Scarica - il Portico di Novellara
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ANNO XXXI MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Giugno 2012 n.290<br />
Gregorio Paltrinieri<br />
un oro per Londra
2<br />
Terremoto e primarie<br />
L’Em<strong>il</strong>ia è in ginocchio dopo <strong>il</strong> sisma del 20 e 29 maggio e<br />
le altre scosse che non danno tregua. I danni sono <strong>di</strong> una<br />
misura mai vista dalle nostre parti. L’Em<strong>il</strong>ia è in ginocchio,<br />
stremata, ma non vinta.<br />
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dell’On. Maino Marchi<br />
Sta reagendo, con un lavoro<br />
instancab<strong>il</strong>e e chiaro negli<br />
obiettivi del Presidente<br />
della Regione e dei Sindaci,<br />
insieme al volontariato,<br />
alla protezione civ<strong>il</strong>e, alla<br />
volontà <strong>di</strong> riprendersi delle<br />
imprese e dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Il Governo è intervenuto<br />
con primi provve<strong>di</strong>menti<br />
significativi (2,5 m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> in<br />
Foto Pederzoli / Costa<br />
3 anni, oltre a misure amministrative<br />
e fiscali), mentre,<br />
contemporaneamente, è in <strong>di</strong>scussione in Parlamento <strong>il</strong> decreto legge che<br />
riforma la protezione civ<strong>il</strong>e.<br />
Occorrerà un lavoro parlamentare del PD, insieme ad Errani, ai Sindaci e alle<br />
Province, per migliorare e perfezionare questi provve<strong>di</strong>menti. C’è un punto che<br />
però vorrei sottolineare.<br />
Anche sul terremoto si misura la <strong>di</strong>fferenza tra <strong>il</strong> Governo Berlusconi e <strong>il</strong> Governo<br />
Monti. Berlusconi ha vissuto <strong>il</strong> terremoto <strong>di</strong> L’Aqu<strong>il</strong>a come un’occasione per acquisire<br />
<strong>il</strong> consenso. All’inizio c’è riuscito: la sua punta più alta <strong>di</strong> consenso l’ha<br />
avuta alle europee ed amministrative del giugno 2009, subito dopo quel terremoto.<br />
Poi si è visto che “sotto <strong>il</strong> fondotinta niente”. O meglio: la cricca e <strong>il</strong> nulla per i<br />
citta<strong>di</strong>ni. Oltre 10 m<strong>il</strong>iar<strong>di</strong> fermi e non ut<strong>il</strong>izzati e L’Aqu<strong>il</strong>a rischia <strong>di</strong> morire definitivamente.<br />
Si è voluto concentrare i poteri e toglierli ai Comuni e Provincia.<br />
Per l’Em<strong>il</strong>ia le cose vanno <strong>di</strong>versamente: provve<strong>di</strong>menti nazionali concertati con<br />
la Regione, poteri a Regione, Province e Comuni. Anche così sarà una partita<br />
tutta in salita, ma giocab<strong>il</strong>e. Ce la faremo. Si è visto un Governo che ha cercato <strong>di</strong><br />
affrontare i problemi, non <strong>di</strong> approfittare delle <strong>di</strong>sgrazie per costruire consenso.<br />
Anche da questa vicenda emerge l’importanza della qualità <strong>di</strong> chi governa.<br />
--------- ----------- ---------<br />
Parma ci <strong>di</strong>ce che c’è una parte del Paese <strong>di</strong>sposta a tutto purché non governi<br />
<strong>il</strong> centrosinistra. L’Italia non ha bisogno <strong>di</strong> un governo qualunque, ma <strong>di</strong> un<br />
governo che sappia affrontare le sfide tremende della ricostruzione economica,<br />
democratica e, nelle nostre terre, anche materiale e psicologica del Paese.<br />
Ci vuole chi sappia governare.<br />
Bersani è la persona giusta per questa sfida. Potrebbe essere <strong>il</strong> can<strong>di</strong>dato del PD<br />
e della nostra coalizione senza nessun altro passaggio, nel rispetto dello Statuto<br />
del PD.<br />
Ha però capito che in un Paese politicamente terremotato “tocca a noi giocarcela<br />
e colmare <strong>il</strong> vuoto tra <strong>il</strong> desiderio <strong>di</strong> essere comunità e l’impossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> esserlo”.<br />
Per questo motivo ha deciso e proposto al partito le primarie.<br />
Spero che i Democratici sappiano usarle bene per <strong>il</strong> futuro del Paese, più che per<br />
l’ambizione <strong>di</strong> qualcuno.<br />
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L’impegno del Partito Democratico<br />
dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna per i colpiti dal sisma<br />
Il Partito Democratico dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna si è da subito messo a <strong>di</strong>sposizione delle<br />
comunità colpite dal sisma organizzando, anche su in<strong>di</strong>cazione della Protezione<br />
Civ<strong>il</strong>e, la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> volontari, la raccolta <strong>di</strong> materiale e fornendo, ad<br />
oggi, oltre una trentina <strong>di</strong> strutture delle feste per l’accoglienza, la <strong>di</strong>stribuzione pasti<br />
e altre attività ut<strong>il</strong>i.<br />
In più ha attivato un conto corrente per raccogliere le donazioni a favore del vanno<br />
versate sul conto corrente IT02N0312702410000000001494 presso UNIPOL BAN-<br />
CA, intestato ‘Emergenza Terremoto Em<strong>il</strong>ia-Romagna - Partito Democratico Em<strong>il</strong>ia-<br />
Romagna’. Alle ore 13.00 del 5 giugno, la cifra raccolta dal PD dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />
ha toccato quota 222.254 euro e i bonifici da parte <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni, gruppi, associazioni,<br />
circoli e feste del PD continuano ad aggiungersi ai 1168 giunti sino ad ora.<br />
La somma che sarà raccolta dal PD regionale verrà interamente devoluta ai comuni,<br />
in accordo con la Regione, <strong>il</strong> cui presidente Errani è stato nominato Commissario<br />
per l’emergenza.<br />
Le Unioni provinciali del PD proseguiranno <strong>il</strong> loro impegno anche dopo la prima fase<br />
dell’emergenza, attraverso una particolare forma <strong>di</strong> “adozione” dei comuni colpiti<br />
dal terremoto. Tutte le Feste democratiche devolveranno parte dei loro incassi alle<br />
zone terremotate; saranno organizzate sottoscrizioni; raccolte <strong>di</strong> materiale; verificate<br />
le <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> alloggi; coinvolte le associazioni che operano nelle province; assicurata<br />
una costante presenza dei volontari democratici, con un’attenzione particolare<br />
alle fasce più deboli della popolazione: bambini e anziani. Per le cucine e i ristoranti<br />
delle Feste democratiche <strong>di</strong> tutta la regione sarà poi acquistato <strong>il</strong> parmigiano-reggiano<br />
proveniente dai caseifici colpiti dal sisma.<br />
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<strong>di</strong> Marco V<strong>il</strong>la<br />
Anche in occasione dell’ultimo terre-<br />
foto Pederzoli Costa<br />
moto <strong>il</strong> volontariato locale ha risposto<br />
presente. Sono tanti i novellaresi<br />
impegnati nell’aiuto delle popolazioni<br />
colpite dal sisma. Naturalmente ad<br />
intervenire per primi sono stati quelli<br />
della Croce Rossa, recentemente sono<br />
stati impegnati nel campo degli sfollati<br />
a Reggiolo. Il compito non è fac<strong>il</strong>e<br />
oltre a servire i pasti, aprire un ambulatorio<br />
e una farmacia, e assistenza<br />
ai più deboli ci sono state <strong>di</strong>fficoltà<br />
impreviste: anziani non autosufficienti<br />
abbandonati dalle badanti, nervi a<br />
fior <strong>di</strong> pelle che causano tensioni tra<br />
<strong>di</strong>versi gruppi, finti bisognosi ma anche<br />
persone in reale <strong>di</strong>fficoltà che si<br />
vergognavano <strong>di</strong> chiedere aiuto.<br />
Altre realtà associative si stanno impegnando in attività <strong>di</strong> assistenza altrettanto ut<strong>il</strong>i. Di<br />
quella attivata dal nostro giornale o <strong>di</strong> quella sostenuta dal PD leggete in altre pagine del<br />
giornale. Il CT9 su richiesta della protezione civ<strong>il</strong>e ha attivato un ponte per <strong>il</strong> pane. Tutte<br />
le mattina si acquistano 100 ch<strong>il</strong>i <strong>di</strong> pane dai fornai <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> per portarli nei comuni<br />
modenesi più colpiti. A questa attività hanno collaborato altre realtà locali come la pro<br />
loco, l’Arginone e Max Dev<strong>il</strong> L’iniziativa è servita anche per avere contatti affidab<strong>il</strong>i con le<br />
zone colpite e iniziare ad impostare azioni solidali <strong>di</strong> più lungo respiro. Sono state recuperate<br />
scrivanie e mob<strong>il</strong>i per le strutture <strong>di</strong> assistenza e soprattutto è partita l’operazione <strong>di</strong><br />
incontro tra richieste ed offerte. Si sa che in queste occasioni la grande <strong>di</strong>fficoltà è <strong>di</strong> non<br />
<strong>di</strong>sperdere in operazioni inut<strong>il</strong>i la generosità dei citta<strong>di</strong>ni. Così è nata la ma<strong>il</strong>: terremoto.<br />
re@gma<strong>il</strong>.com e <strong>il</strong> sito CT9.it Chi vuole offrire beni, servizi e <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> tempo, sempre<br />
a titolo gratuito non sono previsti rimborsi o compensazioni economiche, può usare<br />
questo canale per scoprire le reali esigenze dei terremotati. Un progetto <strong>di</strong> ancor più lungo<br />
respiro, da definire nei dettagli con le autorità locali, è la costituzione <strong>di</strong> un piccolo laboratorio<br />
artigianale. Un modo per dare autonomia e tenere occupate le persone colpite dal<br />
sisma. Anche i musicisti novellaresi: Paolo Montanari, Bengi e i Rid<strong>il</strong>lo, Gianluca Tagliavini,<br />
Sara Bertolotti si esibiranno in un concerto <strong>di</strong> beneficenza.<br />
A queste attività sul campo andrebbero aggiunte le tante raccolte fon<strong>di</strong>, tra le quali<br />
quella promossa dal nostro mens<strong>il</strong>e a favore della comunità <strong>di</strong> Sant’Agostino (FE), cene<br />
<strong>di</strong> finanziamento, collette tra amici che si stanno tenendo in tutto <strong>il</strong> territorio comunale.<br />
Infine va raccontato lo sforzo del tempio Sikh <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>. Non solo dà ospitalità a molti<br />
sfollati, ma anche loro si recano nei comuni colpiti con piccole cucine da campo. Un’immagine<br />
che ha colpito molti inviati dei gran<strong>di</strong> giornali.<br />
Senz’altro ci sono state altre importanti iniziative <strong>di</strong> cui questo breve articolo non ha dato<br />
conto. Segnalatecele e saranno pubblicate nel prossimo numero del <strong>Portico</strong>.<br />
Purtroppo anche <strong>il</strong> nostro comune ha pagato un piccolo ma doloroso tributo al terremoto.<br />
Ad oggi si contano 16 sfollati e gravi danni ad alcune aziende agricole della zona. Invitiamo<br />
i generosi Novellaresi ad occuparsi anche <strong>di</strong> loro e <strong>di</strong> tenerli presenti anche quando i<br />
gran<strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> comunicazione si saranno <strong>di</strong>menticati delle vicende.<br />
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Sant’Agostino (FE) colpita dal terremoto<br />
Non si poteva far finta <strong>di</strong> nulla, Io credo che avremmo <strong>di</strong>mostrato scarsa sensib<strong>il</strong>ità<br />
nei confronti delle popolazioni colpite e <strong>di</strong> tutti coloro che già in passato, in occasione<br />
<strong>di</strong> altri drammatici eventi sismici, inondazioni, ecc (Serravalle <strong>di</strong> Chienti, S.Giuliano<br />
<strong>di</strong> Puglia, Alba) hanno sempre raccolto gli appelli lanciati dal <strong>Portico</strong>, <strong>di</strong>mostrando<br />
grande vicinanza, generosità e solidarietà. Lo scorso 20 maggio, e successivamente<br />
<strong>il</strong> 29, la terra ha tremato causando morti e gravi danni ad abitazioni, strutture pubbliche,<br />
capannoni industriali e artigianali, con migliaia <strong>di</strong> sfollati, a pochi ch<strong>il</strong>ometri da<br />
noi: S.Felice sul Panaro, Medolla, Finale Em<strong>il</strong>ia, Cavezzo, Sant’Agostino <strong>di</strong> Ferrara e<br />
Mirandola i comuni più colpiti. Noi abbiamo scelto <strong>di</strong> aiutare, nel nostro piccolo, <strong>il</strong><br />
Comune <strong>di</strong> Sant’Agostino, aprendo una SOTTOSCRIZIONE POPOLARE. Le somme<br />
che riusciremo a raccogliere, al termine della sottoscrizione saranno consegnate al<br />
Sindaco del Comune <strong>di</strong> Sant’Agostino. Un gesto piccolo ma, io credo, signifìcativo,<br />
quale segno tangib<strong>il</strong>e della solidarietà dei novellaresi.<br />
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Terrore e Tremore<br />
Terrore. Sì<br />
non si trova una parola<br />
che sia peggiore<br />
con la grave aggiunta<br />
del tremore osc<strong>il</strong>lante<br />
che passa ogni fibra<br />
<strong>di</strong> un vascello in balia<br />
che noi siamo<br />
nel fracasso della terra<br />
che urta la crosta<br />
su cui poggiamo.<br />
Traballano come foto sfuocate<br />
le case chiese campan<strong>il</strong>i<br />
i vecchi fien<strong>il</strong>i devastati<br />
le crepe si allargano<br />
tra le mura del nervi<br />
dentro <strong>di</strong> noi andando<br />
<strong>il</strong> pensiero <strong>di</strong>retto a quelli<br />
che più non hanno<br />
che <strong>il</strong> cielo come tetto.<br />
--- --- --- --- --- --- --- ---<br />
Secoli <strong>di</strong> storia decenni<br />
<strong>di</strong> vita attiva e produttiva<br />
finiti nella polvere<br />
un attimo eterno<br />
<strong>di</strong> prometeica nullità<br />
no, non possiamo cedere<br />
all’irruzione bruta della vanità<br />
<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio non cada<br />
sulle vite martoriate<br />
sulle morti<br />
che non dovevano esserci<br />
in un’Italia settima<br />
o ottava fra le potenze<br />
industriali del globo<br />
questa la rabbia<br />
del resto taci<br />
musa inquieta vedendo<br />
l’arte ridotta a sabbia<br />
come spente braci<br />
Roberto Dall’Olio<br />
Immagini scattate da Pederzoli Graziano e Bianca Costa nel paese <strong>di</strong> Finale Em<strong>il</strong>ia<br />
Le cause dei terremoti in Em<strong>il</strong>ia<br />
L’origine sembra essere lo scontro tra le placche africane e euro asiatiche ma allo<br />
stato attuale delle conoscenze non è possib<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ire quanto dureranno le scosse<br />
e se è un fenomeno destinato a ripetersi.<br />
Dopo la prima scossa forte del 20 maggio (5,9 <strong>di</strong> magnitudo<br />
della scala Richter) si è passati al 29 maggio con una magnitudo<br />
<strong>di</strong> 5,8, poi, <strong>il</strong> 3 giugno al livello 5,1, ma con molta<br />
preoccupazione in più perché questo sisma sembra non<br />
finire mai. Poi ancora una scossa <strong>di</strong> terremoto <strong>di</strong> magnitudo<br />
4.5 <strong>il</strong> 6 giugno con epicentro questa volta al largo <strong>di</strong> Ravenna,<br />
oltre allo sciame sismico, fatto <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> scosse <strong>di</strong><br />
me<strong>di</strong>a e bassa intensità che ininterrottamente continuano<br />
a scuotere la terra em<strong>il</strong>iana dal 20 maggio.<br />
In più a inizio 2012 si sono verificate delle scosse molto<br />
intense, <strong>di</strong> magnitudo 4,9 e 5,4 <strong>il</strong> 25 gennaio ed <strong>il</strong> 27 gennaio<br />
rispettivamente nella bassa reggiana e sull’Appennino<br />
in provincia <strong>di</strong> Parma. Questa concentrazione <strong>di</strong> movimenti<br />
tellurici in Em<strong>il</strong>ia è davvero anomala?<br />
L’origine comune a tutti questi eventi sismici sembra essere<br />
lo scontro tra le placche della crosta terrestre, quella africana<br />
contro quella eurasiatica. In particolare la placca dove si<br />
trovano gli Appennini sta spingendo contro la placca su<br />
cui è appoggiata la Pianura Padana. Dallo scontro si genera<br />
energia che si libera con <strong>il</strong> terremoto. La conseguenza è un<br />
accorciamento della Pianura Padana da Nord a Sud: qualche<br />
m<strong>il</strong>limetro all'anno che tra alcuni m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> anni porterà la<br />
pianura a sprofondare sotto la catena alpina.<br />
Fino al 2003, quando si è comp<strong>il</strong>ata l’ultima carta del pericolo<br />
sismico, l’Em<strong>il</strong>ia era considerata tra le aree a bassa<br />
sismicità, ma poi scalò la classifica del pericolo fino alla terza<br />
categoria, ossia me<strong>di</strong>o-bassa.<br />
Gli esperti sono stati comunque colti <strong>di</strong> sorpresa dai fenomeni<br />
sismici <strong>di</strong> queste settimane, paragonab<strong>il</strong>i per entità e<br />
durata in questa zona solo ad eventi <strong>di</strong> oltre 400 anni fa.<br />
Sembra infatti che tra <strong>il</strong> 1570 e <strong>il</strong> 1574 le terre em<strong>il</strong>iane,<br />
soprattutto nella zona intorno a Ferrara, tremarono inten-<br />
<strong>di</strong> Roberto Blundetto<br />
samente e ripetutamente provocando anche allora morte<br />
e <strong>di</strong>struzione.<br />
Sulla base degli acca<strong>di</strong>menti storici accennati, gli eventi<br />
sismici <strong>di</strong> questi giorni potrebbero quin<strong>di</strong> essere configurati<br />
come degli episo<strong>di</strong> molto rari ma non unici.<br />
In Italia i terremoti stanno aumentando? Nemmeno gli<br />
esperti riescono ad essere particolarmente precisi, ma<br />
tendono a dare una valutazione attraverso <strong>il</strong> calcolo della<br />
ricorrenza nel breve periodo dei terremoti cosiddetti <strong>di</strong><br />
"grande intensità", vale a <strong>di</strong>re quelli che superano nella scala<br />
Richter i 5,5 MW. Nel nostro paese negli ultimi 10 anni, dal<br />
2002 ad oggi, gli episo<strong>di</strong> classificab<strong>il</strong>i in questa categoria<br />
sono stati 6. Di questi 6, 3 sono avvenuti in Em<strong>il</strong>ia nel<br />
2012: 2 sono quelli del 20 e del 29 maggio, <strong>il</strong> terzo quello<br />
<strong>di</strong> Parma del 27 gennaio.<br />
Per rispondere a questa domanda è stata avanzata un’altra<br />
teoria sulle cause <strong>di</strong> questi eventi, escludendo quin<strong>di</strong> che si<br />
tratti <strong>di</strong> terremoti naturali.<br />
In base a questa teoria la responsab<strong>il</strong>ità – almeno parziale –<br />
va in<strong>di</strong>viduata nel fracking, la perforazione idraulica condotta<br />
attraverso l'iniezione <strong>di</strong> acqua ad elevata pressione. Ma<br />
secondo <strong>il</strong> Dipartimento <strong>di</strong> Scienze della terra dell'Università<br />
<strong>di</strong> Modena e Reggio Em<strong>il</strong>ia, nessuna attività dell'uomo<br />
(sondaggi, perforazioni, prelievi <strong>di</strong> idrocarburi, prelievi <strong>di</strong><br />
acqua eccetera) può creare o indurre terremoti <strong>di</strong> intensità<br />
pari a quelli avvenuti.<br />
Ad oggi la risposta alla domanda se la concentrazione <strong>di</strong><br />
movimenti tellurici in Em<strong>il</strong>ia è anomala non c’è. Purtroppo<br />
i terremoti non si possono ancora prevedere perchè si tratta<br />
<strong>di</strong> sistemi caotici <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e comprensione, ma la memoria<br />
ci deve aiutare a prevenirli.
Carissimi lettori, quest’oggi mi trovo ad affrontare un<br />
tema quanto mai ut<strong>il</strong>e a tutti noi: imparare a leggere<br />
le fessure e le crepe che si sono formate nelle nostre<br />
case con gli ultimi eventi sismici che hanno colpito la<br />
nostra zona.<br />
Le fessure che possiamo incontrare possono essere<br />
<strong>di</strong> tipo superficiale oppure passanti: quelle superficiali<br />
sono molto meno pericolose rispetto alle altre. Sono<br />
a livello dell’intonaco e si <strong>di</strong>ramano a ragnatela sulle<br />
nostre pareti. Queste non vanno ad intaccare le strutture<br />
portanti ma sono un semplice <strong>di</strong>staccamento del<br />
materiale in superficie, tinteggio o intonaco.<br />
Le fessure passanti invece sono molto più preoccupanti.<br />
In gergo popolare si chiamano “crepe” e sono<br />
degne <strong>di</strong> interesse quando superano i 2-3 mm.<br />
Le riconoscete perché sono molto scure all’interno e<br />
molto profonde. La cosa fondamentale è valutare in<br />
quale parte strutturale si sono formate.<br />
Abbiamo anche una terza tipologia <strong>di</strong> fessure: quelle<br />
che apparentemente sono a livello superficiale dell’intonaco<br />
ma nascondono una netta spaccatura a livello<br />
strutturale. Sono più complesse da in<strong>di</strong>viduare ma con<br />
un piccolo saggio in un punto strategico, è possib<strong>il</strong>e<br />
togliersi ogni dubbio. Con l’aiuto <strong>di</strong> un cacciavite e un<br />
martello possiamo fare una piccola apertura in corrispondenza<br />
della “crepa “ sospetta. Basta effettuare un<br />
saggio <strong>di</strong> uno o due centimetri <strong>di</strong> larghezza e togliere<br />
l’intonaco in superficie per capire se la nostra fessura<br />
è solo a livello superficiale o se nasconde altre problematiche.<br />
Fessura muro-p<strong>il</strong>astro: questo genere <strong>di</strong> rottura è tipica<br />
quando ci sono due <strong>di</strong>versi materiali affiancati come<br />
muratura e cemento armato. Generalmente non creano<br />
troppo problemi in fase <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità sismica ma in<br />
presenza <strong>di</strong> scosse importanti e ripetute possono provocare<br />
<strong>di</strong>stacco e <strong>di</strong>somogeneità nell’apparato ed<strong>il</strong>izio<br />
quin<strong>di</strong> perdere <strong>il</strong> comportamento scatolare dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />
cosa fondamentale per una resistenza sismica e<br />
sicurezza.<br />
Fessura trave-solaio: queste fessure, generalmente<br />
orizzontali, possono presentarsi in corrispondenza<br />
dell’innesto del solaio nel cordolo oppure sul cordolo<br />
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Molto più pericolosa quella sul cordolo perché la parte<br />
in cemento che regge la struttura si presenta spaccata<br />
quin<strong>di</strong> priva <strong>di</strong> resistenza. In questo caso non esitate<br />
a far controllare la vostra casa. Se la fessura è in<br />
corrispondenza dell’innesto tra solaio e muratura, può<br />
essere generata da due problemi: l’unione <strong>di</strong> due materiali<br />
<strong>di</strong>versi oppure un <strong>di</strong>staccamento strutturale. In<br />
fase <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità del sottosuolo, questo genere <strong>di</strong> lesioni<br />
è problematico ma fac<strong>il</strong>mente risolvib<strong>il</strong>e. In fase <strong>di</strong><br />
movimento geologico invece l’intervento <strong>di</strong> ripristino è<br />
piuttosto urgente perché viene meno <strong>il</strong> comportamento<br />
strutturale dell’e<strong>di</strong>ficio quin<strong>di</strong> si perde <strong>il</strong> concetto base<br />
dell’antisismicità.<br />
Fessure agli angoli delle finestre: queste lesioni sono<br />
tipiche del sisma. Se superficiali e abbastanza corte (circa<br />
5-10 cm non c’è pericolo <strong>di</strong> crollo ma se sollecitate<br />
con nuove scosse potrebbero peggiorare e <strong>di</strong>ventare<br />
più pericolose. Consiglio comunque <strong>di</strong> farle visionare<br />
da un occhio esperto.<br />
Fessure nel centro delle pareti: se queste sono <strong>di</strong> tipo<br />
passante <strong>il</strong> problema è importante perché significa che<br />
la muratura ha completamente perso aderenza tra malta<br />
e mattone quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> carico della copertura e <strong>di</strong> tutto<br />
quello che sta sopra alla crepa è mal <strong>di</strong>stribuito. Consiglio<br />
anche in questo caso un controllo imme<strong>di</strong>ato.<br />
Quali sono i prossimi passi?<br />
Nel caso <strong>di</strong> fessure superficiali basterà ripristinare l’intonaco<br />
dove necessario. Nel caso invece <strong>di</strong> fessure passanti<br />
sarà necessario valutare, caso per caso, la necessità<br />
<strong>di</strong> catene, tiranti, tasselli chimici, paretine armate o<br />
interventi <strong>di</strong> cuci-scuci. E’ cura del progettista e dell’impresa<br />
consigliarvi <strong>il</strong> miglior rime<strong>di</strong>o ma ricordate: l’e<strong>di</strong>ficio<br />
è come <strong>il</strong> corpo umano, quando è malato non si<br />
ha sempre una cura certa, si cerca la cura migliore alla<br />
malattia valutando tutti i sintomi e le cause nascoste. E’<br />
necessario essere lungimiranti nel valutare “la malattia”<br />
e la “giusta cura”. Consiglio comunque, in caso <strong>di</strong> fessure<br />
passanti, <strong>di</strong> installare qualche puntello provvisorio<br />
in attesa <strong>di</strong> un controllo da parte dell’ente competente<br />
o del responsab<strong>il</strong>e tecnico ab<strong>il</strong>itato. Un Archisaluto e un<br />
in bocca al lupo a tutti.<br />
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Fessura passante (grave)<br />
Fessura muro-p<strong>il</strong>astro (grave)<br />
Fessura trave-solaio (grave)<br />
Fessura centro parete (caso limite)<br />
Trave puntellata<br />
VILLETTE A SCHIERA + CASE SINGOLE + TERRENO<br />
Via Ver<strong>di</strong> - Rolo (RE)<br />
TERRENO ARTIGIANALE (loc. S.Giulia)<br />
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5
6<br />
L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con <strong>il</strong> pubblico<br />
0522/662733<br />
• IMPIANTI CIVILI - INDUSTRIALI<br />
• RISCALDAMENTO<br />
• CONDIZIONAMENTO<br />
• ENERGIE ALTERNATIVE<br />
• SANITARIO<br />
Foto Pederzoli / Costa<br />
SOSPESI FINO AL 30 SETTEMBRE GLI ADEMPI-<br />
MENTI E OBBLIGHI TRIBUTARI<br />
Per le persone fisiche e giuri<strong>di</strong>che (anche in qualità<br />
<strong>di</strong> sostituti d’imposta) residenti a <strong>Novellara</strong> (o aventi<br />
sede legale o operativa) sono sospesi i termini <strong>di</strong><br />
versamenti e degli adempimenti tributari (IMU compreso)<br />
scadenti nel periodo tra <strong>il</strong> 20/05/2012 e <strong>il</strong><br />
30/06/2012. IMPORTANTE : Nulla vieta, per chi preferisce<br />
pagare regolarmente le prime rate delle imposte<br />
a procedere seguendo le scadenze già comunicate<br />
dal Comune <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>, per evitare <strong>di</strong> dover<br />
versare (probab<strong>il</strong>mente nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre) tutto<br />
in un’unica rata. Per maggiori dettagli consultare la<br />
pagina IMU ON LINE del sito del Comune <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>.<br />
ESENZIONE TICKETS SANITARI<br />
I residenti e lavoratori del Comune <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> rimasti<br />
senza impiego a causa delle aziende danneggiate,<br />
sono esentati dal pagamento del ticket per<br />
visite, esami specialisti e farmaci. A chi ha dovuto<br />
lasciare la propria abitazione è poi assicurata, nelle<br />
località provvisoria, l’assistenza primaria senza alcun<br />
onere. In entrambi i casi basta esibire un documento<br />
<strong>di</strong> identità che certifichi <strong>il</strong> Comune <strong>di</strong> residenza.<br />
ICI 2011: come regolarizzarla<br />
Se non hai pagato entro i termini previsti l’imposta<br />
ICI 2011 verranno applicate le sanzioni monetarie<br />
(<strong>il</strong> 30% in più), ma si può limitare <strong>il</strong> danno rivolgendosi<br />
all’Ufficio Tributi o ad un CAAF PRIMA <strong>di</strong><br />
effettuare <strong>il</strong> versamento per fare un ravve<strong>di</strong>mento<br />
operoso, altrimenti la sanzione sarà del 30% oltre<br />
agli interessi legali dell’1,50%. Attenzione: per <strong>il</strong><br />
mancato pagamento del saldo I.C.I. per l’anno 2011<br />
puoi ravvederti entro <strong>il</strong> 31 luglio 2012 e la sanzione<br />
sarà del 3,75% dell’imposta dovuta più gli interessi<br />
legali (dell’1,50% fino al 31.12.2011 e del 2,50%<br />
dall’1.1.2012).<br />
• ARREDO BAGNO<br />
• SERVIZIO ASSISTENZA<br />
NOVELLARA (RE)<br />
via P. Mascagni, 10 fax 0522/654699<br />
Ema<strong>il</strong>: info@sainsrl.it<br />
BONIFICA: FABBRICATI RURALI<br />
Con deliberazione n. 202 del 19/5/2010 è stato <strong>di</strong>sposto<br />
<strong>di</strong> assoggettare i fabbricati che abbiano mantenuto<br />
<strong>il</strong> requisito <strong>di</strong> ruralità a contribuzione quantificata<br />
in base agli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> beneficio previsti per i<br />
terreni a cui sono asserviti.<br />
Le domande per ottenere l’aggiornamento degli in<strong>di</strong>ci<br />
tecnici al fine del calcolo del contributo <strong>di</strong> bonifica<br />
dovranno essere presentate presso le organizzazioni<br />
<strong>di</strong> categoria agricole o presso l’urp <strong>di</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
entro <strong>il</strong> 31 agosto <strong>di</strong> ogni anno ed avrà valore<br />
dall’anno successivo.<br />
ESENZIONE CANONE RAI OVER 75 ANNI<br />
Per avere <strong>di</strong>ritto all’esenzione occorre:<br />
- aver compiuto 75 anni <strong>di</strong> eta’ entro <strong>il</strong> termine <strong>di</strong><br />
pagamento del canone;<br />
- non convivere con altri soggetti <strong>di</strong>versi dal coniuge<br />
titolari <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to proprio;<br />
- possedere un red<strong>di</strong>to che unitamente a quello<br />
del proprio coniuge convivente, non sia superiore<br />
complessivamente ad euro 516,46 per tre<strong>di</strong>ci<br />
mens<strong>il</strong>ita’ (euro 6.713,98 annui).<br />
Le domande dovranno essere effettuate secondo le<br />
modalità specificate nel sito www.agenziaentrate.<br />
gov.it o reperib<strong>il</strong>i nelle se<strong>di</strong> dell’Agenzia delle Entrate.<br />
BONUS FISCALE PER L’ACQUISTO DI GASOLIO E<br />
GPL AD USO RISCALDAMENTO<br />
Resta in vigore la delibera <strong>di</strong> Consiglio Comunale<br />
numero 22 del 29 apr<strong>il</strong>e 2010 che in<strong>di</strong>vidua le zone<br />
non metanizzate per cui è possib<strong>il</strong>e richiedere ed<br />
usufruire del bonus gas/metano per <strong>il</strong> riscaldamento<br />
ad uso residenziale. Sul sito del Comune, alla voce<br />
“Guida ai servizi: proce<strong>di</strong>menti e modulistica” basterà<br />
inserire nella casella “parola nel titolo” zone non<br />
metanizzate per capire se l’e<strong>di</strong>ficio per cui si richiede<br />
lo sgravio rientra nella fascia non metanizzata, ossia<br />
se lo stesso è posto a più <strong>di</strong> 70 metri dalla più<br />
vicina conduttura gas . Attraverso una <strong>di</strong>chiarazione<br />
sostitutiva dell’atto <strong>di</strong> notorietà (corredata da fotocopia<br />
<strong>di</strong> un documento d’identità) sempre scaricab<strong>il</strong>e<br />
dal sito internet, da presentare alla <strong>di</strong>tta fornitrice del<br />
combustib<strong>il</strong>e sarà possib<strong>il</strong>e per ottenere lo stesso a<br />
prezzo agevolato.<br />
PERMESSI DI COSTRUIRE - ADEMPIMENTI IN<br />
MATERIA ANTIMAFIA CON L’ENTRATA IN VIGO-<br />
RE ART. 12 L.R. 11/2010<br />
A partire dal 21 maggio i soggetti interessati al r<strong>il</strong>ascio<br />
del permesso <strong>di</strong> costruire dovranno, al momento<br />
della presentazione dell’inizio lavori consegnare:<br />
1) l’idoneità tecnica <strong>di</strong> cui all’articolo 90, comma 9,<br />
lettere a) e b) del decreto legislativo n. 81 del 2008,<br />
e una <strong>di</strong>chiarazione attestante tale avvenuta verifica;<br />
2) la documentazione attestante l’insussistenza delle<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui all’articolo 10 della legge 31 maggio<br />
1965, n. 575, attualmente ai sensi dell’art. 67 del<br />
DLgs n. 159/2011, nei confronti delle imprese esecutrici<br />
dei lavori oggetto del permesso <strong>di</strong> costruire<br />
<strong>il</strong> certificato <strong>di</strong> iscrizione alla Camera <strong>di</strong> Commercio<br />
con la <strong>di</strong>citura antimafia o, in alternativa, quello r<strong>il</strong>asciato<br />
<strong>di</strong>rettamente dalle Prefetture.<br />
FORNI - TURNI DI chiusura ESTIVa 2012<br />
Questi i turni <strong>di</strong> ferie estivi dei forni e panifici <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>:<br />
Forno al Pan in Via Cavour n. 72 dal 15 luglio<br />
al 12 agosto - Forno Currieri in Piazza Unità d’Italia<br />
n. 66 dal 13 agosto al 2 settembre – Forno Bottoli<br />
in Via I° Maggio n. 4 dall’ 8 al 28 agosto, mentre <strong>il</strong><br />
Forno Paroli in Via Cavour n. 20 e <strong>il</strong> Forno Crotti in<br />
Strada Provinciale Nord saranno aperti per tutto <strong>il</strong><br />
periodo estivo.<br />
FARMACIE - TURNI DI CHIUSURA ESTIVA 2012<br />
Informiamo sui perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> chiusura estivi delle farmacie<br />
presenti a <strong>Novellara</strong> comunicati: Farmacia Antica<br />
<strong>di</strong> Corso Garibal<strong>di</strong>, 15 dal 30 luglio all’ 11 agosto e<br />
dal 27 agosto al 01 settembre, Farmacia Nuova <strong>di</strong><br />
Corso Garibal<strong>di</strong>, 8 dal 23 al 28 luglio e dal 13 al 25<br />
agosto, Farmacia Rivi <strong>di</strong> Strada Provinciale Sud, 34<br />
dal 15 al 26 agosto.<br />
ANCH’IO PC – SOSTIENI L’INIZIATIVA<br />
Hai un computer che prende polvere in soffitta? Hai<br />
comprato un portat<strong>il</strong>e nuovo e non sai cosa fartene<br />
<strong>di</strong> quello vecchio? Puoi chiamare <strong>il</strong> NUMERO VERDE<br />
800.62.88.99 o scrivere a ritiro@anchiopc.it per donare<br />
<strong>il</strong> tuo vecchio computer. Difenderai l’ambiente<br />
e permetterai <strong>di</strong> rigenerarlo in un apparecchio nuovamente<br />
funzionante, che verrà donato a chi ne è<br />
privo. L’iniziativa è patrocinata dal Comune <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>.<br />
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La ricetta del mese<br />
a cura <strong>di</strong> Eletta e Domenico<br />
Coniglio ai semi <strong>di</strong> finocchio selvatico<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 6 persone<br />
1 coniglio intero(<strong>di</strong>sossato)<br />
3 fegatini <strong>di</strong> coniglio o pollo<br />
3 salsicce luganega<br />
2 spicchi <strong>di</strong> aglio tritati<br />
1 rametto <strong>di</strong> rosmarino tritato<br />
1 cucchiaino <strong>di</strong> semi <strong>di</strong> finocchio selvatico<br />
2 fette sott<strong>il</strong>i <strong>di</strong> pancetta<br />
purè <strong>di</strong> patate (o patate bollite)<br />
2 bicchieri <strong>di</strong> brodo <strong>di</strong> carne<br />
1 bicchiere <strong>di</strong> vino bianco<br />
olio extravergine <strong>di</strong> oliva, sale, pepe <strong>di</strong> mulinello<br />
Preparazione<br />
Pulite <strong>il</strong> coniglio eliminando eventuali residui <strong>di</strong> interiora,<br />
lavatelo, asciugatelo e <strong>di</strong>sossatelo mantenendolo intero<br />
e facendo attenzione a non forare la carne sul dorso.<br />
Se non siete capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>sossare <strong>il</strong> coniglio, chiedetene<br />
uno già <strong>di</strong>sossato al vostro macellaio <strong>di</strong> fiducia. Allargate<br />
<strong>il</strong> coniglio <strong>di</strong>sossato su un tagliere e <strong>di</strong>sponete al<br />
centro i fegatini e la salsiccia <strong>di</strong>stribuiti in f<strong>il</strong>a nel senso<br />
della lunghezza. Adagiatevi sopra le fette <strong>di</strong> pancetta e<br />
spolverizzate con <strong>il</strong> trito <strong>di</strong> aglio e rosmarino e i semi <strong>di</strong><br />
finocchio selvatico. Salate, pepate e formate una rollata.<br />
avvolgetela nella carta da forno legandola con spago.<br />
Scaldate alcuni cucchiai <strong>di</strong> olio in un capace tegame e<br />
fatevi rosolare la rollata da tutti i lati, a fiamma piuttosto<br />
vivace. Salate, pepate, irrorate con <strong>il</strong> vino bianco<br />
e lasciate sfumare completamente, finché <strong>il</strong> fondo<br />
assumerà un leggero colore ambrato. Bagnate con<br />
mezzo bicchiere <strong>di</strong> brodo, abbassate la fiamma, coprite<br />
e proseguite la cottura per circa 1 ora, aggiungendo altro<br />
brodo via via che quello precedente è stato assorbito.<br />
A cottura ultimata, f<strong>il</strong>trate <strong>il</strong> fondo <strong>di</strong> cottura. Servite<br />
la rollata a fette, preferib<strong>il</strong>mente con purè <strong>di</strong> patate o<br />
patate bollite.<br />
Programma <strong>di</strong><br />
Miss Anguria<br />
SABATO 21 LUGLIO IN PIAZZA NOVELLARA<br />
ore 18,00 Apertura Gnocco Fritto, Melonaia e stand giochi a premi<br />
Apertura Mercatino dell’ingegno<br />
Mostra macchine agricole vecchie e nuove<br />
ore 19,30 Apertura Ristorante<br />
ore 21,00 GARA DEL GRADO ZUCCHERINO<br />
ore 22,00 Notte dell’Anguria - Musiche e danze in centro<br />
DOMENICA 22 LUGLIO IN PIAZZA NOVELLARA<br />
ore 17,00 Antichi mestieri e intagliatori <strong>di</strong> anguria<br />
ore 17,30 Apertura Gnocco Fritto, Melonaia e stand giochi a premi<br />
Apertura Mercatino dell’ingegno<br />
Mostra macchine agricole vecchie e nuove<br />
ore 19,00 Sf<strong>il</strong>ata dei trattori d’epoca<br />
ore 19,30 Apertura Ristorante<br />
ore 20,30 Spettacolo con “LA STRANA COPPIA”<br />
musica con DJ<br />
ore 21,00 Sf<strong>il</strong>ata delle Miss Angurie<br />
ore 21,30 Premiazioni dei concorsi<br />
ore 22,00 Premiazione <strong>di</strong> MISS ANGURIA <strong>il</strong> cocomero più grande<br />
7
8<br />
“F<strong>il</strong>os alla Bernolda” ospiti dei Lions e<br />
della famiglia Novelli<br />
Domenica 29 apr<strong>il</strong>e <strong>il</strong> gruppo <strong>di</strong> Telefono Amico<br />
è stato ospite della Famiglia Novelli e del gruppo<br />
Lions Rocca Falcona <strong>di</strong> Fabbrico che per<br />
l’occasione hanno ricostruito nei locali dell’as<strong>il</strong>o<br />
parrocchiale attiguo alla chiesa della Bernolda<br />
la vita famigliare <strong>di</strong> una famiglia conta<strong>di</strong>na dei<br />
primi del novecento. Oltre agli arre<strong>di</strong> antichi e<br />
all’ambientazione curata e perfettamente fedele<br />
al periodo sono stati riproposti i vecchi mestieri,<br />
ovvero la f<strong>il</strong>atura della canapa, <strong>il</strong> lavoro a<br />
maglia l’impagliatura delle se<strong>di</strong>e con la “pavera”<br />
la preparazione del pane (e relativa cottura)<br />
e la lavorazione della panna per la realizzazione<br />
del burro. Il pomeriggio è stato anche allietato<br />
dalla fisarmonica <strong>di</strong> Demetrio Subazzoli e dalla<br />
bella voce <strong>di</strong> Tiziano Cuccolini.<br />
Il pomeriggio è stato molto piacevole, tanti<br />
Al Molein <strong>di</strong><br />
AUTORIPARAZIONI s.n.c.<br />
<strong>di</strong> Parmiggiani P. e Guarini A.<br />
Pneumatici delle Migliori Marche<br />
Grisen<strong>di</strong> Andrea<br />
<strong>di</strong> Emanuela Bartoli<br />
erano gli argomenti oggetto <strong>di</strong> conversazione,<br />
con<strong>di</strong>ti anche <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> e esperienze personali.<br />
Ogni tanto la musica stimolava a intonare canzoni<br />
conosciute cantate in gioventù e questo<br />
rendeva l’atmosfera carica <strong>di</strong> belle emozioni.<br />
La famiglia Novelli ha poi servito una ricca e varia<br />
merenda preparata dalle ab<strong>il</strong>i e instancab<strong>il</strong>i<br />
mani <strong>di</strong> Elisabetta. Ritornando a casa gli anziani<br />
hanno espresso grande sod<strong>di</strong>sfazione e hanno<br />
ringraziato calorosamente sia i volontari sia gli<br />
organizzatori per questo bel pomeriggio dal sapore<br />
antico.<br />
Il gruppo volontari <strong>di</strong> Telefono Amico nell’augurare<br />
a tutti una buona estate ricorda che <strong>il</strong><br />
F<strong>il</strong>os riprenderà dopo la pausa estiva col tra<strong>di</strong>zionale<br />
pranzo alla W<strong>il</strong>ma l’ultima domenica <strong>di</strong><br />
settembre.<br />
Una in più: prime impressioni <strong>di</strong> una<br />
m<strong>il</strong>anese approdata a <strong>Novellara</strong> <strong>di</strong> Mara Boselli<br />
Conoscevo <strong>Novellara</strong> per sentito <strong>di</strong>re, soprattutto per<br />
Augusto e sapevo che è una città ospitale ed aperta<br />
con chi non è <strong>di</strong> queste parti, ora lo posso sperimentare<br />
ed affermare in prima persona. Vivo qui da poco<br />
più <strong>di</strong> un mese, mi ci sono trasferita per amore <strong>di</strong> un<br />
novella rese doc, che ama la sua terra e la sua gente<br />
e che mi sta trasmettendo tutta la sua passione.<br />
Abbiamo scelto <strong>Novellara</strong> perché, <strong>di</strong> questi tempi,<br />
chi ha un lavoro se lo deve tenere stretto e allora l’ho<br />
seguito qui… non senza un po’ <strong>di</strong> paura e tristezza nel<br />
cuore: a M<strong>il</strong>ano lascio la mia, <strong>di</strong> gente, la mia terra e la<br />
mia vita, ma come si <strong>di</strong>ce nel mio <strong>di</strong>aletto: “Quando<br />
l’amore c’è, la gamba la tira el pe’” che, in soldoni,<br />
vuol <strong>di</strong>re che a volte l’amore ti fa fare cose inaspettate.<br />
Come mollare tutto e trasferirsi a <strong>Novellara</strong>, appunto.<br />
E mai due mon<strong>di</strong> potrebbero essere più <strong>di</strong>versi. Noi,<br />
m<strong>il</strong>anesi nevrotici che corriamo sempre e comunque,<br />
a prescindere; voi, em<strong>il</strong>iani sociali che avete ancora <strong>il</strong><br />
senso del portico. Noi, che a pranzo ingolliamo quei<br />
panini <strong>di</strong> plastica che sono <strong>il</strong> primo passo per garantirsi<br />
un’ulcera prima dei quaranta; voi che se le tagliatelle<br />
non sono fatte in casa, non son mica buone. Noi, che<br />
ormai facciamo quei lavori in inglese che nemmeno<br />
noi sappiamo più cosa voglion <strong>di</strong>re; voi che, oggi più<br />
che mai, vi prendete cura della vostra terra.<br />
Non so ancora <strong>di</strong>re dove si viva meglio. Amo la mia<br />
M<strong>il</strong>ano, anche se è caotica, rumorosa e <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa;<br />
la amo perché è anche viva, stimolante e operosa.<br />
A <strong>Novellara</strong>, però, ci sto bene, nonostante mi debba<br />
ancora abituare ai forni (che da noi si chiamano<br />
rigorosamente prestinai, al massimo panettieri) che<br />
al pomeriggio son chiusi, ai ciottoli della piazza e<br />
all’assenza dei tram; ci sto bene perché sto ritrovando<br />
<strong>il</strong> gusto <strong>di</strong> salutare i propri vicini <strong>di</strong> casa, <strong>di</strong> sentire la<br />
gente chiacchierare in <strong>di</strong>aletto e <strong>di</strong> camminare per<br />
strada, senza bisogno <strong>di</strong> correre.<br />
Si <strong>di</strong>ce che la casa è dove si ha <strong>il</strong> cuore e <strong>Novellara</strong><br />
si sta prendendo <strong>il</strong> mio: io ho intenzione <strong>di</strong> restare.<br />
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I Tal<strong>di</strong>rò si aggiu<strong>di</strong>cano <strong>il</strong> prestigioso<br />
attestato <strong>di</strong> “Miglior laboratorio <strong>di</strong>dattico”<br />
Il riconoscimento consegnato alla ressagna “Teatro Lab” organizzata dal Centro<br />
Teatrale Europeo Eto<strong>il</strong>e.<br />
II festival internazionale Teatro Lab, si è svolto<br />
nelle scorse settimane nel Teatro Bismantova <strong>di</strong><br />
Casteinovo Monti e nel teatro Franco Tagliavini <strong>di</strong><br />
<strong>Novellara</strong>. Si è trattato <strong>di</strong> una manifestazione molto<br />
importante che ha visto coinvolte <strong>di</strong>verse scuole provenienti<br />
da tutta Italia e anche da Francia e Olanda.<br />
Ben 5800 i ragazzi impegnati nei vari spettacoli messi<br />
in scena nei 15 giorni della rassegna che quest’anno<br />
aveva come tema quello della migrazione. E’ stato<br />
sorprendente vedere come questo tema sia stato<br />
proposto e sv<strong>il</strong>uppato in tutte le sue molteplici chiavi<br />
<strong>di</strong> lettura, confermando così che davvero l’attività<br />
teatrale si <strong>di</strong>mostra un’effìcace stimolo positivo alla<br />
crescita personale e alla sensib<strong>il</strong>izzazione del pubblico<br />
su temi così delicati.<br />
I Tal<strong>di</strong>rò hanno allestito uno spettacolo interamente<br />
scritto da loro, dove la parola migrazione è stata<br />
proposta in tutte le sue declinazioni possib<strong>il</strong>i, dalla<br />
migrazione verso l’età adulta, per poi, con <strong>di</strong>versi<br />
passaggi, a volte al limite del grottesco, finire con<br />
<strong>di</strong> Grazia Costa<br />
la migrazione quoti<strong>di</strong>ana dalla scuola a casa... e vi<br />
assicuro che prendere <strong>il</strong> bus o <strong>il</strong> treno non è impresa<br />
così fac<strong>il</strong>e.<br />
Il 21 apr<strong>il</strong>e presso <strong>il</strong> teatro Bismantova <strong>di</strong> Casteinovo<br />
Monti grande appuntamento <strong>di</strong> tutte le scuole e istituti<br />
coinvolti, alla cerimonia <strong>di</strong> premiazione e consegna<br />
degli attestati.<br />
In<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> colpo d’occhio appena arrivati, teatro<br />
stracolmo <strong>di</strong> giovani carichi <strong>di</strong> così tanta energia<br />
da coinvolgerci tutti, bellissimi ed elegantissimi, ragazzi<br />
con giacca e cravatta, ragazze con abiti da sera<br />
e tacchi a sp<strong>il</strong>lo vertiginosi.<br />
I nostri ragazzi si sono guadagnati l’attestato <strong>di</strong><br />
“miglior laboratorio <strong>di</strong>dattico”, con loro a ritirare <strong>il</strong><br />
premio <strong>il</strong> <strong>di</strong>rigente scolastico Dott. D’Agostino accompagnato<br />
dal nostro assessore alla cultura Dott.<br />
Santachiara Paolo.<br />
Per concludere, premio a parte, credo che queste<br />
manifestazioni siano linfa vitale, opportunità uniche<br />
<strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong>alogo tra coetanei provenienti da re-<br />
Donne in Gamba: la piacevolezza <strong>di</strong> camminare<br />
Il passo dà ritmo alla parola.<br />
Camminare è una<br />
delle espressioni<br />
motorie che si<br />
apprendono nei<br />
primi anni <strong>di</strong> vita,<br />
ma è solo dopo<br />
qualche anno<br />
che questo gesto<br />
viene affinato e<br />
<strong>di</strong>venta sicuro.<br />
Con <strong>il</strong> passare del<br />
tempo camminare <strong>di</strong>venta un movimento automatico,<br />
che si esegue senza pensare. Rispetto ad altre<br />
forme <strong>di</strong> attività fisica, ha <strong>il</strong> vantaggio <strong>di</strong> poter essere<br />
praticato ovunque, <strong>di</strong> non comportare alcuna spesa,<br />
<strong>di</strong> essere adatto a tutte le età. Camminare aiuta la<br />
<strong>di</strong> Francesca Luppi<br />
funzionalità dell’apparato car<strong>di</strong>ovascolare, rinforza le<br />
ossa e permette <strong>di</strong> tenere <strong>il</strong> peso sotto controllo.<br />
Quando penso al cammino, mi riconosco nei versi<br />
dei poeti più saggi; intendono <strong>il</strong> movimento come<br />
una costante della vita, un gesto che iniziarono i letterati<br />
per spostarsi nel mondo, a pie<strong>di</strong> o a cavallo,<br />
percorrendo gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze alla ricerca <strong>di</strong> conoscenza.<br />
Sete <strong>di</strong> conoscere altre persone, realtà, paesaggi.<br />
L’idea delle camminate collettive nasce l’anno scorso.<br />
Sarà che le mie pause per lo stu<strong>di</strong>o fra un libro<br />
e l’altro sono intervallate da lunghe passeggiate che<br />
danno ritmo al mio pensiero… sarà l’idea dell’antica<br />
ricerca <strong>di</strong> qualcosa che si affrontava camminando…<br />
sarà che si sta bene, quando si cammina; ci si sente<br />
in uno spazio in<strong>di</strong>pendente, proprio, che però non<br />
rimane mai isolato ma fa sempre parte <strong>di</strong> un conte-<br />
altà molto <strong>di</strong>verse, sono quin<strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> crescita<br />
irrinunciab<strong>il</strong>i che ci auguriamo non rimangano eventi<br />
isolati, ma che auspichiamo i primi <strong>di</strong> una lunga serie.<br />
sto. Si incontra tanta gente quando si percorrono le<br />
strade <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>. Si vede una natura meravigliosa<br />
e architetture <strong>di</strong>menticate. Il percorso è stato stu<strong>di</strong>ato<br />
dalle associazioni po<strong>di</strong>stiche locali (Team Po<strong>di</strong>stico<br />
Paterlini e Ass.ne Po<strong>di</strong>stica AVIS); è delimitato<br />
da cartelli che in<strong>di</strong>cano la <strong>di</strong>rezione da seguire e <strong>il</strong><br />
ch<strong>il</strong>ometraggio (5, 47 Km). Questa iniziativa, a costo<br />
zero, unisce tante donne in due appuntamenti serali<br />
– Martedì e Giovedì, alle ore 21.00 con partenza<br />
davanti alla Rocca.<br />
J.Luis Borges <strong>di</strong>ce: “nelle nostre vite esistono persone<br />
che ci rendono felici per la semplice casualità <strong>di</strong><br />
averle incrociate nel nostro cammino. Alcune percorrono<br />
<strong>il</strong> cammino al nostro fianco, vedendo molte<br />
lune passare, altre che ve<strong>di</strong>amo appena tra un passo<br />
e l’altro.” Una buona metafora per dare importanza<br />
alla semplice e non banale azione dell’avanzare,<br />
dell’essere in un sistema progressivo, circolare.<br />
Durante <strong>il</strong> mio cammino ho incontrato persone speciali<br />
con le quali ho con<strong>di</strong>viso un percorso intenso.<br />
Desidero ricordare Marta Beltrami e la Prof.ssa Mirella<br />
Santachiara. Grazie a loro ho conosciuto la letteratura<br />
del movimento.<br />
9
10<br />
rubrica a cura <strong>di</strong> Stefania Erlindo<br />
newsletter <strong>di</strong> biblioteca<br />
museo teatro archivio<br />
BIBLIOTECA<br />
ORARIO ESTIVO<br />
Consulta l’orario estivo, ampliato per l’estate 2012<br />
lune<strong>di</strong> 9-13 marte<strong>di</strong> 9-13 15-19,<br />
mercole<strong>di</strong> 9-13, giove<strong>di</strong> 9-13 15-19,<br />
vener<strong>di</strong> 9-13, sabato 9-13.<br />
IN BIBLIOTECA QUESTA ESTATE SI STUDIA AL FRESCO<br />
Da lune<strong>di</strong> 11 giugno stu<strong>di</strong>are nei locali della biblioteca sarà ancora<br />
più piacevole, grazie alla sala stu<strong>di</strong>o climatizzata.<br />
IL PC DI LUNEDI<br />
Per tutto <strong>il</strong> periodo estivo <strong>il</strong> lune<strong>di</strong> mattina i ragazzi potranno essere<br />
affiancati dal volontario del SCN che insegnerà loro come<br />
ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> computer, dai programmi base ai programmi più complessi,<br />
con una panoramica sui social network più ut<strong>il</strong>izzati dai<br />
ragazzi, per conoscerne potenzialità e pericoli.<br />
Il servizio viene erogato sino a concorrenza dei posti <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i. E’<br />
possib<strong>il</strong>e portare <strong>il</strong> proprio pc.<br />
LEGGERE FA BENE ANCHE D’ESTATE<br />
CONSIGLI DI LETTURA PER RAGAZZI<br />
Consulta <strong>il</strong> sito www.comune.novellara.re.it nella sezione de<strong>di</strong>cata<br />
alla biblioteca per scoprire i nostri consigli <strong>di</strong> lettura per l’estate<br />
2012, de<strong>di</strong>cati a bambini e ragazzi.<br />
Nella sezione Ve<strong>di</strong> anche sono a <strong>di</strong>sposizione le tre bibliografie<br />
rivolte ai bambini della scuola primaria, ai ragazzi della scuola<br />
secondaria inferiore e ai giovani degli istituti secondari superiori.<br />
TUFFATI IN UN LIBRO<br />
CONSIGLI D’ESTATE PER ADULTI<br />
Consulta <strong>il</strong> sito www.comune.novellara.re.it nella sezione de<strong>di</strong>cata<br />
alla biblioteca per visionare i consigli <strong>di</strong> lettura per adulti, per<br />
trascorrere con un buon libro qualche ora <strong>di</strong> relax o qualche forte<br />
emozione.<br />
ARCHIVIO STORICO<br />
NUOVI ORARI DI APERTURA<br />
Lunedì 9.30 - 13.00 e 15.00 - 19.00, Mercoledì 15.00 - 19.00.<br />
Le regole <strong>di</strong> accesso<br />
alla biblioteca<br />
<strong>di</strong> Riccò Susy<br />
I servizi della biblioteca sono riservati a tutti coloro che sono muniti<br />
<strong>di</strong> tessera <strong>di</strong> iscrizione e l’ammissione ai locali è subor<strong>di</strong>nata al rispetto<br />
delle regole <strong>di</strong> convivenza.<br />
La TUA biblioteca garantisce a tutti <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso alla cultura e<br />
all’informazione, promuove lo sv<strong>il</strong>uppo della comunicazione in tutte<br />
le sue forme e cura l’informazione al pubblico sull’orario <strong>di</strong> apertura<br />
in modo cap<strong>il</strong>lare attraverso tutti gli strumenti <strong>di</strong> comunicazione<br />
(brochure, sito internet, comunicati stampa etc).<br />
Per accedere ai servizi della biblioteca è necessario essere iscritti:<br />
<strong>di</strong>etro presentazione <strong>di</strong> un documento valido (carta <strong>di</strong> identità, patente,<br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno, etc) ti viene r<strong>il</strong>asciata la tessera <strong>di</strong><br />
avvenuta iscrizione.<br />
Sei già utente <strong>di</strong> altra biblioteca <strong>di</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia e provincia? Porta la<br />
tessera che ti è stata r<strong>il</strong>asciata al momento dell’iscrizione.<br />
La prima iscrizione ha vali<strong>di</strong>tà all’interno delle biblioteche che fanno<br />
parte del sistema bibliotecario reggiano (Reggio Em<strong>il</strong>ia e provincia)<br />
occorre solo la sua ab<strong>il</strong>itazione.<br />
In biblioteca devi mantenere un comportamento consono alla<br />
natura pubblica del luogo e dei servizi offerti, devi rispettare le <strong>di</strong>sposizioni<br />
regolamentari e quelle temporaneamente esposte al<br />
pubblico e in particolare non devi danneggiare, in alcun modo<br />
<strong>il</strong> patrimonio della biblioteca con segni e/o scritte, anche a matita<br />
su libri e materiali <strong>di</strong>versi, fumare all’interno dei locali, <strong>di</strong>sturbare<br />
con l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> apparecchi telefonici cellulari, parlare e stu<strong>di</strong>are<br />
ad alta voce, arrecare <strong>di</strong>sturbo in qualsiasi modo agli altri utenti.<br />
Se arrechi danno agli arre<strong>di</strong> o agli oggetti della biblioteca o tieni comportamenti<br />
tali da turbare <strong>il</strong> normale svolgimento del servizio sarai<br />
temporaneamente o definitivamente sospeso dal <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso<br />
ai servizi.<br />
La tessera è personale e non ce<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e e ti permette <strong>di</strong> prendere a<br />
prestito:<br />
n 4 libri per un tempo massimo <strong>di</strong> 30 giorni eventualmente rinnovab<strong>il</strong>i<br />
per altri 30 giorni se non prenotati da altro utente.<br />
n 2 dvd per un tempo massimo <strong>di</strong> 7 giorni eventualmente rinnovab<strong>il</strong>i<br />
per altri 7 giorni se non prenotati da altro utente.<br />
n 2 cd per un tempo massimo <strong>di</strong> 7 giorni eventualmente rinnovab<strong>il</strong>i<br />
per altri 7 giorni se non prenotati da altro utente.<br />
n 2 riviste, ad esclusione <strong>di</strong> quella esposta, per un tempo massimo<br />
<strong>di</strong> 7 giorni eventualmente rinnovab<strong>il</strong>i per altri 7 giorni se non prenotate<br />
da altro utente e per <strong>il</strong> rinnovo è sufficiente una telefonata prima<br />
della data <strong>di</strong> scadenza.<br />
Puoi ut<strong>il</strong>izzare le postazioni internet per un tempo <strong>di</strong> un’ora al giorno.<br />
Non occorre prenotare. Puoi ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> servizio per tutto <strong>il</strong> tempo<br />
che vuoi porta solo <strong>il</strong> tuo Notebook.<br />
Biblioteca chiusa! Nessun problema, un comodo bookbox riceve 24<br />
ore su 24 i materiali che vuoi restituire.<br />
….ma abbiamo tanti altri servizi da offrirti vieni a trovarci all’interno<br />
della splen<strong>di</strong>da cornice della Rocca.<br />
<strong>di</strong> Marco Faietti<br />
Stampa serigrafica - Etichette adesive<br />
Targhe e tastiere - Cartellonistica e decorazione<br />
Cartellini per abbigliamento - Stu<strong>di</strong>o grafico<br />
NOVELLARA (RE)<br />
Via Labriola, 36 tel.0522/756639 fax 651397
I “piccoli” del Circolo Tennis La Rocca primeggiano nelle gare provinciali<br />
Mentre gli agonisti “maturi” del CT La Rocca<br />
sono impegnati nelle competizioni della Coppa<br />
Italia a squadre, i piccoli del nostro circolo<br />
hanno ormai concluso la stagione sportiva<br />
che li ha portati, anche quest’anno, alle prime<br />
posizioni nelle gare provinciali. Orgogliosi <strong>di</strong><br />
questo gruppo <strong>di</strong> bambini e ragazzi che continuano<br />
a portare alto <strong>il</strong> nome del nostro piccolo<br />
circolo tennis, li aspettiamo <strong>il</strong> prossimo autunno<br />
insieme al loro entusiasmo; cogliamo inoltre<br />
l’occasione <strong>di</strong> augurare loro una estate serena<br />
e <strong>di</strong> ringraziare le famiglie che li hanno accompagnati<br />
e sostenuti durante le competizioni!<br />
Ricor<strong>di</strong>amo che è possib<strong>il</strong>e concordare corsi<br />
estivi <strong>di</strong> tennis, in<strong>di</strong>viduali o <strong>di</strong> gruppo, con<br />
l’istruttore Paolo Tagliavini presso la sede del<br />
Circolo Tennis. A.M.Ferrari<br />
Alla Bernolda <strong>il</strong> 13° Torneo notturno<br />
<strong>di</strong> calcio<br />
Anche quest’anno continua <strong>il</strong> torneo notturno <strong>di</strong> calcio della Bernolda, giunto alla<br />
13° e<strong>di</strong>zione. Nonostante le “forze” siano sempre più ridotte, <strong>il</strong> torneo è partito<br />
e si concluderà <strong>il</strong> 13 luglio con la grande festa finale. Tutte le sere del torneo è<br />
sempre aperto <strong>il</strong> servizio “Bar Nolda”.<br />
Il torneo della Bernolda prosegue con la<br />
13sima e<strong>di</strong>zione, con gli obbiettivi <strong>di</strong> sempre<br />
Padre Gianchi nella Favelas <strong>di</strong> Jan<strong>di</strong>ra (S.Paolo Bras<strong>il</strong>e)<br />
<strong>di</strong> Paolo Bigi<br />
che lo hanno contrad<strong>di</strong>stinto nella comunità in<br />
tutti questi anni. Provare a raccogliere fon<strong>di</strong> per<br />
aiutare la favelas <strong>di</strong> Jan<strong>di</strong>ra in Bras<strong>il</strong>e. I ragazzi<br />
del gruppo organizzatore ancora una volta ci<br />
provano, rinvigoriti dalla forza e l’entusiasmo<br />
<strong>di</strong> Enrico Bonazzi e Moris Michelini. Soprattutto<br />
grazie a loro gli appassionati <strong>di</strong> questo<br />
appuntamento possono ancora una volta<br />
ritrovarsi in allegria presso la Parrocchia<br />
della Bernolda, per giocare a calcio con sano<br />
agonismo e degustare poi un buon panino<br />
alla salsiccia con birra, tra risate e commenti<br />
sportivi, ma non solo. E’ un momento per<br />
passare le calde serate tra amici, parlare <strong>di</strong><br />
calcio ma anche delle questioni che riguardano<br />
la comunità novellarese. Quin<strong>di</strong> non mancate<br />
<strong>di</strong> farci visita, vi aspettiamo tutte le sere <strong>di</strong> gioco<br />
LAVORAZIONE LAMIERE - SERBATOI OLEODINAMICI<br />
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S.r.l.<br />
11<br />
(lunedì, mercoledì, venerdì) fino alla finalissima<br />
<strong>di</strong> venerdì 13 luglio.<br />
Il calendario ed i risultati del torneo saranno<br />
costantemente aggiornati e visib<strong>il</strong>i sul sito<br />
www.torneodellabernolda.it
12<br />
Il 29 e 30 giugno in Rocca a <strong>Novellara</strong><br />
la 4 a e<strong>di</strong>zione della “Primavera Nomade”<br />
Puntualissimi, per <strong>il</strong> quarto anno consecutivo, i ragazzi del Noma<strong>di</strong> Fans Club “La<br />
nostra terra… <strong>Novellara</strong>” hanno organizzato “La Primavera Nomade”.<br />
Anche quest’anno speriamo <strong>di</strong> replicare <strong>il</strong> successo<br />
delle e<strong>di</strong>zioni trascorse, in particolare, nella serata<br />
<strong>di</strong> venerdì 29 giugno, tornerà a <strong>Novellara</strong> Antonio<br />
Guidetti con la sua verve, la sua simpatia e la sua<br />
arte attoriale <strong>di</strong>alettale e ci porterà la sua comme<strong>di</strong>a<br />
“Se negh pinseva mia me”. Lo spettacolo, in Rocca,<br />
inizierà alle ore 21,30… Evviva.<br />
La rassegna continuerà nella serata <strong>di</strong> sabato 30<br />
giugno con la grande musica, la musica dal vivo.<br />
Sarà appunto sabato 30 alle ore 21,00 che inizierà lo<br />
spettacolo dal vivo “Il Nostro Concerto”. Lo spettacolo<br />
nasce dal volere <strong>di</strong> Rosanna Fantuzzi, dalla sua voglia<br />
<strong>di</strong> proporre una manciata <strong>di</strong> canzoni <strong>di</strong> buona musica<br />
con cui incorniciare la proiezione <strong>di</strong> Opere, Fotografie<br />
e ricor<strong>di</strong> <strong>di</strong> Augusto e Rosanna. Il concerto, per la bella<br />
Voce <strong>di</strong> Marco Bezzi ed <strong>il</strong> tocco magistrale <strong>di</strong> Uberto<br />
Pieroni al pianoforte, non mancherà <strong>di</strong> emozionare;<br />
sono alcune fra le canzoni amate ed ascoltate da<br />
Augusto, i pezzi che, idealmente, costituiscono la<br />
colonna sonora del Libro in prossima pubblicazione<br />
scritto da Rosanna “Le tue parole al vento”. Durante<br />
lo spettacolo musicale verrà raccontato e presentato<br />
Ennesima straor<strong>di</strong>naria prestazione <strong>di</strong><br />
Clau<strong>di</strong>o Gelosini. Sabato 2 Giugno a<br />
Bologna ai campionati in pista Uisp dei<br />
5000 mt. l’atleta del Jogging Team Paterlini<br />
si è laureato Campione Italiano<br />
<strong>di</strong> Categoria con <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong> 16 minuti<br />
e 17 secon<strong>di</strong>.<br />
RISTORANTE - PIZZERIA<br />
NOVELLARA (RE) via Provinciale, Nord, 51<br />
(chiuso <strong>il</strong> mercoledì) tel. 0522-653122<br />
<strong>il</strong> libro e non mancheranno le sorprese.<br />
Alle 22,00 ancora e ancora musica con i Tempo<br />
Reale, una cover band dei Noma<strong>di</strong> e non solo… la<br />
voce <strong>di</strong> S<strong>il</strong>vano che riesce sempre a sorprendere per<br />
intensità e sentimento, ottima musica anche per i<br />
Tempo Reale che ci accompagneranno fino a chiusura<br />
della serata e musicheranno, anche loro, la bellissima<br />
cornice <strong>di</strong> luci ed ombre della nostra splen<strong>di</strong>da Rocca.<br />
Saranno serate suggestive e piene <strong>di</strong> grande pathos,<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento e <strong>di</strong> buona musica…<br />
A completare <strong>il</strong> tutto, dalle ore 19,00, sarà allestito<br />
un punto <strong>di</strong> Ristorazione: Gnocco Fritto, Salumi<br />
profumati… anche da asporto e poi, i nostri Tortelli,<br />
la Pia<strong>di</strong>na… insomma, non mancherà nulla. Cosa<br />
importantissima da non <strong>di</strong>menticare, tutte le e<strong>di</strong>zioni<br />
hanno avuto <strong>il</strong> fine della solidarietà, quest’anno tutti<br />
i proventi della serata saranno devoluti all’Associazione<br />
“Volontari per la Scuola e…”. L’Associazione<br />
ut<strong>il</strong>izzerà <strong>il</strong> danaro per acquistare una moderna Lavagna<br />
Interattiva Multime<strong>di</strong>ale, oggi strumento molto<br />
ut<strong>il</strong>e e particolarmente interessante, che sarà messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione delle Scuole del paese. Bravi bravi bravi<br />
Ottima prestazione anche <strong>di</strong> Fausto<br />
Galimberti classificatosi 5° <strong>di</strong> categoria<br />
col tempo <strong>di</strong> 18 minuti e 6 secon<strong>di</strong>.<br />
Eccezionale prestazione <strong>di</strong> Davoli<br />
Gianni nella 100 km del Passatore<br />
conclusa con <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong> 9 ore e 50<br />
minuti.<br />
SALUMI DI SUINO<br />
PASTA FRESCA<br />
Cappelletti: tra<strong>di</strong>zionali<br />
<strong>di</strong> cavallo<br />
Tortelli: <strong>di</strong> zucca<br />
ver<strong>di</strong><br />
ai ragazzi del Noma<strong>di</strong> Fans Club “La Nostra Terra…<br />
<strong>Novellara</strong>”, i presupposti ci sono tutti per un altro anno<br />
da ricordare e per un’altra serata estiva <strong>di</strong> emozioni,<br />
canzoni, sorrisi, ricor<strong>di</strong> e tra<strong>di</strong>zione, tutti quanti, ancora<br />
una volta, sedotti dalla bellezza e dalla suggestione<br />
della Rocca <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>. Vi aspettiamo tutti… ma non<br />
da soli, con m<strong>il</strong>le vostri amici!.<br />
e <strong>di</strong> Pellizzar<strong>di</strong> Massimo che ha terminato<br />
la gara col <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong> 9 ore<br />
e 56 minuti.<br />
Foto Direttore Sportivo Alby<br />
NOVELLARA (RE) via Gonzaga, 2 tel.0522-652284
Il Diorama Pasquale esposto nella Chiesa<br />
<strong>di</strong> San Giovanni<br />
Raffigura la passione <strong>di</strong> Cristo attraverso 7 scene animate. E’ un’opera <strong>di</strong> Gabriele<br />
Fornaciari una delle colonne del volontariato della frazione.<br />
Durante <strong>il</strong> periodo che va dalla Pasqua alla Pentecoste, che<br />
quest’anno ha coinciso con domenica 27 maggio, nella<br />
Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni della fossa è stato esposto un Diorama<br />
Pasquale ab<strong>il</strong>e opera <strong>di</strong> Gabriele Fornaciari una delle<br />
colonne del volontariato della frazione. L’opera è stata visitata,<br />
durante <strong>il</strong> periodo <strong>di</strong> esposizione, da moltissimi fedeli<br />
ed appassionati del genere, oltre che dai bambini delle<br />
scuole <strong>di</strong> San Giovanni: davanti allo spettatore si prof<strong>il</strong>avano<br />
delle scene con personaggi animati e l’ab<strong>il</strong>e spiegazione<br />
del loro significato.<br />
Il Diorama raffigura la passione <strong>di</strong> Cristo attraverso 7 delle<br />
suddette scene animate, commentate dal giornalista Mattia<br />
Mariani.<br />
Va sottolineato che, mentre esistono numerosi esempi relativi<br />
al presepe quello <strong>di</strong> San Giovanni è l’unico esempio<br />
<strong>di</strong> Diorama Pasquale.<br />
Le 7 scene hanno la seguente raffigurazione.<br />
1) Nella prima si vede Cristo nell’ultima cena con gli<br />
apostoli;<br />
2) La seconda scena ci mostra Cristo nell’orto degli ulivi;<br />
3) Nella terza Cristo viene condannato da P<strong>il</strong>ato e mentre<br />
viene segnato <strong>il</strong> destino del Redentore dall’ unica<br />
autorità con poteri decisionali si vede <strong>il</strong> pro-console<br />
romano che si lava le mani;<br />
4) Viene raffigurata la salita <strong>di</strong> Cristo sul monte Calvario;<br />
<strong>di</strong> Lucio Reggiani<br />
durante l’ascesa compare Simone <strong>di</strong> Cirene che regge<br />
al Salvatore la croce <strong>di</strong>ventata ormai insostenib<strong>il</strong>e;<br />
5) La Resurrezione <strong>di</strong> Cristo; l’apertura del Santo<br />
Sepolcro è rappresentata da una botola che si<br />
muove,mentre in sottofondo si sente l’alleluia del<br />
Messiah <strong>di</strong> Handel;<br />
6) L’ascensione al cielo del Redentore viene rappresentata<br />
da un’immagine <strong>di</strong> un uomo che sale verso l’alto<br />
ed è stata riprodotta con un ab<strong>il</strong>e gioco <strong>di</strong> immagini<br />
riflesse in uno specchio.<br />
7) Nell’ultima scena si apre un mappamondo che trasmette<br />
un messaggio <strong>di</strong> pace scritto in tutte le lingue<br />
del mondo.<br />
Il Diorama <strong>di</strong> San Giovanni è un’altra importante, suggestiva<br />
ed emozionante raffigurazione della tra<strong>di</strong>zione cristiana<br />
legata alla parrocchia <strong>di</strong> San Giovanni e si aggiunge al<br />
presepe vivente, appuntamento tra<strong>di</strong>zionale molto atteso<br />
dell’epifania, che si svolge nel campetto <strong>di</strong> fianco alla Chiesa<br />
e si conclude all’interno della stessa con la celebrazione<br />
della Santa Messa, resa suggestiva dal coro delle parrocchie<br />
<strong>di</strong> San Giovanni e Santa Maria.<br />
Le suddette manifestazioni sono frutto della passione del<br />
lavoro e della competenza <strong>di</strong> chi in s<strong>il</strong>enzio e lontano dai<br />
riflettori lavora mesi e mesi nel tempo libero, per allestirle.<br />
Centrale, in entrambe le manifestazioni, è <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> Ga-<br />
Buon successo del Motoraduno Svalvolati<br />
E’ terminato anche quest’anno <strong>il</strong> Motoraduno Svalvolati;<br />
una tre giorni <strong>di</strong> manifestazioni con un palinsesto<br />
gremito <strong>di</strong> ricchi appuntamenti che, nonostante<br />
le avversità meteorologiche e del terremoto,<br />
è stata molto gra<strong>di</strong>ta dagli innumerevoli avventori.<br />
Gli organizzatori, infatti, molto contenti della riuscita<br />
desiderano ringraziare in primo luogo tutta la citta<strong>di</strong>nanza<br />
senza tralasciare <strong>il</strong> Comune, la Polizia Municipale,<br />
la Pro Loco, <strong>il</strong> CT9 e tutti gli sponsor che hanno<br />
reso possib<strong>il</strong>e l’iniziativa.<br />
Questa festa, ormai attesa, ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere<br />
versat<strong>il</strong>e e in continua crescita proponendo <strong>il</strong> giusto<br />
connubio tra cucina, intrattenimento musicale e<br />
mondo motociclistico dando la possib<strong>il</strong>ità ai partecipanti<br />
<strong>di</strong> ascoltare ottima musica o ammirare mira-<br />
SPACCIO Ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> cocomeri, meloni<br />
ortaggi - angolo prodotti tipici<br />
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FALEGNAMERIA<br />
<strong>di</strong> Sara Lanza<br />
bolanti performance davanti ad una grigliata, vino e<br />
birra. Questi ragazzi sono riusciti nell’intento <strong>di</strong> riunire<br />
gente <strong>di</strong> tutte le età con una passione in comune,<br />
le due ruote, portando <strong>il</strong> messaggio che <strong>il</strong> mondo<br />
dei motori non è solo velocità e sprezzo del pericolo<br />
ma anche saper creare un bel gruppo <strong>di</strong> amici e<br />
un sano impegno per la costruzione <strong>di</strong> un momento<br />
d’incontro. Prezioso anche <strong>il</strong> ritorno atteso del gruppo<br />
“Lourido e i Bisunti” che ha riportato la mente <strong>di</strong><br />
tanti <strong>di</strong> noi ai vecchi tempi delle feste della birra e<br />
<strong>di</strong>mostrando quanto i novellaresi si ricor<strong>di</strong>no delle<br />
manifestazioni ben riuscite.<br />
Un plauso quin<strong>di</strong>, personale e non, a tutti questi ragazzi<br />
che ci hanno trasmesso la loro voglia <strong>di</strong> fare,<br />
<strong>il</strong> loro amore per le motociclette e <strong>il</strong> legame che li<br />
<strong>di</strong> Bigi Ivano<br />
PORTE E SERRAMENTI IN LEGNO SU MISURA<br />
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13<br />
briele Fornaciari figura sempre presente nelle attività <strong>di</strong><br />
volontariato delle frazioni <strong>di</strong> San Giovanni e Santa Maria,<br />
in prima linea a lavorare, ma <strong>di</strong>etro le quinte quando si<br />
tratta <strong>di</strong> apparire per riscuotere <strong>il</strong> consenso ed <strong>il</strong> plauso e<br />
per questo ancora più meritevole <strong>di</strong> un sentito ringraziamento.<br />
unisce in una grande amicizia. Ed è proprio questa<br />
ultima caratteristica che li ha spinti quasi imme<strong>di</strong>atamente<br />
a decidere <strong>di</strong> devolvere parte del ricavato ai<br />
paesi colpiti dal terremoto per cercare <strong>di</strong> trasmettere<br />
la loro passione per ciò che si <strong>di</strong>ce “voglia <strong>di</strong> fare<br />
gruppo” in modo sano e costruttivo. Grazie ragazzi<br />
continuate così! Appuntamento al prossimo anno<br />
con chissà qualche rivisitazione senza tralasciare le<br />
novità.
14<br />
Sport & Ben-essere<br />
Riscopriamo insieme la vera ricchezza dello sport<br />
Immob<strong>il</strong>iare 4M Srl<br />
Costruzione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta immob<strong>il</strong>i civ<strong>il</strong>i e industriali - Via Provinciale sud, 74 – S. Maria <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> (RE)<br />
Prati Fiera<br />
<strong>di</strong> Angela Tagliavini<br />
È possib<strong>il</strong>e dar vita a un sogno? Un’intuizione che<br />
arriva al cuore, timidamente si con<strong>di</strong>vide con gli<br />
amici, e parlandone pian piano non sembra più così<br />
impossib<strong>il</strong>e, anzi, inconsapevole libera un’energia che<br />
tracima e trascina, superando ostacoli, scetticismo,<br />
<strong>di</strong>fficoltà, e <strong>il</strong> sogno prende vita!!<br />
Questa intuizione è nata da un gruppo <strong>di</strong> amici<br />
dell’oratorio ma è stato subito chiaro <strong>il</strong> desiderio <strong>di</strong><br />
coinvolgere altri giovani, non necessariamente legati<br />
all’oratorio, che hanno a cuore <strong>il</strong> bene comune e <strong>il</strong><br />
desiderio <strong>di</strong> costruire un mondo migliore.<br />
Il grande sogno che con tutto <strong>il</strong> cuore vi invitiamo a<br />
vivere è racchiuso in quattro giornate <strong>di</strong> sport e <strong>di</strong><br />
incontri, dove vorremmo vivere l’importanza e la<br />
bellezza dello stare insieme nel <strong>di</strong>vertirsi serenamente<br />
e responsab<strong>il</strong>mente.<br />
Tornei, musica, e appuntamenti per riunire tutti<br />
i giovani, senza <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> razza, sesso, età e<br />
religione, insieme per dare un senso nuovo all’idea <strong>di</strong><br />
sport!<br />
Lo sogniamo più umano e più solidale, più leale e sano,<br />
più rispettoso della vita.<br />
Il mondo contemporaneo ci lancia continuamente<br />
messaggi <strong>di</strong>storti dove <strong>il</strong> fine giustifica i mezzi (anche<br />
non leciti), dove si cerca la scorciatoia e la via più<br />
comoda, si sacrifica <strong>il</strong> rapporto umano sull’altare del<br />
successo, ed è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e, se non impossib<strong>il</strong>e, viverlo<br />
assaporandone tutta la bellezza.<br />
Cre<strong>di</strong>amo che <strong>il</strong> valore dello sport vada ben oltre <strong>il</strong><br />
gesto tecnico o <strong>il</strong> risultato <strong>di</strong> una partita: la felicità dello<br />
stare insieme, la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> affrontare e con<strong>di</strong>videre<br />
le <strong>di</strong>fficoltà, la <strong>di</strong>sciplina e l’impegno, la necessità<br />
<strong>di</strong> superarsi e <strong>di</strong> mettersi in gioco, la serenità e <strong>il</strong><br />
<strong>di</strong>vertimento del gioco.<br />
Riscopriamo insieme la vera ricchezza dello sport,<br />
perché se ci viene data la possib<strong>il</strong>ità, se ci viene<br />
in<strong>di</strong>cata una via, sapremo scoprire <strong>il</strong> “gusto” più puro e<br />
autentico, non solo dello sport ma <strong>di</strong> tutta la vita!<br />
Un grazie <strong>di</strong> cuore a tutte quelle persone che fino ad<br />
ora hanno sostenuto questo progetto ed in particolare<br />
hanno creduto che noi giovani potessimo avere parole<br />
belle e nuove: grazie all’amministrazione comunale,<br />
grazie al CT9, grazie agli esercenti e alle imprese<br />
che hanno dato <strong>il</strong> loro contributo e una menzione<br />
speciale a tutte quelle “ ’sdore” che ci hanno finanziato<br />
producendo cappelletti e tortelli.<br />
Il sogno ha preso vita ed è pronto a contagiarvi con la<br />
sua energia: vi aspettiamo!!<br />
Residenziale “Il Noce”<br />
Ferrovia Reggio E. - <strong>Novellara</strong><br />
Chiesa S.Maria<br />
Scuola Materna<br />
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INFO: tel.0522/654748 - 347/5854343 - ema<strong>il</strong>: archmonaripaola@libero.it
16<br />
Campionato Kart Amatoriale:<br />
sportività e competizione<br />
Spesso nella vita ci capita <strong>di</strong> iniziare alcune<br />
attività sportive o hobby e poi, a causa del<br />
tempo e degli impegni che riempiono la<br />
nostra vita, doverle limitare o sospendere<br />
facendo determinate scelte.<br />
<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Falletta<br />
Questo è quello che mi è successo a fine 2010, dove,<br />
dopo aver ripreso le corse nel mondo dei rally a<br />
seguito <strong>di</strong> alcuni anni <strong>di</strong> stop ho dovuto sospenderle<br />
nuovamente per de<strong>di</strong>care <strong>il</strong> giusto tempo agli affetti<br />
e a crearmi una famiglia.<br />
Come è ben risaputo quando la passione per una<br />
cosa è vera e forte in un modo o nell’altro ci si gira<br />
intorno e si cerca in qualche modo <strong>di</strong> perseguirla;<br />
ragione per cui sono rimasto nel mondo dei motori<br />
e sono entrato giorno dopo giorno sempre più nel<br />
mondo del Kart.<br />
Nei primi mesi del 2012 sono venuto a conoscenza<br />
del CKA (Campionato Kart Amatoriale) e ne sono<br />
subito rimasto affascinato<br />
Il CKA prima che essere un campionato, un “gruppo<br />
sportivo”, è un gruppo <strong>di</strong> amici; si parla <strong>di</strong> amicizia e<br />
sana competizione: battaglieri rispettandosi a vicenda<br />
in pista e amici fuori; serate all’insegna delle risate e<br />
della compagnia quasi come se la gare <strong>di</strong> kart fossero<br />
solo un contorno.<br />
Un campionato dove nessuno ha un go kart <strong>di</strong> proprietà<br />
e dove nessuno può essere motoristicamente<br />
più performante dell’altro: la <strong>di</strong>fferenza la fa <strong>il</strong> p<strong>il</strong>ota.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un Rental Trophy, ovvero senza l’acquisto<br />
<strong>di</strong> un kart, ma avvalendosi del noleggio dei mezzi che<br />
le piste <strong>di</strong> go kart propongono.<br />
Si svolge nei principali circuiti dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna<br />
sconfinando anche nel Mantovano, Veronese , Vicentino<br />
e Bresciano per un totale <strong>di</strong> 20 gare comprese<br />
tra marzo e ottobre.<br />
I p<strong>il</strong>oti al momento iscritti sono 8: Zapparoli Fabio,<br />
Bedogna Roberto, Falletta Clau<strong>di</strong>o, Belladelli Michele,<br />
Longobar<strong>di</strong> Paolo, Ferrari Michele, Manganiello<br />
Fabio, Scalco F<strong>il</strong>ippo.<br />
Si sono già svolte 5 gare dall’inizio del campionato<br />
e si preannuncia un percorso lungo, ricco <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento<br />
e combattuto viste le attitu<strong>di</strong>ni dei p<strong>il</strong>oti nei<br />
vari percorsi.<br />
Questo è un campionato libero, dove tra una gara e<br />
l’altra, si possono esprimere i propri punti <strong>di</strong> vista,<br />
riguardo punteggi lo svolgimento delle gare…ecc…..<br />
dove nessuno si sente arrivato, nessuno si sente in<br />
Formula Uno ma da <strong>il</strong> meglio <strong>di</strong> se in pista e anche<br />
nelle serate in compagnia.<br />
E’ questa la ricetta giusta per fare in modo che si<br />
riesca a evadere i pensieri da questo mondo che ogni<br />
giorno ci riempie la testa <strong>di</strong> stress e <strong>di</strong> corse contro <strong>il</strong><br />
tempo! Qui la corsa contro <strong>il</strong> tempo c’è ,ma in pista<br />
e aiuta a scaricarti da tutte le tensioni che accumuli.<br />
Lo sport, qualunque esso sia, è anche una strada per<br />
crescere a livello morale e dobbiamo affrontarlo in<br />
modo che possa essere un passatempo, un modo<br />
per metterci a confronto con gli altri sotto tutti gli<br />
aspetti ma soprattutto un momento magico in cui<br />
sappiamo che tutto ciò che ci circonda è fatto per<br />
farci <strong>di</strong>vertire e <strong>di</strong>vertire chi ci sta guardando senza<br />
rancori del dopogara. Questo è CKA.<br />
Abbiamo vissuto una esperienza stupenda: Greg ce<br />
l’ha fatta, ha vinto, da grande campione, determinato,<br />
ha dominato i 1500 st<strong>il</strong>e libero con 14’48”94,<br />
gara in progressione e tutta al comando. Si migliora<br />
<strong>di</strong> 14 secon<strong>di</strong> e centra la qualificazione ai Giochi<br />
Olimpici <strong>di</strong> Londra insi<strong>di</strong>ando <strong>il</strong> record italiano assoluto<br />
<strong>di</strong> 14’48”28 che Federico Colbertaldo ha stab<strong>il</strong>ito<br />
<strong>il</strong> 2 agosto 2009 ai Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Roma, ma fissando<br />
comunque quello con <strong>il</strong> costume in tessuto. Non<br />
solo: “Greg” stab<strong>il</strong>isce <strong>il</strong> record italiano <strong>di</strong> categoria<br />
juniores (precedente 15’04”06 <strong>di</strong> Colbertaldo - 4 agosto<br />
2006 a Budapest) e cadetti (precedente 14’50”59<br />
<strong>di</strong> Colbertaldo - 8 giugno 2008 a Roma) e firma la<br />
terza prestazione mon<strong>di</strong>ale. Al momento, avanti<br />
a lui, ci sono solo <strong>il</strong> cinese Yang Sun (14’42”30)<br />
e <strong>il</strong> coreano Tae Hwan Park (14’47”38). I suoi passaggi:<br />
58”08, 1’58”06, 2’57”66, 3’57”13, 4’56”83,<br />
5’56”26, 6’55”51, 7’54”75, 8’53”89, 9’53”44,<br />
10’52”60, 11’51”94, 12’51”39, 13’50”53,14’48”94.<br />
Gregorio è la grande sorpresa del mondo del nuoto:<br />
non c’è un giornale dove la grande prestazione non<br />
è stata evidenziata, lo abbiamo visto su tutte le reti<br />
Nazionali e private, intervistato da tutti. Abbiamo visto<br />
e rivisto la sua sorpresa all’arrivo guardando <strong>il</strong> “suo”<br />
tempo sul tabellone: nessuno si aspettava un sim<strong>il</strong>e<br />
risultato, neppure <strong>il</strong> tecnico della Nazionale Stefano<br />
Morini, <strong>il</strong> quale solo <strong>di</strong>eci giorni prima aveva r<strong>il</strong>asciato<br />
una <strong>di</strong>chiarazione sulla preparazione dei giovani atleti<br />
in vista delle Olimpia<strong>di</strong> del 2016 ed invece… Eccola<br />
qua, Londra per Gregorio è già in lista. E’ stato molto<br />
bello vederlo sul gra<strong>di</strong>no più alto del po<strong>di</strong>o. Sospirare<br />
profondamente mentre sentiva l’inno nazionale con la<br />
mano sul cuore. Guardarsi intorno con aria interrogativa…Ma<br />
gli Europei <strong>di</strong> Gregorio hanno continuato altri<br />
due giorni: giovedì 24 ha <strong>di</strong>sputato le qualificazione<br />
degli 800 st<strong>il</strong>e e venerdì ha vinto l’argento negli 800<br />
st<strong>il</strong>e chiudendo con 7’52”23 dopo aver ingaggiato un<br />
testa a testa con l’ungherese Gergo Kis. Paltrinieri è<br />
stato a lungo davanti, superato però ai 650 metri dal<br />
magiaro e incalzato dall’ucraino Sergiy Frolov (finito<br />
terzo con 7’52”81). Ha lottato per la sua seconda<br />
medaglia europea che ha conquistato con merito. Da<br />
ricordare che solo <strong>il</strong> 6 marzo u.s. ha vinto <strong>il</strong> titolo italia-<br />
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SPORT / NUOTO<br />
Gregorio Paltrinieri, un oro per Londra<br />
Mercoledì 23 maggio ore 17,00 tutti incollati davanti al televisore per seguire<br />
Gregorio impegnato a Debrecen ( Ungaria ) ai Campionati Europei Assoluti.<br />
Coopernuoto si è fermata col cuore in gola.<br />
<strong>di</strong> Anna Torelli<br />
no degli 800 st<strong>il</strong>e libero<br />
ai Primaver<strong>il</strong>i <strong>di</strong> marzo<br />
a Riccione con <strong>il</strong> record<br />
personale <strong>di</strong> 7’51”97.<br />
Ora Gregorio è tornato al<br />
Polo Natatorio al centro<br />
federale <strong>di</strong> Ostia insieme<br />
a una serie <strong>di</strong> atleti,<br />
tra cui Gabriele Detti, i<br />
fratelli Rocco e Marco<br />
Potenza ed Alessandro<br />
Cuoghi, dove proseguono<br />
allenamenti e scuola.<br />
Quando rientra a casa lo<br />
ritroviamo nelle corsie della piscina <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> allenato<br />
dallo storico allenatore Gabriele Bonazzi che, a<br />
sua volta, ogni 30-35 giorni viene convocato al Centro<br />
Federale dalla Federazione Italiana Nuoto per allenare<br />
questi ragazzi.<br />
Allenare Gregorio è fac<strong>il</strong>e: è un atleta corretto, è una<br />
bella persona, molto educata, da sempre, fin da piccolo.<br />
La prima scheda tecnica <strong>di</strong> Gregorio risale alla<br />
stagione 2001-2002 esattamente 10 anni fa: tesserato<br />
Uninuoto Esor<strong>di</strong>ente C 1°anno classe ’94, in sette manifestazioni<br />
nessun po<strong>di</strong>o, ma un quarto posto nei 50<br />
rana ai Provinciali lo porta in finale regionale dove si<br />
piazza 14°. Poi le stagioni si susseguono e scopriamo<br />
Greg ranista, mistista ed infine st<strong>il</strong>e liberista, sempre<br />
nel “Progetto Uninuoto”. Dalla categoria Ragazzi entra<br />
in Coopernuoto, la società che gestisce gli impianti <strong>di</strong><br />
<strong>Novellara</strong>, Correggio, Parma, Cadelbosco, Colorno e<br />
che sponsorizza <strong>il</strong> proseguo dell’agonistica. Iniziano i<br />
primi risultati importanti, i po<strong>di</strong> ai Nazionali Giovan<strong>il</strong>i<br />
e i primi tempi per partecipare ai Campionati Assoluti.<br />
A Roma al Settecolli, esattamente un anno fa vincendo<br />
i 1500 fece <strong>il</strong> tempo per i Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> Shanghai ad appena<br />
16 anni. Durante la gara Luca Sacchi telecronista<br />
Rai ai metri 800 incominciò a concentrarsi su questo<br />
atleta e riportò le parole dette dal tecnico Morini “tenete<br />
d’occhio questo ragazzino, avrete delle sorprese”.<br />
Da allora Greg ne ha fatte <strong>di</strong> sorprese… <strong>il</strong> nostro “ragazzino”<br />
continua a crescere…<br />
Go to London 2012…. Go Greg go !!!<br />
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Basket amatori UISP: <strong>Novellara</strong><br />
riscopre la formula vincente<br />
“Vecchi” al potere: <strong>il</strong> Deportivo <strong>di</strong>namo <strong>Novellara</strong> trova <strong>il</strong> perfetto<br />
equ<strong>il</strong>ibrio <strong>di</strong>fesa attacco, cancella i Clippers Carpi e si aggiu<strong>di</strong>ca <strong>il</strong><br />
titolo provinciale Uisp.<br />
Citando Otello, si poteva <strong>di</strong>re “ad<strong>di</strong>o tempi incantanti<br />
del dolce pensar, ad<strong>di</strong>o sublimi vittorie”,<br />
in effetti dopo un 2010 “strepitoso”, con<br />
tanto <strong>di</strong> titoli:Nazionale, Regionale, Provinciale e<br />
Supercoppa italiana, <strong>il</strong> Deportivo Dinamo <strong>Novellara</strong><br />
, sembrava aver intrapreso la china irta e sconsolata<br />
del declino e quando ci si aggrappa ai ricor<strong>di</strong><br />
soprattutto nello sport è sinonimo <strong>di</strong> non essere<br />
messi troppo bene . Un 2011 <strong>di</strong> secon<strong>di</strong> posti per<br />
l’equipo del Presidente Carletti ed un 2012 iniziato<br />
con l’incubo incombente della teoria del piano<br />
inclinato “con la palla che rotola verso <strong>il</strong> basso e<br />
non si ferma più”. L’eliminazione nel Regionale, la<br />
conseguente mancata qualificazione nei Nazionali,<br />
insomma Cassio e Desdemona a parte, sembrava<br />
una trage<strong>di</strong>a. Ed invece “frenate le ansie finito<br />
l’incubo blando con debol angoscia” Pavone & C.,<br />
al termine <strong>di</strong> un play off superlativo, hanno riportato<br />
per la un<strong>di</strong>cesima volta (5 titoli Deportivo, 4<br />
Team Tondelli, 2 Amatori) <strong>il</strong> titolo amatori provinciale<br />
UISP sotto la torre dei Gonzaga. Si ba<strong>di</strong> bene<br />
non è un impresa sportiva, ma l’ennesima prova<br />
che in quel <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> le squadre <strong>di</strong> basket non<br />
mollano mai. Una regolar season condotta con 37<br />
<strong>di</strong> febbre (non sei malato, ma non stai neanche<br />
benissimo), poi <strong>il</strong> primo turno dei play off ove era<br />
<strong>di</strong> Gloria Grassi<br />
Gloria vi aspetta presso <strong>il</strong> chiosco<br />
del cimitero <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong><br />
con fiori freschi e artificiali, piante,<br />
articoli da regalo e addobbi floreali.<br />
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<strong>di</strong> Giovanni Panini<br />
evidente ma non scontato che nella “conference<br />
B” vi fosse la vera finale. Visto che 4 delle squadre<br />
approdate alle semfinali: Arceto, Budriese,<br />
Carpi e <strong>Novellara</strong>, 3 erano espressione del girone<br />
B, con <strong>il</strong> Carpi superfavorito avendo dominato <strong>il</strong><br />
campionato con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 82 punti. In semifinale<br />
<strong>il</strong> Deportivo Dinamo incrociava la Budriese<br />
vincitrice del girone A e campione in carica, una<br />
gara molto sentita. Più che una gara una pace instab<strong>il</strong>e,<br />
che <strong>il</strong> Deportivo faceva sua espugnando <strong>il</strong><br />
campo <strong>di</strong> Budrio. Ipnotizzando l’avversario per 30<br />
minuti 69/35, un vantaggio <strong>di</strong> + 34 che uccide la<br />
partita, 90/66 <strong>il</strong> finale. Ora è si vero che nei play<br />
off, aver battuto l’avversario <strong>di</strong> 24 o <strong>di</strong> un punto<br />
è la stessa cosa : conta la vittoria. E’ altresì vero<br />
che una squadra che è sotto <strong>di</strong> 34 in casa, dovrebbe<br />
arrivare a gara 2 con <strong>il</strong> sangue agli occhi<br />
e voglia <strong>di</strong> riscatto, in realtà lo sguardo dei “correggesi”<br />
era uno “sguardo basso”. In gara 2, si è<br />
ripartiti alla pari, ma <strong>il</strong> Deportivo aveva la stessa<br />
intensità dell’andata ed al 30° era 60/31, chiudendo<br />
sul 73/56. e via in finale contro Carpi. Era da<br />
aspettarsi che per vincere <strong>il</strong> titolo la <strong>Novellara</strong> dei<br />
canestri sponda Deportivo, avrebbe dovuto giocare<br />
la partita perfetta contro un avversario che<br />
fino ad una settimana prima sembrava imbattibi-<br />
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17<br />
le. Però <strong>il</strong> basket è <strong>il</strong> gioco delle 100 verità, dove<br />
primeggia la squadra che sa fare ciò che serve per<br />
vincere. Il Deportivo ha imposto <strong>il</strong> suo ritmo “alla<br />
bersagliera” alla gara, fatto <strong>di</strong> zonaccia e ripartenze<br />
secche a campo aperto, i Clippers hanno accettato<br />
<strong>il</strong> ritmo non sono riusciti ad accendere Losi, su<br />
cui lavorava bene la <strong>di</strong>fesa reggiana. Ingabbiato <strong>il</strong><br />
basket champagne dei modenesi, fermato Losi e<br />
<strong>di</strong>minuiti i giochi <strong>di</strong> pick and roll con Manzini, <strong>il</strong><br />
solo Valenti, riusciva a dare fasti<strong>di</strong>o con la sua continuità,<br />
a <strong>Novellara</strong>. Quello dei modenesi è stato<br />
un “suici<strong>di</strong>o cestistico”, <strong>di</strong>menticandosi <strong>di</strong> essere<br />
molto più giovani e <strong>di</strong> avere molta più profon<strong>di</strong>tà<br />
in panchina. <strong>Novellara</strong> dal canto suo, sapeva<br />
che se la si metteva sul chi corre e chi salta <strong>di</strong> più<br />
senz’altro non finiva bene. Dopo un primo quarto<br />
da N.B.A 26/18 <strong>il</strong> Deportivo si è tenuto, sempre<br />
avanti nel punteggio 37/28 a metà gara, 53/43<br />
al 30°. Una pericolosa flessione ad inizio ultimo<br />
periodo portava le due squadre quasi a contatto<br />
54/52 al 33°, ma poi Spaggiari, Mazzoli, Benevelli<br />
e Panizza armati dalla regia sapiente <strong>di</strong> Pavone firmano<br />
<strong>il</strong> parziale <strong>di</strong> 14/2. Carpi non ci crede più,<br />
nonostante i supporter dei modenesi siano in<br />
netta superiorità sulle tribune <strong>di</strong> via Guasco e non<br />
smettono <strong>di</strong> incitare la propria squadra. I Clippers<br />
vac<strong>il</strong>lano segnano solo 2 miseri punti negli ultimi<br />
7 minuti. Sono invece targati Deportivo, gli squ<strong>il</strong>li<br />
<strong>di</strong> tromba (68 per l’esatezza) <strong>di</strong> una squadra <strong>di</strong><br />
“vecchietti” che adesso corre più dei bersaglieri e<br />
oggi ha schiantato <strong>il</strong> superbo e imbattib<strong>il</strong>e settimo<br />
cavalleggeri dei Clippers, 68/54 <strong>il</strong> finale.<br />
informa<br />
Sabato 7 e domenica 8 luglio 2012, presso<br />
la sede AVIS <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>, ci sarà la consueta<br />
donazione <strong>di</strong> sangue.<br />
Presentarsi dalle ore<br />
7,30 alle 10,45<br />
Alimenti permessi prima della donazione<br />
compresi gli esami annuali: acqua, camom<strong>il</strong>la,<br />
caffé, spremute, <strong>il</strong> tutto senza zucchero.<br />
Evitare tassativamente latte e suoi<br />
derivati.<br />
Il Segretario Piero Ghi<strong>di</strong>ni
18<br />
A Marzocchi Govoni e PuccioCiarlini<br />
<strong>il</strong> 4° Trofeo New Zincomatic<br />
Si è concluso venerdì 4 maggio 2012 con un<br />
grande successo <strong>di</strong> pubblico e partecipazione <strong>il</strong><br />
4° Trofeo New Zincomatic srl gara regionale a 64<br />
coppie cat. A/B separate al possib<strong>il</strong>e e 64 coppie<br />
cat. C/D sempre separate al possib<strong>il</strong>e, svoltosi<br />
presso la Bocciof<strong>il</strong>a Novellarese circolo arci.<br />
La manifestazione organizzata dalla bocciof<strong>il</strong>a<br />
stessa ha visto <strong>il</strong> successo per la categoria A/B<br />
della coppia Marzocchi e Govoni della Buco<br />
Magico che in finale ha battuto la coppia Belelli<br />
e Camurri del G. S. Rinascita <strong>di</strong> Modena. Terzi<br />
a pari merito Rossi e Selogna della Lavinese <strong>di</strong><br />
Bologna e Lasagni e Tasselli della Sanmartinese<br />
<strong>di</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Per la categoria C/D la coppia Puccio e Ciarlini<br />
della Città del Tricolore si è imposta contro la<br />
coppia Oliva e Resca della Cavezzese <strong>di</strong> Modena.<br />
Terzi a pari merito Ferrari e Pigmei della Val<br />
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d’Enza e Fontanesi e Longo della Campogalliano<br />
<strong>di</strong> Modena.<br />
Direttore <strong>di</strong> gara <strong>il</strong> sig. Para<strong>di</strong>si Dan<strong>il</strong>o del comitato<br />
Fib <strong>di</strong> Modena coa<strong>di</strong>uvato dall’assistente,<br />
sig. Bonacini Lino del Comitato <strong>di</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Come sempre i vincitori sono stati premiati dalla<br />
splen<strong>di</strong>da titolare della New Zincomatic.<br />
Degna <strong>di</strong> nota la performance dei novellaresi<br />
Arnaldo Marani e Mitrano Bertazzoni che dopo<br />
aver vinto <strong>il</strong> loro girone sui campi <strong>di</strong> Bagnolo,<br />
sono stati gli unici nostri portacolori a raggiungere<br />
la serata finale <strong>di</strong> venerdì.<br />
Ringraziamo i nostri responsab<strong>il</strong>i del settore<br />
bocce Franco Guidetti e Giancarlo Razzini per <strong>il</strong><br />
lavoro svolto e la New Zincomatic per <strong>il</strong> supporto<br />
economico ricevuto in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i per l’esistenza<br />
stessa della bocciof<strong>il</strong>a Novellarese.<br />
“Pro Secco Bike <strong>Novellara</strong>”: una nuova<br />
società ciclistica amatoriale<br />
L’idea <strong>di</strong> fondare una nuova squadra era nell’aria<br />
e quin<strong>di</strong> con alcuni amici l’abbiamo costituita con<br />
l’intento <strong>di</strong> mantenere viva la voglia <strong>di</strong> confrontarsi<br />
e <strong>di</strong> stare in compagnia... Il team parteciperà ad<br />
alcune granfondo sia MTB che bici da strada ma<br />
sempre con <strong>il</strong> principio che “l’importante è partecipare”<br />
perché prima <strong>di</strong> essere una squadra siamo<br />
soprattutto un gruppo <strong>di</strong> amici cui piace <strong>di</strong>vertirsi<br />
pedalando...<br />
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i tesserati<br />
e non che hanno voluto contribuire come sponsor<br />
alla realizzazione della nostra piccola squadra.<br />
- Bcc Banca Reggiana;<br />
- Cantina Nonsolovino;<br />
- Chiosco Primavera;<br />
- Colorificio Arcobaleno;<br />
- Don Divino;<br />
<strong>di</strong> Barbara Davolio<br />
- Il Forno <strong>di</strong> Crotti Mauro;<br />
- Probike <strong>di</strong> Marani E Davolio;<br />
- Speed Gomma Autoriparazioni.<br />
Il nostro sentito ringraziamento va anche a tutte le<br />
persone che in questo periodo si sono rimboccate<br />
le maniche per svolgere le innumerevoli attività<br />
burocratiche e formali necessarie per realizzare<br />
ed organizzare quanto sopra. Un ringraziamento<br />
speciale anche a Probike <strong>di</strong> Marani e Davolio, che<br />
nel suo 20° anno <strong>di</strong> attività (si, già 20 anni!!!) Ha<br />
voluto festeggiare dando l’opportunità <strong>di</strong> realizzare<br />
un piccolo sogno nel cassetto <strong>di</strong> molti.<br />
Per ogni necessità e informazione potete rivolgere<br />
le vostre domande a Barbara (presso Probike)<br />
oppure a questo in<strong>di</strong>rizzo ema<strong>il</strong> (proseccobike@<br />
libero.It).<br />
BUON PROSECCO A TUTTI!!!<br />
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Memorie Istoriche <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>/3: capitale<br />
<strong>di</strong> uno stato piccolo ma in<strong>di</strong>pendente<br />
Come abbiamo visto, <strong>Novellara</strong> ha avuto una storia anche prima dell’arrivo dei Gonzaga,<br />
ma è con questi che <strong>di</strong>venta un autonomo soggetto politico, la capitale <strong>di</strong> uno stato piccolo<br />
ma in<strong>di</strong>pendente “degnamente inserito nel novero delle tante piccole signorie dell’Italia<br />
settentrionale”. Dopo la breve parentesi reggiana, la prima in or<strong>di</strong>ne dei tempo fra le piccole<br />
signorie gonzaghesce.<br />
Venduta Reggio ai Visconti, riservando per se e per<br />
i suoi <strong>di</strong>scendenti <strong>Novellara</strong> e Bagnolo, nel 1370<br />
Feltrino Gonzaga si fermò in un primo tempo nella<br />
Rocca <strong>di</strong> Bagnolo, ma poco dopo decise <strong>di</strong> trasferirsi<br />
con la famiglia a <strong>Novellara</strong>, nella casa dei Sessi. Con<br />
l’intenzione <strong>di</strong> fabbricarvi una Rocca al posto del vecchio<br />
fort<strong>il</strong>izio dei Malapresa. Ma, immerso com’era<br />
nella più tetra malinconia, cominciò a viaggiare. Bernabò<br />
Visconti lo voleva come capitano generale delle<br />
sue truppe, ma lui continuò a passare senza pace<br />
da una città all’altra. Terminò i suoi giorni a Padova,<br />
nel 1374, lasciando tre figli maschi: <strong>il</strong> primogenito<br />
Guido, che aveva avuto dalla prima moglie Caterina<br />
Visconti e gli successe come Signore <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> e<br />
Bagnolo, Guglielmo e Odoardo.<br />
Con la signoria, Guido ere<strong>di</strong>tò dal padre anche molti<br />
debiti. Governò 25 anni, fu investito dal vescovo <strong>di</strong><br />
Reggio del feudo <strong>di</strong> Corte Nova, a mezzogiorno <strong>di</strong><br />
<strong>Novellara</strong>; fece scavare le fondamenta della Rocca<br />
ma i debiti non gli consentirono <strong>di</strong> iniziarne la costruzione.<br />
Morto Guido, nel 1399, i figli Giacomo e<br />
Feltrino II si <strong>di</strong>visero lo Stato: a Giacomo toccò <strong>Novellara</strong><br />
e Corte Nova, a Feltrino II Bagnolo con la<br />
sua Pieve.<br />
Giacomo, dopo essersi guadagnò la fame <strong>di</strong> prode<br />
e valoroso cavaliere in guerre varie, ritornò a <strong>Novellara</strong>,<br />
sposò Ippolita, figlia del signore <strong>di</strong> Carpi, e<br />
<strong>di</strong>ede finalmente inizio alla costruzione della Rocca.<br />
Per ampliare i suoi posse<strong>di</strong>menti, acquistò <strong>il</strong> castello<br />
<strong>di</strong> Vescovado con molte case e possessioni nel<br />
Cremonese, e la corte <strong>di</strong> Sabbiola nel Mantovano.<br />
Morì nel 1441. Dei suoi tre figli maschi, Francesco,<br />
Gian Pietro e Giorgio, <strong>il</strong> governo della signoria toccò<br />
a Giorgio.<br />
In quegli anni San Bernar<strong>di</strong>no da Siena, in giro per la<br />
Lombar<strong>di</strong>a a pre<strong>di</strong>care, si fermò più volte a <strong>Novellara</strong><br />
ospite <strong>di</strong> Guido Gonzaga. Ma, per le sue abitu<strong>di</strong>ni,<br />
la corte del signore era troppo ricca e comoda, per<br />
cui chiese e ottenne <strong>di</strong> <strong>di</strong>morare ogni volta nella ca-<br />
<strong>di</strong> Vittorio Ariosi<br />
mera d’angolo sotto <strong>il</strong> portico davanti alla Rocca. Secondo<br />
una credenza popolare, nel partire dopo l’ultimo<br />
soggiorno <strong>il</strong> santo piantò <strong>il</strong> suo bastone sulla riva<br />
del fossato della Rocca e questo si convertì all’istante<br />
in una pianta <strong>di</strong> rose, che sarebbe poi rimasta fresca<br />
e verdeggiante per molti anni, “a beneficio <strong>di</strong> non<br />
pochi infermi”.<br />
Intanto, per una questione <strong>di</strong> successione, <strong>il</strong> castello<br />
<strong>di</strong> Bagnolo tornò sotto <strong>il</strong> dominio dei Gonzaga <strong>di</strong><br />
<strong>Novellara</strong>.<br />
Nel 1452, durante la guerra fra gli Sforza <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano<br />
e i Veneziani, <strong>il</strong> castello <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> fu stretto d’asse<strong>di</strong>o<br />
dalle truppe <strong>di</strong> Manfredo e Giberto <strong>di</strong> Correggio;<br />
resistette due mesi, poi fu preso e saccheggiato.<br />
Stessa sorte toccò al castello <strong>di</strong> Bagnolo. Dopo due<br />
anni, con la pace <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, i Gonzaga riottennero la<br />
loro signoria.<br />
E’ <strong>di</strong> quegli anni l’inizio <strong>di</strong> una lunga serie <strong>di</strong> contrasti<br />
con Guastalla, <strong>di</strong> un’inimicizia destinata a durare nel<br />
tempo. Il conte Pietro Guido Torelli, signore <strong>di</strong> Guastalla,<br />
approfittando del fatto che i fratelli Gonzaga<br />
erano impegnati lontano in guerra, cercò <strong>di</strong> allargare<br />
i suoi confini inviando delle genti a devastare ripetutamente<br />
le campagne <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>, contrastato e<br />
respinto però dagli stessi conta<strong>di</strong>ni.<br />
Ritornati a casa, i Gonzaga ripristinarono le fosse e i<br />
terrapieni che circondavano <strong>il</strong> castello e ampliarono<br />
l’abitato con nuove case. Francesco ridusse la Rocca<br />
“ forte e signor<strong>il</strong>e” e <strong>di</strong>ede inizio alla bonifica dei Terreni<br />
Novi; le prime possessioni messe a coltivazione<br />
le chiamò Le Costanze, dal nome della sua prima<br />
moglie, per secoli chiamate in <strong>di</strong>aletto dai novellaresi<br />
al Stansi<br />
Nel 1471 ebbero dal duca Borso <strong>di</strong> Ferrara l’investitura<br />
delle v<strong>il</strong>le reggiane <strong>di</strong> S. Tommaso, S. Maria e S.<br />
Giovanni della Fossa, con <strong>il</strong> canone <strong>di</strong> uno sparviero<br />
all’anno, poi sempre rinnovata fino all’estinzione<br />
della casata,<br />
Per risolvere la spinosa questione dei confini fra<br />
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19<br />
Il quattrocentesco convento dei Carmelitani: una testimonianza<br />
della <strong>Novellara</strong> gonzaghesca da recuperare.<br />
<strong>Novellara</strong> e Guastalla, causa frequente <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong> e<br />
<strong>di</strong> scontri, Giorgio chiese l’intervento del marchese<br />
Lodovico <strong>di</strong> Mantova, al quale si unirono poi <strong>il</strong> duca<br />
<strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano Gian Galeazzo Maria Sforza Visconti e <strong>il</strong><br />
signore <strong>di</strong> Genova e Cremona Angelo Conti.<br />
Dopo San Bernar<strong>di</strong>no da Siena, venne a pre<strong>di</strong>care a<br />
<strong>Novellara</strong> più volte anche <strong>il</strong> beato francescano Bernar<strong>di</strong>no<br />
da Feltre, ospite in Rocca. Il quale convinse<br />
Francesco ad introdurre a <strong>Novellara</strong> una famiglia <strong>di</strong><br />
religiosi. La scelta cadde sui padri Carmelitani della<br />
congregazione <strong>di</strong> Mantova, ai quali Francesco assegnò<br />
la chiesa all’interno del castello, alcune case contigue<br />
e un recinto <strong>di</strong> terra per l’orto. Fu poi costruito <strong>il</strong><br />
convento, <strong>di</strong> cui rimane oggi solo una parte, meglio<br />
nota come <strong>il</strong> Casino <strong>di</strong> Chiavelli: non è molto rispetto<br />
al complesso originale, ma è un e<strong>di</strong>ficio quattrocentesco,<br />
un pezzo della <strong>Novellara</strong> gonzaghesca che<br />
meriterebbe comunque <strong>di</strong> essere finalmente recuperato<br />
e valorizzato, come è stato recentemente e<br />
lodevolmente fatto per <strong>il</strong> convento dei Gesuiti.<br />
Francesco acquistò anche <strong>il</strong> Campo delle Noci (dov’è<br />
attualmente piazza Unità d’Italia) e altri fon<strong>di</strong> per ingran<strong>di</strong>re<br />
<strong>il</strong> borgo a ponente del castello. I Gonzaga<br />
vi fabbricarono poi le case a proprie spese, con <strong>il</strong><br />
cort<strong>il</strong>e e l’orto, e le cedettero in proprietà a chiunque<br />
volesse abitarle per un canone annuo <strong>di</strong> uno o due<br />
capponi.
20<br />
Rubrica mens<strong>il</strong>e <strong>di</strong> musica e spettacoli a cura <strong>di</strong> Luca Lombar<strong>di</strong>ni e alcuni amici<br />
Jack White. Uno che ha bisogno <strong>di</strong> poche presentazioni: ex leader dei <strong>di</strong>sciolti<br />
White Stripes, mente dei progetti Raconteurs e Dead Weather, produttore e<br />
da non molto anche <strong>di</strong>scografico con la sua Third Man Records. Una delle<br />
poche e autentiche rockstar rimaste in giro. Jack è scettico verso i sequencers<br />
e l’elettronica e si sente davvero nel <strong>di</strong>sco, ha costruito <strong>il</strong> suo rifugio a<br />
Nashv<strong>il</strong>le, in uno stu<strong>di</strong>o che per chi l’ha visto è un’autentica meraviglia della<br />
tecnologia analogica. Qui ha ospitato spesso i gruppi della sua Third Man<br />
Records, un po’ produttore un po’ session man. E nei mesi scorsi, tra una<br />
prova e l’altra ha anche registrato <strong>il</strong> suo atteso esor<strong>di</strong>o solista.<br />
Nella musica, come in qualsiasi opera d’arte, <strong>il</strong> titolo conta molto. “Blunderbuss”,<br />
“l’archibugio”, è già un inizio promettente. Evoca in un sol colpo<br />
tutto l’immaginario che è contenuto in queste canzoni che mescolano le<br />
tra<strong>di</strong>zioni musicali con furbizia e mestiere: c’è tanto folk bianco, ma anche<br />
molta “race music”. C’è <strong>il</strong> rock dei White Stripes, ma meno <strong>di</strong> quello che ci<br />
si aspetterebbe. E c’è soprattutto un lavoro certosino sui suoni e sulla profon<strong>di</strong>tà<br />
delle (bellissime) chitarre acustiche ed elettriche. All’interno del <strong>di</strong>sco<br />
troviamo pezzi <strong>di</strong> pura creatività, gioielli <strong>di</strong> rock acustico, suonati in presa<br />
<strong>di</strong>retta e con la giusta dose <strong>di</strong> feeling dei musicisti. Ho sempre ascoltato<br />
Jack anche per via della sua stranissima voce, che a tratti mi ricorda quella<br />
“angelica” <strong>di</strong> Jeff Buckley (inarrivab<strong>il</strong>e), quin<strong>di</strong> suoni belli, puliti, canzoni che<br />
si lasciano i minuti alle spalle perché si fanno apprezzare, in particolare , se<br />
vogliamo, un paio <strong>di</strong> canzoni (le prime) sono un po piu ritmate e da “hit”,<br />
ma tutto <strong>il</strong> lavoro si <strong>di</strong>pana in una serie <strong>di</strong> note e arrangiamenti che era<br />
da un bel po che non sentivo, abituati come siamo a sintetizzatori e drum<br />
machines e tecnologie <strong>di</strong>gitali. Nulla da <strong>di</strong>re sul tema, ma questo <strong>di</strong>sco è<br />
l’opposto <strong>di</strong> tutto ciò. E’ più che mai un omaggio ad un epoca che è stata<br />
e non sarà più, ma è stato fatto con attenzione quasi f<strong>il</strong>ologica alle “fonti”<br />
e con grande passione. Non è solo un <strong>di</strong>sco <strong>di</strong> revival, è qualcosa <strong>di</strong> più.<br />
Musica che Mr.White e pochi altri oggi si possono permettere <strong>di</strong> fare. Alla<br />
fine questa, più che una recensione, è un appello: preserviamo Jack, è una<br />
specie rara. Rarissima.<br />
Via Cristoforo Colombo: manca la<br />
toponomastica stradale <strong>di</strong> Paolo Paterlini<br />
Molti automob<strong>il</strong>isti che arrivano da Campagnola o da Reggio Em<strong>il</strong>ia e<br />
devono immettersi su via Cristoforo Colombo (provinciale per Reggiolo)<br />
dopo aver percorso la rotonda della Fossetta si chiedono dove si trova la<br />
suddetta via.<br />
Il motivo è semplice, incre<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e ma ahimè vero: manca qualsiasi in<strong>di</strong>cazione<br />
stradale che riporti <strong>il</strong> nome della suddetta via.<br />
Non mi è dato sapere quali siano le ragioni <strong>di</strong> questa mancanza ma poiché<br />
si tratta <strong>di</strong> una strada <strong>di</strong> grande percorrenza e importanza mi pare<br />
ovvio che la targa in<strong>di</strong>cante “via C. Colombo” vada installata al più presto.<br />
Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Boce<strong>di</strong><br />
Ep<strong>il</strong>essia del cane e del gatto<br />
Con <strong>il</strong> termine ep<strong>il</strong>essia si in<strong>di</strong>ca una sindrome caratterizzata da convulsioni<br />
ricorrenti in assenza <strong>di</strong> cause <strong>di</strong>mostrab<strong>il</strong>i. È una patologia che, così come<br />
nell’uomo, possiamo ritrovare anche negli animali domestici. L’ep<strong>il</strong>essia è infatti<br />
la causa più comune <strong>di</strong> convulsioni nel cane, mentre nel gatto si presenta più<br />
raramente. In alcune razze <strong>di</strong> cani la malattia è ere<strong>di</strong>taria (es. Pastore Tedesco,<br />
Beagle, Bassotto, ecc) ed in altre si può riscontrare abbastanza comunemente<br />
(Cocker Spaniel, Setter irlandese, Siberian Husky, Boxer, Border Collie, Barboncino<br />
nano, ecc).<br />
In genere le prime convulsioni si presentano ad una età compresa tra i 6 mesi<br />
ed i 3 anni, occasionalmente anche prima e/o più tar<strong>di</strong>. Sembra che più precocemente<br />
si presenti <strong>il</strong> <strong>di</strong>sturbo, più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e sarà controllare le crisi.<br />
Come si manifesta l’ep<strong>il</strong>essia? Con una serie <strong>di</strong> convulsioni generalizzate che<br />
possono durare da pochi secon<strong>di</strong> a <strong>di</strong>versi minuti con o senza (nelle forme più<br />
lievi) per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> coscienza. Le convulsioni vengono definite come una scarica<br />
elettrica improvvisa, proveniente dal cervello che causa una per<strong>di</strong>ta o un’ alterazione<br />
dello stato <strong>di</strong> coscienza, contrazioni muscolari, salivazione e, spesso,<br />
urinazione e defecazione involontaria. Durante l’episo<strong>di</strong>o <strong>il</strong> cane può anche<br />
soltanto manifestare ansia, inciampare o arrancare. In alcuni casi, prima della<br />
crisi vera e propria, vi può essere una fase che dura da pochi minuti a qualche<br />
ora, caratterizzata da “comportamenti strani”: agitazione, bisogno <strong>di</strong> attenzione,<br />
tendenza a nascondersi. In <strong>di</strong>versi casi la crisi è poi seguita da un breve periodo<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sorientamento durante <strong>il</strong> quale si possono osservare movimenti scoor<strong>di</strong>nati,<br />
cecità temporanea, movimenti ripetuti, confusione. Le convulsioni si manifestano<br />
in genere ad intervalli regolari, che possono durare anche settimane o<br />
mesi. Tra una crisi convulsiva e l’atra l’animale è completamente normale. Con<br />
l’avanzare dell’età le crisi convulsive possono peggiorare.<br />
Cosa fare se <strong>il</strong> nostro cane (o gatto) manifesta per la prima volta una crisi convulsiva?<br />
Occorre portarlo dal veterinario per una visita <strong>di</strong> controllo e tutta una<br />
serie <strong>di</strong> accertamenti volti ad escludere la presenza <strong>di</strong> altre malattie (epatiche,<br />
renali, infiammatorie, infettive, neoplastiche, vascolari, degenerative, malformazioni<br />
congenite, avvelenamenti, ecc) che possono, a loro volta, causare<br />
crisi convulsive. Alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ep<strong>il</strong>essia primaria o i<strong>di</strong>opatica, si arriva per<br />
esclusione, dopo aver eliminato tutte le altre possib<strong>il</strong>i cause.<br />
Cosa si fa una volta che <strong>il</strong> nostro cane (o gatto) ha una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> ep<strong>il</strong>essia<br />
primaria? Dipende. Non tutti i pazienti richiedono trattamento. Gli animali che<br />
hanno manifestato una sola crisi convulsiva o che hanno crisi molto brevi e<br />
molto <strong>di</strong>stanziate tra loro probab<strong>il</strong>mente non necessitano <strong>di</strong> alcun trattamento<br />
a meno che la malattia non progre<strong>di</strong>sca. In tutti gli altri casi invece andrà iniziata<br />
una terapia anticonvulsivante da protrarsi, ed eventualmente “aggiustarsi”, nel<br />
corso <strong>di</strong> tutta la vita dell’animale. Lo scopo del trattamento non è <strong>di</strong> eliminare<br />
completamente le crisi (risultato <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente ottenib<strong>il</strong>e), ma <strong>di</strong> ridurne la durata<br />
e la frequenza in modo da consentire una buona qualità <strong>di</strong> vita al nostro cane o<br />
gatto. In alcuni casi molto gravi purtroppo, nonostante le terapie, non si riesce<br />
mai ad ottenere un buon controllo delle crisi ep<strong>il</strong>ettiche e, <strong>di</strong> conseguenza, una<br />
buona qualità <strong>di</strong> vita. Si può persino arrivare ad un punto tale da non ottenere<br />
più risposta alle terapie e giungere ad uno “stato ep<strong>il</strong>ettico”, una con<strong>di</strong>zione<br />
caratterizzata da convulsioni continue. In questi casi occorre pensare seriamente<br />
a cosa sia meglio fare per <strong>il</strong> nostro animale.
Non solo pulci<br />
Rubrica a cura <strong>di</strong> “Gente <strong>di</strong> Can<strong>il</strong>e”via Valle, 104 <strong>Novellara</strong><br />
www.gente<strong>di</strong>can<strong>il</strong>e.it” www.gente<strong>di</strong>can<strong>il</strong>e.it<br />
Nel nostro can<strong>il</strong>e intercomunale soggiornano numerosi trovatelli in attesa<br />
<strong>di</strong> collocazione e tutti, in<strong>di</strong>stintamente, potrebbero trovare un “padrone”<br />
adatto. Il più delle volte i cuccioloni e gli adulti vengono rifiutati; è vero<br />
che allevare un cucciolo è molto più semplice, ma<br />
spesso <strong>il</strong> cucciolone o l’adulto sono in grado <strong>di</strong><br />
adattarsi tanto quanto un cucciolo, solo ci vuole<br />
più amore. Prima <strong>di</strong> rifiutare l’idea <strong>di</strong> adottare<br />
un cane adulto, fateci una visita, sicuramente<br />
qualche ospite vi conquisterà con i suoi occhi<br />
dolci ed invitanti; <strong>il</strong> cucciolo non <strong>di</strong>ce come sarà<br />
da grande, l’adulto è lì da vedere e non ha nulla<br />
da nascondere.<br />
Il peloso qui riprodotto è un perfetto esempio;<br />
maschio <strong>di</strong> un anno circa, castrato, <strong>di</strong> taglia me<strong>di</strong>o<br />
grande, segni particolari “bellissimo”; è stato<br />
abbandonato lo scorso anno e, prima <strong>di</strong> arrivare<br />
in can<strong>il</strong>e, ha vissuto per giorni in un cantiere, da<br />
questo <strong>il</strong> suo nome, TUBO. Ha un carattere dolcissimo, molto buono con i<br />
bambini e gli altri cani, adora andare a passeggio al guinzaglio.<br />
Fatti e personaggi<br />
Rubrica a cura <strong>di</strong> Giovanni Franzoni<br />
Anno 1993 - Amici novellaresi nel cort<strong>il</strong>e del ristorante ”La Bussola” a Campagnola<br />
Ho cercato per giorni una fotografia, tra le tante che possiedo nel mio “archivio”,<br />
da pubblicare sul <strong>Portico</strong>. I motivi sono tanti, ma uno solo, principalmente<br />
mi ha impe<strong>di</strong>to la scelta: qualche amico purtroppo ci ha lasciato,<br />
e i rimanenti sono ormai alla frutta (almeno per quanto mi riguarda). Sono<br />
cose che commuovono. La foto è stata scattata <strong>il</strong> 3 ottobre 1993 perciò quasi<br />
vent’anni orsono. A quel tempo alcuni erano già in pensione, lascio a voi le<br />
considerazioni del caso. Al mio richiamo giungevano da Genova, M<strong>il</strong>ano,<br />
Siena, Empoli e da varie altre località. Osservando la fotografia osservate solo<br />
una cosa: <strong>il</strong> sorriso <strong>di</strong> rivederci e lasciarci nuovamente con un abbraccio. Il<br />
tempo passa e la candela brucia.<br />
.…ELIMINA LA MIOPIA..<br />
..…..……..DORMENDO.…<br />
Certo, dormendo! semplicemente mettendo<br />
delle speciali lenti a contatto quando vai a<br />
dormire e al mattino le togli e ci ve<strong>di</strong> bene.<br />
E’ ormai <strong>di</strong>ventata una realtà e per gli adolescenti<br />
è una vera e propria rivoluzione, e<br />
non solo per loro.<br />
NOVELLARA (RE) Corso Garibal<strong>di</strong>, 21 tel. 654658<br />
CAMPAGNOLA EM. (RE) P.zza Roma tel.669883<br />
ROLO (RE) Corso Repubblica, 67 tel.658376<br />
Gruppi <strong>di</strong> Reggio Em<strong>il</strong>ia e provincia tel.3463037000<br />
DI COLLERA SI PUÒ ANCHE MORIRE<br />
Nei giorni scorsi ho letto in un libro che <strong>di</strong> collera si può anche<br />
morire. Così sono ritornato in<strong>di</strong>etro nel tempo, al periodo attivo del<br />
mio alcolismo rammentando una sera durante una gara <strong>di</strong> briscola<br />
dove io avevo già bevuto parecchi bicchierini e mi accingevo a fare la<br />
partita, (per <strong>il</strong> secondo posto!). Eravamo tre a tre ma all’ultima mano<br />
abbiamo commesso un errore e siamo stati eliminati. Ed ecco che<br />
dentro <strong>di</strong> me è scattata questa molla dell’aggressività, collera, ira e<br />
della mancanza <strong>di</strong> fiducia verso <strong>il</strong> mio compagno <strong>di</strong> gioco. Così si è<br />
scatenato <strong>il</strong> putiferio. Ritornato a casa mentre stavo andando a letto<br />
ho avvertito forti dolori al petto, ho chiamato <strong>il</strong> me<strong>di</strong>co che dopo<br />
avermi visitato, mi portò lui stesso all’ospedale. Dopo circa quaranta<br />
giorni <strong>di</strong> innumerevoli esami, la prognosi parlava <strong>di</strong> esaurimento e<br />
stress. Mi consigliarono <strong>di</strong> trascorrere un periodo in montagna e <strong>di</strong><br />
cercare <strong>di</strong> essere <strong>il</strong> più tranqu<strong>il</strong>lo possib<strong>il</strong>e, <strong>di</strong> mangiare tanto e <strong>di</strong><br />
bere qualche bicchiere <strong>di</strong> buon vino. Andato tra i monti, i primi giorni<br />
rispettavo la cura ma alla fine del periodo mangiavo poco e bevevo<br />
molto. Ho cominciato a isolarmi perché ero <strong>di</strong>ventato aggressivo,<br />
ero un essere superiore, me ne fregavo <strong>di</strong> tutti. Ritornato al lavoro<br />
<strong>il</strong> mio bere si era ri<strong>di</strong>mensionato però non ero più quello <strong>di</strong> prima,<br />
perché mi rendevo conto che l’alcol mi aveva preso la mano. Ero<br />
sempre più in collera con me stesso quando nella vita e nel lavoro<br />
non riuscivo a fare ciò che volevo ed allora per aiutarmi ad avere<br />
coraggio <strong>di</strong> affrontare le cose, dovevo bere due o tre bicchierini. Ho<br />
conosciuto A.A. e la mia vita è cominciata a cambiare, ho iniziato<br />
a ragionare con me stesso, a essere più razionale e a vedere<br />
le cose nella giusta prospettiva. Mi sono abituato a perdonare<br />
rinunciando al risentimento e alle rappresaglie, così facendo mi<br />
libero della rabbia e riesco a <strong>di</strong>menticare più fac<strong>il</strong>mente i torti. Una<br />
volta mi arrabbiavo spesso ma da quando ho conosciuto A.A., mi<br />
sono reso conto che tutte le cose o sciocchezze che mi irritavano<br />
sempre prima, non valevano neanche un briciolo della mia salute.<br />
Malgrado i miei propositi <strong>di</strong> evitare l’ ira<br />
ogni tanto mi capita <strong>di</strong> ricadere nell’errore<br />
però A.A. mi ha insegnato a riflettere, ad<br />
avere più fiducia negli altri e trattarli con<br />
gent<strong>il</strong>ezza, così facendo cerco <strong>di</strong> cancellare<br />
piano piano gli effetti nocivi della collera, dei<br />
risentimenti e <strong>di</strong> essere più cor<strong>di</strong>ale con tutti.<br />
Ora sono più responsab<strong>il</strong>e, più sereno e<br />
soprattutto sincero con me stesso e ringrazio<br />
Alcolisti Anonimi che mi ha fatto conoscere,<br />
attraverso la sobrietà, questo meraviglioso<br />
st<strong>il</strong>e <strong>di</strong> vita. Umberto un Alcolista Anonimo.<br />
dott. M.Bigi, dott.ssa R.Boce<strong>di</strong><br />
dal lunedì al venerdì<br />
09.30 - 12.00<br />
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21
22<br />
<strong>Novellara</strong> Sportiva, alcune precisazioni<br />
a proposito della società<br />
Per evitare frainten<strong>di</strong>menti intendo chiarire ancora una volta la situazione della<br />
società e evidenziare che a rischiar grosso sono i 170 ragazzi del settore giovan<strong>il</strong>e.<br />
In un momento come questo dove nel “paese <strong>di</strong> criticopoli”<br />
in cui tutti ci troviamo ad essere oggi geologi ed<br />
ingegneri o commissari tecnici della nazionale, r<strong>il</strong>eggendo<br />
l’articolo che riguardava la <strong>Novellara</strong> Sportiva, apparso sul<br />
precedente numero, mi è sorto un dubbio e per evitare<br />
polemiche frainten<strong>di</strong>menti, vorrei fare alcune precisazioni,<br />
rivolgendomi <strong>di</strong> nuovo al mens<strong>il</strong>e novellarese “Il <strong>Portico</strong>”<br />
(in questo caso nome più adatto non ci poteva essere).<br />
In quelle righe si faceva riferimento ad un momento in<br />
cui alcuni, degli allora <strong>di</strong>rigenti, “abbandonarono la nave”<br />
prematuramente lasciando la società in una situazione<br />
economica poco felice. Il periodo a cui si faceva riferimento<br />
riguardava solamente l’ultimo decennio (2001-2012). Questa<br />
precisazione è dovuta in particolar modo per scagionare<br />
coloro i quali hanno contribuito, con <strong>il</strong> loro volontariato,<br />
a fare una parte della storia <strong>di</strong> questa gloriosa società nel<br />
periodo antecedente non devono assolutamente sentirsi<br />
tirati in ballo. Se così è successo ne sono profondamente<br />
<strong>di</strong>spiaciuto e chiedo loro pubblicamente scusa. Alcune <strong>di</strong><br />
queste persone non sono, purtroppo, più tra noi ed altri<br />
(per correttezza non credo sia necessario citarli per nome<br />
perché sono conosciuti da tutti) hanno da tempo, lasciato<br />
l’incarico però credo <strong>di</strong> poter affermare che personaggi<br />
<strong>di</strong> questo calibro siano una cosa rara da trovare ed è per<br />
questo motivo che li voglio pubblicamente ringraziare e<br />
ricordare con affetto perché sono o erano in possesso <strong>di</strong><br />
valori umani <strong>di</strong> notevole caratura.<br />
Il precedente articolo pubblicato non voleva altro che<br />
essere una attenta <strong>di</strong>samina dell’attuale momento <strong>di</strong> una<br />
associazione sportiva locale e della profonda crisi che,<br />
secondo me, sta vivendo <strong>il</strong> volontariato a livello sportivo<br />
e spero solo a livello sportivo. Sempre in quelle righe<br />
veniva sottolineato <strong>il</strong> percorso che ha portato i firmatari <strong>di</strong><br />
quell’articolo <strong>di</strong> poter affermare che la <strong>Novellara</strong> Sportiva<br />
non ha debiti e sono nuovamente qui a confermarlo anche<br />
se sarà necessario da questo momento in poi reperire i<br />
fon<strong>di</strong> ut<strong>il</strong>i per poter iscrivere le varie squadre ai campionati<br />
della prossima stagione sportiva.<br />
All’ombra degli “storici portici” (e qui mi collego al titolo del<br />
mens<strong>il</strong>e) <strong>di</strong> novellara però un qualche “pseudo sportivo<br />
locale” insinua tra un p<strong>il</strong>astro e l’altro che la Società abbia<br />
ancora delle pendenze con qualcuno, noi cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> no<br />
e sono a spiegarvene <strong>il</strong> motivo.<br />
Quando, anni ad<strong>di</strong>etro, le aziende non erano nell’attuale<br />
<strong>di</strong> Omar Malagoli<br />
<strong>di</strong>fficoltà lavorativa avevano pure la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> aiutare<br />
tramite sponsorizzazioni le associazioni sportive locali,<br />
la società aveva in dotazione un pulmino che adoperava<br />
soprattutto per <strong>il</strong> trasporto dei ragazzi del Settore Giovan<strong>il</strong>e<br />
offrendo così anche ai ragazzi residenti lontani dal<br />
capoluogo l’opportunità <strong>di</strong> poter giocare a calcio nella<br />
<strong>Novellara</strong> Sportiva. Purtroppo siamo stati costretti a<br />
dover sopprimere questo servizio. Con gli aiuti che arrivavano<br />
dalle aziende si coprivano le più svariate spese: le<br />
iscrizione ai vari campionati, l’assicurazione dei giocatori<br />
(pagata obbligatoriamente in anticipo alla F.I.G.C. all’atto<br />
dell’iscrizione in base al numero degli atleti tesserati) e<br />
tante altre, necessarie per poter fare l’attività sportiva.<br />
Tra queste spese esistevano ed esistono tutt’ora anche i<br />
così detti “rimborsi spese” che le società riconoscevano o<br />
riconoscono ai tesserati che ricoprivano i vari ruoli come<br />
giocatori (in special modo della prime squadre), allenatori<br />
(settore giovan<strong>il</strong>e compreso), preparatori e massaggiatori.<br />
I tempi sono purtroppo repentinamente cambiati e chi<br />
prima sosteneva lo sport con sponsorizzazioni non ha<br />
potuto mantenere fede alla parola data e a dover <strong>di</strong>s<strong>di</strong>re,<br />
a novembre, “l’aiuto” che si era amichevolmente ipotizzato<br />
a giugno. Questo è quello che è successo alla nostra<br />
Associazione, che ha dovuto adottare una nuova strategia.<br />
Credo che iniziare una stagione sportiva con una quota <strong>di</strong><br />
un mutuo “importante” sia problematico per tutti per cui la<br />
nostra idea è stata quella <strong>di</strong> mettere in f<strong>il</strong>a per importanza<br />
i pagamenti da fare: a) mutuo, b) fornitori e c) giocatori,<br />
allenatori e massaggiatori. Ebbene sì, purtroppo non siamo<br />
riusciti a tener fede alle parole spese ma non per una nostra<br />
volontà ma solamente per non essere riusciti a reperire i<br />
fon<strong>di</strong> necessari per rimborsare anche quest’ultimi. A noi<br />
<strong>di</strong>spiace molto ma coscientemente pensiamo <strong>di</strong> aver fatto<br />
la cosa giusta. Alcuni allenatori e giocatori hanno capito<br />
e accettato, a malincuore, <strong>di</strong> non poter ricevere quanto<br />
pattuito <strong>di</strong>mostrando una certa sensib<strong>il</strong>ità; altri però non<br />
hanno accettato questa soluzione per cui adesso “scre<strong>di</strong>tano”<br />
la <strong>Novellara</strong> Sportiva ed <strong>il</strong> lavoro che alcuni “volontari”<br />
hanno fatto per la società. Quello che mi rammarica è che<br />
questi personaggi si definiscono “d<strong>il</strong>ettanti” ma quello che<br />
lascia perplessi è che sono persone locali. Forse qualcuno<br />
<strong>di</strong> questi si è <strong>di</strong>menticato quello che questa società ha fatto<br />
o sta facendo per i loro figli o i loro nipoti.<br />
Spendo in fine due righe per quelli che sostengono che gli<br />
attuali <strong>di</strong>rigenti, firmatari della precedente lettera dovrebbero<br />
consegnare all’Amministrazione comunale le chiavi<br />
della Società, facendola così fallire (dopo aver pagato <strong>di</strong>eci<br />
anni <strong>di</strong> mutuo per salvarla dal fallimento) per poi sperare<br />
che “un qualche calciof<strong>il</strong>o locale” subentri a portare avanti<br />
<strong>il</strong> calcio a <strong>Novellara</strong>. Non credo che ci siano problemi a<br />
fare questo gesto anche perché qualcuno <strong>di</strong> noi smetterà<br />
veramente (sottoscritto compreso). Volevo informare<br />
queste “menti eccelse” che l’attuale situazione societaria è:<br />
Terza Categoria (a parte la necessità <strong>di</strong> reperire i fon<strong>di</strong><br />
necessari per l’iscrizione) non ha problemi perché esistono<br />
ancora (pochi ma buoni) volontari D.O.C. che seguono<br />
sempre la squadra e qui un ringraziamento va fatto <strong>di</strong><br />
cuore ai vari Fabio Montanari, Ferrari Pierluigi, Bedogni<br />
Giovanni, Passerella Dan<strong>il</strong>o, Franchi Giovanni, Paolo Stoppa,<br />
Marcella Tondelli che si adoperano settimanalmente<br />
alternandosi nelle varie mansioni societarie a cui bisogna<br />
aggiungere Il parco giocatori che quest’anno hanno fatto<br />
parte della Prima Squadra (tutti novellaresi) ed ai nuovi<br />
(sempre novellaresi) che ne faranno parte nella prossima<br />
stagione sportiva senza <strong>di</strong>menticare “<strong>il</strong> mister” Clau<strong>di</strong>o<br />
Franchi ed <strong>il</strong> “perenne” Primo Losi a cui se esistesse “Il<br />
pallone d’oro dei volontari” sarebbe senz’altro assegnato<br />
all’unanimità a lui. A tutta questa gente <strong>di</strong>co con tutto <strong>il</strong><br />
cuore “chapeau” (termine che si usa come espressione <strong>di</strong><br />
ammirata approvazione).<br />
La Serie D Femmin<strong>il</strong>e si autogestisce molto bene per cui,<br />
secondo me, chi rischia grosso è <strong>il</strong> settore giovan<strong>il</strong>e che<br />
ha costantemente bisogno <strong>di</strong> volontari per fare bene le loro<br />
attività per cui mi chiedo “ma far fallire una società e togliere<br />
<strong>il</strong> calcio a 170 giovani sembra un’idea felice?” Il Settore<br />
Giovan<strong>il</strong>e è un settore che necessità frequentemente <strong>di</strong><br />
linfa nuova, idee nuove e <strong>di</strong> tanto impegno e tempo libero.<br />
C’è “un tesoro notevole a nel nostro comune” tanti giovani<br />
che fanno sport e per dare loro la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> continuare<br />
a frequentare le varie Associazioni Sportive e far bene,<br />
manca solo una cosa: l’apporto dei novellaresi.<br />
Foto sull’evento terremoto scattata<br />
dai sigg. Pederzoli - Costa a Sant’Agostino (FE)<br />
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Nel ricamo abbiamo <strong>di</strong>segnato i sogni<br />
della nostra vita<br />
Tanti sono gli artisti che soprattutto nel periodo della Fiera espongono i loro<br />
capolavori. Ho visitato tutte le mostre però per ultima mi sono tenuta quella del<br />
ricamo...<br />
Nel foyer del teatro<br />
“Franco Tagliavini” alla<br />
mostra del ricamo con<br />
i lavori delle donne del<br />
Circolo mi sono soffermata<br />
molto tempo per ammirare,<br />
capo per capo tutte le<br />
meraviglie esposte.<br />
Su stoffe <strong>di</strong> qualità le<br />
amanti <strong>di</strong> quest’arte<br />
creano veri capolavori.<br />
Nell’ingresso del Teatro<br />
che già da solo ti porta in<strong>di</strong>etro<br />
nel tempo, questi meravigliosi drappi fanno<br />
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<strong>di</strong> S<strong>il</strong>vana Selogna<br />
ricordare l’infanzia.Parecchi anni fa quando frequentavo<br />
la scuola <strong>di</strong> avviamento al lavoro, una gent<strong>il</strong>issima<br />
signorina avanti con l’età, (che in quel periodo<br />
si classificava zitella) con tanta pazienza ci insegnava<br />
l’arte del ricamo. Per una ragazza era importante saper<br />
fare almeno l’orlo a giorno e <strong>il</strong> gigliaccio perché<br />
nelle “doti per <strong>il</strong> matrimonio” non poteva mancare<br />
qualche bel capo ricamato a mano. Quando una<br />
ragazza entrava nella nuova famiglia, mostrare la<br />
sua biancheria ricamata con le proprie mani era<br />
una garanzia <strong>di</strong> “buona provenienza”. Quin<strong>di</strong> già a<br />
scuola si imparavano i primi punti, poi a fine anno<br />
scolastico, sempre in occasione della Fiera si esponevano<br />
in bella mostra i nostri lavoretti. Sono passati<br />
LA SCUTELLARIA FIORE A BERRETTO ALATO DI MERCURIO<br />
Questa pianta cresce inframmezzata alla rigogliosa<br />
vegetazione erbacea delle zone umide del<br />
mese <strong>di</strong> maggio. Anche se è <strong>di</strong>scretamente presente<br />
nel nostro territorio non sempre si nota con<br />
fac<strong>il</strong>ità e solo prestando attenzione si possono notare<br />
i suoi fiori blù nel fitto delle erbe.<br />
La Scutellaria è una pianta perenne grazie ai fusti<br />
sotterranei rizomatosi che la perpetuano negli<br />
anni per cui la si ritrova negli stessi luoghi. I fusti<br />
possono essere ramosi, sono pelosi, hanno sezione<br />
quadrangolare, sono alti fino a 50 cm. Le<br />
foglie sono lanceolate , arrotondate alla base, sess<strong>il</strong>i<br />
(senza gambo) o con un breve picciolo, pelose,<br />
a margine crenato (dentature arrotondate).<br />
I fiori spuntano alla ascella delle foglie superiori,<br />
in genere a coppie, lunghi fino a 2 cm, blu, a forma<br />
labiata per la fusione dei petali, con <strong>il</strong> labbro<br />
superiore più corto a forma <strong>di</strong> elmo, quello inferiore<br />
con una larga macchia bianca punteggiata <strong>di</strong><br />
blù. Il calice che sostiene <strong>il</strong> fiore ha forma <strong>di</strong> scudo,<br />
ancora più accentuata per la protuberanza che è presente<br />
sulla parte superiore.<br />
La scutellaria appartiene alla famiglia delle Labiate<br />
dalla tipica forma dei fiori, sopra descritta.<br />
Il nome scientifico , Scutellaria galericulata, le deriva<br />
da “Scutellum”, <strong>il</strong> calice a forma <strong>di</strong> scodella o scudo<br />
e da “Galerus”, berretto alato del <strong>di</strong>o Mercurio, a<br />
richiamare la forma del fiore.<br />
Nella me<strong>di</strong>cina e nelle tra<strong>di</strong>zioni popolari la scutellaria<br />
costituiva <strong>il</strong> tipico rime<strong>di</strong>o per i <strong>di</strong>sturbi nervosi.<br />
Dalle forme più leggere, stress, insonnia, mal <strong>di</strong><br />
testa, spasmi isterici, sino a delirio tremens , ballo<br />
<strong>di</strong> san Vito, ep<strong>il</strong>essia. Il contenuto in flavonoi<strong>di</strong> , iridoi<strong>di</strong><br />
amari ,olio etereo, tannini, ha portato ad ut<strong>il</strong>izzare<br />
questo rime<strong>di</strong>o anche come antinfiammatorio<br />
, febbrifugo, astringente, tonico. Il genere botanico<br />
scutellaria annovera nel mondo oltre cento specie e<br />
la cosa interessante è che in altre me<strong>di</strong>cine popolari<br />
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23<br />
tanti anni, tanti avvenimenti sono succeduti, quelle<br />
bambine <strong>di</strong> allora ora sono pensionate e dopo una<br />
vita de<strong>di</strong>cata al lavoro, alla famiglia, ai figli hanno<br />
riscoperto una passione nascosta in un angolo per<br />
tanto tempo. Hanno ripreso in mano l’ago e da un<br />
minuscolo attrezzo come quello, scaturiscono degli<br />
intrecci <strong>di</strong> cotone meravigliosi. Capolavori che non<br />
hanno prezzo, le ore impiegate non si contano, l’importante<br />
alla fine è <strong>il</strong> risultato che è sempre ottimo.<br />
Nessuno <strong>di</strong> questi capi è in ven<strong>di</strong>ta. Al massimo si<br />
regala alla figlia o alla nuora ma tutto deve restare<br />
nell’ambito della famiglia.<br />
Finita la Fiera la mostra si smonta, si ripiegano tutti<br />
i lavori esposti e subito si pensa ad iniziarne altri<br />
che per <strong>il</strong> prossimo anno saranno <strong>di</strong> nuovo mostrati<br />
al pubblico. Vi auguriamo buon lavoro ricamatrici,<br />
e noi vi aspettiamo prossimamente per stupirci ancora.<br />
era entrata con<br />
altre specie<br />
nelle pratiche<br />
curative più <strong>di</strong>verse.<br />
Presso<br />
la tribù in<strong>di</strong>ana<br />
Chippewa del<br />
nord-america<br />
era un gran rime<strong>di</strong>o<br />
per <strong>il</strong> cuore. Ma è nella me<strong>di</strong>cina tra<strong>di</strong>zionale<br />
cinese che ritroviamo l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> varie specie<br />
<strong>di</strong> scutellaria. Intanto troviamo confermate le proprietà<br />
già citate nel campo nervoso. Di particolare<br />
si ricorda che riduce gli effetti della privazione<br />
<strong>di</strong> varie sostanze, quali alcool, <strong>di</strong> Valium e <strong>di</strong> altri<br />
barbiturici e allevia i dolori della sclerosi multipla.<br />
Alcuni principi estratti da una scutellaria inibiscono<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> alcuni tipi <strong>di</strong> cellule cancerogene. La<br />
pianta è tossica se usata in modo inadeguato e<br />
accentua i sintomi dei malanni a cui si vorrebbe<br />
porre rime<strong>di</strong>o, per cui le notizie riportate sono da<br />
considerare solo a titolo informativo per dare un<br />
quadro conoscitivo generale della pianta.
24<br />
È una storia piena <strong>di</strong> gent<strong>il</strong>ezza, <strong>di</strong> amore reciproco<br />
e <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione da parte dei tre personaggi principali<br />
e nella quale, quando la famiglia è ridotta in<br />
miseria, le due sorelle maggiori manifestano gli<br />
aspetti peggiori del loro carattere, mentre Bella<br />
non si smentisce. Ricor<strong>di</strong>amo che tutto ha origine<br />
dal gesto del padre che ha rubato una rosa, per<br />
portarla alla figlia minore pred<strong>il</strong>etta. Il gesto, che<br />
simboleggia l’amore per lei, (ma <strong>il</strong> fiore spezzato,<br />
in particolare la rosa spezzata simboleggia la per<strong>di</strong>ta<br />
della verginità) è anche un’anticipazione della<br />
per<strong>di</strong>ta della sua verginità. Questo può far pensare,<br />
sia al padre sia alla figlia, che essa debba patire<br />
un’esperienza “ bestiale”, ma la storia <strong>di</strong>ce che le<br />
loro ansie sono infondate, poiché quella che era<br />
temuta come un’esperienza animalesca, <strong>di</strong>venta<br />
un’esperienza <strong>di</strong> profonda umanità e d’amore.<br />
LA BELLA e LA BESTIA (che nonostante le sue<br />
sembianze è un persona bellissima come la Bella)<br />
offre al bambino la forza <strong>di</strong> capire che le sue<br />
paure circa <strong>il</strong> sesso sono <strong>il</strong> prodotto delle sue fantasie<br />
sessuali ansiose e che, benché <strong>il</strong> sesso possa<br />
sembrare a prima vista bestiale, in realtà l’amore<br />
fra donna e uomo è la più sod<strong>di</strong>sfacente <strong>di</strong> tutte<br />
le emozioni e l’unica che garantisca la felicità per-<br />
Un pizzicotto ai più piccoli e non solo<br />
La Bella<br />
e la Bestia<br />
manente: l’amore e<strong>di</strong>pico della Bella per suo padre,<br />
quando è trasferito al suo futuro marito è meravigliosamente<br />
salutare e solo allora <strong>il</strong> sesso, che prima era<br />
ripugnante, <strong>di</strong>venta meraviglioso<br />
Secondo Freud, <strong>il</strong> sesso deve essere percepito dal<br />
bambino come <strong>di</strong>sgustoso, fintanto che i suoi desideri<br />
sessuali sono fissati sul suo genitore, perché<br />
soltanto me<strong>di</strong>ante un tale atteggiamento negativo<br />
verso <strong>il</strong> sesso, <strong>il</strong> tabù dell’incesto, insieme all’unità<br />
della famiglia umana, può essere al sicuro. Ma una<br />
volta <strong>di</strong>staccati dal genitore e rivolti verso un partner<br />
<strong>di</strong> età più adeguata, nello sv<strong>il</strong>uppo normale, i desideri<br />
sessuali non sembrano più bestiali, ma al contrario<br />
sono percepiti come meravigliosi. Trasferendo <strong>il</strong> suo<br />
originario amore e<strong>di</strong>pico per suo padre al proprio futuro<br />
marito, la Bella dà a suo padre <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> affetto<br />
<strong>di</strong> maggior beneficio per lui. Questo è un toccasana<br />
per la sua malferma salute e gli consente <strong>di</strong> vivere<br />
felicemente accanto alla sua d<strong>il</strong>etta figlia. Inoltre ciò<br />
reintegra la Bestia nella sua umanità e allora <strong>di</strong>venta<br />
possib<strong>il</strong>e una vita <strong>di</strong> beatitu<strong>di</strong>ne matrimoniale per lui<br />
e la Bella. La fiaba, inoltre, ci da un’immagine suggestiva:<br />
quella <strong>di</strong> un mondo dove i buoni vivono felici<br />
e i cattivi (in questo caso le sorelle) possono ancora<br />
re<strong>di</strong>mersi.<br />
Nelle sere d’estate, nella natura libera, si possono sentire gracidare le<br />
rane e i rospi: ce ne sono centinaia <strong>di</strong> specie in tutto <strong>il</strong> mondo, ut<strong>il</strong>i perché<br />
mangiano molti insetti fasti<strong>di</strong>osi.<br />
Se si osserva un rospo, qualcuno esclamerà: “Che brutto!”.<br />
Per secoli, nelle fiabe, i più bei principi furono trasformati in rospi.<br />
Se una principessa baciava un rospo brutto, questo significava che <strong>il</strong><br />
suo cuore sapeva amare oltre le apparenze, allora <strong>il</strong> rospo ritornava<br />
subito principe.<br />
C’è da sempre un luogo molto misterioso nelle rotte dell’Oceano<br />
Atlantico: <strong>il</strong> Mar dei Sargassi. Le forti correnti marine radunano lì<br />
le alghe galleggianti, i sargassi, appunto, per formare un’immensa<br />
prateria sulla superficie dell’oceano: un’isola <strong>di</strong> vegetazione<br />
che offre riparo a molte specie animali. Le angu<strong>il</strong>le e le tartarughe,<br />
ad esempio, percorrono enormi <strong>di</strong>stanze per ritornare al<br />
Mar dei Sargassi, dove sono nate. Lì, a loro volta, depongono<br />
le uova e fanno crescere i propri piccoli, protetti da un ambiente<br />
in cui si possono nutrire al riparo dai predatori. Alcune specie<br />
animali, tra cui un meraviglioso cavalluccio marino, abitano solo<br />
tra questa alghe, dove sono riuscite a sopravvivere facendo del<br />
mimetismo una vera forma d’arte.<br />
In giugno, la notte si riempie <strong>di</strong> piccole luci che si accendono e si<br />
spengono: sono le lucciole.<br />
C’è anche un pesce che emana luce: accade ogni volta che apre<br />
gli occhi e <strong>il</strong> suo nome è Flash.<br />
Alcuni tipi <strong>di</strong> meduse sono a luce intermittente e la rana pescatrice<br />
usa la sua luce per incantare e attirare a sé le prede.<br />
C’è un luogo, invece, dove non arriva mai la luce, <strong>il</strong> più profondo<br />
e nascosto del mondo: è la Fossa delle Marianne che si trova<br />
negli abissi dell’Oceano Pacifico.<br />
IL 21 GIUGNO<br />
C’È IL SOLSTIZIO D’ESTATE:<br />
IL GIORNO DELL’ANNO<br />
CON PIÙ ORE DI LUCE<br />
Il termine solstizio deriva dal latino solstitium,<br />
composto <strong>di</strong> sole e <strong>di</strong> fermarsi. E’ l’istante e<br />
punto dell’eclittica in cui <strong>il</strong> sole cessa <strong>di</strong> allontanarsi<br />
dall’equatore celeste e comincia a<br />
ravvicinarvisi. Astronomicamente i due solstizi<br />
(uno invernale e uno estivo) cadono <strong>il</strong><br />
21 <strong>di</strong>cembre e <strong>il</strong> 21 giugno. Astrologicamente<br />
corrispondono all’entrata del sole nei segni<br />
<strong>di</strong> Capricorno (22 <strong>di</strong>cembre) e del Cancro<br />
(22 giugno). Tra<strong>di</strong>zionalmente <strong>il</strong> solstizio<br />
d’inverno apre la fase ascendente del ciclo<br />
annuale e coincide con la nascita <strong>di</strong> Cristo,<br />
mentre quello estivo apre la fase <strong>di</strong>scendente<br />
e coincide con la nascita del Battista, come<br />
sottolinea la formula evangelica “bisogna che<br />
egli cresca e che io decada”(Giovanni 3,30).<br />
Giovanni Battista è <strong>di</strong>venuto ben presto oggetto<br />
<strong>di</strong> culto liturgico e popolare. A lui furono<br />
de<strong>di</strong>cate due feste: quella della natività,<br />
originariamente collegata con l’Epifania e poi<br />
spostata al 24 giugno e quella del martirio<br />
(voluto per capriccio da Salomé, figlia <strong>di</strong><br />
Ero<strong>di</strong>ade). In concomitanza con la festa <strong>di</strong><br />
giugno, la devozione popolare ha assunto<br />
credenze e pratiche della festa del solstizio<br />
estivo: in questo contesto si introdussero feste<br />
e riti popolari come “la notte”, “<strong>il</strong> bagno”,<br />
“i fuochi <strong>di</strong> S.Giovanni”, collegandosi ai momenti<br />
legati al lavoro dei campi. Di qui l’abitu<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> bruciare le sterpaglie e i resti <strong>di</strong> fine<br />
raccolto, che a seconda delle zone riguardava<br />
<strong>il</strong> grano, <strong>il</strong> mais, <strong>il</strong> lino o la canapa. In primo<br />
luogo, nel giorno <strong>di</strong> inizio <strong>di</strong> un ciclo (a<br />
partire dal solstizio estivo la notte si allunga),<br />
gli elementi della natura acquistano poteri del<br />
tutto straor<strong>di</strong>nari e pro<strong>di</strong>giosi, così l’acqua e<br />
le erbe, così <strong>il</strong> fuoco. Diventa allora importante<br />
rendere puri e fert<strong>il</strong>i i campi, incen<strong>di</strong>andoli.<br />
Fare puri e fecon<strong>di</strong> gli animali domestici,<br />
costringendoli a passare tra le braci o tra<br />
le fiamme della notte più corta dell’anno. A<br />
maggior ragione, in tempi <strong>di</strong> epidemie e <strong>di</strong><br />
stregonerie: quella <strong>di</strong> S. Giovanni, infatti, è<br />
anche la notte delle streghe.<br />
Parte importante del rito comportava <strong>il</strong> salto<br />
del falò da soli o in coppia, con significato<br />
ben augurante, <strong>di</strong> fecon<strong>di</strong>tà o ad<strong>di</strong>rittura per<br />
guarire <strong>il</strong> mal <strong>di</strong> schiena, per migliorare la vista<br />
e per tonificare la vir<strong>il</strong>ità.<br />
L’accensione del fuoco simboleggia <strong>il</strong> portare<br />
la luce nella notte, per far si che <strong>il</strong> futuro<br />
allungarsi delle ore <strong>di</strong> tenebra conservi nel<br />
cuore questo sole allo zenit.
La scuola comunale nel Settecento a<br />
<strong>Novellara</strong>/1<br />
Rumori <strong>di</strong> guerra a <strong>Novellara</strong>.<br />
L’anno 1701 segnò l’inizio della guerra <strong>di</strong> successione<br />
spagnola che doveva durare ben tre<strong>di</strong>ci anni.<br />
Il territorio della contea <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> e Bagnolo e,<br />
quello vicino, furono teatro delle operazioni m<strong>il</strong>itari<br />
che causarono molti lutti, danni e tribolazioni. Il male<br />
sembrava non aver fine. Le ost<strong>il</strong>ità iniziarono dopo la<br />
lettura del testamento del re <strong>di</strong> Spagna che lasciava<br />
erede universale F<strong>il</strong>ippo d’Angiò Borbone, nipote <strong>di</strong><br />
Luigi XIV, oppure l’imperatore Leopoldo I, sia pure a<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> unire la corona spagnola a quella francese.<br />
Il problema politico era <strong>di</strong> enorme importanza<br />
perché nel caso che tale ere<strong>di</strong>tà, formata dai vastissimi<br />
territori della Spagna in Europa e in America,<br />
fosse restata in<strong>di</strong>visa, Luigi XIV (oppure l’imperatore<br />
Leopoldo I) sarebbe <strong>di</strong>ventato padrone dell’Europa.<br />
Contro la Francia, che minacciava <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />
invincib<strong>il</strong>e, si unirono Austria, Ingh<strong>il</strong>terra, Olanda<br />
e buona parte degli stati tedeschi<br />
dando vita alla “Grande Alleanza”<br />
al cui comando furono nominati i<br />
marescialli Eugenio <strong>di</strong> Savoia del<br />
ramo <strong>di</strong> Carignano e John Church<strong>il</strong>l<br />
duca <strong>di</strong> Marborough (esercito imperiale).<br />
Dalla parte <strong>di</strong> Luigi XIV e del<br />
nipote F<strong>il</strong>ippo V si schierano invece<br />
la Baviera, <strong>il</strong> duca Amedeo II, <strong>il</strong> re<br />
del Portogallo e Pietro <strong>di</strong> Braganza<br />
(esercito franco-spagnolo). Al comando<br />
dell’esercito furono chiamati<br />
i marescialli V<strong>il</strong>lars, Vêndome e La<br />
Feu<strong>il</strong>lade.<br />
Sul finire del 1701, F<strong>il</strong>ippo V e gli<br />
alleati calarono in Italia e, dopo aver<br />
occupato Mirandola e parte dei territori<br />
del parmense e del cremonese,<br />
asse<strong>di</strong>arono Mantova. Queste<br />
truppe si accamparono nei <strong>di</strong>ntorni<br />
<strong>di</strong> Luzzara, Guastalla e parte presso<br />
S.Vittoria <strong>di</strong> Gualtieri, fra <strong>il</strong> torrente<br />
Crostolo e <strong>il</strong> Canale Tassone. L’obbiettivo era <strong>di</strong> occupare<br />
Mantova e <strong>di</strong> cacciare l’esercito imperiale.<br />
L’incen<strong>di</strong>o del castello <strong>di</strong> Bagnolo e le battaglie <strong>di</strong><br />
Santa Vittoria e <strong>di</strong> Luzzara.<br />
Il 26 luglio 1702, pochi soldati francesi, al cui comando<br />
era un sergente, si portarono a Bagnolo ;<br />
alcuni imprudenti bagnolesi ebbero la temerarietà<br />
d’insultarli e <strong>di</strong> suonare le campane a martello.<br />
Era <strong>il</strong> segnale <strong>di</strong> pericolo per la comunità. I fratelli<br />
Zanetti detti Pezzoli, dalla finestra dell’osteria che<br />
gestivano, scaricarono le loro armi uccidendo <strong>il</strong> sergente.<br />
I compagni, con la fuga, riuscirono a salvarsi e<br />
raggiungere <strong>il</strong> campo base dell’armata che si trovava<br />
a Castelnuovo Sotto.<br />
La mattina seguente i francesi ritornarono più numerosi<br />
a Bagnolo e si <strong>di</strong>edero al saccheggio e all’incen<strong>di</strong>o;<br />
convocarono poi l’alfiere Gian Battista Borri<br />
e, dopo un sommario giu<strong>di</strong>zio, lo uccisero nel cort<strong>il</strong>e<br />
della Rocca, con un colpo <strong>di</strong> pistola (venerdì 28 luglio<br />
1702).<br />
<strong>di</strong> Sergio Cirol<strong>di</strong><br />
I soldati incen<strong>di</strong>arono poi la Rocca, l’osteria e la casa<br />
degli Zanetti, Casa Veroni, <strong>il</strong> mulino delle Rotte ed<br />
alcune case del centro e della campagna.<br />
Il cadavere dell’alfiere Borri fu sepolto, in gran segreto,<br />
nella notte del 30 luglio nella chiesa <strong>di</strong> S. Francesco<br />
<strong>di</strong> Paola, a Bagnolo.<br />
Nella stessa giornata <strong>il</strong> maresciallo Vêndome avanzò<br />
da Castelnuovo Sotto con <strong>di</strong>verse squadre <strong>di</strong> cavalleria.<br />
Raggiunse <strong>il</strong> ponte Crostolo, separò la cavalleria<br />
in due colonne parallele: la prima si attestò lungo la<br />
riva destra del Crostolo, la seconda lungo la strada<br />
Reggio-Guastalla.<br />
La punta avanzata degl’imperiali formata da cento<br />
corazzieri fu subito investita e vinta. La cavalleria imperiale<br />
formata da trem<strong>il</strong>a uomini corse in aiuto, ma<br />
attaccata da tutte le parti non tardò a sbandarsi e a<br />
cercare rifugio oltre <strong>il</strong> canale Tassone. Nella confusione<br />
che si era creata, molti cavalieri si buttarono<br />
dall’argine sperando <strong>di</strong> passare <strong>il</strong> Crostolo e perirono.<br />
La per<strong>di</strong>ta dei tre reggimenti fu <strong>di</strong> ottocento uomini<br />
dei quali cinquecento tra morti e feriti (Battaglia<br />
<strong>di</strong> Santa Vittoria del 26 luglio 1702). Santa Vittoria,<br />
dopo essere stata saccheggiata fu , per intero, <strong>di</strong>strutta<br />
dal fuoco.<br />
Quando <strong>il</strong> conte Cam<strong>il</strong>lo III Gonzaga fu informato<br />
degli avvenimenti fu preso da una grande paura e<br />
timore.<br />
I francesi, infatti, avevano detto che avrebbero saccheggiato<br />
e incen<strong>di</strong>ato anche <strong>Novellara</strong>.<br />
Inviò subito <strong>il</strong> suo segretario, Giuseppe Taschini e un<br />
non meglio identificato Gessati da Luzzara a Bagnolo<br />
per chiarire la posizione politica dei Gonzaga da<br />
sempre fedeli all’imperatore. Giunti a Bagnolo furono,<br />
dai francesi, derisi e denudati. Trovarono rifugio<br />
nella vicina San Martino in Rio, presso <strong>il</strong> marchese<br />
d’Este. Dopo qualche giorno, giunse a <strong>Novellara</strong> F<strong>il</strong>ippo<br />
V con la Grande Armata formata da sessantam<strong>il</strong>a<br />
uomini. Il re e gli alti gra<strong>di</strong> furono ospitati in<br />
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Rocca, nei casini e nelle case dei nob<strong>il</strong>i. Il resto delle<br />
truppe in paese e nelle campagne. Cam<strong>il</strong>lo III accolse<br />
con gran<strong>di</strong> onori l’<strong>il</strong>lustre ospite.<br />
F<strong>il</strong>ippo V, riconoscente per le manifestazioni <strong>di</strong> simpatie,<br />
accettò <strong>di</strong> tenere a battesimo <strong>il</strong> figlio del conte,<br />
F<strong>il</strong>ippo Alfonso, nonostante avesse già compiuto<br />
due anni e mezzo e lo creò insieme al padre, Grande<br />
<strong>di</strong> Spagna <strong>di</strong> prima classe (Battesimo del conte F<strong>il</strong>ippo<br />
Alfonso 1 agosto 1702).<br />
In segno <strong>di</strong> ringraziamento per lo scampato pericolo<br />
e per la riacquistata salute del piccolo conte F<strong>il</strong>ippo<br />
Alfonso, gli abitanti <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong>, <strong>il</strong> conte Cam<strong>il</strong>lo III e<br />
la Comunità degli Anziani, fecero erigere <strong>il</strong> Santuario<br />
della Madonna del Popolo (1704).<br />
La mattina seguente <strong>il</strong> Re F<strong>il</strong>ippo V con la Grande<br />
Armata, si avviò in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Luzzara dove l’attendeva<br />
<strong>il</strong> tremendo scontro con le truppe imperiali<br />
(Battaglie <strong>di</strong> Luzzara 15 agosto 1702).<br />
Le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> uomini e mezzi furono, per entrambi<br />
gli eserciti elevatissime : 2800 uomini, tra morti e<br />
feriti, tra gli imperiali; 4600 tra gli alleati. In totale<br />
7500 uomini.<br />
Fine della signoria dei Gonzaga<br />
Come se ciò non bastasse la moglie <strong>di</strong> Cam<strong>il</strong>lo III<br />
Gonzaga, Mat<strong>il</strong>de d’Este, accecata dalla gelosia,<br />
dall’orgoglio ferito e da una malattia del sistema nervoso<br />
cercò, più volte, senza riuscirvi, <strong>di</strong> avvelenare <strong>il</strong><br />
marito. Allora visti gli insuccessi ordì<br />
un attentato.<br />
“1714 a<strong>di</strong> 16 giugno dopo un hora<br />
<strong>di</strong> notte in venerdì S.E.<strong>il</strong> conte Cam<strong>il</strong>lo<br />
essendo stato a visitare l’Altare<br />
<strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola nell’andare<br />
al Casino <strong>di</strong> Sotto <strong>di</strong>rimpetto pure<br />
al casino del dottor Rossi fu assalito<br />
da più sicari con molte archibugiate,<br />
restò <strong>il</strong>leso e altri del suo seguito,<br />
benché lo sterzo fosse tutto traforato<br />
da molte palle…..” ( Davolio).<br />
Dalle testimonianze e dalle confessioni<br />
risultò che la mandante della<br />
congiura era stata la moglie.<br />
I capi dell’attentato furono arrestati<br />
e condannati al taglio della testa.<br />
Uno dei congiurati, Stefano Tirelli,<br />
fu impiccato in una cella del campanone<br />
( ora ricordata come “stefanina”).<br />
Mat<strong>il</strong>de fu spe<strong>di</strong>ta a casa <strong>di</strong> suo padre<br />
e poi, sotto scorta, a Modena nel convento <strong>di</strong><br />
clausura <strong>di</strong> S. Geminiano. Ritornò a <strong>Novellara</strong> dopo<br />
più <strong>di</strong> 10 anni (27 giugno 1725) in occasione della<br />
nascita della nipotina Maria Teresa Cybo Malaspina.<br />
Nel 1724 <strong>il</strong> conte Cam<strong>il</strong>lo III fu colpito da ictus. Si<br />
riprese abbastanza bene. Morì <strong>il</strong> 16 agosto 1727.<br />
Dopo una breve reggenza della madre, <strong>il</strong> conte F<strong>il</strong>ippo<br />
Alfonso ebbe i poteri <strong>di</strong> signore <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> e<br />
Bagnolo. Ma era gravemente ammalato. Nonostante<br />
le cure del prof. Antonio Vallisneri morì a Massa, in<br />
casa della sorella Ricciarda, <strong>il</strong> 13 <strong>di</strong>cembre 1728.<br />
Durante la notte, tutte le chiese della contea, suonarono<br />
le campane a martello. Il 22 <strong>di</strong>cembre giunse<br />
a <strong>Novellara</strong> <strong>il</strong> Delegato Fiscale accompagnato da un<br />
notaio. Dopo avere redatto l’inventario dei beni mise<br />
i sig<strong>il</strong>li agli appartamenti della Rocca. Il 29 <strong>di</strong>cembre<br />
1728 s’inse<strong>di</strong>ò a <strong>Novellara</strong> <strong>il</strong> Commissario imperiale.<br />
Nei prossimi articoli seguiremo le vicende della nostra<br />
comunità e della scuola.
26<br />
Lettera al giornale<br />
Mi ha rotto lo specchietto<br />
Spett. redazione, l’uomo che mi ha chiesto <strong>di</strong> scrivere una sua <strong>di</strong>savventura<br />
stradale mi ha convinto sul suo assioma: “perché la gente, specie se anziana,<br />
sappia <strong>di</strong>fendersi da “pacifici” pirati <strong>di</strong> strada che forse si procurano un buon<br />
stipen<strong>di</strong>o sfruttando l’ingenuità degli automob<strong>il</strong>isti”. Siamo a <strong>Novellara</strong>.<br />
Scrivo quasi sotto dettatura.<br />
“Questa mattina percorrevo, come da decenni, via della Costituzione <strong>di</strong>retto<br />
dal giornalaio, poco dopo l’incrocio <strong>di</strong> via Ariosto e via Allegri, mentre transitavo<br />
accanto a due auto in f<strong>il</strong>a parcheggiate fuori dall’asfalto, ho u<strong>di</strong>to come un<br />
botto contro la portiera posteriore (una pietra? un pezzo <strong>di</strong> legno?), ma non<br />
ho potuto fermarmi per un controllo essendo seguito a pochissima <strong>di</strong>stanza<br />
da un camioncino. Eccomi a <strong>di</strong>stanza al giornalaio e non vedo alcun segno<br />
sulla carrozzeria sto per entrare quando da un’auto appena giunta, una mano<br />
d’uomo al finestrino mi chiama: -scusi ...- e fa segno <strong>di</strong> avvicinarmi. Ritenendo<br />
volesse chiedere informazioni mi sono presentato ed egli con somma<br />
calma :<br />
- guar<strong>di</strong> che mi ha rotto lo specchietto<br />
- ma io non ho proprio urtato nessuno<br />
- eppure l’avrà u<strong>di</strong>to <strong>il</strong> rumore del botto, ero parcheggiato sul ciglio e lei mi ha<br />
urtato lo specchio, guar<strong>di</strong> che è rotto, forse non se ne è accorto perché aveva<br />
<strong>di</strong>etro <strong>il</strong> camioncino<br />
Effettivamente <strong>il</strong> vetro era sano ma custo<strong>di</strong>a rigata. Preso alla sprovvista, con<br />
la moglie che mi aveva raccomandato <strong>di</strong> rientrare presto, non del tutto convinto<br />
però verosim<strong>il</strong>e <strong>il</strong> caso, ho proposto <strong>di</strong> chiudere <strong>il</strong> caso (metterci <strong>di</strong><br />
mezzo l’assicurazione? Poi aumenta la tariffa) offrendogli 50 euro. Quasi con<br />
sorriso sprezzante: “50 euro? Ma ne costa 180! l’avevo cambiato due settimane<br />
fa” e si rivolge al figliolo, quin<strong>di</strong>cenne, seduto accanto “lo sa anche lui”.<br />
M’è caduto mezzo mondo addosso, ho aperto <strong>il</strong> portafoglio:<br />
-al massimo le posso dare 100 euro<br />
-a fare a modo al minimo 150.<br />
Ormai ero nel vortice della confusione ed ho mostrato che oltre i due pezzi da<br />
50 avevo solamente altri due pezzi da 20 e null’altro. Mostrandosi alquanto<br />
<strong>di</strong>spiacente alla fine ha concluso “be mi <strong>di</strong>a quelli...” E se li è presi.<br />
Come stor<strong>di</strong>to, col giornale in mano sono risalito in auto. Ed ho avuto come<br />
un risveglio od una <strong>il</strong>luminazione. Mi sono ricordato d’aver letto tempo fa su<br />
un quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> uno che incolpava i passanti d’avergli rotto uno specchio<br />
dell’auto, facendoselo pagare, senza ricordare <strong>il</strong> finale. Ho provato imme<strong>di</strong>atamente<br />
la sensazione <strong>di</strong> essere caduto in un tranello teso da un farabutto,<br />
un lestofante, uno dei tanti pirati della strada. Il mio specchio infatti è al suo<br />
posto normale, in caso <strong>di</strong> urto si sarebbe almeno piegato, escluso quin<strong>di</strong> che<br />
abbia toccato lo specchio suo, per quanto <strong>di</strong>stratto non avrei mai rasentato<br />
l’auto in sosta, forse è qui che è scattato l’idea del complotto, <strong>il</strong> lancio <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
un oggetto (pietruzza?, legnetto?, piccolo petardo?) per simulare l’urto dello<br />
specchietto,la scusa del camioncino e l’inseguimento per reclamare <strong>il</strong> danno<br />
subito . Ecco come si guadagna lo stipen<strong>di</strong>o quel delinquente e che insegna<br />
proprio da bravo papà, l’arte al figlioletto. Bisogna che la gente sappia.”<br />
A questo punto mi ha ringraziato. Chissà se spargendo la voce, qualcuno non<br />
arrivi a incastrare <strong>il</strong> lestofante dello specchietto d’auto.<br />
Terezio Succi<br />
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SALTINI ROBERTO<br />
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UGO FERRARINI<br />
Ti guar<strong>di</strong>amo e ci sfugge un sorriso... è bello ricordarti<br />
così che esibisci <strong>di</strong>vertito e sod<strong>di</strong>sfatto le tue<br />
passioni: i cani e la pesca. Ciao Ugo, un bacio alla<br />
tua allegria e un lungo abbraccio per sentirti ancora<br />
un po’ qui con noi, ciao.... La tua famiglia<br />
La famiglia Ferrarini Varini commossa per <strong>il</strong> tributo<br />
d’affetto e la partecipazione alle esequie del proprio<br />
caro Ugo, ringrazia e sottoscrive in sua memoria a<br />
favore delle popolazioni terremotate del comune <strong>di</strong><br />
Sant’Agostino <strong>di</strong> Ferrara.<br />
i<br />
In memoria <strong>di</strong> Ugo i coinqu<strong>il</strong>ini del civico numero<br />
9 <strong>di</strong> Borgonuovo tramite <strong>il</strong> <strong>Portico</strong> sottoscrivono in<br />
favore dei terremotati del comune <strong>di</strong> Sant’Agostino<br />
<strong>di</strong> Ferrara.<br />
In memoria <strong>di</strong> Ugo i sigg. Paterlini Giuseppe, Lino,<br />
Ivanna e Clau<strong>di</strong>a S<strong>il</strong>igar<strong>di</strong>, sottoscrivono a favore<br />
dei terremotati del comune <strong>di</strong> Sant’Agostino (FE)<br />
Luca<br />
Soprani<br />
A due anni dalla scomparsa <strong>il</strong> tuo<br />
ricordo con amore la mamma Albertina,<br />
<strong>il</strong> fratello Lucio e i nonni<br />
Otello e Luciana<br />
Umberto Bertani<br />
(Namber)<br />
A due anni dalla scomparsa <strong>il</strong> tuo<br />
ricordo è sempre vivo in noi.<br />
Il fratello Rainero con Rina e i nipoti.
JAMES BERTAZZONI<br />
Nel 21° anniversario della scomparsa,<br />
lo ricordano con affetto la moglie<br />
Virginia, le figlie Savia e Clau<strong>di</strong>a, i<br />
generi e i nipoti.<br />
EZIO BERTAZZONI<br />
Nell’ 7° anniversario della scomparsa,<br />
lo ricordano con affetto le sorelle e<br />
i nipoti.<br />
RENATO PATERLINI<br />
Nel 4° anniversario, ti ricordano<br />
con l’affetto <strong>di</strong> sempre i figli, la<br />
nuora i nipoti e pronipoti.<br />
GIACOMO LOSCHI<br />
Nel 21° anniversario della scomparsa,<br />
lo ricordano con affetto <strong>il</strong> figlio<br />
Giorgio con la moglie Diana e <strong>il</strong> figlio<br />
Massimo.<br />
Offerte in favore dei servizi<br />
Istituzione “I M<strong>il</strong>lefiori”<br />
In memoria del tenore Franco Tagliavini<br />
Gli amici del Circolo Omnibus <strong>di</strong> RE e le amiche del “Bar Mari”<br />
In memoria <strong>di</strong> Panizza Edmondo<br />
Istituto Comprensivo <strong>Novellara</strong>, le nipoti, la fam. Morellini.<br />
In memoria <strong>di</strong> Bigarelli Guerrino<br />
Bartoli Elio, Bettini Gabriele, Bisi Bruno e Daniela, Bianchi<br />
Ivo, Bianchi Renzo, Bonfà Vincenzo, Bulgarelli Afro, Bulgarelli<br />
Rita Bussei Romano, Carina, Daolio Iside, Moreschi<br />
Adriano, Rossi Luciana, Soragni Riccardo, Stefano e Rosanna;<br />
Magnani Loris e Rabitti S<strong>il</strong>vana, Santachiara Antonella<br />
e Zecchini Sergio.<br />
In memoria <strong>di</strong> Bruna Rossi ved. Bondavalli<br />
Le amiche della figlia: Ettorina, Giordana, Ida, Severina,<br />
Anna e Clau<strong>di</strong>o, Gino e Andrea.<br />
In memoria <strong>di</strong> Cuccolini Quirino<br />
Battini S<strong>il</strong>la.<br />
In memoria <strong>di</strong> Mazza Pasquina<br />
Faietti Marco; Fam. Gual<strong>di</strong> W<strong>il</strong>liam<br />
In memoria <strong>di</strong> Zangelmi Antonio<br />
Zangelmi Antonella.<br />
FIORAVANTE DALLAGLIO<br />
Nell’ 18° anniversario della scomparsa,<br />
lo ricordano con affetto i famigliari<br />
e i parenti tutti.<br />
MARCO SAVAZZA<br />
Troppo presto ci hai lasciato ma<br />
per la tua bontà sarai sempre<br />
vivo tra noi.<br />
I tuoi cari<br />
SACCHI SETTIMO<br />
Nel 12° anniversario della scomparsa<br />
lo ricordano con affetto la moglie<br />
Ivana Simonazzi i figli, Morena, E<strong>di</strong>s<br />
e Andrea genero nuore e nipoti.<br />
RICCARDO LOMBARDINI<br />
La Pro loco Città <strong>di</strong> <strong>Novellara</strong> appreso con<br />
costernazione della improvvisa scomparsa<br />
del sig. Riccardo, esprime le più sentite condoglianze<br />
alla famiglia Lombar<strong>di</strong>ni da sempre<br />
a fianco dell’associazionismo novellarese.<br />
Anche la redazione del <strong>Portico</strong> partecipa al<br />
cordoglio.<br />
la voce dei novellaresi<br />
NATALE BRIONI<br />
IDA MASSARI<br />
Nel 12° e 21° anniversario della scomparsa dei propri cari<br />
li ricordano con affetto i figli, la nuora, <strong>il</strong> genero e i nipoti.<br />
FRANCO SACCANI VEZZANI<br />
A due anni dalla scomparsa <strong>il</strong><br />
ricordo è sempre vivo. La moglie,<br />
i figli, fratelli, nuore e nipoti.<br />
TOMMASINA<br />
RAZZINI<br />
CIRCOLO IL CONTEMPORANEO<br />
mens<strong>il</strong>e novellarese d'informazione<br />
Autorizzazione Tribunale<br />
Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89<br />
Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54<br />
<strong>Novellara</strong> (RE) tel. 0522/654447<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e: Dino Me<strong>di</strong>ci<br />
Proprietario: Circolo <strong>il</strong> Contemporaneo<br />
Capo Redattore: Paolo Paterlini<br />
Redazione: Marco V<strong>il</strong>la, Giovanni Franzoni,<br />
Giovanni Panini, Paolo Bigi,<br />
Simone Oliva, Sara Lanza.<br />
Impaginazione: Ci&Wi viale Montegrappa, 50<br />
Stampato presso Tipolito Lugli<br />
<strong>Novellara</strong> via Prov.le Nord, 20/C<br />
Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione<br />
dell'autore e non necessariamente quella della redazione.<br />
27<br />
ARTURO SACCANI VEZZANI<br />
Nel 36° anniversario della scomparsa lo<br />
ricordano con affetto, i figli con le nuore <strong>il</strong><br />
genero e i nipoti. Un pensiero anche dalle<br />
pronipoti Laura, Greta, Marlene e Sara.<br />
Sono ormai passati due anni ma<br />
fatichiamo ancora ad accettare <strong>il</strong><br />
fatto che tu non sia più fra noi.<br />
Le giornate sono vuoter e cupe<br />
senza te. Ci manchi!<br />
A 2° anno dalla scomparsa la ricordano<br />
con affetto <strong>il</strong> marito Massim<strong>il</strong>iano,<br />
le figlie Lorena e Melissa, la<br />
nipote Denise e i generi.<br />
Il cuore delle donne<br />
Recentemente ho appreso da un programma televisivo che “<strong>il</strong> cuore<br />
delle donne” batte più forte rispetto al cuore degli uomini, penso,<br />
che una delle tante cause sia che <strong>il</strong> nostro cuore vive emozioni più<br />
forti nelle varie tappe importanti della nostra vita; come l’infanzia,<br />
l’adolescenza, i primi amori, le passioni, le delusioni, <strong>il</strong> giorno del<br />
matrimonio, la nascita dei figli e dei nipoti ti riempono la vita! Ma<br />
<strong>il</strong> cuore è sottoposto a una ginnastica ritmica molto veloce! Quante<br />
emozioni, gioie, dolori, speranze, viviamo ogni giorno! Il “Cuore”<br />
è sempre <strong>il</strong> soggetto più importante delle nostre azioni quoti<strong>di</strong>ane!<br />
Noi donne abbiamo più forza d’animo e ci facciamo più coraggio<br />
nell’affrontare certi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i della vita! Speriamo sempre che<br />
<strong>il</strong> nostro cuore si conservi in salute!<br />
È per ogni essere vivente è <strong>il</strong> motore “della Vita”.<br />
Branchetti Maria Grazia
28<br />
NOVITÀ ! Ora anche cucina senza glutine<br />
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tel.0522/663508<br />
Il giovedì torna la pizza<br />
Pren<strong>di</strong> 3 paghi 2