<br />

urgentissimi.<br />

L’’Amministrazione si trova a dover<br />

fronteggiare, a suo dire, spese<br />

fuori bilancio, per le quali sta valutando<br />

anche l’ipotesi di dismettere,<br />

vendere, affidare in gestione a terzi<br />

e comunque monetizzare alcuni immobili<br />

comunali.<br />

<strong>Il</strong> sindaco Natale Tateo nel suo<br />

intervento ha sottolineato un elenco<br />

di voci e di spese che il Comune<br />

si trova a dover onorare, mentre il<br />

Revisore unico dei conti comunale,<br />

il dott. Nicola Paladino, ha parlato<br />

delle procedure che i Comuni sono<br />

tenuti per legge a mettere in atto,<br />

tra allegati al bilancio e proprie com-<br />

<strong>Il</strong> dottor Nicola Paladino, Revisore unico dei conti del Comune<br />

petenze.<br />

Ma la domanda che circolava<br />

nella Biblioteca comunale, sede<br />

dell’assemblea, era chiara, anche se<br />

non è mai stata fatta direttamente:<br />

“dobbiamo vendere gli immobili<br />

comunali per onorare deb<strong>it</strong>i fuori<br />

bilancio? E se si, quali e come?”<br />

Domanda apprezzabile e che dà<br />

mer<strong>it</strong>o al sindaco Tateo di uno sforzo<br />

per coinvolgere i c<strong>it</strong>tadini.<br />

Noi c’eravamo, ed abbiamo ascoltato<br />

attentamente tutti gli inteventi,<br />

sia dei pol<strong>it</strong>ici, dei tecnici e dei semplici<br />

c<strong>it</strong>tadini, che hanno parlato e<br />

discusso su ipotesi e progetti, tra<br />

vend<strong>it</strong>a e necess<strong>it</strong>à di riqualificare,<br />

tra esigenze di cassa e monetizzazione<br />

e richieste di valorizzazione<br />

A tavola da Candido<br />

La spurchia fr<strong>it</strong>te<br />

Se mange a pprimavére peccé ié nna chiande ca crésce appiërse e fave de<br />

cuézzele.<br />

Lavate la spurchië, scallatele pe ngone menute e mett<strong>it</strong>ele a bbagne iìnd’a<br />

ll’acqua frédde pe nna dì (ten<strong>it</strong>e la siste a cangià spisse l’acquë). Schelatele,<br />

assecuatele, nglelesciatele de pastélle de farine, iove, iacquë e sale e fresc<strong>it</strong>ele<br />

iìnd’a tand’uégghië frevute. Menatenge nû picche de sale e mangiatavviëlle<br />

calle.<br />

Orobanche fr<strong>it</strong>te<br />

Le orobanche essendo piante parass<strong>it</strong>e delle fave, si possono gustare solo<br />

in primavera.<br />

sociale e culturale di immobili. Tutto<br />

giusto.<br />

Quello che, però, non abbiamo<br />

cap<strong>it</strong>o, pur ascoltando e riascoltando<br />

le nostre registrazioni è una cosa<br />

semplicissima: “di quanto stiamo<br />

parlando?”, “a quanto ammonta il<br />

defic<strong>it</strong> di bilancio?”<br />

Le spese e i deb<strong>it</strong>i confermati dal<br />

sindaco, lo ripetiamo, a quanto ammontano?<br />

Come possiamo parlare<br />

di dismettere questo o quell’immobile,<br />

di valorizzare questo palazzo<br />

o quel palazzetto, di (s)vendere<br />

quest’asilo o quel mercato ortofrutticolo,<br />

se non sappiamo se abbiamo<br />

bisogno di 100euro, di 100mila euro<br />

o di 100milioni di euro?<br />

Sindaco, ci faccia sapere. Solo con<br />

i conti alla mano è possibile interloquire.<br />

Chiedere ai c<strong>it</strong>tadini “cosa ne<br />

pensate” senza mettere le carte sul<br />

tavolo significa, in fondo, prendere<br />

assensi preventivi su un foglio di<br />

carta bianca.<br />

Ci scusi, ma non siamo daccordo.<br />

Ci dica di quanti soldi il Comune ha<br />

bisogno per ripianare questi deb<strong>it</strong>i<br />

che lei ha elencato. Una soluzione<br />

tutti insieme si potrà sicuramente<br />

trovare, sempre se la pol<strong>it</strong>ica non ci<br />

mette i bastoni tra le ruote, o magari<br />

solo qualche inutile urlo di troppo.<br />

I numeri si danno in campagna<br />

elettorale, fin<strong>it</strong>a un anno fa. Durante<br />

la gestione occorre fare i conti.<br />

Li stiamo ancora aspettando!<br />

Lavate le orobanche, boll<strong>it</strong>ele per pochi minuti e mettetele a bagno in acqua<br />

fredda (avendo cura di cambiarla spesso), per circa un giorno. Scolatele,<br />

asciugatele, immergetele nella pastella preparata con farina, uova,<br />

acqua e sale e friggetele in abbondante olio bollente.<br />

Cospargete di sale e serv<strong>it</strong>e calde.<br />

Ingredienti<br />

500 g di cime di orobanche<br />

50 g di farina<br />

2 uova<br />

olio, sale acqua<br />

Candido Daresta - La Checina Noste<br />

V<strong>it</strong>o Radio Ed<strong>it</strong>ore (anno 2002-pagg. 80-81)


Sammichele di Bari<br />

Rappresentanze<br />

elettrotecniche<br />

Sistemi di sicurezza<br />

Ricetrasm<strong>it</strong>tenti<br />

<strong>Il</strong>luminazione<br />

Amplicazione sonora<br />

Tecnos Italiana s.r.l.<br />

S.S. 100 - Km 17,500 - 70010 - Casamassima (Ba)<br />

Tel. +39 080 697 0056 - Fax +39 080 697 0057<br />

Chiusura settimanale:<br />

non mor<strong>it</strong>e di lunedì<br />

Giornata libera per il custode, il servizio pubblico che fine fa?<br />

Che un lavoratore abbia dir<strong>it</strong>to<br />

alla sua giornata di<br />

libertà è sacrosanto. Non<br />

ci permetteremmo mai di negare<br />

dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i e sanc<strong>it</strong>i dal nostro<br />

ordinamento.<br />

Ma al tempo stesso r<strong>it</strong>eniamo che<br />

esiste un dovere, quello della continu<strong>it</strong>à<br />

di un pubblico servizio, che<br />

non può venire meno in qualunque<br />

condizione, sia pure di difficoltà.<br />

<strong>Il</strong> problema di cui stiamo trattando<br />

è il seguente: a Sammichele, per<br />

una s<strong>it</strong>uazione contingente, è stato<br />

deciso di non effettuare l’apertura<br />

del Cim<strong>it</strong>ero di martedì, in corrispondenza<br />

alla giornata di riposo<br />

del custode che, per contratto e<br />

per suoi dir<strong>it</strong>ti di lavoratore, deve<br />

effettuare un determinato <strong>numero</strong><br />

di ore spalmate nella settimana.<br />

Considerando che bisogna garantire<br />

l’apertura nelle domeniche e nei<br />

giorni festivi, si è visto riconoscere<br />

dall’Amministrazione comunale, di<br />

cui è dipendente, la propria giornata<br />

di riposo di martedì.<br />

Con buona pace di quanti desiderano<br />

andare a trovare i propri cari<br />

proprio in quel giorno o, cosa molto<br />

più disgraziata, si trovassero nella s<strong>it</strong>uazione<br />

di dover accompagnare un<br />

proprio estinto nell’ultimo viaggio,<br />

proprio di martedì.<br />

Non fraintendeteci. Non stiamo<br />

dicendo che il martedì viene negato<br />

il funerale, ma soltanto che si va<br />

incontro ad una procedura burocra-<br />

di GIUSEPPE PUGLIESE<br />

Particolare del Cim<strong>it</strong>ero di Sammichele di Bari<br />

tica antipatica e perfino complicata<br />

in queste particolari s<strong>it</strong>uazioni. Bisogna<br />

recuperare le chiavi, garantire<br />

l’apertura del camposanto, avvisare<br />

i vigili urbani, attenersi ad orari ben<br />

precisi (e se la funzione religiosa dovesse<br />

protrarsi che si fa? Contingentiamo<br />

le preghiere?).<br />

<strong>Il</strong> punto è questo. <strong>Il</strong> Cim<strong>it</strong>ero non<br />

è un ufficio pubblico, non si va a<br />

chiedere un certificato, non si ottengono<br />

delle fotocopie di delibere. Al<br />

Cim<strong>it</strong>ero si va a pregare per i propri<br />

cari, a portare un fiore sulle tombe,<br />

in riflessione e raccoglimento.<br />

E garantire l’accesso al Cim<strong>it</strong>ero,<br />

allora, diventa un dovere preciso<br />

per chi Amministra il Paese.<br />

Come conciliare il dir<strong>it</strong>to del lavoratore<br />

con i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini?<br />

Non sta a noi risolvere i problemi.<br />

Comp<strong>it</strong>o di chi scrive è quello di segnalare<br />

le istanze dei c<strong>it</strong>tadini a chi<br />

ha il dovere di agire per il loro “bene<br />

comune”.<br />

Le strade sono molteplici: dalla<br />

sost<strong>it</strong>uzione (ricordate quando Michele<br />

l’autista sost<strong>it</strong>uiva il vecchio<br />

custode?) del personale, alla riorganizzazione<br />

degli orari dei dipendenti<br />

comunali a quella che, forse, è la<br />

soluzione più semplice ed immediata:<br />

rivedere gli orari di apertura<br />

cim<strong>it</strong>eriali e renderli compatibili con<br />

l’orario di lavoro del custode.<br />

Magari a lui non piacerà, ma sta lì<br />

per lavorare, e non per il suo personale<br />

diletto.<br />

N° 3 - APRILE 2010 15


Manifesti incollati, cosa resterà dell’entusiasmo pre-elettorale?<br />

Giacomo Olivieri (Idv: n. 81<br />

preferenze a Sammichele,<br />

n. 14.695 preferenze totali):<br />

eletto; Tommaso Attanasio (Pdl:<br />

n. 83 – n. 9.483): non eletto; V<strong>it</strong>o Savino<br />

(Federazione Sinistra-Verdi: n.<br />

174), un bel riconoscimento personale,<br />

anche se non eletto; Gerardo<br />

Degennaro (Pd: n. 87 – n. 13.218):<br />

eletto; Onofrio Introna (Sinistra<br />

Ecologia Libertà: n. 35 – n. 7.447):<br />

eletto; un altro circolo Sel, sulla<br />

piazzetta del Monumento ai Caduti;<br />

un circolo pro Pdl sempre nei<br />

pressi del Monumento dei Caduti;<br />

il nuovo Circolo del Popolo della Libertà<br />

- per Giammarco Surico (Pdl:<br />

n. 366 – n. 10.369): eletto; Vincenzo<br />

Divella (la Puglia per Vendola: n.<br />

52 – n. 4.254): non eletto; Marcello<br />

Vernola (Udc: n. 47 – n. 3.344): non<br />

eletto.<br />

Sono i circoli/com<strong>it</strong>ati elettorali<br />

aperti a Sammichele di Bari in occasione<br />

della passata campagna elettorale<br />

per il rinnovo del Consiglio<br />

Regionale.<br />

A questi vanno aggiunti la sezione<br />

del PD, in Piazza V<strong>it</strong>torio Veneto,<br />

la sezione dell’IdV in via Dogali e il<br />

rinnovato ed informatizzato Circolo<br />

del PdL, inaugurato da Rocco Pale-<br />

16<br />

di AGOSTINO SPINELLI se e vis<strong>it</strong>ato dal ministro Raffaele<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

Circoli aperti: già chiusi<br />

Giovani arruolati e pagati solo per la tre giorni ai seggi. Cosa resterà adesso della pol<strong>it</strong>ica a Sammichele?<br />

F<strong>it</strong>to.<br />

Alcuni di questi punti di incontro<br />

si sono animati in modo particolare<br />

negli ultimi due o tre giorni di<br />

campagna elettorale, in occasione<br />

dell’addestramento fatto ai rappresentanti<br />

di lista.<br />

Un bel gruppo di giovani, “chiamati”<br />

a ricoprire quel ruolo particolarmente<br />

delicato nei seggi.<br />

Nella nostra realtà, quel ruolo è<br />

stato remunerato: 50 euro. L’equivalente<br />

di due o tre serate di pizza<br />

e birra. Ma ci risulta che sono girate<br />

carte telefoniche e buoni benzina.<br />

Un po’ ci siamo illusi: una ventina<br />

di giovani presenti contestualmente<br />

in quelle sezioni, non è merce di<br />

tutti i giorni. Insieme per discutere<br />

di pol<strong>it</strong>ica, o di come lavorare per la<br />

pol<strong>it</strong>ica. Un evento.<br />

Nella sezione del PD, ai comizi,<br />

non abbiamo visto mai il “popolo”<br />

delle primarie. Sappiamo come viene<br />

reclutato e mobil<strong>it</strong>ato e da chi,<br />

alla bisogna. Non abbiamo visto<br />

neanche i componenti il Direttivo<br />

sezionale (esiste ancora?). Non abbiamo<br />

visto neanche i consiglieri<br />

comunali. Solo qualcuno che si è<br />

preso l’incarico di girare da una<br />

sede all’altra per coprire forse l’assenza<br />

del coordinatore o per pre-<br />

senzialismo puro. Pochissima gente<br />

ai comizi (anche a causa del freddo),<br />

quando non si sono tenuti affatto<br />

(anche per l’ora proib<strong>it</strong>iva, vedi<br />

quello di Michele Emiliano).<br />

Chissà perché Vendola non ne ha<br />

bucato uno. Intanto, abbiamo registrato<br />

anche subdola indisponibil<strong>it</strong>à<br />

al dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico: solo una sessantina<br />

di persone all’incontro promosso<br />

da ‘ plur@le ’ presso il festino<br />

di Francesco Netti per il confronto<br />

UNORACON (poi divenute tre e<br />

mezza) tenuto da Nicola De Bartolomeo<br />

(Palese), Umberto Salinas<br />

(IO SUD di Adriana Poli Bortone),<br />

Sergio Povia (Pd). Non molti i giovani<br />

intervenuti. Eppure il tema era<br />

dedicato proprio a loro: “Alla ricerca<br />

del lavoro in Puglia”.<br />

Com<strong>it</strong>ati. Con la funzione di dare<br />

un segnale di presenza attiva in vista<br />

delle votazioni. Tenere vivo il nome.<br />

<strong>Il</strong> nome del candidato, più del part<strong>it</strong>o,<br />

più del programma. Hanno già<br />

chiuso il giorno dopo lo scrutinio.<br />

Ci siamo illusi che potessero essere<br />

presìdi per un dibatt<strong>it</strong>o continuo.<br />

Eppure, la maggior parte di loro ha<br />

vinto. Avrebbero potuto garantire<br />

un contatto continuo, permanente<br />

con il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Ci rendiamo conto dei costi, ma<br />

non interrompere il dibatt<strong>it</strong>o avviato<br />

è fondamentale. Niente da fare,<br />

solo fervore elettorale. Dopo il voto<br />

si sbaracca. Missione compiuta:<br />

mordi (vota!) e fuggi.<br />

Se questi punti, invece, potessero<br />

diventare veri centri di dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico<br />

il vantaggio sarebbe permanente<br />

e per tutti.<br />

Niente da fare. Allora, chi una<br />

sezione ce l’ha, utilizzi quella. Metta<br />

all’ordine del giorno l’analisi del<br />

voto. Inv<strong>it</strong>i e coinvolga vinc<strong>it</strong>ori e<br />

vinti. Apra il dibatt<strong>it</strong>o alla c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

Allarghi il dibatt<strong>it</strong>o ai problemi<br />

locali: la Regione è un vero<br />

punto di riferimento per il Comune.<br />

Tiri fuori i progetti promessi in<br />

campagna elettorale e programmi<br />

interventi ed iniziative. Chissà, potrebbe<br />

rimettersi in moto la pol<strong>it</strong>ica.<br />

Smuovere il torpore che avvolge<br />

l’Amministrazione Comunale. La<br />

prossima competizione elettorale è<br />

fra tre anni per le pol<strong>it</strong>iche generali.<br />

Potremmo cadere nell’oblio pol<strong>it</strong>ico.<br />

Quei giovani, “chiamati” a difendere<br />

fino all’ultimo voto nei seggi,<br />

potrebbero alimentare invece la<br />

passione vissuta in una due giorni<br />

a volte molto interessante, ma non<br />

renderla, non viverla solo come episodica,<br />

perchè… gettonati.<br />

Si potrebbero aprire e chiudere le<br />

sezioni di part<strong>it</strong>o, dopo averle usate<br />

per dibattere, discutere, proporre,<br />

parlare di pol<strong>it</strong>ica con i propri rappresentanti<br />

eletti a tutti i livelli, ma<br />

anche con i non eletti, inv<strong>it</strong>ando<br />

anche i parlamentari che si sentono<br />

“figli di nessuno”, perché “designati<br />

ed eletti per grazia ricevuta”, avendo<br />

cura, uscendo dalla sezione, di spegnere<br />

la luce.<br />

Senza affidarsi, come avviene ora,<br />

ad un timer, a fare finta che esiste<br />

una sezione in attiv<strong>it</strong>à, con insegna<br />

luminosa accesa. Proprio come avviene<br />

con i fiori di plastica al cim<strong>it</strong>ero:<br />

colorati, sempre vivi, ma finti.


pol<strong>it</strong>ica - Sammichele di Bari<br />

La sinistra che non c’è!<br />

Divisa e frammentata. Come e dove r<strong>it</strong>rovarla?<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Che strana epoca, la nostra.<br />

<strong>Il</strong> livello di fiducia e gradimento<br />

dei c<strong>it</strong>tadini nei confronti<br />

della pol<strong>it</strong>ica sono al minimo<br />

storico. Allo stesso tempo, assistiamo<br />

a folle gaudenti di personaggi<br />

anonimi che farebbero follie per una<br />

candidatura. Tutti aspirano a qualcosa,<br />

un seggio, una poltrona, una<br />

onorificenza, un momento di gloria.<br />

Passione pol<strong>it</strong>ica: zero. E per passione<br />

pol<strong>it</strong>ica si intende il desiderio di<br />

divenire artefici di un cambiamento<br />

della comun<strong>it</strong>à nella quale si è nati<br />

e si vive, in rapporto ad una propria<br />

visione delle cose. Non parliamo di<br />

massimi sistemi, per car<strong>it</strong>à. Parliamo<br />

di cosa fare di una zona artigianale,<br />

in quali cap<strong>it</strong>oli di bilancio indirizzare<br />

le risorse, quali pol<strong>it</strong>iche culturali<br />

adottare. Insomma, quella che si<br />

chiama idea di c<strong>it</strong>tà.<br />

MAURO MAGISTRO<br />

Prendi la cosiddetta sinistra sammichelina.<br />

Va detto che il termine<br />

“sinistra”, ormai, è un ricordo da<br />

affidare ai libri di storia locale. Non<br />

esiste più, in concreto. Mauro Magistro<br />

è divenuto Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />

del Pd durante un congresso<br />

nel quale la sua figura non è emersa<br />

in base ad una precisa proposta pol<strong>it</strong>ica.<br />

In quell’assise, poche persone<br />

parlottavano sull’uscio delle porte o<br />

appena fuori della Biblioteca comunale<br />

e decidevano. I voti, a pacchetti,<br />

hanno sanc<strong>it</strong>o l’organigramma.<br />

Forse, lo studio tecnico competente<br />

pensava ad un organico progetto<br />

di conquista del potere di lì a breve,<br />

tram<strong>it</strong>e terzi. Forse, si illudeva di<br />

potere allevare, dalla sera alla mattina,<br />

se non eredi o delfini, almeno<br />

un personale pol<strong>it</strong>ico all’altezza. Ma<br />

oggi, la Dc non esiste più. Ti aspettavi<br />

qualcosa di meglio se non un<br />

modesto risultato?<br />

DA COORDINATORE<br />

A EX CAPOGRUPPO<br />

Al Coordinatore c<strong>it</strong>tadino hanno<br />

affidato le redini del part<strong>it</strong>o senza<br />

avere esperienza, una v<strong>it</strong>a da mil<strong>it</strong>ante<br />

in sezione alle spalle. Cosa<br />

avrebbe potuto fare di fronte a ripetute<br />

mozioni di sfiducia presentate<br />

dal 50% del Pd se non far finta di<br />

nulla? Bisogna contrapporre argomentazioni<br />

che non ci sono. Ed al<br />

momento giusto, bisogna sapere<br />

mediare. A ciò si aggiunga la mancanza<br />

di tempo, per motivi professionali.<br />

Come se non bastasse, è stato per<br />

mesi anche capogruppo di maggioranza.<br />

L’alter ego del Sindaco,<br />

e scusate se è poco. Uno che deve<br />

difendere pol<strong>it</strong>icamente gli atti<br />

dell’amministrazione comunale. Un<br />

incarico che prevede la conoscenza<br />

perfetta di tutte le delibere, con<br />

mosse e contromosse possibili sulla<br />

scacchiera, per replicare ad una minoranza<br />

agguerr<strong>it</strong>a.<br />

LELLO LAERA<br />

Oggi, “nuovo” capogruppo di maggioranza<br />

è il consigliere Lello Laera.<br />

Appunto, di nuovo. Cosa sarebbe<br />

accaduto se una certa progressione<br />

verticale di una dipendente dell’Ufficio<br />

Ragioneria del Comune avesse<br />

avuto segu<strong>it</strong>o, anzichè essere bloccata?<br />

Laera, oggi, sarebbe ancora<br />

organico alla lista “Insieme” di Filippo<br />

Boscia? Che motivi avrebbe avuto<br />

per abbandonare la nave?<br />

La nasc<strong>it</strong>a del Pd? Ma se fino all’ultimo<br />

secondo ha rallentato le procedure<br />

pol<strong>it</strong>che per l’incontro tra Ds e<br />

Margher<strong>it</strong>a locali!<br />

Quella progressione verticale rischiava<br />

di trasformarsi in un nodo<br />

scorsoio.<br />

LINDA SAVINO<br />

L’assessore (finalmente!) Linda<br />

Savino V<strong>it</strong>tore oggi sarebbe nel Pd,<br />

se Filippo Boscia le avesse ceduto<br />

una delega assessorile? Difficile a<br />

credersi. Nel 2004, fu una delle più<br />

accan<strong>it</strong>e sosten<strong>it</strong>rici di “Insieme” e<br />

di Filippo Boscia sindaco. Basta con<br />

Nicola Madaro, era il suo deciso<br />

slogan. Poi, l’entusiasmo si spense.<br />

E progressivamente, si riavvicinò<br />

all’ex sindaco Dc. Nella passata legislatura,<br />

si assentava in maniera<br />

sistematica dai Consigli comunali.<br />

Non osiamo immaginare come<br />

avrà perorato la causa del Pd al<br />

cospetto degli elettori. In un documento<br />

letto in Aula in un Consiglio<br />

comunale del novembre 2007, lamentava<br />

di non potere più sedere<br />

accanto al consigliere Lorenzo Netti<br />

perchè di destra. Oggi, siede accanto<br />

al consigliere V<strong>it</strong>o Leonardo<br />

Spinelli che, in passato, ha chiesto<br />

la tessera di Forza Italia.<br />

ALESSANDRA MORGESE<br />

L’Assessore Alessandra Morgese,<br />

dulcis in fundo. L’associazione di cui<br />

fa parte era in ottimi rapporti con<br />

Nicola Madaro, quando era Sindaco<br />

di Sammichele di Bari. Poi, l’idillio<br />

si ruppe. E non abbiamo ancora<br />

compreso il motivo. Quello vero,<br />

non quello di facciata. <strong>Il</strong> consigliere<br />

Lorenzo Netti (Fi) divenne improvvisamente<br />

“l’uomo nuovo” della pol<strong>it</strong>ica<br />

sammichelina. Un’ammirazione<br />

senza freni. Qualcuno propose a<br />

quell’associazione tessere nel part<strong>it</strong>o<br />

del Cavaliere e addir<strong>it</strong>tura, som-<br />

messamente, qualche candidatura<br />

futura. Quell’associazione, tram<strong>it</strong>e il<br />

suo periodico, aveva un’ansia: cercare<br />

un nuovo leader anti-madariano.<br />

Non spetta alla stampa scendere<br />

a piedi un<strong>it</strong>i nella lotta tra part<strong>it</strong>i e<br />

nei part<strong>it</strong>i. La stampa registra la realtà,<br />

non decide candidature.<br />

Ma chi cerca trova.<br />

Sostennero Filippo Boscia allo<br />

spasimo per due anni e mezzo.<br />

Volgevano lo sguardo altrove ogni<br />

volta che bisognava non guardare.<br />

C’era solo da turarsi il naso. <strong>Il</strong> palazzetto<br />

dello sport è stata cosa buona<br />

e giusta per 2 anni e mezzo. Poi,<br />

non più. Si ruppe anche quell’idillio:<br />

finì la lunga luna di miele. Alla fine,<br />

decisero di entrare direttamente in<br />

pol<strong>it</strong>ica. Scelsero il Pd, visto che è<br />

notoria la simpatia di Boscia per la<br />

destra.<br />

TATEO E LA SINISTRA<br />

Si assemblarono e scelsero, in fretta<br />

e furia, Natale Tateo come candidato<br />

Sindaco. <strong>Il</strong> legale di Pierpaolo<br />

Madaro nel procedimento che lo<br />

vede imputato per abusivismo edilizio,<br />

per l’immobile di via Pastore.<br />

Se qualcuno sa dov’è fin<strong>it</strong>a la sinistra<br />

ci dica come fare per r<strong>it</strong>rovarla.<br />

Ci aiuti. Sammichele ha bisogno di<br />

due poli. Quella parte di opinione<br />

pubblica schierata a sinistra rischia<br />

di non avere più rappresentanza<br />

pol<strong>it</strong>ica.<br />

Non basta mettere insieme pezzi<br />

pescati ovunque per fare pol<strong>it</strong>ica.<br />

Occorre una chiara ident<strong>it</strong>à.<br />

N° 3 - APRILE 2010 17


18<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

sport - Sammichele di Bari<br />

Eliminazione o c’è qualcosa sotto?<br />

Molte ombre sulla trasferta di Roma che ha sanc<strong>it</strong>o l’eliminazione dalla Coppa per l’Asd Sammichele<br />

di LEONARDO NETTI<br />

Si è infranto sul campo della<br />

Virtus Guidonia il sogno<br />

dell’Asd Sammichele di<br />

conquistare la Coppa Italia di calcio<br />

a 5 destinata a formazioni di serie<br />

C, e, di conseguenza, ottenere<br />

la promozione in Serie B nazionale.<br />

Nella semifinale di r<strong>it</strong>orno, infatti,<br />

i biancocelesti sono stati sconf<strong>it</strong>ti<br />

per 7-3 al termine dei tempi supplementari,<br />

in una giornata da ricordare<br />

soprattutto per gli aspetti<br />

di tipo logistico e organizzativo,<br />

oltre che per il clima di forte intimidazione<br />

e tensione venutosi a<br />

creare nei confronti dei calciatori<br />

e dei tifosi sammichelini presenti.<br />

Data l’importanza dell’evento, la<br />

società aveva infatti messo a disposizione<br />

della tifoseria un autobus<br />

per seguire la trasferta in terra cap<strong>it</strong>olina;<br />

giunti presso il centro sportivo,<br />

sede della gara, i tifosi del Sammichele<br />

(una trentina circa), sono<br />

A<br />

cinque giornate dal termine<br />

del campionato<br />

di serie C di pallavolo,<br />

il GS Atletico si r<strong>it</strong>rova in decima<br />

posizione in piena zona playout.<br />

Allontanata matematicamente<br />

la speranza della salvezza diretta<br />

ma anche gli spettri della retrocessione<br />

in serie D, i sammichelini<br />

dovranno ottenere il maggior <strong>numero</strong><br />

di punti possibili in queste<br />

restanti part<strong>it</strong>e per cercare di raggiungere<br />

almeno il nono posto in<br />

classifica, che consentirebbe di<br />

disputare due delle tre gare previste<br />

per i playout dinanzi al proprio<br />

pubblico.<br />

Nelle ultime giornate prima della<br />

pausa per le festiv<strong>it</strong>à pasquali,<br />

i biancocelesti hanno portato a<br />

casa tre punti dal delicatissimo<br />

scontro diretto in quel di Trani,<br />

salvo poi arrendersi sul campo<br />

del Palo terzo in classifica. Le ultime<br />

due trasferte hanno dimostrato<br />

ancora una volta che la squadra<br />

è in grado di poter competere<br />

anche con compagini di alta classifica,<br />

mancando solo della cattiveria<br />

e della lucid<strong>it</strong>à necessaria<br />

per chiudere le part<strong>it</strong>e a proprio<br />

vantaggio. Su questo aspetto, il<br />

stati avvicinati da un calciatore del<br />

Guidonia, in tribuna per squalifica,<br />

che, con fare minaccioso ha rimosso<br />

le bandiere con i colori sociali<br />

del Sammichele, generando sub<strong>it</strong>o<br />

paura tra i presenti (tra cui <strong>numero</strong>si<br />

ragazzi della scuola calcio).<br />

Non basta. L’inizio della gara, previsto<br />

per le ore 16, è stato posticipato<br />

a causa del mancato arrivo degli<br />

arb<strong>it</strong>ri sul campo di gioco. Pare che<br />

i due direttori di gara, provenienti<br />

da Avezzano, regolarmente de-<br />

GSA: si aspettano i playout<br />

tecnico Antonello Galatola sta<br />

lavorando molto, facendo disputare<br />

ai suoi ragazzi anche incontri<br />

amichevoli con formazioni di categoria<br />

superiore.<br />

Le note pos<strong>it</strong>ive per la società<br />

del presidente Gerardo Spinelli<br />

giungono intanto dalla squadra<br />

impegnata nel campionato di II<br />

divisione: il gruppo, allenato da<br />

Mario Gasparro, nel quale mil<strong>it</strong>ano<br />

anche alcuni atleti che fino<br />

all’anno scorso giocavano da t<strong>it</strong>olari<br />

in prima squadra, a due giornate<br />

dal termine, guida sol<strong>it</strong>ario il<br />

proprio girone, dopo la rocambolesca<br />

v<strong>it</strong>toria nello scontro diretto<br />

con il Gioia.<br />

Tra un mese circa, se la classifica<br />

dovesse restare invariata, Giuliano<br />

Romanazzi e compagni<br />

disputeranno lo spareggio conto<br />

il Club Atletico Bari, già matematicamente<br />

certo del primo posto<br />

nell’altro raggruppamento. La<br />

vincente sarà promossa nel campionato<br />

di I divisione. Potrebbe<br />

essere, questo, un risultato che<br />

può riscattare un’annata tutto<br />

sommato di transizione, tra luci e<br />

molte ombre..<br />

L.N.<br />

signati dall’Associazione Italiana<br />

Arb<strong>it</strong>ri (AIA), non fossero stati avvisati<br />

dell’orario di inizio del match.<br />

Raggiunti telefonicamente<br />

dal presidente del Guidonia,<br />

sembra siano part<strong>it</strong>i alla<br />

volta di Roma solo intorno alle<br />

16, giungendo alle 18.15 circa.<br />

Una circostanza sicuramente<br />

anomala, poiché, vista l’importanza<br />

della manifestazione (ricordiamolo,<br />

semifinale nazionale di<br />

Coppa Italia!), appare strano che<br />

Sporting<br />

sprecone<br />

Avevamo raccontato di<br />

uno Sporting Club lanciato<br />

all’inseguimento<br />

del Leporano, ancorato alla seconda<br />

posizione in classifica nel campionato<br />

di calcio di 1^ categoria.<br />

A distanza di meno di un mese, di<br />

buono c’è solo la certezza di disputare<br />

i playoff, visto che il Sammichele<br />

ha perso tante buone occasioni<br />

e ambire alla promozione<br />

diretta.<br />

La squadra allenata da Tommaso<br />

Narraccio ha ottenuto<br />

tre sconf<strong>it</strong>te consecutive contro<br />

Lizzano, Acquaviva e Cellamare,<br />

formazioni di basso profilo, scivolando<br />

fino al quinto posto prima<br />

della v<strong>it</strong>toria casalinga contro il<br />

Castellaneta, nell’ultimo turno prima<br />

della pausa per le festiv<strong>it</strong>à.<br />

Nelle ultime giornate il Sammichele<br />

dovrà cercare di scalare<br />

qualche posizione in classifica<br />

per riprendersi la seconda piazza<br />

e, dunque, trovarsi nelle condizioni<br />

migliori per disputare i<br />

playoff,incente dei playoff.<br />

L.N.<br />

entrambi gli arb<strong>it</strong>ri non siano stati<br />

informati dell’ora di inizio della part<strong>it</strong>a,<br />

peraltro regolarmente pubblicizzata<br />

su periodici di informazione<br />

sportiva e <strong>numero</strong>si s<strong>it</strong>i internet<br />

legati al mondo del calcio a 5. Inoltre,<br />

appare strano il fatto che gli<br />

stessi arb<strong>it</strong>ri abbiano direttamente<br />

comunicato con il presidente<br />

della società padrona di casa che<br />

evidentemente, nella sua rubrica<br />

telefonica, aveva segnati i numeri<br />

privati dei due direttori di gara.<br />

Sta di fatto che, se alle ore 16, il<br />

centro sportivo era prevalentemente<br />

occupato dai tifosi sammichelini,<br />

a partire dalle ore 17.30 circa, esso<br />

è stato “invaso” dai sosten<strong>it</strong>ori romani<br />

che, per tutta la durata della<br />

gara, hanno rivolto ep<strong>it</strong>eti offensivi<br />

nei confronti dei giocatori dell’Asd<br />

Sammichele, nonché al gruppo<br />

dei tifosi al segu<strong>it</strong>o della squadra.<br />

L’arb<strong>it</strong>raggio ne è stato fortemente<br />

condizionato, come dimostra la<br />

concessione del calcio di rigore che<br />

ha spianato la strada al Guidonia a<br />

cinque minuti dall’inizio del match.<br />

Addir<strong>it</strong>tura, al termine dei tempi regolamentari,<br />

i due direttori di gara<br />

hanno raggiunto telefonicamente<br />

gli organi federali, poiché non sapevano<br />

se si dovessero disputare i<br />

tempi supplementari (come avviene<br />

in ogni confronto di andata e r<strong>it</strong>orno)<br />

o direttamente i calci di rigore.<br />

Facile immaginare in quali condizioni<br />

psicologiche i calcettisti sammichelini<br />

abbiano potuto affrontare<br />

una part<strong>it</strong>a così delicata, certamente<br />

la più importante disputata fino<br />

a questo punto della stagione.<br />

La sconf<strong>it</strong>ta e l’eliminazione sembrano,<br />

dunque, la logica conseguenza<br />

di un pomeriggio iniziato<br />

male e terminato nel peggiore dei<br />

modi, a causa di quanto avvenuto<br />

all’esterno del rettangolo di gioco.<br />

Per il Sammichele, svan<strong>it</strong>o, quindi,<br />

il sogno della Coppa, diminuiscono<br />

le speranze di ottenere la<br />

promozione in serie B. Resta aperta<br />

soltanto la pista, difficile ma non<br />

impossibile, dei playoff promozione,<br />

che prenderanno il via tra<br />

circa un mese e che vedranno sfidarsi<br />

in una prima fase le squadre<br />

classificate dal secondo al quinto<br />

posto in campionato e, successivamente,<br />

le formazioni usc<strong>it</strong>e<br />

vinc<strong>it</strong>rici dai playoff regionali.


sport - Sammichele di Bari<br />

Inaugurato<br />

il Bari Club<br />

Grande festa in piazza con giocatori e dirigenti<br />

<strong>Il</strong> Presidente Vincenzo Matarrese festeggiato nella sede del Bari Club di Sammichele<br />

Entusiasmo, presenza e<br />

tanta voglia di “tifare” in<br />

grande. A Sammichele si<br />

è inaugurato il Bari Club alla presenza<br />

del Presidente del sodalizio<br />

barese Vincenzo Matarrese, del<br />

d.s. Perinetti e di una delegazione<br />

di giocatori formata da Gillet,<br />

Rettifica,<br />

Decataldo<br />

era assente<br />

<strong>Il</strong> consigliere comunale Leonardo<br />

Decataldo ci scrive per chiederci<br />

di rettificare la sua partecipazione<br />

al Consiglio comunale<br />

del 16.04.2009. Non intervenne:<br />

era assente.<br />

Non potè quindi votare a favore<br />

il documento presentato dal sindaco<br />

Boscia, votato all’unanim<strong>it</strong>à<br />

dei presenti, per lo schema<br />

di transazione palazzo/terreno,<br />

come da noi rifer<strong>it</strong>o erroneamente<br />

nel <strong>numero</strong> scorso.<br />

Ne prendiamo atto e provvediamo<br />

in rettifica dell’informazione,<br />

ringraziamo lo stesso Decataldo<br />

per la puntualizzazione.<br />

Andrea Masiello, Castillo, Belmonte,<br />

Sforzini e Rivas.<br />

Tra discorsi ufficiali ed il tradizionale<br />

taglio del nastro, i giocatori<br />

biancorossi non si sono sottratti<br />

all’affetto dei sammichelini, che<br />

hanno affollato piazza V<strong>it</strong>torio<br />

Veneto, contribuendo alla riusc<strong>it</strong>a<br />

Prima Determinazione del Responsabile<br />

dell’Area Tecnica per il ripristino<br />

dello stato dei luoghi: n. 284 del<br />

2004:<br />

6 anni!<br />

Sentenze del TAR Bari n. 1215,<br />

1216, 1217, 1218 del 04.05.2007:<br />

1.081 giorni!<br />

Sentenza Consiglio di Stato: n.<br />

3040 del 18 marzo 2008:<br />

749 giorni!<br />

L’abbraccio dei tifosi alla squadra del Bari<br />

dell’evento.<br />

Richieste di una fotografia, autografi,<br />

magliette e sciarpe sventolati<br />

come allo stadio. Sembrava<br />

di essere al “San Nicola”.<br />

Come sono lontani i tempi in<br />

cui quasi ci si vergognava di tifare<br />

Bari, e quando allo stadio c’erano<br />

soltanto poche decine di spettatori<br />

paganti.<br />

Certo, i risultati della squadra<br />

portano ad un crescente entusiasmo<br />

nella tifoseria.<br />

Quello che, però, ci preme sottolineare<br />

è che bisogna lavorare<br />

molto, e in questo siamo assolutamente<br />

sicuri che il presidente<br />

Giampiero Lerario e tutti i soci<br />

del Bari Club sapranno farsi valere,<br />

è la promozione della cultura<br />

sportiva.<br />

Applaudire non soltanto quando<br />

si vince, ma soprattutto nei<br />

momenti di difficoltà.<br />

Tifare, infatti, significa supportare<br />

la squadra quando perde,<br />

applaudire gli avversari quando<br />

sono più bravi ed accettare, sempre,<br />

il risultato del campo.<br />

Benvenuto, dunque, Bari Club.<br />

E che le soddisfazioni ricevute dal<br />

Bari siano davvero tante.<br />

Ro.Ma.<br />

Tic tac... e intanto il tempo passa<br />

e le sentenze restano inapplicate...<br />

<strong>Il</strong> palazzo di via G. Pastore<br />

N° 3 - APRILE 2010 19


Cattaneo di Bologna<br />

ha effettuato alcune<br />

L’Ist<strong>it</strong>uto<br />

elaborazioni dei risultati<br />

del voto regionale tenutesi in 13<br />

delle 20 Regioni <strong>it</strong>aliane lo scorso<br />

28 e 29 marzo 2009, per determinare<br />

quanto i maggiori contendenti<br />

abbiano riscosso maggiori o minori<br />

consensi rispetto alle precedenti<br />

elezioni regionali del 2005. Fra i<br />

risultati più importanti si possono<br />

c<strong>it</strong>are:<br />

– La Lega Nord ha pressoché<br />

raddoppiato i consensi, passando<br />

dai quasi 1 milione 380 mila voti<br />

nel 2005 (nelle sole 13 regioni che<br />

hanno appena votato il 28 e 29<br />

marzo) agli attuali 2 milioni 750<br />

mila (+1 milione 370 mila voti). Si<br />

tratta di un avanzamento generalizzato<br />

in tutte le regioni del Nord e<br />

anche in quelle “rosse”. Molto forte<br />

la cresc<strong>it</strong>a nelle Marche (voti quasi<br />

sestuplicati) e in Toscana (consensi<br />

triplicati), anche se in quelle zone la<br />

Lega partiva da valori assoluti relativamente<br />

bassi. Ma anche nelle regioni<br />

in cui la Lega Nord aveva già<br />

una presenza radicata si registrano<br />

avanzamenti notevoli, specie laddove<br />

il candidato a presidente del<br />

centro-destra era un rappresentante<br />

della Lega: +134% nel Veneto<br />

(+450 mila voti), +83% in Piemonte<br />

(+144 mila), +61% in Lombardia<br />

(+424 mila voti).<br />

Anche in Liguria (+38 mila voti)<br />

e in Emilia-Romagna (+180 mila) si<br />

osserva uno sviluppo ragguardevole:<br />

+100% e +165%. Si tratta di un<br />

risultato ancora più rilevante alla<br />

luce dell’astensionismo che ha caratterizzato<br />

queste consultazioni.<br />

– <strong>Il</strong> Popolo della libertà, rispetto<br />

ai suoi predecessori del 2005 (Forza<br />

Italia e Alleanza nazionale), ha<br />

perso 1 milione 69 mila voti (ossia il<br />

15%). Com’era prevedibile, una parte<br />

consistente di questo calo si registra<br />

nel Lazio (–600 mila voti) per<br />

effetto dell’esclusione della lista Pdl<br />

in provincia di Roma e quindi non<br />

può essere imputato a una minore<br />

attrattiva del part<strong>it</strong>o nei confronti<br />

dell’elettorato. Ricordiamo che nel<br />

2005 An e Forza Italia hanno raccolto<br />

610 mila voti in provincia di<br />

Roma. Ma il Pdl conosce comunque<br />

un calo marcato anche nelle regioni<br />

settentrionali – Piemonte (–178<br />

mila, –27%), Lombardia (–162 mila,<br />

– 11%), Veneto (–154 mila, –22%)<br />

– e “rosse” – Emilia-Romagna (–99<br />

mila voti, -16%), Toscana (–95 mila,<br />

–19%). In due regioni del Sud, al<br />

contrario, il Pdl avanza: +224 mila<br />

voti in Campania (+35%) e +47<br />

20<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

dopo il voto<br />

Movimento 5 stelle-Beppe Grillo decisivo per la sconf<strong>it</strong>ta del centrosinistra in Piemonte<br />

mila voti in Calabria (+21%) – regioni<br />

strappate al centrosinistra senza<br />

alcun apporto della Lega Nord.<br />

– Nel complesso, il Popolo della<br />

libertà e la Lega Nord hanno guadagnato<br />

301 mila voti nelle tredici<br />

regioni in cui si è votato (quasi 900<br />

mila se si esclude dal computo la<br />

provincia di Roma). Questo avanzamento<br />

si concentra nelle regioni<br />

Lombardia (+262 mila voti), Veneto<br />

(+297 mila voti), Campania (+224<br />

mila), Emilia-Romagna (+80 mila) e<br />

Calabria (+47 mila). Si assiste invece<br />

a un calo di consensi in Piemonte<br />

(–35 mila), Toscana (–19 mila).<br />

– L’avanzamento del centro-destra<br />

è stato accompagnato da un<br />

notevole riequilibrio nei rapporti<br />

di forza all’interno del centro-destra:<br />

se nel 2005 i consensi di Forza<br />

Italia e Alleanza nazionale erano<br />

5,1 volte superiori ai consensi della<br />

Lega Nord, nel 2010 questo rapporto<br />

è sceso ad appena 2,2. Detto<br />

altrimenti, se nel 2005 la Lega Nord<br />

incideva per il 16% sul complesso<br />

dei consensi del centro-destra (nella<br />

sua accezione più ristretta), ora<br />

essa incide per 31%, ossia ha quasi<br />

raddoppiato il suo peso entro la coalizione.<br />

– <strong>Il</strong> Part<strong>it</strong>o democratico perde 2<br />

milioni di voti rispetto ai consensi<br />

raccolti dai Democratici di sinistra<br />

e dalla Margher<strong>it</strong>a nel 2005, ossia<br />

circa un quarto (-26%) dell’elettorato<br />

dei suoi predecessori. Si tratta<br />

di un arretramento generalizzato,<br />

con accenti diversi: molto marcato<br />

in Calabria (–52%), pronunciato in<br />

Campania (–36%), Basilicata (-35%)<br />

e Piemonte (-30%). Viceversa, le<br />

perd<strong>it</strong>e sono state più contenute in<br />

Lazio (–14%), Lombardia (–18%) e<br />

Veneto (–19%).<br />

– L’Italia dei valori manifesta<br />

una forte cresc<strong>it</strong>a, quasi quadruplicando<br />

i suoi consensi del 2005: +1<br />

milione 227 mila voti. Si tratta di<br />

una cresc<strong>it</strong>a che si osserva in tutte<br />

le regioni, ma meno al Sud che altrove.<br />

Particolarmente marcata la<br />

riusc<strong>it</strong>a in Toscana (+127 mila voti,<br />

otto volte tanto il risultato del 2005)<br />

e nel Lazio (+183 mila voti, una sestuplicazione<br />

dei consensi).<br />

– Anche in seno al centro-sinistra,<br />

dunque, c’è stato un forte riequilibrio<br />

dei rapporti di forza: se nel<br />

2005 i consensi di Democratici di sinistra<br />

e Margher<strong>it</strong>a erano 23,4 volte<br />

superiori a quelli dell’Idv, nel 2010<br />

questo rapporto è sceso a 3,7. Det-<br />

to altrimenti, se nel 2005 l’Italia dei<br />

valori incideva per appena il 4% sul<br />

complesso dei consensi del centrosinistra<br />

(nella sua accezione ristretta<br />

di coalizione), ora essa incide per<br />

21%, ossia ha quintuplicato il suo<br />

peso nella coalizione.<br />

– L’Udc di Pierferdinando Casini<br />

ha perso voti rispetto al 2005: –227<br />

mila voti, ossia –15%. L’arretramento<br />

pare essere per lo più indipendente<br />

dalle alleanze strette nelle<br />

diverse regioni: il part<strong>it</strong>o centrista<br />

ha perso consensi ovunque, tranne<br />

che in Liguria (dove appoggiava il<br />

candidato di centro-sinistra), Toscana<br />

(dove correva da sola) e in Campania<br />

(dove appoggiava il candidato<br />

di centro-destra). Nel complesso,<br />

tuttavia, il declino dell’Udc è stato<br />

più forte laddove si è alleato con il<br />

centro-sinistra.<br />

– La sinistra radicale esce sconf<strong>it</strong>ta<br />

rispetto al 2005. In tutto, i part<strong>it</strong>i<br />

della sinistra radicale hanno perso<br />

1 milione 274 mila voti, ossia quasi<br />

la metà (–48%) del loro elettorato<br />

di cinque anni fa. Si tratta di un fenomeno<br />

diffuso uniformemente<br />

sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, con una significativa<br />

eccezione: la Puglia, dove i part<strong>it</strong>i<br />

di sinistra avanzano di 72 mila voti


dopo il voto<br />

(+38%).<br />

– Infine, vale la pena di notare il<br />

risultato del Movimento 5 stelle-<br />

Beppe Grillo, che ha raccolti i<br />

consensi di 390 mila elettori nelle<br />

cinque regioni in cui si è presentato.<br />

<strong>Il</strong> risultato migliore in Emilia-Romagna,<br />

con il 6% dei voti validi. Ma<br />

è possibile che il ruolo più rilevante<br />

sia stato svolto dal Movimento 5<br />

stelle in Piemonte, dove ha consegu<strong>it</strong>o<br />

il 3,7% dei consensi e il candidato<br />

di centro-sinistra ha perso con<br />

un margine di appena 0,42 punti<br />

percentuali.<br />

Dati complessivi, quindi, che<br />

possono trovare una loro compiuta<br />

analisi anche nel contesto generale<br />

di un forte incremento complessivo<br />

dell’astensionismo, diffuso in<br />

tutte le regioni.<br />

(Fonte: elaborazioni dell’Ist<strong>it</strong>uto<br />

Cattaneo di Bologna)<br />

Elezioni regionali 2010:<br />

chi ha vinto chi ha perso<br />

Forte cresc<strong>it</strong>a della Lega Nord e dell’Italia dei valori<br />

Riequilibrio dei rapporti di forza all’interno delle due coalizioni<br />

Una compiuta analisi del<br />

voto in Puglia non può<br />

che partire da un presupposto:<br />

la linea di Raffaele<br />

F<strong>it</strong>to, che ha voluto fortemente il<br />

proprio candidato Rocco Palese<br />

opposto a Nichi Vendola, non ha<br />

pagato.<br />

Mentre in tutta Italia il centrodestra<br />

ha fatto registrare notevoli<br />

progressi, passando da una<br />

s<strong>it</strong>uazione di 2-11 nel conteggio<br />

complessivo delle Regioni governate<br />

ad una s<strong>it</strong>uazione che sfiora<br />

sostanzialmente la par<strong>it</strong>à (6-7),<br />

in Puglia la forbice si è allargata,<br />

partendo dai soli 14mila voti di<br />

differenza del 2005 fino ad arrivare<br />

alla s<strong>it</strong>uazione del 2010, che<br />

ha visto Vendola riconfermato alla<br />

guida della Giunta regionale con<br />

il 48,69% (1.036.638 voti) contro<br />

il 42,25% del suo principale avversario,<br />

che ha sfiorato le novecentomila<br />

preferenze personali<br />

(899.590 voti).<br />

I 14mila voti del 2005, dunque,<br />

sono diventati oltre 136mila, e nè<br />

può essere addotta a “causa” di<br />

questo ampliamento della forbice<br />

la presenza di Adriana Poli Bortone,<br />

che pure con i suoi 185.370<br />

voti (pari all’8,71%) avrebbe potuto<br />

garantire la v<strong>it</strong>toria al centrodestra,<br />

se fosse andato compatto<br />

alle elezioni.<br />

Ma questa è fantapol<strong>it</strong>ica, e le<br />

condizioni pol<strong>it</strong>iche per un accordo<br />

tra PdL, da una parte, Io-<br />

Sud e Udc dall’altra, non si sono<br />

realizzate soprattutto per il veto<br />

“imposto” da Raffaele F<strong>it</strong>to, supportato<br />

da 13 parlamentari dell’ex<br />

Alleanza Nazionale che, quando<br />

si dibatteva su chi potesse essere<br />

il candidato del centrodestra e<br />

quando era saltato fuori il nome<br />

della Poli Bortone, avevano posto<br />

l’altolà con una nota ufficiale.<br />

I numeri parlano chiaro. In Puglia,<br />

quasi unica eccezione di un<br />

Italia che strizza l’occhio a Berlusconi<br />

e, soprattutto, a Bossi, si va<br />

affermando uno zoccolo duro a<br />

sinistra, con un part<strong>it</strong>o “personale”,<br />

quello di Nichi Vendola, capace<br />

di racimolare 182mila voti di<br />

preferenza (Sinistra Ecologia e<br />

Libertà), attestandosi all’8,74%,<br />

un risultato che non è stato raggiunto<br />

dalla sinistra nemmeno<br />

nelle regioni storicamente “rosse”<br />

come Emilia Romagna, Toscana<br />

ed Umbria. Se a questi voti sommiamo<br />

quelli ottenuti dalla Federazione<br />

della Sinistra-Verdi<br />

(64.441 pari al 3,28%) è facile<br />

capire come ci si trova di fronte<br />

ad un “part<strong>it</strong>o della sinistra” che<br />

vanta un patrimonio del 12% dei<br />

voti pugliesi, e che senz’altro spo-<br />

sta più a sin<strong>it</strong>ra gli equilibri della<br />

ist<strong>it</strong>uenda Giunta Regionale, in<br />

un’ottica anche nazionale, e con<br />

spinte sempre maggiori affinchè<br />

il Pd riveda la sua posizione di<br />

chiusura a sinistra, anche in virtù<br />

la spinta personale, del carisma e<br />

dell’appeal di Vendola.<br />

Vedremo il governatore pugliese<br />

candidato contro Berlusconi?<br />

E’ troppo presto per poterlo<br />

dire.<br />

Eppure il dato pol<strong>it</strong>ico è chiaro:<br />

il centrodestra pugliese è chiamato<br />

a ricompattarsi, ed a superare<br />

quell’empasse f<strong>it</strong>tiano che<br />

ha portato ad una sconf<strong>it</strong>ta che,<br />

guardando il quadro complessivo<br />

<strong>it</strong>aliano, è davvero rumorosa.<br />

Roberto Mastrangelo<br />

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N° 3 - APRILE 2010 21


22<br />

N° 3 - APRILE 2010


dopo il voto<br />

La carica<br />

dei settanta,<br />

anzi dei 78!<br />

Signori consiglieri, per cortesia,<br />

spostatevi un po’ più<br />

in là, c’è posto per tutti!<br />

La nostra strana legge elettorale<br />

ha prodotto un risultato paradossale.<br />

Mentre da tutte le parti sono<br />

sempre maggiori le richieste di<br />

ridurre i costi della pol<strong>it</strong>ica e gli<br />

sprechi, la legge elettorale pugliese,<br />

introdotta con l’allora<br />

presidente Raffaele F<strong>it</strong>to e, nei<br />

fatti, confermata dalla giunta<br />

Vendola (considerando che non<br />

sono state apportate variazioni<br />

correttive), ha sort<strong>it</strong>o l’effetto di<br />

“regalare” altri 8 seggi di consigliere<br />

regionale.<br />

Questo perchè oltre al bonus di<br />

maggioranza di 13 seggi attribu<strong>it</strong>i<br />

automaticamente al presidente<br />

vinc<strong>it</strong>ore, nel caso in cui non si<br />

raggiunge la maggioranza del<br />

60% dei voti in consiglio regionale<br />

la legge prevede l’incremento<br />

del <strong>numero</strong> dei consiglieri fino ad<br />

arrivare al massimo a 100 consiglieri.<br />

Aumento, ovviamente, da calcolarsi<br />

in maniera proporzionale,<br />

come nello spir<strong>it</strong>o della legge.<br />

Ecco che da 70 i consiglieri diventano<br />

78.<br />

Quanto costa a noi c<strong>it</strong>tadini<br />

questo giochetto?<br />

Facciamo due rapidi conti.<br />

Per comod<strong>it</strong>à ammettiamo che<br />

un consigliere regionale ci costi<br />

15mila euro al mese (ma sono di<br />

più). Quindici per 8 fa 120mila<br />

euro complessivi al mese, che in<br />

un anno sono 1,440 milioni di<br />

euro, che in cinque anni sono 7,2<br />

milioni di euro. Con incrementi<br />

analoghi in termini di personale<br />

a disposizione dei consiglieri, di<br />

rimborsi spese vari ed eventuali,<br />

bonus benef<strong>it</strong> e via dicendo.<br />

Un bel regalo ai part<strong>it</strong>i, non c’è<br />

che dire.<br />

Ora sono in molti a voler cambiare<br />

la legge. Negli ultimi 5 anni<br />

Vendola e la sua maggioranza<br />

non ci sono riusc<strong>it</strong>i.<br />

Sarà che forse ne hanno avuto<br />

anche loro un vantaggio?<br />

Ro.Ma.<br />

Nuovo Consiglio regionale<br />

ed ora la sfida del futuro<br />

Maggioranza assolutamente stabile, 46 seggi contro i 30 complessivi delle opposizioni<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

I<br />

nuovi eletti, che per un contorto<br />

meccanismo elettorale<br />

sono 8 in più di quello previsto<br />

dallo Statuto regionale, ed i cui<br />

nomi sono ormai ben conosciuti ai<br />

pugliesi, si troveranno di fronte ad<br />

una sfida difficile, complessa ed affascinante<br />

al tempo stesso.<br />

Messe da parte le questioni elettorali,<br />

restano sul tavolo i programmi.<br />

C’è da costruire la Puglia dei<br />

prossimi anni, la Puglia che non<br />

avrà più la facil<strong>it</strong>à d’accesso ai fondi<br />

europei (a partire dal 2013) che<br />

fino ad ora hanno garant<strong>it</strong>o un vero<br />

e proprio fiume di denaro per le<br />

casse e gli investimenti nella nostra<br />

Regione.<br />

Adesso occorre ripensare a nuove<br />

strategie in settori fondanti e<br />

fondamentali per la nostra economia,<br />

per il nostro rilancio e per il superamento<br />

di tutti quei r<strong>it</strong>ardi che<br />

fanno della Puglia una Regione lontana<br />

dagli standard di qual<strong>it</strong>à della<br />

v<strong>it</strong>a europei.<br />

I pugliesi hanno deciso. Dovrà essere<br />

Nichi Vendola a guidare questi<br />

processi, a presiedere a tutte le<br />

scelte strategiche, a cercare di fare<br />

della Puglia una Regione migliore e<br />

compet<strong>it</strong>iva su mercati sempre più<br />

estremi e selettivi che gli scenari at-<br />

ELEZIONI REGIONALI 2010 - RIEPILOGO LISTE PUGLIA<br />

tuali ci disegnano.<br />

Ed allora, per una volta auguriamoci<br />

che la pol<strong>it</strong>ica riesca a mettere<br />

da parte le divisioni part<strong>it</strong>iche.<br />

Ben vengano tre anni senza<br />

scontri elettorali, senza la necess<strong>it</strong>à<br />

di provvedimenti accalappia-voti,<br />

di grida e di scontri di piazza (per<br />

la ver<strong>it</strong>à sempre meno in piazza e<br />

sempre più nei salotti).<br />

Ora è tempo di proposte. E’ tempo<br />

di costruire, tutti insieme ed<br />

ognuno per il proprio ruolo, la Puglia<br />

che vogliamo e quella che dovrà<br />

imparare a camminare con le<br />

proprie gambe.<br />

Gli scenari nazionali sono chiari.<br />

Si sta per aprire la stagione delle riforme.<br />

Di quelle riforme che tanto<br />

piacciono alla Lega e che ci dovranno<br />

trovare pronti.<br />

Non è possibile restare in attesa.<br />

Da oggi bisogna trovare le risposte<br />

alle attese delle nuove generazioni.<br />

Bisogna collegare il mondo della<br />

scuola e quello del lavoro, bisogna<br />

inventare strumenti per intercettare<br />

le domande ed interpretare i<br />

mercati, bisogna creare strumenti e<br />

prodotti capaci di portare sviluppo<br />

e ricchezza.<br />

Si parla tanto di “chilometro zero”<br />

per i prodotti alimentari, ad esempio.<br />

E’ comp<strong>it</strong>o della Regione tutelare<br />

i nostri produttori, non soltanto<br />

con marchi e fiere, ma con pol<strong>it</strong>iche<br />

di mercato e di consumo efficaci.<br />

Ma soprattutto, è tempo di serietà<br />

e di sobrietà della pol<strong>it</strong>ica.<br />

Buon lavoro. Ne abbiamo bisogno<br />

tutti quanti.<br />

N° 3 - APRILE 2010 23


La passata campagna elettorale<br />

per il rinnovo dei<br />

consigli regionali è stata<br />

scand<strong>it</strong>a da alcuni eventi non ordinari.<br />

Minoranza e maggioranza sono<br />

scese in piazza, a Roma, in maxi<br />

manifestazioni nazionali, alla ricerca<br />

di un consenso, anche di<br />

immagine, oscurato da eventi<br />

devastanti, alcuni tipicamente<br />

locali.<br />

La sinistra, per contestare decreti<br />

“interpretativi” voluti dalla<br />

maggioranza parlamentare per<br />

far dimenticare marchiani omissioni<br />

in sede di presentazione<br />

delle liste a Roma e a Milano.<br />

La destra, per parare il colpo<br />

della frammentazione interna che<br />

sta sempre più per esplodere.<br />

Ma dietro tanto fumo c’è stato<br />

dell’altro.<br />

In Puglia il Pd ha cercato di nascondere<br />

o di cancellare tutte le<br />

difficoltà interne dovute ad una<br />

classe pol<strong>it</strong>ica che ha fatto esplodere<br />

l’esigenza di moralizzazione<br />

della v<strong>it</strong>a pubblica, ponendo fine<br />

ad una presunta divers<strong>it</strong>à che per<br />

lungo tempo l’aveva caratterizzata.<br />

Le vicende di Alberto Tedesco,<br />

Sandro Frisullo e Michele<br />

Mazzarano non sono stati fatti<br />

insignificanti. Tutti e tre sono legati<br />

alla s<strong>it</strong>uazione della San<strong>it</strong>à<br />

pugliese.<br />

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N° 3 - APRILE 2010<br />

dopo il voto<br />

<strong>Il</strong> difficile dopo elezioni regionali<br />

I risultati delle urne parlano chiaro, tra promossi a volte inaspettati e perfino qualche bocciato eccellente<br />

di AGOSTINO SPINELLI<br />

A raccogliere i risultati di questa<br />

crisi profonda del Pd, ci hanno<br />

pensato bene Nichi Vendola (a<br />

partire dalle primarie) e Antonio<br />

Di Pietro.<br />

Silvio Berlusconi, invece, si è<br />

accan<strong>it</strong>o anche sui numeri fatti a<br />

Piazza San Giovanni. E’ lì che ha<br />

ricercato, in quel mini bagno di<br />

folla, di riposizionarsi all’interno<br />

del suo movimento (il Pdl), frazionato<br />

in tanti rivoli che conducono<br />

a chiari interessi personali di tanti<br />

responsabili. Pdl segnato dal danno<br />

ricevuto dalla vicenda della<br />

presentazione delle liste a Roma,<br />

dalla preannunciata nasc<strong>it</strong>a di<br />

Generazione Italia, il movimento<br />

di Gianfranco Fini, dall’abbraccio<br />

non disinteressato di Umberto<br />

Bossi, ostentato in quella piazza<br />

da cui ha tentato di risucchiare<br />

consensi. E che consensi!<br />

Chi ne ha pagato il prezzo è stato<br />

il dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico e programmatico<br />

su quello che è la Puglia e<br />

su ciò che dovrebbe essere.<br />

I risultati del voto sono noti. Li<br />

analizziamo ampiamente anche<br />

noi in questo mensile.<br />

Da dove ripartire?<br />

Dalle riforme ist<strong>it</strong>uzionali. <strong>Il</strong> periodo<br />

è considerato proficuo. Noi<br />

ce lo auguriamo.<br />

I sindaci del Nord, intanto, all’indomani<br />

del voto regionale, hanno<br />

simbolicamente consegnato le<br />

fasce tricolore al Prefetto: un avvertimento<br />

al Governo. Vogliono<br />

sub<strong>it</strong>o l’eliminazione del patto di<br />

stabil<strong>it</strong>à e il federalismo fiscale.<br />

In Puglia il Pd ha una grande responsabil<strong>it</strong>à:<br />

sostenere e collaborare<br />

con la nuova Giunta Vendola.<br />

Guglielmo Minervini, nell’intervista<br />

che ci ha rilasciato, ha<br />

tracciato con chiarezza due strade<br />

maestre da seguire. Strade che<br />

dovrebbero essere obbligate per<br />

tutti gli amministratori e per tutte<br />

le amministrazioni: trasparenza e<br />

partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Due note dolentissime: mancano<br />

entrambe.<br />

Lo vediamo anche nelle nostre<br />

realtà comunali. <strong>Il</strong> potere viene<br />

eserc<strong>it</strong>ato non promuovendo la<br />

partecipazione, ma negandola.<br />

Negando anche ai consiglieri<br />

stessi di minoranza la documentazione<br />

necessaria all’esercizio<br />

della loro funzione, negando ai<br />

c<strong>it</strong>tadini ogni informazione utile:<br />

vedi i s<strong>it</strong>i dei Comuni.<br />

<strong>Il</strong> risultato elettorale, intanto,<br />

denuncia un progressivo allontanamento<br />

dei c<strong>it</strong>tadini anche dallo<br />

stesso esercizio del dir<strong>it</strong>to di voto.<br />

In Italia, ormai, il primo part<strong>it</strong>o è<br />

l’astensionismo.<br />

Si chiedeva a voce alta l’Assessore<br />

regionale Silvia Godelli alla<br />

chiusura dell’anno scolastico della<br />

Scuola all’Impegno Sociale e<br />

Pol<strong>it</strong>ico di Sammichele di Bari:<br />

“E’ libero il voto?”<br />

No. Esiste la vergogna del mercato<br />

del voto. Problema da affrontare<br />

non in forma moralistica. Da<br />

non dimenticare mai: “<strong>Il</strong> voto è<br />

potere. Se non è libero, c’è un gap<br />

culturale: dimostra che l’idea non<br />

serve a niente. Da qui l’importanza<br />

di promuovere l’associazionismo:<br />

per combattere il voto di scambio.<br />

Questo rappresenta un attacco al<br />

sistema democratico. Trattasi di visione<br />

che inficia i fondamenti della<br />

democrazia. Prevalgono gli interessi<br />

privatistici”.<br />

Rifuggire dal “cosa ti posso<br />

chiedere per me!” E’ il contrario<br />

della democrazia.<br />

“Per me” non è certamente per il<br />

“Bene Comune”!


dopo il voto<br />

Anticorpi? Trasparenza e partecipazione<br />

“Onorare le straordinarie speranze che i pugliesi ci hanno affidato”. L’analisi sul Pd di Guglielmo Minervini<br />

di FRANCO DERAMO<br />

Abbiamo posto alcune domande<br />

a Guglielmo Minervini,<br />

Assessore regionale alla<br />

Trasparenza, coordinatore regionale<br />

del Pd, rieletto consigliere regionale.<br />

<strong>Il</strong> massimo che oggi si possa dire<br />

del ‘Pd=part<strong>it</strong>o nuovo’ è che sia<br />

ancora “un part<strong>it</strong>o della Prima Repubblica”.<br />

Quanto c’è di vero in questa affermazione?<br />

C’è del vero e del falso.<br />

<strong>Il</strong> vero è che il Pd come luogo della<br />

rigenerazione del rapporto tra pol<strong>it</strong>ica<br />

e c<strong>it</strong>tadini, non è ancora nato. Appare<br />

più la propaggine delle vecchie appartenenze<br />

che la sperimentazione di una<br />

prospettiva che interpreti la domanda<br />

di cambiamento e di futuro di questo<br />

paese sfibrato e stanco.<br />

<strong>Il</strong> falso è che dei vecchi part<strong>it</strong>i di Prima<br />

Repubblica non ha più la dimensione<br />

di massa e non ancora quella di<br />

popolo. Appare semplicemente, come<br />

tutti gli altri part<strong>it</strong>i, un aggregato di<br />

notabili. Ma il Pd è nato con la vocazione<br />

a occupare uno spazio scoperto<br />

della pol<strong>it</strong>ica. La missione del Pd è rappresentare<br />

la speranza, raccogliere la<br />

fiducia, aggregare l’innovazione.<br />

Al centrodestra che rielabora la paura<br />

degli <strong>it</strong>aliani facendo leva sulla pulsione<br />

egoistica, l’alternativa da opporre<br />

è una visione pos<strong>it</strong>iva del futuro. <strong>Il</strong><br />

mondo che sta nascendo non fa paura,<br />

ha bisogno del genio <strong>it</strong>aliano.<br />

Rimane ancora “l’amalgama mal<br />

riusc<strong>it</strong>a” (D’Alema) fra il meglio<br />

Rieletti: Nichi Vendola e Guglielmo Minervini<br />

delle culture pol<strong>it</strong>iche del secolo<br />

scorso, il cattolicesimo democratico<br />

e il socialismo?<br />

Non mi è mai piaciuta l’immagine<br />

dell’amalgama. Le miscele sociali non<br />

si fanno a tavolino, altrimenti falliscono.<br />

<strong>Il</strong> Pd è nato con un’intuizione che<br />

è rimasta sulla carta: convocare le<br />

persone, anzi i c<strong>it</strong>tadini, sui problemi<br />

del futuro senza chiedergli l’origine<br />

o l’appartenenza. Mettere al centro i<br />

problemi, le idee più che le tessere o le<br />

storie, significa scegliere di guardare al<br />

futuro piuttosto che al passato. Un PD<br />

che agisce con questa pol<strong>it</strong>ica si apre<br />

all’innovazione, anche generazionale.<br />

Ma questo PD non è ancora nato.<br />

Piuttosto stiamo consumando la coda<br />

nostalgica delle vecchie storie. Forse<br />

siamo all’epilogo di questa consunzione.<br />

E l’avventura del Pd, questo bellis-<br />

simo pensiero lungo sulla transizione<br />

del nostro paese, sul cambiamento del<br />

mondo, può ora prendere forma concreta.<br />

Perchè vi è difficile ammettere la<br />

sconf<strong>it</strong>ta nazionale?<br />

Bersani lo ha fatto. Non c’è nulla da<br />

nascondere. Abbiamo tre anni senza<br />

scadenze elettorali e con una prospettiva<br />

di lavoro pol<strong>it</strong>ico da fare per<br />

preparare un’alternativa non solo a<br />

Berlusconi ma anche, ed è la cosa più<br />

difficile, al berlusconismo.<br />

Un programma democratico di<br />

governo nazionale e regionale su<br />

cosa si deve fondare?<br />

Su un’idea di futuro. Manca al paese<br />

e al Pd una visione di futuro. Siamo<br />

prigionieri della paura, che ci incolla al<br />

presente. Futuro significa immaginare<br />

che il mondo che sta nascendo nelle<br />

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contrazioni dure di questa crisi sarà un<br />

mondo non necessariamente peggiore.<br />

Una nuova idea di convivenza sociale,<br />

più solidale e responsabile, ma anche<br />

una nuova idea di sviluppo, più inclusiva<br />

e sostenibile, sta nascendo grazie<br />

alla ricerca e alla creativ<strong>it</strong>à. All’Italia<br />

manca un PD, un pensiero pos<strong>it</strong>ivo.<br />

Perché gli elettori non vi identificano<br />

con chiarezza?<br />

Perché non abbiamo un profilo chiaro<br />

e riconoscibile, non abbiamo una<br />

missione.<br />

Le scelte dei vertici Pd le affidate<br />

ai non iscr<strong>it</strong>ti, al “popolo delle primarie”.<br />

Perché il part<strong>it</strong>o poi lo fate<br />

gestire solo agli iscr<strong>it</strong>ti e alla vecchia<br />

nomenclatura?<br />

Le primarie sono una grande intuizione<br />

per costruire un rapporto aperto<br />

tra la pol<strong>it</strong>ica e la società, per allargare<br />

gli spazi di coinvolgimento e di partecipazione.<br />

Purtroppo, questo segno di<br />

futuro è rimasto abbastanza isolato.<br />

Almeno finora.<br />

Vendola vi ha dato una lezione<br />

solenne: alle primarie e all’elezione<br />

regionale. Ora chiede ai part<strong>it</strong>i<br />

di sciogliersi. Ma, allora, vi ha salvati<br />

o vi ha cancellati?<br />

Questa lettura è una lettura distorta.<br />

Con Vendola nelle primarie si è riconosciuta<br />

una porzione largamente maggior<strong>it</strong>aria<br />

del “popolo democratico”, altrimenti<br />

l’es<strong>it</strong>o sarebbe stato ben altro.<br />

La lezione, piuttosto, ha riguardato<br />

non il Pd ma una parte dei suoi gruppi<br />

dirigenti. Lo scollamento con la società<br />

reale è uno dei problemi della pol<strong>it</strong>ica<br />

di apparato. Vendola ci ricorda che<br />

abbiamo il dovere di affrontarlo senza<br />

ipocrisie né dilazioni. E io concordo.<br />

Può Vendola essere indicato<br />

dal Pd come futuro Presidente del<br />

Consiglio?<br />

Vendola è il presidente dei pugliesi. E<br />

noi abbiamo il dovere di testimoniare<br />

che la Puglia può cost<strong>it</strong>uire il laboratorio<br />

in cui si sperimenta quell’alternativa<br />

di centrosinistra, quell’idea di<br />

futuro che serve all’intero paese. Non<br />

possiamo sbagliare, ora dobbiamo<br />

solo onorare le straordinarie speranze<br />

che i pugliesi ci hanno affidato.<br />

Minervini già Assessore regionale<br />

alla Trasparenza. Da dove cominciare<br />

la bonifica?<br />

Da due anticorpi: la trasparenza e la<br />

partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini. Sono gli<br />

unici due antidoti che conosca e che<br />

garantiscono un sicuro effetto.<br />

N° 3 - APRILE 2010 25


Nel leggere gli elenchi degli<br />

eletti c’è sempre da<br />

chiedersi, tutto sommato,<br />

se saranno in grado di compiere<br />

il loro lavoro, di rappresentarci al<br />

meglio a prescindere dall’appartenenza<br />

pol<strong>it</strong>ica, di recepire le esigenze<br />

del popolo pugliese e, se ce<br />

ne fosse il bisogno, anche di alzare<br />

la voce in Consiglio regionale per<br />

difenderci.<br />

Forse chiediamo troppo?<br />

Con buona pace delle quote<br />

rosa, un primo dato è l’esigu<strong>it</strong>à di<br />

presenza femminile: soltanto 4<br />

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N° 3 - APRILE 2010<br />

dopo il voto<br />

Ecco tutti i consiglieri regionali<br />

<strong>Il</strong> risultato delle urne parla chiaro: tra promossi a volte inaspettati e qualche bocciato eccellente<br />

di ROBERTO MASTRANGELO<br />

consiglieri regionali sono donne,<br />

e ci chiediamo se per incapac<strong>it</strong>à<br />

femminile nel raccogliere intorno<br />

a sè i consensi o se per un malvezzo<br />

tipico dei modi <strong>it</strong>aliani di<br />

considerare la pol<strong>it</strong>ica “un fatto da<br />

uomini”. Un maggiore apporto di<br />

sensibil<strong>it</strong>à rosa non avrebbe fatto<br />

che bene ad un Consiglio che, nel<br />

corso soprattutto delle ultime legislature<br />

è apparso troppo ingessato<br />

su posizioni statiche ed “elefantesche”,<br />

e con una scarsa capac<strong>it</strong>à<br />

decisionale e propos<strong>it</strong>iva.<br />

Ecco cosa chiediamo ai consiglieri<br />

regionali: di essere membri attivi<br />

del nostro Governo e non soltanto<br />

“sollevatori di mani nell’ottica delle<br />

posizioni part<strong>it</strong>iche”. ono stati<br />

eletti giovani su cui si può puntare,<br />

in tutti gli schieramenti pol<strong>it</strong>ici.<br />

Ci sono pol<strong>it</strong>ici con alle spalle<br />

esperienze amministrative ricche<br />

e preziose. Mettiamole a frutto e<br />

rendiamo questa legislatura davvero<br />

speciale.<br />

Ma insieme ai promossi, duole<br />

ricordare anche qualche “nome”<br />

eccellente che è rimasto fuori<br />

dall’assise di via Capruzzi.<br />

Personaggi che hanno avuto un<br />

ruolo nei palazzi regionali, e che<br />

forse si pensava potessero farcela<br />

a “resistere” al vento del cambia-<br />

mento, ma che, per diverse ragioni,<br />

non sono stati riconfermati.<br />

Ed è, questo, il principale risultato<br />

del valore della preferenza. Ogni<br />

candidato è strettamente collegato<br />

al suo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> di riferimento,<br />

ha “zappato” i suoi voti e deve continuare<br />

a “zappare” per mantenere<br />

e consolidare il consenso ricevuto.<br />

Al contrario di quanto avviene per<br />

il Parlamento <strong>it</strong>aliano, dove esiste<br />

una infelice cooptazione decisa a<br />

tavolino dai segretari nazionali dei<br />

part<strong>it</strong>i, di tutti i part<strong>it</strong>i.<br />

Registriamo i due ex presidenti<br />

della Provincia di Bari Marcello<br />

Vernola (UdC, surclassato di quasi<br />

10mila voti da Peppino Longo), e<br />

Vincenzo Divella, primo dei non<br />

eletti nella sua lista. L’ex assessore<br />

Magda Terrevoli, l’ex segretario<br />

dell’ufficio di presidenza e consigliere<br />

di lungo corso Tommy Attanasio,<br />

l’ex presidente della Giunta<br />

Giovanni Copertino, i consiglieri<br />

Gigi Loperfido e Sergio Povia,<br />

solo per c<strong>it</strong>are le liste della provincia<br />

di Bari.<br />

<strong>Il</strong> ricambio, dunque, c’è stato.<br />

Ecco l’elenco dei 78 consiglieri<br />

regionali (se non scenderanno a<br />

70) che faranno parte della legislatura<br />

2010-2015 (tra parentesi la<br />

circoscrizione di elezione e le preferenze<br />

ottenute), con la precisione<br />

che abbiamo utilizzato il colore<br />

rosso per indicare gli 8 consiglieri<br />

(4 del Pd, 2 di Sle, 1 dell’Idv, 1 della<br />

Puglia per Vendola), che risultano<br />

rientrare in Consiglio in virtù della<br />

specifica legge che garantisce comunque<br />

il 60% alla coalizione che<br />

vince le elezioni, aumentando il<br />

<strong>numero</strong> dei consiglieri eletti fino al<br />

massimo di 100.<br />

Pd (23): Nicola Canonico<br />

(Bari 16.680); Mario Loizzo (Bari<br />

16.521); Antonio Decaro (Bari<br />

14.190); Gerardo Degennaro (Bari<br />

13.218); Gugliermo Minervini<br />

(Bari 12.108); Ruggiero Mennea<br />

(Bat 8.388); Filippo Caracciolo<br />

(Bat 7.706); Bartolomeo Cozzoli<br />

(6.573); Fabiano Amati (Brindisi<br />

10.024); Giuseppe Romano<br />

(Brindisi 6.264); Giovanni Epifani<br />

(Brindisi 5.380); Elena Gentile<br />

(Foggia 9.315); Francesco Ognissanti<br />

(Foggia 7.913); Dino Marino<br />

(Foggia 6.987); Sergio Clemente<br />

(Foggia 5.728); Sergio Blasi (Lecce<br />

15.102); Loredana Capone (Lecce


dopo il voto<br />

11.039); Antonio Maniglio (Lecce<br />

8.757); Enzo Russo (Lecce 7.025);<br />

Michele Pelillo (Taranto 15.072);<br />

Donato Pentassuglia (Taranto<br />

14.703); Michele Mazzarano (Taranto<br />

6.340); Anna R<strong>it</strong>a Lemma<br />

(Taranto 4.828).<br />

Sinistra Ecologia e Libertà (11):<br />

Onofrio Introna (Bari 7.447); Michele<br />

Ventricelli (Bari 6.003); Michele<br />

Losappio (Bari 4.331); Francvesco<br />

Pastore (Bat 3.990); Toni<br />

Matarrelli (Brindisi 4.904); Pino<br />

Lonigro (Foggia 5.904); Arcangelo<br />

Sannicandro (Foggia 4.815);<br />

Donato Pellegrino (Lecce 2.894);<br />

Luigi Calò (Lecce 2.545); Alfredo<br />

Cervellera (Taranto 3.821); Cosimo<br />

Borraccino (Taranto 3.717)<br />

IdV (6): Giacomo Olivieri (Bari<br />

14.695); Lorenzo Nicastro (Bari<br />

4.044); Lorenzo Caiolo (Brindisi<br />

2.901); Orazio Schiavone (Foggia<br />

3.322); Aurelio Gianfreda (Lecce<br />

2.483); Patrizio Mazza (Taranto<br />

2.098)<br />

La Puglia per Vendola (6): Angelo<br />

Disabato (Bari 6.143); Alfonsino<br />

Pisicchio (Bari 5.811); Giovanni<br />

Brigante (Brindisi 2.467); Anna<br />

Nuzziello (Foggia 1.939); Dario<br />

Stefano (Lecce 10.965); Francesco<br />

Laddomada (Taranto 2.329).<br />

PdL (20): Massimo Cassano<br />

(Bari 18.692); Michele Boccardi<br />

(Bari 13.153); Domi Lanzillotta<br />

(Bari 11.302); Giammarco Surico<br />

(Bari 10.369); Ignazio Zullo (Bari<br />

10.147); Antonio Camporeale<br />

(Bari 10.106); Nicola Marmo (Bat<br />

16.120); Giovanni Alfarano (Bat<br />

12.678); Maurizio Friolo (Brindisi<br />

9.074); Piero Iurlaro (Brindisi<br />

7.817); Giandiego Gatta (Foggia<br />

13.928); Lucio Tarquinio (Foggia<br />

11.804); Leonardo Di Gioia (Foggia<br />

8.004); Erio Congedo (Lecce<br />

14.683); Roberto Marti (Lecce<br />

14.369); Mario Vadrucci (Lecce<br />

9.619); Antonio Barba (Lecce<br />

9.021); Gianfranco Chiarelli (Taranto<br />

13.335); Arnaldo Sala (Taranto<br />

10.629); Pietro Lospinuso<br />

(Taranto 9.621);<br />

La Puglia prima di tutto (4):<br />

Tatò Greco (Bari 7.588); Franco<br />

De Biasi (Brindisi 5.761); Cecchino<br />

Damone (Foggia 8.631); Andrea<br />

Caroppo (Lecce 7.561).<br />

I Pugliesi per Rocco Palese (2):<br />

Davide Bellomo (Bari 9.093); Antonio<br />

Buccolieri (Lecce 7.210).<br />

UdC (4): Peppino Longo (Bari<br />

13.388); Giannicola De Leonardis<br />

(Foggia 8.052); Salvatore Negro<br />

(Lecce 6.557); Scalera Antonio<br />

Paolo (Taranto 4.010).<br />

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N° 3 - APRILE 2010 27


I giovani lontani dalla pol<strong>it</strong>ica<br />

Alcune riflessioni per una occasione di dibatt<strong>it</strong>o mancato<br />

28<br />

Incontrare i<br />

candidati, sentire<br />

i loro programmi<br />

e poter dialogare<br />

di quali strade<br />

siano più efficaci<br />

per trovare lavoro<br />

in un periodo<br />

difficile come<br />

l’attuale è una<br />

grande occasione<br />

che non è stata<br />

sfruttata<br />

di PAOLA CARBONARA *<br />

La Puglia ha riconfermato<br />

Vendola presidente. Queste<br />

elezioni non sono state<br />

vinte dalla sinistra pol<strong>it</strong>ica ma<br />

unici vinc<strong>it</strong>ori sono stati: Nichi<br />

Vendola e l’astensione. L’es<strong>it</strong>o<br />

delle votazioni rispecchia in pieno<br />

il clima creato e vissuto anche<br />

in campagna elettorale: poca<br />

partecipazione e scarso interesse<br />

giovanile, lim<strong>it</strong>ato alle vincenti<br />

“Fabbriche di Nichi”, e alla parte-<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

cipazione in massa alle manifestazioni<br />

di Nichi nelle piazze.<br />

Anche a Sammichele la partecipazione<br />

ai comizi dei vari candidati<br />

e agli incontri organizzati è<br />

stata davvero scarsa. Quella giovanile<br />

quasi nulla.<br />

Oltre ai part<strong>it</strong>i che hanno organizzato<br />

incontri con i loro candidati,<br />

l’Associazione di promozione<br />

sociale ‘plur@le‘ di Sammichele<br />

di Bari, arricch<strong>it</strong>a dalla esperienza<br />

che la vede impegnata ormai da<br />

mesi con la Scuola di Formazio-<br />

ne all’Impegno Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />

dell’Associazione “Cercasi un<br />

fine”, ha voluto dare una risposta<br />

concreta ad una esigenza diffusa<br />

fra i giovani: parlare di occupazione.<br />

Per questo ha organizzato, in<br />

vista delle elezioni regionali, un<br />

incontro dal t<strong>it</strong>olo “UNORACON”<br />

(durato oltre tre ore), occasione<br />

preziosa di riflessione, per fare<br />

chiarezza e dare la possibil<strong>it</strong>à di<br />

affrontare con maggiore consapevolezza<br />

il particolare momento<br />

pol<strong>it</strong>ico da vivere.<br />

dopo il voto<br />

L’intento è stato soprattutto<br />

quello di rivolgersi ai giovani, di<br />

andare loro incontro anche fisicamente,<br />

nelle realtà che vivono e<br />

negli ambienti che frequentano.<br />

Si è pensato, a tal propos<strong>it</strong>o, di<br />

non inv<strong>it</strong>are i giovani ad un mero<br />

evento pol<strong>it</strong>ico, ma di portare la<br />

pol<strong>it</strong>ica nel loro mondo. Questo<br />

è il motivo per cui l’incontro è<br />

stato organizzato all’interno de<br />

“La Nuova Generazione”, uno dei<br />

“festini”, luoghi che contraddistinguono,<br />

per tradizione, la v<strong>it</strong>a giovanile<br />

sammichelina, soprattutto<br />

nel periodo di carnevale.<br />

Gli obiettivi sono stati parzialmente<br />

raggiunti.<br />

A rispondere alle domande,<br />

con apprezzabile passione e convinzione,<br />

sono stati i relatori inv<strong>it</strong>ati:<br />

Sergio Povia, consigliere regionale<br />

uscente e candidato del<br />

Pd, Umberto Salinas, candidato<br />

di “Io Sud”, e Nicola De Bartolomeo,<br />

già designato da Rocco<br />

Palese come suo vice presidente<br />

di Giunta in caso di v<strong>it</strong>toria. Ha<br />

coordinato i lavori Franco Deramo,<br />

presidente dell’Associazione<br />

‘ plur@le ‘.<br />

Sergio Povia, più degli altri, ovviamente,<br />

è stato sollec<strong>it</strong>ato a dare<br />

risposte chiare ed esaustive circa<br />

le scelte operate dalla Regione. A<br />

suo dire, lo sviluppo economico


dopo il voto<br />

e civile raggiunto in questi anni<br />

è da considerarsi soddisfacente e<br />

per il futuro ha sottolineato l’importanza<br />

di investire soprattutto<br />

nel settore agricolo. Umberto<br />

Salinas, docente di demografia<br />

sociale presso l’Univers<strong>it</strong>à di Bari,<br />

fra i punti più importanti del programma<br />

di “Io Sud”, ha evidenziato<br />

la proposta di una riorganizzazione<br />

in supporto alla piccola<br />

e media impresa, con norme “a<br />

sportello”, più veloci, più operative<br />

e più funzionali per il nostro<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. A concludere gli interventi<br />

è stato Nicola De Bartolomeo,<br />

già presidente di Confindustria<br />

Puglia. Egli ha voluto prima<br />

di tutto spiegare le motivazioni<br />

del suo volersi mettere in gioco<br />

in questa elezione. La sua intenzione<br />

non è stata quella di “fare<br />

pol<strong>it</strong>ica” ma di essere espressione<br />

della società civile impegnata<br />

nelle Ist<strong>it</strong>uzioni. Alla luce di questa<br />

affermazione, e calandosi nel<br />

vivo delle argomentazioni, egli ha<br />

emesso una doppia condanna: la<br />

prima rivolta alla generazione di<br />

cui egli stesso fa parte “per non<br />

aver pensato alle generazioni future,<br />

giovani che oggi hanno perso<br />

più di tutto la continu<strong>it</strong>à nel<br />

loro processo di cresc<strong>it</strong>a personale,<br />

per cui sono depressi, indotti a<br />

cambiare strada, scoraggiati”. Non<br />

da meno, la sua personale analisi<br />

sull’operato amministrativo della<br />

sinistra in Puglia, “per aver attuato<br />

in questi anni, con il presidente<br />

Vendola, pol<strong>it</strong>iche pregiudiziali e<br />

lim<strong>it</strong>anti il progresso e lo sviluppo<br />

delle imprese e del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />

principalmente per superficial<strong>it</strong>à,<br />

qualunquismo, sprechi e disorganizzazione”.<br />

Dopo questi interventi è stato<br />

dato largo spazio al dibatt<strong>it</strong>o con<br />

il pubblico, molto partecipe e interattivo<br />

anche se non di giovani,<br />

come si sperava.<br />

Dell’iniziativa UNORACON<br />

personalmente porto a casa la<br />

ricchezza dell’incontro con tre<br />

c<strong>it</strong>tadini pugliesi che hanno dimostrato,<br />

con uguale passione<br />

e convinzione, il loro desiderio<br />

di contribuire attivamente e responsabilmente<br />

alla v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica<br />

e alla cresc<strong>it</strong>a del paese. Ancora<br />

di più ho avuto modo di apprezzare,<br />

indipendentemente delle<br />

posizioni più o meno condivisibili,<br />

la ricchezza del confronto e del<br />

dialogo su problematiche di forte<br />

attual<strong>it</strong>à, elementi indispensabili<br />

e da recuperare perché si possa<br />

parlare di pol<strong>it</strong>ica sana.<br />

Peccato che ad ascoltarli proprio<br />

noi giovani non eravamo<br />

in molti.<br />

La descrizione del presidente<br />

De Bartolomeo del mondo giovanile<br />

ha un riscontro evidente nella<br />

realtà. Forse è vero che questa<br />

particolare realtà socio-pol<strong>it</strong>ica<br />

con cui dobbiamo confrontarci<br />

ha portato i giovani ad allontanarsi<br />

dalla pol<strong>it</strong>ica, a non avere<br />

fiducia. Forse.<br />

Ma la cosa che più spaventa<br />

non è vedere una generazione<br />

delusa, sofferente, esausta, ma<br />

dover assistere ad una generazione<br />

completamente assente<br />

e disinteressata alla sue stesse<br />

problematiche, e questo incontro<br />

ne è stata, in piccolo, l’ennesima<br />

dimostrazione. Come giovane mi<br />

chiedo “perché lamentare il non<br />

essere ascoltati quando non si<br />

ha niente da dire?”.<br />

Facile è polemizzare, difficile è<br />

lottare perché le cose cambino.<br />

Mi cap<strong>it</strong>a spesso di ascoltare fra<br />

coetanei o dialogando con ragazzi<br />

più giovani, i più banali luoghi<br />

comuni, del tipo “I pol<strong>it</strong>ici sono<br />

tutti ladri”, oppure “La pol<strong>it</strong>ica è<br />

una cosa sporca”; quelli più ide-<br />

alisti tendono a restare al di fuori<br />

del mondo della pol<strong>it</strong>ica, quelli<br />

più furbi, invece, hanno la malsana<br />

idea di cercarla esclusivamente<br />

per trarne vantaggi personali,<br />

magari trovare un lavoro o fare<br />

una carriera più veloce. Questa<br />

pol<strong>it</strong>ica facciamo noi giovani; la<br />

mal pol<strong>it</strong>ica la scegliamo noi ogni<br />

giorno.<br />

Personalmente considero questo<br />

aspetto, se proiettato nel futuro,<br />

più grave e più preoccupante<br />

di qualsiasi ideologia, di qualsiasi<br />

proposta, iniziativa, scelta o posizione<br />

pol<strong>it</strong>ica.<br />

Credo che l’emergenza pol<strong>it</strong>ica<br />

dei nostri giorni sia principalmente<br />

riportare i giovani a<br />

riappropriarsi del senso della<br />

collettiv<strong>it</strong>à, dell’importanza della<br />

partecipazione e della responsabil<strong>it</strong>à.<br />

E almeno di questo le generazioni<br />

passate non possono del<br />

tutto sentirsi responsabili.<br />

In tal senso considero la v<strong>it</strong>toria<br />

più importante del presidente<br />

Vendola: quella di aver avuto una<br />

forte influenza sui giovani. L’unica<br />

Quello che più<br />

spaventa è una<br />

generazione non<br />

delusa, sofferente<br />

ed esausta, ma<br />

completamente<br />

assente e<br />

disinteressata<br />

voce giovanile nel periodo preelezioni<br />

gridava “Vendola vinc<strong>it</strong>ore”.<br />

Di certo non sempre voce<br />

di una autentica consapevolezza<br />

pol<strong>it</strong>ica, ma pur sempre l’unica ad<br />

essersi fatta maggiormente sentire.<br />

Ancora tanta immatur<strong>it</strong>à, inconsapevolezza,<br />

tifoseria da “fan”<br />

anche conformista più che riflettuta<br />

e attenta condivisione.<br />

L’augurio che mi faccio è che la<br />

v<strong>it</strong>toria di Vendola, tanto acclamato<br />

dai giovani, sia perlomeno<br />

la premessa per una rigenerazione<br />

anagrafica all’interno dei<br />

part<strong>it</strong>i, di tutti i part<strong>it</strong>i, indipendentemente<br />

dal carisma e dalle<br />

capac<strong>it</strong>à comunicative di chi li<br />

regge, ed un r<strong>it</strong>orno dei giovani<br />

alla partecipazione attiva e consapevole<br />

alla v<strong>it</strong>a amministrativa<br />

e ad una riconsiderazione etica<br />

della pol<strong>it</strong>ica.<br />

* Segreteria Scuola<br />

di Formazione all’impegno<br />

Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />

* ‘plur@le‘ - Associazione<br />

di Promozione Sociale<br />

N° 3 - APRILE 2010 29


Acquaviva ha voltato pagina.<br />

Chiavi della c<strong>it</strong>tà a Squicciarini<br />

Flussi elettorali possibili al ballottaggio, ma una v<strong>it</strong>toria netta su Petruzzellis<br />

30<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Con le lacrime agli occhi.<br />

Così il neo-eletto sindaco<br />

di Acquaviva delle Fonti,<br />

Francesco Squicciarini, è stato accolto<br />

da una folla in festa che si accalcava<br />

dinanzi al circolo c<strong>it</strong>tadino<br />

del Pd per abbracciarlo. C’era la giovane<br />

moglie, anche lei commossa.<br />

Ed il padre in passato consigliere<br />

comunale. Molti hanno stappato<br />

bottiglie di spumante, molti hanno<br />

cantato inni. In piazza V. Emanuele,<br />

poi, il primo c<strong>it</strong>tadino eletto ha<br />

pronunciato un breve discorso.<br />

Questo ingegnere gestionale<br />

39enne, già Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />

del Pd, si trova adesso a gestire una<br />

s<strong>it</strong>uazione non semplice. La pol<strong>it</strong>ica,<br />

passata l’euforia della v<strong>it</strong>toria,<br />

ti pone immediatamente di fronte<br />

alla crudezza dei problemi da risolvere.<br />

Immersi e confusi tra i <strong>numero</strong>si<br />

c<strong>it</strong>tadini presenti, alcuni personaggi<br />

della pol<strong>it</strong>ica della prima<br />

Repubblica che, per tutta la durata<br />

della campagna elettorale, hanno<br />

assunto una posizione defilata ma<br />

che indubbiamente contano nella<br />

pol<strong>it</strong>ica locale. I<br />

l problema <strong>numero</strong> uno sarà<br />

quello di scrollarsi di dosso I condizionamenti<br />

che ci saranno.<br />

Giovanni Tria, l’ex Coordinatore<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

Squicciarini, appena eletto, ringrazia i c<strong>it</strong>tadini<br />

provinciale de la Margher<strong>it</strong>a era<br />

visibilmente raggiante. Qualche<br />

buontempone, in piazza V. Emanuele,<br />

in vena di battute, parlava di<br />

Gaetano Labarile, t<strong>it</strong>olare dell’impresa<br />

di servizi assai vicina pol<strong>it</strong>icamente<br />

allo stesso Tria, come del<br />

vero padrone del Pd.<br />

Ma in piazza c’era, ancora più<br />

anonimo, Carlo Laera, l’ex Sindaco<br />

Dc, oggi nell’IdV, con mezzo sorriso<br />

di soddisfazione appena disegnato<br />

sul volto immerso in chissà quali<br />

pensieri. Sicuramente, da qualche<br />

parte sarà stato ad applaudire anche<br />

Pinuccio Cosmo. A volte, r<strong>it</strong>ornano.<br />

Chiediamo a Squicciarini cosa<br />

ne sarà del capo dell’Ufficio tecnico<br />

comunale<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

“La macchina amministrativa<br />

deve essere in sintonia con chi governa.<br />

Chi governa prende impegni<br />

con la c<strong>it</strong>tadinanza. I due piani, pol<strong>it</strong>ico<br />

e di gestione, devono essere separati.<br />

E’ necessario che gli uffici comunali<br />

siano allineati ed in perfetta<br />

sintonia con chi governa la c<strong>it</strong>tà”.<br />

E il tanto chiacchierato capo<br />

dell’Ufficio tecnico comunale<br />

resta?<br />

“Non è un problema di uomini. E’<br />

un problema di metodo”.<br />

<strong>Il</strong> più raggiante di tutti era Roberto<br />

Tisci, di Io Sud. Da quanto<br />

detto al microfono, sembra che<br />

avesse ingaggiato una competizione<br />

personale con Franco Pistilli.<br />

La domanda sorge inquietante.<br />

Perchè Squicciarini ha lasciato che<br />

affondasse una possibile alleanza<br />

con Sel di Marcello Carucci e Lino<br />

Romanelli? Uno dice: è il coraggio<br />

che premia in pol<strong>it</strong>ica. Giusto. Di<br />

certo, in pol<strong>it</strong>ica non c’è nulla di<br />

scontato, tranne gli accordi sotto<br />

il banco.<br />

Quando abbiamo chiesto al Sindaco,<br />

cosa pensasse della cantina<br />

sociale, per la quale si dice che<br />

Rocco Lombardi, arch<strong>it</strong>etto de “La<br />

Compagni delle arti” nutra qualche<br />

attenzione, è stato chiaro: “Per<br />

quanto mi riguarda, il problema<br />

della cantina sociale non esiste. C’è<br />

un progetto presentato sul Comune.<br />

Come ogni progetto depos<strong>it</strong>ato<br />

presso l’Ufficio Tecnico. Se la legge<br />

viene rispettata, credo che questi<br />

progetti debbano andare avanti. Se<br />

rispetta cr<strong>it</strong>eri e normativa in mate-<br />

ria urbanistica non vedo perchè non<br />

debba essere approvato”.<br />

<strong>Il</strong> centrosinistra questa volta era<br />

quasi obbligato a vincere. Facciamo<br />

un pò di conti, alla femminile,<br />

come suol dirsi. Al primo turno,<br />

Squicciarini ottiene 5.389 voti. Petruzzellis,<br />

invece, 4.900. Al secondo<br />

turno, il sindaco viene eletto<br />

con 6.797 voti. Ottiene 1.800 voti<br />

in più.<br />

Nelle tre sezioni (8, 9 e 10) nelle<br />

quali il voto è stato sempre pistilliano,<br />

l’urna ha tributato una messe<br />

di voti per il candidato del Pd.<br />

Claudio Giorgio, al primo turno,<br />

ha ottenuto 1887 voti. Sì, ma sarebbe<br />

ingenuo pensare che, meccanicamente,<br />

il voto sia stato tutto<br />

traslato da Giorgio a Squicciarini.<br />

Carucci dichiarò in un comizio che i<br />

voti della sua coalizione sarebbero<br />

stati bianchi o annullati. Duemila<br />

elettori in meno, al ballottaggio:<br />

sono tutti di Sel? Difficile a credersi.<br />

E i 428 voti della lista civica di<br />

Ferrulli? Davvero tutti a Squicciarini?<br />

Gli elettori civici, in genere,<br />

nei nostri paesi, sono difficilmente<br />

controllabili. L’ipotesi che razionalmente<br />

formuliamo è che vi sia di<br />

tutto un pò. Un pezzo del consenso<br />

di Giorgio potrebbe essere scivolato<br />

dalle parti di Squicciarini.<br />

Ma certo non perchè in passato<br />

corresse voce che lo studio tecnico<br />

dell’ingegnere fosse associato con<br />

quello dell’ach<strong>it</strong>etto Felice De Marinis,<br />

molto vicino al centrosinistra.<br />

Una parte dei voti di SEL potrebbe,<br />

involontariamente (?) essere andata<br />

a finire dalle parti di Petruzzellis.<br />

Un’altra porzione sarà fin<strong>it</strong>a dalle<br />

parti di Squicciarini. <strong>Il</strong> quale ci dice<br />

che “i rapporti con Sel sono quelli<br />

degli uomini di buona volontà che<br />

si pongono l’obiettivo di far risorgere<br />

questa c<strong>it</strong>tà. Credo che se questo<br />

intento è comune, sul piano pol<strong>it</strong>ico<br />

si possa tornare a lavorare tutti insieme”.<br />

Diciamo che le transumanze nel<br />

voto si sono incrociate. Resta il<br />

coraggio della v<strong>it</strong>toria (che fa rima<br />

con certezza) di Squicciarini alla vigilia<br />

del voto per permettersi allegramente<br />

di abbandonare Sel.


Acquaviva delle Fonti<br />

Chi sostiene il nuovo sindaco?<br />

Ecco i principali maggiorenti della coalizione che ha candidato l’ex Coordinatore c<strong>it</strong>tadino del Pd<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Chi c’è dietro Francesco<br />

Squicciarini candidato<br />

Sindaco? E’ stata la domanda<br />

che ha fatto da tormentone<br />

nei comizi per il primo turno,<br />

quello del 28 e 29 marzo, di questa<br />

campagna elettorale per le amministrative<br />

2010.<br />

Michele Petruzzellis la poneva<br />

in maniera sarcastica, alludendo<br />

alla presenza di potentati pol<strong>it</strong>ici<br />

(e non solo) dietro la candidatura<br />

a Sindaco dell’ex Coordinatore<br />

c<strong>it</strong>tadino del Pd. Squicciarini, a<br />

sua volta, la riproponeva dal palco<br />

per dimostrare che una domanda<br />

del genere nascondeva il vuoto<br />

di argomentazioni pol<strong>it</strong>iche da<br />

contrapporre alla sua proposta di<br />

governo per Acquaviva. A questo<br />

punto, vediamo chi davvero ha<br />

proposto Squicciarini, e che ora<br />

entrerà a Palazzo di C<strong>it</strong>tà nella sua<br />

maggioranza consiliare, avendo<br />

vinto le elezioni.<br />

IO SUD<br />

Cominciamo da Io Sud, il movimento<br />

che fa riferimento ad<br />

Adriana Poli Bortone. Al suo interno,<br />

compare Roberto Tisci che<br />

in questa campagna elettorale è<br />

parso sempre più come elemento<br />

a sè stante rispetto al resto del<br />

gruppo. Tisci è cognato di Giammarco<br />

Surico, rieletto consigliere<br />

regionale per il PdL. Si narra che i<br />

rapporti pol<strong>it</strong>ici tra i due si siano<br />

molto allentati, rispetto alle elezioni<br />

per il Consiglio provinciale<br />

del 2009, quando lo stesso Tisci era<br />

candidato per il centrodestra, ma in<br />

contrapposizione a Franco Pistilli.<br />

Del resto, Surico è stato il nemico<br />

giurato dello stesso Pistilli.<br />

L’oncologo gioiese viene raffigurato<br />

dall’ex Sindaco come colui<br />

il quale si sarebbe reso corresponsabile<br />

della sua mancata rielezione<br />

alla Provincia. Se Tisci, dunque, si<br />

configura sempre più come batt<strong>it</strong>ore<br />

libero, la parte restante di Io<br />

Sud è un altro pezzo della destra<br />

che non si riconosce nel PdL, nè in<br />

Claudio Giorgio nè nella pattuglia<br />

di ex pistilliani che segue Michele<br />

Petruzzellis. Potremmo definirli<br />

come le v<strong>it</strong>time dell’ “affaire ex 167”,<br />

tra soci assegnatari degli alloggi e<br />

Petruzzellis analizza il voto<br />

proprietari dei suoli.<br />

A guidarli, Ottavio Milano, un<br />

medico dentista, conosciuto in<br />

c<strong>it</strong>tà. La loro presenza è legata ai<br />

tentativi di reinserire i contratti di<br />

quartiere nel bilancio, utilizzando<br />

le aree (ex 167) sulla cui proprietà<br />

deve ancora esprimersi in modo<br />

defin<strong>it</strong>ivo la Magistratura amministrativa.<br />

Sono coloro i quali hanno avuto<br />

come unica arma per tutelare i propri<br />

dir<strong>it</strong>ti, rispetto a certa vorac<strong>it</strong>à,<br />

quella di alimentare una serie infin<strong>it</strong>a<br />

ed estenuante di contenziosi<br />

giudiziari, nel corso di questi anni.<br />

UNIONE DI CENTRO<br />

Poi, abbiamo l’UdC di Domenico<br />

Azzone, un medico del Miulli e Costantino<br />

Bonavoglia. Quest’ultimo<br />

è un ex assessore democristiano.<br />

All’epoca, era molto vicino alle<br />

posizioni pol<strong>it</strong>iche di Antonio Matarrese.<br />

In c<strong>it</strong>tà, negli ambienti, si<br />

sussurra che l’UdC sia la voce della<br />

dirigenza amministrativa ospedaliera,<br />

che da decenni è al centro di<br />

polemiche e contenziosi.<br />

Una componente laica della intellighenzia<br />

di sinistra e non solo,<br />

riun<strong>it</strong>a in un Com<strong>it</strong>ato c<strong>it</strong>tadino,<br />

tra cui Pinuccio Jeva, V<strong>it</strong>antonio<br />

Petrelli, Fernando Dantini combattono<br />

per la natura pubblica del<br />

Miulli. Qualcuno azzarda a suggerire<br />

che ambienti ecclesiastici vicini<br />

al nosocomio abbiano deciso di tutelarsi<br />

direttamente nel Consiglio<br />

comunale.<br />

LA COMPAGNIA DELLE ARTI<br />

“La compagnia delle arti” è un<br />

movimento civico che si è coagulato<br />

sulla questione di piazza Garibaldi,<br />

I cui lavori di rifacimento<br />

iniziati a maggio 2009 risultano<br />

ancora bloccati.<br />

Un’autentica fer<strong>it</strong>a nel cuore<br />

della c<strong>it</strong>tà. Diversi gli ingegneri ed<br />

arch<strong>it</strong>etti che ne fanno parte. Un<br />

movimento fondato sulla cultura<br />

tecnica e sulle professional<strong>it</strong>à, si<br />

potrebbe dire. Specie se pensiamo<br />

ad Alberto Della Corte.<br />

In ogni caso, su questo treno ci<br />

sono sal<strong>it</strong>i in molti. Anche Rocco<br />

Lombardi, del quale molti esprimono<br />

il convincimento di un suo<br />

particolare “interesse” per un altro<br />

enorme “affaire” che si staglia<br />

all’orizzonte: la cantina sociale. Anche<br />

in questo caso, solo voci.<br />

ITALIA DEI VALORI<br />

E qui, siamo ai potenti, quelli<br />

veri. Uno dei grandi registi delle<br />

operazioni si chiama Carlo Laera.<br />

Sindaco Dc sub<strong>it</strong>o dopo Giovanni<br />

Tria, nel 1992. Appare poco in prima<br />

linea, come si conviene a quelli<br />

che contano.<br />

Avvocato civilista, da sempre in<br />

collaborazione-competizione con<br />

Tria. Sembra abbia intenzione di<br />

riproporre i contratti di quartiere,<br />

proseguendo lungo la strada di<br />

Pistilli. Nell’IdV, c’è Leonardo Mastrorocco,<br />

già candidato alla Provincia<br />

nel 2009. E’ stato Assessore al<br />

bilancio in giunte di centrosinistra.<br />

Uomini e idee<br />

che hanno<br />

supportato<br />

il candidato<br />

vinc<strong>it</strong>ore<br />

e che adesso<br />

guideranno<br />

Acquaviva<br />

In questa allegra com<strong>it</strong>iva, indipendentemente<br />

dal part<strong>it</strong>o di appartenenza,<br />

r<strong>it</strong>roviamo anche Pinuccio<br />

Cosmo, a completare il quadro. E’<br />

stato Presidente della cooperativa<br />

edilizia “Iris” della ex 167.<br />

Nel periodo compreso fra le<br />

giunte Milella (1982), Tria (1989),<br />

Laera (1992), Cosmo ha rivest<strong>it</strong>o il<br />

ruolo di Assessore all’urbanistica e<br />

quindi in chiaro confl<strong>it</strong>to di interessi:<br />

controllore (assessore) e controllato<br />

(presidente della coop. Iris).<br />

PARTITO DEMOCRATICO<br />

Tutti fuori dalla mischia, ma in<br />

cabina di regia, i vecchi capi Dc.<br />

Giovanni Tria è il leader indiscusso<br />

della ex Margher<strong>it</strong>a, di cui è stato<br />

Coordinatore provinciale. Nel Pd,<br />

senza i voti della sua componente,<br />

non vai da nessuna parte. Già<br />

uomo di Nicola Fusillo, oggi attraversa<br />

un periodo di bassa marea,<br />

da quando non è stato eletto alla<br />

Provincia nel 2009. Questa competizione<br />

potrebbe riportarlo in auge.<br />

Di lui, si dice sia il “patron” pol<strong>it</strong>ico<br />

dell’impresa di Gaetano Labarile,<br />

un’impresa di pulizie e servizi. Per<br />

car<strong>it</strong>à, nulla di illec<strong>it</strong>o. Infatti, uomini<br />

assai vicini all’impresa sono candidati<br />

con Squicciarini.<br />

Ed è solo per amore della c<strong>it</strong>tà.<br />

Sembra che tra primo e secondo<br />

turno, prima del ballottaggio, l’ex<br />

Sindaco dc abbia consigliato di m<strong>it</strong>igare<br />

gli attacchi contro Pistilli che<br />

si facevano pesanti dalla sua coalizione.<br />

<strong>Il</strong> voto, come la pecunia, non<br />

olet.<br />

N° 3 - APRILE 2010 31


<strong>Il</strong> Sindaco? figlio<br />

dei “poteri forti”<br />

L’analisi, spietata, a caldo di Michele Petruzzellis<br />

Dalla gioia dello spumante<br />

ai volti su cui si disegna<br />

rabbia e delusione per la<br />

sconf<strong>it</strong>ta. Nel com<strong>it</strong>ato elettorale<br />

di Michele Petruzzellis, prevalgono<br />

i musi lunghi. E si capisce. Non<br />

è facile assistere alle scene di esultanza<br />

dell’avversario. Incrociamo<br />

V<strong>it</strong>o Pastore, Claudio Solazzo.<br />

Hanno l’aria di chi ha accarezzato<br />

per giorni la v<strong>it</strong>toria. Forse, l’unico<br />

ancora agguerr<strong>it</strong>o è proprio lui, Michele<br />

Petruzzellis.<br />

32<br />

SCAMBI CULTURALI?<br />

E’ intento al conteggio dei voti,<br />

con i suoi fedelissimi. Scattiamo<br />

alcune foto. Gli chiediamo perchè,<br />

a suo avviso, ha vinto Squicciarini.<br />

“Secondo me, i poteri forti di Acquaviva<br />

sono intervenuti sul popolo,<br />

mentre Sel si è ricompattata con il<br />

centrosinistra ed ha votato Squicciarini.<br />

<strong>Il</strong> prof. Carucci aveva promesso<br />

di votare scheda bianca. In realtà,<br />

non ce ne sono state”. E siccome<br />

l’ironia non manca al Direttore generale<br />

della Provincia, quando gli<br />

chiediamo se lui pensa alla possibil<strong>it</strong>à<br />

di qualche scambio intervenuto<br />

nelle due settimane che<br />

hanno preceduto il ballottaggio,<br />

ci risponde con sarcasmo: “Quale<br />

scambio? Culturale?”. La nostra precisazione<br />

è d’obbligo: no, di natura<br />

pol<strong>it</strong>ica. E Petruzzellis: “Certamente.<br />

Noi siamo stati corretti dal primo<br />

giorno, rifiutando ogni apparentamento.<br />

Devo riconoscere che gli altri<br />

hanno lavorato meglio di noi”.<br />

FRANCO PISTILLI: LA CADUTA<br />

Vediamo questi voti. Michele<br />

Petruzzellis ha ottenuto al primo<br />

turno 4.900 voti. L’11 aprile, la sua<br />

coalizione è riusc<strong>it</strong>a ad incrementare<br />

il consenso di 700 voti circa,<br />

giungendo a quota 5.634. <strong>Il</strong> candidato<br />

Sindaco aveva rifiutato ogni<br />

possibile apparentamento, specie<br />

con Franco Pistilli ed il suo candidato<br />

Claudio Giorgio. Ciò nonostante,<br />

Pistilli aveva dichiarato sino<br />

all’ultimo che i suoi voti sarebbero<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

andati ugualmente a Petruzzellis.<br />

Va fatta una precisazione. La stagione<br />

pol<strong>it</strong>ica di Franco Pistilli, al<br />

momento, sembra davvero in un<br />

vicolo cieco. Certo, in pol<strong>it</strong>ica mai<br />

dire mai. Tuttavia, le quotazioni del<br />

personaggio sembrano in caduta<br />

libera, presso i vertici baresi del<br />

PdL. E non da oggi. <strong>Il</strong> crollo in termini<br />

di consensi è la batosta finale.<br />

A malapena, è riusc<strong>it</strong>o ad essere<br />

eletto in Consiglio comunale.<br />

I CONTI CHE NON TORNANO<br />

Pistilli aveva l’obbligo di dichiarare<br />

il proprio voto per Petruzzellis.<br />

Se, per assurdo, avesse inv<strong>it</strong>ato al<br />

voto per Squicciarini, il PdL barese<br />

lo avrebbe semplicemente defenestrato.<br />

Detto questo, la lista<br />

di Claudio Giorgio, appoggiata<br />

dall’ex Sindaco, ha ottenuto 1887<br />

voti. Quindi, posto che i 700 voti<br />

dati a Petruzzellis al secondo turno<br />

siano tutti di Giorgio, i restanti<br />

1100 dove vanno a finire? Questa<br />

la risposta di Petruzzellis: “Di 1800<br />

voti suoi, qui ne vedo 700 circa. Dove<br />

sono andati a finire gli altri?”. Certo,<br />

2 mila persone non hanno votato<br />

al secondo turno. Ma Squicciarini<br />

ha fatto un balzo in avanti di 1800<br />

voti. E c’è Carucci che, dall’alto dei<br />

suoi 1776 voti, ha inv<strong>it</strong>ato all’astensione.<br />

Sebbene nel corso delle ultime<br />

ore è accaduto di tutto, qualcuno<br />

di Sel avrà pur disertato le urne.<br />

Ma c’è da r<strong>it</strong>enere che nelle ultime<br />

ore, Sel abbia r<strong>it</strong>rovato una base<br />

minima su cui dialogare con la neomaggioranza.<br />

In ogni caso, gli spostamenti<br />

trasversali ci sono stati,<br />

abilmente camuffati. Va detto che<br />

si narra di episodi inquietanti. Non<br />

ne siamo testimoni, ma registriamo<br />

le notizie. Qualche soggetto con la<br />

fedina penale non limpida sarebbe<br />

stato sguinzagliato a caccia di voti<br />

da qualche candidato che è sol<strong>it</strong>o<br />

frequentare le aule di Giustizia,<br />

non certo nelle vesti di imputato. E<br />

questo, fa il paio con quell’elettore<br />

scoperto in cabina a scattare uno<br />

foto alla sua scheda. Convocato in<br />

caserma, avrebbe confessato che<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

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un candidato avrebbe pagato per<br />

quella foto, a conferma del voto.<br />

OPPOSIZIONE?<br />

NO, MINORANZA<br />

Ed ora, Petruzzellis si r<strong>it</strong>rova a<br />

fare opposizione alla giunta Squicciarini.<br />

“Io ho detto che non faccio<br />

opposizione”, puntualizza. “Sarò<br />

parte della minoranza, che è cosa<br />

diversa. Valuteremo gli atti, con<br />

concretezza. Nel caso di un provvedimento<br />

giusto, perchè non votare a<br />

favore, nell’interesse di Acquaviva?”.<br />

Una domanda è lec<strong>it</strong>a. Ed ora che<br />

il gruppo Piconio ha i suoi due<br />

consiglieri eletti, Giuseppe Paradiso<br />

e Francesco Montenegro,<br />

in minoranza, potrà condizionare<br />

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'<br />

ancora la Giunta? Vedremo.<br />

E LA PRESIDENZA<br />

DEL CONSIGLIO?<br />

Che futuro attende questa c<strong>it</strong>tà?<br />

Petruzzellis non ha dubbi: “La<br />

s<strong>it</strong>uazione economico-finanziaria in<br />

cui versa il Comune è grave. Non credo<br />

che ci sia molto da scialacquare.<br />

Le mie idee restano tali. Se qualcuno<br />

me le chiederà, le esporrò”. Avremo<br />

tempo, per questo.<br />

Lanciamo un’ipotesi. Se il clima<br />

tra maggioranza e minoranza è di<br />

dialogo ma non di inciucio, perchè<br />

non attribuire alla lista Petruzzellis<br />

la presidenza del Consiglio comunale?<br />

Va.Sga.


N° 3 - APRILE 2010 33


Centrodestra uguale a se stesso<br />

Al primo turno, una campagna elettorale da commedia d’avanspettacolo<br />

Quanto accaduto nel<br />

corso della campagna<br />

elettorale per il primo<br />

turno delle elezioni amministrative,<br />

in questa c<strong>it</strong>tà, va guardato<br />

con necessario distacco ev<strong>it</strong>ando<br />

coinvolgimenti emotivi. Si scopre,<br />

così, qualcosa di simile alla commedia<br />

d’avanspettacolo. Franco<br />

Pistilli, ad esempio, nel perorare<br />

la causa della sua elezione al Consiglio<br />

regionale con la lista “La Puglia<br />

prima di tutto”, ha inscenato<br />

un botta e risposta al microfono<br />

con anonimi c<strong>it</strong>tadini. L’ultima<br />

sera di campagna elettorale, dal<br />

buio delle retrovie di piazza V.<br />

Emanuele, infatti, manifestavano<br />

il proprio dissenso nei suoi confronti<br />

con urla, schiamazzi, fischi<br />

e tanto di strombazzamento di<br />

clacson. Come se, al posto di Pistilli,<br />

vi fosse un maxi-schermo<br />

con la part<strong>it</strong>a della Nazionale di<br />

calcio.<br />

34<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

CLAUDIO GIORGIO<br />

<strong>Il</strong> candidato Sindaco della lista<br />

Pistilli era Claudio Giorgio. Ma<br />

a parlare, è stato il solo Pistilli.<br />

Questi ha utilizzato la metà del<br />

tempo a disposizione per difendere<br />

il proprio operato in 8 anni a<br />

palazzo De’ Mari. Era la prova provata,<br />

per quanti sono animati dal<br />

laico senso del dubbio, che Claudio<br />

Giorgio sarebbe stato, qualora<br />

fosse stato eletto Sindaco, la<br />

“protesi” di Pistilli. Con i tempi che<br />

corrono, il termine “protesi” si presta<br />

ad allusive interpretazioni di<br />

tipo tecnomedicale. Ragion per<br />

cui aggiungiamo l’aggettivo “pol<strong>it</strong>ica”<br />

al sostantivo succ<strong>it</strong>ato, per<br />

indicare che una giunta Giorgio<br />

sarebbe stata la prosecuzione lineare<br />

dell’operato di Pistilli.<br />

FRANCO PISTILLI<br />

La s<strong>it</strong>uazione è gravissima ma<br />

niente affatto seria, per il centrodestra.<br />

La domanda sorge spontanea,<br />

dice il giornalista tv. Per<br />

lungo tempo, abbiamo assist<strong>it</strong>o<br />

a Consigli comunali nei quali Pistilli<br />

si lim<strong>it</strong>ava, con la gestual<strong>it</strong>à,<br />

a tratti con la mimica del volto,<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

a comunicare le sue disposizioni<br />

ai consiglieri comunali della sua<br />

maggioranza. Si aveva la netta sensazione<br />

che egli avesse il potere<br />

quasi ipnotico di stabilire addir<strong>it</strong>tura<br />

la cronologia degli interventi<br />

dei consiglieri del centrodestra,<br />

quando opporsi con veemenza e<br />

quando in maniera dolce agli interventi<br />

della minoranza.<br />

GLI APPETITI<br />

Quale era il prezzo di quei consiglieri<br />

comunali di una servile accondiscendenza<br />

pol<strong>it</strong>ica al “capo”?<br />

Forse, minuscole concessioni qua<br />

e là sul Piano Regolatore Generale<br />

o nella zona industriale? Un<br />

imprend<strong>it</strong>ore ci racconta: “Pistilli<br />

ha stravolto in alcune zone il PRG;<br />

ha drasticamente ridotto cubature<br />

e volumetrie là dove erano<br />

in programma, le ha compensate<br />

con uguali incrementi in altre zone<br />

della c<strong>it</strong>tà dove, però, la comun<strong>it</strong>à<br />

spenderà risorse per acqua, fogna,<br />

luce, gas e telefono pur di accontentare<br />

altri appet<strong>it</strong>i”. E c’è da giurarci<br />

che se gli appet<strong>it</strong>i non fossero<br />

stati accontentati, qualche rappresentante<br />

del centrodestra avrebbe<br />

dichiarato fallimentare la gestione<br />

Pistilli.<br />

I COMPROMESSI<br />

E L’AMBIZIONE<br />

In ogni caso, l’amministrazione a<br />

sua guida ha mostrato tutti i suoi<br />

lim<strong>it</strong>i, nel momento in cui tutto è<br />

stato finalizzato alla conservazione<br />

del potere. Una concessione a<br />

Tizio, un’altra a Caio, un compromesso<br />

a destra ed uno a manca e<br />

si va avanti. Qui si è avv<strong>it</strong>ata su sè<br />

stessa, l’intera s<strong>it</strong>uazione. <strong>Il</strong> popolo<br />

aveva dato mandato pieno a quel<br />

giovane ambizioso che 8 anni orsono<br />

emergeva in Forza Italia, affidandogli<br />

tutte le proprie speranze<br />

di una c<strong>it</strong>tà migliore. L’ambizione è<br />

una qual<strong>it</strong>à, non un difetto. A patto<br />

che non sia finalizzata a sè stessa.<br />

Devi avere delle idee, un progetto<br />

che porti il tuo nome.<br />

FRATELLI COLTELLI<br />

I consiglieri del centrodestra,<br />

spesso, scendendo le scale di pa-<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

L’ingresso della sede municipale<br />

lazzo De’ Mari, a conclusione del<br />

Consiglio comunale, manifestavano<br />

tutta la propria insoddisfazione<br />

nei confronti di Pistilli. Promettevano<br />

(a voce bassa) fuoco,<br />

fiamme e l’imminente passaggio<br />

all’opposizione. Fratelli coltelli. Pistilli<br />

era raffigurato come “padrone”<br />

più che come “padre”.<br />

Gli ultimi mesi, sono apparsi<br />

come una lenta agonia. I confl<strong>it</strong>ti<br />

interni alla maggioranza, una<br />

guerra di bande. Pistilli giunse<br />

a denunciare pubblicamente di<br />

essere sottoposto a ricatti pol<strong>it</strong>ici<br />

da parte di Marcantonio Piconio,<br />

quel funzionario comunale<br />

che, nell’ombra, continua a tenere<br />

sotto controllo pol<strong>it</strong>ico almeno<br />

un paio di consiglieri a lui fedeli.<br />

Ognuno tirava la coperta dal proprio<br />

lato. Ma la coperta è troppo<br />

corta.<br />

BULZACCHELLI E PASTORE<br />

Adesso, la moda cambia. Tutti<br />

contro Pistilli. E sono proprio i<br />

suoi fedelissimi a voltargli le spalle.<br />

Si salvi chi può. Ciascun gruppo<br />

di interessi si è messo in proprio.<br />

<strong>Il</strong> problema non era il bilancio di<br />

previsione 2009 o le opere pubbliche,<br />

ma il desiderio di risolvere in<br />

proprio le questioni.<br />

Una sera, al termine di un Consiglio<br />

comunale, chiedemmo a<br />

Matteo Bulzacchelli se intendesse<br />

dichiararci qualcosa a propos<strong>it</strong>o<br />

di una sua presunta insod-<br />

disfazione per la zona SIC, S<strong>it</strong>o di<br />

Interesse Comun<strong>it</strong>ario, dove edificare<br />

comporta dei vincoli. Ci disse<br />

che a lui non piace farsi pubblic<strong>it</strong>à,<br />

che preferisce il silenzio.<br />

Oggi, dopo avere difeso sino<br />

all’ultimo il sindaco Pistilli, lo ha<br />

abbandonato, candidandosi con<br />

Michele Petruzzellis. Ma non ha<br />

tenuto un solo comizio, Bulzacchelli.<br />

Si è lim<strong>it</strong>ato a comparire al<br />

lato destro del candidato Sindaco.<br />

<strong>Il</strong> silenzio dei fatti. Non è stato<br />

eletto.<br />

Lo stesso dicasi per V<strong>it</strong>o Pastore.<br />

Pistilliano fino all’ultimo secondo,<br />

fino a spaccare An, tentando di<br />

deleg<strong>it</strong>timare V<strong>it</strong>o Abrusci dalla<br />

carica di presidente del Consiglio<br />

comunale, lo abbiamo visto applaudire<br />

ogni frase contro Pistilli<br />

pronunciata da Petruzzellis.<br />

Facciamo salva la competenza<br />

tecnica di Petruzzellis, indiscussa<br />

per via di una carriera che lo ha<br />

reso insost<strong>it</strong>uibile per qualunque<br />

presidente di Provincia.<br />

Sulla sua lista c’è molto su cui<br />

riflettere. Davvero si crede che Piconio<br />

abbia inser<strong>it</strong>o tre dei suoi in<br />

una lista di ex pistilliani, d’improvviso<br />

ammutinati, gratis et amore<br />

dei?<br />

E come ha potuto promettere<br />

il rinnovamento, quello vero, un<br />

candidato Sindaco che ripropone<br />

un centrodestra uguale a sè stesso,<br />

quello su cui poggiava la sua<br />

stessa esistenza la Giunta Pistilli?<br />

Misteri della pol<strong>it</strong>ica.


Acquaviva delle Fonti<br />

Centrosinistra: addà passà à nuttata<br />

Alcune tranezze nelle trattative per candidare alla carica di Sindaco Francesco Squicciarini<br />

un allargamento<br />

del centrosinistra.<br />

E’necessario<br />

Questo, il le<strong>it</strong>-motiv delle<br />

dichiarazioni di Massimo D’Alema,<br />

ripetute per mesi sulla stampa<br />

e da ogni palco. E a seguire, tutte<br />

le altre forze del centrosinistra. Va<br />

detto che la stessa componente<br />

di Dario Franceschini, cui fa riferimento<br />

il gruppo dirigente del<br />

Pd di Acquaviva delle Fonti, a dire<br />

il vero, pur condividendo la ineludibil<strong>it</strong>à<br />

di un ampliamento all’Udc<br />

della coalizione di centrosinistra,<br />

non ha mai manifestato eccessivo<br />

entusiasmo su tempi e modal<strong>it</strong>à. E<br />

certo, l’operazione non poteva essere<br />

realizzata buttando giù dalla<br />

torre Vendola.<br />

QUEI TANTI PERCHE’<br />

<strong>Il</strong> gruppo dirigente del Pd acquavivese<br />

è lo stesso part<strong>it</strong>o che<br />

ha scaricato la sinistra vendoliana<br />

locale per accordarsi con IdV, Udc<br />

e Io Sud. Perchè la sinistra che sta<br />

a sinistra del Pd ha scelto Marcello<br />

Carucci come candidato Sindaco<br />

a capo di una coalizione che<br />

raggruppava Sinistra Ecologia e<br />

Libertà (Sel) di Lino Romanelli,<br />

Rifondazione Comunista, un raggruppamento<br />

di Socialisti e una<br />

scheggia della destra di Giuseppe<br />

Chiechi? Perchè Sel non ha appoggiato<br />

il candidato pol<strong>it</strong>icamente<br />

più affine, Francesco Squicciarini<br />

del Pd?<br />

STORIA DI UNA TRATTATIVA<br />

Alcuni mesi fa, tutto il centrosinistra,<br />

dall’IdV a Sel, si riunì attorno<br />

ad un tavolo per dare v<strong>it</strong>a ad<br />

un’unica coalizione con un unico<br />

candidato Sindaco. Come spesso<br />

avviene in pol<strong>it</strong>ica, come nelle<br />

trattative sindacali, inizialmente le<br />

posizioni dei vari interlocutori al<br />

tavolo paiono rigide. Insomma, un<br />

prendere o lasciare. Tuttavia, se la<br />

volontà pol<strong>it</strong>ica di pervenire ad un<br />

accordo è reale e non f<strong>it</strong>tizia, alla<br />

fine si giunge ad un compromesso<br />

che accontenta tutti. <strong>Il</strong> Pd fece<br />

il nome di Francesco Squicciarini<br />

candidato Sindaco. A proporlo,<br />

come un sol uomo, erano anche<br />

l’Italia dei Valori, l’Udc ed Io Sud<br />

(con non pochi mugugni). A quel<br />

punto, la trattativa non poteva<br />

restare bloccata. Sel di Romanelli<br />

propose un candidato di mediazione.<br />

Non si fecero nominativi.<br />

RISPUNTA VITO DEL MONTE<br />

Tutti pensarono ad un solo nominativo.<br />

Parliamo di quell’uomo<br />

probo e stimato che è V<strong>it</strong>o Del<br />

Monte. Tutto, ma davvero tutto,<br />

il centrosinistra avrebbe dovuto<br />

chiedergli di accettare la candidatura<br />

a Sindaco per la seconda<br />

volta consecutiva. Nel 2006, il medico<br />

anestesista che lavora al Miulli<br />

sconfisse al primo turno Franco<br />

Pistilli. Nel giro di 2 settimane,<br />

1200 voti circa si spostarono da<br />

Del Monte al candidato di FI. Da<br />

I consiglieri<br />

Pd (5): Francesca Pietroforte,<br />

Immacolata Morano, Cataldo<br />

Colangiulo, Giuseppe<br />

Magistro, Giuseppe Luisi. IdV<br />

(3): Angelo Maurizio, Raffaele<br />

Borreggine, Alessandro Benevento.<br />

UdC (2): Francesco<br />

Attollino, Vincenzo Caporus-<br />

ambienti vicini alla ex Margher<strong>it</strong>a,<br />

si fece scivolare l’ipotesi che Rifondazione<br />

Comunista, all’epoca guidata<br />

da Romanelli, avesse trad<strong>it</strong>o<br />

o millantato un cred<strong>it</strong>o in voti inesistente.<br />

In c<strong>it</strong>tà, furono in molti a<br />

r<strong>it</strong>enere che qualcuno, nello stesso<br />

centrosinistra, avesse regalato la<br />

v<strong>it</strong>toria a Pistilli. Candidare V<strong>it</strong>o Del<br />

Monte nel 2010? Equivaleva a dire<br />

agli elettori: stavolta, la candidatura<br />

è blindata. Gli eventuali franchi<br />

tiratori avrebbero messo la firma.<br />

Colpo di scena. In sede di trattative,<br />

il Pd ha rifiutato la candidatura<br />

di compromesso. A Sel dissero: o<br />

Squicciarini o niente. E così Romanelli<br />

si sarebbe assunto la responsabil<strong>it</strong>à<br />

di un auto isolamento. Ed<br />

ecco la contro-proposta che fece<br />

uscire dall’angolo Sel. Chiesero al<br />

Pd di convocare le primarie di coalizione.<br />

Più candidati si presentano<br />

e che vinca il migliore.<br />

PARTITO NUOVO<br />

O NUOVO PARTITO?<br />

<strong>Il</strong> Pd, il “part<strong>it</strong>o nuovo” per autodefinizione,<br />

il part<strong>it</strong>o che ha scelto<br />

le primarie come metodo democratico<br />

per svincolarsi da scelte lideristiche<br />

ed el<strong>it</strong>arie, rifiutò anche<br />

questa proposta. La federazione<br />

provinciale seguiva attentamente<br />

la s<strong>it</strong>uazione. Tutti i part<strong>it</strong>i della coalizione<br />

vennero convocati a Bari,<br />

per una riunione con i dirigenti. A<br />

rappresentarli, comunque, sembra<br />

non fosse presente l’on. Dario Ginefra,<br />

Coordinatore provinciale ma<br />

solo il Responsabile enti locali. Forse,<br />

i giochi erano già fatti? <strong>Il</strong> Pd, ormai,<br />

è un club controllato da pochi<br />

capibastone. Quanto al resto del<br />

centrosinistra, i vecchi potenti democristiani<br />

sono tornati a imporre<br />

la loro. Procedono in part<strong>it</strong>i diversi,<br />

so. IoSud (1): Roberto Tisci. C.<br />

Arti (1): Filippo Cassano. PdL<br />

(2): Francesco Montenegro,<br />

Filippo Paradiso. Giovani per<br />

Petruzzellis (1): Claudio Solazzo.<br />

Mov. Sch<strong>it</strong>tulli (2): Michele<br />

Petruzzelli, Tommaso Montenegro.<br />

Lista Pistilli per Giorgio<br />

(2): Claudio Giorgio, Francesco<br />

Pistilli. Lista Acquaviva Migliore<br />

(1): Marcello Carucci.<br />

finalmente, perché, forse, non si<br />

sono mai fidati l’uno dell’altro nella<br />

“balena bianca”. Ora, ciascuno deve<br />

fare i conti con l’ex amico di part<strong>it</strong>o.<br />

E chiacchiere non ce ne vogliono.<br />

Un giorno spiegheranno dov’è la<br />

nov<strong>it</strong>à se a dirigere il Pd e l’intera<br />

coalizione sono quei democristiani<br />

contro i quali Pistilli aveva ottenuto<br />

il consenso nel 2001? Corsi e ricorsi<br />

storici. Immacolata Morano si è<br />

battuta per una candidatura alle<br />

regionali. Avrebbe fatto da traino<br />

all’intero Pd. Niente da fare. Hanno<br />

prefer<strong>it</strong>o una candidatura più debole,<br />

quella di Angela Antonicelli,<br />

perchè bisogna farsi del male per<br />

obbedire a logiche di minuscolo<br />

cabotaggio. Del resto, la Morano<br />

non ha protestato più di tanto.<br />

ROBERTO TISCI<br />

Dulcis in fundo, Roberto Tisci, di<br />

Io Sud, cognato di Giammarco Surico.<br />

Sul palco, comiziava accanto a<br />

Squicciarini. Dava l’impressione di<br />

chi fosse stato catapultato nel posto<br />

sbagliato da un’astronave. Nel<br />

comizio di chiusura esordì: “Sono<br />

Roberto Tisci, per Adriana Poli<br />

Bortone presidente della Regione”.<br />

Accanto a sé aveva Squicciarini,<br />

per Nichi Vendola Presidente. Non<br />

basta. “Tisci per Poli Bortone Presidente”<br />

ha dato v<strong>it</strong>a ad un com<strong>it</strong>ato<br />

elettorale per Nadia Landolfi<br />

Silvestri, di Io Sud. Ed allo stesso<br />

tempo, avrebbe, stando ai bene informati,<br />

fatto campagna elettorale<br />

per Massimo Cassano, del PdL.<br />

Versatil<strong>it</strong>à.<br />

E mentre qualcuno già prevede<br />

il r<strong>it</strong>orno del Commissario prefettizio,<br />

tra un anno, torna alla mente<br />

la “Napoli milionaria” disegnata da<br />

Eduardo De Filippo: “addà passà<br />

a’ nuttata.<br />

N° 3 - APRILE 2010 35


36<br />

N° 3 - APRILE 2010


Acquaviva delle Fonti<br />

Sottopassaggio... sotto assedio<br />

Muri della stazione usati come un diario, e i pannelli istallati sono diventati delle tele per gli imbrattamuri<br />

di FRANCESCO LOPUZZO<br />

Tra disagio giovanile e ist<strong>it</strong>uzioni<br />

che sembrano inerti,<br />

questa è la s<strong>it</strong>uazione che<br />

si respira in alcune zone della c<strong>it</strong>tà,<br />

come, ad esempio, la stazione<br />

ferroviaria.<br />

Se è vero che “il buongiorno si<br />

vede dal mattino”, chissà che giornata<br />

attende tutti quegli studenti<br />

e quei lavoratori che quasi ogni<br />

giorno devono utilizzare il sottopassaggio<br />

che collega tra loro le<br />

banchine dei binari e queste con<br />

via Monteschiavo.<br />

Sottopasso, particolari del degrado<br />

Quotidianamente centinaia di<br />

pendolari che giungono ad Acquaviva<br />

sia con il pullman, sia con<br />

il treno, o che con quest’ultimo<br />

partono, hanno nella stazione il<br />

loro punto di r<strong>it</strong>rovo mattutino.<br />

Accade, spesso, che qualche<br />

bontempone decida di marinare<br />

la scuola, trascorrendo l’intera<br />

mattinata in stazione. Ma poiché<br />

proprio non riescono a rimanere<br />

fermi, affidano le memorie della<br />

loro avvincente giornata non ad<br />

un diario, un quaderno, ma alle<br />

pareti della sala d’attesa, ai muri<br />

della stazione o del sottopassaggio<br />

o alle colonne.<br />

E così questi luoghi si r<strong>it</strong>rovano<br />

ricoperti da scr<strong>it</strong>te e simboli<br />

a sfondo pol<strong>it</strong>ico, sdolcinate frasi<br />

amorose, vere e proprie dichiarazioni<br />

d’amore, slogan sportivi,<br />

insulti (non si tratta ovviamente<br />

di invettive, ma di vuote offese di<br />

carattere osceno), il quotidiano<br />

elenco di coloro i quali si sono arb<strong>it</strong>rariamente<br />

concessi un giorno<br />

di riposo dalla routine scolastica,<br />

disegni e frasi sconce.<br />

Quando scende la notte, invece,<br />

le superfici più gettonate sono i<br />

muri del sottopassaggio (anche se<br />

quelli della stazione eserc<strong>it</strong>ano comunque<br />

un certo fascino). Gruppi<br />

di artisti – o almeno così si autodefiniscono<br />

–, mun<strong>it</strong>i di bombolette<br />

spray, disegnano scr<strong>it</strong>te colorate e<br />

talvolta incomprensibili, imbrattando<br />

e deturpando tali ambienti.<br />

I muri in cartongesso imbrattati da sconosciuti<br />

Più volte, varie d<strong>it</strong>te specializzate<br />

hanno ripul<strong>it</strong>o il marmo travertino<br />

che ricopriva il sottopassaggio e<br />

ridipinto i muri della stazione.<br />

Addir<strong>it</strong>tura, circa un anno fa,<br />

poiché i soprac<strong>it</strong>ati vandali hanno<br />

reso il travertino non più recuperabile<br />

perchè ormai impregnato di<br />

vernice. Quindi, la d<strong>it</strong>ta ha optato<br />

per ricoprire il sottopassaggio con<br />

pannelli in cartongesso, sovrapposti<br />

al marmo.<br />

Ma l’effetto è stato pari a quello<br />

che si avrebbe dando un foglio<br />

bianco ad un bambino: l’indomani<br />

nuove scr<strong>it</strong>te avevano già rovinato<br />

quel piacevole candore. Di lì a<br />

poco, però, una nuova mano di<br />

vernice sarebbe stata destinata<br />

a durare ben oltre ogni più rosea<br />

aspettativa: tinteggiando poco<br />

dopo la chiusura delle scuole (giugno),<br />

infatti, i muri sono rimasti<br />

pul<strong>it</strong>i addir<strong>it</strong>tura fino a settembre!<br />

È evidente come le responsabil<strong>it</strong>à<br />

siano quasi esclusivamente giovanili.<br />

<strong>Il</strong> Comune, però, dal canto suo,<br />

trascura il sottopassaggio di cui<br />

è in parte t<strong>it</strong>olare: per accordo<br />

l’ingresso di via Monteschiavo<br />

dovrebbe essere quotidianamente<br />

chiuso alle ore 23, ma ciò non<br />

accade, se davvero è mai accaduto,<br />

da tempo immemore. Inoltre,<br />

sarebbe sufficiente concedere a<br />

questi pseudo artisti degli spazi,<br />

da imbiancare saltuariamente,<br />

destinati appos<strong>it</strong>amente alle loro<br />

creazioni, affinché non vengano<br />

deturpati altri ambienti.<br />

Del resto, i pannelli cementizi<br />

che, per circa 1 km, delim<strong>it</strong>ano i<br />

binari, potrebbero essere una soluzione.<br />

Detto ciò facciamo appello alle<br />

ist<strong>it</strong>uzioni e al presunto senso civico<br />

di coloro i quali desiderano<br />

disegnare o scrivere qualcosa sui<br />

muri.<br />

N° 3 - APRILE 2010 37


Rotaract, “futuro rosa”<br />

sul ruolo della donna<br />

Una iniziativa sulla par<strong>it</strong>à femminile organizzata dal movimento promosso dal Rotary<br />

Dopo il lancio del nuovo<br />

s<strong>it</strong>o, ecco cosa si nasconde<br />

dietro l’enorme successo<br />

riscosso. Grazie al suo s<strong>it</strong>o<br />

internet, è divenuto, forse, uno dei<br />

più popolari giovani acquavivesi.<br />

Chiunque ha sent<strong>it</strong>o parlare di Marino<br />

Cordasco, meglio noto come<br />

Gaddino.<br />

I suoi sketch sono divenuti dei<br />

veri e propri tormentoni per il popolo<br />

della rete. Ma dietro tanto<br />

successo, c’è un lungo lavoro che<br />

trae origine dal lontano 13 settembre<br />

2005. In tale data, infatti,<br />

Marino Cordasco decise di lanciare<br />

il suo primo s<strong>it</strong>o, dal dominio gratu<strong>it</strong>o,<br />

www.gaddino.tk con l’unico<br />

scopo di condividere degli scherzi<br />

telefonici da lui registrati, e senza<br />

alcuna pretesa.<br />

<strong>Il</strong> s<strong>it</strong>o divenne ben presto popolare,<br />

trattandosi all’epoca dell’unico<br />

dedicato ad Acquaviva e così,<br />

nel giro di un paio di mesi, carpì<br />

l’entusiasmo di nuovi ragazzi che<br />

si unirono allo staff, offrendo la<br />

possibil<strong>it</strong>à di creare i primi video.<br />

“Ci dilettammo nel creare delle cover<br />

38<br />

di BETTA ARMIGERO<br />

<strong>Il</strong> Rotaract è un’associazione di<br />

giovani, promossa dal Rotary<br />

International e dedicato a giovani<br />

di entrambi i sessi, di età compresa<br />

tra i 18 e i 30 anni, di buon<br />

carattere e con potenziali qual<strong>it</strong>à<br />

di leadership per far sì che possano<br />

elevare le loro conoscenze e le<br />

loro capac<strong>it</strong>à al fine di affrontare le<br />

esigenze materiali e sociali delle<br />

loro comun<strong>it</strong>à e promuovere migliori<br />

relazioni tra i popoli.<br />

Sono attivi 7179 Rotaract club<br />

in tutto il mondo e 394 in Italia.<br />

Lo scopo dell’associazione è raccogliere<br />

fondi per scopi uman<strong>it</strong>ari,<br />

organizzare convegni su temi di<br />

pubblico interesse, vis<strong>it</strong>e ad aziende,<br />

attiv<strong>it</strong>à culturali, campagne di<br />

Gaddino nuovo fa buon video, e spopola sul web<br />

di FRANCESCO LOPUZZO<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

sensibilizzazione nelle scuole.<br />

“<strong>Il</strong> futuro è rosa” è il tema della<br />

conferenza realizzata presso la segreteria<br />

del Rotary a Bari, a cura<br />

del club rotaract Bari Alto Casamassima<br />

in Interclub con i rotaract<br />

di Bari e Bari Agorà. A fare da moderatrice,<br />

Maria Grazia Rongo di<br />

Acquaviva delle Fonti, consigliere<br />

del club Rotaract Bari Alto Casamassima.<br />

Relatore, è stato Francesco<br />

Saverio Abbruzzese psicologo<br />

psicoterapeuta, specialista in<br />

criminologia clinica.<br />

<strong>Il</strong> t<strong>it</strong>olo della conferenza, nasce<br />

come una provocazione, perchè si<br />

rifletta sulla condizione e sul ruolo<br />

della donna, oggi. La dispar<strong>it</strong>à tra<br />

uomo e donna sembra risalire ad<br />

Adamo e Lil<strong>it</strong>h, prima compagna<br />

d’Adamo precedente ad Eva (se-<br />

Un frammento del video col sindaco<br />

de “Le iene”, afferma con un sorriso<br />

Gaddino “e il risultato era palesemente<br />

quello di ragazzi alle prime<br />

armi nei montaggi di filmati”.<br />

È in quel periodo che nacque il<br />

“.com”, dal dominio a pagamento.<br />

Tutto ciò richiamò ancor maggiormente<br />

l’attenzione mediatica e il<br />

<strong>numero</strong> dei componenti dello staff<br />

superò la decina. Ovviamente si lavorava<br />

gratu<strong>it</strong>amente, mossi esclusivamente<br />

da passione. Nel 2006<br />

furono persino organizzate due<br />

feste presso una discoteca a Gioia<br />

del Colle dal nome “Gaddino Party”,<br />

che riscossero un grande successo.<br />

Ma, a causa di impegni lavorativi e<br />

univers<strong>it</strong>ari dei vari membri, l’entusiasmo<br />

calò nel 2007. Quello di<br />

tutti, meno quello di Marino Cordasco<br />

che lo ha portato a compiere il<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

condo la tradizione della cabala<br />

ebraica). Nel corso della storia, il<br />

ruolo della donna è stato caratterizzato<br />

da una s<strong>it</strong>uazione di inferior<strong>it</strong>à<br />

sociale, giuridica e pol<strong>it</strong>ica,<br />

condizione spesso avallata da superstizione,<br />

da scarsa cultura, ma<br />

soprattutto dalla presunta inferior<strong>it</strong>à<br />

fisica della donna.<br />

Grazie al movimento femminista,<br />

la donna, oggi, non è più solo<br />

la “regina del focolare domestico”<br />

deputata alla cura della casa e dei<br />

figli, ma si aggiungono nuovi ruoli.<br />

Si aprono nuove possibil<strong>it</strong>à e potenzial<strong>it</strong>à<br />

nei diversi settori, compresi<br />

quello giuridico e pol<strong>it</strong>ico.<br />

Questi ultimi, fino a poco tempo<br />

fa amb<strong>it</strong>i esclusivi maschili, sono<br />

estesi alla donna. C’è ancora molto<br />

da fare per raggiungere una socie-<br />

completo restyling del suo s<strong>it</strong>o, ultimato<br />

proprio agli inizi di quest’anno<br />

e ad un coinvolgimento di una<br />

più grande fetta di giovani in vari<br />

video, tra cui il cortometraggio “Via<br />

Roma – Via Bari”, o il canto natalizio<br />

i cui protagonisti sono una quarantina<br />

di calciatori del paese.<br />

Recentemente ha spopolato il<br />

web grazie alla serie “L’angolo di<br />

Michelone” in cui il “prof”. Michele<br />

Cordasco, che nella sua palestra<br />

si lamentava del paese in maniera<br />

ossessiva, offre, in alcuni video,<br />

interessanti spunti di riflessione ai<br />

giovani. “Ho deciso di concedergli<br />

uno spazio di circa 5 minuti perché<br />

si aprisse alla c<strong>it</strong>tadinanza. Non<br />

credevo che questi video avrebbero<br />

avuto così tanti vis<strong>it</strong>atori. È stato un<br />

successo inaspettato, mer<strong>it</strong>o soprattutto<br />

della spontane<strong>it</strong>à del protagonista”.<br />

Gli ultimi video riguardano le<br />

elezioni comunali. Una coppia ined<strong>it</strong>a,<br />

cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da Gaddino e il suo<br />

amico barese Dante Maisto, si diverte<br />

a fare domande e prendere<br />

in giro i candidati. In propos<strong>it</strong>o è<br />

prevista una puntata post elezioni.<br />

Grosse soddisfazioni sono arrivate<br />

tà par<strong>it</strong>aria effettiva.<br />

La cosiddetta “ quota rosa”, una<br />

“tutela” riservata alla donna al fine<br />

di dispensare uguaglianza, ha consent<strong>it</strong>o<br />

l’accesso anche alla carriera<br />

pol<strong>it</strong>ica, per il mondo femminile.<br />

D’altro canto, però, è mortificante<br />

trattare la donna come una specie<br />

da proteggere.<br />

Dal dibatt<strong>it</strong>o è emersa la necess<strong>it</strong>à<br />

che le donne cost<strong>it</strong>uiscano<br />

gruppo un<strong>it</strong>o nella v<strong>it</strong>a lavorativa e<br />

pol<strong>it</strong>ica. Infatti, sembra che le donne<br />

spesso non si fidino delle donne<br />

e, per questo, continuano a votare<br />

gli uomini. Questo avviene anche<br />

perché è difficile trovare modelli<br />

validi da emulare tra le donne. Uno<br />

di questi è certamente il premio<br />

Nobel e senatrice a v<strong>it</strong>a R<strong>it</strong>a Levi-<br />

Montalcini.<br />

La conferenza si è conclusa con<br />

l’intervento del presidente del club<br />

rotaract Bari Alto Casamassima<br />

Claudio Caldaola.<br />

Al termine della conferenza è<br />

stato consegnato alle donne partecipanti<br />

uno specchio per credere<br />

di più in se stesse, partendo<br />

dal guardare la propria immagine<br />

riflessa, e poter poi costruire un futuro<br />

rosa con determinazione.<br />

dal video “Jogad Bon<strong>it</strong>o”, in cui alcuni<br />

calciatori si passano la palla<br />

da una parte all’altra del paese, i<br />

cui elogi sono arrivati persino dal<br />

quotidiano “Repubblica”, e dal video<br />

sul calcio femminile, andato in<br />

onda per varie settimane su “Talent<br />

1”, programma di Italia 1. Per quanto<br />

concerne il futuro, Marino si dice<br />

alla ricerca di importanti contatti<br />

che possano permettere di non rimanere<br />

ancorati esclusivamente al<br />

web, ma, magari, si augura di poter<br />

realizzare anche uno spettacolo<br />

teatrale che metta insieme i protagonisti<br />

dei vari sketch. E a tutti<br />

i curiosi che si domandano l’origine<br />

del nome Gaddino, egli spiega:<br />

“Gaddino è l’<strong>it</strong>alianizzazione del<br />

termine con cui nel dialetto acquavivese<br />

si connota il galletto. Questo è<br />

il soprannome che mi fu appioppato<br />

dalla mia com<strong>it</strong>iva nei primi anni<br />

2000, a causa della mia capigliatura,<br />

che all’epoca era a guisa di cresta. È<br />

stato l’unico nome che mi è venuto<br />

in mente al momento della creazione<br />

del primo s<strong>it</strong>o”. E in attesa dei<br />

prossimi sorrisi che Gaddino saprà<br />

regalarci, non ci resta altro da fare<br />

che... “covare per credere”.


Acquaviva delle Fonti<br />

di BETTA ARMIGERO<br />

A<br />

far parte del “ club dei<br />

centenari” <strong>it</strong>aliani c’è<br />

anche un acquavivese,<br />

Giambattista Tisci nato ad Acquaviva<br />

delle Fonti l’8 Febbraio del<br />

lontano 1905. Nel 1929 sposa Stella<br />

Berardini, una donna di Adelfia<br />

da cui ha cinque figli di cui quattro<br />

viventi.<br />

Figlio di agricoltori, nella sua v<strong>it</strong>a<br />

si è occupato dei terreni di famiglia<br />

e questo fino ad età avanzata. In<br />

realtà, ci racconta sua figlia Maria,<br />

non è mai stato un grande lavoratore.<br />

Piuttosto preferiva “comandare”<br />

e far lavorare sua moglie e i suoi<br />

figli, tant’è che è ancora convinto<br />

che questo sia uno dei motivi della<br />

sua lunga esistenza. L’altro fattore<br />

importante è, ci dice, il fatto che<br />

lui abbia preso alla lettera il saggio<br />

proverbio “chi si fa i fatti propri<br />

campa 100 anni” , motto che, nel<br />

suo caso, è stato davvero ver<strong>it</strong>iero<br />

dato che di anni ne ha compiuti<br />

105. Ed effettivamente, non è mai<br />

stato un uomo di tante parole. Preferiva<br />

ascoltare in silenzio per poi<br />

magari intervenire al momento<br />

propizio.<br />

Grazie a questi segreti, ad una<br />

Fratres di<br />

Acquaviva delle Fonti<br />

L’associazione<br />

celebra quest’anno il suo<br />

trentennale di attiv<strong>it</strong>à (1980-2010),<br />

di solidarietà e sensibilizzazione<br />

alla gratu<strong>it</strong>à della donazione di<br />

sangue. La continu<strong>it</strong>à ininterrotta<br />

della presidenza di Filippo Tribuzio<br />

è certamente il punto di forza<br />

del Gruppo Donatori di Sangue<br />

che si distingue nel panorama<br />

del volontariato acquavivese per<br />

la sua vivac<strong>it</strong>à e operos<strong>it</strong>à e rappresenta<br />

un importante punto di<br />

riferimento.<br />

Acquaviva ha festeggiato<br />

il suo nonno: 105 anni<br />

Una v<strong>it</strong>a di lavoro in campagna e poche parole, ha vissuto da solo fino a pochi anni fa<br />

Trent’anni di Fratres, tra bilanci e progetti futuri<br />

<strong>Il</strong> Quartetto Voices and String Ensamble<br />

di ISABELLA GIORGIO<br />

<strong>Il</strong> “nonno” di Acquaviva delle Fonti<br />

v<strong>it</strong>a condotta in maniera sobria e<br />

senza eccessi, al bicchiere (se non<br />

due !) di vino prim<strong>it</strong>ivo al giorno,<br />

ha superato il secolo e senza problemi,<br />

solo un ricovero in ospedale<br />

per un semplice intervento di cata-<br />

Presidente, il trentennale rappresenta<br />

per qualsiasi Associazione<br />

un traguardo importante,<br />

la matur<strong>it</strong>à, come definirebbe il<br />

percorso compiuto? Quali risultati<br />

avete raggiunto?<br />

Non è semplice sintetizzare il<br />

vissuto di 30 anni di Fratres, tutte<br />

le sensazioni, i momenti, gli amici<br />

presenti e non che hanno condiviso<br />

questo percorso e contribu<strong>it</strong>o alla<br />

cresc<strong>it</strong>a dell’Associazione. La gioia<br />

del donare, l’amore verso il prossimo,<br />

la gratu<strong>it</strong>à di questo dono<br />

sono la nostra ident<strong>it</strong>à. La FRATRES<br />

è una squadra <strong>numero</strong>sa, un<strong>it</strong>a<br />

dalla fratern<strong>it</strong>à e dalla gioia del<br />

ratta a 90 anni.<br />

Rimasto vedovo nel 1975, ha custod<strong>it</strong>o<br />

gelosamente la sua autonomia<br />

e indipendenza fino all’età<br />

di 100 anni, poi ha dovuto trasferirsi,<br />

dopo una forte insistenza, a casa<br />

dare più che del ricevere. Abbiamo<br />

impattato lentamente e continuamente<br />

con s<strong>it</strong>uazioni, mental<strong>it</strong>à e<br />

comportamenti difficili, cercando<br />

di superare tabù e ignoranza che<br />

portavano ad avere pregiudizi sulla<br />

donazione.<br />

Presente e futuro?<br />

Ci siamo posti dei traguardi raggiungibili;<br />

il 2009 si è concluso con<br />

ben 1061 donazioni, un ambizioso<br />

e insperato traguardo, una meta<br />

agognata raggiunta grazie a tutti,<br />

indistintamente, da chi ha donato<br />

75 volte e chi lo ha fatto una sola<br />

volta. Un lavoro di sensibilizzazione<br />

alla donazione di sangue continuo<br />

e silenzioso che ha coinvolto<br />

nel “Progetto Scuola” <strong>numero</strong>si studenti<br />

maggiorenni accompagnati<br />

a donare dai volontari dell’associazione<br />

presso il Centro trasfusionale<br />

del “MIULLI”.<br />

Come rispondono i giovani?<br />

Abbiamo promosso con determinazione<br />

la cost<strong>it</strong>uzione di un<br />

gruppo giovanile “La linfa Giovane”<br />

come momento di confronto<br />

associativo dei donatori tra i 18 e<br />

36 anni. Dobbiamo guardare con<br />

fiducia ai nuovi germogli di questa<br />

dei suoi figli che amorevolmente si<br />

prendono cura di lui che oggi trascorre<br />

le sue giornate su una sedia<br />

a rotelle tra ricordi e nostalgie.<br />

Nonostante i suoi acciacchi, la<br />

sua mente è ancora lucida tanto<br />

che ci ha anche raccontato di non<br />

aver fatto il servizio mil<strong>it</strong>are e di<br />

non essere andato in guerra “ perché<br />

non era all’altezza!” e, infatti,<br />

era alto poco più di 1,50 metri e di<br />

essere stato arrestato, sempre durante<br />

la guerra, per contrabbando<br />

di grano utile per sfamare la sua<br />

famiglia.<br />

Seppure sia convinto che siano<br />

migliori i nostri tempi rispetto ai<br />

suoi, ringrazia Dio per quello che<br />

gli ha dato e ci saluta dandoci l’arrivederci<br />

al suo 106esimo compleanno!<br />

pianta nata da quel seme seminato<br />

30 anni fa. Ci sono <strong>numero</strong>si eventi<br />

e progetti in cantiere molti dei<br />

quali promossi dalle nuove leve, i<br />

nostri giovani Fratres coordinati<br />

da Antonio Pugliese. Nei prossimi<br />

giorni partirà il concorso “Una Cartolina<br />

per la Fratres” rivolto a tutti<br />

gli studenti di quinta elementare e<br />

scuola media della nostra c<strong>it</strong>tà, la<br />

sensibilizzazione alla donazione<br />

di sangue nelle Parrocchie e negli<br />

Ist<strong>it</strong>uti Scolastici Superiori; l’avvio<br />

della donazione in aferesi presso il<br />

centro Trasfusionale del Miulli. Lo<br />

scorso 19 Marzo presso la Chiesa di<br />

Santa Chiara si è svolto un “Concerto<br />

per la Festa del Papà” da noi patrocinato,<br />

promosso dall’Associazione<br />

culturale musicale “Libera” di<br />

Bari-Palese presieduta dal M° Alessio<br />

Nuovo. <strong>Il</strong> Quartetto “Voices and<br />

String Ensamble” cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dal soprano<br />

Valentina Maria Chiurlia,<br />

dal tenore Alessio Nuovo e dalle<br />

clavicembaliste <strong>Il</strong>aria A. Montenegro<br />

(acquavivase) e Domenica<br />

Giannone ha presentato brani famosi<br />

del repertorio di Mozart, Haendel,<br />

Rossini, Pergolesi, N. Piccinni,<br />

Bach.<br />

N° 3 - APRILE 2010 39


40<br />

N° 3 - APRILE 2010


Alberobello<br />

E’ il sindaco De Luca<br />

il vero sconf<strong>it</strong>to<br />

<strong>Il</strong> risultato di Onofrio Introna pone interrogativi sul futuro pol<strong>it</strong>ico<br />

<strong>Il</strong> Rione Monti di Alberobello<br />

Mensile del sud-est barese<br />

Direttore responsabile:<br />

Franco Deramo<br />

Redazione:<br />

Sammichele - L.go S. Antonio, 8<br />

francesco.deramo@gmail.com<br />

mastrangelo.roberto@gmail.com<br />

sgaramellavalentino@gmail.com<br />

Reg. Trib. Bari Num. R.G. 556/2010<br />

num. reg. stampa.11 del 23/02/2010<br />

Ed<strong>it</strong>ore e Pubblic<strong>it</strong>à:<br />

Coop. <strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio News<br />

70010 - Sammichele<br />

L.go S. Antonio, 8<br />

Tel 329.6325836<br />

il<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>news@gmail.com<br />

Stampa:<br />

A.G.A. - Arti Grafiche Alberobello<br />

70011 Alberobello (BA)<br />

C.da Popoleto nc<br />

Tel. 080.4322044 - info@ed<strong>it</strong>riceaga.<strong>it</strong><br />

Chiuso in redazione il giorno 15.04.10<br />

Presso la sede legale della Cooperativa<br />

è disponibile il regolamento con le tariffe<br />

modulari per pubblic<strong>it</strong>à.<br />

* Info necrologi: 393.0919323<br />

ai lettori<br />

Festeggiate con noi.<br />

Fatelo sapere a tutti.<br />

Inviateci foto e dediche<br />

al seguente indirizzo e-mail:<br />

mastrangelo.roberto@gmail.com<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Una comun<strong>it</strong>à che continua<br />

a votare per il centrosinistra.<br />

Questo sarebbe il primo commento,<br />

dopo aver preso visione<br />

dei risultati che le urne ci consegnano<br />

a segu<strong>it</strong>o delle elezioni regionali<br />

del 28 e 29 marzo scorso.<br />

Infatti, il presidente Nichi Vendola<br />

ottiene 3093 voti contro i 2617<br />

di Rocco Palese.<br />

Sub<strong>it</strong>o dopo, però, si scorgono I<br />

455 voti ottenuti da Adriana Poli<br />

Bortone e ci si rende conto che<br />

la s<strong>it</strong>uazione è più equilibrata di<br />

quanto suggerisca un’analisi superficiale.<br />

Va detto, infatti, che la<br />

senatrice salentina proviene dal<br />

centrodestra e non si può dire<br />

nutra particolari simpatie per la<br />

sinistra.<br />

Proviamo ad entrare nel dettaglio<br />

delle candidature. Michelangelo<br />

Dragone, candidato di<br />

Rifondazione Comunista nell’amb<strong>it</strong>o<br />

della lista “La sinistra e l’ambiente”<br />

ha ottenuto 424 voti solo<br />

ad Alberobello, su un totale di 885<br />

consensi personali.<br />

Un risultato di tutto rispetto,<br />

tenuto conto che la lista, su scala<br />

regionale, non ha raggiunto la soglia<br />

del 4%, per cui non avrà dir<strong>it</strong>to<br />

ad alcun seggio.<br />

Dragone, comunque, è il ter-<br />

zo più votato. Se teniamo conto,<br />

inoltre, che la “Federazione di sinistra<br />

e Verdi” ha ottenuto 517 voti<br />

contro i 1086 del PD ed i 514 dati<br />

a Sinistra Ecologia Libertà (SEL), si<br />

può ipotizzare che esiste un voto<br />

in libera usc<strong>it</strong>a, perso dal part<strong>it</strong>o di<br />

Bersani.<br />

Una terza forza, almeno sulla<br />

carta.<br />

La vera delusione, niente affatto<br />

scontata alla vigilia, sono gli appena<br />

131 voti di preferenza ottenuti<br />

da Onofrio Introna. L’aasessore<br />

uscente aveva come punto di riferimento<br />

il sindaco, Bruno De Luca.<br />

Dopo il non esaltante risultato ottenuto<br />

alle elezioni regionali del<br />

2005, corre voce negli ambienti<br />

che De Luca non poteva sbagliare<br />

una seconda volta.<br />

Un leader pol<strong>it</strong>ico regionale<br />

deve poter contare sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

su ben determinati pacchetti di<br />

voti. Solo così il leader avrà un occhio<br />

di riguardo nei confronti delle<br />

tue richieste.<br />

E’ la dura legge della pol<strong>it</strong>ica.<br />

<strong>Il</strong> fatto che Introna abbia ottenuto<br />

un risultato mediocre pone<br />

degli interrogativi. Quanto conta<br />

sul piano elettorale il Sindaco,<br />

oggi?<br />

Chi comanda davvero a palazzo<br />

di c<strong>it</strong>tà? Ma l’interrogativo più<br />

pressante è un altro. La stagione<br />

pol<strong>it</strong>ica di De Luca può dirsi al tramonto?<br />

Non ci sono risposte, al<br />

momento.<br />

Una cosa è certa. I sol<strong>it</strong>i bene<br />

informati si erano detti convinti,<br />

alla vigilia del voto, che tutto era<br />

pronto. Pacco, paccotto e contropaccotto.<br />

Erano già pronte, in caso<br />

di un buon risultato di Introna, le<br />

dimissioni di Bruno De Luca da<br />

consigliere provinciale e da Sindaco<br />

di Alberobello. <strong>Il</strong> vice-Sindaco,<br />

Gianv<strong>it</strong>o Matarrese pare fosse<br />

già pronto ai nastri di partenza<br />

per sost<strong>it</strong>uirlo, dopo regolari elezioni<br />

amministrative anticipate. A<br />

De Luca, i bookmakers della pol<strong>it</strong>ica<br />

affidavano la presidenza di un<br />

non meglio specificato Ente. L’ipotesi<br />

sembra sfumata, al momento.<br />

Ma le vie della pol<strong>it</strong>ica sono infin<strong>it</strong>e.<br />

Certo, non cessano i “rumors”<br />

negli ambienti.<br />

Qualcuno sta già predisponendo<br />

il post De Luca?<br />

Sta di fatto che la coalizione<br />

è, sul piano pol<strong>it</strong>ico, sempre più<br />

condizionata dal vice-Sindaco che<br />

molti, in c<strong>it</strong>tà, sussurrano appartenga<br />

al part<strong>it</strong>o dei “conv<strong>it</strong>ati di<br />

pietra”. Ricordano assai da vicino<br />

la vecchia corrente andreottiana,<br />

per la quale convegni, dibatt<strong>it</strong>i<br />

erano superflui.<br />

Concretezza. Al sodo, ragazzi.<br />

N° 3 - APRILE 2010 41


Quello “strano caso”<br />

dell’assessore Diddio<br />

Perchè le hanno revocato la delega al Turismo? A chi poteva “dare fastidio”?<br />

Siamo venuti a conoscenza<br />

di uno strano episodio.<br />

Parliamo del caso di una<br />

ristrutturazione di un antico palazzo<br />

ottocentesco il cui prospetto si<br />

affaccia lungo corso Trieste e Trento.<br />

Si possono chiaramente notare<br />

le impalcature legate a lavori di ristrutturazione<br />

dell’antico immobile.<br />

<strong>Il</strong> palazzo, appartenuto ad una<br />

famiglia benestante della c<strong>it</strong>tà, è<br />

stato di recente acquistato da un<br />

imprend<strong>it</strong>ore che ha stretti vincoli<br />

di parentela con un noto impresario<br />

edile, da sempre anch’egli con<br />

interessi nel mondo pol<strong>it</strong>ico.<br />

L’obiettivo è realizzare, al sol<strong>it</strong>o,<br />

un alberghetto. Un hotel con poche<br />

camere. Però, vuoi mettere? Un<br />

turista per fare ingresso in paese,<br />

42<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

C’è un caso pol<strong>it</strong>ico ad Alberobello.<br />

Un mese fa circa<br />

all’assessore Carmela<br />

Diddio hanno tolto la delega al<br />

Turismo. Infatti, oggi la delega è<br />

dell’assessore Alberto Lippolis.<br />

<strong>Il</strong> motivo ufficiale era che la Diddio<br />

era reduce da un “incidente”<br />

(chiamiamolo così) verificatosi<br />

la scorsa estate nel corso di una<br />

manifestazione serale al rione Aia<br />

piccola. C’era un concerto. E vi era<br />

bisogno che tutti facessero silenzio.<br />

Era richiesta massima concentrazione<br />

da parte degli orchestrali.<br />

C’era un bambino, disabile fisico<br />

che chiacchierava con la mamma<br />

a voce alta. Qualcuno dei presenti<br />

ha visto la scena. Sarebbe pronto a<br />

giurare che l’Assessore non è stata<br />

sgarbata con il bambino. La Diddio,<br />

al buio, chiese alla mamma del<br />

piccolo di fare un pò di silenzio.<br />

Nacque un incidente diplomatico.<br />

“L’Assessore ha urlato con il bambino,<br />

non ha rispetto per i disabili”,<br />

fu la facile battuta fatta circolare.<br />

Non la bevemmo. La pol<strong>it</strong>ica è piena<br />

di pretesti per eliminare antagonisti<br />

scomodi. Abbiamo comin-<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

ciato una nostra lunga indagine<br />

che ci ha condotto a comprendere<br />

chi comanda davvero nella maggioranza.<br />

LA DIDDIO DAVA FASTIDIO<br />

A QUALCUNO?<br />

Qualcuno ci disse: “<strong>Il</strong> vero problema<br />

è che la Diddio cominciava<br />

a dar fastidio a qualcuno all’interno<br />

della maggioranza, si stava<br />

allargando troppo”. Un altro ci<br />

suggerì l’ipotesi: “Sono pronto a<br />

scommettere che la lettera di protesta<br />

giunta contro la Diddio sia<br />

stata...“spintanea”. Che qualcuno,<br />

in ambienti pol<strong>it</strong>ici, abbia “incoraggiato”<br />

le rimostranze contro<br />

l’Assessore, in modo da generare<br />

un “casus belli” sì da giustificare la<br />

revoca delle deleghe assessorili?<br />

Tra le tante voci, registriamo anche<br />

questa.<br />

L’INGRESSO IN POLITICA<br />

In pol<strong>it</strong>ica, a volte, se ti metti in<br />

luce per il tuo iperattivismo e a ciò<br />

aggiungi un certo appeal, una simpatia<br />

connaturata, questo amplia il<br />

tuo consenso. E chi il consenso ce<br />

Un ascensore tra i trulli, una r<strong>it</strong>rutturazione selvaggia<br />

giungendo da nord, ossia da Bari<br />

e da sud, ossia dalla valle d’Itria, è<br />

quasi obbligato a percorrere corso<br />

Trieste e Trento, se vuole raggiungere<br />

il centro c<strong>it</strong>tadino e, di<br />

lì, i trulli. E, grosso modo, incontra<br />

sempre e soltanto l’hotel di V<strong>it</strong>o<br />

Consoli e, tra un pò, un secondo.<br />

<strong>Il</strong> benvenuto. Nessun problema.<br />

L’immobile è antico, ma chi se<br />

ne infischia se devo realizzare un<br />

ascensorino interno che conduca<br />

il turista dal piano terra ai livelli superiori.<br />

Ma gli ascensori sono due.<br />

<strong>Il</strong> secondo, già realizzato, è di pertinenza<br />

di una ab<strong>it</strong>azione privata<br />

adiacente all’immobile antico. Lo<br />

hanno già eretto, il fungo. Antesignani,<br />

da questo punto di vista.<br />

Siamo, infatti, andati a vedere ciò<br />

l’ha già ed ha progetti ed obiettivi<br />

futuri, si sente minacciato. Chi?<br />

Certo, non il sindaco De Luca che,<br />

al momento di dare v<strong>it</strong>a ad una<br />

lista nella precedente legislatura,<br />

chiese alla Diddio di farne parte.<br />

Scelta felice. Carmela Diddio figura<br />

tra i primi 6 eletti che avrebbero<br />

ricoperto incarichi assessorili, per<br />

leg<strong>it</strong>tima volontà del Sindaco. Le<br />

furono affidati Turismo e spettacolo,<br />

le Pari opportun<strong>it</strong>à, l’Agricoltura<br />

con la gestione dei Gruppi di Azione<br />

Locali (GAL).<br />

LE REAZIONI<br />

DELLA MAGGIORANZA<br />

Ad alimentare le voci circa il<br />

fatto che l’episodio del bimbo disabile<br />

si sia trasformato in pretesto<br />

pol<strong>it</strong>ico, c’è la gestione della<br />

lettera di rimostranze inviata dalla<br />

famiglia. A fronte di accuse, sarebbe<br />

stato naturale interpellare<br />

l’assessore Diddio. Ricevuti i chiarimenti,<br />

l’Amministrazione avrebbe<br />

dovuto spiegare alla c<strong>it</strong>tadinanza<br />

il “caso” nei suoi aspetti, smontandolo<br />

della giallistica, ed esprimere<br />

solidarietà all’amministratore con<br />

una stretta di mano in pubblico<br />

che c’è sul retro, ossia alle spalle<br />

del palazzo in via di ristrutturazione.<br />

Siamo rimasti a bocca aperta.<br />

Da sempre, in quell’area c’è un<br />

nugolo di trulli. Ebbene, in onore<br />

della modern<strong>it</strong>à, cosa inventano?<br />

Un ascensore, appunto. Dopo avere<br />

percorso per poche decine di<br />

metri via XXIV Maggio, ecco che si<br />

staglia contro il cielo una specie di<br />

enorme colonna. Uno sfregio, sul<br />

piano estetico, alla bellezza incontaminata<br />

dei trulli ancora presenti.<br />

Signori, non vi chiedete chi ha<br />

concep<strong>it</strong>o una cosa simile e chi ha<br />

rilasciato il permesso a costruire.<br />

E’ tutto leg<strong>it</strong>timo. Sulle mappe, ci<br />

troviamo in una cosiddetta “zona<br />

B2 di completamento”. Le zone<br />

di completamento sono porzioni<br />

Alberobello<br />

con la famiglia del piccolo. Nulla.<br />

Solo un articolo su un giornale<br />

locale, “house organ” dell’Amministrazione.<br />

Qualcuno è convinto<br />

che se Bruno De Luca non fosse<br />

stato in vacanza (l’episodio è avvenuto<br />

ad agosto 2009) la questione<br />

sarebbe stata gest<strong>it</strong>a in modo diverso.<br />

Anche perchè la minoranza<br />

di centrodestra chiedeva un Consiglio<br />

comunale monotematico sulla<br />

vicenda.<br />

A CHI DAVA FASTIDIO?<br />

La Diddio, però, non è solo componente<br />

la Giunta. E’ dirigente del<br />

Pd. Fu decisa una linea che pare<br />

prevedesse 3 risposte: una della<br />

Diddio in Consiglio comunale; una<br />

del Sindaco e la terza, pol<strong>it</strong>ica, del<br />

Pd. Corre voce che la linea non sia<br />

stata diger<strong>it</strong>a da “qualcuno” peraltro<br />

assente ad un’assemblea del Pd<br />

in cui si sono votate queste deliberazioni.<br />

Chi? I bene informati fanno<br />

i nomi: il vice-Sindaco, Gianv<strong>it</strong>o<br />

Matarrese, l’assessore Lallo Greco<br />

ed il capogruppo Gianni Di Tano.<br />

Sembra addir<strong>it</strong>tura che abbiano<br />

telefonato all’ex Coordinatore c<strong>it</strong>tadino<br />

per esprimere il proprio disaccordo<br />

rispetto ad un manifesto<br />

pubblico del part<strong>it</strong>o. <strong>Il</strong> potere, ormai,<br />

sta passando di mano, anche<br />

in questa c<strong>it</strong>tà. La pol<strong>it</strong>ica sembra<br />

parlare a voce sempre più bassa.<br />

Si muovono personaggi che della<br />

pol<strong>it</strong>ica intendono fare un uso<br />

spregiudicato. Non facciamo nomi,<br />

ma la s<strong>it</strong>uazione è di dominio pubblico.<br />

Tutti parlano sottovoce, ma<br />

parlano. Un fiume carsico in piena.<br />

di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> urbano che sono state<br />

già completamente o in parte<br />

edificate. Gli interventi sono finalizzati<br />

ad un eventuale recupero o<br />

riqualificazione dell’esistente o, al<br />

più, al “completamento” di ciò che<br />

resta ancora da edificare.<br />

Nel nostro caso, si tratta di una<br />

zona B2 di completamento che è<br />

adiacente ad un’altra zona sottoposta<br />

a vincolo paesaggistico. Entrambe<br />

le aree sono sottoposte a<br />

piano particolareggiato.<br />

Tutto leg<strong>it</strong>timo, in ogni caso.<br />

Consent<strong>it</strong>eci di dissentire, almeno<br />

sul piano estetico e della tutela<br />

della storia locale, l’orgoglio dei<br />

propri natali, che va preservata<br />

anche se lontano dal rione Monti.<br />

Va.Sga.


Alberobello<br />

Un voto spalmato<br />

tra 17 candidati<br />

Molti baresi sconosciuti alla pol<strong>it</strong>ica ed al <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> i veri beneficiati<br />

Trulli: lavori di restauro in corso<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Uno si pone alcune domande.<br />

Come può una<br />

candidatura nata all’interno<br />

delle el<strong>it</strong>es pol<strong>it</strong>iche della<br />

c<strong>it</strong>tà di Bari trovare consensi a<br />

55 chilometri di distanza, agli<br />

estremi confini della provincia?<br />

Ad esempio, nell’UdC Marcello<br />

Vernola è un nome conosciuto.<br />

Come può ottenere appena 42<br />

voti, visto che Peppino Longo ne<br />

conquista 82?<br />

Ne “La Puglia per Vendola” era<br />

scontato che l’assessore al bilancio,<br />

Mino Perrini, sponsorizzasse<br />

Alfonsino Pisicchio (162 voti). Lo<br />

aveva di recente dichiarato alla<br />

stampa egli stesso. “Ho rappresentato<br />

l’Idv ad Alberobello per più di<br />

tre anni”. Egli stesso, però, precisa,<br />

a scanso di equivoci, che, tutto<br />

sommato, l’IdV era una scelta<br />

secondaria. Alla fine, si sarà “stufato”.<br />

E’ “Pino Pisicchio il punto di<br />

riferimento pol<strong>it</strong>ico per questo <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>”.<br />

Insomma, potrai trovare<br />

Perrini a destra come a sinistra.<br />

Meno male che Pisicchio c’è. Infatti,<br />

ne assume la difesa d’ufficio,<br />

quando spiega che “si è evidenziata<br />

una insistente presa di posizione<br />

nei confronti di Pino Pisicchio, tanto<br />

da preferire un altro candidato a<br />

capo lista della nostra circoscrizione,<br />

lo stesso ostracismo che il part<strong>it</strong>o<br />

manifestò nei confronti di Alfonso<br />

Pisicchio, chiamato da Emiliano<br />

a ricoprire la carica di vice sindaco<br />

al comune di Bari”. Insomma, Pisicchio<br />

viene prima di ogni idea<br />

pol<strong>it</strong>ica. Pisicchio è la fonte da cui<br />

sgorgano le idee. Poi, ha un sussulto<br />

e ci ripensa, però. Perrini si<br />

riconosce nei “valori espressi dal<br />

cattolicesimo liberale”. Un intellettuale<br />

prestato alla pol<strong>it</strong>ica.<br />

Per Vincenzo Divella, 127 voti.<br />

Qualcuno sostiene che il consigliere<br />

Pd Gianni Di Tano lo abbia<br />

sponsorizzato.<br />

Veniamo a Sel. Di Onofrio Introna<br />

abbiamo già detto.<br />

Ne “La Puglia prima di tutto”,<br />

l’ex sindaco di Castellana Grotte,<br />

Simone Pinto, è il più suffragato<br />

con 118 voti. Per il resto, un<br />

voto che sembra non essere organizzato.<br />

Sia in questa lista che<br />

nell’IdV potremmo definire “voto<br />

amicale”, le decine di preferenze<br />

ottenute da singoli candidati anche<br />

di prestigio, come Tato Greco<br />

o il gioiese ex Pd, Claudio De<br />

Leonardis.<br />

Pacchetti consistenti di voti per<br />

i candidati più importanti del PdL.<br />

La domanda sorge spontanea. Se<br />

un pol<strong>it</strong>ico puro come Tommy<br />

Attanasio, già Coordinatore provinciale<br />

di An, ottiene non più di<br />

18 voti, quale radicamento terr<strong>it</strong>oriale<br />

ha ad Alberobello Massimo<br />

Cassano, con 282 voti? E’ naturale<br />

che dalla vicina Monopoli,<br />

Giovanni Copertino ottenga<br />

218 preferenze.<br />

Ma il gioiese Giammarco Surico<br />

(192) ed il padrone di Villa<br />

Menelao a Turi, Michele Boccardi<br />

(214) sono alquanto decentrati<br />

rispetto alle problematiche locali,<br />

in rapporto ad un consenso im-<br />

portante.<br />

E veniamo al Pd. In tutta la<br />

provincia di Bari, ha spalmato<br />

in modo omogeneo larghi consensi<br />

su tre o quattro candidati.<br />

<strong>Il</strong> “part<strong>it</strong>o degli imprend<strong>it</strong>ori”, la<br />

definizione data da Guglielmo<br />

Minervini, alla stampa. L’assessore<br />

uscente, nonostante il balzo<br />

dai 7 mila voti del 2005 ai 12<br />

mila del 2010, ha corso il rischio<br />

di mancare la rielezione e di perdere<br />

l’assessorato, a causa di quei<br />

tre o quattro potentati elettorali.<br />

Infatti, da Alberobello raccoglie<br />

85 voti. L’assessore ai servizi sociali,<br />

V<strong>it</strong>o Carparelli, dicono abbia<br />

fatto campagna elettorale per<br />

Antonio Decaro, sconosciuto fra<br />

i trulli. Per Gerardo De Gennaro,<br />

sembra abbia raccolto consensi<br />

Gianv<strong>it</strong>o Ricci, del Pd.<br />

I 143 voti di Mario Loizzo deriverebbero<br />

dall’impegno profuso<br />

dall’ex Sindaco Angelo Panarese<br />

e dai giovani del Pd. <strong>Il</strong> vero explo<strong>it</strong><br />

l’ha avuto Michele Monno con I<br />

suoi 232 voti. Carneade, chi era<br />

costui? Corre voce che, nel corso<br />

di una riunione elettorale con i<br />

c<strong>it</strong>tadini, un giovane abbia chiesto<br />

a Monno quale fosse il suo<br />

programma per la Puglia. La risposta<br />

sarebbe stata: “Ma che c...o<br />

di domanda mi fai?<br />

Non per caso, Monno aveva<br />

come sponsor d’eccezione Gianv<strong>it</strong>o<br />

Matarrese, vice-Sindaco ed<br />

assessore ai Lavori pubblici.<br />

In conclusione, il voto non si è<br />

concentrato su poche personal<strong>it</strong>à,<br />

ma su 17 candidati. I detentori<br />

di pacchetti di voti a livello locale<br />

hanno effettuato una semina del<br />

consenso. In tal modo, nessuno<br />

ha raggiunto risultati eclatanti.<br />

Certo, è ingiusto fare di tutta<br />

un’erba un fascio. Tuttavia, non<br />

sbaglieremmo se dicessimo che<br />

hanno vinto i “com<strong>it</strong>ati elettorali”.<br />

Questi si affidano alla persona. <strong>Il</strong><br />

personalismo vince.<br />

La battaglia non è più pol<strong>it</strong>ica,<br />

fra part<strong>it</strong>i, ma fra individui. E,<br />

come suol dirsi dalle nostre parti,<br />

chi ha più polvere spara. Non hai<br />

radicamento sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />

Chi se ne infischia.<br />

Contatta un locale, uno di quelli<br />

che i voti li possiede.<br />

Aff<strong>it</strong>ta una sala e trasformala<br />

per un mese in com<strong>it</strong>ato elettorale.<br />

All’americana. Dice: ma per fare<br />

questo, serve tanto denaro. Ma<br />

perchè, cosa credevate?<br />

N° 3 - APRILE 2010 43


... nella maggioranza<br />

ognuno naviga per sè<br />

Singoli assessori e consiglieri si muovono senza strategia di part<strong>it</strong>o<br />

I<br />

risultati elettorali regionali<br />

vanno letti inev<strong>it</strong>abilmente in<br />

un’ottica interna alla maggioranza<br />

che amministra Alberobello.<br />

Nel 2009, fu il naturale sbocco per<br />

il centrosinistra garantire, con 2245<br />

voti, l’elezione di Bruno De Luca<br />

44<br />

Oggi i part<strong>it</strong>i<br />

sono<br />

aggregazione<br />

di pochi<br />

individui,<br />

ciascuno con<br />

pacchetti di voti<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Parte il PRU,<br />

ma i lavori<br />

si bloccano<br />

Ultime notizie dal fronte<br />

relativo alla questione<br />

del nuovo mercato coperto,<br />

in via Barsento. Come già<br />

detto, questa realizzazione si inserisce<br />

all’interno di un Piano di<br />

Recupero Urbano (PRU). Lo strumento<br />

urbanistico generale è,<br />

ormai, scaduto. Si è in attesa del<br />

nuovo. Grazie alle nuove normative<br />

regionali, proposte dall’Assessore<br />

all’Urbanistica, Angela<br />

Barbanente, fu adottata tale<br />

speciale programmazione. Michele<br />

Sgobba è l’arch<strong>it</strong>etto che<br />

ha redatto circa 12 di questi PRU<br />

in giro per la Puglia.<br />

Frattanto, circola già la bozza<br />

del Documento Programmatico<br />

Preliminare (DPP) al Piano Urbanistico<br />

Generale (PUG). L’incarico<br />

in tal senso è stato affidato<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

Alberobello, l’ingresso del Municipio<br />

alla Provincia. Dopo due legislature,<br />

avrebbe fatto da garante di<br />

equilibri pol<strong>it</strong>ici. Nello stesso tempo,<br />

senza colpo ferire, I suoi alleati<br />

preparavano al meglio le condizioni<br />

per la sua successione. E’ così<br />

che si fa. Questa volta, è andata in<br />

maniera diversa. Va fatta una premessa.<br />

Pur non essendo nostalgici, bisogna<br />

riconoscere che non abbia-<br />

all’Ufficio Tecnico Comunale<br />

(UTC). Quest’ultimo è diretto, attualmente,<br />

da un arch<strong>it</strong>etto che<br />

giunge da Monopoli, Giuseppe<br />

Sampietro.<br />

<strong>Il</strong> problema, ad Alberobello,<br />

è dislocare il mercato coperto<br />

da largo Martellotta a via Barsento.<br />

<strong>Il</strong> PRU prevede, in sè, uno<br />

sviluppo della edilizia pubblica,<br />

in parte, e privata, per la parte<br />

restante. Alcune aree sono state<br />

espropriate ed indennizzate.<br />

Altre aree sono divenute edificabili,<br />

mentre prima non lo erano.<br />

In sostanza, siamo di fronte<br />

ad uno strumento di variante ad<br />

un Piano Regolatore Generale<br />

(PRG) già scaduto. <strong>Il</strong> nuovo PRG<br />

si troverà a dover fare i conti con<br />

un fatto compiuto, il mercato<br />

coperto con tutte le opere di<br />

urbanizzazione relative. Rischia<br />

di sorgere, in via Barsento, una<br />

c<strong>it</strong>tà nella c<strong>it</strong>tà.<br />

Allo stato attuale, l’edilizia privata<br />

procede. Ciò che è pubblico,<br />

invece, ha sub<strong>it</strong>o una battuta<br />

d’arresto. Le motivazioni che<br />

mo più le vecchie correnti interne<br />

ai part<strong>it</strong>i storici, quelli della prima<br />

Repubblica per intenderci. Quelle<br />

erano part<strong>it</strong>i all’interno dei part<strong>it</strong>i.<br />

In ogni caso, esprimevano qualcosa.<br />

Non erano solo clientele e<br />

malaffare. Oggi, i part<strong>it</strong>i (posto che<br />

si possa chiamarli così) sono un’aggregazione<br />

di pochi individui, ciascuno<br />

dei quali ha un proprio pacchetto<br />

di voti. Punto. Si riuniscono<br />

sono tra le ipotesi sono svariate.<br />

Dagli ambienti filtrano voci.<br />

“Hanno toccato il canale”, ci suggerisce<br />

qualcuno. Quello che ad<br />

Alberobello chiamano il “canale”<br />

è quell’antico corso d’acqua che<br />

percorreva l’attuale largo Martellotta,<br />

la cosiddetta “foggia”, in<br />

gergo dialettale. Lì, ai tempi del<br />

feudatario, le donne lavavano i<br />

panni o raccoglievano acqua per<br />

uso domestico, lì si abbeveravano<br />

gli animali. L’amministrazione<br />

comunale pare sia in attesa di un<br />

finanziamento di qualche milione<br />

di euro da parte della giunta<br />

regionale, su proposta dell’Assessore<br />

alle opere pubbliche,<br />

Onofrio Introna (le elezioni regionali<br />

servono anche a questo).<br />

Tali risorse servirebbero a lavori<br />

pubblici di riparazione del “canale”,<br />

un enorme tronco collettore<br />

delle acque piovane. Staremo a<br />

vedere cosa accadrà. La vicenda<br />

del nuovo mercato coperto<br />

è solo alle prime battute. Siamo<br />

certi che ci riserverà sorprese.<br />

Va.Sga.<br />

Alberobello<br />

sotto lo stesso tetto solo per contare<br />

di più. Non c’è tensione ideale.<br />

L’idea è un pretesto. Ed è mutevole,<br />

in quanto tale. Ogni Assessore o<br />

consigliere deve procacciare consenso<br />

per un altro soggetto che<br />

magari ad Alberobello metterà piede<br />

un paio di volte in 5 anni.<br />

Nel Pd abbiamo almeno 5 candidati<br />

sponsorizzati da altrettanti<br />

rappresentanti locali. Questo significa<br />

che non esiste un<strong>it</strong>à di intenti.<br />

Ognuno per proprio conto. Si salvi<br />

chi può.<br />

E’ il far west della pol<strong>it</strong>ica. La speranza<br />

è che la maggioranza pol<strong>it</strong>ica<br />

che amministra questa c<strong>it</strong>tà non sia<br />

v<strong>it</strong>tima di questo clima che, ineluttabilmente,<br />

potrebbe riverberarsi<br />

sull’azione amministrativa, sul quotidiano.<br />

Del Pd, che rischia di apparire<br />

come aggregato di individual<strong>it</strong>à,<br />

abbiamo detto. <strong>Il</strong> Sindaco aveva<br />

già dichiarato la sua preferenza per<br />

Introna. L’Assessore al bilancio, Perrini,<br />

non va affatto sottovalutato.<br />

forte di un consenso ottenuto nel<br />

sindacato, svolge da sempre un<br />

ruolo nobile, dal nostro punto di<br />

vista: l’attendente pol<strong>it</strong>ico di Pino<br />

Pisicchio. Sembra lo segua ovunque.<br />

E Perrini avrà fatto un porta a<br />

porta in favore di Alfonsino, fratello<br />

di Pino.<br />

<strong>Il</strong> vice-Sindaco, Gianv<strong>it</strong>o Matarrese,<br />

dal canto suo, ha sponsorizzato<br />

un suo candidato, Michele<br />

Monno, calandosi a piedi giunti<br />

nella lotta all’interno del Pd. L’assessore<br />

Carparelli che si dice fosse<br />

per Antonio Decaro.<br />

E così via, stesso discorso per<br />

ciascun Assessore e consigliere di<br />

questa maggioranza che è andata<br />

avanti in ordine sparso. Tutto questo<br />

avrebbe sicuramente lasciato<br />

strascichi importanti nei part<strong>it</strong>i<br />

della prima Repubblica. Nella seconda,<br />

ognuno va avanti per conto<br />

proprio. Del resto, c’è chi dice che<br />

la camera di compensazione pol<strong>it</strong>ica<br />

di tutto questo risieda in una<br />

tendenza accentratrice del capo<br />

dell’Amministrazione. Ma in questa<br />

competizione è volato di tutto. Ragazzi<br />

alla ricerca di un miraggio si<br />

sono affidati a promesse d’occasione.<br />

Vi sono stati cambi di casacca,<br />

perfino. Lo stesso on. Pisicchio, alla<br />

stampa, dichiarava, pochi giorni<br />

prima del voto, che alcuni candidati<br />

hanno invest<strong>it</strong>o fino ad un milione<br />

di euro. Nessuna meraviglia. Avranno<br />

modo e tempo per recuperare.<br />

Oggi, il consenso, nel Mezzogiorno,<br />

si conquista la pesca a strascico.


Alberobello<br />

Alberobello, alzati<br />

e inizia a camminare<br />

La vicenda del Piano di gestione emblematica di un certo Sud che stenta<br />

I trulli di Alberobello, tra i s<strong>it</strong>i dell’Unesco<br />

di VALENTINO SGARAMELLA<br />

Alberobello è s<strong>it</strong>o Unesco.<br />

Non è uno scoop. La notizia<br />

risale al 1996. Esiste<br />

un s<strong>it</strong>o internet dell’organizzazione<br />

che fa capo all’ONU in cui sono<br />

descr<strong>it</strong>ti gli obiettivi della Convenzione<br />

internazionale, risalente al<br />

1972: “conservazione naturale e<br />

preservazione delle opere culturali.<br />

La Convenzione riconosce i modi in<br />

cui l’uomo interagisce con la natura,<br />

ed il fondamentale bisogno di<br />

preservare l’equilibrio fra i due”. Sul<br />

s<strong>it</strong>o c’è un lungo elenco di c<strong>it</strong>tà con<br />

monumenti che sono considerati di<br />

così grande importanza da essere<br />

patrimonio mondiale dell’uman<strong>it</strong>à.<br />

Dal centro storico di Firenze ai sassi<br />

di Matera, dalla reggia di Caserta<br />

a Castel del Monte. Intoccabili.<br />

C’è un link appos<strong>it</strong>o che richiama ai<br />

trulli di Alberobello, con una sommaria<br />

descrizione in ben 6 lingue.<br />

IL PIANO DI GESTIONE<br />

Ogni comun<strong>it</strong>à inclusa nella lista<br />

deve dotarsi di un “Piano di gestione”.<br />

Sul s<strong>it</strong>o leggiamo che il Piano<br />

assicura “un’efficace protezione del<br />

bene, per garantirne la trasmissione<br />

alle future generazioni”. Inoltre,<br />

lo strumento tiene “conto delle<br />

differenze tipologiche, delle caratteristiche<br />

e delle necess<strong>it</strong>à del s<strong>it</strong>o,<br />

nonché del contesto culturale e/o<br />

naturale in cui si colloca”. <strong>Il</strong> Piano si<br />

integra altresì con strumenti urbanistici<br />

(PRG, PUG). <strong>Il</strong> Comune, se vuole<br />

ottenere l’iscrizione, deve avere<br />

piena consapevolezza che la sua<br />

c<strong>it</strong>tà possiede un vero patrimonio<br />

storico e monumentale. Per esserne<br />

consapevole, deve dimostrarlo.<br />

In sostanza, l’iscrizione all’Unesco<br />

implica una “tutela compatibile”.<br />

Sviluppo edilizio, economico, turistico,<br />

industriale sono tutti leg<strong>it</strong>timi<br />

a patto che siano compatibili con la<br />

tutela del patrimonio.<br />

IL FUNZIONARIO UNESCO<br />

All’epoca, giunse in questa c<strong>it</strong>tà<br />

un arch<strong>it</strong>etto che avrebbe dovuto<br />

istruire la pratica. L’Amministrazione<br />

dell’epoca preparò un <strong>it</strong>inerario,<br />

un percorso guidato. Pochi giorni<br />

prima dell’arrivo del funzionario<br />

Unesco, i trulli lungo quel percorso<br />

furono imbiancati, le strade tirate a<br />

lucido. L’arch<strong>it</strong>etto, in perfetto stile<br />

anglosassone, fece a meno con garbo<br />

della guida preferendo scoprire<br />

in autonomia le bellezze del paese.<br />

Interessava non l’immagine case-<br />

reccia da cartolina illustrata, ma capire<br />

come in questa c<strong>it</strong>tà avessero<br />

reso compatibili i trulli con la modern<strong>it</strong>à<br />

dell’edilizia moderna, con<br />

i pali della pubblica illuminazione,<br />

le antenne tv. Insomma, la c<strong>it</strong>tà dei<br />

trulli non può essere il paese delle<br />

fiabe, un presepe incantato, avulso<br />

dalla civiltà moderna. Ma deve<br />

esserci rispetto per storia e cultura<br />

del luogo.<br />

E DOPO 14 ANNI...<br />

Sono trascorsi 14 anni da allora.<br />

In questi anni, il Piano di gestione<br />

è stato sempre rinviato con varie<br />

motivazioni. Finalmente, è giunta<br />

l’ora. L’Amministrazione comunale<br />

ha affidato un incarico per questo<br />

strumento così importante. <strong>Il</strong> progetto<br />

è stato redatto, approvato.<br />

E’ pronto. Sono state convocate riunioni<br />

con tecnici ed operatori turistici.<br />

Due più due fanno quattro.<br />

Più quattro fanno otto. Ed in quattro<br />

e quattr’otto il Piano è pronto.<br />

Del progettista pochi conoscono il<br />

nome. Si sa che è torinese. Redigere<br />

uno strumento così importante<br />

non è cosa di tutti i giorni. Occorre<br />

un dibatt<strong>it</strong>o nella comun<strong>it</strong>à. A<br />

sottendere il Piano è un patto con<br />

la c<strong>it</strong>tadinanza, le categorie pro-<br />

duttive, le associazioni, i part<strong>it</strong>i, la<br />

regione Puglia, la Sovrintendenza.<br />

<strong>Il</strong> Piano non si impone, si concerta.<br />

Si parla di uno sviluppo razionale di<br />

una c<strong>it</strong>tà.<br />

SISTEMI TURSTICI LOCALI<br />

Le nuove normative in materia<br />

turistica hanno ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o i Sistemi<br />

Turistici Locali (STL). Alla Regione il<br />

comp<strong>it</strong>o di coordinare. Ai Comuni,<br />

l’organizzazione materiale. Proposte<br />

interessanti pare siano giunte<br />

negli anni passati dal Consorzio<br />

dei trulli, mare e grotte, una seconda<br />

dal Lyons club cui non si è dato<br />

grande segu<strong>it</strong>o. Perchè? Non si<br />

percepisce, forse, l’importanza del<br />

tema e ciò rende Alberobello non<br />

all’altezza del ruolo che le è stato assegnato<br />

e che le compete? O, forse,<br />

uno sviluppo concertato costringerebbe<br />

tutti gli attori a lim<strong>it</strong>arsi nella<br />

gestione di interessi individuali o di<br />

gruppo? Di queste cose si discute<br />

dagli anni ‘70, quando le opposizioni<br />

pol<strong>it</strong>iche alla Democrazia Cristiana<br />

vagheggiavano un turismo “in<br />

rete” (come si direbbe oggi). Allora,<br />

si parlava di comprensorio. I tempi<br />

cambiano, i problemi restano. Ti<br />

regalano una casa meravigliosa ma<br />

non riesci ad arredarla.<br />

FARE SISTEMA<br />

Romano Prodi disse, da capo<br />

del Governo, che il turismo avrebbe<br />

potuto trasformare il Sud nella<br />

California <strong>it</strong>aliana. Più Comuni si<br />

mettono in rete, fanno sistema.<br />

Un intero <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> si erge, chiede<br />

finanziamenti per lo sviluppo. Ma<br />

bisogna andare oltre l’antico interrogativo<br />

se sia meglio l’uovo oggi o<br />

la gallina domani. Attrezzarsi significa<br />

rivoluzionare l’intero apparato<br />

burocratico-amministrativo, dal<br />

vigile urbano al funzionario. Non ci<br />

sono vie di mezzo.<br />

Non ci si iscrive all’Unesco con la<br />

sagra del coniglio in salmì. Si entra<br />

in palcoscenico internazionale, a livelli<br />

culturali altissimi.<br />

Fare sistema. Tra chi?<br />

Gli attori dello sviluppo economico,<br />

gli operatori turistici (hotel,<br />

ristoranti, campeggi), gli enti pubblici,<br />

i servizi pubblici (ferrovie, strade)<br />

fanno sistema.<br />

La Regione Puglia ha legiferato in<br />

tal senso, inv<strong>it</strong>ando i Comuni a percorrere<br />

questa strada. Si è pensato<br />

a 3 macro sotto-Regioni: Gargano,<br />

Salento e parte centrale della Puglia.<br />

E’ un pò come dire: Alberobello,<br />

alzati e cammina.<br />

N° 3 - APRILE 2010 45


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46<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

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società<br />

il problema<br />

dei ‘Gratta e vinci’ la<br />

“Solleviamo<br />

cui vend<strong>it</strong>a per legge è<br />

vietata ai minorenni, ma che vengono<br />

venduti indiscriminatamente<br />

a tutti, senza controlli sull’età<br />

degli acquirenti”. A denunciarlo è<br />

il responsabile Codacons del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>,<br />

Marina Gattolla * – Conversano.<br />

“<strong>Il</strong> ‘Gratta e vinci’, chiamato anche<br />

lotteria istantanea, è a tutti gli<br />

effetti un gioco d’azzardo gest<strong>it</strong>o<br />

direttamente dai Monopoli di Stato.<br />

Esso è acquistabile presso tutte<br />

le tabaccherie, in molti bar ed<br />

edicole”, chiarisce il responsabile<br />

Codacons.<br />

“Come qualsivoglia gioco d’azzardo,<br />

è vietata la partecipazione<br />

ai minorenni (art. 719 c.p.), ma<br />

nonostante ciò, sono centinaia in<br />

tutta Italia i distributori automatici<br />

di “Gratta e vinci” a cui possono accedere<br />

persone di ogni età, compresi<br />

i bambini”.<br />

“<strong>Il</strong> problema, come ha recentemente<br />

precisato la nostra Associazione<br />

con un comunicato - prosegue<br />

Marina Gattolla – appare<br />

molto grave se si pensa che la malattia<br />

mentale denominata Gioco<br />

d’Azzardo Patologico (GAP) sta<br />

iniziando a colpire sempre più i<br />

giovani: La fascia largamente interessata<br />

è quella dei minori di età, a<br />

causa della facil<strong>it</strong>à con la quale, ormai,<br />

si può avere accesso al gioco.<br />

In particolare, a contribuire all’aumento<br />

del gioco d’azzardo tra le<br />

Gratta&vinci e minori<br />

Dove sono i controlli?<br />

Vietata la vend<strong>it</strong>a ai minorenni. <strong>Il</strong> CODACONS chiede maggiori verifiche nelle rivend<strong>it</strong>e<br />

fasce giovanili della popolazione<br />

sono: la crescente liberalizzazione,<br />

la maggiore tolleranza e addir<strong>it</strong>tura<br />

l’incoraggiamento verso<br />

il gioco d’azzardo sviluppatosi in<br />

questi ultimi anni. Esso è percep<strong>it</strong>o<br />

come innocuo. Da registrare,<br />

inoltre, la r<strong>it</strong>ardata consapevolezza<br />

del problema, la scarsa attenzione<br />

nei confronti di programmi<br />

per la formazione di una coscien-<br />

za collettiva sui problemi legati al<br />

gioco.<br />

Per tali ragioni il Codacons ha inv<strong>it</strong>ato<br />

i Monopoli di Stato e il Consorzio<br />

Lotterie Nazionali a vigilare<br />

sul divieto di vend<strong>it</strong>a dei gratta e<br />

vinci ai minorenni, con richiesta di<br />

vietarne la vend<strong>it</strong>a su tutto il <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

<strong>it</strong>aliano ai minorenni.<br />

L’associazione procederà, inoltre,<br />

ad effettuare delle indagini<br />

inviando dei giovani civetta per<br />

accertare se tali “Gratta e vinci”<br />

vengano venduti, nei posti deputati,<br />

ai minorenni”.<br />

Un problema che, se non è<br />

controllato, può procurare conseguenze<br />

devastanti.<br />

Controllare e prevenire è meglio<br />

che curare.<br />

* Avvocato<br />

marinagattolla@libero.<strong>it</strong><br />

Navigazione wap: tutto compreso sì, tranne la trasparenza<br />

Garante della Concorrenza<br />

e del Mercato, con un recente provve-<br />

L’Autor<strong>it</strong>à<br />

dimento (n. 20881 del 10 marzo), ha<br />

riconosciuto una violazione da parte di Telecom<br />

Italia del Codice del Consumo (D.Lgs.<br />

206/2005) in relazione all’offerta denominata<br />

“Tutto compreso 30”.<br />

Diversi consumatori, infatti, aderendo alla<br />

offerta tra il 2008 ed il 2009 hanno visto liev<strong>it</strong>are<br />

le proprie spese telefoniche in conseguenza<br />

della navigazione non consapevole tram<strong>it</strong>e il<br />

sistema wap di Tim.<br />

I telefoni cellulari che venivano consegnati<br />

ai consumatori aderendo all’offerta non erano<br />

preimpostati per collegarsi all’apn di Tim e,<br />

pertanto, diversi consumatori, non adeguatamente<br />

informati, r<strong>it</strong>enendo di navigare nella<br />

soglia di traffico ricompresa nell’offerta in realtà<br />

stavano effettuando la connessione tram<strong>it</strong>e<br />

altri sistemi con tariffe estremamente elevate.<br />

L’Autor<strong>it</strong>à ha, altresì accertato che fino al<br />

mese di agosto 2008 non era previsto alcun<br />

meccanismo di alert in caso di erosione completa<br />

del bundle per la navigazione wap, così<br />

non consentendo ai consumatori una verifica<br />

del traffico e dei costi mensili.<br />

L’Autior<strong>it</strong>à nel suo provvedimento ha riconosciuto<br />

che: ”<strong>Il</strong> comportamento del professionista,<br />

quantomeno in relazione al periodo<br />

febbraio - agosto 2008, appare pertanto configurare<br />

una violazione dell’articolo 22, comma<br />

1, del Codice del Consumo. La mancata previsione<br />

di sistemi di controllo del traffico dati,<br />

per consentire ai consumatori di mon<strong>it</strong>orare<br />

in tempo reale l’eventuale superamento del<br />

bundle si è sostanziata in un comportamento<br />

omissivo del professionista che ha comportato<br />

aggravi economici di spesa significativi ed inaspettati<br />

per i consumatori.<br />

<strong>Il</strong> comportamento del professionista è altresì<br />

tale da integrare una violazione degli artt. 24<br />

e 25 del codice del Consumo. La pratica commerciale<br />

risulta, infatti, aggressiva nella misura<br />

in cui, a fronte dell’impossibil<strong>it</strong>à per gli utenti<br />

di mon<strong>it</strong>orare il traffico residuo a disposizione<br />

per la connessione wap, così come l’eventuale<br />

superamento della soglia, la minaccia di esecuzione<br />

coattiva, in caso di mancato versamento<br />

delle somme contestate, rappresenta una<br />

forma di pressione eccessiva nei confronti dei<br />

consumatori tale da indurli ad assumere una<br />

decisione di natura commerciale relativa al<br />

pagamento degli addeb<strong>it</strong>i per il traffico extrasoglia<br />

effettuato inconsapevolmente, che non<br />

avrebbero altrimenti preso”.<br />

I consumatori coinvolti potranno, in conseguenza<br />

di questo provvedimento dell’Autor<strong>it</strong>à,<br />

richiedere a Telecom il rimborso di quanto<br />

versato in conseguenza della pratica scorretta,<br />

agendo su base individuale o eventualmente<br />

attraverso un’azione collettiva, supportata<br />

dall’istruttoria condotta dall’Autor<strong>it</strong>à così<br />

come risultante dal provvedimento segnalato.<br />

<strong>Il</strong> provvedimento è disponibile sul s<strong>it</strong>o dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

.<br />

(Oppic - Osservatorio Pugliese<br />

della Proprietà Intellettuale Concorrenza<br />

e Consumo Dig<strong>it</strong>ale)<br />

N° 3 - APRILE 2010 47


Tra responsabil<strong>it</strong>à, libera<br />

scelta e giudizi arb<strong>it</strong>rari<br />

Riflettori accesi su Bari per la Ru486: solo cronaca!<br />

Permettetemi una provocazione.<br />

Se avete mal di<br />

testa, uno di quei dolori<br />

fortissimi, insopportabili, che vi<br />

impediscono di tenere gli occhi<br />

aperti, a cosa pensate come rimedio<br />

per farvelo passare: ad una<br />

pillola, a un comune analgesico o<br />

pensate ad un intervento chirurgico<br />

che vi apra il cranio e vi rimuova<br />

la parte di cervello che vi crea dolore?<br />

La risposta è ovvia, nessuno<br />

penserebbe mai ad un intervento<br />

chirurgico.<br />

La questione della pillola abortiva,<br />

per me, si può riassumere forse<br />

in maniera brutale, ma efficace,<br />

proprio in questi termini.<br />

Certo un essere vivente che si<br />

sta formando non è minimamente<br />

paragonabile ad un dolore fisico,<br />

ma il problema della Ru486 è<br />

proprio questo, non si deve decidere<br />

se permettere o no ad una<br />

donna di abortire, perché questo<br />

è già previsto dalla legge 194/78,<br />

ma come farlo.<br />

<strong>Il</strong> dilemma, allora, è scegliere se<br />

farlo con un prodotto farmacologico<br />

o con un intervento chirurgico.<br />

A prima vista, da profana in<br />

materia, mi sembra che due pillole<br />

siano una soluzione migliore,<br />

meno invasiva di un intervento<br />

chirurgico e, come donna, piuttosto<br />

che assistere a questo clamore<br />

sul se bloccare l’uso della pillola e<br />

lasciarla nei magazzini degli ospedali<br />

o se costringere una donna<br />

al ricovero (quando ogni persona<br />

ricoverata ha sempre il dir<strong>it</strong>to di<br />

lasciare l’ospedale assumendosene<br />

la responsabil<strong>it</strong>à), avrei grad<strong>it</strong>o<br />

che qualcuno dicesse quali sono i<br />

reali effetti che questo farmaco ha<br />

sul corpo della donna, al di là dello<br />

scopo per cui viene assunto. Se ci<br />

sono degli effetti collaterali o tossici<br />

a breve o lunga scadenza, se<br />

può causare un danno organico,<br />

se ci sono delle controindicazioni.<br />

Invece, abbiamo assist<strong>it</strong>o solo<br />

ad un vuoto, prolungato, rumoroso<br />

dibatt<strong>it</strong>o e la prima donna che<br />

ha usufru<strong>it</strong>o della Ru486 al poli-<br />

48<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

clinico di Bari è stata oggetto di<br />

attenzione nazionale. Giornalisti,<br />

televisioni, manifestanti, tutti a<br />

chiedersi chi è, perché lo fa, se ha<br />

preso questa decisione a cuor leggero,<br />

se dice di soffrire. Solo pura<br />

cronaca.<br />

Forse il problema alla base è<br />

l’aborto in quanto tale e non il<br />

modo con cui viene effettuato.<br />

È certo un argomento troppo<br />

delicato e complesso per affrontarlo<br />

in poche righe ma ciò di cui<br />

ci si deve convincere è la libertà di<br />

scelta.<br />

Perché nessuno si sognerebbe<br />

mai di fermare per strada qualcuno<br />

che sta beatamente fumando<br />

una sigaretta e di vom<strong>it</strong>argli addosso<br />

tutto il proprio dissenso?<br />

Non è forse anche quello un attentato<br />

alla v<strong>it</strong>a? Chi fuma non sa di<br />

esporsi ad un rischio mortale? Lo<br />

sa bene eppure sceglie di farlo e<br />

noi, ignorandolo, abbiamo implic<strong>it</strong>amente<br />

accettato la sua scelta,<br />

anche se la r<strong>it</strong>eniamo sbagliata.<br />

Sembrerà banale, ma ogni giorno<br />

compiamo delle scelte che,<br />

oltre che sbagliate in sé, risultano<br />

essere tali anche ad altri. Ma questo<br />

non ci piace sentircelo dire e<br />

non r<strong>it</strong>eniamo nessuno degno di<br />

valutarle.<br />

Cosa accadrebbe se in ogni<br />

istante qualcuno ci venisse a dire<br />

che non approva come abbiamo<br />

educato i nostri figli, come abbiamo<br />

condotto un certo lavoro,<br />

come abbiamo gest<strong>it</strong>o i nostri<br />

soldi.?<br />

Chi di noi compie delle scelte<br />

pensando di dover dar conto agli<br />

altri, a degli estranei, sul come e<br />

sul perché? Perché allora dobbiamo<br />

sentirci in dir<strong>it</strong>to di condannare<br />

proprio chi compie un atto<br />

tanto drammatico?<br />

Sicuramente nessuna donna al<br />

mondo affronta l’aborto con una<br />

leggerezza tale da dimenticarsene<br />

sub<strong>it</strong>o dopo. Non è che usare<br />

una pillola riduce il dolore della<br />

tremenda scelta che si è stati costretti<br />

a fare, né sarà più facile archiviarne<br />

il ricordo.<br />

La gravidanza, non solo una risorsa economica per gli spot pubblic<strong>it</strong>ari<br />

Comunque lo si faccia, un aborto<br />

è sempre un evento tragico, una<br />

scelta presa tra mille sofferenze e<br />

sensi di colpa che non spariranno<br />

con l’eliminazione del feto che è<br />

pur sempre una nuova v<strong>it</strong>a.<br />

Le motivazioni che ci sono dietro<br />

ognuna di questa scelte possono<br />

essere le più diverse, ma ognuno<br />

ne renderà conto a se stesso, ai<br />

propri cari, alla propria coscienza<br />

e a Dio, se ci crede.<br />

Del resto, il Vangelo racconta<br />

che quando Maria Maddalena<br />

stava per essere lapidata perché<br />

prost<strong>it</strong>uta e chiese aiuto a Gesù,<br />

questi non chiese a lei i motivi per<br />

cui lo aveva fatto o se era pent<strong>it</strong>a,<br />

disse solo alla gente con i sassi in<br />

mano, pronti da scagliare, di non<br />

giudicarla perché nessun uomo<br />

si può ergere a giudice di un altro<br />

essere umano.<br />

Come donna e c<strong>it</strong>tadina preferisco<br />

sapere che c’è una legge che<br />

tutela chi si trova a dover effettua-<br />

società<br />

re una interruzione di gravidanza,<br />

garantendo assistenza adeguata<br />

in strutture ospedaliere con professionisti<br />

preparati e cure mediche<br />

che ne preservino la salute<br />

e non pensare che ci può essere<br />

anche una sola donna che, per<br />

risolvere il suo problema, deve ricorrere<br />

a persone senza scrupoli,<br />

veri e propri macellai senza alcuna<br />

competenza che, in ambienti<br />

insalubri e con veri e propri strumenti<br />

di tortura, decidono della<br />

v<strong>it</strong>a non solo di un embrione (che<br />

è già una persona), ma anche della<br />

donna che lo porta in seno.<br />

<strong>Il</strong> dir<strong>it</strong>to alla v<strong>it</strong>a deve essere difeso<br />

e inteso nel senso più ampio<br />

possibile, ma ugualmente importante<br />

è difendere il dir<strong>it</strong>to di scelta,<br />

di poter abortire, ma anche di<br />

non farlo se uno aborre questa<br />

possibil<strong>it</strong>à.<br />

Sicuramente dobbiamo rinunciare<br />

al dir<strong>it</strong>to di giudicare.<br />

Annalisa Vendola


società<br />

RU486: un metodo abortivo,<br />

non un facile contraccettivo<br />

<strong>Il</strong> farmaco si<br />

oppone a uno<br />

degli ormoni<br />

fondamentali<br />

<strong>Il</strong> Policlinico di Bari<br />

Due le fasi dell’aborto farmacologico<br />

Tanto clamore per niente.<br />

Questo quanto viene da pensare<br />

in risposta alla polvere che è<br />

stata sollevata per l’introduzione<br />

ufficiale nei Reparti di Ostetricia<br />

degli ospedali <strong>it</strong>aliani dotati di un<br />

Servizio di Interruzione Volontaria<br />

di Gravidanza (IVG) della famigerata<br />

RU4Tanto clamore per niente.<br />

Questo quanto viene da pensare<br />

in risposta alla polvere che è<br />

stata sollevata per l’introduzione<br />

ufficiale nei Reparti di Ostetricia<br />

degli ospedali <strong>it</strong>aliani dotati di un<br />

Servizio di Interruzione Volontaria<br />

di Gravidanza (IVG) della famigerata<br />

RU486: sì perché questa pillola<br />

abortiva è già in uso da diversi<br />

anni negli altri Paesi Europei, negli<br />

USA e perfino in Africa.<br />

<strong>Il</strong> ricorso alla RU486 non è altro<br />

che una delle modal<strong>it</strong>à che consente<br />

alla gravida, nelle prime<br />

settimane di amenorrea e precisamente<br />

entro l’ottava dalla data<br />

dell’ultima mestruazione, di optare<br />

per una modal<strong>it</strong>à non chirurgica<br />

di interrompere la gravidanza:<br />

quindi si tratta di un cosiddetto<br />

aborto farmacologico che comprende<br />

due fasi. Durante la prima<br />

fase è prevista l’assunzione della<br />

RU486: che non è altro che un<br />

farmaco che assunto dalla gravida<br />

si oppone ad uno degli ormoni<br />

fondamentali della gravidanza<br />

e precisamente al progesterone<br />

che è essenziale per lo sviluppo<br />

regolare della gravidanza e causa<br />

il distacco del sacco gestazionale<br />

dalle pareti uterine con la succes-<br />

siva morte dell’embrione.<br />

Una volta ottenuto il distacco<br />

del sacco gestazionale è necessario<br />

espellere lo stesso che può<br />

anche avvenire spontaneamente,<br />

ma che si preferisce accelerare<br />

mediante un altro farmaco che<br />

viene denominato prostaglandine.<br />

Questo è quanto avviene dopo<br />

l’assunzione del mifepristone<br />

(RU486) e delle prostaglandine.<br />

Le considerazioni che accompagnano<br />

l’introduzione di questa<br />

nov<strong>it</strong>à sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> nazionale, che<br />

sarà disciplinata dalla legge 194,<br />

sono ancora una volta legate sia<br />

alla tutela della salute della donna,<br />

sia ai costi che si andranno ad<br />

affrontare. Questi comporteranno<br />

sicuramente un aumento della<br />

spesa per le casse del Fondo San<strong>it</strong>ario<br />

Nazionale già ad un livello<br />

elevato.<br />

Quanto al primo punto mi sembra<br />

eccessivo, secondo quanto<br />

previsto dalle linee guida del Ministero<br />

della Salute ed in particolare<br />

dall’Agenzia Nazionale del<br />

Farmaco, ricoverare in regime ordinario<br />

la paziente per la somministrazione<br />

del farmaco: è giusto<br />

e perentorio che la stessa RU486<br />

sia dispensata esclusivamente<br />

dall’ospedale dopo aver provveduto<br />

ai preliminari accertamenti<br />

diagnostici, ad una accurata<br />

anamnesi e ad una sorveglianza<br />

durante e dopo la somministra-<br />

zione del completo protocollo terapeutico<br />

abortivo.<br />

Prima, durante e dopo sarà fondamentale<br />

rassicurare la paziente,<br />

informarla in maniera esaustiva<br />

ed offrirle tutta l’assistenza che<br />

sarà garant<strong>it</strong>a dal Servizio di IVG,<br />

se occorre full-time, dal personale<br />

dedicato allo stesso.<br />

Ovviamente, in un’ottica preventiva<br />

di I e II livello occorrerà<br />

intervenire fondamentalmente<br />

verso tutti i soggetti ist<strong>it</strong>uzionali<br />

(scuole, consultori, parrocchie:<br />

ed in questo gli organi ecclesiali<br />

continuano, a mio avviso, in una<br />

latente ed ingiustificata assenza<br />

che non può ridursi esclusivamente<br />

alla condanna dell’atto) per ev<strong>it</strong>are<br />

una pericolosa escalation di<br />

soppressione di v<strong>it</strong>e innocenti e di<br />

un facile ricorso ad una metodica<br />

abortiva quasi fosse un metodo<br />

contraccettivo.<br />

Come pure va ribad<strong>it</strong>o che il ricorso<br />

ripetuto a metodi abortivi<br />

di qualsiasi genere può provocare<br />

sul corpo della donna danni<br />

fisici oltre a quelli psicologici non<br />

meno importanti, a breve e lungo<br />

termine.<br />

Chi vigila o deve vigilare sulla<br />

salute delle donne si faccia seriamente<br />

carico di queste problematiche<br />

e metta in atto provvedimenti<br />

seri di tutela della stessa.<br />

Adriano Savino<br />

Dirigente Ginecologo<br />

Ospedaliero<br />

N° 3 - APRILE 2010 49


Fai sentire la tua voce contro<br />

il duopolio dell’informazione<br />

L’AIART sostiene la battaglia dell’em<strong>it</strong>tenza locale <strong>it</strong>aliana. “il Terr<strong>it</strong>orio” condivide e si unisce alla lotta.<br />

50<br />

Informare<br />

liberamente<br />

Tagliare retroattivamente<br />

i fondi già stanziati significa,<br />

in buona sostanza,<br />

strozzare gli investimenti che<br />

centinaia di piccoli e piccolissimi<br />

imprend<strong>it</strong>ori hanno già fatto basandosi<br />

non sull’aria fr<strong>it</strong>ta, ma su<br />

contributi e sgravi fiscali previsti<br />

dalla legge. E’ la piccola ed<strong>it</strong>oria<br />

che garantisce, in questo Paese,<br />

la vera libertà di informazione,<br />

che consente a tutti i c<strong>it</strong>tadini<br />

di conoscere, per davvero, come<br />

stanno le cose, e che mette nelle<br />

mani di tanti professionisti della<br />

comunicazione gli strumenti<br />

idonei per tutelare il pubblico<br />

dall’ingordigia dei grandi.<br />

Si, perchè di ingordigia si tratta.<br />

Spartirsi centinaia e centinaia<br />

di milioni di raccolta pubblic<strong>it</strong>aria<br />

impedendo, di fatto, agli altri<br />

di poter accedere al mercato significa<br />

voler controllare uno dei<br />

principali business nazionali.<br />

Con buona pace di tutti noi.<br />

Ro.Ma.<br />

La posizione di<br />

Assostampa Puglia<br />

Occorre sensibilizzare il parlamento<br />

a rest<strong>it</strong>uire i finanziamenti cancellati<br />

con il “decreto milleproroghe”,<br />

visto che si riferiscono all’esercizio 2009, e<br />

a mettere a punto un progetto di riforma<br />

dell’ed<strong>it</strong>oria che introduca cr<strong>it</strong>eri di rigore e<br />

di trasparenza nell’elargizione dei contributi.<br />

Senza correttivi, il taglio alle provvidenze<br />

per le spese elettriche, telefoniche e di agenzia<br />

contenuto nel decreto “Milleproroghe”<br />

priverà il sistema radiotelevisivo pugliese di<br />

circa 2,2 milioni di euro per il 2009, dunque<br />

retroattivamente.<br />

A questi vanno aggiunti i tagli già previsti<br />

dalla finanziaria 2010, in base ai quali il fondo<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

di GIUSEPPE ANTONELLI *<br />

Le radio-e le televisioni del<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> hanno un valore<br />

importante ed insost<strong>it</strong>uibile<br />

per il progresso sociale e democratico<br />

delle Comun<strong>it</strong>à locali.<br />

La loro funzione non può essere<br />

messa in crisi da provvedimenti<br />

governativi che, in molti casi, minano<br />

la sopravvivenza stessa di<br />

em<strong>it</strong>tenti che svolgono un insost<strong>it</strong>uibile<br />

servizio a favore del <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

e delle Comun<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Il</strong> Governo centrale, con i provvedimenti<br />

recentemente approvati,<br />

soffoca la voce di quell’Italia<br />

che non trova spazio nelle due reti<br />

nazionali, pubbliche e private, che<br />

al di là di una concorrenza di facciata,<br />

si spartiscono il mercato in<br />

regime di perfetto e concordato<br />

duopolio.<br />

<strong>Il</strong> tanto sbandierato pluralismo<br />

dell’informazione va garant<strong>it</strong>o per<br />

davvero con provvedimenti legislativi<br />

di sostegno e di incoraggiamento<br />

al settore dell’em<strong>it</strong>tenza<br />

locale. Esso è importante volano<br />

per l’economia e presidio di effettiva<br />

partecipazione democratica<br />

per singoli c<strong>it</strong>tadini ed Associazioni<br />

altrimenti senza voce.<br />

annuale di 150 milioni di euro riconosciuto<br />

su base nazionale all’em<strong>it</strong>tenza radiotelevisiva<br />

privata sarà ridotto di 20 milioni quest’anno,<br />

di 90 milioni nel 2011 e di 55 milioni nel<br />

2012.<br />

Considerato che il settore dell’em<strong>it</strong>tenza<br />

radiotelevisiva privata occupa stabilmente in<br />

Puglia 883 addetti, di cui 215 sono giornalisti,<br />

l’Assostampa di Puglia r<strong>it</strong>iene che i tagli<br />

possano mettere a rischio centinaia di posti<br />

di lavoro, infliggendo un colpo durissimo al<br />

pluralismo dell’informazione.<br />

“<strong>Il</strong> sindacato dei giornalisti -ha detto Raffaele<br />

Lorusso, presidente di Assostampa<br />

Puglia- non è contrario ad una legge di riforma.<br />

Pretende, però, che siano fissati cr<strong>it</strong>eri di<br />

rigore e trasparenza. I contributi non sono<br />

elargizioni liberali, ma il corrispettivo di un<br />

servizio pubblico fondamentale come l’informazione<br />

assicurato ai c<strong>it</strong>tadini”.<br />

L’AIART (l’Associazione Spettatori<br />

AIART, acronimo di Associazione<br />

Italiana Ascoltatori Radio e<br />

Televisione, è una ONLUS fondata<br />

nel 1954 per iniziativa dell’Azione<br />

Cattolica) è da oltre mezzo secolo<br />

a difesa della dign<strong>it</strong>à del telespettatore,<br />

specie del più debole ed<br />

indifeso, nel battersi per la qual<strong>it</strong>à<br />

dei contenuti televisivi trasmessi<br />

e per una informazione oggettiva<br />

ed indipendente, sostiene con<br />

convinzione l’iniziativa intrapresa<br />

dalla Federazione delle Em<strong>it</strong>tenti<br />

società<br />

Televisive locali <strong>it</strong>aliane e dall’Associazione<br />

Ed<strong>it</strong>ori Radio Televisivi.<br />

E’ una battaglia di democrazia e<br />

di civiltà.<br />

*Presidente AIART<br />

Associazione Spettatori Onlus<br />

Com<strong>it</strong>ato Regionale della Puglia<br />

Diamo voce all’Associazione<br />

AIART di Puglia e alle battaglie<br />

condotte dal suo dinamico Presidente:<br />

“il Terr<strong>it</strong>orio” le condivide<br />

e si unisce alla lotta.


N° 3 - APRILE 2010 51


Clio, al lavoro per favorire<br />

l’integrazione dei disabili<br />

A colloquio con Marilena Pastore, il presidente dell’Associazione nata da un anno<br />

Clio esiste<br />

dallo scorso anno ma è<br />

L’associazione<br />

frutto di un lavoro che<br />

dura da 2 o 3 anni. L’atto cost<strong>it</strong>utivo<br />

risale a maggio 2009. “Clio”<br />

è un acronimo per “centro laboratorio<br />

interattivo organizzato” e,<br />

inoltre, in greco significa “festeggiare”.<br />

L’intento iniziale era quello<br />

di organizzare attiv<strong>it</strong>à diverse che<br />

avessero come destinatari sia minori,<br />

sia disabili, sia anziani.<br />

Ma, almeno finora, l’aspetto su<br />

cui l’Associazione si è concentrata<br />

e su cui ha puntato da sub<strong>it</strong>o riguarda<br />

le attiv<strong>it</strong>à destinate alla formazione<br />

e all’integrazione sociale<br />

di ragazzi disabili. Ne abbiamo<br />

parlato con Marilena Pastore.<br />

L’associazione Clio è registrata<br />

nel registro della Regione<br />

Puglia come associazione alla<br />

promozione sociale?<br />

Abbiamo avviato la domanda da<br />

dicembre ma la procedura è ancora<br />

in corso. I servizi sociali avevano<br />

detto che non era possibile avviarla<br />

perché era necessario che passasse<br />

almeno un anno. Mi sono informata<br />

e, invece, si poteva fare la domanda<br />

al decorrere del primo anno. Mi<br />

sono mossa e devo continuare a<br />

muovermi io personalmente.<br />

Quali servizi offre l’Associazione?<br />

L’intento principale è quello di offrire<br />

una possibil<strong>it</strong>à di integrazione<br />

e formazione per ragazzi con particolari<br />

problematiche e che, fin<strong>it</strong>o il<br />

personale percorso d’obbligo di studi,<br />

non sanno che fare e rimangono<br />

chiusi e isolati all’interno delle mura<br />

di casa. L’obiettivo più importante, è<br />

portare questi ragazzi ad una vera e<br />

propria autonomia nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />

e immetterli anche nel campo<br />

lavorativo. I ragazzi hanno bisogno<br />

di un salto di qual<strong>it</strong>à per integrarsi.<br />

A loro non serve stare fermi a fare<br />

il disegnino fine a se stesso: immetterli<br />

in un contesto di accoglienza,<br />

di integrazione fa scattare in loro<br />

la sicurezza personale che può farli<br />

davvero crescere. L’Associazione,<br />

52<br />

di PAOLA CARBONARA<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

L’Associazione in un momento della sua attiv<strong>it</strong>à<br />

inoltre, può essere una preziosa risorsa<br />

per i ragazzi ma anche per<br />

loro famiglie.<br />

Come si finanzia?<br />

Sono gli associati stessi che finanziano<br />

economicamente l’associazione,<br />

anche perché dobbiamo pagare<br />

la luce, il f<strong>it</strong>to. Abbiamo chiesto<br />

al comune di Sammichele di fare un<br />

progetto, dei bandi pubblici ma non<br />

ci è stato concesso nulla. Possibile<br />

che non ci sono fondi da investire in<br />

questo tipo di associazioni? Sostanzialmente<br />

andiamo avanti con l’autofinanziamento<br />

e con il contributo<br />

delle famiglie dei ragazzi che fanno<br />

parte dell’Associazione. Inoltre non<br />

possiamo neanche contare su un lavoro<br />

di volontariato: il volontariato<br />

vero e proprio non funziona a Sammichele.<br />

Non viene nessuno gratu<strong>it</strong>amente.<br />

Un compenso al ragazzo<br />

devi sempre darglielo.<br />

Quali sono state le iniziative<br />

e le manifestazioni dell’associazione<br />

Clio in questo primo<br />

anno?<br />

Oltre alla grande festa iniziale nel<br />

luglio 2009, l’associazione è stata<br />

impegnata in una iniziativa in collaborazione<br />

con altre c<strong>it</strong>tà pugliesi,<br />

vale a dire il progetto delle “Mini<br />

Olimpiadi dei disabili” a Monopoli,<br />

tenutosi il 20 e 21 dicembre. Progetto<br />

che è stato molto pubblicizzato<br />

su giornali e ha visto la partecipazione<br />

di tutti gli assessori dei vari<br />

paesi. L’assessore ai servizi sociali di<br />

Sammichele, evidentemente poco<br />

attento a questa iniziativa, non era<br />

presente. Soltanto dopo averci visti<br />

in televisione ci ha contattati, scusandosi.<br />

Noi avevamo inv<strong>it</strong>ato tutte<br />

le autor<strong>it</strong>à ma soprattutto l’assessore<br />

ai servizi sociali doveva esserci.<br />

Un’altra esperienza importante<br />

è stata l’approccio con Miloud Oukili<br />

, clown di fama internazionale<br />

con il filo Parada, che ha tenuto un<br />

corso di formazione per operatori<br />

sociali. Avevamo una partecipazione<br />

di 70 persone ma Miloud ha<br />

fatto una selezione di 20 persone<br />

perché lui lavora con piccoli gruppi.<br />

<strong>Il</strong> progetto associativo comunque<br />

prevede, in particolare, che i ragazzi<br />

si incontrino in mattinata tre giorni<br />

a settimana: il lunedì, il mercoledì<br />

e il giovedì. Inoltre è in atto un progetto<br />

del POF scolastico per il pomeriggio.<br />

La mattina loro stanno<br />

facendo delle attiv<strong>it</strong>à che riguardano<br />

il perfezionamento della mobil<strong>it</strong>à<br />

spazio-temporale. Si è part<strong>it</strong>i da<br />

un percorso sull’ascolto di favole e<br />

adesso siamo passati proprio alle<br />

tecniche del movimento, basandoci<br />

sulla conoscenza del mondo che ci<br />

circonda, tutto ciò che incontriamo<br />

per strada, gli automezzi.<br />

C’è chi vi sostiene come associazione<br />

sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>?<br />

A Sammichele c’è questa pol<strong>it</strong>ica<br />

società<br />

E’ necessario<br />

un lavoro<br />

di sinergia<br />

tra associazioni<br />

e Comune<br />

per ottimizzare<br />

tutte le forze<br />

sbagliata di dare a chi sta fuori e non<br />

dentro, di favorire e supportare, anche<br />

economicamente, associazioni<br />

di altri paesi e non considerare per<br />

niente le associazioni che sono presenti<br />

sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>. Quando è serv<strong>it</strong>o<br />

l’amministrazione ha inv<strong>it</strong>ato associazioni<br />

di altri paesi ad avere l’appoggio<br />

su Sammichele dove c’è già<br />

una associazione per i diversamente<br />

abili con la quale loro evidentemente<br />

non si vuole collaborare.<br />

L’amministrazione non vuole collaborare<br />

e ha risposto ben poco alle<br />

nostre iniziative. L’unica che ci ha sostenuti<br />

almeno per la manifestazione<br />

iniziale in piazza il 9 luglio è stata<br />

Alessandra Morgese, assessore alla<br />

cultura, molto probabilmente per il<br />

programma estivo.<br />

E’ invece indispensabile il supporto<br />

dell’amministrazione e dell’assessore<br />

ai servizi sociali anche per<br />

la questione delle famiglie. Bisogna<br />

fare attiv<strong>it</strong>à di sensibilizzazione. Noi<br />

siamo andati porta a porta, nelle<br />

case di queste famiglie dando supporto,<br />

sostegno, sicurezza. Ma è necessario<br />

un lavoro di “sinergia” perché<br />

le forze dell’ associazione non<br />

saranno mai ottimizzate se sono<br />

una associazione sola, che combatte<br />

da sola. Alla fine gli stessi gen<strong>it</strong>ori<br />

ci vedono come associazione chiusa<br />

e inutile.<br />

Avete pensato ad una collaborazione<br />

con altre associazioni?<br />

Abbiamo pensato di collaborare<br />

con l’associazione Prometeo e l’abbiamo<br />

inv<strong>it</strong>ata più volte per lavorare<br />

in parallelo ma a questi inv<strong>it</strong>i non<br />

si sono mai presentati.<br />

Spesso abbiamo chiamato operatori<br />

dell’associazione SottoSopra<br />

che si sono resi disponibili. Le uniche<br />

associazioni a cui si può pensare<br />

per una collaborazione sul <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong><br />

sono le associazioni parrocchiali,<br />

l’ACR, GLI Scout, che operano nel volontariato.


società<br />

Su e giù per il lungo Stivale<br />

Pendolari di lungo corso, destinazione Roma: alla ricerca del lavoro negato nella tua terra<br />

di CRISTIANO NOTARACHILLE La stazione centrale di Bari: non per Roma!<br />

Anno 2002... arrivo nella<br />

cap<strong>it</strong>ale per questioni lavorative,<br />

e iniziano, così,<br />

una nuova v<strong>it</strong>a e la conoscenza di<br />

nuove realtà.<br />

Lasciare un paese di quasi 7.000<br />

ab<strong>it</strong>anti e r<strong>it</strong>rovarsi a Roma, con oltre<br />

4 milioni di persone, non è stato<br />

facile ma è bastato avere pazienza...<br />

tanta!<br />

Uno dei primi grandi problemi<br />

da risolvere è stato la ricerca della<br />

casa: per oltre quattro mesi ho fatto<br />

anche l’agente immobiliare, mio<br />

malgrado!<br />

Dopo aver familiarizzato con la<br />

c<strong>it</strong>tà mi è cap<strong>it</strong>ato di conoscere<br />

molti altri pugliesi che si trovano<br />

qui per le stesse ragioni lavorative.<br />

<strong>Il</strong> comune denominatore di tutti<br />

noi, infatti, è il lavoro. Molti ragazzi,<br />

laureati e non, costretti, per lavorare,<br />

a lasciare il proprio paese, il proprio<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Nella maggior parte dei casi non<br />

è una scelta, è il sistema che lo impone.<br />

Questa parola tanto sospirata,<br />

“lavoro”, siamo costretti a cercarlo<br />

altrove e le c<strong>it</strong>tà più gettonate sono<br />

Milano e la cap<strong>it</strong>ale, appunto.<br />

Roma somiglia molto di più alle<br />

c<strong>it</strong>tà del Sud, sia per il clima, sia per<br />

la gente. Questi sono i motivi che<br />

spingono noi meridionali a preferirla<br />

rispetto alle altre c<strong>it</strong>tà.<br />

Bari divisa da Roma “solo” da poco<br />

più di 400 km, una distanza che ti<br />

permette di poter tornare spesso a<br />

casa durante i weekend. Inizialmente<br />

si torna tutti i fine settimana e ti<br />

r<strong>it</strong>rovi a casa, con la famiglia, con gli<br />

amici. Sembra quasi che quella settimana<br />

romana non sia mai esist<strong>it</strong>a.<br />

E’ quasi come fare un reset. Così<br />

cominci a calcolare la tua v<strong>it</strong>a e il<br />

tuo tempo in base alle settimane e<br />

non più ai giorni, si prova una strana<br />

sensazione, come se il tempo si<br />

bloccasse, ma con i mesi che in realtà<br />

scorrono velocemente.<br />

Quando si torna a Roma, ovviamente,<br />

si fa la riserva del cibo della<br />

propria terra, le zucchine “paesane”,<br />

i latticini, i taralli, la carne buona, i<br />

biscotti, ecc. E’ come se volessi portare<br />

con te la tua casa e i suoi vecchi<br />

sapori, con una sorta di rifiuto del<br />

nuovo.<br />

Tram<strong>it</strong>e passaparola ho avuto<br />

modo di entrare a far parte di un<br />

gruppo e, come dicevo, ti accorgi di<br />

non essere il solo a condurre questo<br />

tipo di v<strong>it</strong>a, ma conosci altra gente<br />

del tuo paese o delle zone lim<strong>it</strong>rofe.<br />

<strong>Il</strong> gruppo in questione è il Puglia-<br />

ClubRoma, appunto.<br />

Questo club non ha una sede, ma<br />

ha migliaia di iscr<strong>it</strong>ti. <strong>Il</strong> tutto è nato<br />

dall’esigenza di dividere le spese di<br />

viaggio nei weekend in cui si torna<br />

a casa. Ci si organizza in più persone<br />

per affrontare il viaggio con una<br />

sola automobile. Con l’avvento di<br />

internet tutto è stato più semplice.<br />

Infatti è stata creata una mailing<br />

list, e a questo punto non ci si lim<strong>it</strong>a<br />

solo ad organizzare il viaggio, ma si<br />

creano amicizie con cui organizzare<br />

anche usc<strong>it</strong>e serali, condividere i<br />

propri stati d’animo, certi di essere<br />

compresi da chi vive la tua stessa<br />

s<strong>it</strong>uazione.<br />

Durante questi viaggi si parla di<br />

tutto, delle storie di ognuno di noi,<br />

si viene a conoscenza dei lavori più<br />

disparati. C’è chi è impiegato nei<br />

ministeri, chi lavora per società<br />

importanti, c’è chi fa il F<strong>it</strong>ness Manager,<br />

l’enologo, l’insegnante, chi<br />

lavora per ist<strong>it</strong>uti di carte di cred<strong>it</strong>o,<br />

società di giochi online, ma la maggior<br />

parte è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da consulenti<br />

informatici.<br />

Tra tutti questi ci sono ragazzi che<br />

si sposano pur avendo i rispettivi<br />

partner nella c<strong>it</strong>tà d’origine, quindi<br />

al Sud e, come tanti altri, consape-<br />

voli di dover viaggiare tutti i weekend<br />

per raggiungere la propria<br />

famiglia, con grande sacrificio.<br />

Considerando i costi forse è meglio<br />

spostarsi il fine settimana piuttosto<br />

che crearsi una famiglia nella<br />

cap<strong>it</strong>ale.<br />

Chissà! Investire la propria v<strong>it</strong>a in<br />

sacrifici, nella speranza di avere un<br />

futuro migliore nel nostro <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Tratta interrotta, da Bari a Roma un’odissea<br />

Raggiungere Roma? Facile a dirsi. Per i tanti,<br />

tantissimi pendolari pugliesi che si dirigono<br />

sistematicamente nella Cap<strong>it</strong>ale per poter lavorare<br />

il viaggio in treno è un’odissea, non tanto per<br />

il tempo perso, ma per la s<strong>it</strong>uazione che, se non fosse<br />

seria, sarebbe ridicola e finanche divertente.<br />

Veniamo ai fatti. Nelle scorse settimane le abbondanti<br />

piogge hanno provocato una frana in un tratto<br />

prospiciente la linea ferroviaria a binario unico che<br />

collega Foggia a Benevento, nei pressi di Montaguto,<br />

in provincia di Avellino, ai confini con la Puglia.<br />

Più precisamente la frana ha bloccato mezza carreggiata<br />

della statale 90 delle Puglie, tra le province<br />

di Foggia ed Avellino e minaccia i binari tra Panni e la<br />

c<strong>it</strong>tadina irpina al confine con la Puglia.<br />

Da quasi due mesi, però, tra rimpalli di responsabil<strong>it</strong>à<br />

e barili scaricati da una parte all’altra, non si sa<br />

chi deve intervenire e non si sa come risolvere questa<br />

paradossale s<strong>it</strong>uazione. In pratica per poter raggiungere<br />

Roma con il treno bisogna scendere a Foggia, e<br />

trasferirsi via autobus a Benevento, dove si risale su un<br />

vagone e si prosegue il viaggio.<br />

Con buona pace delle 3h59’ di viaggio promesse da<br />

Tren<strong>it</strong>alia sul suo s<strong>it</strong>o, senza le scuse per i disagi e, beffa<br />

delle beffe, senza nemmeno una riduzione sul costo<br />

del biglietto, nè tanto meno sui supplementi “rapidi”.<br />

E i disagi che si sono avuti per i mezzi sost<strong>it</strong>utivi non<br />

sono nemmeno pochi. Al momento dobbiamo con<br />

sconcerto registrare che è impossibile avere un servizio<br />

adeguato per i disabili, a cui in diverse occasioni le<br />

Ferrovie dello Stato hanno consigliato, per raggiungere<br />

Roma, di imbarcarsi sulla tratta Bari-Bologna e da<br />

Bologna prendere la coincidenza per Roma.<br />

Con conseguente pesante aggravio di costi.<br />

Al danno la beffa.<br />

“L’imponente movimento franoso verificatosi nella<br />

zona di Montaguto - si legge in una nota di Tren<strong>it</strong>alia<br />

- proveniente da un’area non di pertinenza di Ferrovie<br />

dello Stato, ha imposto la sospensione del servizio<br />

ferroviario con un aumento dei tempi di viaggio tra i<br />

60 e i 90 minuti. I treni in servizio notturno sono sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

con bus tra Roma e Bari e viceversa, mentre per i<br />

clienti che rinunciano al viaggio è previsto il rimborso<br />

integrale del biglietto. Particolare attenzione è rivolta<br />

alla corretta e tempestiva informazione ai viaggiatori<br />

anche con avvisi nelle stazioni, negli uffici assistenza<br />

clienti, e attraverso il <strong>numero</strong> verde 800.89202”.<br />

“La s<strong>it</strong>uazione in atto - prosegue la nota - ha già<br />

comportato per Tren<strong>it</strong>alia un danno economico quantificabile<br />

in oltre 620mila euro”.<br />

I giorni passano, e ad oggi non si sa chi deve togliere<br />

i detr<strong>it</strong>i e dove bisogna portarli. E naturalmente che<br />

Bari non sia collegata decentemente a Roma importa<br />

a pochi.<br />

Qualcuno ha sent<strong>it</strong>o la notizia nei tg nazionali?<br />

Ro.Ma.<br />

N° 3 - APRILE 2010 53


54<br />

N° 3 - APRILE 2010


società<br />

Cambio di stagione,<br />

il nostro specchio<br />

Cosa buttiamo, cosa conserviamo quando arriva la primavera<br />

di ROSA LUISI<br />

Uno dei problemi che la primavera<br />

porta con sé, oltre alle allergie ai pollini,<br />

è il fatidico cambio di stagione<br />

negli armadi. Quest’operazione, piacevole per<br />

alcuni, rappresenta un fastidio per i più che,<br />

ogni anno con l’arrivo della bella stagione, si<br />

trovano, come di routine, a dover spalancare i<br />

loro armadi e decidere cosa tenere e cosa gettar<br />

via.<br />

Come ci raccontano i nostri nonni, un tem-<br />

po, più che parlare di cambio di stagione, si<br />

parlava di “pulizia degli armadi”. Come si potevano<br />

eliminare i pochi ab<strong>it</strong>i appesi, sapendo<br />

che non se ne sarebbero potuti acquistare<br />

altri? Nella maggior parte delle famiglie di<br />

estrazione contadina imperava la logica del<br />

riutilizzo: toppe, cuc<strong>it</strong>ure, tessuti logorati non<br />

interessavano a chi aveva fatto fatica ad acquistare<br />

un ab<strong>it</strong>o.<br />

Si possedeva un solo vest<strong>it</strong>o, un solo cappotto,<br />

in alcuni casi un solo paio di scarpe, da<br />

poter indossare i giorni di festa. Per la maggior<br />

parte dell’anno si utilizzavano sempre gli stessi<br />

ab<strong>it</strong>i. Questa, comunque, era chiamata fortuna.<br />

“Scocciature”: così vengono defin<strong>it</strong>i oggi il<br />

cambio di stagione e la pulizia degli armadi.<br />

Una quant<strong>it</strong>à illim<strong>it</strong>ata di maglie, maglioncini,<br />

pantaloni, gonne, camicie, giacche, cappotti;<br />

un <strong>numero</strong> infin<strong>it</strong>o di scarpe, borse; per non<br />

parlare poi degli accessori, troppi e inutili. Tutti<br />

frutto del benessere.<br />

Quando l’armadio viene aperto, è come se<br />

fossimo invest<strong>it</strong>i da una valanga di roba che<br />

rischia di travolgerci: non si sa mai da dove cominciare.<br />

Ha inizio un vero e proprio show.<br />

Si è sempre indecisi su cosa tenere e cosa<br />

dar via, su cosa può essere ancora sfruttato<br />

e cosa è troppo consumato, su cosa è ancora<br />

trendy e cosa è proprio fuori da ciò che il mercato<br />

della moda impone. Sono queste le logiche<br />

del cambio.<br />

In alcuni casi, poi, subentrano gli affetti, i ricordi<br />

o, ancora, gli obblighi. È difficile disfarsi<br />

di un golfino quando nel nostro immaginario,<br />

denso di ricordi, ci riporta alla mente una persona<br />

cara che ce lo ha donato. Che dire, poi,<br />

delle innumerevoli t-shirt acquistate durante i<br />

viaggi, che ci rammentano c<strong>it</strong>tà lontane? L’affezione<br />

predomina sempre sulla ragione e il<br />

nostro armadio non si svuota mai.<br />

Ci sono poi circostanze in cui siamo quasi<br />

obbligati a tenere (a volte nascosti) alcuni capi<br />

che non ci sono mai piaciuti. Sono regali che<br />

provengono da persone a noi vicine e che, talvolta,<br />

vogliono vederceli indosso.<br />

In alcuni casi, la logica del cambio viene effettuata<br />

dovendoci scontrare con un dato di<br />

fatto visibile: la variazione di taglia. Mortificante<br />

se si è ingrassati, motivo di orgoglio se si è<br />

dimagr<strong>it</strong>i. <strong>Il</strong> modo più semplice per non pensarci<br />

nel primo caso, per gioire nel secondo,<br />

è disfarsi della roba che non ci entra più. Ma<br />

nonostante la constatazione del dato di fatto,<br />

c’è sempre chi, utopisticamente, conserva gli<br />

ab<strong>it</strong>i con la speranza di dimagrire o nell’evenienza<br />

in cui si dovesse prendere nuovamente<br />

qualche chilo.<br />

Indubbiamente nella maggior parte delle<br />

famiglie <strong>it</strong>aliane – in cui si fa fatica ad arrivare<br />

a fine mese e in cui quasi l’intero guardaroba<br />

viene acquistato in negozi ipereconomici – il<br />

meccanismo della sost<strong>it</strong>uzione del vestiario<br />

non è così immediato.<br />

Le prior<strong>it</strong>à sono altre.<br />

Ma ci sono sempre le eccezioni rappresentate<br />

da chi segue le griff. È difficile gettar via<br />

un cappottino o un golfino pagati fior di euro,<br />

soprattutto se firmati e se per comprarli si impiega<br />

parte (o tutto) lo stipendio mensile di<br />

semplice impiegato. <strong>Il</strong> lavoro si semplifica se lo<br />

stipendio permette di disfarsi di un capo costosissimo<br />

– ma non più di moda – per poterne<br />

acquistare un altro di tendenza, la prossima<br />

stagione.<br />

Da qualsiasi parte lo si guardi, l’armadio è lo<br />

specchio di ogni individuo e dello status sociale<br />

a cui appartiene o fa finta di appartenere, il<br />

cambio di stagione il suo riflesso.<br />

N° 3 - APRILE 2010 55


<strong>Il</strong> paese si veste di ident<strong>it</strong>à<br />

Pasqua a Matera: la nuova Terra Santa<br />

Lo scaffale<br />

Grazie alla preziosa collaborazione<br />

di Domenico Notarangelo,<br />

diamo inizio a una nuova<br />

rubrica che abbiamo chiamato<br />

“Lo scaffale”. Parleremo dei<br />

libri che hanno fatto e raccontato<br />

la storia, la v<strong>it</strong>a del nostro<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>, dei nostri Comuni.<br />

Cominciamo con Sammichele<br />

di Bari. Offriamo questo spazio<br />

a quanti, privati e Associazioni<br />

- sappiamo che sono tanti<br />

- amano questa dimensione,<br />

questa ricerca, questa fatica. A<br />

quanti hanno l’amore e il gusto<br />

di raccogliere le nostre radici e<br />

vogliono offrirle in dono ai nostri<br />

figli.<br />

Chi vuole può aiutarci a completare<br />

questo cammino.<br />

Li ringraziamo sin d’ora.<br />

<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio<br />

<strong>Il</strong> castello Caracciolo (foto)<br />

sorse sui ruderi della Centuriona,<br />

nome derivato da Gerolimo<br />

Centurione. Divenuto<br />

feudo del Conte portoghese<br />

Michele Vaaz il castello fu sottoposto<br />

a restauro assumendo<br />

l’attuale configurazione.<br />

Lungo la direttrice del castello<br />

il conte fece poi costruire<br />

le casematte, cioè i “vignali”<br />

destinati a uso ab<strong>it</strong>azione per<br />

i futuri ab<strong>it</strong>anti del paese.<br />

di DOMENICO NOTARANGELO<br />

Oggi il paese ha una sua<br />

storia, lo scaffale si riempie<br />

sempre più di<br />

libri che illustrano la sua origine e<br />

la sua v<strong>it</strong>a nei secoli.<br />

Aumentano i libri che possono<br />

stare alla pari con tanti altri che<br />

vedono la luce altrove: storia,<br />

poesia, tradizioni popolari, narrativa.<br />

<strong>Il</strong> miracolo del risveglio cultuale,<br />

dopo secoli di buio e di silenzio.<br />

E’ davvero cresciuto il paese.<br />

E’ sorta una classe intellettuale<br />

che ha cominciato a cimentarsi<br />

con la cultura.<br />

La storia innanz<strong>it</strong>utto.<br />

Ne aveva scr<strong>it</strong>to nel 1936 Leo-<br />

56<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

nardo D’Addabbo, dopo i primi<br />

approcci tentati dall’arciprete di<br />

San Michele di Bari Giambattista<br />

Patruno che all’inizio dell’Ottocento<br />

aveva dato utili elementi a<br />

Domenico Morea per il suo Chartularium<br />

Cupersanense.<br />

Patruno fu il primo a dare notizie<br />

precise su un insediamento<br />

religioso nel Canale di Frassineto,<br />

lo scaffale<br />

il monastero di S. Angelo.<br />

D’Addabbo qualche decennio<br />

dopo pubblicò, sulla rivista Japigia<br />

da lui fondata e diretta, un<br />

saggio di carattere storico dal


lo scaffale<br />

t<strong>it</strong>olo San Michele e una colonia<br />

Serba.<br />

Ancora una volta Frassineto<br />

tornava a far parlare di sé, lungo<br />

un filone di ricerca che lo doveva<br />

porre all’origine dell’attuale insediamento<br />

del Casale.<br />

Uno degli ultimi storiografi locali,<br />

Pietro Mazzeo, autore nel<br />

2005 di una Storia di Sammichele<br />

di Bari, segue analogo percorso<br />

nell’individuare le origini dell’attuale<br />

ab<strong>it</strong>ato del Casale in quella<br />

stessa Frassineto di cui avevano<br />

parlato i suoi predecessori.<br />

Insomma non da oggi il paese<br />

cerca di scoprire la propria ident<strong>it</strong>à<br />

per rintracciare certezze storiche<br />

delle proprie origini.<br />

<strong>Il</strong> primo a parlarne fu appunto<br />

D’Addabbo.<br />

Ecco una sua descrizione: “Prima<br />

che l’agricoltore tenace avesse<br />

trasformato in una plaga ricca<br />

di mandorli e ulivi e di vigne la<br />

terra di San Michele di Bari, questa<br />

era coperta per chilometri e<br />

chilometri da una teoria di selve:<br />

dalle Lame, incassate in profondi<br />

dirupi anche oggi tane di volpi, al<br />

Parco della Sorba, alla Petrizza, a<br />

Paolo Nonna; da S. Pietro di Scavazzolis,<br />

lussureggiante, al Banzo,<br />

alla selva Regia; dal Parco della<br />

Madonna, dal nome m<strong>it</strong>e, fino a<br />

Sannace, la quercia centenaria e<br />

il faggio regnavano sovrani. Quivi<br />

vivevano in miseri pagliai i boscaioli<br />

convenuti dai dintorni e far<br />

carboni e legna per l’Univers<strong>it</strong>à e<br />

feudi, conventi e chiese”.<br />

Questa descrizione il D’Addabbo<br />

l’aveva attinta da uno scr<strong>it</strong>to di<br />

Pasquale Soria del 1792.<br />

Sarà mer<strong>it</strong>o dello stesso D’Addabbo<br />

la ricostruzione delle origini<br />

del paese.<br />

A metà del 1500, infatti, il suo<br />

nome era Centuriona, derivandogli<br />

dal fatto che fosse feudo di Gerolimo<br />

Centurione, appartenente<br />

a famiglia di genovesi ab<strong>it</strong>anti a<br />

Bari.<br />

Nel 1609 il feudo di Casamassima,<br />

cui apparteneva anche il castello<br />

e le terre del Casale, fu comprato<br />

da Michele Vaaz, ricco ebreo<br />

venuto di Lus<strong>it</strong>ania. Egli apparteneva<br />

a quella categoria di grossi<br />

commercianti portoghesi che<br />

allora trafficavano in granaglie<br />

col Regno di Napoli, arricchen-<br />

Leonardo D’Addabbo, uno<br />

dei primi storici locali, autore<br />

di San Michele e una Colonia<br />

Serba, pubblicato sulla rivista<br />

culturale Japigia, Organo<br />

della R. Deputazione di Storia<br />

Patria per le Puglie, da lui fondata<br />

e diretta negli anni Trenta.<br />

Questo saggio, pubblicato<br />

nel fascicolo III dell’Anno VII –<br />

1936-XIV, Nuova Serie, fu poi<br />

raccolto in Estratto per una<br />

sua diffusione più capillare.<br />

dosi fino al punto di comprarsi<br />

molti feudi meridionali. Questo<br />

ebreo portoghese nella guerra<br />

fra Portogallo e Spagna fu fatto<br />

prigioniero da Filippo II, il quale,<br />

conosciutone il valore, secondo i<br />

cronisti dell’epoca, lo inviò a Napoli,<br />

dopo il 1570, con molti incarichi.<br />

E a Napoli fece carriera tra la<br />

folla dei commercianti, degli amministratori<br />

e degli avventurieri.<br />

Divenne infatti signore di Casamassima,<br />

di Sannicandro, di Rutigliano,<br />

di Mola, di San Donato<br />

nel leccese, di Bellosguardo nel<br />

napoletano.<br />

<strong>Il</strong> Conte Vaaz, scrive ancora<br />

D’Addabbo, concepì “il disegno<br />

di creare un nuovo paese, che a<br />

lui s’int<strong>it</strong>oli, che lo illustri, come<br />

fanno i Grandi. E volle costruirlo<br />

qui, in luogo salubre e ameno,<br />

tra i faggi e le querce, intorno al<br />

castello”.<br />

A questo punto si verifica un<br />

fatto a dir poco singolare. Di<br />

fronte alla necess<strong>it</strong>à di popolare<br />

il nuovo paese, Vaaz ev<strong>it</strong>a di cercare<br />

i futuri ab<strong>it</strong>anti “fra i capaci<br />

rurali dei villaggi vicini, non recluta<br />

fra gli illustri boscaioli della<br />

contrada”, e decide di andare a<br />

reclutare gente straniera. Infatti,<br />

come narra Leonardo D’Addabbo,<br />

il conte inviò in Dalmazia tre<br />

galeoni con cui riuscì a trasferire<br />

nel casale “molta gente… famiglie<br />

intiere ed tutti i loro arredi<br />

e animali come bovi, vacche che<br />

erano rosse”.<br />

Si trattava di una colonia di<br />

profughi del principato di Zuse,<br />

insofferenti del duro dominio<br />

turco.<br />

<strong>Il</strong> nuovo paese dunque si arricchì<br />

in un sol colpo di quattrocentosessanta<br />

ab<strong>it</strong>anti che andarono<br />

ad occupare le “casematte sulla<br />

direttrice del castello” che hanno<br />

resist<strong>it</strong>o fino ai tempi odierni. A<br />

queste famiglie Vaaz assegnò terre<br />

e anticipò grano e sementi, e<br />

un paio di buoi per ogni due famiglie.<br />

La permanenza dei Serviani<br />

nel casale durò solo due anni, dal<br />

1615 al 1617 a causa di contrasti<br />

religiosi con le comun<strong>it</strong>à cattoliche<br />

di Casamassima.<br />

A questo punto il conte Vaaz fu<br />

costretto a fare quel che non aveva<br />

voluto fare prima, ricorrere cioè<br />

al popolamento con immigrati<br />

dai paesi del circondario, in modo<br />

particolare di Turi, Casamassima,<br />

Castellana e Putignano. E proprio<br />

grazie a tale immigrazione il Casale<br />

ha potuto, nel corso del tempo,<br />

popolarsi con la giusta misura.<br />

Chi più di ogni altro vi ha contribu<strong>it</strong>o<br />

è stato Putignano, un paese<br />

ricco di braccia e scarso di <strong>terr<strong>it</strong>orio</strong>.<br />

Qui era prassi che in famiglia<br />

fosse il capostip<strong>it</strong>e a subentrare<br />

nell’asse ered<strong>it</strong>ario, costringendo<br />

gli altri figli maschi “a darsi pane”<br />

cercando lavoro “fuori terra”. <strong>Il</strong><br />

Casale, ricco di terre e povero di<br />

braccia, fu meta appetibile per<br />

tanti giovani putignanesi e ciò<br />

spiega la presenza, nell’anagrafe<br />

paesana, di molti cognomi comuni,<br />

dai Pinto ai Bianco, ai Netti, dai<br />

Capozza ai Pugliese, ai Laera e ai<br />

Maggipinto, dai Genco ai Laterza<br />

e ai Notarangelo, dai Castellana<br />

ai Masi, ai Morea, ai Campanella,<br />

agli Spinelli.<br />

Restano da precisare, a questo<br />

punto, le origini del nome.<br />

Nei primi tempi il paese, nel primo<br />

atto di fondazione è chiamato<br />

Casa-Vaaz, mal tollerato dagli ab<strong>it</strong>anti.<br />

I quali alla fine, trovarono il<br />

modo di non scontentare il feudatario<br />

e di imporre allo stesso tempo<br />

un nome di loro gradimento:<br />

San Michele.<br />

<strong>Il</strong> conte, poiché era stato scelto<br />

il proprio nome, non se la sentì di<br />

rifiutare e accettò che il suo paese<br />

venisse appunto chiamato San<br />

Michele.<br />

Questo accadeva nel 1619.<br />

Poi bisognerà attendere due<br />

secoli perché il paese diventasse<br />

comune nel 1812 assumendo defin<strong>it</strong>ivamente<br />

il nome di Sammichele<br />

di Bari nel 1861 con l’Un<strong>it</strong>à<br />

d’Italia.<br />

(1 – continua)<br />

<strong>Il</strong> Direttore Franco Deramo e l’intera<br />

Redazione del “<strong>Il</strong> Terr<strong>it</strong>orio”<br />

partecipano al dolore del Capo<br />

Redattore de “La Piazza” Tonio<br />

Deramo per la perd<strong>it</strong>a della cara<br />

Mamma.<br />

N° 3 - APRILE 2010 57


società<br />

Ogni luogo di Puglia<br />

è davvero la tua storia<br />

I paesaggi, prodotti nel tempo lungo della storia dalle “genti vive”<br />

<strong>Il</strong> nuovo paesaggio della Puglia vista dallì’alto<br />

<strong>Il</strong> paesaggio è la memoria visiva<br />

del nostro passato. In esso<br />

si sovrappongono i segni<br />

degli ab<strong>it</strong>anti, delle loro ab<strong>it</strong>udini,<br />

della loro economia, del loro<br />

modo di intendere la v<strong>it</strong>a. Come<br />

prodotto della storia dei suoi ab<strong>it</strong>anti<br />

o di attori esterni, il paesaggio<br />

è un grande patrimonio, un<br />

prodotto unico e irriproducibile.<br />

E, come patrimonio, è un bene comune:<br />

continua ad offrire vantaggi<br />

al singolo ed alla collettiv<strong>it</strong>à e,<br />

perciò, esige tutela, potenziamento,<br />

valorizzazione.<br />

Tuttavia i paesaggi della Puglia<br />

sono a rischio.<br />

I pericoli principali derivano soprattutto<br />

dai comportamenti sociali,<br />

dai processi di sviluppo economico<br />

e dai nuovi stili di v<strong>it</strong>a.<br />

Sotto accusa non sono le trasformazioni<br />

indotte da questi<br />

fattori, ma la maniera in cui esse<br />

avvengono, se non rispettano il<br />

valore del nostro patrimonio. Ad<br />

esempio, la cresc<strong>it</strong>a incontrollata<br />

della superficie edificata, interna<br />

o costiera, in assenza di qual<strong>it</strong>à e<br />

sostenibil<strong>it</strong>à delle trasformazioni,<br />

comporta il progressivo degrado<br />

58<br />

di ROCCO PASTORE *<br />

N° 3 - APRILE 2010<br />

paesaggistico locale, fino alla distruzione.<br />

Come avviene in altre zone<br />

d’Italia o d’Europa, il cui progresso<br />

è basato sull’integrazione tra<br />

paesaggio e produzione (si pensi,<br />

tra tutti, alla Toscana), per un<br />

rilancio compet<strong>it</strong>ivo regionale è<br />

necessario intendere il paesaggio<br />

pugliese, fatto di coste, campagna<br />

ulivetata, vigneti, praterie, campi<br />

di grano, trulli, macchie, masserie,<br />

borghi antichi, come una risorsa<br />

culturale, economica, pol<strong>it</strong>ica<br />

concreta, con cui interagire mediante<br />

interventi di qual<strong>it</strong>à.<br />

<strong>Il</strong> nostro paesaggio è quasi del<br />

tutto prodotto dall’uomo: case di<br />

diverse epoche, muretti a secco,<br />

coltivazioni, strade, infrastrutture<br />

a rete, in alcuni luoghi convivono<br />

ancora integrati produttivamente<br />

ed in un equilibrio percepibile. Ma<br />

spesso, per ignoranza, irresponsabil<strong>it</strong>à<br />

o scelleratezza, paesaggi di<br />

grandissima qual<strong>it</strong>à sono stati rovinati,<br />

violentati e persino distrutti.<br />

Senza andare molto lontano,<br />

basta ricordare i dissodamenti dei<br />

pascoli dell’Alta Murgia, le diverse<br />

forme di inquinamento del suolo,<br />

superficiale o di falda, le costruzioni<br />

a ridosso o all’interno delle<br />

lame.<br />

Da questa logica nel 2007 ha<br />

preso le mosse la formulazione<br />

del PPTR (Piano Paesaggistico Terr<strong>it</strong>oriale<br />

della Regione Puglia), approvato<br />

l’11.01.2010 dalla Giunta<br />

Regionale.<br />

L’obiettivo del PPTR è quello di<br />

stabilire regole condivise di trasformazione<br />

del paesaggio per<br />

conservarne ident<strong>it</strong>à e valori, creare<br />

le condizioni per uno sviluppo<br />

sostenibile per le future generazioni,<br />

che possano considerare il<br />

Paesaggio come elemento del benessere<br />

individuale e sociale.<br />

Questo impegno al miglioramento<br />

riguarda tutti i paesaggi:<br />

non solo quelli “straordinari”, riconosciuti<br />

per la loro eccezionale<br />

bellezza ed importanza, ma anche<br />

quelli ordinari, quelli in cui ogni<br />

giorno le persone vivono e si muovono.<br />

<strong>Il</strong> miglioramento dei paesaggi<br />

influenza la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a di tutti.<br />

Per questo il PPTR non si propone<br />

come un “nemico” che blocca le<br />

“s<strong>it</strong>uazioni” per mezzo del suo apparato<br />

vincolistico, ma come guida<br />

per il rilancio compet<strong>it</strong>ivo, qual<strong>it</strong>ativo<br />

e sostenibile delle attiv<strong>it</strong>à<br />

di trasformazione terr<strong>it</strong>oriale. Le<br />

Sotto accusa<br />

non sono le<br />

trasformazioni<br />

indotte da questi<br />

fattori, ma la<br />

maniera in cui<br />

esse avvengono<br />

norme e gli indirizzi interessano,<br />

ad esempio, l’organizzazione delle<br />

attiv<strong>it</strong>à agricole, la gestione delle<br />

risorse naturali, la progettazione<br />

sostenibile delle aree produttive,<br />

il potenziamento delle fonti energetiche<br />

alternative (eolico, fotovoltaico,<br />

biomasse, ecc.) in integrazione<br />

con la tutela delle risorse<br />

patrimoniali.<br />

Nonostante il PPTR, frutto di un<br />

lavoro di èquipe di tutti gli enti<br />

locali coinvolti, coordinati dalla<br />

Regione e dalla Soprintendenza,<br />

e di un lungo processo partecipativo,<br />

debba completare il suo <strong>it</strong>er<br />

di approvazione presso il Ministero<br />

dei Beni e le Attiv<strong>it</strong>à Culturali,<br />

sta già portando i primi risultati<br />

in zone particolarmente recettive.<br />

Nel quartiere San Paolo di Bari, ad<br />

esempio, sono stati cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i degli<br />

orti sociali nelle aree a standard di<br />

quartiere mai realizzate, assunti<br />

come buone pratiche all’interno<br />

del Piano.<br />

<strong>Il</strong> processo partecipativo è ancora<br />

aperto: accedendo al s<strong>it</strong>o http://<br />

paesaggio.regione.puglia.<strong>it</strong>/index.<br />

php/osservatorio/introduzione.<br />

html è possibile, previa registrazione,<br />

segnalare buone e cattive<br />

pratiche del paesaggio e candidarle<br />

ai Bandi Regionali per le Buone<br />

Pratiche.<br />

Ci si augura che anche il nostro<br />

<strong>terr<strong>it</strong>orio</strong> comunale sappia recepire<br />

celermente e come compet<strong>it</strong>iva<br />

occasione di progresso gli incentivi,<br />

anche in termini economici,<br />

offerti dal PPTR, per il rilancio della<br />

propria economia e dei propri valori<br />

ident<strong>it</strong>ari e culturali.<br />

* Arch<strong>it</strong>etto<br />

Segr. PPTR - Consulente<br />

* Segreteria Scuola<br />

di Formazione all’impegno<br />

Sociale e Pol<strong>it</strong>ico<br />

* ‘plur@le‘ - Associazione<br />

di Promozione Sociale


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N° 3 - APRILE 2010

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