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Interrogazione sulle società partecipate del Comune ... - FeedJournal

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4 <strong>FeedJournal</strong> Basic<br />

E ora vinciamo le Regionali. Ecco perché …<br />

by ilcircolo (Il Circolo)<br />

Submitted at 1/29/2010 2:58:03 AM<br />

Ed ora vinciamo le Regionali.<br />

L’obiettivo è a portata di mano, ed il<br />

Popolo <strong>del</strong>la Libertà e il centrodestra<br />

hanno tutte le carte in regola per<br />

recuperare ai moderati una serie di<br />

regioni conquistate dalla sinistra in<br />

una stagione politica che oggi ci<br />

appare lontana, che potremmo<br />

definire preistorica: quella in cui i<br />

moderati, pur al governo centrale,<br />

soffrivano di diatribe e divisioni<br />

interne. Quella in cui, soprattutto, la<br />

sinistra poteva contrabbandare una<br />

parvenza di unità e perfino di<br />

buongoverno.<br />

Vediamo perché possiamo e<br />

dobbiamo vincere.<br />

Abbiamo il consenso. Già in base ai<br />

risultati <strong>del</strong>le Europee il Pdl è<br />

ovunque il primo partito ad eccezione<br />

di solo due <strong>del</strong>le tradizionali regioni<br />

rosse: Emilia-Romagna e Toscana.<br />

Perfino in Umbria, in Basilicata e<br />

nelle Marche il Pd, a giugno 2009,<br />

aveva perduto il suo storico primato.<br />

Un’affermazione, quella, che<br />

inizialmente parve velata<br />

dall’astensionismo ma fu poi<br />

confermata e amplificata dalle<br />

amministrative che portarono al<br />

centrodestra province e comuni di<br />

prima grandezza, al Nord, Centro e<br />

Sud. Rispetto ad allora i consensi e la<br />

fiducia nel governo ed in Silvio<br />

Berlusconi sono ulteriormente<br />

aumentati.<br />

Siamo uniti. Non fatevi fuorviare<br />

dalle trattative <strong>sulle</strong> candidature o<br />

dalle diatribe di partito: è fisiologica<br />

dialettica politica. Il Pdl innanzi tutto,<br />

ed il centrodestra nel suo complesso,<br />

marcia unito. Così come il governo.<br />

In base a questa unità abbiamo potuto<br />

definire e presentare in largo anticipo<br />

quasi tutti i candidati per le regioni. I<br />

pochi nomi che mancano non sono<br />

frutto di divisioni, ma di attesa per le<br />

mosse degli avversari, che<br />

ovviamente tardano.<br />

Abbiamo un leader certo e forte.<br />

Berlusconi è il leader <strong>del</strong><br />

centrodestra, oltre che il capo <strong>del</strong><br />

governo. Ha resistito alla campagna<br />

di veleni <strong>del</strong> 2009, ha portato assieme<br />

al governo l’Italia fuori dalla crisi, ha<br />

vinto tutte le elezioni di questi due<br />

anni, è il più stabile tra i governanti<br />

europei. I dissensi con Gianfranco<br />

Fini si sono ricomposti, in ogni caso<br />

fanno parte <strong>del</strong>la distinzione di ruoli e<br />

di quella che, ripetiamo, è una<br />

fisiologica dialettica politica. La<br />

leadership di Berlusconi non è<br />

minimamente messa in discussione<br />

dagli alleati leghisti.<br />

A sinistra, nessun leader. Panorama<br />

ben diverso quello <strong>del</strong>l’opposizione.<br />

Dopo aver triturato due segretari in<br />

meno di due anni, il Pd vede in serio<br />

pericolo lo stesso Pier Luigi Bersani.<br />

Al di là <strong>del</strong>la buona volontà<br />

riformista manifestata all’inizio,<br />

Bersani è rimasto intrappolato nella<br />

guerra <strong>del</strong>le candidature tanto più<br />

nelle regioni finora amministrate<br />

dalla sinistra. Lazio, Campania,<br />

Puglia, Calabria, perfino l’Umbria:<br />

sono esempi di una guerra feroce tra<br />

bersaniani-dalemiani e veltroniani. Di<br />

fatto il Pd è in grado di schierare<br />

candidati veri, e “suoi”, solo in<br />

Piemonte, Liguria e Emilia-Romagna.<br />

In Lombardia, regione data per persa,<br />

c’è un candidato di bandiera<br />

fe<strong>del</strong>issimo bersaniano, Filippo<br />

Penati, già sconfitto alle Provinciali<br />

di Milano. In Veneto, altra regione<br />

persa, si è trovato un candidato che<br />

apprezza pubblicamente la politica<br />

<strong>del</strong> centrodestra. Nel Lazio ci si è<br />

dovuti affidare ad Emma Bonino<br />

dopo un fuggi fuggi generale. In<br />

Campania e Calabria è in corso una<br />

guerra tra Pd e Idv. In Puglia c’è stata<br />

una guerra, ancora peggiore, a colpi<br />

di dossier giudiziari, tra estrema<br />

sinistra (con l’appoggio dei<br />

veltroniani) e Massimo D’Alema.<br />

Perfino l’Umbria è coinvolta, e<br />

sfugge al controllo <strong>del</strong> segretario.<br />

Il fallimento dei governi <strong>del</strong>la<br />

sinistra. Tutto ciò non è frutto solo di<br />

faide interne, ma <strong>del</strong> crollo di un<br />

mo<strong>del</strong>lo di governo. Lazio, Umbria,<br />

Campania, Calabria, Puglia sono<br />

regioni finora amministrate dalla<br />

sinistra, dove il malgoverno, gli<br />

scandali e le inefficienze hanno<br />

imperversato in questi cinque anni. Il<br />

tessuto sociale, il lavoro, l’economia<br />

ne hanno risentito pesantemente: la<br />

sinistra non ha un progetto, sempre<br />

indecisa tra riformismo a parole e<br />

mera gestione <strong>del</strong> potere nei fatti.<br />

Noi abbiamo un progetto. Come per<br />

il Friuli, l’Abruzzo, la Sardegna – le<br />

tre regioni già conquistate – Pdl e<br />

centrodestra hanno un chiaro progetto<br />

per riportare alla normalità e al buon<br />

governo queste aree strategiche. Il<br />

rilancio <strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong> lavoro,<br />

l’impresa e il turismo, il credito, le<br />

infrastrutture, il rapporto trasparente<br />

con i cittadini, soprattutto la<br />

credibilità conquistata con i fatti <strong>del</strong><br />

governo: questi sono i cardini <strong>del</strong><br />

nostro programma, contrapposto<br />

all’ideologia <strong>del</strong>la sinistra.<br />

Ecco perché bisogna crederci. Tutti<br />

questi elementi possono portare, tra<br />

due mesi, ad una vittoria senza<br />

precedenti. Occorre crederci e<br />

impegnarsi nella campagna elettorale.<br />

Il centrodestra può conquistare il<br />

Nord, gran parte <strong>del</strong> Centro,<br />

praticamente tutto il Sud. E’ certo<br />

l’obiettivo massimo, i sondaggi ed il<br />

gioco politico inducono alla<br />

prudenza. Ma, appunto, perché non<br />

crederci?<br />

La sinistra “partito appenninico”. In<br />

ogni caso, dopo le Regionali avremo<br />

una geografia politica <strong>del</strong>l’Italia<br />

molto diversa. La sinistra rischia di<br />

ridursi a “partito appenninico”,<br />

secondo una azzeccata definizione di<br />

Giulio Tremonti. Finirà la rendita di<br />

posizione <strong>del</strong> potere locale, finora<br />

usata spesso come freno al governo,<br />

ma soprattutto come freno all’Italia.<br />

Conclusione: vinciamo le Regionali.<br />

E dopo completeremo il cambiamento<br />

<strong>del</strong> Paese.<br />

Bilancio comunale di Offida: le proposte di<br />

Acciarri<br />

by ilcircolo (Il Circolo)<br />

Submitted at 2/7/2011 4:12:04 AM<br />

Offida – Critiche e proposte avanzate<br />

dal consigliere comunale Acciarri, in<br />

merito al bilancio di previsione.<br />

Sulla recente approvazione <strong>del</strong><br />

bilancio di previsione <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> di<br />

Offida, interviene il consigliere<br />

comunale Geremia Acciarri, non<br />

senza polemiche: “Da notizie<br />

riportate dalla stampa, la riduzione<br />

dei trasferimenti sarebbe di 150.000<br />

euro, anche il bilancio di previsione<br />

ne ha evidenziati circa 115.000 (da<br />

1.137.593 a 1.022.102). Dove siano<br />

finiti gli altri 35.000 cercheremo di<br />

capirlo”.<br />

“Il recupero potrebbe essere attuato<br />

tagliando le spese inutili o comunque<br />

non rientranti nelle priorità (le famose<br />

funzioni istituzionali) <strong>del</strong>l’ente. Si ha<br />

una bella faccia tosta – prosegue il<br />

consigliere <strong>del</strong> gruppo misto – a<br />

pretendere un aumento <strong>del</strong> 50% <strong>del</strong>la<br />

tariffa <strong>del</strong>la mensa quando ci si<br />

impegna a dare al Consorzio<br />

Universitario Piceno, <strong>sulle</strong> cui finalità<br />

e qualità <strong>del</strong>la formazione erogata è<br />

opportuno stendere più di un pietoso<br />

velo, oltre 80.000 euro all’anno<br />

derivanti dalla partecipazione <strong>del</strong> 4%<br />

e dalla quota indiretta detenuta<br />

tramite l’Unione dei comuni (altro<br />

2%)”.<br />

“Inoltre potremmo far realizzare gli<br />

impianti fotovoltaici al Consind,<br />

come sembra suggerire l’onorevole<br />

Agostini, invece che ad Energie<br />

Offida e riprenderci gli oltre 100.000<br />

euro annui che sono stati assegnati<br />

alla stessa <strong>società</strong> e derivanti dall’uso<br />

e dalla parziale vendita <strong>del</strong>l’immobile<br />

di Porto d’Ascoli ex Vannicola”.<br />

“Ricordo poi che andrebbero attuati<br />

agli indirizzi espressi all’inizio <strong>del</strong><br />

mandato da questa Amministrazione<br />

in merito alla destinazione dei fondi<br />

derivanti dalla vendita degli<br />

immobili, sempre <strong>del</strong>la ex Vannicola,<br />

siti nel comune di Offida.<br />

Considerando che non si vuole<br />

investire nelle strutture,<br />

probabilmente ritenute efficienti<br />

(soprattutto la materna!), le risorse<br />

derivanti dalle alienazioni potrebbero<br />

essere utilizzate per ridurre<br />

l’indebitamento, destinando il<br />

risparmio sulla rata di mutuo alla<br />

copertura <strong>del</strong> costo dei servizi, senza<br />

dover aumentare la mensa o<br />

prevedere tariffe esagerate per il<br />

trasporto scolastico”.<br />

“Ci si potrebbe poi avventurare –<br />

conclude Acciarri – anche a<br />

suggerimenti in merito la riduzione<br />

degli apparati politici e burocratici,<br />

anche di secondo livello (ambiti,<br />

consorzi turistici, ecc.) con le relative<br />

spese, ma questa, si sa, è un’altra<br />

storia. In realtà, aldilà <strong>del</strong> taglio dei<br />

trasferimenti, quello che ci preoccupa<br />

di più nell’equilibrio <strong>del</strong> bilancio <strong>del</strong><br />

<strong>Comune</strong> di Offida, oltre<br />

all’indebitamento indiretto dovuto<br />

alla gestione <strong>del</strong>le <strong>partecipate</strong>, che più<br />

volte ho segnalato, è la previsione di<br />

alcune poste di bilancio, quantomeno<br />

azzardate; ad esempio la capacità di<br />

incassare la supposta evasione<br />

tributaria (quantificata da anni in<br />

circa 140.000 euro annui ma incassata<br />

sempre per meno <strong>del</strong>la metà) e<br />

l’aumento <strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong>le multe<br />

da 110.000,00 a 210.000”.<br />

“Vuoi vedere che a far saltare il<br />

bilancio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> non sarà la<br />

messa in liquidazione <strong>del</strong> Consind,<br />

ma gli automobilisti sempre più<br />

disciplinati?”.<br />

Rag. Geremia Acciarri – Consigliere<br />

Comunale di Offida<br />

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