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CONSENSUS DEGLI ANALISTI E DEI GESTORI<br />
L’EUROPA<br />
80 FONDI&SICAV/Gennaio 2010<br />
dei costi (quello effettuato nel 2009 e<br />
alcune misure in via di completamento<br />
nel 2010); parzialmente pos<strong>it</strong>ivo<br />
anche il contributo dell’export in particolare<br />
verso i paesi emergenti».<br />
Contraria invece la visione del<br />
team di advisor di Selector: «La cresc<strong>it</strong>a<br />
dei prof<strong>it</strong>ti arriverà soprattutto da<br />
incrementi di fatturato, dal momento<br />
che le potenzial<strong>it</strong>à per ulteriori tagli<br />
dei costi sono esaur<strong>it</strong>e dopo la drammatica<br />
riduzione del 2009. Centrale<br />
per mettere a segno cresc<strong>it</strong>e nel giro<br />
d’affari sarà l’incremento dell’export<br />
verso l’area asiatica, caratterizzata da<br />
un rapido sviluppo».<br />
C’è anche chi r<strong>it</strong>iene che i miglioramenti<br />
arriveranno da una molteplic<strong>it</strong>à<br />
di fattori. Ad esempio, per Martin<br />
Leber, senior investment strategist di<br />
Vontobel asset management, «tutti gli<br />
elementi c<strong>it</strong>ati contribuiranno insieme<br />
al miglioramento della s<strong>it</strong>uazione». Un<br />
parere di sintesi arriva anche da Robinson<br />
di Nordea: «Come ci si potrebbe<br />
aspettare in un anno di transizione,<br />
che fa segu<strong>it</strong>o a una significativa crisi<br />
finanziaria ed economica, r<strong>it</strong>eniamo<br />
che un significativo ammontare di cresc<strong>it</strong>a<br />
dei prof<strong>it</strong>ti nel 2010 verrà ancora<br />
da un miglioramento dei margini, o<br />
meglio da una combinazione data da<br />
un modesto miglioramento nel fattu-<br />
rato, un<strong>it</strong>o a un continuo controllo dei<br />
costi, piuttosto che a un rialzo dei<br />
margini dato da un puro e semplice<br />
taglio dei costi. La capac<strong>it</strong>à di agire sui<br />
prezzi dovrebbe crescere per molte<br />
aziende man mano che migliorano i<br />
tassi di utilizzazione degli input, fatto<br />
che dovrebbe anche migliorare il livello<br />
di produttiv<strong>it</strong>à. Inoltre ci aspettiamo<br />
che le società esposte nei confronti di<br />
mercati emergenti ad alta cresc<strong>it</strong>a (in<br />
particolare Cina, India e Brasile) beneficino<br />
di fatturati in cresc<strong>it</strong>a attraverso<br />
l’aumento delle esportazioni, mentre<br />
la domanda nei paesi occidentali<br />
dovrebbe stabilizzarsi e migliorare più<br />
lentamente».<br />
A propos<strong>it</strong>o dei consumi occidentali<br />
non tutti comunque condividono<br />
visioni pessimistiche: c’è anche chi sostiene<br />
che proprio da questi potrebbe<br />
arrivare qualche sorpresa. Per il team<br />
di Sofia sgr, «il calo degli occupati in<br />
Usa è stato il peggiore dal 1950 e questo<br />
fatto ha portato l’aumento degli<br />
interventi reflazionistici che hanno dato<br />
fiato alle riprese dei mercati finanziari.<br />
Un r<strong>it</strong>orno della struttura occupazionale<br />
a livelli meno depressi, come<br />
si intuisce dagli ultimi dati usc<strong>it</strong>i sulla<br />
cresc<strong>it</strong>a dei temporary jobs, potrebbe<br />
portare nuova domanda di beni sul<br />
mercato; questo r<strong>it</strong>eniamo che sia il<br />
driver principale, ma non si esclude<br />
anche l’export come altra variabile, se<br />
il dollaro dovesse rivalutarsi ancora».<br />
Per Francis Ellison di Threadneedle,<br />
«è probabile che l’eccesso di capac<strong>it</strong>à<br />
lim<strong>it</strong>erà l’inflazione». Infine, coerente<br />
con la propria visione pessimistica,<br />
il team di Abs, che non vede grandi<br />
margini per una cresc<strong>it</strong>a degli utili:<br />
«Non crediamo vi siano forti possibil<strong>it</strong>à<br />
di incremento dei prof<strong>it</strong>ti e le aziende<br />
tenderanno per questo 2010 a rimanere<br />
sui livelli dell’anno precedente». ■