Dodici mesi insieme nel mondo del sociale - Fenalc
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4<br />
Mondo UNGHERIA:<br />
Crescono le persone in difficoltà<br />
che si rivolgono ai centri<br />
di ascolto Caritas. Diminuiscono<br />
gli stranieri senza permesso<br />
di soggiorno che chiedono aiuto,<br />
mentre aumentano gli italiani e gli<br />
uomini. Diventano più frequenti le<br />
richieste di sussidi economici e di<br />
generi alimentari. Il nono Rapporto<br />
sulle povertà, presentato oggi<br />
<strong>nel</strong>l’ambito <strong>del</strong> convegno “Dalla<br />
crisi nuove sfide per il territorio”<br />
conferma il generale impoverimento<br />
<strong>del</strong>le fasce più deboli <strong>del</strong>la popolazione<br />
e, soprattutto, l’allargamento<br />
<strong>del</strong> grave disagio ben oltre<br />
la categoria <strong>sociale</strong> dei vulnerabili<br />
cronici. Nel corso <strong>del</strong> 2009, secondo<br />
il Rapporto, si sono presentati<br />
nei 56 centri di ascolto scelti come<br />
campione, 17.283 persone, un aumento<br />
<strong>del</strong> 9% rispetto al 2008 che<br />
ha riportato il numero degli utenti<br />
a valori che non si registravano<br />
da cinque anni. Chi ha determinato<br />
questo aumento? Senza dubbio<br />
non gli immigrati clandestini.<br />
I quali, secondo il Rapporto sono<br />
diminuiti <strong>del</strong> 3,7%. Forse perché<br />
talmente spaventati d’incorrere in<br />
denunce da non trovare il coraggio<br />
nemmeno di chiedere aiuto<br />
alla Caritas, osservano i ricercatori<br />
<strong>del</strong>l’Osservatorio diocesano <strong>del</strong>le<br />
povertà e <strong>del</strong>le risorse che hanno<br />
elaborato i dati. I nuovi vulnerabili,<br />
invece, hanno sempre più spesso<br />
nomi e cognomi italiani. Infatti -<br />
Quest’anno la Manifestazione Nazionale<br />
per la 60esima edizione <strong>del</strong>la Giornata<br />
Nazionale <strong>del</strong>le Vittime degli<br />
Incidenti sul Lavoro si svolgerà <strong>nel</strong>la città di<br />
Modena, presso il Forum “Guido Monzani”<br />
(Via Aristotele, 33) e, come di consueto, vi<br />
parteciperanno i vertici <strong>del</strong>l’INAIL, <strong>del</strong>le organizzazioni<br />
imprenditoriali, <strong>del</strong>le confederazioni<br />
sindacali ed esponenti <strong>del</strong>le istituzioni<br />
interessate alla materia.<br />
Anche quest’anno parteciperà all’evento il<br />
Ministro <strong>del</strong> Lavoro e <strong>del</strong>le Politiche Sociali<br />
Maurizio Sacconi, da sempre vicino al tema<br />
<strong>del</strong>la sicurezza sul lavoro e all’Associazione.<br />
Fra le altre autorità presenti ci saranno: il Direttore<br />
Generale INAIL Giuseppe Lucibello,<br />
il Presidente <strong>del</strong> CIV INAIL Franco Lotito, la<br />
Sen. Dorina Bianchi <strong>del</strong>la Commissione d’Inchiesta<br />
sugli infortuni sul lavoro <strong>del</strong> Senato,<br />
l’On. Cesare Damiano <strong>del</strong>la Commissione Lavoro<br />
<strong>del</strong>la Camera, il Presidente <strong>del</strong> Comitato<br />
Tecnico per la Sicurezza Confindustria Samy<br />
Gattegno, il Vice Presidente Vicario Confartigianato<br />
Giorgio Merletti, il Segretario Confederale<br />
CISL Fulvio Giacomassi, il Segretario<br />
Confederale UIL Paolo Carcassi, il Segretario<br />
Confederale UGL Nazareno Mollicone, il Responsabile<br />
<strong>del</strong> Dipartimento Settori Produttivi,<br />
Salute e Sicurezza CGIL Claudio Iannilli, il<br />
Vice Presidente Nazionale UNMS Cav. Santo<br />
Meduri e il Direttore INAIL Emilia Romagna<br />
Alessandro Crisci.<br />
Non mancheranno rappresentanti <strong>del</strong>le amministrazioni<br />
locali quali il Sindaco di Modena<br />
Giorgio Pighi, il Presidente <strong>del</strong>la Provincia<br />
Emilio Sabattini e l’Assessore regionale Attività<br />
Produttive, Piano Energetico e Sviluppo<br />
Sostenibile, Economia Verde, Edilizia Giancarlo<br />
Muzzarelli.<br />
Sommersi dai fanghi.<br />
Il 4 ottobre un milione di metri cubi<br />
di fanghi tossici è fuoriuscito da una<br />
fabbrica di alluminio ad Ajka, provocando<br />
la morte di quattro persone d<br />
enormi danni ecologici <strong>nel</strong>le province<br />
di Veszprèm, Gyor e Vas. Il quotidaino<br />
“Népszabadsàg” attribuisce<br />
la causa <strong>del</strong> disastro alla negligenza<br />
umana. L’altro giornale ungherese<br />
“Komment” sottolinea invece che<br />
“l’Ungheria, messa sotto pressione<br />
da Bruxelles, stanzia somme colossali<br />
per trattare i rifiuti domestici, che<br />
formano appunto il 5 per cento <strong>del</strong><br />
totale”, ma trascura lo smaltimento<br />
dei rifiuti industriali, una “vera e propria<br />
bomba ad orologeria”.<br />
CONGO: Il Ruanda critica l’Onu.<br />
Il rapporto <strong>del</strong>le Nazioni Unite sui<br />
crimini commessi <strong>nel</strong>la Repubblica<br />
Democratica de Congo tra il 1993 e<br />
il 2003 è stato presentato a Ginevra<br />
il 1 ottobre e ha scatenato una polemica<br />
<strong>nel</strong>la regione dei Grandi Laghi.<br />
Alcuni paesi confinanti con il Congo<br />
-Ruanda, Uganda, Burundi ed Angola<br />
– lo hanno contestato respingendo<br />
le accuse di aver alimentato la guerra<br />
PRESENTATO IL NONO RAPPORTO SULLE POVERTà<br />
In aumento i poveri<br />
che chiedono aiuto alla Caritas<br />
benché gli stranieri rappresentino<br />
ancora la stragrande maggioranza<br />
degli utenti (il 73,7%) - a chiedere<br />
aiuto alla Caritas sono venuti in<br />
numero crescente gli italiani: rispetto<br />
al 2008 i cittadini di nazionalità<br />
italiana sono aumentati <strong>del</strong><br />
15,7%. “Fenomeno – spiegano gli<br />
autori <strong>del</strong> Rapporto alla cui radice<br />
si trova certamente la crisi economica”.<br />
Inoltre, in un contesto in cui<br />
Giornata Nazionale <strong>del</strong>le Vittime<br />
degli Incidenti sul Lavoro<br />
L’inizio <strong>del</strong>la Cerimonia civile è previsto per<br />
le 10.00, dopo la Santa Messa officiata dal<br />
Vescovo in memoria dei caduti sul lavoro e<br />
terminerà alle ore 12.30.<br />
La Giornata, che rappresenta l’appuntamento<br />
più importante e significativo per l’Associazione,<br />
si svolgerà sotto l’Alto Patronato<br />
<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica e con il Patrocinio<br />
<strong>del</strong> Segretariato Sociale RAI.<br />
Alle 18, sempre presso il Forum Monzani, la<br />
cantautrice Mariella Nava, l’artista e musicista<br />
Heron Borelli e i Messaffuoco Performers<br />
e i cantanti <strong>del</strong> Concorso musicale ANMIL<br />
“Note Scordate”, saliranno sul palco per un<br />
concerto gratuito. In occasione <strong>del</strong>la Giornata<br />
e per divulgare al meglio i suoi obiettievi<br />
di sensibilizzazione sul fenome degli infortuni<br />
e sull’importanza <strong>del</strong>la prevenzione, l’AN-<br />
MIL ha realizzato un’apposita campagna che<br />
comprende un banner ospitato da diversi siti<br />
web, e uno spot tv di 30” dal titolo “The worker”,<br />
realizzato dall’Agenzia internazionale<br />
The Name, per il quale sono stati chiesti degli<br />
spazi riservati alla comunicazione <strong>sociale</strong> e<br />
ad emittenti private nazionali.<br />
la domanda di aiuto è sempre stata<br />
espressa in prevalenza dalle donne,<br />
è significativo che nonostante siano<br />
ancora loro, le donne, a rappresentare<br />
la maggioranza degli utenti<br />
(il 64,8%), sono gli uomini ad<br />
aumentare, passando dal 31% <strong>nel</strong><br />
2008 al 35% <strong>nel</strong> 2009. Insomma,<br />
un incremento <strong>del</strong> 4% che riguarda<br />
un’altra categoria “inusuale”<br />
tra gli assistiti <strong>del</strong>la Caritas. Non a<br />
Nel 2000 il <strong>mondo</strong> all’unanimità prometteva:<br />
entro il 2015 avremo ridotto<br />
di 2/3 la mortalità infantile. A fine<br />
2010 le promesse sono un’eco imbarazzante<br />
mentre la realtà sono numeri che scendono<br />
lenti e incerti o addirittura risalgono drammaticamente.<br />
8.1 milioni di bambini sotto i 5 anni continuano<br />
a morire ogni anno per cause banali<br />
e prevenibili. Un terzo di queste morti ha<br />
come concausa la malnutrizione, acuta o<br />
cronica, denuncia il Rapporto su La mortalità<br />
infantile e l’impatto <strong>del</strong>la malnutrizione<br />
di Save the Children – la più grande organizzazione<br />
internazionale indipendente che<br />
dal 1919 lotta per migliorare concretamente<br />
le condizioni di vita dei bambini. Sono oltre<br />
4 milioni in Africa, 3.7 milioni in Asia e circa<br />
240 mila in America Latina e nei Caraibi, i<br />
bambini che perdono la loro battaglia per<br />
la sopravvivenza ogni anno. 64 i paesi dove<br />
si combatte questa guerra e dove si concentra<br />
il 95% <strong>del</strong>le morti infantili <strong>del</strong> pianeta.<br />
Ciad, Afghanistan, Repubblica Democratica<br />
<strong>del</strong> Congo, Guinea-Bissau, Sierra Leone,<br />
Mali, Somalia, Repubblica Centro Africana,<br />
Burkina Faso, Burundi, i 10 stati con i più alti<br />
tassi di mortalità infantile <strong>del</strong> <strong>mondo</strong>. E’ per<br />
questi motivi che ieri, 6 ottobre, Save the<br />
Children ha deciso di organizzare la Giornata<br />
<strong>del</strong> palloncino rosso, tappezzando Roma,<br />
Milano e altri 9 comuni con migliaia di palloncini<br />
con scritto Save Me, che i volontari<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione hanno iniziato a distribuire<br />
al risveglio <strong>del</strong>le città a tutti i cittadini.<br />
Lo slogan di questa pacifica guerrilla è non<br />
lasciamoli andare con riferimento al palloncino<br />
rosso, che ognuno è invitato a tenere<br />
con sé, attaccato al filo, come se tenessimo<br />
TEMPO LIBERO<br />
caso – fanno osservare i ricercatori<br />
- sono gli uomini i più colpiti da<br />
problemi di occupazione (+5,5%) e<br />
di reddito (+4,7%). Che cosa hanno<br />
chiesto le persone? L’analisi dei<br />
bisogni e <strong>del</strong>le richieste realizzata<br />
dal Rapporto conferma un generale<br />
peggioramento <strong>del</strong>le condizioni<br />
di vita materiale <strong>del</strong>le persone. Si<br />
confermano in aumento le persone<br />
che richiedono generi alimen-<br />
civile <strong>nel</strong> paese vicino. L’Onu, scrive<br />
il “Mail & Guardian”, sostiene che gli<br />
attacchi contro i rifugiati hutu ruandesi,<br />
che fecero centinaia di migliaia<br />
di morti,furono orchestrati dal Ruanda.<br />
Per Kigali le accuse avvalorano<br />
le teoria <strong>del</strong> “doppio genocidio”, secondo<br />
la quale i massacri degli hutu<br />
<strong>nel</strong>l’est <strong>del</strong> paese tra il 1996 e il 1997<br />
andrebbero messi sullo stesso piano<br />
<strong>del</strong> genocidio commesso contro i tutsi<br />
in Ruanda <strong>nel</strong> 1994. Secondo Kigali, la<br />
maggior parte degli hutu rifugiati in<br />
Congo aveva partecipato al genocidio<br />
in patria.<br />
tari, passate dal 28,8% <strong>del</strong> 2008 al<br />
30,2%, che in valori assoluti significano<br />
circa 700 persone in più. Se si<br />
passa poi ad analizzare il numero<br />
di persone che hanno richiesto sussidi<br />
economici, l’aumento è ancora<br />
più vistoso: il 4%, pari a circa un<br />
migliaio di individui. Un identikit<br />
più preciso dei “vulnerabili” emerge<br />
dall’approfondimento fatto dai<br />
ricercatori <strong>del</strong> consorzio Aaster <strong>del</strong><br />
sociologo Aldo Bonomi condotto<br />
su 3.237 persone, un campione<br />
selezionato fra chi ha ricevuto un<br />
aiuto dal Fondo Famiglia Lavoro, il<br />
fondo di solidarietà voluto dall’Arcivescovo<br />
di Milano per le famiglie<br />
che perdono il lavoro. I due terzi<br />
dei beneficiari sono operai generici<br />
<strong>nel</strong> ciclo <strong>del</strong>l’industria, <strong>del</strong>la sub<br />
fornitura e <strong>del</strong>l’edilizia; seguono i<br />
lavoratori non qualificati nei servizi<br />
e un 15% di persone con lavori dequalificati,<br />
saltuari o irregolari. Solo<br />
il 5% ha un profilo professionale<br />
medio-alto (insegnanti, professionisti<br />
o dirigenti). Se però si scorpora<br />
il dato in base alla cittadinanza,<br />
la percentuale tra gli italiani sale<br />
all’11,5%, a testimonianza di una<br />
crisi che si è estesa anche a quelle<br />
fasce di popolazione che fino a ieri<br />
sembravano essere al sicuro e che<br />
oggi hanno trovato il “coraggio<br />
<strong>del</strong>la miseria” per rivolgersi al Fondo<br />
Famiglia Lavoro.<br />
Save the Children:<br />
stop alla mortalità infantile<br />
stretto un bambino per non lasciarlo morire.<br />
A Roma e Milano la guerrilla è iniziata la<br />
sera <strong>del</strong> 5, protraendosi per tutta la notte.<br />
Nella capitale Piazza Montecitorio e Piazza<br />
di Spagna i luoghi che per primi si sono riempiti<br />
di palloncini rossi, anche con l’aiuto<br />
degli attori Nicolas Vaporidis, Pietro Sermonti,<br />
Andrea Sartoretti, tra i testimonial<br />
di Every One. All’alba 25 le piazze e via di<br />
Roma – dalle centralissime Piazza Venezia e<br />
Piazza Argentina, a Piazza San Giovanni e<br />
Piazza Sempione – invase da 400 palloncini.<br />
A Milano, Piazza Castello e Piazzale Duca<br />
D’Aosta (Stazione Centrale) i luoghi da cui,<br />
già <strong>nel</strong>la serata <strong>del</strong> 5, sono apparsi i palloncini<br />
Save Me, poi moltiplicatisi fino a “occupare”<br />
14 tra piazze e vie. “La nostra mobilitazione<br />
è ai massimi livelli”, commenta<br />
Valerio Neri, Direttore Generale di Save the<br />
Children per l’Italia “ma abbiamo bisogno<br />
<strong>del</strong>l’aiuto di tutti per farcela”. Per sostenere<br />
concretamente Every One , fino al 7 novembre<br />
sarà possibile donare 2 euro inviando un<br />
SMS al 45503 dai cellulari personali TIM, Vodafone,<br />
Wind, 3 e Coop Voce o chiamando<br />
lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia,<br />
Fastweb e Infostrada. Gli utenti di rete fissa<br />
Telecom Italia potranno scegliere se donare<br />
2 o 5 euro. I fondi serviranno a sostenere i<br />
progetti di salute e nutrizione materno-infantile<br />
realizzati da Save the Children Italia<br />
in Egitto, Etiopia, Mozambico, Malawi e Nepal.<br />
Sempre fino al 7 novembre si può contribuire<br />
alla Campagna donando 5 euro alle<br />
casse dei 430 negozi OVS industry in tutte le<br />
province italiane ricevendo la Save the Children<br />
Card e il palloncino “Save Me” simbolo<br />
<strong>del</strong>la campagna.