dispensa panificazione base - Quanto Basta Pigneto
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Tra pizza e pane non c’è alcuna differenza tranne il fatto che di solito la pizza per essere più gustosa<br />
viene arricchita di olio d’oliva in più; ma se spalmate la teglia d’olio, stendete l’impasto lievitato<br />
(ovviamente sottile) e poi spalmate l’impasto sopra con un po’ d’olio prima di aggiungere gli altri<br />
ingredienti (tipo pom. O mozzarella) avrete lo stesso risultato.<br />
Il consiglio è di usare in questo caso la farina di tipo 0 e non quella di grano duro o integrale, o<br />
meglio almeno mischiarle, perché queste ultime due sono meno adatte per la pizza, però dipende<br />
anche dai vostri gusti. Altra procedura che vi facilita la “stesura” nelle teglie della pizza, è dividere<br />
l’impasto per farlo lievitare in “palline”, una per ogni teglia che usate. Conviene stendere l’impasto<br />
con le mani direttamente nella teglia e non con il mattarello.<br />
La cottura essendo la sfoglia sottile, è più breve, ovvero massimo mezz’ora (controllate a vista!) e la<br />
temperatura richiesta è sempre 250 gradi. Abbassate solo se vedete che si sta bruciacchiando il<br />
fondo.<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
De Luca A(2008). “Facciamo il pane”, Firenze Editrice AAM TerraNuova<br />
Aubert C. (2005)“La fermentazione tradizionale” Padova. Meb Editore<br />
Carrai B. (2001) “Arte Bianca. Materie prime, processi e controlli” Bologna.Calderini Ed Agricole<br />
Giunti Edizioni (2006) “PANE” i segreti per farlo in casa, a macchina e a mano