02.06.2013 Views

Avvisatore Marittimo del Mediterraneo

Avvisatore Marittimo del Mediterraneo

Avvisatore Marittimo del Mediterraneo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6<br />

<strong>Avvisatore</strong> <strong>Marittimo</strong><br />

DEL MEDITERRANEO<br />

1 novembre 2011<br />

I dati nel quarto “Rapporto <strong>del</strong>l’Economia” realizzato dalla Federazione <strong>del</strong> Mare in collaborazione con il Censis<br />

Cluster marittimo in crescita: 40 miliardi <strong>del</strong> Pil<br />

Il presidente d’Amico: “Nonostante la crisi, siamo fra le eccellenze italiane. Parola d’ordine, andare avanti”<br />

Michele D’Amico dalla prima<br />

Secondo il rapporto, il comparto dà<br />

occupazione a circa il 2 cento <strong>del</strong>la<br />

forza lavoro <strong>del</strong> paese (477.000 persone<br />

fra addetti diretti e indotto).I dati<br />

confermano il posizionamento<br />

<strong>del</strong>l’Italia al primo posto in Europa<br />

per importazioni via mare, con 185,4<br />

milioni di tonnellate di merce, e al<br />

terzo per esportazioni, con 47 milioni<br />

di tonnellate. Il nostro paese mantiene<br />

la leadership anche nel traffico crocieristico<br />

(6,7 milioni di passeggeri) e<br />

nella costruzione di navi passeggeri e<br />

motor-yacht di lusso.<br />

In termini di contributo al Pil, dopo i<br />

trasporti marittimi si collocano le attività<br />

di logistica portuale e ausiliarie ai<br />

trasporti (6,7 miliardi di euro), la<br />

pesca (4,4 miliardi), la cantieristica<br />

navale (4,3 miliardi). I dati aindicano<br />

uno scenario per il 2011 di crescita<br />

contenuta, per poi riprendere a svilupparsi<br />

nuovamente nel 2012.<br />

“I dati <strong>del</strong> Censis dimostrano chiaramente<br />

che il cluster marittimo italiano<br />

costituisce un campo di eccellenza <strong>del</strong><br />

paese”, ha dichiarato il presidente<br />

<strong>del</strong>la Federazione <strong>del</strong> Mare, Paolo<br />

d’Amico. “Come tutti, abbiamo subito<br />

gli effetti <strong>del</strong>la crisi iniziata nel<br />

2008, fra cui il crollo dei noli e il calo<br />

<strong>del</strong> fatturato, ma abbiamo dimostrato<br />

una forte capacità di reazione. Un<br />

aspetto da sottolineare - ha continuato<br />

D’Amico - è che il sistema marittimo<br />

ha mantenuto negli ultimi anni il proprio<br />

peso grazie ad un processo di<br />

riforma che ha reso competitive le sue<br />

componenti rispetto ai concorrenti<br />

esteri. Dopo la riforma <strong>del</strong>la navigazione<br />

mercantile internazionale <strong>del</strong><br />

1998, sono stati investiti oltre 35<br />

miliardi di euro nella costruzione di<br />

nuove unità, che hanno portato la flotta<br />

italiana a raddoppiare la propria<br />

dotazione, diventando così tra le principali<br />

al mondo, con posizioni di assoluto<br />

rilievo nei settori più sofisticati<br />

come quelli <strong>del</strong>le unità ro-ro e <strong>del</strong>le<br />

navi da crociera. Anche la riforma dei<br />

porti <strong>del</strong> ‘94, pur oggi bisognosa di<br />

ammodernamento, è stata importante,<br />

avendo reso possibile all’Italia di qualificarsi<br />

in Europa come primo importatore<br />

ed esportatore via mare e prima<br />

meta per i passeggeri <strong>del</strong>le navi da<br />

crociera. Oggi, in virtù di nuovi scenari<br />

di mercato chiediamo una rinnovata<br />

sensibilità a tutte le istituzioni, in<br />

modo da procedere speditamente su<br />

alcune <strong>del</strong>le necessità strategiche per<br />

la competitività <strong>del</strong> settore: fra di esse,<br />

il mantenimento <strong>del</strong>la normativa italiana<br />

ed europea sulla competitività<br />

<strong>del</strong>la bandiera marittima, il collegamento<br />

dei nostri scali con le reti di tra-<br />

Il decreto legge 130 <strong>del</strong> 2 agosto 2011 prevede l’imbarco dei Nuclei militari di protezione a bordo <strong>del</strong>le nostre navi mercantili<br />

Una difesa attiva per contrastare la pirateria marittima<br />

Grazie alle risoluzioni 1970 e 1973 <strong>del</strong> 2011 adottate<br />

dal Consiglio di Sicurezza <strong>del</strong>le Nazioni<br />

Unite in materia di misure urgenti antipirateria, è stata<br />

emanata la legge 2 agosto 2011, n. 130, di conversione,<br />

con modifiche, <strong>del</strong> decreto -legge 12 luglio 2011,<br />

n. 107. Al fine di garantire la libertà di navigazione<br />

<strong>del</strong> naviglio commerciale nazionale in transito negli<br />

spazi marittimi internazionali a rischio, l’articolo 5<br />

intitolato "ulteriori misure di contrasto alla pirateria".<br />

Vengono così introdotte <strong>del</strong>le speciali misure di difesa<br />

attiva prevedendo per gli armatori la possibilità di<br />

imbarcare dei Nuclei Militari di Protezione (NMP)<br />

<strong>del</strong>la Marina Militare, che può anche avvalersi di<br />

altre forze armate; naturalmente, e non potrebbe essere<br />

diversamente in un periodo così critico per le<br />

finanze <strong>del</strong>lo Stato, il ristoro di tutti gli oneri, comprensivi<br />

<strong>del</strong>le spese per il personale e di funzionamento,<br />

è a carico degli armatori richiedenti. È previsto<br />

che il "NMP" abbia la responsabilità esclusiva<br />

Paolo d’Amico, presidente <strong>del</strong>la Federazione <strong>del</strong> Mare e di Confitarma<br />

L’intero sistema dei trasporti comunitari dovrà essere completato entro il 2050<br />

La Commissione europea ritocca la Ten-T<br />

Previsto un “core network” principale integrato a una rete globale<br />

Giacomo D’Orsa<br />

La Commissione europea ha presentato<br />

un piano di investimenti di<br />

oltre 30 miliardi di euro nel periodo<br />

2014-2020 per ridefinire e potenziare<br />

la rete transeuropea dei trasporti (Ten-<br />

T). In base al progetto la futura Ten-T<br />

si articolerà in una rete centrale (core<br />

network), che si prevede di completa-<br />

re entro il 2030, che avrà il<br />

compito di eliminare le<br />

strozzature <strong>del</strong>la rete, di<br />

ammodernarla e di snellire le<br />

operazioni transfrontaliere<br />

di trasporto per passeggeri e<br />

mercie, e una rete globale che verrà<br />

completata entro il 2050 e servirà ad<br />

alimentare il corenetwork. Entrambe<br />

le reti comprendono tutti i modi di trasporto:<br />

strade, ferrovie, linee aeree,<br />

vie navigabili interne e trasporto<br />

marittimo, nonché le piattaforme<br />

intermodali. “I trasporti - ha dichiarato<br />

il vicepresidente <strong>del</strong>la<br />

Commissione e commissario responsabile<br />

per i Trasporti, Siim Kallas -<br />

sono fondamentali per un'economia<br />

efficiente nell'UE, ma oggi mancano<br />

collegamenti vitali. Le ferrovie europee<br />

hanno sette scartamenti diversi e<br />

solo 20 dei nostri principali aeroporti<br />

e 35 dei principali porti sono collegati<br />

direttamente alla rete ferroviaria.<br />

Senza collegamenti efficienti,<br />

l’Europa non può né crescere né prosperare”.<br />

La Commissione ha spiega-<br />

Tra i progetti prioritari anche la linea<br />

ferroviaria Napoli-Palermo e il collegamento<br />

marittimo fra Palermo e La Valletta<br />

to che la realizzazione <strong>del</strong>la rete centrale<br />

sarà facilitata mediante l’adozione<br />

di un approccio per corridoi. Dieci<br />

corridoi saranno alla base <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

coordinato <strong>del</strong>l'infrastruttura<br />

nell'ambito <strong>del</strong>la rete centrale. Tali<br />

corridoi interesseranno non meno di<br />

tre modalità di trasporto, tre Stati<br />

membri e due sezioni transfrontaliere.<br />

Inoltre, “Piattaforme di corridoio”<br />

saranno presiedute da coordinatori<br />

europei che riuniranno tutte le parti<br />

interessate, garantendo il coordinamento,<br />

la cooperazione e la trasparenza.<br />

L'Italia è coinvolta per quel che<br />

riguarda il corridoio 1 (Baltico-<br />

Adriatico), nella sezione (ferroviaria)<br />

Wien - Graz - Klagenfurt - Udine -<br />

Venezia - Ravenna e in quella portuale<br />

Trieste - Venezia - Ravenna; il corridoio<br />

3 (da Algeçiras al confine<br />

ungherese con l’Ucraina)<br />

per le tratte (ferroviarie)<br />

Torino - Lione (la TAV) e<br />

Milano - Trieste - Divaca; il<br />

corridoio 5 (Helsinki - La<br />

Valletta) per i collegamenti<br />

ferroviari Fortezza - Verona, Napoli -<br />

Bari, Napoli - Reggio Calabria e<br />

Messina - Palermo e per le linee<br />

marittime Palermo - La Valletta; il<br />

corridoio 6 Genova - Rotterdam per<br />

quanto riguarda la linea ferroviaria da<br />

Genova al confine svizzero. La<br />

Sicilia, dunque, è rientrata a pieno<br />

titolo nella riedifinizione <strong>del</strong>la Ten-T,<br />

scongiurando il pericolo di un possibile<br />

taglio ventilato negli scorsi mesi.<br />

Renato Coroneo dalla prima <strong>del</strong>le azioni di contrasto militare alla pirateria e al per-<br />

sonale dipendente sono attribuite le funzioni di ufficiale<br />

ed agente di polizia giudiziaria rispetto ai reati di<br />

cui agli articoli 1135 e 1136 <strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la<br />

Navigazione; il personale militare potrà operare in<br />

conformità alle direttive e alle regole di ingaggio<br />

emanate all'uopo dal Ministero <strong>del</strong>la Difesa. Altra<br />

importante previsione riguarda la possibilità per gli<br />

armatori, nel caso in cui non siano previsti i servizi di<br />

protezione <strong>del</strong>le forze armate, di avvalersi dei servizi<br />

di vigilanza a mezzo impiego di guardie giurate<br />

armate a bordo <strong>del</strong>le navi mercantili battenti bandiera<br />

italiana che attraversano gli spazi marittimi internazionali<br />

a rischio di pirateria; in tale previsione le<br />

navi devono essere autorizzate alla detenzione <strong>del</strong>le<br />

armi. Per quanto riguarda “gli spazi marittimi internazionali<br />

a rischio di pirateria” nell’ambito dei quali<br />

può essere previsto l’imbarco dei Nuclei Militari di<br />

Protezione, è intervenuto il decreto <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Difesa 1 settembre 2011: esso ha individuato<br />

tali spazi nella porzione <strong>del</strong>l'Oceano Indiano <strong>del</strong>imi-<br />

sporto terrestre, l’adeguamento dei<br />

fondali e la semplificazione di diverse<br />

procedure amministrative e fiscali”.<br />

Giuseppe Roma, direttore generale<br />

<strong>del</strong> Censis, ha dal canto suo ribadito<br />

“la capacità trainante <strong>del</strong> cluster<br />

marittimo italiano in un contesto da<br />

troppo tempo stagnante. Ritengo che<br />

il sistema marittimo possa compiere<br />

ancora un salto di qualità, soprattutto<br />

migliorando la capacità dei propri<br />

nodi logistici di captare flussi commerciali<br />

in constante crescita, flussi<br />

che continuano ad avere come importante<br />

area di transito il <strong>Mediterraneo</strong>.<br />

Dalle proiezioni che il Censis ha elaborato,<br />

il cluster marittimo dovrà<br />

guardare con crescente attenzione non<br />

solo a mercati già in forte espansione,<br />

come quello <strong>del</strong>l’Asia orientale, dove<br />

gli interscambi marittimi da e per<br />

l’Italia crescono dalla metà degli anni<br />

2000 a ritmi vorticosi, ma anche ad<br />

aree nelle quali il paese, può svolgere<br />

un ruolo di player di rango, come la<br />

sponda sud <strong>del</strong> <strong>Mediterraneo</strong> (40%<br />

degli scambi da e per l’Italia), le aree<br />

balcano-adriatica e <strong>del</strong> Golfo.<br />

“Rappresenteranno un volano per la<br />

competitività <strong>del</strong> cluster marittimo italiano<br />

- ha concluso Roma - maggiori<br />

investimenti nella componente avanzata<br />

<strong>del</strong> cluster marittimo, in particolare<br />

nelle tecnologie ICT e in quelle<br />

per l’automazione e la sicurezza <strong>del</strong>le<br />

operazioni logistiche”.<br />

tata a nord ovest dallo Stretto di Bab El Mandeb, a<br />

nord dallo Stretto di Hormuz, a sud dal parallelo 12°<br />

sud e ad est dal meridiano 78° est. Lo stesso decreto<br />

prevede anche gli spazi marittimi internazionali esterni,<br />

per la durata <strong>del</strong>la permanenza dei NMP a bordo<br />

<strong>del</strong>le navi, resa necessaria da esigenze di natura tecnica<br />

ed operativa connesse alle zone di possibile<br />

imbarco e sbarco sul e dal medesimo naviglio.<br />

Occorre poi notare che la protezione nei confronti<br />

<strong>del</strong>la pirateria marittima riguarda le sole "navi mercantili",<br />

significando che essa prevede solo la vigilanza<br />

o custodia di beni mobili. Le novità introdotte<br />

con la legge 130/2011 impongono anche l'implementazione<br />

<strong>del</strong>l’ISPS Code in relazione al sopra accennato<br />

trasporto da parte <strong>del</strong>le unità mercantili <strong>del</strong>le armi<br />

per la difesa; lo ship security plan non prevede, infatti,<br />

a tutt'oggi nulla. Il provvedimento normativo appare,<br />

comunque, efficace e di concreta risposta alle difficoltà<br />

<strong>del</strong>l'armamento costretto ai rischi di una navigazione<br />

non sicura ed appesantito da premi assicurativi<br />

“insostenibili”.<br />

Grandi Navi Veloci<br />

La linea Genova-Porto Torres<br />

sospesa fino ad aprile 2012<br />

La Compagnia di navigazione<br />

genovese Grandi Navi Veloci<br />

ha comunicato la temporanea<br />

sospensione <strong>del</strong> collegamento<br />

marittimo Genova-Porto Torres-<br />

Genova a partire dal prossimo 7<br />

novembre. “Ci rendiamo conto<br />

<strong>del</strong>le esigenze dei cittadini <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, in particolare <strong>del</strong>l’area<br />

settentrionale <strong>del</strong>la regione - ha<br />

dichiarato Ariodante Valeri, direttore<br />

generale di Grandi Navi Veloci -<br />

tuttavia, siamo stati costretti ad<br />

operare questa difficile scelta alla<br />

luce di condizioni economiche che<br />

non offrivano alcun margine di<br />

manovra già in un contesto di ordinarietà<br />

i costi di esercizio <strong>del</strong>la stagione<br />

invernale superano abbondantemente<br />

i ricavi. A maggior<br />

ragione, in questo momento congiunturale<br />

così difficile, un’azienda<br />

privata come la nostra - ha concluso<br />

- non può in alcun modo operare<br />

in un regime di perdita di tale portata”.<br />

La ripresa <strong>del</strong>l’attività è prevista<br />

all’inizio <strong>del</strong>l’aprile 2012.<br />

In Svezia l’élite <strong>del</strong>la subacquea industriale<br />

Il Cedifop di Palermo ha preso parte<br />

al ventottesimo meeting <strong>del</strong>l’Idsa<br />

Lo scorso settembre si è svolto nella città di Karlskrona in Svezia il<br />

28esimo meeting <strong>del</strong>l’IDSA ospitato nella nella sede <strong>del</strong>la scuola<br />

militare Swedish Armed Forces Diving and Naval Medical Centre. Un<br />

evento internazionale a cui ha preso parte di diritto il Cedifop di<br />

Palermo, scuola per la formazione professionale nell’ambito <strong>del</strong>la subacquea<br />

industriale. Nella foto da sinistra: Leo Lagarde (Olanda) presidente<br />

IDSA, Francesco Costantino <strong>del</strong> Cedifop di Palermo, Mark Van<br />

Der Esch (Belgio) “Syntra” commerciale Scuole Diving & ‘CFPME’,<br />

Dag W. Wtoldsen (Norvegia) scuola NYD e segretario IDSA. Il prossimo<br />

meeting si svolgerà nel 2012 a Seattle (Usa).<br />

Mega Yacht<br />

Due premi internazionali<br />

al Gruppo Azimut-Benetti<br />

Il Gruppo Azimut-Benetti ha ricevuto<br />

il prestigioso Nautical Design<br />

Award, il più importante e autorevole<br />

riconoscimento dedicato al design<br />

nautico. In particolare, il long-range<br />

“Magellano 50” di Azimut Yachts ha<br />

primeggiato nella categoria<br />

“Imbarcazione a basso impatto<br />

ambientale” per la sua capacità innovativa<br />

e l'elevato contenuto tecnologico<br />

al servizio <strong>del</strong>l'ambiente e <strong>del</strong>l'armatore.<br />

Lo yacht custom “FB252<br />

Nataly” di Benetti ha vinto nella categoria<br />

“Yacht a motore oltre i 40<br />

metri”.Con questi riconoscimenti i<br />

due yacht accedono selezione triennale<br />

“ADI DesignINDEX” che permette<br />

di ricevere il Compasso d'Oro, il più<br />

ambito premio per il design italiano.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!