Avvisatore Marittimo del Mediterraneo

SICILIA 

Il comparto marittimo produce il 2,6% del Pil nazionale 

Studio Censis - Federazione mare 

Michele D’Amico 

Il cluster marittimo si conferma uno 

dei settori più dinamici dell’economia 

italiana, contribuendo al Pil per 

39,5 miliardi di euro (2,6 per cento di 

quello totale , l’11 per cento di quello 

dei trasporti). Dati che emergono dal 

IV Rapporto dell'Economia del Mare 

realizzato della Federazione del Mare 

assieme al Censis. 

segue a pag. 6 

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1 novembre 2011 del Mediterraneo 

Le sigle di categoria incontrano l’a.d. Ettore Morace: a un passo dall’intesa sulle richieste dei lavoratori 

Tirrenia, Cin e sindacati insieme al traguardo 

Agostino Falanga della Uiltrasporti: “Accordo sul piano industriale, giovedì 17 l’auspicata fumata bianca” 

Giovanni Di Gregorio 

Una manciata di giorni per coprire 

l’ultima incollatura, nella 

trattativa fra i sindacati e la 

Compagnia italiana di navigazione, 

nuova proprietaria di Tirrenia. Sul 

tappeto, steso per l’occasione negli 

uffici della Camera di commercio di 

Roma, i punti caldi del piano industriale 

predisposto dall’azienda. Per 

la fumata bianca, adesso, è solo quetione 

formale e di tempo. Poco 

tempo: l’accordo c’è, le firme arriveranno 

il 17 novembre, nell’ultimo 

rendez-vous prima dell’avvio della 

nuova era di Tirrenia. 


Quindicinale indipendente di informazioni marittime e turistiche, economia mercantile, politiche dei trasporti, attività marinare e ambiente 

Fiamme Gialle, consegnati i locali al varco S. Lucia 

Inaugurata la nuova sede della GdF 

Taglio del nastro al porto di Palermo 

Bianca Longo 

Con il taglio del nastro da 

parte della signora 

Giovanna Licata (nella foto tra 

il presidente dell’Autorità portuale 

Nino Bevilacqua e il 

generale di brigata Stefano 

Screpanti) è stata inaugurata la 

nuova sede del presidio della 

Guardia di Finanza nel porto 

di Palermo. 

servizi alle pagg. 3 e 7 

Trasporti marittimi 

Il Gruppo Grimaldi lancia 

il nuovo collegamento ro-pax 

tra Liguria, Sicilia e Grecia 

Rosaria Falanga a pag. 5 

Commissione europea 

Revisionata la rete Ten-T: 

l’Italia in 4 dei 10 corridoi 

e c’è l’asse Napoli-Palermo 

Giacomo D’Orsa a pag. 6 

MSC 

Gianluigi Aponte in cattedra 

all’Università “Federico II” 

Aura Di Giovanni 

armatore sorrentino, fondatore 

L’ della della Mediterranean 

Shipping Company (MSC), ha illustrato 

agli studenti della facoltà di 

Ingegneria dell'Università Federico II 

di Napoli la sua quarantennale esperienza 

neli trasporto di container e ha 

avanzato anche la necessità di nuovi 

investimenti nella logistica. 

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Imprese portuali 


“Delega o smembramento? Temiamo gravi disservizi” 

La “Cassa marittima” dallo Stato alle Regioni 

In gran fermento le sigle sindacali di settore 

Enzo Di Giovanni 

Assistenza sanitaria per 

il personale navigante: 

delega o smembramento? 

Il trasferimento della 

materia dallo Stato 

alle Regioni e alle 

Province autonome 

pone più di un interro- 

Il commissario D’Andrea ha aggiudicato l’azienda alla Compagnia delle Isole 

Siremar, si va al “secondo tempo” 

Intervista al presidente di Ustica Lines Vittorio Morace: “Già pronti i ricorsi” 

Salvatore Ferro 

Dopo gli esposti, la carta bollata. 

Promette ricorsi in ogni sede 

legittima, la cordata guidata da Ustica 

Lines e dal Gruppo Franza. 

L’aggiudicazione della Siremar alla 

Compagnia delle Isole non chiude, 

dunque, la partita. Proviamo a raccontare 

il “secondo tempo” attraverso la 

voce del comandante Vittorio Morace, 

presidente di Ustica Lines. 

intervista a pag. 2 

Nuclei di militari a bordo delle navi mercantili italiane 

Armata la difesa contro la pirateria 

Renato Coroneo 

Il problema della pirateria marittima 

è da tempo sotto gli occhi 

di tutti e da anni si 

assiste impotenti 

alle scorrerie, alle 

sparatorie ed ai 

sequestri effettuati 

dai pirati nelle zone 

“calde” del globo, in 

primis le acque dell'Oceano 

Indiano, del bacino somalo, del 

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Agostino Falanga, Uiltrasporti 

gativo. Lavoratori marittimi e 

dell’aviazione civile rischiano, 

secondo i sindacati, 

“disservizi gravissimi” 

per effetto del provvedimento. 

Il comandante Vittorio Morace 

Golfo di Aden. Le veloci e piccole 

imbarcazioni dei novelli 

“Sandokan”, armati di tutto punto 

sono ormai diventati il terrore 

delle armatorie mondiali che fino 

ad oggi non hanno avuto “armi” 

concrete in grado di contrastare 

l'audacia e spregiudicatezza di 

predoni che possono contare sulla 

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2 

Giovanni Di Gregorio dalla prima 

Èun sindacalista stanco ma contento, 

Agostino Falanga, della segreteria 

nazionale Uiltrasporti, mentre 

stringe, all’uscita, il verbale dell’accordo. 

Insieme con la sigla maggiormente 

rappresentativa del settore - la 

metà circa dei marittimi in Italia - i 

colleghi di Cgil e Cisl. Di quell’accordo, 

Falanga ha illustrato i punti-cardine, 

“e innanzitutto gli aspetti che naturalmente 

ci premevano di più, cioè il 

mantenimento dei livelli occupazionali 

e delle condizioni contrattuali”. 

Nel dettaglio, l’impegno, da parte 

della delegazione della Cin, guidata 

dall’amministratore delegato Ettore 

Morace a “formulare una proposta di 

assunzione a tempo indeterminato a 

tutto il personale amministrativo e 

navigante, rispettando le professionalità 

acquisite e/o l’equivalenza di 

mansioni e mantenendo gli attuali 

livelli retributivi”; restando obbligata, 

inoltre, “a mantenere i livelli occupazionali 

in conformità a quanto disposto 

dall’art. 63, comma 2 del d. lgs. 

270/1999 e ad allocare il personale 

amministrativo e navigante esclusivamente 

presso le proprie strutture”. 

Prossimo, fondamentale snodo, a questo 

punto, sarà il definitivo decollo del 

piano industriale messo a punto dalla 

Compagnia italiana di navigazione: 

“Transitoriamente e fino al 30 aprile 

2012 - recita ancora il verbale d’intesa 

- Cin continuerà a dare applicazione 

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1 novembre 2011 

Trattativa verso la stretta finale: approvata a Roma la bozza d’accordo, ora l’ultimo incontro per le firme delle parti 

Tirrenia, Cin e sindacati guardano all’approdo 

Intatti i livelli occupazionali, nuova contrattazione collettiva dopo il decollo del Piano industriale nel 2012 

all’attuale assetto contrattuale, al fine 

di pervenire quanto prima ad una rinnovata 

e condivisa regolamentazione 

collettiva dei rapporti di lavoro 

coerente con gli obiettivi del Piano 

industriale, che sarà più ampiamente 

illustrato a 

seguito del 

completamentodell’operazione 

e dei 

necessari approfondimenti”. 

Resta inteso, dunque, ferma restando 

l’automatica risoluzione per mutuo 

consenso dei rapporti di lavoro con 

Tirrenia in a. s. all’atto dell’assunzione 

e/o del reclutamento dei lavoratori 

da parte di Cin, che “i rapporti di lavoro 

così instaurati verranno regolati 

transitoriamente, sino al 30 aprile 

2012, dalla disciplina di contrattazione 

collettiva nazionale di lavoro 

attualmente applicata”. 

Rilevanti anche gli impegni unilaterali 

assunti da Cin: ricapitalizzazione 

della società;manutenzione 

strutturale 

di tutte le 

navi ad 

eccezione di quattro della serie Strade, 

che verranno presto sostituite; potenziamento 

della flotta e aumento dell’offerta 

su alcune linee come la 

Ravenna-Catania; miglioramento dei 

servizi e formazione del personale. 

Mezzo brindisi è fatto, appuntamento 

al 17 novembre. 

Gli impegni dell’azienda: manutenzione 

straordinaria della flotta, più servizi, 

formazione e potenziamento delle linee 

nostro servizio 

Pochi passeggeri sulle tratte fra 

Sicilia e Sardegna. E il commissario 

straordinario di Tirrenia, Giancarlo 

D’Andrea, ha deciso di impiegare una 

unità tutto merci, abilitata anche al trasporto 

passeggeri, in numero limitato 

di 80 posti. E così sui collegamenti 

Sicilia-Sardegna, il traghetto Puglia 

sostituirà il Toscana, dopo averne 

“fatto funzioni” a ottobre, anche, 

almeno, per tutto novembre. 

D’Andrea ha precisato che, “al termine 

della stagione estiva sono previste 

inderogabili scadenze che per alcune 

navi comportano il fermo. Nel caso 

specifico, una unità nave del tipo 

Bithia sarà sottoposta a lavori di classe 

per 20-25 giorni; ancora, dopo l’incendio 

al traghetto Florio, la società 

non dispone della nave di riserva”. 

Per giustificare la scelta, il commissario 

ha snocciolato dati poco confortanti 

sui passeggeri. Poche decine a 

tratta, fino al “numero molto esiguo di 

passeggeri sulla linea Cagliari- 

Trapani”. 

Si annuncia battaglia legale dopo l’aggiudicazione al Gruppo guidato da Salvatore Lauro e dalla Regione Sicilia 

Siremar, ricorsi pronti: via al “secondo tempo” 

Vittorio Morace: “Ustica Lines e Franza non si arrendono, contesteremo la vendita anche in Europa” 

Salvatore Ferro dalla prima 

Dietro la maniera arabesca del 

palazzetto sul lungomare trapanese 

che ospita gli uffici di Ustica Lines 

e le bacheche di memoria del Trapani 

Calcio, la buona, schietta maniera del 

comandante Vittorio Morace. Va subito 

al dunque, la conversazione con 

l’armatore presidente di Ustica Lines, 

dritto all’argomento della gara per 

l’aggiudicazione di Siremar. Vinta, 

per ora, dalla Compagnia delle Isole, 

società il cui pacchetto di forza è detenuto 

- per il 60 per cento - dalla 

Mediterranea Holding, società costituita 

dal gruppo di Salvatore Lauro e 

dalla Regione Sicilia. 

Comandante, pare proprio finita 

qui: 69 milioni della CdI contro i 57 

messi assieme dalla sua società in 

tandem con i Franza. Se i numeri 

son numeri... 

“Ha detto bene, i numeri sono numeri 

e, insisto, ci danno ragione. La nostra 

offerta, cui il commissario straordinario 

ha preferito quella della 

Compagnia delle Isole, era e resta 

garantita da soldi “veri” e sonanti. 

Senza necessità di ulteriori garanzie, 

come la fidejussione milionaria concessa 

dalla stessa Regione alla 

Compagnia delle Isole”. 

Il presidente di Ustica Lines, Vittorio Morace 

Trentacinque milioni, secondo lo 

stesso governatore Raffaele 

Lombardo, garantiti attaverso 

Unicredit dalla Regione, che deterrà 

il 24 per cento delle azioni 

Siremar. 

“Esattamente. E le proteste e le perplessità 

contro un’iniziativa del genere, 

non le abbiamo accese certo noi, 

nel mondo politico e fra gli scranni 

dell’Ars. A noi interessa solo un discorso 

di prospettiva e, soprattutto, 

“Puglia”: ottanta posti 

Traghetti deserti d’inverno 

fra Sicilia e Sardegna: 

i passeggeri sul “merci” 

dare una risposta al quesito principale, 

posto dallo stesso senso comune: perché 

la Regione avrebbe dovuto impegnare 

denaro dei contribuenti per 

acquisire una società che lo Stato le 

proponeva in regalo? A quel punto la 

Siremar avrebbe solo dovuto essere 

rilevata e realmente privatizzata, piuttosto 

che dare avvio alla ricerca di 

possibili soci con cui tentare l’acquisto 

successivo a suon di milioni di 

euro”. 

Vero, le domande sono tante, a partire 

da quella posta dal gruppo Udc 

all’Ars: l’onorevole Giovanni 

Ardizzone ha persino allegato una 

dichiarazione dell’assessore 

Gaetano Armao che, secondo i centristi, 

avrebbe negato, in data 4 

ottobre, l’esistenza stessa della fidejussione. 

Andiamo avanti: prospettiva, 

si diceva. Quali le prossime 

mosse della vostra cordata, guidata 

dalla sua Ustica Lines e dalla famiglia 

Franza? 

“Non lasceremo nulla di intentato. I 

nostri legali stanno predisponendo 

ogni genere di ricorso e azione legittima 

e possibile, tanto in sede nazionale 

quanto europea. Non credo che 

Bruxelles possa rimanere indifferente 

a questa vicenda, in termini di tutela 

della concorrenza e del mercato”. 

“Cassa marittima” 

La delega alle Regioni 

sarebbe un addio al Sasn? 

I lavoratori non ci stanno 

Enzo Di Giovanni dalla prima 

Sei commi che destano timore fra i 

lavoratori marittimi e in seno alle 

loro organizzazioni sindacali, sulle 

sorti dell’assistenza sanitaria del personale 

navigante: sono quelli dal 95 al 

100, dentro l’articolo 4 del ddl n. 

2968, nell’ambito della legge di stabilità 

2012. Disposizioni che decretano, 

in un imminente futuro, il trasferimento 

delle competenze di assistenza ai 

naviganti, sia marittimi che dell’aviazione 

civile, dal ministero della Salute 

alle Regioni e alle province autonome. 

La conseguenza sarebbe la riforma 

della “struttura legislativa che regola 

le relative competenze, che vengono 

oggi esercitate dal Sasn, in materia di 

assistenza sanitaria sul territorio italiano, 

al personale in navigazione, al personale 

in territorio estero, ed ai familiari 

al seguito.” 

Corollario naturale, il decentramento 

delle prestazioni su base territoriale 

nei vari distretti e presidi sanitari 

regionali. 

Insorgono insieme le sigle confederali 

che hanno diramato, attraverso le 

segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit- 

Cisl e Uiltrasporti, un comunicato 

congiunto.Chiaro e fermo il messaggio: 

gravi disservizi alle visite. 

“Con il trasferimento alle regioni - si 

legge nella nota - e, quindi, la frammentazione 

delle specifiche competenze, 

non si può che ingenerare disservizi 

nel momento in cui le istituzioni 

regionali dovranno mutuare da una 

normativa nazionale, tanto più abrogata, 

competenze, ruoli e servizi per il 

mantenimento dei livelli di prestazioni 

sanitarie da esercitare in favore di 

un personale le cui esigenze assistenziali 

costituiscono, nella generalità 

delle prestazioni lavorative, una 

accentuata e distinta peculiarità.” 

A decorrere dal primo gennaio 2013 - 

dice la legge - le competenze in materia 

di assistenza sanitaria al personale 

marittimo ed aereo navigante, sono 

trasferite alle regioni ed alle province 

autonome di Trento e Bolzano. Con 

ulteriori - secondo i sindacati - pesanti 

effetti collaterali: 

“Inoltre - precisa il comunicato - verrebbe 

così soppresso il Comitato di 

rappresentanza degli assistiti, istituito 

presso il ministero competente, composto, 

tra gli altri, da cinque rappresentanti 

del personale navigante 

marittimo designati dalle organizzazioni 

sindacali maggiormente rappresentative. 

Comitato che esprime parere 

consultivo sui regolamenti e sui 

decreti e formula proposte per il 

miglioramento della prevenzione e 

dell’assistenza stessa”. 

Parole unanimi che trovano riscontro 

nelle posizioni specifiche delle organizzazioni 

sindacali: “Il nostro primo 

pensiero - ha dichiarato Agostino 

Falanga di Uiltrasporti - si rivolge 

all’attività marittima che, svolgendosi 

a livello internazionale, ha bisogno di 

certezze normative che prescindano 

dalla territorialità. Per essere più concreti 

ci poniamo il dubbio di come 

possa essere gestito a livello regionale 

il complesso sistema dei medici fiduciari 

operanti su tutto il territorio 

nazionale e all’estero”.




3 

Inaugurati al Varco “Santa Lucia” i locali del primo Nucleo operativo della Guardia di Finanza nello scalo palermitano 

La Fiamme Gialle brillano fra la città e il mare 

Restauro integrale per una base logistica in posizione strategica: tre unità funzionali distinte e sei accessi 

Bianca Longo dalla prima 

Insieme con la “madrina”, moglie 

del generale di divisione 

Domenico Achille, comandante 

regionale della Guardia di Finanza, 

hanno partecipato alla cerimonia - 

oltre a varie autorità civili e religiose 

- lo stesso Achille, il presidente 

dell’Autorità portuale Nino 

Bevilacqua, il comandante provinciale 

generale di brigata Stefano 

Screpanti, il comandante del Gruppo 

della Guardia di Finanza di Palermo 

maggiore Antonio Squillacioti. A 

fare gli “onori di casa”, il capitano 

Baldassare Calacione, comandante 

del primo Nucleo operativo nello 

scalo marittimo del capoluogo siciliano. 

Invidiabile ed efficace posizione di 

“nodo” logistico e operativo fra il 

porto e la città - tra la via Francesco 

Crispi e il varco “Santa Lucia” - e 

quadratura adeguata ai compiti del 

Primo Nucleo operativo di Palermo: 

l’immobile demaniale era stato finora 

condiviso lungo un quarantennio, 

fino al novembre 2010, e prima dei 

lavori di ristrutturazione, dalla 

Capitaneria di Porto, 

dall’Associazionale nazionale marinai 

d’Italia e da un’agenzia di spedizioni. 

Il suo adeguamento strutturale 

Un graduato con la passione della 

scrittura, specializzato in normativa 

economica e tributaria, fra gli 

ospiti d’onore al taglio del nastro 

della nuova sede del Nucleo operativo 

della Guardia di Finanza. Il maggiore 

Antonio Squillacioti 

(nella foto), 

nato a Messina il 

26 giugno 1970, 

comanda da quest’anno 

il Gruppo 

di Palermo. 

Di formazione 

umanistica e politico-economica 

(maturità classica 

e laurea in Scienze 

politiche), è pure iscritto nell’Elenco 

dei pubblicisti dell’Albo dei 

Giornalisti: più che un “pallino” di 

gioventù, a guardare il suo curriculum 

Il cappellano militare Andrea Di Paola benedice il nuovo presidio 

è stato ultimato nel luglio scorso. 

Quindi, finalmente, la consegna al 

Comando provinciale delle Fiamme 

Gialle, “quale base logistica - si 

legge nella nota dello stesso 

Comando - per l’espletamento dei 

compiti 

istituzionaliaffidati 

al 

Corpo 

all’interno dell’area portuale”. 

Nel dettaglio, continua il comunicato, 

“i finanzieri in servizio al primo 

Nucleo operativo svolgono attività 

di vigilanza doganale, unitamente 

alla locale Agenzia delle Dogane, 

Il comandante del Gruppo Gdf di Palermo: Maggiore e pubblicista 

Chi è Antonio Squillacioti, ufficiale giornalista 

attività di perlustrazione anticontrabbando 

e controllo del territorio con 

l’impiego di pattuglie dinamiche, 

attività di polizia giudiziaria per la 

prevenzione e repressione di ogni 

tipologia di reato, attività di riscon- 

tro delle 

merci sottoposte 

a 

regime di 

monopolio 

a bordo delle navi nonché attività di 

security portuale al varco commerciale 

Santa Lucia”. 

“La cerimonia - si legge ancora nella 

nota - è l’atto conclusivo di un fruttuoso 

iter legislativo che prevede la 

Per quarant’anni l’edificio di via Crispi 

aveva ospitato Capitaneria, Anmi 

e un’agenzia privata di pratiche navali 

e le mansioni svolte sin da 1996, anno 

in cui vinse il concorso per Ufficiale 

di complemento e venne destinato al 

Comando generale di Roma quale 

ufficiale addetto all’Ufficio stampa. 

Fra le altre pubblicazioni: nella 

Rivista della 

Guardia di 

Finanza, Banche e 

banchieri nel 

sistema creditizio 

italiano dopo 

l'Unità d'Italia, 

Aspetti giuridici 

connessi all’introduzione 

dell'Euro, 

Normativa valutaria 

e sul riciclaggio, 

La risoluzione stragiudiziale 

delle controversie tra intermediari e 

clienti; e il libro Le rive asciutte 

(Garcia ed.). 

consegna di zone demaniali marittime 

per finalità pubbliche ed istituzionali, 

così come previsto dall'articolo 

34 del Codice della 

Navigazione”. E, inoltre, “atto conclusivo 

di un percorso amministrativo 

che ha permesso di realizzare 

una importante iniziativa infrastrutturale 

volta al miglioramento delle 

condizioni di efficienza dei servizi 

resi nell’ambito dell’area portuale 

palermitana, frutto della collaborazione 

di tutte le istituzioni ivi presenti”. 

L’edificio, spiega una nota diffusa 

dall’Autorità portuale, è “di sagoma 

curvilinea e ispirato volutamente a 

modelli tratti dall’architettura navale, 

con ampie finestre circolari che 

ricordano gli oblò delle navi”. 

Il suo restauro ha affrontato e risolto, 

“sia internamente sia esternamente 

uno stato di notevole degrado 

che ha richiesto una ristrutturazione 

completa dell’involucro edilizio e 

delle finiture, e il rifacimento ex 

novo degli impianti tecnologici. 

Inoltre, secondo le esigenze manifestate 

dalla Guardia di Finanza, è 

emersa la necessità di separare le 

funzioni del fabbricato in tre unità 

distinte, dotando ciascuna di esse di 

due accessi, uno esterno e uno interno 

all’area portuale”. 

Profilo e carriera del graduato attualmente a capo del presidio 

Baldassare Calacione, capitano “cavaliere” 

Il capitano Baldassare Calacione 

(nella foto) sarà il “padrone di casa” 

della nuova sede della Fiamme Gialle, 

nella qualità di Comandante del Primo 

Nucleo operativo del porto di 

Palermo. Nato a Collesano (PA) il 4 

giugno 1961, a 

meno di cinquant’anni 

è stato insignito 

dal Capo 

dello Stato dell’onoroficenza 

di 

Cavaliere della 

Repubblica, consegnatagli 

dal prefetto 

di Palermo in 

occasione della 

Festa della 

Repubblica del 2 giugno 2009. 

Il suo profilo personale e professionale 

denota dimestichezza con le lingue: 

una volta conseguita la maturità lin- 

guistica, si è laureato nel 1987 in 

Lingue e letterature straniere moderne. 

Nel 2005 ha vinto il concorso per 

Ufficiale della Guardia di Finanza 

proveniente dalla categoria Ispettori. 

Nominato tenente 

al termine del 

corso svolto 

all’Accademia 

della Guardia di 

Finanza di 

Castelporziano 

(Roma) e quindi 

assegnato cal 

Nucleo di Polizia 

Tributaria di 

Trapani ; nel 

2008 è stato assegnato al Gruppo di 

Palermo - I Nucleo operativo del 

Porto di Palermo, nella qualità di 

Comandante. 

La Ecol Sea srl è un’azienda con 

certificazione Qualità (ISO 9001) e 

Ambiente (ISO 14001) che da trent’anni 

nel porto di Palermo si occupa 

dell'attività di prelievo delle 

acque di sentina, degli slops, delle 

acque nere e dei rifiuti pericolosi e 

non pericolosi prodotti dalle navi. 

La Ecol Sea srl, con mezzi autorizzati 

e personale specializzato, offre 

soluzioni per il trasporto e invio a 



Gdf: report gennaio-ottobre 

L’operazione “Non solo vino” 

è stata il fiore all’occhiello 

nei primi nove mesi del 2011 


Intensa l’attività di vigilanza e controllo 

del I° Nucleo Operativo della 

Guardia di Finanza del porto di 

Palermo comandato dal capitano 

Baldassere Calacione. Da gennaio ad 

ottobre del 2011 le Fiamme Gialle 

hanno effettuato quasi cento interventi 

nel corso dei quotidiani compititi 

d’istituto svolti all’interno del territorio 

di competenza e che hanno riguardato 

la vigilianza doganale in forma 

fissa e dinamica, la scorta merci, l’assistenza 

ai controlli con l’ausilio del 

silhouette scanner, le visite approdi, la 

vigilanza antiterrorismo ed anti immigrazione 

clandestina e, infine, il controllo 

dei beni viaggianti e delle merci 

“a destino” trasportate su automezzi e 

container. Nel settore monopoli e 

tabacchi i finanzieri hanno eseguito 

ventisei interventi, elevando quaranta 

verbali di violazione e sequestrati 

quasi 150 chilogrammi di tabacchi 

lavorati estereri. Di grande rilievo l’operazione 

denominata “Non solo 

vino”, un’indagine durata tre anni 

(2005-2007) e che ha preso il via proprio 

nello scalo siciliano, conclusa 

con dieci ordinanze di custodia cautelare 

in carcere e 27 segnalazioni 

all’Autorità giudiziaria fra Napoli, 

Palermo, Catania, Trapani, 

Caltanissetta, nei confronti di soggetti 

responsabili di avere fatto parte di una 

associazione a delinquere finalizzata 

alla frode informatica e alla frode in 

commercio e contributi FEOGA. 

Inoltre, le Fiamme Gialle hanno 

sequestrato prodotti industriali per un 

valore pari a settanta mila euro, oltre 

trecento merci contraffatte fra vestiti e 

scarpe, più di 200mila giocattoli non a 

norma di sicuereza e oltre 300 chilogrammi 

di tonni sottomisura. Nel settore 

della tutela ambientale i militari 

hanno operato diciassette interventi e 

tratto in salvo 83 esemplari di tartarughe 

di specie protetta. Nell’ambito dei 

congtrolli doganali i finanzieri hanno 

accertato l’evasione di accise sul 

gasolio per uso agevolato pari a oltre 

1.100 chilogrammi. 

smaltimento di qualsiasi tipologia di 

rifiuti. La Ecol Sea srl è associata 

ad Ansep-Unitam, associazione 

nazionale che raggruppa le aziende 

di Servizi Ecologici Portuali e di 

tutela dell’ambiente marino. 

Ecol Sea S.r.l. 

via Quinta Casa n° 8, Palermo 

Tel. 0916883130 / Fax 091543468 

e-mail: info@ecolseasrl.it 

Quindicinale indipendente di informazioni 

marittime e turistiche, economia mercantile, 

politica dei trasporti e attività marinare 

Direttore responsabile: Giancarlo Drago 

Calata Marinai d’Italia - Edificio Stella Maris - Porto di Palermo 

Telefax: +39 091 6121138 / Cell. 3357083540 

sito web: www.avvisatore.com 

e-mail: avvisatore@avvisatore.com 

Stampa Pittigrafica: via Salvatore Pelligra 6 - 90128 Palermo - tel. 091 481521 

Anno 1 Numero 12 - Spedizione in abbonamento postale - La pubblicità non supera il 45% 

Iscritto al Roc Registro Operatori della Comunicazione 

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al numero: 21300 

Registrazione al Tribunale di Palermo n. 16/11 - Registro Periodici

4 



ITINERARI COMMERCIALI 

AFRICA ORIENTALE 

ORIENTALE 

06 novembre MSC GRACE (MEDITERRANEAN 

SHIPPING CO. S.A.) da Palermo per Libia, Nord 

Europa, Africa orientale, Sud Africa, Nord America, 

Sud America, India. 

12 novembre MSC ANNICK (MEDITERRANEAN 












04 dicembre MSC GRACE (MEDITERRANEAN 




INDIA 



Europa, Africa orientale, Sud Africa, Nord America, Sud 

America, India. 

















MALTA MAL 

06 novembre LA SUPERBA (GRANDI NAVI VELOCI 

SPA) da Palermo per Malta 

07 novembre HEINZ SCHEPERS (MAERSK ITALIA) 

da Palermo per Malta 

13 novembre FORZA (GRANDI NAVI VELOCI SPA) 


16 novembre BF PHILIPP (MAERSK ITALIA) 




23 novembre HEINZ SCHEPERS (MAERSK ITALIA) 




30 novembre BF PHILIPP (MAERSK ITALIA) 


LIBIA 





















NORD EUROPA EUROP 





















NORD AMERICA 

AMERICA 






















SUD AFRICA 





















SUD AMERICA 

















TUNISIA 

05 novembre ZEUS PALACE (GRIMALDI HOL- 

DING) da Palermo per La Goulette 


da Palermo per La Goulette 


da Palermo per La Goulette 


da Palermo per La Goulette. 

TURCHIA TURCHIA 

08 novembre GRANDE COLONIA (GRIMALDI 

GROUP) per Gemlik, Yenikoy 

16 novembre GRAND BENELUX (GRIMALDI 

GROUP) per Gemlik, Yenikoy 

27 novembre GRANDE SICILIA (GRIMALDI 

GROUP) per Gemlik, Yenikoy. 

IL PORTO POR O DI TERMINI IMERESE 

GIORNO PER PART. SOCIETA’ 

LUN. SALERNO 02.00 CARTOUR 

VADO LIGURE 20.30 STRADEBLU 

MAR. SALERNO 02.00 CARTOUR 

MER. SALERNO 02.00 CARTOUR 

GIO. SALERNO 02.00 CARTOUR 


VEN. SALERNO 02.00 CARTOUR 


SAB. SALERNO 02.00 CARTOUR 

VADO LIGURE 12.00* STRADEBLU 

DOM. VADO LIGURE 20.30 STRADEBLU 

*Si effettua quando la nave non parte il venerdì sera. 

Ci scusiamo con i lettori per eventuali variazioni delle date di 

partenza delle navi, che non dipendono dalla nostra volontà.

1 novembre 2011 Avvisatore Marittimo 


5 

GIORNO DA ARR. PER PART. SOCIETA’ GIORNO DA ARR. PER PART. SOCIETA’ 

LUNEDI’ Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 

Genova 17.00 Genova 21.00 Grandi N. Veloci 

Ustica 8.00-16.15 Ustica 8.15-17.15 A.fo.Siremar 

Ustica 19.40 Ustica 09.30 Siremar 

Ustica 17.00 Ustica 07.00 N.G.I. 

Napoli 06.30 Napoli 20.00 Snav-Nave 

Salerno 21.00 Tunisi 23.59 Grimaldi Group 

Malta 22.00 Livorno 01.00 Grandi N. Veloci 

Ustica 10.30-20.00 Ustica 7.00-13.00 Ustica Lines 

Eolie 11.35-21.05 Eolie 6.55-14 Ustica Lines 

MARTEDI’ Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 





C.Vecchia 08.30 C.Vecchia 20.00 Grandi N. Veloci 



MERCOLEDI’ Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 





Livorno 18.00 Livorno 23.00 Grandi N. Vel. 



GIOVEDI’ Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 





C.Vecchia 08.30 C.Vecchia 20.00 Grandi N. Veloci 



Lectio Magistralis di Ennio Cascetta sul trasporto container 

MSC, Gianluigi Aponte sale in cattedra 

all’Università “Federico II” di Napoli 

Da sinistra: Ennio Cascetta, Gianluigi Aponte e Piero Salatino 

Aura Di Giovanni dalla prima 

Una lezione di economia, sviluppo 

sociale e trasporti, ma anche una 

lezione di vita quella che Gianluigi 

Aponte ha raccontato agli studenti in 

occasione della Lectio Magistralis del 

professor Ennio Cascetta intitolata 

“L’era del container: shipping, logistica 

e globalizzazione”. All’evento 

hanno preso parte il rettore 

dell'Università di Napoli Massimo 

Marrelli e il preside della Facoltà di 

Ingegneria Piero Salatino. La Lectio 

del professore Cascetta ha tracciato a 

grandi linee la storia del container che 

nella sua semplicità 55 anni fa ha prodotto 

un cambiamento epocale nello 

shipping, il trasporto delle merci via 

mare, e ha contribuito fortemente allo 

sviluppo di quei fenomeni economici 

e sociali, oggi noti come globalizzazione, 

che hanno trasformato completamente 

l’economia e la vita quotidiana. 

L’adozione del container ha comportato 

modifiche profonde delle navi, 

dei porti, dei mezzi di carico e scarico, 

del trasporto terrestre, dell’intera catena 

logistica, richiedendo l’impiego di 

ingenti capitali, di notevoli sforzi 

organizzativi e commerciali e una profonda 

riorganizzazione del lavoro. Il 

container concept ha trasformato la 

movimentazione delle merci via mare 

ITINERARI NAVI NAVI 

DI LINEA 

da una attività “artigianale” in un processo 

“industriale”. Ed Msc è certamente 

l’esempio di questo cambiamento 

epocale, essendo il secondo 

operatore al mondo nel settore cargo, 

una multinazionale composta da 

40.000 dipendenti e 420 uffici in tutto 

il globo, dotata di una flotta di 452 

navi da carico che toccano 306 porti 

nei cinque continenti. Aponte ha realizzato 

un boom analogo in ambito 

crocieristico, con la creazione nel 

1988 di Msc Crociere, diventato oggi 

il quarto gruppo al mondo e leader nel 

Mediterraneo, in Sud Africa e in 

Brasile. Aponte ha esteso le sue riflessioni 

anche nel campo della logistica 

nazionale. “È sbagliato distribuire le 

risorse su 50 porti, perché ne servirebbero 

5-6 per gestire tutto il traffico italiano. 

Bisognerebbe avere un piano 

regolatore portuale - ha concluso - e 

creare degli Interporti adeguati, un 

massimo di dieci, che potrebbero 

anche essere a 40-50 chilometri dal 

porto e magari equidistanti tra due 

città, così diventerebbero degli sfoghi 

del porto stesso e potrebbero permettere 

di lavorare meglio. Ma soprattutto 

diventerebbero dei centri di distribuzione, 

perché il problema della distribuzione 

del contenuto dei milioni di 

container che girano il mondo sarà 

centrale nei prossimi anni”. 

Royal Caribbean fa rotta verso i paradisi tropicali 

Crociere alla scoperta di Canarie, Bahamas e Messico 

Lia Bondì 

Le tre ammiraglie della Royal 

Caribbean, Mariner of the Seas, 

Navigator of the Seas e Splendour of 

the Seas, dopo aver navigato per tutta 

l’estate nel Mediterraneo, in autunno 

solcheranno l’Atlantico per crociere 

alla scoperata dei paradisi tropicali. 

Mariner of the Seas è partita il 26 ottobre 

verso la Spagna, le Canarie, 

Bahamas, fino a Galveston in Texas. 

La nave proseguirà la stagione invernale 

nel Golfo del Messico, con crociere 

di 7, 8 o 9 notti che toccheranno 

Messico, Belize, Honduras, Grand 

Cayman e Giamaica. Navigator of the 

Seas, invece, partirà da Civitavecchia 

il 6 novembre per una crociera di 14 

notti, che toccherà le coste spagnole e 

portoghesi e si concluderà a Fort 

Lauderdale, in Florida. Infine, 

Splendor of the Seas sarà in partenza 

il 25 novembre per 14 notti che passeranno 

per le Canarie, prima di approdare 

alle coste brasiliane. Le tre 

ammiraglie della Royal Caribbean 

ritorneranno protagoniste nel 

Mediterraneo con crociere in programma 

da giugno a settembre 2012. 


VENERDI’ Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 


Ustica 8-14.15-18.30 Ustica 8.15-15.30-19 A.fo.Siremar 


Tunisi 06.00 Salerno 09.00 Grimaldi Group 



Livorno 18.00 Livorno 23.00 Grandi N. Vel. 


Genova 14.00 Civitav. 18.00 Grandi N. Veloci 


SABATO Cagliari 08.30 Cagliari 17.00 Tirrenia 

Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 


C.Vecchia 07.00 Tunisi 10.00 Grandi N.Veloci 




Salerno 08.00 Tunisi 11.30 Grimaldi Group 



Eolie 11.35-21.05 Eolie 6.55-14.00 Ustica Lines 

DOMENICA Napoli 06.30 Napoli 20.15 Tirrenia 

Tunisi 11.30 Salerno 18.00 Grimaldi Group 

Genova 17.00 Genova. 21.00 Grandi N. Veloci 

Ustica 8-14.15-18.30 Ustica 8.15-15.30-19 A.fo.Siremar 



Tunisi 10.30 C.Vecchia 18.00 Grandi N. Veloci 

Livorno 16.00 Malta 20.00 Grandi N. Vel. 


Eolie 11.35-21.05 Eolie 6.55-14.00 Ustica Lines 

Genova 16.00 Tunisi. 20.00 Grandi N. Veloci 

ITINERARI NAVI NAVI 

DA CROCIERA 

Cambi doganali 

Validi dal 1° al 30 novembre 2011 

DIVISA EURO 

$ Usa 1,38280 

Yen giapponese 106,19000 

Corona danese 7,44550 

Corona svedese 9,12450 

Lira sterlina 0,87495 

Corona norvegese 7,73500 

Corona ceca 24,87300 

Fiorino ungherese 295,80000 

Zloty polacco 4,33510 

Franco svizzero 1,24280 

$ canadese 1,39810 

$ australiano 1,34020 

$ neozelandese 1,73060 

Corona estone 15,64660 

Litas lituano 3,45280 

Lats lettone 0,70320 

Corona slovacca 30,31100 

Leu romeno 3,52600 

Lev bulgaro 1,95580 

Sulla linea sarà impiegata la nave “Catania” che è in grado di ospitare oltre 800 persone 

Il Gruppo Grimaldi amplia i servizi ro-pax 

La rotta commerciale Liguria-Sicilia-Grecia sarà aperta anche ai passeggeri 

Rosaria Falanga 

Il Gruppo Grimaldi potenzia il servizio 

nel Mar Mediterraneo con la 

nuova linea Genova-Catania- 

Corinto-Patrasso, finora dedicata al 

trasporto merci, che dal 28 ottobre è 

stata estesa anche al trasporto passeggeri. 

A servire il collegamento settimanale 

è la ro-pax “Catania” che ha 

sostituito l’unità “Eurocargo Napoli”: 

la nave partirà da Genova ogni venerdì 

alle ore 23.00 con destinazione 

Catania dove giungerà la domenica 

alle ore 9.00. Dal porto siciliano 

ripartirà lo stesso giorno alle ore 

13.00 per arrivare a Corinto il lunedì 

alle ore 16.00. La “Catania” ripartirà 

da Corinto il martedì alle ore 17.00 ed 

effettuerà una breve sosta a Patrasso 

da dove salperà alle ore 23.30 per 

Catania. L’arrivo allo scalo siciliano è 

previsto il mercoledì alle ore 20.30. 

Lo stesso giorno alle ore 24.00 ripar- 

tirà per Genova dove è prevista arrivare 

venerdì alle ore 12.30. Con una 

lunghezza di 186 metri e una stazza 

lorda di 26,000 tonnellate, la m/nave 

“Catania” è in grado di trasportare 

2,250 metri lineari di carico rotabile 

più 170 auto ad una velocità di 23 

nodi. Inoltre, grazie alla vasta gamma 

di servizi offerti a bordo, autotrasportatori 

e passeggeri potranno godere di 

Data OPA OPP Nave 

DAL 1° AL 30 NOVENBRE 

Agenzia Prov. Dest. 

una piacevole traversata nel massimo 

comfort. Il moderno traghetto 

(costruito nel 2003 e battente bandiera 

italiana) è in grado di ospitare più 

di 800 passeggeri in 93 cabine e 62 

poltrone. Il nuovo collegamento passeggeri 

offrirà un’alternativa per i 

viaggi tra il Nord Italia e la parte 

orientale della Sicilia, e tra la Sicilia e 

la penisola Ellenica. 

Quest’inverno la “Favolosa” effettuerà 58 scali negli Emirati Arabi trasportando 233.000 turisti 

Le “Mille e una notte” di Costa Crociere 

Alessia Spataro 

Il prossimo inverno Costa Crociere 

rafforzerà la sua presenza negli 

Emirati Arabi con l’arrivo, per la 

prima volta, di Costa Favolosa 

(114.500 tonnellate di stazza e 3.800 

ospiti totali), ultima ammiraglia del 

Gruppo “Costa Favolosa sarà la nave 

da crociera più grande e moderna mai 

impegnata nell'area - ha dichiarato 

Gianni Onorato, direttore generale di 

Costa Crociere - Offrirà ai nostri ospiti 

l’opportunità davvero unica di visitare 

le destinazioni più affascinanti di 

Emirati Arabi e Oman a bordo di una 

nave italiana dotata di comfort e servizi 

esclusivi, ad alto contenuto tecnologico: 

suite e cabine con balcone privato, 

centro benessere Samsara, lidi, 

simulatori di golf e di auto da gran 

premio. Non mancheranno i divertimenti 

per le famiglie: un vero acqua 

park per i bambini, cinema 4d e 

Playstation World”. Grazie a questa 

iniziativa gli scali Costa negli Emirati 

Arabi saranno 58, con una previsione 

di circa 233.000 passeggeri trasportati. 

Dal 16 dicembre 2011 sino al 6 

aprile 2012, l’ammiraglia effettuerà 

crociere di una settimana, con due 

giorni e una notte a Dubai, scali giornalieri 

a Muscat e Khasab (Oman), 

Fujairah e Abu Dhabi (EAU). 

01/11 08:00 17:00 SPLENDIDA MSC SICILIA NAPOLI BIZERTE 

02/11 09:00 18:30 GOLDEN IRIS RUGGIERI MARSIGLIA SANTORINI 

02/11 10:00 19:00 C.MARINA S. TAGLIAVIA AJACCIO ALESSANDRIA 

05/11 08:00 17:00 C. CONCORDIA S. TAGLIAVIA MALTA CIVITAV. 

08/11 08:00 17:00 SPLENDIDA MSC SICILIA NAPOLI BIZERTE 

09/11 08:00 19:00 LA BELLE DE L’ADRIATIQUE BARBARO TAORMINA NAPOLI 


14/11 07:00 16:00 NAVIGATOR OTS BARBARO BARCELL. ATENE 


22/11 09:00 17:00 SPLENDIDA MSC SICILIA PIREO CIVITAV. 

23/11 07:00 17:00 MAASDAM RUGGIERI NAPOLI CAGLIARI 


28/11 07:00 16:00 NAVIGATOR OTS BARBARO BARCELL. ATENE

6 




I dati nel quarto “Rapporto dell’Economia” realizzato dalla Federazione del Mare in collaborazione con il Censis 

Cluster marittimo in crescita: 40 miliardi del Pil 

Il presidente d’Amico: “Nonostante la crisi, siamo fra le eccellenze italiane. Parola d’ordine, andare avanti” 

Michele D’Amico dalla prima 

Secondo il rapporto, il comparto dà 

occupazione a circa il 2 cento della 

forza lavoro del paese (477.000 persone 

fra addetti diretti e indotto).I dati 

confermano il posizionamento 

dell’Italia al primo posto in Europa 

per importazioni via mare, con 185,4 

milioni di tonnellate di merce, e al 

terzo per esportazioni, con 47 milioni 

di tonnellate. Il nostro paese mantiene 

la leadership anche nel traffico crocieristico 

(6,7 milioni di passeggeri) e 

nella costruzione di navi passeggeri e 

motor-yacht di lusso. 

In termini di contributo al Pil, dopo i 

trasporti marittimi si collocano le attività 

di logistica portuale e ausiliarie ai 

trasporti (6,7 miliardi di euro), la 

pesca (4,4 miliardi), la cantieristica 

navale (4,3 miliardi). I dati aindicano 

uno scenario per il 2011 di crescita 

contenuta, per poi riprendere a svilupparsi 

nuovamente nel 2012. 

“I dati del Censis dimostrano chiaramente 

che il cluster marittimo italiano 

costituisce un campo di eccellenza del 

paese”, ha dichiarato il presidente 

della Federazione del Mare, Paolo 

d’Amico. “Come tutti, abbiamo subito 

gli effetti della crisi iniziata nel 

2008, fra cui il crollo dei noli e il calo 

del fatturato, ma abbiamo dimostrato 

una forte capacità di reazione. Un 

aspetto da sottolineare - ha continuato 

D’Amico - è che il sistema marittimo 

ha mantenuto negli ultimi anni il proprio 

peso grazie ad un processo di 

riforma che ha reso competitive le sue 

componenti rispetto ai concorrenti 

esteri. Dopo la riforma della navigazione 

mercantile internazionale del 

1998, sono stati investiti oltre 35 

miliardi di euro nella costruzione di 

nuove unità, che hanno portato la flotta 

italiana a raddoppiare la propria 

dotazione, diventando così tra le principali 

al mondo, con posizioni di assoluto 

rilievo nei settori più sofisticati 

come quelli delle unità ro-ro e delle 

navi da crociera. Anche la riforma dei 

porti del ‘94, pur oggi bisognosa di 

ammodernamento, è stata importante, 

avendo reso possibile all’Italia di qualificarsi 

in Europa come primo importatore 

ed esportatore via mare e prima 

meta per i passeggeri delle navi da 

crociera. Oggi, in virtù di nuovi scenari 

di mercato chiediamo una rinnovata 

sensibilità a tutte le istituzioni, in 

modo da procedere speditamente su 

alcune delle necessità strategiche per 

la competitività del settore: fra di esse, 

il mantenimento della normativa italiana 

ed europea sulla competitività 

della bandiera marittima, il collegamento 

dei nostri scali con le reti di tra- 

Il decreto legge 130 del 2 agosto 2011 prevede l’imbarco dei Nuclei militari di protezione a bordo delle nostre navi mercantili 

Una difesa attiva per contrastare la pirateria marittima 

Grazie alle risoluzioni 1970 e 1973 del 2011 adottate 

dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni 

Unite in materia di misure urgenti antipirateria, è stata 

emanata la legge 2 agosto 2011, n. 130, di conversione, 

con modifiche, del decreto -legge 12 luglio 2011, 

n. 107. Al fine di garantire la libertà di navigazione 

del naviglio commerciale nazionale in transito negli 

spazi marittimi internazionali a rischio, l’articolo 5 

intitolato "ulteriori misure di contrasto alla pirateria". 

Vengono così introdotte delle speciali misure di difesa 

attiva prevedendo per gli armatori la possibilità di 

imbarcare dei Nuclei Militari di Protezione (NMP) 

della Marina Militare, che può anche avvalersi di 

altre forze armate; naturalmente, e non potrebbe essere 

diversamente in un periodo così critico per le 

finanze dello Stato, il ristoro di tutti gli oneri, comprensivi 

delle spese per il personale e di funzionamento, 

è a carico degli armatori richiedenti. È previsto 

che il "NMP" abbia la responsabilità esclusiva 

Paolo d’Amico, presidente della Federazione del Mare e di Confitarma 

L’intero sistema dei trasporti comunitari dovrà essere completato entro il 2050 

La Commissione europea ritocca la Ten-T 

Previsto un “core network” principale integrato a una rete globale 

Giacomo D’Orsa 

La Commissione europea ha presentato 

un piano di investimenti di 

oltre 30 miliardi di euro nel periodo 

2014-2020 per ridefinire e potenziare 

la rete transeuropea dei trasporti (Ten- 

T). In base al progetto la futura Ten-T 

si articolerà in una rete centrale (core 

network), che si prevede di completa- 

re entro il 2030, che avrà il 

compito di eliminare le 

strozzature della rete, di 

ammodernarla e di snellire le 

operazioni transfrontaliere 

di trasporto per passeggeri e 

mercie, e una rete globale che verrà 

completata entro il 2050 e servirà ad 

alimentare il corenetwork. Entrambe 

le reti comprendono tutti i modi di trasporto: 

strade, ferrovie, linee aeree, 

vie navigabili interne e trasporto 

marittimo, nonché le piattaforme 

intermodali. “I trasporti - ha dichiarato 

il vicepresidente della 

Commissione e commissario responsabile 

per i Trasporti, Siim Kallas - 

sono fondamentali per un'economia 

efficiente nell'UE, ma oggi mancano 

collegamenti vitali. Le ferrovie europee 

hanno sette scartamenti diversi e 

solo 20 dei nostri principali aeroporti 

e 35 dei principali porti sono collegati 

direttamente alla rete ferroviaria. 

Senza collegamenti efficienti, 

l’Europa non può né crescere né prosperare”. 

La Commissione ha spiega- 

Tra i progetti prioritari anche la linea 

ferroviaria Napoli-Palermo e il collegamento 

marittimo fra Palermo e La Valletta 

to che la realizzazione della rete centrale 

sarà facilitata mediante l’adozione 

di un approccio per corridoi. Dieci 

corridoi saranno alla base dello sviluppo 

coordinato dell'infrastruttura 

nell'ambito della rete centrale. Tali 

corridoi interesseranno non meno di 

tre modalità di trasporto, tre Stati 

membri e due sezioni transfrontaliere. 

Inoltre, “Piattaforme di corridoio” 

saranno presiedute da coordinatori 

europei che riuniranno tutte le parti 

interessate, garantendo il coordinamento, 

la cooperazione e la trasparenza. 

L'Italia è coinvolta per quel che 

riguarda il corridoio 1 (Baltico- 

Adriatico), nella sezione (ferroviaria) 

Wien - Graz - Klagenfurt - Udine - 

Venezia - Ravenna e in quella portuale 

Trieste - Venezia - Ravenna; il corridoio 

3 (da Algeçiras al confine 

ungherese con l’Ucraina) 

per le tratte (ferroviarie) 

Torino - Lione (la TAV) e 

Milano - Trieste - Divaca; il 

corridoio 5 (Helsinki - La 

Valletta) per i collegamenti 

ferroviari Fortezza - Verona, Napoli - 

Bari, Napoli - Reggio Calabria e 

Messina - Palermo e per le linee 

marittime Palermo - La Valletta; il 

corridoio 6 Genova - Rotterdam per 

quanto riguarda la linea ferroviaria da 

Genova al confine svizzero. La 

Sicilia, dunque, è rientrata a pieno 

titolo nella riedifinizione della Ten-T, 

scongiurando il pericolo di un possibile 

taglio ventilato negli scorsi mesi. 

Renato Coroneo dalla prima delle azioni di contrasto militare alla pirateria e al per- 

sonale dipendente sono attribuite le funzioni di ufficiale 

ed agente di polizia giudiziaria rispetto ai reati di 

cui agli articoli 1135 e 1136 del Codice della 

Navigazione; il personale militare potrà operare in 

conformità alle direttive e alle regole di ingaggio 

emanate all'uopo dal Ministero della Difesa. Altra 

importante previsione riguarda la possibilità per gli 

armatori, nel caso in cui non siano previsti i servizi di 

protezione delle forze armate, di avvalersi dei servizi 

di vigilanza a mezzo impiego di guardie giurate 

armate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera 

italiana che attraversano gli spazi marittimi internazionali 

a rischio di pirateria; in tale previsione le 

navi devono essere autorizzate alla detenzione delle 

armi. Per quanto riguarda “gli spazi marittimi internazionali 

a rischio di pirateria” nell’ambito dei quali 

può essere previsto l’imbarco dei Nuclei Militari di 

Protezione, è intervenuto il decreto del Ministero 

della Difesa 1 settembre 2011: esso ha individuato 

tali spazi nella porzione dell'Oceano Indiano delimi- 

sporto terrestre, l’adeguamento dei 

fondali e la semplificazione di diverse 

procedure amministrative e fiscali”. 

Giuseppe Roma, direttore generale 

del Censis, ha dal canto suo ribadito 

“la capacità trainante del cluster 

marittimo italiano in un contesto da 

troppo tempo stagnante. Ritengo che 

il sistema marittimo possa compiere 

ancora un salto di qualità, soprattutto 

migliorando la capacità dei propri 

nodi logistici di captare flussi commerciali 

in constante crescita, flussi 

che continuano ad avere come importante 

area di transito il Mediterraneo. 

Dalle proiezioni che il Censis ha elaborato, 

il cluster marittimo dovrà 

guardare con crescente attenzione non 

solo a mercati già in forte espansione, 

come quello dell’Asia orientale, dove 

gli interscambi marittimi da e per 

l’Italia crescono dalla metà degli anni 

2000 a ritmi vorticosi, ma anche ad 

aree nelle quali il paese, può svolgere 

un ruolo di player di rango, come la 

sponda sud del Mediterraneo (40% 

degli scambi da e per l’Italia), le aree 

balcano-adriatica e del Golfo. 

“Rappresenteranno un volano per la 

competitività del cluster marittimo italiano 

- ha concluso Roma - maggiori 

investimenti nella componente avanzata 

del cluster marittimo, in particolare 

nelle tecnologie ICT e in quelle 

per l’automazione e la sicurezza delle 

operazioni logistiche”. 

tata a nord ovest dallo Stretto di Bab El Mandeb, a 

nord dallo Stretto di Hormuz, a sud dal parallelo 12° 

sud e ad est dal meridiano 78° est. Lo stesso decreto 

prevede anche gli spazi marittimi internazionali esterni, 

per la durata della permanenza dei NMP a bordo 

delle navi, resa necessaria da esigenze di natura tecnica 

ed operativa connesse alle zone di possibile 

imbarco e sbarco sul e dal medesimo naviglio. 

Occorre poi notare che la protezione nei confronti 

della pirateria marittima riguarda le sole "navi mercantili", 

significando che essa prevede solo la vigilanza 

o custodia di beni mobili. Le novità introdotte 

con la legge 130/2011 impongono anche l'implementazione 

dell’ISPS Code in relazione al sopra accennato 

trasporto da parte delle unità mercantili delle armi 

per la difesa; lo ship security plan non prevede, infatti, 

a tutt'oggi nulla. Il provvedimento normativo appare, 

comunque, efficace e di concreta risposta alle difficoltà 

dell'armamento costretto ai rischi di una navigazione 

non sicura ed appesantito da premi assicurativi 

“insostenibili”. 

Grandi Navi Veloci 

La linea Genova-Porto Torres 

sospesa fino ad aprile 2012 

La Compagnia di navigazione 

genovese Grandi Navi Veloci 

ha comunicato la temporanea 

sospensione del collegamento 

marittimo Genova-Porto Torres- 

Genova a partire dal prossimo 7 

novembre. “Ci rendiamo conto 

delle esigenze dei cittadini della 

Sardegna, in particolare dell’area 

settentrionale della regione - ha 

dichiarato Ariodante Valeri, direttore 

generale di Grandi Navi Veloci - 

tuttavia, siamo stati costretti ad 

operare questa difficile scelta alla 

luce di condizioni economiche che 

non offrivano alcun margine di 

manovra già in un contesto di ordinarietà 

i costi di esercizio della stagione 

invernale superano abbondantemente 

i ricavi. A maggior 

ragione, in questo momento congiunturale 

così difficile, un’azienda 

privata come la nostra - ha concluso 

- non può in alcun modo operare 

in un regime di perdita di tale portata”. 

La ripresa dell’attività è prevista 

all’inizio dell’aprile 2012. 

In Svezia l’élite della subacquea industriale 

Il Cedifop di Palermo ha preso parte 

al ventottesimo meeting dell’Idsa 

Lo scorso settembre si è svolto nella città di Karlskrona in Svezia il 

28esimo meeting dell’IDSA ospitato nella nella sede della scuola 

militare Swedish Armed Forces Diving and Naval Medical Centre. Un 

evento internazionale a cui ha preso parte di diritto il Cedifop di 

Palermo, scuola per la formazione professionale nell’ambito della subacquea 

industriale. Nella foto da sinistra: Leo Lagarde (Olanda) presidente 

IDSA, Francesco Costantino del Cedifop di Palermo, Mark Van 

Der Esch (Belgio) “Syntra” commerciale Scuole Diving & ‘CFPME’, 

Dag W. Wtoldsen (Norvegia) scuola NYD e segretario IDSA. Il prossimo 

meeting si svolgerà nel 2012 a Seattle (Usa). 

Mega Yacht 

Due premi internazionali 

al Gruppo Azimut-Benetti 

Il Gruppo Azimut-Benetti ha ricevuto 

il prestigioso Nautical Design 

Award, il più importante e autorevole 

riconoscimento dedicato al design 

nautico. In particolare, il long-range 

“Magellano 50” di Azimut Yachts ha 

primeggiato nella categoria 

“Imbarcazione a basso impatto 

ambientale” per la sua capacità innovativa 

e l'elevato contenuto tecnologico 

al servizio dell'ambiente e dell'armatore. 

Lo yacht custom “FB252 

Nataly” di Benetti ha vinto nella categoria 

“Yacht a motore oltre i 40 

metri”.Con questi riconoscimenti i 

due yacht accedono selezione triennale 

“ADI DesignINDEX” che permette 

di ricevere il Compasso d'Oro, il più 

ambito premio per il design italiano.


Area Operativa - Riepilogativo del traffico gen/lug. 2011 (in tonn.) 

Totali Imb./Sbar. 

di Palermo 

e Termini Imerese 

TONNELLAGGIO TOTALE / TOTAL TONNAGE 5.101.259 

MERCI ALLA RINFUSA LIQUIDE DI CUI: 495.300 

Petrolio grezzo ---------- 

Prodotti raffinati 495.300 

Gas ---------- 

Altre rinfuse liquide ---------- 

MERCI ALLA RINFUSA SOLIDE DI CUI: 158.441 

Cereali 65.941 

Mangimi ---------- 

Carbone ---------- 

Minerali ---------- 

Fertilizzanti ---------- 

Altre rinfuse solide ---------- 

Altre rinfuse 92.500 

Totale rinfuse 653.741 

MERCI VARIE IN COLLI DI CUI: 4.447.518 

Contenitori 137.244 

Ro/ro 4.310.274 

Altri ---------- 

NAVI 5.088 

ARRIVI + PARTENZE: ---------- 

PASSEGGERI 998.304 

LOCALI - PASSAGGIO STRETTO (< 50 MIGLIA): 62.445 

TRAGHETTI: 622.586 

CROCIERISTI 313.273 

HOME PORT: 29.922 

TRANSITI: 283.351 

N° CONTENITORI IN T.E.U. (TOTALE) 17.576 

N° CONTENITORI VUOTI IN T.E.U. 5.196 

N° CONTENITORI PIENI IN T.E.U. 12.380 

N° CONTENITORI (TOTALE) --------- 

N° CONTENITORI VUOTI --------- 

N° CONTENITORI PIENI --------- 




Il presidente dell’Autorità portuale 

Nino Bevilacqua ha preso parte 

all’inaugurazione della 

nuova sede del I° 

Nucleo operativo del 

Gruppo Guardia di 

finanza del porto di 

Palermo sottolineando 

il valore dell’opera realizzata, 

inquadrata nel 

più ampio e continuo 

lavoro di rifunzionalizzazione 

degli spazi portuali 

e di integrazione 

con il tessuto urbano 

circostante. 

“L’intervento infrastrutturale 

di manutenzione 

straordinaria sui 

locali sede del Primo 

Nucleo Operativo - ha 

commentato Nino 

Bevilacqua - ci permette 

di fornire alle 

Fiamme Gialle una 

struttura adeguata e 

confortevole per il 

lavoro all'interno dell'area 

portuale. Il porto 

di Palermo è un centro 

operativo funzionale, 

una base logistica fondamentale 

per tutti gli 

uomini delle forze dell'ordine, 

Guardia di 

Finanza e Polizia di 

Stato, e per quelli della 

Capitaneria di Porto, nell’espletamento 

dei rispettivi compiti istituzionali. 

Siamo consapevoli come da 

Due bandiere, due compagnie si sono unite in un nuovo marchio FANTUZZI REGGIANE 

che sintetizza spirito di creatività e innovazione. Il logo della bandiera esprime 

dinamicità, forza e solidità e sarà presente sempre di più in ogni porto intorno al mondo. 

I Sistemi di Produzione FANTUZZI & REGGIANE sono Certificati ISO 9001 

~ “Porti e Navi”: le immagini ~ 

Nizza, Francia, 1975 (foto archivio Prof. Giovanni Lo Coco) 

Il presidente dell’Autorità portuale illustra il restauro del presidio e i prossimi interventi 

“La sede Gdf e il porto del futuro” 

Bevilacqua: “Struttura adeguata e confortevole per il lavoro nell’area portuale” 

una costante collaborazione non 

possano che derivare risultati sempre 

migliori nell’attività di vigilanza 

e contrasto in un’area strategica 

Il generale Domenico Achille e il presidente A.P. Nino Bevilacqua 

Il maggiore Antonio Squillacioti e il generale Domenico Achille 

come quella portuale”. 

L’inaugurazione della nuova sede 

delle Fiamme Gialle in via Crispi 

7 

Palermo è stata l’occasione per il 

presidente evilacqua di ricordare gli 

interventi promossi e realizzati 

dall’A.P. “Il nostro impegno in questi 

anni - ha evidenziato 

- non è stato solo finalizzato 

al potenziamento 

dei traffici, ma anche 

all’adeguamento delle 

infrastrutture e alla 

rifunzionalizzazione 

degli spazi portuali in 

modo da migliorare 

l’offerta, tenendo sempre 

presente la salvaguardia. 

L'esempio più 

significativo è costituito 

dalla Stazione marittima, 

dove stanno per 

partire i lavori con un 

affidamento di circa 20 

milioni: il restyling 

riguarderà gli ambienti 

interni, mantenendo 

l’architettura esterna di 

pregio, tipica della 

metà del secolo scorso. 

L’intervento sull’edificio 

che presentiamo è 

un tassello piccolo ma 

necessario che si inserisce 

in un ambito di 

recuperi più rilevanti, 

dal Castello a Mare - 

oggetto di uno dei più 

importanti interventi di 

riqualificazione urbano-portuale 

mai effettuati 

in questa città - 

alla Cala, diventati entrambi ormai 

poli fondamentali della vita sociale e 

culturale palermitana”. 

L’edizione a colori 

dell’Avvisatore Marittimo 

si può leggere online 

all’indirizzo internet: 

www.avvisatore.com

8 Avvisatore Marittimo 



Avvisatore Giuridico 

1 

A CURA DELLE CATTEDRE DI DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE, DI DIRITTO INTERNAZIONALE, DI DIRITTO DELLA UE 

DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI PALERMO E DEL CESDIMA - REFERENTE DOTT.SSA STEFANIA BEVILACQUA 

Successivamente sono stati presentati emendamenti volti ad inserire specifiche norme per la salvaguardia ambientale 

Trivellazioni petrolifere ed ecosistema marino 

La prima stesura del testo unico sulla ricerca di idrocarburi è stata bocciata dalla Commissione Ambiente 

Nicola Romana 

Ricordate le vigenti disposizioni 

riguardo alle attività di ricerca, di 

prospezione e di coltivazione di idrocarburi 

liquidi e gassosi in mare, che 

sono vietate all’interno del perimetro 

delle aree marine e costiere protette 

per scopi di tutela ambientale (divieto 

esteso nelle zone di mare poste entro 

dodici miglia marine dal perimetro 

esterno delle suddette aree e cinque 

miglia dalle linee di base delle acque 

territoriali lungo l’intero perimetro 

costiero nazionale), il senatore 

Antonio D’Alì ha concluso la sua relazione 

sulla proposta di un testo unificato. 

“L’arretramento segnato dal testo 

unificato in esame desta ancor maggiore 

preoccupazione se si considera 

che in esso al silenzio sulle esigenze di 

tutela ambientale si accompagna la 

previsione (articolo 1, comma 2) per 

cui l'entrata in vigore del nuovo testo 

unico comporterà l'abrogazione delle 

vigenti disposizioni con esso incompatibili. 

La genericità di tale clausola 

abrogativa è destinata a determinare 

una grave situazione di incertezza giuridica 

e anche a creare il rischio che 

l'entrata in vigore di un testo unico elaborato 

in assenza di principi e criteri di 

tutela ambientale possa essere invocata 

per sostenere l'abrogazione delle 

disposizioni che attualmente disciplinano 

la prospezione, la ricerca e la col- 

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tivazione degli idrocarburi a fini di 

salvaguardia dell'ambiente. Pur condividendosi 

la scelta di procedere all'aggiornamento 

dei canoni per i permessi 

di prospezione e di ricerca e per le 

concessioni di coltivazione, si deve 

rilevare che nel testo unificato manca 

la previsione della destinazione di una 

quota dei canoni stessi a finalità di 

tutela e salvaguardia ambientale. Per 

queste ragioni propone di esprimere 

parere contrario e di chiedere, ai sensi 

dell'articolo 39, comma 4, del 

Regolamento, che il parere scritto sia 

stampato in allegato alla relazione che 

la Commissione competente presenterà 

all'Assemblea”. Nella seduta del 6 

luglio la 13ª Commissione ha poi 

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accolto la proposta del relatore di 

esprimere il proprio parere negativo. 

Successivamente, in seno alla 10ª 

Commissione sono stati presentati 

numerosi emendamenti, volti a inserire 

nel testo unificato norme di salvaguardia 

ambientale, del tutto assenti, 

come detto, nella prima stesura del 

testo. Quale sarà la sorte della proposta, 

non è dato sapere. Quella che è 

certa è la particolare attenzione con 

cui le associazioni ambientaliste stanno 

monitorando il problema delle trivellazioni 

petrolifere nei nostri mari e 

delle conseguenze che queste potranno 

avere nel delicato ecosistema marino 

(v., tra gli altri, il dossier di 

Legambiente “Un mare di trivelle”, 

dello scorso mese di luglio, facilmente 

reperibile in rete). In conclusione, ci 

sentiamo di condividere la preoccupazione 

di chi vuol evitare che disastri 

ambientali come quello della piattaforma 

petrolifera Deepwater Horizon 

possano replicarsi, con effetti ancora 

più devastanti, nelle acque di un bacino 

semichiuso come il Mediterraneo, 

a pochi chilometri dalle nostre coste. 

Le conseguenze sarebbero nefaste per 

una regione, come la Sicilia, che fonda 

buona parte della sua economia nei 

settori del turismo e della pesca, prime 

vittime di una catastrofe ambientale di 

tal genere. 

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Giurisprudenza 

Il titolo quarto della legge 6 dicembre 1991, n. 394 (Disposizioni 

finali e transitorie) all'art. 30 tratta delle sanzioni relative alle 

violazioni che si commettono entro i parchi e le riserve; in particolare, 

con l'applicazione del primo comma di detto articolo vengono 

irrorate le varie sanzioni consistenti sia nell'arresto del 

trasgressore che con l'ammenda. I Giudici della Cassazione (sez. 

III, pen. del 28 aprile 2010 n. 16473, in Il Diritto Marittimo, 532) 

sono stati chiamati ad esprimersi su un allestimento abusivo di 

campeggio in area marina protetta motivando la condanna come 

dalla seguente massima: 

L’allestimento non autorizzato 

in un campeggio all’interno 

di un parco integra il reato di 

cui alla legge 6 dicembre 1991, 

n. 394, art. 11, comma 3, e art. 

30, comma 1, poiché pone in 

pericolo la flora del parco e le 

medesime considerazioni possono 

svolgersi in relazione ai 

territori ricompresi in un'area 

Reati nelle riserve marine 

*** 

marina protetta, allorché si 

consideri che l’allestimento di 

un campeggio in territori siffatti, 

oltre ad incidere sulla 

flora degli stessi, è sicuramente 

idoneo anche a compromettere 

le caratteristiche dell’ambiente, 

nonché i valori scenici 

e panoramici e gli equilibri 

ecologici del sito. 

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Tel. (091) 8197268 - 8140039 Fax (091) 8140311 

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Sede sociale, Deposito e Terminal Ro/Ro 

Molo Trapezoidale Porto Palermo 

Tel.(091) 6118031 - Fax (091) 584966

Avvisatore Marittimo del Mediterraneo

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