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Simonetta Menotta.pdf - Alimenti & Salute

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PROBLEMATICHE DI<br />

LABORATORIO CONNESSE<br />

ALLA DETERMINAZIONE<br />

DEGLI ADDITIVI<br />

ALIMENTARI<br />

Bologna 31 marzo 2011<br />

<strong>Simonetta</strong> <strong>Menotta</strong><br />

Reparto Chimico degli <strong>Alimenti</strong><br />

IZSLER- IZSLER IZSLER- Bologna


ADDITIVI ALIMENTARI<br />

CATEGORIE DI ADDITIVI ALIMENTARI<br />

Come si possono analizzare tutti?


ALLEGATO I D.M. 209/1996 -<br />

CATEGORIE DI ADDITIVI ALIMENTARI<br />

Coloranti<br />

Conservanti<br />

Antiossidanti<br />

Emulsionanti<br />

Sali di fusione<br />

Addensanti<br />

Gelificanti<br />

Stabilizzanti<br />

Esaltatori di sapidità<br />

Acidificanti<br />

Correttori di acidità<br />

Antiagglomeranti<br />

Amidi modificati<br />

Edulcoranti<br />

Agenti lievitanti<br />

Antischiumogeni<br />

Agenti di rivestimento<br />

Agenti di trattamento della farina<br />

Agenti di resistenza<br />

Umidificanti<br />

Sequestranti<br />

Enzimi<br />

Agenti di carica<br />

Gas propulsore<br />

Gas d'imballaggio


REGOLAMENTO 882/CE/04<br />

Consideranda 17: I laboratori che fanno analisi ufficiali<br />

dovrebbero operare secondo procedure approvate e<br />

convalidate<br />

Art 12: Possono essere designati per il controllo ufficiale<br />

soltanto i laboratori che operano, sono valutati e accreditati<br />

conformemente alle norme europee. Devono tenere conto dei<br />

criteri per i diversi metodi di prova stabiliti nella normativa<br />

comunitaria in materia di mangimi e di alimenti.<br />

L'accreditamento e la valutazione dei laboratori di prova<br />

può riguardare singole prove o gruppi di prove. prove<br />

I criteri di validazione sono elencati nell’allegato III.


CRITERI DI VALIDAZIONE<br />

ALLEGATO III<br />

1. I metodi di analisi devono essere caratterizzati dai<br />

seguenti criteri:<br />

a) esattezza;<br />

b) applicabilità (matrice e gamma di concentrazione);<br />

c) limite di rilevazione;<br />

d) limite di determinazione;<br />

e) precisione;<br />

f) ripetibilità;<br />

g) riproducibilità;<br />

h) recupero;<br />

i) selettività;<br />

j) sensibilità;<br />

k) linearità;<br />

l) incertezza delle misurazioni;<br />

m) altri criteri a scelta.<br />

Totale 100<br />

campioni<br />

per ciascuna<br />

validazione


CRITERI DI VALIDAZIONE<br />

Nel caso in cui i metodi di analisi possono essere convalidati<br />

soltanto nell’ambito di un singolo laboratorio, essi devono<br />

rispettare i criteri di efficienza, se esistenti, fissati dalla<br />

comunità scientifica<br />

Occorre dare la preferenza a metodi di analisi<br />

uniformemente applicabili a più pi categorie di prodotti, rispetto<br />

a quelli che si applicano soltanto a singoli prodotti


ACIDO CITRICO<br />

Compreso nelle sostanze che possono essere<br />

aggiunte come additivo/antiossidante in base al<br />

criterio del quanto basta a “tutti tutti” i prodotti<br />

alimentari


0,5-0,8% 0,5 0,8%<br />


ACIDO CITRICO<br />

Difficile Difficile fare un unico metodo che comprenda le<br />

diverse categorie di prodotti<br />

Occorre Occorre stabilire quali sono i livelli “naturali naturali” dei<br />

prodotti: alcune sostanze utilizzate come additivi<br />

sono naturalmente presenti negli alimenti<br />

Quanto Quanto basta: qual è la dose sufficiente e non<br />

superiore a quella necessaria? necessaria<br />

Come Come stabilire qual è la concentrazione derivante<br />

da un ingrediente che magari lo contiene<br />

naturalmente?


PRINCIPIO DEL RIPORTO<br />

La presenza di un additivo alimentare e' ammissibile:<br />

In un prodotto alimentare composto… composto composto… nella misura in cui<br />

l'additivo alimentare e' ammesso in uno degli ingredienti<br />

che costituiscono il prodotto alimentare composto<br />

Nei prodotti alimentari destinati unicamente alla<br />

preparazione di un altro prodotto alimentare composto e<br />

in misura tale che il prodotto alimentare composto sia<br />

conforme alle disposizioni del presente titolo<br />

In un prodotto alimentare in cui e' stato aggiunto un<br />

aroma nella misura in cui l'additivo alimentare e'<br />

ammesso nell'aroma:….o<br />

nell'aroma: nell'aroma:….ove .ove la presenza di un additivo in<br />

un alimento, risultante dall'aggiunta di aromi, svolga una<br />

funzione tecnologica nell'alimento stesso l'additivo deve<br />

essere annoverato tra gli additivi dell'alimento e non tra<br />

gli additivi degli aromi.


DIFFICOLTA’ DIFFICOLTA<br />

DIFFICOLTA’ D’ INTERPRETAZIONE<br />

NORMATIVA<br />

COLORANTI


COLORANTI<br />

Sostanze Sostanze che conferiscono un colore ad un alimento o che<br />

ne restituiscono la colorazione originaria, ed includono<br />

componenti naturali dei prodotti alimentari e altri elementi<br />

di origine naturale, normalmente non consumati come<br />

alimenti né usati come ingredienti tipici degli alimenti<br />

Sono considerati coloranti le preparazioni ottenute da<br />

prodotti alimentari e altri materiali di base di origine<br />

naturale ricavati mediante procedimento fisico o chimico o<br />

combinato che comporti l'estrazione selettiva dei pigmenti in<br />

relazione ai loro componenti nutritivi o aromatici


COLORANTI<br />

Non sono considerati sostanze coloranti<br />

Prodotti Prodotti alimentari essiccati o concentrati e gli aromi dotati<br />

di un effetto colorante secondario, quali la paprica, la<br />

curcuma e lo zafferano, incorporati durante la lavorazione di<br />

prodotti alimentari composti per le loro proprietà<br />

aromatiche, di sapidità o nutritive<br />

Sostanze coloranti usate per colorare le parti esterne<br />

le parti esterne dei<br />

prodotti alimentari non destinate ad essere consumate, quali i<br />

rivestimenti non commestibili di formaggi o l'involucro non<br />

commestibile degli insaccati


COLORANTI<br />

ESISTE UNA LISTA POSITIVA DEI<br />

COLORANTI AMMESSI (ALLEGATO III<br />

D.M. 209/96)<br />

Elenco dei coloranti che possono essere aggiunti<br />

agli alimenti


COLORANTI GIALLI<br />

(allegato III)<br />

N. CE Nome comune<br />

E 100 Curcumina<br />

E 101 i) Riboflavina<br />

ii) Riboflavina-5'-fosfato<br />

E 102 Tartrazina<br />

E 104 Giallo di chinolina<br />

E 110 Giallo tramonto FCF<br />

Giallo arancio S


COLORANTI ROSSI<br />

N. CE Nome comune<br />

E 120 Cocciniglia, Acido carminico, vari<br />

tipi di Carmini<br />

E 122 Azorubina, Carmoisina<br />

E 123 Amaranto<br />

E 124 Ponceau 4R, Rosso cocciniglia A<br />

E 127 Eritrosina<br />

E 128 Rosso 2G<br />

E 129 Rosso allura AC


COLORANTI BLU<br />

N. CE Nome comune<br />

E 131 Blu patentato V<br />

E 132 Indigotina, Carminio d'Indaco<br />

E 133 Blu brillante FCF


COLORANTI VERDI<br />

N. CE Nome comune<br />

E 140 Clorofille e Clorofilline<br />

i) clorofille<br />

ii) clorofilline<br />

E 141 Complessi delle clorofille e delle<br />

clorofilline con rame<br />

i) complessi delle clorofille con<br />

rame<br />

ii) complessi delle clorofilline con<br />

rame<br />

E 142 Verde S


COLORANTI “NERI “NERI” NERI”<br />

N. CE Nome comune<br />

E 150a Caramello semplice ( 2 )<br />

E 150b Caramello solfito-caustico<br />

E 150c Caramello ammoniacale<br />

E 150d Caramello solfito-ammoniacale<br />

E 151 Nero brillante BN, Nero PN<br />

E 153 Carbone vegetale<br />

E 154 Bruno FK<br />

E 155 Bruno HT


ALTRI COLORANTI (1)<br />

N. CE Nome comune<br />

E 160a Caroteni<br />

i) Caroteni<br />

ii) Beta-carotene misti<br />

E 160b Annatto, Bissina, Norbissina<br />

E 160c Estratto di paprica, Capsantina,<br />

Capsorubina<br />

E 160d Licopina<br />

E 160e beta-apo-8'-carotenale (C30)<br />

E 160f Estere etilico dell'acido<br />

Beta-apo-8'-carotenico (C30)<br />

E 161b Luteina<br />

E 161g Cantaxantina<br />

E 162 Rosso di barbabietola, betanina


ALTRI COLORANTI (2)<br />

N. CE Nome comune<br />

E 163 Antociani estratti dai prodotti<br />

ortofrutticoli con procedimenti<br />

fisici<br />

E 170 Carbonato di calcio<br />

E 171 Biossido di titanio<br />

E172 Ossidi e idrossidi di ferro<br />

E 173 Alluminio<br />

E 174 Argento<br />

E 175 Oro<br />

E 180 Litolrubina BK


Nome comune<br />

Azocarminio G<br />

Azocarminio B<br />

Cristal Ponceau 2R<br />

Cristal Ponceau 6R<br />

Orange II<br />

Metanil Yellow<br />

Gruppo Sudan<br />

Monacolina K<br />

ecc……<br />

COLORANTI VIETATI<br />

(Molti di questi hanno anche altre<br />

denominazioni)


COLORANTI<br />

Esiste un elenco dei prodotti alimentari ai quali<br />

non possono essere aggiunti coloranti (allegato<br />

IV) salvo deroghe (allegati V, VI, VII)


PRODOTTI CHE NON DEVONO<br />

CONTENERE COLORANTI (all. IV)<br />

Prodotti alimentari non lavorati<br />

Tutte le acque in bottiglia o confezionate<br />

Latte, latte scremato e parzialmente scremato,<br />

pastorizzato o sterilizzato (compresa la<br />

sterilizzazione UHT) (non aromatizzato)<br />

Latte aromatizzato al cioccolato<br />

Latte fermentato (non aromatizzato)<br />

Latte conservato ai sensi del D.P.R. 10 maggio<br />

1982, n. 514<br />

Latticello (non aromatizzato)<br />

Panna, anche in polvere (non aromatizzata)<br />

Formaggio stagionato e non stagionato (non<br />

aromatizzati)<br />

Burro di latte di capra e di pecora<br />

LATTE E<br />

DERIVATI


PRODOTTI CHE NON DEVONO<br />

CONTENERE COLORANTI (all. IV)<br />

Oli e grassi d'origine animale e vegetale<br />

Uova e ovoprodotti, quali definiti all'articolo 2, comma<br />

1, lettera a) del decreto legislativo 4 febbraio 1993 n. 65<br />

Farina ed altri prodotti della macinazione, amidi<br />

e fecole<br />

Pane e prodotti simili<br />

Pasta e gnocchi<br />

Zuccheri, inclusi tutti i monosaccaridi e disaccaridi<br />

Sale, succedanei del sale, spezie e miscugli di spezie<br />

Pesci, crostacei e molluschi, carni, pollame e selvaggina<br />

nonché le loro preparazioni, ad esclusione dei pasti<br />

preparati contenenti tali ingredienti<br />

FARINE E<br />

DERIVATI


PRODOTTI CHE NON DEVONO<br />

CONTENERE COLORANTI (all. IV)<br />

Concentrati di pomodoro e pomodori in scatola o<br />

in bottiglia<br />

Salse a base di pomodoro<br />

Succhi di frutta e nettari di frutta ai sensi del<br />

D.P.R. 18 maggio 1982, n. 489 e succhi di vegetali<br />

Frutta, vegetali (comprese le patate) e funghi in<br />

scatola, in bottiglia o secchi; frutta lavorata,<br />

ortaggi (comprese le patate) e funghi<br />

Extra confetture, extra gelatine, crema di marroni<br />

ai sensi del D.P.R. 8 giugno 1982, n. 401; Creme de<br />

pruneaux<br />

Prodotti a base di cacao e componenti di cioccolato<br />

nei prodotti a base di cioccolato di cui alla legge 30<br />

Caffè torrefatto, tè, cicoria; estratti di tè e cicoria;<br />

preparati di piante, tè frutta e cereali per infusioni<br />

comprese le miscele e le miscele solubili di tali<br />

prodotti<br />

VEGETALI


PRODOTTI CHE NON DEVONO<br />

CONTENERE COLORANTI (all. IV)<br />

Vino e altri prodotti ai sensi del regolamento<br />

(CEE) n. 822/87<br />

Korn, Kornbrand, bevande a base di acquavite di<br />

frutta, acquavite di frutta, Ouzo, Grappa,<br />

Tsikoudia di Creta, Tsipouro della Macedonia,<br />

Tsipouro della Tessaglia, Tsipouro di Tyrnavos,<br />

Eau de vie de marc Marque nationale<br />

luxenbourgeoise, Eau de vie de seigle Marque<br />

nationale luxenbourgeoise, London Gin, quali<br />

definiti nel regolamento (CEE) n. 1576/89<br />

Sambuca, Maraschino e Mistrà, quali definiti nel<br />

regolamento (CEE) n. 1180/91<br />

Sangria, Clarea e Zurra, ai sensi del regolamento<br />

(CEE) n. 1601/91<br />

Aceto di vino<br />

ALCUNI VINI<br />

E LIQUORI


PRODOTTI CHE NON DEVONO<br />

CONTENERE COLORANTI (all. IV)<br />

<strong>Alimenti</strong> per lattanti e per la prima infanzia di cui<br />

al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 111<br />

compresi gli alimenti per i lattanti e la prima<br />

infanzia in cattive condizioni di salute<br />

Miele<br />

Malto e prodotti del malto


DEROGHE<br />

Esiste un elenco dei prodotti alimentari ai quali<br />

possono essere aggiunti solo determinati coloranti<br />

(allegato V) con dose massima<br />

Burro bovino (Caroteni)<br />

Margarina (Curcumina, Caroteni, Annatto)<br />

Alcuni Formaggi (Caroteni, Cocciniglia<br />

Antociani ecc..)<br />

Aceto, alcuni Vini Liquorosi ed alcuni Liquori<br />

(Caramello ecc..)<br />

Ortaggi sott’aceto, sott’olio e in Salamoia<br />

(Caramello, Caroteni ecc..)<br />

Cereali per prima colazione<br />

Confetture di Frutta<br />

Insaccati patè e terrine<br />

Prodotti tipici


COLORANTI<br />

Esiste un elenco dei coloranti (fra gli ammessi) che possono<br />

essere utilizzati solo in alcuni alimenti per usi specifici<br />

(allegato VI) con dose massima<br />

Esempi:<br />

E 127 (rosso) nelle ciliegie candite o da cocktail<br />

E 175 (oro) nei rivestimenti della confetteria, decorazioni o<br />

liquori


COLORANTI<br />

Esiste un elenco dei coloranti (fra gli ammessi) (allegato<br />

VII parte prima) che possono essere utilizzati quanto<br />

basta su tutti gli alimenti a parte quelli che non possono<br />

essere colorati (quelli dell’allegato III) e quelli che<br />

possono essere colorati solo con alcuni coloranti specifici<br />

(quelli dell’allegato VI)<br />

Esempi:<br />

Clorofille<br />

Antociani<br />

Caramelli<br />

Biossido di Titanio


COLORANTI<br />

Esiste una tabella di coloranti (allegato VII parte 2) che<br />

possono essere utilizzati da soli o associati in una serie di<br />

prodotti inseriti in una tabella allegata con una dose massima<br />

indicata.<br />

In alcuni di questi prodotti elencati in tabella e precisamente:<br />

Bevande analcoliche aromatizzate<br />

Gelati<br />

Dessert<br />

Prodotti da forno fini<br />

Prodotti confetteria……..


COLORANTI<br />

I coloranti possono essere usati fino alla dose massima<br />

descritta, ma alcuni di essi e precisamente:<br />

E110<br />

E122<br />

E124<br />

E155<br />

Non possono superare singolarmente la dose di 50<br />

mg/kg o 50 mg/l


Dubbi nella lettura ed<br />

interpretazione della<br />

norma?!?


DOSI MASSIME DI IMPIEGO<br />

SONO RIFERITE A<br />

Prodotti Prodotti alimentari pronti per il consumo, preparati<br />

secondo le istruzioni per l'uso<br />

Alle quantità quantit di principio colorante contenuto nella<br />

preparazione colorante<br />

PRINCIPIO DEL RIPORTO<br />

La presenza di sostanze coloranti e' ammessa:<br />

Nei prodotti alimentari composti, non elencati<br />

nell'allegato IV, a condizione che la sostanza colorante sia<br />

consentita in uno degli ingredienti del composto; composto<br />

Nei prodotti alimentari destinati esclusivamente alla<br />

preparazione di un alimento composto e a condizione che<br />

quest'ultimo sia conforme alle disposizioni del presente<br />

decreto.


ESEMPIO: COLORANTI NEI<br />

PRODOTTI DELLA CONFETTERIA


PREMESSA<br />

Alcuni coloranti possono essere utilizzati solo per usi<br />

specifici<br />

Esempi:<br />

Ricoperture esterne (oro, argento, allumino)<br />

Decorazioni<br />

Liquori<br />

La dose massima ammessa è 300 mg/kg<br />

Tuttavia:<br />

Alcuni coloranti non possono superare la dose singola di 50<br />

mg /kg


E102<br />

E132<br />

E129<br />

E133<br />

E102<br />

E110<br />

E129<br />

ANALISI DI LECCA-LECCA:<br />

LECCA LECCA-LECCA: LECCA:<br />

E102<br />

E110<br />

E129<br />

E133<br />

E102<br />

E133<br />

E129


ANALISI DI LECCA-LECCA<br />

LECCA LECCA-LECCA LECCA<br />

E129<br />

Concentrazione Concentrazione totale coloranti<br />

consentiti: 366 mg/kg irregolare<br />

perché perch maggiore di 300 mg/kg.


ANALISI DI LECCA-LECCA<br />

LECCA LECCA-LECCA LECCA<br />

E102 E110 E129<br />

Concentrazione Concentrazione totale coloranti<br />

consentiti: 225 mg/kg regolare<br />

Concentrazione Concentrazione di E110 (giallo<br />

tramonto) 139 mg/kg: irregolare<br />

perché perch maggiore di 50 mg/kg


MODALITA’ MODALITA DI CAMPIONAMENTO<br />

Eseguito un unico campionamento<br />

contenente le diverse tipologie (in numero<br />

sufficiente)


MODALITA’ MODALITA DI PRELIEVO DEL<br />

CAMPIONE PER ANALISI<br />

Analizzare separatamente i diversi lecca-lecca<br />

(diversi coloranti e diverse concentrazioni)<br />

Analizzare, ove possibile, separatamente le unità<br />

con colori diversi (es. caramelle)


PRIMA DELL’ DELL EMISSIONE DELL’ DELL RDP<br />

Valutare se i coloranti riscontrati sono ammessi<br />

Valutare se i coloranti sono dichiarati<br />

correttamente in etichetta<br />

Confrontarli con le dosi massime ammesse<br />

Valutare se le singole concentrazioni riscontrate<br />

di alcuni coloranti rientrano nei livelli massimi<br />

consentiti


E122<br />

E110<br />

E150d<br />

E110<br />

E122<br />

BIBITE<br />

E124<br />

E133<br />

E104<br />

E110<br />

E150d


ESEMPIO<br />

COLORANTI ROSSI<br />

(nel tonno fresco)


PREMESSA<br />

Pesci, crostacei molluschi (freschi ( freschi) ) NON possono essere<br />

trattati<br />

Tuttavia:<br />

Pesce affumicato può essere trattato con E160B (annatto)<br />

Possono essere trattati con i coloranti dell’allegato dell allegato VII/2<br />

(alcuni gialli, rossi verdi e blu)<br />

Paste di pesce e crostacei<br />

Crostacei precotti<br />

Succedanei del salmone<br />

Surimi<br />

Pesce affumicato<br />

Uova di pesce<br />

Preparazioni a base di …. oppure prodotto lavorato contenente ….


TONNO TRATTATO CON E124


CASO PRATICO 1<br />

ANALISI DI CAMPIONE DI TONNO<br />

FRESCO TRATTATO CON COLORANTI<br />

Quali punti critici?<br />

Modalità Modalit di prelievo del campione per<br />

analisi<br />

Modalità Modalit di refertazione<br />

Interpretazione dei risultati


MODALITA’ MODALITA<br />

MODALITA’ DI PRELIEVO DEL<br />

CAMPIONE PER ANALISI<br />

Il campione è evidentemente trattato in<br />

superficie<br />

E’ necessario prelevare la parte trattata ed<br />

effettuare l’analisi su tale parte<br />

E’ fondamentale un esame ispettivo<br />

preliminare che possa indirizzare l’analista<br />

sulla tipologia di colorante utilizzato


MODALITA’ MODALITA<br />

MODALITA’ DI REFERTAZIONE<br />

Il risultato dell’analisi deve essere espresso<br />

in mg/kg di prodotto TQ<br />

Se il campione è stato trattato in superficie è<br />

necessario evitare l’effetto diluizione<br />

In questo caso si possono effettuare 2<br />

distinte determinazioni analitiche, una<br />

relativa alla superficie ed una relativa al<br />

campione in toto


INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI<br />

E’ necessario un contatto diretto con chi ha<br />

effettuato il prelievo per concordare le<br />

modalità di refertazione/ segnalazione<br />

(concentrazione totale bassa ma colorante<br />

non dichiarato presente)


PRODOTTI ITTICI


TRATTAMENTI<br />

L’incremento della richiesta dei prodotti della pesca ha<br />

portato ad una evoluzione delle frodi che ha portato<br />

ripercussioni sulla sicurezza dei prodotti e sulla<br />

sicurezza dei consumatori<br />

Vengono utilizzati in maniera fraudolenta<br />

Monossido Monossido di carbonio<br />

Coloranti Coloranti naturali e di sintesi<br />

Additivi Additivi per la ritenzione di acqua nei tessuti<br />

muscolari<br />

Sostanze Sostanze per abbassare l’acidit l acidità e l’odore l odore di<br />

ammoniaca<br />

Sbiancanti Sbiancanti<br />

Agenti Agenti per rendere i tessuti più pi molli


MONOSSIDO DI CARBONIO


COLORANTI<br />

E 124


Soluzioni contenenti<br />

sangue<br />

di maiale?!?


ADDITIVI PER LA RITENZIONE DI<br />

ACQUA NEI TESSUTI MUSCOLARI<br />

Polifosfati<br />

Aminoacidi naturali (glicina)<br />

Amido<br />

Spesso vengono utilizzate delle miscele molto<br />

“calibrate calibrate” di tutti questi composti che svolgono<br />

un’azione un azione “coadiuvante<br />

coadiuvante” e anche un<br />

po’conservante<br />

po conservante


A Naturale<br />

B Trattata


MICROFORI SU TUTTA LA SUPERFICIE


Sostanze per abbassare l’acidit l acidità e l’odore l odore di<br />

ammoniaca<br />

Idrossido di sodio e vari (pH)<br />

Acido citrico<br />

Sbiancanti<br />

Acido citrico<br />

Soda<br />

Agenti per rendere i tessuti più pi molli<br />

Acido citrico<br />

Polifosfati<br />

Agenti che trattengono acqua<br />

Conservanti<br />

Acido sorbico<br />

Acido benzoico<br />

Anidride solforosa


DIFFICOLTA’ DIFFICOLTA ANALITICHE<br />

Miscele Miscele di componenti a concentrazioni molto<br />

basse (livelli naturali?)<br />

Nuove Nuove sostanze di cui non si conosce l’utilizzo l utilizzo<br />

(glicina, sangue di maiale)


POLIFOSFATI


PREMESSA<br />

Pesci, interi lavorati NON possono essere trattati<br />

con polifosfati<br />

E’ ammesso il trattamento con dose massima di<br />

impiego:<br />

Surimi<br />

Filetti di pesce non lavorato, congelato o<br />

surgelato<br />

Molluschi e crostacei congelati o surgelati,<br />

lavorati o non lavorati


ANALISI<br />

E’ UNA DETERMINAZIONE INDIRETTA:<br />

Si valuta la percentuale di anidride fosforica<br />

totale<br />

Si valuta la percentuale anidride fosforica<br />

derivante dalle proteine (indice di fosforo<br />

naturale)<br />

Si risale all’anidride fosforica aggiunta e quindi<br />

ai polifosfati (mono-di e trifosfati)


PROBLEMI<br />

E’ UNA DETERMINAZIONE INDIRETTA:<br />

L’indice di fosforo naturale varia da specie a<br />

specie e non è sempre noto<br />

Spesso nei cefalopodi il calcolo indiretto porta<br />

sempre ad un valore di anidride fosforica aggiunta<br />

positivo<br />

Presenza polifosfati???<br />

Si effettua in parallelo un’altra analisi in<br />

cromatografia su strato sottile


CROMATOGRAFIA SU STRATO<br />

SOTTILE<br />

SI VALUTA IN MANIERA QUALITATIVA LA<br />

PRESENZA/ASSENZA DI:<br />

Ortofosfato (naturalemnte presente)<br />

Difosfato<br />

Trifosfato<br />

Solitamente viene utilizzata la miscela di<br />

polifosfati che contiene ortofosfato, difosfato,<br />

trifosfato.


ORTOFOSFATO<br />

DIFOSFATO<br />

TRIFOSFATO


E’ UNA DETERMINAZIONE<br />

QUALITATIVA DIRETTA:<br />

Si valutano in parallelo ove possibile i prodotti e i<br />

loro liquidi di governo:<br />

Il valore presente sul liquido di governo può<br />

essere considerato una conferma indiretta del<br />

trattamento illecito con polifosfati?<br />

E se c’è solo ortofosfato che è naturalmente<br />

presente nei prodotti ittici?


I PRODOTTI ETNICI: UNA SFIDA<br />

PER L’ANALISI LL’ANALISI<br />

ANALISI DEGLI ADDITIVI<br />

…..E ..E NON SOLO!


PRODOTTI ETNICI<br />

Verifica etichetta nella lingua originale<br />

Verifica additivi dichiarati in etichetta<br />

Verifica presenza eventuali additivi non<br />

dichiarati


GRAZIE PER<br />

L’ATTENZIONE<br />

ATTENZIONE


PEROSSIDO DI BENZOILE


PEROSSIDO DI BENZOILE<br />

E’ un potente agente sbiancante<br />

Viene comunemente utilizzato in<br />

cosmetologia:<br />

Come Come sbiancante per dentifrici<br />

Nel Nel trattamento dell’acne dell acne<br />

…… …….e .e…… …….. ..


PEROSSIDO DI BENZOILE<br />

Per sbiancare le mozzarelle (e i formaggi in<br />

genere)<br />

PEROSSIDO DI BENZOILE<br />

ACIDO BENZOICO


ESEMPIO<br />

SORBATI, BENZOATI, PARA<br />

IDROSSI BENZOATI<br />

(nei formaggi)


PREMESSA<br />

E’ possibile utilizzare sorbati nei formaggi<br />

preconfezionati a fette, formaggi non stagionati,<br />

formaggi fusi, e a strati (1000-2000 (1000 2000 ppm)<br />

E’ possibile utilizzare benzoati e sorbati nel<br />

caglio (10000 ppm)<br />

E’ possibile utilizzare sorbati nel formaggio<br />

esclusivamente come trattamento superficiale<br />

(quanto basta)<br />

N.B. I valori sono espressi come acido libero


MODALITÀ MODALIT DI PRELIEVO DEL<br />

CAMPIONE PER ANALISI<br />

Il campione è trattato esclusivamente in superficie?<br />

E’ necessario separare la parte su cui è dichiarato il<br />

trattamento dal resto del formaggio ed eseguire<br />

(per la tutela del produttore) l’analisi sulle due<br />

parti separatamente.<br />

Togliere<br />

accuratamente<br />

la crosta


MODALITÀ MODALIT DI REFERTAZIONE<br />

Il risultato dell’analisi deve essere espresso in<br />

mg/kg di prodotto SEPARANDO la parte<br />

superficiale da quella interna<br />

Se il campione è stato trattato con una<br />

quantità elevata di sorbato è possibile un<br />

trasferimento nelle prime zone sotto la<br />

superfici ma al cuore la concentrazione deve<br />

essere molto bassa.<br />

Se le concentrazioni nelle diverse zone del<br />

formaggio si equivalgono NON è<br />

ammissibile un trasferimento ma si può<br />

supporre un TRATTAMENTO.


MODALITÀ MODALIT DI CAMPIONAMENTO<br />

Prelevare possibilmente un formaggio<br />

intero (non uno spicchio)<br />

Se ciò non è possibile utilizzare tutti i<br />

dispositivi al fine di ridurre al minimo il<br />

trasferimento esterno/interno<br />

NO<br />

SI


Principio del riporto<br />

La quantità di additivi alimentari presenti negli aromi<br />

deve essere limitata alla dose minima necessaria per<br />

garantire la sicurezza e la qualità degli aromi stessi e<br />

per facilitarne lo stoccaggio. La presenza di additivi<br />

non deve indurre in errore il consumatore, né deve<br />

mettere a repentaglio la salute. Ove la presenza di un<br />

additivo in un alimento, risultante dall'aggiunta di<br />

aromi, svolga una funzione tecnologica nell'alimento<br />

stesso l'additivo deve essere annoverato tra gli additivi<br />

dell'alimento e non tra gli additivi degli aromi.


Interpretazione dei risultati<br />

Metodo non accreditato cosa fare??<br />

Contatto diretto con chi ha effettuato il prelievo per<br />

concordare le modalità di refertazione/ segnalazione


DEFINIZIONI (D.M. 209/1996)<br />

Per ADDITIVO ALIMENTARE<br />

si intende qualsiasi sostanza, normalmente non consumata<br />

come alimento in quanto tale e non utilizzata come<br />

ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal<br />

fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta<br />

intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine<br />

tecnologico nelle fasi di produzione, di trasformazione, di<br />

preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto<br />

o immagazzinamento degli alimenti, che si possa<br />

ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi<br />

derivati, un componente di tali alimenti direttamente o<br />

indirettamente


DEFINIZIONI<br />

Per COADIUVANTE TECNOLOGICO<br />

si intende una sostanza che non viene consumata come<br />

ingrediente alimentare in se, che e' volontariamente<br />

utilizzata nella trasformazione di materie prime, prodotti<br />

alimentari o loro ingredienti, per rispettare un determinato<br />

obiettivo tecnologico in fase di lavorazione o trasformazione<br />

che può dar luogo alla presenza, non intenzionale ma<br />

tecnicamente inevitabile, di residui di tale sostanza o di suoi<br />

derivati nel prodotto finito, a condizione che questi residui<br />

non costituiscano un rischio per la salute e non abbiano<br />

effetti tecnologici sul prodotto finito.


DEFINIZIONI<br />

Per “PRODOTTI ALIMENTARI NON LAVORATI"<br />

si intendono i prodotti che non sono stati sottoposti a<br />

trattamenti che comportano un cambiamento sostanziale<br />

dello stato originario del prodotto. Essi possono tuttavia<br />

essere stati separati, sezionati, disossati, tritati, scorticati,<br />

pelati, sbucciati, macinati, tagliati, puliti, privati degli<br />

scarti, selezionati, surgelati, congelati, refrigerati, triturati,<br />

sgusciati, imballati o meno.<br />

La dizione “QUANTO BASTA"<br />

riportata negli allegati, significa che non viene indicata<br />

una dose massima. Tuttavia, gli additivi alimentari devono<br />

essere utilizzati secondo le norme di buona fabbricazione<br />

ad una dose non superiore a quella necessaria per<br />

raggiungere lo scopo prefissato e a condizione che non<br />

traggano in inganno il consumatore


CRITERI DI VALIDAZIONE<br />

Occorre dare la preferenza a metodi di analisi<br />

uniformemente applicabili a più pi categorie di prodotti, rispetto<br />

a quelli che si applicano soltanto a singoli prodotti<br />

Nel caso in cui i metodi di analisi possono essere convalidati<br />

soltanto nell’ambito di un singolo laboratorio, essi devono<br />

essere convalidati, per esempio, conformemente agli<br />

orientamenti armonizzati dell’IUPAC oppure, qualora si<br />

siano stabiliti criteri di efficienza per i metodi analitici, sulla<br />

base di prove di conformità ai criteri.<br />

I metodi di analisi adottati ai sensi del presente regolamento<br />

vanno enunciati secondo la presentazione standard dei metodi<br />

di analisi raccomandata dall'Organizzazione internazionale<br />

per la standardizzazione (ISO).


Principio del riporto.<br />

La presenza di sostanze coloranti e' ammessa:<br />

a) nei prodotti alimentari composti, non elencati<br />

nell'allegato IV, a condizione che la sostanza colorante<br />

sia consentita in uno degli ingredienti del composto;<br />

b) nei prodotti alimentari destinati esclusivamente alla<br />

preparazione di un alimento composto e a condizione<br />

che quest'ultimo sia conforme alle disposizioni del<br />

presente decreto.<br />

Art. 8. - Requisiti di purezza.<br />

1. I coloranti di cui all'allegato III devono possedere i<br />

requisiti di purezza previsti [dalle sezioni A/II ed A/III<br />

del decreto ministeriale 22 dicembre 1967, modificato ad<br />

ultimo con il decreto ministeriale 15 maggio 1995, n. 283,<br />

e] dall'allegato XV del presente decreto.


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

EDULCORANTI<br />

Gli edulcoranti sono sostanze utilizzate per conferire un sapore<br />

dolce ai prodotti alimentari o per la loro edulcorazione<br />

estemporanea<br />

CONSERVANTI<br />

Sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei<br />

prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento<br />

provocato da microorganismi<br />

ANTIOSSIDANTI<br />

le sostanze che prolungano il periodo di conservazione dei<br />

prodotti alimentari proteggendoli dal deterioramento<br />

provocato dall'ossidazione, come l'irrancidimento dei grassi e<br />

le variazioni di colore


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

COADIUVANTI<br />

inclusi i solventi veicolanti, le sostanze utilizzate per sciogliere,<br />

diluire, disperdere o altrimenti modificare fisicamente un<br />

additivo alimentare o una sostanza aromatizzante senza<br />

alterarne la funzione tecnologica (e senza esercitare essi stessi<br />

alcun effetto tecnologico) allo scopo di facilitarne la<br />

manipolazione, l'applicazione o l'impiego<br />

ACIDIFICANTI<br />

Sostanze che aumentano l'acidità di un prodotto alimentare e/o<br />

conferiscono ad esso un sapore aspro<br />

CORRETTORI DI ACIDITÀ<br />

Sostanze che modificano o controllano l'acidità o l'alcalinità di<br />

un prodotto alimentare;<br />

ANTIAGGLOMERANTI<br />

Sostanze che riducono la tendenza di particelle individuali di<br />

un prodotto alimentare ad aderire una all'altra


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

ANTISCHIUMOGENI<br />

Sostanze che impediscono o riducono la formazione di schiuma<br />

AGENTI DI CARICA<br />

Sostanze che contribuiscono ad aumentare il volume di un<br />

prodotto alimentare senza contribuire in modo significativo al<br />

suo valore energetico disponibile;<br />

EMULSIONANTI<br />

Sostanze che rendono possibile la formazione o il mantenimento di<br />

una miscela omogenea di due o più fasi immiscibili, come olio e acqua,<br />

in un prodotto alimentare<br />

SALI DI FUSIONE<br />

Sostanze che disperdono le proteine contenute nel formaggio<br />

realizzando in tal modo una distribuzione omogenea dei grassi e altri<br />

componenti<br />

AGENTI DI RESISTENZA<br />

Sostanze che rendono o mantengono saldi o croccanti i tessuti dei<br />

frutti o degli ortaggi, o che interagiscono con agenti gelificanti per<br />

produrre o consolidare un gel


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

ESALTATORI DI SAPIDITA’<br />

AGENTI SCHIUMOGENI<br />

GELIFICANTI<br />

AGENTI DI RIVESTIMENTO<br />

UMIDIFICANTI<br />

AMIDI MODIFICATI<br />

GAS D’IMBALLAGGIO<br />

PROPELLENTI<br />

AGENTI LIEVITANTI<br />

SEQUESTRANTI<br />

STABILIZZANTI<br />

ADDENSANTI<br />

GLI AGENTI DI TRATTAMENTO DELLE FARINE


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

CAMPO D'APPLICAZIONE<br />

Nei prodotti alimentari possono essere impiegate per gli<br />

scopi citati nell'art. 14, commi 1 e 2 SOLO le sostanze<br />

elencate negli allegati IX, X, XI e XII<br />

Salvo laddove sia specificamente previsto, le disposizioni di<br />

cui al comma 2 non si applicano ai seguenti prodotti:<br />

prodotti alimentari non lavorati- miele- oli e grassi di<br />

origine animale o vegetale, non emulsionati-burro-latte<br />

(compreso quello intero, scremato e parzialmente<br />

scremato), pastorizzato, sterilizzato (compreso il<br />

trattamento UHT) e panna intera pastorizzata-prodotti<br />

lattieri non aromatizzati ottenuti con fermenti vivi-acqua<br />

minerale naturale-caffè (escluso il caffè istantaneo<br />

aromatizzato) ed estratti di caffè-tè in foglie non<br />

aromatizzato


ADDITIVI DIVERSI DAI COLORANTI<br />

ED EDULCORANTI<br />

zuccheri- pasta alimentare secca, esclusa la pasta esente da<br />

glutine e/o la pasta per diete ipoproteiche-latticello<br />

naturale non aromatizzato (escluso il latticello sterilizzato)alimenti<br />

per lattanti e per la prima infanzia Questi prodotti<br />

alimentari sono oggetto delle disposizioni riportate<br />

nell'allegato XIII;<br />

p) prodotti alimentari elencati nell'allegato X che possono<br />

contenere soltanto gli additivi ivi citati e gli additivi<br />

riportati negli allegati XI e XII alle condizioni specificate<br />

negli stessi.

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