01.06.2013 Views

MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria

MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria

MAC HD DEL 18022011 - Il Giornale di Calabria

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Spe<strong>di</strong>zione in A.P. 45% art. 2 comma 20 lettera B legge 662/96 Aut. DCDC/116/01/CZ/CAL.<br />

ANNO XLIX - N. 31 - QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE - WWW.GIORNALEDICALABRIA.IT - VENERDÌ 18 FEBBRAIO 2011 - € 0,50<br />

L’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile<br />

ha coor<strong>di</strong>nato un incontro ricognitivo sullo stato<br />

dell’arte dei lavori. Fissata la data del 3 marzo<br />

per l’approvazione del progetto esecutivo<br />

Cittadella regionale:<br />

si accelerano i tempi<br />

A pagina 4<br />

Duplice omici<strong>di</strong>o nel Cosentino:<br />

si rafforza l’ipotesi della vendetta<br />

A pagina 3<br />

Sequestrati dalla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />

beni del valore <strong>di</strong> cinque milioni<br />

A pagina 8<br />

AGerace<br />

in mostra<br />

la <strong>Calabria</strong><br />

dell’unità<br />

d’Italia<br />

GERACE. Si è tenuta ieri<br />

mattina a Gerace la conferenza<br />

stampa <strong>di</strong> presentazione<br />

della mostra permanente della<br />

Soprintendenza archivistica<br />

per la <strong>Calabria</strong> “Tra mito e<br />

realtà: i calabresi che fecero<br />

l’unità d’Italia”. All’apertura<br />

ufficiale della mostra itinerante,<br />

organizzata dalla Soprintendenza<br />

Archivistica della<br />

<strong>Calabria</strong> in occasione delle<br />

Celebrazioni per il 150.mo<br />

anniversario dell’Unità d’Italia,<br />

ed allestita nelle se<strong>di</strong> simbolo<br />

del percorso unitario<br />

calabrese, hanno preso parte il<br />

Sindaco della Città Salvatore<br />

Galluzzo, la dottoressa Francesca<br />

Tripo<strong>di</strong> responsabile per<br />

la Sovrintendenza Archivista<br />

della <strong>Calabria</strong>, il professore<br />

Antonio Sorrenti, l’e<strong>di</strong>tore<br />

Domenico Garreffa ed il Vice<br />

Sindaco Prof Aurelio Romano.<br />

Gerace luogo simbolo<br />

dei 5 martiri, ospiterà l’evento<br />

dal 17 febbraio al 17 marzo<br />

2011 presso il Museo civico -<br />

<strong>di</strong> Palazzo Tribuna. “Una<br />

mostra <strong>di</strong> carattere itinerante -<br />

ha sottolineato la Sovrintendente<br />

Tripo<strong>di</strong>- che ripercorre<br />

la storia dell’Unità d’Italia<br />

attraverso le vicende calabresi.<br />

Documenti e reperti fotografici<br />

autentici che ricostruiscono<br />

questo scorcio <strong>di</strong> storia dal<br />

percorso dei Fratelli Ban<strong>di</strong>era,<br />

ai moti reggini sino alla Spe<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> Sapri”. “Un percorso<br />

dall’indubbio significato<br />

storico culturale - ha affermato<br />

il Sindaco Salvatore Galluzzo<br />

- che Gerace è oltremodo orgoglioso<br />

<strong>di</strong> ospitare presso la<br />

sede del Museo civico”.


IL GIORNALE 2 DI CALABRIA PERISCOPIO venerdì 18 febbraio 2011<br />

CAMPAGNA ABBONAMENTI<br />

2011<br />

Un anno del <strong>Giornale</strong> <strong>di</strong> <strong>Calabria</strong> a casa tua a<br />

soli 120,00 euro. Abbonandoti riceverai ogni<br />

giorno la tua copia cartacea del <strong>Giornale</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Calabria</strong> e, del tutto gratuitamente, alla casella<br />

email che ci in<strong>di</strong>cherai, il file pdf dell’intero giornale<br />

per poterlo consultare anche sul computer o<br />

conservare nel tuo archivio. Sempre in omaggio<br />

riceverai anche la stampa anastatica della copia<br />

del “<strong>Giornale</strong> <strong>di</strong> <strong>Calabria</strong>” del 26 novembre<br />

1889, all’epoca stampato presso lo stabilimento<br />

tipografico D’Astoli <strong>di</strong> Catanzaro, una autentica<br />

rarità!. Telefona subito allo 0961/021553 per<br />

avere le in<strong>di</strong>cazioni utili per effettuare il bonifico<br />

a favore della nostra società e<strong>di</strong>toriale.<br />

TRENI da e per ROMA<br />

EUROSTAR E AV<br />

Partenze per ROMA<br />

- Reggio 6,46; Lamezia 8,01; Paola 8,31;<br />

Salerno 10,05; Napoli 10,30; Roma 12,00.<br />

- Reggio 8,55; Lamezia 10,15; Paola 10,47;<br />

Salerno 12,44; Napoli 13,22; Roma 15,16.<br />

- Reggio 13,55; Lamezia 15,15; Paola 15,47;<br />

Salerno 17,42; Napoli 18,22; Roma 20,16.<br />

- Reggio 16,45; Lamezia 18,10; Paola 18,45;<br />

Salerno 20,42; Napoli 21,22; Roma 23,15.<br />

Partenze da ROMA<br />

- Roma 6,45; Napoli 8,42; Salerno 9,19;<br />

Paola 11,18; Lamezia 11,55; Reggio 13,20.<br />

- Roma 10,45; Napoli 12,42; Salerno 13,15;<br />

Paola 15,09; Lamezia 15,42; Reggio 17,05.<br />

- Roma 13,45; Napoli 15,42; Salerno 16,15;<br />

Paola 18,08; Lamezia 18,42; Reggio 20,05.<br />

- Roma 17,00; Napoli 18,21; Salerno 18,59;<br />

Paola 20,32; Lamezia 21,02; Reggio 22,14.<br />

IL GIORNALE DI CALABRIA<br />

Direttore responsabile:<br />

GIUSEPPE SOLURI<br />

Direzione, redazione ed amministrazione: via Filanda - CATANZARO<br />

Tel. call center 0961/792489 - 792793 Fax 0961/792786<br />

Fruisce dei contributi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> cui alla legge 7/8/90 n. 250<br />

e-mail: redazione@giornale<strong>di</strong>calabria.net<br />

Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> Catanzaro n. 69 del 1962<br />

Fotocomposizione, realizzazione grafica e <strong>di</strong>stribuzione:<br />

Me<strong>di</strong>aesse srl - Catanzaro<br />

ASSOCIATO<br />

IL TUO SEGNO OGGI<br />

ARIETE (21 marzo-20 aprile)<br />

Quella che a tutta prima vi sembrerà un’idea<br />

eccellente potrebbe <strong>di</strong>mostrarsi assai <strong>di</strong>fficile<br />

da mettere in pratica. Restate coi pie<strong>di</strong> per<br />

terra.<br />

TORO (21 aprile-20 maggio)<br />

Ricordate che non siete soli: qualsiasi cosa<br />

farete, nella sfera privata come nel lavoro,<br />

toccherà anche la vita delle persone che vi circondano.<br />

GEMELLI (21 maggio-20 giugno)<br />

Ultimamente state cercando <strong>di</strong> nascondere<br />

qualcosa a qualcuno ma qualcuno potrebbe<br />

rompervi le uova nel paniere facendosi sfuggire<br />

una parola <strong>di</strong> troppo.<br />

CANCRO (21 giugno-22 luglio)<br />

Lavorerete con vero stakanovista, oggi, e i<br />

vostri ritmi, più che accettabili, sembreranno<br />

quelli <strong>di</strong> una lumaca al confronto coi suoi.<br />

LEONE (23 luglio-22 agosto)<br />

Oggi preferirete non badare a chi vi metterà<br />

fretta: procederete coi pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> piombo, verificando<br />

meticolosamente che tutto sia al suo<br />

posto e che ogni cosa sia fatta al meglio.<br />

VERGINE (23 agosto-22 settembre)<br />

Prima <strong>di</strong> entrare in azione, oggi, dovrete<br />

aspettare che gli altri si organizzino. Per il<br />

momento non potete agire da soli.<br />

BILANCIA (23 sett.-22 ottobre)<br />

Siate pronti a dovervi confrontare con una<br />

serie <strong>di</strong> affermazioni inattese: avrete davvero<br />

poco tempo per riflettere e ancora meno per<br />

ribattere.<br />

SCORPIONE (23 ottobre-22 nov.)<br />

Potete stare certi che l’assistenza che vi serve<br />

arrivi in tempo anche se non saprete fino<br />

all’ultimo chi sarà a fornirvela.<br />

SAGITTARIO (23 nov.-21 <strong>di</strong>cembre)<br />

Laddove <strong>di</strong> solito fate le cose in un certo or<strong>di</strong>ne,<br />

oggi avrete molti buoni motivi per mescolare<br />

le carte e rivoluzionare certi schemi.<br />

CAPRICORNO (22 <strong>di</strong>c.-19 gennaio)<br />

<strong>Il</strong> conto alla rovescia potrebbe iniziare proprio<br />

oggi cogliendovi del tutto <strong>di</strong> sorpresa: eppure<br />

aspettavate questo momento da sempre.<br />

ACQUARIO (20 genn.-19 febbraio)<br />

Riceverete il sostegno che volete e che vi<br />

serve, oggi, ma anche una quantità <strong>di</strong> critiche<br />

inattese. Siate pronti a dovervi <strong>di</strong>fendere.<br />

PESCI (20 febbraio-20 marzo)<br />

Porterete a termine certe imprese un pò più<br />

tar<strong>di</strong> del previsto, oggi: siate consapevoli delle<br />

conseguenze che questo comporterà sui successivi<br />

programmi, vostri e altrui.


venerdì 18 febbraio 2011<br />

SAN LORENZO <strong>DEL</strong>VALLO.<br />

È ricoverato nell’ospedale <strong>di</strong><br />

Castrovillari in con<strong>di</strong>zioni stazionarie<br />

Silos De Marco, 24<br />

anni, figlio <strong>di</strong> Rosellina Indrieri,<br />

45, e fratello <strong>di</strong> Barbara Indrieri,<br />

26, uccise l’altro ieri sera<br />

nella loro abitazione <strong>di</strong> San<br />

Lorenzo del Vallo da un commando<br />

che ha fatto irruzione<br />

nell’appartamento aprendo il<br />

fuoco contro i tre già dal pianerottolo.<br />

Le due donne sono state<br />

crivellate <strong>di</strong> proiettili, una freddata<br />

sul balcone in cui era scappata<br />

per cercare riparo. <strong>Il</strong> giovane,<br />

ferito all’inguine e al torace,<br />

non viene considerato in<br />

pericolo <strong>di</strong> vita. Dovrebbe<br />

cavarsela, magari riuscendo anche a fornire elementi importanti<br />

per ricostruire la <strong>di</strong>namica dell’esecuzione e riuscire ad in<strong>di</strong>viduare<br />

i sicari. I due cadaveri, trasferiti nell’obitorio <strong>di</strong><br />

Castrovillari, nelle prossime ore saranno sottoposti all’autopsia.<br />

Le indagini, coor<strong>di</strong>nate dalla Procura antimafia <strong>di</strong> Catanzaro<br />

con in testa il procuratore Antonio Vincenzo Lombardo e il suo<br />

sostituto Vincenzo Luberto, l’altro ieri sera giunto sul posto,<br />

hanno pochi dubbi circa la matrice del duplice omici<strong>di</strong>o. Lo spiegano<br />

come la risposta all’assassinio <strong>di</strong> Domenico Presta, 22 anni,<br />

commerciante <strong>di</strong> Spezzano Albanese ucciso esattamente un mese<br />

fa, il 17 febbraio, nel suo negozio da Aldo De Marco, 42 anni, tecnico<br />

riparatore <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o e tv, al culmine d’una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong><br />

creati da problemi <strong>di</strong> vicinato legati alle loro due attività commerciali<br />

sistemate l’una poco lontana dall’altra. La parentela<br />

delle due vittime con De Marco (ne erano la cognata e la nipote),<br />

assieme alla coincidenza della <strong>di</strong>stanza temporale (esattamente<br />

un mese dopo l’omici<strong>di</strong>o del giovane Presta, come ha spesso insegnato<br />

la ritualità della ‘ndrangheta), spingono decisamente in<br />

questa <strong>di</strong>rezione. È probabile che l’obiettivo dei sicari fosse il fratello<br />

<strong>di</strong> Aldo De Marco, Gaetano, 54 anni, che al momento dell’irruzione<br />

dei killer dormiva in una stanza <strong>di</strong>versa da quella in<br />

PRIMO PIANO<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

Duplice omici<strong>di</strong>o nel Cosentino/ Secondo la Procura antimafia <strong>di</strong> Catanzaro è la risposta all’assassinio <strong>di</strong> Domenico Presta<br />

Si rafforza l’ipotesi della vendetta<br />

COSENZA. Sarà ufficialmente conferito<br />

domani il mandato per eseguire le autopsie<br />

sui cadaveri delle due donne, madre e<br />

figlia, uccise l’altro ieri sera barbaramente<br />

a San Lorenzo del Vallo. Lo ha reso<br />

noto il procuratore <strong>di</strong> Castrovillari<br />

(Cosenza), Franco Giacomantonio.<br />

L’incarico sarà affidato ai periti Dimizio e<br />

Gentile, che cercheranno <strong>di</strong> chiarire alcuni<br />

dettagli della strage. Trucidate, a colpi<br />

<strong>di</strong> mitraglietta e fucile, Rosellina Indrieri,<br />

45 anni, e sua figlia Barbara, 26 anni.<br />

Ferito il figlio Silos, 23 anni. <strong>Il</strong>leso il padre,<br />

Gaetano De Marco, probabilmente il vero<br />

obiettivo del commando omicida, fratello<br />

dell’autore dell’omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Domenico<br />

presta, figlio del boss e latitante Franco.<br />

Un omici<strong>di</strong>o che risale esattamente ad un<br />

mese fa, al 17 gennaio, scaturito da una<br />

lite per un parcheggio. I killer non si sono<br />

accorti che l’uomo dormiva, in una stanza<br />

in fondo all’appartamento. De Marco non<br />

ha saputo <strong>di</strong>re nulla agli investigatori.<br />

Tutto è accaduto in pochi istanti. Ieri San<br />

Lorenzo del Vallo appare quasi deserto.<br />

Poche persone per le strade. <strong>Il</strong> quartiere<br />

teatro del fatto <strong>di</strong> sangue è presi<strong>di</strong>ato da<br />

una pattuglia dei carabinieri. Alle finestre<br />

delle case non si affaccia nessuno. In piazza,<br />

i pensionati parlano a denti stretti.<br />

“Non doveva accadere, ma che ci si può<br />

fare?”, <strong>di</strong>cono, stringendosi nelle spalle.<br />

“Purtroppo in ogni paese c’è qualcuno<br />

malamente”, <strong>di</strong>ce uno <strong>di</strong> loro, utilizzando<br />

forme <strong>di</strong>alettali ma che rendono bene l’idea.<br />

<strong>Il</strong> sindaco, Luciano Marranghello,<br />

3<br />

cui erano Rosellina Indrieri e i<br />

suoi due figli, e quin<strong>di</strong> non è<br />

stato in<strong>di</strong>viduato in tempo.<br />

Sentito dagli investigatori, guidati<br />

dal capitano della Compagnia<br />

<strong>di</strong> San Marco Argentano,<br />

Rocco Taurasi, non è stato<br />

in grado <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni<br />

utili. L’uomo, ancora sotto choc,<br />

è sottoposto a sorveglianza da<br />

parte delle forze dell’or<strong>di</strong>ne,<br />

così come il figlio ricoverato in<br />

ospedale. È probabile che nelle<br />

prossime ore entrambi siano<br />

risentiti dagli inquirenti, i quali<br />

l’altro ieri notte hanno eseguito<br />

<strong>di</strong>verse perquisizioni, effettuato<br />

dei controlli mirati con esami<br />

Stub e sentito i vicini delle vittime.<br />

Nessuno, però, ha saputo chiarire alcunché. Hanno <strong>di</strong>chiarato<br />

<strong>di</strong> non essersi accorti <strong>di</strong> nulla e d’avere pensato che le detonazioni<br />

delle armi fossero mortaretti. È stato appurato che<br />

l’Au<strong>di</strong> A4 usata dal commando omici<strong>di</strong>o, ritrovata <strong>di</strong>strutta<br />

dalle fiamme già ieri sera poco lontano dall’appartamento della<br />

mattanza, era stata rubata nei giorni scorsi a Montalto Uffugo.<br />

Al suo interno sono stati trovati un fucile, una mitraglietta e una<br />

pistola, che fanno pensare abbiano agito in tre, cominciando a<br />

sparare subito dopo avere sfondato la porta dell’appartamento.<br />

Proseguono anche e soprattutto le ricerche <strong>di</strong> Franco Presta, il<br />

boss latitante ormai da oltre due anni e ricercato dalla Dda <strong>di</strong><br />

Catanzaro per tre omici<strong>di</strong> compiuti nel corso della guerra <strong>di</strong><br />

mafia che ha interessato il Cosentino tra il 1998 e il 2001: i delitti<br />

<strong>di</strong> Primiano Chiarello, ucciso nel giugno del 1999 a Cassano<br />

Ionio; <strong>di</strong> Antonio Sena e Francesco Bruni, detto “Bella bella”,<br />

uccisi, rispettivamente, il 12 maggio del 2000 a Castrolibero e il<br />

29 luglio del 1999 a Cosenza, poco lontano dal carcere citta<strong>di</strong>no.<br />

<strong>Il</strong> procuratore della Repubblica <strong>di</strong> Castrovillari, Franco<br />

Giacomantonio, coinvolto anch’egli nelle indagini, ha definito<br />

“barbarie” quanto successo ieri a San Lorenzo del Vallo, affondando<br />

anche i colpi sull’omertà che avvolge l’esecuzione.<br />

Madre e figlia uccise: San Lorenzo del Vallo<br />

il giorno dopo l’omici<strong>di</strong>o appare quasi deserto<br />

stamattina non è in comune, è fuori per<br />

lavoro. <strong>Il</strong> comandante dei Vigili Urbani,<br />

Nicola Bevacqua, <strong>di</strong>ce che loro sono stati<br />

avvertiti verso le 20,45, ma che il fatto era<br />

accaduto alle otto <strong>di</strong> sera, “ma nessuno ha<br />

sentito gli spari”, <strong>di</strong>ce, “perchè c’era un<br />

forte temporale e i tuoni coprivano tutto.<br />

Era il momento giusto”, commenta, quasi<br />

a voler sottolineare la perizia dei killer.<br />

Gaetano De Marco adesso è stato portato<br />

in una località segreta. La famiglia <strong>di</strong> Aldo<br />

De Marco, l’autore dell’omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

Domenico Presta, era già stata allontanata.<br />

La Procura non commenta, ma c’è chi<br />

<strong>di</strong>ce che saranno moltiplicati gli sforzi per<br />

catturare il boss latitante, che, sembra<br />

certo, ha voluto <strong>di</strong>mostrare tutta la sua<br />

forza ven<strong>di</strong>cando la morte del figlio.


IL GIORNALE 4 DI CALABRIA REGIONE venerdì 18 febbraio 2011<br />

CITTA<strong>DEL</strong>LA REGIONALE,<br />

GENTILE: “IL 3 MARZO<br />

L’OK AL PROGETTO ESECUTIVO”<br />

Pino<br />

Gentile<br />

CATANZARO. L’Assessore<br />

regionale ai Lavori Pubblici<br />

Giuseppe Gentile ha coor<strong>di</strong>nato<br />

ieri mattina, nella sede del <strong>di</strong>partimento,<br />

un incontro ricognitivo<br />

sullo stato dell’arte dei lavori <strong>di</strong><br />

realizzazione della “Cittadella<br />

Regionale” <strong>di</strong> Catanzaro. Oltre<br />

all’Assessore Gentile, erano presenti<br />

- informa una nota dell’ufficio<br />

stampa della giunta regionale<br />

- il Direttore Generale del<br />

Dipartimento Giovanni Laganà,<br />

il RUP Domenico Pallaria e i<br />

<strong>di</strong>rigenti regionali Antonio<br />

Capristo e Salvatore Siviglia. Per<br />

il Contraente Generale, era presente<br />

il consigliere delegato <strong>di</strong><br />

“Regione Futura srl” Umberto<br />

Zanar<strong>di</strong>. L’Assessore Gentile,<br />

che ha promosso l’iniziativa, ha sottolineato “l’importanza che l’intervento<br />

riveste, l’impegno profuso per il superamento <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> problematiche<br />

<strong>di</strong> natura tecnico amministrativa ed ha in<strong>di</strong>viduato la calendarizzazione<br />

degli adempimenti necessari per la realizzazione dell’opera”.<br />

Durante l’incontro è stata infatti fissata la data, il 3 marzo 2011, per<br />

l’approvazione, a cura della Consulta Tecnica Regionale, del progetto<br />

esecutivo. L’Assessore ha inoltre evidenziato lo sforzo già profuso dal<br />

Governo Regionale che ha puntualmente in<strong>di</strong>viduato, nell’ambito della<br />

Legge Finanziaria Regionale del 2011, le risorse economiche necessarie<br />

per la realizzazione del complesso intervento. Con l’esame ed il parere<br />

della CO.TE.R. sarà anche definito uno stringente e definitivo cronoprogamma<br />

che porterà alla fruibilità dell’opera entro il <strong>di</strong>cembre del<br />

2013. <strong>Il</strong> Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture Giovanni<br />

Laganà ha evidenziato che “la Struttura Dipartimentale è impegnata<br />

nella valutazione finale del progetto esecutivo che contiene aspetti innovativi<br />

dal punto <strong>di</strong> vista della qualità e funzionalità dell’opera”. Laganà<br />

ha inoltre fatto presente che “l’importo inizialmente previsto non avrebbe<br />

condotto alla completa realizzazione dell’intervento con gli standards<br />

che l’opera stessa, altamente rappresentativa dell’istituzione regionale,<br />

richiede”. Domenico Pallaria, nella sua qualità <strong>di</strong> Responsabile del<br />

Proce<strong>di</strong>mento, ha relazionato sullo stato dei lavori il cui andamento è<br />

con<strong>di</strong>zionato dall’incompleta definizione dell’iter approvativi e ha sottolineato<br />

come “la valutazione da parte della CO.TE.R. fornirà l’impulso<br />

necessario ad una produzione del cantiere in linea con le previsioni”. Da<br />

parte sua, Umberto Zanar<strong>di</strong>, consigliere delegato del General Contractor<br />

“Regione Futura”, apprezzando l’iniziativa promossa dall’Assessore, ha<br />

confermato “l’impegno della Società ad una positiva collaborazione per<br />

il superamento degli ultimi ostacoli che, fino ad oggi, non hanno reso<br />

possibile la produzione ipotizzata per un cantiere <strong>di</strong> tale importanza e<br />

<strong>di</strong>mensioni”.<br />

BURC SOLO ON-LINE, MANCINI:<br />

“UN’OTTIMA SCELTA”<br />

CATANZARO. L’Assessore al Bilancio e Programmazione Giacomo<br />

Mancini ha commentato positivamente l’iniziativa <strong>di</strong> pubblicare esclusivamente<br />

on-line il bollettino regionale, eliminando così definitivamente<br />

le copie cartacee. “Ottimo risultato quello ottenuto dalla prima<br />

Commissione e dal suo Presidente Giuseppe Caputo - ha <strong>di</strong>chiarato<br />

l’Assessore al Bilancio e Programmazione in una nota <strong>di</strong>ffusa<br />

dall’Ufficio stampa della Giunta regionale - <strong>di</strong> anticipare <strong>di</strong> un anno la<br />

pubblicazione unicamente on-line del bollettino regionale, eliminando<br />

definitivamente le copie cartacee. Ciò consentirà un risparmio notevole<br />

<strong>di</strong> risorse pubbliche. La proposta approvata dalla Commissione è in per-<br />

fetta linea con l’impegno della Giunta guidata dal Governatore<br />

Scopelliti, nella <strong>di</strong>rezione dell’abbattimento delle spese superflue e verso<br />

un contenimento generale delle uscite. Sono certo - ha concluso<br />

l’Assessore Mancini - che il provve<strong>di</strong>mento in tempi rapi<strong>di</strong>, sarà recepito<br />

e approvato dall’intero Consiglio Regionale, cosi da dare un altro<br />

segnale virtuoso nella <strong>di</strong>rezione del cambiamento”.<br />

MAGARÒ:<br />

“LA LEGGE SUL BURC<br />

RISPONDE AD UNA ESIGENZA<br />

DI TRASPARENZA”<br />

CATANZARO. “C’è in <strong>Calabria</strong> una forte esigenza <strong>di</strong> trasparenza, <strong>di</strong><br />

moralità, <strong>di</strong> buon governo, <strong>di</strong> conoscenza dell’attività politica ed amministrativa.<br />

I citta<strong>di</strong>ni sentono il bisogno <strong>di</strong> essere ascoltati e rappresentati<br />

e pretendono che i propri amministratori non perdano il legame con la<br />

società civile. Sta alle istituzioni rispondere adeguatamente a questa esigenza<br />

<strong>di</strong> trasparenza con azioni concrete in grado <strong>di</strong> trasformare il senso<br />

<strong>di</strong> sfiducia verso la politica sempre più marcato dei calabresi, in un sentimento<br />

<strong>di</strong> responsabile affidamento alle istituzioni ed agli uomini che le<br />

animano, le rappresentano e le governano. Va in questa <strong>di</strong>rezione la legge<br />

per la pubblicazione degli atti sul Burc, cui ieri la Commissione Affari<br />

Istituzionali ha dato il via libera e che presto approderà in Consiglio per<br />

la definitiva approvazione”. Lo afferma in una nota Salvatore Magarò,<br />

Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in<br />

<strong>Calabria</strong>. “Nella passata legislatura - aggiunge - il centrosinistra, nell’agosto<br />

del 2006, aveva tentato <strong>di</strong> aggirare le norme <strong>di</strong> pubblicazione attraverso<br />

un provve<strong>di</strong>mento che <strong>di</strong> fatto oscurava gli atti che comportavano<br />

oneri <strong>di</strong> spesa pubblica. A quel provve<strong>di</strong>mento mi opposi fermamente,<br />

conducendo una battaglia per la trasparenza insieme al compianto<br />

Antonio Acri, da cui scaturì l’abrogazione <strong>di</strong> quella norma e l’esigenza<br />

<strong>di</strong> regolamentare il Bollettino ufficiale per renderne più efficaci le funzioni.<br />

A seguito <strong>di</strong> ciò presentai una proposta organica per il rior<strong>di</strong>no<br />

delle norme <strong>di</strong>sciplinanti il Burc, che però non è stata mai <strong>di</strong>scussa. Nel<br />

corso <strong>di</strong> questa legislatura - continua - ho reiterato quella proposta, ispirata<br />

dalla convinzione che il potere debba essere esercitato alla luce del<br />

sole, spiegando alla gente quello che facciamo perchè in democrazia i<br />

padroni sono i citta<strong>di</strong>ni e i rappresentanti politici a loro devono rendere<br />

conto. Per merito del presidente della Prima Commissione, Giuseppe<br />

Caputo, che ha saputo efficacemente recepire e sintetizzare le tante in<strong>di</strong>cazioni<br />

avanzate in merito, tra cui le mie, nelle prossime settimane si<br />

doterà la Regione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina definitiva in materia <strong>di</strong> pubblicazione<br />

degli atti sul Bollettino Ufficiale, mettendo or<strong>di</strong>ne in un sistema <strong>di</strong><br />

norme fino ad oggi ancora poco omogeneo. I calabresi - conclude -<br />

potranno così avvalersi <strong>di</strong> uno strumento che rappresenta senza dubbio<br />

uno degli elementi fondamentali e qualificanti dell’azione <strong>di</strong> ogni organismo<br />

istituzionale”.<br />

CONFAGRICOLTURA:<br />

“OCCUPAZIONE IN AUMENTO<br />

IN CALABRIA”<br />

CATANZARO. In <strong>Calabria</strong> l’occupazione nelle aziende agricole associate<br />

a Confagricoltura, nel primo trimestre del 2010, è aumentata del<br />

10% raggiungendo quota 1 milione 200 mila giornate lavorative. Lo<br />

comunica la stessa confederazione dell’agricoltura. “I dati - commenta<br />

Nicola Cilento, Presidente <strong>di</strong> Confagricoltura <strong>Calabria</strong> - confermano che<br />

l’agricoltura ha gran<strong>di</strong> potenzialità occupazionali e che la stabilizzazione<br />

delle agevolazioni contributive per le aree montane e svantaggiate, prevista<br />

dalla legge ‘Stabilità 2011’, fortemente volute da Confagricoltura,<br />

ha consentito <strong>di</strong> continuare a svolgere questa funzione essenziale. C’era<br />

il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione dell’attività agricola in aree marginali o comunque<br />

<strong>di</strong>fficili, dove il presi<strong>di</strong>o del territorio ed il mantenimento dell’occupazione<br />

erano fondamentali - conclude il Presidente degli impren<strong>di</strong>tori<br />

agricoli calabresi - invece, con la stabilizzazione raggiunta, questo pericolo<br />

è stato scongiurato, anche se le <strong>di</strong>fficoltà con cui devono confrontarsi<br />

le imprese del settore restano tante e gravi”.


venerdì 18 febbraio 2011<br />

AZIENDA CALABRIA LAVORO,<br />

SCOPELLITI:<br />

“L’ENTE HA UNA FUNZIONE<br />

STRATEGICA PER LO SVILUPPO”<br />

Giuseppe<br />

Scopelliti<br />

REGGIO CALABRIA. I risultati ottenuti da Azienda <strong>Calabria</strong> Lavoro,<br />

ente pubblico economico della Regione, nel corso dei suoi <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong><br />

attività, insieme agli obiettivi ed ai progetti per il futuro, sono stati illustrati<br />

nel corso <strong>di</strong> un’iniziativa svoltasi a Reggio <strong>Calabria</strong>. All’incontro<br />

hanno preso parte il Commissario <strong>di</strong> Azienda <strong>Calabria</strong> Lavoro, Pasquale<br />

Melissari; il prof. Jaime Gil-Aluja, esperto <strong>di</strong> economia mon<strong>di</strong>ale e due<br />

volte can<strong>di</strong>dato al Premio Nobel, e l’artista Natino Chirico, che ha realizzato<br />

il nuovo logo dell’ente. <strong>Il</strong> presidente della Regione, Giuseppe<br />

Scopelliti, nel corso <strong>di</strong> un intervento telefonico, ha sottolineato la “funzione<br />

strategica funzione svolta dall’ente nello sviluppo delle politiche<br />

del lavoro in <strong>Calabria</strong>. Tutte le istituzioni e gli attori locali coinvolti - ha<br />

detto Scopelliti - oggi, più che mai, sono chiamati a lavorare sinergicamente,<br />

affinché la crescita della <strong>Calabria</strong>, da mero obiettivo possa <strong>di</strong>ventare<br />

concreta realtà”. Secondo il commissario Melissari, “il percorso da<br />

seguire è già segnato: bisognerà creare una vera e propria eccellenza del<br />

mercato del lavoro. Da agosto 2010 ho avviato il mio impegno come<br />

Commissario, certo <strong>di</strong> poter contribuire sia alla creazione <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro<br />

per i giovani <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani sia al contenimento del fenomeno<br />

della “fuga dei cervelli””. “Essere a Reggio <strong>Calabria</strong> - ha detto prof. Gil-<br />

Aluja - è per me un onore. Amo questa terra e sposo in pieno il progetto<br />

<strong>di</strong> Melissari, finalizzato al rilancio della Regione <strong>Calabria</strong> dal punto <strong>di</strong><br />

vista sia economico, che sociale e lavorativo. Sono certo che Azienda<br />

<strong>Calabria</strong> Lavoro sarà un ottimo laboratorio <strong>di</strong> ricerca per lo sviluppo del<br />

territorio calabrese in un’ottica me<strong>di</strong>terranea. <strong>Il</strong> riscatto deve partire proprio<br />

dal Mezzogiorno e sono convinto che con questi uomini la partita<br />

sarà vinta”.<br />

LEGGE ELETTORALE,<br />

TRIPODI (UDC): “RIAPRIRE<br />

LA STAGIONE <strong>DEL</strong>LE RIFORME”<br />

REGGIO CALABRIA. “Non è sorprendente l’ipotesi <strong>di</strong> riformare la<br />

legge elettorale. In ogni caso, attendendo che il <strong>di</strong>battito arrivi presto<br />

nelle se<strong>di</strong> più appropriate, ossia la Commissione competente e l’Aula del<br />

Consiglio, e sulla base <strong>di</strong> una proposta <strong>di</strong> legge organica, il presidente<br />

Scopelliti va ringraziato perchè dà modo <strong>di</strong> ricordare alcuni no<strong>di</strong> istituzionali<br />

su cui varrebbe la pena <strong>di</strong> riaprire la stagione delle riforme”. È il<br />

commento del capogruppo dell’Udc Pasquale Tripo<strong>di</strong>, che aggiunge:<br />

“Occorre ponderare attentamente ogni scelta e i suoi effetti, soprattutto<br />

<strong>di</strong>nanzi ai danni immensi che ha prodotto il cosiddetto “porcellum” alla<br />

democrazia italiana. Sottrarre ai citta<strong>di</strong>ni il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> eleggere i propri parlamentari<br />

ha significato mortificare la libertà d’opinione dei rappresentanti<br />

del popolo in Parlamento, i quali spesso, a causa <strong>di</strong> questo meccanismo,<br />

sono portati a non <strong>di</strong>scostarsi dalle scelte <strong>di</strong> chi li ha messi in lista<br />

e <strong>di</strong> chi li dovrà rican<strong>di</strong>dare. Abbiamo assistito nel recente passato a silenzi<br />

troppo rumorosi, da parte <strong>di</strong> alcuni parlamentari, quando il Governo<br />

ha, subendo i <strong>di</strong>ktat della Lega, penalizzato pesantemente il<br />

Mezzogiorno e la <strong>Calabria</strong>. Ecco - aggiunge Tripo<strong>di</strong> - qualora si abolis-<br />

REGIONE<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

5<br />

sero le preferenze regionali, si rischierebbe <strong>di</strong> replicare il <strong>di</strong>sastro nazionale.<br />

Naturalmente, la contrarietà dell’Udc ad una riforma del genere, è<br />

motivata anche dal fatto che a livello nazionale l’Udc si è da tempo<br />

schierato contro il bipolarismo muscolare e il presidenzialismo snaturato<br />

nel populismo, ed è evidente che l’abolizione delle preferenze, anche<br />

nelle regioni, accentuerebbe i poteri già forti del Presidente pro tempore.<br />

<strong>Il</strong> problema del con<strong>di</strong>zionamento mafioso è molto serio, ma ci sono strumenti,<br />

leggi e regolamenti per evitare che chi ha stretto patti con la criminalità<br />

sia can<strong>di</strong>dato. Ciò che occorre evitare è impe<strong>di</strong>re ai calabresi il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> scegliere chi deve rappresentarli in Consiglio. E va da sé che un<br />

potere <strong>di</strong> nomina quasi assoluto, qualora la riforma si concretizzasse, l’avrebbero<br />

sia i partiti che i can<strong>di</strong>dati alla Presidenza, il tutto a scapito del<br />

<strong>di</strong>ritto del citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> avere in Consiglio persone libere <strong>di</strong> criticare e proporre,<br />

prescindendo da obblighi <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datura verso i potentati <strong>di</strong> turno<br />

della politica”. Per l’esponente dell’Udc “le riforme elettorali, poi, debbono<br />

essere sistemiche, poiché investono l’insieme delle Istituzioni. Non<br />

è peregrino ricordare, pertanto, che l’elezione <strong>di</strong>retta, soprattutto in<br />

<strong>Calabria</strong>, non ha corrisposto alle aspettative della società civile. Anzi, ha<br />

generato incongruenze gravi e indebolito la vitalità dei poteri orizzontali.<br />

Ciò che serve, soprattutto a regioni come la nostra, dopo 15 anni <strong>di</strong><br />

elezione <strong>di</strong>retta, pur assicurando la facoltà per il Presidente <strong>di</strong> portare<br />

avanti il programma, è un irrobustimento dei poteri dell’Assemblea<br />

legislativa, <strong>di</strong> controllo e proposta, non solo perchè nell’Assemblea sono<br />

presenti tutte le opzioni politiche e culturali espresse dalla società calabrese,<br />

ma anche per non accentuare i tratti <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne del Presidente<br />

eletto <strong>di</strong>rettamente. <strong>Il</strong> problema che si ha davanti, ormai da tempo, non<br />

è come potenziare ulteriormente, e l’abolizione delle preferenze va<br />

indubbiamente in questa <strong>di</strong>rezione, i poteri del Presidente, ma come<br />

valorizzare la partecipazione attraverso meccanismi che consentano al<br />

Consiglio regionale <strong>di</strong> contare <strong>di</strong> più”. Conclude Tripo<strong>di</strong>: “Se proprio<br />

occorre mettere mano ad una riforma, non all’abolizione delle preferenze<br />

occorre puntare, ma ad una rivisitazione dell’impianto elettorale della<br />

Regione, a incominciare dall’esigenza, avvertita in fase <strong>di</strong> approvazione<br />

dello Statuto, <strong>di</strong> garantire la continuità della legislatura in caso <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mento<br />

del Presidente per ragioni non politiche. La proposta del presidente<br />

Scopelliti è positiva, se intende affrontare alcuni no<strong>di</strong> non sciolti.<br />

Avendo presente alcuni dati, - <strong>di</strong>ce - come quelli che ci <strong>di</strong>cono che l’elezione<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> per sé non solo non garantisce la governabilità, ma spesso<br />

neppure la stabilità, perchè me<strong>di</strong>amente, dalla prima esperienza in<br />

avanti, le Giunte regionali in <strong>Calabria</strong> durano 15 mesi. Va bene - conclude<br />

- alzare la guar<strong>di</strong>a contro l’influenza mafiosa, ma badando a non<br />

<strong>di</strong>storcere il meccanismo democratico. E a non buttare con l’acqua sporca<br />

anche il bambino”.<br />

LEGGE ELETTORALE,<br />

MAGNO (PDL):<br />

“SI ALLE LISTE BLOCCATE”<br />

REGGIO CALABRIA. “La proposta del Presidente Scopelliti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

la leggere elettorale regionale per dar vita a “liste bloccate” è, in<br />

linea <strong>di</strong> principio, da con<strong>di</strong>videre e deve essere analizzata in combinato<br />

<strong>di</strong>sposto con le preoccupazioni dalle quali essa muove ed il contesto in<br />

cui viene formulata”. È quanto sostiene il presidente della Commissione<br />

“Riforme e Decentramento” Mario Magno (Pdl) che aggiunge: “In relazione<br />

al primo profilo, spiace constatare come, ancora una volta, ci si sia<br />

accontentati <strong>di</strong> polemizzare sull’argomento, senza entrare nel merito<br />

delle motivazioni da cui il Governatore è stato mosso, ossia la volontà <strong>di</strong><br />

preservare le istituzioni calabresi dal rischio <strong>di</strong> inquinamento mafioso<br />

che, troppe volte, trova nel momento elettorale fertile humus. Va, inoltre,<br />

stigmatizzato il fatto che molti <strong>di</strong> coloro che si sono, ipocriticamente, scagliati<br />

contro la proposta (portata per la prima volta alla ribalta nella legge<br />

elettorale della Regione Toscana) sono gli stessi che, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />

non perdono occasione <strong>di</strong> vestirsi da pala<strong>di</strong>ni dell’antimafia e che su questa<br />

hanno costruito le proprie fortune politiche”. “Quanto invece al contesto<br />

in cui la proposta è maturata - prosegue Magno - va detto che essa<br />

non è isolata all’interno dell’azione <strong>di</strong> governo che sta caratterizzando<br />

l’agire della Giunta Scopelliti. Le iniziative a favore delle forze<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne (con l’accessione <strong>di</strong> un cospicuo mutuo per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> nuove caserme e l’acquisto <strong>di</strong> mezzi e strumenti), la politica in tema


IL GIORNALE 6 DI CALABRIA REGIONE venerdì 18 febbraio 2011<br />

<strong>di</strong> beni confiscati alla mafia (tra queste, innanzitutto, l’istituzione<br />

dell’Agenzia Regionale, ma anche il protocollo d’intesa “Più scuola<br />

meno mafia”, tra Ministero dell’Istruzione e la Regione <strong>Calabria</strong>, avente<br />

ad oggetto l’utilizzo dei beni confiscati dallo Stato alle associazioni ed<br />

il sostegno alle cooperative che li gestiscono), la concreta solidarietà ai<br />

destinatari <strong>di</strong> avvertimenti ed attentati mafiosi, la proposta <strong>di</strong> legge<br />

riguardante gli “interventi regionali a sostegno delle imprese vittime <strong>di</strong><br />

reati <strong>di</strong> ‘ndrangheta e <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> contrasto alle infiltrazioni<br />

mafiose nel settore dell’impren<strong>di</strong>toria”, infatti, sono solo alcune delle<br />

iniziative messe in campo dal governo regionale sin dal suo inse<strong>di</strong>amento<br />

e costituiscono il quadro <strong>di</strong> riferimento politico nel quale la recente<br />

proposta va letta ed interpretata”.”Tale quadro va ulteriormente rafforzato,<br />

è chiaro! Ma un compito del genere spetta a tutti. Da una parte,<br />

infatti - sottolinea ancora l’esponente politico - l’attività legislativa e <strong>di</strong><br />

governo deve essere improntata, alla cultura della legalità e della trasparenza<br />

e al rafforzamento dei meccanismi a guar<strong>di</strong>a delle infiltrazioni dei<br />

controlli nella p.a (per esempio, attraverso il potenziamento della<br />

Stazione unica appaltante). Dall’altra, tuttavia, spetta solo ai partiti il<br />

dovere <strong>di</strong> mettere in campo un sistema equilibrato e trasparente <strong>di</strong> selezione<br />

della classe <strong>di</strong>rigente che consenta <strong>di</strong> offrire al servizio della regione<br />

un ceto politico scevro da con<strong>di</strong>zionamenti mafiosi e clientelari e che<br />

abbia come unico interesse il bene della collettività”. “Riba<strong>di</strong>sco, pertanto,<br />

il mio favore all’idea <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica della legge regionale e, augurandomi<br />

che venga raccolto l’appello rivolto dal Presidente Scopelliti alla<br />

società civile a <strong>di</strong>alogare in merito ad essa, auspico - conclude Magno -<br />

che vi si accompagni un progetto generale <strong>di</strong> riforma che consenta, altresì,<br />

<strong>di</strong> mettere mano ad una riorganizzazione complessiva dell’istituto<br />

regionale finalizzato alla sburocratizzazione della macchina amministrativa<br />

ed alla accelerazione della spesa, soprattutto quella comunitaria, da<br />

concentrare sulle gran<strong>di</strong> opere”.<br />

PARI OPPORTUNITÀ, CUSUMANO:<br />

“SUPPORTARE IL DDL<br />

SULLE QUOTE DI GENERE<br />

NEI CDA”<br />

Giovanna<br />

Cusumano<br />

CATANZARO. “Vi invito a supportare<br />

il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge a firma<br />

della parlamentare del Pdl Lella<br />

Golfo sulle quote <strong>di</strong> genere nei<br />

Consigli <strong>di</strong> amministrazione<br />

delle Società quotate e delle<br />

Società controllate da Pubbliche<br />

Amministrazioni, chiedendo<br />

anche a tutte le associazioni femminili<br />

un “sostegno ideale” alla<br />

pregevole iniziativa legislativa”.<br />

Lo scrive, in una missiva alle<br />

componenti la Commissione per<br />

le Pari Opportunità, la Presidente<br />

Giovanna Cusumano, ricordando<br />

che “la proposta normativa<br />

approderà martedì prossimo in<br />

Senato. Vi chiedo pertanto - pro-<br />

segue Giovanna Cusumano rivolgendosi alle commissarie - <strong>di</strong> estendere<br />

a tutte le associazioni l’invito affinché facciano pervenire presso la email<br />

giovanna.cusumano@consrc.it l’adesione a sostenere l’approvazione<br />

definitiva del DDL senza mo<strong>di</strong>fiche che ne stravolgano il senso.<br />

Voglio riba<strong>di</strong>re alle associazioni che la Commissione da me presieduta,<br />

si farà carico <strong>di</strong> far pervenire presso il Senato tutte le adesioni giunteci”.<br />

“<strong>Il</strong> 50% delle Società quotate italiane - ricorda la Presidente della CRPO<br />

- è ancora senza alcuna rappresentanza femminile negli organi <strong>di</strong> governance<br />

e, pertanto, è quantomai necessario adottare misure legislative al<br />

fine <strong>di</strong> ottenere un equilibrio <strong>di</strong> genere altrimenti <strong>di</strong>fficilmente realizzabile<br />

in Italia. Dunque, la proposta normativa dell’on. Golfo rappresenta<br />

una concreta occasione che ci consentirà, ove venisse approvata - conclude<br />

- <strong>di</strong> colmare il gravissimo gap che vede l’Italia all’ultimo posto in<br />

Europa assieme al Portogallo per la rappresentanza femminile nei<br />

BOARD delle Società quotate”.<br />

TURISMO, “ONDA CALABRA”:<br />

ALLA BIT IL SITO<br />

DEI MUSEI REGIONALI<br />

CATANZARO. “Onda calabra. I beni culturali per lo sviluppo della<br />

<strong>Calabria</strong>”. È questo il titolo della presentazione del sito dei musei calabresi<br />

che avverrà alla Borsa Italia del Turismo <strong>di</strong> Milano oggi alle ore 18<br />

presso lo stand della Regione <strong>Calabria</strong>. A portare i saluti il Presidente<br />

Scopelliti, mentre l’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri insieme al<br />

Direttore Generale della Valorizzazione del Ministero dei Beni Culturali<br />

Mario Resca illustreranno in anteprima il sito www.museidellacalabria.it<br />

che è già visitabile da stasera anche tramite i <strong>di</strong>spositivi mobili. <strong>Il</strong> portale<br />

descrive oltre 15.000 beni museali calabresi, i musei più visitati, un<br />

archivio fotografico, una videogallery e la possibilità <strong>di</strong> visualizzare i più<br />

importanti reperti anche attraverso l’iphone, consentendo, prima in<br />

<strong>Calabria</strong> e tra le prime in Italia, la visita virtuale ai musei. Inoltre, sono<br />

stati informatizzati i più importanti siti museali, prodotte oltre 35.000<br />

schede <strong>di</strong> catalogo museale e rese <strong>di</strong>sponibili oltre 60.000 foto. Con questo<br />

strumento la Regione <strong>Calabria</strong> propone i propri tesori culturali in una<br />

delle più importanti manifestazioni turistiche mon<strong>di</strong>ali, con l’intenzione<br />

<strong>di</strong> promuovere sviluppo economico e crescita culturale. <strong>Il</strong> Presidente<br />

Scopelliti sabato pomeriggio presenterà il rapporto sul turismo in<br />

<strong>Calabria</strong> nel 2010 e illustrerà le strategie <strong>di</strong> sviluppo del settore.<br />

LEGGE ELETTORALE, I VERDI:<br />

“MEGLIO I COLLEGI<br />

UNINOMINALI”<br />

CATANZARO. “La proposta del presidente Scopelliti <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la<br />

legge elettorale regionale introducendo il metodo delle liste bloccate non<br />

è sicuramente a favore dei citta<strong>di</strong>ni, ma al contrario è un metodo esclusivamente<br />

ad appannaggio dei poteri politici e istituzionali”. Lo si legge<br />

in una nota della federazione regionale dei Ver<strong>di</strong>, a firma dei commissari<br />

Mario Giordano e Aurelio Morrone. “<strong>Il</strong> presidente Scopelliti - si legge<br />

- è convinto che questa mo<strong>di</strong>fica sia in grado <strong>di</strong> eliminare l’inquinamento<br />

del voto e le infiltrazioni mafiose che con<strong>di</strong>zionano pesantemente la<br />

vita politica e soprattutto istituzionale calabrese. Ci <strong>di</strong>spiace, Presidente<br />

- continua la nota - ma per noi non è la mo<strong>di</strong>fica a questa legge elettorale<br />

a liberare la politica e le istituzioni dai con<strong>di</strong>zionamenti mafiosi.<br />

Perchè questa legge regionale vigente è <strong>di</strong> se una legge che consente e<br />

invoglia i can<strong>di</strong>dati, anche per la vastità dei collegi, a trovare sostegno, a<br />

fine <strong>di</strong> essere eletti ad ogni costo, nei voti della ndrangheta o delle lobby<br />

<strong>di</strong> potere. Inoltre, questa legge non consente nessun legame con i territori<br />

e con gli elettori, poiché si può essere votati su tutto il territorio provinciale,<br />

ciò introduce un altro aspetto negativo della legge che è la <strong>di</strong>sponibilità<br />

finanziaria dei can<strong>di</strong>dati. Infatti in assenza d’ingenti <strong>di</strong>sponibilità<br />

non è possibile affrontare una campagna elettorale alla pari. Noi riteniamo<br />

- scrivono - , consapevoli che tutti in<strong>di</strong>stintamente debbano dare<br />

il proprio contributo per sconfiggere i poteri mafiosi, che questa legge<br />

non va mo<strong>di</strong>ficata così come auspicata dal Presidente della regione, ma<br />

va complessivamente abolita e al suo posto introdotta un’altra legge elettore<br />

con un sistema totalmente <strong>di</strong>verso da quello attualmente in vigore”.<br />

“La nostra proposta - scrivono - è semplice ed è quella <strong>di</strong> adottare per la<br />

<strong>Calabria</strong> una legge elettorale che parta dalla riduzione del numero <strong>di</strong> consiglieri<br />

e introduca come sistema elettivo il collegio uninominale. Basta<br />

sud<strong>di</strong>videre, con i dovuti accorgimenti tecnici e giuri<strong>di</strong>ci, la regione in 40<br />

collegi uninominali, chi vince più collegi governa la regione. Questo<br />

sistema elettorale, si democratico, - aggiungono i Ver<strong>di</strong> - ha molteplici<br />

aspetti positivi poiché consente, da un lato <strong>di</strong> selezionare all’origine il<br />

personale politico da presentare agli elettori e <strong>di</strong> legarlo contestualmente<br />

al giu<strong>di</strong>zio del territorio e degli elettori stessi (in questo modo l’eletto<br />

deve dar conto del suo operato e delle sue scelte al collegio), dall’altro<br />

evita, sia il degradante fenomeno del trasformismo molto in voga nel<br />

nostro sistema, sia l’affannosa ricerca, ad ogni costo e con ogni mezzo,<br />

del consenso personale. Quin<strong>di</strong>, signor Presidente se ha a cuore veramente<br />

le sorti dei citta<strong>di</strong>ni calabresi, - scrivono i commissari - abbandoni<br />

l’idea <strong>di</strong> peggiorare una legge che già <strong>di</strong> se ha fatto <strong>di</strong>versi danni alla


venerdì 18 febbraio 2011<br />

<strong>Calabria</strong> e prenda in seria considerazione la nostra proposta, accogliendola<br />

aiuterebbe i partiti, le associazioni o movimenti a ricercare e selezionare<br />

il miglior personale politico possibile da mettere in campo, inoltre,<br />

con la nostra proposta <strong>di</strong> legge si darebbe, finalmente, spazio anche,<br />

a quel mondo giovanile calabrese molto apprezzato, ma sempre bistrattato”.<br />

LAVORO, ISFOL: GIUDIZI POSITIVI<br />

SULLA COMMISSIONE<br />

<strong>DEL</strong>L’EMERSIONE CALABRIA<br />

Benedetto<br />

Di Iacovo<br />

CATANZARO. <strong>Il</strong> monitoraggio<br />

svolto dagli<br />

esperti dell’Isfol per<br />

conto del Ministero del<br />

Lavoro sulle <strong>di</strong>verse<br />

regioni meri<strong>di</strong>onali per<br />

quanto riguarda le politiche<br />

<strong>di</strong> contrasto all’economia<br />

sommersa ed al<br />

lavoro non regolare,<br />

“attesta risultati più che<br />

positivi per le attività programmate<br />

dalla<br />

Commissione regionale<br />

Emersione della <strong>Calabria</strong><br />

guidata dal Presidente<br />

Benedetto Di Iacovo”. Lo<br />

si legge in una nota della<br />

stessa commissione. “Grazie ad una efficace azione <strong>di</strong> sistema - scrive<br />

Annarita Carulli, consulente incaricata Isfol - e grazie alla con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> tutte le parti sociali, vi è stato un significativo miglioramento sia in termini<br />

<strong>di</strong> regolarizzazione dei rapporti lavorativi che in termini <strong>di</strong> nuovi<br />

percorsi <strong>di</strong> emersione intrapresi”. Nel corso dell’incontro istituzionale<br />

che si è svolto nella sede della Commissione regionale per l’Emersione<br />

del lavoro regolare, “il Presidente Benedetto Di Iacovo, - si legge -<br />

approfondendo il vaglio dei progetti svolti dalla Commissione ha sottolineato,<br />

in primis, il rapporto collaborativo e sinergico con l’Assessore<br />

calabrese al Lavoro Stillitani e la Giunta regionale, nonché la positività<br />

per gli interventi <strong>di</strong> sistema favoriti dalla collaborazione, punto, tra l’esecutivo<br />

regionale, la Commissione emersione e con le Prefetture”. Sui<br />

rapporti con l’Isfol, inoltre, Di Iacovo si è detto “sod<strong>di</strong>sfatto per la con<strong>di</strong>visione<br />

<strong>di</strong> informazioni e conoscenze derivanti dagli stu<strong>di</strong> e dalle ricerche<br />

dell’Istituto che arricchisce gli strumenti a <strong>di</strong>sposizione della<br />

Regione <strong>Calabria</strong>, soprattutto in funzione della programmazione, la<br />

valutazione e il monitoraggio delle attività previste nel documento <strong>di</strong><br />

programmazione”. La verifica dei risultati <strong>di</strong> alcune delle attività svolte<br />

dalla Commissione, in particolare con riferimento al progetto “La legalità<br />

cresce sui banchi <strong>di</strong> scuola”, in<strong>di</strong>ca “l’opportunità <strong>di</strong> potenziare la<br />

cooperazione e <strong>di</strong> intensificare lo scambio <strong>di</strong> informazioni valutando<br />

positivamente l’ipotesi <strong>di</strong> valorizzare anche in campo nazionale esperienze<br />

significative come il progetto che si è concluso lo scorso <strong>di</strong>cembre,<br />

ritenuto un modello <strong>di</strong> buona prassi per contrastare il fenomeno del<br />

lavoro irregolare”. Nel corso dell’incontro istituzionale, che si è svolto<br />

alla presenza <strong>di</strong> Teresa Benincasa, componente dello staff del Presidente<br />

della Commissione, “sono emerse positive novità sulla concretezza delle<br />

politiche attuate dalla Commissione. I risultati del monitoraggio e i dati<br />

dell’attuazione, nell’analisi della dottoressa Carulli, registrano inoltre la<br />

tendenza <strong>di</strong> riuscire a convergere su obiettivi con<strong>di</strong>visi da parte <strong>di</strong> tutte le<br />

parti interessate (amministrazioni, parti sociali, associazioni datoriali<br />

ecc.) e che caratterizza il ruolo della Commissione come una cabina <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento delle politiche sul lavoro”.”Ne consegue - conclude<br />

Carulli -, come Isfol, <strong>di</strong> poter esprimere un lusinghiero giu<strong>di</strong>zio nel senso<br />

che la <strong>Calabria</strong>, si configura come ambito ideale <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong><br />

azioni positive anche interregionali in grado <strong>di</strong> andare incontro alle specifiche<br />

esigenze del territorio, superando in tal modo il limite della scarsa<br />

adattabilità che troppo spesso le politiche nazionali si trascinano <strong>di</strong>etro”.<br />

“Contrastare l’economia sommersa - afferma Di Iacovo - è la premessa<br />

per aumentare il livello <strong>di</strong> democrazia e citta<strong>di</strong>nanza del nostro<br />

REGIONE<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

7<br />

Paese, per qualificare il sistema produttivo, rendere più moderno e giusto<br />

il sistema fiscale e quin<strong>di</strong> il sistema <strong>di</strong> protezione sociale, recuperando<br />

ingenti risorse e combattere l’illegalità <strong>di</strong>ffusa. L’intesa istituzionale e<br />

il supporto che l’Isfol mette a <strong>di</strong>sposizione della Regione <strong>Calabria</strong> - ha<br />

spiegato infine il Presidente Di Iacovo - è particolarmente prezioso per<br />

le competenze e l’esperienza dell’Istituto nei settori della formazione, del<br />

lavoro e dell’inclusione sociale. Un contributo che accresce l’efficacia<br />

degli strumenti della programmazione, previsti dai fon<strong>di</strong> comunitari e<br />

che amplia le prospettive future”.<br />

MILLEPROROGHE,<br />

OLIVERIO (PD):<br />

“CALABRIAANCORA UNA VOLTA<br />

DIMENTICATA”<br />

CATANZARO. “Siamo alle solite. Con il decreto “milleproroghe”,<br />

approvato ieri dal Senato, si perpetua l’ennesima beffa, anzi, un vero e<br />

proprio furto ai danni dei calabresi. Vengono, infatti, sottratti gran parte<br />

dei cento milioni <strong>di</strong> euro dei Fon<strong>di</strong> Fas destinati alle aree sottosviluppate<br />

ed in particolare alla <strong>Calabria</strong>, per destinarli alle zone alluvionate della<br />

Liguria e del Veneto. La <strong>Calabria</strong>, che soffre un <strong>di</strong>ssesto idrogeologico<br />

sempre più grave e allarmante e che era stata inserita tra i principali punti<br />

nell’agenda <strong>di</strong> Governo, è stata completamente <strong>di</strong>menticata dalla maggioranza.<br />

E i senatori calabresi del Pdl che fine hanno fatto?<br />

Probabilmente erano impegnati a prenotare il viaggio del ministro<br />

Tremonti sulla nostra rete, si fa per <strong>di</strong>re, dei trasporti”. Lo afferma il parlamentare<br />

del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in<br />

Commissione Agricoltura alla Camera. “È davvero incre<strong>di</strong>bile - aggiunge<br />

Oliverio - il totale <strong>di</strong>sinteresse del Governo verso la nostra regione,<br />

alla quale vengono riservati solo tagli, qualche visita <strong>di</strong> cortesia, tanti slogan,<br />

numerosi impegni me davvero nulla <strong>di</strong> concreto, o al massimo qualche<br />

briciola”.<br />

SANITÀ, LA CGIL:<br />

“ASSEGNARE ALLA S.U.A.<br />

LA PROGETTAZIONE<br />

DEGLI OSPEDALI”<br />

CATANZARO. Assegnare alla stazione unica appaltante un ruolo strategico<br />

per controllo della spesa sanitaria e la progettazione dei nuovi<br />

ospedali in <strong>Calabria</strong>. Lo chiede la Cgil regionale, in un documento a<br />

firma del segretario generale Sergio Genco e della segretaria regionale<br />

Mimma Iannello. “Dopo gli allarmi lanciati dalla Cgil <strong>Calabria</strong> - scrivono<br />

- sul coinvolgimento <strong>di</strong> Infrastrutture Lombarde spa nella costruzione<br />

dei nuovi ospedali <strong>di</strong> cui si conosce un preavviso <strong>di</strong> bando che pone<br />

una serie <strong>di</strong> interrogativi, cresce finalmente l’attenzione sulle procedure<br />

che verranno pre<strong>di</strong>sposte dalla Regione per la realizzazione delle opere<br />

definite con l’Accordo <strong>di</strong> programma del 2007 siglato dal Governo<br />

Pro<strong>di</strong>. La Cgil - è scritto - continua a ritenere quelle opere strategiche per<br />

la riorganizzazione del Sistema sanitario e la riqualificazione della rete<br />

ospedaliera. Alla velocizzazione delle loro messa a bando chiede venga<br />

esplicitato da parte del Commissario ad acta chi progetterà le opere, per<br />

quali costi e se ci sono già atti deliberativi in tale <strong>di</strong>rezione che coinvolgano<br />

Infrastrutture Lombarde Spa. Considerate le con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> permeabilità<br />

delle opere a infiltrazioni criminali, per il ruolo strategico <strong>di</strong><br />

rigore e trasparenza fin qui svolto, per l’azione <strong>di</strong> contenimento della<br />

spesa sanitaria fin qui realizzata, per le professionalità <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>spone, per<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> miglior convenienza e <strong>di</strong> risparmio che può assicurare,<br />

la Cgil - si rileva - ritiene strategico l’attribuzione della progettazione<br />

delle nuove strutture sanitarie alla Stazione Unica Appaltante previo il<br />

necessario supporto delle professionalità per adempiere alle attività<br />

annesse. Sarebbe incomprensibile - concludono Genco e Iannello - che<br />

nel mentre si impongono balzelli <strong>di</strong> tasse e ticket ai citta<strong>di</strong>ni per ripianare<br />

il debito sanitario si allentassero i cordoni della spesa per una progettazione<br />

esterna alla <strong>Calabria</strong> sicuramente <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa i cui sponsor, così<br />

come per KpmG spa, hanno probabili origini nei vari incontri romani”.


IL GIORNALE 8 DI CALABRIA IN CALABRIA venerdì 18 febbraio 2011<br />

‘NDRANGHETA:<br />

BENI PER 5 MILIONI<br />

SEQUESTRATI NEL VIBONESE<br />

VIBO VALENTIA. Beni mobili ed immobili ed attività commerciali per<br />

un valore <strong>di</strong> circa 5 milioni <strong>di</strong> euro, sono stati sequestrati dai finanzieri<br />

del Gico <strong>di</strong> Catanzaro con l’ausilio del comando provinciale <strong>di</strong> Vibo<br />

Valentia. <strong>Il</strong> sequestro ha interessato Annunziato Cilurzo, 60 anni, considerato<br />

vicino un sodalizio criminoso operante nella provincia <strong>di</strong> Vibo<br />

Valentia. <strong>Il</strong> provve<strong>di</strong>mento, emesso dal tribunale <strong>di</strong> Vibo Valentia su<br />

richiesta della locale procura, scaturisce a seguito dell’operazione<br />

“O<strong>di</strong>ssea” della Dda che nel 2006 aveva consentito <strong>di</strong> dare esecuzione a<br />

41 or<strong>di</strong>nanze <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a cautelare in carcere nei confronti <strong>di</strong> altrettanti<br />

presunti affiliati alla cosca Mancuso <strong>di</strong> Limba<strong>di</strong> per reati associativi. In<br />

particolare, uno dei filoni, come ha precisato il procuratore della<br />

Repubblica Mario Spagnuolo nella conferenza stampa che si è tenuta<br />

stamattina, presente il sostituto Michele Sirgiovanni che ha richiesto il<br />

provve<strong>di</strong>mento e il colonnello Fabio Canziani comandante provinciale<br />

del Gico <strong>di</strong> Catanzaro ed il colonnello Giuseppe Licari, comandante provinciale<br />

della GDF <strong>di</strong> Vibo Valentia, aveva svelato l’esistenza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffusa<br />

ed oppressiva attività <strong>di</strong> usura, da parte <strong>di</strong> presunti appartenenti alle<br />

consorterie mafiose presenti sul territorio ai danni <strong>di</strong> numerosi impren<strong>di</strong>tori.<br />

Oltre al blocco <strong>di</strong> tutti i rapporti bancari e assicurativi intestati o<br />

riconducibili all’uomo ritenuto affiliato al clan Mancuso, uno dei più<br />

potenti del Vibonese e della <strong>Calabria</strong>, sono stati sequestrati un’abitazione<br />

destinata al commercio al piano terra e ad uso residenziale al primo<br />

piano e situata a Vibo Valentia; un compen<strong>di</strong>o immobiliare, sempre a<br />

Vibo Valentia, composto da un fabbricato per attività commerciale e un<br />

villino su tre livelli per uso residenziale; un immobile a cinque piani a<br />

Iona<strong>di</strong>; due terreni e<strong>di</strong>ficabili e un terzo appezzamento sempre nel territorio<br />

<strong>di</strong> Iona<strong>di</strong>; una <strong>di</strong>tta in<strong>di</strong>viduale con relativi beni che opera nel commercio<br />

al dettaglio <strong>di</strong> fiori e piante.<br />

SPACCIO DI DROGA<br />

NEL CATANZARESE, IN 16<br />

PER IL RITO ABBREVIATO<br />

CATANZARO. Sceglieranno il giu<strong>di</strong>zio abbreviato se<strong>di</strong>ci delle <strong>di</strong>ciotto<br />

persone coinvolte in un’inchiesta della Procura della Repubblica su un<br />

presunto giro <strong>di</strong> spaccio <strong>di</strong> cocaina e hashish nel Catanzarese. Per i due<br />

indagati che seguiranno il normale iter proce<strong>di</strong>mentale, invece, il pubblico<br />

ministero Paolo Petrolo ha chiesto il rinvio a giu<strong>di</strong>zio, ieri, nell’aula<br />

del giu<strong>di</strong>ce Antonio Rizzuti. Così è iniziata l’u<strong>di</strong>enza preliminare a<br />

carico <strong>di</strong> Stefano Spiridetti, 29 anni, Alessandro Aversa, 24, residenti a<br />

Catanzaro; Sergio Ippolito, 41, residente a Simeri Crichi; Gianluca<br />

Tardo, 28, Alison Macrì, 23, Francesco Cufari, 27, Andrea Ferragina, 28,<br />

tutti residenti a Catanzaro; Giuseppe Alessio Rigillo, 27, Cataldo<br />

Bonofiglio, 28, residenti a Sellia Marina; Eliseo Fabio Esposito, 28, residente<br />

a Oliva<strong>di</strong>; Giovanni Lauritano, 25, Raffaele Aversa, 34, Saverio<br />

Danilo Citraro, 28, residenti a Catanzaro; Carmine Amelio, 32, residente<br />

a Marina <strong>di</strong> Gioiosa Jonica; Maurizio Abbruzzese, 23, Armando La<br />

Salvia, 33, Giovanni Nesticò, 25, tutti residenti a Catanzaro; Antonella<br />

Michelle Macrì, 28 anni, residente a Cutro. Solo per Ippolito e Aversa il<br />

giu<strong>di</strong>ce dovrà decidere per il rinvio a giu<strong>di</strong>zio o il proscioglimento, mentre<br />

per tutti gli altri i <strong>di</strong>fensori (tra gli avvocati impegnati Antonio<br />

Ludovico, Antonella Canino, Gianluca Cortese) hanno anticipato che<br />

formalizzeranno la richiesta <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio abbreviato (il giu<strong>di</strong>zio allo stato<br />

degli atti comporta lo sconto <strong>di</strong> pena <strong>di</strong> un terzo in caso <strong>di</strong> condanna) alla<br />

prossima u<strong>di</strong>enza del 7 aprile. Fu il pubblico ministero Simona Rossi, nel<br />

luglio del 2009, a chiudere le indagini nei confronti dei <strong>di</strong>ciotto giovani<br />

indagati, cui sono contestati a vario titolo <strong>di</strong>versi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> detenzione ai<br />

fini <strong>di</strong> spaccio <strong>di</strong> sostanze stupefacenti. Fatti che sarebbero stati commessi<br />

fra il 2004 e il 2005, tra Catanzaro e <strong>di</strong>versi centri abitati della costa<br />

ionica. Alcuni degli indagati sono ben noti alle cronache locali per il loro<br />

coinvolgimento in altri proce<strong>di</strong>menti giu<strong>di</strong>ziari con le medesime accuse<br />

legate alla droga.<br />

NASCONDEVANO ARMI IN CASA:<br />

ANZIANI CONIUGI ARRESTATI<br />

NEL VIBONESE<br />

VIBO VALENTIA. I carabinieri della Compagnia <strong>di</strong> Tropea, <strong>di</strong>retti dal<br />

tenente Francesco Di Pinto, in casa <strong>di</strong> un uomo <strong>di</strong> 83 anni, Antonio<br />

Cimadoro, sotto un copricapo da notte, hanno rinvenuto una pistola giocattolo<br />

mo<strong>di</strong>ficata calibro 7,65 perfettamente funzionante con un centinaio<br />

<strong>di</strong> cartucce. Nella stessa abitazione, nascosto in un arma<strong>di</strong>o, i militari<br />

hanno rinvenuto un fucile calibro 16. <strong>Il</strong> fatto è avvenuto a Zungri, un<br />

comune del vibonese. I militari dell’Arma della locale stazione, al<br />

comando del maresciallo Dario Randazzo, hanno fatto la scoperta. Sia<br />

l”ultraottantenne che è noto alle forze dell’or<strong>di</strong>ne, sia la mogli<br />

Alessandria Rosa, sono stati tratti in arresto con l’accusa <strong>di</strong> detenzione <strong>di</strong><br />

armi, ma, data la loro età, sono stati ammessi a godere dei benefici degli<br />

arresti domiciliari. Sempre in materia <strong>di</strong> armi, i carabinieri della stazione<br />

<strong>di</strong> San Calogero, <strong>di</strong>retti dal maresciallo Nazzareno Scalzone, all’interno<br />

<strong>di</strong> un casolare in località “Petti-Fontana, <strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> una donna <strong>di</strong> 75<br />

anni, P.C. del luogo, hanno rinvenuto delle cartucce tra cui qualche bossolo<br />

<strong>di</strong> arma da guerra. La proprietaria, che ha ceduto l’attività ai figli, è<br />

stata comunque denunciata a piede libero con l’accusa <strong>di</strong> detenzione <strong>di</strong><br />

munizioni.<br />

FURTO ED INVASIONE DI EDIFICI:<br />

UN ARRESTO A FILANDARI<br />

FILANDARI. Furto aggravato ed invasione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, con queste accuse<br />

gli uomini della compagnia carabinieri <strong>di</strong> Vibo Valentia hanno arrestato<br />

Domenico Vallone, operaio 65 enne <strong>di</strong> Filandari, già noto alle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne. Ascoprirlo sono stati i Carabinieri della Stazione <strong>di</strong> Filandari<br />

che, nel corso <strong>di</strong> alcuni controlli presso le case popolari della piccola citta<strong>di</strong>na,<br />

si sono accorti <strong>di</strong> uno strano filo elettrico che da una cabina Enel<br />

posta sulla strada entrava <strong>di</strong>rettamente in uno degli appartamenti<br />

dell’Aterp che, teoricamente, avrebbe dovuto essere <strong>di</strong>sabitato. I<br />

Carabinieri hanno deciso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re il controllo e non ci hanno<br />

messo molto a scoprire come l’appartamento fosse stato occupato illegalmente<br />

da Domenico Vallone che, non contento, aveva deciso anche<br />

<strong>di</strong> risparmiare sulla corrente elettrica realizzando un allaccio abusivo ad<br />

una cabina , riuscendo così a rifornire <strong>di</strong> energia la propria abitazione<br />

senza dover spendere nemmeno un centesimo. Imme<strong>di</strong>ate per l’uomo le<br />

manette e l’intervento dei tecnici Enel, che hanno ripristinato la situazione<br />

scongiurando anche il rischio <strong>di</strong> pericolosi corto circuiti. Ora Vallone,<br />

che dopo gli atti <strong>di</strong> rito è stato tradotto in carcere, dovrà rispondere delle<br />

accuse mossegli contro davanti al Tribunale <strong>di</strong> Vibo Valentia.<br />

COLPI D’ARMA DA FUOCO<br />

CONTRO UN’AUTOFFICINA<br />

AVIBO VALENTIA<br />

VIBO VALENTIA. Alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro<br />

la serranda dell’autofficina “Vestri”. <strong>Il</strong> fatto è avvenuto in via Alcide<br />

De Gasperi <strong>di</strong> Vibo Valentia. Sul luogo sono intervenuti della polizia <strong>di</strong>


venerdì 18 febbraio 2011<br />

Stato mentre le indagini sono condotte dalla squadra mobile <strong>di</strong>retta dal<br />

vice questore Fabrizio Lento.<br />

RIUNIONE <strong>DEL</strong>L’UILCEM<br />

SULLE CENTRALI DI ROSSANO<br />

E <strong>DEL</strong> MERCURE<br />

COSENZA. La Uilcem interviene sui temi della riconversione della centrale<br />

Enel <strong>di</strong> Rossano e del completamento <strong>di</strong> quella a biomasse del<br />

Mercure. “Nei giorni scorsi - spiega una nota - sono stati convocati dal<br />

Segretario generale nazionale Augusto Pascucci e dal Segretario<br />

Nazionale Riccardo Marcelli, il segretario generale calabrese Gino<br />

Campana, quello cosentino Benedetto Martino ed il referente del comparto<br />

elettrico, Gianpiero Mercogliano per fare il punto della situazione<br />

a proposito della riconversione <strong>di</strong> Rossano e dell’andamento dei lavori<br />

al Mercure. I cinque <strong>di</strong>rigenti sindacali, - si fa rilevare - hanno preso atto<br />

dei documenti ufficiali in merito, le delibere degli enti locali, il rigetto<br />

dell’integrazione al vecchio progetto <strong>di</strong> Rossano del 2005 e la lettera del<br />

sindaco <strong>di</strong> quella città all’Enel per aprire un tavolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione sul<br />

futuro dell’impianto elettrico, per quanto riguarda Rossano ed alle recenti<br />

decisioni del TAR a proposito del Mercure”. “Abbiamo già espresso<br />

le nostre perplessità sulle delibere della Regione <strong>Calabria</strong> e della<br />

Provincia <strong>di</strong> Cosenza - <strong>di</strong>chiara Riccardo Marcelli.- Organismi che sono<br />

obbligati a legiferare per il bene delle comunità governate, non possono<br />

decidere a cuor leggero e senza approfon<strong>di</strong>menti su questioni rilevanti<br />

come lo sviluppo e l’occupazione. Abbiamo visto come in altre parti del<br />

Paese anche le Centrali <strong>di</strong> vecchia generazione non hanno precluso la<br />

crescita dell’agricoltura e del turismo <strong>di</strong> qualità - continua Marcelli.<br />

Abbiamo notizia che l’Enel presenterà un nuovo progetto, ma non ad<br />

integrazione del precedente del 2005 e speriamo che gli enti locali abbiano<br />

la responsabilità <strong>di</strong> confrontarsi con le altre realtà per poi decidere<br />

sulla fattibilità. Finalmente è stata sbloccata la situazione della Centrale<br />

del Mercure. Una centrale a biomasse, che fino a ieri funzionava ad olio<br />

combustibile denso e prima ancora a lignite, che ha contribuito a far crescere<br />

il territorio della Valle, ha trovato tante opposizioni artificiose ma<br />

finalmente sono ripresi i lavori”.<br />

SANITÀ, LA CLINICA “TRICARICO”<br />

DI BELVEDERE MARITTIMO<br />

VERSO LO SCIOPERO<br />

BELVEDERE<br />

MARITTIMO. La<br />

vertenza dei lavoratori<br />

della casa <strong>di</strong><br />

cura “Ninetta<br />

Rosano-Tricarico”<br />

<strong>di</strong> Belvedere<br />

Marittimo aspetta<br />

ancora una soluzione.<br />

Da oltre un<br />

anno i <strong>di</strong>pendenti<br />

non percepiscono<br />

lo stipen<strong>di</strong>o. In una<br />

nota, i sindacati Fp-Cgil e Cimop hanno reso noto <strong>di</strong> aver comunicato<br />

alla <strong>di</strong>rezione aziendale che l’assemblea dei lavoratori “ha preso atto<br />

della comunicazione della casa <strong>di</strong> cura dell’impossibilità <strong>di</strong> mantenere<br />

fede all’accordo sottoscritto il 2 febbraio 2011 e quin<strong>di</strong> il regolare pagamento<br />

degli stipen<strong>di</strong> entro il 15 febbraio 2011. Preso atto <strong>di</strong> ciò - è scritto<br />

nel documento - l’assemblea dei lavoratori ha <strong>di</strong>chiarato lo stato <strong>di</strong> agitazione<br />

<strong>di</strong> tutto il personale, finalizzato alla proclamazione <strong>di</strong> uno sciopero<br />

nei tempi strettamente necessari richiesti dalla legge”.<br />

Contestualmente, è ancora scritto, le organizzazioni sindacali chiedono<br />

ai datori <strong>di</strong> lavoro “se l’accordo sottoscritto nel verbale del 2 febbraio<br />

2011 è da ritenersi ancora valido e quin<strong>di</strong> se garantiscono il regolare<br />

pagamento degli stipen<strong>di</strong>. In caso contrario - è scritto - i lavoratori preannunciano<br />

la volontà <strong>di</strong> non aderire all’accordo riguardante il piano <strong>di</strong><br />

ristrutturazione dei debiti”.<br />

IN CALABRIA<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

LA GUARDIA COSTIERA<br />

DI REGGIO SEQUESTRA UN’AREA<br />

OCCUPATAABUSIVAMENTE<br />

9<br />

REGGIO CALABRIA. La Guar<strong>di</strong>a Costiera ha sequestrato un’area <strong>di</strong><br />

circa 7.000 mq in località Torre Lupo <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>. I sigilli sono<br />

stati posti ai locali <strong>di</strong> un noto ristorante essendo stato accertato che la <strong>di</strong>tta<br />

che gestiva l’attività commerciale non era in possesso della concessione<br />

demaniale marittima necessaria per l’occupazione e l’utilizzo, né era in<br />

regola con il pagamento degli indennizzi allo Stato per pregresse occupazioni.<br />

La <strong>di</strong>tta in questione occupava inoltre dei fabbricati a<strong>di</strong>biti a<br />

depositi e uffici, ed un’area esterna che nel periodo estivo veniva utilizzata<br />

come pizzeria/ristorante e pista da ballo. Le aree e gli immobili sono<br />

stati affidati in custo<strong>di</strong>a al responsabile del servizio demanio marittimo<br />

del Comune <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>, ente competente in materia <strong>di</strong> gestione<br />

del demanio marittimo. L’area in questione dovrebbe essere interessata<br />

dai lavori appaltati dal Comune <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong> per la realizzazione<br />

del “Parco Lineare Sud”.<br />

FISCO,<br />

OPERAZIONE “COCCODRILLO”:<br />

REDDITI ILLECITI PER 1,5 MILIONI<br />

COSENZA. I finanzieri del Nucleo <strong>di</strong> Polizia Tributaria <strong>di</strong> Cosenza<br />

hanno passato al setaccio i conti correnti riconducibili al promotore del<br />

sodalizio criminale (stroncato con la recente operazione “Coccodrillo”)<br />

specializzato nella commercializzazione <strong>di</strong> merce contraffatta ed operante<br />

nel capoluogo bruzio ma con propaggini nel resto della <strong>Calabria</strong> e<br />

fonti <strong>di</strong> approvvigionamento in Campania, nei confronti del quale, in<br />

sede <strong>di</strong> esecuzione della misura cautelare dell’arresto in carcere, lo scorso<br />

12 gennaio era stata avviata un’apposita verifica fiscale sostanziale<br />

finalizzata ad attrarre a tassazione i proventi derivanti dall’attività illecita.<br />

In conseguenza <strong>di</strong> ciò è stata appurata, in linea con i recenti dettami<br />

della Corte <strong>di</strong> giustizia europea e della Corte <strong>di</strong> Cassazione, una corrispondente<br />

IVA dovuta e non <strong>di</strong>chiarata a debito, ammontante ad oltre<br />

300 mila euro. Gli esiti degli accertamenti sui conti bancari riconducibili<br />

all’”impren<strong>di</strong>tore del falso” hanno confermato - secondo gli inquirenti<br />

- le consistenti movimentazioni finanziarie <strong>di</strong> versamento in contanti<br />

ed a mezzo assegni sugli stessi, ammontanti ad oltre un milione e mezzo<br />

<strong>di</strong> euro, considerati red<strong>di</strong>ti illeciti.<br />

FONTANA RIMOSSA<br />

IN PIAZZA CASTELLO A REGGIO:<br />

UN ESPOSTO IN PROCURA<br />

REGGIO CALABRIA. È stato presentato ieri mattina alla Procura <strong>di</strong><br />

Reggio <strong>Calabria</strong> un esposto in cui si segnala l’avvenuta sparizione della<br />

fontana monumentale <strong>di</strong> Piazza Castello della città dello stretto. A consegnarlo,<br />

a nome <strong>di</strong> un’ottantina <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni , sono stati il consigliere provinciale<br />

Omar Minniti ed uno dei sottoscrittori, Pasqualino Placanica.<br />

“Nell’esposto - è scritto in una nota - è stato rammentato che, a seguito<br />

dei lavori <strong>di</strong> restyling della Piazza Castello effettuati<br />

dall’Amministrazione Comunale negli anni scorsi, la fontana posta al<br />

centro del giar<strong>di</strong>netto della piazza <strong>di</strong> fronte al palazzo del compartimento<br />

ferroviario è stata rimossa, non rientrando evidentemente nel nuovo<br />

progetto da realizzare. Si tratta <strong>di</strong> una fontana bronzea a forma <strong>di</strong> delfino,<br />

opera <strong>di</strong> pregio artistico che senz’altro rappresenta un pezzo <strong>di</strong> storia<br />

<strong>di</strong> Reggio, “sorella” delle opere bronzee che ancora campeggiano in<br />

cima alla scalinata <strong>di</strong> Via Giudecca, le famose “Tre fontane”. Con queste<br />

faceva parte <strong>di</strong> un lotto proveniente da un’opera monumentale un<br />

tempo collocata sul lungomare. In passato, infatti, - si fa rilevare - l’approvvigionamento<br />

idrico della città <strong>di</strong> Reggio (ricca d’acqua grazie alle<br />

falde alimentate dai torrenti non ancora cementificati) avveniva in riva al<br />

mare, presso cui sorgevano almeno due gran<strong>di</strong> fontane. Una <strong>di</strong> esse,<br />

Fontana Nuova (conosciuta pure come Fontana della Pescheria), fu danneggiata<br />

dal terremoto del 1783, così durante i lavori <strong>di</strong> rie<strong>di</strong>ficazione si


IL GIORNALE 10 DI CALABRIA IN CALABRIA venerdì 18 febbraio 2011<br />

provvide a restaurarla. Le cinque bocche marmoree precedenti furono<br />

sostituite con le quattro bocche a forma <strong>di</strong> delfini bronzei che oggi conosciamo.<br />

Successivamente al sisma del 1908, durante il quale l’e<strong>di</strong>ficio<br />

della Fontana Nuova andò <strong>di</strong>strutto, le bocche bronzee furono collocate<br />

in due punti <strong>di</strong>versi della città: tre sono, appunto, le “Tre fontane” della<br />

zona collinare, mentre la quarta fu sistemata in piazza Castello, dove è<br />

rimasta per quasi un secolo. Della suddetta opera bronzea, - scrivono i<br />

citta<strong>di</strong>ni autori dell’esposto - dal momento della sua rimozione da Piazza<br />

Castello, non si sa più nulla, ed a niente sono valsi i tentativi bonari <strong>di</strong><br />

conoscerne il destino. Alle richieste verbali <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni interessati hanno,<br />

inoltre, fatto seguito l’intervento del consigliere provinciale Omar<br />

Minniti e inchieste giornalistiche, che hanno lamentato tra l’altro il silenzio<br />

dell’Amministrazione Comunale e della Soprintendenza dei beni<br />

architettonici <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>”. Attraverso l’esposto, i citta<strong>di</strong>ni firmatari<br />

hanno chiesto alla Procura della Repubblica “<strong>di</strong> accertare se la fontana<br />

in oggetto sia ancora in possesso delle Autorità competenti e, qualora<br />

dall’esito risultasse che la suddetta fontana sia stata sottratta alla Città<br />

in maniera illecita, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e perseguire i colpevoli secondo quanto<br />

previsto dalle vigenti leggi”.<br />

VIGILI <strong>DEL</strong> FUOCO, L’USB:<br />

“RISCHIA LA CHIUSURA<br />

IL DISTACCAMENTO DI SELLIA”<br />

CATANZARO. “Continua imperterrita ed inesorabile l’avanzata <strong>di</strong>struttiva<br />

ed inenarrabile delle inefficienze della gestione complessiva <strong>di</strong> risorse<br />

umane, strumentali, economiche del comando dei vigili del fuoco”.<br />

Lo si legge in una nota del Coor<strong>di</strong>namento USB dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong><br />

Catanzaro, che così prosegue: “<strong>Il</strong> personale ci segnala la probabile imminente<br />

chiusura del <strong>di</strong>staccamento <strong>di</strong> Sellia Marina a causa <strong>di</strong> gravissime<br />

con<strong>di</strong>zioni igienico-sanitarie e <strong>di</strong> sicurezza in generale per i lavoratori<br />

che prestano servizio in quella sede. È proprio della mattinata o<strong>di</strong>erna -<br />

continua la nota - la notizia che liquami <strong>di</strong> fogna dalla giornata <strong>di</strong> ieri<br />

abbiano deciso <strong>di</strong> uscire all’aria aperta ed approfittare del bel sole per<br />

stendere le loro membra ed abbandonarsi al leggero declivio per scendere<br />

a mare in tutta lentezza e tranquillità; i tombini scoperchiati tendono<br />

la loro trappola ai vigili che per forza <strong>di</strong> cosa devono transitare nell’area<br />

della caserma, mentre la fogna con il suo carico batteriologico<br />

tenta <strong>di</strong> trasformare il <strong>di</strong>staccamento steso nell’avamposto nazionale<br />

WWF-PNCR (protezione batteriologica, chimica, ra<strong>di</strong>oattiva) Eppure il<br />

personale era già da tempo in stato <strong>di</strong> fibrillazione : dopo essere stato<br />

costretto a mangiare nelle ciotole ed a spingere il mezzo senza gasolio,<br />

pochi giorni fa era rimasto ad<strong>di</strong>rittura senza viveri come i colleghi della<br />

sede centrale <strong>di</strong> Catanzaro. Questi ultimi, pochi giorni fa hanno dovuto<br />

mettere mano al proprio personale portafoglio e provvedere presso un<br />

noto ristoratore per garantirsi un minimo <strong>di</strong> apporto calorico e poter<br />

affrontare il turno <strong>di</strong> 12 ore <strong>di</strong> lavoro. In mattinata - scrive il sindacato -<br />

una delegazione Usb-Vvf ha raccolto degli interrogativi all’interno delle<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> servizio; i lavoratori perplessi e inebetiti continuano a domandarsi<br />

e ripetersi sul come farà quel buon padre <strong>di</strong> famiglia del <strong>di</strong>rigente a<br />

dormire sonni tranquilli sapendo che il personale vive questo stato <strong>di</strong><br />

degrado generalizzato e <strong>di</strong>ffuso, come farà il <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> Catanzaro a<br />

starsene chiuso ore ed ore tranquillo nel suo ufficio sapendo che i vigili<br />

del fuoco non hanno più neanche l’uniforme che è un <strong>di</strong>spositivo Di pro-<br />

tezione in<strong>di</strong>viduale, visto che moltissimi capi per essere restituiti <strong>di</strong>etro<br />

dalla lavanderia ci impiegano quasi un mese? Eppure dorme tranquillo<br />

e sereno senza il minimo turbamento, tranne qualche improduttivo battito<br />

<strong>di</strong> coda, contro chi ha il coraggio chiedere perchè”. I Vigili del Fuoco<br />

catanzaresi, si evidenzia, “ nonostante le <strong>di</strong>fficoltà (mezzi, mensa, lavanderia,<br />

sicurezza, ecc?ecc..), nonostante non abbiano percepito un solo<br />

centesimo dei lavori straor<strong>di</strong>nari prestati a Janò e nonostante nessuno<br />

abbia loro dato alcuna risposta su ore ed ore <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario svolto e la<br />

cui retribuzione appare sempre più lontana ed improbabile, nonostante<br />

tutto ogni giorno, puntualmente, svolgono con passione e professionalità,<br />

nei limiti <strong>di</strong> quello che la situazione consente, il loro lavoro”.<br />

MORTO A REGGIO CALABRIA<br />

MONS. VINCENZO ZOCCALI:<br />

IL CORDOGLIO <strong>DEL</strong> CLERO<br />

REGGIO CALABRIA. È morto a Reggio mons. Vincenzo Zoccali. Ne<br />

dà notizia un comunicato <strong>di</strong> Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo<br />

Metropolita <strong>di</strong> Reggio <strong>Calabria</strong>-Bova, che, spiega una nota, “unitamente<br />

al Capitolo Metropolitano, ai Presbiteri <strong>di</strong>ocesani e religiosi, e all’intera<br />

Comunità ecclesiale reggina-bovese, si unisce al dolore della famiglia<br />

per la morte <strong>di</strong> Mons. Vincenzo Zoccali, che nel corso della notte è<br />

passato da questo mondo al Padre; ne ricorda la straor<strong>di</strong>naria de<strong>di</strong>zione<br />

alla missione evangelizzatrice della Chiesa ed implora per lui la bontà <strong>di</strong><br />

Dio perchè lo accolga tra le braccia della sua misericor<strong>di</strong>a nella gioia dei<br />

Santi”. Domani 18 Febbraio 2011 alle ore 15.30, nella basilica cattedrale,<br />

lo stesso arcivescovo presiederà la solenne liturgia esequiale, che sarà<br />

concelebrata dai presbiteri reggini e <strong>di</strong> altre Diocesi della <strong>Calabria</strong>.<br />

COMUNE DI REGGIO, RAFFA<br />

INCONTRERÀ I DIPENDENTI<br />

<strong>DEL</strong>LE SOCIETÀ PARTECIPATE<br />

REGGIO CALABRIA. L’attuale momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà delle società<br />

partecipate viene seguito con grande attenzione dal sindaco <strong>di</strong> Reggio,<br />

Giuseppe Raffa. “<strong>Il</strong> primo citta<strong>di</strong>no - è scritto in una nota - , a Roma per<br />

impegni istituzionali, domattina (oggi n.d.r.), infatti, incontrerà i lavoratori<br />

per illustrare, come aveva già fatto ieri nel corso <strong>di</strong> una riunione in<br />

Prefettura, la strategia tesa a superare la criticità della situazione e gli sforzi<br />

che, grazie anche ai trasferimenti regionali, si stanno facendo pur <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfare le legittime attese <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> famiglie. Nonostante la mancanza<br />

<strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, il Sindaco - si legge - esprime ottimismo sul trasferimento<br />

<strong>di</strong> risorse statali che dovrebbe avvenire subito dopo l’approvazione,<br />

da parte del Parlamento, del decreto “Mille proroghe” prevista per il<br />

prossimo 22 febbraio. L’impegno dei vertici <strong>di</strong> palazzo san Giorgio per<br />

giungere al più breve alla soluzione delle vertenze in atto nasce dalla consapevolezza<br />

del rispetto dei sacrosanti <strong>di</strong>ritti dei lavoratori e dalla necessità<br />

<strong>di</strong> continuare a dare alla città servizi efficienti, in particolare nei settori<br />

vitali della raccolta dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani, della <strong>di</strong>fferenziata e dei<br />

servizi <strong>di</strong> rete. Tra qualche giorno, lo stesso Raffa - annuncia la nota -<br />

incontrerà i vertici provinciali dell’Ance (Associazione Nazionale<br />

Costruttori E<strong>di</strong>li) per <strong>di</strong>scutere del piano finanziario con le banche per<br />

una maggiore flessibilità nell’accesso al cre<strong>di</strong>to”.<br />

PESCA, 20 CHILI DI NOVELLAME<br />

SEQUESTRATI<br />

AMARINA DI GIOIOSA<br />

REGGIO CALABRIA. Gli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo<br />

<strong>di</strong> Roccella Jonica hanno sequestrato a Marina <strong>di</strong> Gioiosa, sul lungomare,<br />

20 Kg <strong>di</strong> novellame <strong>di</strong> sarda. La normativa in vigore ne vieta sia la<br />

pesca che il commercio che la detenzione. Alla vista dei militari il<br />

responsabile ha tentato <strong>di</strong> occultare il pescato, contenuto in una vasca <strong>di</strong><br />

plastica, ma è stato identificato e condotto nella sede della Guar<strong>di</strong>a<br />

costiera <strong>di</strong> Roccella Jonica per la redazione dei successivi atti. Negli uffici<br />

del comando è intervenuto personale me<strong>di</strong>co dell’ASP <strong>di</strong> Reggio


venerdì 18 febbraio 2011<br />

<strong>Calabria</strong>, ambito <strong>di</strong> Locri, che ha <strong>di</strong>chiarato il pescato idoneo al consumo<br />

umano in quanto “fresco”. In questo modo è stato possibile donare<br />

in beneficenza il pescato ad istituti locali con scopi sociali.<br />

IMMIGRATI, UNA <strong>DEL</strong>EGAZIONE<br />

<strong>DEL</strong> COMITATO SCHENGEN<br />

OGGI A CROTONE<br />

CROTONE. Una delegazione del Comitato Schengen - Immigrazione,<br />

presieduto dall’on. Margherita Boniver e composto dai deputati Ida<br />

D’Ippolito Vitale, Vincenzo Taddei e dai senatori Massimo Livi Bacci e<br />

Piergiorgio Stiffoni, in seguito all’emergenza provocata dai recentissimi<br />

massicci sbarchi <strong>di</strong> immigrati dalla Tunisia, ha convenuto <strong>di</strong> svolgere<br />

una missione al Centro <strong>di</strong> accoglienza Sant’Anna <strong>di</strong> Isola Capo Rizzuto<br />

- il più grande d’Europa - oggi venerdì 18 febbraio. La delegazione<br />

incontrerà i rappresentanti delle Istituzioni e delle Amministrazioni locali<br />

e gli operatori delle associazioni attive nel settore assistenza immigranti,<br />

e visiterà i centri <strong>di</strong> accoglienza sia del centro d’accoglienza che<br />

del Cara.<br />

PROSTITUZIONE, FOGLIO DI VIA<br />

PER DUE TRANS<br />

NEL CATANZARESE<br />

SELLIAMARINA. Avevano avviato l’attività <strong>di</strong> prostituzione all’interno<br />

<strong>di</strong> una casa privata. Ma i continui movimenti davanti l’abitazione<br />

hanno attirato l’attenzione dei carabinieri della Compagnia <strong>di</strong> Sellia<br />

Marina che, dopo avere avviato una serie <strong>di</strong> verifiche, hanno scoperto il<br />

giro <strong>di</strong> prostituzione praticato da due transessuali. Ai due è stato notificato<br />

il foglio <strong>di</strong> via obbligatorio dal comune <strong>di</strong> Simeri Crichi. Dalle indagini<br />

è emerso che i clienti venivano invitati anche attraverso inserzioni<br />

su alcuni giornali, dove si faceva riferimento a massaggi particolari, oltre<br />

che con il passa voce tra i clienti che frequentavano l’abitazione. Dopo<br />

aver debellato il fenomeno della prostituzione dalle strade del territorio<br />

<strong>di</strong> competenza, i militari della Compagnia <strong>di</strong> Sellia Marina, <strong>di</strong>retti dal<br />

capitano Giovanni De Nuzzo, hanno rivolto l’attenzione alla prostituzione<br />

all’interno delle abitazioni private, fenomeno che, se pur spora<strong>di</strong>camente,<br />

si ripresenta.<br />

RIFIUTI, SEQUESTRATA<br />

NEL CATANZARESE UNA DITTA<br />

INCENDIATA LO SCORSO ANNO<br />

CATANZARO. È stata sequestrata dai Carabinieri a Falerna la <strong>di</strong>tta specializzata<br />

nel trattamento e nella sostituzione <strong>di</strong> pneumatici interessata<br />

nel 2010 da un vasto incen<strong>di</strong>o. <strong>Il</strong> 22 gennaio 2010 alle ore 20.00 circa,<br />

nell’area industriale del centro tirrenico catanzarese, nei pressi dello svincolo<br />

autostradale, all’interno dello stabilimento, <strong>di</strong>vampò un rogo che,<br />

alimentato dalle enormi cataste <strong>di</strong> gomma giacenti, costrinse i vigili del<br />

fuoco a lavorare per ben tre giorni per domarlo completamente. Enorme<br />

fu lo spavento iniziale per gli abitanti della zona per il timore che le fiamme<br />

potessero propagarsi alle abitazioni limitrofe. Successivamente,<br />

molta fu anche la preoccupazione per il danno ambientale e per la salute<br />

pubblica potenzialmente causati dall’intenso fumo nero sprigionatosi<br />

dalle fiamme. Parte della <strong>di</strong>tta restò sotto sequestro per <strong>di</strong>verso tempo ai<br />

fini delle indagini sulla natura dell’evento. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno, i<br />

Carabinieri, che hanno continuato a tenere sotto osservazione la situazione,<br />

allertati dal vedere nuovamente accumulate enormi cataste <strong>di</strong><br />

pneumatici usati e triturati, nonché residui del <strong>di</strong>sastro dell’anno prima,<br />

hanno deciso <strong>di</strong> intervenire. Nella giornata <strong>di</strong> ieri, i militari della Stazione<br />

<strong>di</strong> Falerna unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Ecologico <strong>di</strong><br />

Catanzaro, hanno proceduto al controllo della <strong>di</strong>tta, riscontrando violazioni<br />

in or<strong>di</strong>ne allo smaltimento dei rifiuti. In particolare hanno rilevato<br />

che nella parte <strong>di</strong> capannone andata in fumo vi erano ancora residui della<br />

combustione dell’anno precedente la cui bonifica era stata assegnata con<br />

gara d’appalto del Comune <strong>di</strong> Falerna ad una <strong>di</strong>tta specializzata. Inoltre,<br />

IN CALABRIA<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

11<br />

nella parte anteriore rimasta integra, erano stati accumulati altri pneumatici<br />

e montagne <strong>di</strong> gomme triturate. Per scongiurare il ripetersi <strong>di</strong> incidenti<br />

analoghi a quello dell’anno prima, i militari hanno posto sotto<br />

sequestro parte del capannone incen<strong>di</strong>atosi l’anno scorso e tutto il materiale<br />

accatastato <strong>di</strong>nanzi al piazzale della <strong>di</strong>tta. Ulteriori indagini sono in<br />

corso.<br />

ITALIA 150, A COSENZA<br />

UN CONCORSO NELLE SCUOLE<br />

PER DUE BORSE DI STUDIO<br />

COSENZA. L’assessorato alle Politiche dell’educazione del Comune <strong>di</strong><br />

Cosenza ha promosso un concorso sul tema dell’Unità d’Italia, in occasione<br />

delle celebrazioni per il 150.mo anniversario, in programma nel<br />

prossimo mese <strong>di</strong> marzo. <strong>Il</strong> concorso, finalizzato all’assegnazione <strong>di</strong> due<br />

borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, è riservato agli studenti dell’ultimo anno delle scuole<br />

me<strong>di</strong>e superiori e agli studenti delle terze classi delle scuole me<strong>di</strong>e inferiori.<br />

Le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono intitolate alla memoria <strong>di</strong> Renata Gan<strong>di</strong>ni,<br />

signora milanese nata nel capoluogo lombardo il 23 <strong>di</strong>cembre del 1916,<br />

ma <strong>di</strong>ventata cosentina a tutti gli effetti quando, dopo essere arrivata a<br />

Cosenza a cavallo tra la fine degli anni ‘30 e l’inizio dei ‘40, sposò l’avvocato<br />

Armando Tocci, uno dei civilisti più noti e apprezzati della città,<br />

fratello <strong>di</strong> Samuele Tocci, anch’egli molto conosciuto nel foro cosentino.<br />

Scomparsa il 15 agosto del 2008, la signora Renata Gan<strong>di</strong>ni ha sempre<br />

vissuto a Cosenza, de<strong>di</strong>candosi amorevolmente alle cure della sua famiglia,<br />

senza recidere, però, il legame con la terra d’origine e le sue tra<strong>di</strong>zioni.<br />

“L’intitolazione da parte dell’Amministrazione comunale delle<br />

borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del concorso sul tema dell’Unità d’Italia a Renata<br />

Gan<strong>di</strong>ni - ha sottolineato l’Assessore alle politiche dell’educazione<br />

Franco Napoli che è anche coor<strong>di</strong>natore del comitato per le celebrazioni<br />

- vuole essere un riconoscimento ad una persona <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> virtù che, pur<br />

provenendo da un contesto completamente <strong>di</strong>verso da quello calabrese,<br />

è riuscita ad integrarsi a meraviglia nella nostra città senza per questo perdere<br />

<strong>di</strong> vista l’attaccamento alla sua Milano. L’esempio <strong>di</strong> Renata<br />

Gan<strong>di</strong>ni meritava <strong>di</strong> essere ad<strong>di</strong>tato alle nuove generazioni, in un<br />

momento storico particolare, contrassegnato da spinte secessioniste,<br />

soprattutto per riaffermare con forza i valori dell’Unità d’Italia”.<br />

L’Amministrazione comunale ha sposato e fatto proprio il progetto sulle<br />

borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presentato dal figlio della signora Gan<strong>di</strong>ni, l’avvocato<br />

Ennio Clau<strong>di</strong>o Tocci, apprezzato avvocato civilista del foro <strong>di</strong> Cosenza.<br />

E sarà grazie alla generosità dell’avvocato Tocci, che ha messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

l’importo <strong>di</strong> 1.500 euro per le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, che alcuni studenti<br />

cosentini potranno essere premiati. 1.000 euro andranno al miglior elaborato<br />

scritto e 500 euro al miglior elaborato grafico. Alla selezione per<br />

il miglior elaborato scritto sull’Unità d’Italia potranno partecipare gli studenti<br />

dell’ultimo anno delle scuole me<strong>di</strong>e superiori. A quella per il<br />

miglior elaborato grafico, gli studenti delle terze classi delle scuole me<strong>di</strong>e<br />

inferiori. Ciascuna scuola che aderirà all’iniziativa dovrà, attraverso una<br />

selezione interna, in<strong>di</strong>viduare tre elaborati e farli pervenire, a mezzo raccomandata<br />

A/R, entro e non oltre le ore 13,00 del prossimo 18 marzo, al<br />

servizio Pubblica Istruzione del Comune <strong>di</strong> Cosenza, in Vico S.<br />

Tommaso. <strong>Il</strong> regolamento del concorso con le modalità <strong>di</strong> partecipazione<br />

è consultabile sulla home page del sito Internet del Comune all’in<strong>di</strong>rizzo:<br />

www.comune.cosenza.it. I vincitori saranno premiati nel corso <strong>di</strong><br />

una manifestazione che si svolgerà al Teatro “Alfonso Rendano”.


IL GIORNALE 12 DI CALABRIA CATANZARO venerdì 18 febbraio 2011<br />

COMUNE, CONFERENZA<br />

DEI CAPIGRUPPO:<br />

CONFERMATA<br />

LA CONVOCAZIONE<br />

<strong>DEL</strong> CONSIGLIO<br />

CATANZARO. La conferenza dei capigruppo, presieduta dal<br />

Francesco Passafaro, ha confermato la convocazione del consiglio<br />

comunale fissata per il prossimo 28 febbraio ed in secondo<br />

appello per martedì 2 marzo. La conferenza ha preso in esame<br />

la lettera inviata alla Presidenza dalla Giunta definita – dalla<br />

maggioranza dei presenti “ un grave strappo politico – istituzionale.<br />

Questo perché - è stato sottolineato dal capogruppo<br />

Giulio Elia - è stato preso atto che i Dirigenti hanno formalmente<br />

comunicato che le pratiche sono state consegnate agli<br />

Assessori competenti, i quali, non si comprende perché, non li<br />

trasmettono alla Presidenza del Consiglio comunale”. Per il<br />

capogruppo Domenico Tallini “ Non consentire al Consiglio<br />

comunale <strong>di</strong> espletare le proprie funzioni è un grave atto politico<br />

– istituzionale in quanto abbiamo preso atto o che i Dirigenti<br />

dopo aver istruito le pratiche le hanno consegnato ai rispettivi<br />

Assessori. Una presa <strong>di</strong> posizione quella degli Assessori che mi<br />

costringerà a prendere in considerazione una iniziativa che porti<br />

allo scioglimento del Consiglio”<br />

WELFARE, I SINDACATI:<br />

“I COMUNI ATTIVINO<br />

UN CONFRONTO”<br />

CATANZARO. Le segreterie provinciali confederali <strong>di</strong> Cgil,<br />

Cisl e Uil <strong>di</strong> Catanzaro, guidate da Giuseppe Valentino,<br />

Domenico Cubello e Roberto Castagna, unitamente alle rispettive<br />

Federazioni dei Pensionati e della Funzione Pubblica, si<br />

sono riunite per esaminare la situazione della rete delle autonomie<br />

locali” in questa delicata fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei bilanci<br />

<strong>di</strong> previsione dell’anno in corso che, alla luce delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> finanza pubblica vedranno ridotte le risorse <strong>di</strong>sponibili<br />

per garantire i servizi ai citta<strong>di</strong>ni ed il normale funzionamento<br />

degli uffici degli Enti”. Ne dà notizia un comunicato. Cgil, Cisl<br />

e Uil, è scritto, “ in considerazione della <strong>di</strong>minuita <strong>di</strong>sponibilità<br />

dei trasferimenti centrali per effetto della riduzione continua<br />

e progressiva attuata dalle leggi finanziarie esprimono preoccupazione<br />

per il possibile effetto <strong>di</strong> taglio dei servizi <strong>di</strong> welfare<br />

municipale che rischiano in questa fase <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>fficoltà economica<br />

che vede assottigliarsi i red<strong>di</strong>ti dei pensionati e delle<br />

famiglie <strong>di</strong> avere riflessi insostenibili da parte delle popolazioni”.<br />

I sindacati confederali della provincia <strong>di</strong> Catanzaro, “consapevoli<br />

delle <strong>di</strong>fficoltà della gestione delle limitate risorse<br />

hanno richiesto da tempo - si evidenzia - momenti <strong>di</strong> confronto-concertazione<br />

nella fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei bilanci preventivi<br />

perchè insieme si possa assumere con responsabilità<br />

priorità rispetto all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> spese e costi inutili, specie<br />

della politica e per la razionalizzazione della stessa organizzazione<br />

della macchina amministrativa, anche con l’accelerazione<br />

<strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> associazionismo, tale da ridurre i costi e<br />

garantire, senza gravare ulteriormente sui citta<strong>di</strong>ni con tasse,<br />

tariffe che non possono subire aumenti e/o riduzioni quali quantitative<br />

che andrebbero a gravare sulle fasce deboli, famiglie<br />

monored<strong>di</strong>to, pensionati, non autosufficienti, fruitori <strong>di</strong> ammortizzatori<br />

sociali e <strong>di</strong>soccupati sempre più a rischio <strong>di</strong> povertà”.<br />

I sindacati chiedono pertanto ai Sindaci “<strong>di</strong> attivare momenti <strong>di</strong><br />

confronto con i sindacati <strong>di</strong>sponibili a con<strong>di</strong>videre ed assumersi<br />

la responsabilità delle scelte che comunque devono garantire<br />

il livello <strong>di</strong> welfare oggi erogato senza incidere sulla fiscalità<br />

locale peraltro insostenibile con limitati red<strong>di</strong>ti procapite delle<br />

nostre popolazioni”.<br />

COMUNE, LEDDA (SEL):<br />

“LA CITTÀ INVESTA<br />

SUL SUO RUOLO<br />

DI CAPOLUOGO DI REGIONE”<br />

CATANZARO. La città <strong>di</strong> Catanzaro “deve investire sul suo<br />

ruolo <strong>di</strong> capoluogo <strong>di</strong> regione, deve cioè essere una città competitiva<br />

investendo in servizi moderni, accessibili sia fisicamente<br />

che on - line e che abbiamo una valenza regionale. A tal<br />

proposito i principali servizi riguardano la sanità, i servizi<br />

sociali, i servizi <strong>di</strong> pubblica utilità, la formazione e la gestione<br />

dell’Amministrazione”. Lo afferma, in una nota, Quirino<br />

Ledda, esponente <strong>di</strong> Sinistra, ecologia e Libertà. “La riqualificazione<br />

urbana delle aree abbandonate, - spiega - il rinnovo<br />

degli spazi pubblici, la ricucitura delle aree periferiche al capoluogo,<br />

programmi <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti e<strong>di</strong>lizi pubblici<br />

degradati e recupero delle zone abusive a <strong>di</strong>gnità urbana sono<br />

parti <strong>di</strong> estrema importanza per l’adozione <strong>di</strong> scelte strategiche,<br />

come l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuovi programmi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale<br />

rivolti a sod<strong>di</strong>sfare le <strong>di</strong>verse esigenze in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> alloggi inseriti che siano capaci <strong>di</strong> migliorare complessivamente<br />

la qualità urbana. Catanzaro da questo punto <strong>di</strong><br />

vista deve costruirsi un aspetto <strong>di</strong> città e <strong>di</strong> città moderna,<br />

attraente e quin<strong>di</strong> accogliente. Evitare <strong>di</strong> proseguire con le politiche<br />

urbanistiche <strong>di</strong> consumo del proprio territorio Promuovere<br />

investimenti e gestioni efficaci riguardo alla gestione dei rifiuti,<br />

<strong>di</strong> scarico degli impianti a mare <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dalle nostre<br />

coste e dalle acque. Politiche <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> sostegno dalle<br />

energie rinnovabili e <strong>di</strong> contenimento dei consumi energetici -<br />

conclude - attraverso la pianificazione urbana e i regolamenti<br />

urbanistici e gli appalti pubblici”.<br />

“NORD E SUD A 150 ANNI<br />

DALL’UNITÀ D’ITALIA”:<br />

UN CONVEGNO<br />

APALAZZO DE NOBILI<br />

CATANZARO. “Nord e Sud a 150 anni dall’unità d’Italia”.<br />

Questo il tema <strong>di</strong> un interessante convegno, tenutosi nella Sala<br />

del Palazzo De Nobili ed organizzato dall’Associazione per lo<br />

Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno (SVIMEZ) e dal<br />

Comune <strong>di</strong> Catanzaro. Oltre al presidente Svimez, Adriano<br />

Giannola, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Rosario<br />

Olivo, l’assessore alla Cultura e vice sindaco Antonio Argirò,<br />

l’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, il consigliere<br />

Fondazione Banco <strong>di</strong> Napoli, Antonio Bevacqua, il <strong>di</strong>rettore<br />

della Svimez, Riccardo Padovani ed il consigliere della<br />

stessa associazione, Antonio Del Pozzo. Moderatore del convegno<br />

l’assessore comunale all’Urbanistica e consigliere Svimez,<br />

Giuseppe Soriero. Dopo l’inno <strong>di</strong> Mameli, suonato dall’orche-


venerdì 18 febbraio 2011<br />

stra dei giovani studenti dell’Istituto Al<strong>di</strong>sio – Pascoli e la<br />

proiezione <strong>di</strong> alcune pellicole de<strong>di</strong>cate all’unificazione del<br />

1861, ha preso la parola il sindaco della città, Rosario Olivo,<br />

che ha evidenziato l’importanza dei territori, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

– ha affermato – dal luogo in cui si nasce o si trovi ad operare”.<br />

La relazione principale è stata svolta dal presidente della<br />

Svimez, Adriano Giannoia, che ha fatto un excursus, ovvero<br />

una ricostruzione storica, partendo dal fati<strong>di</strong>co 1861, epoca in<br />

cui il prodotto lordo regionale non ravvisa tracce <strong>di</strong> dualismo.<br />

“Dualismo – ha sottolineato – che invece inizia a manifestarsi<br />

dopo il 1891, quando si palesa e si propaga nell’economia <strong>di</strong><br />

tutte le regioni meri<strong>di</strong>onali. Da allora si passa, in termini procapite,<br />

dal 3%, al 21%, al 43%, per culminare al 53% nel 1951”.<br />

<strong>Il</strong> relatore ha quin<strong>di</strong> fatto riferimento alla Cassa del<br />

Mezzogiorno, che, nata proprio nel 1951, ha gestito l’intervento<br />

straor<strong>di</strong>nario, in attuazione della riforma agraria del 1950 e,<br />

dal 1957, della politica <strong>di</strong> industrializzazione. Bisogna, invece,<br />

arrivare al 1973 per vedere ridotto il gap al 34%, recuperando<br />

quasi venti punti percentuali in meno <strong>di</strong> venti anni <strong>di</strong> politiche<br />

attive dell’offerta e <strong>di</strong> intesa emigrazione verso il Centro-Nord.<br />

“Con lo smantellamento della Cassa, nel 1976, come strumento<br />

tecnico in<strong>di</strong>pendente prima e la chiusura nel 1992 dell’intervento<br />

straor<strong>di</strong>nario poi – ha proseguito Giannola – il <strong>di</strong>vario è<br />

ripreso a crescere, attestandosi su un 40%, superato in questi<br />

ultimi anni, nonostante la ripresa <strong>di</strong> un significativo flusso<br />

migratorio”. <strong>Il</strong> presidente della Svimez ha poi parlato <strong>di</strong> globalizzazione:<br />

“Un fenomeno – ha evidenziato – che, grazie alla<br />

adesione all’euro e all’ingresso del mercato unico, ha spinto il<br />

Nord verso una specie <strong>di</strong> secessione, a tutto <strong>di</strong>scapito del<br />

Meri<strong>di</strong>one. È necessario, invece, che il nostro paese, ovvero<br />

Nord e Sud, procedano sulla stessa linea, proprio per evitare un<br />

mancato inserimento nel circuito internazionale. Aggiungendo<br />

anche che il Sud <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> notevoli risorse potenziali: dai giovani,<br />

al risparmio, alla ricerca”. In precedenza l’assessore regionale<br />

al bilancio, Giacomo Mancini, ha auspicato che l’intero<br />

Paese marci alla stessa velocità. In tal senso – ha evidenziato –<br />

il federalismo non rappresenta una sciagura, bensì un grande<br />

strumento per unire proprio Nord e Sud”.<br />

Mario Mirabello<br />

III EDIZIONE<br />

<strong>DEL</strong>LA MANIFESTAZIONE<br />

“…PER IL TUO CUORE”<br />

C’È ATTESA PER IL CONCERTO<br />

DI BENNATO<br />

CATANZARO. Sarà Edoardo Bennato a concludere, giorno 20<br />

febbraio alle ore 21 nel Teatro Politeama <strong>di</strong> Catanzaro, la III<br />

e<strong>di</strong>zione della manifestazione “…Per il tuo cuore”, organizzata<br />

per il terzo anno dall’A.N.M.C.O. (Associazione Nazionale<br />

Me<strong>di</strong>ci Car<strong>di</strong>ologi Ospedalieri), nella persona <strong>di</strong> Roberto<br />

Ceravolo, responsabile dell’U.O. Emo<strong>di</strong>namica e car<strong>di</strong>ologia<br />

interventistica dell’ospedale Pugliese Ciaccio e segretario<br />

nazionale dell’A.N.M.C.O., e dall’Associazione “Donne in<br />

arte”, con la collaborazione del Comune <strong>di</strong> Catanzaro e la cui<br />

<strong>di</strong>rezione artistica è stata affidata ad Antonietta Santacroce. Un<br />

artista che ha avuto il rock come valore <strong>di</strong> riferimento, come<br />

modo <strong>di</strong> vivere e che nella sua lunga carriera ha sempre avuto<br />

una decisa presa <strong>di</strong> posizione contro il Sistema, contro i gran<strong>di</strong><br />

manipolatori, i me<strong>di</strong>a, le case <strong>di</strong>scografiche che, secondo lui,<br />

non possiedono un volto né un’anima. “Un ritorno gra<strong>di</strong>to –<br />

<strong>di</strong>ce Antonietta Santacroce - quello <strong>di</strong> Edoardo Bennato a<br />

Catanzaro. La sua ultima vera presenza a Catanzaro risale a<br />

circa trenta anni fa, se si escludono gli spettacoli in cui non era<br />

il vero protagonista. <strong>Il</strong> suo concerto sarà un vero viaggio nel<br />

tempo, un grande evento che farà rivivere le emozioni che il<br />

cantante partenopeo, sin dagli inizi, ci ha regalato con le sue<br />

canzoni”. Nel suo concerto, Bennato proporrà i brani più famo-<br />

CATANZARO<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

13<br />

si del suo repertorio, tra i quali “Ogni favola è un gioco”,<br />

“L’isola che non c’è”, “Un giorno cre<strong>di</strong>”, “È stata tua la colpa”<br />

, “Cantautore” e “Sono solo canzonette”, <strong>di</strong>ventati dei classici<br />

della canzone italiana. Una serata <strong>di</strong> grande rock, per un artista<br />

che si è ispirato a gran<strong>di</strong> nomi della musica internazionale, in<br />

particolar modo da Bob Dylan, ma riuscendo a dare una<br />

impronta personale fondendo il blues con le sonorità partenopee.<br />

<strong>Il</strong> concerto <strong>di</strong> Edoardo Bennato sarà anticipato giorno 17,<br />

alle ore 18, presso la Casa delle Culture, dal convegno “Anima<br />

e cuore”, nel quale gli interventi della dottoressa Cristina<br />

Segura, docente della Cattedra <strong>di</strong> Psichiatria dell’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> “Magna Grecia” <strong>di</strong> Catanzaro, del dottor Arturo<br />

Puja, docente della Cattedra in Scienze <strong>di</strong>etetiche, presso la<br />

medesima Università, lo chef Antonio Abbruzzino e il dottor<br />

Ceravolo, affronteranno temi riguardanti benessere e sana alimentazione.<br />

Per sostenere la ricerca contro le malattie car<strong>di</strong>ovascolari<br />

basterà fare una donazione <strong>di</strong> 2 euro inviando un sms<br />

dal cellulare o chiamando da telefono fisso al numero 48545.<br />

TEATRO POLITEAMA:<br />

ANCORA UN GRANDE EVENTO<br />

INTERNAZIONALE<br />

CON “IL FLAUTO MAGICO<br />

SECONDO L’ORCHESTRA<br />

DI PIAZZA VITTORIO”<br />

CATANZARO. Ancora un grande evento internazionale al<br />

Politeama <strong>di</strong> Catanzaro dove mercoledì prossimo, 23 febbraio,<br />

andrà in scena “<strong>Il</strong> Flauto Magico secondo l’Orchestra <strong>di</strong> piazza<br />

Vittorio”, spettacolo che ha debuttato a Lione, Barcellona e<br />

Atene riscuotendo uno straor<strong>di</strong>nario successo. Nella nuova versione<br />

della formazione romana, l’opera originale è stata smontata,<br />

reinventata e rielaborata come se facesse parte <strong>di</strong> tutte le<br />

culture musicali <strong>di</strong> Piazza Vittorio, come se fosse una favola<br />

tramandata in forma orale e giunta in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi a ciascuno<br />

dei musicisti. Come accade ogni volta che una storia viene trasmessa<br />

<strong>di</strong> bocca in bocca, le vicende e i personaggi si sono trasformati.<br />

Anche la musica si <strong>di</strong>scosta dall’originale, e grazie<br />

agli arrangiamenti del <strong>di</strong>rettore Mario Tronco e <strong>di</strong> Leandro<br />

Piccioni, l’orchestra gioca con la partitura mozartiana attraverso<br />

suggestioni etniche e pop, richiami reggae, rock e jazz che<br />

vanno a evidenziare il carattere fortemente popolare del libretto<br />

che a sua volta attinge al repertorio tipico della comme<strong>di</strong>a<br />

dell’arte e delle fiabe tra<strong>di</strong>zionali, tra tranelli e pozioni incantate,<br />

sotterfugi e personaggi magici. La leggerezza e l’allegria <strong>di</strong><br />

questa rivisitazione, tanto libera quanto inaspettatamente fedele<br />

all’originale, danno vita a un inno carico <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> gioia <strong>di</strong><br />

vivere. <strong>Il</strong> Flauto Magico secondo l’Orchestra <strong>di</strong> Piazza Vittorio<br />

è suonato con strumenti delle varie culture musicali del mondo<br />

(cavaquinho, congas, kora, dumdum, sabar, tabla e altri) e cantato<br />

in arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof. I<br />

ruoli sono stati affidati ai cantanti in base a una somiglianza <strong>di</strong><br />

carattere o per affinità con certe esperienze vissute. Tamino e<br />

Sarastro sono le calde voci latinoamericane <strong>di</strong> Ernesto Lopez<br />

Maturell e Carlos Paz, Papageno è incarnato dal ritmo africano<br />

<strong>di</strong> El Ha<strong>di</strong>j Yeri Samb. Sylvie Lewis vestirà i panni della dolce<br />

Pamina e la versatile voce <strong>di</strong> Petra Magoni darà i colori alla<br />

Regina della Notte. <strong>Il</strong> cubano Omar Lopez Valle sarà il narratore,<br />

ovvero colui che raccoglie, come racconti che si tramandano<br />

<strong>di</strong> bocca in bocca, le versioni <strong>di</strong>verse della storia del Flauto<br />

Magico nei paesi <strong>di</strong> tutto il mondo. Sorprendenti e originali le<br />

scenografie realizzate da Lino Fiorito, fatta <strong>di</strong> acquerelli che<br />

richiamano l’idea della favola e da <strong>di</strong>dascalie <strong>di</strong>segnate su pannelli<br />

per i recitativi, come per la tecnica dei fotoromanzi.<br />

Un’atmosfera insieme magica e sognante, contrapposta al lato<br />

terreno e concreto dei musicisti, che per entrare nella parte<br />

indossano i costumi <strong>di</strong>segnati da Ortensia De Francesco.


IL GIORNALE 14 DI CALABRIA ITALIA/MONDO venerdì 18 febbraio 2011<br />

UNIONCAMERE: “NEL 2010<br />

OLTRE 72MILA IMPRESE IN PIÙ”.<br />

L’OCSE:<br />

“RALLENTA LA RIPRESA.<br />

TRA I PAESI <strong>DEL</strong> G7<br />

L’ITALIA È ULTIMA<br />

PER CRESCITA ECONOMICA”<br />

Ferruccio<br />

Dardanello<br />

ROMA. <strong>Il</strong> 2010 si è chiuso con un buon risultato per il sistema<br />

delle imprese italiane. Alla fine dell’anno, il bilancio anagrafico tra<br />

le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare<br />

un aumento <strong>di</strong> 72.530 unità, in crescita dell’1,2% rispetto<br />

all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore<br />

dal 2006 ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate<br />

pari a 410.736 unità (miglior risultato degli ultimi tre anni) e al contemporaneo<br />

rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a<br />

338.206 unità (il valore più contenuto degli ultimi quattro anni).<br />

Questi i dati <strong>di</strong> sintesi più significativi <strong>di</strong>ffusi da Unioncamere sulla<br />

base <strong>di</strong> Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità<br />

delle imprese condotta da InfoCamere. Del ritorno alla ‘normalità’della<br />

<strong>di</strong>namica impren<strong>di</strong>toriale non ha beneficiato il comparto<br />

artigiano che, nei do<strong>di</strong>ci mesi del 2010 (pur migliorando il<br />

bilancio rispetto al 2009) ha perduto circa 5mila aziende. Al 31<br />

<strong>di</strong>cembre scorso, pertanto, le imprese che risultano iscritte ai<br />

Registri delle Camere <strong>di</strong> commercio sono 6.109.217, delle quali<br />

1.470.942 (il 24,1%) artigiane. Due le tendenze <strong>di</strong> fondo che hanno<br />

determinato il risultato del 2010. Da un lato la forte crescita delle<br />

Società <strong>di</strong> capitali e delle “Altre forme” societarie (cooperative e<br />

consorzi) che insieme, con 55.400 unità, hanno inciso per più dei<br />

tre quarti (76,4%) sul saldo complessivo. Dall’altra, la tenuta delle<br />

Ditte in<strong>di</strong>viduali che, dopo un triennio <strong>di</strong> progressiva riduzione<br />

dello stock, lo scorso anno sono tornate a crescere realizzando un<br />

saldo positivo per oltre 13mila unità, pari al 18,4% dell’intero saldo<br />

annuale. “Tra gli italiani -ha detto il presidente <strong>di</strong> Unioncamere,<br />

Ferruccio Dardanello - c’è voglia <strong>di</strong> fare, c’è voglia <strong>di</strong> scommettere<br />

su sé stessi per realizzare quel benessere che è stato così duramente<br />

minacciato dalla crisi. Un obiettivo che si persegue sempre<br />

più contando sulle proprie competenze e le proprie abilità.<br />

Guardando al mercato e prendendo su <strong>di</strong> sé, consapevolmente, il<br />

rischio <strong>di</strong> fare impresa”. “Da questi dati - ha aggiunto Dardanello -<br />

ve<strong>di</strong>amo un Paese che ha una gran<strong>di</strong>ssima riserva <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong><br />

innovare e <strong>di</strong> affrontare il cambiamento degli scenari, per quanto<br />

<strong>di</strong>fficile e rischioso. Sono queste le forze su cui il Paese può e deve<br />

contare per rilanciarsi e dunque è fondamentale dare loro gli strumenti<br />

per crescere. L’agenda <strong>di</strong> questi neo-impren<strong>di</strong>tori è l’agenda<br />

delle famiglie, del lavoro e non può essere rinviata perchè il mondo<br />

non si ferma per aspettarci. Le imprese chiedono alla politica risposte<br />

concrete per sostenere e facilitare le loro attività: rimuovendo<br />

gli ostacoli burocratici che ancora le imbrigliano, riformando la<br />

giustizia civile, rilanciando l’ammodernamento delle infrastrutture<br />

e della pubblica amministrazione, investendo sulla formazione”. <strong>Il</strong><br />

saldo complessivo realizzato nel 2010, oltre a riportare la <strong>di</strong>namica<br />

della vitalità impren<strong>di</strong>toriale italiana ai livelli del 2006, segna un<br />

marcato punto <strong>di</strong> svolta rispetto all’ultimo quinquennio, durante il<br />

quale i sal<strong>di</strong> si erano andati progressivamente riducendo <strong>di</strong> entità.<br />

Dopo il picco del 2004, quando il sistema delle imprese crebbe <strong>di</strong><br />

quasi 105mila unità, in tutti gli anni successivi i bilanci tra iscrizioni<br />

e cessazioni si erano, infatti, progressivamente ridotti fino al<br />

record <strong>di</strong> sole 17.385 imprese in più fatto registrare nel 2009.<br />

Rispetto al quadro complessivo, la <strong>di</strong>namica dell’artigianato ha<br />

seguito un profilo simile, con sal<strong>di</strong> in progressiva riduzione dal<br />

2004 (con l’unica eccezione del 2007). Nel complesso, però, il<br />

comparto segnala <strong>di</strong>fficoltà più marcate della me<strong>di</strong>a delle imprese<br />

e ciò per il peso che la crisi ha avuto su settori-chiave dell’artigianato,<br />

quali le costruzioni e l’industria manifatturiera. Ciò ha portato<br />

il saldo degli ultimi due anni a scendere ad<strong>di</strong>rittura in campo<br />

negativo: nel 2009 per 15.914 unità e nel 2010 per 5.064 unità, con<br />

un’attenuazione che fa sperare in un ulteriore recupero nei prossimi<br />

mesi. Guardando ai flussi delle iscrizioni e delle cessazioni (le<br />

determinanti alla base del saldo), il 2010 si conferma come un anno<br />

davvero <strong>di</strong>verso da tutti i precedenti dal momento che, per la prima<br />

volta dal 2003, i due in<strong>di</strong>catori seguono <strong>di</strong>rezioni opposte. In particolare,<br />

mentre le prime tornano ad aumentare dopo un biennio <strong>di</strong><br />

ripetute contrazioni, le seconde accentuano la tendenza alla riduzione<br />

avviata dal 2007 (quando si toccò un massimo <strong>di</strong> oltre<br />

390mila chiusure). In definitiva, lo slancio all’espansione della<br />

base impren<strong>di</strong>toriale registrato nel 2010 appare frutto <strong>di</strong> una ritrovata<br />

volontà degli italiani a ricercare nell’impresa e nel mercato la<br />

risposta ai propri progetti <strong>di</strong> vita, sia attraverso l’avvio <strong>di</strong> nuove<br />

attività, sia impegnandosi a mantenere in vita quelle esistenti. In<br />

termini assoluti, il contributo più rilevante al saldo annuale viene<br />

ancora una volta dalla crescita delle Società <strong>di</strong> capitali: 50.509 le<br />

aziende in più, pari al 69,6% del saldo complessivo. Accanto a questo<br />

che è un ormai fenomeno <strong>di</strong> lungo periodo - in virtù del quale<br />

il tessuto impren<strong>di</strong>toriale nazionale si va progressivamente rimodellando<br />

su forme d’impresa più articolate e adatte a competere sui<br />

nuovi mercati - è da segnalare l’inversione <strong>di</strong> tendenza nel saldo<br />

delle Ditte in<strong>di</strong>viduali del 2010. Dopo un quinquennio <strong>di</strong> continua<br />

e sostenuta riduzione <strong>di</strong> questa componente dell’impren<strong>di</strong>torialità -<br />

avvenuta a <strong>di</strong>spetto della contemporanea spinta positiva dell’impren<strong>di</strong>toria<br />

immigrata - nei do<strong>di</strong>ci mesi dello scorso anno i piccoli<br />

e piccolissimi alfieri del lavoro autonomo hanno ripreso a crescere,<br />

contribuendo all’espansione della base impren<strong>di</strong>toriale per<br />

13.291 unità. Resta da notare che il ritorno alla crescita <strong>di</strong> questa<br />

forma giuri<strong>di</strong>ca è interamente spiegato dalla componente delle<br />

imprese aperte da impren<strong>di</strong>tori immigrati, cresciuta nel 2010 <strong>di</strong><br />

oltre 15mila unità. In definitiva, considerando l’insieme delle<br />

forme giuri<strong>di</strong>che, il contributo delle imprese <strong>di</strong> immigrati rappresenta<br />

una quota pari al 21,3% del saldo annuale complessivo.<br />

Mentre le imprese artigiane sono pienamente coinvolte nel processo<br />

<strong>di</strong> rafforzamento legato alla crescita delle Società <strong>di</strong> capitale<br />

(l’unico vero saldo positivo artigiano nel 2010 si realizza in questa<br />

forma giuri<strong>di</strong>ca, con 2.546 imprese <strong>di</strong> capitali artigiane in più), non<br />

altrettanto si può <strong>di</strong>re delle Ditte in<strong>di</strong>viduali. Lo scorso anno, infatti,<br />

queste ultime nell’artigianato si sono ridotte <strong>di</strong> ulteriori 4.475<br />

unità. In termini strutturali, alla fine del 2010 più della metà delle<br />

imprese italiane (il 55,3%) è ancora costituito da Ditte in<strong>di</strong>viduali.<br />

In otto anni hanno conosciuto un decremento dello stock pari al<br />

6,9%, mentre la loro incidenza sul totale delle imprese registrate è<br />

<strong>di</strong>minuito <strong>di</strong> 3,3 punti percentuali, scendendo dal valore del 58,6%<br />

nel 2003, a quello del 55,3% del 2010. All’interno delle imprese<br />

che adottano la forma societaria, le Società <strong>di</strong> persone sono da<br />

almeno due decenni in declino sia in termini assoluti che relativi.<br />

In 7 anni il loro decremento è stato pari al 4,7%, mentre il loro peso<br />

percentuale sul totale delle imprese è <strong>di</strong>minuito <strong>di</strong> 1,6 punti percentuali.<br />

Molto marcato risulta l’incremento delle Società <strong>di</strong> capitali<br />

e delle “Altre forme” societarie che, insieme, negli ultimi sette<br />

anni hanno conosciuto un incremento pari al 28,6%, mentre il loro<br />

peso percentuale è cresciuto <strong>di</strong> cinque punti. La crescita del 2010<br />

si è localizzata in modo più accentuato nel Centro e nel Sud. Le due<br />

circoscrizioni, a fronte <strong>di</strong> uno stock delle proprie imprese che ad


venerdì 18 febbraio 2011<br />

inizio 2010 era pari al 54% <strong>di</strong> tutte le imprese italiane, hanno infatti<br />

determinato il 62,8% della crescita totale dell’anno. In termini<br />

assoluti, la circoscrizione che ha dato il maggior contributo (24.848<br />

unità in più) al saldo positivo delle imprese è stata quella del Sud e<br />

Isole. Seguono il Centro (+ 20.702 imprese), il Nord-Ovest<br />

(+19.226) e il Nord-Est (+7.754). Intanto nel quarto trimestre del<br />

2010 la crescita del Pil nell’area Ocse è stata dello 0,4% rispetto al<br />

precedente trimestre, quando però l’aumento era stato dello 0,6%.<br />

L’analisi delle principali economie mostra scenari <strong>di</strong>scordanti: al<br />

calo dello 0,3% del Pil, registrato in Giappone e dello 0,5% in Gran<br />

Bretagna, si contrappone l’accelerazione degli Stati Uniti (+0,8%<br />

rispetto allo 0,6% del terzo trimestre). Rallenta la crescita in<br />

Germania (+0,4%) e in Italia (+0,1%).Nell’Eurozona la crescita è<br />

stata pari allo 0,2% (0,5% nel terzo trimestre). Rispetto allo stesso<br />

periodo del 2009, la crescita nel quarto trimestre nell’area Ocse si<br />

attesta al 2,7% (+3,2% nel terzo trimestre). Nel G7, la crescita più<br />

alta è quella registrata in Germania (+4,0%) e la più bassa in Italia<br />

(+1,3%). Per l’intero 2010 la crescita del Pil nell’area Ocse è stata<br />

pari al 2,9% (+3,5% nel 2009).<br />

FLI, NUOVO ADDIO AL SENATO:<br />

PONTONE AL PDL.<br />

BOCCHINO CONVOCA<br />

LA PRIMA SEGRETERIA<br />

POLITICA<br />

ITALIA/MONDO<br />

Franco<br />

Pontone<br />

ROMA. Dopo Giuseppe Menar<strong>di</strong>, anche il senatore Franco<br />

Pontone è in procinto <strong>di</strong> lasciare il gruppo <strong>di</strong> Futuro e libertà. La<br />

decisione, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, è presa.<br />

L’ex amministratore <strong>di</strong> An, da tempo in “sofferenza” in Fli, non<br />

solo sta per formalizzare il suo ad<strong>di</strong>o al gruppo nel giro <strong>di</strong> poche<br />

ore, anche se gli è stato chiesto un rinvio <strong>di</strong> qualche giorno, ma<br />

avrebbe deciso <strong>di</strong> tornare al gruppo del Popolo della libertà. <strong>Il</strong> mattino<br />

a palazzo Madama non ha insomma l’oro in bocca per i senatori<br />

futuristi che vedono sempre più a rischio la sopravvivenza del<br />

gruppo. E se anche la notizia <strong>di</strong> un incontro tra il presidente della<br />

commissione Finanze Mario Baldassarri e Gianfranco Fini rappresenta<br />

già qualcosa rispetto all’assenza <strong>di</strong> comunicazioni post-<br />

Assemblea costituente, l’esito del colloquio non sembra aver schiarito<br />

le idee a chi non sa se sentirsi lasciato a se stesso o tenuto ad<br />

adeguarsi ad una linea che pare essere decisa una volta per tutte.<br />

Nel “transatlantico” del palazzo peraltro quasi deserto dopo una<br />

seduta de<strong>di</strong>cata ad un’interrogazione sui licei musicali, chi ha parlato<br />

con Baldassarri riferisce <strong>di</strong> un incontro con il presidente della<br />

Camera in cui Fini avrebbe manifestato la determinazione totale a<br />

proseguire lungo la strada intrapresa: quello che dovevo <strong>di</strong>re l’ho<br />

detto a Milano, sarebbe stato il succo del <strong>di</strong>scorso. La linea è questa<br />

e non cambia. Quanto alle nomine, il presidente avrebbe fatto<br />

capire che il tira e molla e le beghe tra i possibili numeri 2 del partito<br />

erano arrivati ad un livello non più tollerabile. A questo punto,<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

15<br />

al Senato, da un lato è aperta la “caccia grossa” al finiano arrabbiato<br />

e/o abbandonato; dall’altra, spiega un senatore, chi non se la<br />

sente <strong>di</strong> buttare a mare l’esperienza maturata in questi anni, sta stu<strong>di</strong>ando<br />

la praticabilità <strong>di</strong> un gruppo del Nuovo polo per l’Italia<br />

insieme ai centristi, Api, Mpa. Al momento, nessuno parrebbe<br />

intenzionato a tornare, puramente e semplicemente, nel Pdl. Nel<br />

frattempo però il vicepresidente <strong>di</strong> Fli Italo Bocchino ha convocato<br />

per venerdì 18 febbraio alle 13, presso la Sala Poli <strong>di</strong> Palazzo<br />

Marini (via Poli, 13), la prima riunione della segreteria politica<br />

nazionale, composta da membri non parlamentari, in<strong>di</strong>cati durante<br />

l’Assemblea Costituente <strong>di</strong> Milano. Dal canto suo Adolfo Urso ha<br />

smentito quanto riportato da alcuni quoti<strong>di</strong>ani. “Come noto a tutti<br />

i giornalisti che lo hanno ripetutamente contattato, Adolfo Urso in<br />

questi ultimi giorni non ha espresso alcun commento né rilasciata<br />

alcuna <strong>di</strong>chiarazione alla stampa. Ogni frase a lui attribuita risulta<br />

pertanto del tutto priva <strong>di</strong> ogni fondamento”, riferisce l’ufficio<br />

stampa del deputato <strong>di</strong> Fli. In un articolo comparso sul “Corriere<br />

della sera” si parla <strong>di</strong> un Urso tormentato dal “cinismo <strong>di</strong><br />

Gianfranco”. “Perché io - avrebbe confidato secondo il quoti<strong>di</strong>ano<br />

milanese — ho dato tutto e messo tutto in gioco. Persino in famiglia,<br />

dove c’era chi non con<strong>di</strong>videva la mia scelta”. “Non entrerò<br />

in Fli al Senato, né in un eventuale gruppo del Nuovo polo a palazzo<br />

Madama”, <strong>di</strong>ce all’ADNKRONOS Adriana Poli Bortone, leader<br />

<strong>di</strong> Io Sud, che mostra una certa delusione rispetto al percorso<br />

imboccato dai futuristi: “Sono stata a Mirabello e a Bastia Umbra.<br />

Mi hanno anche invitata all’Assemblea costituente <strong>di</strong> Milano, dove<br />

ho mandato un messaggio. <strong>Il</strong> problema - prosegue - è che io ho la<br />

mia idea <strong>di</strong> partito per il Sud. Se qualcuno vuole confrontarsi e mettere<br />

insieme delle idee, ne possiamo parlare”. “<strong>Il</strong> Nuovo polo <strong>di</strong> per<br />

sé, senza sapere per cosa e con chi, sinceramente, dopo un anno <strong>di</strong><br />

attenzione verso <strong>di</strong> loro, adesso non ne vedo le ragioni. E poi - continua<br />

- non è chiaro cosa stanno <strong>di</strong>segnando, né chi ne sarà il condottiero,<br />

né se è solo un contenitore in vista delle elezioni. Le quali,<br />

peraltro, mi paiono una prospettiva più lontana”. Per Sofia Ventura,<br />

docente in Scienza politica all’Università <strong>di</strong> Bologna e autrice del<br />

j’accuse contro le veline pubblicato sul web-magazine <strong>di</strong> “Fare<br />

Futuro”, “Fini dovrebbe valutare i pro e contro della sua scelta <strong>di</strong><br />

restare alla Camera. Conservando la presidenza ne risente la sua<br />

leadership e questo pregiu<strong>di</strong>ca il suo progetto politico proprio nella<br />

fase nascente”. La Ventura riba<strong>di</strong>sce l’invito a Fini a <strong>di</strong>mettersi da<br />

presidente della Camera per riprendere in mano le re<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Futuro<br />

e libertà, soprattutto ora, dopo le <strong>di</strong>visioni emerse a Milano.<br />

“Capisco che la presidenza della Camera - <strong>di</strong>ce Ventura<br />

all’ADNKRONOS - è una posizione <strong>di</strong> potere, ma mi chiedo se<br />

non sia più importante sul piano dell’effetto sull’opinione pubblica<br />

muoversi liberamente da deputato semplice e leader effettivo <strong>di</strong> Fli,<br />

presentandosi anche in tv come sta facendo Casini. Libero dai lacci<br />

e lacciuoli della terza carica dello Stato, Fini potrebbe consolidare<br />

pienamente la sua leadership e risolvere più facilmente i conflitti<br />

nati dentro Fli in questi mesi”. La “verità”, avverte, è “che non<br />

riesce a convincere che il suo progetto politico è vincente”.<br />

“Certamente - spiega - a Milano Fini ha preso delle decisioni<br />

importanti e coraggiose come quella <strong>di</strong> nominare un laico vero<br />

come Della Vedova capogruppo del partito”. Ma non basta: deve<br />

lasciare lo scranno più alto <strong>di</strong> Montecitorio e “occuparsi in prima<br />

persona del suo nuovo soggetto politico”. Ora Fini ne perde in<br />

“efficacia politica”.<br />

PATTI LATERANENSI:<br />

NON CI SARÀ<br />

UN FACCIA A FACCIA<br />

BERLUSCONI-BERTONE<br />

ROMA. Non è previsto nessun incontro faccia a faccia tra il premier<br />

Silvio Berlusconi e il segretario <strong>di</strong> Stato Vaticano, car<strong>di</strong>nale<br />

Tarcisio Bertone, domani durante le celebrazioni per i Patti<br />

Lateranensi, che si svolgeranno all’Ambasciata italiana presso la<br />

Santa Sede. È quanto confermano all’ADNKRONOS autorevoli


IL GIORNALE 16 DI CALABRIA ITALIA/MONDO venerdì 18 febbraio 2011<br />

fonti che parteciperanno in prima persona alle celebrazioni, smentendo<br />

così una falsa notizia che viene da più parti ripetuta.<br />

L’incontro, assicurano le stesse fonti, è collegiale e avverrà, quin<strong>di</strong>,<br />

fra le due delegazioni composte rispettivamente, da parte del<br />

governo italiano, dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e<br />

dai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Letta e Bonaiuti,<br />

dal ministro degli Esteri Frattini, dal ministro dell’Economia<br />

Tremonti, nonché da altri esponenti dell’esecutivo; da parte della<br />

Santa Sede, dal Segretario <strong>di</strong> Stato, Car<strong>di</strong>nale Tarcisio Bertone, dal<br />

presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Car<strong>di</strong>nale Angelo<br />

Bagnasco e dal Car<strong>di</strong>nale Attilio Nicora. Faranno parte delle delegazioni<br />

anche i più stretti collaboratori dei due istituzioni, del<br />

governo italiano e della Santa Sede. L’incontro avverrà nella prima<br />

mezz’ora <strong>di</strong> colloqui. Successivamente ci sarà la consueta riunione<br />

allargata alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano, del presidente del Senato Renato Schifani, del presidente<br />

della Camera Gianfranco Fini, del presidente della Corte<br />

costituzionale con altri collaboratori. I temi dei colloqui riguardano,<br />

come sempre, la realizzazione piena dell’accordo del 1984,<br />

alcune questioni relative ai rapporti con la Santa Sede e lo Stato<br />

della Città del Vaticano e anche, a quanto si apprende, alcuni temi<br />

<strong>di</strong> legislazione italiana che interessano da vicino la vita della<br />

Chiesa, dalla scuola alla famiglia, dalla tutela della vita ai <strong>di</strong>ritti<br />

umani, ai simboli religiosi. Inoltre, al centro dei colloqui, anche le<br />

celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, la libertà religiosa e<br />

la situazione dei cristiani nel mondo. Per quanto riguarda presunti<br />

problemi politico-<strong>di</strong>plomatici all’interno della Santa Sede del<br />

Segretario <strong>di</strong> Stato Vaticano, Card. Tarcisio Bertone, evidenziati da<br />

articoli <strong>di</strong> stampa, fonti vaticane, fanno notare come lo stesso<br />

Segretario <strong>di</strong> Stato abbia avuto un lungo e cor<strong>di</strong>ale colloquio con il<br />

Card. Angelo Bagnasco il 15 febbraio scorso. Mentre con<br />

Monsignor Ganswein intrattiene frequenti rapporti telefonici e personali,<br />

in particolare il lunedì quando si reca in u<strong>di</strong>enza dal Papa,<br />

improntati a cor<strong>di</strong>alità e stima reciproca.<br />

VENDOLA LANCIA LA BINDI<br />

A LEADER DI UNA COALIZIONE<br />

ALLARGATA<br />

Rosy<br />

Bin<strong>di</strong><br />

ROMA. Una donna<br />

alla guida della<br />

coalizione anti-<br />

Berlusconi? Pier<br />

Luigi Bersani invita<br />

alla prudenza e a<br />

non precorrere i<br />

tempi. “Facciamo<br />

un passo alla volta -<br />

ha <strong>di</strong>chiarato il leader<br />

del Pd, rispondendoin<strong>di</strong>rettamente<br />

alla proposta<br />

fatta oggi da Nichi<br />

Vendola su “La<br />

Repubblica” <strong>di</strong><br />

mettere come can<strong>di</strong>dato<br />

premier <strong>di</strong><br />

una grande alleanza,<br />

Rosy Bin<strong>di</strong> - c’è<br />

bisogno <strong>di</strong> una fase<br />

<strong>di</strong> ricostruzione e<br />

quin<strong>di</strong> ci vuole una<br />

grande alleanza a partire dalle forze <strong>di</strong> opposizione”. “L’ho definita<br />

una coalizione per ricostruire, per fare le riforme repubblicane e<br />

un grande patto sociale. Lì dentro, a seguito <strong>di</strong> questa intenzione,<br />

<strong>di</strong>scuteremo <strong>di</strong> tutto. Cerchiamo <strong>di</strong> capire quale è la priorità - ha<br />

continuato il segretario del Pd - che è prendere in mano i problemi<br />

del Paese”. “Tutto il resto viene dopo, ora siamo nella fase in cui<br />

dobbiamo <strong>di</strong>rimere il punto uno: an<strong>di</strong>amo a votare o no? Io <strong>di</strong>co sì<br />

e se ci an<strong>di</strong>amo, come ci an<strong>di</strong>amo? Io propongo un’alleanza vasta<br />

su un progetto <strong>di</strong> ricostruzione. Data una risposta a queste due esigenze<br />

- ha concluso Bersani - <strong>di</strong>scuteremo su chi possa meglio<br />

interpretare questa battaglia. Non mettiamo il carro davanti ai<br />

buoi”. Rosy Bin<strong>di</strong> considera quello <strong>di</strong> Vendola “un passo avanti<br />

positivo, che apprezziamo come un contributo utile per allargare il<br />

confronto e costruire un’intesa cre<strong>di</strong>bile tra tutte le forze <strong>di</strong> opposizione”<br />

e lo ringrazia “per le parole <strong>di</strong> stima” anche se, <strong>di</strong>ce, “noi<br />

dobbiamo ripartire dalla politica, senza con<strong>di</strong>zionare il nostro confronto<br />

con nomi e can<strong>di</strong>dature”. Vendola da parte sua, <strong>di</strong> fronte all’<br />

“epilogo farsesco del berlusconismo”, non si sottrae alla responsabilità<br />

<strong>di</strong> traghettare il Paese verso le elezioni e conferma <strong>di</strong> aver<br />

“preso molto sul serio lo spirito <strong>di</strong> chi propone una coalizione allargata”,<br />

che lui vedrebbe volentieri guidata da Rosy Bin<strong>di</strong>. Insieme<br />

a Gianfranco Fini il tempo necessario per fare due o tre leggi in<strong>di</strong>spensabili<br />

per andare a votare e poi ognun per sé, a coltivare il proprio<br />

progetto politico e <strong>di</strong> governo, è il ragionamento del presidente<br />

<strong>di</strong> Sinistra Ecologia e Libertà. “Credo - ha <strong>di</strong>chiarato Vendola<br />

all’ADNKRONOS - che siamo dentro ad un epilogo farsesco della<br />

stagione berlusconiana. Siamo davanti al tentativo <strong>di</strong> cancellare la<br />

realtà, <strong>di</strong> costruire una cortina fumogena che impe<strong>di</strong>sca <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere<br />

dei danni che Berlusconi fa all’Italia, ogni ora che passa, restando<br />

a Palazzo Chigi. Parlo del danno all’immagine internazionale<br />

del Paese, nel giorno in cui tutti i notiziari del mondo sparano in<br />

apertura la notizia incre<strong>di</strong>bile e senza precedenti <strong>di</strong> un premier che<br />

resta al suo posto nonostante il rinvio a giu<strong>di</strong>zio su ipotesi <strong>di</strong> reato<br />

infamanti”. <strong>Il</strong> comportamento personale del premier e della maggioranza,<br />

che ha fatto quadrato gridando al “golpe giu<strong>di</strong>ziario” è,<br />

secondo Vendola, “l’espressione <strong>di</strong> un ceto politico privo <strong>di</strong> qualunque<br />

scrupolo, terrorizzato dall’idea <strong>di</strong> doversi confrontare con il<br />

Paese, con le sue domande e con la severità <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio popolare<br />

che chiede una svolta e il riscatto democratico”. La sua proposta<br />

<strong>di</strong> can<strong>di</strong>dare la vice presidente della Camera alla guida <strong>di</strong> una coalizione<br />

allargata ha spiazzato i vertici del Nazareno? “Io non intendevo<br />

spiazzare nessuno - ha assicurato Vendola - ma essere conseguente<br />

con un ragionamento: se la coalizione <strong>di</strong> cui si teorizza la<br />

necessità è quella che deve affrontare l’emergenza democratica, la<br />

riscrittura delle regole che consentano all’Italia <strong>di</strong> essere un Paese<br />

normale, mi riferisco alla legge elettorale, al conflitto <strong>di</strong> interessi,<br />

pluralismo del sistema informativo, allora occorre costruire una<br />

coalizione che abbia nella sua leadership questo profilo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità<br />

democratica”. “Quello che non si può fare - ha obiettato il presidente<br />

<strong>di</strong> Sel riferendosi all’ipotesi <strong>di</strong> affidare le re<strong>di</strong>ni della “grande<br />

coalizione” a Mario Monti o a Luca Cordero <strong>di</strong> Montezemolo -<br />

è delineare l’identikit <strong>di</strong> economisti <strong>di</strong> scuola liberista o <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori<br />

presentandoli come adeguati a condurre questa fase transitoria.<br />

È necessario evitare pasticci e confusione. Per me è assolutamente<br />

improponibile qualunque identikit che corrisponda ad un’idea<br />

<strong>di</strong> politica economico-sociale che è proprio il contrario <strong>di</strong> ciò<br />

<strong>di</strong> cui ha bisogno l’Italia”. “Io apro una porta - ha aggiunto Vendola<br />

- prendo sul serio lo spirito <strong>di</strong> chi propone una coalizione larga per<br />

traghettare il Paese verso il post berlusconismo, rimuovere le<br />

macerie e seppellire il cadavere della II Repubblica. Ma attenzione:<br />

dopo aver risposto all’emergenza, per ricostruire una democrazia<br />

piena è necessario che ciascuno faccia il proprio mestiere. <strong>Il</strong><br />

mestiere che voglio fare io si chiama centrosinistra ed è incompatibile<br />

con il mestiere che vuole fare Gianfranco Fini, che si chiama<br />

centrodestra. Con tutto il rispetto che ho per Gianfranco Fini - ha<br />

concluso il presidente <strong>di</strong> Sel - penso tuttavia che quanto prima mettiamo<br />

in competizione le nostre alternative e piattaforme programmatiche,<br />

tanto meglio sarà per il Paese”. Imme<strong>di</strong>ata la reazione del<br />

Pdl. “Veltroni e Vendola lo <strong>di</strong>cono chiaramente, per il Pd è la linea<br />

politica, per Fli è l’obiettivo vero anche se malamente nascosto, e<br />

Casini punta a essere incoronato. Ma ormai è chiara la preparazione<br />

<strong>di</strong> una “armatina Brancaleone” con dentro tutto e il contrario <strong>di</strong><br />

tutto” afferma il portavoce Daniele Capezzone. <strong>Il</strong> ministro delle<br />

Infrastrutture, Altero Matteoli, dà “atto a Vendola <strong>di</strong> parlar chiaro,<br />

sconcerta invece il silenzio <strong>di</strong> Fli. È sconcertante come coloro che<br />

provengono da An possano con<strong>di</strong>videre un’alleanza da presentare<br />

agli elettori con la sinistra estrema, all’indomani <strong>di</strong> un congresso<br />

che ha riconfermato la collocazione <strong>di</strong> Fli nel centrodestra”.


venerdì 18 febbraio 2011<br />

LIBIA, IN PIAZZA<br />

PER IL “GIORNO<br />

<strong>DEL</strong>LA COLLERA”<br />

Muhammar<br />

Ghedda<strong>di</strong><br />

ITALIA/MONDO<br />

TRIPOLI. È alta la tensione<br />

in Libia dove ieri<br />

l’opposizione è scesa in<br />

piazza per il “giorno<br />

della collera” contro il<br />

colonnello Muhammar<br />

Gheddafi, al potere da<br />

oltre 40 anni. Nuove<br />

manifestazioni sono in<br />

corso a Tripoli e<br />

Bengasi. Un primo corteo<br />

è partito dalla zona<br />

<strong>di</strong> Suq al-Hout e si <strong>di</strong>rige<br />

verso al-Darih, nella<br />

capitale libica. A<br />

Bengasi invece è in<br />

corso un sit-in degli<br />

avvocati libici davanti<br />

al tribunale della città.<br />

“<strong>Il</strong> giorno della collera”,<br />

organizzato attra-<br />

verso i social network, cade nel giorno dell’anniversario della strage<br />

<strong>di</strong> Bengasi del 2006, quando una folla inferocita assaltò il consolato<br />

italiano per la questione delle vignette contro il Profeta.<br />

Manifestazioni dell’opposizione dovrebbero tenersi in tutto il<br />

paese sulla scia della rivolte popolari che hanno già provocato un<br />

cambio ai vertici dei governi egiziano e tunisino. Uno dei centri<br />

della protesta sarà proprio Bengasi, città dell’est, teatro <strong>di</strong> un massacro<br />

nel 1996 nel carcere <strong>di</strong> Abu Selim, quando furono massacrati<br />

centinaia <strong>di</strong> oppositori. Ieri nella città si sono già registrati violenti<br />

scontri tra manifestanti e forze <strong>di</strong> sicurezza, che secondo alcuni<br />

attivisti hanno provocato due morti e 38 feriti. A Baida la polizia<br />

ha eseguito <strong>di</strong>versi arresti tra i giovani considerati gli organizzatori<br />

della protesta. Alcuni siti d’opposizioni e ong libiche hanno<br />

denunciato che negli scontri tra polizia e manifestanti sono rimaste<br />

uccise 4 persone. Altri ancora parlano <strong>di</strong> 6 morti. <strong>Il</strong> rischio <strong>di</strong> un<br />

nuovo bagno <strong>di</strong> sangue appare alto, come ha anche rimarcato il leader<br />

dell’opposizione libica in esilio, il colonnello Khalifa Haftar,<br />

che in au<strong>di</strong>omessaggio via internet ha invitato gli agenti della polizia<br />

libica a non reprimere le manifestazioni. La situazione è molto<br />

fluida, al punto che Gheddafi, secondo in<strong>di</strong>screzioni <strong>di</strong> stampa,<br />

oggi intende scendere in piazza in segno <strong>di</strong> solidarietà con i popoli<br />

arabi. <strong>Il</strong> governo intanto sembra seguire una duplice strategia nell’affrontare<br />

la proteste. Da un lato ha allentato la pressione sui<br />

movimenti ra<strong>di</strong>cali islamici, <strong>di</strong>sponendo la scarcerazione <strong>di</strong> 110<br />

membri pentiti del Gruppo jiha<strong>di</strong>sta per la lotta islamica, dall’altro<br />

ha accentuato la repressione dei movimento politici d’opposizione.<br />

Nelle ultime ore si segnalano arresti e sparizioni, come quelli <strong>di</strong><br />

Jalal al-Kafawi e Mohammad Suhaim, tra gli organizzatori del<br />

“giorno della collera” sul web.<br />

MINISTERO <strong>DEL</strong> LAVORO:<br />

“NEL 2010 INDIVIDUATI<br />

150MILA LAVORATORI IN NERO”<br />

ROMA. Un totale <strong>di</strong> 151.907 lavoratori in nero in<strong>di</strong>viduati dagli<br />

ispettori del ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail e<br />

dell’Enpals, insieme alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza nel 2010. È questo il<br />

dato <strong>di</strong>ffuso dalla Direzione generale dall’attività ispettiva del<br />

ministero del Lavoro, durante un convegno a Roma.<br />

“Indubbiamente registriamo - ha detto a LABITALIA Paolo<br />

Pennesi, <strong>di</strong>rettore generale dell’Attività ispettiva del ministero -<br />

una rilevante crescita dei lavoratori totalmente in nero in<strong>di</strong>viduati”.<br />

“L’anno scorso - ha spiegato - ci eravamo attestati a 100mila lavo-<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

17<br />

ratori in nero trovati da questo organo ispettivo composto dal ministero,<br />

dall’Inps e dall’Inail, mentre quest’anno completata la ricognizione<br />

siamo a quota 150mila, con un incremento del 30%, considerando<br />

quest’anno anche i dati dell’attività svolta dalla Guar<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> Finanza”. Secondo i dati <strong>di</strong>ffusi gli ispettori <strong>di</strong> ministero, Inps,<br />

Inail ed Enpals nel 2010 hanno visitato 262mila aziende <strong>di</strong> cui<br />

171mila, circa il 66%, trovate irregolari, con un numero <strong>di</strong> lavoratori<br />

irregolari pari a 232.854 e con un recupero <strong>di</strong> contributi e premi<br />

evasi pari a circa un miliardo e 417 milioni <strong>di</strong> euro. Secondo<br />

Pennesi quin<strong>di</strong> quello del lavoro nero “è un fenomeno che richiede<br />

priorità assoluta da parte dell’attività ispettiva, ma anche il contributo<br />

delle parti sociali. <strong>Il</strong> governo farà la sua parte mettendo<br />

anche in campo politiche promozionali per evitare il ricorso a questo<br />

fenomeno. Dall’altra parte - ha aggiunto Pennesi - noi pensiamo<br />

a 80-100mila interventi nel 2011 solo de<strong>di</strong>cati a questo aspetto<br />

del lavoro nero, rispetto ai 250mila che tra<strong>di</strong>zionalmente facciamo<br />

nell’ambito della vigilanza”. Quin<strong>di</strong> secondo Pennesi “il 30% della<br />

nostra attività sarà de<strong>di</strong>cata solo al nero e questo vuol <strong>di</strong>re accessi<br />

brevi, ma mirati per verificare la sola regolarità della manodopera,<br />

impegnata e cercare <strong>di</strong> scoprire fenomeni <strong>di</strong> lavoro totalmente<br />

sommerso”. Pennesi ha quin<strong>di</strong> riepilogato l’attività svolta nel 2010<br />

nell’ambito della vigilanza: “siamo a 250-270mila interventi da<br />

parte del ministero del Lavoro, Inps ed Inail a cui si aggiungono<br />

ben 20-30mila azioni della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza, sono una mole <strong>di</strong><br />

interventi importanti, anche se sappiamo che i destinatari sono nell’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> qualche milione <strong>di</strong> datori <strong>di</strong> lavoro”. Secondo i dati <strong>di</strong>ffusi<br />

dal ministero nel 2010 sono state riscontrate 15.907 violazioni<br />

per appalti e somministrazione illecita a fronte <strong>di</strong> 6.649 del 2009<br />

(+139%). Le violazioni in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina dello Statuto sono<br />

state 2.604 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 1.042 del 2009 (+150%). Truffa nei<br />

confronti degli Istituti previdenziali 3.316 nel 2010 a fronte <strong>di</strong><br />

2.493 del 2009 ( +33 %). Ipotesi <strong>di</strong> reato relative a evasioni contributive<br />

4.886 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 3.781 del 2009 (+ 29%). <strong>Il</strong>leciti<br />

in materia <strong>di</strong> sicurezza sul lavoro 38.357 nel 2010 a fronte <strong>di</strong><br />

26.404 del 2009 (+ 45%). Violazioni in or<strong>di</strong>ne alla tutela economica<br />

delle lavoratrici madri 1.280 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 406 del 2009<br />

(+215 %). Ipotesi <strong>di</strong> reato in or<strong>di</strong>ne alla tutela fisica delle lavoratrici<br />

madri 973 nel 2010 a fronte <strong>di</strong> 661 del 2009 ( + 47%). Per<br />

quanto riguarda l’importo delle somme introitate sia a titolo <strong>di</strong> sanzioni<br />

amministrative che penali, si registra un ulteriore incremento,<br />

in quanto sono stati riscossi 112.677.786 euro nel 2010 a fronte<br />

<strong>di</strong> 47.841.926 euro del 2009 (+ 135%). Anche sul fronte dell’adozione<br />

dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> sospensione dell’attività impren<strong>di</strong>toriale,<br />

si registra un rilevante incremento in quanto, sono stati adottati<br />

n. 7.651 provve<strong>di</strong>menti nel 2010 a fronte dei 4.770 del 2009 (+<br />

60%). Sostanzialmente stabile rimane invece la percentuale dei<br />

provve<strong>di</strong>menti revocati pari al 79% nel 2010 a fronte del 77% del<br />

2009.<br />

SALUTE,<br />

IL WEB COME IL MEDICO:<br />

UN ITALIANO SU TRE<br />

CERCA NOTIZIE SU INTERNET<br />

ROMA. Non solo social network. Internet affascina gli italiani<br />

anche per le informazioni che si trovano in materia <strong>di</strong> sanità. <strong>Il</strong> 34%<br />

dei nostri connazionali, infatti, nel 2010 ha cercato info in Rete su<br />

questioni <strong>di</strong> salute e assistenza. <strong>Il</strong> dato è del Censis, illustrato oggi<br />

a Roma ad un workshop sulla comunicazione online. E il dato è<br />

destinato ad aumentare, se non altro perché in Italia crescono proprio<br />

i fruitori <strong>di</strong> Internet, che nel 2009 erano il 44,4% e l’anno dopo<br />

il 48,9%. Solo su Facebook, ad esempio, sono iscritti 17 milioni <strong>di</strong><br />

italiani. La Rete ha sempre maggiore appeal, tanto che per il 12,6%<br />

dei nostri connazionali è <strong>di</strong>ventato il primo strumento <strong>di</strong> ricerca su<br />

questioni <strong>di</strong> assistenza e sanità. “<strong>Il</strong> futuro - ha commentato il ministro<br />

della Salute Ferruccio Fazio, presente al workshop - si gioca<br />

proprio su questo. Dobbiamo puntare il sistema sull’interazione<br />

citta<strong>di</strong>no-Rete”.


IL GIORNALE 18 DI CALABRIA SPORT venerdì 18 febbraio 2011<br />

CHAMPIONS, RIISE:<br />

“ILMIO UN ERRORE INCREDIBILE<br />

STO MALE PER I TIFOSI<br />

<strong>DEL</strong>LAROMA”<br />

ROMA. John Arne Riise tornerebbe in campo subito per riscattarsi e per<br />

cancellare dalla sua mente e dalla testa dei tifosi l’incre<strong>di</strong>bile errore che ha<br />

regalato l’1-3 allo Shakhtar. Dovrà aspettare, lui avrebbe giocato volentieri<br />

il secondo tempo, Ranieri lo ha lasciato negli spogliatoi e lui, a fine partita,<br />

è il primo a presentarsi davanti ai microfoni per chiedere scusa a tutti. “Ho<br />

chiesto scusa ai miei compagni e voglio chiederlo anche ai tifosi - ha <strong>di</strong>chiarato<br />

a Premium Calcio - ho fatto un errore incre<strong>di</strong>bile, ora sto malissimo, ma<br />

questo è il calcio. È normale che i tifosi ora non siano contenti, so che ce<br />

l’hanno con me, ma io sono un uomo e sono venuto da voi per <strong>di</strong>rvi che<br />

lavorerò per far cambiare opinione ai tifosi su <strong>di</strong> me. Sto bene fisicamente,<br />

ora a Donetsk sarà dura ma possiamo fare 2 gol e passare. Solo che adesso<br />

sto male e voglio solo andare a casa”. Per Riise la Roma ha comunque “giocato<br />

bene, anche nel primo tempo. Dopo il nostro gol non so cosa è successo,<br />

io ho fatto un errore incre<strong>di</strong>bile, ma adesso penso che possiamo vincere<br />

in Ucraina”. Riise spiega ai microfoni <strong>di</strong> Sky Sport che è stato Ranieri<br />

a lasciarlo fuori nella ripresa. “Io ero pronto per cambiare le cose già nel<br />

secondo tempo. Spero che i tifosi si ricor<strong>di</strong>no che io gioco sempre per dare<br />

il massimo, so che adesso ce l’hanno con me, ma lavorerò per cambiare le<br />

cose”.<br />

CALCIO, ZAMPARINI<br />

ED ILSUO PALERMO:<br />

“<strong>DEL</strong>IO ROSSI RESTA? 5 SU 10...”<br />

ROMA. “È un episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> microcriminalità, <strong>di</strong>spiace, perchè considero<br />

Palermo una delle città più sicure”. <strong>Il</strong> presidente del Palermo Maurizio<br />

Zamparini, intervenuto a Ra<strong>di</strong>o Ra<strong>di</strong>o, è tornato sull’episo<strong>di</strong>o della rapina<br />

subita dall’attaccante Abel Hernandez. “Ci sono rimasto male e anche il<br />

ragazzo, che ricor<strong>di</strong>amo ha 19 anni e si è visto puntare una pistola. Ho sentito<br />

Abel, abbiamo sdrammatizzato il tutto, l’ho sentito tranquillo. Se nel<br />

nostro paese continuerà a mancare lavoro, succederà che questo tipo <strong>di</strong> reati<br />

aumenteranno, i politici devono cominciare a pensare seriamente ai problemi<br />

dell’Italia”. Zamparini lamenta il fatto che la stampa, soprattutto quella<br />

<strong>di</strong> Torino, continua ad accostare Pastore alla Juve: “Nell’intervista <strong>di</strong> ieri li<br />

ho presi in giro perchè ho <strong>di</strong>chiarato ‘se volete Pastore datemi i vostri giocatori<br />

migliori e ho parlato dei vari Marchisio e Chiellinì. Pastore non andrà<br />

mai alla Juve, se la società bianconera è interessata deve parlarne con me<br />

non attraverso i giornali. Io ho intenzione <strong>di</strong> tenerlo a Palermo anche il prossimo<br />

anno perchè ho uno degli attacchi più forti del campionato. Quanto<br />

vale? Settanta milioni, è uno dei migliori giocatori al mondo e ci sono società<br />

che possono spendere quella cifra”. Zamparini torna sulle polemiche con<br />

il tecnico Delio Rossi: “Riba<strong>di</strong>sco che domenica non l’avevo con lui ma con<br />

i giornalisti palermitani. Certamente è da un anno che <strong>di</strong>co a Delio Rossi che<br />

deve aggiustarmi la <strong>di</strong>fesa e questo l’ho detto non solo in pubblico ma prima<br />

ancora a lui personalmente. Resta a Palermo da uno a <strong>di</strong>eci? Rispondo cinque,<br />

<strong>di</strong>pende da lui, se mi aggiusta la <strong>di</strong>fesa sicuramente”. Zamparini fa il<br />

tifo per il Napoli nella corsa per lo scudetto. “Se non subisce tanti errori arbitrali<br />

come il Palermo può farcela, del resto mi sembra che stia vivendo la<br />

stagione fortunata, come <strong>di</strong>mostra il fatto che ha vinto 3-4 partite dopo il 90’.<br />

Sarei felice se vincesse il Napoli per rompere l’egemonia delle tre gran<strong>di</strong>”.<br />

Sulla reazione <strong>di</strong> Rino Gattuso e il faccia a faccia con Joe Jordan martedì<br />

contro il Tottenham Zamparini <strong>di</strong>ce: “Fa parte del suo temperamento, lui sa<br />

che ha sbagliato. Anch’io quando giocavo nei <strong>di</strong>lettanti mi facevo espellere<br />

tante volte. Gattuso non è un violento, è una persona corretta, lo capisco<br />

anche se non lo giustifico. Non bisogna farne un demonio però è anche vero<br />

che i nostri arbitri gli permettono <strong>di</strong> tutto”. Zamparini commenta anche la<br />

sconfitta della Roma contro lo Shakhtar: “Sembrava una partita <strong>di</strong> 20 anni<br />

fa per la lentezza del gioco, mentre in Arsenal-Barcellona la velocità era<br />

doppia. La situazione societaria incide, al momento la squadra non ha il riferimento<br />

<strong>di</strong> chi comanda. hanno rifiutato il ritiro? È un momento <strong>di</strong> anarchia,<br />

ci vuole la certezza della presidenza. Se io decido che la squadra deve andare<br />

in ritiro, i giocatori non possono fare altro che andare”.<br />

CATANZARO CALCIO:<br />

OGGI L’UDIENZA<br />

PREFALLIMENTARE<br />

CATANZARO. Catanzaro sportiva, almeno quello che resta <strong>di</strong> una tifoseria<br />

delusa oltre ogni limite, attende l’esito dell’o<strong>di</strong>erna u<strong>di</strong>enza pre – fallimentare,<br />

che si terrà in camera <strong>di</strong> consiglio e che si occuperà dell’istanza<br />

presentata dalla Effecci Catanzaro. Acinque anni dalla nascita (con il ricorso<br />

al Lodo Petrucci da parte del gruppo guidato dal senatore Giancarlo<br />

Pittelli), il Tribunale riapre quin<strong>di</strong> le porte al club “giallorosso”. Vani i tanti<br />

contributi pubblici fatti pervenire al club <strong>di</strong> Via Barlaaam da Seminara attraverso<br />

l’associazione <strong>di</strong> scopo “Tribuna Gianna”, maggiore azionista, ricor<strong>di</strong>amo,<br />

della Effeccì Catanzaro, così come inconsistenti i tentativi effettuati<br />

nei confronti degli impren<strong>di</strong>tori, nessuno <strong>di</strong>sponibile ad un subentro alla<br />

gestione della società catanzarese, necessario al fine <strong>di</strong> evitare la consegna<br />

dei libri in Tribunale. Del resto, se non si è riusciti a reperire la somma <strong>di</strong><br />

trentamila euro che l’amministratore unico, Santaguida, ha cercato <strong>di</strong>speratamente<br />

sino a ieri, sarà davvero impresa ardua rinvenire qualche impren<strong>di</strong>tore<br />

o gruppo <strong>di</strong>sposto a rilevare il titolo sportivo (tra l’altro<br />

d’Interregionale) alla cifra che non dovrebbe <strong>di</strong>scostarsi molto dal milione<br />

<strong>di</strong> euro, comprendente, titolo a parte, soltanto i debiti nei confronti dei tesserati<br />

(emolumenti da maggio dello scorso anno in poi e relativi versamenti<br />

dei contributi Irpef ed Enpals). Discorsi in ogni caso rimandati tutti al dopo<br />

sentenza. Dicevamo dell’o<strong>di</strong>erna giornata, determinante per la sopravvivenza<br />

del calcio catanzarese. In mattinata, infatti, il Giu<strong>di</strong>ce Delegato nominato<br />

dal Tribunale, Song Damiani, ascolterà l’amministratore unico<br />

Santaguida (né il Pubblico Ministero, né tanto meno i cre<strong>di</strong>tori, hanno infatti<br />

avanzato istanza <strong>di</strong> fallimento), che, nell’occasione, sarà assistito dal legale<br />

della Effeccì, avv. Aldo Aloi. <strong>Il</strong> sopracitato amministratore dovrà relazionare<br />

sul materiale cartaceo prodotto, motivando, tra l’altro, la richiesta d’esercizio<br />

provvisorio per la prosecuzione dell’attività agonistica. A questo<br />

punto il Giu<strong>di</strong>ce Delegato, oltre a nominare il curatore fallimentare, che avrà<br />

il compito <strong>di</strong> gestire l’or<strong>di</strong>naria amministrazione della società, dovrà decidere<br />

la possibilità o meno per la squadra giallorossa <strong>di</strong> portare a termine il<br />

campionato in corso. Andare avanti sarebbe certamente la soluzione migliore,<br />

nel senso che, a parte il titolo sportivo, non verrebbe perso il parco giocatori,<br />

considerato che nell’attuale rosa figurano elementi giovani <strong>di</strong> un certo<br />

interesse, che, senza dubbio, tornerebbero utili per la prossima stagione agonistica,<br />

sia pure nel Torneo Interregionale, campionato al quale il Catanzaro<br />

sembra destinato, una volta buttata alle ortiche la ghiotta occasione <strong>di</strong> domenica,<br />

nella gara contro il Fon<strong>di</strong>, <strong>di</strong> incamerare tre punti d’oro, visto il risultato<br />

negativo della Vibonese, formazione penultima in graduatoria e sulla<br />

quale il Catanzaro dovrà ridurre eventuale svantaggio <strong>di</strong> punti. <strong>Il</strong> calcio giocato<br />

comunque, almeno per oggi, passa in secondo piano, alla pari del silenzio<br />

stampa proclamato da giocatori e allenatore, forse per evitare, da parte<br />

in particolare <strong>di</strong> questo ultimo, <strong>di</strong> parlare del catastrofico finale del match<br />

contro i laziali, culminato con le reti incassate e con qualche cambio imponderabile.<br />

Ritornando all’u<strong>di</strong>enza pre - fallimentare in programma stamane,<br />

come detto, in camera <strong>di</strong> consiglio, mentre si nutre fiducia circa le decisioni<br />

del Giu<strong>di</strong>ce Delegato a volere concedere l’esercizio provvisorio, resta pur<br />

sempre il problema della reperibilità della somma da mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />

del curatore: almeno trenta mila euro per le spese <strong>di</strong> gestione (trasferte,<br />

manutenzione terreno <strong>di</strong> gioco e relativi spogliatoi), tenuto in ogni caso<br />

conto che saranno <strong>di</strong>sponibili altre trentamila euro, inseriti nel bilancio del<br />

2010 dell’Amministrazione Provinciale, anche se ancora non deliberati.<br />

Aggiungendo pure che, in ultima analisi, la <strong>di</strong>sponibilità dei soci della<br />

Effeccì rimasti, a garantire, attraverso un valido contributo personale, la<br />

copertura della somma occorrente. Ciò è emerso da una riunione informale<br />

tenutasi nella tarda serata <strong>di</strong> mercoledì, alla quale ha partecipato, tra gli<br />

altri, una rappresentanza <strong>di</strong> “Tribuna Gianna”, Canino e Ferrara. Diario <strong>di</strong><br />

giornata. La squadra ha proseguito ieri pomeriggio la preparazione, con il<br />

consueto galoppo sulla palla. Presente l’estremo <strong>di</strong>fensore Luca Scerbo,<br />

dopo una assenza <strong>di</strong> alcune settimane, causa una forte e noiosa bronchite.<br />

Per l’impegno <strong>di</strong> domenica sul campo del Matera, non saranno comunque<br />

<strong>di</strong>sponibili il <strong>di</strong>fensore centrale Boyomo ed il centrocampista Citta<strong>di</strong>no,<br />

entrambi appiedati dal giu<strong>di</strong>ce sportivo. La preparazione continuerà oggi<br />

con una altra seduta <strong>di</strong> allenamento.<br />

Mario Mirabello


venerdì 18 febbraio 2011<br />

SANREMO, ELY-BELEN:<br />

“CI STIAMO SCIOGLIENDO<br />

PERDONATECI<br />

QUALCHE INCIAMPO”<br />

Belen Rodriguez<br />

ed Elisabetta Canalis<br />

SANREMO.”<strong>Il</strong> battesimo è avvenuto, ci siamo sciolte. Perdonateci<br />

qualche piccolo inciampo ma è il bello della <strong>di</strong>retta”. Elisabetta Canalis<br />

si presenta così all’appuntamento con la conferenza stampa all’Ariston<br />

Roof. “Con questi ottimi risultati nella seconda serata - le fa eco Belen<br />

Rodriguez - già siamo a cavallo. Ely ed io facciamo ancora un pò <strong>di</strong><br />

sbagli ma va sempre meglio”. Come da tra<strong>di</strong>zione, la seconda serata<br />

del Festival ha subito un calo fisiologico rispetto al debutto perdendo<br />

circa 2 milioni <strong>di</strong> telespettatori. A seguire ieri sera Sanremo c’erano<br />

infatti 10 milioni 144 mila spettatori con il 42.67 per cento <strong>di</strong> share. Ma<br />

il festival <strong>di</strong> Moran<strong>di</strong> si impone ancora con un ascolto migliore <strong>di</strong> alcuni<br />

illustri predecessori. Se la Clerici l’anno scorso aveva ottenuto nella<br />

seconda serata il 43,87%, Bonolis nel 2009 si era dovuto accontentare<br />

<strong>di</strong> una me<strong>di</strong>a della serata del 42,63%, mentre Baudo nel 2008 del<br />

32,33%. “Io penso che possiamo ancora migliorare, quin<strong>di</strong> da lunedì<br />

ricominciamo le prove...”, scherza Gianni Moran<strong>di</strong> commentando gli<br />

ascolti. Poi aggiunge: “Sono molto contento. Da maratoneta so che<br />

non è finita e che siamo solo al 40% del percorso.<br />

SANREMO, SATIRA<br />

SU SAVIANO E SANTORO:<br />

È POLEMICA<br />

SULLA "PAR CONDICIO"<br />

DI LUCA E PAOLO<br />

SANREMO. È polemica sull’ironia “par con<strong>di</strong>cio” <strong>di</strong> Luca e Paolo al<br />

Festival <strong>di</strong> Sanremo. Dopo la canzone “Ti sputtanerò” de<strong>di</strong>cata a<br />

Berlusconi e Fini, le due “iene” hanno infatti ironizzato su Roberto<br />

Saviano e Michele Santoro. Parlando ieri della gag i comici spiegano:<br />

“Quello che abbiamo detto ieri è che su Saviano e Santoro non si può<br />

scherzare. Sarebbe bello un paese dove si può scherzare su tutti. Chi<br />

non ha capito che si è scherzato anche su Berlusconi - aggiungono -,<br />

ed ha bollato la performance solo come par con<strong>di</strong>cio, non ha capito il<br />

nostro sketch”. La loro performance sul palco dell’Ariston ha ricevuto<br />

però alcuni giu<strong>di</strong>zi critici sui giornali. “Si può ridere <strong>di</strong> tutto - scrive il<br />

giornalista e blogger Mario A<strong>di</strong>nolfi, in un articolo che uscirà domani<br />

sul quoti<strong>di</strong>ano Europa - si può ridere anche <strong>di</strong> loro, certo, delle loro<br />

debolezze. Una cosa non si può fare: minimizzare, banalizzare, rendere<br />

agli occhi <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci milioni <strong>di</strong> italiani semplicistica la guerra che<br />

Roberto Saviano compie contro la camorra, pagando un prezzo<br />

SPETTACOLI<br />

IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

19<br />

immenso sulla sua pelle e sulla sua persona”. “Se passa un messaggio<br />

così - prosegue - , si uccide la lotta <strong>di</strong> Saviano fatta <strong>di</strong> nomi, cognomi,<br />

circostanze elencate con precisione chirurgica”. A<strong>di</strong>nolfi ricorda che il<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Raiuno aveva suggerito ai due comici <strong>di</strong> “graffiare altre<br />

facce” e commenta: “I comici, sventurati, poche ore dopo eseguono.<br />

Tengono famiglia. No, neanche quella. Ci tengono al cachet”. Plaude<br />

invece allo sketch delle due “iene” Giorgio Merlo, deputato del Pd e<br />

vice presidente della commissione <strong>di</strong> Vigilanza Rai. “Come era facilmente<br />

preve<strong>di</strong>bile, la satira <strong>di</strong> Paolo e Luca al Festival <strong>di</strong> Sanremo si<br />

conferma vincente ed efficace - sottolinea -. Ma la vera novità non è la<br />

professionalità dei due artisti, cosa ormai nota, ma la capacità <strong>di</strong> fare<br />

una satira non a senso unico. Un elemento che qualifica, comunque, il<br />

profilo e la qualità del Festival <strong>di</strong>retto da Gianni Moran<strong>di</strong>”. <strong>Il</strong> ministro<br />

della Gioventù, Giorgia Meloni, torna sulla canzone “Ti sputtanerò”.<br />

“Sono una fan <strong>di</strong> Luca e Paolo - ammette -. La loro canzone in alcuni<br />

passaggi mi ha fatto sorridere. Non c’è manifestazione in cui non si<br />

prenda in giro il presidente del Consiglio e penso - sottolinea - che la<br />

loro esibizione faccia cadere l’accusa <strong>di</strong> regime me<strong>di</strong>atico in Italia”.<br />

MUSICA:<br />

ARRIVA IL NUOVO VIDEO<br />

DI BRITNEY SPEARS<br />

ROMA. L’atteso ritorno sulle scene <strong>di</strong> Britney Spears è arrivato con il<br />

nuovo video clip del successo, Hold it Against Me, <strong>di</strong>sponibile in<br />

esclusiva per l’Italia da oggi al 20 febbraio su www.mtv.it. <strong>Il</strong> singolo<br />

della cantante americana, che anticipa l’uscita del nuovo album<br />

Femme Fatale (nei negozi dal 29 marzo), è arrivato al primo posto<br />

delle canzoni più scaricate da iTunes e solo negli Stati Uniti, nelle<br />

prime 24 ore dalla pubblicazione, ha venduto 150.000 copie.<br />

CINEMA, LIZ TAYLOR<br />

STA MEGLIO<br />

MA RESTA IN OSPEDALE<br />

A LOS ANGELES<br />

LOS ANGELES. Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> Liz Taylor migliorano, ma<br />

l’attrice resta ancora in ospedale. Lo rivela il “Los Angeles Times” che,<br />

citando il portavoce dell’attrice, spiega che la Tayloro resta ancora<br />

sotto osservazione me<strong>di</strong>ca. La leggendaria icona <strong>di</strong> Hollywood, due<br />

volte premio Oscar, era stata ricoverata al Cedars-Sinai Me<strong>di</strong>cal Center<br />

<strong>di</strong> Los Angeles la scorsa settimana per un’insufficenza car<strong>di</strong>aca. Le sue<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute sono costantemente migliorate e nei giorni scorsi<br />

ha ricevuto le visite dei familiari e degli amici più intimi.<br />

CINEMA, MICHELLE PFEIFFER<br />

ED HELENA BONHAM CARTER<br />

IN “DARK SHADOWS”<br />

DI TIM BURTON<br />

ROMA. Michelle Pfeiffer dovrebbe ritrovare il regista <strong>di</strong> Batman<br />

Returns, Tim Burton, in Dark Shadows, che potrebbe contare pure su<br />

Helena Bonham Carter, moglie e assidua collaboratrice del regista.<br />

Secondo il daily “Deadline”, la Pfeiffer interpreterebbe la matriarca del<br />

clan dei Collins a Collinwood, Elizabeth Collins Stoddard, mentre la<br />

Bonham Carter potrebbe vestire il camice della Dr. Julia Hoffman,<br />

specialista in psicologia e rare malattie del sangue che si trasferisce a<br />

Collinwood. Sarà Johnny Depp a dar volto al vampiro protagonista<br />

Barnabas Collins, mentre Eva Green sarà la strega Angelique, Jackie<br />

Earle Haley Willie Loomis e Bella Heathcoate Victoria Winters, la giovane<br />

governante dei Collins. <strong>Il</strong> film è basato sullo show televisivo<br />

sovrannaturale <strong>di</strong> Dan Curtis, che andò in onda dal ‘66 al ‘71: una<br />

soap-opera <strong>di</strong> culto, ad alto coefficiente horror, con vampiri, mostri,<br />

streghe, lupi mannari, zombie e fantasmi.


IL GIORNALE<br />

DI CALABRIA<br />

venerdì 18 febbraio 2011

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!