TECNOLOGIE DI COMPRESSIONE AUDIO - Matematicamente.it
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È perciò possibile ridurre lo spazio occupato dal file andando ad agire sugli effetti che questo<br />
provoca sul nostro orecchio. Questo processo è stato sviluppato secondo metodologie e<br />
interpretazioni diverse. I principi sui quali si basano le più importanti ricerche in campo di<br />
compressione sono le seguenti:<br />
24<br />
Frequenze.<br />
L'orecchio umano è in grado di recepire ed<br />
interpretare suoni di frequenza compresa fra 16-<br />
20 Hz e 16-20 kHz. Suoni la cui frequenza è<br />
fuori da questo intervallo non sono percepibili.<br />
Da ciò segue che ogni suono che abbia<br />
frequenza al di fuori da questo intervallo è<br />
inutile ai fini dell'ascolto. Questo principio non<br />
è però così esatto, in quanto non tutte le onde<br />
sonore hanno una funzione esclusivamente<br />
percettiva: spesso alcuni suoni armonizzano altri<br />
suoni o fanno parte del timbro di altre onde<br />
sonore, per cui, anche se non direttamente<br />
udibili dall'uomo, contribuiscono alla qual<strong>it</strong>à<br />
complessiva del flusso.<br />
Fig. 13: Frequenze dei diversi tipi di suoni.<br />
[Sanpaolo.<strong>it</strong>]<br />
Mascheramento.<br />
Alcuni suoni vengono mascherati durante il processo di ascolto. Questo fenomeno è dovuto alla<br />
forma dell'onda sonora: picchi di intens<strong>it</strong>à particolarmente accentuata provocano il maschermento<br />
di suoni di intens<strong>it</strong>à minore che seguono immediatamente i picchi. Ci sono diversi tipi di<br />
mascheramento, tra cui il pre-mascheramento e il post-mascheramento.<br />
Differenze fra suoni.<br />
Un'onda sonora si può convertire facilmente in una serie di valori numerici relativi ai singoli<br />
istanti di esecuzione. Ogni singolo “pezzettino” di onda audio può essere quindi visto come<br />
uguale al precedente, tranne che per una piccola parte che rappresenta la loro differenza. È quindi<br />
possibile considerare ogni parte del brano come una parte campione “modificata di un<br />
pezzettino”. [vedi:Sezione 2.6]<br />
Altri fenomeni acustici contribuiscono alla compressione in maniera meno significativa<br />
rispetto a quelli appena descr<strong>it</strong>ti, e sono utilizzati in modo più o meno rilevante a seconda dello<br />
scopo della compressione.<br />
2.4 Psicoacustica<br />
Con il termine psicoacustica si intende tutto l'insieme dei processi fisiologici e psicologici che<br />
intervengono nella percezione ud<strong>it</strong>iva umana.<br />
Grazie allo studi di psicoacustica è stato possibile, nel corso degli anni, creare una serie di<br />
modelli a cui fare riferimento per la creazione di compressori audio funzionali, e si sono defin<strong>it</strong>e le<br />
soglie di udibil<strong>it</strong>à dei diversi suoni. Per soglia di udibil<strong>it</strong>à si intende genericamente il valore<br />
minimo di intens<strong>it</strong>à di stimolazione necessaria perché si verifichi una certa risposta biologica o<br />
psicologica. [Ube83]<br />
La psicoacustica studia principalmente i fenomeni sonori facendo riferimento alle loro<br />
frequenze, alle proprietà fisiche del suono nel mezzo materiale in cui si propaga e alle<br />
caratteristiche biologiche dell'ascoltatore (nel nostro caso, dell'orecchio umano).<br />
Questi studi confluiscono nelle varie tecniche di compressione audio che, al loro interno,