Memori@ e futuro

eia con sicurezza a dare certezze sulla nostra esistenza
e sulla nostra vita. Guardare nel passato più remoto,
nelle memorie del nostro Universo, Immenso e Bello,
per poterei spiegare il futuro. Questa è una situazione
che capita spesso: la vita è come un cerchio, tutto pri­
ma o poi passa e ricapita, tutto meno quello che la
nostra parte più volgare e sciatta non è stata in grado
di apprezzare. Perché come diceva E. Einstein: "La
Natura nasconde i propri segreti perché è sublime, non
perché imbroglia". E' proprio questo senso del subli­
me, dell'insormontabile, della modestia controllata e
verificabile tra Uomo e Natura, che deve far compren­
dere come Dio abbia donato all'uomo una infinitesima
parte del suo Eterno Sapere. Un Dio che, come vedo
io il mondo, è sciolto dalle briglie delle convenzioni e
libero da chissà quale religione o credo. Vedere un Dio
nelle cose, una sorta di panteismo-immanente e una
ragione che guida ed addita a noi il compito di scopri­
re le meraviglie di questa realtà. Karl Popper, grande
epistemologo di questo secolo, affermava che "il co­
smo reca l'impronta della nostra mente"; siamo cioè
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