InTouch PDF - Dunlop Motorsport
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www.dunlop.it<br />
Dalla pista<br />
Aderenza e Frenata<br />
alla strada<br />
Spazi di frenata ridotti<br />
grazie agli innovativi<br />
tasselli Power-Braking.<br />
Superficie della spalla<br />
incrementata per un<br />
miglior controllo in curva.<br />
La nuova mescola adattiva<br />
garantisce un elevato grip<br />
grazie al maggior contatto<br />
con la strada.<br />
Costruzione alleggerita<br />
per un minor consumo di<br />
carburante.<br />
DunLoP<br />
Batte iL<br />
CaLDo<br />
eStremo<br />
in Bahrain<br />
il 29 settembre scorso, la 6 Ore del Bahrain per il sesto round<br />
del Campionato del Mondo Endurance FIA è stata una gara<br />
messa a dura prova dalle torride temperature del deserto.<br />
Nella classe LMP2, monomarca <strong>Dunlop</strong>, il trio Pierre<br />
Kaffer, Nicolas Minassian e Luis Perez-Companc hanno<br />
conquistato la prima vittoria del campionato del mondo sulla<br />
Pecom Racing Oreca 03-Nissan #49.<br />
La vittoria è stata schiacciante, con due giri di vantaggio<br />
sulla Signatech Nissan Oreca 03-Nissan #23, guidata da<br />
Jordan Tresson, Olivier Lombard e Franck Mailleux e la<br />
Starworks <strong>Motorsport</strong>s HPD-Honda #44, che resta leader<br />
del mondiale LMP2.<br />
La vettura #44, con il trio Stéphane Sarrazin, Tom<br />
Kimber-Smith ed Enzo Potolicchio, è partita in pole ed era in<br />
testa alla gara alla quinta ora, ma ha perso quattro minuti al<br />
pit stop per un problema tecnico, lasciando quindi via libera<br />
al team argentino Pecom Racing e a Signatech Nissan nella<br />
conduzione della gara.<br />
A vigilare sulla gara c’era David Meenan, <strong>Dunlop</strong><br />
<strong>Motorsport</strong> Senior Design Engineer.<br />
“Come previsto, quella del Bahrain è stata finora la gara<br />
più calda dell’anno, con una temperatura ambientale<br />
massima di 39° e una temperatura dell’asfalto che ha<br />
toccato i 54°. “La gara è iniziata alle 4 del pomeriggio, con<br />
una temperatura ambientale di 37° e di 47° per l’asfalto,<br />
quindi leggermente più basse.<br />
“In queste condizioni, la gara è difficile sia per i piloti che<br />
per le vetture, molte delle quali erano al limite per le<br />
temperature di raffreddamento del motore e alcune hanno<br />
avuto dei problemi.<br />
“A causa delle temperature, il doppio cambio di gomme<br />
per i piloti è stato molto difficile e quasi impossibile all’inizio<br />
della gara. Alcuni piloti sono svenuti per l’eccessiva perdita di<br />
liquidi durante la guida. Un pilota è stato persino aiutato a<br />
lasciare il podio LMP1 perché si sentiva svenire!<br />
“Le condizioni ambientali e del tracciato hanno messo a<br />
dura prova anche gli pneumatici. Il circuito del Bahrain è<br />
notoriamente duro per la sua superficie e il rischio di trovare<br />
della sabbia sul tracciato. Dal punto di vista della trazione è<br />
stato difficile, e molti team hanno dovuto ottimizzare le<br />
strategie di controllo della trazione per garantire consistenza.<br />
“Le opzioni erano pneumatici medi e duri, e la maggior<br />
parte dei team hanno optato per le gomme dure. D’altra<br />
parte, tra quelli che hanno scelto le gomme medie, sono stati<br />
pochi i team in grado di trovare un setup idoneo per sfruttare<br />
la maggiore aderenza. Un unico cambio di gomme è stata la<br />
strategia ottimale, il doppio cambio era molto difficile per i<br />
piloti e la consistenza dello pneumatico era compromessa dal<br />
maggior carico di benzina effettuato al pit stop.”<br />
Nonostante la delusione per il piazzamento finale,<br />
Starworks ha aumentato il suo vantaggio nella classe P2 di<br />
23 punti sulla vettura vincente, Oreca Nissan di Pecom<br />
Racing, che prima della gara del Bahrain era terza in<br />
classifica. Il team ADR-Delta, che è arrivato in Bahrain<br />
occupando il secondo posto in classifica dietro a Starworks,<br />
ha avuto un problema alle sospensioni nella prima parte della<br />
gara, scivolando in terza posizione nel campionato a due<br />
round dalla fine.