ufficio informagiovani - Comune di Piana degli Albanesi

un vero business.la professione è regolata dalla legge italiana.bisogna superare un
esame , scritto e orale, indetto a scadenze irregolari dalle regioni ( rivolgersi per info
agli uffici provinciali del turismo). Necessita conoscere almeno una lingua, oltre al
territorio, alla storia, geografia, archeologia ed elementi di legislazione turistica. La
normativa distingue due qualifiche: quella di guida accompagnatore e quella i guida
specialistica, l’unica abilitata a dare informazioni in musei, luoghi archeologici o
attrattive. Sono le leggi regionali e provinciali a definire i luoghi in cui lavorano dolo
le guide specialistiche. L’esame non è a numero chiuso, dà diritto all’iscrizione
all’albo e consente il rilascio del patentino ottenibile con una semplice richiesta. Una
guida deve essere in grado di rispondere ad ogni domanda, anche la più fantasiosa.
Può capitare i accompagnare un gruppo di professori che viaggiano per
aggiornamento e in questi casi il livello culturale di chi conduce deve essere molto
alto. Non a caso in alcune regioni per accedere all’esame professionale ci vuole la
laurea e a volte la frequenza a un corso preparatorio. Fondamentale l’aggiornamento;
ogni giorno escono nuove leggi, si inaugurano mostre inedite, si fanno scoperte
archeologiche e artistiche. In ogni caso ci vogliono anni per diventare veri e propri
esperti di zona. La preparazione deve essere approfondita anche in campo linguistico,
e non solo per passare l’esame : spesso le lingue aiutano a trovare lavoro. In gnerale
l’inglese va sempre bene, ma è ben verificare la nazionalità dei turisti in arrivo e
studiare di conseguenza. Una brava guida è anche un po psicologa perché deve capire
chi sono i suoi interlocutori, se utilizzare un linguaggio più colto o più discorsivo,
quanto essere leggeri , essere in sintonia con il gruppo. È importante anche gestire le
persone, risvegliare il loro interesse. Consiglio a chi è alle prime armi una gavetta di
tre mesi che consiste nell’accompagnare gratis una guida durante il lavoro oppure
ripetere lo stesso itinerario. E’ un buon metodo per imparare a stare con gli altri.
Molte guide hanno la loro attività proprio perché possono incontrare ogni giorno
gente nuova. A chi rivolgersi per trovare lavoro? Le inserzioni sulla stampa non sono
il mezzo più idoneo : è più efficace mandare il curriculum a tutti i tour operator. Il
passaparola poi funziona alla grande: sia tra i colleghi, sia tra le comitive di turisti
soddisfatti. Le guide formano un ambiente un pò chiuso, all’inizio è difficile
inserirsi.ma prima o poi, capita di sostituire qualcuno e così si inizia. Altri riferimenti
a cui offrire visite guidate possono essere i circoli di anziani oltre alle sovrintendenze
alle belli arti e alle scuole dell’obbligo.con queste ultime si possono concordare cicli
continui di itinerari paralleli ai programmi di storia dell’arte. Anche Internet è un
valido canale di promozione. Altra carta vincente è la fantasia. Una guida fattura in
un anno dai 15 mila euro in su. La retribuzione è stabilità da tariffari regionali. A
Roma per esempio tre ore di visita guidata costano circa 90 euro per gruppi inferiori
a 15 persone ma il prezzo sale a Venezia che è di 130 euro. Il mercato comunque è
libero. I guadagni sono influenzati di flussi turistici e dal tempo atmosferico, piogge
e calamità naturali, come l’inondazione di Praga dell’estate scorsa fanno precipitare il
mercato. La richiesta inoltre segue ritmi stagionali. In inverno il turismo langue,
anche glia alberghi sono chiusi. Quindi, in alcuni periodi si è impegnati tutti i giorni
anche con due visite al giorno, in altri non c’è nulla da fare. La possibilità di lavorare
nel fine settimana e nei periodi classici di ferie, oltre alla completa autonomia nel