cesme - Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise
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<strong>Istituto</strong> “G. Caporale”<br />
Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche (CESME)<br />
l’Università di Louvain La Neuve e l’Università di Pretoria. Nell’ambito <strong>del</strong> progetto è stata, inoltre,<br />
studiata la distribuzione di Culicoides spp. in Belgio e la variazione genetica di C. imicola tra le sub‐<br />
popolazioni <strong>del</strong>la Sardegna, Sicilia, Toscana, Calabria e confrontate tra loro e con le popolazioni <strong>del</strong><br />
Nord Africa. Personale <strong>del</strong> COVEPI ha partecipato al meeting conclusivo <strong>del</strong> progetto organizzato in<br />
Sud Africa e agli eventi a latere di questo organizzati, presentando la relazione “Relationship<br />
between Landscape and Culicoides imicola in Sardinia and Tuscany Regions ‐ Italy” nel corso<br />
<strong>del</strong>l’Open Science Day, 22 marzo 2011, presso il Hans Hoheisen Wildlife Research Station, Orpen,<br />
KNP. Al meeting conclusivo <strong>del</strong> progetto ha partecipato il personale attivamente coinvolto nelle<br />
attività di progetto (<strong>Istituto</strong> “G. Caporale”, Université Libre de Bruxelles, Università Cattolica di<br />
Louvain, University of Pretoria), esperti e potenziali utilizzatori dei risultati ottenuti (Directorate of<br />
Veterinary Services ‐ South Africa, Université Rennes 2 – Francia, Friedrich‐Loeffler‐Institut ‐<br />
Germania) e rappresentanti <strong>del</strong> governo belga. All’ Open Science Day hanno partecipato circa 40<br />
veterinari dei servizi veterinari <strong>del</strong> Sud Africa. In concomitanza con la conclusione <strong>del</strong> progetto è<br />
stata redatta la relazione finale in collaborazione tra tutti i partner da consegnare al Governo Belga.<br />
E’ in corso di ultimazione la stesura dei lavori scientifici che descrivono i risultati ottenuti dalle<br />
attività <strong>del</strong> progetto.<br />
Combatting orbivirus infections of livestock: understanding of the molecular basis for protein<br />
function / virus phenotype, molecular epidemiology and improving diagnostic assays (OrbiNet)<br />
(Molecular and reverse genetics studies of orbivirus transmission, host responses, epidemiology<br />
and diagnostic systems) (EMIDA Project)<br />
C’è stato un primo incontro a Londra dove ogni partecipante ha esposto il programma <strong>del</strong>le<br />
attività. Il personale si è inoltre incontrato a Lindholm, DK, con Massimo Palmarini <strong>del</strong>l’ Institute of<br />
Infection, Immunity and Inflammation and Centre for Virus Research College of Medical,<br />
Veterinary and Life Sciences, University of Glasgow ,Scotland (UK) e Anette Bøtner, Head of<br />
Virology Division, Technical University of Denmark National Veterinary Institute, Lindholm<br />
Danimarca, per discutere i protocolli sperimentali da adottare per l’infezione di pecore gravide con<br />
BTV. E’ stato inoltre selezionato un ceppo di campo <strong>del</strong> sierotipo 2 <strong>del</strong> virus <strong>del</strong>la bluetongue che<br />
non è mai stato passato su cellule di mammifero da usare come controllo negativo per<br />
l’identificazione dei geni responsabili <strong>del</strong>la capacità di alcuni ceppi di BTV di passare la barriera<br />
placentare il passaggio transplacentare di alcuni ceppi di BTV<br />
Il progetto , iniziato il 15 marzo 2011, è stato approvato nell’ambito <strong>del</strong> programma EMIDA<br />
(Emerging and Major Infectious Diseases of Livestock) e coinvolge 10 Istituti europei di ricerca con<br />
l’ Institute of Animal Health, Pirbright, Gran Bretagna, come capofila. E’ finanziato per le attività di<br />
di competenza <strong>del</strong>l’ICT, con i fondi <strong>del</strong>la ricerca finalizzata <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>la Salute.<br />
Progetto di gemellaggio – Renforcement des capacités du Centre National de Veille Zoosanitaire<br />
(TU11/ENP‐AP/HE33).<br />
Il progetto “Renforcement des capacités du Centre National de Veille Zoosanitaire”, finanziato<br />
dall’Unione Europea, ha l’obiettivo di rafforzare le capacità e le competenze <strong>del</strong> Centre National<br />
de Veille Zoosanitaire (CNVZ). Il progetto è coordinato da un partenariato italo‐francese. Personale<br />
<strong>del</strong> COVEPI ha partecipato nel mese di Settembre 2011 ad una riunione preliminare presso i locali<br />
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