La pesca a bolognese con galleggiante scorrevole - Associazione ...
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Introduzione<br />
1<br />
<strong>Associazione</strong> dei Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani<br />
<strong>Associazione</strong> di Protezione Ambientale ri<strong>con</strong>osciuta dal Ministero/<strong>Associazione</strong> ri<strong>con</strong>osciuta dal Dipartimento di Protezione Civile<br />
P.le degli Sports ,1 – 26900 Lodi<br />
0371 432700 0371 30499 @ apssl@fipsaslodi.it<br />
LA PESCA DAGLI ANNI 50 AD OGGI<br />
BOLOGNESE CON GALLEGGIANTE SORREVOLE<br />
<strong>La</strong> <strong>pesca</strong> alla passata, chiamata anche <strong>pesca</strong> <strong>con</strong> il <strong>galleggiante</strong>, è una tecnica universalmente <strong>con</strong>osciuta. <strong>La</strong> maggior<br />
parte dei <strong>pesca</strong>tori la praticano sin quando, da pierini, iniziano a <strong>pesca</strong>re.<br />
Solitamente si intende in modo che l’esca non stazioni ma si muova.<br />
Stabilire a quale profondità far lavorare l’esca spetta al <strong>pesca</strong>tore, che deve collocare il <strong>galleggiante</strong> alla distanza<br />
giusta dall’amo in modo che l’esca raggiunga la voluta profondità.<br />
Pesca alla passata<br />
<strong>La</strong> <strong>pesca</strong> alla passata non può essere affidata passivamente al <strong>galleggiante</strong> ma deve essere una costante opera di<br />
ricerca del pesce. In effetti, solo un pesce tremendamente affamato prenderà un’esca che non ecciti il suo istinto di<br />
predatore.<br />
Per questo motivo la tecnica della trattenuta e del rilascio è un’operazione di fondamentale importanza.<br />
Dopo aver lanciato la lenza e atteso che questa abbia raggiunto la giusta profondità, la si trattiene; questa salirà<br />
verso l’alto (spinta dalla corrente).<br />
Rilasciando tornerà a scendere.<br />
<strong>La</strong> toccata del pesce avviene, solitamente, in questa fase della passata. Le evoluzioni dell’esca, assicurate da queste<br />
manovre, sono eccitanti per i pesci, e le catture a fine passata sono sempre possibili.<br />
Se vogliamo battere la diffidenza e l’astuzia dei pinnuti, è necessario ricorrere a questi “trucchetti del mestiere” di<br />
cui tanto si parla ma che quasi mai vengono messi in pratica.<br />
Modifica al <strong>galleggiante</strong><br />
Il <strong>galleggiante</strong> <strong>scorrevole</strong> si usa prevalentemente nei laghi, dove l’acqua è ferma, per <strong>pesca</strong>re a grandi profondità.<br />
Quello solitamente utilizzato per la <strong>pesca</strong> alla passata nei fondali dei grandi fiumi, dove l’acqua corre, deve essere<br />
opportunamente modificato per eseguire la trattenuta e il rilascio.<br />
Questo tipo di <strong>galleggiante</strong> deve essere costruito in proprio, poiché in commercio non si trova.<br />
Con l’aiuto dei disegni e delle relative spiegazioni risulterà facile apportare le modifiche necessarie ad un comune<br />
<strong>galleggiante</strong> da passata.<br />
Innanzitutto si deve scegliere quale tipo di <strong>galleggiante</strong> utilizzare nel luogo prescelto.<br />
Prendiamo per esempio il Fiume Po a Castelnuovo Bocca d’Adda.<br />
Nei pressi del chilometro 15 il fondo arriva sino 13 metri, <strong>con</strong> una corrente di norma moderata (varia in funzione<br />
dell’apertura delle porte della diga di Isola Serafini). Il <strong>galleggiante</strong> prescelto è del tipo a pera rovesciata, allungato,<br />
della portata di 14/16 grammi.<br />
<strong>La</strong> deriva è <strong>con</strong>sigliabile in tonchino (altrimenti in carbonio).<br />
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Anellino superiore<br />
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Innanzitutto si devono costruire gli anellini guida filo.<br />
Quello superione deve essere modellato <strong>con</strong> filo armonico (quello che serve per la costruzione delle molle) del<br />
diametro di 0,5 millimetri, seguendo le misure e la forma riportata nel disegno.<br />
Anellino inferiore<br />
<strong>La</strong> costruzione dell’anellino inferiore è molto semplice: è sufficiente arrotolare il filo armonico dopo aver posto un<br />
chiodino all’interno dell’asola a formare un anellino.<br />
Per l’operazione è bene utilizzare pinze e morsa.<br />
<strong>La</strong> distanza tra la piega e l’anellino, che nel disegno viene indicata nella misura di 10/15 millimetri, in realtà deve<br />
essere tale da mettere in asse entrambi gli anelli rispetto al <strong>galleggiante</strong>.<br />
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Montaggio e allineamento degli anellini<br />
Una volta costruiti, gli anelli vanno assemblati al <strong>galleggiante</strong>.<br />
<strong>La</strong> prima operazione <strong>con</strong>siste nel togliere, <strong>con</strong> l’aiuto di un paio di pinze, l’anellino originale, avendo cura di non<br />
danneggiarlo.<br />
E’ superfluo aggiungere che abbiamo scelto, per le modifiche, un <strong>galleggiante</strong> <strong>con</strong> anello superiore e deriva inferiore.<br />
Nello stesso foro si deve immettere il gambo dell’anellino , dopo aver riempito il foro o, meglio, imbevuto il gambo<br />
<strong>con</strong> della colla ciano acrilica (attak).<br />
L’anellino inferiore deve essere posizionato traslato sull’asse di circa 90 gradi.<br />
Aiutandosi sempre <strong>con</strong> la colla, per tenerlo fermo, è necessario effettuare una legatura del tipo usato per fissare gli<br />
anelli delle bolognesi. Io personalmente utilizzo il filo di nylon e al posto della vernice uso l’attak.<br />
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Il <strong>galleggiante</strong><br />
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Nel disegno è rappresentato il <strong>galleggiante</strong> nel suo insieme. Nella sezione viene evidenziato il particolare<br />
dell’anellino superiore.<br />
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<strong>La</strong> passata<br />
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Dopo avere effettuato il lancio si deve attendere che il <strong>galleggiante</strong> si raddrizzi. Questo avviene quando il nodo di<br />
fermo (stopper) va ad appoggiarsi <strong>con</strong>tro l’anellino inferiore.<br />
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<strong>La</strong> trattenuta<br />
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Dopo che il nodo di fermo si è bloccato <strong>con</strong>tro l’anellino inferiore, si possono cominciare le manovre della trattenuta.<br />
Quando si effettua la trattenuta il nodo di fermo andrà a fermarsi nel beccuccio ricavato nell’anellino superiore,<br />
tenendo fermo il <strong>galleggiante</strong>, in modo da effettuare una normale trattenuta.<br />
Al rilascio il nodo andrà a fermarsi nell’anellino inferiore, permettendo alla passata di cominciare.<br />
Esiste uno spazio “vuoto” o “libero”; quello che intercorre dall’anellino inferiore a quello superiore, che non disturba<br />
in alcun modo le manovre di trattenuta e rilascio.<br />
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Il recupero<br />
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Dopo aver terminato la passata si deve recuperare la lenza; oppure in seguito alla ferrata, il filo comincerà a tendersi.<br />
Essendo i due anellini disassati, di circa 90 gradi, quello inferiore, avendo il foro più piccolo, farà sganciare il nodo dal<br />
beccuccio liberando cosi il <strong>galleggiante</strong>.<br />
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Azione di <strong>pesca</strong><br />
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Nel lancio, la piombatura è l’elemento trainante di tutta la lenza.<br />
<strong>La</strong> tecnica di lancio <strong>con</strong> i galleggianti scorrevoli non cambia rispetto alla <strong>pesca</strong> <strong>con</strong> canna <strong>bolognese</strong>.<br />
<strong>La</strong> sostanziale differenza <strong>con</strong>siste, invece, nel porre in <strong>pesca</strong> il <strong>galleggiante</strong>.<br />
A lancio effettuato, si deve tenere aperto l’archetto del mulinello per far scorrere la lenza fino a quando il<br />
<strong>galleggiante</strong> in<strong>con</strong>tra il nodo di fermo (stopper).<br />
Si deve attendere che il <strong>galleggiante</strong> si raddrizzi prima di dare inizio alla trattenuta in modo da far transitare l’esca<br />
davanti alla lenza.<br />
Quando si effettua il rilascio bisogna prestare la massima attenzione a ogni movimento del <strong>galleggiante</strong> perché è in<br />
questa fase che normalmente avviene la abboccata.<br />
Se questo non avviene ripetere le operazioni precedenti fino a termine passa.<br />
Si tenga presente che <strong>con</strong> più è lungo il tragitto della passata, più è imprecisa la ferrata.<br />
L’operazione più importante da farsi prima di dare inizio all’azione di <strong>pesca</strong> è quella della misurazione del fondale. In<br />
acqua corrente richiede più attenzione da parte del <strong>pesca</strong>tore la scelta delle sonde.<br />
Si devono utilizzare quelle che portino rapidamente l’amo sul fondo in modo che la corrente non trasporti la<br />
montatura troppo avanti. Dopo la misurazione è buona norma eseguire delle passate di prova per verificare che non<br />
vi siano ostacoli sul fondo.<br />
Tutte le manovre che sono effettuate <strong>con</strong> il <strong>galleggiante</strong> fisso quando si <strong>pesca</strong> alla passata per stimolare il pesce<br />
all’abboccata sono uguali anche <strong>con</strong> il <strong>galleggiante</strong> <strong>scorrevole</strong>.<br />
L’unica differenza <strong>con</strong>siste nello spazio vuoto che intercorre dall’anellino inferiore a quello superiore il quale non<br />
disturba le manovre di trattenuta e rilascio.<br />
Qualche passata è sufficiente per prendere familiarità.<br />
E’ importantissimo pasturare bene per ottenere buoni risultati.<br />
<strong>La</strong> palla di pastura da fondo deve essere davvero pesante, per calare a fondo rapidamente.<br />
<strong>La</strong> palla di sfarinati va lanciata a monte del proprio posto.<br />
Mentre scende sul fondo, è portata a valle dalla corrente; lo spazio percorso verso valle prima di raggiungere il fondo<br />
è tanto maggiore quanto più veloce è la corrente.<br />
Non è facile prevedere <strong>con</strong> precisione dove andrà a fermarsi.<br />
Se il regolamento lo <strong>con</strong>sente, si possono utilizzare dei <strong>con</strong>tenitori idrorepellenti i quali si possono riempire di<br />
sfarinati ed esche aggiungendo anche dei sassi per aumentarne il peso.<br />
Le lenze<br />
Ogni tecnica di <strong>pesca</strong> utilizza lenze appropriate. Nella <strong>pesca</strong> <strong>con</strong> lo <strong>scorrevole</strong> si possono utilizzare le stesse lenze<br />
della canna <strong>bolognese</strong>.<br />
Costruire delle lenze per questa tecnica è molto utile.<br />
Le lenze rappresentate nei disegni servono a dare delle indicazioni di come vanno costruite. Esse vanno modificate a<br />
se<strong>con</strong>da delle personali <strong>con</strong>vinzioni del <strong>pesca</strong>tore che deve tenere <strong>con</strong>to anche dei luoghi dove si utilizzeranno.<br />
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Lenze per carpe e carassi<br />
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Lenze per cavedani<br />
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