Il Diario di Paolo - Associazione FIDES ONLUS
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06-05-92 ore 14.45<br />
La Marica prendeva le forbici e incominciava la sua opera, Carlo Alberto si sedeva, ma non sapeva<br />
ancora a cosa andava incontro, risultato finale: taglio pazzesco, atroce, manco i pazzi, insomma uno<br />
schifo totale.<br />
06-05-92<br />
In questi giorni sono andato a casa, a me sembra che mia madre sia ancora lì ad aspettarmi come<br />
sempre, ogni volta che vado in casa piango molto, e nello stesso tempo mi sento più caricato per<br />
quello che sto facendo per me in comunità.<br />
18-05-92<br />
<strong>Il</strong> tempo sta passando velocemente, e mi accorgo che in questi mesi sono cambiato.<br />
Vorrei tornare a casa e stare vicino a mio padre e a mia madre; qui a Ca’ nostra è bellissimo starci,<br />
ma la famiglia è quella che a me in questo momento manca. Penso sempre a mia madre, è lei che mi dà<br />
la forza <strong>di</strong> fare tutto questo, <strong>di</strong> resistere e <strong>di</strong> non arrabbiarmi quasi mai: ci sono cose che è meglio<br />
che io non veda, altrimenti non sarei più qui, tanto non serve a niente, io comunque sto alle regole, gli<br />
altri facciano quello che vogliono, rispondano come vogliono, io so che ho bisogno <strong>di</strong> questa gente e la<br />
rispetterò sempre.<br />
29-05-92<br />
Ogni tanto penso al passato, a quello che avrei potuto fare se non conoscevo la droga.<br />
Divento nervoso a pensare a quello che ho rinunciato. La vita che sto facendo adesso mi sod<strong>di</strong>sfa<br />
abbastanza, anche se non so ancora bene quello che potrò fare quando uscirò <strong>di</strong> qui, spero che il<br />
Padre mi tenga qui il più a lungo possibile.<br />
Ho ancora dei momenti <strong>di</strong> scoraggiamento che però non influiscono assolutamente sul mio carattere,<br />
cerco sempre <strong>di</strong> reagire subito, perché so che sono pensieri del momento e che passano<br />
velocemente.<br />
Continuo ogni giorno a pensare a mia madre, mi viene un’ansia incre<strong>di</strong>bile, piango senza accorgermene,<br />
mi ricordo ancora il profumo della sua pelle quando era in ospedale.<br />
Appena mi vedeva scoppiava a piangere, sapeva <strong>di</strong> avermi salvato, era sod<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> se stessa, era<br />
un tipo combattivo, intelligente. Pensava sempre agli altri, tutto quello che aveva lo metteva a<br />
<strong>di</strong>sposizione degli altri.<br />
Mia madre aveva pochi amici ma buoni, perché è sempre stata una persona che <strong>di</strong>ceva le cose come<br />
erano e, soprattutto, le <strong>di</strong>ceva in faccia, è per questo che aveva pochi amici.<br />
02-06-92<br />
Oggi piove e c’è vento forte, giornate come questa mettono addosso un po’ <strong>di</strong> tristezza e io<br />
naturalmente penso a mia madre.<br />
Se potesse essere ancora viva, sarebbe fantastico!<br />
Queste sono le persone a cui mia madre ha voluto affidarmi e che rispettava molto: Angelina, Russo,<br />
Padre, dott. Tosi, Elena, Piero.<br />
Io cercherò <strong>di</strong> rispettarle come faceva mia madre, anche se queste persone non hanno avuto modo <strong>di</strong><br />
conoscerla, mia madre parlava sempre <strong>di</strong> loro e mi <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> ascoltarle per cercare <strong>di</strong> farmi<br />
cambiare.<br />
PS: credo <strong>di</strong> essere cambiato un po’, mi state facendo capire che vale la pena <strong>di</strong> vivere in qualunque<br />
situazione uno si trovi,<br />
Grazie.<br />
A tutti voi.<br />
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