TECNOLOGIE DI COMPRESSIONE AUDIO - Matematicamente.it
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1 - Compressione dati<br />
1.1 Cosa si intende per “compressione”?<br />
Parlare di compressione è come parlare di riassunti: il concetto di fondo è quello di ridurre lo<br />
spazio occupato da una certa quant<strong>it</strong>à di dati. Quando si riassume un testo, infatti, si scrive qualcosa<br />
che abbia lo stesso significato di un testo dato, occupando meno parole; occupare meno parole<br />
significa risparmiare spazio ed inchiostro. Tanto migliore vogliamo che sia il risultato, tanto più<br />
impegno dobbiamo mettere nel riassumere il testo.<br />
In amb<strong>it</strong>o informatico, questo processo viene portato sul piano logico-matematico. Un pc<br />
memorizza grandi quant<strong>it</strong>à di dati in linguaggio binario, ovvero come serie di 1 e di 0. Ogni 1 e 0<br />
cost<strong>it</strong>uiscono un b<strong>it</strong>; una serie di 8 cifre, ovvero di 8 b<strong>it</strong> (per esempio “10001011”), viene chiamata<br />
byte.<br />
Per un computer, comprimere un file vuol dire trovare tutti quegli accorgimenti che<br />
consentono di salvare quel file conservando tutta l’informazione ma occupando meno byte<br />
possibile. Per esempio, in un qualsiasi testo in lingua <strong>it</strong>aliana, dopo ogni lettera q seguirà<br />
certamente (tranne per la parola “soqquadro”) una lettera u.<br />
Quando si parla di software di compressione ci si riferisce ad un algor<strong>it</strong>mo, un insieme di<br />
operatori logico-matematici in grado di lavorare con una discreta autonomia su dati informatici e<br />
che rappresentano il nocciolo del software. Essi possono essere considerati come il motore di una<br />
macchina, l'interfaccia grafica alla carrozzeria e tutto il software come la macchina stessa.<br />
Le tecniche di compressione sono molte e differenti, ciascuna adatta ad ogni formato di dato.<br />
Ci sono algor<strong>it</strong>mi che danno risultati eccellenti se applicati su dati di tipo multimediale e altri su<br />
documenti di testo. I formati più diffusi sui pc moderni (Zip per Windows, Stuff<strong>it</strong> per Mac, etc..) si<br />
basano su algor<strong>it</strong>mi “intelligenti”, che sanno adattarsi, nella maggior parte dei casi, al tipo di dato<br />
da comprimere.<br />
L’azione inversa della compressione è la decompressione. Come si può intuire dal nome,<br />
attraverso la decompressione si trasforma un file compresso in un file non compresso. Utilizzando<br />
un pc connesso ad internet cap<strong>it</strong>a frequentemente di imbattersi in file già compressi, per esempio<br />
file di tipo Zip. Prima di poter accedere ad un file di questa specie è necessario, quindi,<br />
decomprimerlo. Infatti, se si parla di compressione di un file, si parla di un processo attraverso il<br />
quale è stato modificato un file, trasformandolo in un altro che occupa meno byte, e salvato con un<br />
altro formato. Per r<strong>it</strong>ornare al file originale, il software di compressione usato procede al contrario:<br />
ricostruisce i dati di partenza ripristinando le parti “riassunte” o tagliate nella fase di compressione<br />
Il problema principale della compressione è questo: il file, una volta decompresso, è uguale<br />
oppure no all’originale?<br />
Informazione di<br />
partenza<br />
?<br />
Informazione<br />
ricostru<strong>it</strong>a<br />
Compressione<br />
Decompressione<br />
File compresso<br />
A seconda del rapporto che intercorre tra informazione originale e informazione ricostru<strong>it</strong>a, si<br />
parlerà di compressione Lossless (senza perd<strong>it</strong>a di informazione) o Lossy (con perd<strong>it</strong>a di<br />
informazione).<br />
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