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Come le foglie cadono d’autunno<br />

così a ogni campagna elettorale<br />

locale e nazionale scatta<br />

automaticamente la galleria <strong>de</strong>lle<br />

opinioni su dove voteranno i<br />

cattolici. Devo dire che la questione<br />

non mi appassiona particolarmente.<br />

<strong>La</strong> trovo datata, strumentale e forse<br />

ormai inut<strong>il</strong>e. Datata perché parlare<br />

di un <strong>popolo</strong> cattolico che sposta da<br />

una parte all’altra <strong>il</strong> baricentro <strong>de</strong>i<br />

voti quasi a comando <strong>de</strong>lle gerarchie<br />

è fuori dalla storia e dal buon<br />

senso. Ciò non significa negare che<br />

la Chiesa e i preti abbiano ancora<br />

oggi in Italia e a Brescia un forte<br />

radicamento sociale e una certa<br />

influenza nella formazione <strong>de</strong>lle<br />

coscienze, ma mi pare irrispettoso<br />

verso i cittadini italiani e i bresciani<br />

ritenere che non abbiano una<br />

<br />

capacità di giudizio sufficiente per<br />

<strong>de</strong>ci<strong>de</strong>re da soli in merito a chi<br />

sarà domani <strong>il</strong> Sindaco <strong>de</strong>lla città,<br />

<strong>il</strong> Governatore <strong>de</strong>lla Lombardia o <strong>il</strong><br />

Presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>l Consiglio. Purtroppo<br />

non mancano ancora coloro che<br />

pensano che basta che <strong>il</strong> parroco<br />

dal pulpito dica di dare un voto<br />

“<strong>de</strong>mocratico e cristiano” e tutti<br />

sanno dove mettere la crocetta sulla<br />

scheda elettorale. Non lo diranno<br />

mai, ma certi st<strong>il</strong>i si colgono al di là<br />

<strong>de</strong>lle parole. Di questi ce ne sono<br />

alcuni nella categoria <strong>de</strong>i politici<br />

in campo. Il sospetto che una loro<br />

certa ipersensib<strong>il</strong>ità verso <strong>il</strong> voto<br />

<strong>de</strong>i cattolici emerga solo in vista<br />

<strong>de</strong>lle elezioni <strong>de</strong>nuncia una poca<br />

frequentazione di quello che è<br />

oggi <strong>il</strong> mondo cattolico o di quello<br />

che ne rimane. Per non essere di<br />

parte consiglio la lettura di un’ag<strong>il</strong>e<br />

inchiesta non sui palazzi apostolici<br />

o gli intrighi curiali, ma sulle<br />

parrocchie e gli oratori italiani dal<br />

titolo “Quel che resta <strong>de</strong>i cattolici”<br />

<strong>de</strong>l sociologo non cre<strong>de</strong>nte Marco<br />

Marzano. Tre immagini emergono: la<br />

prima è quella di un “banco vuoto”,<br />

ovvero di un Paese sempre più<br />

secolarizzato. <strong>La</strong> seconda è quella<br />

<strong>de</strong>l “fortino assediato”: la Chiesa<br />

come un’istituzione assediata da<br />

ogni lato e intenzionata a resistere<br />

a tutti i costi le cui vittime prime<br />

sono soprattutto le parrocchie. <strong>La</strong><br />

terza immagine è quella <strong>de</strong>l “piccolo<br />

porto sicuro”, rappresentato dai<br />

movimenti ecclesiali. In mezzo a<br />

tutto questo, in preda all’afasia e<br />

stritolati dall’immob<strong>il</strong>ismo, ci sono<br />

<strong>il</strong> clero, le parrocchie, <strong>il</strong> laicato<br />

“normale”: un patrimonio umano,<br />

culturale e spirituale <strong>de</strong>stinato,<br />

secondo Marzano, a un’estinzione<br />

forse lenta, ma certo inesorab<strong>il</strong>e. <strong>La</strong><br />

fotografia è impietosa, ma realistica.<br />

Certo chi vive nella comunità<br />

cristiana non può condivi<strong>de</strong>rla <strong>de</strong>l<br />

tutto poiché ve<strong>de</strong> anche i segni di<br />

speranza che, nonostante i limiti,<br />

<strong>il</strong> Risorto fa crescere al di là <strong>de</strong>lle<br />

forze umane. Assodato poi che le<br />

inchieste giornalistiche, di solito,<br />

<br />

non riescono a fotografare lo<br />

Spirito Santo, resta ut<strong>il</strong>e una sana<br />

provocazione che ci spinga di più<br />

sulla via <strong>de</strong>lla missione e <strong>de</strong>lla<br />

testimonianza evangelica. <strong>La</strong> Chiesa<br />

bresciana lo farà celebrando la<br />

prossima settimana <strong>il</strong> 29° Sinodo<br />

diocesano sulle unità pastorali. Una<br />

bella scommessa non priva di rischi.<br />

Datato, strumentale e inut<strong>il</strong>e mi<br />

pare pure <strong>il</strong> ragionamento sul “dove<br />

votano i cattolici” da parte di coloro<br />

che direttamente o indirettamente<br />

hanno contribuito 20 anni fa alla fine<br />

<strong>de</strong>ll’esperienza politica <strong>de</strong>i cattolici<br />

in Italia e a Brescia. Non so se si<br />

stava meglio quando si stava peggio,<br />

ma certo è che a loro la storia<br />

consegna la responsab<strong>il</strong>ità di aver<br />

fatto naufragare quell’esperienza.<br />

Può bastare oggi qualche slogan,<br />

qualche tatticismo o qualche analisi<br />

dall’alto per rimettere in sesto,<br />

seppur in modo nuovo, una presenza<br />

seria <strong>de</strong>i cristiani in politica a<br />

Brescia e in Italia?<br />

<br />

Consumare per produrre, produrre per consumare.<br />

Sembra uno slogan un po’ cinico e, con i tempi che<br />

corrono, un po’ fuori di testa. Invece è una teoria<br />

economica che ogni tanto qualcuno srotola come una<br />

bandiera. Capisco che se non si consuma un <strong>de</strong>terminato<br />

prodotto la fabbrica che lo produce rischia<br />

di chiu<strong>de</strong>re (se non è in grado di riconvertire), ma se<br />

mancano i soldi per comperare e quindi per consumare,<br />

come si fa? E poi, è giusta questa spinta indiscriminata,<br />

questa voglia irresponsab<strong>il</strong>e di consumare per<br />

<strong>il</strong> gusto, oltretutto, di sciupare e riempire le discariche?<br />

Fino a quando potrà durare? Non è stata proprio la spinta<br />

a consumare, soprattutto beni fut<strong>il</strong>i, più <strong>de</strong>lle reali possib<strong>il</strong>ità<br />

che ha messo in crisi la nostra economia? Forse è <strong>il</strong> caso<br />

di tornare alle logiche <strong>de</strong>l risparmio di buona memoria, quando<br />

a scuola si festeggiava la giornata <strong>de</strong>l risparmio, quando nelle famiglie<br />

c’era <strong>il</strong> salvadanaio e si insegnava che la prima forma sicura<br />

di guadagnare era risparmiare. Abbiamo l’obbligo di riflettere.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Centro-sinistra.<br />

Al voto<br />

per la premiership<br />

<br />

L’evento.<br />

<strong>La</strong> prima Crociera<br />

non si scorda...<br />

<br />

Sinodo diocesano.<br />

Per una comunità<br />

che sia in cammino<br />

<br />

Testimonianza.<br />

Donne, um<strong>il</strong>iate<br />

e calpestate<br />

<br />

Coldiretti.<br />

Zootecnia a rischio<br />

senza la politica<br />

<br />

Calcio. Brescia,<br />

un testacoda per<br />

continuare a stupire


Al voto per la<br />

premiership<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ancano pochi giorni<br />

alle primarie che <strong>il</strong><br />

centro-sinistra ha in<strong>de</strong>tto<br />

per individuare<br />

<strong>il</strong> candidato alla presi<strong>de</strong>nza<br />

<strong>de</strong>l consiglio da mettere<br />

in campo alle politiche <strong>de</strong>l prossimo<br />

anno. Quella <strong>de</strong>l 25 novembre<br />

(e <strong>de</strong>ll’eventuale ballottaggio <strong>de</strong>l<br />

2 dicembre, qualora nessuno <strong>de</strong>i<br />

candidati riesca a raggiungere <strong>il</strong><br />

50% <strong>de</strong>i consensi al primo turno)<br />

rappresentano un’occasione che<br />

la politica (in questo caso quella<br />

rappresentata dal centro-sinistra)<br />

non può e non <strong>de</strong>ve lasciarsi scappare<br />

per colmare un po’ di quella<br />

distanza che si è creata con la gente,<br />

per riaccen<strong>de</strong>re una passione<br />

che troppi scandali hanno finto<br />

con lo spegnere.<br />

Lo sforzo profuso e la serietà con<br />

cui Pierluigi Bersani, Matteo Renzi<br />

e <strong>La</strong>ura Puppato <strong>de</strong>l Pd, Nichi<br />

Vendola, di Sel e Bruno Tabacci,<br />

di Api, hanno stanno affrontando<br />

sino all’ultimo la competizione lascia<br />

inten<strong>de</strong>re che la posta in palio<br />

è veramente importante e che, probab<strong>il</strong>mente,<br />

va oltre la candidatura<br />

a Palazzo Chigi <strong>de</strong>ll’anno prossimo.<br />

In gioco c’è <strong>il</strong> recupero di credib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>lla politica e non è poco. Per<br />

questo c’è un di più di impegno perché<br />

quella di domenica 25, rispetto<br />

ad altre primarie celebrate in passato,<br />

sia una competizione vera, che<br />

mette nel mirino non tanto (o non<br />

solo) la premiership, ma <strong>il</strong> bene <strong>de</strong>l<br />

Paese da conseguire con una coalizione<br />

e un programma che sappia<br />

fare positivamente sintesi <strong>de</strong>lle diverse<br />

proposte in campo. In queste<br />

settimane i media nazionali hanno<br />

dato spazio sempre crescente alle<br />

primarie e ai confronti, a volte anche<br />

spigolosi, tra i suoi candidati.<br />

Il <strong>popolo</strong> <strong>de</strong>l centro-sinistra ha avuto<br />

modo di conoscere nei <strong>de</strong>ttagli i<br />

personaggi e le proposte.<br />

Sussiste, però, <strong>il</strong> triste ricordo di<br />

esperienze passate che vi<strong>de</strong>ro coalizioni<br />

di governo sciogliersi come<br />

la neve al sole dinnanzi a personalismi<br />

e alti tassi di litigiosità.<br />

Un’esperienza che oggi, <strong>il</strong> centrosinistra,<br />

non può e non vuole ripetere,<br />

come afferma Pietro Bisinella,<br />

segretario provinciale <strong>de</strong>l<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Pd bresciano, a oggi “azionista di<br />

maggioranza <strong>de</strong>lla coalizione”. “Chi<br />

ha scelto di misurarsi nelle primarie<br />

– afferma – ha dato prova di<br />

quella correttezza e di quella trasparenza<br />

che sono le naturali premesse<br />

per la tenuta e la durata <strong>de</strong>l<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

governo. Certo, poi c’è sempre spazio<br />

per l’impon<strong>de</strong>rab<strong>il</strong>e… Ci vuole<br />

un po’ di fe<strong>de</strong>, bisogna fidarsi. Mai<br />

come questa volta mi pare che esistano<br />

le premesse per immaginare<br />

un centro-sinistra coeso e pronto<br />

ad assumere tutte le sfi<strong>de</strong> che una<br />

stagione di gran<strong>de</strong> difficoltà com’è<br />

quella attuale impone”.<br />

Da azionista di maggioranza, Bisinella<br />

vive con particolare attesa i<br />

giorni che mancano alle primarie.<br />

“Sono convinto più che mai – afferma<br />

<strong>il</strong> segretario provinciale – che<br />

siano state un’ottima occasione per<br />

ridare vitalità al Pd”.<br />

Una convizione supportata dalle<br />

migliaia di persone che sono passate<br />

(e continuano a farlo) nei circoli<br />

Pd per iscriversi e dalle 5000 che<br />

hanno ut<strong>il</strong>izzato <strong>il</strong> canale on line.<br />

“Sono sereno – continua – perché<br />

penso che più gente parteciperà al<br />

voto tanto meglio sarà per <strong>il</strong> partito<br />

e, più in generale per la coalizione<br />

di centro-sinistra”. Le primarie allora<br />

si confermano la modalità priv<strong>il</strong>egiata<br />

attraverso cui <strong>il</strong> Pd (o come<br />

nel caso <strong>de</strong>l voto di domenica)<br />

<strong>il</strong> centro sinistra scelgono i propri<br />

candidati? “Le primarie – afferma<br />

Bisinella – sono uno strumento che<br />

fac<strong>il</strong>ita la partecipazione <strong>de</strong>lla gente,<br />

anche se non sempre hanno dato<br />

gli esiti attesi, soprattutto quando<br />

ci si è dimenticati di regole condivise”.<br />

Per farne strumento veramente<br />

efficace, a cui fare ricorso con regolarità,<br />

sarebbe necessario, per<br />

Bisinella, giungere a una loro codificazione<br />

per legge. In attesa di<br />

questo passaggio, meglio valutare<br />

caso per caso. In un clima di diffusa<br />

soddisfazione per come sta andando<br />

<strong>il</strong> cammino di avvicinamento<br />

alle primarie c’è la convinzione che<br />

siano comunque un’importante opportunità,<br />

nonostante la fatica <strong>de</strong>lla<br />

loro organnizzazione.<br />

Un’opportunità che potrebbe, però,<br />

costare cara al Pd, che da azionista<br />

di maggioranza <strong>de</strong>l centro-sinistra<br />

potrebbe ritrovarsi senza “amministratore<br />

<strong>de</strong>legato” (candidato premier).<br />

“Non credo che sia qualcosa<br />

di particolarmente scandaloso in<br />

questa eventualità – è la risposta di<br />

Bisinella –. Anche a M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong> sindaco,<br />

per altro uscito dalle primarie,<br />

non appartiene al Pd. Il partito,<br />

però, fornisce un fattivo contributo<br />

al buon governo <strong>de</strong>lla città perché<br />

cre<strong>de</strong> da sempre nel progetto<br />

e nel valore <strong>de</strong>lle primarie”. D’altra<br />

parte, afferma sempre <strong>il</strong> segretario<br />

provinciale, nel Pd non sono<br />

tutti così presuntuosi da ritenere<br />

che i candidati migliori siano solo<br />

quello <strong>de</strong>mocrarici “D’altra parte –<br />

conclu<strong>de</strong> – le primarie stanno dimostrando<br />

che <strong>il</strong> centro-sinistra lo<br />

dimostrano, ha tante vali<strong>de</strong> frecce<br />

al suo arco e <strong>de</strong>ve usarle per dare<br />

un governo autorevole al Paese”.<br />

<strong>La</strong> faretra, dunque, è ben fornita<br />

e forse anche per questo, a poche<br />

ore dal voto, non c’è un candidato<br />

che più di altri si stia affannando<br />

per allargare un’alleanza che oggi<br />

può contare su Pd, Sel e quella parte<br />

di Api che si riconosce in Bruno<br />

Tabacci.


Mi auguro che avvenga, ma<br />

dubito <strong>de</strong>ll’ispirazione di alcuni<br />

presunti “padri nob<strong>il</strong>i”. Senza<br />

parlare <strong>de</strong>llo sport che qualche<br />

esponente ecclesiastico ancora<br />

esercita nel benedire più o meno<br />

surrettiziamente (anche a Brescia)<br />

con interventi pubblici e privati<br />

l’una o l’altra operazione politica.<br />

Legittimo farlo, basta che si abbia la<br />

consapevolezza che ci sono almeno<br />

altrettanti esponenti ecclesiastici<br />

che benedicono operazioni contrarie<br />

o alternative rispetto a quella da<br />

loro sponsorizzata. Farà sempre<br />

bene alla Chiesa tutto questo<br />

agitarsi? Più lo<strong>de</strong>vole l’impegno<br />

<strong>de</strong>lla comunità cristiana a far<br />

circolare le i<strong>de</strong>e (come si è fatto<br />

peraltro a Brescia coi “Cristiani e<br />

la città”, anche se <strong>de</strong>vo chie<strong>de</strong>re<br />

agli organizzatori quanti politici<br />

bresciani cattolici erano presenti...).<br />

<strong>La</strong> Chiesa è una comunità dove<br />

tutti coloro che vogliono seguire<br />

Gesù trovano casa. Di <strong>de</strong>stra, di<br />

centro, di sinistra, di sopra o di<br />

sotto ciò che conta è <strong>il</strong> Vangelo che<br />

è per tutti e per ciascuno termine<br />

di confronto, richiamo al rispetto<br />

<strong>de</strong>lla dignità <strong>de</strong>lla persona e al<br />

bene comune, soprattutto quando<br />

si tratta di incarnarlo in progetti<br />

politici. Pertanto i politici datati e<br />

gli ecclesiastici influenti farebbero,<br />

a mio parere, un servizio più<br />

nob<strong>il</strong>e e ut<strong>il</strong>e esercitando di più<br />

l’ascolto e <strong>il</strong> diuturno impegno alla<br />

formazione <strong>de</strong>i giovani senza però<br />

scippare alle nuove generazioni<br />

un protagonismo che a loro è già<br />

appartenuto (poltrone comprese),<br />

ab<strong>il</strong>itandoli semmai a pren<strong>de</strong>rsi <strong>de</strong>lle<br />

responsab<strong>il</strong>ità. Infine per parlare<br />

<strong>de</strong>l voto <strong>de</strong>i cattolici dovremmo, nel<br />

rispetto <strong>de</strong>lla coscienza <strong>de</strong>i singoli,<br />

non dimenticare che anche i cattolici<br />

sono cittadini. Ciò che vediamo nel<br />

Paese, l’incapacità <strong>de</strong>lla politica di<br />

rinnovarsi e darsi un volto credib<strong>il</strong>e<br />

e la crisi economica persistente ci<br />

stanno portando <strong>de</strong>cisamente verso<br />

una scarsa partecipazione alla vita<br />

<strong>de</strong>mocratica <strong>de</strong>l Paese. Se fossimo<br />

un po’ più preoccupati oggi che tutti<br />

i cittadini italiani e bresciani vadano<br />

a votare alle prossime elezioni e<br />

non solo che votino per la nostra<br />

parte ciò darebbe un segnale serio<br />

al Paese. Che scendano allora in<br />

campo persone serie, anche <strong>de</strong>lle<br />

associazioni e <strong>de</strong>l mondo cattolico,<br />

valuteremo col voto la serietà <strong>de</strong>lle<br />

loro proposte. Preoccupiamoci che<br />

gli elettori scelgano persone serie e<br />

forti <strong>de</strong>lle loro i<strong>de</strong>e e non le urla, la<br />

<strong>de</strong>magogia e <strong>il</strong> disimpegno. Anche<br />

come giornale, questo sarà <strong>il</strong> nostro<br />

impegno.


iplomazia in stallo dinanzi<br />

all’ennesima crisi<br />

tra Israele e Hamas. Nonostante<br />

gli sforzi congiunti<br />

<strong>de</strong>ll’Onu, <strong>de</strong>gli<br />

Stati Uniti (che ha inviato in zona <strong>il</strong><br />

segretario di Stato H<strong>il</strong>lary Clinton) e<br />

<strong>de</strong>ll’Egitto, la situazione resta incan<strong>de</strong>scente:<br />

ai lanci di miss<strong>il</strong>i palestinesi,<br />

Israele sta rispon<strong>de</strong>ndo con una<br />

pesante azione m<strong>il</strong>itare nella Striscia<br />

di Gaza. Uno scontro, quello in corso,<br />

che ha già provocato oltre 120 vittime<br />

(molti i bambini) e tantissimi feriti.<br />

L’uccisione nei giorni scorsi di<br />

Ahmed Al Jaabari, uno <strong>de</strong>i più importanti<br />

capi di Hamas, da parte israeliana<br />

è stato l’evento che ha soffiato sul<br />

fuoco di un conflitto che continuava<br />

a bruciare sotto la cenere. Sono bastate<br />

poche ore per scatenare l’escalation<br />

di violenze che nessuno, al momento<br />

di mandare in stampa questo<br />

numero di “Voce”, sembra ancora<br />

in grado di fermare. Nessuna <strong>de</strong>lle<br />

due parti sembra disposta ad accogliere<br />

le condizioni che l’altra pone<br />

per giungere a una tregua. Il premier<br />

israeliano Netanyahu, rinvendicando<br />

<strong>il</strong> diritto all’autodifesa <strong>de</strong>l suo Paese,<br />

ha mob<strong>il</strong>itato <strong>de</strong>cine di migliaia di riservisti,<br />

dichiarandosi pronto anche<br />

ad una azione m<strong>il</strong>itare di terra se le<br />

operazioni “mirate” messe in campo<br />

(bombardamenti aerei e navali sulla<br />

Striscia di Gaza e ut<strong>il</strong>izzo di aerei<br />

teleguidati) non dovessero indurre<br />

<br />

<br />

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<br />

Hamas a sospen<strong>de</strong>re <strong>il</strong> lancio di razzi<br />

sulle più importanti città israeliane,<br />

Tel Aviv e Gerusalemme comprese.<br />

Le autorità palestinesi rispondono<br />

annunciando che i lanci di miss<strong>il</strong>i<br />

termineranno solo con l’accettazione<br />

<br />

<br />

È stata celebrata <strong>il</strong> 20 novembre la<br />

Giornata internazionale per i diritti<br />

<strong>de</strong>ll’infanzia e <strong>de</strong>ll’adolescenza.<br />

Nel mondo, sono più di 61 m<strong>il</strong>ioni<br />

i minori che non vanno a scuola,<br />

circa 200 m<strong>il</strong>ioni quelli che <strong>de</strong>vono<br />

lavorare per sopravvivere. A livello<br />

globale – si ricorda nel rapporto<br />

“Nati Uguali” di Save the Ch<strong>il</strong>dren<br />

con dati relativi a 32 Paesi – <strong>il</strong><br />

gap tra i bambini poveri e quelli<br />

ricchi è cresciuto <strong>de</strong>l 35% rispetto<br />

al 1990. Le disparità continuano<br />

dunque ad aumentare soprattutto<br />

da parte israeliana <strong>de</strong>lle condizioni<br />

per la tregua messe a punto dal presi<strong>de</strong>nte<br />

egiziano Morsi, <strong>il</strong> più attivo<br />

(anche se ad oggi con scarsi risultati,<br />

ndr.) nella ricerca di una soluzione<br />

alla crisi in corsa. Stop <strong>de</strong>i raid, <strong>de</strong>lle<br />

‘esecuzioni mirate’ israeliane, <strong>de</strong>gli<br />

sconfinamenti nella Striscia e <strong>de</strong>lle<br />

operazioni di disturbo ai pescatori<br />

da parte palestinese e cessazione <strong>de</strong>l<br />

lancio di razzi contro lo Stato ebraico<br />

e <strong>de</strong>gli agguati alle pattuglie israeliane<br />

lungo la linea di <strong>de</strong>marcazione<br />

fra la Striscia e Israele: questa la proposta<br />

egiziana che, però, non accontenta<br />

nessuna <strong>de</strong>lle parti in causa.<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> crisi in atto in Israele ha distolto<br />

l’attenzione <strong>de</strong>i media da un altro<br />

focolaio che rischia di incendiare<br />

l’area mediorientale. Si tratta <strong>de</strong>l<br />

fronte siriano (nella foto) che non<br />

accenna a raffreddarsi. <strong>La</strong> guerra<br />

civ<strong>il</strong>e prosegue senza sosta facendo<br />

crescere vertiginosamente <strong>il</strong> numero<br />

<strong>de</strong>lle sue vittime, ormai equamente<br />

divise tra esercito, ribelli e<br />

civ<strong>il</strong>i. E così, mentre continua senza<br />

sosta la pesante l’offensiva <strong>de</strong>i leali-<br />

in alcuni Paesi, come <strong>il</strong> Perù, dove<br />

la differenza è diventata ormai<br />

abissale (+ 179% ). Situazioni<br />

analoghe si registrano, poi, in<br />

Ghana, in Bolivia, in Colombia e in<br />

Camerun. Mentre i bambini ricchi<br />

hanno addirittura migliorato le<br />

loro condizioni, in un quinto circa<br />

<strong>de</strong>i Paesi analizzati – Bolivia, Perù,<br />

Zambia, Costa d’Avorio, Ghana e<br />

Camerun – <strong>il</strong> reddito <strong>de</strong>i bambini<br />

più poveri è precipitato allargando<br />

ulteriormente una distanza già<br />

pesante. <strong>La</strong> data è stata scelta<br />

Proprio questa distanza fra Israele<br />

e Palestina induce molti osservatori<br />

<strong>de</strong>ll’area mediorientale a ritenere<br />

che la situazione possa <strong>de</strong>generare<br />

in una riedizione di quell’operazione<br />

“Piombo fuso” lanciata da Israele<br />

contro l’autorità palestinese tra <strong>il</strong><br />

dicembre 2008 e <strong>il</strong> gennaio 2009 che<br />

causò, complessivamente, la morte<br />

di 600 persone e <strong>il</strong> ferimento di altre<br />

6000. <strong>La</strong> diplomazione internazionale<br />

è al lavoro proprio per scongiurare<br />

<strong>il</strong> ripetersi di quella stagione che ha<br />

molto in comune con quanto sta avvenendo<br />

in questa ore al confine tra<br />

Israele e la Striscia di Gaza.<br />

<br />

sti alle porte di Damasco, si allarga<br />

sul fronte diplomatico <strong>il</strong> riconoscimento<br />

<strong>de</strong>lla rappresentanza <strong>de</strong>lla<br />

coalizione di opposizione.<br />

Dopo gli Stati <strong>de</strong>l Golfo, la Turchia<br />

e la Francia, anche l’Ingh<strong>il</strong>terra ha<br />

riconosciuto la coalizione guidata<br />

dallo sceicco al-Khatib, formatasi<br />

dall’unione <strong>de</strong>lle varie correnti opposte<br />

al regime di Assad. Un riconoscimento<br />

giunto in contemporanea<br />

alla concessione alla Turchia,<br />

per ricordare <strong>il</strong> 20 novembre<br />

1989, quando venne approvata<br />

la Convenzione internazionale<br />

sui diritti <strong>de</strong>ll’infanzia. Si trattava<br />

di un documento <strong>de</strong>lle Nazioni<br />

Unite, voluto per tutelare, anche<br />

da un punto di vista normativo i<br />

diritti di bambini e adolescenti.<br />

<strong>La</strong> celebrazione <strong>de</strong>lla giornata<br />

consente di mettere in risalto<br />

come sia ancora lunga la strada<br />

per un completo riconoscimento,<br />

a livello mondiale, <strong>de</strong>i diritti<br />

<strong>de</strong>ll’infanzia e <strong>de</strong>ll’adolescenza.<br />

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da parte <strong>de</strong>lla Nato, di una batteria<br />

di miss<strong>il</strong>i Patriot da schierare alla<br />

frontiera per proteggersi da eventuali<br />

attacchi siriani. Dal Cairo, per<br />

la questione israelo-palestinese, <strong>il</strong><br />

segretario generale <strong>de</strong>lle Nazioni<br />

Unite Ban Ki Moon, ha espresso<br />

gran<strong>de</strong> preoccupazione per la m<strong>il</strong>itarizzazione<br />

<strong>de</strong>l conflitto, la violazione<br />

sistematica <strong>de</strong>i diritti umani<br />

e <strong>il</strong> numero di civ<strong>il</strong>i che muoiono<br />

ogni giorno.


a Commissione europea<br />

ha formalmente accettato<br />

a nome <strong>de</strong>ll’Unione<br />

<strong>il</strong> premio in <strong>de</strong>naro<br />

associato al Nobel per<br />

la pace 2012 e ha dichiarato di volerlo<br />

ut<strong>il</strong>izzare per l’assistenza <strong>de</strong>i<br />

bambini colpiti dalla guerra e dai<br />

conflitti armati in tutto <strong>il</strong> mondo. Il<br />

Premio Nobel, assegnato all’Unione<br />

europea <strong>il</strong> 12 ottobre scorso come<br />

riconoscimento <strong>de</strong>l contributo<br />

al progresso <strong>de</strong>lla pace, <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>mocrazia<br />

e <strong>de</strong>i diritti umani da essa<br />

apportato in Europa per oltre<br />

60 anni, preve<strong>de</strong> un compenso di<br />

8 m<strong>il</strong>ioni di corone sve<strong>de</strong>si, corrispon<strong>de</strong>nti<br />

a circa 930m<strong>il</strong>a euro,<br />

che sarà <strong>de</strong>stinato ai bambini che<br />

vivono in zone di conflitto e subiscono<br />

quotidianamente la violenza<br />

armata. In seguito all’accordo tra<br />

<strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Commissione<br />

europea Manuel Barroso, <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>l Consiglio europeo Herman<br />

Von Rompuy e <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>l Parlamento Europeo Martin<br />

Schultz avvenuto <strong>il</strong> 14 novembre<br />

scorso, è stato varato per l’occasione<br />

<strong>il</strong> nuovo progetto “Eu Nobel<br />

Prize Ch<strong>il</strong>dren’s Projects”. Nelle<br />

prossime settimane la stessa Commissione<br />

si occuperà di <strong>de</strong>finire i<br />

<strong>de</strong>ttagli <strong>de</strong>l programma, stab<strong>il</strong>endo<br />

i termini precisi di riferimento, <strong>il</strong><br />

processo di selezione <strong>de</strong>i benefi-<br />

<br />

<br />

In attesa di una data <strong>de</strong>finitiva per<br />

<strong>il</strong> ritorno alle urne (le date <strong>de</strong>l 10 e<br />

11 febbraio annunciate nei giorni<br />

scorsi sono state poi superate<br />

dall’accordo sull’election day) in<br />

Lombardia va <strong>de</strong>finendosi <strong>il</strong> quadro<br />

<strong>de</strong>i candidati alla successione<br />

di Formigoni, costretto alla<br />

fine anticipata <strong>de</strong>l suo quarto<br />

mandato presi<strong>de</strong>nziale. Se per <strong>il</strong><br />

centro-sinistra fa facendosi quasi<br />

certa la via <strong>de</strong>lle primarie, grazie<br />

alle candidature <strong>de</strong>ll’avvocato<br />

Umberto Ambrosoli (che ha sciolto<br />

le sue riserve nelle ultime ore),<br />

di Alessandra Kustermann e di<br />

Andrea Di Stefano, per <strong>il</strong> centro<strong>de</strong>stra<br />

la strada appare, oggi, un<br />

po’ più lunga. Alla candidatura,<br />

cal<strong>de</strong>ggiata dallo stesso Formigoni,<br />

<strong>de</strong>ll’ex sindaco di M<strong>il</strong>ano Gabriele<br />

Albertini (che per altro nicchia<br />

rispetto ad un impegno sotto le<br />

insegne <strong>de</strong>l Pdl), resta sul campo<br />

quella <strong>de</strong>l leghista Maroni che<br />

non ha ancora risolto <strong>il</strong> nodo di<br />

possib<strong>il</strong>i alleanze con <strong>il</strong> Pdl.<br />

<br />

<br />

L’“American style”, già ricordato<br />

nell’editoriale <strong>de</strong>llo scorso numero<br />

di “Voce” sta pren<strong>de</strong>ndo sempre più<br />

pie<strong>de</strong> in Italia. Se <strong>il</strong> centro-sinistra<br />

(limitato all’asse Pd-Sel-Italia<br />

Concreta di Tabacci) si appresta<br />

alle ultime battute <strong>de</strong>lla campagna<br />

elettorale per le primarie <strong>de</strong>l 25<br />

novembre (se ne parla in modo<br />

diffuso in altra parte <strong>de</strong>l giornale)<br />

che vedono in corsa Bersani, Renzi,<br />

Puppato, Tabacci e Vendola, anche<br />

<strong>il</strong> Pdl sta attrezzandosi per battere<br />

la stessa strada e individuare,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ciari e gli aspetti tecnico-giuridici<br />

e di b<strong>il</strong>ancio. Il nuovo progetto<br />

in favore <strong>de</strong>i bambini vittime di<br />

conflitti armati si affianca alle altre<br />

politiche di sv<strong>il</strong>uppo, agli aiuti<br />

umanitari e alle relazioni esterne<br />

così, <strong>il</strong> candidato premier per le<br />

politiche <strong>de</strong>l 2013. Particolarmente<br />

acceso è, al proposito, <strong>il</strong> dibattito<br />

all’interno <strong>de</strong>l Popolo <strong>de</strong>lla<br />

libertà dove sembrano scontrarsi<br />

parecchie correnti di pensiero.<br />

C’è innanzitutto quella <strong>de</strong>ll’ex<br />

premier Berlusconi che non pare<br />

particolarmente interessato alle<br />

primarie, tanto da non avere<br />

ancora pronunciato una parola<br />

<strong>de</strong>finitiva rispetto a una sua nuova<br />

ricandidatura. Ipotesi, questa, che<br />

ren<strong>de</strong>rebbe inut<strong>il</strong>e <strong>il</strong> ricorso al voto<br />

<strong>de</strong>ll’Unione europea per concretizzare<br />

<strong>il</strong> suo impegno nella promozione<br />

<strong>de</strong>i diritti <strong>de</strong>i minori e nella<br />

ricerca di maggiore attenzione per<br />

loro sulla scena internazionale.<br />

L’iniziativa <strong>de</strong>ll’Unione è coerente<br />

con gli obiettivi <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Nobel, che, dal 1901, premia gli<br />

sforzi umanitari, i movimenti per<br />

la pace, la difesa <strong>de</strong>i diritti umani,<br />

la mediazione di conflitti internazionali<br />

e <strong>il</strong> controllo <strong>de</strong>gli armamenti.<br />

Il quadro normativo europeo<br />

in questo ambito si fonda<br />

sull’assunto di base che investire<br />

sui bambini significhi investire sul<br />

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per scegliere <strong>il</strong> candidato premier.<br />

Ma c’è anche chi, come <strong>il</strong> segretario<br />

Alfano, spinge per la celebrazione<br />

di questo importante momento<br />

di partecipazione <strong>de</strong>mocratica,<br />

tanto da andare in contrasto con lo<br />

stesso Berlusconi. In questo quadro<br />

ancora da <strong>de</strong>finire (nelle prossime<br />

ore i vertici <strong>de</strong>l Pdl <strong>de</strong>finiranno<br />

regole e tempistica <strong>de</strong>ll’eventuale<br />

consultazione) ciò che non manca<br />

è <strong>il</strong> numero <strong>de</strong>i preten<strong>de</strong>nti a quella<br />

premiership che per quasi 20 anni<br />

è stata di Berlusconi. Accanto a<br />

futuro. I bambini e gli adolescenti<br />

rappresentano un terzo <strong>de</strong>lla popolazione<br />

mondiale e la metà <strong>de</strong>lla<br />

popolazione nella maggior parte<br />

<strong>de</strong>i Paesi in via di sv<strong>il</strong>uppo. Il miglioramento<br />

<strong>de</strong>lla situazione <strong>de</strong>i<br />

minori permette dunque effettivamente<br />

di prevenire la frag<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>gli<br />

Stati e garantire uno sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e<br />

a lungo termine, nonché<br />

la sicurezza e la stab<strong>il</strong>ità a livello<br />

regionale, nazionale e mondiale.<br />

<strong>La</strong> cerimonia di attribuzione <strong>de</strong>l<br />

Premio Nobel per la pace si terrà<br />

a Oslo <strong>il</strong> 10 dicembre 2012. Oltre<br />

al contributo in <strong>de</strong>naro, <strong>il</strong> premio<br />

preve<strong>de</strong> l’assegnazione di una medaglia<br />

e di un diploma, che saranno<br />

conservati dall’Unione come<br />

prestigioso riconoscimento <strong>de</strong>gli<br />

sforzi compiuti e <strong>de</strong>i progressi<br />

raggiunti nell’impegno profuso da<br />

oltre mezzo secolo per la concreta<br />

realizzazione <strong>de</strong>lla pace nel mondo.<br />

Esprimendo gran<strong>de</strong> soddisfazione<br />

per la <strong>de</strong>cisione presa dalla<br />

Commisione europea, <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

Barroso ha dichiarato: “Il Premio<br />

Nobel per la pace è sinonimo di<br />

riconc<strong>il</strong>iazione in tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Del compenso in <strong>de</strong>naro dovrebbero<br />

beneficiare coloro che rappresentano<br />

la più gran<strong>de</strong> speranza per<br />

<strong>il</strong> futuro, ma anche le prime vittime<br />

<strong>de</strong>i conflitti presenti e passati:<br />

i bambini”.<br />

nomi noti come quello <strong>de</strong>llo stesso<br />

Alfano (nella foto), <strong>de</strong>lla Santanché,<br />

di Sgarbi, <strong>de</strong>ll’ex governatore <strong>de</strong>l<br />

Veneto Galan, <strong>de</strong>ll’ex ministro<br />

(con vocazione da rottamatore)<br />

Meloni, <strong>de</strong>ll’ex sottosegretario<br />

Crosetto, se ne sono affiancati altri,<br />

nuovi, come quelli di Alessandro<br />

Cattaneo (<strong>il</strong> formattatore <strong>de</strong>l<br />

Pdl), di Alfonso Luigi Marra,<br />

fondatore <strong>de</strong>ll’associaizone<br />

“Fermiamolebanche”, <strong>de</strong>l mo<strong>de</strong>nese<br />

Gianpiero Samorì e di Michaela<br />

Biancofiore, già <strong>de</strong>putata Pdl.


Nei giorni scorsi, sul “Corriere<br />

<strong>de</strong>lla Sera”, è comparso un ampio<br />

servizio sul fatto che i musulmani<br />

belgi preferirebbero iscrivere i<br />

propri figli alle scuole cattoliche<br />

perché sarebbero più “friendly”<br />

nei confronti <strong>de</strong>ll’appartenenza<br />

religiosa, addirittura in alcune vi<br />

sarebbe <strong>il</strong> permesso di mantenere<br />

<strong>il</strong> velo – in Belgio come in altri<br />

Paesi d’Europa è vietato nei luoghi<br />

pubblici – e poi lascerebbero più<br />

spazio alle convinzioni altrui. Vi<br />

sarebbe, insomma, più libertà.<br />

L’argomento è importante e<br />

porta con sé tutta una serie<br />

di consi<strong>de</strong>razioni che vanno<br />

dalla realtà sociale sempre più<br />

“plurale” <strong>de</strong>l nostro continente<br />

europeo, ai temi <strong>de</strong>l dialogo e<br />

<strong>de</strong>lla cooperazione tra le religioni,<br />

fino alla questione più specifica e<br />

ricca d’implicazioni che riguarda<br />

la presenza <strong>de</strong>lla religione nelle<br />

scuole, vuoi come insegnamento<br />

disciplinare, vuoi come<br />

orientamento <strong>de</strong>ll’istituzione (le<br />

scuole confessionali). Apre anche<br />

una riflessione sulla modalità<br />

“cattolica” di presenza, non di<br />

rado inclusiva, aperta, dialogante,<br />

come di fatto si registra nelle<br />

scuole d’Europa.<br />

Il Belgio è senz’altro una fucina<br />

<br />

<br />

A seguito <strong>de</strong>ll’a<strong>de</strong>sione alla<br />

campagna di sensib<strong>il</strong>izzazione “Città<br />

per la vita – Città contro la pena di<br />

morte”, promossa dalla Comunità<br />

di Sant’Egidio, l’Amministrazione<br />

comunale di Palazzolo propone<br />

per la serata <strong>de</strong>l 30 novembre<br />

uno spettacolo di riflessionesensib<strong>il</strong>izzazione<br />

(in parole e<br />

musica) aperto a tutti, in modo da<br />

ren<strong>de</strong>re evi<strong>de</strong>nte la partecipazione<br />

<strong>de</strong>lla Città alla scelta a favore <strong>de</strong>i<br />

diritti umani. <strong>La</strong> serata, a cui è<br />

stato dato <strong>il</strong> titolo di “Melologo:<br />

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melodia e parole” si terrà, a partire<br />

dalle 20.45 presso l’auditorium San<br />

Fe<strong>de</strong>le. <strong>La</strong> manifestazione ve<strong>de</strong><br />

la collaborazione tra <strong>il</strong> Comune e<br />

<strong>il</strong> Centro di formazione musicale<br />

“Riccardo Mosca”, le associazioni<br />

“Terzarmonica”, “<strong>La</strong> Maschera<br />

San Sebastiano”, “Amici <strong>de</strong>lla<br />

musica” e “Nuova resistenza”-<br />

sezione “Riccardo Mosca”. Con<br />

l’appuntamento <strong>de</strong>l 30 novembre<br />

Palazzolo è una <strong>de</strong>lle 1400 città<br />

<strong>de</strong>l mondo che dicono no alla pena<br />

di morte.<br />

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<strong>La</strong> scuola cattolica è più libera<br />

di diversità e a proposito <strong>de</strong>i<br />

musulmani, registra una presenza<br />

crescente di persone che confessano<br />

la religione islamica. Sempre <strong>il</strong><br />

“Corriere”, riferendosi ancora alla<br />

popolazione scolastica, riportava<br />

come l’aumento <strong>de</strong>i musulmani<br />

“è certificato anche nelle scuole<br />

pubbliche e laiche” e ad Anversa,<br />

seconda città <strong>de</strong>l Paese, “gli<br />

stu<strong>de</strong>nti musulmani sfiorano<br />

<strong>il</strong> 50% già nella media <strong>de</strong>gli<br />

istituti”, superandolo addirittura<br />

in altri. Un esempio? “Lo scorso<br />

26 ottobre, festa islamica <strong>de</strong>ll’Aid,<br />

all’ateneo reale Thomas di<br />

Bruxelles-Forest, su 750 iscritti<br />

solo 50 erano presenti”. <strong>La</strong> recente<br />

ricerca europea sull’insegnamento<br />

<strong>de</strong>lla religione promossa dal<br />

Consiglio <strong>de</strong>lle Conferenze<br />

episcopali d’Europa e dalla Cei,<br />

già segnalava, a proposito <strong>de</strong>l<br />

Belgio, come in alcune scuole<br />

cattoliche la presenza musulmana<br />

fosse importante numericamente.<br />

Sempre <strong>il</strong> “Corriere” partiva dalla<br />

proposta provocante d’istituire<br />

addirittura, nelle scuole cattoliche,<br />

un corso di religione musulmana<br />

<br />

Prosegue sino al 25 novembre<br />

la “Settimana europea per la<br />

riduzione <strong>de</strong>i rifiuti”, nata<br />

all’interno <strong>de</strong>l Programma Life+<br />

<strong>de</strong>lla Commissione europea con<br />

l’obiettivo primario di<br />

sensib<strong>il</strong>izzare le Istituzioni e tutti<br />

i consumatori sulle strategie di<br />

prevenzione <strong>de</strong>i rifiuti<br />

messe in atto dall’Unione europea.<br />

Cogeme Gestioni, impegnata con<br />

politiche attive di contenimento,<br />

riduzione e recupero <strong>de</strong>i rifiuti, ha<br />

<strong>de</strong>ciso di a<strong>de</strong>rire alla “Settimana”,<br />

<br />

<br />

(nel sistema scolastico belga è già<br />

presente nelle scuole pubbliche:<br />

ancora la ricerca Ccee-Cei aiuta<br />

a questo proposito). Proposta che<br />

suscita non poche perplessità,<br />

anche in relazione all’argomento<br />

<strong>de</strong>lla reciprocità.<br />

E qui si apre la discussione<br />

sul mo<strong>de</strong>llo <strong>de</strong>ll’insegnamento<br />

religioso scolastico, già raccolta<br />

da alcuni commentatori anche<br />

in vista <strong>de</strong>lla situazione italiana<br />

e con l’attenzione, tra l’altro, alla<br />

questione <strong>de</strong>lla “frammentazione<br />

i<strong>de</strong>ntitaria” all’interno <strong>de</strong>l<br />

<br />

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<br />

con un “Mercatino <strong>de</strong>ll’usato”, che<br />

consenta ai resi<strong>de</strong>nti <strong>de</strong>i Comuni<br />

di Rovato, Cazzago San Martino,<br />

Erbusco, Castegnato, Passirano,<br />

Pa<strong>de</strong>rno, Berlingo, di poter<br />

conferire indumenti e<br />

suppellett<strong>il</strong>i non più ut<strong>il</strong>izzati ma<br />

che potranno essere recuperati a<br />

favore di altri utenti e<br />

cittadini. L’iniziativa sarà ospitata<br />

nei locali di Cogeme Gestioni in<br />

via Del Maglio a Rovato nelle<br />

giornate di venerdì 23 e sabato 24<br />

novembre.<br />

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mondo scolastico. In sostanza,<br />

se la presenza numerosa di<br />

comunità religiose diverse <strong>de</strong>ve<br />

portare a insegnamenti religiosi<br />

scolastici conseguenti, <strong>il</strong> rischio<br />

è quello di proporre tante piccole<br />

o grandi oasi i<strong>de</strong>ntitarie col<br />

rischio, magari, di separazione e<br />

steccati. Chi conosce, anche solo in<br />

Italia, <strong>il</strong> dibattito pluri<strong>de</strong>cennale<br />

sull’insegnamento <strong>de</strong>lla religione,<br />

sa che prospettive di questo genere<br />

sono state più volte discusse.<br />

Proprio a questo proposito, la<br />

scelta italiana di un insegnamento<br />

confessionale e pur pienamente<br />

scolastico allo stesso tempo,<br />

orientato alle finalità <strong>de</strong>lla scuola<br />

di tutti, aperto a tutti e senza<br />

la richiesta di opzioni di fe<strong>de</strong>,<br />

riscuote attenzione e interesse in<br />

Europa, dove pure si discute anche<br />

d’insegnamento aconfessionale, di<br />

storia <strong>de</strong>lle religioni. Il dibattito<br />

tra laicità e confessionalità è<br />

fortemente avvertito.<br />

Sempre la ricerca Ccee-Cei, nel<br />

documento finale condiviso dai<br />

<strong>de</strong>legati <strong>de</strong>lle Chiese cattoliche<br />

d’Europa, sottolineava le<br />

caratteristiche propriamente<br />

scolastiche <strong>de</strong>ll’insegnamento<br />

religioso e apriva interessanti<br />

prospettive.


lusane. Quando si sente<br />

questo nome lo si collega<br />

alla tradizione culinaria<br />

che ne caratterizza <strong>il</strong><br />

posto: la tinca al forno,<br />

che, con <strong>il</strong> tocco di bravura <strong>de</strong>i nostri<br />

cuochi, sa incantare le pap<strong>il</strong>le<br />

gustative <strong>de</strong>i buongustai. Ne è testimone<br />

anche <strong>il</strong> benvenuto regalato<br />

ai visitatori all’entrata <strong>de</strong>l paese:<br />

“Benvenuti a Clusane, <strong>il</strong> paese <strong>de</strong>lla<br />

tinca al forno”! Tutto qui quello<br />

che ci si ricorda di Clusane? Solo<br />

questo si trasmette? Se ci si inoltra<br />

nel paese, si osserva alla propria<br />

sinistra un grandioso edificio,<br />

l’attuale chiesa parrocchiale. Per<br />

<strong>de</strong>scriverla si possono ut<strong>il</strong>izzare<br />

le parole tratte da “Clusane: storia,<br />

fe<strong>de</strong>, arte e cultura”, scritto<br />

dal compianto don Pierino Ferrari:<br />

“Sulla facciata <strong>de</strong>lla chiesa domina<br />

un gran<strong>de</strong> mosaico policromo che<br />

<strong>il</strong>lustra <strong>il</strong> trionfo di Cristo Re<strong>de</strong>ntore.<br />

L’absi<strong>de</strong> ampia e luminosa è<br />

tutta frescata dal cav. Vittorio Trainini<br />

che nel catino ha <strong>de</strong>lineato una<br />

potente figura di Cristo Re vincitore<br />

<strong>de</strong>lla morte, […] e nella cupola<br />

vivaci teorie di angeli osannanti al<br />

Re <strong>de</strong>i Re”. Nel 1932, anno in cui<br />

iniziò la costruzione <strong>de</strong>ll’edificio,<br />

la popolazione clusanese contribuì<br />

attivamente a innalzarlo, perché i<br />

sacrifici fatti in nome <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong><br />

fossero un segno visib<strong>il</strong>e inciso in<br />

ogni pietra per le generazioni av-<br />

<br />

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<br />

<br />

venire. Ma la popolazione di oggi<br />

cosa sta facendo per lasciare ai posteri<br />

un segno tangib<strong>il</strong>e <strong>de</strong>ll’attuale<br />

fe<strong>de</strong>? Che ci sia bisogno di una<br />

nuova parrocchiale? Certo che no.<br />

<strong>La</strong>sciamo agli avi questo gran<strong>de</strong><br />

merito. Noi prendiamoci quello di<br />

ren<strong>de</strong>re vivo l’“edificio spirituale”,<br />

cioè la nostra comunità di fe<strong>de</strong>li,<br />

fortificandone le membra e ren<strong>de</strong>ndo<br />

fecondo questo Anno <strong>de</strong>lla<br />

fe<strong>de</strong>, perché ogni seme possa portare<br />

<strong>il</strong> suo frutto. Ecco allora che<br />

nell’oggi si possono ringraziare gli<br />

avi, perché 150 piccoli tra quelle<br />

mura stanno percorrendo un sentiero<br />

che li porterà alla scoperta di<br />

un amico, maestro e compagno di<br />

vita: Gesù. Sono i bambini, i ragazzi<br />

e gli adolescenti che porteranno<br />

ai posteri i loro frutti. Ma da dove<br />

arrivano i frutti? Dal seme: la fami-<br />

<br />

“Mettiti in gioco” è <strong>il</strong> progetto sperimentale<br />

rivolto alle persone con problemi<br />

di gioco d’azzardo patologico<br />

(slot machine, bingo, gratta e vinci,<br />

scommesse, poker on line...). Il gioco<br />

d’azzardo può diventare patologico<br />

quando si è in presenza di un comportamento<br />

persistente. L’aumento<br />

<strong>de</strong>i casi di patologia ha reso urgente<br />

la creazione di servizi studiati ad<br />

hoc. Anche per questo motivo “Smi<br />

gli Acrobati” ha <strong>de</strong>ciso di attivare <strong>il</strong><br />

<br />

<br />

“Destinazione cooperativa:<br />

Brescia, Italia, Europa” è <strong>il</strong><br />

titolo scelto da Confcooperative<br />

per la mattinata di sabato<br />

24 novembre, giorno in cui<br />

l’associazione presieduta da<br />

Marco Menni festeggia <strong>il</strong> 60°<br />

anniversario. Confcooperative<br />

è la struttura territoriale <strong>de</strong>lla<br />

Confe<strong>de</strong>razione cooperative<br />

italiane, l’associazione nazionale<br />

<strong>de</strong>lle cooperative impegnate<br />

nella costruzione di una società<br />

più solidale, secondo i principi<br />

<br />

progetto “Mettiti in gioco”. Finanziato<br />

dalla Regione, offre presso lo sportello<br />

una valutazione diagnostica effettuata<br />

da uno psicologo <strong>de</strong>llo Smi a<br />

cui seguirà la possib<strong>il</strong>ità di scegliere<br />

un percorso basato sulla reale motivazione<br />

<strong>de</strong>l giocatore compulsivo e<br />

sulle sue caratteristiche. I percorsi,<br />

individuali o di gruppo, sono offerti<br />

come gruppi terapeutici o di sostegno<br />

psicologico, gruppi motivazionali,<br />

colloqui motivazionali e incontri for-<br />

<strong>de</strong>ll’umanesimo cristiano.<br />

L’appuntamento è presso<br />

l’auditorium San Barnaba alle ore<br />

9. Dopo <strong>il</strong> saluto <strong>de</strong>l presi<strong>de</strong>nte,<br />

la Fanfara <strong>de</strong>i bersaglieri di<br />

Orzinuovi esegue un concerto.<br />

Alle 10 tocca alle autorità portare<br />

<strong>il</strong> loro contributo: intervengono<br />

Daniele Molgora (presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla<br />

Provincia), <strong>il</strong> sindaco Adriano<br />

Paroli e mons. Gianfranco<br />

Mascher, vigario generale. Alle<br />

10.30 Marco Menni, Felice Scalvini<br />

(co-presi<strong>de</strong>nte di Coop Eu e<br />

glia. <strong>La</strong> famiglia in Cristo: i sacerdoti,<br />

catechisti e tutti i cristiani che<br />

nella parrocchia ogni giorno testimoniano<br />

la loro fe<strong>de</strong> in Gesù; non<br />

bisogna tralasciare la famiglia ovvero<br />

la prima vera agenzia educativa.<br />

Ecco perché diviene sempre più<br />

importante <strong>il</strong> percorso di iniziazione<br />

cristiana <strong>de</strong>i genitori, affinché<br />

insieme ai figli, possano coltivare<br />

un giardino ricco di profumati e<br />

variegati fiori. Allora non servirà<br />

una nuova parrocchiale e nemmeno<br />

un nuovo mosaico, perché sarà<br />

proprio <strong>il</strong> profumo di quei fiori a<br />

span<strong>de</strong>rsi fino ai posteri: la fe<strong>de</strong>.<br />

mativi. Per farsi aiutare si può telefonare<br />

(<strong>il</strong> servizio è gratuito) a una <strong>de</strong>lle<br />

sedi per fissare un appuntamento:<br />

Consorzio Valli a Gardone Val Trompia<br />

(3450159326); Centro di ascolto<br />

Il Calabrone (3450159509) in via San<br />

Rocchino a Brescia; poliambulatorio<br />

Hygea a Montichiari (3450159509);<br />

Consultorio fam<strong>il</strong>iare di V<strong>il</strong>lanuova al<br />

numero 3450159328: “Smi Gli Acrobati”<br />

a Concesio (telefono 0302060130).<br />

Info sul sito www.smigliacrobati.it.<br />

vicepresi<strong>de</strong>nte Ica) e Luigi Marino<br />

(presi<strong>de</strong>nte di Confcooperative<br />

e Alleanza cooperative italiane)<br />

si confrontano sul tema<br />

“Destinazione cooperativa:<br />

Brescia, Italia, Europa”. L’invito<br />

è esteso a tutti i soci e ai membri<br />

<strong>de</strong>i consigli di amministrazione<br />

<strong>de</strong>lle cooperative. Fra gli scopi<br />

di Confcooperative, ci sono<br />

la promozione <strong>de</strong>l movimento<br />

cooperativo in se<strong>de</strong> locale e la<br />

tutela e rappresentanza<br />

di tutte le cooperative.


a scuola si sa è una forma<br />

di investimento nel futuro.<br />

L’Ufficio scolastico<br />

territoriale <strong>de</strong>lla nostra<br />

provincia ha presentato<br />

<strong>il</strong> piano di orientamento scolastico,<br />

<strong>de</strong>stinato ai ragazzi che passano<br />

dalla scuola secondaria di<br />

primo grado a quella di secondo<br />

grado, dalla terza media alle superiori,<br />

per usare una terminologia<br />

forse più nota e diffusa, <strong>de</strong>nominato<br />

“Campus OrientaBrescia” 2012-<br />

2013. “Va <strong>de</strong>tto subito che questo<br />

è uno <strong>de</strong>i passi di un percorso che<br />

parte da più lontano – ha <strong>de</strong>tto la<br />

dirigente <strong>de</strong>ll’Ust di Brescia Maria<br />

Rosa Raimondi – perché <strong>il</strong> giovane<br />

ha già cominciato a conoscere se<br />

stesso ed ora viene aiutato, assieme<br />

alla sua famiglia, a compiere<br />

una scelta che può essere <strong>de</strong>terminante<br />

per <strong>il</strong> suo futuro. Altri ne<br />

seguiranno, quando dovrà affrontare,<br />

al termine <strong>de</strong>l quinquennio,<br />

l’accesso universitario o <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>de</strong>l lavoro, ma questo è forse <strong>il</strong> più<br />

importante”.<br />

Il piano è articolato in 17 campus<br />

che riguardano i sei ambiti territoriali<br />

<strong>de</strong>lla provincia ed ha un calendario,<br />

con scuole di riferimento<br />

ed orari che è scaricab<strong>il</strong>e dal sito<br />

<strong>de</strong>ll’Ust, www.usrlo11brescia.gov.<br />

it, su cui sono riportate le date <strong>de</strong>gli<br />

‘open day’, in cui i ragazzi, con<br />

<br />

<br />

L’Istat stima in 800 le persone<br />

che a Brescia non hanno un<br />

tetto. Il 2/3 di questi prima di<br />

arrivare nell’indigenza e senza<br />

fissa dimora vivevano nella<br />

propria abitazione. Oltre la metà<br />

<strong>de</strong>i senza fissa dimora dichiara<br />

di non riuscire a trovare lavoro.<br />

Va anche <strong>de</strong>tto che a Brescia ci<br />

sono 11 organizzazioni o enti e<br />

70 servizi rivolti a coloro che non<br />

hanno da vivere. <strong>La</strong> situazione<br />

quest’anno non si presenta certo<br />

entusiasmante: non solo è venito<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

le loro famiglie, potranno recarsi<br />

per ogni informazione ut<strong>il</strong>e ad<br />

una scelta consapevole negli istituti<br />

indicati. “Nel corso <strong>de</strong>gli open<br />

day – ha proseguito Maria Rosa<br />

Raimondi – lo staff <strong>de</strong>i docenti e<br />

<br />

<br />

meno <strong>il</strong> lavoro, ma evi<strong>de</strong>ntemente<br />

molte persone soffrono ancora<br />

di più anche un disagio abitativo.<br />

Non a caso la se<strong>de</strong> di via Rose <strong>il</strong><br />

giorno di apertura <strong>de</strong>l progetto<br />

“Emergenza freddo” era già<br />

piena come sottolinea Pietro<br />

Zanelli <strong>de</strong>lla cooperativa Il<br />

Calabrone. Il Comune mette a<br />

disposizione proprio la se<strong>de</strong> di<br />

via Rose e i fondi per questi sei<br />

mesi di emergenza freddo; tra<br />

un mese, inoltre, verrà aperta<br />

anche la seconda struttura di<br />

<strong>de</strong>i dirigenti ba<strong>de</strong>rà a fornire più<br />

informazione sui contenuti e sulla<br />

disciplina di studio piuttosto che<br />

sulle bellezze <strong>de</strong>lla scuola, consi<strong>de</strong>rando<br />

che la velocità <strong>de</strong>l tempo<br />

che i ragazzi sono chiamati ad affrontare<br />

oggi è elevatissima, perché<br />

nessuno è in grado di sapere<br />

come sarà la società fra cinque anni.<br />

Il nostro target riguarda tutte le<br />

602 scuole statali e paritarie <strong>de</strong>lla<br />

provincia, per un totale di 12.965<br />

stu<strong>de</strong>nti. Lo scorso anno – ha continuato<br />

Raimondi – <strong>il</strong> 39% <strong>de</strong>i giovani<br />

ha scelto scuole di istruzione<br />

tecnica, <strong>il</strong> 34% si è rivolto ai licei<br />

via Marchetti. Oltre agli Amici<br />

<strong>de</strong>l Calabrone, che fa un po’<br />

la parte <strong>de</strong>l leone, ci sono<br />

anche la Rete, la Croce Rossa<br />

e altre associazioni impegnate<br />

attivamente. Girano circa 350<br />

volontari: “Il volontariato – spiega<br />

Pietro Zanelli – assume valore<br />

non solo di manovalanza ma di<br />

dignità e di accompagnamento;<br />

sono persone comuni che<br />

<strong>de</strong>dicano <strong>il</strong> loro tempo con<br />

entusiasmo”. Sono tre i servizi<br />

attivi: <strong>il</strong> progetto strada è gestito<br />

ed <strong>il</strong> rimanente 28% ha optato per<br />

la formazione professionale, in<br />

quanto oggi vi sono più richieste<br />

nell’ambito <strong>de</strong>lle professioni tecniche<br />

e tecnologiche, ma non va<br />

dimenticato che un ampliamento<br />

<strong>de</strong>lla conoscenza non può che aiutare<br />

a non essere fagocitati da un<br />

mondo in continua e sempre più<br />

rapida espansione. Le iscrizioni saranno<br />

presumib<strong>il</strong>mente in gennaio<br />

– ha chiosato Maria Rosa Raimondi<br />

– e invitiamo a voler consi<strong>de</strong>rare<br />

le realtà presenti sul territorio,<br />

al fine di non concentrare l’intera<br />

l’attenzione su Brescia, con tutti<br />

gli svantaggi che ne possono <strong>de</strong>rivare,<br />

quali incompletezza <strong>de</strong>lle<br />

classi, costi <strong>de</strong>i trasporti e tempi<br />

per gli stessi”.<br />

“Una scelta più consapevole e più<br />

mirata alla più che completa offerta<br />

territoriale – ha <strong>de</strong>tto l’assessore<br />

provinciale alla Pubblica<br />

istruzione Aristi<strong>de</strong> Peli – non può<br />

che essere a vantaggio <strong>de</strong>l giovane,<br />

perché si consentirà, oltre alla<br />

formazione di un numero di classi<br />

sufficiente a coprire la domanda,<br />

un maggiore equ<strong>il</strong>ibrio anche nel<br />

corpo insegnanti. Non è la stessa<br />

cosa seguire una scuola o dover ripartire<br />

<strong>il</strong> proprio operato fra due o<br />

più istituti, con le dispersioni, non<br />

solo di energia personale, che ne<br />

conseguono”.<br />

<br />

Ogni anno, la terza domenica di<br />

novembre, ricorre, come da tradizione,<br />

la Giornata mondiale <strong>de</strong>l ricordo<br />

<strong>de</strong>lle vittime stradali. Anche<br />

quest’anno l’Associazione italiana<br />

fam<strong>il</strong>iari e vittime <strong>de</strong>lla strada ha<br />

dunque promosso celebrazioni su<br />

tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Intensa<br />

la commemorazione nella nostra città,<br />

che si è aperta con la messa, nella<br />

chiesa parrocchiale <strong>de</strong>lle Sante Capitanio<br />

e Gerosa, alla quale ha fatto<br />

seguito l’inaugurazione ufficiale <strong>de</strong>l<br />

monumento che Brescia ha voluto<br />

<strong>de</strong>dicare alle vittime <strong>de</strong>lla strada.<br />

Presenti accanto ai numerosi cittadini,<br />

anche <strong>il</strong> sindaco Adriano Paroli,<br />

<strong>il</strong> vicesindaco Fabio Rolfi, <strong>il</strong> vicepresi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>lla Provincia, Romele,<br />

l’ex presi<strong>de</strong>nte Alberto Cavalli, <strong>il</strong><br />

consigliere regionale Mauro Parolini,<br />

l’assessore provinciale Aristi<strong>de</strong><br />

Peli, l’assessore Mario <strong>La</strong>bolani,<br />

<strong>il</strong> viceprefetto, <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla<br />

Circoscrizione Est e vari esponenti<br />

di diverse Forze <strong>de</strong>ll’Ordine. “Sono<br />

felice di poter essere qui, stamattina<br />

all’inaugurazione di questo monumento<br />

che ci ricorda come la nostra<br />

Brescia sia una città virtuosa,<br />

nella quale vengono ben rispettate<br />

le normative europee per la sicurezza<br />

sulle stra<strong>de</strong> e dove amministrazioni,<br />

enti e associazioni lavorano<br />

in sinergia alla ricerca <strong>de</strong>l bene comune”<br />

ha esordito Roberto Merli,<br />

presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla sezione bresciana<br />

<strong>de</strong>ll’associazione. “<strong>La</strong> presenza di<br />

questo monumento servirà a ren<strong>de</strong>re<br />

visib<strong>il</strong>e e permanente <strong>il</strong> ricordo<br />

<strong>de</strong>lle vittime, anche agli occhi di chi<br />

non le ha direttamente conosciute”<br />

ha <strong>de</strong>tto <strong>il</strong> sindaco Paroli nel corso<br />

<strong>de</strong>l suo intervento. “Ogni buona amministrazione,<br />

lavorando sulla viab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>l proprio territorio, potrebbe<br />

evitare l’inut<strong>il</strong>e morte di numerose<br />

persone che ogni anno rimangono<br />

vittime di inci<strong>de</strong>nti stradali; molto<br />

è stato fatto, ma molto ancora può<br />

e <strong>de</strong>ve essere fatto, per ricordare a<br />

tutti che la propria vita e quella altrui<br />

va rispettata” ha concluso <strong>il</strong> primo<br />

cittadino.<br />

“Vorrei esprimere la nostra affettuosa<br />

vicinanza ai fam<strong>il</strong>iari <strong>de</strong>lle<br />

vittime qui presenti” ha <strong>de</strong>tto poi<br />

Giuseppe Romele. “Il mio appello<br />

va alle forze <strong>de</strong>ll’ordine perché<br />

sappiano entrare sempre più nella<br />

dinamica <strong>de</strong>lle scuole, avvicinando<br />

i giovani ai comportamenti corretti<br />

da assumere al volante”. “<strong>La</strong> nostra<br />

associazione vuole sensib<strong>il</strong>izzare le<br />

istituzioni al grave problema <strong>de</strong>lla<br />

sicurezza sulle stra<strong>de</strong>” ci ha <strong>de</strong>tto<br />

<strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte Merli. “Bisognerebbe<br />

investire maggiormente sulle forze<br />

<strong>de</strong>ll’ordine perché ogni investimen-<br />

dal Calabrone, dalla Cooperativa<br />

di Bessimo e dall’associazione<br />

Via <strong>de</strong>l Campo; l’Angolo dalla<br />

cooperativa <strong>La</strong> Rete e poi<br />

c’è <strong>il</strong> Servizio migranti che si<br />

occupa <strong>de</strong>gli stranieri. Sono<br />

coinvolte 20 parrocchie <strong>de</strong>lla<br />

città con persone e gruppi per<br />

offrire una cena calda tutte le<br />

sere. Per informazioni o per<br />

chie<strong>de</strong>re spiegazioni per una<br />

collaborazione, si può contattare,<br />

l’associazione Amici <strong>de</strong>l<br />

Calabrone al numero 0302000035.<br />

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<br />

to porta con sé risparmio e non stancarsi<br />

mai di formare i nostri giovani<br />

a una cultura civ<strong>il</strong>e, aumentando i<br />

controlli sulle stra<strong>de</strong> e inasprendo<br />

le sanzioni per chi provoca un inci<strong>de</strong>nte<br />

stradale”.<br />

Il monumento, realizzato sulla base<br />

di un progetto di Nicolò Allegri,<br />

stu<strong>de</strong>nte al liceo artistico Olivieri, è<br />

costituito da nove monoliti di marmo<br />

nero, <strong>de</strong>posti accanto al Parco<br />

Ducos 2, ognuno <strong>de</strong>i quali reca inciso<br />

anno e numero <strong>de</strong>lle vittime<br />

stradali di quell’anno. I monoliti, la<br />

cui altezza varia in base al numero<br />

<strong>de</strong>lle vittime, formano una sorta di<br />

grafico di gran<strong>de</strong> impatto che ogni<br />

anno verrà aggiornato (al momento<br />

i cippi arrivano al 2009, anno in cui<br />

sono stati registrati 112 morti): un<br />

monumento “aperto”, dunque, nella<br />

speranza che l’altezza <strong>de</strong>i cippi sia<br />

ogni anno più bassa.


i può fare. Il gesto è semplice:<br />

si fa la spesa e si aggiunge<br />

qualcosa al carrello.<br />

Appena fuori dal supermercato,<br />

ci sono i volontari con<br />

la pettorina gialla che prendono <strong>il</strong> nostro<br />

di più e poi lo portano al magazzino<br />

di stoccaggio messo a disposizione<br />

dalla Torchiani Srl. Da lì viene,<br />

successivamente, distribuito ai 119<br />

enti assistenziali <strong>de</strong>lla provincia convenzionati<br />

con <strong>il</strong> Banco Alimentare.<br />

Nel 2011 sono stati raccolti 115m<strong>il</strong>a<br />

raccolti attraverso 132 supermercati<br />

e con l’impiego di 1.320 volontari<br />

(Alpini e <strong>de</strong>lla San Vincenzo, giovani<br />

<strong>de</strong>lle parrocchie e <strong>de</strong>lla Cdo). Nel<br />

2012, anche questo è un dato positivo,<br />

i numeri <strong>de</strong>i volontari (1.780) sono<br />

aumentati così come i supermercati<br />

(167) che hanno <strong>de</strong>ciso di ospitare la<br />

Raccolta. Scorrendo la lista <strong>de</strong>i beneficiari,<br />

viene evi<strong>de</strong>nziata una volta di<br />

più <strong>il</strong> gran<strong>de</strong> patrimonio <strong>de</strong>lla solidarietà<br />

bresciana; solo per fare alcuni<br />

nomi, <strong>il</strong> Dormitorio <strong>de</strong>lla San Vincen-<br />

<br />

<br />

L’auditorium <strong>de</strong>lla Camera di<br />

Commercio di via Einaudi 23<br />

ospita, venerdì 30 novembre,<br />

“Sogno di una notte di mezza<br />

estate” di W<strong>il</strong>liam Shakespeare per<br />

la regia di Sergio Pisapia Fiore.<br />

Parte <strong>de</strong>l ricavato andrà a favore<br />

<strong>de</strong>ll’associazione “SOStegno 70”.<br />

Lo spettacolo va in scena alle 17 (15<br />

euro <strong>il</strong> ridotto, 20 <strong>il</strong> prezzo pieno) e<br />

alle 21 (25 euro).<br />

<strong>La</strong> serata è, appunto, organizzata<br />

da “SOStegno 70 Insieme ai ragazzi<br />

diabetici”, un’onlus fondata nel<br />

<br />

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<br />

zo e Casa Gabriella a Brescia, la Fraternità<br />

a Ospitaletto, la cooperativa<br />

sociale di Bessimo, Exodus a Sonico,<br />

Raggio di Sole a Ome, l’istituto Razzetti<br />

a Brescia. Fra questi, c’è anche<br />

<strong>il</strong> Centro Aux<strong>il</strong>ium di Chiari che ogni<br />

giorno, dal lunedì al venerdì, consegna<br />

dagli 80 ai 100 pasti e distribuisce,<br />

due volte al mese, un pacco alimentare<br />

a 510 famiglie. <strong>La</strong> necessità sarebbe<br />

addirittura superiore visto e consi<strong>de</strong>rato<br />

che avevano fatto la richiesta<br />

di essere prese in carico ben 948 famiglie.<br />

Con un’azione concreta si può<br />

fare molto, ma soprattutto si può testimoniare<br />

una vicinanza perché co-<br />

2001 da un gruppo di genitori di<br />

bambini e giovani con diabete,<br />

con <strong>il</strong> sostegno <strong>de</strong>l Centro di<br />

endocrinologia <strong>de</strong>ll’infanzia<br />

e <strong>de</strong>ll’adolescenza, Centro di<br />

riferimento regionale per la cura <strong>de</strong>l<br />

diabete in età evolutiva, <strong>de</strong>ll’Istituto<br />

scientifico universitario H San<br />

Raffaele di M<strong>il</strong>ano. L’Associazione<br />

nel 2005 ha costituito una sezione<br />

operativa presso la Clinica<br />

pediatrica <strong>de</strong>ll’Ospedale civ<strong>il</strong>e di<br />

Brescia. “SOSstegno 70” assicura<br />

una funzione organizzativa<br />

me recita lo slogan <strong>de</strong>lla campagna<br />

“Condivi<strong>de</strong>re i bisogni, per condivi<strong>de</strong>re<br />

<strong>il</strong> senso <strong>de</strong>lla vita”. È chiaro che in<br />

questo ragionamento si può r<strong>il</strong>eggere<br />

l’insegnamento di don Giussani caro<br />

alla Compagnia <strong>de</strong>lle opere: “Anche<br />

<strong>de</strong>ntro le difficoltà, io esisto e non mi<br />

sto dando la vita da solo, sono fatto e<br />

voluto in questo istante da Dio; questo<br />

è <strong>il</strong> tempo <strong>de</strong>lla persona”. Con la<br />

Colletta alimentare e con l’a<strong>de</strong>sione<br />

al Banco Alimentare, l’Aux<strong>il</strong>ium fondato<br />

da don S<strong>il</strong>vio Galli riesce a coprire<br />

parte <strong>de</strong>l fabbisogno; va ricordato<br />

che da 15 anni partecipa alla giornata<br />

organizzata dalla Fondazione banco<br />

alimentare e da Cdo opere sociali.<br />

Il futuro, si sa, come ha affermato<br />

Beppe M<strong>il</strong>anesi (presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla San<br />

Vincenzo) passa da una società solidale:<br />

diventa, allora, importante saper<br />

coinvolgere in queste iniziative<br />

le persone, dando loro la possib<strong>il</strong>ità<br />

di essere protagoniste. Interessante<br />

sottolineare come la sfida <strong>de</strong>lla solidarietà<br />

sia stata raccolta anche dai<br />

finalizzata ad affiancare e<br />

supportare l’operato, l’impegno e <strong>il</strong><br />

lavoro <strong>de</strong>i medici <strong>de</strong>i Centri presso<br />

i quali è presente, con l’obiettivo<br />

di migliorare la qualità <strong>de</strong>lla vita<br />

e <strong>de</strong>lla terapia <strong>de</strong>i bambini e <strong>de</strong>i<br />

giovani con diabete. L’obiettivo è<br />

quello di sensib<strong>il</strong>izzare l’opinione<br />

pubblica sul tema <strong>de</strong>l diabete<br />

mellito giovan<strong>il</strong>e, conosciuto<br />

come diabete Tipo 1: è una<br />

malattia autoimmune. Si presenta<br />

maggiormente nella fascia d’età<br />

compresa fra 1 e 20 anni.<br />

<br />

più piccoli. In particolare, la Scuola<br />

primaria di Coccaglio ha coinvolto<br />

genitori, alunni e insegnanti nella<br />

raccolta. Accanto a ciò ha sv<strong>il</strong>uppato<br />

<strong>il</strong> progetto p<strong>il</strong>ota “briciole d’amore”:<br />

in sostanza con la partecipazione al<br />

progetto Siticibo <strong>de</strong>l Banco alimentare<br />

viene monitorato lo spreco di cibo<br />

nella mensa scolastica per convertire<br />

le ecce<strong>de</strong>nze in opere sociali. Per<br />

sapere dove trovare i supermercati<br />

<strong>de</strong>lla Colletta, si può consultare <strong>il</strong> sito<br />

www.bancoalimentare.it.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sono passati 50 anni dall’apertura<br />

<strong>de</strong>l Conc<strong>il</strong>io, ma come allora sono<br />

evi<strong>de</strong>nti <strong>il</strong> “vuoto” e <strong>il</strong> “<strong>de</strong>serto” di<br />

un mondo senza Dio. Erano noti<br />

allora, durante la guerra fredda e<br />

<strong>il</strong> mondo diviso in blocchi, e sono<br />

noti oggi, in piena globalizzazione.<br />

Padre Bartolomeo Sorge<br />

interviene, nella Libreria Paoline<br />

<strong>il</strong> 28 novembre alle ore 17.30, sul<br />

tema: “A 50 anni dal Conc<strong>il</strong>io: <strong>il</strong><br />

cammino fatto e quello da fare”.<br />

L’incontro sarà mo<strong>de</strong>rato da don<br />

Livio Rota.


ll’avvicinarsi <strong>de</strong>lla festa<br />

liturgica, vengono messe<br />

in atto una pluralità di<br />

iniziative che coinvolgono<br />

Comune, parrocchia<br />

e le diverse realtà associative sul territorio,<br />

con l’obiettivo di unire <strong>de</strong>vozione<br />

e partecipazione popolare. Tra<br />

le celebrazioni religiose spicca una<br />

tradizione che viene raccontata dal<br />

parroco don Carlo Gipponi: “Nella<br />

Messa di sabato 24 si rinnoverà una<br />

duplice offerta in onore <strong>de</strong>l patrono S.<br />

Andrea: <strong>il</strong> consiglio comunale donerà<br />

al Santo <strong>de</strong>i ceri, quello parrocchiale<br />

invece rose rosse a ricordo <strong>de</strong>l martirio”.<br />

Il 30 novembre poi, in occasione<br />

<strong>de</strong>lla memoria liturgica , la Messa sarà<br />

concelebrata da don Giuseppe Tomasini,<br />

originario di Pompiano, che nel<br />

corso <strong>de</strong>lla serata presenterà, insieme<br />

a mons. Gabriele F<strong>il</strong>ippini, <strong>il</strong> suo libro<br />

“Il vento fresco <strong>de</strong>l Conc<strong>il</strong>io”, una testimonianza<br />

<strong>de</strong>l suo ministero sacerdotale.<br />

Per quanto riguarda le iniziative<br />

collegate, a fare la parte <strong>de</strong>l leone<br />

<br />

<br />

Si tratta di un riciclaggio davvero<br />

speciale, nel quale i rifiuti si<br />

trasformano in divertimento.<br />

Potrebbe essere presentato<br />

così <strong>il</strong> progetto che, da questo<br />

mese, viene promosso dal<br />

comitato genitori <strong>de</strong>lla scuola<br />

<strong>de</strong>ll’infanzia di Pompiano. Il<br />

meccanismo è semplice: grazie<br />

ad un accordo proposto dalla<br />

ditta Riplast di Calcinato, che<br />

si occupa <strong>de</strong>lla rigenerazione<br />

di materie plastiche, verranno<br />

regalati alla scuola <strong>de</strong>i giochi<br />

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TV2000<br />

Più di quello<br />

che vedi<br />

Digitale<br />

terrestre<br />

canale 28<br />

Streaming vi<strong>de</strong>o www.tv2000.it<br />

in cambio di rifiuti riciclati.<br />

Il progetto si pone la finalità<br />

di introdurre i più piccoli al<br />

tema <strong>de</strong>lla differenziazione <strong>de</strong>i<br />

rifiuti e <strong>de</strong>l riciclaggio di parte<br />

di essi, mediante una piccola e<br />

semplice esperienza concreta. I<br />

genitori affiancheranno i figli nel<br />

portare avanti quest’esperienza<br />

a casa, che si arricchirà quindi<br />

<strong>de</strong>l premio costituito dai giochi.<br />

Il progetto si innesta sulla<br />

raccolta di tappi di plastica che<br />

già la scuola organizza: una<br />

sarà la consueta “Sagra <strong>de</strong> le grepole”,<br />

una competizione gastronomica per<br />

<strong>il</strong> gustoso prodotto di norcineria. Intorno<br />

a questo appuntamento ruotano<br />

poi tutti gli altri eventi, per un calendario<br />

che quest’anno si aprirà venerdì<br />

23 con l’installazione di uno stand<br />

gastronomico in piazza S. Andrea e<br />

una serata musicale, cui faranno seguito<br />

sabato altri appuntamenti come<br />

la tombolata e la serata karaoke.<br />

Sarà la giornata di domenica a ospitare<br />

gli avvenimenti più attesi: infatti<br />

in mattinata, alle 9.15, e alle 10.30 <strong>il</strong><br />

locale gruppo di campanari si esibirà<br />

in due concerti prima di cimentarsi in<br />

quello solenne di mezzogiorno, mentre<br />

nel pomeriggio, a partire dalle 14<br />

<strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e sarà aperto al pubblico<br />

per le visite. Sempre domenica si terrà<br />

inoltre un’esposizione ciclistica: per<br />

gli appassionati <strong>de</strong>lle due ruote un<br />

antipasto <strong>de</strong>lla serata di lunedì, nella<br />

quale, a partire dalle 19 presso l’auditorium<br />

comunale, si terrà <strong>il</strong> convegno<br />

intitolato “Dai mondiali su strada <strong>de</strong>l<br />

1962 ad oggi: mezzo secolo di ciclismo<br />

bresciano”, terza edizione <strong>de</strong>ll’annuale<br />

kermesse “I mestieri <strong>de</strong>l ciclismo”.<br />

Anche<br />

sul canale<br />

142<br />

di Sky<br />

TV2000 è la tv possib<strong>il</strong>e, l’altra tv,<br />

che sa intrattenere e fa riflettere,<br />

che ti ascolta e ti tiene compagnia.<br />

<strong>La</strong> tv <strong>de</strong>i pensieri e <strong>de</strong>lle emozioni,<br />

<strong>de</strong>i volti e <strong>de</strong>lle storie,<br />

di chi ha trovato e di chi cerca.<br />

TV2000 è più tua. E lo vedi.<br />

volta raccolti e consegnati alla<br />

ditta, i tappi verranno pesati<br />

e Riplast regalerà alla scuola<br />

giochi e materiali nuovi in misura<br />

proporzionale alla quantità di<br />

tappi recuperata. Le insegnanti<br />

si occuperanno di volta in<br />

volta di indicare la tipologia<br />

di giochi e materiali più ut<strong>il</strong>i<br />

allo svolgimento <strong>de</strong>lle attività<br />

scolastiche. Ogni alunno <strong>de</strong>lla<br />

scuola ha ricevuto un foglio<br />

contenente alcune regole da<br />

seguire per la raccolta <strong>de</strong>i tappi,<br />

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tra le quali un elenco <strong>de</strong>i prodotti<br />

idonei al riciclaggio. <strong>La</strong> raccolta<br />

<strong>de</strong>i materiali verrà poi gestita<br />

dalle rappresentanti <strong>de</strong>lla sezione,<br />

alle quali sarà possib<strong>il</strong>e fare<br />

riferimento sia per la consegna<br />

<strong>de</strong>i tappi sia per qualsiasi<br />

chiarimento in merito al progetto,<br />

che unisce l’attenzione educativa<br />

per la dimensione ecologica a un<br />

vantaggio per la scuola in termini<br />

di materiale a disposizione <strong>de</strong>i<br />

bambini, <strong>de</strong>lla loro crescita e <strong>de</strong>l<br />

loro divertimento. (f.u.)<br />

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Più di quello che vedi


Il presepio costituisce un elemento<br />

di riferimento per <strong>il</strong> Natale cristiano:<br />

in ogni città e paese, per quanto<br />

piccoli, fervono così i preparativi<br />

per allestire <strong>il</strong> più interessante e<br />

originale. Anche a Montichiari,<br />

da 10 anni, l’associazione Amici<br />

<strong>de</strong>l Presepio di Vighizzolo, con <strong>il</strong><br />

patrocinio <strong>de</strong>l Comune, organizza<br />

un’interessante mostra nella<br />

quale saranno esposti diverse<br />

<strong>de</strong>cine di presepi provenienti da<br />

tutto <strong>il</strong> mondo. L’edizione 2012 è<br />

caratterizzata dalla collaborazione<br />

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con <strong>il</strong> gruppo Arte <strong>de</strong>lla Casa<br />

Bianca, sodalizio tra i più attivi<br />

sul territorio: l’inaugurazione si<br />

terrà sabato 8 dicembre alle ore<br />

11 nella Galleria civica <strong>de</strong>lla Pro<br />

loco. I visitatori, sino al 6 gennaio<br />

2013, potranno ammirare molte<br />

opere artistiche, realizzate con i<br />

materiali più vari, <strong>de</strong>dicate alla<br />

Natività e di gran<strong>de</strong> fascino, segni<br />

in<strong>de</strong>leb<strong>il</strong>i <strong>de</strong>ll’importanza che la<br />

festività <strong>de</strong>l Natale ha assunto nella<br />

storia <strong>de</strong>ll’umanità. Tra sculture<br />

classiche e composizioni più<br />

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mo<strong>de</strong>rne, ci si potrà sbizzarrire<br />

nell’osservare la fantasia e la<br />

creatività che stanno alla base <strong>de</strong>i<br />

lavori. Gli artisti che esporranno<br />

sono i seguenti: Giuseppe Ferretti,<br />

Antonello Mescalchin, Luigi Bertoli,<br />

Lino Sanzeni, Ugo Arcari, Angelo<br />

Faustini, Pierangelo Minotti,<br />

Alberto Serana, Elisa Taiola, Fausto<br />

Scalvini, Candida Gottardi, Luciano<br />

Biondi, Cesare Monaco, Dino<br />

Coffani, Sergio Parmigiani, Remo<br />

Bombardieri oltre, come <strong>de</strong>tto, ai<br />

tanti volontari <strong>de</strong>lla Casa Bianca<br />

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imissioni sì, dimissioni<br />

no. Il 14 novembre ha<br />

segnato una svolta per<br />

l’amministrazione comunale<br />

di Manerbio, in quale<br />

direzione lo sapremo con certezza<br />

entro <strong>il</strong> 4 dicembre. Le dimissioni <strong>de</strong>l<br />

sindaco Cesare Meletti diventano efficaci<br />

e irrevocab<strong>il</strong>i dopo 20 giorni: a<br />

tale sca<strong>de</strong>nza, se nulla sarà cambiato,<br />

verrà sciolto <strong>il</strong> consiglio comunale e<br />

nominato un commissario. <strong>La</strong> <strong>de</strong>libera<br />

che ha spaccato la maggioranza<br />

e portato al gesto <strong>de</strong>l primo cittadino,<br />

riguarda la modifica al piano <strong>de</strong>i<br />

servizi richiesta da Salanti e Segesta<br />

Korian per realizzare una Casa di riposo<br />

nell’area ex consorzio: di per sè<br />

nulla di complicato, comportando <strong>il</strong><br />

cambio di <strong>de</strong>stinazione <strong>de</strong>l lotto da<br />

“culturale-ricreativa” a “socio-assistenziale”,<br />

ma a fermare alcuni consiglieri<br />

– anche <strong>de</strong>lla maggioranza – è<br />

stata la necessità di riflettere sull’opportunità<br />

che lì venga edificata la<br />

Rsa, perché a Manerbio ci sarebbe<br />

anche un altro progetto concorrente<br />

che preve<strong>de</strong>, pure, una nuova struttura<br />

socio-assistenziale: <strong>il</strong> disegno di<br />

riconversione <strong>de</strong>ll’area ex Marzotto.<br />

Per <strong>il</strong> sindaco i progetti vanno valutati<br />

quando sono concreti e su quello di<br />

Segesta era convinto di trovare piena<br />

coesione. <strong>La</strong> votazione non è passata:<br />

otto contrari, otto favorevoli. Che<br />

tra i contrari e astenuti ci fossero anche<br />

consiglieri di maggioranza non<br />

impegnati a fondo nel contribuire<br />

a ren<strong>de</strong>re possib<strong>il</strong>e l’iniziativa. Alla<br />

mostra si collega <strong>il</strong> tradizionale<br />

Concorso presepi in<strong>de</strong>tto dal 2003<br />

dal Comune e rivolto a tutte le<br />

scuole, le quali saranno impegnate<br />

nell’elaborazione di un’opera<br />

relativa alla Natività: tutte le classi<br />

partecipanti (da quelle <strong>de</strong>ll’infanzia<br />

alle superiori) saranno poi premiate<br />

in una cerimonia pubblica che si<br />

terrà al Gardaforum nel mese di<br />

gennaio. Per informazioni, si può<br />

chiamare lo 030/9656309. (f.m.)<br />

<br />

è piaciuto al primo cittadino che ha<br />

commentato: “Se non ho l’appoggio<br />

in una <strong>de</strong>libera così importante, come<br />

faremo per <strong>de</strong>cisioni più dure come<br />

sull’Imu?” e aggiunge: “Mai avrei pensato<br />

di dimettermi su una casa di riposo”.<br />

Gli astenuti non hanno dichiarato<br />

netta contrarietà, ma solo bisogno di<br />

<br />

documentarsi. Nulla esclu<strong>de</strong> dunque<br />

che entro <strong>il</strong> 4 dicembre, la maggioranza<br />

trovi una soluzione, ristab<strong>il</strong>endo<br />

nuovi equ<strong>il</strong>ibri: se <strong>il</strong> sindaco ha colto<br />

nell’empasse un’occasione di aggiornamento,<br />

tanto da revocare le <strong>de</strong>leghe,<br />

a riflettere sono infatti anche i<br />

m<strong>il</strong>itanti di Fli, che vista la revoca<br />

<strong>de</strong>lla <strong>de</strong>lega all’istruzione a Cristina<br />

Cavallini, unica rappresentante Fli in<br />

giunta, promettono una verifica politica.<br />

Dura è la reazione <strong>de</strong>l Pd: <strong>il</strong> 15 novembre<br />

spiccava nella bacheca affissa<br />

alla se<strong>de</strong> <strong>de</strong>l partito la scritta: “<strong>La</strong> lista<br />

di centro<strong>de</strong>stra ha fallito”. “Del resto<br />

– sottolinea <strong>il</strong> capogruppo Ruggeri –<br />

non è la prima volta che Meletti dà e<br />

poi revoca le dimissioni”. Passando<br />

dalle valutazioni politiche alla sostanza<br />

<strong>de</strong>ll’intervento, quali sono le motivazioni<br />

a favore e quali contro? Per<br />

chi sta con <strong>il</strong> sindaco, a favore <strong>de</strong>lla<br />

Rsa Segesta, i punti forti sono: nuovi<br />

posti di lavoro, 140 letti per anziani in<br />

lista d’attesa, investimento per circa<br />

10 m<strong>il</strong>ioni a Manerbio di un gruppo<br />

lea<strong>de</strong>r europeo nel settore socio-assistenziale.<br />

I contrari criticano la vicinanza<br />

alla ferrovia – posizione non<br />

adatta a causa <strong>de</strong>l rumore – e i problemi<br />

di viab<strong>il</strong>ità, negano la necessita<br />

di nuove Rsa, temono <strong>il</strong> formarsi<br />

di una posizione dominante in capo<br />

al colosso francese e preferiscono <strong>il</strong><br />

progetto <strong>de</strong>ll’ex area Marzotto, dove<br />

la resi<strong>de</strong>nza sanitaria assistenziale sarebbe<br />

collegata a quella già esistente.


a Valcamonica è sempre<br />

stata una terra attenta alle<br />

missioni e, anche in tempi<br />

recenti, ai problemi <strong>de</strong>i popoli<br />

più poveri e sfruttati<br />

<strong>de</strong>l pianeta, ai quali rispon<strong>de</strong> con gesti<br />

di volontariato solidale e, in tempi<br />

più generosi, con una folta schiera<br />

di missionarie e missionari, oggi purtroppo<br />

molto ridotta. Per uno di loro,<br />

molto speciale, la parrocchia di Bienno<br />

festeggia, alla Messa <strong>de</strong>lle 9.30 di<br />

domenica 25 novembre 2012, <strong>il</strong> traguardo<br />

<strong>de</strong>l 50° di sacerdozio: mons.<br />

Giovanni Battista Morandini, ordinato<br />

da mons. Giacinto Tredici. Da allora,<br />

e concretamente dal 1966, dopo<br />

un ulteriore quadriennio di studio, la<br />

sua vita di sacerdote è trascorsa quasi<br />

tutta in terra di missione: prima nelle<br />

nunziature <strong>de</strong>lla Bolivia e <strong>de</strong>l Kenya<br />

(1966-1971), poi come segretario<br />

<strong>de</strong>lla Nunziatura in Belgio (1971-75)<br />

e in Bras<strong>il</strong>e (1975-79), poi al Consiglio<br />

per gli affari pubblici <strong>de</strong>lla Santa Se<strong>de</strong><br />

fino al 1983, quando è eletto arcivescovo<br />

titolare di Numida e parte come<br />

nunzio apostolico per <strong>il</strong> Ruanda,<br />

dove rimane fino al 1990, negli anni<br />

diffic<strong>il</strong>i e rischiosi <strong>de</strong>lla guerra civ<strong>il</strong>e<br />

che prelu<strong>de</strong> al genocidio; fino al<br />

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Nonostante la Regione abbia annunciato<br />

<strong>il</strong> taglio completo <strong>de</strong>i<br />

contributi per l’attività <strong>de</strong>i Parchi<br />

con le scuole, grazie alla disponib<strong>il</strong>ità<br />

di Comunità montana di<br />

Valle Camonica e Bim gli impegni<br />

assunti negli anni prece<strong>de</strong>nti con<br />

<strong>il</strong> “Programma didattico sistema<br />

Parchi” verranno mantenuti anche<br />

in occasione <strong>de</strong>l nuovo anno<br />

scolastico. Infatti, le scuole di<br />

ogni ordine e grado <strong>de</strong>lla nostra<br />

Regione potranno a<strong>de</strong>rire alla 16ª<br />

edizione <strong>de</strong>l “Programma didatti-<br />

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1997 è nunzio in Guatemala, in una<br />

situazione altrettanto tragica per la<br />

repressione <strong>de</strong>i m<strong>il</strong>itari al potere; qui<br />

però ha la gioia di ve<strong>de</strong>re gli accordi<br />

di pace <strong>de</strong>l 1996; dal 1997 al 2004<br />

è nunzio tra <strong>il</strong> “piccolo gregge” in<br />

Corea e in Mongolia, per conclu<strong>de</strong>re<br />

<strong>il</strong> proprio apostolato diplomatico<br />

all’estero in Siria (2004-2008). Da allora,<br />

<strong>il</strong> Nunzio apostolico emerito ha<br />

intrapreso una nuova missione, non<br />

più tra popoli lontani per questioni<br />

internazionali, ma tra la propria gente.<br />

“Che cosa posso dire a un ragazzo<br />

d’oggi, a mio nipote che mi guarda,<br />

preoccupato piu per la povertà<br />

etica che per quella materiale, in un<br />

mondo che, dopo averle provate tutte,<br />

persino a scacciare Dio, torna ad<br />

adorare <strong>il</strong> vitello d’oro e a diffon<strong>de</strong>re<br />

povertà e ignoranza? C’è una risposta<br />

che, se ci credi, ti capovolge la vita, e<br />

Cristo, Verbo Incarnato, diventa tuo<br />

co sistema Parchi 2012-2013, visitando<br />

<strong>il</strong> Parco <strong>de</strong>ll’Adamello. Gli<br />

enti comprensoriali coprono <strong>il</strong><br />

60% <strong>de</strong>i costi per l’accompagnamento<br />

sul territorio di ciascuna<br />

classe per le scuole che si trovano<br />

all’interno <strong>de</strong>l territorio <strong>de</strong>lla<br />

Comunità montana di Valle Camonica<br />

e <strong>il</strong> 40% per le classi appartenenti<br />

a scuole esterne. <strong>La</strong><br />

quota restante, rispettivamente<br />

pari a 56 euro per le classi <strong>de</strong>lla<br />

vallata <strong>de</strong>ll’Oglio e a 84 euro per<br />

le classi esterne – oltre ai costi<br />

contemporaneo: la Rivelazione, che<br />

io posso supportare in termini laici,<br />

scientifici e f<strong>il</strong>osofici.” Di fronte a un<br />

potere che dice, soprattutto ai giovani,<br />

‘Dammi te stesso e io ti posso regalare<br />

tutto quel che vuoi’, bisogna accettare<br />

la sfida, proporrre una nuova<br />

antropologia <strong>de</strong>l cristiano, come dice<br />

<strong>il</strong> Papa, perché l’uomo non è completo,<br />

se non diventa cristiano; bisogna<br />

dare risposte nel Crocefisso, l’Unico<br />

che le può dare, quando <strong>il</strong> dolore<br />

sfascia l’uomo, comprato, ingannato<br />

e abbandonato”. Senza scoraggiarsi:<br />

“Quanto più diminuisce la pratica<br />

religiosa, tanto più aumentano le<br />

doman<strong>de</strong>, l’angoscia e la ricerca <strong>de</strong>lla<br />

Verità; oggi anche i non cre<strong>de</strong>nti sono<br />

alla ricerca di Gesù: non sarà che <strong>il</strong><br />

rifiuto di Dio, proclamato dal mondo,<br />

è la strada – per chi vuole essere una<br />

persona umana –, per <strong>il</strong> suo rientro<br />

nel mondo?”.<br />

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di trasporto – sarà a carico <strong>de</strong>lle<br />

scuole. Entro <strong>il</strong> mese di gennaio<br />

2013, le classi beneficiarie <strong>de</strong>l<br />

contributo, in base alla data di<br />

iscrizione, saranno contattate direttamente<br />

per l’organizzazione<br />

<strong>de</strong>ll’attività didattica. <strong>La</strong> visita,<br />

che consente di vivere un’esperienza<br />

a contatto con la natura, è<br />

un’occasione per interessare le<br />

nuove generazioni ai valori <strong>de</strong>lla<br />

montagna ed alle problematiche<br />

connesse alla sua salvaguardia.<br />

Gli ecosistemi presenti nei Par-<br />

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<strong>La</strong> Madonna Gran<strong>de</strong> di Demo torna<br />

a far parlare di sé, anche se la festa<br />

popolare verrà riproposta, secondo<br />

la tradizionale ca<strong>de</strong>nza quinquennale,<br />

soltanto nel 2015.<br />

Proprio l’ultima edizione di due anni<br />

fa è stata <strong>il</strong> set che <strong>il</strong> regista camuno<br />

Davi<strong>de</strong> Bassanesi ha scelto per<br />

immortalare uno <strong>de</strong>i più significativi<br />

‘patrimoni immateriali’ <strong>de</strong>lla Valcamonica.<br />

L’eredità <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> e <strong>de</strong>lla religiosità<br />

che stanno alla base <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>vozione<br />

mariana di Demo, è presentata<br />

attraverso interviste, immagini e<br />

suoni. Documentata almeno dall’Ottocento,<br />

la “Madona Granda” mob<strong>il</strong>ita<br />

un’intera comunità, ben al di là<br />

<strong>de</strong>lla cerchia <strong>de</strong>i cristiani praticanti.<br />

Ecco le vie, le case ed ogni dove<br />

<strong>de</strong>corati e abbelliti con rami, archi,<br />

festoni e migliaia di fiori di carta<br />

fatti a mano; e poi grotte dove <strong>il</strong> ricordo<br />

<strong>de</strong>l voto alla Madonna quando<br />

la valle minacciava di travolgere<br />

<strong>il</strong> paese, nelle rappresentazioni<br />

si mescola con l’attualità. In poco<br />

meno di venti minuti Bassanesi col<br />

supporto <strong>de</strong>i testi di Eletta Flocchini<br />

e le interviste di Stefano Molosso<br />

si sforza di rappresentare l’“immateriale”<br />

di questa gente, che ogni<br />

cinque anni vuole far rivivere una<br />

tradizione come ‘tesoro’ ereditato<br />

dalle generazioni trascorse.<br />

I limiti <strong>de</strong>ll’impresa, finanziata dal<br />

Distretto culturale di Valle Camonica,<br />

diretto da Sergio Cotti Piccinelli,<br />

nell’ambito <strong>de</strong>ll’archivio on line Maraèa,<br />

stanno nella difficoltà intrinseca<br />

ad interpretare l’‘immateriale’.<br />

chi lombardi sono fra loro connessi<br />

ed interdipen<strong>de</strong>nti a formare<br />

un sistema territoriale gestito<br />

e salvaguardato <strong>de</strong>lle aree<br />

protette, ma, <strong>il</strong> più <strong>de</strong>lle volte,<br />

non conosciuto appieno. Il Parco<br />

<strong>de</strong>ll’Adamello, che lo scorso<br />

anno scolastico è stato visitato<br />

da più di 100 classi provenienti<br />

da tutta la Regione, a<strong>de</strong>risce al<br />

programma “Sistema Parchi” con<br />

proposte accattivanti <strong>de</strong>dicate<br />

agli alunni e agli stu<strong>de</strong>nti di ogni<br />

età. (e.g.)<br />

<strong>La</strong> dimensione religiosa può svaporare<br />

in una sorta di gioia di stare insieme,<br />

di ritrovarsi fianco a fianco in<br />

una società che ten<strong>de</strong> ad isolare gli<br />

individui; ma può anche voler riaffermare<br />

la fe<strong>de</strong> <strong>de</strong>i padri, cercando<br />

in essa l’àncora per non farsi travolgere<br />

dalla corrente frastornante <strong>de</strong>l<br />

nostro tempo. Con ciò <strong>il</strong> titolo dato<br />

al dvd, “<strong>La</strong> Signora <strong>de</strong>lle Macchine”,<br />

allu<strong>de</strong>ndo al ‘<strong>de</strong>us ex machina’ che<br />

scioglie i nodi <strong>de</strong>l teatro antico, non<br />

risulterà <strong>de</strong>l tutto sib<strong>il</strong>lino. (g.c.)


l Comune più a sud <strong>de</strong>lla Valle<br />

è quello di Gianico, quello più<br />

a nord è Ponte di Legno: è questo<br />

<strong>il</strong> territorio interessato dal<br />

finanziamento. Gli interventi<br />

sono stati progettati dall’Ufficio agricoltura<br />

<strong>de</strong>lla Comunità montana che<br />

ha fatto da supporto tecnico. Sono 33<br />

realtà produttive poste in alta montagna,<br />

oggi perfettamente funzionanti,<br />

da cui nascono prodotti di eccellenza.<br />

<strong>La</strong> cifra messa a disposizione da parte<br />

<strong>de</strong>lla Regione, a fronte di progetti<br />

che hanno rispettato i criteri <strong>de</strong>l bando,<br />

è pari al 90% <strong>de</strong>lle opere giudicate<br />

ammissib<strong>il</strong>i; i Comuni di competenza<br />

hanno provveduto ad aggiungere <strong>il</strong> restante<br />

10% e l’Iva sull’importo totale.<br />

Per fare un esempio, le due malghe<br />

di Edolo hanno ottenuto globalmente<br />

728m<strong>il</strong>a euro dalla Regione, ai quali si<br />

aggiungono altri 72m<strong>il</strong>a da parte <strong>de</strong>l<br />

Comune e l’Iva a carico <strong>de</strong>l Comune<br />

pari a 160m<strong>il</strong>a euro. Così facendo, <strong>il</strong><br />

Comune di Edolo si è trovato opere<br />

di altro pregio <strong>de</strong>l valore complessivo<br />

di 960m<strong>il</strong>a euro a fronte di un intervento<br />

comunale pari a 232m<strong>il</strong>a euro.<br />

Altro caso emblematico è quello<br />

<strong>de</strong>l Comune di Paisco Loveno, <strong>il</strong> più<br />

piccolo Comune <strong>de</strong>lla Valle, che ha<br />

ottenuto ben 225m<strong>il</strong>a euro per due<br />

malghe; a carico <strong>de</strong>l Comune una cifra<br />

di 72.500 euro. Ma, anche a <strong>de</strong>tta<br />

<strong>de</strong>l sindaco Dino Mascherpa, sarebbe<br />

stato impossib<strong>il</strong>e per un Comune<br />

<br />

<br />

L’Azienda territoriale per i<br />

servizi alla persona, <strong>il</strong> Comune<br />

di Ce<strong>de</strong>golo e la Fondazione<br />

Cariplo organizzano domenica<br />

25 novembre presso la biblioteca<br />

comunale di Ce<strong>de</strong>golo alle<br />

15 “Affidarsi alla lettura”<br />

nell’ambito <strong>de</strong>l progetto “I<br />

colori <strong>de</strong>ll’affido”. Si inizia con<br />

la lettura animata <strong>de</strong>lla fiaba<br />

“Il ponte <strong>de</strong>ll’affido”: l’autrice è<br />

Nini Giacomelli, la Casa Editrice<br />

Rugginenti. L’affido minor<strong>il</strong>e è<br />

un intervento complesso, una<br />

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così piccolo realizzare, da solo, opere<br />

di tale impegno economico. Ed è<br />

sempre Dino Mascherpa, questa volta<br />

nel ruolo di assessore all’Agricoltura<br />

<strong>de</strong>lla Comunità montana, a r<strong>il</strong>anciare<br />

<strong>il</strong> prossimo obbiettivo per dare fiato<br />

all’economia agricola e zootecnica<br />

<strong>de</strong>lla Valle: “non far sven<strong>de</strong>re più <strong>il</strong><br />

<br />

<br />

<br />

scelta impegnativa e faticosa.<br />

Nini Giacomelli ne compendia la<br />

natura, le motivazioni e le finalità<br />

in una favola ricca di metafore e<br />

<strong>il</strong>lustrata da Sergio Staino. Alle<br />

15.30 “<strong>La</strong> bottega <strong>de</strong>lle fiabe”<br />

l’importanza di leggere insieme:<br />

uno spazio per gli adulti sul<br />

tema <strong>de</strong>lla lettura e <strong>de</strong>i suoi<br />

significati nel rapporto genitori/<br />

figli e contemporaneamente<br />

laboratorio per bambini. Alle 16<br />

si conclu<strong>de</strong> con la merenda. <strong>La</strong><br />

partecipazione è gratuita.<br />

latte camuno al di fuori <strong>de</strong>lla Valle,<br />

pagato dai grossisti solo 0,36 euro<br />

al litro, bensì di ricavare una gran<strong>de</strong><br />

cella industriale accanto al Caseificio<br />

Sociale Cissva a Capo di Ponte nella<br />

quale stoccare <strong>il</strong> prodotti da lavorare<br />

con soddisfazione di allevatori e produttori”.<br />

Per questa operazione, la<br />

Comunità montana ha <strong>de</strong>liberato di<br />

ven<strong>de</strong>re un proprio appezzamento di<br />

terreno a Capo di Ponte e con <strong>il</strong> ricavato<br />

realizzare all’interno <strong>de</strong>lla Cissva<br />

la gran<strong>de</strong> cella per <strong>il</strong> latte in attesa di<br />

lavorazione e per stoccarvi altri prodotti<br />

locali, quali frutta – soprattutto<br />

mele – ma anche piccoli frutti, prodotti<br />

<strong>de</strong>rivati dalle castagne, ma anche <strong>il</strong><br />

prezioso “Fatulì”.<br />

<br />

<br />

Arriva <strong>il</strong> primo Festival <strong>de</strong>llo<br />

zafferano e <strong>de</strong>lle patate di Valle<br />

Camonica: dal seme alla terra,<br />

alla tavola insieme per creare<br />

economia e lavoro locale (le<br />

attività agricole, di ristorazione e<br />

di trasformazione, l’arte floreale,<br />

la cultura <strong>de</strong>lle erbe e <strong>de</strong>i semi)”.<br />

<strong>La</strong> madrina <strong>de</strong>l Festival è Anna<br />

Giorgi, docente all’Università<br />

<strong>de</strong>lla montagna di Edolo. Venerdì<br />

30 novembre alle ore 20.45,<br />

presso la sala <strong>de</strong>lla Biblioteca<br />

civica “Luciano Chiesa” di Edolo<br />

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verrà presentato <strong>il</strong> Festival e<br />

le azien<strong>de</strong> a<strong>de</strong>renti con una<br />

relazione sulle coltivazioni <strong>de</strong>llo<br />

zafferano e <strong>de</strong>lle patate a Edolo.<br />

L’intrattenimento culturale è in<br />

collaborazione con la Biblioteca<br />

dove verrà letto <strong>il</strong> racconto:<br />

“Stigma Croci Camuno sulla via<br />

di Parvati” di Italo Bigioli <strong>de</strong>gli<br />

Amici <strong>de</strong>lla Natura di Saviore.<br />

L’1 e <strong>il</strong> 2 dicembre nei locali<br />

a<strong>de</strong>renti al Festival sarà possib<strong>il</strong>e<br />

<strong>de</strong>gustare menù e i piatti a base<br />

di zafferano e patate.


I lettori di “Voce” hanno un<br />

volto, una storia. Lo sapevamo.<br />

Non mancano ogni settimana<br />

in redazione telefonate, lettere,<br />

messaggi che ci danno la percezione<br />

di un grazie, di una precisazione,<br />

di una critica benevola. Ma “la<br />

prima gran<strong>de</strong> crociera <strong>de</strong> <strong>La</strong> Voce<br />

<strong>de</strong>l Popolo” è stata un’occasione<br />

unica perché ciò che percepiamo<br />

potesse assumere la concretezza<br />

di un incontro vero fatto di sorrisi,<br />

strette di mani, racconti, momenti<br />

di svago, di cultura e di fe<strong>de</strong>. Il<br />

<br />

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<br />

tutto a bordo <strong>de</strong>lla Costa Favolosa.<br />

Un paese di 3600 passeggeri e di<br />

oltre un migliaio di componenti<br />

<strong>de</strong>ll’equipaggio. L’a<strong>de</strong>sione<br />

entusiasta ci ha favorevolmente<br />

stupito. Il viaggio che i 180 lettori<br />

<strong>de</strong>l settimanale hanno compiuto ci<br />

ha offerto l’opportunità di visitare<br />

città come Bari, Corfù, Malta (dove<br />

abbiamo celebrato l’eucaristia<br />

nella chiesa di San Paolo) e Napoli.<br />

Città splendi<strong>de</strong>, panorami unici<br />

di un mare immenso. Partiti da<br />

Venezia domenica 11 e giunti a<br />

Savona venerdì 16 novembre<br />

abbiamo goduto <strong>de</strong>lla cura<br />

di un’ospitalità premurosa e<br />

<strong>de</strong>ll’ottima organizzazione tecnica<br />

di Tiberio, Viviana e Ornella <strong>de</strong>lla<br />

rete di agenzie Bravo Net. Il mio<br />

grazie, quindi, e quello di “Voce”<br />

per questa opportunità. Le foto di<br />

questa pagina portano nelle vostre<br />

case la cronaca di qualche istante<br />

vissuto insieme nella speranza di<br />

riincontraci di nuovo ancora più<br />

numerosi. Alla prossima.<br />

(don Adriano Bianchi)


Voglia di Natale, mercatini, luci<br />

colorate, sapori di festa e musiche<br />

a tema, senza dover per forza<br />

imbattersi in ch<strong>il</strong>ometri di strada<br />

o in climi troppo rigidi per i gusti<br />

franciacortini? <strong>La</strong> risposta è presto<br />

data, grazie alla Festa patronale<br />

che avvolgerà l’intero centro<br />

storico di Coccaglio per l’intera<br />

domenica 25 novembre.<br />

Con un netto mese d’anticipo rispetto<br />

alla solennità <strong>de</strong>lla Natività<br />

e come <strong>de</strong>tta l’ormai collaudata<br />

tradizione <strong>de</strong>ll’ultima domeni-<br />

<br />

ca di novembre, l’atmosfera prenatalizia<br />

inva<strong>de</strong>rà infatti stra<strong>de</strong>,<br />

piazze e vicoli <strong>de</strong>l castello, grazie<br />

alla massiccia presenza <strong>de</strong>i tanti<br />

banchi e bancarelle proponenti<br />

prodotti tipici <strong>de</strong>lla cucina locale<br />

e <strong>de</strong>lla Valle Camonica.<br />

Non solo l’eno-gastronomia tuttavia<br />

allieterà <strong>il</strong> borgo, ma anche<br />

l’artigianato, <strong>il</strong> collezionismo, varie<br />

curiosità e molteplici proposte<br />

di regalo in vista <strong>de</strong>lle feste,<br />

giostre per tutti i bimbi e toro<br />

meccanico per i ragazzi, oltre ad<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Fondazione Cariplo, dal valo-<br />

primi cittadini <strong>de</strong>l territorio,<br />

con la partnership <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Cogeme, hanno vinto<br />

l’apposito bando in<strong>de</strong>tto dalla<br />

re di poco meno di mezzo m<strong>il</strong>ione<br />

di euro. Il bando vero e proprio in<br />

realtà copre 247m<strong>il</strong>a euro. I Comuni<br />

e la Fondazione Cogeme copriranno<br />

invece i costi <strong>de</strong>l personale<br />

e le spese vive (circa 80m<strong>il</strong>a euro),<br />

mentre i costi per le consulenze specialistiche<br />

e le attività di informazione<br />

sono finanziate direttamente<br />

da Fondazione Cariplo (168m<strong>il</strong>a<br />

euro). Il progetto rientra all’interno<br />

<strong>de</strong>lle indicazioni fornite dall’Unione<br />

europea. Obiettivo di Bruxelles: incentivare<br />

le tematiche <strong>de</strong>lla sostenib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>lle politiche energetiche<br />

ed ambientali direttamente sul territorio.<br />

<strong>La</strong> Franciacorta e l’Ovest bresciano,<br />

così hanno ricordato venerdì<br />

17 novembre a Rovato Giovanni<br />

Frassi (presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Cogeme Onlus), i rappresentanti<br />

<strong>de</strong>lle Amministrazioni comunali capof<strong>il</strong>a<br />

(Palazzolo sull’Oglio, Rovato,<br />

e Torbole Casaglia), Sergio S<strong>il</strong>votti,<br />

commissario di Fondazione Cariplo<br />

Gianluca Delbarba, consigliere Cogeme<br />

in rappresentanza <strong>de</strong>l presi<strong>de</strong>nte<br />

Dario Fogazzi, lavoreranno<br />

su diversi fronti. Il primo progetto<br />

riguarda l’avvio di politiche energetiche<br />

in Franciacorta e coinvolgerà<br />

45m<strong>il</strong>a abitanti, resi<strong>de</strong>nti nei<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Comuni di Rovato, Coccaglio, Corte<br />

Franca ed Erbusco. <strong>La</strong> rete “Energie<br />

sull’Oglio” toccherà invece 44m<strong>il</strong>a<br />

abitanti, dislocati in cinque Comuni:<br />

Palazzolo sull’Oglio, Capriolo, Paratico,<br />

Pontoglio, e Urago d’Oglio.<br />

Infine, la zona <strong>de</strong>i “Fontan<strong>il</strong>i e cintura<br />

pe<strong>de</strong>collinare”: otto Comu-<br />

ni, per un totale di 41m<strong>il</strong>a abitanti<br />

coinvolti nei territori di Torbole<br />

Casaglia, Berlingo, Castrezzato,<br />

Comezzano-Cizzago, Monte Isola,<br />

Ome, Ro<strong>de</strong>ngo Saiano e Trenzano.<br />

Ma come si sv<strong>il</strong>upperà, nel concreto,<br />

quest’iniziativa? “Le attività sono<br />

molteplici – ha ricordato Giovanni<br />

Frassi, numero uno <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Cogeme Onlus –. Si partirà<br />

da una ricognizione, la cosid<strong>de</strong>tta<br />

istruttoria <strong>de</strong>l Patto <strong>de</strong>i sindaci, seguita<br />

dall’inventario <strong>de</strong>lle emissioni<br />

di anidri<strong>de</strong> carbonica sul territorio,<br />

alla redazione e adozione <strong>de</strong>l Piano<br />

d’azione per l’energia sostenib<strong>il</strong>e<br />

(Paes), alla sua implementazione,<br />

al monitoraggio e all’eventuale revisione”.<br />

L’i<strong>de</strong>a di agganciare <strong>il</strong> “Patto<br />

<strong>de</strong>i sindaci” ai progetti già attivi,<br />

come “Franciacorta sostenib<strong>il</strong>e” e<br />

“Pianura sostenib<strong>il</strong>e”, punta a mettere<br />

al centro <strong>il</strong> tema energia, <strong>de</strong>finito<br />

“componente fondamentale<br />

per le strategie <strong>de</strong>l Pgt”. Gli indicatori<br />

energetici <strong>de</strong>i singoli Comuni,<br />

pertanto, verranno ricompresi nel<br />

quadro più ampio <strong>de</strong>l monitoraggio<br />

ambientale “Franciacorta e Pianura<br />

sostenib<strong>il</strong>e”, ut<strong>il</strong>i per la redazione<br />

<strong>de</strong>i futuri Pgt. Inoltre sarà possib<strong>il</strong>e<br />

disporre di un osservatorio<br />

priv<strong>il</strong>egiato a livello di bacino sulle<br />

politiche energetiche sostenib<strong>il</strong>i,<br />

mettendo in rete le esperienze ormai<br />

numerose di reti di Comuni che<br />

hanno a<strong>de</strong>rito al Patto.<br />

alcuni appuntamenti in programma.<br />

L’apertura ufficiale <strong>de</strong>lla festa<br />

è fissata alle 10, con l’esibizione<br />

<strong>de</strong>lla Banda di Coccaglio<br />

e la partecipazione <strong>de</strong>l Distaccamento<br />

<strong>de</strong>i Vig<strong>il</strong>i <strong>de</strong>l Fuoco volontari<br />

di Chiari che <strong>il</strong>lustreranno al<br />

pubblico alcune tecniche di soccorso.<br />

Alle 11, presso lo stand<br />

<strong>de</strong>gli Amici <strong>de</strong>lla montagna, invito<br />

per tutti all’Aperitivo in Piazza,<br />

mentre dalle 14, sipario aperto<br />

per lo spettacolo musicale<br />

“Omar <strong>il</strong> solista <strong>de</strong>lla fisarmoni-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ca” e al via la suggestiva discesa<br />

dal campan<strong>il</strong>e da parte di alcuni<br />

membri <strong>de</strong>l Gruppo speleologico<br />

di Coccaglio. Dalle 15.30 nell’Auditorium<br />

San Giovanni Battista,<br />

porte aperte per lo spettacolo<br />

per bambini e <strong>il</strong> concerto <strong>de</strong>l<br />

Piccolo Coro Primavera, seguito<br />

dalla consegna <strong>de</strong>l premio civico<br />

“Marenzino d’Oro”. Alle 16.30,<br />

nella Casa Albergo Mazzocchi,<br />

andrà in scena infine uno spettacolo<br />

per tutti gli ospiti e i loro famigliari.<br />

(a.s.)


er <strong>il</strong> Garda <strong>il</strong> turismo rappresenta<br />

uno strategico<br />

elemento di sv<strong>il</strong>uppo territoriale,<br />

sociale ed economico.<br />

Ma va inquadrato<br />

in un’ottica di sostenib<strong>il</strong>ità. Ne sono<br />

consapevoli i soggetti coinvolti nel<br />

progetto di cooperazione “Green Line”<br />

(linea ver<strong>de</strong>), che mira a integrare,<br />

nel bacino gar<strong>de</strong>sano, turismo, risorse<br />

naturali e produzioni locali. Sinergia<br />

e rete: queste le parole <strong>de</strong>l progetto<br />

che coinvolge 19 partner tra gruppi<br />

di azione locale, istituzioni, operatori<br />

turistici e produzioni locali, quattro<br />

province, tre regioni e due Paesi europei.<br />

A Salò, presso la se<strong>de</strong> <strong>de</strong>l Gal<br />

GardaValsabbia capof<strong>il</strong>a <strong>de</strong>l progetto,<br />

si è tenuto <strong>il</strong> primo incontro che è<br />

servito a costituire la cabina di regia<br />

e a individuare le linee strategiche e<br />

operative. Punto di partenza è la consi<strong>de</strong>razione<br />

che <strong>il</strong> bacino <strong>de</strong>l Garda<br />

fino ad oggi è stato presentato al potenziale<br />

turista in modo frammentato<br />

ed esaltando <strong>il</strong> mo<strong>de</strong>llo tradizionale di<br />

fruizione <strong>de</strong>lla vacanza, che ha retto<br />

al turista ‘mo<strong>de</strong>rno’ solo in virtù di<br />

servizi di ospitalità, di ristorazione<br />

e di tempo libero di assoluta eccellenza.<br />

Oggi serve di più: una visione<br />

<br />

<br />

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<br />

<br />

Sul Garda apre l’università <strong>de</strong>lla<br />

vela. A Campione è stato inaugurato<br />

“Univela”, <strong>il</strong> nuovo laboratorio<br />

sportivo che plasmerà gli skipper<br />

<strong>de</strong>i Giochi olimpici in programma<br />

nel 2016 a Rio <strong>de</strong> Janeiro. “Questo<br />

centro – ha spiegato Carlo Croce,<br />

neo presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Fe<strong>de</strong>razione<br />

internazionale <strong>de</strong>lla vela – diventerà<br />

la casa <strong>de</strong>gli azzurri e un punto di<br />

incontro e di confronto con i team<br />

internazionali con i quali stiamo<br />

pren<strong>de</strong>ndo contatti. Ma sarà anche <strong>il</strong><br />

luogo per far crescere le compagini<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

unitaria in grado di superare barriere<br />

burocratiche ed amministrative e un<br />

sostanziale arricchimento <strong>de</strong>ll’offerta<br />

turistica tradizionale mediante <strong>il</strong> recupero<br />

<strong>de</strong>lle eccellenze <strong>de</strong>lla ruralità<br />

che rappresentano una caratteristica<br />

peculiare <strong>de</strong>l territorio. “Green Line”<br />

nasce dall’i<strong>de</strong>a di ‘unire le differenze’,<br />

sia in termini di soggetti coinvolti che<br />

di confini territoriali nel tentativo di<br />

trasformare ciò che era <strong>de</strong>bolezza in<br />

forza. <strong>La</strong> visione è quella di una macro-area<br />

che unisca montagna, colline<br />

e lago e valorizzi le eccellenze e le<br />

risorse in modo coordinato e unito.<br />

In questo contesto le diverse peculiarità<br />

che emergono dai territori rurali<br />

che incidono sul Garda – ambientali,<br />

culturali, storiche, sportive ed enogastronomiche<br />

– vengono unite da<br />

un comune progetto di promozione<br />

rivolto a molteplici mercati turistici.<br />

Gli obiettivi sono di supportare l’in-<br />

giovan<strong>il</strong>i, i nuovi coach, i nuovi<br />

istruttori”. Il centro di Campione<br />

si prepara quindi a diventare una<br />

base dove potranno trovare spazio<br />

anche le squadre <strong>de</strong>i circoli che<br />

a<strong>de</strong>riscono alla XIV Zona velica,<br />

ampliando l’offerta al turismo<br />

sportivo e incontrando le richieste<br />

di molti operatori <strong>de</strong>l settore. L’i<strong>de</strong>a<br />

di realizzare l’università <strong>de</strong>lla vela di<br />

Campione è nata nel 2007. I centri<br />

sono pensati per offrire ad atleti<br />

e tecnici spazi e strumenti idonei<br />

alla preparazione e per ospitare<br />

tegrazione tra l’offerta rurale e <strong>il</strong> turismo<br />

costiero per la valorizzazione<br />

<strong>de</strong>ll’entroterra, adottare strumenti<br />

comuni per l’organizzazione <strong>de</strong>l territorio<br />

in una offerta turistica rurale,<br />

attivare una promozione coordinata<br />

<strong>de</strong>lle risorse ambientali, culturali ed<br />

enogastronomiche <strong>de</strong>ll’entroterra rurale<br />

e montano. <strong>La</strong> sfida è partire dai<br />

provincialismi, dagli individualismi e<br />

dalle differenze tra soggetti, settori,<br />

ruoli e risorse, per raggiungere una<br />

nuova mentalità di promozione <strong>de</strong>i<br />

territori sulla base <strong>de</strong>ll’economia green.<br />

Il 12 dicembre <strong>il</strong> progetto pren<strong>de</strong>rà<br />

formalmente <strong>il</strong> via con la presentazione<br />

programmata ancora a Salò. Poi<br />

partirà la seconda fase, quella <strong>de</strong>lle<br />

realizzazioni territoriali, che si concentrerà<br />

sull’impostazione e sulla promozione<br />

di una immagine coordinata,<br />

attraverso la creazione di un catalogo<br />

ver<strong>de</strong>, una sorta di documento-guida.<br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

attività complementari come stage,<br />

convegni e meeting aziendali. Nei<br />

periodi in cui <strong>il</strong> centro non verrà<br />

ut<strong>il</strong>izzato per la preparazione <strong>de</strong>gli<br />

atleti nazionali, sarà fruib<strong>il</strong>e da altre<br />

realtà che potranno beneficiare<br />

<strong>de</strong>lle strutture e <strong>de</strong>lle particolarità<br />

climatiche <strong>de</strong>l luogo. <strong>La</strong> struttura,<br />

aperta 330 giorni all’anno,<br />

permetterà di sfruttare appieno<br />

le ottimali condizioni <strong>de</strong>l vento e<br />

<strong>de</strong>lle correnti che caratterizzano <strong>il</strong><br />

golfo di Campione e di agevolare<br />

l’organizzazione di eventi sportivi. Il<br />

<br />

<br />

<br />

Nuovo appuntamento con le celebrazioni<br />

in<strong>de</strong>tte per ricordare <strong>il</strong> terzo<br />

Centenario <strong>de</strong>lla fondazione <strong>de</strong>l<br />

Monastero <strong>de</strong>lla Visitazione di Salò.<br />

Sabato 24 a partire dalle 16 nella Sala<br />

<strong>de</strong>i Provveditori <strong>de</strong>l palazzo municipale,<br />

l’Ateneo di Salò organizza la<br />

presentazione di due volumi curati<br />

da Pino Mongiello. “<strong>La</strong> chiesa <strong>de</strong>lla<br />

novizia” rappresenta un ulteriore<br />

tassello nella ricostruzione <strong>de</strong>lla storia<br />

locale e <strong>de</strong>lla storia <strong>de</strong>ll’arte <strong>de</strong>l<br />

territorio bresciano. “Visitazione di<br />

Salò, una giornata in clausura” racconta<br />

i gesti e gli atteggiamenti <strong>de</strong>lle<br />

monache che sono la sostanza di<br />

un impegno a donare la propria esistenza<br />

a Dio. A seguire, nelle salette<br />

Vantini, viene inaugurata la mostra<br />

fotografica che propone un centinaio<br />

di immagini sulla vita vissuta nel<br />

monastero. Il Monastero <strong>de</strong>lla Visitazione<br />

di Salò, voluto dalle monache<br />

di clausura di San Francesco di<br />

Sales, pren<strong>de</strong>va vita <strong>il</strong> 20 dicembre<br />

1712. Le monache, provenienti dalla<br />

più antica casa <strong>de</strong>ll’Ordine, quella di<br />

Arona, affidarono la costruzione <strong>de</strong>lla<br />

se<strong>de</strong> all’architetto Antonio Spazzi.<br />

Era <strong>il</strong> 1715 quando <strong>il</strong> vescovo di Brescia<br />

inaugurò la chiesa che sorge nella<br />

‘Fossa’ <strong>de</strong>lla cittadina gar<strong>de</strong>sana.<br />

Dieci anni dopo l’opera era già conclusa.<br />

L’istituto religioso, sostenuto<br />

dai salodiani, ha continuato la sua<br />

missione e ha accompagnato per tre<br />

secoli di storia la cittadina gar<strong>de</strong>sana,<br />

condivi<strong>de</strong>ndo periodi di prosperità<br />

e momenti di sofferenza. Il ricco<br />

calendario di iniziative “I trecento<br />

anni <strong>de</strong>l Monastero <strong>de</strong>lla Visitazio-<br />

centro, che si esten<strong>de</strong> per 6.000 mq,<br />

1.000 di superficie coperta e 3.000<br />

di acqua in concessione <strong>de</strong>maniale,<br />

è dotato di tutte le attrezzature<br />

necessarie per l’allenamento e la<br />

pratica <strong>de</strong>lla vela agonistica per<br />

classi olimpiche e paraolimpiche<br />

e offre ristorazione e alloggio ad<br />

atleti e tecnici. Compren<strong>de</strong> una<br />

foresteria con camere, palestre,<br />

piscine, spogliatoi, rimessaggio<br />

e alaggio <strong>de</strong>lle imbarcazioni e<br />

strutture di servizio necessarie per<br />

l’allenamento e la pratica sportiva.<br />

ne sullo sfondo <strong>de</strong>l Settecento salodiano”<br />

voluto per celebrare <strong>il</strong> prestigioso<br />

anniversario e mettere in luce<br />

<strong>il</strong> cammino storico vissuto insieme<br />

dal Monastero, da Salò e dalla Riviera<br />

prosegue sabato 15 dicembre alle<br />

18 con la presentazione <strong>de</strong>l volume<br />

“Alle porte <strong>de</strong>lla città: <strong>il</strong> Monastero<br />

<strong>de</strong>lla Visitazione di Salò, 1712-2012”<br />

redatto da una monaca visitandina e<br />

la proiezione di un f<strong>il</strong>mato. <strong>La</strong> chiusura<br />

solenne avrà luogo giovedì 20,<br />

giorno <strong>de</strong>ll’anniversario, con la celebrazione<br />

eucaristica officiata dal vescovo<br />

Luciano Monari. (v.b.)


a comunità marchenese<br />

si è ritrovata nella parrocchiale<br />

<strong>de</strong>i Santi Pietro<br />

e Paolo per ricordare<br />

suor Liberata Giulia Fausti<br />

spentasi nella sua missione in India<br />

dove era da 62 anni. È stata male<br />

all’improvviso <strong>il</strong> 10 novembre dopo<br />

aver cenato con le consorelle Suore di<br />

Maria Bambina a Krishnagar, in Bengala,<br />

all’orfanotrofio dove, a 95 anni,<br />

insegnava ancora a cucire e ricamare.<br />

È <strong>de</strong>ceduta fra le braccia <strong>de</strong>lla sua<br />

superiora. Riposerà per sempre laggiù<br />

nell’amata missione. Suor Liberata<br />

era la <strong>de</strong>cana <strong>de</strong>i religiosi e missionari<br />

<strong>de</strong>l paese. Era tornata l’ultima volta<br />

nel 1998 a casa <strong>de</strong>l fratello Mario,<br />

a salutare la sorella suor Alice <strong>de</strong>lle<br />

Poverelle che ha 90 anni. Era nata a<br />

Marcheno l’11 luglio <strong>de</strong>l 1917 (<strong>il</strong> parroco<br />

era don Costanzo Daccaminata),<br />

quinta di ben 11 fratelli. Dopo la fanciullezza<br />

e l’adolescenza trascorsi nel<br />

paese, aiutando in casa e nel lavoro<br />

in campagna, nel 1935 entrò nel convento<br />

<strong>de</strong>lle suore di Maria Bambina di<br />

Chiari: professione religiosa nel 1938<br />

e fino al 1950 insegnante in un istituto<br />

di orfanelle. In quell’anno chiese di<br />

andare in missione e partì per l’India,<br />

in una zona limitrofa al Bengala: andava<br />

a piedi di v<strong>il</strong>laggio in v<strong>il</strong>laggio per<br />

portare medicine e conforto ai poveri<br />

e ammalati <strong>de</strong>lla zona col pericolo<br />

fisico di belve e serpenti. Raccontava<br />

di quando si era trovata nella scarpa<br />

una serpe e aveva incontrato una bestia<br />

feroce. Tornò in Italia dopo 17 anni,<br />

nel 1967, per un saluto sulla tomba<br />

<strong>de</strong>l padre e di un fratello. Ripartì per<br />

l’India con <strong>de</strong>stinazione Krishnagar,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

nel Bengala indiano, per insegnare<br />

in un orfanotrofio l’arte <strong>de</strong>l ricamo,<br />

ut<strong>il</strong>e a garantire alle ragazze <strong>de</strong>l luogo<br />

un lavoro. I suoi brevi soggiorni in<br />

Italia successivi sono scanditi dalla<br />

scomparsa di due fratelli e nel 1982<br />

<strong>de</strong>lla mamma. Nel 1992 arriva in Italia<br />

ammalata. Guarita tornò inviata in<br />

un v<strong>il</strong>laggio dove serviva una persona<br />

che conoscesse <strong>il</strong> dialetto locale.<br />

Ma dopo due anni (lei ne aveva 77)<br />

la madre superiora trasferì suor Liberata<br />

a Krishnagar come insegnante<br />

di catechesi in un nuovo v<strong>il</strong>laggio<br />

e poi al suo orfanotrofio. Nel 1998 si<br />

convinse a tornare per l’ultima volta<br />

anche per la morte di altre due sorelle:<br />

raccolse fondi per la sua missione<br />

dove costruì alcune case e ristrutturò<br />

la vecchia chiesa. Nel settembre <strong>de</strong>l<br />

2000 una disastrosa alluvione colpì <strong>il</strong><br />

Bengala. Ha sempre tenuto i contatti<br />

a Marcheno col fratello Mario e la<br />

sorella Angela suora nelle Poverelle:<br />

in particolare tranqu<strong>il</strong>lizzava, dicendo<br />

di star bene e di ricordare tutti nelle<br />

sue preghiere. Quel suo “star bene” è<br />

stata la cifra <strong>de</strong>l ricordo <strong>de</strong>l Parroco:<br />

donando la vita agli altri (75 anni di<br />

vita religiosa) è “stata bene” in terra<br />

e per l’eternità.<br />

<br />

<br />

Parole pesanti di una rabbia che l’amministrazione<br />

gardonese non ha più<br />

potuto sommessamente ingoiare nei<br />

confronti <strong>de</strong>ll’ente provinciale. “Ci assumiamo<br />

completamente la responsab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>ll’azione legale contro la<br />

Provincia”, ha <strong>de</strong>tto <strong>il</strong> sindaco di Gardone<br />

Michele Gussago. Una posizione<br />

motivata dall’atteggiamento <strong>de</strong>lla<br />

Provincia nei confronti di un’opera<br />

che da tempo doveva realizzare (una<br />

rotatoria) a completamento <strong>de</strong>lla bre-<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> bontà di un sacerdote che è<br />

stato guida di una parrocchia<br />

per 31 anni, i 60 anni di quella<br />

parrocchia e un secolo di vita<br />

per le pietre <strong>de</strong>lla sua chiesa.<br />

Tre eventi in uno per la frazione<br />

concesiana di Costorio, che<br />

martedì sera ha ricevuto la visita<br />

<strong>de</strong>l vescovo Luciano Monari,<br />

giunto in Valtrompia per celebrare<br />

una S. Messa in onore di una<br />

parrocchia nata ufficialmente <strong>il</strong><br />

21 novembre 1952 e in memoria<br />

di quel don Armando Porteri che<br />

<br />

tella che <strong>il</strong> Comune gardonese ha già<br />

perfezionato ma non può aprire al traffico.<br />

Un’opera monca che ha stimolato<br />

la diffida all’ente provinciale per non<br />

aver a<strong>de</strong>mpito al pagamento <strong>de</strong>lla sua<br />

parte circa i lavori in località Oneto. Un<br />

cantiere mantenuto aperto dall’amministrazione<br />

comunale a scapito <strong>de</strong>lla<br />

propria stab<strong>il</strong>ità economica e che soffre<br />

di ben due mancanze da parte <strong>de</strong>lla<br />

Provincia, come sottolineato dall’assessore<br />

ai <strong>La</strong>vori pubblici, Fausto<br />

l’ha fatta crescere nella fe<strong>de</strong> in<br />

un lungo trentennio da parroco.<br />

“<strong>La</strong> presenza <strong>de</strong>l Vescovo – dice<br />

don Gianluca Gerbino, parroco<br />

di Costorio e vicario zonale<br />

di Concesio – è stata molto<br />

importante e significativa, segno di<br />

una vicinanza alla nostra piccola<br />

realtà e a quella figura di prete<br />

antico stampo che è stato don<br />

Armando Porteri, pastore zelante<br />

per <strong>il</strong> suo <strong>popolo</strong>, cha amato la<br />

sua gente e ha saputo dar vita a<br />

strutture ricreative come <strong>il</strong> campo<br />

Gamba: “<strong>La</strong> Provincia di Brescia non<br />

ha versato <strong>il</strong> contributo (700 m<strong>il</strong>a euro)<br />

per le opere che già abbiamo ultimato<br />

e non ha nemmeno iniziato la costruzione<br />

<strong>de</strong>l collegamento in rotatoria che<br />

dal ponte consentirebbe di immettersi<br />

in sicurezza sulla Sp 345 (opera da<br />

500m<strong>il</strong>a euro)”. Un ponte che finisce<br />

nel nulla, vanificando così gli sforzi di<br />

quasi 7 m<strong>il</strong>ioni di euro per un’opera di<br />

primaria importanza che Gardone ha<br />

cominciato nel 2002 con la sistemazio-<br />

da calcio e l’oratorio, spen<strong>de</strong>ndosi<br />

in prima persona anche per la<br />

costruzione <strong>de</strong>ll’attuale canonica”.<br />

Una serata speciale nel corso<br />

<strong>de</strong>lla quale mons. Monari ha anche<br />

bene<strong>de</strong>tto e inaugurato una statua<br />

di S. Giulia (patrona di Costorio)<br />

realizzata dall’artista locale Clelia<br />

Adami in occasione <strong>de</strong>l triplice<br />

anniversario celebrato. Una serie<br />

di eventi che verranno ricordati<br />

poi venerdì 23 novembre, quando<br />

alle 20.30 nel teatro parrocchiale<br />

avrà inizio la presentazione <strong>de</strong>l<br />

<br />

<br />

<br />

ne di via Grazioli e <strong>de</strong>l quartiere Oneto,<br />

arrivando a creare un percorso ciclopedonale<br />

che si collega a quello che<br />

sale verso Marcheno. Nell’attesa che<br />

l’azione <strong>de</strong>ll’amministrazione gardonese<br />

produca qualche effetto, la strada<br />

alternativa alla Sp 345 verrà aperta<br />

a senso unico verso nord, usufruendo<br />

<strong>de</strong>l vecchio ponte <strong>de</strong>lla Dolomite, comunque<br />

non prima di gennaio per via<br />

<strong>de</strong>i necessari collaudi e <strong>de</strong>lla posa di<br />

nuovi guardra<strong>il</strong>.<br />

<br />

<br />

<br />

libro “Le pietre parlano, i fe<strong>de</strong>li<br />

ricordano. <strong>La</strong> parrocchiale di<br />

Costorio e don Armando Porteri<br />

nel loro centenario”. Un volume<br />

scritto a quattro mani da <strong>La</strong>ura<br />

Bazzana e Andrea Galleri, nel<br />

quale si racconta la biografia<br />

di don Armando Porteri grazie<br />

alle testimonianze di chi l’ha<br />

conosciuto, nonché la <strong>de</strong>scrizione<br />

storico-artistica di quella chiesa<br />

edificata nel 1912. Lo stesso anno<br />

che die<strong>de</strong> i natali all’amato don<br />

Armando. (a.a.)


<strong>La</strong> Fidae, la fe<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>gli<br />

istituti di educazione e istruzione<br />

di ogni ordine e grado dipen<strong>de</strong>nti<br />

o riconosciuti dall’autorità<br />

ecclesiastica, celebra <strong>il</strong> 29 e 30<br />

novembre prossimi a Roma,<br />

nell’aula magna <strong>de</strong>ll’Università<br />

Augustinianum la propria<br />

assemblea nazionale elettiva.<br />

L’assemblea avrà due momenti<br />

distinti. Il primo, di formazione e<br />

informazione, in programma per<br />

la giornata <strong>de</strong>l 29 e la mattinata<br />

<strong>de</strong>l 30 novembre, preve<strong>de</strong> la<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

uando si parla di scuola<br />

cattolica si cita spesso<br />

la Fidae, anche se molte<br />

persone, anche tra quelle<br />

ad<strong>de</strong>tte ai lavori, ancora<br />

non conoscono <strong>il</strong> ruolo o addirittura<br />

l’esistenza di questa associazione. <strong>La</strong><br />

Fidae, costituitasi nel lontano 1945, è<br />

la fe<strong>de</strong>razione <strong>de</strong>lle scuole cattoliche<br />

ed è stata promossa dalla Congregazione<br />

per l’educazione cattolica <strong>de</strong>l<br />

Vaticano e riconosciuta dalla Conferenza<br />

episcopale italiana. <strong>La</strong> se<strong>de</strong> nazionale<br />

si trova a Roma, ma è rappresentata<br />

in ogni regione e in ogni provincia<br />

con una persona responsab<strong>il</strong>e<br />

coadiuvata da un consiglio. Le scuole<br />

che in Italia a<strong>de</strong>riscono alla Fidae so-<br />

presentazione di alcune particolari<br />

tematiche culturali, pedagogiche,<br />

didattiche, ordinamentali di<br />

gran<strong>de</strong> attualità e pregnanza.<br />

Alle 13 di venerdì 30 novembre<br />

pren<strong>de</strong>rà <strong>il</strong> via l’assemblea nel<br />

corso <strong>de</strong>lla quale i soci, che ne<br />

hanno diritto, svolgeranno alcuni<br />

a<strong>de</strong>mpimenti statutari per <strong>il</strong><br />

rinnovo <strong>de</strong>lle cariche elettive a<br />

livello nazionale e <strong>de</strong>finiranno un<br />

piano programmatico di azioni<br />

per lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>de</strong>lla Fe<strong>de</strong>razione<br />

e <strong>il</strong> perseguimento di alcuni<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

no più di 2500 con circa 400m<strong>il</strong>a alunni<br />

e 30m<strong>il</strong>a docenti. Le scuole cattoliche<br />

di Brescia e provincia, con i loro<br />

34 Istituti frequentati da 10m<strong>il</strong>a stu<strong>de</strong>nti<br />

<strong>de</strong>lla scuola primaria e secondaria<br />

di 1° e 2° grado, appartengono<br />

a questa fe<strong>de</strong>razione, <strong>il</strong> cui compito è<br />

quello di promuovere gli interessi <strong>de</strong>i<br />

fondamentali obiettivi, come quelli,<br />

ad esempio, <strong>de</strong>l finanziamento<br />

pubblico <strong>de</strong>lla scuola paritaria e<br />

<strong>de</strong>lla formazione permanente <strong>de</strong>l<br />

personale direttivo e docente.<br />

Per la Fidae, che pone gran<strong>de</strong><br />

attenzione sulla comunità educante<br />

coinvolgendo in primo luogo la<br />

famiglia come responsab<strong>il</strong>e prima<br />

<strong>de</strong>ll’educazione ed offrendo per tutti<br />

un progetto educativo, l’assemblea<br />

elettiva (nella foto l’edizione<br />

2008) diventa un momento<br />

particolarmente importante.<br />

suoi soci in tutte le realtà ecclesiastiche<br />

e laiche, istituzionali e professionali.<br />

<strong>La</strong> Fidae sostiene in particolare<br />

<strong>il</strong> diritto <strong>de</strong>lla libera scelta educativa<br />

<strong>de</strong>lle famiglie e, quindi, la parità scolastica<br />

sia a livello giuridico, come<br />

riconosciuto dalla legge 62 <strong>de</strong>l 2000,<br />

sia a livello economico per <strong>il</strong> quale<br />

ancora si sta lottando perché sia riconosciuto<br />

ad ogni cittadino non un<br />

priv<strong>il</strong>egio, ma un semplice diritto costituzionale,<br />

cioè quello di poter scegliere<br />

liberamente, senza un aggravio<br />

economico, la scuola per i propri figli.<br />

Un altro aspetto importante che<br />

sta a cuore alla Fidae è quello <strong>de</strong>lla<br />

formazione <strong>de</strong>l personale direttivo<br />

e docente.


Sabato 24 novembre, a Brescia,<br />

presso la scuola paritaria <strong>de</strong>lle<br />

Suore Dorotee di via Marsala 30<br />

(nella foto), si svolgerà un incontroconvegno<br />

organizzato dalla sezione<br />

provinciale <strong>de</strong>ll’Agesc, Associazione<br />

genitori scuole cattoliche per fare<br />

<strong>il</strong> punto sulla situazione in cui<br />

si trovano le scuole cattoliche.<br />

L’incontro, che si aprirà con i saluti<br />

<strong>de</strong>l presi<strong>de</strong>nte provinciale Agesc<br />

Sirio Bellini e <strong>de</strong>lla presi<strong>de</strong>nte<br />

Agesc d’istituto Paola Corti, vedrà<br />

una parte introduttiva curata da<br />

<br />

don Daniele Saottini, direttore<br />

<strong>de</strong>ll’Ufficio scuola <strong>de</strong>lla Diocesi e<br />

da madre Assunta Tonini, superiora<br />

provinciale <strong>de</strong>lle Suore Maestre<br />

di Santa Dorotea. A sottolineare<br />

poi la complementarità tra scuole<br />

paritarie e scuole statali, interverrà<br />

la responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>ll’Ufficio<br />

scolastico provinciale Maria Rosa<br />

Raimondi. Interverrà, poi, Gianni<br />

Forlani, membro <strong>de</strong>l comitato<br />

esecutivo nazionale Agesc ed ex<br />

presi<strong>de</strong>nte regionale Agesc <strong>de</strong>lla<br />

Lombardia che punterà l’attenzione<br />

<br />

<br />

<br />

sulla storia e le finalità <strong>de</strong>ll’Agesc.<br />

Il punto ‘nevralgico’ <strong>de</strong>ll’incontro<br />

sarà affidato al Presi<strong>de</strong>nte nazionale<br />

Agesc che parlerà di ‘Libertà di<br />

educazione e parità scolastica in<br />

Italia’, l’aspetto più controverso<br />

e contraddittorio <strong>de</strong>lla politica<br />

italiana riferita alle scuole paritarie.<br />

Focus poi sulla peculiare situazione<br />

lombarda, affrontato da Giampiera<br />

Nova, attuale presi<strong>de</strong>nte Agesc<br />

Lombardia. Conclu<strong>de</strong>rà suor Alba<br />

Comolatti, <strong>de</strong>legata provinciale<br />

Fidae.<br />

<br />

on <strong>il</strong> titolo significativo<br />

“S<strong>il</strong>enzio sull’essenziale”<br />

usciva alcuni anni fa<br />

in Italia la traduzione di<br />

un’operetta <strong>de</strong>l f<strong>il</strong>osofo<br />

Jean Guitton che poneva la questione<br />

<strong>de</strong>lla nostra frequente incapacità<br />

di focalizzarci su ciò che davvero<br />

conta, mentre spesso ci perdiamo<br />

sui particolari o peggio ancora sulle<br />

distorsioni i<strong>de</strong>ologiche con le quali<br />

ci capita di rappresentare i problemi<br />

personali e sociali. Questo acca<strong>de</strong><br />

anche per l’annoso problema <strong>de</strong>lla<br />

scuola nel nostro Paese, affrontato<br />

periodicamente con le botte e gli<br />

insulti sui viali <strong>de</strong>l lungotevere romano<br />

o nei centri storici di M<strong>il</strong>ano e<br />

Torino (…ma anche sui binari <strong>de</strong>lla<br />

stazione di Brescia). <strong>La</strong> stessa attenzione<br />

<strong>de</strong>i media per tali episodi distorce<br />

la visione complessiva <strong>de</strong>lla<br />

questione, tacendo sull’essenziale.<br />

Tacendo ad esempio che la scuola<br />

è oggi in difficoltà – e non ve<strong>de</strong><br />

per sé un radioso avvenire – anche<br />

perché non se ne vuole riconoscere<br />

la complessità <strong>de</strong>lla storia, che è<br />

sempre, comunque e dovunque nel<br />

mondo una storia di combinazione<br />

sussidiaria tra impegno <strong>de</strong>llo Stato<br />

e sacrificio <strong>de</strong>lle istituzioni intermedie<br />

(fondazioni, associazioni, cooperative,<br />

congregazioni religiose<br />

che siano). Mortificare moralmente,<br />

magari anche fiscalmente questi enti<br />

(leggi Imu per <strong>il</strong> mondo no profit),<br />

vuol dire volgersi contro l’efficacia<br />

<strong>de</strong>l sistema complessivo ren<strong>de</strong>ndo-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

lo ancora più <strong>de</strong>bole. D’altro canto<br />

solo pochi sprovveduti oggi non riconoscono<br />

che la scuola paritaria<br />

(pubblica non statale) procura alle<br />

casse <strong>de</strong>llo Stato un forte, anzi fortissimo<br />

risparmio sia in termini cash<br />

che in termini di qualità <strong>de</strong>l servizio<br />

offerto (cosa non da poco nel tempo<br />

<strong>de</strong>ll’economia <strong>de</strong>lla conoscenza).<br />

Tacendo ancora che l’articolo 33<br />

<strong>de</strong>lla Costituzione repubblicana non<br />

finisce con <strong>il</strong> comma terzo (<strong>il</strong> miti-<br />

co “senza oneri per lo Stato”), ma<br />

compren<strong>de</strong> quanto meno anche <strong>il</strong><br />

comma quarto, garante <strong>de</strong>l principio<br />

di equipollenza nel trattamento<br />

da riservare agli alunni (ragazzi<br />

come tutti gli altri) che si iscrivono<br />

alle scuole paritarie.<br />

Tacendo che la precarietà <strong>de</strong>l lavoro<br />

di cui tanto si discute e si paventa<br />

per la scuola statale, è in realtà <strong>il</strong><br />

rischio al quale va incontro chi sceglie<br />

coraggiosamente di esprimere<br />

la propria professionalità e <strong>il</strong> proprio<br />

carisma educativo nella scuola<br />

pubblica non statale, a servizio di<br />

tutti: altro che favori.<br />

È dunque possib<strong>il</strong>e, con la necessaria<br />

mo<strong>de</strong>razione, raggiungere un<br />

equ<strong>il</strong>ibrio costruttivo nel dibattito<br />

sul futuro <strong>de</strong>lla scuola in Italia, superando<br />

<strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio che troppo spesso<br />

poniamo sull’essenziale.


Dal presente anno scolastico sul<br />

territorio <strong>de</strong>lla Valle Camonica<br />

opera la Fondazione Scuola<br />

Cattolica di Valle Camonica,<br />

un nuovo ente che si occupa<br />

<strong>de</strong>ll’istruzione e <strong>de</strong>lla formazione<br />

integrale <strong>de</strong>i giovani. Costituita<br />

dall’Istituto scolastico “Santa<br />

Dorotea” e dal Centro di formazione<br />

professionale “Padre Marcolini”,<br />

entrambi situati a Cemmo di Capo<br />

di Ponte, la fondazione può contare<br />

su una scuola secondaria di primo<br />

grado, un liceo linguistico europeo<br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

e tre qualifiche professionali.<br />

Dal prossimo anno scolastico è<br />

previsto l’ampliamento <strong>de</strong>ll’offerta<br />

formativa con l’apertura di un Liceo<br />

linguistico giuridico-internazionale<br />

e un Liceo scientifico con tre<br />

indirizzi specifici volti a potenziare<br />

le competenze informatiche,<br />

linguistiche e giuridico-economiche<br />

e l’attivazione, presso <strong>il</strong> Cfp “Padre<br />

Marcolini” di sei indirizzi: operatore<br />

<strong>de</strong>l legno, operatore <strong>de</strong>l legno<br />

indirizzo manutenzione immob<strong>il</strong>i,<br />

operatore elettrico, operatore di<br />

<br />

<br />

<br />

Educare significa anche coltivare<br />

e promuovere nei giovani i<strong>de</strong>ali e<br />

valori positivi, non soltanto impartendo<br />

astratte nozioni, ma anche,<br />

traendo spunto dai testi e dagli<br />

avvenimenti, proponendo figure<br />

paradigmatiche per generosità, altruismo,<br />

coraggio, amor di patria e<br />

gran<strong>de</strong> senso di giustizia e libertà.<br />

È in quest’ottica che l’iniziativa<br />

<strong>de</strong>lla posa <strong>de</strong>lle Stolpesteine (Pietre<br />

d’inciampo), i<strong>de</strong>ata e proposta<br />

dall’artista te<strong>de</strong>sco Gunter Demnig<br />

e attuata in alcune città italiane ed<br />

europee, <strong>de</strong>ve essere giustamente<br />

resa nota anche nelle scuole.<br />

Si tratta di un percorso simbolico,<br />

che rinnova <strong>il</strong> ricordo <strong>de</strong>i <strong>de</strong>portati<br />

nei lager, attraverso la posa di<br />

una pietra incisa, davanti alle loro<br />

abitazioni.<br />

Un segno tangib<strong>il</strong>e e concreto, che<br />

ren<strong>de</strong> la memoria parte integrante<br />

<strong>de</strong>lla nostra quotidianità, intrecciando<br />

presente e passato.<br />

È <strong>il</strong> ricordo di un periodo buio<br />

<strong>de</strong>lla storia, ancora vivo nei nostri<br />

nonni, che è un nostro preciso<br />

diritto e dovere non dimenticare.<br />

Ricordo di cui dobbiamo far tesoro,<br />

perché, per chi resta, è <strong>il</strong> miglior<br />

strumento per riflettere e cercare<br />

di non commettere gli stessi<br />

<br />

impianti termoidraulici. Nuove<br />

opportunità, per gli stu<strong>de</strong>nti e<br />

le famiglie <strong>de</strong>lla Valle Camonica<br />

che vogliono seguire un percorso<br />

di studi serio e qualificante che,<br />

seguendo <strong>il</strong> carisma <strong>de</strong>lla fondatrice<br />

Beata Annunciata Cocchetti, pone<br />

al centro <strong>de</strong>ll’attenzione la persona<br />

e lo sv<strong>il</strong>uppo di una personalità<br />

libera, responsab<strong>il</strong>e, armonicamente<br />

inserita nella realtà sociale e<br />

ricca di valori. Per informazioni<br />

0364/331016 o sdorotea@<br />

doroteedicemmo.it<br />

errori <strong>de</strong>l passato. Agli stu<strong>de</strong>nti<br />

<strong>de</strong>l Liceo Arici di Brescia è stato<br />

assegnato <strong>il</strong> compito di presentare<br />

la figura <strong>de</strong>ll’ avvocato Andrea<br />

Trebeschi, ex alunno, compagno<br />

di classe e amico di G.B. Montini,<br />

<strong>il</strong> futuro Paolo VI.<br />

Trebeschi fu <strong>de</strong>portato nel 1944<br />

nei campi di concentramento nazisti<br />

e morto <strong>il</strong> 24 gennaio <strong>de</strong>l 1945<br />

nel lager di Gusen.<br />

L’essere cresciuto in una famiglia<br />

non solo di ispirazione cattolica,<br />

ma anche culturalmente stimolante<br />

e socialmente impegnata,<br />

contribuì a maturarne la vivacità<br />

intellettuale e l’impegno politico.<br />

Nel corso <strong>de</strong>lla sua vita egli profuse<br />

grandi energie per far sì che<br />

la scuola avesse una valenza formativa<br />

anche, e soprattutto, nelle<br />

coscienze <strong>de</strong>i giovani.<br />

Mi sembra significativo citare le<br />

parole <strong>de</strong>ll’avvocato Cesare Trebeschi,<br />

figlio di Andrea: “Pare importante<br />

che, camminando sulle nostre<br />

stra<strong>de</strong> – afferma l’ex sindaco<br />

di Brescia – i cittadini inciampino<br />

nella memoria di semplici vittime,<br />

vittime non soltanto ma anche e<br />

forse soprattutto <strong>de</strong>l complice s<strong>il</strong>enzio<br />

di chi preferisce stare alla<br />

finestra”. (Gaia Minopoli)


In quel tempo, P<strong>il</strong>ato disse a Gesù: “Sei<br />

tu <strong>il</strong> re <strong>de</strong>i Giu<strong>de</strong>i?”. Gesù rispose: “Dici<br />

questo da te, oppure altri ti hanno parlato di<br />

me?”. P<strong>il</strong>ato disse: “Sono forse io Giu<strong>de</strong>o?<br />

<strong>La</strong> tua gente e i capi <strong>de</strong>i sacerdoti ti hanno<br />

consegnato a me. Che cosa hai fatto?”.<br />

Rispose Gesù: “Il mio regno non è di<br />

questo mondo; se <strong>il</strong> mio regno fosse di<br />

questo mondo, i miei servitori avrebbero<br />

combattuto perché non fossi consegnato ai<br />

Giu<strong>de</strong>i; ma <strong>il</strong> mio regno non è di quaggiù”.<br />

Allora P<strong>il</strong>ato gli disse: “Dunque tu sei re?”.<br />

Rispose Gesù: “Tu lo dici: io sono re. Per<br />

questo io sono nato e per questo sono venuto<br />

nel mondo: per dare testimonianza alla<br />

verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia<br />

<strong>voce</strong>”.<br />

Che cos’è la verità?<br />

<br />

erità. Così verità non è<br />

una cosa, non un concetto<br />

ma una <strong>voce</strong>. È un<br />

richiamo. Che viene dalla<br />

Verità stessa. È un richiamo<br />

che parte da lontano e arriva<br />

in un punto che non sappiamo dove si<br />

trovi ma che risuona nel modo giusto.<br />

Però quel che è davvero importante<br />

è che questo richiamo non è nostro<br />

e che, soprattutto, è necessario provare<br />

ad ascoltarlo. Poco più avanti<br />

P<strong>il</strong>ato azzarda una domanda a Gesù<br />

senza aspettare che lui gli risponda:<br />

che cos’è la verità? Tormento per <strong>il</strong><br />

mondo antico; dimenticata dal mondo<br />

contemporaneo perché l’ha sostituita<br />

con <strong>il</strong> punto di vista. Come se la<br />

Verità fosse una cosa da mettere in<br />

mezzo a una piazza perché la si possa<br />

guardare da diversi lati e da diverse<br />

distanze. Ma anche P<strong>il</strong>ato tenta una<br />

domanda impossib<strong>il</strong>e chie<strong>de</strong>ndo che<br />

cos’è la Verità. Perché anche lui cercava<br />

una cosa e – da uomo concreto<br />

– si scontrava con <strong>il</strong> vero e <strong>il</strong> giusto e<br />

non con la Verità. È diffic<strong>il</strong>e da esprimere:<br />

la Verità non è una cosa ma un<br />

<br />

<br />

<br />

Due sorelle gemelle omozigoti. Sono<br />

bellissime, vivacissime e molto unite.<br />

In piscina si scambiano i ruoli perché<br />

una <strong>de</strong>lle due ha paura <strong>de</strong>ll’acqua alta.<br />

Scopro <strong>il</strong> loro sotterfugio e le obbligo<br />

a indossare costumi diversi e cuffie diverse<br />

per essere riconoscib<strong>il</strong>i. Anche<br />

a scuola l’una si fa interrogare al posto<br />

<strong>de</strong>ll’altra barando con le maestre. Crescono<br />

e nei loro sogni di adolescenti<br />

immaginano la casa <strong>de</strong>l loro futuro:<br />

una casa comune, due appartamenti<br />

comunicanti, un’unica entrata. A 18<br />

anni la “scaltra” fugge dalla casa paterna<br />

ed entra nel proto monastero<br />

di Santa Chiara ad Assisi. I genitori<br />

mandano i carabinieri ma lei si appella<br />

alla maggiore età per rimanere<br />

ferma nella sua <strong>de</strong>cisione. <strong>La</strong> sorella<br />

rimane a casa, la incontro e le dico se<br />

richiamo, <strong>de</strong>bolissimo perché non ci<br />

sia tolta la libertà, ma richiamo che<br />

viene da lontano, dal punto dal quale<br />

siamo fatti. Per questo Gesù dice che<br />

chi lo ascolta è dalla verità, viene dalla<br />

verità. Seguire quel richiamo è fare <strong>il</strong><br />

percorso a ritroso verso la nostra origine<br />

e la <strong>voce</strong> di cui parla Gesù è quel<br />

fiato <strong>de</strong>bole che accompagna chi si è<br />

perso, chi cammina al buio. Come nel<br />

mezzo <strong>de</strong>lla notte. È un fiato <strong>de</strong>bole<br />

che però è testimonianza che questa<br />

Verità esiste: lui stesso dice di essere<br />

venuto nel mondo come testimone<br />

<strong>de</strong>lla verità. Diremmo: garante. Perché<br />

spesso la domanda sulla Verità<br />

non sembra più nemmeno legittima;<br />

soprattutto davanti al male e alla bruttezza.<br />

Sembra di parlare di astrazioni,<br />

di cose che <strong>de</strong>vono essere impastate<br />

con <strong>il</strong> nostro fango. Anche noi cerchiamo<br />

<strong>il</strong> vero e <strong>il</strong> giusto: come P<strong>il</strong>ato.<br />

E ci approssimiamo a sbagliare prospettiva<br />

come ha fatto lui qualche minuto<br />

dopo aver fatto la domanda più<br />

enigmatica e profonda che Giovanni<br />

mette sulle labbra di un uomo nel suo<br />

Vangelo. È come Ulisse che, tornato<br />

un giorno anche lei non farà lo stesso,<br />

la sua risposta è: “Preferisco vivere”.<br />

Passano gli anni, <strong>il</strong> terremoto <strong>de</strong>l 1997<br />

ad Assisi provoca un cataclisma anche<br />

nella sorella. <strong>La</strong> vedo nella chiesa<br />

parrocchiale tutta raccolta dopo<br />

la Messa. Mi avvicino, le chiedo cosa<br />

stia succe<strong>de</strong>ndo e sorri<strong>de</strong>ndo con una<br />

luce nuova negli occhi, mi dice: “Stanno<br />

succe<strong>de</strong>ndo grandi cose”. Torno in<br />

Convento e ricevo una lettera da suor<br />

Chiara Domenica da Assisi. Sua sorella<br />

è entrata come postulante nel Monastero<br />

Mater Ecclesiae nell’isola di<br />

San Giulio (nella foto), sul lago d’Orta.<br />

È felice e preoccupata allo stesso<br />

tempo: fino a quando sua sorella si<br />

trovava “nel mondo” potevano ve<strong>de</strong>rsi,<br />

incontrarsi ad Assisi. Ora che<br />

entrambe sono in clausura in Ordini<br />

alla sua Itaca, è riconosciuto solo dal<br />

suo cane e dalla vecchia nutrice: re<br />

di Itaca eppure sconosciuto. Ma chi<br />

ha sentito quel richiamo <strong>de</strong>bole che<br />

viene da dove non sappiamo, trova gli<br />

indizi per riconoscerlo. <strong>La</strong> chiave per<br />

trovare Cristo è solo questa: ritornare<br />

da dove siamo venuti, ripercorrendo<br />

a ritroso dietro a quella <strong>voce</strong> che si<br />

riesce a udire con così gran<strong>de</strong> difficoltà.<br />

Lui è re, non c’è dubbio. Anche<br />

se sembra tutt’altro, anche se l’aspetto<br />

inganna. Ma chi è dalla Verità non<br />

guarda: ascolta la sua <strong>voce</strong>. Questo<br />

lo guida rispetto all’accontentarsi di<br />

ve<strong>de</strong>re. Cercare la verità è scoprire, è<br />

andar dietro agli indizi, è tentare. Vero<br />

e giusto non sono ancora la Verità. E<br />

guardare a Gesù come <strong>il</strong> gran<strong>de</strong> uomo<br />

che ha <strong>de</strong>tto cose importanti è accontentarsi<br />

di pren<strong>de</strong>re Ulisse per un<br />

povero straccione. Manca <strong>il</strong> bersaglio,<br />

si sv<strong>il</strong>isce l’obiettivo, diventa banale<br />

la <strong>voce</strong>. Dunque tu sei re? chie<strong>de</strong> P<strong>il</strong>ato.<br />

Arreso, Gesù, rispon<strong>de</strong>: tu lo dici.<br />

Debole spiraglio per costringerlo<br />

a un pensiero più alto. Vero e giusto<br />

non sono ancora la Verità.<br />

religiosi diversi, la cosa si fa praticamente<br />

impossib<strong>il</strong>e. Ma nella lettera c’è<br />

anche tanta gioia perché Gesù ha modo<br />

suo a realizzato <strong>il</strong> loro sogno fatto<br />

da adolescenti: un’unica casa: la vita<br />

consacrata; i due appartamenti comunicanti:<br />

i due ordini monastici; un’unica<br />

entrata: la chiamata di Cristo. <strong>La</strong><br />

fe<strong>de</strong> offre questa capacità di r<strong>il</strong>eggere<br />

ad<strong>de</strong>nsando significati, aggiungendo<br />

sfumature, trasfigurando <strong>il</strong> banale<br />

quotidiano di una Luce nuova, bella,<br />

gioiosa. Ora suor Chiara Domenica<br />

sta tentando una nuova avventura a<br />

Lour<strong>de</strong>s: la vita eremitica. Una chiamata<br />

nella chiamata. Lei più concretamente<br />

sostiene che dopo tanti anni<br />

di amore vissuto in comunità, lei e lo<br />

Sposo hanno bisogno di una nuova e<br />

più solitaria intimità.


ggi non pochi giovani dubitano<br />

profondamente<br />

che la vita sia un bene e<br />

non vedono chiarezza nel<br />

loro cammino”, ma “la luce<br />

<strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>” ci fa compren<strong>de</strong>re che<br />

“ogni esistenza ha un valore inestimab<strong>il</strong>e,<br />

perché frutto <strong>de</strong>ll’amore di Dio”.<br />

Nel portare questo “annuncio gioioso<br />

di salvezza e di vita nuova”, la Chiesa<br />

“conta” anche sui giovani, “i primi<br />

missionari” tra i “coetanei”. “Stiamo<br />

attraversando un periodo storico molto<br />

particolare – afferma <strong>il</strong> Papa – <strong>il</strong><br />

progresso tecnico ci ha offerto possib<strong>il</strong>ità<br />

inedite di interazione tra uomini<br />

e tra popolazioni, ma la globalizzazione<br />

di queste relazioni sarà positiva e<br />

farà crescere <strong>il</strong> mondo in umanità solo<br />

se sarà fondata non sul materialismo<br />

ma sull’amore”. Per questo “è urgente<br />

testimoniare la presenza di Dio<br />

affinché ognuno possa sperimentarla:<br />

è in gioco la salvezza <strong>de</strong>ll’umanità e la<br />

salvezza di ciascuno di noi”. Per svolgere<br />

la missione evangelizzatrice <strong>il</strong><br />

<br />

<br />

In vista <strong>de</strong>lla Giornata di<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione per <strong>il</strong><br />

sostentamento <strong>de</strong>l clero, che si<br />

celebra domenica 25 novembre<br />

in Italia, la Cei tramite <strong>il</strong> “Servizio<br />

per la promozione <strong>de</strong>l sostegno<br />

economico alla Chiesa cattolica”<br />

ha promosso una serie d’iniziative<br />

di sensib<strong>il</strong>izzazione <strong>de</strong>i fe<strong>de</strong>li. Ne<br />

parlamo con <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>l<br />

Servizio Cei, Matteo Calabresi.<br />

A che punto è <strong>il</strong> Servizio per<br />

la promozione <strong>de</strong>l sostegno<br />

economico alla Chiesa cattolica?<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

“Sin dalla sua istituzione <strong>il</strong><br />

Servizio ha sv<strong>il</strong>uppato la propria<br />

azione attorno ai due p<strong>il</strong>astri<br />

<strong>de</strong>ll’8xm<strong>il</strong>le, vale a dire le firme<br />

sulla dichiarazione <strong>de</strong>i redditi per la<br />

<strong>de</strong>stinazione <strong>de</strong>lla quota di Irpef alla<br />

Chiesa cattolica, e, come secondo<br />

p<strong>il</strong>astro, alla sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

per la raccolta di fondi per <strong>il</strong><br />

sostentamento <strong>de</strong>l clero nella forma<br />

<strong>de</strong>lla solidarietà nazionale”.<br />

<strong>La</strong> gente ha forse ritrosia a<br />

donare per la Chiesa?<br />

“No, anzi, da diverse ricerche<br />

Pontefice invita i ragazzi a guardarsi<br />

intorno: “Cristo ha bisogno anche di<br />

voi. Alcuni sono lontani geograficamente,<br />

altri invece sono lontani perché<br />

la loro cultura non lascia spazio<br />

a Dio; alcuni non hanno ancora ac-<br />

ENZO<br />

BIANCHI<br />

PRIORE DI BOSE<br />

e indagini che abbiamo svolto,<br />

è sempre emerso che <strong>il</strong> <strong>popolo</strong><br />

italiano è molto generoso verso la<br />

Chiesa e le sue strutture e realtà, a<br />

partire dalle parrocchie, missioni,<br />

santuari, e così via. Solo che<br />

culturalmente i fe<strong>de</strong>li preferiscono<br />

dare direttamente al proprio<br />

parroco, alla propria parrocchia,<br />

al santuario, alle religiose o al<br />

missionario che conoscono<br />

piuttosto che fare una donazione<br />

che va a finire in una realtà<br />

‘lontana’, come può essere l’Istituto<br />

colto <strong>il</strong> Vangelo personalmente, altri<br />

invece, pur avendolo ricevuto, vivono<br />

come se Dio non esistesse”. A tutti,<br />

suggerisce <strong>il</strong> Santo Padre, “apriamo<br />

la porta <strong>de</strong>l nostro cuore; cerchiamo<br />

di entrare in dialogo, nella semplicità<br />

e nel rispetto”. Due, chiarisce Bene<strong>de</strong>tto<br />

XVI, sono i campi in cui l’“impegno<br />

missionario” <strong>de</strong>i giovani “<strong>de</strong>ve<br />

farsi ancora più attento”. Il primo<br />

è “quello <strong>de</strong>lle comunicazioni sociali,<br />

in particolare <strong>il</strong> mondo di internet”, da<br />

“usare con saggezza”, consi<strong>de</strong>rando<br />

“anche le insidie che esso contiene, in<br />

particolare <strong>il</strong> rischio <strong>de</strong>lla dipen<strong>de</strong>nza,<br />

di sostituire l’incontro e <strong>il</strong> dialogo<br />

diretto con le persone con i contatti<br />

in rete”. Il secondo ambito è “quello<br />

<strong>de</strong>lla mob<strong>il</strong>ità. Oggi sono sempre più<br />

numerosi i giovani che viaggiano, sia<br />

per motivi di studio o di lavoro, sia per<br />

divertimento. Ma penso anche a tutti<br />

i movimenti migratori. Anche questi<br />

fenomeni possono diventare occasioni<br />

provvi<strong>de</strong>nziali per la diffusione<br />

<strong>de</strong>l Vangelo”.<br />

UN PERCORSO DI RIFLESSIONE PER L’AVVENTO<br />

LA NUOVA COLLANA “SE QUESTA VITA HA SENSO”<br />

DAL 22 NOVEMBRE, 8 VOLUMI SOLO CON FAMIGLIA CRISTIANA<br />

centrale per <strong>il</strong> sostentamento <strong>de</strong>l<br />

clero”.<br />

Quali vantaggi ci sarebbero se<br />

aumentassero le offerte dirette<br />

per <strong>il</strong> sostentamento <strong>de</strong>l clero?<br />

“Il primo e più evi<strong>de</strong>nte sarebbe<br />

che si libererebbe una equivalente<br />

quota <strong>de</strong>i fondi 8xm<strong>il</strong>le attualmente<br />

<strong>de</strong>stinati al sostentamento <strong>de</strong>l<br />

clero, per essere ut<strong>il</strong>izzati verso<br />

altre finalità, quali la carità, gli<br />

aiuti ai Paesi poveri, i beni artistici<br />

e culturali <strong>de</strong>lla Chiesa, le case<br />

canoniche e altro”.<br />

A SOLI SO<br />

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“Resistere, lottare, diventare liberi.<br />

Per saper amare meglio.”<br />

€ 2, 90 €<br />

IN PIÙ


’instrumentum laboris è <strong>il</strong><br />

testo base <strong>de</strong>l Sinodo, <strong>il</strong> testo<br />

su cui si confronteranno<br />

tutti i 385 padri sinodali<br />

nella prima sessione (l’1 e<br />

<strong>il</strong> 2 dicembre). Prima di ad<strong>de</strong>ntrarci<br />

in una sintesi <strong>de</strong>i contenuti, è bene<br />

fare chiarezza sulle modalità. Alla luce<br />

<strong>de</strong>lle osservazioni espresse sull’instrumentum<br />

laboris, <strong>il</strong> Presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>lla Commissione di coordinamento<br />

elabora un indice schematico <strong>de</strong>l<br />

“documento finale” e lo sottopone alla<br />

votazione <strong>de</strong>i sinodali (secondo le<br />

modalità e le procedure riportate nel<br />

box inferiore). Se ottiene <strong>il</strong> voto favorevole<br />

di almeno i 3/4 <strong>de</strong>gli aventi<br />

diritto al voto, viene consegnato alla<br />

Commissione perché elabori la bozza<br />

<strong>de</strong>l documento finale. Anche nella<br />

seconda sessione i sinodali avranno<br />

la possib<strong>il</strong>ità di intervenire sulla base<br />

<strong>de</strong>llo schema approvato nella prima<br />

sessione, sui singoli capitoli <strong>de</strong>lla<br />

bozza <strong>de</strong>l documento finale. Successivamente<br />

la Commissione di coordinamento<br />

elabora <strong>il</strong> testo finale che<br />

viene sottoposto a votazione: i singoli<br />

capitoli per alzata di mano, l’intero<br />

documento in forma scritta.<br />

L’instrumentum laboris si apre con le<br />

premesse sulla comunione (mistero<br />

divino e vocazione umana, Gesù forza<br />

e rivelazione <strong>de</strong>lla comunione, la<br />

Chiesa al servizio <strong>de</strong>lla comunione,<br />

comunione e missione <strong>de</strong>lla Chiesa)<br />

e sul senso <strong>de</strong>lle unità pastorali che<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

“intendono rinnovare l’azione missionaria<br />

<strong>de</strong>lla Chiesa bresciana” ma “non<br />

aboliscono la struttura giuridica e pastorale<br />

<strong>de</strong>lla parrocchia”. <strong>La</strong> riuscita<br />

si misura “dalla capacità di far uscire<br />

le singole comunità parrocchiali da<br />

<br />

una <strong>il</strong>lusoria autosufficienza per farle<br />

vivere ‘con’ e ‘per’ altre comunità<br />

parrocchiali”. Lo scopo è di contribuire<br />

a dare un impulso alla missione<br />

ecclesiale, favorendo una maggiore<br />

comunione e collaborazione nel presbiterio,<br />

fra le parrocchie, le persone<br />

consacrate e i diversi gruppi e aggregazioni<br />

ecclesiali. Tutte le disposizioni<br />

<strong>de</strong>l Sinodo, come si legge al paragrafo<br />

15, “vanno collocate <strong>de</strong>ntro la cornice<br />

fondamentale di queste premesse”.<br />

Nello specifico l’instrumentum<br />

laboris si suddivi<strong>de</strong> in cinque capitoli:<br />

fisionomia e struttura <strong>de</strong>lle unità pastorali,<br />

compiti e funzioni <strong>de</strong>lle unità<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Tutti i 385 sinodali hanno <strong>il</strong> diritto<br />

di proporre interventi relativi al<br />

testo-base di lavoro, noto come instrumentum<br />

laboris, e alla bozza <strong>de</strong>l<br />

documento di lavoro. Gli interventi<br />

possono essere scritti o orali. Quelli<br />

scritti saranno consegnati in segreteria.<br />

Gli interventi orali vanno richiesti<br />

alla Segreteria almeno mezz’ora<br />

prima <strong>de</strong>ll’inizio <strong>de</strong>lla sessione e non<br />

possono durare più di tre minuti. Ogni<br />

sinodale può intervenire una sola vol-<br />

<br />

<br />

L’Assemblea sinodale sarà composta<br />

da 385 membri contro i 486<br />

<strong>de</strong>lla prece<strong>de</strong>nte consultazione<br />

datata 1978. Nello specifico i<br />

membri sono: quattro Vescovi,<br />

135 presbiteri, nove diaconi, 13<br />

religiosi, 17 religiose e 207 laici (118<br />

uomini e 89 donne). Fra queste<br />

persone, 44 fanno riferimento al<br />

consiglio pastorale diocesano, 43<br />

al consiglio presbiterale, 91 sono<br />

i laici eletti nelle zone, 64 i vicari<br />

e i presbiteri eletti nelle zone, 55<br />

dalle aggregazioni laicali, 20 dagli<br />

ta in ogni sessione. Le votazioni, che<br />

possono essere per alzata di mano o<br />

in forma scritta su apposita scheda,<br />

prevedono la formula “approvo” o<br />

“non approvo”. Il documento finale<br />

approvato dall’Assemblea sinodale<br />

verrà poi consegnato al Vescovo per<br />

la redazione <strong>de</strong>i provvedimenti che riterrà<br />

più opportuni. Va ricordato, infatti,<br />

che nel Sinodo l’unico legislatore<br />

è <strong>il</strong> Vescovo diocesano, mentre gli altri<br />

membri esprimono un voto consulti-<br />

Organismi sinodali, 53 convocati<br />

dal Vescovo e 13 i Canonici <strong>de</strong>lla<br />

Cattedrale. A tutti verrà consegnato<br />

da Monari <strong>il</strong> libro “Il credo <strong>de</strong>l<br />

Popolo di Dio. Paolo VI maestro e<br />

testimone” edito dalle Paoline; la<br />

presentazione <strong>de</strong>l testo è proprio <strong>de</strong>l<br />

vescovo Luciano. Paolo VI, maestro<br />

e testimone <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>, ha portato su<br />

di sé le ansie e le speranze <strong>de</strong>l suo<br />

tempo. <strong>La</strong> lettura e la meditazione<br />

<strong>de</strong>lla professione di fe<strong>de</strong> che egli<br />

ha pronunciato <strong>il</strong> 30 giugno 1968 a<br />

conclusione <strong>de</strong>ll’Anno <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>,<br />

pastorali, soggetti (ministerialità diffusa,<br />

presbiteri, diaconi, persone consacrate,<br />

laici e aggregazioni ecclesiali),<br />

organismi di comunione e le fasi<br />

per la nascita di una unità pastorale<br />

(proposta, preparazione, costituzione<br />

e accompagnamento).<br />

vo. In preparazione al Sinodo, è stata<br />

prevista un’animazione liturgica per<br />

le parrocchie a cura proprio <strong>de</strong>ll’Ufficio<br />

per la liturgia: i testi si possono<br />

scaricare dal sito www.diocesi.brescia.it.<br />

Le celebrazioni eucaristiche<br />

<strong>de</strong>l Sinodo saranno animate dalla corale<br />

San Lorenzo <strong>de</strong>lla parrocchia di<br />

Urago d’Oglio e dal coro <strong>de</strong>lla Cattedrale.<br />

Un grazie sentito anche ai volontari<br />

<strong>de</strong>l Mato Grosso e al Gruppo<br />

volontari <strong>de</strong>lla diocesi.<br />

<br />

<br />

in<strong>de</strong>tto per <strong>il</strong> 19° Centenario <strong>de</strong>l<br />

martirio <strong>de</strong>i Santi Pietro e Paolo, è<br />

un contributo per vivere l’Anno <strong>de</strong>lla<br />

fe<strong>de</strong>. Va <strong>de</strong>tto che la celebrazione<br />

conclusiva <strong>de</strong>l Sinodo in Cattedrale<br />

(ore 18.30 <strong>de</strong>l 9 dicembre)<br />

coinci<strong>de</strong> con la Messa di apertura<br />

diocesana <strong>de</strong>ll’Anno <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>. Alla<br />

celebrazione conclusiva, oltre alle<br />

autorità, sono state invitate anche le<br />

Chiese e le comunità non cattoliche<br />

di Brescia. <strong>La</strong> colletta <strong>de</strong>lla Messa di<br />

chiusura sarà <strong>de</strong>voluta per la carità<br />

<strong>de</strong>l Vescovo.


uor Maria è una donna<br />

um<strong>il</strong>e e coraggiosa, figlia<br />

di una terra forte (la Valle<br />

Camonica), e di una<br />

famiglia profondamente<br />

cristiana. <strong>La</strong> sua vita si svolge tra <strong>il</strong><br />

1883 e <strong>il</strong> 1969. <strong>La</strong> risposta alla chiamata<br />

<strong>de</strong>l Signore nella vita salesiana,<br />

fortemente sofferta, è l’inizio di<br />

una missione dalla fecondità eccezionale.<br />

Nel 1915, frequenta un corso<br />

per infermiere a Varazze, dove<br />

si trova per ristab<strong>il</strong>irsi in salute dopo<br />

<strong>il</strong> tifo. Questa preparazione è lo<br />

strumento provvi<strong>de</strong>nziale per avvicinare<br />

gli indigeni tra cui sarà mandata.<br />

Parte per l’Ecuador nel 1922 e<br />

nel 1925 giunge alla vera e propria<br />

missione nella foresta amazzonica,<br />

dove vive per 40 anni. L’arrivo <strong>de</strong>lle<br />

Suore segna l’inizio <strong>de</strong>lla missione<br />

che <strong>il</strong> Papa ha affidato ai Figli di Don<br />

Bosco e che fino a quel momento<br />

non si è potuta aprire agli indigeni,<br />

diffi<strong>de</strong>nti, a causa <strong>de</strong>lle tristi esperienze<br />

fatte durante la colonizzazione.<br />

Suor Maria e la sua comunità si<br />

occupano <strong>de</strong>lle donne e <strong>de</strong>i bambini,<br />

sono la punta avanzata <strong>de</strong>lla penetrazione<br />

tra <strong>il</strong> <strong>popolo</strong> Shuar. Sono<br />

donne mistiche, che bruciano <strong>de</strong>lla<br />

passione per <strong>il</strong> Regno di Dio. Contemplano<br />

Gesù nei fratelli, soprattutto<br />

nei più svantaggiati, cercano<br />

di metterli in piedi come persone<br />

<strong>de</strong>gne di questo nome, ben conoscendo<br />

la forza <strong>de</strong>l Vangelo in que-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

sto senso. Inizia dunque una storia<br />

dalla parte <strong>de</strong>i <strong>de</strong>boli: l’aiuto alla<br />

vita: accoglienza <strong>de</strong>i bambini e <strong>de</strong>lle<br />

madri <strong>de</strong>stinati alla morte dalla<br />

dura legge <strong>de</strong>lla foresta e a causa<br />

<strong>de</strong>lle epi<strong>de</strong>mie; la donna resa consapevole<br />

<strong>de</strong>i suoi diritti e <strong>de</strong>lla sua<br />

dignità; la scuola per tutti e insieme,<br />

bianchi e indi (interculturalità); <strong>il</strong><br />

matrimonio monogamico con libertà<br />

di scelta <strong>de</strong>l partner; promozione<br />

umana di pari passo con l’evangelizzazione;<br />

preparazione a una certa<br />

autonomia con la formazione di<br />

professionalità necessarie e riconosciute<br />

(catechisti/e, agricoltori, infermiere…).<br />

Le incomprensioni tra<br />

i due gruppi etnici, coloni e nativi,<br />

a causa <strong>de</strong>lla promozione <strong>de</strong>i diritti<br />

di questi ultimi, creano un conflitto<br />

sociale che sfocia in un incendio<br />

doloso <strong>de</strong>lla missione salesiana, con<br />

l’inevitab<strong>il</strong>e strascico di sospetti,<br />

diffi<strong>de</strong>nze, inimicizia. Ieri come oggi,<br />

di fronte all’egoismo, alla volontà<br />

di potere, l’innocente paga. È la legge<br />

<strong>de</strong>lla croce. Senza rumore, però,<br />

<br />

<br />

Giovedì 22 novembre<br />

Ore 9.30 – Gavardo – Incontro<br />

con i sacerdoti sul Vangelo di Luca<br />

presso l’auditorium S. Maria.<br />

Ore 18 – Brescia – S. Messa per le<br />

Università in Duomo Vecchio.<br />

Venerdì 23 novembre<br />

Ore 6.50 – Brescia – S. Messa<br />

presso <strong>il</strong> Seminario minore.<br />

Ore 15 – Brescia – Inaugurazione<br />

<strong>de</strong>lla nuova se<strong>de</strong><br />

<strong>de</strong>ll’Editrice <strong>La</strong> Scuola.<br />

Ore 21 – Brescia – Incontro di<br />

l’innocente, <strong>il</strong> santo, con la sua vita<br />

e con la sua parola, cambia qualcosa<br />

nella storia. Suor Maria si offre<br />

al Padre e muore, unica vittima in<br />

un inci<strong>de</strong>nte aereo, e sembra una<br />

sconfitta; in realtà, i due gruppi, dopo<br />

la sua morte riflettono e cercano<br />

condizioni più sagge di convivenza.<br />

<strong>La</strong> storia si trasforma così, standoci<br />

<strong>de</strong>ntro con amore, disposti a pagare<br />

qualcosa o tutto per i fratelli e per<br />

le sorelle. Suor Maria Troncatti ne<br />

è un esempio luminoso.<br />

<br />

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<br />

preghiera per i giovani presso la<br />

Bas<strong>il</strong>ica <strong>de</strong>lle Grazie.<br />

Sabato 24 novembre<br />

In mattinata pellegrinaggio<br />

diocesano per le parrocchie<br />

a Stezzano<br />

Ore 15 – Brescia – Convegno <strong>de</strong>lla<br />

Fism presso l’Università cattolica.<br />

Ore 18 – Capo di Ponte – Cresime.<br />

Domenica 25 novembre<br />

Ore 10 – Gottolengo – Cresime<br />

e prime comunioni.<br />

Ore 15 – Concesio – Incontro con<br />

l’Oec presso l’Istituto Paolo VI.<br />

Ore 18.30 – Brescia – S. Messa per<br />

la Fraternità Tenda di Dio<br />

in Cattedrale.<br />

Lunedì 26 novembre<br />

Ore 10.30 – Brescia – Incontro con<br />

i sacerdoti in occasione <strong>de</strong>l 30°<br />

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<br />

<strong>de</strong>l Diaconato permanente a<br />

Brescia presso la Casa <strong>de</strong>i diaconi.<br />

Martedì 27 novembre<br />

Ore 20.30 – Sarezzo – Incontro<br />

con i catechisti presso l’oratorio.<br />

Mercoledì 28 novembre<br />

Ore 20.30 – Gussago – Incontro<br />

con <strong>il</strong> Consiglio diocesano di Ac<br />

presso V<strong>il</strong>la Pace.<br />

<br />

<br />

L’Ufficio catechistico ricorda che<br />

domenica 25 novembre 2012 si<br />

terrà presso <strong>il</strong> Centro pastorale<br />

Paolo VI la giornata diocesana<br />

di spiritualità per i Catecumeni<br />

adulti, dalle ore 15.30 alle 17.30.


Dal 13 al 18 gennaio all’Eremo<br />

di Bienno sono in programma gli<br />

esercizi spirituali per i sacerdoti <strong>de</strong>i<br />

primi 15 anni di ordinazione <strong>de</strong>lla<br />

diocesi. Si terranno da domenica<br />

13 gennaio (cena) al pranzo di<br />

venerdì 18 gennaio. Saranno<br />

guidati da don Marco Busca sul<br />

tema: “Il prete: ministro <strong>de</strong>lla ‘Vita<br />

nuova’”. Il cammino di comunione<br />

<strong>de</strong>l presbiterio si costruisce nella<br />

preghiera e nella meditazione che<br />

aiuta la crescita spirituale e la<br />

fraternità sacerdotale.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

i è spento <strong>il</strong> giorno 11 luglio,<br />

festa di San Bene<strong>de</strong>tto, patrono<br />

d’Europa, <strong>il</strong> santo<br />

<strong>de</strong>ll’ora et labora, le due parole<br />

che hanno anche caratterizzato<br />

la vita di don Franco. Nelle<br />

parrocchie in cui ha svolto <strong>il</strong> suo ministero,<br />

infatti, ha lasciato una testimonianza<br />

di gran<strong>de</strong> umanità: è stato<br />

un uomo e un prete con un singolare<br />

spirito operoso, instancab<strong>il</strong>e nel lavoro<br />

fisico che ha sempre svolto con<br />

passione, incurante <strong>de</strong>l piccolo limite<br />

che gli condizionava un arto. Instancab<strong>il</strong>e<br />

anche nell’opera spirituale,<br />

cosciente che <strong>il</strong> bene <strong>de</strong>lle anime<br />

è lo scopo principale <strong>de</strong>lla missione<br />

<strong>de</strong>l prete. E quando si rimboccava le<br />

maniche e col sudore in fronte lavorava<br />

materialmente per l’oratorio o<br />

la parrocchia sapeva di farlo per una<br />

struttura <strong>de</strong>stinata a tener viva la vita<br />

cristiana e la vita di grazia <strong>de</strong>i suoi<br />

fe<strong>de</strong>li. Questo st<strong>il</strong>e don Franco l’aveva<br />

maturato fra la gente <strong>de</strong>lla sua Val<br />

Trompia e lo ha portato in tutte le sue<br />

esperienze, aperte dai 10 anni di curato<br />

a Ronca<strong>de</strong>lle negli anni caldi <strong>de</strong>i<br />

fermenti postconc<strong>il</strong>iari. Ed è proprio<br />

l’apertura <strong>de</strong>l Conc<strong>il</strong>io che fece maturare<br />

in lui <strong>il</strong> <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di essere fi<strong>de</strong>i<br />

donum: partì per <strong>il</strong> Burundi. Fu una<br />

esperienza breve, durata un solo paio<br />

d’anni, ma che incise profondamente<br />

nella sua vita: la sua sensib<strong>il</strong>ità missionaria<br />

è sempre rimasta alta e contagiosa<br />

nella sua gente. Poi, alla bre-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ve permanenza a Nozza come curato,<br />

sono seguiti un <strong>de</strong>cennio di parroco<br />

alle Pertiche valsabbine: Livemmo e<br />

Belprato e un <strong>de</strong>cennio a Folzano. Infine<br />

Montirone, dove non è riuscito a<br />

raggiungere <strong>il</strong> <strong>de</strong>cimo anno. In tutte<br />

<br />

Si avvicina l’Avvento, tempo di<br />

preparazione per tutti, ragazzi e<br />

adolescenti compresi. L’attesa<br />

che viviamo è quella di un futuro<br />

misterioso, che non si riferisce ai<br />

giorni <strong>de</strong>l calendario. Si tratta di un<br />

altro tipo di giorni: non è la quantità,<br />

ma la qualità <strong>de</strong>i giorni che, se<br />

Dio vuole, cambia. L’Ufficio per gli<br />

oratori e i giovani ha predisposto<br />

un sussidio bambini più un calendario<br />

a finestrelle: Il cannocchiale<br />

<br />

<br />

Nella parrocchiale di Santa Maria<br />

Crocifissa di Rosa sono stati<br />

celebrati <strong>il</strong> 20 novembre i funerali<br />

di don Luigi V<strong>il</strong>la, scomparso<br />

all’età di 92 anni. Nato a Lecco,<br />

dal 1967 si è trasferito in pianta<br />

stab<strong>il</strong>e a Brescia dove ha dato<br />

<strong>il</strong> via al progetto “Chiesa Viva”,<br />

una rivista che vi<strong>de</strong> la luce nel<br />

1971. Per le sue ultime prese di<br />

posizione, con i continui attacchi<br />

a Paolo VI e al Conc<strong>il</strong>io, è stato<br />

anche richiamato pubblicamente<br />

dal vescovo Monari.<br />

<br />

queste <strong>de</strong>stinazioni don Franco Bettinsoli<br />

ha lasciato un segno positivo:<br />

prima di tutto come ministro <strong>de</strong>lla<br />

Parola di Dio che ha cercato di comunicare<br />

in diversi modi, dopo che per<br />

lui stesso era divenuta luce e guida.<br />

Poi con un autentico spirito di carità<br />

pastorale che lo ha spinto ad essere<br />

vicino a tutti i suoi parrocchiani, nei<br />

momenti lieti e tristi, senza troppe<br />

verbosità: un sorriso, un abbraccio,<br />

una battuta consolatoria e riconc<strong>il</strong>iatrice,<br />

un invito alla preghiera. Era<br />

affab<strong>il</strong>e e fraterno con tutti. Disponib<strong>il</strong>e<br />

ad entrare in tutte le case dove<br />

c’era un ammalato, un anziano, una<br />

<br />

<strong>de</strong>i magi, un sussidio di preghiera<br />

quotidiano (Completo 2 euro cadauno)<br />

che, con l’aiuto <strong>de</strong>i magi,<br />

accompagna alla scoperta <strong>de</strong>i segni<br />

che <strong>il</strong> Signore lascia nella nostra<br />

vita. I magi, che hanno saputo<br />

scrutare i segni <strong>de</strong>l cielo e li hanno<br />

seguiti per adorare <strong>il</strong> Bimbo<br />

Gesù, ci aiutano a leggere i segni<br />

che accompagnano la nostra vita:<br />

quelli che incontriamo nel creato,<br />

contemplando <strong>il</strong> cielo; quelli che<br />

<br />

<br />

Il 20 novembre è scomparso don<br />

Giorgio Tansini. Nato a M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong><br />

23 febbraio 1923, è stato ordinato<br />

a Brescia <strong>il</strong> 21 dicembre 1951.<br />

Originario <strong>de</strong>lla parrocchia<br />

di S. Giovanni Evangelista in<br />

città, dal 1950 al 1971 è stato<br />

oratoriano, <strong>de</strong>lla congregazione<br />

<strong>de</strong>i Padri f<strong>il</strong>ippini <strong>de</strong>lla Pace;<br />

vicario parrocchiale a S. Antonio<br />

di Padova in città dal 1956 al<br />

1965; parroco a S. Antonio<br />

di Padova in città dal 1969 al<br />

1997; consulente ecclesiastico<br />

incontriamo nella natura e negli<br />

esiti <strong>de</strong>l lavoro <strong>de</strong>ll’uomo; quelli<br />

che ci mostrano i volti e le persone<br />

che vivono nei nostri paesi e nelle<br />

nostre città.<br />

Il sussidio per ragazzi e adolescenti<br />

si intitola “Dalle stelle alla stalla”<br />

(1,50 euro cadauno) e vuole offrire<br />

un aiuto quotidiano per orientare<br />

la nostra conversione spirituale in<br />

vista <strong>de</strong>l Natale. Cambiare non è<br />

qualcosa di buono a priori. Non ab-<br />

<strong>de</strong>lla sezione Ucai (Unione<br />

cattolica artisti italiani) dal 1981;<br />

<strong>de</strong>ceduto a Brescia presso la Rsa<br />

mons. Pinzoni, viene funerato a<br />

S. Antonio di Padova in città e<br />

sepolto a Brescia (Vantiniano) <strong>il</strong><br />

22 novembre 2012.<br />

<strong>La</strong> veglia funebre è stata<br />

presieduta da mons. Vig<strong>il</strong>io<br />

Mario Olmi; i funerali sono<br />

presieduti da mons. Luciano<br />

Monari giovedì 22 novembre alle<br />

ore 15.30. A lui e ai suoi fam<strong>il</strong>iari<br />

un ricordo nella preghiera.<br />

situazione penosa. Nel tempo estivo,<br />

in tutti i paesi in cui è stato, era tradizionale<br />

<strong>il</strong> suo muoversi per le vie in<br />

bicicletta: immagine <strong>de</strong>l pastore che<br />

va lui stesso in cerca <strong>de</strong>lle sue pecore.<br />

E se faceva <strong>de</strong>lle differenze erano a favore<br />

<strong>de</strong>i più poveri e bisognosi. Significativa,<br />

al proposito, la testimonianza<br />

<strong>de</strong>l sindaco di Montirone all’indomani<br />

<strong>de</strong>lla morte <strong>de</strong>llo stimato parroco:<br />

“Una persona straordinaria, sempre<br />

attento ai bisogni <strong>de</strong>i suoi parrocchiani.<br />

Quando ad esempio capitava uno<br />

sfratto, lui si precipitava in Municipio<br />

per chie<strong>de</strong>rci di intervenire; da parte<br />

sua faceva tutto <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e”.<br />

biamo bisogno di cambiare perché<br />

alla ricerca di una novità qualsiasi:<br />

<strong>il</strong> piccolo itinerario spirituale che<br />

vogliamo proporre ci invita a scoprire<br />

la direzione di questo cambiamento,<br />

osservando e cercando di<br />

capire i segni sul nostro cammino.<br />

Le domeniche contengono spunti<br />

per vivere l’Avvento di Carità proposto<br />

dalla Caritas diocesana.<br />

Presso <strong>il</strong> Centro oratori bresciani<br />

sono disponib<strong>il</strong>i inoltre altri stru-<br />

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Le sorelle <strong>de</strong>lla Fraternità Tenda<br />

di Dio annunciano, con gratitudine<br />

e gioia, le promesse <strong>de</strong>finitive<br />

di Isabella Belliboni e Gabriella<br />

Bonfiglio. <strong>La</strong> celebrazione sarà<br />

presieduta dal vescovo Luciano<br />

Monari alle 18.30 di domenica 25<br />

novembre, solennità di Cristo Re,<br />

in Cattedrale. Le accompagniamo<br />

con la preghiera. Questa realtà<br />

ha preso forma <strong>il</strong> 16 ottobre 1996:<br />

una fraternità di ragazze che<br />

accogliendo la chiamata di Dio, si<br />

sono consacrate a Lui.<br />

menti per la preparazione al Natale<br />

per bambini, ragazzi, adolescenti<br />

e giovani. I sussidi si possono<br />

prenotare anche via e-ma<strong>il</strong>. Tutto<br />

l’Avvento – la parola stessa lo dice<br />

– non è che la realizzazione di un<br />

evento, che è sempre <strong>il</strong> più bello di<br />

tutti, cioè un incontro felice. Ogni<br />

incontro, quando è felice, realizza<br />

<strong>il</strong> meglio <strong>de</strong>lla vita. L’Avvento diventa<br />

molto concreto se mettiamo<br />

in questione la nostra storia.


NELL’ANNO DELLA FEDE<br />

RICORDIAMO I SACERDOTI:<br />

“DONO DI DIO” PER TUTTI<br />

Tutti i sacerdoti, oltre al nostro parroco, sono un dono di Dio.<br />

Ne siamo consapevoli? Sono uomini che, con <strong>il</strong> loro sì, scelgono<br />

Dio come unico e solo i<strong>de</strong>ale di vita. Una vita che non ha<br />

presupposti di spensieratezza e tranqu<strong>il</strong>lità. E per uno che sbaglia,<br />

ce ne sono migliaia che instancab<strong>il</strong>mente <strong>de</strong>dicano l’esistenza<br />

a portare a tutti la Parola di Dio e un gesto concreto di carità.<br />

Torna allora la domanda: siamo consapevoli che ognuno di noi<br />

può partecipare al loro dignitoso sostentamento? Affinché possano<br />

continuare la propria missione e raccontare la Buona novella<br />

basta poco. <strong>La</strong> preghiera e un contributo anche economico:<br />

l’Offerta Insieme ai sacerdoti, di cui si parla in questa pagina.<br />

Ogni Offerta, oltre ad essere un dono dal valore perequativo<br />

e solidale, rappresenta anche un “investimento” che genera altre<br />

risorse. In tutta Italia, infatti, i sacerdoti sono sempre in prima f<strong>il</strong>a<br />

nell’azione pastorale e in molte iniziative di assistenza e di carità.<br />

Perciò metterli in grado di lavorare al meglio nella vigna <strong>de</strong>l<br />

Signore significa promuovere ogni altra realtà ecclesiale e attività<br />

a servizio <strong>de</strong>i fratelli più <strong>de</strong>boli. “Ogni Offerta in più raccolta<br />

dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero - afferma Matteo<br />

Calabresi, responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>l Servizio Promozione Sostegno<br />

Economico alla Chiesa - è importante almeno per due motivi:<br />

perché contribuisce in modo concreto e perequativo al<br />

sostentamento <strong>de</strong>i 37 m<strong>il</strong>a sacerdoti diocesani, ma soprattutto<br />

perché testimonia una comunità che non è totalmente sorda<br />

a quel senso di partecipazione e corresponsab<strong>il</strong>ità che va anche<br />

oltre la propria comunità ecclesiale”.<br />

Chi può donare l’Offerta per i sacerdoti?<br />

Ognuno di noi. Per se stesso, ma anche a nome<br />

<strong>de</strong>lla famiglia o di un gruppo parrocchiale.<br />

Come posso donare?<br />

con conto corrente postale n. 57803009<br />

intestato a Istituto Centrale Sostentamento<br />

Clero – Erogazioni liberali, Via Aurelia<br />

796, 00165 Roma;<br />

con uno <strong>de</strong>i conti correnti bancari <strong>de</strong>dicati<br />

alle Offerte, indicati sul sito www.insiemeaisacerdoti.it;<br />

Maria Grazia Bambino<br />

SCOPRI LE OFFERTE, FAI CRESCERE LA COMUNIONE<br />

con un contributo diretto all’Istituto sostentamento<br />

clero <strong>de</strong>lla tua diocesi. <strong>La</strong><br />

lista <strong>de</strong>gli IDSC è su www.insiemeaisacerdoti.it;<br />

con carta di credito CartaSì, chiamando <strong>il</strong><br />

numero ver<strong>de</strong> CartaSì 800-825 000 o donando<br />

on line su www.insiemeaisacerdoti.it.<br />

Dove vanno le Offerte donate?<br />

All’Istituto Centrale Sostentamento Clero, a<br />

Roma. Che le distribuisce equamente tra i circa<br />

37 m<strong>il</strong>a preti diocesani. Assicura così una remunerazione<br />

mens<strong>il</strong>e tra 883 euro netti al<br />

mese per un sacerdote appena ordinato, e<br />

1.380 euro per un vescovo ai limiti <strong>de</strong>lla pensione.<br />

Le Offerte sostengono anche circa 3<br />

m<strong>il</strong>a preti ormai anziani o malati, dopo una vita<br />

intera a servizio <strong>de</strong>l Vangelo e <strong>de</strong>l prossimo e<br />

600 missionari nel Terzo mondo.<br />

Perché ogni parrocchia non può provve<strong>de</strong>re<br />

UNA DOMENICA INSIEME AI SACERDOTI<br />

L a<br />

Chiesa italiana <strong>de</strong>dica ogni<br />

anno una Giornata Nazionale<br />

per sensib<strong>il</strong>izzare i fe<strong>de</strong>li al<br />

tema <strong>de</strong>l sostentamento <strong>de</strong>i sacerdoti.<br />

Fissata per l’ultima domenica di<br />

novembre, Cristo Re, l’appuntamento<br />

ha l’obiettivo di far conoscere<br />

ai fe<strong>de</strong>li le Offerte <strong>de</strong>stinate a tutti i<br />

37 m<strong>il</strong>a preti “diocesani”.<br />

Sono ministri <strong>de</strong>i sacramenti e amici<br />

<strong>de</strong>lla nostra vita, sollievo per i poveri<br />

e i soli, missionari nel nostro territorio,<br />

nelle carceri e<br />

negli ospedali, nelle<br />

grandi città italiane<br />

come nei paesi di montagna<br />

e nelle isole. Oltre<br />

600 di loro sono inviati<br />

nel Terzo mondo.<br />

Ma tanti cristiani non<br />

sanno che possono sostenere<br />

la loro missione<br />

ogni giorno. Anzi<br />

che <strong>il</strong> loro sostentamento<br />

è affidato ai fe<strong>de</strong>li,<br />

come nelle comu-<br />

da sola al suo prete?<br />

L’Offerta è nata come strumento di comunione<br />

tra sacerdoti e fe<strong>de</strong>li, e <strong>de</strong>lle parrocchie tra<br />

loro. Per dare alle comunità più piccole gli<br />

stessi mezzi di quelle più <strong>popolo</strong>se, nel quadro<br />

<strong>de</strong>lla ‘Chiesa-comunione’ <strong>de</strong>lineata dal<br />

Conc<strong>il</strong>io Vaticano II.<br />

Che differenza c’è tra Offerte per i sacerdoti e<br />

l’obolo raccolto durante la Messa?<br />

E’ diversa la <strong>de</strong>stinazione. Ogni parrocchia infatti<br />

dà <strong>il</strong> suo contributo al parroco. Che può<br />

trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola<br />

cifra (quota capitaria) per <strong>il</strong> suo sostentamento.<br />

È pari a 0,0723 euro (circa 7 centesimi) al mese<br />

per abitante. E nella maggior parte <strong>de</strong>lle parrocchie<br />

italiane, che contano meno di 5 m<strong>il</strong>a<br />

abitanti, ai parroci mancherebbe <strong>il</strong> necessario.<br />

Le Offerte e l’8xm<strong>il</strong>le vengono allora in aiuto<br />

alla quota capitaria.<br />

nità cristiane <strong>de</strong>lle origini, in segno<br />

di comunione.<br />

Basta un’Offerta piccola, ognuno dia<br />

nelle sue possib<strong>il</strong>ità. Ma non rinunciamo<br />

a partecipare al loro sostentamento,<br />

che è <strong>il</strong> nostro grazie per la<br />

loro vita donata al Vangelo e agli altri.<br />

Magari prendiamo l’abitudine di<br />

ripeterla durante l’anno. Li accompagneremo<br />

nella missione. E ren<strong>de</strong>remo<br />

visib<strong>il</strong>e la Chiesa-comunione,<br />

indicata dal Conc<strong>il</strong>io Vaticano II.<br />

Perché donare l’Offerta se c’è già l’8xm<strong>il</strong>le?<br />

Offerte e 8xm<strong>il</strong>le sono nati insieme nel 1984,<br />

con l’applicazione <strong>de</strong>gli accordi di revisione <strong>de</strong>l<br />

Concordato. L’8xm<strong>il</strong>le oggi è uno strumento<br />

ben noto, e non costa nulla in più ai fe<strong>de</strong>li.<br />

Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella<br />

partecipazione: comportano un piccolo esborso<br />

in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale.<br />

Tuttora l’Offerta copre circa <strong>il</strong> 3% <strong>de</strong>l fabbisogno,<br />

e dunque per remunerare i nostri sacerdoti<br />

bisogna ancora far riferimento all’8xm<strong>il</strong>le. Ma<br />

vale la pena far conoscere le Offerte perché<br />

questo dono indica una scelta consapevole di<br />

vita ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti<br />

di parrocchie piccole e lontane.<br />

Perché si chiamano anche “offerte <strong>de</strong>ducib<strong>il</strong>i”?<br />

Perché si possono <strong>de</strong>durre dal reddito imponib<strong>il</strong>e<br />

nella dichiarazione <strong>de</strong>i redditi fino a un<br />

massimo di 1.032,91 euro l’anno. <strong>La</strong> <strong>de</strong>ducib<strong>il</strong>ità<br />

è riservata alla persona fisica.


Il Rapporto 2012 sulla povertà ed<br />

esclusione sociale in Italia, curato<br />

da Caritas italiana, documenta<br />

la progressiva “normalizzazione<br />

sociale” <strong>de</strong>ll’utenza Caritas,<br />

sempre meno coinci<strong>de</strong>nte con<br />

i prof<strong>il</strong>i <strong>de</strong>lla grave marginalità<br />

sociale. Oltre alle linee di ten<strong>de</strong>nza<br />

<strong>de</strong>lla povertà, <strong>il</strong> Rapporto<br />

evi<strong>de</strong>nzia <strong>il</strong> proliferare di progetti<br />

e di attività diocesane nati per<br />

fronteggiare quella che è stata<br />

<strong>de</strong>finita un’“emergenza sociale”.<br />

Tra questi, anche <strong>il</strong> Fondo Briciole<br />

lucenti, promosso da Caritas<br />

diocesana Brescia nell’ambito<br />

<strong>de</strong>ll’Avvento di Carità 2010, e<br />

finalizzato a sostenere l’attività<br />

<strong>de</strong>lle Caritas impegnate ad<br />

attenuare gli effetti più <strong>de</strong>leteri<br />

<strong>de</strong>lla sofferenza finanziaria che<br />

attanaglia le famiglie.<br />

Le Caritas infatti possono chie<strong>de</strong>re<br />

una partecipazione al Fondo<br />

Briciole lucenti fino al 50% (per<br />

un importo massimo complessivo<br />

di 5000 euro a semestre) <strong>de</strong>lle<br />

erogazioni concesse a famiglie<br />

<br />

<br />

<br />

er “essere pane” c’è un<br />

percorso da compiere.<br />

Muove da questa premessa<br />

la proposta per l’Avvento<br />

di carità 2012, “Il lavoro<br />

<strong>de</strong>l pane”, realizzata da Caritas diocesana<br />

di Brescia in collaborazione<br />

con l’Ufficio per gli oratori e i giovani.<br />

Per “essere pane” c’è un percorso<br />

da compiere: un percorso lungo,<br />

di fatti, fatiche, frutti; un percorso di<br />

gesti, soprattutto di mani: mani che si<br />

incontrano (I domenica: Mani creative);<br />

mani che operano (II domenica:<br />

Mani operose); mani che si fidano e<br />

si affidano (III domenica: Mani fiduciose);<br />

mani che si aprono al dono<br />

<strong>de</strong>l pane, al dono di sé (IV domenica:<br />

Mani aperte).Nell’Anno <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>,<br />

mettere in r<strong>il</strong>ievo le mani per segnare<br />

<strong>il</strong> percorso da compiere per “essere<br />

pane” per gli altri, per una comunità<br />

di comunione, permette di evi<strong>de</strong>nziare<br />

la forza evangelizzatrice <strong>de</strong>i gesti.<br />

Così Bene<strong>de</strong>tto XVI per i 40 anni di<br />

Caritas italiana (24 novembre 2011),<br />

<strong>il</strong> cui intervento scandisce la proposta<br />

di meditazione <strong>de</strong>lle quattro domeniche<br />

di Avvento: “Scorrendo le pagine<br />

<strong>de</strong>l Vangelo, restiamo colpiti dai gesti<br />

di Gesù: gesti che trasmettono la Grazia,<br />

educativi alla fe<strong>de</strong> e alla sequela;<br />

gesti di guarigione e di accoglienza, di<br />

misericordia e di speranza, di futuro e<br />

di compassione; gesti che iniziano o<br />

perfezionano una chiamata a seguirlo<br />

e che sfociano nel riconoscimento<br />

<strong>de</strong>l Signore come unica ragione <strong>de</strong>l<br />

presente e <strong>de</strong>l futuro. Quella <strong>de</strong>i gesti,<br />

<strong>de</strong>i segni è una modalità connaturata<br />

alla funzione pedagogica <strong>de</strong>lla Caritas.<br />

Attraverso i segni concreti, infat-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ti, voi parlate, evangelizzate, educate.”<br />

Tra i gesti, anche <strong>il</strong> Santo Padre sottolinea<br />

le mani: “Ascoltare per conoscere<br />

ma insieme per farsi prossimo,<br />

per sostenere le comunità cristiane<br />

nel pren<strong>de</strong>rsi cura di chi necessita di<br />

sentire <strong>il</strong> calore di Dio attraverso le<br />

mani aperte e disponib<strong>il</strong>i <strong>de</strong>i discepoli<br />

di Gesù. Questo è importante: che<br />

le persone sofferenti possano sentire<br />

<strong>il</strong> calore di Dio e lo possano sentire<br />

tramite le nostre mani e i nostri cuori<br />

aperti”. Apre l’Avvento di carità 2012,<br />

la Giornata <strong>de</strong>l pane (I domenica di<br />

Avvento, 2 dicembre): alla proposta<br />

pastorale “Il lavoro <strong>de</strong>l pane”, si accompagna<br />

infatti l’iniziativa “Il pane<br />

dà lavoro” realizzata in collaborazione<br />

con l’Unione panificatori artigiani<br />

<strong>de</strong>lla Provincia di Brescia (Confartigianato)<br />

e finalizzata a supportare<br />

una <strong>de</strong>lle dita di “Mano fraterna”: <strong>il</strong><br />

sostegno all’occupazione. Nell’onda<br />

lunga <strong>de</strong>lla crisi, le nostre comunità<br />

sono infatti invitate a “farsi progetto”<br />

per promuovere opportunità per chi è<br />

senza lavoro (per info: 030 37 57 746;<br />

www.brescia.caritas.it).<br />

per piccole spese inerenti la casa,<br />

l’istruzione, la salute.<br />

In 18 mesi di attività (dato<br />

aggiornato al 30 giugno scorso),<br />

<strong>il</strong> Fondo Briciole lucenti,<br />

attraverso le 42 Caritas che<br />

hanno presentato domanda,<br />

ha permesso di sostenere 475<br />

famiglie. <strong>La</strong> prossima sca<strong>de</strong>nza<br />

per la compartecipazione al Fondo<br />

è fissata per <strong>il</strong> 7 gennaio 2013 (per<br />

info: 030 3757746; per scaricare<br />

modulo domanda: www.brescia.<br />

caritas.it)


“Il volontariato e l’azienda<br />

ospedaliera: solidarietà e<br />

professionalità a confronto”. È<br />

questo <strong>il</strong> titolo di un convegno,<br />

promosso su iniziativa <strong>de</strong>lla<br />

stessa Azienda ospedaliera<br />

Mellino Mellini di Chiari (nella<br />

foto), in programma per martedì<br />

27 novembre, a partire dalle<br />

14.30 presso l’Aula Magna <strong>de</strong>llo<br />

stesso presidio ospedaliero<br />

clarense. Il convegno è stato<br />

pensato per valorizzare<br />

l’opera di quanti collaborano<br />

<br />

con l’azienda ospedaliera,<br />

per fac<strong>il</strong>itarne <strong>il</strong> lavoro ed<br />

incoraggiare altri ad impegnarsi<br />

al loro fianco. Il volontariato<br />

praticato nei corridoi e nelle<br />

stanze <strong>de</strong>i presidi ospedalieri<br />

gestiti dalla “Mellino Mellini”<br />

richie<strong>de</strong> sensib<strong>il</strong>ità e attenzioni<br />

particolari che <strong>de</strong>vono misurarsi<br />

con la sofferenza e con le “brutte<br />

notizie” che affliggono pazienti<br />

e fam<strong>il</strong>iari. Si tratta, dunque, di<br />

un sostegno che serve spesso ad<br />

umanizzare l’ambiente clinico e<br />

<br />

<br />

<br />

Circoscrizione Centro<br />

<strong>de</strong>l Comune di Brescia in<br />

collaborazione con <strong>il</strong> Csv e<br />

<strong>il</strong> Circolo Mcl San Fausti- a<br />

no, organizza <strong>il</strong> convegno<br />

“Anziani e comunità nell’anno europeo<br />

<strong>de</strong>ll’invecchiamento attivo”. Il 29<br />

novembre presso la Sala Piamarta i<br />

lavori verranno introdotti alle 17.30<br />

da Flavio Bonardi, presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla<br />

Circoscrizione Centro, Urbano Gerola,<br />

presi<strong>de</strong>nte Csv Brescia e Luca Pezzoli,<br />

presi<strong>de</strong>nte Mcl di Brescia. A seguire<br />

l’intervento di Elisabetta Donati,<br />

sociologa <strong>de</strong>ll’Università <strong>de</strong>gli Studi<br />

di Torino e <strong>de</strong>lla dott.ssa Maria Rosa<br />

Inzoli <strong>de</strong>ll’associazione Balestrieri<br />

Anziani in Linea. Riguardo lo st<strong>il</strong>e di<br />

vita attivo e dinamico interverrà poi<br />

Emanuele Petromer, direttore tecnico<br />

sportivo <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>razione Uisp Brescia,<br />

seguito dalle testimonianze di alcuni<br />

anziani <strong>de</strong>lla città. Il 2012 è l’Anno<br />

europeo <strong>de</strong>ll’invecchiamento attivo<br />

e <strong>de</strong>lla solidarietà tra generazioni.<br />

L’Anno europeo mira a sensib<strong>il</strong>izzare<br />

l’opinione pubblica al contributo che<br />

le persone anziane possono dare alla<br />

società. Si propone di incoraggiare e<br />

sollecitare i responsab<strong>il</strong>i politici e le<br />

parti interessate ad intrapren<strong>de</strong>re, a<br />

ogni livello, azioni volte a migliorare<br />

le possib<strong>il</strong>ità di invecchiare restando<br />

attivi e a potenziare la solidarietà tra<br />

le generazioni. Il risultato finale, forse<br />

meglio chiamarla aspirazione, consiste<br />

nell’agevolare la creazione di una<br />

cultura europea, basata su una “società<br />

per tutte le età” in grado di stimolare<br />

i giovani e di non dimenticarsi<br />

<strong>de</strong>gli anziani. Con questo incontro organizzato<br />

alla Sala Piamarta si inten-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>de</strong> puntare l’attenzione sul fenomeno<br />

<strong>de</strong>ll’invecchiamento attivo, condivi<strong>de</strong>ndo<br />

e facendo conoscere le buone<br />

pratiche promosse dalle associazioni<br />

bresciane. Il secondo obiettivo, che si<br />

legge fra le righe <strong>de</strong>lla dichiarazione<br />

e che spesso viene tralasciato quando<br />

si cita l’Anno europeo, riguarda la<br />

ricerca di una solidarietà fra le gene-<br />

razioni fatta di scambi – esperienza<br />

da una parte, energia e novità dall’altra<br />

– e di superamento di stereotipi e<br />

pregiudizi. In questo canale <strong>il</strong> volontariato<br />

può essere un mezzo efficace di<br />

contaminazione fra giovani e anziani<br />

su un terreno comune fatto di valori<br />

positivi e di aiuto alla cittadinanza.<br />

Pratiche che vengono migliorate e<br />

oliate dall’incontro quotidiano e, appunto,<br />

dal dialogo fra le generazioni.<br />

Incontri <strong>de</strong>l genere sono già stati organizzati<br />

con successo in altre zone<br />

<strong>de</strong>lla provincia e la riproposizione è<br />

segnale di interesse e di attenzione<br />

verso una tematica che riguarda tutta<br />

la cittadinanza. Con l’intenzione di<br />

trasferire poi nella vita quotidiana le<br />

buone pratiche testimoniate.<br />

a regalare sorrisi e momenti di<br />

conforto in giorni spesso non<br />

propriamente felici. Molte sono<br />

le organizzazioni di volontariato<br />

presenti all’ospedale di Chiari<br />

dal 2005: <strong>il</strong> convegno <strong>de</strong>l 27<br />

novembre inten<strong>de</strong> affrontare<br />

le tematiche specifiche <strong>de</strong>l<br />

volontariato ospedaliero dando<br />

risalto alla sussidiarietà e<br />

stimolando l’incontro con gli<br />

operatori che quotidianamente<br />

affrontano la realtà <strong>de</strong>lla<br />

sofferenza.


cocci <strong>de</strong>l vaso sono in terra,<br />

frantumati. Ivana è italiana,<br />

ma potrebbe essere anche<br />

straniera. Ivana è una <strong>de</strong>lle<br />

tante ospiti passate dal Centro<br />

pronto intervento Maria Bambina<br />

gestito dalla responsab<strong>il</strong>e<br />

suor Felicita e dall’assistente sociale<br />

suor Elisabetta, che vi <strong>de</strong>dica<br />

anima e corpo fin dal 1982, anno<br />

di apertura. Ivana, <strong>il</strong> nome è di<br />

fantasia, è qui perché vuole rimettere<br />

insieme i cocci <strong>de</strong>lla sua vita.<br />

Come lei tante altre donne <strong>de</strong>vono<br />

fare i conti con la violenza domestica<br />

di uomini che le vedono solo<br />

come oggetto di piacere. L’um<strong>il</strong>iazione<br />

e lo sv<strong>il</strong>imento <strong>de</strong>lla persona<br />

sono le due piaghe più grosse<br />

da curare. <strong>La</strong> Congregazione <strong>de</strong>lle<br />

suore di carità <strong>de</strong>lle Sante Capitanio<br />

e Gerosa, presenti tra l’altro in<br />

India e in America <strong>La</strong>tina, accompagna<br />

nella comunità (otto religiose)<br />

l’operato di suor Felicita e<br />

di suor Elisabetta. Quando è nato<br />

<br />

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<br />

<br />

<strong>il</strong> Centro di pronto intervento (ha<br />

una capienza di 20 posti) era sicuramente<br />

un progetto p<strong>il</strong>ota prima<br />

che la legge regionale <strong>de</strong>l 1986 ne<br />

preve<strong>de</strong>sse <strong>il</strong> funzionamento. Le<br />

storie da raccontare potrebbero<br />

essere molte e negli occhi di suor<br />

Elisabetta scorrono i volti di chi<br />

ha avuto <strong>il</strong> coraggio di <strong>de</strong>nunciare<br />

i soprusi, di chi ha saputo ricominciare,<br />

di chi non ce l’ha fatta e<br />

di chi ancora oggi cerca, a piccoli<br />

passi, di recuperare l’autostima<br />

necessaria. Sì, perché la violenza<br />

più diffic<strong>il</strong>e da superare è quella<br />

morale, quella che porta le donne<br />

<br />

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<br />

a non sentirsi all’altezza <strong>de</strong>lla situazione,<br />

a non accettarsi più. È<br />

quindi più diffic<strong>il</strong>e sanare i drammi<br />

psicologici. Accogliere e poi offrire<br />

solidarietà significa dare loro<br />

la possib<strong>il</strong>ità di ricucire le proprie<br />

ferite. Ecco allora che la Giornata<br />

contro la violenza sulle donne può<br />

essere un motivo per ridare <strong>voce</strong><br />

alle esperienze vissute nel s<strong>il</strong>enzio<br />

e nel dolore e non al sensazionalismo.<br />

Il fenomeno, va <strong>de</strong>tto però, si<br />

sta ampliando. Ci possono essere<br />

anche piccoli gesti fam<strong>il</strong>iari, inizialmente<br />

percepiti come banali,<br />

che poi possono diventare esplosivi.<br />

Nel disagio, accanto alle donne,<br />

ci sono anche i bambini: oggi<br />

sono 10, accuditi da sei mamme<br />

che vivono in ambienti comuni,<br />

ma hanno anche stanze personali.<br />

Gli stessi bambini, sulla scorta di<br />

quello che hanno visto o provato,<br />

arrivano a consi<strong>de</strong>rare le madri<br />

una nullità e a trattarle male. Sulla<br />

carta <strong>il</strong> Protocollo maltrattamen-<br />

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to, siglato da Asl, Ospedali e Centri<br />

di pronto intervento, dovrebbe<br />

tutelare e proteggere le persone<br />

coinvolte per cinque giorni, ma<br />

ovviamente <strong>il</strong> recupero proce<strong>de</strong> –<br />

se c’è la volontà <strong>de</strong>l soggetto – anche<br />

per periodi più lunghi. Ci vuole<br />

pazienza per rialzare la testa. Non<br />

tutte, però, colgono l’opportunità<br />

di cambiamento. Serve più tempo<br />

per calmare le animosità e valutare<br />

nei casi complessi le possib<strong>il</strong>i<br />

azioni giuridico-sociali. Poi inizia<br />

la parte ancora più diffic<strong>il</strong>e: <strong>il</strong> reinserimento.<br />

Devono trovare un lavoro,<br />

anche se non si può pensare<br />

che una donna sola con i figli possa<br />

seguire <strong>de</strong>gli orari lavorativi da<br />

fabbrica. Nello specifico le suore<br />

coadiuvate da quattro educatrici<br />

accolgono e sostengono le donne<br />

vittime di violenza segnalate dai<br />

servizi sociali. Il più <strong>de</strong>lle volte si<br />

presentano solo quando si accorgono<br />

che anche i loro figli sono<br />

troppo feriti dalla situazione crea-<br />

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tasi: si ribellano alla sottomissione<br />

per recuperare la dignità perduta.<br />

Non è fac<strong>il</strong>e, a volte cedono alle<br />

promesse <strong>de</strong>i mariti o <strong>de</strong>i compagni.<br />

Ed è un lavoro quotidiano non<br />

certificab<strong>il</strong>e: la persona parla di sé<br />

anche attraverso l’espressività e la<br />

manualità con i laboratori di arteterapia<br />

o con la semplicità di una<br />

festa di compleanno che le porta<br />

a dire “Anch’io conto”. <strong>La</strong> Giornata<br />

dovrebbe essere davvero un richiamo<br />

alla dignità <strong>de</strong>lla persona<br />

umana. Al di là <strong>de</strong>l clamore mediatico,<br />

bisogna chie<strong>de</strong>rsi perché succedono<br />

queste cose, perché, citando<br />

suor Elisabetta, c’è un chiaro<br />

ed esplicito “abbruttimento” <strong>de</strong>lla<br />

creazione. Suor Elisabetta ribadisce<br />

che la loro azione è un piccolo<br />

sassolino rispetto al fenomeno <strong>de</strong>l<br />

maltrattamento, ma questo piccolo<br />

gesto ha la capacità di riportare <strong>il</strong><br />

sorriso ai bambini e di riportare le<br />

mamme ad avere nuovamente una<br />

progettualità.


ima assoluta a Brescia<br />

per lo spettacolo<br />

“Guarda le stelle”, offerto<br />

dall’Associazione Cmi<br />

malattie rare infant<strong>il</strong>i<br />

“Cristian Romanelli” in collaborazione<br />

con le associazioni Spazi musicali,<br />

Genitori Mazzano, Genitori<br />

Calcinato e con <strong>il</strong> patrocinio <strong>de</strong>l Comune<br />

di Brescia.<br />

L’evento benefico, a ingresso gratuito,<br />

preve<strong>de</strong> un’offerta libera a sostegno<br />

<strong>de</strong>ll’operato di Cmi. L’Associazione<br />

“Cristian Romanelli” opera<br />

per dare aiuto psicologico ed economico<br />

alle famiglie con figli affetti da<br />

malattie rare. Scopo <strong>de</strong>ll’Associazione<br />

è quello di farsi riferimento e<br />

sostegno ai bisogni <strong>de</strong>lle famiglie e<br />

<strong>de</strong>i figli che incontrano numerose<br />

difficoltà nel diffic<strong>il</strong>e percorso <strong>de</strong>lla<br />

malattia.<br />

“L’i<strong>de</strong>a di organizzare questo evento,<br />

è nata per far conoscere alla città<br />

l’operato <strong>de</strong>lla nostra associazione e<br />

permettere un maggior radicamento<br />

<strong>de</strong>lla stessa sul nostro territorio”<br />

ha affermato Alessandro Romanelli,<br />

presi<strong>de</strong>nte di Cmi, durante la presentazione<br />

<strong>de</strong>llo spettacolo. “Con<br />

le generose offerte <strong>de</strong>gli spettatori,<br />

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“L’Italiana in Algeri” di Gioachino<br />

Rossini torna al Teatro Gran<strong>de</strong> di<br />

Brescia dopo 10 anni di assenza.<br />

L’allestimento, sul palcoscenico<br />

<strong>de</strong>l Massimo cittadino giovedì 22<br />

e sabato 24 novembre, sarà una<br />

ripresa di quello che <strong>il</strong> Circuito lirico<br />

lombardo propose nel 2002. Regia,<br />

scene e costumi saranno quelli di<br />

Pierluigi Pizzi ripresi per questa<br />

produzione da Paolo Panizza.<br />

Una moglie è cru<strong>de</strong>lmente<br />

abbandonata dal marito e<br />

pubblicamente <strong>de</strong>risa, oppure<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

vorremmo inoltre raccogliere fondi<br />

a favore <strong>de</strong>l nostro lavoro, così<br />

da poter ampliare <strong>il</strong> raggio d’azione<br />

e dare maggior supporto alle famiglie”.<br />

“Guarda le stelle” è uno spettacolo<br />

di narrazione e musica scritto e<br />

presentato da Giuseppe Adduci e dal<br />

gruppo musicale Sulutumana. Liberamente<br />

ispirato al celebre romanzo<br />

“Il Piccolo Principe” di Antoine De<br />

Saint Exupéry la pièce è un invito rivolto<br />

agli adulti a ritrovare la semplicità<br />

e l’ingenuità tipica <strong>de</strong>ll’infanzia<br />

e ai bambini a non smettere mai di<br />

coltivare la loro voglia di conoscere<br />

e fare nuove esperienze.<br />

Scritto cinque anni fa, <strong>il</strong> testo teatrale<br />

è già stato rappresentato più volte,<br />

con successo, in varie città <strong>de</strong>lla<br />

Lombardia occi<strong>de</strong>ntale. Apprezzate,<br />

oltre ai dialoghi, le musiche <strong>de</strong>i Sulutumana,<br />

gruppo musicale originario<br />

<strong>de</strong>lla provincia comasca, raccolte<br />

figuratevi la struggente malinconia<br />

<strong>de</strong>lla musica di Puccini che<br />

racconta le vicen<strong>de</strong> di Isabella,<br />

amante fe<strong>de</strong>le e coraggiosa, che<br />

contro tutto e contro tutti s’imbarca<br />

alla ricerca <strong>de</strong>ll’amato scomparso,<br />

affronta m<strong>il</strong>le pericoli finché la sua<br />

nave fa naufragio e viene addirittura<br />

fatta prigioniera dai turchi. Per<br />

entrambe le recite <strong>de</strong>l 22 e 24<br />

novembre sono ancora disponib<strong>il</strong>i<br />

pochi posti in vendita in Biglietteria<br />

(mar.-ven. 13.30-19, sab. 15.30-19) e<br />

sui siti teatrogran<strong>de</strong>.it e vivaticket.it.<br />

nel cd “Ciao Piccolo Principe”, che<br />

contiene le 10 canzoni originali <strong>de</strong>llo<br />

spettacolo.<br />

Testimonial d’eccezione <strong>de</strong>ll’iniziativa,<br />

Marco Zambelli, capitano <strong>de</strong>l<br />

Brescia Calcio che si è <strong>de</strong>tto molto<br />

contento di appoggiare un’iniziativa<br />

in cui cre<strong>de</strong> fortemente e che sarà<br />

presente, campionato permettendo,<br />

ai due spettacoli.<br />

“Dedico questo libro a una persona<br />

gran<strong>de</strong> e al bambino che questa<br />

persona è stato… Tutti i grandi sono<br />

stati bambini una volta (ma pochi<br />

di essi se ne ricordano) scrisse<br />

De Saint Exupéry sul frontespizio<br />

<strong>de</strong>l suo romanzo più noto. L’invito<br />

dunque è rivolto a grandi e piccini<br />

perché siano presenti numerosi<br />

allo spettacolo, domenica 2 dicembre,<br />

alle 16, al teatro Santa Giulia<br />

<strong>de</strong>l V<strong>il</strong>laggio Prealpino o domenica<br />

9, al Teatro don Gorini di Bedizzole.<br />

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Giovedì 22 novembre alle 20.30<br />

per “Edoloteatro” la Compagnia<br />

Gank, in co-produzione con <strong>il</strong><br />

Teatro stab<strong>il</strong>e di Genova e <strong>il</strong><br />

Festival teatrale di Borgio Verezzi,<br />

affronta un classico <strong>de</strong>l teatro<br />

con uno spettacolo divertente<br />

ed emozionante. <strong>La</strong> compagnia<br />

genovese porterà al Teatro<br />

San Giovanni Bosco di Edolo<br />

in via Roma 3 uno <strong>de</strong>i testi più<br />

rappresentativi di Shakespeare,<br />

“Molto rumore per nulla”. Il<br />

tutto è condito con una lingua<br />

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<br />

Una selezione di oggetti di valore<br />

artistico e storico. Esemplari di rara<br />

bellezza provenienti dalle civiche<br />

raccolte sono in mostra al museo di<br />

Santa Giulia in “D’importanza gran<strong>de</strong><br />

e d’eccezionale rarità. Collezioni<br />

di arte applicata <strong>de</strong>i Civici Musei”.<br />

“È <strong>il</strong> nuovo corso culturale <strong>de</strong>l Museo<br />

– afferma l’assessore alla cultura<br />

Andrea Arcai – che dopo le ‘grandi<br />

mostre’ si riappropria di spazi che<br />

consentono di collocare collezioni<br />

conservate nei magazzini e di scoprire<br />

tesori nascosti che documentano<br />

la sensib<strong>il</strong>ità e la generosità<br />

<strong>de</strong>i bresciani nei confronti <strong>de</strong>ll’arte<br />

e <strong>de</strong>lla propria città”. L’esposizione,<br />

curata da Elena Lucchesi Ragni e<br />

Maurizio Mondini, permette di ammirare<br />

un centinaio di esemplari, la<br />

cui formazione si <strong>de</strong>ve ai lasciti di<br />

<strong>il</strong>luminati collezionisti e mecenati<br />

come Gabriele Scovolo, Paolo Tosio,<br />

Cam<strong>il</strong>lo Brozzoni e Leopardo<br />

Martinengo da Barco. Avori medievali,<br />

oreficerie sacre <strong>de</strong>l ‘400, bronzetti<br />

rinascimentali, cammei di età<br />

neoclassica, paste vitree, pietre incise,<br />

placchette e medaglie, sono<br />

espressione di creatività artistica e<br />

di sapienza tecnica, oltre che testimonianze<br />

di storia <strong>de</strong>l gusto. Oggetti<br />

anche di uso comune, un tempo <strong>de</strong>finiti<br />

a torto ‘arte minore’, che per i<br />

materiali, le fattezze e la preziosità<br />

di lavorazione sono oggi classificati<br />

di diritto ‘arti applicate’ e costituiscono<br />

un patrimonio di straordinaria<br />

importanza. Il percorso si apre<br />

con “Il sacrificio di Isacco”, notevole<br />

gruppo in avorio ed ebano <strong>de</strong>l-<br />

spiritosa, ironica e frizzante,<br />

facendo br<strong>il</strong>lare quel mondo per<br />

sofisticazione e vitalità, ma, al<br />

contempo, riempiendolo di ombre.<br />

A battute es<strong>il</strong>aranti si alterneranno<br />

grida e pianti, i numeri da circo si<br />

integreranno con momenti un po’<br />

più drammatici, le canzoni allegre si<br />

muteranno in elogi funebri e i balli<br />

spensierati in danze dalle tragiche<br />

sfumature. Biglietti: intero 20 euro;<br />

ridotto 18 euro. Presso la Biblioteca<br />

Civica di Edolo (0364.770177) o la<br />

sera <strong>de</strong>llo spettacolo (dalle 20).<br />

lo scultore tirolese Simon Troger,<br />

attivo nel ‘700, impressionante per<br />

dimensioni, preziosità <strong>de</strong>i materiali<br />

e virtuosismo esecutivo. L’inaugurazione<br />

<strong>de</strong>lla mostra è stata occasione<br />

per presentare <strong>il</strong> prezioso volume<br />

“Collezioni e Collezionisti. Arti<br />

applicate <strong>de</strong>i Civici Musei di Arte e<br />

Storia di Brescia”, curato da Elena<br />

Lucchesi Ragni e Antonio Bene<strong>de</strong>tto<br />

Spada e realizzato grazie al contributo<br />

<strong>de</strong>ll’Associazione amici <strong>de</strong>i<br />

musei. (v.b.)


Sabato 24 novembre alle 9.30<br />

nelle Sale affrescate <strong>de</strong>ll’Istituto<br />

Cesare Arici in via Trieste 17 a<br />

Brescia, si terrà un incontro di<br />

orientamento alla scelta <strong>de</strong>lla<br />

scuola superiore dal titolo<br />

“Perché <strong>il</strong> classico? Economia<br />

e scienza si confrontano con gli<br />

studi classici”. Interverranno<br />

Grazia Savelli, commercialista e<br />

Paolo Dughi direttore <strong>de</strong>l Servizio<br />

di anestesia <strong>de</strong>ll’ospedale civ<strong>il</strong>e<br />

di Iseo, <strong>de</strong>ll’azienda ospedaliera<br />

Mellino Mellini.<br />

<br />

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<br />

<br />

<strong>de</strong>finito <strong>il</strong> programma <strong>de</strong>lla<br />

sesta edizione di Saltuaria,<br />

Rassegna teatrale<br />

Discontinua a Palazzolo.<br />

Molte le novità che confermano<br />

la dinamicità <strong>de</strong>ll’Associazione<br />

Teatro Flautomagico che, pur<br />

in tempi di crisi, si propone a tutti,<br />

giovani, adulti, piccoli, di indagare,<br />

approfondire e divulgare i diversi linguaggi<br />

<strong>de</strong>l teatro contemporaneo internazionale.<br />

Una finestra culturale<br />

aperta al mondo resa quest’anno possib<strong>il</strong>e<br />

anche grazie alla collaborazione<br />

con l’Assessorato alla Ccltura, con<br />

la Biblioteca comunale, con <strong>il</strong> Teatro<br />

Caverna di Bergamo, con l’Associazione<br />

TanaLiberaTutti di Orzinuovi<br />

e che ha creato una manifestazione<br />

<strong>de</strong>nsa di significati culturali, umani,<br />

antropologici, ricca di spettacoli dal<br />

vivo di respiro internazionale, ma anche<br />

attenta e aperta alla valorizzazione<br />

<strong>de</strong>lle esperienze di gruppi e compagnie<br />

locali.<br />

L’edizione Saltuaria 2012/2013 si articolerà<br />

a partire dal 7 dicembre 2012<br />

e fino al 8 giugno 2013 e proporrà<br />

22 momenti artistici e culturali che<br />

spaziano dal teatro alla danza, a laboratori<br />

teatrali, a incontri con la<br />

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letteratura e concerti musicali; uno<br />

spazio <strong>de</strong>dicato ai bambini e alle loro<br />

famiglie è quello di SaltuariaBaby:<br />

serie di spettacoli in versione domenicale<br />

che accompagnerà gli spet-<br />

<br />

<br />

Venerdì 7 dicembre alle 21 al<br />

Palafiera di Brescia farà tappa <strong>il</strong><br />

carrozzone <strong>de</strong> “Colorado tour”.<br />

Paolo Ruffini gui<strong>de</strong>rà Baz, Pintus,<br />

I fichi d’India, I turbolenti, Andrea<br />

Pucci, i Gem Boy, Didi Mazz<strong>il</strong>li,<br />

Apetta (Nicoletta Nigro), Bianghi<br />

& Pulci, Pampers (Andrea e<br />

Luca), Andrea Viganò, Luna e<br />

Max Pieriboni in una serata di<br />

divertimento. I biglietti sono in<br />

prevendita divisi per i tre settori<br />

da 33 a 38 euro. Per informazioni<br />

cipiesse-bs.it<br />

tatori ad incontrare nuove poetiche<br />

e pratiche teatrali. Diversi gli spazi<br />

ut<strong>il</strong>izzati: la Biblioteca, l’aula magna<br />

ML King, <strong>il</strong> Teatro sociale e case di<br />

amici dove saranno ospitati persone<br />

e gruppi <strong>de</strong>l teatro contemporaneo<br />

sia di provenienza nazionale che internazionale:<br />

Africa, Bras<strong>il</strong>e, mondo<br />

islamico e varie zone e culture italiane<br />

e nostrane. <strong>La</strong> qualità e la varietà<br />

<strong>de</strong>lle originali proposte presentate, <strong>il</strong><br />

r<strong>il</strong>ievo <strong>de</strong>gli artisti ospitati e un’organizzazione<br />

attenta sono fra i principali<br />

elementi che hanno finora permesso<br />

alla rassegna di riscuotere un forte<br />

interesse mediatico e di attrarre attenzione<br />

e curiosità. Si parte venerdì<br />

7 dicembre “Architetture pop” (musica)<br />

Dead CanDies + NaNa Bang! in<br />

concerto. Da lunedì 10 a venerdì 14<br />

dicembre: Scrivere per la scena, laboratorio<br />

pratico di drammaturgia, con<br />

Rita Frongia (Cagliari). Sabato 15 dicembre:<br />

“<strong>La</strong> morte di Giulio Cesare”,<br />

Claudio Morganti (Prato). Domenica<br />

16 dicembre 2012: SaltuariaBaby, di<br />

Cesar Brie e Teatro Patalò. Sul sito<br />

teatroflautomagico.org si potranno<br />

conoscere tutte le informazioni al<br />

riguardo. Saltuaria Rassegna teatrale<br />

discontinua è anche su Facebook.<br />

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Mercoledì 28 novembre alle<br />

17.30 sarà presentato <strong>il</strong> romanzo<br />

per bambini “Cinquezampe lo<br />

Strapollo” (edito Meccanica <strong>de</strong>lle<br />

i<strong>de</strong>e) di Pedro Aparicio Herrera. Il<br />

protagonista è un pulcino buono,<br />

gent<strong>il</strong>e, giallo e morbido, che vive<br />

la difficoltà <strong>de</strong>ll’essere nato con<br />

cinque zampe. I suoi amici pulcini<br />

lo consi<strong>de</strong>rano “strano”, diverso...<br />

Conduce Piera Maculotti;<br />

presente l’assessore provinciale<br />

Aristi<strong>de</strong> Peli oltre all’autore<br />

messicano.


Cosa spinse Gabriele D’Annunzio<br />

a cercare casa sul Garda e come<br />

visse sul Benaco gli ultimi anni<br />

<strong>de</strong>lla sua vita? Giordano Bruno<br />

Guerri, presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Vittoriale <strong>de</strong>gli Italiani, ha risposto<br />

a queste doman<strong>de</strong> nell’incontro<br />

al Teatro Sancarlino. Guerri ha<br />

raccontato di “D’Annunzio e la<br />

‘vita abondante’ sul Garda”. “A 58<br />

anni <strong>il</strong> Vate, all’apice <strong>de</strong>lla fama<br />

in seguito alla beffa di Buccari,<br />

al volo su Vienna e all’impresa di<br />

Fiume, avrebbe potuto scegliere<br />

<br />

qualsiasi luogo, ma <strong>de</strong>cise,<br />

consapevolmente, per <strong>il</strong> lago”.<br />

Lo testimoniano un’annotazione<br />

autografa <strong>de</strong>l gennaio 1921 nella<br />

quale afferma “sento che è là sul<br />

Garda che <strong>il</strong> mio <strong>de</strong>stino mi spinge<br />

ad abitare” e la richiesta agli amici<br />

“cercate una casa sull’acqua e in<br />

Italia settentrionale”. Quell’acqua<br />

“di malachite levigata con qualcosa<br />

d’impudico” è forse già conosciuta<br />

per amore quando frequenta<br />

Alessandra Starabba di Rudinì “alta,<br />

bionda, sicura di sé, un’amazzone”,<br />

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<br />

uriosi, vivaci e colorati,<br />

gli stu<strong>de</strong>nti di alcune <strong>de</strong>lle<br />

scuole superiori <strong>de</strong>lla<br />

città si sono radunati in<br />

centro per ve<strong>de</strong>re <strong>il</strong> risultato<br />

<strong>de</strong>l lavoro sul tema <strong>de</strong>lla pubblicità<br />

di alcuni coetanei. Un evento organizzato<br />

dal Movimento <strong>de</strong>i Focolari<br />

di Brescia. Si è concluso, infatti, con<br />

un incontro all’auditorium San Barnaba<br />

di Brescia, <strong>il</strong> progetto per le scuole<br />

superiori “spot…si gira” un percorso<br />

di conoscenza <strong>de</strong>i meccanismi <strong>de</strong>lla<br />

pubblicità che ha portato alla realizzazione<br />

di alcuni lavori. L’appuntamento<br />

ha permesso la proiezione<br />

<strong>de</strong>i tre spot realizzati dagli stu<strong>de</strong>nti<br />

sui temi <strong>de</strong>lla tossicodipen<strong>de</strong>nza,<br />

<strong>de</strong>lla multiculturalità e <strong>de</strong>l rapporto<br />

uomo-donna. Tre vi<strong>de</strong>o autoprodotti<br />

<strong>de</strong>lla durata di pochi minuti ciascuno<br />

hanno mostrato la fiducia e l’entusiasmo<br />

<strong>de</strong>i giovani bresciani verso un futuro<br />

di salute e integrazione. Durante<br />

<strong>il</strong> percorso durato un anno, Raffaele<br />

Cardarelli, pubblicitario ed esperto<br />

di comunicazione, nonché membro<br />

di Net-one rete di operatori <strong>de</strong>i media<br />

con lo scopo di promuovere una<br />

comunicazione che susciti fraternità,<br />

ha portato i giovani all’analisi appro-<br />

<br />

fondita <strong>de</strong>i meccanismi che stanno<br />

dietro le quinte di uno spot guidandoli<br />

nella realizzazione <strong>de</strong>i lavori<br />

presentati. Ha ringraziato le persone<br />

che gli hanno permesso di realizzare<br />

<strong>il</strong> suo sogno di poter trasmettere e<br />

insegnare ai giovani ciò che ha imparato<br />

in una vita di lavoro. Quello che<br />

muove ogni comportamento umano,<br />

dice ai ragazzi, è la emotion (in origine<br />

smuovere, commuovere) è questo<br />

che influenza le persone e fa si che avvenga<br />

un movimento. Bisogna parti-<br />

re dal presupposto, aggiunge ancora,<br />

che noi siamo fatti per stare insieme,<br />

ma razionalizzare, togliere le emozioni,<br />

è ciò che ci divi<strong>de</strong>. Ecco allora che<br />

la pubblicità può essere vista e usata<br />

non solo per ven<strong>de</strong>re un prodotto, ma<br />

per unire attraverso l’uso <strong>de</strong>lle emozioni<br />

che ci accomunano. L’augurio<br />

conclusivo di Cardarelli è che questa<br />

giornata non sia una conclusione, ma<br />

un inizio e che i ragazzi e <strong>il</strong> loro lavoro<br />

siano i semi per una nuova cultura e<br />

non i risultati.<br />

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per gelosia <strong>de</strong>lla quale Eleonora<br />

Duse lo lascia. <strong>La</strong> scelta ca<strong>de</strong> sulla<br />

v<strong>il</strong>la settecentesca appartenuta al<br />

te<strong>de</strong>sco Henry Tho<strong>de</strong>, dal mo<strong>de</strong>sto<br />

aspetto architettonico, ma che<br />

cela al suo interno vere e proprie<br />

meraviglie, come la biblioteca e <strong>il</strong><br />

pianoforte di Liszt (ora alla Scala,<br />

tornerà sul Garda per un concerto<br />

l’estate prossima). Una scelta<br />

consapevole. In realtà, <strong>il</strong> complesso<br />

che diventerà <strong>il</strong> Vittoriale <strong>de</strong>gli<br />

Italiani non fu mai acquistato da<br />

D’Annunzio, che con una ardita<br />

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operazione immob<strong>il</strong>iare, ricordata<br />

nel motto “io ho quel che ho donato”<br />

impresso sul portale d’ingresso,<br />

‘regalò’ allo Stato italiano. E<br />

Mussolini provve<strong>de</strong> ad esaudire i<br />

‘<strong>de</strong>si<strong>de</strong>rata’ <strong>de</strong>l Vate, versando per<br />

<strong>il</strong> suo mantenimento dal ‘22 al ‘27<br />

sei m<strong>il</strong>ioni di lire. Nel 2013, a 150<br />

anni dalla nascita e a 75 dalla morte,<br />

D’Annunzio “innovatore, uomo<br />

proiettato nel futuro, per nulla<br />

<strong>de</strong>ca<strong>de</strong>nte”, sarà ricordato con una<br />

serie di importanti appuntamenti; si<br />

parte a febbraio dalla nostra città.


Che cosa atten<strong>de</strong> l’uomo dopo la<br />

morte? Per saperlo basterebbe<br />

riscoprire i “Novissimi” (morte,<br />

giudizio, inferno e paradiso) così<br />

come li presenta la tradizione<br />

cristiana, che è frutto di secoli di<br />

dibattito, confronto e riflessione<br />

basata sul Vangelo. Affronta<br />

l’argomento, partendo dalle<br />

doman<strong>de</strong> di senso, <strong>il</strong> volume<br />

“Destinati alla beatitudine. Breve<br />

trattato sui novissimi” <strong>de</strong>l teologo<br />

Giacomo Canobbio (editrice<br />

Vita e pensiero). <strong>La</strong> raccolta – si<br />

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legge nella prefazione – vuole,<br />

semplicemente “ripren<strong>de</strong>re i<br />

‘novissimi’ che la teologia e la<br />

catechesi avevano <strong>il</strong>lustrato ai<br />

fe<strong>de</strong>li e ridirli in una forma che<br />

tenga conto sia <strong>de</strong>lla tradizione<br />

sia <strong>de</strong>lle sfi<strong>de</strong> che l’attuale<br />

orizzonte culturale pone alla fe<strong>de</strong><br />

cristiana circa <strong>il</strong> <strong>de</strong>stino <strong>de</strong>gli<br />

umani”. Conoscere <strong>il</strong> proprio<br />

<strong>de</strong>stino, aprire uno spiraglio su<br />

quanto avviene dopo la morte<br />

è una curiosità comune a tutti<br />

gli uomini, una domanda che,<br />

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pur in una cultura appiattita sul<br />

presente, assume spesso carattere<br />

di urgenza, diventa bisogno.<br />

Ricerche di senso ultimo, che a<br />

volte sconfinano nell’affidarsi<br />

alla magia, agli oroscopi, a<br />

certi racconti di risvegli dal<br />

coma, esprimono l’inestirpab<strong>il</strong>e<br />

<strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio umano di ve<strong>de</strong>re oltre<br />

l’incertezza <strong>de</strong>l proprio futuro. Da<br />

questo <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio, al quale tutte<br />

le religioni offrono una risposta,<br />

parte Giacomo Canobbio per<br />

ripercorrere quanto propone<br />

<br />

’infanzia di Gesù”, terzo<br />

libro <strong>de</strong>lla tr<strong>il</strong>ogia iniziata<br />

nel 2006 da Bene<strong>de</strong>tto XVI<br />

con “Gesù di Nazaret”, e<br />

proseguita nel 2010 con<br />

“Dall’ingresso in Gerusalemme fino<br />

alla risurrezione”, è nelle librerie di<br />

50 Paesi <strong>de</strong>l mondo, tradotto in nove<br />

lingue. <strong>La</strong> prima edizione, di oltre un<br />

m<strong>il</strong>ione di copie, sarà presto seguita<br />

dalle traduzioni in altre 20 lingue<br />

che diffon<strong>de</strong>ranno <strong>il</strong> volume in altri<br />

72 Paesi. Il Papa offre ai lettori uno<br />

“spaccato” <strong>de</strong>i primi anni <strong>de</strong>lla vita<br />

di Gesù, soffermandosi in particolare<br />

sulla genealogia <strong>de</strong>l Salvatore, così<br />

come <strong>de</strong>lineata nei Vangeli di Matteo<br />

e di Luca (primo capitolo). Passa poi<br />

a riflettere sugli eventi che fanno seguito<br />

all’annuncio a Maria (secondo<br />

capitolo) e al loro significato per l’intera<br />

umanità dopo la risposta “libera”<br />

<strong>de</strong>lla stessa madre di Gesù. Nel terzo<br />

capitolo, quello sulla nascita, la figura<br />

<strong>de</strong>l Cristo viene collocata nella storia<br />

<strong>de</strong>l suo tempo, con la concretezza <strong>de</strong>l<br />

dominio da parte <strong>de</strong>ll’impero romano<br />

sulla Palestina. Infine, nel quarto capitolo<br />

compaiono i Magi, simbolo <strong>de</strong>lla<br />

ricerca che ogni uomo e donna compiono<br />

verso la verità profonda <strong>de</strong>ll’esi-<br />

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stenza e <strong>de</strong>l suo senso trascen<strong>de</strong>nte.<br />

Il libro si chiu<strong>de</strong> poi con l’episodio di<br />

Gesù tra i “dottori nel tempio”, prefigurazione<br />

<strong>de</strong>lla rivelazione piena che<br />

verrà nel mondo dal momento in cui<br />

<strong>il</strong> Figlio di Dio inizierà <strong>il</strong> suo ministero<br />

di annuncio.<br />

Il testo <strong>de</strong>l Papa si preannuncia come<br />

“un vero evento editoriale”: come lo<br />

ha <strong>de</strong>finito <strong>il</strong> direttore <strong>de</strong>lla Sala stampa<br />

vaticana, p. Fe<strong>de</strong>rico Lombardi.<br />

“Dopo aver scritto i primi due volumi<br />

– ha ricordato p. Lombardi – <strong>il</strong> Papa<br />

aveva promesso un ‘piccolo fascicolo’<br />

sull’infanzia di Gesù. E invece ne è venuto<br />

un libro molto importante che ci<br />

rimanda alle doman<strong>de</strong>: ‘Cosa inten<strong>de</strong>vano<br />

dirci gli evangelisti Matteo e Luca<br />

sull’infanzia di Gesù’ e, la seconda,<br />

‘È vero ciò che è stato <strong>de</strong>tto? Riguarda<br />

anche me?’”. Il card. Gianfranco Ra-<br />

vasi, presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>l Pontificio consiglio<br />

<strong>de</strong>lla cultura, ha evi<strong>de</strong>nziato che<br />

i “180 versetti <strong>de</strong>i Vangeli sulla vita di<br />

Gesù risultano tra i più ripresi a livello<br />

artistico insieme alla passione” e che<br />

“rispondono alla domanda su Gesù:<br />

da dove vieni?”. “In Gesù e a partire<br />

dall’obbedienza libera e consapevole<br />

di Maria – ha affermato la teologa<br />

bras<strong>il</strong>iana Maria Chiara Bingemer,<br />

docente a Rio <strong>de</strong> Janeiro – l’umanità<br />

ricomincia e si rinnova. Il Papa sottolinea<br />

molto <strong>il</strong> ruolo centrale di Maria<br />

e <strong>il</strong> rispetto di Dio per la libertà umana<br />

che in lei non trova ostacoli”. Paolo<br />

Mieli, presi<strong>de</strong>nte di Rcs Libri che<br />

insieme alla Libreria editrice vaticana<br />

ha sostenuto l’iniziativa editoriale, ha<br />

invece sottolineato come “la narrazione<br />

<strong>de</strong>ll’infanzia di Gesù presentata nel<br />

volume ci rimanda a una figura storica<br />

vera e convincente”: “È un libro su<br />

un bambino e su una donna – ha aggiunto<br />

– e sul gran<strong>de</strong> significato <strong>de</strong>lla<br />

libertà”. Conclu<strong>de</strong>ndo la presentazione<br />

p. Lombardi ha richiamato le parole<br />

<strong>de</strong>l card. Carlo Maria Martini che,<br />

a proposito <strong>de</strong>i libri <strong>de</strong>l Papa, aveva<br />

parlato di “una gran<strong>de</strong> e ar<strong>de</strong>nte testimonianza<br />

su Gesù e sul suo significato<br />

per la storia <strong>de</strong>ll’umanità”.<br />

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la teologia cristiana. Senza<br />

sottrarsi alle provocazioni <strong>de</strong>lla<br />

cultura attuale, egli si confronta<br />

con i risultati <strong>de</strong>lla ricerca<br />

scientifica così come con la<br />

riflessione f<strong>il</strong>osofica, analizzando<br />

mo<strong>de</strong>lli di visione <strong>de</strong>lla morte e<br />

obiezioni anche autorevoli a una<br />

vita ultraterrena. Ne <strong>de</strong>rivano<br />

<strong>il</strong>luminanti spunti di riflessione<br />

sui ‘novissimi’, su <strong>de</strong>stino e<br />

libertà, sull’anima umana, sulla<br />

necessità di un cammino di<br />

purificazione.


Dal lunedì al venerdì a partire<br />

dalle 7, Radio Voce vi informa sui<br />

principali fatti da Brescia, dall’Italia<br />

e dal mondo. Nell’arco di oltre<br />

due ore in diretta, potete seguire<br />

rassegne stampa locali e nazionali<br />

ed approfondimenti sulle notizie<br />

principali.<br />

Per cominciare la giornata col<br />

pie<strong>de</strong> giusto, ascoltando la<br />

musica migliore, e costantemente<br />

informati, l’appuntamento è con<br />

Brescia in diretta. Seguite <strong>il</strong> nostro<br />

consiglio e buon ascolto.<br />

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<strong>La</strong> Messa <strong>de</strong>l sabato alle 18.30,<br />

viene trasmessa in diretta dalla<br />

Chiesa di San Giacomo apostolo di<br />

Ospitaletto su TT 2 Teletutto (87)<br />

e Super Tv (92-115).


Domenica 25 novembre si<br />

celebra la Giornata <strong>de</strong>l Seminario.<br />

Una giornata nella quale la<br />

diocesi invita le parrocchie<br />

a pregare per le vocazioni e i<br />

seminaristi. In Primo Piano (alle<br />

9.30) va in onda l’intervista a<br />

mons. Enrico Tosi, per 32 anni<br />

direttore spirituale in Seminario.<br />

Nella rubrica Ecclesia (in<br />

novembre in collaborazione<br />

con l’Ufficio Caritas, alle 11)<br />

Marco Danesi presenta la<br />

Giornata <strong>de</strong>l pane, e l’Avvento<br />

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I confini <strong>de</strong>lla realtà, oltre i quali c’è<br />

solo lo spettacolo: oggi ogni evento<br />

che acca<strong>de</strong> in televisione è fuori discussione,<br />

è certificato dalla credib<strong>il</strong>ità<br />

che essa stessa si è guadagnata<br />

nel corso <strong>de</strong>l tempo. Spesso permettiamo<br />

che, in virtù di questa autorevolezza<br />

ereditata dal passato, anche la<br />

tv peggiore abbia la stessa credib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>lla migliore. E spesso ciò che rappresenta<br />

<strong>il</strong> peggio <strong>de</strong>lla tv è la distorsione<br />

<strong>de</strong>lla realtà, gonfiata o sminuita<br />

a seconda <strong>de</strong>gli interessi in gioco. Ne<br />

è un esempio la moda, lanciata in tv<br />

anni fa ma oggi più che mai esibita come<br />

imprescindib<strong>il</strong>e aspetto <strong>de</strong>lla nostra<br />

vita, <strong>de</strong>gli animali da compagnia,<br />

di carità. Alle 11.20 la Rubrica<br />

letture per lo spirito a cura di<br />

suor Francesca Bernacchia è<br />

<strong>de</strong>dicata a David Grossman. Il<br />

programma domenicale prodotto<br />

da VoceMedia e curato da<br />

Betty Cattaneo, va in onda (in<br />

differita e in diversi orari) anche<br />

su Radio Voce Camuna, Ecz,<br />

Radio Claronda, Radio Bas<strong>il</strong>ica<br />

Verolanuova, Radio Ponte di<br />

Manerbio e Radio Raphaël.<br />

Le rubriche sono disponib<strong>il</strong>i in<br />

podcast su www. radio<strong>voce</strong>.it.<br />

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per dirla in inglese i cosid<strong>de</strong>tti “pet”, i<br />

cuccioli da accarezzare e coccolare,<br />

gli amici inseparab<strong>il</strong>i di una vita. È<br />

importante precisare una sacrosanta<br />

verità: nella vita reale cani e gatti per<br />

lo più, ma anche uccelli o animali da<br />

cort<strong>il</strong>e, rappresentano un’immensa<br />

ricchezza per i loro padroni. E non<br />

solo per la mera funzione di guardia<br />

o di sostentamento. L’amore per<br />

gli animali in quanto creature è un<br />

tassello fondamentale per costruire<br />

una società equ<strong>il</strong>ibrata. Posse<strong>de</strong>re e<br />

accudire un animale significa anche<br />

compagnia, tenerezza, divertimento,<br />

a volte consolazione.<br />

Ecco quindi che arriva la televisione,<br />

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che con <strong>il</strong> suo circo di colori <strong>de</strong>ve ren<strong>de</strong>re<br />

“televisib<strong>il</strong>e” e spettacolare anche<br />

la realtà di tutti i giorni, spalmando<br />

di vernice gli aspetti più normali<br />

<strong>de</strong>lla vita e gridando “L’ho inventato<br />

io!”. Ha iniziato a mostrarci le star più<br />

o meno acclamate che trattavano i<br />

loro cuccioli come loro stesse erano<br />

state trattate dallo show-business,<br />

coprendoli di attenzioni, vestendoli<br />

con gioielli di lusso, ren<strong>de</strong>ndoli <strong>de</strong>lle<br />

piccole star a quattro zampe. Cani<br />

nutriti e vestiti come se fossero bambini,<br />

gatti idolatrati che nemmeno gli<br />

antichi egizi... <strong>La</strong> tv ha fatto l’unica<br />

cosa che sa fare bene: l’ha sparata<br />

grossa, si è riempita fino all’orlo di<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> prossima puntata <strong>de</strong>lla<br />

rubrica settimanale “<strong>La</strong> Buona<br />

Notizia” apre con <strong>il</strong> servizio sulla<br />

“Giornata <strong>de</strong>l Seminario” e l’invito<br />

alle parrocchie a riflettere sulla<br />

vocazione in senso più ampio.<br />

A seguire: “Turismo. Convegno<br />

a Santa Giulia”, organizzato<br />

dall’Ufficio per <strong>il</strong> turismo e<br />

pellegrinaggi e introdotto dal<br />

vescovo Monari con un intervento<br />

sul tema “Le querce di Mamre”;<br />

“Pontasio e la sua chiesa”, con<br />

mons. Monari che ha consacrato<br />

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questa eccentricità nei confronti <strong>de</strong>gli<br />

animali e poi, una volta catturata<br />

l’attenzione <strong>de</strong>l telespettatore lo ha<br />

convinto che la realtà era cambiata.<br />

Nel piccolo schermo ormai <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>de</strong>i pet non è più uno <strong>de</strong>i tasselli che<br />

compongono la vita di una persona,<br />

è diventato <strong>il</strong> nucleo intorno al quale<br />

tutto gira.<br />

Lo dimostrano programmi come<br />

“Dog whisperer”, in onda su Cielo:<br />

uno psicologo <strong>de</strong>i cani aiuta preoccupati<br />

e apprensivi padroni a compren<strong>de</strong>re<br />

le necessità e i linguaggi<br />

<strong>de</strong>l malcapitato quadrupe<strong>de</strong>, che<br />

forse vorrebbe semplicemente farsi<br />

una corsa in un prato, ma che inve-<br />

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la chiesa parrocchiale; “Corteno<br />

e la beata Troncatti”. <strong>La</strong> rubrica<br />

“4 parole...” è con mons. Cesare<br />

Polvara sul Sinodo. “<strong>La</strong> Buona<br />

Notizia” va in onda: la domenica<br />

alle 13.05 su Teletutto e alle 18.30<br />

su Tt2 Teletutto; su Super TV la<br />

domenica e <strong>il</strong> martedì alle 20; su<br />

Più Valli TV la domenica alle 8; su<br />

Teleboario la domenica alle 8.15<br />

e alle 10; e su www.<strong>voce</strong>media.<br />

tv che man<strong>de</strong>rà in onda anche <strong>il</strong><br />

documentario su “I diritti umani,<br />

fondamento <strong>de</strong>l vivere sociale”.<br />

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ce viene psicanalizzato e rieducato<br />

secondo i nuovi dogmi <strong>de</strong>ll’educazione<br />

umano-canina. E su Fox Italia<br />

arriverà presto “Cambio cane”: due<br />

famiglie si scambiano <strong>il</strong> turbolento<br />

cane per qualche giorno, educandosi<br />

ad accettare e compren<strong>de</strong>re i suoi<br />

problemi e modificando le proprie<br />

abitudini per risolverli.<br />

Una piacevole consuetudine di vita,<br />

<strong>il</strong> rapporto uomo-animale, viene stravolta,<br />

banalizzata, riscritta e messa<br />

in scena per esigenze di ascolti. E <strong>il</strong><br />

pubblico assim<strong>il</strong>a e si mo<strong>de</strong>lla a questo<br />

qualunquismo, convinto che sia<br />

tutto vero. Fortuna che cani e gatti<br />

non sanno parlare…


“Das Hohelied <strong>de</strong>r liebe .- Cantico<br />

<strong>de</strong>i cantici” è l’ultimo frutto di<br />

una proficua collaborazione tra<br />

l’Associazione per l’arte Le stelle<br />

e la Pastoreale <strong>de</strong>gli artisti <strong>de</strong>lla<br />

diocesi di Passau, in Baviera.<br />

L’esposizione si inaugura sabato 24<br />

novembre alle 17.30 in San Zenone<br />

all’Arco, preceduta dall’intervento<br />

di don Amerigo Barbieri su “Tutto<br />

in lui risveglia <strong>il</strong> mio <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio” e<br />

<strong>il</strong> concerto <strong>de</strong>l coro <strong>de</strong>lla Cappella<br />

musicale San Francesco da Paola<br />

di Reggio Em<strong>il</strong>ia. 31 artisti europei<br />

per la prima volta sono riuniti<br />

attorno ad un tema da interpretare<br />

visivamente. Il Cantico <strong>de</strong>i Cantici<br />

è un testo biblico unico, con<br />

un’esaltazione <strong>de</strong>ll’amore. Tra<br />

gli artisti ce ne sono 16 te<strong>de</strong>schi<br />

e 15 italiani provenienti da varie<br />

regioni che ut<strong>il</strong>izzano diverse<br />

modalità interpretative <strong>de</strong>ll’arte<br />

contemporanea: dall’incisione alla<br />

fotografia, dai dipinti alle sculture<br />

fino al vetro soffiato e fuso.<br />

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no <strong>de</strong>i problemi <strong>de</strong>lla<br />

musica di oggi è che,<br />

a fronte di uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

quasi esponenziale<br />

di nuovi artisti, di nuove<br />

etichette e di sempre più ampie<br />

possib<strong>il</strong>ità di fruizione, ci troviamo a<br />

constatare che <strong>il</strong> successo di un artista<br />

è ancora purtroppo (o per fortuna<br />

direbbe Gaber) molto legato alle logiche<br />

commerciali: se uno ren<strong>de</strong> (ven<strong>de</strong>),<br />

l’investimento su di lui, fino a che<br />

non esaurisce la vena o non cambia la<br />

moda, è garantito, indipen<strong>de</strong>ntemente<br />

dalla qualità <strong>de</strong>lla musica che propone.<br />

A spezzare questa logica ci sono<br />

però alcuni artisti talmente liberi da<br />

volare più alto <strong>de</strong>l mercato, che si preoccupano<br />

solo di mantenere fe<strong>de</strong> alla<br />

propria dignità artistica. È certamente<br />

questo <strong>il</strong> caso <strong>de</strong>i Cowboys Junkies,<br />

band di culto proveniente da Toronto<br />

(Canada), che nel corso di una ormai<br />

lunga carriera, iniziata nel 1986 con<br />

“Whites off earth now!!” (cui seguì un<br />

paio di anni dopo l’album capolavoro<br />

“The Trinity session”), ha sempre<br />

cercato di camminare sul crinale <strong>de</strong>lla<br />

musica vera. <strong>La</strong> band è costituita dai<br />

tre fratelli Timmins, Margo (<strong>voce</strong>),<br />

Michael (chitarra), Peter (batteria),<br />

con l’aggiunta di Alan Anton (basso).<br />

Front woman e cantante la splendida<br />

Margo, dalla <strong>voce</strong> ammaliante e dalla<br />

presenza magnetica. Con una scelta<br />

sicuramente encomiab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> Cipiesse<br />

di Santo Bertocchi è riuscito ad intercettare<br />

i Cowboys Junkies durante <strong>il</strong><br />

loro tour europeo, organizzando per<br />

loro un concerto nello spazio particolarmente<br />

indicato, per storia, acustica<br />

e capienza <strong>de</strong>l Ctm di Rezzato, venerdì<br />

23 novembre con inizio alle 21.<br />

In questa tappa bresciana i Cowboys<br />

Junkies avranno modo di proporre<br />

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la loro musica originale e particolare,<br />

una miscela di suoni magici che<br />

rimandano a lunghe distese verdi, a<br />

praterie sconfinate, ma anche a incontri<br />

intimi e ravvicinati. Margo è<br />

una cantante molto affascinante,<br />

che riesce a catalizzare le attenzioni<br />

<strong>de</strong>gli ascoltatori grazie alla sua<br />

<strong>voce</strong> intensa e sognante, apportando<br />

un valore aggiunto alle canzoni<br />

<strong>de</strong>i Cowboys Junkies, che dal vivo<br />

diventano ancora più belle. Forse è<br />

per questo che <strong>il</strong> loro disco migliore,<br />

“The Trinity session”, reinciso<br />

nel 2007 in occasione <strong>de</strong>l ventesimo<br />

anniversario, e pubblicato come<br />

“Trinity Revisited”, è stato registrato<br />

in un solo giorno e con un solo<br />

microfono nella Chiesa <strong>de</strong>lla Santa<br />

Trinità di Toronto. L’album contiene<br />

una cover di “Sweet Jane” <strong>de</strong>i Velvet<br />

Un<strong>de</strong>rground, consi<strong>de</strong>rata tra<br />

le migliori in assoluto e ut<strong>il</strong>izzata<br />

nella colonna sonora <strong>de</strong>l f<strong>il</strong>m “Natural<br />

Born K<strong>il</strong>lers” di Oliver Stone. <strong>La</strong><br />

band è molto conosciuta e stimata in<br />

Canada mentre nel resto <strong>de</strong>l mondo,<br />

pur go<strong>de</strong>ndo di un pubblico fe<strong>de</strong>le<br />

e affezionato, non è mai riuscita a<br />

raggiungere grossi consensi, anche<br />

per la scelta di seguire un genere di<br />

nicchia come l’alternative countryrock.<br />

Da alcuni anni la band, abbandonato<br />

<strong>il</strong> giro <strong>de</strong>lle major, ha scelto<br />

la via <strong>de</strong>ll’indipen<strong>de</strong>nza, producendo<br />

e proponendo da sola la propria<br />

musica. Sul palco di Rezzato i Cowboys<br />

Junkies avranno così modo<br />

non solo di presentare <strong>il</strong> meglio <strong>de</strong>lla<br />

loro produzione, compresi i brani<br />

<strong>de</strong>ll’ultimo disco “The W<strong>il</strong><strong>de</strong>rness”,<br />

ma anche di ven<strong>de</strong>re i loro dischi<br />

al “consumatore” dopo <strong>il</strong> concerto,<br />

una <strong>de</strong>lle ultime modalità rimaste<br />

agli “artigiani” <strong>de</strong>lla musica per<br />

poter distribuire i propri prodotti.<br />

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Non si fa mancare niente <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m<br />

che Sergio Castellitto ha tratto dal<br />

romanzo di successo scritto dalla<br />

moglie Margaret Mazzantini e edito<br />

da Mondadori. In “Venuto al mondo”<br />

ci sono le sofferenze <strong>de</strong>ll’amore<br />

e le brutture <strong>de</strong>lla guerra, donne<br />

alle prese con <strong>il</strong> dramma <strong>de</strong>lla maternità<br />

negata e uomini continuamente<br />

travolti da passioni, entusiasmi,<br />

orrori. Molti sono i personaggi<br />

sopra le righe: su tutti <strong>il</strong> protagonista<br />

Diego (Em<strong>il</strong>e Hirsch), <strong>il</strong> bel


fotografo che disprezza la noia e<br />

per questo è in agitazione come<br />

un frullatore di emozioni dall’inizio<br />

alla fine, con un’enfasi che per<br />

lo spettatore può risultare irresistib<strong>il</strong>e<br />

o insopportab<strong>il</strong>e.<br />

Castellitto – qui regista, produttore,<br />

sceneggiatore con la moglie, oltre<br />

che interprete in un ruolo minore<br />

ma importante – riesce a impastare<br />

con mano abbastanza ferma<br />

un materiale da melodramma, che<br />

appare continuamente a rischio di<br />

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<strong>de</strong>ragliare nell’eccesso o nella retorica.<br />

Lo aiuta la brava Penelope<br />

Cruz, che all’inizio ci spaventa apparendo<br />

ingrigita nel ruolo di Gemma,<br />

richiamata da una telefonata<br />

in quella Sarajevo dove, molti anni<br />

prima, era arrivata come giovane<br />

laureanda. I flashback la rimostrano<br />

subito bellissima, in mezzo a un<br />

gruppo rumoroso di intellettuali e<br />

artisti. Tra loro l’estroso poeta Gojko<br />

(Adnan Haskovic) e Diego, con<br />

<strong>il</strong> quale sarà gran<strong>de</strong> amore. Lui <strong>de</strong>-<br />

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si<strong>de</strong>ra con forza un figlio che Gemma<br />

scopre di non poter concepire:<br />

<strong>il</strong> <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di trattenere l’uomo la<br />

spinge così fino ad accettare di pagare<br />

un’altra donna perché partorisca<br />

al suo posto.<br />

Nel frattempo è cominciata la guerra<br />

di Bosnia, e Gemma si ritrova<br />

con Diego nella Sarajevo assediata.<br />

È la parte più infelice e scontata<br />

<strong>de</strong>l f<strong>il</strong>m, che non risparmia<br />

morti al rallentatore sottolineate<br />

da musiche onnipresenti, e dialo-<br />

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ghi di impronta letteraria troppo<br />

evi<strong>de</strong>nte. Pietro, <strong>il</strong> neonato che<br />

Gemma riporta a Roma dall’inferno<br />

(lo interpreta, da adulto, <strong>il</strong> figlio di<br />

Castellitto), sarà però <strong>il</strong> veicolo di<br />

un messaggio di vita che <strong>il</strong> regista<br />

riesce a comunicare con a<strong>de</strong>sione<br />

sincera. “Venuto al mondo”, nonostante<br />

tutto, da un con<strong>de</strong>nsato di<br />

tragedie e di esistenze spese senza<br />

risparmio, Pietro porta nello sguardo<br />

la commovente promessa di un<br />

futuro migliore.<br />

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–<br />


on ha usato mezzi termini<br />

o particolari giri di parole<br />

<strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte di Coldiretti<br />

Ettore Prandini per lanciare<br />

l’allarme: senza un<br />

intervento <strong>de</strong>ciso e trasversale <strong>de</strong>lla<br />

politica perché chieda al governo di<br />

impegnarsi per una revisione in se<strong>de</strong><br />

europea <strong>de</strong>lla direttiva nitrati, <strong>de</strong>lle<br />

normative emissioni in atmosfera e<br />

di quelle sul benessere animale, la<br />

zootecnia bresciana rischia <strong>il</strong> <strong>de</strong>fault.<br />

Troppo restrittive e, soprattutto scritte<br />

senza un riscontro <strong>de</strong>lla realtà oggettiva,<br />

le normative contestate dalla<br />

Coldiretti che rischiano seriamente di<br />

portare alla chiusura molte azien<strong>de</strong><br />

nel Bresciano.“Esistono alcune normative<br />

europeee, come la direttiva<br />

sui nitrati, a cui <strong>il</strong> legistlatore sembra<br />

aver messo mano senza una effettiva<br />

conoscenza <strong>de</strong>lla realtà – è <strong>il</strong> pensiero<br />

di Prandini –. Solo per restare in Lombardia<br />

la direttiva indica come area<br />

vulnerab<strong>il</strong>e (sottoposta perciò pesanti<br />

limiti nello spargimento <strong>de</strong>i liquami)<br />

<strong>il</strong> 63% <strong>de</strong>lla superficie agricola, per un<br />

totale di 500 Comuni in una zona ad alta<br />

vocazione zootecnica” <strong>La</strong> direttiva,<br />

continua ancora Prandini, sembra indicare<br />

nelle sole attività zootecniche<br />

l’unico responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla presenza<br />

di azoto nel terreno, dimenticando le<br />

evi<strong>de</strong>nze scientifiche che dimostrano<br />

come l’inquinamento <strong>de</strong>lle acque<br />

dipenda in grandissima parte da attività<br />

non agricole. Sino ad oggi, però,<br />

<br />

l’Europa non sembra aver dato particolare<br />

peso alle istanze <strong>de</strong>gli allevatori<br />

bresciani e lombardi, probab<strong>il</strong>mente<br />

anche a causa di una politica<br />

nazionale che sul piano europeo non<br />

ha saputo essere sufficientemente autorevole.<br />

“Tutto quello che come Coldiretti<br />

potevamo fare l’abbiamo fatto<br />

– ha dichiarato Ettore Prandini – ora<br />

non ne possiamo più: l’agricoltura è<br />

tutela <strong>de</strong>l territorio e <strong>de</strong>ll’ambiente,<br />

<br />

<br />

e rappresenta un importante punto<br />

di riferimento per l’intera economia,<br />

non possiamo permettere che tutto<br />

questo ci venga portato via in forza<br />

di provvedimenti palesemente sbagliati,<br />

come la nota direttiva nitrati”.<br />

Per <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Coldiretti è ormai<br />

improrogab<strong>il</strong>e modificare l’applicazione<br />

<strong>de</strong>lla direttiva, così come<br />

è indispensab<strong>il</strong>e rive<strong>de</strong>re i modi e i<br />

tempi di intervento per le emissioni e<br />

<br />

<br />

Nel corso <strong>de</strong>lla seduta <strong>de</strong>l 19<br />

novembre scorso <strong>il</strong> consiglio<br />

direttivo <strong>de</strong>lla Compagnia <strong>de</strong>lle<br />

Opere di Brescia, alla presenza <strong>de</strong>l<br />

direttore generale di Cdo nazionale<br />

Enrico Biscaglia, ha ratificato la<br />

nomina – da parte <strong>de</strong>l presi<strong>de</strong>nte<br />

Giuseppe Battagliola – <strong>de</strong>l nuovo<br />

direttore generale G<strong>il</strong>berto<br />

Franceschinelli (<strong>il</strong> primo a sinistra<br />

nella foto).<br />

Il nuovo direttore generale, 52<br />

anni sposato e padre di una figlia,<br />

laureato in legge, ha una lunga<br />

esperienza come imprenditore<br />

e manager nel mondo <strong>de</strong>lla<br />

distribuzione organizzata e <strong>de</strong>i<br />

servizi.<br />

<strong>La</strong> sua prima uscita pubblica<br />

è stata quella di mercoledì 21<br />

novembre 2012, in occasione <strong>de</strong>lla<br />

presentazione <strong>de</strong>i 101 bresciani<br />

che parteciperanno a Matching<br />

2012, l’8ª edizione <strong>de</strong>ll’iniziativa<br />

promossa dalla Cdo nazionale in<br />

programma dal 26 al 28 novembre<br />

nella tradizionale cornice di<br />

Fieram<strong>il</strong>ano a Rho.<br />

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Dopo soli otto anni dalla “rivoluzione”<br />

<strong>de</strong>lla legge Biagi, l’apprendistato<br />

vive una nuova riforma normativa<br />

con l’entrata in vigore <strong>de</strong>l DLgs<br />

167/11: cambiano molti aspetti di<br />

questo contratto “a causa mista” anche<br />

dal punto di vista formativo. In<br />

Lombardia <strong>il</strong> fenomeno interessa oltre<br />

100m<strong>il</strong>a giovani di cui oltre <strong>il</strong> 15%<br />

occupato in provincia di Brescia: un<br />

contratto che, negli ultimi mesi, registra<br />

una ripresa. Dal Ministero <strong>de</strong>l la-<br />

voro sono stati messi a disposizione<br />

per la formazione <strong>de</strong>gli apprendisti<br />

<strong>de</strong>lla nostra Regione 26 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

per <strong>il</strong> biennio 2012-2013 e, recentemente,<br />

altri 15 per gli anni successivi.<br />

<strong>La</strong> normativa chiarisce ulteriormente<br />

la responsab<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>ll’azienda<br />

nel gestire la formazione connessa<br />

al rapporto di lavoro, <strong>de</strong>finendo criteri<br />

e regole che fanno riferimento a<br />

fonti differenti (Regione, Contrattazione<br />

collettiva), a<strong>de</strong>mpimenti vari<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>il</strong> benessere animale (altre normative<br />

scritte senza a<strong>de</strong>guati approfonfimenti).<br />

Senza le modifiche auspicate è a rischio<br />

<strong>il</strong> 50% <strong>de</strong>lle azien<strong>de</strong> zootecniche<br />

bresciane e <strong>il</strong> 45% di quelle lombar<strong>de</strong>.<br />

Di qui l’invito alla politica (all’appello<br />

hanno risposto Gianmarco Quadrini,<br />

consigliere regionale Udc, Alessandro<br />

Mattinzoli, coordinatore provinciale<br />

Pdl, Roberto Faustinelli, Lega Nord,<br />

presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Commissione agricoltura<br />

<strong>de</strong>lla Provincia, e F<strong>il</strong>ippo Ferrari,<br />

responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lle politiche agricole<br />

<strong>de</strong>l Pd bresciano) perché torni a<br />

farsi carico <strong>de</strong>lle istanze <strong>de</strong>l territorio<br />

ed eserciti la dovuta pressione sul governo<br />

per un’azione a livello europeo.<br />

Senza tale impegno, ha più volte ribadito<br />

Prandini, sono a serio rischio la<br />

tenuta e la sopravvivenza <strong>de</strong>l settore<br />

agricolo-zootecnico, uno <strong>de</strong>i pochi (se<br />

non l’unico) ad avere retto all’urto <strong>de</strong>lla<br />

crisi. Da parte <strong>de</strong>i politici presenti<br />

(ma poteva essere diversamente visto<br />

<strong>il</strong> consenso ai minimi storici di cui go<strong>de</strong><br />

oggi la politica?) pieno appoggio<br />

alle richieste <strong>de</strong>lla Coldiretti.<br />

(dal Piano formativo alla realizzazione<br />

<strong>de</strong>lla formazione alla sua registrazione<br />

e certificazione), soggetti<br />

diversi coinvolti (dall’apprendista<br />

al referente/tutor aziendale all’ente<br />

di formazione, ecc.). Proprio in risposta<br />

a questa evoluzione la rete<br />

di enti di formazione professionale<br />

www.formapprendisti.it organizza<br />

un seminario che si svolgerà mercoledì<br />

28 novembre, a partire dalle<br />

ore 14, presso l’auditorium Capretti<br />

<strong>de</strong>ll’istituto Artigianelli in via Piamarta<br />

6 a Brescia. Il seminario, che per <strong>il</strong><br />

particolare taglio operativo è rivolto<br />

alle imprese e ai loro consulenti, fornirà<br />

indicazioni per la gestione <strong>de</strong>lla<br />

componente formativa <strong>de</strong>l contratto<br />

di apprendistato, alla luce <strong>de</strong>lle indicazioni<br />

<strong>de</strong>lla Regione Lombardia alle<br />

province per <strong>il</strong> finanziamento pubblico<br />

<strong>de</strong>i servizi di formazione esterna.<br />

Per informazioni e iscrizioni: tel: 030<br />

2893819 o www.formapprendisti.it


uone sensazioni, anzi<br />

ottime. Sono quelle lasciate<br />

in casa Brescia<br />

dal pareggio interno<br />

ottenuto contro la capolista<br />

Sassuolo, corazzata <strong>de</strong>lla<br />

categoria e maggiore indiziata<br />

per quest’anno al salto nella massima<br />

serie. Al di là <strong>de</strong>l risultato<br />

comunque positivo, un punto che<br />

porta le Rondinelle a quota 22 in<br />

compagnia di Mo<strong>de</strong>na e Padova al<br />

quinto posto, ha <strong>de</strong>stato un’ottima<br />

impressione la prova <strong>de</strong>lla squadra<br />

che, dopo una prima mezz’ora<br />

in sofferenza, nella quale un atteggiamento<br />

troppo timido aveva<br />

consegnato <strong>il</strong> pallino <strong>de</strong>l gioco al<br />

Sassuolo fino al vantaggio firmato<br />

da Boakye al 26’, si è via via<br />

imposta sul campo fino a sfiorare<br />

più volte <strong>il</strong> colpaccio nel secondo<br />

tempo. Tra le indicazioni positive<br />

di certo la prova <strong>de</strong>gli attaccanti,<br />

con Caracciolo che seppure non<br />

al meglio, al rientro dopo un lungo<br />

stop, ha rappresentato una spina<br />

nel fianco costante per i neroverdi.<br />

Proprio da lui, infatti, è partito<br />

<strong>il</strong> cross sul quale Corvia, molto<br />

buona anche la sua prova, si fa<br />

trovare pronto per impattare al 29’.<br />

Soprattutto però si è vista la mano<br />

di Calori, che con coraggio nella<br />

ripresa ha modificato <strong>il</strong> modulo di<br />

gioco, togliendo un difensore centrale,<br />

Stovini, per un centrocampi-<br />

<br />

sta come Bouy, mossa che ha consentito<br />

di alzare <strong>il</strong> baricentro <strong>de</strong>lla<br />

squadra. Ne è risultato un 4-3-1-2<br />

che, seppure praticamente inedito,<br />

ha dato buone indicazioni con<br />

Salamon e De Maio che tengono<br />

botta e le intuizioni di Saba dietro<br />

le punte. Il rammarico è quello di<br />

non aver saputo concretizzare la<br />

netta superiorità mostrata nel se-<br />

<br />

<br />

condo tempo, quando con un po’<br />

di cinismo in più (vedi l’occasione<br />

per <strong>La</strong>sik che subendo fallo in area<br />

prova comunque a calciare verso<br />

la porta) si starebbe parlando ora<br />

di bottino pieno. Ora però testa<br />

alla sfida di sabato alle 15 contro<br />

<strong>il</strong> Grosseto, fermo sul fondo <strong>de</strong>lla<br />

classifica a 7 punti, anche a causa<br />

<strong>de</strong>lla penalizzazione per la vicen-<br />

<br />

Dalle dune <strong>de</strong>l <strong>de</strong>serto egiziano direttamente<br />

ai piedi <strong>de</strong>l Cidneo: questo<br />

<strong>il</strong> percorso di Stefano Miglietti,<br />

per gli amici “Miglio”, a cui è andato<br />

giovedì 22 un premio dall’assessore<br />

provinciale allo Sport Fabrizio<br />

Man<strong>de</strong>lli. È <strong>il</strong> riconoscimento<br />

all’ennesima avventura ai limiti<br />

<strong>de</strong>ll’impossib<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> runner bresciano,<br />

che ha attraversato <strong>il</strong> <strong>de</strong>serto<br />

egiziano di Qattara in 38 ore,<br />

per un totale di 250 k<strong>il</strong>ometri, sen-<br />

za cibo né acqua. Miglietti non è<br />

nuovo ad imprese <strong>de</strong>l genere, che<br />

anzi costellano la sua carriera dal<br />

2003. Sempre a piedi, tra i ghiacci<br />

<strong>de</strong>ll’Alaska o le torri<strong>de</strong> sabbie <strong>de</strong>i<br />

<strong>de</strong>serti africani, Stefano si è sempre<br />

spinto ai limiti <strong>de</strong>ll’umano, mosso<br />

dall’amore <strong>de</strong>lla natura e dal <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio<br />

di contatto con essa, che lo<br />

ha portato sempre nel 2003 a fondare<br />

l’associazione “Avventurando”<br />

insieme ad alcuni strettissimi ami-<br />

<br />

<br />

Quando <strong>il</strong> calcio non è solo<br />

tecnica e schemi, ma anche<br />

educazione ai valori. <strong>La</strong><br />

FeralpiSalò, in collaborazione<br />

con la rete <strong>de</strong>l progetto “Diario<br />

per una vita migliore” pren<strong>de</strong><br />

parte al progetto “Un calcio<br />

al bullismo”. Un percorso<br />

importante, guidato da Domenico<br />

Geracitano, collaboratore <strong>de</strong>lla<br />

Polizia di Stato e presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>ll’associazione “Per una vita<br />

migliore”, <strong>de</strong>dicato al settore<br />

giovan<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla FeralpiSalò.<br />

da <strong>de</strong>l calcioscommesse. Negli allenamenti<br />

di preparazione di questa<br />

settimana hanno svolto un lavoro<br />

differenziato Bu<strong>de</strong>l, Felipe e<br />

Fausto Rossi. <strong>La</strong> partita di sabato<br />

avrà anche un risvolto solidale: la<br />

società toscana, in un comunicato<br />

stampa ha annunciato che, come<br />

già avvenuto durante la gara esterna<br />

contro l’Empoli, l’incasso, nei<br />

settori di competenza, <strong>de</strong>lla partita<br />

contro <strong>il</strong> Brescia sarà interamente<br />

<strong>de</strong>voluto alle popolazioni colpite<br />

dalla recente alluvione. Tornando<br />

all’ambito sportivo, ciò che ci<br />

si augura a<strong>de</strong>sso è una prova di<br />

maturità, vale a dire la capacità di<br />

mettere in campo la stessa convinzione,<br />

la stessa voglia di portare a<br />

casa <strong>il</strong> risultato anche contro un<br />

avversario sulla carta meno quotato,<br />

ma ugualmente insidioso. <strong>La</strong><br />

strada per portare avanti un campionato<br />

significativo passa anche<br />

da partite come queste.<br />

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<br />

ci. Si percepisce qualcosa di epico<br />

nella sua figura, che ha trovato nel<br />

tempo anche espressioni insospettab<strong>il</strong>i:<br />

nel 2003, per esempio, dopo<br />

aver attraversato <strong>il</strong> <strong>de</strong>serto <strong>de</strong>l Murzuq,<br />

tra Libia, Algeria e Niger, è stato<br />

soprannominato dai tuareg “Raj<strong>il</strong><br />

cra”, che in lingua tamashek significa<br />

“uomo che corre”. E sempre di<br />

corsa ha realizzato lo scorso anno<br />

un altro primato, attraversando un<br />

percorso tra <strong>il</strong> <strong>de</strong>serto Bianco egi-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Giovedì 22 novembre,<br />

nell’auditorium <strong>de</strong>ll’istituto<br />

Battisti, in via IV novembre a<br />

Salò, si è tenuto <strong>il</strong> primo <strong>de</strong>i<br />

tre incontri con i giovani <strong>de</strong>lla<br />

scuola calcio, con l’obiettivo di<br />

stimolare <strong>il</strong> confronto reciproco<br />

grazie anche alle testimonianze<br />

di altre realtà. Durante l’incontro<br />

(nella foto), quindi, i ragazzi<br />

hanno ricevuto un cd musicale<br />

e <strong>il</strong> libro interattivo “Gli amici<br />

di Evaristo”, una storia <strong>de</strong>dicata<br />

proprio al bullismo.<br />

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ziano (White Desert) e <strong>il</strong> Gran Mare<br />

di Sabbia (Great Sand Sea Desert):<br />

l’equivalente di 10 maratone consecutive,<br />

corse senza fermarsi per un<br />

totale di 52 ore.<br />

Ora quest’ultima avventura, per la<br />

quale ha tenuto aggiornati i suoi<br />

fan tramite la pagina Facebook gestita<br />

dai suoi collaboratori: un’ulteriore<br />

storia da raccontare in attesa<br />

che “Raj<strong>il</strong> cra” parta per la prossima<br />

corsa.


allentamenti sulla A11.<br />

L’autostrada a due corsie<br />

<strong>de</strong>l calcio arancioblù registra<br />

le frenate <strong>de</strong>lle capoliste<br />

Alfan Calcio e Fuorimisura.<br />

I campioni provinciali in carica<br />

vengono stoppati tra le mura amiche<br />

dallo Sporting Gavardo sull’1-1.<br />

Pareggio senza reti, invece, per i<br />

calcinatesi, bloccati dal San Carlo,<br />

terza forza <strong>de</strong>l campionato. Le inseguitrici<br />

ne approfittano, accorciando<br />

le distanze. Nel girone A lo Sporting<br />

Montichiari batte 2-1 l’Avis Isorella e<br />

riduce a due i punti di distacco dal<br />

vertice. Va ancora meglio a Imperia<br />

Rezzato, che nel girone B s’impone<br />

2-1 su <strong>La</strong>nzini Illuminazioni e aggancia<br />

Fuorimisura al primo posto balzando<br />

a quota 17. Svoltiamo sulla A7<br />

dando uno sguardo ai quattro gironi<br />

di Élite. Nel gruppo A Bar Ciringhito<br />

è da 10 in pagella. L’ottava vittoria in<br />

campionato arriva rif<strong>il</strong>ando 10 reti ai<br />

malcapitati Amici di Ale. Carrozzeria<br />

Bosini si aggiudica invece la supersfida<br />

con Folgore e la raggiunge al terzo<br />

posto. Nel gruppo B la capoclassifica<br />

Due Effe Liquori e Bevan<strong>de</strong> ha riposato,<br />

e la Corticellese ha fatto <strong>il</strong> suo<br />

dovere avvicinandosi dopo <strong>il</strong> 5-1 alla<br />

Mistema. Nel girone C Gardonese e<br />

Ponte Zanano soffrono, ma vincono e<br />

restano al comando grazie ai successi<br />

di misura su Giaffa Clusane ed Intrepida<br />

A. Si fa sempre più avvincente la<br />

corsa al primato <strong>de</strong>l girone D, dove <strong>il</strong><br />

big match tra B.M. Servizi Ecologici e<br />

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Cigolese va a vantaggio <strong>de</strong>i primi. Anche<br />

Gambara scivola per<strong>de</strong>ndo in casa<br />

con Verolavecchia e contribuendo<br />

ai cambiamenti al vertice. Per quanto<br />

riguarda <strong>il</strong> calcio femmin<strong>il</strong>e, in Elite<br />

c’è un trono da spartire. Sale Gussago<br />

ingabbia <strong>il</strong> Lions imponendogli un<br />

3-3 che agevola <strong>il</strong> cammino <strong>de</strong>ll’Uso<br />

United, a valanga sul Club Azzurri (9-<br />

0) e primo a pari merito con le rivali<br />

<br />

<br />

Si è svolta domenica a Ronca<strong>de</strong>lle la<br />

seconda prova provinciale <strong>de</strong>l judo<br />

ciessino. 174 judoka arancioblù di<br />

tutte le categorie appartenenti a 16<br />

società hanno preso parte all’evento<br />

salendo sul tatami per una giornata<br />

importante per mettere in saccoccia<br />

punti preziosi, ma soprattutto per<br />

aggiungere al proprio bagaglio<br />

tecnico, sportivo ed umano un’altra<br />

esperienza di spicco. Il medagliere<br />

ha premiato <strong>il</strong> Judo Calcinato, che si<br />

è piazzato primo davanti a Sarezzo<br />

e Monterotondo. Quarta piazza per i<br />

cittadine. Non si ferma l’Atletico Castiglione,<br />

che ha un altro passo rispetto<br />

alle avversarie in Eccellenza. Nove<br />

gare, nove vittorie e 55 gol fatti in nove<br />

giornate. Stesso discorso per Brixia<br />

2012, che in Promozione ha fatto<br />

otto su otto. Il mondo <strong>de</strong>i funamboli<br />

<strong>de</strong>l calcioa 5, infine, è governato da<br />

Real Futsal e Calcinato, che nel girone<br />

A di Eccellenza respingono gli assalti<br />

di Bar Cristal e Faggi di Eva. Nel<br />

gruppo B la dittatura di Orzinuovi persiste,<br />

ma la capolista trema contro la<br />

piccola Dellese, sconfitta solamente<br />

6-5. L’attesissima sfida di Promozione<br />

tra Sicur Live Team e Young Boys finisce<br />

3-3 e lascia immutati gli equ<strong>il</strong>ibri<br />

al comando <strong>de</strong>l girone A.<br />

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<br />

padroni di casa. Questa la classifica<br />

<strong>de</strong>lla 2ª prova provinciale: 1) Judo<br />

Calcinato 236; 2) Judo Sarezzo<br />

218; 3) Monterotondo 130; 4) Judo<br />

Ronca<strong>de</strong>lle 114; 5) Judo Yokohama<br />

Marone 98; 6) Forza e Costanza 90;<br />

7) Judo Palazzolo 70; 8) Ryu Judo<br />

Malegno 66; 9) A.S.D. Judo Tarabelli<br />

Pergine 66; 10) Judo Bu-Sen Tradate<br />

64; 11) Judo Club Sulzano 56; 12)<br />

Judo Boys 52; 13) Judo Libertas<br />

Gussago 48; 14) Judo Castelmella<br />

44; 15) Sport Team Pioltello 18; 16)<br />

Judo Bedizzole 4.


Che cos’è l’amore?<br />

Egr. direttore,<br />

che cos’è l’amore? È <strong>il</strong> più gran<strong>de</strong><br />

e bel dono che Dio ha fatto all’uomo.<br />

Purtroppo noi non sappiamo<br />

perdonare e se qualcuno ci offen<strong>de</strong>,<br />

subito pensiamo come possiamo<br />

vendicarci. Ma se guardiamo<br />

a certe persone che hanno saputo<br />

amare e perdonare, dovremmo<br />

pensarci bene prima di commettere<br />

questo peccato. Ma veniamo<br />

al concreto. Alcuni giorni fa Samuele,<br />

un povero giovane, voleva<br />

ucci<strong>de</strong>re una giovinetta che preten<strong>de</strong>va<br />

continuasse ad essere sua<br />

fidanzata. Ma questa, Lucia, aveva<br />

troncato <strong>il</strong> suo legame d’amore con<br />

<strong>il</strong> giovane. Ma ecco che la sorella<br />

Carmela ha sentito <strong>il</strong> dovere di difen<strong>de</strong>rla<br />

e per questo ci ha rimesso<br />

la vita. Ma ora Carmela è nella<br />

Vita eterna vicino a Gesù che ora<br />

sta venendo sulla terra per soffrire<br />

e morire per salvarci e donare a<br />

tutti la sua Vita. E la giovane con <strong>il</strong><br />

suo atto d’amore merita di salire in<br />

Paradiso e contemplare <strong>il</strong> volto di<br />

Dio per tutta l’eternità. Certo ella<br />

lascia nel pianto i genitori e fratelli,<br />

tra i quali c’è un sacerdote, p.<br />

Serafino, <strong>il</strong> quale ha <strong>de</strong>tto durante<br />

<strong>il</strong> funerale: “Speriamo che non vi<br />

sia più nessun genitore che <strong>de</strong>bba<br />

piangere la propria figlia uccisa da<br />

una mano v<strong>il</strong>e”. Alle esequie c’era<br />

pure <strong>il</strong> Vescovo che alla fine ha <strong>de</strong>tto:<br />

“Dobbiamo pregare anche per<br />

Samuele, perché Dio misericordioso<br />

apra <strong>il</strong> suo cuore al pentimento,<br />

perché le vittime di questa tragedia<br />

non sono solo le due sorelle, ma <strong>il</strong><br />

povero giovane che è prigioniero<br />

<strong>de</strong>l peccato”. Ma è possib<strong>il</strong>e che<br />

Samuele ritorni ad amare e possa<br />

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trovare la porta stretta che porta<br />

alla salvezza eterna? Io credo di sì<br />

perché quel Gesù che tra poco sarà<br />

tra noi ha <strong>de</strong>tto: “Padre, io non prego<br />

solo per questi, ma anche per<br />

quelli che non ti conoscono. Quando<br />

sarò lassù, attirerò tutti a me”.<br />

Io ho letto un libro che parlava di<br />

diversi uomini che, dopo aver commesso<br />

<strong>il</strong> male si sono pentiti e son<br />

tornati a Dio. Quello che mi ha colpito<br />

di più è questo. In Francia più<br />

di un secolo fa c’era un giovane,<br />

Francesco Fesh. Questo era duro<br />

e prepotente e un giorno commise<br />

<strong>de</strong>i <strong>de</strong>litti gravi, perché scoperto fu<br />

condannato a morte. Ebbene, nei<br />

mesi che passò in carcere Francesco<br />

fu investito dalla grazia di<br />

Dio. Si pentì, pianse i suoi <strong>de</strong>litti<br />

pregò tanto e in quel tempo che lo<br />

separava dalla morte divenne un<br />

uomo nuovo morendo sereno tra<br />

le braccia di un sacerdote. Speriamo<br />

che anche Samuele trovi quella<br />

Luce che <strong>il</strong>lumina chi è nelle tenebre<br />

e nell’ombra <strong>de</strong>lla morte... Così<br />

anche Samuele come Francesco se<br />

penserà alla misericordia di Dio, potrebbe<br />

trovare la via <strong>de</strong>lla salvezza<br />

eterna. Ora per chiu<strong>de</strong>re vediamo<br />

alcune persone che dopo la morte<br />

o durante la propria agonia, seppero<br />

perdonare <strong>il</strong> loro assassino o quello<br />

<strong>de</strong>i loro cari. Certo la più famosa è<br />

Maria Goretti che disse ad Alessandro<br />

che lo voleva in Paradiso con<br />

lei, e ciò è accaduto. Poi Giovanni<br />

Bachelet che aveva 15 anni quando<br />

suo padre fu ucciso. E lui dal coro<br />

<strong>de</strong>lla chiesa disse che perdonava gli<br />

assassini di chi gli aveva dato la vita.<br />

Ed infine, ma ve ne sono ancora<br />

tanti che i mass media non dicono,<br />

Margherita Coletta, alla quale fu ucciso<br />

<strong>il</strong> marito che portava cibo spe-<br />

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cialmente ai bambini là nel torbido<br />

Oriente in nome <strong>de</strong>l suo Paolo che<br />

era andato tra gli angioletti ancora<br />

piccolo. Così anche Margherita<br />

seppe donare <strong>il</strong> perdono. Da poco<br />

abbiamo celebrato la festa di tutti i<br />

Santi e come ha <strong>de</strong>tto <strong>il</strong> Papa sappiamo<br />

anche noi dare <strong>il</strong> perdono a<br />

chi ci ha fatto <strong>de</strong>l male e la nostra<br />

vita sarà più bella e ci assicurerà<br />

quella che ci aspetta dopo che quella<br />

che viviamo sarà finita perché più<br />

gran<strong>de</strong> <strong>de</strong>ll’odio è l’Amore, più forte<br />

<strong>de</strong>ll’egoismo è la Carità<br />

Domenico Marchesi<br />

“Bella Addormentata”/1<br />

Egr. direttore,<br />

trovo vergognosa e ripugnante la<br />

<strong>de</strong>cisione di recensire <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m “Bella<br />

Addormentata” di Bellocchio, pellicola<br />

i<strong>de</strong>ologica e anti cattolica che<br />

specula su un fatto gravissimo, l’uccisione<br />

di una ragazza, facendo passare<br />

per eroi gli assassini e per <strong>de</strong>menti<br />

quelli contrari. Cui pro<strong>de</strong>st?<br />

Att<strong>il</strong>io Negrini<br />

“Bella Addormentata”/2<br />

Egr. direttore,<br />

vorrei approfittare di questo spazio<br />

per ringraziare la sala <strong>de</strong>lla comunità<br />

di Cologne, Voce Sas e l’Ufficio<br />

per le comunicazioni per avere<br />

pensato alla serata <strong>de</strong>l 3 novembre<br />

scorso. <strong>La</strong> presentazione “critica”<br />

<strong>de</strong>l f<strong>il</strong>m “Bella Addormentata” di<br />

Bellocchio seguita dall’intervento<br />

<strong>de</strong>l dott. Massimo Gandolfini sono<br />

stati un confortante esempio di come<br />

si possa affrontare con misura<br />

e chiarezza anche un tema discusso<br />

come quello <strong>de</strong>ll’eutanasia.<br />

Francesca Giovanetti<br />

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PERIODICA ITALIANA<br />

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