MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria
MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria
MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Spe<strong>di</strong>zione in A.P. 45% art. 2 comma 20 lettera B legge 662/96 Aut. DCDC/116/01/CZ/CAL.<br />
ANNO XLIX - N. 31 - QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE - WWW.GIORNALEDICALABRIA.IT - VENERDÌ 18 FEBBRAIO 2011 - € 0,50<br />
L’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile<br />
ha coor<strong>di</strong>nato un incontro ricognitivo sullo stato<br />
dell’arte dei lavori. Fissata la data del 3 marzo<br />
per l’approvazione del progetto esecutivo<br />
Cittadella regionale:<br />
si accelerano i tempi<br />
A pagina 4<br />
Duplice omici<strong>di</strong>o nel Cosentino:<br />
si rafforza l’ipotesi della vendetta<br />
A pagina 3<br />
Sequestrati dalla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
beni del valore <strong>di</strong> cinque milioni<br />
A pagina 8<br />
AGerace<br />
in mostra<br />
la <strong>Calabria</strong><br />
dell’unità<br />
d’Italia<br />
GERACE. Si è tenuta ieri<br />
mattina a Gerace la conferenza<br />
stampa <strong>di</strong> presentazione<br />
della mostra permanente della<br />
Soprintendenza archivistica<br />
per la <strong>Calabria</strong> “Tra mito e<br />
realtà: i calabresi che fecero<br />
l’unità d’Italia”. All’apertura<br />
ufficiale della mostra itinerante,<br />
organizzata dalla Soprintendenza<br />
Archivistica della<br />
<strong>Calabria</strong> in occasione delle<br />
Celebrazioni per il 150.mo<br />
anniversario dell’Unità d’Italia,<br />
ed allestita nelle se<strong>di</strong> simbolo<br />
del percorso unitario<br />
calabrese, hanno preso parte il<br />
Sindaco della Città Salvatore<br />
Galluzzo, la dottoressa Francesca<br />
Tripo<strong>di</strong> responsabile per<br />
la Sovrintendenza Archivista<br />
della <strong>Calabria</strong>, il professore<br />
Antonio Sorrenti, l’e<strong>di</strong>tore<br />
Domenico Garreffa ed il Vice<br />
Sindaco Prof Aurelio Romano.<br />
Gerace luogo simbolo<br />
dei 5 martiri, ospiterà l’evento<br />
dal 17 febbraio al 17 marzo<br />
2011 presso il Museo civico -<br />
<strong>di</strong> Palazzo Tribuna. “Una<br />
mostra <strong>di</strong> carattere itinerante -<br />
ha sottolineato la Sovrintendente<br />
Tripo<strong>di</strong>- che ripercorre<br />
la storia dell’Unità d’Italia<br />
attraverso le vicende calabresi.<br />
Documenti e reperti fotografici<br />
autentici che ricostruiscono<br />
questo scorcio <strong>di</strong> storia dal<br />
percorso dei Fratelli Ban<strong>di</strong>era,<br />
ai moti reggini sino alla Spe<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> Sapri”. “Un percorso<br />
dall’indubbio significato<br />
storico culturale - ha affermato<br />
il Sindaco Salvatore Galluzzo<br />
- che Gerace è oltremodo orgoglioso<br />
<strong>di</strong> ospitare presso la<br />
sede del Museo civico”.
IL GIORNALE 2 DI CALABRIA PERISCOPIO venerdì 18 febbraio 2011<br />
CAMPAGNA ABBONAMENTI<br />
2011<br />
Un anno del <strong>Giornale</strong> <strong>di</strong> <strong>Calabria</strong> a casa tua a<br />
soli 120,00 euro. Abbonandoti riceverai ogni<br />
giorno la tua copia cartacea del <strong>Giornale</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Calabria</strong> e, del tutto gratuitamente, alla casella<br />
email che ci in<strong>di</strong>cherai, il file pdf dell’intero giornale<br />
per poterlo consultare anche sul computer o<br />
conservare nel tuo archivio. Sempre in omaggio<br />
riceverai anche la stampa anastatica della copia<br />
del “<strong>Giornale</strong> <strong>di</strong> <strong>Calabria</strong>” del 26 novembre<br />
1889, all’epoca stampato presso lo stabilimento<br />
tipografico D’Astoli <strong>di</strong> Catanzaro, una autentica<br />
rarità!. Telefona subito allo 0961/021553 per<br />
avere le in<strong>di</strong>cazioni utili per effettuare il bonifico<br />
a favore della nostra società e<strong>di</strong>toriale.<br />
TRENI da e per ROMA<br />
EUROSTAR E AV<br />
Partenze per ROMA<br />
- Reggio 6,46; Lamezia 8,01; Paola 8,31;<br />
Salerno 10,05; Napoli 10,30; Roma 12,00.<br />
- Reggio 8,55; Lamezia 10,15; Paola 10,47;<br />
Salerno 12,44; Napoli 13,22; Roma 15,16.<br />
- Reggio 13,55; Lamezia 15,15; Paola 15,47;<br />
Salerno 17,42; Napoli 18,22; Roma 20,16.<br />
- Reggio 16,45; Lamezia 18,10; Paola 18,45;<br />
Salerno 20,42; Napoli 21,22; Roma 23,15.<br />
Partenze da ROMA<br />
- Roma 6,45; Napoli 8,42; Salerno 9,19;<br />
Paola 11,18; Lamezia 11,55; Reggio 13,20.<br />
- Roma 10,45; Napoli 12,42; Salerno 13,15;<br />
Paola 15,09; Lamezia 15,42; Reggio 17,05.<br />
- Roma 13,45; Napoli 15,42; Salerno 16,15;<br />
Paola 18,08; Lamezia 18,42; Reggio 20,05.<br />
- Roma 17,00; Napoli 18,21; Salerno 18,59;<br />
Paola 20,32; Lamezia 21,02; Reggio 22,14.<br />
IL GIORNALE DI CALABRIA<br />
Direttore responsabile:<br />
GIUSEPPE SOLURI<br />
Direzione, redazione ed amministrazione: via Filanda - CATANZARO<br />
Tel. call center 0961/792489 - 792793 Fax 0961/792786<br />
Fruisce dei contributi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> cui alla legge 7/8/90 n. 250<br />
e-mail: redazione@giornale<strong>di</strong>calabria.net<br />
Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> Catanzaro n. 69 del 1962<br />
Fotocomposizione, realizzazione grafica e <strong>di</strong>stribuzione:<br />
Me<strong>di</strong>aesse srl - Catanzaro<br />
ASSOCIATO<br />
IL TUO SEGNO OGGI<br />
ARIETE (21 marzo-20 aprile)<br />
Quella che a tutta prima vi sembrerà un’idea<br />
eccellente potrebbe <strong>di</strong>mostrarsi assai <strong>di</strong>fficile<br />
da mettere in pratica. Restate coi pie<strong>di</strong> per<br />
terra.<br />
TORO (21 aprile-20 maggio)<br />
Ricordate che non siete soli: qualsiasi cosa<br />
farete, nella sfera privata come nel lavoro,<br />
toccherà anche la vita delle persone che vi circondano.<br />
GEMELLI (21 maggio-20 giugno)<br />
Ultimamente state cercando <strong>di</strong> nascondere<br />
qualcosa a qualcuno ma qualcuno potrebbe<br />
rompervi le uova nel paniere facendosi sfuggire<br />
una parola <strong>di</strong> troppo.<br />
CANCRO (21 giugno-22 luglio)<br />
Lavorerete con vero stakanovista, oggi, e i<br />
vostri ritmi, più che accettabili, sembreranno<br />
quelli <strong>di</strong> una lumaca al confronto coi suoi.<br />
LEONE (23 luglio-22 agosto)<br />
Oggi preferirete non badare a chi vi metterà<br />
fretta: procederete coi pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> piombo, verificando<br />
meticolosamente che tutto sia al suo<br />
posto e che ogni cosa sia fatta al meglio.<br />
VERGINE (23 agosto-22 settembre)<br />
Prima <strong>di</strong> entrare in azione, oggi, dovrete<br />
aspettare che gli altri si organizzino. Per il<br />
momento non potete agire da soli.<br />
BILANCIA (23 sett.-22 ottobre)<br />
Siate pronti a dovervi confrontare con una<br />
serie <strong>di</strong> affermazioni inattese: avrete davvero<br />
poco tempo per riflettere e ancora meno per<br />
ribattere.<br />
SCORPIONE (23 ottobre-22 nov.)<br />
Potete stare certi che l’assistenza che vi serve<br />
arrivi in tempo anche se non saprete fino<br />
all’ultimo chi sarà a fornirvela.<br />
SAGITTARIO (23 nov.-21 <strong>di</strong>cembre)<br />
Laddove <strong>di</strong> solito fate le cose in un certo or<strong>di</strong>ne,<br />
oggi avrete molti buoni motivi per mescolare<br />
le carte e rivoluzionare certi schemi.<br />
CAPRICORNO (22 <strong>di</strong>c.-19 gennaio)<br />
<strong>Il</strong> conto alla rovescia potrebbe iniziare proprio<br />
oggi cogliendovi del tutto <strong>di</strong> sorpresa: eppure<br />
aspettavate questo momento da sempre.<br />
ACQUARIO (20 genn.-19 febbraio)<br />
Riceverete il sostegno che volete e che vi<br />
serve, oggi, ma anche una quantità <strong>di</strong> critiche<br />
inattese. Siate pronti a dovervi <strong>di</strong>fendere.<br />
PESCI (20 febbraio-20 marzo)<br />
Porterete a termine certe imprese un pò più<br />
tar<strong>di</strong> del previsto, oggi: siate consapevoli delle<br />
conseguenze che questo comporterà sui successivi<br />
programmi, vostri e altrui.
venerdì 18 febbraio 2011<br />
SAN LORENZO <strong>DEL</strong>VALLO.<br />
È ricoverato nell’ospedale <strong>di</strong><br />
Castrovillari in con<strong>di</strong>zioni stazionarie<br />
Silos De Marco, 24<br />
anni, figlio <strong>di</strong> Rosellina Indrieri,<br />
45, e fratello <strong>di</strong> Barbara Indrieri,<br />
26, uccise l’altro ieri sera<br />
nella loro abitazione <strong>di</strong> San<br />
Lorenzo del Vallo da un commando<br />
che ha fatto irruzione<br />
nell’appartamento aprendo il<br />
fuoco contro i tre già dal pianerottolo.<br />
Le due donne sono state<br />
crivellate <strong>di</strong> proiettili, una freddata<br />
sul balcone in cui era scappata<br />
per cercare riparo. <strong>Il</strong> giovane,<br />
ferito all’inguine e al torace,<br />
non viene considerato in<br />
pericolo <strong>di</strong> vita. Dovrebbe<br />
cavarsela, magari riuscendo anche a fornire elementi importanti<br />
per ricostruire la <strong>di</strong>namica dell’esecuzione e riuscire ad in<strong>di</strong>viduare<br />
i sicari. I due cadaveri, trasferiti nell’obitorio <strong>di</strong><br />
Castrovillari, nelle prossime ore saranno sottoposti all’autopsia.<br />
Le indagini, coor<strong>di</strong>nate dalla Procura antimafia <strong>di</strong> Catanzaro<br />
con in testa il procuratore Antonio Vincenzo Lombardo e il suo<br />
sostituto Vincenzo Luberto, l’altro ieri sera giunto sul posto,<br />
hanno pochi dubbi circa la matrice del duplice omici<strong>di</strong>o. Lo spiegano<br />
come la risposta all’assassinio <strong>di</strong> Domenico Presta, 22 anni,<br />
commerciante <strong>di</strong> Spezzano Albanese ucciso esattamente un mese<br />
fa, il 17 febbraio, nel suo negozio da Aldo De Marco, 42 anni, tecnico<br />
riparatore <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o e tv, al culmine d’una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong><br />
creati da problemi <strong>di</strong> vicinato legati alle loro due attività commerciali<br />
sistemate l’una poco lontana dall’altra. La parentela<br />
delle due vittime con De Marco (ne erano la cognata e la nipote),<br />
assieme alla coincidenza della <strong>di</strong>stanza temporale (esattamente<br />
un mese dopo l’omici<strong>di</strong>o del giovane Presta, come ha spesso insegnato<br />
la ritualità della ‘ndrangheta), spingono decisamente in<br />
questa <strong>di</strong>rezione. È probabile che l’obiettivo dei sicari fosse il fratello<br />
<strong>di</strong> Aldo De Marco, Gaetano, 54 anni, che al momento dell’irruzione<br />
dei killer dormiva in una stanza <strong>di</strong>versa da quella in<br />
PRIMO PIANO<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
Duplice omici<strong>di</strong>o nel Cosentino/ Secondo la Procura antimafia <strong>di</strong> Catanzaro è la risposta all’assassinio <strong>di</strong> Domenico Presta<br />
Si rafforza l’ipotesi della vendetta<br />
COSENZA. Sarà ufficialmente conferito<br />
domani il mandato per eseguire le autopsie<br />
sui cadaveri delle due donne, madre e<br />
figlia, uccise l’altro ieri sera barbaramente<br />
a San Lorenzo del Vallo. Lo ha reso<br />
noto il procuratore <strong>di</strong> Castrovillari<br />
(Cosenza), Franco Giacomantonio.<br />
L’incarico sarà affidato ai periti Dimizio e<br />
Gentile, che cercheranno <strong>di</strong> chiarire alcuni<br />
dettagli della strage. Trucidate, a colpi<br />
<strong>di</strong> mitraglietta e fucile, Rosellina Indrieri,<br />
45 anni, e sua figlia Barbara, 26 anni.<br />
Ferito il figlio Silos, 23 anni. <strong>Il</strong>leso il padre,<br />
Gaetano De Marco, probabilmente il vero<br />
obiettivo del commando omicida, fratello<br />
dell’autore dell’omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Domenico<br />
presta, figlio del boss e latitante Franco.<br />
Un omici<strong>di</strong>o che risale esattamente ad un<br />
mese fa, al 17 gennaio, scaturito da una<br />
lite per un parcheggio. I killer non si sono<br />
accorti che l’uomo dormiva, in una stanza<br />
in fondo all’appartamento. De Marco non<br />
ha saputo <strong>di</strong>re nulla agli investigatori.<br />
Tutto è accaduto in pochi istanti. Ieri San<br />
Lorenzo del Vallo appare quasi deserto.<br />
Poche persone per le strade. <strong>Il</strong> quartiere<br />
teatro del fatto <strong>di</strong> sangue è presi<strong>di</strong>ato da<br />
una pattuglia dei carabinieri. Alle finestre<br />
delle case non si affaccia nessuno. In piazza,<br />
i pensionati parlano a denti stretti.<br />
“Non doveva accadere, ma che ci si può<br />
fare?”, <strong>di</strong>cono, stringendosi nelle spalle.<br />
“Purtroppo in ogni paese c’è qualcuno<br />
malamente”, <strong>di</strong>ce uno <strong>di</strong> loro, utilizzando<br />
forme <strong>di</strong>alettali ma che rendono bene l’idea.<br />
<strong>Il</strong> sindaco, Luciano Marranghello,<br />
3<br />
cui erano Rosellina Indrieri e i<br />
suoi due figli, e quin<strong>di</strong> non è<br />
stato in<strong>di</strong>viduato in tempo.<br />
Sentito dagli investigatori, guidati<br />
dal capitano della Compagnia<br />
<strong>di</strong> San Marco Argentano,<br />
Rocco Taurasi, non è stato<br />
in grado <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />
utili. L’uomo, ancora sotto choc,<br />
è sottoposto a sorveglianza da<br />
parte delle forze dell’or<strong>di</strong>ne,<br />
così come il figlio ricoverato in<br />
ospedale. È probabile che nelle<br />
prossime ore entrambi siano<br />
risentiti dagli inquirenti, i quali<br />
l’altro ieri notte hanno eseguito<br />
<strong>di</strong>verse perquisizioni, effettuato<br />
dei controlli mirati con esami<br />
Stub e sentito i vicini delle vittime.<br />
Nessuno, però, ha saputo chiarire alcunché. Hanno <strong>di</strong>chiarato<br />
<strong>di</strong> non essersi accorti <strong>di</strong> nulla e d’avere pensato che le detonazioni<br />
delle armi fossero mortaretti. È stato appurato che<br />
l’Au<strong>di</strong> A4 usata dal commando omici<strong>di</strong>o, ritrovata <strong>di</strong>strutta<br />
dalle fiamme già ieri sera poco lontano dall’appartamento della<br />
mattanza, era stata rubata nei giorni scorsi a Montalto Uffugo.<br />
Al suo interno sono stati trovati un fucile, una mitraglietta e una<br />
pistola, che fanno pensare abbiano agito in tre, cominciando a<br />
sparare subito dopo avere sfondato la porta dell’appartamento.<br />
Proseguono anche e soprattutto le ricerche <strong>di</strong> Franco Presta, il<br />
boss latitante ormai da oltre due anni e ricercato dalla Dda <strong>di</strong><br />
Catanzaro per tre omici<strong>di</strong> compiuti nel corso della guerra <strong>di</strong><br />
mafia che ha interessato il Cosentino tra il 1998 e il 2001: i delitti<br />
<strong>di</strong> Primiano Chiarello, ucciso nel giugno del 1999 a Cassano<br />
Ionio; <strong>di</strong> Antonio Sena e Francesco Bruni, detto “Bella bella”,<br />
uccisi, rispettivamente, il 12 maggio del 2000 a Castrolibero e il<br />
29 luglio del 1999 a Cosenza, poco lontano dal carcere citta<strong>di</strong>no.<br />
<strong>Il</strong> procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Castrovillari, Franco<br />
Giacomantonio, coinvolto anch’egli nelle indagini, ha definito<br />
“barbarie” quanto successo ieri a San Lorenzo del Vallo, affondando<br />
anche i colpi sull’omertà che avvolge l’esecuzione.<br />
Madre e figlia uccise: San Lorenzo del Vallo<br />
il giorno dopo l’omici<strong>di</strong>o appare quasi deserto<br />
stamattina non è in comune, è fuori per<br />
lavoro. <strong>Il</strong> comandante dei Vigili Urbani,<br />
Nicola Bevacqua, <strong>di</strong>ce che loro sono stati<br />
avvertiti verso le 20,45, ma che il fatto era<br />
accaduto alle otto <strong>di</strong> sera, “ma nessuno ha<br />
sentito gli spari”, <strong>di</strong>ce, “perchè c’era un<br />
forte temporale e i tuoni coprivano tutto.<br />
Era il momento giusto”, commenta, quasi<br />
a voler sottolineare la perizia dei killer.<br />
Gaetano De Marco adesso è stato portato<br />
in una località segreta. La famiglia <strong>di</strong> Aldo<br />
De Marco, l’autore dell’omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Domenico Presta, era già stata allontanata.<br />
La Procura non commenta, ma c’è chi<br />
<strong>di</strong>ce che saranno moltiplicati gli sforzi per<br />
catturare il boss latitante, che, sembra<br />
certo, ha voluto <strong>di</strong>mostrare tutta la sua<br />
forza ven<strong>di</strong>cando la morte del figlio.
IL GIORNALE 4 DI CALABRIA REGIONE venerdì 18 febbraio 2011<br />
CITTA<strong>DEL</strong>LA REGIONALE,<br />
GENTILE: “IL 3 MARZO<br />
L’OK AL PROGETTO ESECUTIVO”<br />
Pino<br />
Gentile<br />
CATANZARO. L’Assessore<br />
regionale ai Lavori Pubblici<br />
Giuseppe Gentile ha coor<strong>di</strong>nato<br />
ieri mattina, nella sede del <strong>di</strong>partimento,<br />
un incontro ricognitivo<br />
sullo stato dell’arte dei lavori <strong>di</strong><br />
realizzazione della “Cittadella<br />
Regionale” <strong>di</strong> Catanzaro. Oltre<br />
all’Assessore Gentile, erano presenti<br />
- informa una nota dell’ufficio<br />
stampa della giunta regionale<br />
- il Direttore Generale del<br />
Dipartimento Giovanni Laganà,<br />
il RUP Domenico Pallaria e i<br />
<strong>di</strong>rigenti regionali Antonio<br />
Capristo e Salvatore Siviglia. Per<br />
il Contraente Generale, era presente<br />
il consigliere delegato <strong>di</strong><br />
“Regione Futura srl” Umberto<br />
Zanar<strong>di</strong>. L’Assessore Gentile,<br />
che ha promosso l’iniziativa, ha sottolineato “l’importanza che l’intervento<br />
riveste, l’impegno profuso per il superamento <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> problematiche<br />
<strong>di</strong> natura tecnico amministrativa ed ha in<strong>di</strong>viduato la calendarizzazione<br />
degli adempimenti necessari per la realizzazione dell’opera”.<br />
Durante l’incontro è stata infatti fissata la data, il 3 marzo 2011, per<br />
l’approvazione, a cura della Consulta Tecnica Regionale, del progetto<br />
esecutivo. L’Assessore ha inoltre evidenziato lo sforzo già profuso dal<br />
Governo Regionale che ha puntualmente in<strong>di</strong>viduato, nell’ambito della<br />
Legge Finanziaria Regionale del 2011, le risorse economiche necessarie<br />
per la realizzazione del complesso intervento. Con l’esame ed il parere<br />
della CO.TE.R. sarà anche definito uno stringente e definitivo cronoprogamma<br />
che porterà alla fruibilità dell’opera entro il <strong>di</strong>cembre del<br />
2013. <strong>Il</strong> Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture Giovanni<br />
Laganà ha evidenziato che “la Struttura Dipartimentale è impegnata<br />
nella valutazione finale del progetto esecutivo che contiene aspetti innovativi<br />
dal punto <strong>di</strong> vista della qualità e funzionalità dell’opera”. Laganà<br />
ha inoltre fatto presente che “l’importo inizialmente previsto non avrebbe<br />
condotto alla completa realizzazione dell’intervento con gli standards<br />
che l’opera stessa, altamente rappresentativa dell’istituzione regionale,<br />
richiede”. Domenico Pallaria, nella sua qualità <strong>di</strong> Responsabile del<br />
Proce<strong>di</strong>mento, ha relazionato sullo stato dei lavori il cui andamento è<br />
con<strong>di</strong>zionato dall’incompleta definizione dell’iter approvativi e ha sottolineato<br />
come “la valutazione da parte della CO.TE.R. fornirà l’impulso<br />
necessario ad una produzione del cantiere in linea con le previsioni”. Da<br />
parte sua, Umberto Zanar<strong>di</strong>, consigliere delegato del General Contractor<br />
“Regione Futura”, apprezzando l’iniziativa promossa dall’Assessore, ha<br />
confermato “l’impegno della Società ad una positiva collaborazione per<br />
il superamento degli ultimi ostacoli che, fino ad oggi, non hanno reso<br />
possibile la produzione ipotizzata per un cantiere <strong>di</strong> tale importanza e<br />
<strong>di</strong>mensioni”.<br />
BURC SOLO ON-LINE, MANCINI:<br />
“UN’OTTIMA SCELTA”<br />
CATANZARO. L’Assessore al Bilancio e Programmazione Giacomo<br />
Mancini ha commentato positivamente l’iniziativa <strong>di</strong> pubblicare esclusivamente<br />
on-line il bollettino regionale, eliminando così definitivamente<br />
le copie cartacee. “Ottimo risultato quello ottenuto dalla prima<br />
Commissione e dal suo Presidente Giuseppe Caputo - ha <strong>di</strong>chiarato<br />
l’Assessore al Bilancio e Programmazione in una nota <strong>di</strong>ffusa<br />
dall’Ufficio stampa della Giunta regionale - <strong>di</strong> anticipare <strong>di</strong> un anno la<br />
pubblicazione unicamente on-line del bollettino regionale, eliminando<br />
definitivamente le copie cartacee. Ciò consentirà un risparmio notevole<br />
<strong>di</strong> risorse pubbliche. La proposta approvata dalla Commissione è in per-<br />
fetta linea con l’impegno della Giunta guidata dal Governatore<br />
Scopelliti, nella <strong>di</strong>rezione dell’abbattimento delle spese superflue e verso<br />
un contenimento generale delle uscite. Sono certo - ha concluso<br />
l’Assessore Mancini - che il provve<strong>di</strong>mento in tempi rapi<strong>di</strong>, sarà recepito<br />
e approvato dall’intero Consiglio Regionale, cosi da dare un altro<br />
segnale virtuoso nella <strong>di</strong>rezione del cambiamento”.<br />
MAGARÒ:<br />
“LA LEGGE SUL BURC<br />
RISPONDE AD UNA ESIGENZA<br />
DI TRASPARENZA”<br />
CATANZARO. “C’è in <strong>Calabria</strong> una forte esigenza <strong>di</strong> trasparenza, <strong>di</strong><br />
moralità, <strong>di</strong> buon governo, <strong>di</strong> conoscenza dell’attività politica ed amministrativa.<br />
I citta<strong>di</strong>ni sentono il bisogno <strong>di</strong> essere ascoltati e rappresentati<br />
e pretendono che i propri amministratori non perdano il legame con la<br />
società civile. Sta alle istituzioni rispondere adeguatamente a questa esigenza<br />
<strong>di</strong> trasparenza con azioni concrete in grado <strong>di</strong> trasformare il senso<br />
<strong>di</strong> sfiducia verso la politica sempre più marcato dei calabresi, in un sentimento<br />
<strong>di</strong> responsabile affidamento alle istituzioni ed agli uomini che le<br />
animano, le rappresentano e le governano. Va in questa <strong>di</strong>rezione la legge<br />
per la pubblicazione degli atti sul Burc, cui ieri la Commissione Affari<br />
Istituzionali ha dato il via libera e che presto approderà in Consiglio per<br />
la definitiva approvazione”. Lo afferma in una nota Salvatore Magarò,<br />
Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in<br />
<strong>Calabria</strong>. “Nella passata legislatura - aggiunge - il centrosinistra, nell’agosto<br />
del 2006, aveva tentato <strong>di</strong> aggirare le norme <strong>di</strong> pubblicazione attraverso<br />
un provve<strong>di</strong>mento che <strong>di</strong> fatto oscurava gli atti che comportavano<br />
oneri <strong>di</strong> spesa pubblica. A quel provve<strong>di</strong>mento mi opposi fermamente,<br />
conducendo una battaglia per la trasparenza insieme al compianto<br />
Antonio Acri, da cui scaturì l’abrogazione <strong>di</strong> quella norma e l’esigenza<br />
<strong>di</strong> regolamentare il Bollettino ufficiale per renderne più efficaci le funzioni.<br />
A seguito <strong>di</strong> ciò presentai una proposta organica per il rior<strong>di</strong>no<br />
delle norme <strong>di</strong>sciplinanti il Burc, che però non è stata mai <strong>di</strong>scussa. Nel<br />
corso <strong>di</strong> questa legislatura - continua - ho reiterato quella proposta, ispirata<br />
dalla convinzione che il potere debba essere esercitato alla luce del<br />
sole, spiegando alla gente quello che facciamo perchè in democrazia i<br />
padroni sono i citta<strong>di</strong>ni e i rappresentanti politici a loro devono rendere<br />
conto. Per merito del presidente della Prima Commissione, Giuseppe<br />
Caputo, che ha saputo efficacemente recepire e sintetizzare le tante in<strong>di</strong>cazioni<br />
avanzate in merito, tra cui le mie, nelle prossime settimane si<br />
doterà la Regione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina definitiva in materia <strong>di</strong> pubblicazione<br />
degli atti sul Bollettino Ufficiale, mettendo or<strong>di</strong>ne in un sistema <strong>di</strong><br />
norme fino ad oggi ancora poco omogeneo. I calabresi - conclude -<br />
potranno così avvalersi <strong>di</strong> uno strumento che rappresenta senza dubbio<br />
uno degli elementi fondamentali e qualificanti dell’azione <strong>di</strong> ogni organismo<br />
istituzionale”.<br />
CONFAGRICOLTURA:<br />
“OCCUPAZIONE IN AUMENTO<br />
IN CALABRIA”<br />
CATANZARO. In <strong>Calabria</strong> l’occupazione nelle aziende agricole associate<br />
a Confagricoltura, nel primo trimestre del 2010, è aumentata del<br />
10% raggiungendo quota 1 milione 200 mila giornate lavorative. Lo<br />
comunica la stessa confederazione dell’agricoltura. “I dati - commenta<br />
Nicola Cilento, Presidente <strong>di</strong> Confagricoltura <strong>Calabria</strong> - confermano che<br />
l’agricoltura ha gran<strong>di</strong> potenzialità occupazionali e che la stabilizzazione<br />
delle agevolazioni contributive per le aree montane e svantaggiate, prevista<br />
dalla legge ‘Stabilità 2011’, fortemente volute da Confagricoltura,<br />
ha consentito <strong>di</strong> continuare a svolgere questa funzione essenziale. C’era<br />
il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione dell’attività agricola in aree marginali o comunque<br />
<strong>di</strong>fficili, dove il presi<strong>di</strong>o del territorio ed il mantenimento dell’occupazione<br />
erano fondamentali - conclude il Presidente degli impren<strong>di</strong>tori<br />
agricoli calabresi - invece, con la stabilizzazione raggiunta, questo pericolo<br />
è stato scongiurato, anche se le <strong>di</strong>fficoltà con cui devono confrontarsi<br />
le imprese del settore restano tante e gravi”.
venerdì 18 febbraio 2011<br />
AZIENDA CALABRIA LAVORO,<br />
SCOPELLITI:<br />
“L’ENTE HA UNA FUNZIONE<br />
STRATEGICA PER LO SVILUPPO”<br />
Giuseppe<br />
Scopelliti<br />
REGGIO CALABRIA. I risultati ottenuti da Azienda <strong>Calabria</strong> Lavoro,<br />
ente pubblico economico della Regione, nel corso dei suoi <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong><br />
attività, insieme agli obiettivi ed ai progetti per il futuro, sono stati illustrati<br />
nel corso <strong>di</strong> un’iniziativa svoltasi a Reggio <strong>Calabria</strong>. All’incontro<br />
hanno preso parte il Commissario <strong>di</strong> Azienda <strong>Calabria</strong> Lavoro, Pasquale<br />
Melissari; il prof. Jaime Gil-Aluja, esperto <strong>di</strong> economia mon<strong>di</strong>ale e due<br />
volte can<strong>di</strong>dato al Premio Nobel, e l’artista Natino Chirico, che ha realizzato<br />
il nuovo logo dell’ente. <strong>Il</strong> presidente della Regione, Giuseppe<br />
Scopelliti, nel corso <strong>di</strong> un intervento telefonico, ha sottolineato la “funzione<br />
strategica funzione svolta dall’ente nello sviluppo delle politiche<br />
del lavoro in <strong>Calabria</strong>. Tutte le istituzioni e gli attori locali coinvolti - ha<br />
detto Scopelliti - oggi, più che mai, sono chiamati a lavorare sinergicamente,<br />
affinché la crescita della <strong>Calabria</strong>, da mero obiettivo possa <strong>di</strong>ventare<br />
concreta realtà”. Secondo il commissario Melissari, “il percorso da<br />
seguire è già segnato: bisognerà creare una vera e propria eccellenza del<br />
mercato del lavoro. Da agosto 2010 ho avviato il mio impegno come<br />
Commissario, certo <strong>di</strong> poter contribuire sia alla creazione <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro<br />
per i giovani <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani sia al contenimento del fenomeno<br />
della “fuga dei cervelli””. “Essere a Reggio <strong>Calabria</strong> - ha detto prof. Gil-<br />
Aluja - è per me un onore. Amo questa terra e sposo in pieno il progetto<br />
<strong>di</strong> Melissari, finalizzato al rilancio della Regione <strong>Calabria</strong> dal punto <strong>di</strong><br />
vista sia economico, che sociale e lavorativo. Sono certo che Azienda<br />
<strong>Calabria</strong> Lavoro sarà un ottimo laboratorio <strong>di</strong> ricerca per lo sviluppo del<br />
territorio calabrese in un’ottica me<strong>di</strong>terranea. <strong>Il</strong> riscatto deve partire proprio<br />
dal Mezzogiorno e sono convinto che con questi uomini la partita<br />
sarà vinta”.<br />
LEGGE ELETTORALE,<br />
TRIPODI (UDC): “RIAPRIRE<br />
LA STAGIONE <strong>DEL</strong>LE RIFORME”<br />
REGGIO CALABRIA. “Non è sorprendente l’ipotesi <strong>di</strong> riformare la<br />
legge elettorale. In ogni caso, attendendo che il <strong>di</strong>battito arrivi presto<br />
nelle se<strong>di</strong> più appropriate, ossia la Commissione competente e l’Aula del<br />
Consiglio, e sulla base <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> legge organica, il presidente<br />
Scopelliti va ringraziato perchè dà modo <strong>di</strong> ricordare alcuni no<strong>di</strong> istituzionali<br />
su cui varrebbe la pena <strong>di</strong> riaprire la stagione delle riforme”. È il<br />
commento del capogruppo dell’Udc Pasquale Tripo<strong>di</strong>, che aggiunge:<br />
“Occorre ponderare attentamente ogni scelta e i suoi effetti, soprattutto<br />
<strong>di</strong>nanzi ai danni immensi che ha prodotto il cosiddetto “porcellum” alla<br />
democrazia italiana. Sottrarre ai citta<strong>di</strong>ni il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> eleggere i propri parlamentari<br />
ha significato mortificare la libertà d’opinione dei rappresentanti<br />
del popolo in Parlamento, i quali spesso, a causa <strong>di</strong> questo meccanismo,<br />
sono portati a non <strong>di</strong>scostarsi dalle scelte <strong>di</strong> chi li ha messi in lista<br />
e <strong>di</strong> chi li dovrà rican<strong>di</strong>dare. Abbiamo assistito nel recente passato a silenzi<br />
troppo rumorosi, da parte <strong>di</strong> alcuni parlamentari, quando il Governo<br />
ha, subendo i <strong>di</strong>ktat della Lega, penalizzato pesantemente il<br />
Mezzogiorno e la <strong>Calabria</strong>. Ecco - aggiunge Tripo<strong>di</strong> - qualora si abolis-<br />
REGIONE<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
5<br />
sero le preferenze regionali, si rischierebbe <strong>di</strong> replicare il <strong>di</strong>sastro nazionale.<br />
Naturalmente, la contrarietà dell’Udc ad una riforma del genere, è<br />
motivata anche dal fatto che a livello nazionale l’Udc si è da tempo<br />
schierato contro il bipolarismo muscolare e il presidenzialismo snaturato<br />
nel populismo, ed è evidente che l’abolizione delle preferenze, anche<br />
nelle regioni, accentuerebbe i poteri già forti del Presidente pro tempore.<br />
<strong>Il</strong> problema del con<strong>di</strong>zionamento mafioso è molto serio, ma ci sono strumenti,<br />
leggi e regolamenti per evitare che chi ha stretto patti con la criminalità<br />
sia can<strong>di</strong>dato. Ciò che occorre evitare è impe<strong>di</strong>re ai calabresi il<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> scegliere chi deve rappresentarli in Consiglio. E va da sé che un<br />
potere <strong>di</strong> nomina quasi assoluto, qualora la riforma si concretizzasse, l’avrebbero<br />
sia i partiti che i can<strong>di</strong>dati alla Presidenza, il tutto a scapito del<br />
<strong>di</strong>ritto del citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> avere in Consiglio persone libere <strong>di</strong> criticare e proporre,<br />
prescindendo da obblighi <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datura verso i potentati <strong>di</strong> turno<br />
della politica”. Per l’esponente dell’Udc “le riforme elettorali, poi, debbono<br />
essere sistemiche, poiché investono l’insieme delle Istituzioni. Non<br />
è peregrino ricordare, pertanto, che l’elezione <strong>di</strong>retta, soprattutto in<br />
<strong>Calabria</strong>, non ha corrisposto alle aspettative della società civile. Anzi, ha<br />
generato incongruenze gravi e indebolito la vitalità dei poteri orizzontali.<br />
Ciò che serve, soprattutto a regioni come la nostra, dopo 15 anni <strong>di</strong><br />
elezione <strong>di</strong>retta, pur assicurando la facoltà per il Presidente <strong>di</strong> portare<br />
avanti il programma, è un irrobustimento dei poteri dell’Assemblea<br />
legislativa, <strong>di</strong> controllo e proposta, non solo perchè nell’Assemblea sono<br />
presenti tutte le opzioni politiche e culturali espresse dalla società calabrese,<br />
ma anche per non accentuare i tratti <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne del Presidente<br />
eletto <strong>di</strong>rettamente. <strong>Il</strong> problema che si ha davanti, ormai da tempo, non<br />
è come potenziare ulteriormente, e l’abolizione delle preferenze va<br />
indubbiamente in questa <strong>di</strong>rezione, i poteri del Presidente, ma come<br />
valorizzare la partecipazione attraverso meccanismi che consentano al<br />
Consiglio regionale <strong>di</strong> contare <strong>di</strong> più”. Conclude Tripo<strong>di</strong>: “Se proprio<br />
occorre mettere mano ad una riforma, non all’abolizione delle preferenze<br />
occorre puntare, ma ad una rivisitazione dell’impianto elettorale della<br />
Regione, a incominciare dall’esigenza, avvertita in fase <strong>di</strong> approvazione<br />
dello Statuto, <strong>di</strong> garantire la continuità della legislatura in caso <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mento<br />
del Presidente per ragioni non politiche. La proposta del presidente<br />
Scopelliti è positiva, se intende affrontare alcuni no<strong>di</strong> non sciolti.<br />
Avendo presente alcuni dati, - <strong>di</strong>ce - come quelli che ci <strong>di</strong>cono che l’elezione<br />
<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> per sé non solo non garantisce la governabilità, ma spesso<br />
neppure la stabilità, perchè me<strong>di</strong>amente, dalla prima esperienza in<br />
avanti, le Giunte regionali in <strong>Calabria</strong> durano 15 mesi. Va bene - conclude<br />
- alzare la guar<strong>di</strong>a contro l’influenza mafiosa, ma badando a non<br />
<strong>di</strong>storcere il meccanismo democratico. E a non buttare con l’acqua sporca<br />
anche il bambino”.<br />
LEGGE ELETTORALE,<br />
MAGNO (PDL):<br />
“SI ALLE LISTE BLOCCATE”<br />
REGGIO CALABRIA. “La proposta del Presidente Scopelliti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />
la leggere elettorale regionale per dar vita a “liste bloccate” è, in<br />
linea <strong>di</strong> principio, da con<strong>di</strong>videre e deve essere analizzata in combinato<br />
<strong>di</strong>sposto con le preoccupazioni dalle quali essa muove ed il contesto in<br />
cui viene formulata”. È quanto sostiene il presidente della Commissione<br />
“Riforme e Decentramento” Mario Magno (Pdl) che aggiunge: “In relazione<br />
al primo profilo, spiace constatare come, ancora una volta, ci si sia<br />
accontentati <strong>di</strong> polemizzare sull’argomento, senza entrare nel merito<br />
delle motivazioni da cui il Governatore è stato mosso, ossia la volontà <strong>di</strong><br />
preservare le istituzioni calabresi dal rischio <strong>di</strong> inquinamento mafioso<br />
che, troppe volte, trova nel momento elettorale fertile humus. Va, inoltre,<br />
stigmatizzato il fatto che molti <strong>di</strong> coloro che si sono, ipocriticamente, scagliati<br />
contro la proposta (portata per la prima volta alla ribalta nella legge<br />
elettorale della Regione Toscana) sono gli stessi che, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />
non perdono occasione <strong>di</strong> vestirsi da pala<strong>di</strong>ni dell’antimafia e che su questa<br />
hanno costruito le proprie fortune politiche”. “Quanto invece al contesto<br />
in cui la proposta è maturata - prosegue Magno - va detto che essa<br />
non è isolata all’interno dell’azione <strong>di</strong> governo che sta caratterizzando<br />
l’agire della Giunta Scopelliti. Le iniziative a favore delle forze<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne (con l’accessione <strong>di</strong> un cospicuo mutuo per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> nuove caserme e l’acquisto <strong>di</strong> mezzi e strumenti), la politica in tema
IL GIORNALE 6 DI CALABRIA REGIONE venerdì 18 febbraio 2011<br />
<strong>di</strong> beni confiscati alla mafia (tra queste, innanzitutto, l’istituzione<br />
dell’Agenzia Regionale, ma anche il protocollo d’intesa “Più scuola<br />
meno mafia”, tra Ministero dell’Istruzione e la Regione <strong>Calabria</strong>, avente<br />
ad oggetto l’utilizzo dei beni confiscati dallo Stato alle associazioni ed<br />
il sostegno alle cooperative che li gestiscono), la concreta solidarietà ai<br />
destinatari <strong>di</strong> avvertimenti ed attentati mafiosi, la proposta <strong>di</strong> legge<br />
riguardante gli “interventi regionali a sostegno delle imprese vittime <strong>di</strong><br />
reati <strong>di</strong> ‘ndrangheta e <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> contrasto alle infiltrazioni<br />
mafiose nel settore dell’impren<strong>di</strong>toria”, infatti, sono solo alcune delle<br />
iniziative messe in campo dal governo regionale sin dal suo inse<strong>di</strong>amento<br />
e costituiscono il quadro <strong>di</strong> riferimento politico nel quale la recente<br />
proposta va letta ed interpretata”.”Tale quadro va ulteriormente rafforzato,<br />
è chiaro! Ma un compito del genere spetta a tutti. Da una parte,<br />
infatti - sottolinea ancora l’esponente politico - l’attività legislativa e <strong>di</strong><br />
governo deve essere improntata, alla cultura della legalità e della trasparenza<br />
e al rafforzamento dei meccanismi a guar<strong>di</strong>a delle infiltrazioni dei<br />
controlli nella p.a (per esempio, attraverso il potenziamento della<br />
Stazione unica appaltante). Dall’altra, tuttavia, spetta solo ai partiti il<br />
dovere <strong>di</strong> mettere in campo un sistema equilibrato e trasparente <strong>di</strong> selezione<br />
della classe <strong>di</strong>rigente che consenta <strong>di</strong> offrire al servizio della regione<br />
un ceto politico scevro da con<strong>di</strong>zionamenti mafiosi e clientelari e che<br />
abbia come unico interesse il bene della collettività”. “Riba<strong>di</strong>sco, pertanto,<br />
il mio favore all’idea <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della legge regionale e, augurandomi<br />
che venga raccolto l’appello rivolto dal Presidente Scopelliti alla<br />
società civile a <strong>di</strong>alogare in merito ad essa, auspico - conclude Magno -<br />
che vi si accompagni un progetto generale <strong>di</strong> riforma che consenta, altresì,<br />
<strong>di</strong> mettere mano ad una riorganizzazione complessiva dell’istituto<br />
regionale finalizzato alla sburocratizzazione della macchina amministrativa<br />
ed alla accelerazione della spesa, soprattutto quella comunitaria, da<br />
concentrare sulle gran<strong>di</strong> opere”.<br />
PARI OPPORTUNITÀ, CUSUMANO:<br />
“SUPPORTARE IL DDL<br />
SULLE QUOTE DI GENERE<br />
NEI CDA”<br />
Giovanna<br />
Cusumano<br />
CATANZARO. “Vi invito a supportare<br />
il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge a firma<br />
della parlamentare del Pdl Lella<br />
Golfo sulle quote <strong>di</strong> genere nei<br />
Consigli <strong>di</strong> amministrazione<br />
delle Società quotate e delle<br />
Società controllate da Pubbliche<br />
Amministrazioni, chiedendo<br />
anche a tutte le associazioni femminili<br />
un “sostegno ideale” alla<br />
pregevole iniziativa legislativa”.<br />
Lo scrive, in una missiva alle<br />
componenti la Commissione per<br />
le Pari Opportunità, la Presidente<br />
Giovanna Cusumano, ricordando<br />
che “la proposta normativa<br />
approderà martedì prossimo in<br />
Senato. Vi chiedo pertanto - pro-<br />
segue Giovanna Cusumano rivolgendosi alle commissarie - <strong>di</strong> estendere<br />
a tutte le associazioni l’invito affinché facciano pervenire presso la email<br />
giovanna.cusumano@consrc.it l’adesione a sostenere l’approvazione<br />
definitiva del DDL senza mo<strong>di</strong>fiche che ne stravolgano il senso.<br />
Voglio riba<strong>di</strong>re alle associazioni che la Commissione da me presieduta,<br />
si farà carico <strong>di</strong> far pervenire presso il Senato tutte le adesioni giunteci”.<br />
“<strong>Il</strong> 50% delle Società quotate italiane - ricorda la Presidente della CRPO<br />
- è ancora senza alcuna rappresentanza femminile negli organi <strong>di</strong> governance<br />
e, pertanto, è quantomai necessario adottare misure legislative al<br />
fine <strong>di</strong> ottenere un equilibrio <strong>di</strong> genere altrimenti <strong>di</strong>fficilmente realizzabile<br />
in Italia. Dunque, la proposta normativa dell’on. Golfo rappresenta<br />
una concreta occasione che ci consentirà, ove venisse approvata - conclude<br />
- <strong>di</strong> colmare il gravissimo gap che vede l’Italia all’ultimo posto in<br />
Europa assieme al Portogallo per la rappresentanza femminile nei<br />
BOARD delle Società quotate”.<br />
TURISMO, “ONDA CALABRA”:<br />
ALLA BIT IL SITO<br />
DEI MUSEI REGIONALI<br />
CATANZARO. “Onda calabra. I beni culturali per lo sviluppo della<br />
<strong>Calabria</strong>”. È questo il titolo della presentazione del sito dei musei calabresi<br />
che avverrà alla Borsa Italia del Turismo <strong>di</strong> Milano oggi alle ore 18<br />
presso lo stand della Regione <strong>Calabria</strong>. A portare i saluti il Presidente<br />
Scopelliti, mentre l’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri insieme al<br />
Direttore Generale della Valorizzazione del Ministero dei Beni Culturali<br />
Mario Resca illustreranno in anteprima il sito www.museidellacalabria.it<br />
che è già visitabile da stasera anche tramite i <strong>di</strong>spositivi mobili. <strong>Il</strong> portale<br />
descrive oltre 15.000 beni museali calabresi, i musei più visitati, un<br />
archivio fotografico, una videogallery e la possibilità <strong>di</strong> visualizzare i più<br />
importanti reperti anche attraverso l’iphone, consentendo, prima in<br />
<strong>Calabria</strong> e tra le prime in Italia, la visita virtuale ai musei. Inoltre, sono<br />
stati informatizzati i più importanti siti museali, prodotte oltre 35.000<br />
schede <strong>di</strong> catalogo museale e rese <strong>di</strong>sponibili oltre 60.000 foto. Con questo<br />
strumento la Regione <strong>Calabria</strong> propone i propri tesori culturali in una<br />
delle più importanti manifestazioni turistiche mon<strong>di</strong>ali, con l’intenzione<br />
<strong>di</strong> promuovere sviluppo economico e crescita culturale. <strong>Il</strong> Presidente<br />
Scopelliti sabato pomeriggio presenterà il rapporto sul turismo in<br />
<strong>Calabria</strong> nel 2010 e illustrerà le strategie <strong>di</strong> sviluppo del settore.<br />
LEGGE ELETTORALE, I VERDI:<br />
“MEGLIO I COLLEGI<br />
UNINOMINALI”<br />
CATANZARO. “La proposta del presidente Scopelliti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la<br />
legge elettorale regionale introducendo il metodo delle liste bloccate non<br />
è sicuramente a favore dei citta<strong>di</strong>ni, ma al contrario è un metodo esclusivamente<br />
ad appannaggio dei poteri politici e istituzionali”. Lo si legge<br />
in una nota della federazione regionale dei Ver<strong>di</strong>, a firma dei commissari<br />
Mario Giordano e Aurelio Morrone. “<strong>Il</strong> presidente Scopelliti - si legge<br />
- è convinto che questa mo<strong>di</strong>fica sia in grado <strong>di</strong> eliminare l’inquinamento<br />
del voto e le infiltrazioni mafiose che con<strong>di</strong>zionano pesantemente la<br />
vita politica e soprattutto istituzionale calabrese. Ci <strong>di</strong>spiace, Presidente<br />
- continua la nota - ma per noi non è la mo<strong>di</strong>fica a questa legge elettorale<br />
a liberare la politica e le istituzioni dai con<strong>di</strong>zionamenti mafiosi.<br />
Perchè questa legge regionale vigente è <strong>di</strong> se una legge che consente e<br />
invoglia i can<strong>di</strong>dati, anche per la vastità dei collegi, a trovare sostegno, a<br />
fine <strong>di</strong> essere eletti ad ogni costo, nei voti della ndrangheta o delle lobby<br />
<strong>di</strong> potere. Inoltre, questa legge non consente nessun legame con i territori<br />
e con gli elettori, poiché si può essere votati su tutto il territorio provinciale,<br />
ciò introduce un altro aspetto negativo della legge che è la <strong>di</strong>sponibilità<br />
finanziaria dei can<strong>di</strong>dati. Infatti in assenza d’ingenti <strong>di</strong>sponibilità<br />
non è possibile affrontare una campagna elettorale alla pari. Noi riteniamo<br />
- scrivono - , consapevoli che tutti in<strong>di</strong>stintamente debbano dare<br />
il proprio contributo per sconfiggere i poteri mafiosi, che questa legge<br />
non va mo<strong>di</strong>ficata così come auspicata dal Presidente della regione, ma<br />
va complessivamente abolita e al suo posto introdotta un’altra legge elettore<br />
con un sistema totalmente <strong>di</strong>verso da quello attualmente in vigore”.<br />
“La nostra proposta - scrivono - è semplice ed è quella <strong>di</strong> adottare per la<br />
<strong>Calabria</strong> una legge elettorale che parta dalla riduzione del numero <strong>di</strong> consiglieri<br />
e introduca come sistema elettivo il collegio uninominale. Basta<br />
sud<strong>di</strong>videre, con i dovuti accorgimenti tecnici e giuri<strong>di</strong>ci, la regione in 40<br />
collegi uninominali, chi vince più collegi governa la regione. Questo<br />
sistema elettorale, si democratico, - aggiungono i Ver<strong>di</strong> - ha molteplici<br />
aspetti positivi poiché consente, da un lato <strong>di</strong> selezionare all’origine il<br />
personale politico da presentare agli elettori e <strong>di</strong> legarlo contestualmente<br />
al giu<strong>di</strong>zio del territorio e degli elettori stessi (in questo modo l’eletto<br />
deve dar conto del suo operato e delle sue scelte al collegio), dall’altro<br />
evita, sia il degradante fenomeno del trasformismo molto in voga nel<br />
nostro sistema, sia l’affannosa ricerca, ad ogni costo e con ogni mezzo,<br />
del consenso personale. Quin<strong>di</strong>, signor Presidente se ha a cuore veramente<br />
le sorti dei citta<strong>di</strong>ni calabresi, - scrivono i commissari - abbandoni<br />
l’idea <strong>di</strong> peggiorare una legge che già <strong>di</strong> se ha fatto <strong>di</strong>versi danni alla
venerdì 18 febbraio 2011<br />
<strong>Calabria</strong> e prenda in seria considerazione la nostra proposta, accogliendola<br />
aiuterebbe i partiti, le associazioni o movimenti a ricercare e selezionare<br />
il miglior personale politico possibile da mettere in campo, inoltre,<br />
con la nostra proposta <strong>di</strong> legge si darebbe, finalmente, spazio anche,<br />
a quel mondo giovanile calabrese molto apprezzato, ma sempre bistrattato”.<br />
LAVORO, ISFOL: GIUDIZI POSITIVI<br />
SULLA COMMISSIONE<br />
<strong>DEL</strong>L’EMERSIONE CALABRIA<br />
Benedetto<br />
Di Iacovo<br />
CATANZARO. <strong>Il</strong> monitoraggio<br />
svolto dagli<br />
esperti dell’Isfol per<br />
conto del Ministero del<br />
Lavoro sulle <strong>di</strong>verse<br />
regioni meri<strong>di</strong>onali per<br />
quanto riguarda le politiche<br />
<strong>di</strong> contrasto all’economia<br />
sommersa ed al<br />
lavoro non regolare,<br />
“attesta risultati più che<br />
positivi per le attività programmate<br />
dalla<br />
Commissione regionale<br />
Emersione della <strong>Calabria</strong><br />
guidata dal Presidente<br />
Benedetto Di Iacovo”. Lo<br />
si legge in una nota della<br />
stessa commissione. “Grazie ad una efficace azione <strong>di</strong> sistema - scrive<br />
Annarita Carulli, consulente incaricata Isfol - e grazie alla con<strong>di</strong>visione<br />
<strong>di</strong> tutte le parti sociali, vi è stato un significativo miglioramento sia in termini<br />
<strong>di</strong> regolarizzazione dei rapporti lavorativi che in termini <strong>di</strong> nuovi<br />
percorsi <strong>di</strong> emersione intrapresi”. Nel corso dell’incontro istituzionale<br />
che si è svolto nella sede della Commissione regionale per l’Emersione<br />
del lavoro regolare, “il Presidente Benedetto Di Iacovo, - si legge -<br />
approfondendo il vaglio dei progetti svolti dalla Commissione ha sottolineato,<br />
in primis, il rapporto collaborativo e sinergico con l’Assessore<br />
calabrese al Lavoro Stillitani e la Giunta regionale, nonché la positività<br />
per gli interventi <strong>di</strong> sistema favoriti dalla collaborazione, punto, tra l’esecutivo<br />
regionale, la Commissione emersione e con le Prefetture”. Sui<br />
rapporti con l’Isfol, inoltre, Di Iacovo si è detto “sod<strong>di</strong>sfatto per la con<strong>di</strong>visione<br />
<strong>di</strong> informazioni e conoscenze derivanti dagli stu<strong>di</strong> e dalle ricerche<br />
dell’Istituto che arricchisce gli strumenti a <strong>di</strong>sposizione della<br />
Regione <strong>Calabria</strong>, soprattutto in funzione della programmazione, la<br />
valutazione e il monitoraggio delle attività previste nel documento <strong>di</strong><br />
programmazione”. La verifica dei risultati <strong>di</strong> alcune delle attività svolte<br />
dalla Commissione, in particolare con riferimento al progetto “La legalità<br />
cresce sui banchi <strong>di</strong> scuola”, in<strong>di</strong>ca “l’opportunità <strong>di</strong> potenziare la<br />
cooperazione e <strong>di</strong> intensificare lo scambio <strong>di</strong> informazioni valutando<br />
positivamente l’ipotesi <strong>di</strong> valorizzare anche in campo nazionale esperienze<br />
significative come il progetto che si è concluso lo scorso <strong>di</strong>cembre,<br />
ritenuto un modello <strong>di</strong> buona prassi per contrastare il fenomeno del<br />
lavoro irregolare”. Nel corso dell’incontro istituzionale, che si è svolto<br />
alla presenza <strong>di</strong> Teresa Benincasa, componente dello staff del Presidente<br />
della Commissione, “sono emerse positive novità sulla concretezza delle<br />
politiche attuate dalla Commissione. I risultati del monitoraggio e i dati<br />
dell’attuazione, nell’analisi della dottoressa Carulli, registrano inoltre la<br />
tendenza <strong>di</strong> riuscire a convergere su obiettivi con<strong>di</strong>visi da parte <strong>di</strong> tutte le<br />
parti interessate (amministrazioni, parti sociali, associazioni datoriali<br />
ecc.) e che caratterizza il ruolo della Commissione come una cabina <strong>di</strong><br />
coor<strong>di</strong>namento delle politiche sul lavoro”.”Ne consegue - conclude<br />
Carulli -, come Isfol, <strong>di</strong> poter esprimere un lusinghiero giu<strong>di</strong>zio nel senso<br />
che la <strong>Calabria</strong>, si configura come ambito ideale <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong><br />
azioni positive anche interregionali in grado <strong>di</strong> andare incontro alle specifiche<br />
esigenze del territorio, superando in tal modo il limite della scarsa<br />
adattabilità che troppo spesso le politiche nazionali si trascinano <strong>di</strong>etro”.<br />
“Contrastare l’economia sommersa - afferma Di Iacovo - è la premessa<br />
per aumentare il livello <strong>di</strong> democrazia e citta<strong>di</strong>nanza del nostro<br />
REGIONE<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
7<br />
Paese, per qualificare il sistema produttivo, rendere più moderno e giusto<br />
il sistema fiscale e quin<strong>di</strong> il sistema <strong>di</strong> protezione sociale, recuperando<br />
ingenti risorse e combattere l’illegalità <strong>di</strong>ffusa. L’intesa istituzionale e<br />
il supporto che l’Isfol mette a <strong>di</strong>sposizione della Regione <strong>Calabria</strong> - ha<br />
spiegato infine il Presidente Di Iacovo - è particolarmente prezioso per<br />
le competenze e l’esperienza dell’Istituto nei settori della formazione, del<br />
lavoro e dell’inclusione sociale. Un contributo che accresce l’efficacia<br />
degli strumenti della programmazione, previsti dai fon<strong>di</strong> comunitari e<br />
che amplia le prospettive future”.<br />
MILLEPROROGHE,<br />
OLIVERIO (PD):<br />
“CALABRIAANCORA UNA VOLTA<br />
DIMENTICATA”<br />
CATANZARO. “Siamo alle solite. Con il decreto “milleproroghe”,<br />
approvato ieri dal Senato, si perpetua l’ennesima beffa, anzi, un vero e<br />
proprio furto ai danni dei calabresi. Vengono, infatti, sottratti gran parte<br />
dei cento milioni <strong>di</strong> euro dei Fon<strong>di</strong> Fas destinati alle aree sottosviluppate<br />
ed in particolare alla <strong>Calabria</strong>, per destinarli alle zone alluvionate della<br />
Liguria e del Veneto. La <strong>Calabria</strong>, che soffre un <strong>di</strong>ssesto idrogeologico<br />
sempre più grave e allarmante e che era stata inserita tra i principali punti<br />
nell’agenda <strong>di</strong> Governo, è stata completamente <strong>di</strong>menticata dalla maggioranza.<br />
E i senatori calabresi del Pdl che fine hanno fatto?<br />
Probabilmente erano impegnati a prenotare il viaggio del ministro<br />
Tremonti sulla nostra rete, si fa per <strong>di</strong>re, dei trasporti”. Lo afferma il parlamentare<br />
del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in<br />
Commissione Agricoltura alla Camera. “È davvero incre<strong>di</strong>bile - aggiunge<br />
Oliverio - il totale <strong>di</strong>sinteresse del Governo verso la nostra regione,<br />
alla quale vengono riservati solo tagli, qualche visita <strong>di</strong> cortesia, tanti slogan,<br />
numerosi impegni me davvero nulla <strong>di</strong> concreto, o al massimo qualche<br />
briciola”.<br />
SANITÀ, LA CGIL:<br />
“ASSEGNARE ALLA S.U.A.<br />
LA PROGETTAZIONE<br />
DEGLI OSPEDALI”<br />
CATANZARO. Assegnare alla stazione unica appaltante un ruolo strategico<br />
per controllo della spesa sanitaria e la progettazione dei nuovi<br />
ospedali in <strong>Calabria</strong>. Lo chiede la Cgil regionale, in un documento a<br />
firma del segretario generale Sergio Genco e della segretaria regionale<br />
Mimma Iannello. “Dopo gli allarmi lanciati dalla Cgil <strong>Calabria</strong> - scrivono<br />
- sul coinvolgimento <strong>di</strong> Infrastrutture Lombarde spa nella costruzione<br />
dei nuovi ospedali <strong>di</strong> cui si conosce un preavviso <strong>di</strong> bando che pone<br />
una serie <strong>di</strong> interrogativi, cresce finalmente l’attenzione sulle procedure<br />
che verranno pre<strong>di</strong>sposte dalla Regione per la realizzazione delle opere<br />
definite con l’Accordo <strong>di</strong> programma del 2007 siglato dal Governo<br />
Pro<strong>di</strong>. La Cgil - è scritto - continua a ritenere quelle opere strategiche per<br />
la riorganizzazione del Sistema sanitario e la riqualificazione della rete<br />
ospedaliera. Alla velocizzazione delle loro messa a bando chiede venga<br />
esplicitato da parte del Commissario ad acta chi progetterà le opere, per<br />
quali costi e se ci sono già atti deliberativi in tale <strong>di</strong>rezione che coinvolgano<br />
Infrastrutture Lombarde Spa. Considerate le con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> permeabilità<br />
delle opere a infiltrazioni criminali, per il ruolo strategico <strong>di</strong><br />
rigore e trasparenza fin qui svolto, per l’azione <strong>di</strong> contenimento della<br />
spesa sanitaria fin qui realizzata, per le professionalità <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spone, per<br />
le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> miglior convenienza e <strong>di</strong> risparmio che può assicurare,<br />
la Cgil - si rileva - ritiene strategico l’attribuzione della progettazione<br />
delle nuove strutture sanitarie alla Stazione Unica Appaltante previo il<br />
necessario supporto delle professionalità per adempiere alle attività<br />
annesse. Sarebbe incomprensibile - concludono Genco e Iannello - che<br />
nel mentre si impongono balzelli <strong>di</strong> tasse e ticket ai citta<strong>di</strong>ni per ripianare<br />
il debito sanitario si allentassero i cordoni della spesa per una progettazione<br />
esterna alla <strong>Calabria</strong> sicuramente <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa i cui sponsor, così<br />
come per KpmG spa, hanno probabili origini nei vari incontri romani”.
IL GIORNALE 8 DI CALABRIA IN CALABRIA venerdì 18 febbraio 2011<br />
‘NDRANGHETA:<br />
BENI PER 5 MILIONI<br />
SEQUESTRATI NEL VIBONESE<br />
VIBO VALENTIA. Beni mobili ed immobili ed attività commerciali per<br />
un valore <strong>di</strong> circa 5 milioni <strong>di</strong> euro, sono stati sequestrati dai finanzieri<br />
del Gico <strong>di</strong> Catanzaro con l’ausilio del comando provinciale <strong>di</strong> Vibo<br />
Valentia. <strong>Il</strong> sequestro ha interessato Annunziato Cilurzo, 60 anni, considerato<br />
vicino un sodalizio criminoso operante nella provincia <strong>di</strong> Vibo<br />
Valentia. <strong>Il</strong> provve<strong>di</strong>mento, emesso dal tribunale <strong>di</strong> Vibo Valentia su<br />
richiesta della locale procura, scaturisce a seguito dell’operazione<br />
“O<strong>di</strong>ssea” della Dda che nel 2006 aveva consentito <strong>di</strong> dare esecuzione a<br />
41 or<strong>di</strong>nanze <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a cautelare in carcere nei confronti <strong>di</strong> altrettanti<br />
presunti affiliati alla cosca Mancuso <strong>di</strong> Limba<strong>di</strong> per reati associativi. In<br />
particolare, uno dei filoni, come ha precisato il procuratore della<br />
Repubblica Mario Spagnuolo nella conferenza stampa che si è tenuta<br />
stamattina, presente il sostituto Michele Sirgiovanni che ha richiesto il<br />
provve<strong>di</strong>mento e il colonnello Fabio Canziani comandante provinciale<br />
del Gico <strong>di</strong> Catanzaro ed il colonnello Giuseppe Licari, comandante provinciale<br />
della GDF <strong>di</strong> Vibo Valentia, aveva svelato l’esistenza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffusa<br />
ed oppressiva attività <strong>di</strong> usura, da parte <strong>di</strong> presunti appartenenti alle<br />
consorterie mafiose presenti sul territorio ai danni <strong>di</strong> numerosi impren<strong>di</strong>tori.<br />
Oltre al blocco <strong>di</strong> tutti i rapporti bancari e assicurativi intestati o<br />
riconducibili all’uomo ritenuto affiliato al clan Mancuso, uno dei più<br />
potenti del Vibonese e della <strong>Calabria</strong>, sono stati sequestrati un’abitazione<br />
destinata al commercio al piano terra e ad uso residenziale al primo<br />
piano e situata a Vibo Valentia; un compen<strong>di</strong>o immobiliare, sempre a<br />
Vibo Valentia, composto da un fabbricato per attività commerciale e un<br />
villino su tre livelli per uso residenziale; un immobile a cinque piani a<br />
Iona<strong>di</strong>; due terreni e<strong>di</strong>ficabili e un terzo appezzamento sempre nel territorio<br />
<strong>di</strong> Iona<strong>di</strong>; una <strong>di</strong>tta in<strong>di</strong>viduale con relativi beni che opera nel commercio<br />
al dettaglio <strong>di</strong> fiori e piante.<br />
SPACCIO DI DROGA<br />
NEL CATANZARESE, IN 16<br />
PER IL RITO ABBREVIATO<br />
CATANZARO. Sceglieranno il giu<strong>di</strong>zio abbreviato se<strong>di</strong>ci delle <strong>di</strong>ciotto<br />
persone coinvolte in un’inchiesta della Procura della Repubblica su un<br />
presunto giro <strong>di</strong> spaccio <strong>di</strong> cocaina e hashish nel Catanzarese. Per i due<br />
indagati che seguiranno il normale iter proce<strong>di</strong>mentale, invece, il pubblico<br />
ministero Paolo Petrolo ha chiesto il rinvio a giu<strong>di</strong>zio, ieri, nell’aula<br />
del giu<strong>di</strong>ce Antonio Rizzuti. Così è iniziata l’u<strong>di</strong>enza preliminare a<br />
carico <strong>di</strong> Stefano Spiridetti, 29 anni, Alessandro Aversa, 24, residenti a<br />
Catanzaro; Sergio Ippolito, 41, residente a Simeri Crichi; Gianluca<br />
Tardo, 28, Alison Macrì, 23, Francesco Cufari, 27, Andrea Ferragina, 28,<br />
tutti residenti a Catanzaro; Giuseppe Alessio Rigillo, 27, Cataldo<br />
Bonofiglio, 28, residenti a Sellia Marina; Eliseo Fabio Esposito, 28, residente<br />
a Oliva<strong>di</strong>; Giovanni Lauritano, 25, Raffaele Aversa, 34, Saverio<br />
Danilo Citraro, 28, residenti a Catanzaro; Carmine Amelio, 32, residente<br />
a Marina <strong>di</strong> Gioiosa Jonica; Maurizio Abbruzzese, 23, Armando La<br />
Salvia, 33, Giovanni Nesticò, 25, tutti residenti a Catanzaro; Antonella<br />
Michelle Macrì, 28 anni, residente a Cutro. Solo per Ippolito e Aversa il<br />
giu<strong>di</strong>ce dovrà decidere per il rinvio a giu<strong>di</strong>zio o il proscioglimento, mentre<br />
per tutti gli altri i <strong>di</strong>fensori (tra gli avvocati impegnati Antonio<br />
Ludovico, Antonella Canino, Gianluca Cortese) hanno anticipato che<br />
formalizzeranno la richiesta <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio abbreviato (il giu<strong>di</strong>zio allo stato<br />
degli atti comporta lo sconto <strong>di</strong> pena <strong>di</strong> un terzo in caso <strong>di</strong> condanna) alla<br />
prossima u<strong>di</strong>enza del 7 aprile. Fu il pubblico ministero Simona Rossi, nel<br />
luglio del 2009, a chiudere le indagini nei confronti dei <strong>di</strong>ciotto giovani<br />
indagati, cui sono contestati a vario titolo <strong>di</strong>versi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> detenzione ai<br />
fini <strong>di</strong> spaccio <strong>di</strong> sostanze stupefacenti. Fatti che sarebbero stati commessi<br />
fra il 2004 e il 2005, tra Catanzaro e <strong>di</strong>versi centri abitati della costa<br />
ionica. Alcuni degli indagati sono ben noti alle cronache locali per il loro<br />
coinvolgimento in altri proce<strong>di</strong>menti giu<strong>di</strong>ziari con le medesime accuse<br />
legate alla droga.<br />
NASCONDEVANO ARMI IN CASA:<br />
ANZIANI CONIUGI ARRESTATI<br />
NEL VIBONESE<br />
VIBO VALENTIA. I carabinieri della Compagnia <strong>di</strong> Tropea, <strong>di</strong>retti dal<br />
tenente Francesco Di Pinto, in casa <strong>di</strong> un uomo <strong>di</strong> 83 anni, Antonio<br />
Cimadoro, sotto un copricapo da notte, hanno rinvenuto una pistola giocattolo<br />
mo<strong>di</strong>ficata calibro 7,65 perfettamente funzionante con un centinaio<br />
<strong>di</strong> cartucce. Nella stessa abitazione, nascosto in un arma<strong>di</strong>o, i militari<br />
hanno rinvenuto un fucile calibro 16. <strong>Il</strong> fatto è avvenuto a Zungri, un<br />
comune del vibonese. I militari dell’Arma della locale stazione, al<br />
comando del maresciallo Dario Randazzo, hanno fatto la scoperta. Sia<br />
l”ultraottantenne che è noto alle forze dell’or<strong>di</strong>ne, sia la mogli<br />
Alessandria Rosa, sono stati tratti in arresto con l’accusa <strong>di</strong> detenzione <strong>di</strong><br />
armi, ma, data la loro età, sono stati ammessi a godere dei benefici degli<br />
arresti domiciliari. Sempre in materia <strong>di</strong> armi, i carabinieri della stazione<br />
<strong>di</strong> San Calogero, <strong>di</strong>retti dal maresciallo Nazzareno Scalzone, all’interno<br />
<strong>di</strong> un casolare in località “Petti-Fontana, <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una donna <strong>di</strong> 75<br />
anni, P.C. del luogo, hanno rinvenuto delle cartucce tra cui qualche bossolo<br />
<strong>di</strong> arma da guerra. La proprietaria, che ha ceduto l’attività ai figli, è<br />
stata comunque denunciata a piede libero con l’accusa <strong>di</strong> detenzione <strong>di</strong><br />
munizioni.<br />
FURTO ED INVASIONE DI EDIFICI:<br />
UN ARRESTO A FILANDARI<br />
FILANDARI. Furto aggravato ed invasione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, con queste accuse<br />
gli uomini della compagnia carabinieri <strong>di</strong> Vibo Valentia hanno arrestato<br />
Domenico Vallone, operaio 65 enne <strong>di</strong> Filandari, già noto alle forze<br />
dell’or<strong>di</strong>ne. Ascoprirlo sono stati i Carabinieri della Stazione <strong>di</strong> Filandari<br />
che, nel corso <strong>di</strong> alcuni controlli presso le case popolari della piccola citta<strong>di</strong>na,<br />
si sono accorti <strong>di</strong> uno strano filo elettrico che da una cabina Enel<br />
posta sulla strada entrava <strong>di</strong>rettamente in uno degli appartamenti<br />
dell’Aterp che, teoricamente, avrebbe dovuto essere <strong>di</strong>sabitato. I<br />
Carabinieri hanno deciso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il controllo e non ci hanno<br />
messo molto a scoprire come l’appartamento fosse stato occupato illegalmente<br />
da Domenico Vallone che, non contento, aveva deciso anche<br />
<strong>di</strong> risparmiare sulla corrente elettrica realizzando un allaccio abusivo ad<br />
una cabina , riuscendo così a rifornire <strong>di</strong> energia la propria abitazione<br />
senza dover spendere nemmeno un centesimo. Imme<strong>di</strong>ate per l’uomo le<br />
manette e l’intervento dei tecnici Enel, che hanno ripristinato la situazione<br />
scongiurando anche il rischio <strong>di</strong> pericolosi corto circuiti. Ora Vallone,<br />
che dopo gli atti <strong>di</strong> rito è stato tradotto in carcere, dovrà rispondere delle<br />
accuse mossegli contro davanti al Tribunale <strong>di</strong> Vibo Valentia.<br />
COLPI D’ARMA DA FUOCO<br />
CONTRO UN’AUTOFFICINA<br />
AVIBO VALENTIA<br />
VIBO VALENTIA. Alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro<br />
la serranda dell’autofficina “Vestri”. <strong>Il</strong> fatto è avvenuto in via Alcide<br />
De Gasperi <strong>di</strong> Vibo Valentia. Sul luogo sono intervenuti della polizia <strong>di</strong>
venerdì 18 febbraio 2011<br />
Stato mentre le indagini sono condotte dalla squadra mobile <strong>di</strong>retta dal<br />
vice questore Fabrizio Lento.<br />
RIUNIONE <strong>DEL</strong>L’UILCEM<br />
SULLE CENTRALI DI ROSSANO<br />
E <strong>DEL</strong> MERCURE<br />
COSENZA. La Uilcem interviene sui temi della riconversione della centrale<br />
Enel <strong>di</strong> Rossano e del completamento <strong>di</strong> quella a biomasse del<br />
Mercure. “Nei giorni scorsi - spiega una nota - sono stati convocati dal<br />
Segretario generale nazionale Augusto Pascucci e dal Segretario<br />
Nazionale Riccardo Marcelli, il segretario generale calabrese Gino<br />
Campana, quello cosentino Benedetto Martino ed il referente del comparto<br />
elettrico, Gianpiero Mercogliano per fare il punto della situazione<br />
a proposito della riconversione <strong>di</strong> Rossano e dell’andamento dei lavori<br />
al Mercure. I cinque <strong>di</strong>rigenti sindacali, - si fa rilevare - hanno preso atto<br />
dei documenti ufficiali in merito, le delibere degli enti locali, il rigetto<br />
dell’integrazione al vecchio progetto <strong>di</strong> Rossano del 2005 e la lettera del<br />
sindaco <strong>di</strong> quella città all’Enel per aprire un tavolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione sul<br />
futuro dell’impianto elettrico, per quanto riguarda Rossano ed alle recenti<br />
decisioni del TAR a proposito del Mercure”. “Abbiamo già espresso<br />
le nostre perplessità sulle delibere della Regione <strong>Calabria</strong> e della<br />
Provincia <strong>di</strong> Cosenza - <strong>di</strong>chiara Riccardo Marcelli.- Organismi che sono<br />
obbligati a legiferare per il bene delle comunità governate, non possono<br />
decidere a cuor leggero e senza approfon<strong>di</strong>menti su questioni rilevanti<br />
come lo sviluppo e l’occupazione. Abbiamo visto come in altre parti del<br />
Paese anche le Centrali <strong>di</strong> vecchia generazione non hanno precluso la<br />
crescita dell’agricoltura e del turismo <strong>di</strong> qualità - continua Marcelli.<br />
Abbiamo notizia che l’Enel presenterà un nuovo progetto, ma non ad<br />
integrazione del precedente del 2005 e speriamo che gli enti locali abbiano<br />
la responsabilità <strong>di</strong> confrontarsi con le altre realtà per poi decidere<br />
sulla fattibilità. Finalmente è stata sbloccata la situazione della Centrale<br />
del Mercure. Una centrale a biomasse, che fino a ieri funzionava ad olio<br />
combustibile denso e prima ancora a lignite, che ha contribuito a far crescere<br />
il territorio della Valle, ha trovato tante opposizioni artificiose ma<br />
finalmente sono ripresi i lavori”.<br />
SANITÀ, LA CLINICA “TRICARICO”<br />
DI BELVEDERE MARITTIMO<br />
VERSO LO SCIOPERO<br />
BELVEDERE<br />
MARITTIMO. La<br />
vertenza dei lavoratori<br />
della casa <strong>di</strong><br />
cura “Ninetta<br />
Rosano-Tricarico”<br />
<strong>di</strong> Belvedere<br />
Marittimo aspetta<br />
ancora una soluzione.<br />
Da oltre un<br />
anno i <strong>di</strong>pendenti<br />
non percepiscono<br />
lo stipen<strong>di</strong>o. In una<br />
nota, i sindacati Fp-Cgil e Cimop hanno reso noto <strong>di</strong> aver comunicato<br />
alla <strong>di</strong>rezione aziendale che l’assemblea dei lavoratori “ha preso atto<br />
della comunicazione della casa <strong>di</strong> cura dell’impossibilità <strong>di</strong> mantenere<br />
fede all’accordo sottoscritto il 2 febbraio 2011 e quin<strong>di</strong> il regolare pagamento<br />
degli stipen<strong>di</strong> entro il 15 febbraio 2011. Preso atto <strong>di</strong> ciò - è scritto<br />
nel documento - l’assemblea dei lavoratori ha <strong>di</strong>chiarato lo stato <strong>di</strong> agitazione<br />
<strong>di</strong> tutto il personale, finalizzato alla proclamazione <strong>di</strong> uno sciopero<br />
nei tempi strettamente necessari richiesti dalla legge”.<br />
Contestualmente, è ancora scritto, le organizzazioni sindacali chiedono<br />
ai datori <strong>di</strong> lavoro “se l’accordo sottoscritto nel verbale del 2 febbraio<br />
2011 è da ritenersi ancora valido e quin<strong>di</strong> se garantiscono il regolare<br />
pagamento degli stipen<strong>di</strong>. In caso contrario - è scritto - i lavoratori preannunciano<br />
la volontà <strong>di</strong> non aderire all’accordo riguardante il piano <strong>di</strong><br />
ristrutturazione dei debiti”.<br />
IN CALABRIA<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
LA GUARDIA COSTIERA<br />
DI REGGIO SEQUESTRA UN’AREA<br />
OCCUPATAABUSIVAMENTE<br />
9<br />
REGGIO CALABRIA. La Guar<strong>di</strong>a Costiera ha sequestrato un’area <strong>di</strong><br />
circa 7.000 mq in località Torre Lupo <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>. I sigilli sono<br />
stati posti ai locali <strong>di</strong> un noto ristorante essendo stato accertato che la <strong>di</strong>tta<br />
che gestiva l’attività commerciale non era in possesso della concessione<br />
demaniale marittima necessaria per l’occupazione e l’utilizzo, né era in<br />
regola con il pagamento degli indennizzi allo Stato per pregresse occupazioni.<br />
La <strong>di</strong>tta in questione occupava inoltre dei fabbricati a<strong>di</strong>biti a<br />
depositi e uffici, ed un’area esterna che nel periodo estivo veniva utilizzata<br />
come pizzeria/ristorante e pista da ballo. Le aree e gli immobili sono<br />
stati affidati in custo<strong>di</strong>a al responsabile del servizio demanio marittimo<br />
del Comune <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>, ente competente in materia <strong>di</strong> gestione<br />
del demanio marittimo. L’area in questione dovrebbe essere interessata<br />
dai lavori appaltati dal Comune <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong> per la realizzazione<br />
del “Parco Lineare Sud”.<br />
FISCO,<br />
OPERAZIONE “COCCODRILLO”:<br />
REDDITI ILLECITI PER 1,5 MILIONI<br />
COSENZA. I finanzieri del Nucleo <strong>di</strong> Polizia Tributaria <strong>di</strong> Cosenza<br />
hanno passato al setaccio i conti correnti riconducibili al promotore del<br />
sodalizio criminale (stroncato con la recente operazione “Coccodrillo”)<br />
specializzato nella commercializzazione <strong>di</strong> merce contraffatta ed operante<br />
nel capoluogo bruzio ma con propaggini nel resto della <strong>Calabria</strong> e<br />
fonti <strong>di</strong> approvvigionamento in Campania, nei confronti del quale, in<br />
sede <strong>di</strong> esecuzione della misura cautelare dell’arresto in carcere, lo scorso<br />
12 gennaio era stata avviata un’apposita verifica fiscale sostanziale<br />
finalizzata ad attrarre a tassazione i proventi derivanti dall’attività illecita.<br />
In conseguenza <strong>di</strong> ciò è stata appurata, in linea con i recenti dettami<br />
della Corte <strong>di</strong> giustizia europea e della Corte <strong>di</strong> Cassazione, una corrispondente<br />
IVA dovuta e non <strong>di</strong>chiarata a debito, ammontante ad oltre<br />
300 mila euro. Gli esiti degli accertamenti sui conti bancari riconducibili<br />
all’”impren<strong>di</strong>tore del falso” hanno confermato - secondo gli inquirenti<br />
- le consistenti movimentazioni finanziarie <strong>di</strong> versamento in contanti<br />
ed a mezzo assegni sugli stessi, ammontanti ad oltre un milione e mezzo<br />
<strong>di</strong> euro, considerati red<strong>di</strong>ti illeciti.<br />
FONTANA RIMOSSA<br />
IN PIAZZA CASTELLO A REGGIO:<br />
UN ESPOSTO IN PROCURA<br />
REGGIO CALABRIA. È stato presentato ieri mattina alla Procura <strong>di</strong><br />
Reggio <strong>Calabria</strong> un esposto in cui si segnala l’avvenuta sparizione della<br />
fontana monumentale <strong>di</strong> Piazza Castello della città dello stretto. A consegnarlo,<br />
a nome <strong>di</strong> un’ottantina <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni , sono stati il consigliere provinciale<br />
Omar Minniti ed uno dei sottoscrittori, Pasqualino Placanica.<br />
“Nell’esposto - è scritto in una nota - è stato rammentato che, a seguito<br />
dei lavori <strong>di</strong> restyling della Piazza Castello effettuati<br />
dall’Amministrazione Comunale negli anni scorsi, la fontana posta al<br />
centro del giar<strong>di</strong>netto della piazza <strong>di</strong> fronte al palazzo del compartimento<br />
ferroviario è stata rimossa, non rientrando evidentemente nel nuovo<br />
progetto da realizzare. Si tratta <strong>di</strong> una fontana bronzea a forma <strong>di</strong> delfino,<br />
opera <strong>di</strong> pregio artistico che senz’altro rappresenta un pezzo <strong>di</strong> storia<br />
<strong>di</strong> Reggio, “sorella” delle opere bronzee che ancora campeggiano in<br />
cima alla scalinata <strong>di</strong> Via Giudecca, le famose “Tre fontane”. Con queste<br />
faceva parte <strong>di</strong> un lotto proveniente da un’opera monumentale un<br />
tempo collocata sul lungomare. In passato, infatti, - si fa rilevare - l’approvvigionamento<br />
idrico della città <strong>di</strong> Reggio (ricca d’acqua grazie alle<br />
falde alimentate dai torrenti non ancora cementificati) avveniva in riva al<br />
mare, presso cui sorgevano almeno due gran<strong>di</strong> fontane. Una <strong>di</strong> esse,<br />
Fontana Nuova (conosciuta pure come Fontana della Pescheria), fu danneggiata<br />
dal terremoto del 1783, così durante i lavori <strong>di</strong> rie<strong>di</strong>ficazione si
IL GIORNALE 10 DI CALABRIA IN CALABRIA venerdì 18 febbraio 2011<br />
provvide a restaurarla. Le cinque bocche marmoree precedenti furono<br />
sostituite con le quattro bocche a forma <strong>di</strong> delfini bronzei che oggi conosciamo.<br />
Successivamente al sisma del 1908, durante il quale l’e<strong>di</strong>ficio<br />
della Fontana Nuova andò <strong>di</strong>strutto, le bocche bronzee furono collocate<br />
in due punti <strong>di</strong>versi della città: tre sono, appunto, le “Tre fontane” della<br />
zona collinare, mentre la quarta fu sistemata in piazza Castello, dove è<br />
rimasta per quasi un secolo. Della suddetta opera bronzea, - scrivono i<br />
citta<strong>di</strong>ni autori dell’esposto - dal momento della sua rimozione da Piazza<br />
Castello, non si sa più nulla, ed a niente sono valsi i tentativi bonari <strong>di</strong><br />
conoscerne il destino. Alle richieste verbali <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni interessati hanno,<br />
inoltre, fatto seguito l’intervento del consigliere provinciale Omar<br />
Minniti e inchieste giornalistiche, che hanno lamentato tra l’altro il silenzio<br />
dell’Amministrazione Comunale e della Soprintendenza dei beni<br />
architettonici <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>”. Attraverso l’esposto, i citta<strong>di</strong>ni firmatari<br />
hanno chiesto alla Procura della Repubblica “<strong>di</strong> accertare se la fontana<br />
in oggetto sia ancora in possesso delle Autorità competenti e, qualora<br />
dall’esito risultasse che la suddetta fontana sia stata sottratta alla Città<br />
in maniera illecita, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e perseguire i colpevoli secondo quanto<br />
previsto dalle vigenti leggi”.<br />
VIGILI <strong>DEL</strong> FUOCO, L’USB:<br />
“RISCHIA LA CHIUSURA<br />
IL DISTACCAMENTO DI SELLIA”<br />
CATANZARO. “Continua imperterrita ed inesorabile l’avanzata <strong>di</strong>struttiva<br />
ed inenarrabile delle inefficienze della gestione complessiva <strong>di</strong> risorse<br />
umane, strumentali, economiche del comando dei vigili del fuoco”.<br />
Lo si legge in una nota del Coor<strong>di</strong>namento USB dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong><br />
Catanzaro, che così prosegue: “<strong>Il</strong> personale ci segnala la probabile imminente<br />
chiusura del <strong>di</strong>staccamento <strong>di</strong> Sellia Marina a causa <strong>di</strong> gravissime<br />
con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie e <strong>di</strong> sicurezza in generale per i lavoratori<br />
che prestano servizio in quella sede. È proprio della mattinata o<strong>di</strong>erna -<br />
continua la nota - la notizia che liquami <strong>di</strong> fogna dalla giornata <strong>di</strong> ieri<br />
abbiano deciso <strong>di</strong> uscire all’aria aperta ed approfittare del bel sole per<br />
stendere le loro membra ed abbandonarsi al leggero declivio per scendere<br />
a mare in tutta lentezza e tranquillità; i tombini scoperchiati tendono<br />
la loro trappola ai vigili che per forza <strong>di</strong> cosa devono transitare nell’area<br />
della caserma, mentre la fogna con il suo carico batteriologico<br />
tenta <strong>di</strong> trasformare il <strong>di</strong>staccamento steso nell’avamposto nazionale<br />
WWF-PNCR (protezione batteriologica, chimica, ra<strong>di</strong>oattiva) Eppure il<br />
personale era già da tempo in stato <strong>di</strong> fibrillazione : dopo essere stato<br />
costretto a mangiare nelle ciotole ed a spingere il mezzo senza gasolio,<br />
pochi giorni fa era rimasto ad<strong>di</strong>rittura senza viveri come i colleghi della<br />
sede centrale <strong>di</strong> Catanzaro. Questi ultimi, pochi giorni fa hanno dovuto<br />
mettere mano al proprio personale portafoglio e provvedere presso un<br />
noto ristoratore per garantirsi un minimo <strong>di</strong> apporto calorico e poter<br />
affrontare il turno <strong>di</strong> 12 ore <strong>di</strong> lavoro. In mattinata - scrive il sindacato -<br />
una delegazione Usb-Vvf ha raccolto degli interrogativi all’interno delle<br />
se<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio; i lavoratori perplessi e inebetiti continuano a domandarsi<br />
e ripetersi sul come farà quel buon padre <strong>di</strong> famiglia del <strong>di</strong>rigente a<br />
dormire sonni tranquilli sapendo che il personale vive questo stato <strong>di</strong><br />
degrado generalizzato e <strong>di</strong>ffuso, come farà il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> Catanzaro a<br />
starsene chiuso ore ed ore tranquillo nel suo ufficio sapendo che i vigili<br />
del fuoco non hanno più neanche l’uniforme che è un <strong>di</strong>spositivo Di pro-<br />
tezione in<strong>di</strong>viduale, visto che moltissimi capi per essere restituiti <strong>di</strong>etro<br />
dalla lavanderia ci impiegano quasi un mese? Eppure dorme tranquillo<br />
e sereno senza il minimo turbamento, tranne qualche improduttivo battito<br />
<strong>di</strong> coda, contro chi ha il coraggio chiedere perchè”. I Vigili del Fuoco<br />
catanzaresi, si evidenzia, “ nonostante le <strong>di</strong>fficoltà (mezzi, mensa, lavanderia,<br />
sicurezza, ecc?ecc..), nonostante non abbiano percepito un solo<br />
centesimo dei lavori straor<strong>di</strong>nari prestati a Janò e nonostante nessuno<br />
abbia loro dato alcuna risposta su ore ed ore <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario svolto e la<br />
cui retribuzione appare sempre più lontana ed improbabile, nonostante<br />
tutto ogni giorno, puntualmente, svolgono con passione e professionalità,<br />
nei limiti <strong>di</strong> quello che la situazione consente, il loro lavoro”.<br />
MORTO A REGGIO CALABRIA<br />
MONS. VINCENZO ZOCCALI:<br />
IL CORDOGLIO <strong>DEL</strong> CLERO<br />
REGGIO CALABRIA. È morto a Reggio mons. Vincenzo Zoccali. Ne<br />
dà notizia un comunicato <strong>di</strong> Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo<br />
Metropolita <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>-Bova, che, spiega una nota, “unitamente<br />
al Capitolo Metropolitano, ai Presbiteri <strong>di</strong>ocesani e religiosi, e all’intera<br />
Comunità ecclesiale reggina-bovese, si unisce al dolore della famiglia<br />
per la morte <strong>di</strong> Mons. Vincenzo Zoccali, che nel corso della notte è<br />
passato da questo mondo al Padre; ne ricorda la straor<strong>di</strong>naria de<strong>di</strong>zione<br />
alla missione evangelizzatrice della Chiesa ed implora per lui la bontà <strong>di</strong><br />
Dio perchè lo accolga tra le braccia della sua misericor<strong>di</strong>a nella gioia dei<br />
Santi”. Domani 18 Febbraio 2011 alle ore 15.30, nella basilica cattedrale,<br />
lo stesso arcivescovo presiederà la solenne liturgia esequiale, che sarà<br />
concelebrata dai presbiteri reggini e <strong>di</strong> altre Diocesi della <strong>Calabria</strong>.<br />
COMUNE DI REGGIO, RAFFA<br />
INCONTRERÀ I DIPENDENTI<br />
<strong>DEL</strong>LE SOCIETÀ PARTECIPATE<br />
REGGIO CALABRIA. L’attuale momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà delle società<br />
partecipate viene seguito con grande attenzione dal sindaco <strong>di</strong> Reggio,<br />
Giuseppe Raffa. “<strong>Il</strong> primo citta<strong>di</strong>no - è scritto in una nota - , a Roma per<br />
impegni istituzionali, domattina (oggi n.d.r.), infatti, incontrerà i lavoratori<br />
per illustrare, come aveva già fatto ieri nel corso <strong>di</strong> una riunione in<br />
Prefettura, la strategia tesa a superare la criticità della situazione e gli sforzi<br />
che, grazie anche ai trasferimenti regionali, si stanno facendo pur <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfare le legittime attese <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> famiglie. Nonostante la mancanza<br />
<strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, il Sindaco - si legge - esprime ottimismo sul trasferimento<br />
<strong>di</strong> risorse statali che dovrebbe avvenire subito dopo l’approvazione,<br />
da parte del Parlamento, del decreto “Mille proroghe” prevista per il<br />
prossimo 22 febbraio. L’impegno dei vertici <strong>di</strong> palazzo san Giorgio per<br />
giungere al più breve alla soluzione delle vertenze in atto nasce dalla consapevolezza<br />
del rispetto dei sacrosanti <strong>di</strong>ritti dei lavoratori e dalla necessità<br />
<strong>di</strong> continuare a dare alla città servizi efficienti, in particolare nei settori<br />
vitali della raccolta dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani, della <strong>di</strong>fferenziata e dei<br />
servizi <strong>di</strong> rete. Tra qualche giorno, lo stesso Raffa - annuncia la nota -<br />
incontrerà i vertici provinciali dell’Ance (Associazione Nazionale<br />
Costruttori E<strong>di</strong>li) per <strong>di</strong>scutere del piano finanziario con le banche per<br />
una maggiore flessibilità nell’accesso al cre<strong>di</strong>to”.<br />
PESCA, 20 CHILI DI NOVELLAME<br />
SEQUESTRATI<br />
AMARINA DI GIOIOSA<br />
REGGIO CALABRIA. Gli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo<br />
<strong>di</strong> Roccella Jonica hanno sequestrato a Marina <strong>di</strong> Gioiosa, sul lungomare,<br />
20 Kg <strong>di</strong> novellame <strong>di</strong> sarda. La normativa in vigore ne vieta sia la<br />
pesca che il commercio che la detenzione. Alla vista dei militari il<br />
responsabile ha tentato <strong>di</strong> occultare il pescato, contenuto in una vasca <strong>di</strong><br />
plastica, ma è stato identificato e condotto nella sede della Guar<strong>di</strong>a<br />
costiera <strong>di</strong> Roccella Jonica per la redazione dei successivi atti. Negli uffici<br />
del comando è intervenuto personale me<strong>di</strong>co dell’ASP <strong>di</strong> Reggio
venerdì 18 febbraio 2011<br />
<strong>Calabria</strong>, ambito <strong>di</strong> Locri, che ha <strong>di</strong>chiarato il pescato idoneo al consumo<br />
umano in quanto “fresco”. In questo modo è stato possibile donare<br />
in beneficenza il pescato ad istituti locali con scopi sociali.<br />
IMMIGRATI, UNA <strong>DEL</strong>EGAZIONE<br />
<strong>DEL</strong> COMITATO SCHENGEN<br />
OGGI A CROTONE<br />
CROTONE. Una delegazione del Comitato Schengen - Immigrazione,<br />
presieduto dall’on. Margherita Boniver e composto dai deputati Ida<br />
D’Ippolito Vitale, Vincenzo Taddei e dai senatori Massimo Livi Bacci e<br />
Piergiorgio Stiffoni, in seguito all’emergenza provocata dai recentissimi<br />
massicci sbarchi <strong>di</strong> immigrati dalla Tunisia, ha convenuto <strong>di</strong> svolgere<br />
una missione al Centro <strong>di</strong> accoglienza Sant’Anna <strong>di</strong> Isola Capo Rizzuto<br />
- il più grande d’Europa - oggi venerdì 18 febbraio. La delegazione<br />
incontrerà i rappresentanti delle Istituzioni e delle Amministrazioni locali<br />
e gli operatori delle associazioni attive nel settore assistenza immigranti,<br />
e visiterà i centri <strong>di</strong> accoglienza sia del centro d’accoglienza che<br />
del Cara.<br />
PROSTITUZIONE, FOGLIO DI VIA<br />
PER DUE TRANS<br />
NEL CATANZARESE<br />
SELLIAMARINA. Avevano avviato l’attività <strong>di</strong> prostituzione all’interno<br />
<strong>di</strong> una casa privata. Ma i continui movimenti davanti l’abitazione<br />
hanno attirato l’attenzione dei carabinieri della Compagnia <strong>di</strong> Sellia<br />
Marina che, dopo avere avviato una serie <strong>di</strong> verifiche, hanno scoperto il<br />
giro <strong>di</strong> prostituzione praticato da due transessuali. Ai due è stato notificato<br />
il foglio <strong>di</strong> via obbligatorio dal comune <strong>di</strong> Simeri Crichi. Dalle indagini<br />
è emerso che i clienti venivano invitati anche attraverso inserzioni<br />
su alcuni giornali, dove si faceva riferimento a massaggi particolari, oltre<br />
che con il passa voce tra i clienti che frequentavano l’abitazione. Dopo<br />
aver debellato il fenomeno della prostituzione dalle strade del territorio<br />
<strong>di</strong> competenza, i militari della Compagnia <strong>di</strong> Sellia Marina, <strong>di</strong>retti dal<br />
capitano Giovanni De Nuzzo, hanno rivolto l’attenzione alla prostituzione<br />
all’interno delle abitazioni private, fenomeno che, se pur spora<strong>di</strong>camente,<br />
si ripresenta.<br />
RIFIUTI, SEQUESTRATA<br />
NEL CATANZARESE UNA DITTA<br />
INCENDIATA LO SCORSO ANNO<br />
CATANZARO. È stata sequestrata dai Carabinieri a Falerna la <strong>di</strong>tta specializzata<br />
nel trattamento e nella sostituzione <strong>di</strong> pneumatici interessata<br />
nel 2010 da un vasto incen<strong>di</strong>o. <strong>Il</strong> 22 gennaio 2010 alle ore 20.00 circa,<br />
nell’area industriale del centro tirrenico catanzarese, nei pressi dello svincolo<br />
autostradale, all’interno dello stabilimento, <strong>di</strong>vampò un rogo che,<br />
alimentato dalle enormi cataste <strong>di</strong> gomma giacenti, costrinse i vigili del<br />
fuoco a lavorare per ben tre giorni per domarlo completamente. Enorme<br />
fu lo spavento iniziale per gli abitanti della zona per il timore che le fiamme<br />
potessero propagarsi alle abitazioni limitrofe. Successivamente,<br />
molta fu anche la preoccupazione per il danno ambientale e per la salute<br />
pubblica potenzialmente causati dall’intenso fumo nero sprigionatosi<br />
dalle fiamme. Parte della <strong>di</strong>tta restò sotto sequestro per <strong>di</strong>verso tempo ai<br />
fini delle indagini sulla natura dell’evento. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno, i<br />
Carabinieri, che hanno continuato a tenere sotto osservazione la situazione,<br />
allertati dal vedere nuovamente accumulate enormi cataste <strong>di</strong><br />
pneumatici usati e triturati, nonché residui del <strong>di</strong>sastro dell’anno prima,<br />
hanno deciso <strong>di</strong> intervenire. Nella giornata <strong>di</strong> ieri, i militari della Stazione<br />
<strong>di</strong> Falerna unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Ecologico <strong>di</strong><br />
Catanzaro, hanno proceduto al controllo della <strong>di</strong>tta, riscontrando violazioni<br />
in or<strong>di</strong>ne allo smaltimento dei rifiuti. In particolare hanno rilevato<br />
che nella parte <strong>di</strong> capannone andata in fumo vi erano ancora residui della<br />
combustione dell’anno precedente la cui bonifica era stata assegnata con<br />
gara d’appalto del Comune <strong>di</strong> Falerna ad una <strong>di</strong>tta specializzata. Inoltre,<br />
IN CALABRIA<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
11<br />
nella parte anteriore rimasta integra, erano stati accumulati altri pneumatici<br />
e montagne <strong>di</strong> gomme triturate. Per scongiurare il ripetersi <strong>di</strong> incidenti<br />
analoghi a quello dell’anno prima, i militari hanno posto sotto<br />
sequestro parte del capannone incen<strong>di</strong>atosi l’anno scorso e tutto il materiale<br />
accatastato <strong>di</strong>nanzi al piazzale della <strong>di</strong>tta. Ulteriori indagini sono in<br />
corso.<br />
ITALIA 150, A COSENZA<br />
UN CONCORSO NELLE SCUOLE<br />
PER DUE BORSE DI STUDIO<br />
COSENZA. L’assessorato alle Politiche dell’educazione del Comune <strong>di</strong><br />
Cosenza ha promosso un concorso sul tema dell’Unità d’Italia, in occasione<br />
delle celebrazioni per il 150.mo anniversario, in programma nel<br />
prossimo mese <strong>di</strong> marzo. <strong>Il</strong> concorso, finalizzato all’assegnazione <strong>di</strong> due<br />
borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, è riservato agli studenti dell’ultimo anno delle scuole<br />
me<strong>di</strong>e superiori e agli studenti delle terze classi delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori.<br />
Le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono intitolate alla memoria <strong>di</strong> Renata Gan<strong>di</strong>ni,<br />
signora milanese nata nel capoluogo lombardo il 23 <strong>di</strong>cembre del 1916,<br />
ma <strong>di</strong>ventata cosentina a tutti gli effetti quando, dopo essere arrivata a<br />
Cosenza a cavallo tra la fine degli anni ‘30 e l’inizio dei ‘40, sposò l’avvocato<br />
Armando Tocci, uno dei civilisti più noti e apprezzati della città,<br />
fratello <strong>di</strong> Samuele Tocci, anch’egli molto conosciuto nel foro cosentino.<br />
Scomparsa il 15 agosto del 2008, la signora Renata Gan<strong>di</strong>ni ha sempre<br />
vissuto a Cosenza, de<strong>di</strong>candosi amorevolmente alle cure della sua famiglia,<br />
senza recidere, però, il legame con la terra d’origine e le sue tra<strong>di</strong>zioni.<br />
“L’intitolazione da parte dell’Amministrazione comunale delle<br />
borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del concorso sul tema dell’Unità d’Italia a Renata<br />
Gan<strong>di</strong>ni - ha sottolineato l’Assessore alle politiche dell’educazione<br />
Franco Napoli che è anche coor<strong>di</strong>natore del comitato per le celebrazioni<br />
- vuole essere un riconoscimento ad una persona <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> virtù che, pur<br />
provenendo da un contesto completamente <strong>di</strong>verso da quello calabrese,<br />
è riuscita ad integrarsi a meraviglia nella nostra città senza per questo perdere<br />
<strong>di</strong> vista l’attaccamento alla sua Milano. L’esempio <strong>di</strong> Renata<br />
Gan<strong>di</strong>ni meritava <strong>di</strong> essere ad<strong>di</strong>tato alle nuove generazioni, in un<br />
momento storico particolare, contrassegnato da spinte secessioniste,<br />
soprattutto per riaffermare con forza i valori dell’Unità d’Italia”.<br />
L’Amministrazione comunale ha sposato e fatto proprio il progetto sulle<br />
borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presentato dal figlio della signora Gan<strong>di</strong>ni, l’avvocato<br />
Ennio Clau<strong>di</strong>o Tocci, apprezzato avvocato civilista del foro <strong>di</strong> Cosenza.<br />
E sarà grazie alla generosità dell’avvocato Tocci, che ha messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
l’importo <strong>di</strong> 1.500 euro per le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, che alcuni studenti<br />
cosentini potranno essere premiati. 1.000 euro andranno al miglior elaborato<br />
scritto e 500 euro al miglior elaborato grafico. Alla selezione per<br />
il miglior elaborato scritto sull’Unità d’Italia potranno partecipare gli studenti<br />
dell’ultimo anno delle scuole me<strong>di</strong>e superiori. A quella per il<br />
miglior elaborato grafico, gli studenti delle terze classi delle scuole me<strong>di</strong>e<br />
inferiori. Ciascuna scuola che aderirà all’iniziativa dovrà, attraverso una<br />
selezione interna, in<strong>di</strong>viduare tre elaborati e farli pervenire, a mezzo raccomandata<br />
A/R, entro e non oltre le ore 13,00 del prossimo 18 marzo, al<br />
servizio Pubblica Istruzione del Comune <strong>di</strong> Cosenza, in Vico S.<br />
Tommaso. <strong>Il</strong> regolamento del concorso con le modalità <strong>di</strong> partecipazione<br />
è consultabile sulla home page del sito Internet del Comune all’in<strong>di</strong>rizzo:<br />
www.comune.cosenza.it. I vincitori saranno premiati nel corso <strong>di</strong><br />
una manifestazione che si svolgerà al Teatro “Alfonso Rendano”.
IL GIORNALE 12 DI CALABRIA CATANZARO venerdì 18 febbraio 2011<br />
COMUNE, CONFERENZA<br />
DEI CAPIGRUPPO:<br />
CONFERMATA<br />
LA CONVOCAZIONE<br />
<strong>DEL</strong> CONSIGLIO<br />
CATANZARO. La conferenza dei capigruppo, presieduta dal<br />
Francesco Passafaro, ha confermato la convocazione del consiglio<br />
comunale fissata per il prossimo 28 febbraio ed in secondo<br />
appello per martedì 2 marzo. La conferenza ha preso in esame<br />
la lettera inviata alla Presidenza dalla Giunta definita – dalla<br />
maggioranza dei presenti “ un grave strappo politico – istituzionale.<br />
Questo perché - è stato sottolineato dal capogruppo<br />
Giulio Elia - è stato preso atto che i Dirigenti hanno formalmente<br />
comunicato che le pratiche sono state consegnate agli<br />
Assessori competenti, i quali, non si comprende perché, non li<br />
trasmettono alla Presidenza del Consiglio comunale”. Per il<br />
capogruppo Domenico Tallini “ Non consentire al Consiglio<br />
comunale <strong>di</strong> espletare le proprie funzioni è un grave atto politico<br />
– istituzionale in quanto abbiamo preso atto o che i Dirigenti<br />
dopo aver istruito le pratiche le hanno consegnato ai rispettivi<br />
Assessori. Una presa <strong>di</strong> posizione quella degli Assessori che mi<br />
costringerà a prendere in considerazione una iniziativa che porti<br />
allo scioglimento del Consiglio”<br />
WELFARE, I SINDACATI:<br />
“I COMUNI ATTIVINO<br />
UN CONFRONTO”<br />
CATANZARO. Le segreterie provinciali confederali <strong>di</strong> Cgil,<br />
Cisl e Uil <strong>di</strong> Catanzaro, guidate da Giuseppe Valentino,<br />
Domenico Cubello e Roberto Castagna, unitamente alle rispettive<br />
Federazioni dei Pensionati e della Funzione Pubblica, si<br />
sono riunite per esaminare la situazione della rete delle autonomie<br />
locali” in questa delicata fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei bilanci<br />
<strong>di</strong> previsione dell’anno in corso che, alla luce delle <strong>di</strong>sposizioni<br />
<strong>di</strong> finanza pubblica vedranno ridotte le risorse <strong>di</strong>sponibili<br />
per garantire i servizi ai citta<strong>di</strong>ni ed il normale funzionamento<br />
degli uffici degli Enti”. Ne dà notizia un comunicato. Cgil, Cisl<br />
e Uil, è scritto, “ in considerazione della <strong>di</strong>minuita <strong>di</strong>sponibilità<br />
dei trasferimenti centrali per effetto della riduzione continua<br />
e progressiva attuata dalle leggi finanziarie esprimono preoccupazione<br />
per il possibile effetto <strong>di</strong> taglio dei servizi <strong>di</strong> welfare<br />
municipale che rischiano in questa fase <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>fficoltà economica<br />
che vede assottigliarsi i red<strong>di</strong>ti dei pensionati e delle<br />
famiglie <strong>di</strong> avere riflessi insostenibili da parte delle popolazioni”.<br />
I sindacati confederali della provincia <strong>di</strong> Catanzaro, “consapevoli<br />
delle <strong>di</strong>fficoltà della gestione delle limitate risorse<br />
hanno richiesto da tempo - si evidenzia - momenti <strong>di</strong> confronto-concertazione<br />
nella fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei bilanci preventivi<br />
perchè insieme si possa assumere con responsabilità<br />
priorità rispetto all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> spese e costi inutili, specie<br />
della politica e per la razionalizzazione della stessa organizzazione<br />
della macchina amministrativa, anche con l’accelerazione<br />
<strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> associazionismo, tale da ridurre i costi e<br />
garantire, senza gravare ulteriormente sui citta<strong>di</strong>ni con tasse,<br />
tariffe che non possono subire aumenti e/o riduzioni quali quantitative<br />
che andrebbero a gravare sulle fasce deboli, famiglie<br />
monored<strong>di</strong>to, pensionati, non autosufficienti, fruitori <strong>di</strong> ammortizzatori<br />
sociali e <strong>di</strong>soccupati sempre più a rischio <strong>di</strong> povertà”.<br />
I sindacati chiedono pertanto ai Sindaci “<strong>di</strong> attivare momenti <strong>di</strong><br />
confronto con i sindacati <strong>di</strong>sponibili a con<strong>di</strong>videre ed assumersi<br />
la responsabilità delle scelte che comunque devono garantire<br />
il livello <strong>di</strong> welfare oggi erogato senza incidere sulla fiscalità<br />
locale peraltro insostenibile con limitati red<strong>di</strong>ti procapite delle<br />
nostre popolazioni”.<br />
COMUNE, LEDDA (SEL):<br />
“LA CITTÀ INVESTA<br />
SUL SUO RUOLO<br />
DI CAPOLUOGO DI REGIONE”<br />
CATANZARO. La città <strong>di</strong> Catanzaro “deve investire sul suo<br />
ruolo <strong>di</strong> capoluogo <strong>di</strong> regione, deve cioè essere una città competitiva<br />
investendo in servizi moderni, accessibili sia fisicamente<br />
che on - line e che abbiamo una valenza regionale. A tal<br />
proposito i principali servizi riguardano la sanità, i servizi<br />
sociali, i servizi <strong>di</strong> pubblica utilità, la formazione e la gestione<br />
dell’Amministrazione”. Lo afferma, in una nota, Quirino<br />
Ledda, esponente <strong>di</strong> Sinistra, ecologia e Libertà. “La riqualificazione<br />
urbana delle aree abbandonate, - spiega - il rinnovo<br />
degli spazi pubblici, la ricucitura delle aree periferiche al capoluogo,<br />
programmi <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti e<strong>di</strong>lizi pubblici<br />
degradati e recupero delle zone abusive a <strong>di</strong>gnità urbana sono<br />
parti <strong>di</strong> estrema importanza per l’adozione <strong>di</strong> scelte strategiche,<br />
come l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuovi programmi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />
rivolti a sod<strong>di</strong>sfare le <strong>di</strong>verse esigenze in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> alloggi inseriti che siano capaci <strong>di</strong> migliorare complessivamente<br />
la qualità urbana. Catanzaro da questo punto <strong>di</strong><br />
vista deve costruirsi un aspetto <strong>di</strong> città e <strong>di</strong> città moderna,<br />
attraente e quin<strong>di</strong> accogliente. Evitare <strong>di</strong> proseguire con le politiche<br />
urbanistiche <strong>di</strong> consumo del proprio territorio Promuovere<br />
investimenti e gestioni efficaci riguardo alla gestione dei rifiuti,<br />
<strong>di</strong> scarico degli impianti a mare <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dalle nostre<br />
coste e dalle acque. Politiche <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> sostegno dalle<br />
energie rinnovabili e <strong>di</strong> contenimento dei consumi energetici -<br />
conclude - attraverso la pianificazione urbana e i regolamenti<br />
urbanistici e gli appalti pubblici”.<br />
“NORD E SUD A 150 ANNI<br />
DALL’UNITÀ D’ITALIA”:<br />
UN CONVEGNO<br />
APALAZZO DE NOBILI<br />
CATANZARO. “Nord e Sud a 150 anni dall’unità d’Italia”.<br />
Questo il tema <strong>di</strong> un interessante convegno, tenutosi nella Sala<br />
del Palazzo De Nobili ed organizzato dall’Associazione per lo<br />
Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) e dal<br />
Comune <strong>di</strong> Catanzaro. Oltre al presidente Svimez, Adriano<br />
Giannola, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Rosario<br />
Olivo, l’assessore alla Cultura e vice sindaco Antonio Argirò,<br />
l’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, il consigliere<br />
Fondazione Banco <strong>di</strong> Napoli, Antonio Bevacqua, il <strong>di</strong>rettore<br />
della Svimez, Riccardo Padovani ed il consigliere della<br />
stessa associazione, Antonio Del Pozzo. Moderatore del convegno<br />
l’assessore comunale all’Urbanistica e consigliere Svimez,<br />
Giuseppe Soriero. Dopo l’inno <strong>di</strong> Mameli, suonato dall’orche-
venerdì 18 febbraio 2011<br />
stra dei giovani studenti dell’Istituto Al<strong>di</strong>sio – Pascoli e la<br />
proiezione <strong>di</strong> alcune pellicole de<strong>di</strong>cate all’unificazione del<br />
1861, ha preso la parola il sindaco della città, Rosario Olivo,<br />
che ha evidenziato l’importanza dei territori, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
– ha affermato – dal luogo in cui si nasce o si trovi ad operare”.<br />
La relazione principale è stata svolta dal presidente della<br />
Svimez, Adriano Giannoia, che ha fatto un excursus, ovvero<br />
una ricostruzione storica, partendo dal fati<strong>di</strong>co 1861, epoca in<br />
cui il prodotto lordo regionale non ravvisa tracce <strong>di</strong> dualismo.<br />
“Dualismo – ha sottolineato – che invece inizia a manifestarsi<br />
dopo il 1891, quando si palesa e si propaga nell’economia <strong>di</strong><br />
tutte le regioni meri<strong>di</strong>onali. Da allora si passa, in termini procapite,<br />
dal 3%, al 21%, al 43%, per culminare al 53% nel 1951”.<br />
<strong>Il</strong> relatore ha quin<strong>di</strong> fatto riferimento alla Cassa del<br />
Mezzogiorno, che, nata proprio nel 1951, ha gestito l’intervento<br />
straor<strong>di</strong>nario, in attuazione della riforma agraria del 1950 e,<br />
dal 1957, della politica <strong>di</strong> industrializzazione. Bisogna, invece,<br />
arrivare al 1973 per vedere ridotto il gap al 34%, recuperando<br />
quasi venti punti percentuali in meno <strong>di</strong> venti anni <strong>di</strong> politiche<br />
attive dell’offerta e <strong>di</strong> intesa emigrazione verso il Centro-Nord.<br />
“Con lo smantellamento della Cassa, nel 1976, come strumento<br />
tecnico in<strong>di</strong>pendente prima e la chiusura nel 1992 dell’intervento<br />
straor<strong>di</strong>nario poi – ha proseguito Giannola – il <strong>di</strong>vario è<br />
ripreso a crescere, attestandosi su un 40%, superato in questi<br />
ultimi anni, nonostante la ripresa <strong>di</strong> un significativo flusso<br />
migratorio”. <strong>Il</strong> presidente della Svimez ha poi parlato <strong>di</strong> globalizzazione:<br />
“Un fenomeno – ha evidenziato – che, grazie alla<br />
adesione all’euro e all’ingresso del mercato unico, ha spinto il<br />
Nord verso una specie <strong>di</strong> secessione, a tutto <strong>di</strong>scapito del<br />
Meri<strong>di</strong>one. È necessario, invece, che il nostro paese, ovvero<br />
Nord e Sud, procedano sulla stessa linea, proprio per evitare un<br />
mancato inserimento nel circuito internazionale. Aggiungendo<br />
anche che il Sud <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> notevoli risorse potenziali: dai giovani,<br />
al risparmio, alla ricerca”. In precedenza l’assessore regionale<br />
al bilancio, Giacomo Mancini, ha auspicato che l’intero<br />
Paese marci alla stessa velocità. In tal senso – ha evidenziato –<br />
il federalismo non rappresenta una sciagura, bensì un grande<br />
strumento per unire proprio Nord e Sud”.<br />
Mario Mirabello<br />
III EDIZIONE<br />
<strong>DEL</strong>LA MANIFESTAZIONE<br />
“…PER IL TUO CUORE”<br />
C’È ATTESA PER IL CONCERTO<br />
DI BENNATO<br />
CATANZARO. Sarà Edoardo Bennato a concludere, giorno 20<br />
febbraio alle ore 21 nel Teatro Politeama <strong>di</strong> Catanzaro, la III<br />
e<strong>di</strong>zione della manifestazione “…Per il tuo cuore”, organizzata<br />
per il terzo anno dall’A.N.M.C.O. (Associazione Nazionale<br />
Me<strong>di</strong>ci Car<strong>di</strong>ologi Ospedalieri), nella persona <strong>di</strong> Roberto<br />
Ceravolo, responsabile dell’U.O. Emo<strong>di</strong>namica e car<strong>di</strong>ologia<br />
interventistica dell’ospedale Pugliese Ciaccio e segretario<br />
nazionale dell’A.N.M.C.O., e dall’Associazione “Donne in<br />
arte”, con la collaborazione del Comune <strong>di</strong> Catanzaro e la cui<br />
<strong>di</strong>rezione artistica è stata affidata ad Antonietta Santacroce. Un<br />
artista che ha avuto il rock come valore <strong>di</strong> riferimento, come<br />
modo <strong>di</strong> vivere e che nella sua lunga carriera ha sempre avuto<br />
una decisa presa <strong>di</strong> posizione contro il Sistema, contro i gran<strong>di</strong><br />
manipolatori, i me<strong>di</strong>a, le case <strong>di</strong>scografiche che, secondo lui,<br />
non possiedono un volto né un’anima. “Un ritorno gra<strong>di</strong>to –<br />
<strong>di</strong>ce Antonietta Santacroce - quello <strong>di</strong> Edoardo Bennato a<br />
Catanzaro. La sua ultima vera presenza a Catanzaro risale a<br />
circa trenta anni fa, se si escludono gli spettacoli in cui non era<br />
il vero protagonista. <strong>Il</strong> suo concerto sarà un vero viaggio nel<br />
tempo, un grande evento che farà rivivere le emozioni che il<br />
cantante partenopeo, sin dagli inizi, ci ha regalato con le sue<br />
canzoni”. Nel suo concerto, Bennato proporrà i brani più famo-<br />
CATANZARO<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
13<br />
si del suo repertorio, tra i quali “Ogni favola è un gioco”,<br />
“L’isola che non c’è”, “Un giorno cre<strong>di</strong>”, “È stata tua la colpa”<br />
, “Cantautore” e “Sono solo canzonette”, <strong>di</strong>ventati dei classici<br />
della canzone italiana. Una serata <strong>di</strong> grande rock, per un artista<br />
che si è ispirato a gran<strong>di</strong> nomi della musica internazionale, in<br />
particolar modo da Bob Dylan, ma riuscendo a dare una<br />
impronta personale fondendo il blues con le sonorità partenopee.<br />
<strong>Il</strong> concerto <strong>di</strong> Edoardo Bennato sarà anticipato giorno 17,<br />
alle ore 18, presso la Casa delle Culture, dal convegno “Anima<br />
e cuore”, nel quale gli interventi della dottoressa Cristina<br />
Segura, docente della Cattedra <strong>di</strong> Psichiatria dell’Università<br />
degli Stu<strong>di</strong> “Magna Grecia” <strong>di</strong> Catanzaro, del dottor Arturo<br />
Puja, docente della Cattedra in Scienze <strong>di</strong>etetiche, presso la<br />
medesima Università, lo chef Antonio Abbruzzino e il dottor<br />
Ceravolo, affronteranno temi riguardanti benessere e sana alimentazione.<br />
Per sostenere la ricerca contro le malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />
basterà fare una donazione <strong>di</strong> 2 euro inviando un sms<br />
dal cellulare o chiamando da telefono fisso al numero 48545.<br />
TEATRO POLITEAMA:<br />
ANCORA UN GRANDE EVENTO<br />
INTERNAZIONALE<br />
CON “IL FLAUTO MAGICO<br />
SECONDO L’ORCHESTRA<br />
DI PIAZZA VITTORIO”<br />
CATANZARO. Ancora un grande evento internazionale al<br />
Politeama <strong>di</strong> Catanzaro dove mercoledì prossimo, 23 febbraio,<br />
andrà in scena “<strong>Il</strong> Flauto Magico secondo l’Orchestra <strong>di</strong> piazza<br />
Vittorio”, spettacolo che ha debuttato a Lione, Barcellona e<br />
Atene riscuotendo uno straor<strong>di</strong>nario successo. Nella nuova versione<br />
della formazione romana, l’opera originale è stata smontata,<br />
reinventata e rielaborata come se facesse parte <strong>di</strong> tutte le<br />
culture musicali <strong>di</strong> Piazza Vittorio, come se fosse una favola<br />
tramandata in forma orale e giunta in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi a ciascuno<br />
dei musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa<br />
<strong>di</strong> bocca in bocca, le vicende e i personaggi si sono trasformati.<br />
Anche la musica si <strong>di</strong>scosta dall’originale, e grazie<br />
agli arrangiamenti del <strong>di</strong>rettore Mario Tronco e <strong>di</strong> Leandro<br />
Piccioni, l’orchestra gioca con la partitura mozartiana attraverso<br />
suggestioni etniche e pop, richiami reggae, rock e jazz che<br />
vanno a evidenziare il carattere fortemente popolare del libretto<br />
che a sua volta attinge al repertorio tipico della comme<strong>di</strong>a<br />
dell’arte e delle fiabe tra<strong>di</strong>zionali, tra tranelli e pozioni incantate,<br />
sotterfugi e personaggi magici. La leggerezza e l’allegria <strong>di</strong><br />
questa rivisitazione, tanto libera quanto inaspettatamente fedele<br />
all’originale, danno vita a un inno carico <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> gioia <strong>di</strong><br />
vivere. <strong>Il</strong> Flauto Magico secondo l’Orchestra <strong>di</strong> Piazza Vittorio<br />
è suonato con strumenti delle varie culture musicali del mondo<br />
(cavaquinho, congas, kora, dumdum, sabar, tabla e altri) e cantato<br />
in arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof. I<br />
ruoli sono stati affidati ai cantanti in base a una somiglianza <strong>di</strong><br />
carattere o per affinità con certe esperienze vissute. Tamino e<br />
Sarastro sono le calde voci latinoamericane <strong>di</strong> Ernesto Lopez<br />
Maturell e Carlos Paz, Papageno è incarnato dal ritmo africano<br />
<strong>di</strong> El Ha<strong>di</strong>j Yeri Samb. Sylvie Lewis vestirà i panni della dolce<br />
Pamina e la versatile voce <strong>di</strong> Petra Magoni darà i colori alla<br />
Regina della Notte. <strong>Il</strong> cubano Omar Lopez Valle sarà il narratore,<br />
ovvero colui che raccoglie, come racconti che si tramandano<br />
<strong>di</strong> bocca in bocca, le versioni <strong>di</strong>verse della storia del Flauto<br />
Magico nei paesi <strong>di</strong> tutto il mondo. Sorprendenti e originali le<br />
scenografie realizzate da Lino Fiorito, fatta <strong>di</strong> acquerelli che<br />
richiamano l’idea della favola e da <strong>di</strong>dascalie <strong>di</strong>segnate su pannelli<br />
per i recitativi, come per la tecnica dei fotoromanzi.<br />
Un’atmosfera insieme magica e sognante, contrapposta al lato<br />
terreno e concreto dei musicisti, che per entrare nella parte<br />
indossano i costumi <strong>di</strong>segnati da Ortensia De Francesco.
IL GIORNALE 14 DI CALABRIA ITALIA/MONDO venerdì 18 febbraio 2011<br />
UNIONCAMERE: “NEL 2010<br />
OLTRE 72MILA IMPRESE IN PIÙ”.<br />
L’OCSE:<br />
“RALLENTA LA RIPRESA.<br />
TRA I PAESI <strong>DEL</strong> G7<br />
L’ITALIA È ULTIMA<br />
PER CRESCITA ECONOMICA”<br />
Ferruccio<br />
Dardanello<br />
ROMA. <strong>Il</strong> 2010 si è chiuso con un buon risultato per il sistema<br />
delle imprese italiane. Alla fine dell’anno, il bilancio anagrafico tra<br />
le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare<br />
un aumento <strong>di</strong> 72.530 unità, in crescita dell’1,2% rispetto<br />
all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore<br />
dal 2006 ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate<br />
pari a 410.736 unità (miglior risultato degli ultimi tre anni) e al contemporaneo<br />
rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a<br />
338.206 unità (il valore più contenuto degli ultimi quattro anni).<br />
Questi i dati <strong>di</strong> sintesi più significativi <strong>di</strong>ffusi da Unioncamere sulla<br />
base <strong>di</strong> Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità<br />
delle imprese condotta da InfoCamere. Del ritorno alla ‘normalità’della<br />
<strong>di</strong>namica impren<strong>di</strong>toriale non ha beneficiato il comparto<br />
artigiano che, nei do<strong>di</strong>ci mesi del 2010 (pur migliorando il<br />
bilancio rispetto al 2009) ha perduto circa 5mila aziende. Al 31<br />
<strong>di</strong>cembre scorso, pertanto, le imprese che risultano iscritte ai<br />
Registri delle Camere <strong>di</strong> commercio sono 6.109.217, delle quali<br />
1.470.942 (il 24,1%) artigiane. Due le tendenze <strong>di</strong> fondo che hanno<br />
determinato il risultato del 2010. Da un lato la forte crescita delle<br />
Società <strong>di</strong> capitali e delle “Altre forme” societarie (cooperative e<br />
consorzi) che insieme, con 55.400 unità, hanno inciso per più dei<br />
tre quarti (76,4%) sul saldo complessivo. Dall’altra, la tenuta delle<br />
Ditte in<strong>di</strong>viduali che, dopo un triennio <strong>di</strong> progressiva riduzione<br />
dello stock, lo scorso anno sono tornate a crescere realizzando un<br />
saldo positivo per oltre 13mila unità, pari al 18,4% dell’intero saldo<br />
annuale. “Tra gli italiani -ha detto il presidente <strong>di</strong> Unioncamere,<br />
Ferruccio Dardanello - c’è voglia <strong>di</strong> fare, c’è voglia <strong>di</strong> scommettere<br />
su sé stessi per realizzare quel benessere che è stato così duramente<br />
minacciato dalla crisi. Un obiettivo che si persegue sempre<br />
più contando sulle proprie competenze e le proprie abilità.<br />
Guardando al mercato e prendendo su <strong>di</strong> sé, consapevolmente, il<br />
rischio <strong>di</strong> fare impresa”. “Da questi dati - ha aggiunto Dardanello -<br />
ve<strong>di</strong>amo un Paese che ha una gran<strong>di</strong>ssima riserva <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong><br />
innovare e <strong>di</strong> affrontare il cambiamento degli scenari, per quanto<br />
<strong>di</strong>fficile e rischioso. Sono queste le forze su cui il Paese può e deve<br />
contare per rilanciarsi e dunque è fondamentale dare loro gli strumenti<br />
per crescere. L’agenda <strong>di</strong> questi neo-impren<strong>di</strong>tori è l’agenda<br />
delle famiglie, del lavoro e non può essere rinviata perchè il mondo<br />
non si ferma per aspettarci. Le imprese chiedono alla politica risposte<br />
concrete per sostenere e facilitare le loro attività: rimuovendo<br />
gli ostacoli burocratici che ancora le imbrigliano, riformando la<br />
giustizia civile, rilanciando l’ammodernamento delle infrastrutture<br />
e della pubblica amministrazione, investendo sulla formazione”. <strong>Il</strong><br />
saldo complessivo realizzato nel 2010, oltre a riportare la <strong>di</strong>namica<br />
della vitalità impren<strong>di</strong>toriale italiana ai livelli del 2006, segna un<br />
marcato punto <strong>di</strong> svolta rispetto all’ultimo quinquennio, durante il<br />
quale i sal<strong>di</strong> si erano andati progressivamente riducendo <strong>di</strong> entità.<br />
Dopo il picco del 2004, quando il sistema delle imprese crebbe <strong>di</strong><br />
quasi 105mila unità, in tutti gli anni successivi i bilanci tra iscrizioni<br />
e cessazioni si erano, infatti, progressivamente ridotti fino al<br />
record <strong>di</strong> sole 17.385 imprese in più fatto registrare nel 2009.<br />
Rispetto al quadro complessivo, la <strong>di</strong>namica dell’artigianato ha<br />
seguito un profilo simile, con sal<strong>di</strong> in progressiva riduzione dal<br />
2004 (con l’unica eccezione del 2007). Nel complesso, però, il<br />
comparto segnala <strong>di</strong>fficoltà più marcate della me<strong>di</strong>a delle imprese<br />
e ciò per il peso che la crisi ha avuto su settori-chiave dell’artigianato,<br />
quali le costruzioni e l’industria manifatturiera. Ciò ha portato<br />
il saldo degli ultimi due anni a scendere ad<strong>di</strong>rittura in campo<br />
negativo: nel 2009 per 15.914 unità e nel 2010 per 5.064 unità, con<br />
un’attenuazione che fa sperare in un ulteriore recupero nei prossimi<br />
mesi. Guardando ai flussi delle iscrizioni e delle cessazioni (le<br />
determinanti alla base del saldo), il 2010 si conferma come un anno<br />
davvero <strong>di</strong>verso da tutti i precedenti dal momento che, per la prima<br />
volta dal 2003, i due in<strong>di</strong>catori seguono <strong>di</strong>rezioni opposte. In particolare,<br />
mentre le prime tornano ad aumentare dopo un biennio <strong>di</strong><br />
ripetute contrazioni, le seconde accentuano la tendenza alla riduzione<br />
avviata dal 2007 (quando si toccò un massimo <strong>di</strong> oltre<br />
390mila chiusure). In definitiva, lo slancio all’espansione della<br />
base impren<strong>di</strong>toriale registrato nel 2010 appare frutto <strong>di</strong> una ritrovata<br />
volontà degli italiani a ricercare nell’impresa e nel mercato la<br />
risposta ai propri progetti <strong>di</strong> vita, sia attraverso l’avvio <strong>di</strong> nuove<br />
attività, sia impegnandosi a mantenere in vita quelle esistenti. In<br />
termini assoluti, il contributo più rilevante al saldo annuale viene<br />
ancora una volta dalla crescita delle Società <strong>di</strong> capitali: 50.509 le<br />
aziende in più, pari al 69,6% del saldo complessivo. Accanto a questo<br />
che è un ormai fenomeno <strong>di</strong> lungo periodo - in virtù del quale<br />
il tessuto impren<strong>di</strong>toriale nazionale si va progressivamente rimodellando<br />
su forme d’impresa più articolate e adatte a competere sui<br />
nuovi mercati - è da segnalare l’inversione <strong>di</strong> tendenza nel saldo<br />
delle Ditte in<strong>di</strong>viduali del 2010. Dopo un quinquennio <strong>di</strong> continua<br />
e sostenuta riduzione <strong>di</strong> questa componente dell’impren<strong>di</strong>torialità -<br />
avvenuta a <strong>di</strong>spetto della contemporanea spinta positiva dell’impren<strong>di</strong>toria<br />
immigrata - nei do<strong>di</strong>ci mesi dello scorso anno i piccoli<br />
e piccolissimi alfieri del lavoro autonomo hanno ripreso a crescere,<br />
contribuendo all’espansione della base impren<strong>di</strong>toriale per<br />
13.291 unità. Resta da notare che il ritorno alla crescita <strong>di</strong> questa<br />
forma giuri<strong>di</strong>ca è interamente spiegato dalla componente delle<br />
imprese aperte da impren<strong>di</strong>tori immigrati, cresciuta nel 2010 <strong>di</strong><br />
oltre 15mila unità. In definitiva, considerando l’insieme delle<br />
forme giuri<strong>di</strong>che, il contributo delle imprese <strong>di</strong> immigrati rappresenta<br />
una quota pari al 21,3% del saldo annuale complessivo.<br />
Mentre le imprese artigiane sono pienamente coinvolte nel processo<br />
<strong>di</strong> rafforzamento legato alla crescita delle Società <strong>di</strong> capitale<br />
(l’unico vero saldo positivo artigiano nel 2010 si realizza in questa<br />
forma giuri<strong>di</strong>ca, con 2.546 imprese <strong>di</strong> capitali artigiane in più), non<br />
altrettanto si può <strong>di</strong>re delle Ditte in<strong>di</strong>viduali. Lo scorso anno, infatti,<br />
queste ultime nell’artigianato si sono ridotte <strong>di</strong> ulteriori 4.475<br />
unità. In termini strutturali, alla fine del 2010 più della metà delle<br />
imprese italiane (il 55,3%) è ancora costituito da Ditte in<strong>di</strong>viduali.<br />
In otto anni hanno conosciuto un decremento dello stock pari al<br />
6,9%, mentre la loro incidenza sul totale delle imprese registrate è<br />
<strong>di</strong>minuito <strong>di</strong> 3,3 punti percentuali, scendendo dal valore del 58,6%<br />
nel 2003, a quello del 55,3% del 2010. All’interno delle imprese<br />
che adottano la forma societaria, le Società <strong>di</strong> persone sono da<br />
almeno due decenni in declino sia in termini assoluti che relativi.<br />
In 7 anni il loro decremento è stato pari al 4,7%, mentre il loro peso<br />
percentuale sul totale delle imprese è <strong>di</strong>minuito <strong>di</strong> 1,6 punti percentuali.<br />
Molto marcato risulta l’incremento delle Società <strong>di</strong> capitali<br />
e delle “Altre forme” societarie che, insieme, negli ultimi sette<br />
anni hanno conosciuto un incremento pari al 28,6%, mentre il loro<br />
peso percentuale è cresciuto <strong>di</strong> cinque punti. La crescita del 2010<br />
si è localizzata in modo più accentuato nel Centro e nel Sud. Le due<br />
circoscrizioni, a fronte <strong>di</strong> uno stock delle proprie imprese che ad
venerdì 18 febbraio 2011<br />
inizio 2010 era pari al 54% <strong>di</strong> tutte le imprese italiane, hanno infatti<br />
determinato il 62,8% della crescita totale dell’anno. In termini<br />
assoluti, la circoscrizione che ha dato il maggior contributo (24.848<br />
unità in più) al saldo positivo delle imprese è stata quella del Sud e<br />
Isole. Seguono il Centro (+ 20.702 imprese), il Nord-Ovest<br />
(+19.226) e il Nord-Est (+7.754). Intanto nel quarto trimestre del<br />
2010 la crescita del Pil nell’area Ocse è stata dello 0,4% rispetto al<br />
precedente trimestre, quando però l’aumento era stato dello 0,6%.<br />
L’analisi delle principali economie mostra scenari <strong>di</strong>scordanti: al<br />
calo dello 0,3% del Pil, registrato in Giappone e dello 0,5% in Gran<br />
Bretagna, si contrappone l’accelerazione degli Stati Uniti (+0,8%<br />
rispetto allo 0,6% del terzo trimestre). Rallenta la crescita in<br />
Germania (+0,4%) e in Italia (+0,1%).Nell’Eurozona la crescita è<br />
stata pari allo 0,2% (0,5% nel terzo trimestre). Rispetto allo stesso<br />
periodo del 2009, la crescita nel quarto trimestre nell’area Ocse si<br />
attesta al 2,7% (+3,2% nel terzo trimestre). Nel G7, la crescita più<br />
alta è quella registrata in Germania (+4,0%) e la più bassa in Italia<br />
(+1,3%). Per l’intero 2010 la crescita del Pil nell’area Ocse è stata<br />
pari al 2,9% (+3,5% nel 2009).<br />
FLI, NUOVO ADDIO AL SENATO:<br />
PONTONE AL PDL.<br />
BOCCHINO CONVOCA<br />
LA PRIMA SEGRETERIA<br />
POLITICA<br />
ITALIA/MONDO<br />
Franco<br />
Pontone<br />
ROMA. Dopo Giuseppe Menar<strong>di</strong>, anche il senatore Franco<br />
Pontone è in procinto <strong>di</strong> lasciare il gruppo <strong>di</strong> Futuro e libertà. La<br />
decisione, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, è presa.<br />
L’ex amministratore <strong>di</strong> An, da tempo in “sofferenza” in Fli, non<br />
solo sta per formalizzare il suo ad<strong>di</strong>o al gruppo nel giro <strong>di</strong> poche<br />
ore, anche se gli è stato chiesto un rinvio <strong>di</strong> qualche giorno, ma<br />
avrebbe deciso <strong>di</strong> tornare al gruppo del Popolo della libertà. <strong>Il</strong> mattino<br />
a palazzo Madama non ha insomma l’oro in bocca per i senatori<br />
futuristi che vedono sempre più a rischio la sopravvivenza del<br />
gruppo. E se anche la notizia <strong>di</strong> un incontro tra il presidente della<br />
commissione Finanze Mario Baldassarri e Gianfranco Fini rappresenta<br />
già qualcosa rispetto all’assenza <strong>di</strong> comunicazioni post-<br />
Assemblea costituente, l’esito del colloquio non sembra aver schiarito<br />
le idee a chi non sa se sentirsi lasciato a se stesso o tenuto ad<br />
adeguarsi ad una linea che pare essere decisa una volta per tutte.<br />
Nel “transatlantico” del palazzo peraltro quasi deserto dopo una<br />
seduta de<strong>di</strong>cata ad un’interrogazione sui licei musicali, chi ha parlato<br />
con Baldassarri riferisce <strong>di</strong> un incontro con il presidente della<br />
Camera in cui Fini avrebbe manifestato la determinazione totale a<br />
proseguire lungo la strada intrapresa: quello che dovevo <strong>di</strong>re l’ho<br />
detto a Milano, sarebbe stato il succo del <strong>di</strong>scorso. La linea è questa<br />
e non cambia. Quanto alle nomine, il presidente avrebbe fatto<br />
capire che il tira e molla e le beghe tra i possibili numeri 2 del partito<br />
erano arrivati ad un livello non più tollerabile. A questo punto,<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
15<br />
al Senato, da un lato è aperta la “caccia grossa” al finiano arrabbiato<br />
e/o abbandonato; dall’altra, spiega un senatore, chi non se la<br />
sente <strong>di</strong> buttare a mare l’esperienza maturata in questi anni, sta stu<strong>di</strong>ando<br />
la praticabilità <strong>di</strong> un gruppo del Nuovo polo per l’Italia<br />
insieme ai centristi, Api, Mpa. Al momento, nessuno parrebbe<br />
intenzionato a tornare, puramente e semplicemente, nel Pdl. Nel<br />
frattempo però il vicepresidente <strong>di</strong> Fli Italo Bocchino ha convocato<br />
per venerdì 18 febbraio alle 13, presso la Sala Poli <strong>di</strong> Palazzo<br />
Marini (via Poli, 13), la prima riunione della segreteria politica<br />
nazionale, composta da membri non parlamentari, in<strong>di</strong>cati durante<br />
l’Assemblea Costituente <strong>di</strong> Milano. Dal canto suo Adolfo Urso ha<br />
smentito quanto riportato da alcuni quoti<strong>di</strong>ani. “Come noto a tutti<br />
i giornalisti che lo hanno ripetutamente contattato, Adolfo Urso in<br />
questi ultimi giorni non ha espresso alcun commento né rilasciata<br />
alcuna <strong>di</strong>chiarazione alla stampa. Ogni frase a lui attribuita risulta<br />
pertanto del tutto priva <strong>di</strong> ogni fondamento”, riferisce l’ufficio<br />
stampa del deputato <strong>di</strong> Fli. In un articolo comparso sul “Corriere<br />
della sera” si parla <strong>di</strong> un Urso tormentato dal “cinismo <strong>di</strong><br />
Gianfranco”. “Perché io - avrebbe confidato secondo il quoti<strong>di</strong>ano<br />
milanese — ho dato tutto e messo tutto in gioco. Persino in famiglia,<br />
dove c’era chi non con<strong>di</strong>videva la mia scelta”. “Non entrerò<br />
in Fli al Senato, né in un eventuale gruppo del Nuovo polo a palazzo<br />
Madama”, <strong>di</strong>ce all’ADNKRONOS Adriana Poli Bortone, leader<br />
<strong>di</strong> Io Sud, che mostra una certa delusione rispetto al percorso<br />
imboccato dai futuristi: “Sono stata a Mirabello e a Bastia Umbra.<br />
Mi hanno anche invitata all’Assemblea costituente <strong>di</strong> Milano, dove<br />
ho mandato un messaggio. <strong>Il</strong> problema - prosegue - è che io ho la<br />
mia idea <strong>di</strong> partito per il Sud. Se qualcuno vuole confrontarsi e mettere<br />
insieme delle idee, ne possiamo parlare”. “<strong>Il</strong> Nuovo polo <strong>di</strong> per<br />
sé, senza sapere per cosa e con chi, sinceramente, dopo un anno <strong>di</strong><br />
attenzione verso <strong>di</strong> loro, adesso non ne vedo le ragioni. E poi - continua<br />
- non è chiaro cosa stanno <strong>di</strong>segnando, né chi ne sarà il condottiero,<br />
né se è solo un contenitore in vista delle elezioni. Le quali,<br />
peraltro, mi paiono una prospettiva più lontana”. Per Sofia Ventura,<br />
docente in Scienza politica all’Università <strong>di</strong> Bologna e autrice del<br />
j’accuse contro le veline pubblicato sul web-magazine <strong>di</strong> “Fare<br />
Futuro”, “Fini dovrebbe valutare i pro e contro della sua scelta <strong>di</strong><br />
restare alla Camera. Conservando la presidenza ne risente la sua<br />
leadership e questo pregiu<strong>di</strong>ca il suo progetto politico proprio nella<br />
fase nascente”. La Ventura riba<strong>di</strong>sce l’invito a Fini a <strong>di</strong>mettersi da<br />
presidente della Camera per riprendere in mano le re<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Futuro<br />
e libertà, soprattutto ora, dopo le <strong>di</strong>visioni emerse a Milano.<br />
“Capisco che la presidenza della Camera - <strong>di</strong>ce Ventura<br />
all’ADNKRONOS - è una posizione <strong>di</strong> potere, ma mi chiedo se<br />
non sia più importante sul piano dell’effetto sull’opinione pubblica<br />
muoversi liberamente da deputato semplice e leader effettivo <strong>di</strong> Fli,<br />
presentandosi anche in tv come sta facendo Casini. Libero dai lacci<br />
e lacciuoli della terza carica dello Stato, Fini potrebbe consolidare<br />
pienamente la sua leadership e risolvere più facilmente i conflitti<br />
nati dentro Fli in questi mesi”. La “verità”, avverte, è “che non<br />
riesce a convincere che il suo progetto politico è vincente”.<br />
“Certamente - spiega - a Milano Fini ha preso delle decisioni<br />
importanti e coraggiose come quella <strong>di</strong> nominare un laico vero<br />
come Della Vedova capogruppo del partito”. Ma non basta: deve<br />
lasciare lo scranno più alto <strong>di</strong> Montecitorio e “occuparsi in prima<br />
persona del suo nuovo soggetto politico”. Ora Fini ne perde in<br />
“efficacia politica”.<br />
PATTI LATERANENSI:<br />
NON CI SARÀ<br />
UN FACCIA A FACCIA<br />
BERLUSCONI-BERTONE<br />
ROMA. Non è previsto nessun incontro faccia a faccia tra il premier<br />
Silvio Berlusconi e il segretario <strong>di</strong> Stato Vaticano, car<strong>di</strong>nale<br />
Tarcisio Bertone, domani durante le celebrazioni per i Patti<br />
Lateranensi, che si svolgeranno all’Ambasciata italiana presso la<br />
Santa Sede. È quanto confermano all’ADNKRONOS autorevoli
IL GIORNALE 16 DI CALABRIA ITALIA/MONDO venerdì 18 febbraio 2011<br />
fonti che parteciperanno in prima persona alle celebrazioni, smentendo<br />
così una falsa notizia che viene da più parti ripetuta.<br />
L’incontro, assicurano le stesse fonti, è collegiale e avverrà, quin<strong>di</strong>,<br />
fra le due delegazioni composte rispettivamente, da parte del<br />
governo italiano, dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e<br />
dai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Letta e Bonaiuti,<br />
dal ministro degli Esteri Frattini, dal ministro dell’Economia<br />
Tremonti, nonché da altri esponenti dell’esecutivo; da parte della<br />
Santa Sede, dal Segretario <strong>di</strong> Stato, Car<strong>di</strong>nale Tarcisio Bertone, dal<br />
presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Car<strong>di</strong>nale Angelo<br />
Bagnasco e dal Car<strong>di</strong>nale Attilio Nicora. Faranno parte delle delegazioni<br />
anche i più stretti collaboratori dei due istituzioni, del<br />
governo italiano e della Santa Sede. L’incontro avverrà nella prima<br />
mezz’ora <strong>di</strong> colloqui. Successivamente ci sarà la consueta riunione<br />
allargata alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio<br />
Napolitano, del presidente del Senato Renato Schifani, del presidente<br />
della Camera Gianfranco Fini, del presidente della Corte<br />
costituzionale con altri collaboratori. I temi dei colloqui riguardano,<br />
come sempre, la realizzazione piena dell’accordo del 1984,<br />
alcune questioni relative ai rapporti con la Santa Sede e lo Stato<br />
della Città del Vaticano e anche, a quanto si apprende, alcuni temi<br />
<strong>di</strong> legislazione italiana che interessano da vicino la vita della<br />
Chiesa, dalla scuola alla famiglia, dalla tutela della vita ai <strong>di</strong>ritti<br />
umani, ai simboli religiosi. Inoltre, al centro dei colloqui, anche le<br />
celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, la libertà religiosa e<br />
la situazione dei cristiani nel mondo. Per quanto riguarda presunti<br />
problemi politico-<strong>di</strong>plomatici all’interno della Santa Sede del<br />
Segretario <strong>di</strong> Stato Vaticano, Card. Tarcisio Bertone, evidenziati da<br />
articoli <strong>di</strong> stampa, fonti vaticane, fanno notare come lo stesso<br />
Segretario <strong>di</strong> Stato abbia avuto un lungo e cor<strong>di</strong>ale colloquio con il<br />
Card. Angelo Bagnasco il 15 febbraio scorso. Mentre con<br />
Monsignor Ganswein intrattiene frequenti rapporti telefonici e personali,<br />
in particolare il lunedì quando si reca in u<strong>di</strong>enza dal Papa,<br />
improntati a cor<strong>di</strong>alità e stima reciproca.<br />
VENDOLA LANCIA LA BINDI<br />
A LEADER DI UNA COALIZIONE<br />
ALLARGATA<br />
Rosy<br />
Bin<strong>di</strong><br />
ROMA. Una donna<br />
alla guida della<br />
coalizione anti-<br />
Berlusconi? Pier<br />
Luigi Bersani invita<br />
alla prudenza e a<br />
non precorrere i<br />
tempi. “Facciamo<br />
un passo alla volta -<br />
ha <strong>di</strong>chiarato il leader<br />
del Pd, rispondendoin<strong>di</strong>rettamente<br />
alla proposta<br />
fatta oggi da Nichi<br />
Vendola su “La<br />
Repubblica” <strong>di</strong><br />
mettere come can<strong>di</strong>dato<br />
premier <strong>di</strong><br />
una grande alleanza,<br />
Rosy Bin<strong>di</strong> - c’è<br />
bisogno <strong>di</strong> una fase<br />
<strong>di</strong> ricostruzione e<br />
quin<strong>di</strong> ci vuole una<br />
grande alleanza a partire dalle forze <strong>di</strong> opposizione”. “L’ho definita<br />
una coalizione per ricostruire, per fare le riforme repubblicane e<br />
un grande patto sociale. Lì dentro, a seguito <strong>di</strong> questa intenzione,<br />
<strong>di</strong>scuteremo <strong>di</strong> tutto. Cerchiamo <strong>di</strong> capire quale è la priorità - ha<br />
continuato il segretario del Pd - che è prendere in mano i problemi<br />
del Paese”. “Tutto il resto viene dopo, ora siamo nella fase in cui<br />
dobbiamo <strong>di</strong>rimere il punto uno: an<strong>di</strong>amo a votare o no? Io <strong>di</strong>co sì<br />
e se ci an<strong>di</strong>amo, come ci an<strong>di</strong>amo? Io propongo un’alleanza vasta<br />
su un progetto <strong>di</strong> ricostruzione. Data una risposta a queste due esigenze<br />
- ha concluso Bersani - <strong>di</strong>scuteremo su chi possa meglio<br />
interpretare questa battaglia. Non mettiamo il carro davanti ai<br />
buoi”. Rosy Bin<strong>di</strong> considera quello <strong>di</strong> Vendola “un passo avanti<br />
positivo, che apprezziamo come un contributo utile per allargare il<br />
confronto e costruire un’intesa cre<strong>di</strong>bile tra tutte le forze <strong>di</strong> opposizione”<br />
e lo ringrazia “per le parole <strong>di</strong> stima” anche se, <strong>di</strong>ce, “noi<br />
dobbiamo ripartire dalla politica, senza con<strong>di</strong>zionare il nostro confronto<br />
con nomi e can<strong>di</strong>dature”. Vendola da parte sua, <strong>di</strong> fronte all’<br />
“epilogo farsesco del berlusconismo”, non si sottrae alla responsabilità<br />
<strong>di</strong> traghettare il Paese verso le elezioni e conferma <strong>di</strong> aver<br />
“preso molto sul serio lo spirito <strong>di</strong> chi propone una coalizione allargata”,<br />
che lui vedrebbe volentieri guidata da Rosy Bin<strong>di</strong>. Insieme<br />
a Gianfranco Fini il tempo necessario per fare due o tre leggi in<strong>di</strong>spensabili<br />
per andare a votare e poi ognun per sé, a coltivare il proprio<br />
progetto politico e <strong>di</strong> governo, è il ragionamento del presidente<br />
<strong>di</strong> Sinistra Ecologia e Libertà. “Credo - ha <strong>di</strong>chiarato Vendola<br />
all’ADNKRONOS - che siamo dentro ad un epilogo farsesco della<br />
stagione berlusconiana. Siamo davanti al tentativo <strong>di</strong> cancellare la<br />
realtà, <strong>di</strong> costruire una cortina fumogena che impe<strong>di</strong>sca <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere<br />
dei danni che Berlusconi fa all’Italia, ogni ora che passa, restando<br />
a Palazzo Chigi. Parlo del danno all’immagine internazionale<br />
del Paese, nel giorno in cui tutti i notiziari del mondo sparano in<br />
apertura la notizia incre<strong>di</strong>bile e senza precedenti <strong>di</strong> un premier che<br />
resta al suo posto nonostante il rinvio a giu<strong>di</strong>zio su ipotesi <strong>di</strong> reato<br />
infamanti”. <strong>Il</strong> comportamento personale del premier e della maggioranza,<br />
che ha fatto quadrato gridando al “golpe giu<strong>di</strong>ziario” è,<br />
secondo Vendola, “l’espressione <strong>di</strong> un ceto politico privo <strong>di</strong> qualunque<br />
scrupolo, terrorizzato dall’idea <strong>di</strong> doversi confrontare con il<br />
Paese, con le sue domande e con la severità <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio popolare<br />
che chiede una svolta e il riscatto democratico”. La sua proposta<br />
<strong>di</strong> can<strong>di</strong>dare la vice presidente della Camera alla guida <strong>di</strong> una coalizione<br />
allargata ha spiazzato i vertici del Nazareno? “Io non intendevo<br />
spiazzare nessuno - ha assicurato Vendola - ma essere conseguente<br />
con un ragionamento: se la coalizione <strong>di</strong> cui si teorizza la<br />
necessità è quella che deve affrontare l’emergenza democratica, la<br />
riscrittura delle regole che consentano all’Italia <strong>di</strong> essere un Paese<br />
normale, mi riferisco alla legge elettorale, al conflitto <strong>di</strong> interessi,<br />
pluralismo del sistema informativo, allora occorre costruire una<br />
coalizione che abbia nella sua leadership questo profilo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<br />
democratica”. “Quello che non si può fare - ha obiettato il presidente<br />
<strong>di</strong> Sel riferendosi all’ipotesi <strong>di</strong> affidare le re<strong>di</strong>ni della “grande<br />
coalizione” a Mario Monti o a Luca Cordero <strong>di</strong> Montezemolo -<br />
è delineare l’identikit <strong>di</strong> economisti <strong>di</strong> scuola liberista o <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori<br />
presentandoli come adeguati a condurre questa fase transitoria.<br />
È necessario evitare pasticci e confusione. Per me è assolutamente<br />
improponibile qualunque identikit che corrisponda ad un’idea<br />
<strong>di</strong> politica economico-sociale che è proprio il contrario <strong>di</strong> ciò<br />
<strong>di</strong> cui ha bisogno l’Italia”. “Io apro una porta - ha aggiunto Vendola<br />
- prendo sul serio lo spirito <strong>di</strong> chi propone una coalizione larga per<br />
traghettare il Paese verso il post berlusconismo, rimuovere le<br />
macerie e seppellire il cadavere della II Repubblica. Ma attenzione:<br />
dopo aver risposto all’emergenza, per ricostruire una democrazia<br />
piena è necessario che ciascuno faccia il proprio mestiere. <strong>Il</strong><br />
mestiere che voglio fare io si chiama centrosinistra ed è incompatibile<br />
con il mestiere che vuole fare Gianfranco Fini, che si chiama<br />
centrodestra. Con tutto il rispetto che ho per Gianfranco Fini - ha<br />
concluso il presidente <strong>di</strong> Sel - penso tuttavia che quanto prima mettiamo<br />
in competizione le nostre alternative e piattaforme programmatiche,<br />
tanto meglio sarà per il Paese”. Imme<strong>di</strong>ata la reazione del<br />
Pdl. “Veltroni e Vendola lo <strong>di</strong>cono chiaramente, per il Pd è la linea<br />
politica, per Fli è l’obiettivo vero anche se malamente nascosto, e<br />
Casini punta a essere incoronato. Ma ormai è chiara la preparazione<br />
<strong>di</strong> una “armatina Brancaleone” con dentro tutto e il contrario <strong>di</strong><br />
tutto” afferma il portavoce Daniele Capezzone. <strong>Il</strong> ministro delle<br />
Infrastrutture, Altero Matteoli, dà “atto a Vendola <strong>di</strong> parlar chiaro,<br />
sconcerta invece il silenzio <strong>di</strong> Fli. È sconcertante come coloro che<br />
provengono da An possano con<strong>di</strong>videre un’alleanza da presentare<br />
agli elettori con la sinistra estrema, all’indomani <strong>di</strong> un congresso<br />
che ha riconfermato la collocazione <strong>di</strong> Fli nel centrodestra”.
venerdì 18 febbraio 2011<br />
LIBIA, IN PIAZZA<br />
PER IL “GIORNO<br />
<strong>DEL</strong>LA COLLERA”<br />
Muhammar<br />
Ghedda<strong>di</strong><br />
ITALIA/MONDO<br />
TRIPOLI. È alta la tensione<br />
in Libia dove ieri<br />
l’opposizione è scesa in<br />
piazza per il “giorno<br />
della collera” contro il<br />
colonnello Muhammar<br />
Gheddafi, al potere da<br />
oltre 40 anni. Nuove<br />
manifestazioni sono in<br />
corso a Tripoli e<br />
Bengasi. Un primo corteo<br />
è partito dalla zona<br />
<strong>di</strong> Suq al-Hout e si <strong>di</strong>rige<br />
verso al-Darih, nella<br />
capitale libica. A<br />
Bengasi invece è in<br />
corso un sit-in degli<br />
avvocati libici davanti<br />
al tribunale della città.<br />
“<strong>Il</strong> giorno della collera”,<br />
organizzato attra-<br />
verso i social network, cade nel giorno dell’anniversario della strage<br />
<strong>di</strong> Bengasi del 2006, quando una folla inferocita assaltò il consolato<br />
italiano per la questione delle vignette contro il Profeta.<br />
Manifestazioni dell’opposizione dovrebbero tenersi in tutto il<br />
paese sulla scia della rivolte popolari che hanno già provocato un<br />
cambio ai vertici dei governi egiziano e tunisino. Uno dei centri<br />
della protesta sarà proprio Bengasi, città dell’est, teatro <strong>di</strong> un massacro<br />
nel 1996 nel carcere <strong>di</strong> Abu Selim, quando furono massacrati<br />
centinaia <strong>di</strong> oppositori. Ieri nella città si sono già registrati violenti<br />
scontri tra manifestanti e forze <strong>di</strong> sicurezza, che secondo alcuni<br />
attivisti hanno provocato due morti e 38 feriti. A Baida la polizia<br />
ha eseguito <strong>di</strong>versi arresti tra i giovani considerati gli organizzatori<br />
della protesta. Alcuni siti d’opposizioni e ong libiche hanno<br />
denunciato che negli scontri tra polizia e manifestanti sono rimaste<br />
uccise 4 persone. Altri ancora parlano <strong>di</strong> 6 morti. <strong>Il</strong> rischio <strong>di</strong> un<br />
nuovo bagno <strong>di</strong> sangue appare alto, come ha anche rimarcato il leader<br />
dell’opposizione libica in esilio, il colonnello Khalifa Haftar,<br />
che in au<strong>di</strong>omessaggio via internet ha invitato gli agenti della polizia<br />
libica a non reprimere le manifestazioni. La situazione è molto<br />
fluida, al punto che Gheddafi, secondo in<strong>di</strong>screzioni <strong>di</strong> stampa,<br />
oggi intende scendere in piazza in segno <strong>di</strong> solidarietà con i popoli<br />
arabi. <strong>Il</strong> governo intanto sembra seguire una duplice strategia nell’affrontare<br />
la proteste. Da un lato ha allentato la pressione sui<br />
movimenti ra<strong>di</strong>cali islamici, <strong>di</strong>sponendo la scarcerazione <strong>di</strong> 110<br />
membri pentiti del Gruppo jiha<strong>di</strong>sta per la lotta islamica, dall’altro<br />
ha accentuato la repressione dei movimento politici d’opposizione.<br />
Nelle ultime ore si segnalano arresti e sparizioni, come quelli <strong>di</strong><br />
Jalal al-Kafawi e Mohammad Suhaim, tra gli organizzatori del<br />
“giorno della collera” sul web.<br />
MINISTERO <strong>DEL</strong> LAVORO:<br />
“NEL 2010 INDIVIDUATI<br />
150MILA LAVORATORI IN NERO”<br />
ROMA. Un totale <strong>di</strong> 151.907 lavoratori in nero in<strong>di</strong>viduati dagli<br />
ispettori del ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail e<br />
dell’Enpals, insieme alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza nel 2010. È questo il<br />
dato <strong>di</strong>ffuso dalla Direzione generale dall’attività ispettiva del<br />
ministero del Lavoro, durante un convegno a Roma.<br />
“Indubbiamente registriamo - ha detto a LABITALIA Paolo<br />
Pennesi, <strong>di</strong>rettore generale dell’Attività ispettiva del ministero -<br />
una rilevante crescita dei lavoratori totalmente in nero in<strong>di</strong>viduati”.<br />
“L’anno scorso - ha spiegato - ci eravamo attestati a 100mila lavo-<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
17<br />
ratori in nero trovati da questo organo ispettivo composto dal ministero,<br />
dall’Inps e dall’Inail, mentre quest’anno completata la ricognizione<br />
siamo a quota 150mila, con un incremento del 30%, considerando<br />
quest’anno anche i dati dell’attività svolta dalla Guar<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Finanza”. Secondo i dati <strong>di</strong>ffusi gli ispettori <strong>di</strong> ministero, Inps,<br />
Inail ed Enpals nel 2010 hanno visitato 262mila aziende <strong>di</strong> cui<br />
171mila, circa il 66%, trovate irregolari, con un numero <strong>di</strong> lavoratori<br />
irregolari pari a 232.854 e con un recupero <strong>di</strong> contributi e premi<br />
evasi pari a circa un miliardo e 417 milioni <strong>di</strong> euro. Secondo<br />
Pennesi quin<strong>di</strong> quello del lavoro nero “è un fenomeno che richiede<br />
priorità assoluta da parte dell’attività ispettiva, ma anche il contributo<br />
delle parti sociali. <strong>Il</strong> governo farà la sua parte mettendo<br />
anche in campo politiche promozionali per evitare il ricorso a questo<br />
fenomeno. Dall’altra parte - ha aggiunto Pennesi - noi pensiamo<br />
a 80-100mila interventi nel 2011 solo de<strong>di</strong>cati a questo aspetto<br />
del lavoro nero, rispetto ai 250mila che tra<strong>di</strong>zionalmente facciamo<br />
nell’ambito della vigilanza”. Quin<strong>di</strong> secondo Pennesi “il 30% della<br />
nostra attività sarà de<strong>di</strong>cata solo al nero e questo vuol <strong>di</strong>re accessi<br />
brevi, ma mirati per verificare la sola regolarità della manodopera,<br />
impegnata e cercare <strong>di</strong> scoprire fenomeni <strong>di</strong> lavoro totalmente<br />
sommerso”. Pennesi ha quin<strong>di</strong> riepilogato l’attività svolta nel 2010<br />
nell’ambito della vigilanza: “siamo a 250-270mila interventi da<br />
parte del ministero del Lavoro, Inps ed Inail a cui si aggiungono<br />
ben 20-30mila azioni della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, sono una mole <strong>di</strong><br />
interventi importanti, anche se sappiamo che i destinatari sono nell’or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> qualche milione <strong>di</strong> datori <strong>di</strong> lavoro”. Secondo i dati <strong>di</strong>ffusi<br />
dal ministero nel 2010 sono state riscontrate 15.907 violazioni<br />
per appalti e somministrazione illecita a fronte <strong>di</strong> 6.649 del 2009<br />
(+139%). Le violazioni in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina dello Statuto sono<br />
state 2.604 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 1.042 del 2009 (+150%). Truffa nei<br />
confronti degli Istituti previdenziali 3.316 nel 2010 a fronte <strong>di</strong><br />
2.493 del 2009 ( +33 %). Ipotesi <strong>di</strong> reato relative a evasioni contributive<br />
4.886 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 3.781 del 2009 (+ 29%). <strong>Il</strong>leciti<br />
in materia <strong>di</strong> sicurezza sul lavoro 38.357 nel 2010 a fronte <strong>di</strong><br />
26.404 del 2009 (+ 45%). Violazioni in or<strong>di</strong>ne alla tutela economica<br />
delle lavoratrici madri 1.280 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 406 del 2009<br />
(+215 %). Ipotesi <strong>di</strong> reato in or<strong>di</strong>ne alla tutela fisica delle lavoratrici<br />
madri 973 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 661 del 2009 ( + 47%). Per<br />
quanto riguarda l’importo delle somme introitate sia a titolo <strong>di</strong> sanzioni<br />
amministrative che penali, si registra un ulteriore incremento,<br />
in quanto sono stati riscossi 112.677.786 euro nel 2010 a fronte<br />
<strong>di</strong> 47.841.926 euro del 2009 (+ 135%). Anche sul fronte dell’adozione<br />
dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> sospensione dell’attività impren<strong>di</strong>toriale,<br />
si registra un rilevante incremento in quanto, sono stati adottati<br />
n. 7.651 provve<strong>di</strong>menti nel 2010 a fronte dei 4.770 del 2009 (+<br />
60%). Sostanzialmente stabile rimane invece la percentuale dei<br />
provve<strong>di</strong>menti revocati pari al 79% nel 2010 a fronte del 77% del<br />
2009.<br />
SALUTE,<br />
IL WEB COME IL MEDICO:<br />
UN ITALIANO SU TRE<br />
CERCA NOTIZIE SU INTERNET<br />
ROMA. Non solo social network. Internet affascina gli italiani<br />
anche per le informazioni che si trovano in materia <strong>di</strong> sanità. <strong>Il</strong> 34%<br />
dei nostri connazionali, infatti, nel 2010 ha cercato info in Rete su<br />
questioni <strong>di</strong> salute e assistenza. <strong>Il</strong> dato è del Censis, illustrato oggi<br />
a Roma ad un workshop sulla comunicazione online. E il dato è<br />
destinato ad aumentare, se non altro perché in Italia crescono proprio<br />
i fruitori <strong>di</strong> Internet, che nel 2009 erano il 44,4% e l’anno dopo<br />
il 48,9%. Solo su Facebook, ad esempio, sono iscritti 17 milioni <strong>di</strong><br />
italiani. La Rete ha sempre maggiore appeal, tanto che per il 12,6%<br />
dei nostri connazionali è <strong>di</strong>ventato il primo strumento <strong>di</strong> ricerca su<br />
questioni <strong>di</strong> assistenza e sanità. “<strong>Il</strong> futuro - ha commentato il ministro<br />
della Salute Ferruccio Fazio, presente al workshop - si gioca<br />
proprio su questo. Dobbiamo puntare il sistema sull’interazione<br />
citta<strong>di</strong>no-Rete”.
IL GIORNALE 18 DI CALABRIA SPORT venerdì 18 febbraio 2011<br />
CHAMPIONS, RIISE:<br />
“ILMIO UN ERRORE INCREDIBILE<br />
STO MALE PER I TIFOSI<br />
<strong>DEL</strong>LAROMA”<br />
ROMA. John Arne Riise tornerebbe in campo subito per riscattarsi e per<br />
cancellare dalla sua mente e dalla testa dei tifosi l’incre<strong>di</strong>bile errore che ha<br />
regalato l’1-3 allo Shakhtar. Dovrà aspettare, lui avrebbe giocato volentieri<br />
il secondo tempo, Ranieri lo ha lasciato negli spogliatoi e lui, a fine partita,<br />
è il primo a presentarsi davanti ai microfoni per chiedere scusa a tutti. “Ho<br />
chiesto scusa ai miei compagni e voglio chiederlo anche ai tifosi - ha <strong>di</strong>chiarato<br />
a Premium Calcio - ho fatto un errore incre<strong>di</strong>bile, ora sto malissimo, ma<br />
questo è il calcio. È normale che i tifosi ora non siano contenti, so che ce<br />
l’hanno con me, ma io sono un uomo e sono venuto da voi per <strong>di</strong>rvi che<br />
lavorerò per far cambiare opinione ai tifosi su <strong>di</strong> me. Sto bene fisicamente,<br />
ora a Donetsk sarà dura ma possiamo fare 2 gol e passare. Solo che adesso<br />
sto male e voglio solo andare a casa”. Per Riise la Roma ha comunque “giocato<br />
bene, anche nel primo tempo. Dopo il nostro gol non so cosa è successo,<br />
io ho fatto un errore incre<strong>di</strong>bile, ma adesso penso che possiamo vincere<br />
in Ucraina”. Riise spiega ai microfoni <strong>di</strong> Sky Sport che è stato Ranieri<br />
a lasciarlo fuori nella ripresa. “Io ero pronto per cambiare le cose già nel<br />
secondo tempo. Spero che i tifosi si ricor<strong>di</strong>no che io gioco sempre per dare<br />
il massimo, so che adesso ce l’hanno con me, ma lavorerò per cambiare le<br />
cose”.<br />
CALCIO, ZAMPARINI<br />
ED ILSUO PALERMO:<br />
“<strong>DEL</strong>IO ROSSI RESTA? 5 SU 10...”<br />
ROMA. “È un episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> microcriminalità, <strong>di</strong>spiace, perchè considero<br />
Palermo una delle città più sicure”. <strong>Il</strong> presidente del Palermo Maurizio<br />
Zamparini, intervenuto a Ra<strong>di</strong>o Ra<strong>di</strong>o, è tornato sull’episo<strong>di</strong>o della rapina<br />
subita dall’attaccante Abel Hernandez. “Ci sono rimasto male e anche il<br />
ragazzo, che ricor<strong>di</strong>amo ha 19 anni e si è visto puntare una pistola. Ho sentito<br />
Abel, abbiamo sdrammatizzato il tutto, l’ho sentito tranquillo. Se nel<br />
nostro paese continuerà a mancare lavoro, succederà che questo tipo <strong>di</strong> reati<br />
aumenteranno, i politici devono cominciare a pensare seriamente ai problemi<br />
dell’Italia”. Zamparini lamenta il fatto che la stampa, soprattutto quella<br />
<strong>di</strong> Torino, continua ad accostare Pastore alla Juve: “Nell’intervista <strong>di</strong> ieri li<br />
ho presi in giro perchè ho <strong>di</strong>chiarato ‘se volete Pastore datemi i vostri giocatori<br />
migliori e ho parlato dei vari Marchisio e Chiellinì. Pastore non andrà<br />
mai alla Juve, se la società bianconera è interessata deve parlarne con me<br />
non attraverso i giornali. Io ho intenzione <strong>di</strong> tenerlo a Palermo anche il prossimo<br />
anno perchè ho uno degli attacchi più forti del campionato. Quanto<br />
vale? Settanta milioni, è uno dei migliori giocatori al mondo e ci sono società<br />
che possono spendere quella cifra”. Zamparini torna sulle polemiche con<br />
il tecnico Delio Rossi: “Riba<strong>di</strong>sco che domenica non l’avevo con lui ma con<br />
i giornalisti palermitani. Certamente è da un anno che <strong>di</strong>co a Delio Rossi che<br />
deve aggiustarmi la <strong>di</strong>fesa e questo l’ho detto non solo in pubblico ma prima<br />
ancora a lui personalmente. Resta a Palermo da uno a <strong>di</strong>eci? Rispondo cinque,<br />
<strong>di</strong>pende da lui, se mi aggiusta la <strong>di</strong>fesa sicuramente”. Zamparini fa il<br />
tifo per il Napoli nella corsa per lo scudetto. “Se non subisce tanti errori arbitrali<br />
come il Palermo può farcela, del resto mi sembra che stia vivendo la<br />
stagione fortunata, come <strong>di</strong>mostra il fatto che ha vinto 3-4 partite dopo il 90’.<br />
Sarei felice se vincesse il Napoli per rompere l’egemonia delle tre gran<strong>di</strong>”.<br />
Sulla reazione <strong>di</strong> Rino Gattuso e il faccia a faccia con Joe Jordan martedì<br />
contro il Tottenham Zamparini <strong>di</strong>ce: “Fa parte del suo temperamento, lui sa<br />
che ha sbagliato. Anch’io quando giocavo nei <strong>di</strong>lettanti mi facevo espellere<br />
tante volte. Gattuso non è un violento, è una persona corretta, lo capisco<br />
anche se non lo giustifico. Non bisogna farne un demonio però è anche vero<br />
che i nostri arbitri gli permettono <strong>di</strong> tutto”. Zamparini commenta anche la<br />
sconfitta della Roma contro lo Shakhtar: “Sembrava una partita <strong>di</strong> 20 anni<br />
fa per la lentezza del gioco, mentre in Arsenal-Barcellona la velocità era<br />
doppia. La situazione societaria incide, al momento la squadra non ha il riferimento<br />
<strong>di</strong> chi comanda. hanno rifiutato il ritiro? È un momento <strong>di</strong> anarchia,<br />
ci vuole la certezza della presidenza. Se io decido che la squadra deve andare<br />
in ritiro, i giocatori non possono fare altro che andare”.<br />
CATANZARO CALCIO:<br />
OGGI L’UDIENZA<br />
PREFALLIMENTARE<br />
CATANZARO. Catanzaro sportiva, almeno quello che resta <strong>di</strong> una tifoseria<br />
delusa oltre ogni limite, attende l’esito dell’o<strong>di</strong>erna u<strong>di</strong>enza pre – fallimentare,<br />
che si terrà in camera <strong>di</strong> consiglio e che si occuperà dell’istanza<br />
presentata dalla Effecci Catanzaro. Acinque anni dalla nascita (con il ricorso<br />
al Lodo Petrucci da parte del gruppo guidato dal senatore Giancarlo<br />
Pittelli), il Tribunale riapre quin<strong>di</strong> le porte al club “giallorosso”. Vani i tanti<br />
contributi pubblici fatti pervenire al club <strong>di</strong> Via Barlaaam da Seminara attraverso<br />
l’associazione <strong>di</strong> scopo “Tribuna Gianna”, maggiore azionista, ricor<strong>di</strong>amo,<br />
della Effeccì Catanzaro, così come inconsistenti i tentativi effettuati<br />
nei confronti degli impren<strong>di</strong>tori, nessuno <strong>di</strong>sponibile ad un subentro alla<br />
gestione della società catanzarese, necessario al fine <strong>di</strong> evitare la consegna<br />
dei libri in Tribunale. Del resto, se non si è riusciti a reperire la somma <strong>di</strong><br />
trentamila euro che l’amministratore unico, Santaguida, ha cercato <strong>di</strong>speratamente<br />
sino a ieri, sarà davvero impresa ardua rinvenire qualche impren<strong>di</strong>tore<br />
o gruppo <strong>di</strong>sposto a rilevare il titolo sportivo (tra l’altro<br />
d’Interregionale) alla cifra che non dovrebbe <strong>di</strong>scostarsi molto dal milione<br />
<strong>di</strong> euro, comprendente, titolo a parte, soltanto i debiti nei confronti dei tesserati<br />
(emolumenti da maggio dello scorso anno in poi e relativi versamenti<br />
dei contributi Irpef ed Enpals). Discorsi in ogni caso rimandati tutti al dopo<br />
sentenza. Dicevamo dell’o<strong>di</strong>erna giornata, determinante per la sopravvivenza<br />
del calcio catanzarese. In mattinata, infatti, il Giu<strong>di</strong>ce Delegato nominato<br />
dal Tribunale, Song Damiani, ascolterà l’amministratore unico<br />
Santaguida (né il Pubblico Ministero, né tanto meno i cre<strong>di</strong>tori, hanno infatti<br />
avanzato istanza <strong>di</strong> fallimento), che, nell’occasione, sarà assistito dal legale<br />
della Effeccì, avv. Aldo Aloi. <strong>Il</strong> sopracitato amministratore dovrà relazionare<br />
sul materiale cartaceo prodotto, motivando, tra l’altro, la richiesta d’esercizio<br />
provvisorio per la prosecuzione dell’attività agonistica. A questo<br />
punto il Giu<strong>di</strong>ce Delegato, oltre a nominare il curatore fallimentare, che avrà<br />
il compito <strong>di</strong> gestire l’or<strong>di</strong>naria amministrazione della società, dovrà decidere<br />
la possibilità o meno per la squadra giallorossa <strong>di</strong> portare a termine il<br />
campionato in corso. Andare avanti sarebbe certamente la soluzione migliore,<br />
nel senso che, a parte il titolo sportivo, non verrebbe perso il parco giocatori,<br />
considerato che nell’attuale rosa figurano elementi giovani <strong>di</strong> un certo<br />
interesse, che, senza dubbio, tornerebbero utili per la prossima stagione agonistica,<br />
sia pure nel Torneo Interregionale, campionato al quale il Catanzaro<br />
sembra destinato, una volta buttata alle ortiche la ghiotta occasione <strong>di</strong> domenica,<br />
nella gara contro il Fon<strong>di</strong>, <strong>di</strong> incamerare tre punti d’oro, visto il risultato<br />
negativo della Vibonese, formazione penultima in graduatoria e sulla<br />
quale il Catanzaro dovrà ridurre eventuale svantaggio <strong>di</strong> punti. <strong>Il</strong> calcio giocato<br />
comunque, almeno per oggi, passa in secondo piano, alla pari del silenzio<br />
stampa proclamato da giocatori e allenatore, forse per evitare, da parte<br />
in particolare <strong>di</strong> questo ultimo, <strong>di</strong> parlare del catastrofico finale del match<br />
contro i laziali, culminato con le reti incassate e con qualche cambio imponderabile.<br />
Ritornando all’u<strong>di</strong>enza pre - fallimentare in programma stamane,<br />
come detto, in camera <strong>di</strong> consiglio, mentre si nutre fiducia circa le decisioni<br />
del Giu<strong>di</strong>ce Delegato a volere concedere l’esercizio provvisorio, resta pur<br />
sempre il problema della reperibilità della somma da mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />
del curatore: almeno trenta mila euro per le spese <strong>di</strong> gestione (trasferte,<br />
manutenzione terreno <strong>di</strong> gioco e relativi spogliatoi), tenuto in ogni caso<br />
conto che saranno <strong>di</strong>sponibili altre trentamila euro, inseriti nel bilancio del<br />
2010 dell’Amministrazione Provinciale, anche se ancora non deliberati.<br />
Aggiungendo pure che, in ultima analisi, la <strong>di</strong>sponibilità dei soci della<br />
Effeccì rimasti, a garantire, attraverso un valido contributo personale, la<br />
copertura della somma occorrente. Ciò è emerso da una riunione informale<br />
tenutasi nella tarda serata <strong>di</strong> mercoledì, alla quale ha partecipato, tra gli<br />
altri, una rappresentanza <strong>di</strong> “Tribuna Gianna”, Canino e Ferrara. Diario <strong>di</strong><br />
giornata. La squadra ha proseguito ieri pomeriggio la preparazione, con il<br />
consueto galoppo sulla palla. Presente l’estremo <strong>di</strong>fensore Luca Scerbo,<br />
dopo una assenza <strong>di</strong> alcune settimane, causa una forte e noiosa bronchite.<br />
Per l’impegno <strong>di</strong> domenica sul campo del Matera, non saranno comunque<br />
<strong>di</strong>sponibili il <strong>di</strong>fensore centrale Boyomo ed il centrocampista Citta<strong>di</strong>no,<br />
entrambi appiedati dal giu<strong>di</strong>ce sportivo. La preparazione continuerà oggi<br />
con una altra seduta <strong>di</strong> allenamento.<br />
Mario Mirabello
venerdì 18 febbraio 2011<br />
SANREMO, ELY-BELEN:<br />
“CI STIAMO SCIOGLIENDO<br />
PERDONATECI<br />
QUALCHE INCIAMPO”<br />
Belen Rodriguez<br />
ed Elisabetta Canalis<br />
SANREMO.”<strong>Il</strong> battesimo è avvenuto, ci siamo sciolte. Perdonateci<br />
qualche piccolo inciampo ma è il bello della <strong>di</strong>retta”. Elisabetta Canalis<br />
si presenta così all’appuntamento con la conferenza stampa all’Ariston<br />
Roof. “Con questi ottimi risultati nella seconda serata - le fa eco Belen<br />
Rodriguez - già siamo a cavallo. Ely ed io facciamo ancora un pò <strong>di</strong><br />
sbagli ma va sempre meglio”. Come da tra<strong>di</strong>zione, la seconda serata<br />
del Festival ha subito un calo fisiologico rispetto al debutto perdendo<br />
circa 2 milioni <strong>di</strong> telespettatori. A seguire ieri sera Sanremo c’erano<br />
infatti 10 milioni 144 mila spettatori con il 42.67 per cento <strong>di</strong> share. Ma<br />
il festival <strong>di</strong> Moran<strong>di</strong> si impone ancora con un ascolto migliore <strong>di</strong> alcuni<br />
illustri predecessori. Se la Clerici l’anno scorso aveva ottenuto nella<br />
seconda serata il 43,87%, Bonolis nel 2009 si era dovuto accontentare<br />
<strong>di</strong> una me<strong>di</strong>a della serata del 42,63%, mentre Baudo nel 2008 del<br />
32,33%. “Io penso che possiamo ancora migliorare, quin<strong>di</strong> da lunedì<br />
ricominciamo le prove...”, scherza Gianni Moran<strong>di</strong> commentando gli<br />
ascolti. Poi aggiunge: “Sono molto contento. Da maratoneta so che<br />
non è finita e che siamo solo al 40% del percorso.<br />
SANREMO, SATIRA<br />
SU SAVIANO E SANTORO:<br />
È POLEMICA<br />
SULLA "PAR CONDICIO"<br />
DI LUCA E PAOLO<br />
SANREMO. È polemica sull’ironia “par con<strong>di</strong>cio” <strong>di</strong> Luca e Paolo al<br />
Festival <strong>di</strong> Sanremo. Dopo la canzone “Ti sputtanerò” de<strong>di</strong>cata a<br />
Berlusconi e Fini, le due “iene” hanno infatti ironizzato su Roberto<br />
Saviano e Michele Santoro. Parlando ieri della gag i comici spiegano:<br />
“Quello che abbiamo detto ieri è che su Saviano e Santoro non si può<br />
scherzare. Sarebbe bello un paese dove si può scherzare su tutti. Chi<br />
non ha capito che si è scherzato anche su Berlusconi - aggiungono -,<br />
ed ha bollato la performance solo come par con<strong>di</strong>cio, non ha capito il<br />
nostro sketch”. La loro performance sul palco dell’Ariston ha ricevuto<br />
però alcuni giu<strong>di</strong>zi critici sui giornali. “Si può ridere <strong>di</strong> tutto - scrive il<br />
giornalista e blogger Mario A<strong>di</strong>nolfi, in un articolo che uscirà domani<br />
sul quoti<strong>di</strong>ano Europa - si può ridere anche <strong>di</strong> loro, certo, delle loro<br />
debolezze. Una cosa non si può fare: minimizzare, banalizzare, rendere<br />
agli occhi <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci milioni <strong>di</strong> italiani semplicistica la guerra che<br />
Roberto Saviano compie contro la camorra, pagando un prezzo<br />
SPETTACOLI<br />
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
19<br />
immenso sulla sua pelle e sulla sua persona”. “Se passa un messaggio<br />
così - prosegue - , si uccide la lotta <strong>di</strong> Saviano fatta <strong>di</strong> nomi, cognomi,<br />
circostanze elencate con precisione chirurgica”. A<strong>di</strong>nolfi ricorda che il<br />
<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Raiuno aveva suggerito ai due comici <strong>di</strong> “graffiare altre<br />
facce” e commenta: “I comici, sventurati, poche ore dopo eseguono.<br />
Tengono famiglia. No, neanche quella. Ci tengono al cachet”. Plaude<br />
invece allo sketch delle due “iene” Giorgio Merlo, deputato del Pd e<br />
vice presidente della commissione <strong>di</strong> Vigilanza Rai. “Come era facilmente<br />
preve<strong>di</strong>bile, la satira <strong>di</strong> Paolo e Luca al Festival <strong>di</strong> Sanremo si<br />
conferma vincente ed efficace - sottolinea -. Ma la vera novità non è la<br />
professionalità dei due artisti, cosa ormai nota, ma la capacità <strong>di</strong> fare<br />
una satira non a senso unico. Un elemento che qualifica, comunque, il<br />
profilo e la qualità del Festival <strong>di</strong>retto da Gianni Moran<strong>di</strong>”. <strong>Il</strong> ministro<br />
della Gioventù, Giorgia Meloni, torna sulla canzone “Ti sputtanerò”.<br />
“Sono una fan <strong>di</strong> Luca e Paolo - ammette -. La loro canzone in alcuni<br />
passaggi mi ha fatto sorridere. Non c’è manifestazione in cui non si<br />
prenda in giro il presidente del Consiglio e penso - sottolinea - che la<br />
loro esibizione faccia cadere l’accusa <strong>di</strong> regime me<strong>di</strong>atico in Italia”.<br />
MUSICA:<br />
ARRIVA IL NUOVO VIDEO<br />
DI BRITNEY SPEARS<br />
ROMA. L’atteso ritorno sulle scene <strong>di</strong> Britney Spears è arrivato con il<br />
nuovo video clip del successo, Hold it Against Me, <strong>di</strong>sponibile in<br />
esclusiva per l’Italia da oggi al 20 febbraio su www.mtv.it. <strong>Il</strong> singolo<br />
della cantante americana, che anticipa l’uscita del nuovo album<br />
Femme Fatale (nei negozi dal 29 marzo), è arrivato al primo posto<br />
delle canzoni più scaricate da iTunes e solo negli Stati Uniti, nelle<br />
prime 24 ore dalla pubblicazione, ha venduto 150.000 copie.<br />
CINEMA, LIZ TAYLOR<br />
STA MEGLIO<br />
MA RESTA IN OSPEDALE<br />
A LOS ANGELES<br />
LOS ANGELES. Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> Liz Taylor migliorano, ma<br />
l’attrice resta ancora in ospedale. Lo rivela il “Los Angeles Times” che,<br />
citando il portavoce dell’attrice, spiega che la Tayloro resta ancora<br />
sotto osservazione me<strong>di</strong>ca. La leggendaria icona <strong>di</strong> Hollywood, due<br />
volte premio Oscar, era stata ricoverata al Cedars-Sinai Me<strong>di</strong>cal Center<br />
<strong>di</strong> Los Angeles la scorsa settimana per un’insufficenza car<strong>di</strong>aca. Le sue<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute sono costantemente migliorate e nei giorni scorsi<br />
ha ricevuto le visite dei familiari e degli amici più intimi.<br />
CINEMA, MICHELLE PFEIFFER<br />
ED HELENA BONHAM CARTER<br />
IN “DARK SHADOWS”<br />
DI TIM BURTON<br />
ROMA. Michelle Pfeiffer dovrebbe ritrovare il regista <strong>di</strong> Batman<br />
Returns, Tim Burton, in Dark Shadows, che potrebbe contare pure su<br />
Helena Bonham Carter, moglie e assidua collaboratrice del regista.<br />
Secondo il daily “Deadline”, la Pfeiffer interpreterebbe la matriarca del<br />
clan dei Collins a Collinwood, Elizabeth Collins Stoddard, mentre la<br />
Bonham Carter potrebbe vestire il camice della Dr. Julia Hoffman,<br />
specialista in psicologia e rare malattie del sangue che si trasferisce a<br />
Collinwood. Sarà Johnny Depp a dar volto al vampiro protagonista<br />
Barnabas Collins, mentre Eva Green sarà la strega Angelique, Jackie<br />
Earle Haley Willie Loomis e Bella Heathcoate Victoria Winters, la giovane<br />
governante dei Collins. <strong>Il</strong> film è basato sullo show televisivo<br />
sovrannaturale <strong>di</strong> Dan Curtis, che andò in onda dal ‘66 al ‘71: una<br />
soap-opera <strong>di</strong> culto, ad alto coefficiente horror, con vampiri, mostri,<br />
streghe, lupi mannari, zombie e fantasmi.
IL GIORNALE<br />
DI CALABRIA<br />
venerdì 18 febbraio 2011