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Essere sieropositivo significa anche rendersi conto del fatto che si
può contagiare gli altri. Le persone sieropositive sono quindi sempre
confrontate con la questione della responsabilità per la protezione
degli altri. Devono evitare di trasmettere il virus? La protezione
degli altri è un impegno etico e morale? O sono le persone
sieronegative che devono pensare a proteggersi?
«Io lo dico prima, ai tipi, che sono sieropositivo. Ma ad alcuni la
cosa sembra essere perfettamente indifferente, non perché
magari possono essere positivi anche loro. Semplicemente se ne
fregano. In questi casi può anche accadere che mi faccia una scopata
senza preservativo. In fondo, lo vogliono loro. Però non mi
sento veramente tranquillo.» Bernardo, 52
Per chi è sieropositivo, spesso è tutt’altro che semplice
proteggere i propri partner dal contagio. Come comportarsi,
se si è sieropositivi, con un partner sessuale per il quale è evidentemente
indifferente che l’altro sia positivo o negativo? Insistere
comunque sul safer sex? O cogliere l’occasione per far sesso
senza preservativo? Rinunciare del tutto a una scopata con il
tipo? Dirgli che si è sieropositivi? Questo richiede un bel po’ di
coraggio: non si sa se l’altro reagirà con un rifiuto, con sfiducia o
con paura, anche se la reazione più logica dovrebbe essere il
rispetto di questo atto di coraggio e della volontà di proteggere gli
altri.
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