Legionella e tubazioni: una ricerca sui materiali - Istituto Italiano del ...
Legionella e tubazioni: una ricerca sui materiali - Istituto Italiano del ...
Legionella e tubazioni: una ricerca sui materiali - Istituto Italiano del ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
TECNOLOGIA<br />
<strong>Legionella</strong> e <strong>tubazioni</strong>:<br />
<strong>una</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>sui</strong> <strong>materiali</strong><br />
La <strong>Legionella</strong> negli impianti idricosanitari continua ad<br />
essere un problema per i progettisti, i responsabili <strong>del</strong>le<br />
strutture e, ovviamente, gli utenti fi nali. I risultati di <strong>una</strong><br />
recente <strong>ricerca</strong> che ha investigato l’infl uenza dei diversi tipi<br />
di <strong>materiali</strong> <strong>del</strong>le <strong>tubazioni</strong> sulla proliferazione batterica.<br />
16<br />
Tecnico Ricercatore presso IIR<br />
Una migliore conoscenza <strong>del</strong>le<br />
condizioni ideali per la proliferazione<br />
<strong>del</strong> batterio <strong>del</strong>la <strong>Legionella</strong> negli<br />
impianti idricosanitari può aiutare<br />
i tecnici ad affrontare il problema,<br />
minimizzando i danni alla salute<br />
umana e individuando il migliore<br />
approccio per eventuali interventi di<br />
bonifi ca.<br />
A tale scopo, il KIWA Water Research,<br />
un prestigioso istituto di <strong>ricerca</strong> e<br />
certifi cazione olandese specializzato<br />
in temi ambientali e relativi alle acque,<br />
ha condotto recentemente <strong>una</strong><br />
<strong>ricerca</strong> sul ruolo giocato dai <strong>materiali</strong><br />
Attualità<br />
<strong>del</strong>le <strong>tubazioni</strong>. L’istituto aveva già condotto uno studio<br />
sul tema nel 2003 e la necessità nuova <strong>ricerca</strong> (pubblicata<br />
nel luglio 2007) si è originata dal fatto che attualmente gli<br />
impianti soing. Marco Crespi progettazione RTS idronica<br />
no progettati diversamente e che risultava opportuno<br />
investigare meglio il ruolo <strong>del</strong>la temperatura. La <strong>ricerca</strong><br />
è stata fi nanziata da tre enti aventi fi nalità ed interessi<br />
differenti UnetoVNI, <strong>una</strong> federazione di installator olandesi,<br />
Arnomij, rappresentanti <strong>del</strong>le Plastiche e Copper Benelux<br />
(il corrispondente locale <strong>del</strong>l’<strong>Istituto</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> Rame), per<br />
conto <strong>del</strong>l’European Copper Institute.<br />
La <strong>ricerca</strong> <strong>del</strong> 2003<br />
La <strong>ricerca</strong> KIWA pubblicata nel 2003 ha messo in risalto la<br />
quantità di batteri che si possono trovare nell’impianto in<br />
differenti condizioni: a ricircolo, a circuito aperto, dopo uno<br />
shock termico, con fasi di stagnazione, secondo le modalità<br />
e tempistiche dettate da <strong>una</strong> norma olandese che stabilisce
come simulare il consumo di acqua<br />
potabile per <strong>una</strong> famiglia comune. La<br />
temperatura di 37 °C per l’acqua fu<br />
scelta perché quella <strong>del</strong> corpo umano,<br />
quella media <strong>del</strong>l’acqua di <strong>una</strong> doccia<br />
e, sfort<strong>una</strong>tamente, quella ottimale<br />
per la proliferazione <strong>del</strong>la <strong>Legionella</strong>.<br />
I batteri si sviluppano nel biofi lm, che<br />
fornisce nutrimento e protezione. Il<br />
KIWA Water Research ha misurato<br />
indirettamente la quantità di biofi lm<br />
sviluppata sulle pareti interne <strong>del</strong>le<br />
<strong>tubazioni</strong> attraverso il livello di ATP<br />
(l’adenosin-trifosfato), <strong>una</strong> molecola<br />
presente in tutti gli organismi viventi.<br />
Uno dei dati più signifi cativi per<br />
valutare l’infl uenza <strong>del</strong> materiale è<br />
la velocità di sviluppo <strong>del</strong> biofi lm: la<br />
velocità media è stata di 3,4 pg di<br />
ATP per cm2 al giorno nel tubo di<br />
rame, 3,8 nel tubo d’acciaio e 14,8 nel<br />
tubo di PeX (cioè 4,3 volte maggiore<br />
rispetto al rame).<br />
Un altro parametro importantissimo<br />
è la quantità di <strong>Legionella</strong> all’interno<br />
<strong>del</strong> biofi lm, che conferma l’infl uenza<br />
<strong>del</strong> materiale <strong>del</strong>le <strong>tubazioni</strong>: tenendo<br />
conto di tutte le misure effettuate, il<br />
massimo valore trovato per il tubo di<br />
rame è di 600 cfu/cm2, contro gli 8.000<br />
cfu/cm2 <strong>del</strong>l’acciaio e i 20.000 cfu/<br />
cm2 <strong>del</strong> PeX (cfu è acronimo inglese<br />
di unità formanti colonie, parametro<br />
che indica approssimativamente la<br />
quantità di batteri).<br />
I nuovi parametri<br />
Approfondiamo ora le differenze tr il<br />
2003 e il 2007, ricordando che alcuni<br />
parametri <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> (come i valori<br />
<strong>del</strong>la temperatura stessa) sono stati<br />
fi ssati in base alla legislazione e alla<br />
normativa in vigore nei Paesi Bassi.<br />
Nella vecchia <strong>ricerca</strong> era simulata la<br />
conduzione di un impianto domestico<br />
familiare, tenendo la temperatura<br />
a 37 °C (la temperatura di massima<br />
proliferazione <strong>del</strong>la legionella), intervallati<br />
da shock termici. In realtà, i<br />
37 °C vengono raggiunti solo miscelando<br />
acqua fredda e calda; ma nella<br />
maggior parte <strong>del</strong> percorso lungo le<br />
TECNOLOGIA<br />
<strong>tubazioni</strong> l’acqua non scorre a questa temperatura. Per<br />
questo motivo nella nuova <strong>ricerca</strong> la proliferazione <strong>del</strong>la<br />
<strong>Legionella</strong> è stata studiata a 25 °C (massima temperatura<br />
che può raggiungere l’acqua fredda), a 55 °C (minima temperatura<br />
<strong>del</strong>l’acqua calda negli edifi ci) e a 60 °C (minima<br />
temperatura <strong>del</strong>l’acqua calda nelle installazioni<br />
pubbliche). Nella vecchia <strong>ricerca</strong>, ogni materiale era<br />
costituito da un proprio impianto, con <strong>una</strong> coppia di<br />
<strong>tubazioni</strong> lunga 5,9 metri, con segmenti rimovibili per<br />
permettere le analisi. Nella nuova <strong>ricerca</strong> il percorso è salito<br />
a 15 metri: la maggiore lunghezza (e quindi <strong>una</strong> più ampia<br />
superfi cie di contatto acqua-tubo ) permette di avere dati<br />
più affi dabili e aderenti alla realtà. L’impianto ha simulato il<br />
consumo di acqua potabile secondo quanto dettato dalla<br />
norma olandese NEN 5128, cioè uno schema base con<br />
un’utenza doccia. Nel 2003 i <strong>materiali</strong> <strong>del</strong>le <strong>tubazioni</strong> erano<br />
rame, acciaio inox e polietilene reticolato PE-Xa; nel 2007<br />
si è aggiunto un quarto impianto, in PVC-C.<br />
I risultati <strong>del</strong>la <strong>ricerca</strong> Per far partire l’esperimento è stato<br />
necessario inoculare i batteri di <strong>Legionella</strong> nel circuito, ma<br />
la loro crescita non è stata facile: per l’impianto in rame, che<br />
ha confermato fi n da subito le sue qualità batteriostatiche,<br />
sono stati necessari 5 inoculazioni extra, contro “solo”<br />
<strong>una</strong> degli altri <strong>materiali</strong>. Nel resto <strong>del</strong>l’esperimento, anche<br />
qui con l’eccezione <strong>del</strong> rame, sono state rilevate poche<br />
differenze tra i vari <strong>materiali</strong>: a tutte le temperature il tubo di<br />
rame ha mostrato la più bassa colonizzazione sia nell’acqua<br />
che nel biofi lm. Alla temperatura di 25 °C, mantenuta per<br />
circa 100 giorni, è stato osservato che la <strong>Legionella</strong> poteva<br />
sopravvivere nell’acqua e nel biofi lm negli impianti in<br />
PeXa, PVC-C e acciaio inox, ma non era rilevabile in quello<br />
con i tubi di rame. Un trend analogo è stato osservato<br />
alle temperature più alte: a 55 °C la <strong>Legionella</strong> subiva<br />
pochissime “perdite”, o addirittura ness<strong>una</strong>, nell’acqua<br />
dei tubi in PeXa, PVC-C e acciaio, mentre in quelli rame<br />
scompariva completamente.<br />
Bisogna giungere a fi no a 60 °C per osservare la completa<br />
disinfezione anche negli altri <strong>materiali</strong>. La velocità di<br />
riduzione <strong>del</strong> numero di legionelle alla temperatura di<br />
55 °C e 60 °C ha permesso di prevedere che i batteri<br />
possono parzialmente “riprendersi” negli intervalli in cui<br />
normalmente non scorre l’acqua calda: infatti durante ogni<br />
giornata l’acqua ha fl uito per 36 minuti complessivi, con<br />
un massimo di 13 minuti consecutivi (caso <strong>del</strong>la doccia)<br />
e <strong>una</strong> pausa massima di 7 ore (periodo notturno). Sulla<br />
base di questi riscontri, le conclusioni che il KIWA Water<br />
Research ha tratto sono le seguenti. Dal punto di vista <strong>del</strong>la<br />
proliferazione, la scelta <strong>del</strong> materiale non conta quando<br />
si sta al di sotto dei 25 °C per l’acqua fredda o si tiene<br />
quella calda ad un minimo di 60 °C, dal momento che la<br />
<strong>Legionella</strong> presente nell’impianto è sottoposta al controllo<br />
termico. Quando invece si è nel range <strong>del</strong>imitato da queste<br />
due temperature, il rame è il materiale migliore. Anche nel<br />
Attualità<br />
17
TECNOLOGIA<br />
caso di acqua fredda è bene tuttavia<br />
tenere nella dovuta considerazione<br />
il problema: <strong>una</strong> temperatura di 25<br />
°C può essere raggiunta e perfi no<br />
superata non solo in estate, ma anche<br />
per la vicinanza di tubi <strong>del</strong>l’acqua calda<br />
non suffi cientemente coibentati.<br />
Infatti, contrariamente all’acqua calda,<br />
la cui temperatura può essere in<br />
qualche modo controllata agendo per<br />
esempio <strong>sui</strong> comandi <strong>del</strong> boiler, con<br />
l’acqua fredda si deve solo “sperare”<br />
che l’ambiente intorno al tubo non sia<br />
caldo. Non è un caso che alcuni documenti<br />
tecnici, tra cui la EN 806-2,<br />
la norma europea sugli impianti per<br />
lìacqua negli edifi ci in pubblicazione<br />
da parte <strong>del</strong>l’Uni, raccomandino di<br />
tenere distanti i tubi <strong>del</strong> riscaldamento<br />
e quelli <strong>del</strong>l’acqua potabile, e/o di<br />
isolarli con opportune coibentazioni,<br />
per evitare le temperature “a rischio”.<br />
Per quanto riguarda le alte temperature<br />
la differenza di tra 55 °C (ness<strong>una</strong><br />
legionella nei tubi di rame) e 60 °C<br />
(ness<strong>una</strong> legionella negli altri <strong>materiali</strong>)<br />
non è di poco conto: 5 °C in meno<br />
18 Attualità<br />
da fornire nei trattamenti termici anti-legionella possono<br />
signifi care un risparmio energetico non indifferente. Non<br />
solo: se le norme impongono temperature più alte per la<br />
bonifi ca, per il rame non ci sono problemi, dal momento<br />
che l’acqua molto calda e le escursioni termiche non riducono<br />
la sua vita utile contrariamente a quanto avviene con<br />
certi <strong>materiali</strong> plastici.<br />
Conclusioni<br />
Da questi studi viene confermato come la scelta <strong>del</strong> tubo di<br />
rame per le <strong>tubazioni</strong> di acqua potabile fornisca <strong>una</strong> misura<br />
di prevenzione supplementare contro la <strong>Legionella</strong>, soprattutto<br />
nei primi anni dopo l’installazione; questo aspetto<br />
deve essere considerato soprattutto nei progetti di strutture<br />
molto grandi e con impianti ramifi cati, dove la proliferazione<br />
è più probabile e le operazioni di bonifi ca e pulizia<br />
risultano più diffi cili: scuole, hotel, carceri, edifi ci pubblici,<br />
centri commerciali e soprattutto strutture ospedaliere. In<br />
quest’ultimo caso, la scelta <strong>del</strong> tubo di rame in funzione<br />
anti-legionella da parte dei progettisti e <strong>del</strong>le direzioni tecniche<br />
sanitarie avviene già: a conoscenza di chi scrive, gli<br />
esempi più recenti in ordine di tempo sono il Policlinico<br />
<strong>del</strong> Campus Biomedico di Roma -Trigoria e il nuovo monoblocco<br />
<strong>del</strong>l’Ospedale Mellini di Chiari (BS).<br />
Si ringraziano Angela Vessey (CDA-UK) e Paul Bequevort<br />
(Copper Benelux) per la collaborazione.<br />
1 Policlinico <strong>del</strong> Campus Biomedico di Roma-Trigoria: dettaglio di raccordi a pressare in rame<br />
a “T”, con o-ring interno in materiale adatto per acqua adibita al consumo umano (<strong>Istituto</strong> <strong>Italiano</strong><br />
<strong>del</strong> Rame).
TECNOLOGIA<br />
2 Policlinico <strong>del</strong> Campus Biomedico di Roma-Trigoria: dettaglio degli anelli principali <strong>del</strong> circuito<br />
di distribuzione in rame <strong>del</strong>l’acqua calda e fredda sanitaria (<strong>Istituto</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>del</strong> Rame).<br />
Bibliografi a<br />
KWR 06.110 July 2007 F.I.H.M.<br />
Oesterholt, H. R. Veenendaal and Prof.<br />
Dr. D. van der Kooij: “Infl uence of the<br />
water temperature on the growth of<br />
<strong>Legionella</strong> in a test piping installation<br />
with different piping materials” KWR<br />
02.090 February 2003 D. van der Kooij,<br />
J. S. Vrouwenvelder, H.R. Veenendaal:<br />
“Invloed van leidingmaterialen op<br />
biofi lmvorming en groei van <strong>Legionella</strong>-bacteriën in een<br />
proefl eidinginstallatie” (“Infl uence of pipematerial in<br />
biofi lm formation and growth of <strong>Legionella</strong> bacteria in a test<br />
pipe installation.” EN 806-2 : “Specifi cation for installations<br />
inside buildings conveying water for human consumption<br />
- Part 2: Design” M. Crespi: “Batteriostaticità. Il rame in<br />
ospedale”, Tecnica Ospedaliera, n. 8-2007 M. Crespi:<br />
“Il tubo di rame contro la legionella”, GT-Il Giornale <strong>del</strong><br />
Termoidraulico, n. 3-2004<br />
Attualità<br />
19