Il valore della partecipazione a cura del Dipartimento ... - Uil
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Ecco che il <strong>valore</strong> intangibile di una impresa entra a far parte <strong>del</strong> “patrimonio” di una<br />
impresa ed il capitale intellettuale diviene una vera e propria voce di bilancio.<br />
I lavoratori divengono, in questa ottica, veri e propri azionisti di questo capitale<br />
intellettuale e attori quindi indirettamente di questo processo di innovazione cui<br />
l’economia europea, il “sogno Europeo”, auspica.<br />
<strong>Il</strong> coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte operate dalle imprese diviene quindi il<br />
volano su cui sviluppare i processi riorganizzativi necessari alla nostra economia per<br />
uscire dall’impasse in cui si trova impantanata.<br />
La UIL crede fermamente e tradizionalmente in questa opportunità promovendo la<br />
“<strong>partecipazione</strong>” dei lavoratori come una fondamenta <strong>del</strong>lo sviluppo <strong><strong>del</strong>la</strong> nostra<br />
economia già da molti anni.<br />
<strong>Il</strong> mo<strong>del</strong>lo originale nel panorama sindacale italiano che caratterizza la UIL fin dalla<br />
fondazione si è basato su una intuizione, figlia <strong><strong>del</strong>la</strong> cultura economica e politica<br />
<strong>del</strong>le aree politiche di riferimento.<br />
Tale originalità ricercava in forme diverse dal classico conflitto di classe, che<br />
permeava il pensiero <strong><strong>del</strong>la</strong> sinistra massimalista di allora, lo sviluppo sociale, civile<br />
ed economico <strong>del</strong>le classi lavoratrici.<br />
La formula <strong>del</strong> sindacato di <strong>partecipazione</strong>, assolutamente autonoma rispetto al<br />
sindacato dei consigli che propugnava piuttosto forme di autogestione, si afferma<br />
nella UIL fin dai primi dibattiti.<br />
<strong>Il</strong> conflitto di idee, anche con il più moderato ed allineato sindacato cattolico, che per<br />
molti anni non si è mai posto concretamente il problema <strong>del</strong> ruolo dei lavoratori nella<br />
gestione <strong>del</strong>le imprese, comportò per molti anni un isolamento concreto dei nostri<br />
quadri nelle imprese, visti più come antagonisti che come partner di un pluralismo<br />
sindacale.<br />
Sono stati necessari più di trenta anni per rimuovere i pregiudizi e i tatticismi altrui e<br />
promuovere il sindacato di <strong>partecipazione</strong> come la risposta più efficace per la<br />
massima tutela <strong>del</strong> lavoro, almeno in Italia.<br />
Oggi, CGIL CISL e UIL, pur tra ricorrenti difficoltà nei loro rapporti, riconoscono la<br />
funzione strategica <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>partecipazione</strong>, articolandola con sensibilità ed opzioni<br />
diverse.<br />
La consapevolezza di aver vinto definitivamente la battaglia <strong>del</strong>le idee, nell’autentico<br />
spirito laico che ci accompagna sempre, non si limita né si limiterà alla mera<br />
rivendicazione dei meriti, ma si dovrà intensificare l’azione e indicare<br />
quotidianamente il percorso perché questo mo<strong>del</strong>lo, oltre che nel sindacato, si affermi<br />
nella società.<br />
Nuove sfide si aprono sul terreno <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>partecipazione</strong> e <strong><strong>del</strong>la</strong> democrazia economica,<br />
alcune stimolate dal dibattito europeo.<br />
Responsabilità sociale <strong>del</strong>le imprese, Comitati aziendali europei, Società europea,<br />
Società cooperativa europea, direttive sulla <strong>partecipazione</strong> dei lavoratori, hanno<br />
inquadrato il nuovo terreno di confronto e di lavoro <strong>del</strong> sindacato per i prossimi anni<br />
e nella direzione giusta.<br />
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