ciudad juárez e le storie di una città e di una frontiera - Uacj ...

costituirà il carattere principale dell’occupazione del territoriale: la proliferazione di fraccionamientos 1
a carattere residenziale con la predominanza di lottizzazioni e alloggi “tipo” 2 , infrastrutture e
servizi urbani; normalmente privilegiati per la loro ubicazione e dotati di minime infrastrutture di
comunicazione.
Questo tipo di lottizzazioni per alloggi sono pensate, soprattutto, per soddisfare la domanda di
alloggi per famiglie con redditi medi e alti. Ciò nonostante, nessuna delle lottizzazioni è mai stata
collocata nella Zona Occidente; laddove invece sono proliferate soltanto le “colonie popolari” 3
destinate, in maggior misura, alle famiglie di basso reddito. Inoltre, in queste colonie popolari è
stato favorito dal mercato immobiliare cittadino e in modo particolare lo sviluppo di lottizzazioni
destinate all’autocostruzione, generalmente prive di servizi urbani come l’acqua potabile o l’energia
elettrica.
È interessante analizzare il comportamento del mercato immobiliare a Ciudad Juárez perché, così
come segnalano alcuni autori (Zamorano 2006), presenta caratteristiche speculative.
Una delle peculiarità principali della speculazione immobiliare è evidente nel mancato interesse da
parte delle imprese che operano nel mercato immobiliare ad intervenire in certe zone della città.
Per esempio, nessuno dei grandi promotori immobiliari ha prodotto alloggi nella Zona Ponente
o nelle vicinanze dell’importante arteria viaria chiamata Carretera a Nuevo Casas Grandes; ubicata
nella zona sudovest della città (fig. 1). Durante gli anni ‘80, il modello di occupazione dispersa
s’incrementa stimolato, forse, dalla grande richiesta di alloggi in quasi tutte le grandi città messicane.
Chissà rispondendo a interessi tipici della propria natura, le imprese interessate allo sviluppo
d’insediamenti abitativi a Ciudad Juárez hanno operato maggiormente nella Zona Oriente e, solo
in anni recenti, a sudest dell’area urbana.
Durante gli anni ‘90, il modello della dispersione urbana diventa predominante a Ciudad Juárez e la
sua espansione fisica si orienta in direzione est e sudest; mentre nella Zona Ponente la situazione
continua immutata. In questa Zona le case continuano a essere in autocostruzione e, solo molto
lentamente, queste aree vengono dotate di alcune infrastrutture urbane e servizi. Anche la Zona
Ponente comincia a essere provvista di reti idriche per l’acqua potabile e di reti fognarie, di energia
elettrica, di strade pavimentate e asfaltate.
Approssimandoci alla prima decade del secolo XXI (2000-2010) ci troviamo di fronte ad una città
che vive un accelerato processo di espansione, favorito soprattutto da un sostenuto incremento del
numero d’impianti di maquiladoras costruiti durante le tre decadi anteriori. In questa prima decade
si sono costruiti lunghi tratti di strade per favorire i collegamenti delle nuove aree urbanizzate
con il resto dell’infrastruttura e dei servizi urbani. La proliferazione di lottizzazioni segue a ritmo
accelerato grazie agli importanti impulsi promossi dai programmi ufficiali del Governo federale
messicano interessato al finanziamento della produzione di nuovi alloggi per il periodo 2001-2006
(Maycotte 2009). Benché, apparentemente, il ritmo di occupazione urbana si sia ridotto, come si
può notare nelle ultime tre righe della (tav. II), l’accelerato modello di espansione mostra indizi di
continuità e di possibile crescita futura (fig. 2).
1. A Ciudad Juárez, così come in molte altre città messicane, si usa il termine fraccionamientos per indicare le vaste aree urbanizzate e lottizzate,
destinate principalmente alla costruzione di alloggi unifamiliari.
2. Uguali o molti simili per misura, disegno e dimensioni. In altre parole, prodotti in serie.
3. Le colonie popolari si costituiscono nei terreni lasciati liberi dalle lottizzazioni destinate alla costruzione di alloggi unifamiliari; si trovano in aree
nelle quali risiedono persone di basso reddito, dotati di infrastruttura minima e limitati servizi urbani.
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