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LO SCANDALO DI MEDJUGORJE (11) - La Nuova Chiesa

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<strong>LO</strong> SCANDA<strong>LO</strong> <strong>DI</strong> <strong>MEDJUGORJE</strong> (<strong>11</strong>)<br />

IL PAPA E PADRE LIVIO <strong>DI</strong> RA<strong>DI</strong>O MARIA<br />

DENUNCIATI PER ABUSO DELLA CREDULITÀ POPOLARE<br />

IN RELAZIONE AI FATTI <strong>DI</strong> <strong>MEDJUGORJE</strong><br />

Il Cardinale Camillo Ruini<br />

Oggi viene divulgata su questo sito una vicenda molto significativa, che fa capire con quale indifferenza<br />

e irresponsabilità la <strong>Chiesa</strong> di oggi tratti problemi di enorme importanza per l’intera cristianità, come<br />

le presunte apparizioni di Medjugorje.<br />

Il protagonista di questa vicenda desidera conservare l’anonimato, ma autorizza la pubblicazione di tutta la<br />

documentazione relativa, consistente in:<br />

- lettere inviate al Card. Camillo Ruini, in qualità di Presidente della Commissione Internazionale di<br />

inchiesta e di studio sui fatti di Medjugorje, istituita dalla Santa Sede presso la Congregazione per la<br />

Dottrina della Fede;<br />

- denuncia - querela per “abuso della credulità popolare” in relazione alle presunte apparizioni di<br />

Medjugorje, inoltrata in data 13 ottobre 20<strong>11</strong> agli Uffici della Procura della Repubblica di Roma e di<br />

Como nei confronti del Papa Benedetto XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica con sede<br />

in Roma, Città del Vaticano, e di Padre Livio Fanzaga, quale legale rappresentante dell’Associazione<br />

Radio Maria con sede in Erba (Como), Via F. Turati n. 7, ai quali è stato contestato il reato previsto e<br />

punito dall’articolo 661 Codice Penale;<br />

- copia della nota illustrativa allegata alla denuncia - querela (lo scritto “Medium-gorje” è consultabile nel<br />

sito);<br />

- copia del verbale di ratifica di denuncia - querela redatto a cura della Legione Carabinieri “Veneto”,<br />

Stazione di Abano Terme in data 13 ottobre 20<strong>11</strong>;<br />

Andiamo con ordine.


a) Il signor N. N. non è un agnostico, ma un fedele cattolico che, dopo essersi adeguatamente documentato,<br />

ha capito che le presunte apparizioni di Medjugorje sono un gravissimo inganno diabolico.<br />

Studia il fenomeno, raccoglie documenti, interviste, discorsi, prese di posizione di autorevoli prelati, e alla<br />

fine elabora uno scritto intitolato “Medium-gorje”, nel quale cerca di dimostrare che il fenomeno di<br />

Medjugorje è di natura diabolica e che i veggenti sono condizionati dal demonio (come dice il titolo<br />

volutamente storpiato dello scritto).<br />

b) Il signor N.N. in data <strong>11</strong> giugno 2010 invia una prima lettera al Cardinale Ruini, quale Presidente della<br />

Commissione di inchiesta su Medjugorje, il cui contenuto è il seguente:<br />

“Rev.ma Eminenza, col desiderio di collaborare alla ricerca della verità sui fatti di Medjugorje,<br />

invio un lavoro da me recentemente ultimato. Confidando nella Vostra attenzione, mi rimetto<br />

alla valutazione della Commissione presieduta da Sua Eminenza. Con ossequio.”<br />

Alla lettera viene allegato lo scritto “Medium-gorje”, scaricabile dal sito.<br />

c) Il Cardinale Ruini risponde con lettera in data 23 giugno 2010, che qui di seguito si riproduce:<br />

d) Intanto, i lavori della Commissione Internazionale, istituita il 17 marzo 2010, procedono molto a<br />

rilento.<br />

e) In data 13 ottobre 20<strong>11</strong> il signor N.N., stanco dell’inconcludenza della Commissione, decide di inoltrare<br />

agli Uffici della Procura della Repubblica di Roma e di Como una circostanziata denuncia - querela per<br />

“abuso della credulità popolare” in relazione alle presunte apparizioni di Medjugorje nei confronti del<br />

Papa Benedetto XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica con sede in Roma, Città del<br />

Vaticano, e di Padre Livio Fanzaga, quale legale rappresentante dell’Associazione Radio Maria con sede<br />

in Erba (Como), Via F. Turati n. 7, ai quali è stato contestato il reato previsto e punito dall’articolo 661<br />

Codice Penale.<br />

f) <strong>La</strong> denuncia - querela viene presentata lo stesso giorno 13 ottobre 20<strong>11</strong>, per il tramite della Stazione di<br />

Abano Terme della Legione Carabinieri “Veneto”.<br />

Viene redatto un verbale di ratifica di denuncia - querela che qui di seguito si riproduce:


g) Al verbale dei carabinieri viene allegato il testo della denuncia - querela che è il seguente:<br />

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE <strong>DI</strong> ROMA<br />

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE <strong>DI</strong> COMO<br />

Il sottoscritto MINARELLI MASSIMO nato a Ferrara (FE) il 25 agosto 1950 e residente a<br />

Vigarano Mainarda (FE), Via Tortiola 25/A, tel. cell. 328-3553134,<br />

ESPONE QUANTO SEGUE<br />

1) - È fatto risaputo che a Medjugorje, un piccolo paese dell’ex Jugoslavia, ora Bosnia ed<br />

Erzegovina, dal 25 giugno 1981 avvengono delle “presunte apparizioni” della Madonna che si<br />

sarebbe definita “Regina della Pace”. I presunti veggenti (dopo alcuni cambiamenti iniziali),<br />

all’epoca delle prime apparizioni erano (e sono tuttora) sei: Ivanka Ivanković (15 anni), Mirjana<br />

Dragićević (16 anni), Vicka Ivanković (16 anni), Ivan Dragićević (16 anni), Marija Pavlović<br />

(16 anni) e Jakov Čolo (10 anni).<br />

Di essi alcuni dicono di avere ancora apparizioni quotidiane; gli altri dicono di non avere più<br />

apparizioni quotidiane, ma solo in particolari giorni. L’apparizione avrebbe affidato ai<br />

veggenti dei segreti che essi non possono ancora rivelare: tali segreti sarebbero in totale dieci,<br />

ma alcuni dei veggenti dicono di non averli ancora ricevuti tutti.


Nella guida della Parrocchia si sono alternati diversi sacerdoti facenti parti dell’ordine dei frati<br />

francescani della provincia locale: in particolare padre Tomislav Vlasić (che successivamente<br />

sarà sospeso a divinis per disobbedienza nei confronti dell’autorità diocesana e per peccati di<br />

impurità), padre Jozo Zovko (anch’egli sospeso a divinis) e padre Slavko Barbarić (pure sospeso<br />

a divinis).<br />

Tutti i predetti sono stati guide spirituali dei veggenti (in particolare il primo) ed hanno avuto<br />

sempre rapporti molto conflittuali con la Diocesi di Mostar-Duvno, che fin dall’inizio si è<br />

dimostrata ostile al “fenomeno Medjugorje”, come emerge dai numerosi interventi dei due<br />

Vescovi Mons. Pavao Žanić (che era alla guida della Diocesi all’inizio delle presunte apparizioni<br />

e che poi è deceduto) e Mons. Ratko Perić (che è subentrato al predetto e che è tuttora in carica).<br />

Gli interventi dei due vescovi sono inseriti nello scritto del denunciante intitolato “Mediumgorje”,<br />

che si allega al presente esposto in duplice copia (una per la Procura della Repubblica di<br />

Roma e una per la Procura della Repubblica di Como).<br />

2) - <strong>La</strong> situazione di imbarazzo nella <strong>Chiesa</strong> dell’ex Jugoslavia portò alla decisione di delegare<br />

alla Conferenza Episcopale Jugoslava il compito di pronunciarsi sull’argomento. Il 10 aprile<br />

1991 nella seduta ordinaria di Zara essa dichiarò: “Sulla base delle indagini finora condotte, non<br />

è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali”. <strong>La</strong> formula<br />

“non constat de supernaturalitate” significa che non esistono elementi certi che possano<br />

giustificare un giudizio positivo. Non si tratta di una negazione del fenomeno, come sarebbe con<br />

la formula “constat de non supernaturalitate”, ma neppure di un’approvazione.<br />

Da allora l’atteggiamento ufficiale della <strong>Chiesa</strong> è stato quello di consentire i pellegrinaggi, ma<br />

senza dare ad essi valore di riconoscimento del fenomeno.<br />

Tale atteggiamento è stato recentemente confermato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario<br />

di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed. Rai-Eri-Rizzoli 2007 - pag 105. In tale<br />

libro, avvalorato dalla personale prefazione del Papa Benedetto XVI, si dichiara: “Per quanto<br />

concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa<br />

Congregazione (per la Dottrina della Fede, n.d.r.) ritiene che sono permessi a condizione che<br />

non siano considerati come un’autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono<br />

ancora un esame da parte della <strong>Chiesa</strong>”.<br />

Se i pellegrinaggi a Medjugorje non devono essere considerati come un’autenticazione degli<br />

avvenimenti in corso, appare del tutto evidente che non si attiene a tali disposizioni l’emittente<br />

radiofonica denominata “Radio Maria”, che ha quasi 2 milioni di ascoltatori al giorno e che<br />

diffonde come autentici i messaggi della cosiddetta “Regina della Pace”.<br />

3) - Dato il protrarsi dei tempi di queste presunte apparizioni (sono passati più di trent’anni dal<br />

25 giugno 1981) e tenuto conto delle tante richieste di chiarezza pervenute dai cattolici di tutto il<br />

mondo, il 17 marzo 2010, la Santa Sede ha deciso di istituire presso la Congregazione per la<br />

Dottrina della Fede una speciale Commissione Internazionale di inchiesta e di studio sui fatti di<br />

Medjugorje, presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, composta da una ventina di membri tra<br />

cardinali, vescovi, periti ed esperti. Tale commissione sta lavorando in maniera riservata e<br />

sottoporrà le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ad adottare le decisioni del<br />

caso. Essa si è riunita per la sua prima sessione il 26 marzo 2010 e a tutt’oggi non ha emesso<br />

alcuna dichiarazione ufficiale.<br />

4) Come il denunciante ha cercato di spiegare dettagliatamente nel proprio scritto “Mediumgorje”<br />

(allegato) le presunte apparizioni sono assolutamente prive di qualsiasi carattere di<br />

autenticità e provocano un gravissimo danno spirituale, morale ed economico nei numerosissimi<br />

pellegrini (più di nove milioni dall’inizio delle apparizioni), che a causa della loro<br />

impreparazione a valutare con discernimento i fatti di Medjugorje, cadono facilmente<br />

nell’attrazione di un fenomeno contraddistinto da “fanatismo religioso”, “miracolismo”,<br />

“curiosità fine a se stessa”, “divulgazione di presunti messaggi celesti privi di ogni fondamento”,<br />

“sfruttamento della buona fede dei pellegrini per fini di guadagno illecito”: in definitiva, il<br />

denunciante afferma che si tratta di “abuso della credulità popolare”, protratto per più di<br />

trent’anni.<br />

Per un più esteso approfondimento dei fatti, il denunciante ha predisposto una “nota illustrativa”<br />

in cui (oltre a riportare le brevi notizie fornite più sopra) vengono esaminate le diverse<br />

componenti del fenomeno: tale nota viene allegata in duplice copia.


5) Dalla lentezza della Santa Sede nell’intervenire a difesa della verità, è derivato un grave<br />

danno alla coscienza dei fedeli che sono stati privati di una guida sicura in un evento di tanta<br />

gravità.<br />

Inoltre la Santa Sede non ha imposto con autorità ai ministri del culto un atteggiamento coerente.<br />

Oggi si assiste al fatto che moltissimi parroci organizzano pellegrinaggi a Medjugorje e si fanno<br />

promotori di una illimitata adesione al fenomeno, esponendo nelle chiese o nei locali<br />

parrocchiali statue ed immagini votive alla cosiddetta “Regina della Pace”.<br />

Questa prassi ormai diffusa in ambito ecclesiale comporta una grave responsabilità per la <strong>Chiesa</strong><br />

Cattolica e, in primo luogo, per colui che istituzionalmente la rappresenta: il Papa Benedetto<br />

XVI. Egli non ha mai smentito ufficialmente il fenomeno Medjugorje, né ha mai modificato in<br />

termini espliciti l’atteggiamento del suo predecessore Giovanni Paolo II, il quale era molto<br />

favorevole ad esso, come dimostrato da diverse testimonianze (da ultimo quella del libro<br />

“Perché è santo” scritto dal postulatore della causa di beatificazione del Papa polacco Mons.<br />

Slawomir Oder e dal giornalista Saverio Gaeta). Posizioni analoghe a quella del Papa Giovanni<br />

Paolo II sono state assunte da diversi alti prelati come, ad esempio, il Cardinale Schönborn,<br />

Arcivescovo di Vienna.<br />

Quindi, l’atteggiamento della <strong>Chiesa</strong> ufficiale è stato quello di una “aperta condivisione” del<br />

fenomeno Medjugorje oppure di una “colpevole indifferenza”, perché essa, omettendo di<br />

esercitare il suo compito istituzionale di vigilanza a tutela della retta coscienza dei fedeli, non è<br />

intervenuta con decisione per più di trent’anni. Tale “silenzio intenzionale” potrebbe essere<br />

interpretato come “connivenza” o “complicità”.<br />

6) Altro caso di “silenzio intenzionale” si può ravvisare nella “tolleranza” che la <strong>Chiesa</strong> ufficiale<br />

ha avuto verso l’emittente radiofonica “Radio Maria” che trasmette dalla sede di Erba (Como)<br />

dell’Associazione Radio Maria, gestita dal Direttore Padre Livio Fanzaga.<br />

<strong>La</strong> forza di Radio Maria è costituita dal fatto di appoggiarsi al “fenomeno Medjugorje” e di avere<br />

l’esclusiva di trasmettere in diretta tutti i 25 del mese alle ore 21.00 circa il messaggio ricevuto<br />

dalla veggente Marija Pavlović.<br />

C’è un’incongruenza enorme fra la libertà che viene concessa dalla Santa Sede a Radio Maria,<br />

che continuamente afferma e sostiene l’autenticità delle apparizioni di Medjugorje, e quanto è<br />

stato prescritto in ordine ai pellegrinaggi (vedi sopra): se essi non devono essere considerati<br />

come una autenticazione degli avvenimenti in corso, quanto più dovrebbe essere vietato ad<br />

un’emittente radiofonica di portata mondiale come Radio Maria di diffondere come autentici i<br />

messaggi di Medjugorje.<br />

<strong>La</strong> radio dopo aver realizzato ripetitori in tutt’Italia, si è diffusa anche in molte altre nazioni.<br />

Attualmente trasmette in tutta Europa via satellite digitale e in tutto il mondo via internet.<br />

I rapporti fra Radio Maria (che si è sempre definita “emittente radiofonica cattolica”) e la Santa<br />

Sede sono sempre stati ottimi.<br />

Per tutti i motivi sopra indicati e per gli altri contenuti negli allegati, il sottoscritto presenta a<br />

codeste Procure della Repubblica di Roma e di Como<br />

DENUNCIA - QUERELA<br />

nei confronti del Papa Benedetto XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica con<br />

sede in Roma, Città del Vaticano, e di Padre Livio Fanzaga, quale legale rappresentante<br />

dell’Associazione Radio Maria con sede in Erba (Como), Via F. Turati n. 7, per il reato previsto<br />

e punito dall’articolo 661 C.P., nonché per ogni altro reato che possa essere ravvisato<br />

dall’Autorità competente in relazione ai comportamenti dei suddetti.<br />

Con riserva di costituzione di parte civile nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge.<br />

Il denunciante chiede, ex art. 408 C.P.P., di essere informato in caso di archiviazione della<br />

notitia criminis.<br />

Si allegano alla presente denuncia lo scritto “Medium-gorje” ed una “Nota illustrativa”.<br />

Lo scritto “Medium-gorje” è consultabile sul sito.<br />

<strong>La</strong> “Nota illustrativa” viene riportata qui di seguito.


NOTA ILLUSTRATIVA<br />

riguardo ai fatti di Medjugorje e ai presupposti del reato di abuso della credulità popolare<br />

(art. 661 C.P.)<br />

1) Per quanto riguarda la storia delle presunte apparizioni faccio riferimento a quanto<br />

dettagliatamente illustrato nel mio scritto “Medium-gorje”.<br />

Qui basta ricordare che il luogo dove sono iniziati gli eventi in questione è Medjugorje, un<br />

piccolo paese dell’ex Jugoslavia, ora Bosnia ed Erzegovina.<br />

L’inizio delle apparizioni è stato il 24 giugno 1981, ma poiché i veggenti sono scappati per la<br />

paura si può dire che esse sono cominciate il 25 giugno 1981, quando i veggenti stessi hanno<br />

incominciato a dialogare con l’apparizione, che si è definita “Regina della Pace”.<br />

I veggenti (dopo alcuni cambiamenti iniziali), all’epoca delle prime apparizioni erano (e sono<br />

tuttora) sei: Ivanka Ivanković (15 anni), Mirjana Dragićević (16 anni), Vicka Ivanković (16<br />

anni), Ivan Dragićević (16 anni), Marija Pavlović (16 anni) e Jakov Čolo (10 anni).<br />

Di essi alcuni continuano ad avere ancora apparizioni quotidiane; gli altri non hanno più<br />

apparizioni quotidiane, ma solo in particolari giorni.<br />

L’apparizione ha affidato ai veggenti dei segreti che essi non possono ancora rivelare: essi<br />

sono in totale dieci, ma alcuni dei veggenti non li hanno ancora ricevuti tutti.<br />

Nella guida della Parrocchia si sono alternati diversi sacerdoti facenti parti dell’ordine dei<br />

frati francescani della provincia locale: in particolare padre Tomislav Vlasić (che<br />

successivamente sarà sospeso a divinis per disobbedienza nei confronti dell’autorità diocesana e<br />

per peccati di impurità), padre Jozo Zovko (anch’egli sospeso a divinis) e padre Slavko<br />

Barbarić (pure sospeso a divinis).<br />

Tutti i predetti sono stati guide spirituali dei veggenti (in particolare il primo) ed hanno avuto<br />

sempre rapporti molto conflittuali con la Diocesi di Mostar-Duvno, che fin dall’inizio si è<br />

dimostrata ostile al “fenomeno Medjugorje”, come emerge dai numerosi interventi dei due<br />

Vescovi Mons. Pavao Žanić (che era alla guida della Diocesi all’inizio delle presunte<br />

apparizioni e che poi è deceduto) e Mons. Ratko Perić (che è subentrato al predetto e che è<br />

tuttora in carica). Gli interventi dei due vescovi sono inseriti nel mio scritto intitolato “Mediumgorje”.<br />

<strong>La</strong> situazione di imbarazzo nella <strong>Chiesa</strong> dell’ex Jugoslavia portò alla decisione di delegare alla<br />

Conferenza Episcopale Jugoslava il compito di pronunciarsi sull’argomento. Il 10 aprile 1991<br />

nella seduta ordinaria di Zara essa dichiarò: “Sulla base delle indagini finora condotte, non è<br />

possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali”. <strong>La</strong> formula<br />

“non constat de supernaturalitate” significa che non esistono elementi certi che possano<br />

giustificare un giudizio positivo. Non si tratta di una negazione del fenomeno, come sarebbe con<br />

la formula “constat de non supernaturalitate”, ma neppure di un’approvazione.<br />

Da allora l’atteggiamento ufficiale della <strong>Chiesa</strong> è stato quello di consentire i pellegrinaggi,<br />

ma senza dare ad essi valore di riconoscimento del fenomeno.<br />

Tale atteggiamento è stato recentemente confermato dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario<br />

di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed. Rai-Eri-Rizzoli 2007 - pag 105. In tale<br />

libro, avvalorato dalla personale prefazione del Papa Benedetto XVI, si dichiara: “Per quanto<br />

concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa<br />

Congregazione (per la Dottrina della Fede, n.d.r.) ritiene che sono permessi a condizione che<br />

non siano considerati come un’autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono<br />

ancora un esame da parte della <strong>Chiesa</strong>”.<br />

Se i pellegrinaggi a Medjugorje non devono essere considerati come un’autenticazione<br />

degli avvenimenti in corso, quanto più dovrebbe essere vietato ad un’emittente radiofonica<br />

come Radio Maria, con quasi 2 milioni di ascoltatori al giorno, di diffondere come autentici<br />

i messaggi della cosiddetta “Regina della Pace”!<br />

Dato il protrarsi dei tempi di queste presunte apparizioni (sono passati più di trent’anni dal 25<br />

giugno 1981!) e tenuto conto delle tante richieste di chiarezza pervenute dai cattolici di tutto il<br />

mondo, il 17 marzo 2010, la Santa Sede ha deciso di istituire presso la Congregazione per la


Dottrina della Fede una speciale Commissione Internazionale di inchiesta e di studio sui fatti<br />

di Medjugorje, presieduta dal Cardinale Camillo Ruini, composta da una ventina di membri tra<br />

cardinali, vescovi, periti ed esperti. Tale commissione sta lavorando in maniera riservata e<br />

sottoporrà le sue conclusioni alla Congregazione stessa, competente ad adottare le decisioni del<br />

caso. Essa si è riunita per la sua prima sessione il 26 marzo 2010 e a tutt’oggi non ha emesso<br />

alcuna dichiarazione ufficiale.<br />

2) Gli stati soggettivi dei veggenti destano non poche perplessità.<br />

Le prime apparizioni sono state accompagnate da paura e senso di panico (nella prima i<br />

veggenti sono addirittura fuggiti).<br />

Negli incontri personali col Vescovo locale essi hanno mostrato nervosismo, agitazione,<br />

amnesie e sono caduti in diverse contraddizioni (alcune veggenti hanno ammesso che, prima<br />

delle apparizioni, andavano sul posto per fumare, cosa a loro vietata dai genitori). Ivan<br />

Dragićević aveva detto che non poteva rivelare il segno prodigioso che l’apparizione avrebbe<br />

lasciato a Medjugorje, poi l’ha rivelato e infine l’ha smentito.<br />

E così via.<br />

In una grandissima contraddizione è caduta Marija Pavlović, che in un primo tempo riferiva<br />

messaggi dati dall’apparizione in cui si diceva che il Padre Tomislav Vlasić (che poi è stato<br />

sospeso a divinis) guidava così bene i veggenti. Il frate francescano (su consiglio<br />

dell’apparizione) fondò in Italia, a Parma, una comunità mista, maschile e femminile, della quale<br />

fece parte per un certo periodo anche la stessa Marija Pavlović, la quale sconfessò tutto quando<br />

sorsero problemi con l’autorità ecclesiastica.<br />

Tutti questi fatti e molti altri sono documentabili.<br />

I veggenti all’inizio erano stati invitati dall’apparizione a non sposarsi per almeno quattro anni.<br />

Oggi sono tutti sposati (nella maggior parte dei casi con persone italiane), hanno figli, eleganti<br />

abitazioni con mobilio di pregio, professioni di vario genere. Sono tutti benestanti. Essi talvolta<br />

ospitano i pellegrini … a pagamento. Ivan Dragićević abita negli Stati Uniti, ha sposato Miss<br />

Massachusetts e possiede un’agenzia di viaggi che promuove i pellegrinaggi a Medjugorje, dove,<br />

inoltre, lo stesso Ivan è proprietario di una casa che dà in affitto ai pellegrini.<br />

Negli ultimi anni le apparizioni, che all’inizio avvenivano sempre a Medjugorje e dintorni, si sono<br />

dilatate ovunque. Se i veggenti decidono di spostarsi in qualsiasi posto, lì possono ricevere<br />

l’apparizione.<br />

Oggi essi si recano spesso all’estero, soprattutto in Italia, dove vengono organizzati incontri di<br />

preghiera in locali di grandi dimensioni aperti al pubblico, nei quali confluiscono migliaia di<br />

fedeli. E qui, all’ora prefissata, avviene l’apparizione.<br />

Una volta è stata fatta una ripresa amatoriale con un cellulare. Nel filmato è apparsa una<br />

sagoma bianca di media statura, simile alle forme di ectoplasma che vengono viste nelle<br />

sedute spiritiche guidate da medium. Quel filmato è ancora visibile via internet.<br />

Quando si vedono i filmati dei veggenti che si inginocchiano con perfetto sincronismo all’inizio<br />

dell’apparizione, la domanda che sorge spontanea è: “Che cosa vedono?”.<br />

In questi tempi in cui non si crede più all’esistenza del demonio, l’alternativa sembra essere<br />

soltanto questa: o vedono la Madonna o fingono.<br />

In questo errore è caduto anche il primo vescovo di Mostar-Duvno che, all’inizio delle apparizioni,<br />

è arrivato alla conclusione che i veggenti fingessero di vedere.<br />

Eppure, non è così: essi non vedono la Madonna, ma nemmeno fingono, perché qualche cosa<br />

c’è:<br />

- essi vedono e ascoltano qualcuno;<br />

- l’apparizione dice a ciascuno di loro più o meno le medesime cose;<br />

- essi credono all’apparizione;<br />

- l’apparizione dà loro una certa forza per divulgare e difendere ciò che essa dice;<br />

- essi riconoscono all’apparizione un’autorità addirittura superiore a quella del Vescovo e del<br />

Papa.<br />

I veggenti non sono in mala fede quando dicono di vedere qualche cosa: essi pregano,<br />

diffondono principi cristiani, danno buoni consigli ai pellegrini, danno una testimonianza forte<br />

attraverso i loro discorsi.


Si ha, quindi, l’impressione che essi non siano così maliziosi da fingere di vedere, da inventarsi<br />

cose che dicono di sentire, da predicare con impegno e costanza cose che non pensano!<br />

Anche se la caduta nell’inganno comporta sempre una certa responsabilità, in quanto l’animo<br />

veramente puro è capace di distinguere il vero dal falso, non si può dire che all’origine delle<br />

apparizioni ci sia il “nulla”!<br />

C’è, invece, qualcuno e questo qualcuno è il diavolo!<br />

A questo punto, la conclusione è la seguente: a Medjugorje non appare la Santissima<br />

Vergine, ma il demonio.<br />

Fin dall’inizio, è stata una presenza diabolica che è apparsa ai “veggenti” sotto l’aspetto di<br />

una figura di donna.<br />

Satana può rivestirsi anche di un corpo luminoso e bellissimo, rendersi visibile a chi vuole,<br />

parlare a chi vuole, dire cose attraenti (anche se non può riprodurre la bellezza, la purezza e la<br />

dolcezza di Dio e della Madonna).<br />

Satana ha un certo potere sulle cose e sulle persone: non può creare, ma può agire sulla materia,<br />

sui corpi, sulle menti e sugli spiriti. Può fare prodigi (non propriamente miracoli). Può infondere<br />

benessere e dolore. Può procurare disturbi mentali (isteria, schizofrenia, delirio, allucinazioni).<br />

Può avere influenze dirette o indirette sulle persone e sulle cose (disturbi, possessioni,<br />

vessazioni, ossessioni, infestazioni).<br />

Ovviamente, tutto questo avviene sotto il più attento controllo di Dio, che permette al demonio<br />

di operare se siamo noi a volerlo o per altri scopi che realizzano un fine maggiore.<br />

Il demonio, nella sua opposizione ai disegni di Dio, cerca di sedurre, lusingare, soggiogare gli<br />

uomini (creature più deboli e inferiori a lui per natura). Per ottenere i suoi scopi può anche<br />

concedere agli uomini benefici, ma sempre allo scopo di procurare loro un danno maggiore: in<br />

ogni caso la perdita della loro anima.<br />

<strong>La</strong> tecnica preferita dal demonio è quella di nascondersi e rendersi irriconoscibile.<br />

In questo modo riesce più facilmente ad ingannare.<br />

Dio cerca anime umili e semplici che collaborino ai Suoi disegni: a queste anime può concedere<br />

doni straordinari, come le apparizioni. Queste anime si offrono liberamente e trasmettono i doni<br />

ricevuti secondo le indicazioni loro impartite.<br />

Anche il demonio cerca collaboratori, cui affidare compiti particolari.<br />

A differenza di Dio che rispetta la personalità e la libertà della Sua creatura, il demonio cerca di<br />

asservirla e di dominarla: essa diventa un semplice strumento nelle sue mani.<br />

Il termine “medium” viene usato, normalmente, per definire quelle persone che fungono da<br />

tramite fra gli spiriti dei trapassati (così essi dicono, ma si tratta comunque del demonio) e gli<br />

uomini. Esse perdono spesso la propria identità, assumono atteggiamenti ed espressioni<br />

innaturali. Cadono in “trance”, perdono il controllo di sé: diventano schiavi dello spirito<br />

diabolico che li domina.<br />

Questo succede il più delle volte nelle sedute spiritiche e in altre pratiche occultistiche.<br />

Da diversi decenni, però, si è diffuso un nuovo tipo di “spiritismo”, meno invasivo (in<br />

apparenza) e più gratificante.<br />

<strong>La</strong> tecnica è chiamata “canalizzazione” (in inglese “channeling”). Ciò che differenzia i medium<br />

tradizionali dai canalizzatori è il tipo di "entità" con cui essi dichiarano di mettersi in contatto: i<br />

“medium”, infatti, “dicono” di comunicare principalmente con gli spiriti dei trapassati, laddove<br />

i “channelers” asseriscono di "canalizzare" presunte entità disincarnate, come gli spiriti guida,<br />

desiderose di mettersi in contatto con gli esseri umani per guidarne l'evoluzione.<br />

Il “channeling” è il termine con il quale si indica il presunto processo per cui un individuo (il<br />

channeler) verrebbe a suo dire posseduto o pervaso da un'ipotetica entità spirituale, che si<br />

manifesterebbe e comunicherebbe ad altri per suo tramite.<br />

Il “channeling” indica quindi la presunta comunicazione con l'aldilà mediante un canale che può<br />

essere una radio, una televisione, un medium. Per questo fattore, si può considerare il successore<br />

dello spiritismo ottocentesco.<br />

I presunti "spiriti" che a dire dei channellers si esprimerebbero attraverso il channeling vengono<br />

da loro considerati come vere e proprie guide spirituali. Il "channeling" viene da loro descritto<br />

come una presunta forma molto sofisticata di telepatia, dove il "channeler" (canalizzatore)<br />

afferma che sentirebbe distintamente la voce della propria guida angelica.


Col diffondersi del New Age, il channeling si è esteso moltissimo, mescolandosi anche alle<br />

pratiche di meditazione orientali (yoga e altre).<br />

Oggi la concezione più diffusa è che la <strong>Nuova</strong> Medianità consiste nel contatto con le Guide, gli<br />

Spiriti Sacri: Angeli, Arcangeli, Esseri di Luce che dimorano in dimensioni sottili e così<br />

intimamente vicini a noi. Secondo questa concezione, la <strong>Nuova</strong> Medianità si distingue dalle<br />

modalità vecchie e obsolete di fare contatto, in quanto essa è un percorso di consapevolezza che<br />

non porta fuori, ma dentro a se stessi.<br />

Dietro tutte queste pratiche spiritistiche, che stanno demolendo l’intera società umana con<br />

una rapidità indescrivibile, si nasconde un’unica realtà subdola e ingannatrice: il demonio.<br />

Egli vuole distruggere la nostra coscienza, facendoci perdere il senso di essere veri figli di un<br />

Dio Amoroso e Paterno, per dissolverci nell’immensità di un “principio cosmico”.<br />

Tutto questo per portarci alla disperazione!<br />

A Medjugorje il demonio ha gioco facile nel manipolare le coscienze, mediante presunti<br />

miracoli, segni nel cielo, allucinazioni e cose simili.<br />

Ma perché il demonio dice anche cose vere e apparentemente buone? Perché attira alla<br />

preghiera, al digiuno, alla penitenza, alla vita sacramentale? Perché suggerisce la conversione, la<br />

pace e l’amore cristiano?<br />

Evidentemente, ha il suo interesse!<br />

Per questo, ripeto: deve essere ben importante ciò che il demonio si propone di guadagnare se è<br />

disposto a pagare un costo così alto: quello di dover fingere di essere la creatura più bella e<br />

buona che è mai uscita dalle mani di Dio!<br />

Anche se l’apparizione ha detto che le sue manifestazioni si collegano con quelle di Lourdes e di<br />

Fatima, in realtà le apparizioni di Medjugorje hanno lo scopo di scalzare e di soppiantare quelle<br />

autentiche precedenti: in particolare, quelle di Fatima.<br />

3) I presunti messaggi hanno l’apparenza di consigli spirituali normali, di appelli alla<br />

conversione, alla preghiera, alla penitenza, al digiuno e alla vita sacramentale.<br />

Ma contengono anche espressioni che non sono compatibili con la fede cattolica:<br />

- alcuni messaggi iniziali erano offensivi e minacciosi nei confronti del Vescovo (“Dite al<br />

vescovo che cerco una sua rapida conversione verso gli avvenimenti di Medjugorje prima che<br />

sia troppo tardi. Possa egli accettare questi eventi con abbondanza d'amore, comprensione e<br />

grande responsabilità. Voglio che eviti di creare conflitti tra sacerdoti e che smetta di rendere<br />

noto il loro comportamento negativo. Il Santo Padre ha dato a tutti i vescovi il compito di<br />

esercitare alcune funzioni nelle rispettive diocesi. Tra queste, le parrocchie in Erzegovina. Per<br />

questa ragione cerco la sua conversione verso questi eventi. Questo è il mio secondo ed ultimo<br />

avviso. Se quello che cerco non avviene, il mio giudizio (?) ed il giudizio di mio Figlio attende il<br />

vescovo. Ciò significa che non ha trovato la via a mio Figlio Gesù”. “Mio figlio Gesù sta<br />

pregando (chi?) per lui affinché egli (il vescovo) creda e quindi si comporti meglio in favore di<br />

Medjugorje”. “Come reagirebbe se mio Figlio dovesse apparire sulla terra? Allora<br />

crederebbe?”);<br />

- l’apparizione si mostra aperta a tutte le fedi (“Le differenze esistono perché i credenti si<br />

sono separati gli uni dagli altri”. “Dio dirige tutte le confessioni come un re i suoi sudditi, per<br />

mezzo dei suoi ministri”. “Voi non credete, se non rispettate le altre religioni, musulmana e<br />

serba. Voi non siete cristiani se non le rispettate”. “Soprattutto nei villaggi, manca l'unità delle<br />

religioni. Bisogna rispettare la religione di ciascuno e conservare la vostra per voi stessi e per i<br />

vostri figli”);<br />

- l’apparizione si è autodefinita “Regina della pace”, ma cerca di perseguire la pace non<br />

attraverso l’adesione di tutta l’umanità all’Unica Verità che è Cristo, ma attraverso<br />

l’accettazione di tutte le verità esistenti presso i diversi popoli e nelle varie religioni messe sullo<br />

stesso piano in un contesto di tolleranza generale (… questa sarebbe la “pace”!).<br />

- l’apparizione prega non solo “con” i peccatori, ma anche “come” i peccatori, come se non<br />

fosse l'Immacolata. L’apparizione ha recitato spesso il “Padre nostro” pronunciando insieme ai<br />

veggenti le parole che essa, se fosse veramente l’Immacolata, non potrebbe dire: “Perdona a noi<br />

i nostri debiti ... Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male”. Ciò è molto sorprendente<br />

perché è noto che a Lourdes la Madonna teneva visibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave


e i Pater, che Bernardette recitava da sola. <strong>La</strong> Vergine inchinandosi pronunciava solamente il<br />

Gloria Patri, l'unica preghiera del Rosario che Ella possa effettivamente pronunciare senza<br />

incongruenze;<br />

- l’apparizione raccomanda, anche con insistenza, la creazione di gruppi di preghiera<br />

carismatici (“Dobbiamo fare un gruppo di preghiera carismatica a Medjugorje?” -le fu chiesto-.<br />

Ed essa rispose: “Non solamente a Medjugorje, ma in tutte le parrocchie della Jugoslavia”).<br />

Esiste un legame stretto che unisce Medjugorje al Rinnovamento Carismatico e, attraverso<br />

questo, al Pentecostismo protestante;<br />

- l’apparizione cerca di creare una propria via, indipendente da quella della <strong>Chiesa</strong><br />

Cattolica: cioè cerca di costituire una “setta”, il cosiddetto “popolo di Medjugorje” (Il<br />

messaggio del 25 agosto 20<strong>11</strong> mostra con chiarezza il timore dell’apparizione di perdere terreno:<br />

“Cari figli, oggi vi invito a pregare e a digiunare per le mie intenzioni, perché satana vuole<br />

distruggere il mio piano. Ho iniziato qui con questa parrocchia e ho invitato il mondo intero.<br />

Molti hanno risposto ma è enorme il numero di coloro che non vogliono sentire nè accettare il<br />

mio invito …”);<br />

- l’apparizione pretende che i fedeli si concentrino (fisicamente e spiritualmente) su<br />

Medjugorje (Messaggio del 25 gennaio 1991: “Grazie perché non tradirete la mia presenza<br />

qui. Grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace. Grazie per aver risposto alla mia<br />

chiamata!”)<br />

Questo spirito “settario” contraddistingue sia i movimenti carismatici sia quelli che si ispirano a<br />

Medjugorje (molto legati fra loro). C’è la presunzione che non ci si possa salvare se non<br />

all’interno di quel gruppo o di quel movimento, che vengono senz’altro preferiti alle pratiche<br />

religiose dei fedeli comuni.<br />

Infine c’è da dire che i messaggi ricevuti dai veggenti fino ad oggi sono più di 30.000 (dato<br />

che diversi di loro hanno ancora apparizioni quotidiane, nelle quali ricevono messaggi personali,<br />

mentre solo quello del 25 del mese è destinato a tutti). E’ assurdo pensare che la Madonna abbia<br />

bisogno di una tale quantità di apparizioni, quando a Lourdes ha parlato diciotto volte, a Fatima<br />

sei volte, ad Akita tre volte.<br />

Per questo alcuni hanno parlato di “Madonna chiacchierona”.<br />

4) Gli stati soggettivi dei pellegrini sono molto problematici.<br />

C’è da dire che al giorno d’oggi la preparazione in campo religioso è, generalmente, molto<br />

scarsa.<br />

Se ciò è scusabile nei fedeli comuni perché non ricevono l’istruzione adeguata, altrettanto non si<br />

può dire degli ecclesiastici, che hanno la preparazione sufficiente per distinguere ciò che è buono<br />

da ciò che è cattivo.<br />

I fedeli sentono il desiderio del soprannaturale ma non trovano negli ecclesiastici un valido aiuto<br />

per avvicinarsi ad esso. Perciò si arrangiano come possono, cadendo spesso nelle trappole dei<br />

santoni, delle chiromanti, degli indovini, dei falsi guaritori.<br />

Di tutto questo la prima responsabile è la stessa <strong>Chiesa</strong> Cattolica che non si sforza (come<br />

dovrebbe) di dare a tutti i suoi figli una formazione chiara e serena sulla Verità.<br />

Gli ecclesiastici stessi danno alle funzioni religiose un carattere misterioso e fuori dalla portata<br />

dei comuni mortali.<br />

Ecco perché i fedeli rimangono degli sprovveduti e cadono nelle false manifestazioni del<br />

soprannaturale.<br />

Tutto ciò accade anche in relazione al fenomeno Medjugorje.<br />

Basta dire in giro che appare la Madonna e tutti si mobilitano (principalmente per curiosità) per<br />

andare a vedere che cosa succede. Quando poi si dice che si vedono segni e scritte nel cielo, che<br />

la Croce sulla montagna prende la forma della Madonna e viceversa, che il sole comincia a<br />

pulsare e può essere guardato tranquillamente ad occhi nudi senza rischio per le pupille, che<br />

scattando fotografie si vedono immagini misteriose sullo sfondo, e così via, la curiosità dei fedeli<br />

sale alle stelle.<br />

Questa è una delle componenti principali che sta alla base dei pellegrinaggi a Medjugorje.<br />

Quelli che ci vanno e vedono dei segni sono i privilegiati, mentre quelli che tornano a casa senza<br />

aver visto niente si sentono degli emarginati.


Quando i fedeli che sono stati a Medjugorje si incontrano, normalmente si scambiano le loro<br />

esperienze su questi segni, sulle sensazioni particolari che hanno provato, sui misteri che non<br />

riescono a spiegare.<br />

Anche le presunte guarigioni si rivelano spesso come apparenti, o comunque di breve durata<br />

(quel tanto che serve per far gridare al miracolo …).<br />

Anche il demonio può operare apparenti guarigioni che, nel tempo, si rivelano false.<br />

Esistono anche pellegrini che vanno a Medjugorje con autentiche intenzioni di preghiera: se essi<br />

vanno e tornano in buona fede, non c’è nulla da obiettare.<br />

Molti, però, tornano “suggestionati”, con tanta voglia di iniziare a pregare, di formare nuovi<br />

gruppi di preghiera; ma poi i buoni propositi si raffreddano: segno che non si tratta di vere<br />

conversioni.<br />

Questa etichetta di “Medjugoriano” è diventata una specie di “titolo onorifico”, di “status<br />

symbol” (“Sai? Lui è stato a Medjugorje!”).<br />

Gli stessi sacerdoti hanno una paura terribile di mettersi contro i “credenti di Medjugorje”, per<br />

timore di offendere la loro suscettibilità.<br />

Purtroppo, poi, esistono anche molti sacerdoti che credono nelle apparizioni di Medjugorje, che<br />

(trasgredendo le regole loro imposte) dicono liberamente che è la Madonna che appare e<br />

organizzano pellegrinaggi parrocchiali, portando le loro pecore direttamente in bocca al lupo!<br />

Sotto questo punto di vista la chiesa è gravemente responsabile di abuso della credulità<br />

popolare, perché appoggia e diffonde un inganno di enormi proporzioni.<br />

I Sacerdoti che non mettono in guardia i fedeli a loro affidati sono responsabili!<br />

I Vescovi che non controllano i sacerdoti della loro Diocesi sono responsabili!<br />

Il Papa che, dopo trent’anni di imbrogli in cui sono stati coinvolti milioni di fedeli cattolici,<br />

non interviene prontamente pronunciandosi in modo definitivo e responsabile!<br />

5) <strong>La</strong> località di Medjugorje (come è facile immaginare) si è trasformata da piccolo paese a<br />

bassissimo reddito a vera e propria cittadina piena di palazzi, di alberghi, di negozi che<br />

commerciano prevalentemente articoli religiosi. Le strutture di accoglienza sono state molto<br />

ampliate ed ora possono far fronte all’affluenza di migliaia di pellegrini ogni giorno. Si calcola che<br />

finora siano transitati per Medjugorje e dintorni non meno di nove milioni di persone.<br />

Mentre all’inizio si poteva giungere a Medjugorje o via terra (seguendo tutta la costiera adriatica e<br />

dalmata fino a Spalato), oppure via nave o traghetto, oggi si sono moltiplicati anche i viaggi in<br />

aereo.<br />

In Italia le agenzie di viaggi propongono sempre più Medjugorje come principale meta di turismo<br />

religioso, mettendo in secondo piano altre località tradizionali di pellegrinaggio mariano come<br />

Fatima e Lourdes.<br />

6) Avere rivelazioni private per così dire “in diretta” è stata l’occasione straordinaria per<br />

una piccola emittente radiofonica denominata “Radio Maria” per ampliare la propria<br />

audience a livello mondiale.<br />

<strong>La</strong> radio, che trasmette dalla sede di Erba (Como), è gestita dall’Associazione Radio Maria che è<br />

stata fondata da Don Mario Galbiati, un sacerdote molto mite e spirituale. Purtroppo, dopo pochi<br />

anni, Don Mario Galbiati è stato escluso dall’Associazione.<br />

<strong>La</strong> forza di Radio Maria è costituita dal fatto di appoggiarsi al “fenomeno Medjugorje” e di<br />

avere l’esclusiva di trasmettere in diretta tutti i 25 del mese alle ore 21.00 circa il messaggio<br />

ricevuto dalla veggente Marija Pavlović.<br />

C’è un’incongruenza enorme fra la libertà che viene concessa dalla Santa Sede a Radio<br />

Maria, che continuamente afferma e sostiene l’autenticità delle apparizioni di Medjugorje,<br />

e quanto è stato prescritto in ordine ai pellegrinaggi (vedi sopra): se essi non devono essere<br />

considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso, quanto più dovrebbe essere<br />

vietato ad un’emittente radiofonica di portata mondiale come Radio Maria, con quasi 2 milioni<br />

di ascoltatori al giorno, di diffondere come autentici i messaggi di Medjugorje!<br />

Intanto la radio si è diffusa anche in altre nazioni e nel 1998 è nata la Famiglia mondiale di<br />

Radio Maria. Attualmente trasmette anche in tutta Europa via satellite digitale e in tutto il<br />

mondo via internet.


Dati Audiradio hanno stimano in 1.644.000 gli ascoltatori medi giornalieri nel 1º semestre<br />

2009.<br />

I costi di gestione vengono coperti principalmente dalle offerte degli ascoltatori e<br />

occasionalmente da contributi pubblici: la radio non ha introiti derivati dalla pubblicità. Il<br />

denaro che riceve, oltre a finanziare l'apparato tecnico, è utilizzato dalla World Family of Radio<br />

Maria per creare nuove emittenti di Radio Maria nel mondo. <strong>La</strong> Legge finanziaria del 2005 ha<br />

stanziato un milione di euro per il potenziamento e l'aggiornamento tecnologico delle emittenti<br />

radiofoniche nazionali a carattere comunitario: Radio Maria è stata una delle due beneficiarie. A<br />

partire dal 2006 Radio Maria riceve le offerte anche attraverso il canale del 5 per mille.<br />

I rapporti fra Radio Maria (che si è sempre definita “emittente radiofonica cattolica”) e la<br />

Santa Sede sono sempre stati ottimi.<br />

Durante il pontificato di Giovanni Paolo II, che in più occasioni si è mostrato favorevole a<br />

Medjugorje, la radio ha avuto tutta la libertà di diffondere i messaggi e di dare ampio spazio alle<br />

notizie che provengono da quel luogo.<br />

Ed il successore del Papa Giovanni Paolo II, l’attuale Pontefice Benedetto XVI, non ha voluto<br />

cambiare l’orientamento precedente.<br />

Esisterà un collegamento fra la Santa Sede e la potente attività informativa e finanziaria di<br />

Radio Maria? Non so. Ma di sicuro si può affermare che l’atteggiamento permissivo del Papa è<br />

già un’autorizzazione tacita alle attività di Radio Maria: “Chi tace acconsente”.<br />

7) In conclusione, a mio giudizio, nel caso di Medjugorje si vedono chiaramente tutti presupposti<br />

per la configurazione del reato di abuso della credulità popolare.<br />

Responsabili di tale abuso sono stati:<br />

- i sei veggenti di Medjugorje (se ed in quanto siano stati coscienti dell’abuso);<br />

- i frati francescani del luogo, che hanno “coltivato” il fenomeno fin dall’inizio;<br />

- il Papa Giovanni Paolo II, che ha dimostrato chiaramente di appoggiare le apparizioni;<br />

- il Papa Benedetto XVI, che ha tacitamente continuato l’atteggiamento di tolleranza iniziato<br />

dal suo predecessore;<br />

- il padre Livio Fanzaga, che tramite Radio Maria ha sostenuto l’autenticità delle apparizioni,<br />

diffondendo i messaggi a livello mondiale e stimolando i pellegrinaggi a Medjugorje.<br />

Tutti costoro hanno cooperato nella diffusione di un gravissimo imbroglio di dimensioni<br />

planetarie, che ha comportato per coloro che ne sono rimasti vittime gravi danni spirituali,<br />

morali ed economici.<br />

h) Il 1° novembre 20<strong>11</strong>, il signor N.N. scrive ai Direttori di 43 quotidiani italiani e di una rete televisiva<br />

nazionale, il seguente messaggio di posta elettronica:<br />

1° novembre 20<strong>11</strong><br />

“Oggetto: Denuncia di abuso della credulità popolare.<br />

Gentile Direttore, desidero informar<strong>La</strong> di quanto segue.<br />

In data 13 ottobre 20<strong>11</strong> ho presentato alle Procure della Repubblica di Roma e di Como<br />

(tramite i carabinieri della stazione di Abano Terme -Padova-) denuncia - querela nei confronti<br />

del Papa Benedetto XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica con sede in Roma,<br />

Città del Vaticano, e di Padre Livio Fanzaga, quale legale rappresentante dell’Associazione<br />

Radio Maria con sede in Erba (Como), Via F. Turati n. 7, per il reato di “abuso della credulità<br />

popolare” previsto e punito dall’articolo 661 C.P., nonché per ogni altro reato che possa essere<br />

ravvisato dall’Autorità competente, per i comportamenti da loro tenuti in relazione al<br />

“fenomeno Medjugorje”.<br />

Allo scopo di chiarire meglio le cause e le circostanze che mi hanno indotto a presentare tale<br />

denuncia, allego il file “1 NOTIZIA.pdf”.<br />

Sono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento.<br />

Ringraziando<strong>La</strong> per la Sua attenzione, <strong>La</strong> saluto distintamente”.<br />

Nessuno dei quotidiani contattati si fa vivo.


i) Il signor N.N. in data 27 novembre 20<strong>11</strong> invia una nuova lettera al Cardinale Ruini, di cui si riporta il<br />

contenuto:<br />

“Rev.ma Eminenza,<br />

faccio seguito alle mie precedenti lettere in data <strong>11</strong> giugno 2010 e 27 agosto 20<strong>11</strong>, nelle quali<br />

ho espresso chiaramente il mio giudizio negativo sul “fenomeno Medjugorje”.<br />

I tempi si prolungano eccessivamente e questo aggrava in modo inaccettabile l’offesa alla<br />

nostra Mamma Celeste, costituita dal silenzio della <strong>Chiesa</strong> su un inganno che per durata,<br />

diffusione e pericolosità non ha precedenti nella storia del cattolicesimo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Chiesa</strong> deve essere Maestra di Verità e questa omertà protratta all’infinito costituisce un<br />

gravissimo peccato di negligenza e comporta una responsabilità enorme per chi ha il compito<br />

di preservare l’autentica devozione mariana e di guidare il popolo di Dio.<br />

Per questi motivi, pur con grande amarezza, ho preso la decisione di presentare alle Procure<br />

della Repubblica di Roma e di Como, competenti in sede penale, denuncia contro il Papa<br />

Benedetto XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica, e contro Padre Livio<br />

Fanzaga, quale Presidente dell’Associazione “Radio Maria” che gestisce l’omonima emittente<br />

radiofonica, per il reato di “abuso della credulità popolare” previsto e punito dall’articolo 661<br />

del Codice Penale italiano.<br />

Tale denuncia è stata da me inoltrata in data 13 ottobre 20<strong>11</strong> e sta per essere vagliata dalle<br />

competenti Autorità.<br />

Se la <strong>Chiesa</strong> provvedesse urgentemente e definitivamente ad intervenire sul “fenomeno<br />

Medjugorje” con un giudizio negativo, mi affretterei a ritirare la denuncia”.<br />

l) A questa lettera non viene data alcuna risposta dal Cardinale.<br />

Tuttavia, il Papa, evidentemente preoccupato per il prolungarsi dell’inchiesta, in data 24 febbraio<br />

2012 convoca il Cardinale Ruini per avere chiarimenti sullo stato dei lavori della Commissione.<br />

Il Cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo e membro della Commissione, all’inizio dell’anno<br />

2012 aveva dichiarato che mancavano ormai pochi mesi alla conclusione dei lavori della Commissione,<br />

la quale si sarebbe pronunciata entro il 2012.<br />

m) Il signor N.N. in data 1° gennaio 2013, scrive al Cardinale Ruini una nuova missiva, sotto forma di<br />

raccomandata con avviso di ricevimento. Il testo è il seguente:<br />

“Rev.ma Eminenza,<br />

faccio seguito alla mia precedente lettera in data 27 novembre 20<strong>11</strong>, nella quale esprimevo<br />

tutto il mio rammarico per l’eccessivo prolungarsi dei tempi in ordine al giudizio da parte<br />

della Commissione Internazionale di inchiesta e di studio sui fatti di Medjugorje.<br />

Nella stessa lettera sottolineavo come questo lungo ritardo aggravi in modo inaccettabile<br />

l’offesa alla nostra Mamma Celeste, costituita dal silenzio della <strong>Chiesa</strong> su un inganno che per<br />

durata, diffusione e pericolosità non ha precedenti nella storia del cattolicesimo.<br />

Facevo presente, quindi, di aver presentato in data 13 ottobre 20<strong>11</strong> alle Procure della<br />

Repubblica di Roma e di Como, competenti in sede penale, denuncia contro il Papa Benedetto<br />

XVI, quale legale rappresentante della <strong>Chiesa</strong> Cattolica, e contro Padre Livio Fanzaga, quale<br />

Presidente dell’Associazione “Radio Maria” che gestisce l’omonima emittente radiofonica,<br />

per il reato di “abuso della credulità popolare” previsto e punito dall’articolo 661 del Codice<br />

Penale italiano.<br />

Recentemente, ho sollecitato le due Procure della Repubblica ad affrettare una presa di<br />

posizione in merito alla denuncia, adducendo come ulteriore aggravante del reato il<br />

prolungamento esagerato dei tempi della Commissione Internazionale su Medjugorje.<br />

Rev.ma Eminenza, fino a quando si “abuserà della credulità popolare”?<br />

Confermo la mia disponibilità a ritirare la denuncia in caso di un sollecito giudizio negativo<br />

su Medjugorje. Con ossequio.<br />

Anche a questa lettera nessuna risposta.


n) In data 13 gennaio 2013 il Cardinale Ruini e il giornalista-scrittore Saverio Gaeta rilasciano<br />

un’intervista all’agenzia di stampa spagnola Romereports, nella quale dichiarano apertamente che<br />

la fine dell’inchiesta sulle apparizioni di Medjugorje non è imminente, il che significa, nel linguaggio<br />

dell’Antichiesa, che la pronuncia è rinviata a data da destinarsi!<br />

(Chi desidera ascoltare tutta l’intervista può collegarsi, tramite Youtube, al seguente indirizzo:<br />

http://www.youtube.com/watch?v=qNl-RIZRx5I ).<br />

o) Già in precedenza, Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, il 5 dicembre<br />

2012 aveva dichiarato al “National Catholic Register” che la notizia, pubblicata dalla rivista francese<br />

“<strong>La</strong> Vie”, non era attendibile. “<strong>La</strong> Vie” aveva detto che la commissione, nominata da Papa Benedetto<br />

XVI nel marzo 2010 e presieduta dal cardinale Camillo Ruini, avrebbe completato il suo lavoro entro<br />

la fine del 2012. “Ho parlato con il cardinale Ruini e vi posso assicurare che ci vorrà più tempo”, ha<br />

detto Padre Lombardi al Register. Egli ha sottolineato che quando la commissione terminerà il suo<br />

lavoro, i suoi risultati saranno presentati alla Congregazione per la Dottrina della Fede per essere<br />

verificati prima di essere resi pubblici, per cui la pubblicazione del responso non è imminente.<br />

p) Strano che la stampa spagnola e inglese abbiano dato risonanza alla notizia, mentre in Italia<br />

nessuno ha detto niente! Ma forse non è poi tanto strano!<br />

E la giustizia italiana come si comporterà? È facile prevederlo!<br />

Ma esiste, fortunatamente, un’altra Giustizia che sa tutto e tiene conto di tutto!<br />

A questa Giustizia nessuno può sfuggire!<br />

Prima o poi si manifesterà e allora i responsabili di queste vergognose omertà verranno smascherati!<br />

“Non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato”<br />

(Mt 10,26).

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