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Principesse e sillogismi di Anna Cerasoli - Sei

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ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010<br />

APPROFONDIAMO IL TEMA<br />

<strong>Principesse</strong> e <strong>sillogismi</strong> <strong>di</strong> <strong>Anna</strong> <strong>Cerasoli</strong><br />

leggere<br />

scrivere<br />

parlare<br />

TESTO NARRATIVO<br />

★★★<br />

livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

➔ <strong>Anna</strong> <strong>Cerasoli</strong><br />

Dopo aver insegnato per trent’anni,<br />

si è de<strong>di</strong>cata alla scrittura<br />

<strong>di</strong> libri per ragazzi (ricor<strong>di</strong>amo,<br />

per esempio, I magnifici<br />

<strong>di</strong>eci del 2001), in cui la matematica<br />

è presentata con continui<br />

riferimenti alla realtà.<br />

Insiemi<br />

La teoria insiemistica consiste<br />

nello svolgere operazioni<br />

matematiche senza numeri,<br />

ma utilizzando lettere, che<br />

rappresentano appunto degli<br />

insiemi, ovvero gruppi <strong>di</strong> elementi<br />

che hanno qualcosa<br />

in comune. Per esempio, se<br />

voglio raffigurare gli insiemi<br />

dei maschi e delle femmine<br />

presenti in una classe, posso<br />

utilizzare due cerchi, all’interno<br />

dei quali è racchiuso, rispettivamente,<br />

il gruppo dei<br />

maschi e il gruppo delle femmine,<br />

contrassegnando ciascuno<br />

<strong>di</strong> essi con una lettera<br />

maiuscola dell’alfabeto.<br />

Un esempio <strong>di</strong> ragionamento logico è il sillogismo. Nel testo che qui<br />

proponiamo, un nonno saggio e paziente, insegnante ormai in<br />

pensione, con parole il più possibile semplici e con l’aiuto degli insiemi<br />

matematici, spiega al nipotino Filo come funzionano i <strong>sillogismi</strong>.<br />

A ll’ora<br />

1 snack: in inglese “merenda”, “spuntino”.<br />

2 teglie: recipienti da cucina con bor<strong>di</strong> bassi per cuocere in forno.<br />

3 accanita: feroce.<br />

4 leccornie: squisitezze.<br />

5 frugale: semplice, modesto.<br />

6 raffermo: duro, vecchio.<br />

L’APPARENZA<br />

INGANNA<br />

della merenda, non c’è gioco che tenga: Filo e il nonno si<br />

preparano gustosi spuntini “antichi”. Così li chiama il nonno,<br />

per <strong>di</strong>stinguerli dagli snack 1 moderni “pieni <strong>di</strong> coloranti, conservanti<br />

e altre <strong>di</strong>avolerie chimiche”. Qualche volta, sperimentano<br />

persino il forno, con teglie 2 <strong>di</strong> focacce al rosmarino o biscotti <strong>di</strong> farina<br />

integrale.<br />

Oggi, dopo una sfida accanita 3 al gioco dell’ubriaco, non avevano<br />

molto tempo per sbizzarrirsi in leccornie 4 fantasiose, perciò hanno approntato<br />

qualcosina <strong>di</strong> frugale 5 : su un bel vassoio c’erano quattro fette<br />

<strong>di</strong> pane un po’ raffermo 6 , inumi<strong>di</strong>te e con<strong>di</strong>te con erbe aromatiche,<br />

sale e abbondante olio extravergine <strong>di</strong> oliva.<br />

A vederli mangiare sembravano due conta<strong>di</strong>ni me<strong>di</strong>evali, dopo <strong>di</strong>eci<br />

ore <strong>di</strong> fatica nei campi. Ma ad ascoltarli facevano venire in mente due<br />

filosofi greci 7 , sotto un porticato corinzio 8 , con il mare <strong>di</strong> fronte, al<br />

calar del sole: <strong>di</strong>squisivano 9 , infatti, nientemeno che <strong>di</strong> <strong>sillogismi</strong>.<br />

– Nonno, ma allora gli insiemi e i sottoinsiemi sono importanti! –<br />

stava <strong>di</strong>cendo Filo, col musetto unto, quando sono entrata in cucina.<br />

– Alla fine, servono a tutto: pure a giocare!<br />

– Hai ragione. Gli insiemi sono facili come un gioco, ma, lo <strong>di</strong>ci anche<br />

tu, sono importantissimi. Ci permettono <strong>di</strong> generalizzare le nostre conoscenze!<br />

Ricor<strong>di</strong> quando ti parlai <strong>di</strong> come, col passare del tempo e la scoperta<br />

<strong>di</strong> nuovi problemi, i matematici si son trovati costretti a inventare<br />

sempre nuovi tipi <strong>di</strong> numeri? I naturali, i frazionari, gli irrazionali,<br />

i relativi… e poi, per generalizzare, hanno inventato l’uso<br />

delle lettere, cioè l’algebra. Ebbene, con gli insiemi, il livello <strong>di</strong> generalizzazione<br />

cresce ancora <strong>di</strong> più. Tant’è che, quando si usano gli<br />

insiemi, non si prendono in considerazione singoli numeri ma, appunto,<br />

insiemi <strong>di</strong> numeri o, ad<strong>di</strong>rittura, insiemi <strong>di</strong> elementi non numerici.<br />

Ecco perché le regole che governano le operazioni tra insiemi vengono<br />

chiamate algebra astratta.<br />

7 due filosofi greci: fanno venire in mente i filosofi mentre ragionano<br />

insieme nell’antica Grecia, dove la filosofia è nata.<br />

8 porticato corinzio: quello corizio è un particolare stile architettonico<br />

caratterizzato da colonne la cui estremità superiore<br />

(capitello) è decorata con foglie <strong>di</strong> acanto, una pianta con foglie<br />

appuntite e spinose.<br />

9 <strong>di</strong>squisivano: <strong>di</strong>scutevano.


Algebra<br />

Il termine algebra, che in<strong>di</strong>ca<br />

il ramo della matematica<br />

che stu<strong>di</strong>a il calcolo letterale<br />

e le equazioni algebriche,<br />

deriva dall’arabo al-gabr, che<br />

significa “riduzione”. Il termine<br />

“algebra”, insieme all’uso<br />

dei numeri cosiddetti<br />

“arabi” (che, in realtà, sono<br />

<strong>di</strong> origine in<strong>di</strong>ana), venne<br />

introdotto in Occidente nel<br />

XIII secolo.<br />

10 principessa: si tratta della<br />

principessa Johanna Charlotte<br />

<strong>di</strong> Anhalt-Dessau, nipote<br />

<strong>di</strong> Federico II il Grande, re<br />

<strong>di</strong> Prussia.<br />

11 Eulero: Leonhard Euler,<br />

noto in Italia come Eulero, celebre<br />

matematico e fisico svizzero<br />

vissuto nel Settecento.<br />

12 Socrate … Aristotele: filosofi<br />

greci rispettivamente<br />

del V e del IV secolo a.C.<br />

Filo seguiva il nonno con lo sguardo e, intanto, rosicchiava una crosta<br />

<strong>di</strong> pane, rimasta più duretta del dovuto.<br />

– Ascoltami bene, figliolo, voglio mostrarti un bell’esemplare <strong>di</strong> uso<br />

degli insiemi – ha proseguito il nonno e nel mentre tamponava col tovagliolo<br />

l’unto sparso su buona parte del viso <strong>di</strong> Filo.<br />

– Dobbiamo andare in<strong>di</strong>etro nel tempo fino al 1770 e c’è <strong>di</strong> mezzo<br />

niente <strong>di</strong> meno che una principessa 10 , a cui consegnarono una lettera,<br />

inviatale da un certo Eulero 11 , insigne matematico. La lettera cominciava<br />

così: “Se Vostra Altezza vuol prestare un po’ d’attenzione a tutte<br />

le forme <strong>di</strong> <strong>sillogismi</strong> che ho avuto l’onore <strong>di</strong> porgere innanzi ai Suoi<br />

pregiatissimi occhi…”<br />

– Alt! Piano, nonno, con calma, cosa <strong>di</strong>avolo sono questi <strong>sillogismi</strong>?<br />

– Eh sì, è una parola molto strana! Beh, il sillogismo vien presto definito:<br />

è uno schema <strong>di</strong> ragionamento.<br />

Ti faccio subito un esempio famoso, così capisci. Ah, un momento!<br />

Innanzi tutto, devo premettere che Socrate era un filosofo, come Aristotele<br />

12 , anche lui filosofo e primo stu<strong>di</strong>oso dei <strong>sillogismi</strong>.<br />

Ascolta bene, e <strong>di</strong>mmi se sei d’accordo. Dunque:<br />

“Tutti gli uomini sono mortali”<br />

“Socrate è un uomo”<br />

perciò “Socrate è mortale”<br />

– Certo che sono d’accordo, nonno, per forza che è così!<br />

– Hai detto proprio bene, caro: per forza. Infatti, c’è una forza interna<br />

a questo ragionamento. Ve<strong>di</strong>, è come se le prime due proposizioni,<br />

dette premesse, contenessero già nel loro interno l’ultima proposizione,<br />

la conclusione, appunto. Perciò, il fatto che “Socrate è mortale” salta<br />

fuori con la forza della verità.<br />

Ora, <strong>di</strong>mmi se quest’altro schema <strong>di</strong> ragionamento ti convince:<br />

“Tutti i topi sono grigi”<br />

“Il mio gatto non è un topo”<br />

perciò “Il mio gatto non è grigio”<br />

il pensiero logico<br />

– Aspetta, aspetta, nonno, dammi il tempo <strong>di</strong> riflettere! Noi non abbiamo<br />

un gatto, però, se ce l’avessimo potrebbe benissimo esser grigio,<br />

pure se topo non è! Secondo me, questo… come si chiama… sì,<br />

questo sillogismo, non funziona per niente!<br />

– Giustissimo, Filo: non tutti i ragionamenti sono corretti.<br />

Ecco perché il matematico Eulero ricevette l’incarico <strong>di</strong> chiarire alla<br />

principessa quali fossero gli schemi <strong>di</strong> ragionamento corretti e quali<br />

no… tutti abbiamo il dovere <strong>di</strong> ragionare bene ma, se ragionasse male<br />

una principessa, sarebbe ancor più grave!<br />

Così, Eulero le scrisse la famosa lettera e, nel tentativo <strong>di</strong> essere il più<br />

chiaro possibile, pensò <strong>di</strong> usare il concetto <strong>di</strong> insieme. Non c’è molto<br />

ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010


ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010<br />

13 Grazia: la maestra <strong>di</strong> Filo.<br />

14 Venn: John Venn, matematico<br />

inglese vissuto tra Ottocento<br />

e Novecento.<br />

APPROFONDIAMO IL TEMA<br />

L’APPARENZA<br />

INGANNA<br />

da <strong>di</strong>re su questo concetto, perché tutti noi l’abbiamo già ben chiaro<br />

nella testa. Aggiungo solo che, quando si parla <strong>di</strong> un insieme, non devono<br />

esserci dubbi su quali sono i suoi elementi.<br />

Per rappresentare un insieme, Eulero pensò poi <strong>di</strong> racchiudere tutti i<br />

suoi elementi in una circonferenza.<br />

– Nonno, ma a noi, per rappresentare gli insiemi, Grazia 13 ci fa usare<br />

dei circoletti, pure un po’ storti, per giunta!<br />

– Sì, sì, fa bene, caro mio. Infatti, molti anni dopo Eulero, un altro<br />

matematico, l’inglese Venn 14 , utilizzò, per circondare gli elementi <strong>di</strong><br />

un insieme, linee chiuse <strong>di</strong> qualsiasi forma, proprio perché più comode.<br />

In ogni caso, oggi, le figure usate per rappresentare gli insiemi,<br />

vengono chiamate <strong>di</strong>agrammi <strong>di</strong> Eulero-Venn, in onore <strong>di</strong> entrambi.<br />

Ma torniamo ai <strong>sillogismi</strong>, Filo, e guarda come <strong>di</strong>ventano chiari,<br />

quando a spiegarli ci sono gli insiemi. Dammi la nostra lavagnetta.<br />

“Tutti gli uomini sono mortali”<br />

“Socrate è un uomo”<br />

perciò “Socrate è mortale”<br />

“Nessun cane è gatto”<br />

“Tutti i dalmata sono cani”<br />

perciò “Nessun dalmata è gatto”<br />

“Tutti i torinesi sono piemontesi”<br />

“Tutti i piemontesi sono italiani”<br />

perciò “Tutti i torinesi sono italiani”<br />

“Alcuni mammiferi sono cetacei”<br />

“Tutti i cetacei sono<br />

animali marini”<br />

perciò “Alcuni mammiferi sono<br />

animali marini”<br />

GATTI<br />

ANIMALI MARINI<br />

CETACEI<br />

MORTALI<br />

UOMINI<br />

•SOCRATE<br />

ITALIANI<br />

DALMATA<br />

PIEMONTE<br />

TORINESI<br />

Che ne pensi? Questi sono soltanto alcuni dei 19 <strong>sillogismi</strong> corretti.<br />

Ti sembrano chiari, illustrati con gli insiemi?<br />

– Nonno, hai proprio ragione, basta guardare le figure e si capisce<br />

tutto. Ma pensa un po’ che bravo, questo Eulero! Forse li aveva già<br />

CANI<br />

MAMMIFERI


15 repentino: improvviso.<br />

16 con buona lena: con impegno.<br />

17 Einstein: Albert Einstein,<br />

Premio Nobel per la fisica nel<br />

1921, citato spesso come esempio<br />

<strong>di</strong> genio.<br />

18 scarni e miseri: malnutriti<br />

e poveri.<br />

il pensiero logico<br />

spiegati ai suoi nipotini i<br />

<strong>sillogismi</strong>, prima <strong>di</strong><br />

scrivere alla principessa,<br />

ecco perché<br />

era tutto così chiaro!<br />

Tu fai bene a spiegarle<br />

a me le cose,<br />

nonno, così <strong>di</strong>venti<br />

sempre più bravo e,<br />

magari, prima o poi,<br />

qualcuno ti chiede <strong>di</strong> spiegare<br />

la matematica alla figlia<br />

del presidente della<br />

Repubblica… perché noi<br />

italiani una principessa non<br />

ce l’abbiamo, vero? – si è<br />

chiesto Filo, colto da un dubbio<br />

repentino 15 ; poi, correndo<br />

<strong>di</strong>etro a nuovi pensieri, ha proseguito:<br />

– Nonno, certo che sarebbe<br />

bello, se noi fossimo come i computer:<br />

per aggiornarne uno, basta inserire<br />

un <strong>di</strong>sco e trasferisci tutto il sapere da un<br />

computer all’altro. Noi umani, invece, e<br />

pure le principesse, abbiamo bisogno <strong>di</strong> un sacco <strong>di</strong><br />

tempo per imparare… e se ci bocciano a scuola, ce ne<br />

vuole ancora <strong>di</strong> più!<br />

– Hai ragione, Filo, imparare è una grande impresa… e a nessuno<br />

viene risparmiata, perché il sapere, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altre ricchezze, non<br />

può essere lasciato in ere<strong>di</strong>tà: anche una principessa deve mettersi a<br />

stu<strong>di</strong>are con buona lena 16 … ti <strong>di</strong>rò <strong>di</strong> più, persino la figlia <strong>di</strong> Einstein<br />

17 ! – ha concluso il nonno, con un sospirone.<br />

– C’è da <strong>di</strong>re un’altra cosa, però – ha subito ripreso pieno <strong>di</strong> ottimismo.<br />

– È vero, la cultura nessuno può dartela in ere<strong>di</strong>tà, senza che tu<br />

ti sforzi per apprendere, ma è anche vero che nessuno può togliertela,<br />

una volta che ce l’hai. La cultura te la porti sempre <strong>di</strong>etro, ovunque tu<br />

sia. Pensa ai poveri immigrati che arrivano, scarni e miseri 18 , da altri<br />

Paesi; chi fra loro è colto, prima o poi, riuscirà a farsi valere e a trovare<br />

un buon lavoro.<br />

E poi, sai cos’ha <strong>di</strong> speciale il sapere? Succede che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altre<br />

ricchezze, anche se lo <strong>di</strong>vi<strong>di</strong> con gli altri non <strong>di</strong>minuisce, anzi, aumenta!<br />

Quando insegni a qualcuno e lui prende un po’ della tua “ricchezza”,<br />

puoi star sicuro che qualcosina in cambio la ricevi sempre<br />

anche tu, perché insegnando si impara… sapessi quante cose ho imparato<br />

dai miei allievi!<br />

Eccolo qua, c’era da aspettarselo! Un pensiero ai suoi allievi non poteva<br />

mancare!<br />

da A. <strong>Cerasoli</strong>, La sorpresa dei numeri, Sperling & Kupfer<br />

ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010


ANDREA BARABINO NICOLETTA MARINI, Le pietre bianche © SEI, 2010<br />

APPROFONDIAMO IL TEMA L’APPARENZA<br />

INGANNA<br />

attività<br />

LEGGO E COMPRENDO<br />

1 A che cosa servono, secondo Filo, gli insiemi e<br />

i sottoinsiemi?<br />

A fare qualunque gioco<br />

A tutto, anche a giocare<br />

A cucinare<br />

A niente<br />

2 Come spiega il nonno l’importanza che hanno gli<br />

insiemi?<br />

Permettono <strong>di</strong> ragionare più rapidamente<br />

Permettono <strong>di</strong> fare più ragionamenti contemporaneamente<br />

Permettono <strong>di</strong> conoscere cose generali<br />

Permettono <strong>di</strong> generalizzare le nostre conoscenze<br />

3 Che cosa <strong>di</strong>fferenzia l’algebra dall’aritmetica?<br />

L’algebra utilizza le lettere<br />

L’algebra è più <strong>di</strong>fficile<br />

L’algebra è relativa<br />

L’algebra è stata inventata prima<br />

4 Perché le regole che governano le operazioni tra<br />

gli insiemi vengono chiamate algebra astratta?<br />

5 Come viene definito dal nonno il sillogismo?<br />

6 In un sillogismo, quante sono le premesse e<br />

quante le conclusioni?<br />

COMPRENDO E ANALIZZO<br />

7 Quando il nonno <strong>di</strong>ce che c’è una “forze interna”<br />

nel sillogismo, che cosa intende <strong>di</strong>re?<br />

8 Se il sillogismo è impostato bene, com’è la conclusione?<br />

Possibile, ma non sicura<br />

Probabile, ma non necessaria<br />

Necessaria e automatica<br />

Incerta e casuale<br />

9 Che consiglio dà il nonno a Filo, per controllare<br />

la correttezza dell’impostazione <strong>di</strong> un sillogismo?<br />

10 Perché il sillogismo che riguarda i topi grigi non<br />

funziona?<br />

ORA SCRIVO IO<br />

11 Analizza i “ragionamenti” seguenti e, completandoli<br />

opportunamente, in<strong>di</strong>ca quali sono<br />

corretti e rappresentano davvero dei <strong>sillogismi</strong>.<br />

A Tutti gli allievi della mia classe sono bion<strong>di</strong>.<br />

Marco è un allievo della mia classe. Perciò<br />

Marco ...........................................................................<br />

B Tutti i miei amici maschi giocano a calcio.<br />

Martina è una mia amica. Perciò .........................<br />

C Tutti i marinai amano navigare. Roberto è<br />

un marinaio. Perciò Roberto ..........................................<br />

D Molti animali dormono <strong>di</strong> notte. Il barbagianni<br />

è un animale. Perciò il barbagianni ...........................<br />

E Chi dorme non piglia pesci. Io ho dormito.<br />

Perciò io .......................................................................................<br />

LESSICO LESSICO LESSICO LESSICO LESSICO LESSICO<br />

Un mondo <strong>di</strong> parole<br />

12 Spiega il significato delle seguenti espressioni.<br />

Non c’è gioco che tenga ➞ .................................................<br />

Pieni <strong>di</strong> altre [...] <strong>di</strong>avolerie chimiche ➞ ....................<br />

.............................................................................................................<br />

Si son trovati costretti a inventare sempre nuovi<br />

tipi <strong>di</strong> numeri ➞ ................................................................<br />

Crosta <strong>di</strong> pane rimasta più duretta del dovuto ➞<br />

......................................................................................................<br />

Cosa <strong>di</strong>avolo sono questi <strong>sillogismi</strong> ➞ .....................<br />

..............................................................................................................<br />

13 In<strong>di</strong>vidua nel testo il punto in cui si <strong>di</strong>ce che il nonno<br />

“tamponava col tovagliolo l’unto sparso su buona<br />

parte del viso <strong>di</strong> Filo”.<br />

Che cosa significa qui il verbo “tamponare”?<br />

Che cosa significa, invece, “tamponare un’auto”?<br />

Ad alta voce<br />

14 Nella parte conclusiva del testo, il nonno spiega perché<br />

è importante stu<strong>di</strong>are. Esponi quali sono le sue<br />

considerazioni e poi qual è la tua opinione in proposito.

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