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www.ilperiodico.<strong>it</strong><br />

Eur Torrino News Pubblicazione mensile<br />

ANNO VI n° 10 novembre 2008<br />

Ed<strong>it</strong>rice: Service & Business 2001<br />

Direttore Ed<strong>it</strong>oriale: Sergio Di Mambro<br />

Direttore responsabile: Riccardo Alfonso<br />

Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214<br />

Tel. 06.5083731<br />

Grafica: Fabio Zaccaria<br />

Stampa: Ripoli snc<br />

Hanno collaborato:<br />

Marta Cecchini, Francesca<br />

Colaiocco, Fabio Zaccaria, Stefano<br />

Ursi, Simonetta Mulas, Cristina Cese,<br />

Roberta De V<strong>it</strong>o, Carla Bielli,<br />

Emanuele Merlino, Katya Schieda.<br />

Per la pubblic<strong>it</strong>à su “Eur Torrino News”<br />

telefonare al numero: 06.5083731<br />

oppure al 380.3965716<br />

La direzione si riserva il dir<strong>it</strong>to di valutare<br />

i testi pervenuti.<br />

Il materiale non verrà rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o.<br />

Fin<strong>it</strong>o di stampare nel mese di:<br />

novembre 2008<br />

:sommario<br />

Ed<strong>it</strong>oriale 4<br />

Il Med<strong>it</strong>erraneo all’EUR: Intervista all’Ing. Ricciardi 5<br />

Teatro 6<br />

Cinema: Milk 8<br />

Planet cinema: le anteprime di dicembre 12<br />

Booklet: tre album per approfondire… 16<br />

Travis: la invisible band è tornata! 18<br />

Open Space: la rubrica del software libero 20<br />

La finestra sul cortile 24<br />

Planet Flowers 26<br />

Bau & Miao: la rubrica degli animali 28<br />

Consiglio Regionale Informa <strong>30</strong><br />

Le interviste di Romalive: Pasquale Calzetta 34<br />

La dislessia non è una malattia! 38<br />

Il Salvagente 40<br />

Parlamento informa 44<br />

Municipio XII informa 46<br />

Bando sull’internazionalizzazione delle PMI del Lazio 50<br />

OverFifty: il salone dedicato agli over 50 54<br />

Moda 64<br />

Vicini a Saviano 66<br />

La Regione informa 70<br />

Nucleare: truffa o opportun<strong>it</strong>à? 74<br />

Comune Informa 76<br />

La rubrica dei tarocchi 78<br />

28<br />

40 64<br />

:sommario


Ed<strong>it</strong>oriale:<br />

Cari lettori,<br />

In questo numero di Eur Torrino News abbiamo<br />

cercato di realizzare una panoramica d’insieme<br />

sulle tematiche calde del momento, partendo dal<br />

terr<strong>it</strong>orio di riferimento della rivista, il Municipio<br />

XII, per arrivare alla dimensione nazionale e internazionale.<br />

Si parte infatti con un’intervista al<br />

Presidente del Municipio Pasquale Calzetta, in cui<br />

si affrontano la questione nomadi e la vexata<br />

quaestio del filobus, per arrivare alla chiacchierata<br />

con l’Ing. Domenico Ricciardi, promotore del<br />

Progetto Med<strong>it</strong>erraneum Acquario di Roma e alle<br />

pagine del «Salvagente», corredate dagli articoli<br />

dei ragazzi dell’Ist<strong>it</strong>uto Onnicomprensivo Orsa<br />

Maggiore. Con un salto si arriva nel terr<strong>it</strong>orio regionale,<br />

con La Regione Informa e il reportage<br />

sul Bando per l’Internazionalizzazione delle PMI<br />

del Lazio. La dimensione nazionale e internazionale<br />

è assicurata dalla ormai consueta rubrica<br />

Parlamento Informa e dalle pagine di stretta attual<strong>it</strong>à,<br />

in cui troviamo stavolta un pezzo riguardante<br />

la questione Roberto Saviano. Oltre a quello<br />

detto finora, troviamo le sol<strong>it</strong>e rubriche Teatro,<br />

Musica, Cinema e Moda, che sono sempre sulle<br />

orme di nov<strong>it</strong>à culturali e di new fashion.<br />

Dal locale al globale quindi, ancora una volta,<br />

per cercare di accorciare le distanze che spesso la<br />

società moderna erige fra le persone, troppo atomizzate<br />

nella propria individual<strong>it</strong>à.<br />

Informiamo che sono riprese, contestualmente,<br />

le nostre trasmissioni televisive sulle em<strong>it</strong>tenti<br />

regionali Telev<strong>it</strong>a (ogni giovedì, h 20.15), Teleambiente<br />

(ogni giovedì, h 22.00), Reteoro<br />

(ogni giovedì, h 23.45) e da ottobre Gold Tv<br />

(ogni martedi, h 23.00) e Lazio Tv (ogni lunedi,<br />

h 20.<strong>30</strong>).<br />

Inoltre, sono attivi i nostri portali informativi<br />

che raggiungono tutto il terr<strong>it</strong>orio della regione<br />

Lazio e nazionale: <strong>it</strong>alialive.org, laziolive.<strong>it</strong>,<br />

eurtorrinolive.<strong>it</strong>, frosinonelive.<strong>it</strong>, latinalive.<strong>it</strong>,<br />

rietilive.<strong>it</strong> e v<strong>it</strong>erbolive.com, sui quali potrete<br />

trovare, in tempo reale, la versione integrale dei<br />

servizi TV.<br />

Buona lettura<br />

] a cura di Sergio Di Mambro [


il Med<strong>it</strong>erraneo<br />

all’EUR<br />

Intervista all’Ing. Domenico Ricciardi,<br />

] a cura di Alessandro Vecchio [<br />

promotore del progetto Med<strong>it</strong>erraneum Acquario di Roma<br />

Un sogno. Il Med<strong>it</strong>erraneo all’interno di Roma,<br />

con tutte le sue bellezze e le sue fantastiche sfumature<br />

di blu; ci si perde con lo sguardo mentre<br />

si pensa di camminare sotto i fondali del nostro<br />

mare, accanto alle specie marine più comuni ma<br />

anche a quelle meno conosciute. E l’Eur? L’Eur è la<br />

vetrina della bellezza arch<strong>it</strong>ettonica di Roma, che<br />

osp<strong>it</strong>erà un evento straordinario: la creazione di<br />

un acquario sotto al famoso Laghetto, una struttura<br />

che si potrà vis<strong>it</strong>are e della quale si potranno<br />

scoprire tutte le peculiar<strong>it</strong>à naturalistiche. Ne abbiamo<br />

parlato con colui che maggiormente conosce<br />

il progetto, l’Ing. Domenico Ricciardi.<br />

Ingegnere, quali sono le final<strong>it</strong>à di questo pro -<br />

getto?<br />

Il progetto parte da una grande considerazione<br />

culturale relativa al Med<strong>it</strong>erraneo: il nostro mare<br />

sta morendo e l’Italia è legata alla sua v<strong>it</strong>a. Tutelarlo<br />

è un dovere civile di tutti. Occorre attirare<br />

l’attenzione della comun<strong>it</strong>à europea verso i destini<br />

del Med<strong>it</strong>erraneo e Roma; con l’Eur in particolare,<br />

si sta ponendo il problema e l’idea fondamentale<br />

di realizzare un museo-acquario sotto il lago<br />

dell’Eur. Qui verranno realizzate delle grandi vasche<br />

vis<strong>it</strong>abili: sarà un acquario che riguarda solo<br />

il Med<strong>it</strong>erraneo e l’uomo scenderà nell’ambiente<br />

degli animali, per osservarli e ammirarne la bellezza.<br />

La seconda cosa importante è che l’opera è<br />

tesa alla ricerca e al recupero delle specie; prenderemo<br />

infatti animali malati o in via di estinzione e<br />

faremo ricerca con l’aiuto di pesci robot dotati di<br />

videocamera in grado di mon<strong>it</strong>orare l’ambiente<br />

marino. Il risultato di questo mon<strong>it</strong>oraggio verrà<br />

analizzato dagli studiosi del CNR. Gli animali tipici<br />

del Med<strong>it</strong>erraneo sono in estinzione nella misura<br />

di 20.000 specie e l’UE ci darà una mano sulla<br />

realizzazione delle attiv<strong>it</strong>à di ricerca.<br />

Un programma quindi di respiro internazionale.<br />

Ma torniamo all’Eur, che è una zona simbolo.<br />

Le faccio le domande che le vorrebbero fare<br />

tutti i c<strong>it</strong>tadini: quando termineranno i lavori?<br />

Intanto rassicuro tutti su questo: si sta ponendo<br />

la massima attenzione a minimizzare l’eventuale<br />

disagio per il quartiere, che sarà ampiamente ricompensato<br />

dai benefici che deriveranno dalla<br />

realizzazione del progetto. Il Teatro Verde verrà ripristinato<br />

meglio di prima e con più alberi di<br />

quelli oggi esistenti e le vasche verranno realizzate<br />

sotto il fondale del lago. Quindi parliamo di<br />

impatto ambientale pari a zero. L’inizio dei lavori<br />

data ormai alcuni mesi fa e vorremmo arrivare all’inaugurazione<br />

nel più breve tempo possibile. Abbiamo<br />

iniziato gli scavi e tutte le procedure necessarie<br />

per la sicurezza.<br />

Il fondale del laghetto verrà ripul<strong>it</strong>o?<br />

Nel programma c’è il recupero delle acque del lago,<br />

con tutte le attiv<strong>it</strong>à correlate a questo e<br />

quindi inizieremo dei trattamenti ad hoc. Dato<br />

che, dalle risultanze delle analisi fatte, emerge<br />

che il lago è in continuo peggioramento sotto<br />

questo punto di vista, abbiamo deciso di anticipare<br />

i tempi per renderlo il più limpido possibile.<br />

Altri due aspetti: il flusso delle persone che ver -<br />

ranno in vis<strong>it</strong>a al museo e l’impatto sul quartiere.<br />

Ci sarà un vantaggio per l’Eur? Il Museo<br />

diverrà una ricchezza per l’Eur? Le rive del Laghetto<br />

resteranno come sono?<br />

Intanto partiamo dalla considerazione che io sono<br />

un ab<strong>it</strong>ante dell’Eur e ci tengo a che tutto vada<br />

bene. Diciamo poi che questo quartiere oggi si<br />

configura come un quartiere-dorm<strong>it</strong>orio, in cui<br />

al momento dello spegnimento delle insegne dei<br />

negozi tutto finisce e quest’iniziativa tende ad<br />

aumentare le ore di vis<strong>it</strong>a, cosicché sia di beneficio<br />

per le attiv<strong>it</strong>à commerciali: fino alle 23.00 ci<br />

sarà gente. Voglio poi ricordare, in mer<strong>it</strong>o a questo,<br />

che stiamo realizzando, di concerto con il<br />

Municipio, il prolungamento della Passeggiata<br />

del Giappone, che fra pochi mesi verrà consegnata.<br />

Questo serve a tutelare i c<strong>it</strong>tadini nelle loro<br />

passeggiate anche durante il periodo dei lavori.<br />

Non ci saranno nuove installazioni sulle rive e<br />

tutto rimarrà come era prima; il laghetto e il<br />

quartiere saranno tutelati.<br />

Possiamo chiamare questo progetto un suo sogno?<br />

Lei deve pensare che noi abbiamo scoperto l’affin<strong>it</strong>à<br />

del nostro progetto con quello inizialmente<br />

concep<strong>it</strong>o dall’arch<strong>it</strong>etto Piacentini, quindi ai<br />

tempi era già previsto. L’altra cosa sorprendente<br />

è che i bambini che partecipavano al concorso<br />

indetto da Eur2000 avevano già disegnato l’acquario,<br />

senza sapere nulla: oggi si concretizzano<br />

i sogni dei nostri giovani.<br />

eur torrino news 5


TEATRO<br />

6<br />

Vincent River al teatro Belli ] a cura di Fabio Zaccaria [<br />

Dal 28 ottobre al 9 novembre, il teatro Belli presenta,<br />

nell’amb<strong>it</strong>o di Opere Festival 2008, uno<br />

dei testi di maggior successo di Philip Ridley:<br />

Vincent River. L’opera, scr<strong>it</strong>ta nel 2000, è ispirata<br />

a una serie di aggressioni omofobe che hanno<br />

segnato le periferie londinesi proprio in quegli<br />

anni, e porta in scena la disperazione di una madre<br />

a cui hanno assassinato il figlio omosessuale.<br />

Al centro della pièce, le difficoltà di una madre<br />

fer<strong>it</strong>a, An<strong>it</strong>a, alle prese con il vicinato e con i<br />

giudizi della gente.<br />

La trama: il figlio, Vincent, è stato trovato morto<br />

nei bagni di una stazione abbandonata dell’East<br />

End di Londra, nota tra gli ab<strong>it</strong>anti del quartiere<br />

per essere luogo di rendez-vous tra omosessuali,<br />

ribattezzata Sodoma e Gomorra alla stazione di<br />

Shored<strong>it</strong>ch. I ripetuti scontri con i vicini di casa<br />

eur torrino news<br />

hanno costretto la madre di Vincent a traslocare<br />

per un finto quieto vivere, ma nel frattempo nota<br />

un ragazzo che continua a seguirla. È il ragazzo<br />

che ha trovato il corpo di Vincent e che non riesce<br />

a cancellare dalla sua mente il volto del<br />

morto. Davey e An<strong>it</strong>a iniziano a conoscersi e tra<br />

un bicchiere di gin di troppo, i due riescono gradualmente<br />

a vincere la diffidenza che provano<br />

l’uno per l’altro. I racconti si intrecciano in un<br />

vertiginoso susseguirsi di emozioni e ricordi che<br />

finiscono inev<strong>it</strong>abilmente per incrociarsi in un<br />

drammatico finale.<br />

In scena, Francesca Bianco e Michele Maganza<br />

che, nella v<strong>it</strong>a, sono madre e figlio. Le musiche<br />

sono di Francesco Verdinelli e le scene di Giorgio<br />

Baldo. La regia è di Carlo Emilio Lerici.<br />

Arriva il caffè del Signor Proust<br />

Proust vi aspetta per un caffè e una madeleinette<br />

al Teatro dell’Orologio, dal 6 Novembre al 7 Dicembre,<br />

per farvi immergere nei racconti della<br />

celebre opera Alla ricerca del tempo perduto. La<br />

commedia, scr<strong>it</strong>ta e diretta da Lorenzo Salvetti,<br />

con l’interpretazione di Gigi Angelillo, e le scene<br />

e i costumi di Bruno Buonincontri, sprona lo spet -<br />

tatore a penetrare all’interno della vecchia casa<br />

dove ab<strong>it</strong>ò Marcel Proust. A raccontare le sue memorie<br />

attraverso un riaffiorare continuo di ricordi:<br />

la sua governante, la signora Celeste, angelo<br />

custode dello scr<strong>it</strong>tore che nella pièce fa rivivere<br />

alcuni episodi della sua v<strong>it</strong>a mentre è intenta a<br />

preparare un ottimo caffé secondo un vecchio r<strong>it</strong>o,<br />

alla maniera di Proust. La donna, anche se la<br />

voce e il portamento sono senza dubbio maschi-<br />

li, fa luce sui piccoli angoli bui e impolverati della<br />

v<strong>it</strong>a dello scr<strong>it</strong>tore. Senza neanche rendervene<br />

conto, senza avere la percezione del tempo che<br />

scorre e che è trascorso, vi r<strong>it</strong>roverete a sorseggiare<br />

una tazza di caffé, osservando alcune scene<br />

di v<strong>it</strong>a e certi r<strong>it</strong>uali maniacali propri dello scr<strong>it</strong>tore<br />

“dalla porta della cucina” attraverso gli occhi<br />

e le parole di colei che l’aveva amato.<br />

Dal martedì al sabato ore 21.<strong>30</strong><br />

Domenica ore 18.<strong>30</strong><br />

Lunedì riposo<br />

Teatro dell’Orologio<br />

Via de’ Filippini, 17/A - Tel. 066875550<br />

Sala Gassman – Sala Artaud<br />

Orario degli spettacoli:<br />

dal martedì al sabato alle ore 21.00,<br />

Domenica alle ore 17.<strong>30</strong>.<br />

Lunedì riposo<br />

Per informazioni e contatti:<br />

Tel. 065894875<br />

info@teatrobelli.<strong>it</strong><br />

www.teatrobelli.<strong>it</strong>


Grafica: Romalive


Milk<br />

] di Francesca Colaiocco [<br />

Di prossima usc<strong>it</strong>a nelle sale cinematografiche<br />

americane (il 5<br />

dicembre), Milk racconta la storia<br />

vera del primo uomo dichiaratamente<br />

omosessuale elet -<br />

to ad una carica pubblica negli<br />

anni Settanta a San Francisco. Il film, diretto da<br />

Gus Van Sant e interpretato da un eccezionale Sean<br />

Penn nei panni dell’attivista statun<strong>it</strong>ense Harvey<br />

Bernard Milk, ricorda le vicende di un uomo che<br />

“ha cambiato la storia” grazie al suo coraggio.<br />

Nato a Woodmere nel 19<strong>30</strong>, dopo essersi arruolato<br />

nella marina (rivelando successivamente le violenze<br />

nei confronti degli omosessuali nelle forze armate)<br />

Milk divenne leader della comun<strong>it</strong>à gay di<br />

San Francisco e mil<strong>it</strong>ante del movimento di liberazione<br />

sessuale. Nel 1977, alla quarta candidatura,<br />

ottenne l’incarico di consigliere comunale (supervisor)<br />

e il 27 novembre del 1978, dopo neanche un<br />

anno di lotte pol<strong>it</strong>iche per la difesa dei dir<strong>it</strong>ti degli<br />

omosessuali (ricordiamo in particolare il rigetto<br />

della “Propos<strong>it</strong>ion 6”, che avrebbe consent<strong>it</strong>o di licenziare<br />

gli insegnanti gay), fu assassinato insieme<br />

al sindaco di San Francisco George Moscone dal<br />

fanatico omofobo Dan Wh<strong>it</strong>e, ex consigliere comunale<br />

non riconfermato alla carica. Famose alcune<br />

parole di Milk, conservate in una delle numerose<br />

audiocassette registrate dallo stesso leader, consapevole<br />

del rischio che stava correndo: “Se una<br />

pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa<br />

questa infrangere le porte di repressione dietro le<br />

quali si nascondono i gay nel Paese”.<br />

8 eur torrino news<br />

Non a caso, Milk è stato presentato in anteprima<br />

nel distretto Castro di San Francisco, dove tra l’altro<br />

è stato girato. Sullo sfondo, i manifestanti del<br />

movimento per i dir<strong>it</strong>ti dei gay attualmente in lotta<br />

contro la “Proposizione 8”, che in California ha<br />

negato agli omosessuali quel dir<strong>it</strong>to al matrimonio<br />

tanto faticosamente conquistato, a distanza di<br />

trent’anni dalla coraggiosa battaglia pol<strong>it</strong>ica di<br />

Harvey Milk. A giudicare Dan Wh<strong>it</strong>e fu una ridicola<br />

sentenza, grazie a quella che passò alla storia come<br />

la “Difesa dei Twinkie” dal nome della marca di<br />

caramelle consumate da Wh<strong>it</strong>e, e che secondo i<br />

suoi avvocati gli avrebbero provocato uno squilibrio<br />

mentale. Toccante la scena della veglia, per la<br />

quale si sono presentate migliaia di comparse durante<br />

le riprese del film, in ricordo delle <strong>30</strong>mila<br />

persone che marciarono in silenzio con una candela<br />

in mano fino alla C<strong>it</strong>y Hall, sub<strong>it</strong>o dopo l’annuncio<br />

dell’assassinio di Milk.<br />

Sulla scelta di Sean Penn, il regista ha spiegato:<br />

«Ci sono pochi attori al mondo capaci di portare<br />

sullo schermo un forte personaggio protagonista,<br />

e Sean è uno di quei rari attori». E lo stesso protagonista,<br />

in occasione della presentazione del<br />

film, ha raccontato: «Nel clima pol<strong>it</strong>ico di oggi<br />

rec<strong>it</strong>are un personaggio apertamente gay era una<br />

grande sfida per me […] Ho incontrato un sacco<br />

di persone a Castro che lo conoscevano bene, e mi<br />

hanno aiutato moltissimo a capirlo e interpretarlo.<br />

Poi mi sono chiuso in biblioteca e ho studiato<br />

i discorsi di Harvey, ascoltando centinaia di cassette<br />

di registrazioni delle sue interviste per analizzarne<br />

la voce […] Questo è un film importante,<br />

e spero che porti un messaggio di tolleranza».<br />

Con Sean Penn (Harvey Milk), Josh Brolin (Don<br />

Wh<strong>it</strong>e), Victor Gerber (George Moscone), James<br />

Franco (Scott), Diego Luna ed Emile Hirsch.


PLANET CINEMA<br />

Le anteprime di dicembre<br />

] a cura di Francesca Colaiocco [<br />

Come Dio comanda<br />

(dal 12 dicembre al cinema)<br />

Questo film drammatico per la regia di Gabriele Salvatores, tratto dall’omonimo bestseller dello scr<strong>it</strong>tore romano Niccolò<br />

Amman<strong>it</strong>i, racconta le vicende di Rino e Cristiano Zena, rispettivamente padre e figlio, lasciati allo sbando dalla moglie/madre<br />

che ha deciso di andare via di casa. Rino è un uomo disoccupato, ded<strong>it</strong>o all’alcool e alla violenza, costantemente<br />

controllato dagli assistenti sociali che lo minacciano di revocare l’affidamento del figlio. Cristiano, amato dal<br />

padre ma educato al culto della forza, mette in piedi con gli amici Danilo e Quattro Formaggi un vero e proprio clan, che<br />

si occupa di lui come fosse la sua famiglia. Le vicende dei ragazzi si intrecciano con quelle di Fabiana, amore segreto di<br />

Cristiano, e della sua amica Marina. Con Elio Germano, Filippo Timi, Fabio De Luigi, Angelica Leo, Vasco Mirandola, Ludovica<br />

Di Rocco, Alvaro Caleca e Alessandro Bressanello.<br />

Madagascar 2. Via dall’isola<br />

(dal 19 dicembre al cinema)<br />

Arriva sul grande schermo il secondo episodio del film di animazione realizzato dalla DreamWorks, protagonisti gli stessi<br />

simpatici animali (Alex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa, Gloria l’ippopotamo, il Re Julien, Maurice e i pinguini),<br />

abbandonati nell’isola di Madagascar e desiderosi di tornare allo zoo del Central Park di New York. A bordo di un aereo riparato<br />

dai pinguini, la combriccola in esilio, affetta da tipiche sindromi metropol<strong>it</strong>ane e legata da un sentimento di grande<br />

amicizia, raggiungerà le selvagge pianure dell’Africa, incontrando per la prima volta esemplari delle stesse specie e riscoprendo<br />

le proprie radici… Ma la divertente v<strong>it</strong>a africana sarà migliore di quella nello zoo? Un film di Eric Darnell e Tom<br />

McGrath.<br />

La Duchessa<br />

(dal 23 dicembre al cinema)<br />

Film in costume tratto dalla biografia di Amanda Foreman, La Duchessa racconta il ruolo della donna nel Settecento attraverso<br />

le vicende della bella “Imperatrice della moda”, famosa per l’impegno pol<strong>it</strong>ico, la passione per il gioco e le sofferenze<br />

d’amore. A soli 17 anni, l’aristocratica Lady Georgiana Spencer (Keira Knightley) è costretta a sposare il duca del<br />

Devonshire William Cavendish e a trasferirsi con lui a Londra. Georgiana conosce il lusso della nobiltà e la freddezza di<br />

una relazione finalizzata al concepimento di un erede: armata di rassegnazione, cerca una via di fuga nel mondo della<br />

moda, del gioco e nell’amicizia con Lady Elizabeth Foster. Ma la v<strong>it</strong>a della giovane sposa, adolescente cresciuta troppo<br />

presto, è insidiata anche da Bess, pronta a tutto pur di riprendersi i figli che le sono stati tolti dal mar<strong>it</strong>o. La duchessa<br />

si consola così tra le braccia dell’amato conte Grey, tormentata dalla sol<strong>it</strong>udine e da un profondo desiderio d’amore, pur<br />

scegliendo di rimanere accanto al duca per non perdere i dir<strong>it</strong>ti nei confronti dei figli, nati dal matrimonio.<br />

The Spir<strong>it</strong><br />

(dal 25 dicembre al cinema)<br />

Regista di noir quali Sin C<strong>it</strong>y e <strong>30</strong>0, Frank Miller presenta un omaggio al maestro Will Eisner e al suo leggendario fumetto,<br />

pubblicato tra il 1940 e il 1952: un’avventura romantica intrecciata con azione, umorismo e l’immancabile spir<strong>it</strong>o<br />

dark. Il film vede protagonista un ex poliziotto tornato in v<strong>it</strong>a sotto le sembianze di The Spir<strong>it</strong> per contrastare il crimine,<br />

nell’atmosfera gotica di Central C<strong>it</strong>y. Suo acerrimo nemico è Octopus (interpretato da Samuel L. Jackson), criminale<br />

psicopatico con il progetto di distruggere l’amata c<strong>it</strong>tà di The Spir<strong>it</strong> e raggiungere l’immortal<strong>it</strong>à cercando cloni di se<br />

stesso. Il nostro eroe lotterà senza tregua per sconfiggere l’assassino con il cuore di ghiaccio (e otto lacrime tatuate sotto<br />

gli occhi) e fronteggiare uno stuolo di bellissime donne che cercheranno pericolosamente di sedurlo. Con Gabriel<br />

Macht, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson, Eva Mendes, Paz Vega, Jaime King, Sarah Paulson, Stana Katic e Johnny<br />

Simmons.<br />

Game<br />

(dal 31 dicembre al cinema)<br />

Ambientato in un futuro non troppo lontano, questo thriller americano racconta l’esperienza di Kabel, condannato a<br />

morte e, suo malgrado, icona della cultura pop. Kabel, infatti, insieme a centinaia di detenuti è protagonista del gioco<br />

online “Slayers”, realizzato da Ken Castle, che offre ogni settimana a milioni di spettatori una serie di combattimenti via<br />

televisione. Kabel diventa non solo un eroe per gli altri giocatori e gli appassionati spettatori ma anche l’icona del movimento<br />

di resistenza contro la crudeltà del gioco, che svilisce la dign<strong>it</strong>à dell’essere umano. Grazie alle sue doti di combattente,<br />

Kabel cercherà in ogni modo di evadere da “Slayers”, raggiungere Castle e annientare finalmente la sua creazione.<br />

La regia è di Mark Neveldine e Brian Taylor. Con Gerard Butler, Milo Ventimiglia, John Leguizamo, Alison Lohman,<br />

Michael C. Hall e Aaron Yoo.


Grafica: Romalive<br />

due<br />

saloni a Roma,<br />

uno staff di validi collaboratori,<br />

e un marchio<br />

“MOUCHY” che è una<br />

realtà da oltre 25 anni<br />

nel campo dell’immagine<br />

e del benessere. La<br />

“global image Mouchy<br />

ha un’impronta anglosassone<br />

nella tecnica,<br />

e <strong>it</strong>aliana nello<br />

stile, per darti<br />

così un look sempre<br />

all’avanguardia.<br />

Alla guida del gruppo i<br />

dinamici Manuela, Irene e<br />

Josè. Il loro successo? Aggiornamento<br />

costante, eleganza, tecnica<br />

e creativ<strong>it</strong>à. Ed ora… Irene ti<br />

aspetta nel cuore dell’Eur nella terza<br />

boutique targata Mouchy dove si prenderà<br />

cura di te a 360 gradi con una<br />

serie di trattamenti capelli-corpo così<br />

da soddisfare tutte le tue esigenze.<br />

Vieni a coccolarti nel nostro angolo<br />

relax mentre Irene e il suo<br />

staff studiano per i tuoi<br />

capelli un look più personalizzato!


Grafica: Romalive


16<br />

Booklet<br />

tre album per approfondire…<br />

Seun Kuti - Many things<br />

Il giovane Seun Kuti è l’ultimo dei figli del grande<br />

musicista africano Fela Kuti, un’icona dell’Africa<br />

che combatte contro l’ingustizia, la corruzione,<br />

l’arroganza del potere, la violenza culturale<br />

e poi fisica, contro i governi e le economie<br />

che approf<strong>it</strong>tano delle disastrose condizioni del -<br />

eur torrino news<br />

l’Africa per la sola logica del prof<strong>it</strong>to. Ad ac com -<br />

pagnare Seun troviamo i m<strong>it</strong>ici Egypt 80, in -<br />

credibile macchina r<strong>it</strong>mica madre del vero afrobeat<br />

tanto im<strong>it</strong>ato. Assai più pol<strong>it</strong>icizzato e “ar -<br />

rabbiato” del fratello Femi, Seun c<strong>it</strong>a tra le sue<br />

principali inluenze Miles Davis, Gill Scott He ron<br />

e i rapper Timbaland e Dr DRE, oltre, ovviamente<br />

al padre Fela. Non darmi quella mer da, non raccontare<br />

stronzate all’Africa. È la vostra merda che<br />

causa sofferenze in Africa, disun<strong>it</strong>à, disonestà, di -<br />

scriminazione, inflazione, distruzione. Sono i po -<br />

l<strong>it</strong>ici che uccidono la gente e distruggono la no -<br />

stra terra, che danno all’Africa la loro merda pol<strong>it</strong>ica<br />

ed economica, canta in Don’t Give That Sh<strong>it</strong><br />

to Me. Una lotta nel segno dela continu<strong>it</strong>à storica:<br />

quella che vide la famiglia Kuti acerrima<br />

oppos<strong>it</strong>rice (e persegu<strong>it</strong>ata da) Olusegun Obasanjo,<br />

penultimo presidente della Nigeria. Mosqu<strong>it</strong>o<br />

song è una denuncia aperta nei confronti<br />

delle negligenze dell’amministrazione locale, che<br />

David Byrne & Brian Eno - Everything that happens will happen today<br />

Venticinque anni fa, la coppia Byrne-Eno se ne<br />

uscì con My Life In The Bush Of Ghosts, un capolavoro<br />

in cui le sorti future della musica venivano<br />

preconizzate con incredibile lucid<strong>it</strong>à. I due<br />

personaggioni, passata abbondantemente la so -<br />

glia anagrafica degli “anta”, tornano insieme per<br />

Calexico - Carried to dust<br />

Proseguendo nella vena inaugurata col preceden -<br />

te Garden Ruin, i Calexico sviluppano ulteriormente,<br />

in quest’ultimo lavoro, l’aspetto compos<strong>it</strong>ivo:<br />

approccio che aveva fatto storcere il naso a più<br />

di un fan della prima ora, affezionati alle atmosfere<br />

puramente western tipiche dalla band. In que -<br />

dare alle stampe un album che ha nella rete il<br />

suo primario veicolo di diffusione: un s<strong>it</strong>o dedicato,<br />

essenzialmente autoprodotto, un’opera in -<br />

di pendente, insomma, giacché non è certo il grano<br />

a scarseggiare nelle tasche dei Nostri. Ma se ve -<br />

ro è che non bisogna avvicinarsi con timore re -<br />

verenziale al lavoro, data la grandezza degli au -<br />

tori coinvolti, è altrettanto vero che non è lec<strong>it</strong>o<br />

pretendere per forza di cose un livello qual<strong>it</strong>ativo<br />

pari o superiore al primo episodio di questo<br />

sodalizio. Il guaio è che, ascoltandolo più e<br />

più volte, Everything… è una delusione mortale,<br />

ai lim<strong>it</strong>i della schifezza. Incredibile a dirsi,<br />

ma pare davvero che i due siano riusc<strong>it</strong>i a dare<br />

il peggio, confezionando blande canzoncine pop<br />

al lim<strong>it</strong>e dell’irr<strong>it</strong>ante (Strange Overtones) o ci -<br />

mentandosi in una patetica rincorsa ad un pubblico<br />

giovanile (Life is long). In fondo Byrne fa<br />

il suo comp<strong>it</strong>ino, neanche troppo male (ma quanto<br />

sono lontani i Talking Heads!), mentre Eno (in<br />

sta evoluzione, a detta dello stesso John Conver -<br />

tino, ha influ<strong>it</strong>o senza dubbio l’essere stati in tour -<br />

né con i Wilco di Jeff Tweedy. Da sempre la band<br />

è stata caratterizzata da una eterogene<strong>it</strong>à nella<br />

line-up che si rispecchia nella fusione di vari stilemi<br />

sonori, derivazione diretta del meticciato tipicamente<br />

americano (California+Mexico=Calexico):<br />

una c<strong>it</strong>tà senza un confine. Brani che parlano di<br />

persone povere, relegate ai margini di quel “so -<br />

gno americano” che non perdona e non si ferma<br />

ad aspettare chi rimane indietro: Carried to Dust<br />

è, in questo senso, un album “pol<strong>it</strong>ico”, uno stimolo<br />

alla ricerca e alla formazione di un’opinione<br />

personale, di un punto di vista sul mondo e sulla<br />

v<strong>it</strong>a. La lingua ispanica fa capolino in più di un<br />

episodio, e nella versione <strong>it</strong>aliana del disco è pos -<br />

sibile godersi il brano Polpo d’amor, nato dalla<br />

collaborazione con Vinicio Capossela (per ricambiare<br />

il favore i Calexico hanno dato un loro contri -<br />

buto in un brano, Da solo, dell’ultimo lavoro del<br />

] di Fabio Zaccaria [<br />

mai si è prodigata per una corretta informazione<br />

relativa alla piaga dell’AIDS. Scalda il cuore<br />

sentire tanta appassionata partecipazione pol<strong>it</strong>ica,<br />

nel senso più alto del termine, amalgamarsi<br />

totalmente con un messaggio musicale tanto<br />

intenso e, qual<strong>it</strong>ativamente, di assoluto valore.<br />

Kuti (e in questo caso si può usare genericamente<br />

il cognome perché è davero uno spir<strong>it</strong>o che si<br />

aggiorna e rivive nel suo corpo) riesce a trovare<br />

la cifra silistica in grado di convogliare un torrente<br />

di rabbia alimentato da secoli di op pres -<br />

sione in un meraviglioso e coinvolgente groove<br />

in grado di ibridarsi in modo fecondo con le<br />

moderne espressioni della musica afroamericana:<br />

il rap o le sperimentazioni Davisiane. All’età<br />

di otto anni Seun era già sul palco assieme<br />

al padre e alla madre (anche lei membro degli<br />

Egypt 80), suonando le prime note di un predestinato,<br />

che con questo disco d’esordio dimostra<br />

dessere stato degno di tanto onore.<br />

questo spazio trattato di recente piuttosto ma -<br />

le, lo ammettiamo) è quasi l’ombra di se stesso,<br />

impalpabile il suo apporto compos<strong>it</strong>ivo, tanto<br />

più che il lavoro finisce per essere inev<strong>it</strong>abilmente<br />

incentrato attorno alla vocal<strong>it</strong>à dell’altro<br />

autore. Escluso a priori il confronto con My life…,<br />

l’album in questione non si salva neppure se<br />

contestualizzato nell’attuale panorama mu si -<br />

cale: qual è il motivo d’una siffatta reunion, al -<br />

lora? Magari solo un po’ di nostalgia, un filo di<br />

stanchezza che, per car<strong>it</strong>à, ci può anche stare,<br />

a patto di non voler spacciare – come purtroppo<br />

è stato fatto – questo materiale senza capo<br />

né coda come “electro-gospel” (?!). I due sembrano<br />

in parte essere caduti nel tranello più<br />

insidioso ma anche più diffuso dell’era-internet:<br />

lo sfruttamento di innovativi canali di diffusione<br />

dell’arte senza curare il nucleo fondamentale<br />

di tutta l’operazione: i contenuti. Si sarebbe po -<br />

tuto fare di più, senza neanche sforzarsi troppo.<br />

cantautore). Il nucleo compos<strong>it</strong>ivo è ancora rappresentato<br />

dal già c<strong>it</strong>ato John Convertino (di origini<br />

<strong>it</strong>alo-irlandesi) e dal ch<strong>it</strong>arrista Joey Burns:<br />

un “duo allargato”, come è stato più volte defin<strong>it</strong>o,<br />

cui si aggiungono membri più o meno stabili<br />

e vari osp<strong>it</strong>i di turno. Scenari musicali più notturni<br />

del sol<strong>it</strong>o, meno solari del consueto, ma, a no stro<br />

avviso, la qual<strong>it</strong>à delle composizioni ne guadagna<br />

nettamente rispetto ai già alti standard dei<br />

precedenti episodi. Man Made Lake nel suo incedere<br />

sincopato sembra quasi un manifesto del nuo -<br />

vo corso: un brano che plana dolcemente su rovi di<br />

ch<strong>it</strong>arre distorte. In Inspiraciòn, si rilegge la tradi -<br />

zione cubana con inserti electro, dimostrando tutta<br />

la capac<strong>it</strong>à degli artisti nel recuperare e riattualizzare<br />

una tradizione storica di fondamentale im -<br />

portanza, con in testa un preciso obbiettivo che<br />

in forma tutto il lavoro: guardare al futuro imparando<br />

dal passato. Esattamenete ciò che non è accaduto<br />

durante gli anni della presidenza di George W. Bush.


Grafica: Romalive


18<br />

] a cura di Francesca Colaiocco [<br />

la invisible band<br />

è tornata!<br />

Il quartetto pop scozzese, arrivato al successo nel<br />

2001 con il brano Sing, fa r<strong>it</strong>orno sulla scena musicale<br />

con il sesto lavoro Ode To J.Sm<strong>it</strong>h, registrato<br />

in un paio di settimane e già pubblicato nel Regno<br />

Un<strong>it</strong>o dopo il singolo Something Anything<br />

(Song To Self per il resto del mondo). A distanza<br />

di un solo anno, i Travis riprendono in mano i loro<br />

strumenti, ch<strong>it</strong>arra elettrica compresa (dopo<br />

dieci anni di sospensione), passando dalla casa<br />

discografica Independiente Records alla Red Telephone<br />

Box. Il gruppo di Glasgow riscopre così la<br />

voglia di suonare, realizzando canzoni “energiche”<br />

come Chinese Blues, Long Way Down, Broken<br />

Mirror, Last Words (accompagnata dalle note malinconiche<br />

del banjo), Friends, Song To Self e Before<br />

You Were Young.<br />

La band, composta da Frank Healy (voce, ch<strong>it</strong>arra,<br />

piano e banjo), Neil Primrose (batteria, percussioni),<br />

Andy Dunlop (ch<strong>it</strong>arra, seconde voci) e<br />

Douglas Payne (basso, seconde voci) nasce nella<br />

metà degli anni Novanta, ispirandosi al nome del<br />

protagonista di Paris-Texas di Wim Wenders. Nel<br />

‘96 i ragazzi si trasferiscono nel nord di Londra e,<br />

dopo aver firmato un contratto con la neonata<br />

casa discografica Independiente Records, pubblicano<br />

l’EP All I Wanna Do Is Rock, segu<strong>it</strong>o nel ‘97<br />

dal secondo singolo U16 Girls. Ma il vero debutto<br />

è rappresentato dal disco Good Feeling, che entra<br />

immediatamente nella Top Ten inglese grazie a<br />

h<strong>it</strong> come Happy e Tied To The ‘90s, consacrando i<br />

Travis come miglior gruppo emergente nel panorama<br />

post-br<strong>it</strong>pop. L’apprezzamento da parte del<br />

pubblico e della cr<strong>it</strong>ica è confermato dal secondo<br />

lavoro The Man Who, numero uno della classifica<br />

ufficiale inglese accompagnato da brani quali Wr<strong>it</strong>ing<br />

To You, Driftwood, Why Does It Always Rain On<br />

Me? (tormentone dell’estate ’99 in Gran Bretagna),<br />

Turn e Coming Around (pubblicato in un secondo<br />

momento sulla scia del successo). Nel feb-<br />

eur torrino news<br />

braio del 2000 la band conquista due Br<strong>it</strong> Award<br />

per il “miglior album” e il “miglior gruppo br<strong>it</strong>annico”,<br />

mentre nel giugno del 2001 esce il terzo disco<br />

The Invisible Band, realizzato con il produttore<br />

dei Radiohead Nigel Godrich e lanciato dal fortunatissimo<br />

brano Sing. Dopo un periodo di pausa,<br />

nel 2003 il gruppo scozzese si riaffaccia sulla<br />

scena musicale con il singolo acustico The Beautiful<br />

Occupation, inser<strong>it</strong>o nella raccolta Hope a fa-<br />

vore dei bambini v<strong>it</strong>time della guerra in Iraq. Il<br />

settembre successivo è poi la volta del romantico<br />

singolo Re:Offender che anticipa 12 Memories,<br />

considerato il disco più completo e maturo dei<br />

Travis.<br />

Dopo un periodo dedicato alle iniziative benefiche,<br />

nel maggio del 2007 la band pubblica il quinto<br />

lavoro The Boy W<strong>it</strong>h No Name, anticipato dal<br />

brano di successo Closer.


Open Space<br />

La rubrica del software libero<br />

] di Fabio Zaccaria [<br />

Intrepid Ibex (stambecco intrepido) è il nome in<br />

codice che Mark Shuttleworth, capo della Canonical<br />

(l’azienda che sviluppa Ubuntu) ha deciso di<br />

dare alla versione recentemente disponibile per il<br />

download gratu<strong>it</strong>o di una delle più apprezzate<br />

distribuzioni Linux. La successione dei vari nomi<br />

segue l’ordine alfabetico (la prossima si chiamerà<br />

Jaunty Jackalope), mentre il numero fa riferimento<br />

all’anno di usc<strong>it</strong>a e al mese (8.10 sta per ottobre<br />

2008). Ubuntu è ormai entrata nei cuori di<br />

migliaia (se non milioni) di utenti per la sua facil<strong>it</strong>à<br />

d’utilizzo e installazione, la sua completezza,<br />

e l’ottimo supporto di cui gode, con costanti aggiornamenti<br />

che ne migliorano via via la stabil<strong>it</strong>à.<br />

Senza considerare ovviamente l’immensa mole di<br />

software disponibile (sempre gratu<strong>it</strong>amente e soprattutto<br />

con codice open-source) negli appos<strong>it</strong>i<br />

“repos<strong>it</strong>ory”, che potremmo definire, per venire<br />

incontro ai meno esperti, come degli immensi<br />

conten<strong>it</strong>ori dai quali è possibile individuare l’applicazione<br />

appropriata alle proprie esigenze e installarla<br />

direttamente sul proprio PC, il tutto ovviamente<br />

grazie all’ausilio ormai imprescindibile<br />

del World Wide Web. Ma quali sono le nov<strong>it</strong>à che<br />

caratterizzano questa nuova versione rispetto alle<br />

precedenti? Va detto da sub<strong>it</strong>o che, come sempre,<br />

il team di sviluppo di Ubuntu ha focalizzato la propria<br />

attenzione su pochi dettagli significativi,<br />

concentrando i propri sforzi in modo settoriale,<br />

senza approntare alcuna rivoluzione alla struttura<br />

di base del sistema operativo (che deve la sua impalcatura<br />

ad un’altra celebre distribuzione: Debian).<br />

Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio:<br />

– La connettiv<strong>it</strong>à: con un occhio di riguardo per<br />

i computer “ultraportatili”: è stato introdotto il<br />

supporto alle connessioni 3G, il NetworkManager<br />

permette ora di gestire anche le connessioni<br />

GPRS/UMTS/HSDPA in maniera più semplice, sia<br />

che si utilizzi un modem interno, USB, oppure<br />

20 eur:torrino:news<br />

che ci si connetta utilizzando il proprio cellulare<br />

tram<strong>it</strong>e il bluetooth.<br />

– L’ambiente desktop: Gnome giunge alla versione<br />

2.24, che migliora il suo file manger introducendo<br />

le schede, come sul browser Firefox, migliora<br />

il supporto ai mon<strong>it</strong>or multipli e aggiunge alcuni<br />

nuovi formati al gestore degli archivi compressi.<br />

– Trasportabil<strong>it</strong>à: è possibile ora l’installazione e<br />

avvio da dischi USB: è stato incluso un comodo<br />

strumento che permette di installare Ubuntu su<br />

una chiavetta o un disco USB tram<strong>it</strong>e una semplicissima<br />

interfaccia grafica. In questo modo sarà<br />

possibile portarsi dietro la propria copia di Ubuntu<br />

ovunque si vada e avendo anche la possibil<strong>it</strong>à<br />

di salvare le impostazioni e i propri documenti.<br />

– Il server grafico: la nuova versione di X.Org<br />

consente il riconoscimento di mouse, tastiere e<br />

tavolette grafiche “on the fly”, il riconoscimento<br />

avviene a sistema operativo avviato, e l’utilizzo è<br />

immediatamente disponibile.<br />

– Contenuti BBC: grazie ad un accordo fra la Canonical<br />

e la BBC è stato sviluppato un plug-in che<br />

permette agli utenti di accedere ai contenuti online<br />

della BBC tram<strong>it</strong>e Totem Movie Player o Rhythmbox.<br />

– Sicurezza: è possibile creare in maniera molto<br />

semplice una cartella privata dal contenuto cifrato,<br />

attivabile a seconda dell’utente loggato durante<br />

una specifica sessione.<br />

– DKMS: si tratta di uno strumento sviluppato<br />

dalla Dell. Quando una nuova versione del kernel<br />

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arriva lo “stambecco intrepido”<br />

viene rilasciata, tutti moduli vengono automaticamente<br />

ricompilati.<br />

L’impressione generale che si trae dopo alcune ore<br />

di utlizzo è quella di un sistema sempre più user<br />

friendly, il team di sviluppo ha spinto l’acceleratore<br />

in direzione della semplificazione: su tutto il<br />

processo di installazione e la gestione delle connessioni<br />

wireless di ultima generazione. Magari<br />

qualche nov<strong>it</strong>à più sostanziosa non avrebbe guastato:<br />

si è prefer<strong>it</strong>o adottare una strategia più<br />

conservativa, limando e perfezionando quà e là<br />

piuttosto che stravolgere. Una segnalazione:<br />

Ubuntu è disponibile, oltre nella sua variante Xubuntu<br />

(con ambiente grafico Xfce per i PC meno<br />

potenti), anche nella “incarnazione” Kubuntu,<br />

che utilizza il rivoluzionario ambiente grafico<br />

KDE, giunto alla sua versione 4.2. Crediamo convintamente<br />

che il futuro in fatto di ambiente<br />

desktop linux sia rappresentato proprio da questa<br />

soluzione, in grado di competere con interfacce<br />

ben più blasonate, quale ad esempio quella di OSX<br />

della Apple. In defin<strong>it</strong>iva, appare superfluo inv<strong>it</strong>are<br />

voi tutti a provare almeno una volta l’alternativa<br />

linux, oggi ancor più di prima è possibile<br />

testare il tutto senza minimamente intaccare il<br />

contenuto del proprio Hard Disk. Magari all’inizio<br />

sarà solo un ”affiancamento” rispetto al vostro<br />

sistema operativo del cuore, ma ricordate: ci sono<br />

cose che è possibile fare solo con linux, basta un<br />

po’ di pazienza e molta, molta curios<strong>it</strong>à.<br />

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Grafica: Romalive


Grafica: Romalive<br />

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eur torrino news 21


Freud<br />

24<br />

La finestra sul cortile<br />

Uno scorcio cr<strong>it</strong>ico su arte, letteratura, cinema, società, media... assolutamente parziale<br />

Freud, Jung, e Jensen: storia di un paziente riluttante ] di Roberta De V<strong>it</strong>o [<br />

Questo mese si parlerà di letteratura. L’opera di<br />

cui intendo parlare non è certo fresca di stampa,<br />

siamo agli inizi del ‘900, il suo autore è misconosciuto<br />

e non si tratta neanche di un capolavoro<br />

nascosto della letteratura. Allora perché? La follia<br />

serpeggia? Sì, ma non la mia. Infatti, cr<strong>it</strong>ici<br />

dell’ultima ora di questo racconto furono nientemeno<br />

che Freud e Jung. La follia c’entra quindi,<br />

anche perché i due “maestri del genere” in questa<br />

occasione dimostrarono di conoscere molto bene<br />

il tema… dal di dentro.<br />

Veniamo a noi. Per curios<strong>it</strong>à mi sono imbattuta<br />

nei “Saggi sull’arte la letteratura e il linguaggio”<br />

di Sigmund Freud, e sono rimasta folgorata dall’ultima<br />

parte dedicata alla Gradiva, opera di un<br />

certo Jensen. Nell’edizione di Bollati Bolinghieri,<br />

oltre all’interessante saggio di Cesare L. Musatti<br />

compare anche il carteggio pazzesco tra Freud,<br />

Jensen e Jung.<br />

Come noto in questo testo Freud applica le sue<br />

teorie all’arte, ora giusto o sbagliato il procedimento<br />

è incredibile. Nella fattispecie, insieme e<br />

grazie a Carl Jung, che gli segnala l’opera, inizia<br />

un’indagine quantomeno bizzarra sull’opera e il<br />

suo autore, in questo modo: nel giugno del 1906<br />

un giovane Carl Jung fa conoscere a Freud il racconto<br />

pubblicato nel 1903 di Wilhelm Jensen dal<br />

t<strong>it</strong>olo Gradiva: una fantasia Pompeiana che pare<br />

destasse in lui un grande interesse dal punto di<br />

vista anal<strong>it</strong>ico. Quel racconto, dall’apparenza innocua,<br />

scatenò pensieri incredibili, divennero un<br />

tarlo il protagonista e i di lui sogni. Teniamo a<br />

mente che Gradiva in latino vuol dire colei che<br />

incede con leggerezza e così racconta. Il giovane<br />

archeologo Norbert Hanold è uno un po’ infelice e<br />

demotivato tutto preso dai suoi studi e da una<br />

stramba ossessione feticista, si fissa sul particolare<br />

di un bassorilievo: un piede. A un certo punto<br />

decide di fare un viaggio in Italia e viene colto<br />

da una serie di allucinazioni dovute un po’ al<br />

caldo, un po’ al digiuno e all’arsura e infine all’auto<br />

suggestione. Si convince di vedere un fantasma<br />

del passato. In realtà questo fantasma arriva<br />

sì dal passato, ma non dal 79 d.C. come crede<br />

lui, ma semplicemente dalla sua infanzia. Infatti,<br />

a Pompei fa un paio di sogni, viene turlupinato<br />

da un albergatore napoletano che gli vende<br />

ciarpame spacciandoglielo per reperto antico,<br />

tanto che ci interroghiamo sulla scelta di Hanold<br />

di abbracciare l’archeologia. Durante la sua permanenza<br />

sull’<strong>it</strong>alico suolo incontra<br />

tanti tedeschi, tanto<br />

che viene da domandarsi<br />

perché si sia spinto così<br />

lontano, e alla fine incontra<br />

anche Zoe Bertgang,<br />

che in tedesco vuol dire<br />

v<strong>it</strong>a che procede con<br />

splendore! Nientepopodimeno<br />

la sua compagna<br />

di giochi<br />

dell’infanzia. I<br />

due, dopo un<br />

paio di peripezie<br />

e<br />

eur torrino news<br />

di prese in giro da parte della sadica Zoe si innamorano<br />

e fine della storia. Da un punto di vista<br />

letterario ci troviamo di fronte a un racconto<br />

amoroso-fantastico pieno di topos, ma non è<br />

questo a interessare.<br />

Il punto è che Jung e Freud decisero di compiere<br />

qualcosa di assolutamente nuovo nella pratica<br />

psicoanal<strong>it</strong>ica: una analisi psicologica del personaggio<br />

come chiave per decifrare l’autore e viceversa,<br />

cosa mai vista anche in campo letterario.<br />

E così ebbe inizio la persecuzione ai danni dell’ignaro<br />

Jensen, che era in vacanza, ad opera dei<br />

due investigatori dell’inconscio. Come Sherlock<br />

Holmes e Watson si adoperarono con acribia in<br />

questa sfida letterario/scientifica.<br />

Lente di ingrandimento alla mano il Dottor Freud<br />

si immerse nella lettura della Gradiva, analizzandone<br />

ogni aspetto più recond<strong>it</strong>o.<br />

Nel frattempo il Dottor Jung iniziò a tampinare il<br />

povero Jensen inviando lettere in cui chiedeva<br />

informazioni su di lui e sulla sua v<strong>it</strong>a. Da parte<br />

sua lo scr<strong>it</strong>tore gli rispose che forse troppo preso<br />

dai suoi studi medici ignorava che al mondo esistesse<br />

l’ispirazione; in segu<strong>it</strong>o negherà di averlo<br />

maltrattato, ma che poteva fare! Ad ogni buon<br />

conto il Dottor Freud procedette all’analisi psicanal<strong>it</strong>ica<br />

dei personaggi della Gradiva, ma iniziò a<br />

interrogarsi su chi fosse veramente Jensen.<br />

Perché pensava quelle cose? E perché le scriveva?<br />

Da dove traeva il materiale delle sue novelle?<br />

Detto, fatto. Scansato dall’affare l’amico Jung,<br />

nell’agosto 1907 lo studio venne pubblicato e la<br />

Gradiva da fantasia pompeiana si trasformò in<br />

“fantasia egocentrica”! Perché proprio così la definì<br />

Freud, che immediatamente ne inviò una copia<br />

a Jensen per vedere cosa ne pensava. Lo<br />

scr<strong>it</strong>tore, che era una persona amabile, ne fu lusingato,<br />

ma riconosceva che tutte quelle cose<br />

che diceva Freud a lui non erano passate neanche<br />

per l’anticamera del cervello e che la Gradiva andava<br />

presa per quello che era. Ma aggiunse anche<br />

di aver ordinato un po’ di copie dello studio di<br />

Freud da distribuire tra gli amici.<br />

Ma Freud non era soddisfatto e di nuovo gli scrisse<br />

chiedendo di spiegargli l’origine dell’ispirazione.<br />

Sempre più dubbioso, ma ancora in uno stato<br />

di grazia, Jensen, inconsapevole di quello a cui<br />

sarebbe andato incontro con le sue affermazioni,<br />

spiegò che quello era sì un racconto fantastico,<br />

ma che sotto sotto Norbert un po’ lo rispecchiava,<br />

che i sentimenti descr<strong>it</strong>ti erano i suoi e ci<br />

tenne a puntualizzare che la storia era nata da un<br />

impulso improvviso e che non mer<strong>it</strong>ava tutte<br />

queste indiscrezioni. Concluse facendo una proposta<br />

che ci fa dub<strong>it</strong>are della sua san<strong>it</strong>à mentale:<br />

inv<strong>it</strong>ò Freud a casa sua in montagna.<br />

Se Freud sia andato o no, non sappiamo, ma probabilmente<br />

s’è perso questa storica occasione.<br />

Sappiamo però che, sub<strong>it</strong>o ricevuta la lettera, andò<br />

in cerca del suo compare per spifferare tutti i<br />

segreti di Jensen. Gli disse che se solo fosse riusc<strong>it</strong>o<br />

a mettere le mani sul malcap<strong>it</strong>ato sicuramente<br />

sarebbe riusc<strong>it</strong>o a venire a capo dei suoi<br />

dilemmi, perché secondo lui attraverso la psicoanalisi<br />

si sarebbero potuti scoprire gli elementi<br />

erotici più nascosti della sua<br />

personal<strong>it</strong>à. Per contro Jensen<br />

non ne voleva proprio<br />

sapere, era molto scocciato<br />

e non riusciva neanche<br />

a spiegarsi il perché di<br />

questa ossessione<br />

di massa. Sì, di<br />

massa, perché<br />

i due dot tori,<br />

alla fine delle<br />

loro deduzioni, iniziarono a<br />

discorrere amabilmente dei<br />

fatti suoi e dell’origine delle sue fonti d’ispirazione<br />

insieme a tutti gli altri scienziati della Società<br />

di Vienna. Jensen non era affatto contento<br />

di essere divenuto argomento di conversazione.<br />

Nel frattempo Jung iniziò altri scr<strong>it</strong>ti che sub<strong>it</strong>o<br />

segnalò al suo maestro. I due, dopo attente riflessioni,<br />

giunsero alla brillante conclusione che<br />

nella sua infanzia Jensen si doveva essere affezionato<br />

tanto a una compagna di giochi claudicante,<br />

con un piede deforme e moribonda, perché<br />

la facciano morire, non è dato sapere. Ad ogni<br />

buon conto, la conclusione a cui giunsero fu che<br />

Jensen aveva sublimato il ricordo, stimolato dalla<br />

visione del bassorilievo, dell’amata zoppa con<br />

la figura di Zoe che non zoppicava, era piuttosto<br />

belloccia, aveva un incedere decisamente grazioso<br />

e non moriva affatto.<br />

Fatte tutte queste belle pensate Freud scrisse a<br />

Jensen per avere conferme. Quello dal canto suo<br />

non solo non confermò niente, ma gli fece chiaramente<br />

capire che non doveva scocciarlo più<br />

con queste indagini psicoanal<strong>it</strong>iche ai suoi danni,<br />

perché lui non lo aveva chiesto e perché era<br />

Natale e lui stava in famiglia.<br />

A quel punto il Herr Freud decise di lasciar perdere<br />

e che, anche se la Legge sulla privacy ancora<br />

non era in vigore, a un certo punto ci si deve pur<br />

fermare.<br />

Il 24 novembre del 1911 a Monaco Jensen morì. È<br />

a questo punto che il Dottor Freud decise di rimettere<br />

mano al suo studio e che, dal momento<br />

che il paziente non era più riluttante, avrebbe<br />

potuto agire indisturbato.<br />

Jensen<br />

Jung


Grafica: Romalive


26<br />

Planet Flowers ]<br />

ALBERI DA FRUTTO:<br />

LIMONI, CILIEGI E NOCCIOLI<br />

Sono tanti i motivi per cui si decide di impiantare<br />

un albero da frutto nel proprio giardino, uno di<br />

questi, oltre quello ornamentale (es. il meraviglioso<br />

Mandorlo in fiore), è quello produttivo:<br />

assaporare i frutti che produce ogni anno. Questo<br />

è proprio il periodo ideale per piantare le pomacee<br />

(mele, pere), gli agrumi (limoni, arance e<br />

mandarini) e la frutta in guscio (noci, nocciole e<br />

mandorle), tranne i peschi e gli albicocchi che<br />

invece devono essere impiantati il mese di marzo.<br />

Le dimensioni degli alberi da frutto variano<br />

da un’altezza di circa 0,4 mt, i cosiddetti alberi a<br />

cespuglio, a 1,80 mt, altezza che caratterizza gli<br />

alberi a fusto alto. Le diverse altezze permettono<br />

di scegliere l’albero da frutto più adatto alle esigenze<br />

del vostro giardino o del vostro terrazzo. I<br />

tempi di maturazione variano secondo il tipo di<br />

albero: avrete polpose in estate, agrumi in inverno<br />

e pomacee nelle stagioni intermedie. Generalmente<br />

questi alberi hanno la tendenza a svilupparsi<br />

in altezza, motivo per cui si rende necessario<br />

adattare la pianta alle dimensioni del<br />

giardino e potarla per migliorarne l’aspetto, ev<strong>it</strong>ando<br />

che i rami e le foglie crescano a dismisura.<br />

II taglio di formazione si pratica a partire da un<br />

pollone (giovane albero innestato da un anno). Il<br />

primo intervento corrisponde al momento della<br />

piantagione (preferibilmente in novembre) o al<br />

massimo un anno dopo, quando l’albero ha raggiunto<br />

l’età giusta per sopportare i tagli più de-<br />

Grafica: Romalive<br />

eur torrino news<br />

cisi. Ricordatevi di intervenire anche nel corso<br />

dell’anno per orientare i rami nella direzione più<br />

consona al vostro spazio, operazione impossibile<br />

per i vecchi alberi, che possono soltanto essere<br />

sfolt<strong>it</strong>i per ridurne le dimensioni.<br />

Prima di piantare l’albero dovete scavare un cerchio<br />

di almeno 2 m², con una profond<strong>it</strong>à minima<br />

di 50 cm, ev<strong>it</strong>ando che sul terreno si accumuli<br />

acqua. Innaffiate le piante alcune ore prima della<br />

piantumazione. Per chi decide di far crescere<br />

l’albero all’interno di un grande vaso da terrazzo,<br />

non dimenticatevi di innaffiare abbondantemen-<br />

a cura di Marta Cecchini [<br />

te. Per i primi anni di v<strong>it</strong>a dell’albero, dovete infilare<br />

un tutore all’interno del terreno a cui legare<br />

l’albero, per sostenerlo e orientarlo. Inoltre, riemp<strong>it</strong>e<br />

la buca di compost/terra, calpestando<br />

leggermente la terra per farlo penetrare. Ultima<br />

operazione necessaria è quella di innaffiare il terreno<br />

con l’ausilio di una canna. Ricordatevi infine<br />

che gli alberi da frutto devono essere impiantati<br />

ad una distanza minima di 5 mt dai confini con il<br />

terreno del vicino, per ev<strong>it</strong>are che le foglie e la<br />

frutta dei vostri alberi possano cadere a dismisura<br />

nella proprietà privata di altri.


eur torrino news 27


Il cucciolo e il gattino, quando e contro cosa vaccinarli?<br />

Una volta che si accoglie un cucciolo oppure un<br />

gattino dentro casa, la prima cosa da fare è portarlo<br />

dal veterinario per constatare le sue effettive<br />

condizioni fisiche e programmare dei vaccini<br />

in base alle sue ab<strong>it</strong>udini e allo stile di v<strong>it</strong>a<br />

che conduce, in casa o fuori casa, per fornirgli<br />

una protezione vaccinale “su misura”. Ri cor -<br />

diamoci che il latte materno che ricevono è<br />

essenziale per generare i primi anticorpi, che<br />

comunque non sono sufficienti per la protezione<br />

verso malattie potenzialmente mortali. La<br />

protezione vaccinale deve essere effettuata pe -<br />

riodicamente, una volta l’anno, salvo parere del<br />

veterinario, perché l’immun<strong>it</strong>à ricevuta dai pri -<br />

mi vaccini va scemando con il tempo, arrivando<br />

a non proteggerli più. Il richiamo regolare<br />

sti mola le difese immun<strong>it</strong>arie affinché l’animale<br />

sia protetto per un ulteriore arco di tempo. Al -<br />

cuni vaccini possono essere combinati nella stes -<br />

sa siringa, altri invece devono essere somministrati<br />

in sedi diverse ma nella stessa seduta.<br />

Le malattie principali sono quelle respiratorie,<br />

la gastroenter<strong>it</strong>e virale e la leucemia felina, ma,<br />

se il veterinario r<strong>it</strong>iene necessario, anche contro<br />

la Chlamidia (comune agente di congiuntiv<strong>it</strong>e).<br />

La vaccinazione contro la rabbia è obbligatoria<br />

solo in alcune condizioni particolari e<br />

per portare l’animale all’estero, si consiglia<br />

dunque di rivolgersi al proprio veterinario per<br />

aggiornarsi sulle normative in vigore.<br />

Il cucciolo<br />

Nel periodo dai due ai tre mesi d’età, è a rischio<br />

malattie, perché non è più protetto dagli anticorpi<br />

materni. In questa fase il cucciolo deve<br />

essere vaccinato più volte in modo da ottenere<br />

una protezione valida perché cap<strong>it</strong>a spesso che<br />

la presenza degli anticorpi trasmessi dalla ma -<br />

dre possa ostacolare l’efficacia della vaccinazione.<br />

Le vaccinazioni vanno terminate non prima<br />

della 12a-13a settimana d’età.<br />

Il cucciolo va protetto contro Parvovirosi,<br />

Cimurro, Epat<strong>it</strong>e infettiva, Leptospirosi e Laringotrache<strong>it</strong>e<br />

infettiva, tutte malattie che possono<br />

portarlo alla morte.<br />

La Piroplasmosi, invece, la malattia di Lyme e<br />

la Tosse dei canili, sono vaccinazioni aggiuntive<br />

che il veterinario consiglia in base alla zona<br />

in cui vive il cane e al suo stile di v<strong>it</strong>a. Per il<br />

cane, in particolare, questo periodo fino ai tre<br />

mesi d’età è fondamentale per una corretta e<br />

sana socializzazione che lo porta da adulto ad<br />

essere in grado di convivere serenamente con il<br />

proprietario, in ogni circostanza. Il cucciolo<br />

28 eur torrino news<br />

Bau & Miao:<br />

la Rubrica<br />

degli Animali<br />

Classifichiamo i gatti in base allo stile di v<strong>it</strong>a<br />

per una protezione vaccinale idonea:<br />

Se vive<br />

all’aperto<br />

Se spesso vive<br />

all’aperto<br />

Se vive soprattutto<br />

in casa<br />

Vive solo<br />

in casa<br />

Trascorre tutta la v<strong>it</strong>a all’aperto,<br />

avendo di continuo contatti<br />

con altri gatti.<br />

Passa la maggior parte del<br />

tempo fuori e frequenta spesso<br />

altri gatti e convive all’interno<br />

della stessa casa con altri gatti<br />

vaccinati.<br />

Occasionalmente entra a contatto<br />

con gatti che vivono all’aperto.<br />

Stretta convivenza con<br />

gatti nella stessa casa.<br />

Vive esclusivamente in casa e<br />

non ha contatti con altri gatti.<br />

] a cura di Marta Cecchini [<br />

deve infatti iniziare a conoscere altri cani, a<br />

capire che esistono persone di età diversa (gli<br />

anziani e i bambini) e deve gradualmente conoscere<br />

anche il traffico, gli ascensori e i mezzi di<br />

trasporto privati e pubblici. In genere, il cucciolo<br />

può iniziare ad avere contatti con l’esterno<br />

anche dopo la seconda vaccinazione, proprio<br />

per ev<strong>it</strong>are che cresca senza stimoli, assicurandogli<br />

in questa fase una protezione vaccinale<br />

particolarmente efficace.<br />

Protezione di base:<br />

Herpes, Calicivirus, Panleucopenia,<br />

Clamidiosi, Leucemia felina.<br />

Protezione di base:<br />

Herpes, Calicivirus, Panleucopenia<br />

Protezione consigliata:<br />

Clamidiosi, Leucemia felina.<br />

Protezione di base:<br />

Herpes, Calicivirus, Panleucopenia.<br />

Protezione consigliata:<br />

Leucemia felina.<br />

Protezione di base:<br />

Herpes, Calicivirus, Panleucopenia.


Grafica: Romalive<br />

Grafica: Romalive


<strong>30</strong><br />

CONSIGLIO REGIONALE INFORMA<br />

Asta On-line: Il Consiglio Regionale risparmia il 31%<br />

Il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio effettua pubblicamente la prima asta on-line<br />

Trentuno per cento. È questo il risparmio che il<br />

Consiglio regionale del Lazio ha ottenuto alla prima<br />

asta online attraverso il portale www.con si -<br />

glio. re gione.lazio.<strong>it</strong>. Sulla lista delle spese c’erano<br />

personal computer fissi e portatili, materiali<br />

di consumo per stampanti, materiali di cancelleria<br />

e fax per ufficio per un prezzo complessivo di<br />

78 mila euro. L’amministrazione, grazie a questa<br />

“eBay pubblica”, ha invece speso in tutto poco<br />

meno di 54 mila euro, risparmiando risorse da<br />

destinare a futuri acquisti.<br />

Un sistema, quello utilizzato oggi alla Pisana,<br />

che ha consent<strong>it</strong>o al portale del Consiglio regionale<br />

del Lazio di ottenere, nei giorni scorsi al<br />

Com-Pa 2008 di Milano, il premio nella sezione<br />

“Innovazione tecnologica” del premio “Comunicare<br />

on line”, riservato ai migliori progetti di comunicazione<br />

integrata di pubblica util<strong>it</strong>à. “Un<br />

premio – ha dichiarato il presidente del Consiglio,<br />

Guido Milana, ai dipendenti della redazione<br />

diffusa del s<strong>it</strong>o – che dimostra come all’interno<br />

delle Pubbliche Amministrazioni esiste un patrimonio<br />

di risorse umane straordinario che attende<br />

solo di essere valorizzato ed impiegato per migliorare<br />

i servizi ai c<strong>it</strong>tadini. A loro ed alla nostra<br />

società regionale di informatica, desidero esprimere<br />

la mia personale soddisfazione e quella di<br />

tutti i miei colleghi consiglieri. Continueremo a<br />

lavorare per avvicinare la nostra amministrazione<br />

ai c<strong>it</strong>tadini e per promuovere i nostri servizi attraverso<br />

una grande campagna di informazione e<br />

comunicazione”.<br />

Il risparmio consegu<strong>it</strong>o grazie all’asta online è stato<br />

in media del 31 per cento, con un picco di circa<br />

l’85 per cento per la forn<strong>it</strong>ura di cancelleria. Han-<br />

eur torrino news<br />

no partecipato 35 forn<strong>it</strong>ori registrati, i rilanci si<br />

sono intensificati - come prevedibile - negli ultimi<br />

minuti, all’approssimarsi della chiusura dell’asta.<br />

“Questo risultato conferma la nostra intuizione –<br />

ha annunciato al termine dell’asta il presidente<br />

del Consiglio regionale Guido Milana, che ha assist<strong>it</strong>o<br />

al susseguirsi dei ribassi davanti a uno schermo<br />

– Siamo stati pronti a cogliere, attraverso internet,<br />

le opportun<strong>it</strong>à offerte dal mercato come fa<br />

qualunque privato che gira per negozi e sceglie<br />

quello dove il prezzo è più basso, chiedendo magari<br />

un ulteriore sconto. Si utilizza la tecnologia<br />

per la contrattazione, che viene così svolta più velocemente,<br />

e si costruisce un rapporto con i forn<strong>it</strong>ori<br />

di assoluta trasparenza. Infatti i nomi dei vinc<strong>it</strong>ori<br />

si scoprono alla fine dell’asta”.<br />

Quattro i lotti “battuti”, con i prezzi di partenza<br />

– come ha chiar<strong>it</strong>o il segretario generale del Consiglio<br />

regionale Nazzareno Cecinelli – allineati a<br />

quelli di Consip, la società del Ministero del Te-<br />

Un piano del colore per il centro di Pomezia<br />

Milana: «Ora gli atti per dargli forma e sostanza»<br />

Con la presentazione del piano del colore del centro<br />

storico il Comune di Pomezia punta a r<strong>it</strong>rovare<br />

la propria ident<strong>it</strong>à. “Abbiamo solo 70 anni -<br />

ha commentato il sindaco Enrico Fusco presentando<br />

l’accurato lavoro - siamo la quinta c<strong>it</strong>tà<br />

più giovane dell’Agro Pontino e con questo strumento<br />

vogliamo trasmettere ai nostri c<strong>it</strong>tadini,<br />

con origini in ogni regione d’Italia, quel senso di<br />

appartenenza alla c<strong>it</strong>tà”.<br />

Promosso dalla C<strong>it</strong>tà di Pomezia, con il contributo<br />

del Consiglio Regionale del Lazio, il volume scientifico,<br />

curato da Claudia Montano, ha visto al lavoro<br />

una task force formata da personal<strong>it</strong>à appartenenti<br />

alle Ist<strong>it</strong>uzioni comunali, alla scuola, all’Univers<strong>it</strong>à<br />

ed alle industrie operanti sul terr<strong>it</strong>orio. Si<br />

tratta di un testo che affronta per la prima volta la<br />

problematica del colore originario degli edifici di<br />

una c<strong>it</strong>tà di fondazione, indagini stratigrafiche degli<br />

intonaci, prove di colore, studi storico-cr<strong>it</strong>ici,<br />

documenti di archivio ined<strong>it</strong>i, si fondono nel testo,<br />

“svelando” la cromia storica della C<strong>it</strong>tà, risalente al<br />

1938. Il libro, riccamente illustrato con foto d’epoca<br />

ed immagini realizzate appos<strong>it</strong>amente da fotografi<br />

contemporanei, presenta, inoltre, una serie<br />

di contributi ad opera di studiosi del settore sugli<br />

arch<strong>it</strong>etti, p<strong>it</strong>tori e scultori che operarono a Pomezia,<br />

suggerendo nuovi <strong>it</strong>inerari di ricerca sulla c<strong>it</strong>tà<br />

storica, una realtà ormai fusa con la c<strong>it</strong>tà industriale,<br />

cost<strong>it</strong>uendo per i lettori una sorta di riassunto<br />

sui traguardi raggiunti dagli studi sulle c<strong>it</strong>tà<br />

dell’Agro pontino-romano nate nel corso della grande<br />

bonifica integrale.<br />

] a cura di Cristina Cese [<br />

soro che si occupa della razionalizzazione della<br />

spesa pubblica per beni e servizi. Per il primo lotto<br />

– fax per ufficio – il prezzo offerto è stato di<br />

1.315 euro contro i 1.800 di partenza. Per il secondo<br />

– materiale di cancelleria – si è passati da<br />

una base d’asta di 7.000 euro a 1.090. Per 25 postazioni<br />

pc e 10 notebook – che cost<strong>it</strong>uivano il<br />

terzo lotto – l’asta si è chiusa a 32.500 euro contro<br />

gli iniziali 45 mila. L’ultimo lotto – cartucce e<br />

toner – era stato messo all’asta a 24.200 euro e<br />

sarà acquistato dal Consiglio regionale a 19 mila.<br />

I forn<strong>it</strong>ori si sono registrati attraverso un modulo<br />

online. In tale occasione è stata richiesta loro la<br />

certificazione prevista dalla normativa. Al termine<br />

dell’asta il sistema ha pubblicato in automatico i<br />

nomi dei vinc<strong>it</strong>ori e prodotto un verbale con registrate<br />

tutte le operazioni avvenute sul s<strong>it</strong>o nel<br />

corso delle due ore di presentazione delle offerte.<br />

Prima dell’aggiudicazione defin<strong>it</strong>iva gli uffici procederanno<br />

ad alcune verifiche di r<strong>it</strong>o.<br />

La presentazione del volume è stata corredata da<br />

video-proiezioni relative alle campagne di ricerca<br />

e da un video clip sulla storia della C<strong>it</strong>tà e terminerà<br />

con la presentazione al pubblico del prototipo<br />

del colore storico di Pomezia realizzato con la<br />

stessa ricetta dell’epoca attraverso i risultati delle<br />

indagini stratigrafiche condotte in laboratorio.<br />

“C’è passione - commenta Milana - dietro questo


Grafica: Romalive


32<br />

studio che contribuisce in modo netto a far costruire<br />

una storia ad un comune tanto giovane.<br />

Quel che colpisce è che, in questo studio, nulla<br />

viene lasciato al caso. Anzi, la dottoressa Claudia<br />

Montano si ispira ai princìpi di Cesare Brandi,<br />

punto di riferimento nel mondo per ogni restauro,<br />

dalla Cappella Sistina alla basilica di Assisi. Rifarsi<br />

ai dettami di Brandi rende ancor più autorevole<br />

sotto il profilo storico e scientifico il lavoro sul<br />

piano del colore di Pomezia. Non il sol<strong>it</strong>o catalogo<br />

insomma, ma il segno della ricerca di un’ident<strong>it</strong>à”.<br />

“Dopo la pubblicazione - prosegue il presidente<br />

del Consiglio regionale - lo studio verrà adottato<br />

Presidente Milana: Intergruppo per solidarietà con popolo Saharawi<br />

<strong>30</strong>/10/08 - La cost<strong>it</strong>uzione di un intergruppo di<br />

consiglieri, rappresentanti di maggioranza e opposizione,<br />

per affiancare la causa dei dir<strong>it</strong>ti del<br />

popolo Saharawi è stata annunciata questa mattina<br />

dal presidente del Consiglio regionale, Guido<br />

Milana, durante un incontro cui ha partecipato<br />

Omar Mih, rappresentante in Italia del Fronte<br />

Polisario, il governo di questo popolo rimasto da<br />

40 anni senza terra. Il Sahara occidentale è una<br />

ex colonia spagnola che si estende dalla costa<br />

Atlantica e attraverso il deserto arriva ai confini<br />

di Marocco, Algeria e Maur<strong>it</strong>ania. Al momento<br />

della chiusura del periodo coloniale, fu occupato<br />

dal Marocco che ha estromesso dal terr<strong>it</strong>orio parte<br />

della popolazione - rifugiata ora nelle tendopoli<br />

a sud dell’Algeria - rimanendo sempre fermamente<br />

contrario allo svolgimento di un referendum<br />

per l’autodeterminazione di questo popolo.<br />

A fianco del presidente, i consiglieri Luigi Celori<br />

(An), Maria Antonietta Grosso (Pdc) e Anna Evelina<br />

Pizzo (Prc), membri dell’intergruppo cui hanno<br />

ader<strong>it</strong>o anche i consiglieri Roberto Alagna (Lista<br />

civica per il Lazio), Antonio Cicchetti (An),<br />

Enrico Fontana (Verdi), Enzo Foschi (Pd), Luisa<br />

Laurelli (Pd), Carlo Lucherini (Pd), Giuseppe Mariani<br />

(Verdi), Massimo Pineschi (Lista Marrazzo),<br />

Alfredo Pallone (Fi-Pdl) e Ivano Peduzzi (Prc).<br />

“La storia di questa comun<strong>it</strong>à è quella di un popolo<br />

che viveva in una terra dalle immense ricchezze,<br />

una terra che ha dovuto abbandonare e<br />

dalla quale ora è diviso da un muro lungo 2700<br />

chilometri. Sono popolazioni che hanno dovuto<br />

ricostruire tendopoli nel deserto e il cui unico<br />

sostegno è la comun<strong>it</strong>à internazionale che li sostiene<br />

con azioni di solidarietà per sopravvivere e<br />

che cerca, attraverso azioni di diplomazia pol<strong>it</strong>ica<br />

diffusa, di fare in modo che il loro dramma<br />

non sia dimenticato” ha spiegato Guido Milana,<br />

diretto conosc<strong>it</strong>ore della causa del popolo Saharawi,<br />

essendo stato osp<strong>it</strong>e anni addietro delle<br />

tendopoli nel deserto a sud dell’Algeria dove sono<br />

ora rifugiate circa 250mila persone. Il Lazio ha<br />

contribu<strong>it</strong>o ad alcune di queste azioni, promuovendo<br />

soggiorni estivi per bambini di questa etnia,<br />

che vengono osp<strong>it</strong>ati e curati nella nostra<br />

regione, ma già in passato si è occupato pol<strong>it</strong>icamente<br />

della causa del popolo Saharawi. “La cost<strong>it</strong>uzione<br />

dell’intergruppo è il segno della consapevolezza<br />

che questo è un tema cogente, che<br />

deve impegnare le coscienze e portare alla costruzione<br />

di iniziative pol<strong>it</strong>iche perché questa è<br />

eur torrino news<br />

e, come ogni azione che diventa legge, prenderà<br />

forma e sostanza. E la bellezza, si sa, è rispetto. I<br />

vandali di sol<strong>it</strong>o sporcano i muri brutti, non quelli<br />

pul<strong>it</strong>i. Noi, come ist<strong>it</strong>uzioni, abbiamo l’imperativo<br />

di contribuire a creare generazioni migliori,<br />

che amino il bello e diano il loro apporto nel determinare<br />

la storia di una c<strong>it</strong>tà. Se la pol<strong>it</strong>ica traduce<br />

in atti gli indirizzi, quelle che sembrano<br />

azioni culturali diventano vere azioni educative.<br />

Ecco perché credo che ora che Pomezia ha un’indicazione<br />

culturale evoluta, la pol<strong>it</strong>ica deve fare<br />

in modo di far seguire a ciò atti concreti”.<br />

una delle sofferenze nascoste del mondo: riguarda<br />

centinaia di migliaia di persone che non hanno<br />

voce nei tavoli della diplomazia internazionale”<br />

ha aggiunto Milana. Il presidente ha annunciato<br />

che alla prossima riunione dell’Ufficio di<br />

presidenza del Consiglio si deciderà circa la missione<br />

di consiglieri regionali del Lazio nei villaggi<br />

al confine fra Marocco e Algeria ab<strong>it</strong>ati dai Saharawi,<br />

missione in parte autofinanziata dagli<br />

stessi consiglieri e che dovrebbe aver luogo alla<br />

fine di gennaio 2009. La consigliera Maria Antonietta<br />

Grosso, inoltre, parteciperà a un convegno<br />

internazionale a Valencia che si occuperà<br />

della causa dei Saharawi.<br />

Ringraziando il presidente del consiglio regionale<br />

e i consiglieri che prendono parte all’intergruppo,<br />

Omar Mih ha spiegato come da 20 anni il<br />

suo popolo abbia rinunciato all’uso della forza:<br />

“Noi non siamo fondamentalisti – ha detto il rap-<br />

presentante in Italia del Fronte Polisario – e non<br />

abbiamo mai organizzato azioni terroristiche.<br />

Condividiamo i vostri valori del rispetto dei dir<strong>it</strong>ti<br />

umani. L’Onu ha ribad<strong>it</strong>o tante volte il nostro<br />

dir<strong>it</strong>to all’autodeterminazione, ma il Marocco sostiene<br />

che questa terra è sua e non intende concedere<br />

il dir<strong>it</strong>to a effettuare un referendum. Il<br />

fatto è – ha aggiunto – che i nostri giovani sono<br />

molto delusi, c’è gente che vive in tenda da 35<br />

anni e loro vedono che con il nostro atteggiamento<br />

non si è mai arrivati a una soluzione”.<br />

A conclusione dell’incontro la consigliera Anna<br />

Pizzo ha annunciato la prossima organizzazione<br />

di un convegno internazionale, cui sta lavorando<br />

l’assessore alla Cultura Giulia Rodano. L’evento<br />

celebrerà i 20 anni della caduta del Muro di Berlino<br />

e sarà occasione per affrontare anche il tema<br />

del popolo Saharawi diviso da uno dei tanti muri<br />

che ancora esistono nel mondo.


Grafica: Romalive


34<br />

le interviste di<br />

Pasquale Calzetta, Presidente del Municipio Roma XII.<br />

Municipio XII, un terr<strong>it</strong>orio enorme e irto di difficoltà,<br />

soprattutto per la giunta eletta da cinque<br />

mesi, alle prese con una serie di problematic<strong>it</strong>à<br />

che coinvolgono la mobil<strong>it</strong>à, la sicurezza e le infrastrutture.<br />

Di questo abbiamo parlato con il<br />

Presidente del Municipio, Pasquale Calzetta, il<br />

quale ha percorso in breve tempo ma con dovizia<br />

di particolari, la s<strong>it</strong>uazione attuale del terr<strong>it</strong>orio<br />

e le sue prospettive.<br />

Parliamo di nomadi; il censimento è stato fatto<br />

nel Municipio XII? E quali le risultanze?<br />

Sì e credo che l’iniziativa che è stata presa dalla<br />

prefettura abbia spodestato le ist<strong>it</strong>uzioni su queste<br />

iniziative; noi abbiamo alcune s<strong>it</strong>uazioni che<br />

sono rimaste congelate, come quelle di Tor de’<br />

Cenci e Castel Romano. Gli interventi sono al momento<br />

fermi, fino a che il censimento non avrà<br />

dato, come diceva bene lei, le sue risultanze.<br />

Chiaramente un censimento così fatto e realizzato<br />

serve a poco perché non fornisce alcun dato<br />

certo e complessivo dalla s<strong>it</strong>uazione nomadi in<br />

c<strong>it</strong>tà, in quanto volontario e quindi molti hanno<br />

rifiutato. La realtà è diversa da quella che emerge<br />

dai numeri e occorre, io credo, porre in atto<br />

tutte quelle iniziative che i nomadi stessi ci chiedono<br />

e che le associazioni che fino ad ora hanno<br />

gest<strong>it</strong>o quella dimensione chiedono a gran voce.<br />

C’è una s<strong>it</strong>uazione di ingovernabil<strong>it</strong>à.<br />

Quindi un giudizio totalmente negativo?<br />

No. Vede, io credo che qualsiasi iniziativa che vada<br />

nel senso del sostegno e dell’aiuto a chi ha bisogno,<br />

debba essere sempre preceduto da una riorganizzazione<br />

dei campi; non è possibile che ci<br />

siano ancora i baroni e baronetti dei campi che<br />

gestiscono il traffico della cocaina, delle armi e<br />

della prost<strong>it</strong>uzione. È un terreno che non si rivela<br />

come consono a far crescere alcun tipi di progetto,<br />

quindi occorre fare chiarezza. Eliminare<br />

l’abusivismo interno ai campi, in cui sono nate<br />

baracche su baracche, in cui risiedono persone<br />

che non hanno t<strong>it</strong>olo e ristabilire le condizioni<br />

primarie su cui nasceva quest’esperienza. Non si<br />

può far partire un progetto dove la terra non è<br />

fertile perché si spendono solo soldi: se pensiamo<br />

ai fondi utilizzati per realizzare tutti gli interventi<br />

tampone sui campi, viene da credere che<br />

forse ne avremmo potuti fare dei nuovi.<br />

Passiamo all’EUR; tante opere in un solo terr<strong>it</strong>orio,<br />

cosa pensate di fare? Esiste un progetto<br />

EUR oppure si continuerà a ragionare in maniera<br />

tale da vedere le singole opere l’una<br />

scollegata dall’altra?<br />

Fino ad oggi è stato tutto un po’ scollegato; arri-<br />

eur torrino news<br />

Municipio XII<br />

] a cura di Stefano Ursi [<br />

vavano pareri sui singoli interventi urbanistici,<br />

vedendone uno staccato dall’altro. Io ho iniziato<br />

a ragionare con il Sindaco e gli assessori competenti,<br />

per capire come queste opere possano essere<br />

messe in rete e se le stesse siano sostenibili<br />

da tutti i punti di vista. Per questo abbiamo creato<br />

un gruppo di studio che ha messo sul tavolo i<br />

19 interventi urbanistici per capire premesse e<br />

conseguenze del piano. È chiaro che il discorso riguarda<br />

anche gli oneri concessori, che dovranno<br />

essere versati e messi a disposizione del municipio<br />

per realizzare le infrastrutture, di cui il terr<strong>it</strong>orio<br />

ma a ben vedere tutta Roma è sprovvista.<br />

In questa serie di opere è previsto anche un<br />

intervento sul Laurentino?<br />

Certamente sì, sono previsti 53 milioni di euro da<br />

spendere in mobil<strong>it</strong>à, grazie ad un programma di<br />

interventi che ci permetterà di trasformare il Laurentino<br />

da luogo di degrado a quartiere importante<br />

della c<strong>it</strong>tà.<br />

Il filobus dove passerà?<br />

Abbiamo dato delle linee indicative; primo, la linea<br />

di trasporto deve arrivare fino a Trigoria, perché<br />

è facilmente allocabile dove il terr<strong>it</strong>orio deve<br />

ancora sviluppare. Stiamo naturalmente cercando<br />

di collegare le tre realtà importanti di quel quadrante:<br />

il Campus Bio-Medico, il Cim<strong>it</strong>ero Laurentino<br />

e l’ab<strong>it</strong>ato. Secondo, il tratto di percorso che<br />

va da Tor de’ Cenci all’Eur sarà studiato in un tavolo<br />

che abbiamo aperto con la Regione, per capire<br />

se il potenziamento della Roma-Lido può essere<br />

un valido sost<strong>it</strong>uto a quest’opera. Siamo in<br />

fase di studio, ma io credo che la Roma-Lido possa<br />

risolvere il problema.<br />

Presidente, molti chiedono bilanci sull’attiv<strong>it</strong>à<br />

pol<strong>it</strong>ica della giunta del Municipio e del Comune<br />

di Roma. Secondo Lei è possibile fare<br />

un bilancio dopo 5 mesi?<br />

Proprio in questi giorni sto notando un clima<br />

troppo duro in pol<strong>it</strong>ica, ma occorre capire che la<br />

maggioranza è cambiata e il tempo per mettere<br />

mano a problemi a volte decennali ci vuole; un<br />

bilancio lo si può fare dopo almeno 18 o 24 mesi,<br />

ora è prematuro, sebbene la giunta sia attiva e<br />

non stia lesinando energie sulla via del rinnovamento<br />

del terr<strong>it</strong>orio. Poi il gioco della pol<strong>it</strong>ica è<br />

questo, ci mancherebbe altro, ma dopo 5 mesi<br />

mi pare quantomeno prematuro parlare di bilanci.<br />

Stiamo lavorando e questo deve far stare sereni i<br />

c<strong>it</strong>tadini.<br />

• Il Presidente del Municipio XII,<br />

Pasquale Calzetta


Grafica: Romalive


TORRINO SPORTING CENTER:<br />

Paradiso dello sport e del relax<br />

IL PARADISO SPORTIVO DI 20.000 MQ a pochi passi<br />

dall’Eur, centro di riferimento per tutti coloro che<br />

desiderano dedicare del tempo prezioso alla propria<br />

salute fisica e mentale, migliorando la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a. Un<br />

lungo passato alle spalle di benessere e passione per lo<br />

sport, che risale al lontano 1988 con il calcio a 5, guadagnandosi<br />

la fama del m<strong>it</strong>ico Torrino Sporting Club vinc<strong>it</strong>ore<br />

di 2 campionati di serie A, rimasto nella storia per le 5<br />

coppe Italia vinte e per due partecipazioni alla Coppa dei<br />

Campioni. Da questa esperienza vincente sono iniziati i<br />

lavori per la costruzione del Centro, gioiello al servizio<br />

degli sportivi e di tutti i c<strong>it</strong>tadini, inaugurato nel 1992,<br />

data d'inizio di una nuova ed entusiasmante avventura<br />

sportiva.<br />

Personal trainer all’avanguardia, attrezzature moderne ed<br />

efficienti, un arredamento curato nel particolare per rendere<br />

il vostro soggiorno confortevole e rispondere alle esigenze<br />

diversificate dei soci. Il Centro, interamente climatizzato,<br />

è attualmente dotato di 5 palestre, di 5 campi in<br />

terra rossa con scuola SAT per bambini e adulti segu<strong>it</strong>i da<br />

maestri della Federazione Tennis, un campo di pallavolo e<br />

tre di calcio a 5. Durante l’estate la piscina del Centro<br />

sportivo diventa il centro estivo di riferimento delle famiglie<br />

della zona per i ragazzi dai 4 ai 14 anni.<br />

APERTO 7 GIORNI SU 7<br />

dal Lunedì al Venerdì<br />

7.<strong>30</strong>/22.<strong>30</strong><br />

Sabato e festivi<br />

9.00/20.00<br />

Non mancano grandi spazi dedicati anche all’intrattenimento,<br />

come il bar, il ristorante e le sale riunioni, dove è<br />

possibile organizzare colazioni di lavoro, feste ed eventi<br />

importanti. L’estensione del Centro, sede di rilevanti<br />

manifestazioni sportive come il Roma Challenger di Tennis,<br />

offre un carnet variegato di attiv<strong>it</strong>à al passo con i<br />

tempi e con le esigenze di f<strong>it</strong>ness dell’intera area, tra cui<br />

yoga, pilates matwork, aero kombat, total body, step<br />

toning e una seria preparazione pugilistica, con l’ausilio<br />

di insegnanti qualificati ISEF.<br />

Oltre alle lezioni di danza classica e moderna, si possono<br />

praticare le arti marziali tra cui la Capoeira, l’arte marziale<br />

brasiliana, la kick boxing, e il karate.<br />

Fra le molteplici attiv<strong>it</strong>à, la prestigiosa scuola di ballo del<br />

maestro Toni Regano con i suoi corsi standard, latini<br />

(Rumba, Jive, Cha-cha-cha, Paso Doble), tango argentino<br />

e balli di gruppo. Si aggiungono inoltre i corsi invernali<br />

di Lazaro Martin Diaz, che tra passi di salsa cubana, insegna<br />

portamento e r<strong>it</strong>mica a uomini e a donne.<br />

Prima dell’iscrizione sono previste lezioni gratu<strong>it</strong>e per<br />

farvi conoscere le diverse possibil<strong>it</strong>à offerte dal Torrino<br />

Sporting Center convenzionato con Enti quali Ministeri,<br />

Banche e Forze dell’Ordine.<br />

www.torrinosportingcenter.<strong>it</strong><br />

VIA DESERTO DI GOBI, 44 - 00144<br />

TEL. 06/52.95.884 - 52.95.886<br />

FAX 06/52.01.417


38<br />

La dislessia<br />

non è una malattia!<br />

“Ora riesco a imparare a memoria, mi piace quando<br />

devo ripetere in classe e mi dà soddisfazione!<br />

Un tempo era difficile e mi stressavo. Mi<br />

piace fare i test del Brain Gym®, è divertente<br />

sentire come i muscoli diventano sub<strong>it</strong>o forti e<br />

sentirmi forte quando leggo! Il mio esercizio<br />

prefer<strong>it</strong>o è l’ASE (ndr esercizio Brain Gym® per<br />

l’atteggiamento pos<strong>it</strong>ivo, la motivazione e per<br />

lo scarico della tensione emozionale). Faccio il<br />

Brain Gym® e capisco quello che leggo, sono<br />

anche migliorato nella scr<strong>it</strong>tura!”<br />

D.M. Ia Media<br />

”Apprendimento è esperienza. Il resto è in -<br />

formazione” questa massima di Einstein riflette<br />

il pensiero del Dott.P.Dennison “Il movimen -<br />

to è la chiave dell’apprendimento” secondo il<br />

principio che impariamo veramente quando tut -<br />

ti i nostri sensi (vista, ud<strong>it</strong>o, tattil<strong>it</strong>à e motric<strong>it</strong>à)<br />

partecipano al processo di osservazione,<br />

comprensione e memorizzazione.<br />

Il Dr.Dennison (ex dislessico) è il creatore della<br />

Educational Kinesiology® o Brain Gym® e del<br />

Vi sion Gym® (riabil<strong>it</strong>azione della vista), metodo<br />

all’avanguardia per la riabil<strong>it</strong>azione dei DSA, i<br />

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dislessia,<br />

Disgrafia, Disortografia, Discalculia, i disturbi<br />

del Linguaggio e del Comportamento ADD e<br />

ADHD) oltre che per la riabil<strong>it</strong>azione dei disturbi<br />

della Terza Età (Degenerazione Neurologica,<br />

Alzheimer, Parkinson, ictus, ecc.).<br />

Questo metodo, ancora poco conosciuto in Italia,<br />

è applicato già da alcuni anni nelle scuole<br />

d’oltralpe per la facil<strong>it</strong>azione dell’apprendimento<br />

e per il super apprendimento ed è stato classificato<br />

dalla National Learning Foundation fra<br />

i migliori strumenti per l’apprendimento attualmente<br />

esistenti nel mondo. In Germania la Clinica<br />

per la Riabil<strong>it</strong>azione Geriatrica Henriettestiftung<br />

di Hannover utilizza il Brain Gym® con<br />

ottimi risultati.<br />

Il Dott.Dennison, psicopedagogista e appassionato<br />

di ortottica, ha condotto una ricerca per<br />

eur torrino news<br />

oltre 20 anni nei 9 ist<strong>it</strong>uti del Valley Remedial<br />

Learning Group Centers in California per il recupero<br />

dei disturbi dell’apprendimento. Il frutto<br />

della sua ricerca (1964) è il Brain Gym®, una<br />

serie di test fisici e di movimenti che si inseriscono<br />

durante lo studio e che stimolano la<br />

coordinazione delle aree neurocogn<strong>it</strong>ive creando<br />

nuove sinapsi e quindi nuovo apprendimento.<br />

L’obiettivo primario del Brain Gym® è di rendere<br />

la persona autonoma. Gli esercizi Brain<br />

Gym® si applicano nelle attiv<strong>it</strong>à quotidiane (leg -<br />

gere, scrivere, memorizzare, risolvere un problema<br />

matematico, durante il lavoro, ecc.) per po -<br />

chi secondi e fintantoché l’organismo ha il pia -<br />

cere di farlo seguendo il principio che impariamo<br />

veramente quando proviamo il piacere di far -<br />

lo. Per il Dott. Dennison la dislessia (difficoltà<br />

nella lettura), così come la disgrafia (difficoltà<br />

nella scr<strong>it</strong>tura) e gli altri DSA non sono una<br />

malattia ma un’organizzazione neurocogn<strong>it</strong>iva<br />

svantaggiosa e assolutamente modificabile con<br />

un intervento specifico.<br />

Casistica<br />

“Quando ho incontrato D.M. di 8 anni, terza<br />

elementare, ho riscontrato difficoltà nella scr<strong>it</strong>tura,<br />

nella comprensione del testo durante la<br />

lettura, nella capac<strong>it</strong>à di attenzione prolungata,<br />

e uno stato emozionale ansioso. Tendenzialmente<br />

D. preferiva scrivere stampatello, come è<br />

tipico di chi utilizza prevalentemente l’emisfero<br />

cerebrale destro per attiv<strong>it</strong>à a cui è addetto<br />

l’emisfero logico sinistro. Con l’applicazione<br />

della Rimodellazione Dennison è stato possibile<br />

rinforzare la dominanza laterale, incoraggiare<br />

l’utilizzo coordinato dei 2 emisferi cerebrali<br />

e facil<strong>it</strong>are la coordinazione occhio-mano per<br />

risolvere la disgrafia. Gli esercizi Dennison per<br />

gli occhi (Vision Gym®) hanno stabil<strong>it</strong>o una<br />

visione oculare coordinata e lo sguardo è diventato<br />

dr<strong>it</strong>to. Grazie all’applicazione di EFT (Emotional<br />

Freedom Technique) e del Counselling è<br />

stato possibile riequilibrare lo stato emozionale<br />

di ansia. Il bambino ha conquistato un buon<br />

] a cura di Alessandra Scarselli [<br />

“La EDU-K ha effettivamente aiutato<br />

bambini, ragazzi e adulti riducendo al<br />

minimo o eliminando dislessia, ADHD,<br />

difficoltà di apprendimento”<br />

P. Dennison<br />

livello di autostima e di motivazione. Nel percorso<br />

riabil<strong>it</strong>ativo di D.M. il rapporto di fiducia con<br />

i gen<strong>it</strong>ori e con gli insegnanti del bambino ha<br />

defin<strong>it</strong>o un importante fattore di facil<strong>it</strong>azione.”<br />

Alessandra Scarselli<br />

(Educational Kinesiology®/Brain Gym®<br />

Teacher and Instructor)<br />

“Mi sono rivolta al Brain Gym® dopo un percorso<br />

di logopedia di 2 anni che mio figlio D. aveva<br />

intrapreso a causa della diagnosi di DSA. Mio<br />

figlio aveva ancora difficoltà nella scr<strong>it</strong>tura e<br />

nello stare attento in classe. Seguirlo nei comp<strong>it</strong>i<br />

era difficile per la sua fatica a mantenere la<br />

concentrazione e a stare seduto. Per D. era difficile<br />

memorizzare storia, geografia e scienze, il<br />

bambino era frustrato e di cattivo umore quando<br />

usciva da scuola dopo le interrogazioni. Grazie<br />

al Brain Gym® ora scrive e memorizza bene,<br />

è sereno, pos<strong>it</strong>ivo e motivato.”<br />

Anna Lillini (mamma di D.M.)<br />

“D.M. è arrivato in I elementare con una diagnosi<br />

di DSA e con il sostegno. Il bambino<br />

mostrava un’autostima molto bassa e scarsa<br />

capac<strong>it</strong>à di attenzione e di presenza in classe,<br />

fino alla III elementare non è riusc<strong>it</strong>o a leggere<br />

nonostante fosse comunque segu<strong>it</strong>o da un<br />

logopedista. La sua scr<strong>it</strong>tura era spigolosa, man -<br />

cava di proporzione fra le lettere ed era frutto<br />

di sforzo eccessivo. Nonostante i ripetuti tentativi<br />

non migliorava. Il concetto di quant<strong>it</strong>à<br />

sembrava difficilmente conquistabile nonostante<br />

le ripetizioni. Da quando D. ha iniziato la<br />

terapia Brain Gym® ho visto importanti cambiamenti<br />

nella calligrafia, D. ha conquistato chiarezza<br />

nell’esposizione orale e ha acquistato ca -<br />

pac<strong>it</strong>à di comprensione e memorizzazione dei<br />

testi. Nell’esposizione orale di storia e scienze<br />

era diventato particolarmente bravo. Ha concluso<br />

il ciclo elementare con buoni risultati.”<br />

Maria Romano<br />

(insegnante presso la scuola Elementare Pallavicini)<br />

L’Associazione DADA Centro Ricerche per lo<br />

Sviluppo del Potenziale Umano e la promozione<br />

di tecniche all’avanguardia dagli USA per il<br />

benessere della persona opera nel terr<strong>it</strong>orio dal<br />

2004 proponendo Corsi di Formazione di Educational<br />

Kinesiology®/Brain Gym® e Vision Gym®<br />

(riabil<strong>it</strong>azione della vista), Emotional Free dom<br />

Technique (EFT), corsi Gordon per la Co mu ni ca -<br />

zione (“Gen<strong>it</strong>ori Efficaci”, “Insegnanti Efficaci”,<br />

”Persone Efficaci”), Sessioni Individuali di<br />

Brain Gym® (DSA, esami, massimo rendimento),<br />

Educational Kinesiology® (Degenerazione Neurologica,<br />

Alzheimer, Parkinson, ictus), Vision<br />

Gym® (per i difetti visivi), EFT (blocchi emozionali,<br />

traumi, fobie, ansia, dipendenze), Auricoloterapia<br />

(disturbi organici e funzionali, dell’apparato<br />

muscolare e locomotorio), ArtiTerapie<br />

& Counselling (Cresc<strong>it</strong>a Personale), Counselling<br />

(stress e crisi, confl<strong>it</strong>ti e disagi nell’amb<strong>it</strong>o<br />

della famiglia, della scuola, del lavoro; orientamento<br />

nello studio e nel lavoro, orientamento<br />

nella salute, consapevolezza e cresc<strong>it</strong>a personale),<br />

Play Pet Counselling (relazione con<br />

cane, gatto, coniglio), Play Garden Counselling


(relazione con la natura), Sessioni di Gruppo<br />

(gruppi di condivisione secondo il Counselling su<br />

temi comuni alla famiglia, alla scuola, al lavoro,<br />

ecc.; gruppi di autoconsapevolezza EFT), Educazione<br />

al Benessere e all’Ambiente (riciclo,<br />

produrre il sapone in casa, coltivazione biologica,<br />

bioedilizia, ecc.), Laboratori Artistici di<br />

Creativ<strong>it</strong>à e Autoespressione per bambini,<br />

ragazzi e adulti (teatro, musica, poesia). Presso<br />

l’Associazione è attivo un programma di ri -<br />

cerca sul suono.<br />

P R O S S I M I E V E N T I :<br />

15 Novembre ore 10.<strong>30</strong> presentazione gratu<strong>it</strong>a<br />

“Più Intelligenti!” che cos’è il Brain Gym® a<br />

scuola e a casa (per gen<strong>it</strong>ori, insegnanti, tera-<br />

pisti), nella Terza Età – solo 20 posti, prenotazione<br />

obbligatoria!<br />

15 Novembre ore 12.00 presentazione gratu<strong>it</strong>a<br />

di Emotional Freedom Technique – prenotazione<br />

obbligatoria.<br />

19 Novembre ore 17.00<br />

Sala del Consiglio del Municipio XII<br />

Via Ignazio Silone Primo Ponte<br />

PIU’ INTELLIGENTI!<br />

insegnare e imparare con piacere secondo il nuo vo<br />

metodo del Dr. Dennison.<br />

23 Novembre Corso di I livello EFT – istruttore<br />

Maria Franca Lanza<br />

29 e <strong>30</strong> Novembre Corso Brain Gym® I livello<br />

per terapisti, logopedisti, insegnanti di sostegno,<br />

tecnici dello sport, ecc. – istruttore Alessandra<br />

Scarselli.<br />

La sede dell’Associazione è in<br />

via Tor de’ Cenci 18/A (EUR)<br />

lo studio di riferimento per la<br />

zona centrale è in via Ignazio<br />

Giorgi (p.zza BOLOGNA)<br />

Tel. 06645<strong>30</strong>484<br />

/3491310266 / 3939829885<br />

dada.centroricerche@yahoo.<strong>it</strong>


Il Salvagente<br />

Giornalino a cura dei ragazzi<br />

di ogni ordine e grado scolastico<br />

riceviamo e pubblichiamo:<br />

La Breakdance: Ballo o danza?<br />

] di Patrizio Ottaviani [<br />

La breakdance (vero nome B-Boying o Breaking)<br />

è un ballo acrobatico sviluppatosi ad opera delle<br />

comun<strong>it</strong>à afro-americane e latine a partire dal<br />

1968 nel Bronx di New York. La Breakdance nasce<br />

musicalmente sui break del Dj giamaicano Kool<br />

DJ Herc, padre fondatore della cultura Hip Hop.<br />

Le origini di questo ballo sono abbastanza incerte,<br />

date le tantissime influenze nel corso della<br />

sua storia. In generale, per convenzione, la sua<br />

nasc<strong>it</strong>a viene stabil<strong>it</strong>a intorno alla fine degli anni<br />

‘60 - prima metà degli anni ‘70, tra i giovani<br />

afroamericani del South Bronx di New York.<br />

Dj Kool Herc, conosciuto anche come il fondatore<br />

del movimento Hip Hop, battezzò “B-boys” i<br />

giovani ballerini che si esibivamo durante le sue<br />

performance musicali.<br />

La storia della Breakdance, si può dividere in 3 fasi:<br />

Foundation (1975-1979)<br />

Questa fase si apre con l’ascesa del Dj portoricano<br />

Charlie Chase che portò alla ribalta lo “stile<br />

latino”. Tutto ciò permise allo stile di ballo della<br />

comun<strong>it</strong>à latina di integrarsi con quello della comun<strong>it</strong>à<br />

nera. Molti passi base relativi alle quattro<br />

componenti di cui il B-boying moderno è composto,<br />

furono introdotti in questi anni da una nuova<br />

generazione di B-boys. Prendendo spunto dalla<br />

Salsa e dalla Capoeira, i portoricani furono i<br />

reali creatori della “foundation” del B-boying. In<br />

particolare ricordiamo il C.C. Long (six step) e il<br />

Track, mosse fondamentali per ciò che riguarda i<br />

footwork. Nel 1977 viene fondata la Rock Steady<br />

Crew destinata ad essere portavoce delle vere origini<br />

del B-boying. Tuttavia nel 1979 erano molti<br />

i B-boys che avevano abbandonato la danza per<br />

dedicarsi ad altre discipline della cultura Hip Hop<br />

(DJing, Graff<strong>it</strong>i, Rap) diffondendo non poca crisi<br />

e perpless<strong>it</strong>à sul futuro del B-boying.<br />

40 eur torrino news<br />

Powermove Era (anni ‘80)<br />

Negli anni Ottanta, nacquero oltre alla Rock<br />

Steady Crew di New York, molte altre crew fra cui<br />

i Dynamic Rockers, protagonisti assieme ai Rock<br />

Steady, della celebre sfida al Lincoln Center di<br />

New York del 1981. Questa sfida fu la prima ad<br />

essere trasmessa via etere dalla ABC e successivamente<br />

inser<strong>it</strong>a nel documentario Style Wars<br />

(1982) della P.B.S.. Negli anni a seguire, l’esplosione<br />

mediatica che la Breakdance ebbe, offrì<br />

l’opportun<strong>it</strong>à a migliaia di giovani di confrontarsi<br />

con questa nuova forma d’espressione. Nella<br />

West Coast, a Los Angeles, i B-boys si concentrarono<br />

molto sulla pratica delle powermoves ed introdussero<br />

molte evoluzioni. Televisione, pubblic<strong>it</strong>à,<br />

cinema, teatro, festival: la breakdance era<br />

dappertutto e la sua pratica si diffondeva in tutto<br />

il mondo.<br />

Oggi (‘90-2006)<br />

Benché la forte popolar<strong>it</strong>à del Breaking sia scemata<br />

negli anni 1990, è rimasto comunque un<br />

fenomeno tradizionale per il grande pubblico,<br />

mantenendo una certa esposizione mediatica, attraverso<br />

presenze in film e pubblic<strong>it</strong>à. Per molti<br />

entusiasti breaker rimane un passatempo divertente<br />

e, per alcuni, uno sport serio dove competere<br />

in esibizioni e gare annuali, di livello sia nazionale<br />

che internazionale, tra cui vanno sicuramente<br />

ricordati il Battle of the Year e il Freestyle<br />

Session. Dal 2002 circa, il B-boying e le danze<br />

Hip Hop sono tornate alla ribalta in tutto il mondo.<br />

Oltre alla scena degli Stati Un<strong>it</strong>i, è venuta<br />

alla ribalta la scena tedesca (già famosa dagli<br />

anni ‘90), francese e sud-coreana.<br />

Musica<br />

Poiché l’usurata c<strong>it</strong>azione “break the beat” perdura,<br />

la musica continua ad essere ingrediente<br />

principale della breakdance. Le canzoni originali<br />

che hanno diffuso questa forma di ballo prendono<br />

a prest<strong>it</strong>o significativamente dai generi progressivi<br />

di jazz, soul, funk, disco ed R&B. La caratteristica<br />

più comune della musica per breakdance<br />

consiste nei cosiddetti breaks o compilation<br />

formate da campionamenti presi da differenti<br />

brani, collegati e concatenati dal DJ, dove il<br />

tempo varia generalmente tra 120 135 bpm.<br />

Influenze<br />

I primi b-boys ebbero diversi punti d’ispirazione<br />

per iniziare a plasmare questa forma di danza<br />

ined<strong>it</strong>a. Poiché la prevalenza di b-boys era afroamericana,<br />

molti degli ispiratori hanno un background<br />

africano.<br />

Il termine Battle (battaglia) si riferisce invece a<br />

qualsiasi livello di competizione dove i breaker,<br />

in uno spazio aperto, partecipano a gare a turni<br />

basate su coreografie improvvisate o precedentemente<br />

progettate. I partecipanti variano nel<br />

numero, si va da sfide head-to-head (uno contro<br />

uno) alle battaglie in cui si vedono opposte due<br />

crew (squadre) composte di un numero variabile<br />

di elementi. I vinc<strong>it</strong>ori sono coloro che esibiscono<br />

le combinazioni più spettacolari e meglio esegu<strong>it</strong>e.<br />

Infine il termine Cypher, che fa da contraltare<br />

a Battle, è una sorta di incontro dove il lato<br />

compet<strong>it</strong>ivo è meno enfatizzato.<br />

Il normale percorso di una esibizione di breakdance<br />

prevede la transizione dal toprocking, al<br />

downrocking, tipicamente con alcune varianti del<br />

six step fino al culmine raggiunto da passi di<br />

freezing e suicide.<br />

Vestiario<br />

Per molti breaker, l’aspetto è un modo per definire<br />

la propria ident<strong>it</strong>à. Quelli degli anni ‘80 per la<br />

maggioranza indossavano scarpe basse Adidas,<br />

Puma, o Fila con lacci elaborati e colorati. Alcuni<br />

breaker abbinavano i loro cappelli, le camicie e le<br />

scarpe per uniform<strong>it</strong>à all’interno della crew,<br />

creando così una sorta di effetto “forza dei numeri”.<br />

I B-boy inoltre portavano tute di nylon che<br />

erano funzionali come pure alla moda. La superficie<br />

liscia ed a basso attr<strong>it</strong>o permetterà al breaker<br />

di scorrere molto più facilmente sul pavimento<br />

rispetto a tessuti come il cotone. I rivestimenti<br />

di nylon dei cappucci hanno permesso ai<br />

ballerini di effettuare head spins (rotazioni sulla<br />

testa) e windmill con relativa facil<strong>it</strong>à.


Grafica: Romalive


42<br />

Intervista impossibile a Luigi XVI<br />

] di Chiara Melillo [<br />

Caspar David Friedrich (1774 – 1840) fu il più<br />

importante p<strong>it</strong>tore del romanticismo tedesco.<br />

Nato in Pomerania, a Greifswald, nel 1774 e morto<br />

nel 1840 a Dresda, Friedrich vive una v<strong>it</strong>a, noi<br />

immaginiamo, sofferta e irrefrenabile. Giovanissimo<br />

perde la famiglia nel giro di pochi anni e in<br />

modi diversi, ma la morte non sarà un crudele<br />

elemento divoratore nella sua arte, bensì, noi vogliamo<br />

credere, una malinconica ispirazione legata<br />

a rassegnazione.<br />

Dall’età di vent’anni Friedrich studia arte con interesse<br />

e passione e giunge a Copenaghen per<br />

studiare all’Accademia d’Arte, un’eminenza. I suoi<br />

favor<strong>it</strong>i sono gli acquerelli e r<strong>it</strong>ratti a mat<strong>it</strong>a. Tornato<br />

in Germania, studia all’Accademia d’Arte nazionale<br />

ed è da questo momento in poi che dipinge<br />

i suoi quadri più famosi ed emozionanti,<br />

prendendo ispirazione dalla natura e dalle persone<br />

per miniare nuovi elementi di v<strong>it</strong>a, morte e<br />

immortal<strong>it</strong>à. Lo sfondo di una sua opera ideale è<br />

lontano, verso il quale tutto tende, perdendosi<br />

inev<strong>it</strong>abilmente.<br />

Al di là dell’interpretazione dei singoli quadri,<br />

che rappresentano comunque la v<strong>it</strong>a interiore di<br />

Friedrich, la sua v<strong>it</strong>a “esteriore” è segnata da<br />

amicizie rilevanti con artisti di diverse nazional<strong>it</strong>à<br />

e tendenze e nobili dell’epoca, il matrimonio e<br />

la nasc<strong>it</strong>a due figlie, e dall’assegnazione di una<br />

cattedra all’Accademia di Dresda che rimarrà vuota.<br />

Coincide con questo incarico il sorgere di una<br />

malattia improvvisa che tuttora si ignora. Friedrich<br />

viaggia ancora in Germania, ma la malattia<br />

lo segna per sempre. Muore per le conseguenze di<br />

un infarto che cerca di curare fino alla fine e viene<br />

sepolto nel cim<strong>it</strong>ero della Trin<strong>it</strong>à di Dresda.<br />

La sua arte resta una suadente testimonianza di<br />

uno spir<strong>it</strong>o romantico che muove e giunge al simbolismo,<br />

che atterrisce per una dolcezza insospettabile,<br />

che tocca il cuore, la cosa più importante<br />

e il punto di partenza di tutto, visibile e invisibile,<br />

sensibile e intangibile, amabile e pungente.<br />

Nei due autor<strong>it</strong>ratti che r<strong>it</strong>raggono Caspar David<br />

Friedrich all’età di ventisei e trentasei anni appare<br />

il volto di un uomo scontroso e un artista<br />

inquieto. Nessuno, meglio di se stesso, avrebbe<br />

potuto r<strong>it</strong>rarre la sua anima con la stessa mat<strong>it</strong>a<br />

forse es<strong>it</strong>ante, ma senza dubbio capace di sfu-<br />

Lei è stato un personaggio molto discusso.<br />

Si pente di qualche cosa?<br />

Sì, con il senno di poi mi rendo conto che non<br />

avrei dovuto farmi condizionare da mia moglie<br />

Maria Antonietta e dai miei fratelli: il conte d’Artois<br />

e il conte di Provenza.<br />

Crede di aver fatto la scelta giusta chiamando<br />

in aiuto le forze straniere durante la<br />

presa della Bastiglia?<br />

No, avrei dovuto regalare il pane al popolo piuttosto<br />

che fargli sparare contro. È stato il mio secondo<br />

sbaglio.<br />

Lei ha dichiarato guerra ad Austria e Prussia,<br />

ma prima ha combattuto contro gli inglesi<br />

e gli americani. Almeno di questo è<br />

contento?<br />

Lo spir<strong>it</strong>o romantico di Caspar David Friedrich<br />

] di Andrea D’angeli [<br />

eur torrino news<br />

mare profondissime ombre. Chi altri, meglio di<br />

lui, avrebbe potuto guardarsi negli occhi e velare<br />

uno sguardo cupo, due occhi curiosi che scrutavano,<br />

afferrandola quasi soffocandola fra le mani,<br />

quella luminosa e opalescente realtà che avrebbe<br />

poi trasformato in un sogno romantico. Un grandissimo<br />

p<strong>it</strong>tore, appartenente a quel Romanticismo<br />

che tendeva verso l’infin<strong>it</strong>o: come la sua v<strong>it</strong>a,<br />

un romanzo e come i suoi quadri, malinconiche<br />

favole dipinte.<br />

Per niente, guarda cosa hanno combinato quegli<br />

antimonarchici! E se la Florida fosse ancora francese<br />

me ne starei in spiaggia…<br />

Ci parli dei suoi ultimi giorni di v<strong>it</strong>a.<br />

Dopo aver passato alcune settimane nel tempio<br />

con la mia famiglia venni separato da essi, per<br />

essere processato e poi condannato a morte per<br />

tradimento verso la nazione. Fui ghigliottinato<br />

il 21- 1- 1793. Non scorderò mai quel giorno; era<br />

stato montato un palco e sopra la ghigliottina.<br />

tentai fino all’ultimo di dimostrare che ero innocente,<br />

ma nessuno mi credette. Infilai la testa<br />

nella macchina mortale e… beh, il resto lo conoscete.<br />

Grazie molte, arrivederci.<br />

Di niente, arrivederci.


Odontoiatria<br />

Cefalee ricorrenti, mal di schiena,<br />

stanchezza, ronzio alle orecchie,<br />

insonnia… potrebbero essere causate<br />

da un problema occlusale.<br />

La filosofia di fondo dello Studio di Odontoiatria<br />

Olistica è la ricerca della diagnosi. Si tratta di un<br />

approccio diagnostico terapeutico innovativo,<br />

basato sull’interpretazione dei segnali del nostro<br />

corpo per individuare la causa dei disturbi più<br />

frequenti. Dalle patologie della bocca ai dolori<br />

posturali, la medicina olistica propone una terapia<br />

eziologica risolutiva che non si lim<strong>it</strong>a alla cura<br />

sintomatica, tipica di quella tradizionale, ma<br />

prende in considerazione l’individuo nella sua interezza,<br />

eliminandone la causa e di conseguenza<br />

la sintomatologia. Spesso i disturbi più banali<br />

quali mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari,<br />

insonnia, vengono sottovalutati: ci si lim<strong>it</strong>a<br />

ad eliminare il sintomo con dei semplici analgesici<br />

e non si vanno a rimuovere le cause di tali<br />

disturbi, che nella maggior parte dei casi determinano<br />

un’alterazione della corretta postura e<br />

l’insorgenza di dolori ricorrenti. È frequente ad<br />

esempio che le cefalee o dolori cervicali possano<br />

essere una conseguenza di contratture dei muscoli<br />

masticatori, a loro volta causate da malocclusioni<br />

o parafunzioni dentali quali serramento<br />

o arrotamento dentale.<br />

Il nostro approccio olistico diagnostico consiste<br />

in un approfondimento clinico posturale ed occlusale,<br />

supportato da esami radiografici dig<strong>it</strong>ali,<br />

e soprattutto da una serie di esami computerizzati,<br />

quali la valutazione elettronica dell’occlusione,<br />

la stabilometria, la posturometria, e soprattutto<br />

l’esame Formetric 4D. Quest’ultimo<br />

consiste in una speciale apparecchiatura adib<strong>it</strong>a<br />

alla misurazione statica e dinamica della colonna,<br />

ed elabora tridimensionalmente tutti quei<br />

parametri che ci permettono di rapportare una<br />

alterazione posturale con una problematica occlusale.<br />

In questi casi uno strumento terapeutico<br />

molto efficace è il b<strong>it</strong>e: un “apparecchio” sottilissimo<br />

che viene realizzato per l’arcata dentale<br />

inferiore che “azzera” l’occlusione errata e ne ricrea<br />

un’altra corretta, permettendo così di eliminare<br />

tutti i disturbi posturali creati dall’occlusione<br />

precedente non corretta, o di compensare frequenti<br />

problematiche legate allo stress, come il<br />

bruxismo. Il b<strong>it</strong>e viene realizzato spesso dal Dottor<br />

Daniele Puzzilli anche per atleti professionisti,<br />

non solo per correggere malocclusioni, ma<br />

anche per ottimizzare performance sportive e per<br />

recuperi di infortuni importanti e ricorrenti.<br />

Per eliminare la causa del problema posturale oltre<br />

al b<strong>it</strong>e, può essere consigliato un plantare<br />

propriocettivo, un trattamento osteopatico, un<br />

ciclo di sedute di riprogrammazione posturale,<br />

trattamenti craniosacrali, o molto spesso l’integrazione<br />

e la collaborazione di diversi specialisti<br />

può offrire la risoluzione a frequenti disturbi. Solo<br />

con questo tipo di approccio olistico si possono<br />

fornire terapie mirate ad eliminare i disturbi.<br />

• Formetric 4D<br />

Olistica<br />

• Esame posturometrico<br />

Studio di Odontoiatria Olistica<br />

Dott. Daniele Puzzilli<br />

Info line 06.5925129<br />

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44<br />

] a cura di Cristina Cese [<br />

Parlamento informa<br />

Fisco – D’Ubaldo (PD): preoccupazione per calo entrate<br />

Dichiarazione del senatore del PD, Lucio D’Ubaldo<br />

“Le preoccupazioni di Visco sul calo delle entrate<br />

sono reali. Nel dibatt<strong>it</strong>o in Senato il sottosegretario<br />

Vegas ha recentemente confermato la volontà<br />

del governo di proseguire nell'azione di<br />

contrasto del fenomeno dell'evasione tributaria.<br />

Se così fosse, ancora una volta la propaganda<br />

elettorale del centrodestra si rivelerebbe falsa:<br />

come a dire, la linea del Governo Prodi era giu-<br />

Fortugno: Gentile (PdL), sconcertante assenza Loiero e giunta regionale<br />

“Nella ricorrenza del terzo anniversario della<br />

morte del caro Francesco Fortugno alla presenza<br />

della seconda carica dello Stato, del presidente<br />

del Csm Mancino, dei giudizi nazionali antimafia,<br />

è veramente sconcertante l'assenza della Giunta<br />

regionale e del presidente Agazio Loiero”. Lo afferma<br />

il sen. Antonio Gentile del Popolo della Libertà.<br />

“È veramente strano – osserva – questo<br />

atteggiamento di sottovalutazione di un fenomeno<br />

così devastante che ha cambiato il corso<br />

È l’opposizione che deve scegliere il nome del<br />

presidente della commissione di Vigilanza della<br />

Rai, ev<strong>it</strong>ando quindi che sia la maggioranza ad<br />

individuarlo. Lo dice il capogruppo dell’Italia dei<br />

Valori alla Camera Massimo Donadi, anche alla<br />

luce delle ultime polemiche tra Idv e Pd. “L’elezione<br />

del giudice cost<strong>it</strong>uzionale e del presidente<br />

della Vigilanza Rai – spiega – sono cose che attengono<br />

alle dinamiche parlamentari e non ai<br />

rapporti pol<strong>it</strong>ici. Ci siamo trovati in linea con il<br />

eur torrino news<br />

sta”. Lo dichiara il senatore del Pd Lucio D’Ubaldo,<br />

vicepresidente della commissione sull'anagrafe<br />

tributaria che così continua: “È allora è più<br />

che giusto fare chiarezza, chiedendo al governo<br />

di portare all'attenzione del Parlamento un quadro<br />

aggiornato sulla pol<strong>it</strong>ica tributaria, in particolare<br />

sugli obiettivi da perseguire sull'onda della<br />

crisi finanziaria e quindi sui risultati finora<br />

della storia nella nostra regione. Ho appreso che<br />

soltanto nel pomeriggio a manifestazione conclusa<br />

qualche rappresentante regionale si è fatto<br />

vivo presso la c<strong>it</strong>tà di Locri. Chiedo di sapere, se<br />

è possibile ovviamente, quali sono le ragioni di<br />

questo atteggiamento che provoca certamente<br />

una caduta di stile ‘ist<strong>it</strong>uzionale’ e che non fa<br />

onore alla Regione Calabria e ai suoi massimi rappresentanti.<br />

Ancora una volta – conclude il senatore<br />

del Pdl – dobbiamo far parlare del nostro<br />

Pd ma anche con l’Udc, che non era nostro alleato,<br />

nell’indicare un nome per la Vigilanza e questo<br />

in base ad uno statuto tac<strong>it</strong>o dell'opposizione.<br />

Quindi non è una questione di nome, è una<br />

questione di principio, e l’opposizione farebbe<br />

un errore tragico di cui pagherebbe le conseguenze<br />

nei prossimi cinque anni se lasciasse sfogliare<br />

alla maggioranza una rosa di nomi. Se è<br />

una nomina dell’opposizione, spetta all'opposizione<br />

indicare il nome”. Quanto ai tempi di nomina<br />

del giudice cost<strong>it</strong>uzionale e del presidente<br />

raggiunti nella lotta<br />

all'evasione”.<br />

“La maggioranza – con -<br />

clude D'Ubaldo – deve<br />

riconoscere che è fini -<br />

to il tempo della propaganda”.<br />

paese di comportamenti così poco chiari che certamente,<br />

e non vorrei sbagliare, rendono più fragili<br />

gli sforzi che lo<br />

Stato sta facendo per<br />

debellare questo gravissimo<br />

fenomeno so -<br />

ciale”.<br />

Rai: Donadi (IdV), opposizione, non maggioranza, scelga guida vigilanza<br />

della Vigilanza, “noi – spiega Donadi – ribadiamo<br />

la disponibil<strong>it</strong>à a votare per la Corte cost<strong>it</strong>uzionale<br />

un candidato au -<br />

torevole e indipendente<br />

indicato dalla<br />

maggioranza. Se sarà<br />

eletto il giudice sarà<br />

un oggettivo passo<br />

avanti e poi potremo<br />

parlare della Vigilanza”.


46<br />

Municipio XII informa] a cura di Simonetta Mulas [<br />

Municipio XII: un defibrillatore al Liceo Cannizzaro<br />

Nella giornata odierna presso il Liceo Scientifico<br />

Cannizzaro è stato presentato il progetto “un impegno<br />

per la V<strong>it</strong>a: …il Defibrillatore”, un percorso<br />

di sensibilizzazione culturale al primo soccorso,<br />

organizzato dalla Federazione Italiana Dirigenti<br />

Sportivi.<br />

All’evento che ha coinvolto anche la Scuola Media<br />

Statale “Leonardo da Vinci”, hanno partecipato il<br />

Presidente del Municipio Roma XII Pasquale Calzetta,<br />

il Dr. Maurizio Perazzolo Presidente della<br />

FIDIS, il Preside del Cannizzaro Prof. Antonino Micalizzi,<br />

la Prof.ssa Grossi Preside del Leonardo da<br />

Vinci oltre ad un medico ed al corpo docente.<br />

Il progetto ha voluto sollec<strong>it</strong>are la curios<strong>it</strong>à dei<br />

ragazzi verso una maggiore attenzione al primo<br />

soccorso, mediante un approfondimento delle<br />

pratiche di prevenzione inerenti la rianimazione<br />

cardio-polmonare, attraverso dei k<strong>it</strong> distribu<strong>it</strong>i ai<br />

Nella giornata odierna si è svolta una manifestazione<br />

al Parco Scuola del Traffico nel verde del<br />

parco del Ninfeo dell’Eur. Erano presenti il Vicepresidente<br />

della Commissione europea e Commissario<br />

della Direzione Generale dei Trasporti Antonio<br />

Tafani, il Presidente del Municipio Roma XII<br />

Pasquale Calzetta, l’Assessore alle Pol<strong>it</strong>iche Sociali<br />

Gemma Gesualdi, l’Amministratore Delegato di<br />

Eur spa Prof. Mauro Miccio e numerosi consiglieri<br />

municipali.<br />

La Scuola Traffico, attiva nel Municipio dal 1964, ha<br />

come obiettivo l’insegnamento dell’educazione stradale<br />

ai ragazzi dai 6 ai 14 anni ab<strong>it</strong>uandoli fin da<br />

piccoli alle regole della segnaletica per essere in<br />

futuro dei buoni e prudenti conducenti di veicoli.<br />

I ragazzi dopo la teoria possono dar segu<strong>it</strong>o alla<br />

pratica su mini-auto, utilizzando il tracciato stradale<br />

appos<strong>it</strong>amente creato.<br />

Per l’occasione Antonio Tajani ha consegnato di-<br />

ragazzi. Per l’occasione la FIDIS ha donato al<br />

“Cannizzaro” ed al “Leonardo da Vinci” un apparecchio<br />

defibrillatore ciascuno, poiché ne è ormai<br />

indispensabile la presenza in ambienti in cui affluiscono<br />

un gran numero di persone.<br />

Il Presidente Pasquale Calzetta durante il suo intervento<br />

ha voluto sottolineare “la necess<strong>it</strong>à di<br />

saper eserc<strong>it</strong>are manovre salvav<strong>it</strong>a in s<strong>it</strong>uazioni di<br />

emergenza e di conoscere l’utilizzo di macchinari<br />

come il defibrillatore oramai indispensabili per<br />

poter arginare s<strong>it</strong>uazioni di pronto intervento.<br />

Questo è un ulteriore passo avanti per la sicurezza<br />

dei c<strong>it</strong>tadini in difesa della salute e sono veramente<br />

orgoglioso che nel nostro terr<strong>it</strong>orio – ha<br />

concluso – esista una simile un’educazione alla<br />

salute rivolta agli adolescenti. Il Municipio è impegnato<br />

da tempo nel mettere a disposizione dei<br />

c<strong>it</strong>tadini strumenti così importanti”.<br />

Parco scuola del traffico: un esempio<br />

per la sicurezza stradale nel municipio XII<br />

plomi di partecipazione a tre scuole elementari<br />

del Municipio che hanno ader<strong>it</strong>o al progetto di sicurezza<br />

stradale, mentre ai bambini sono stati rilasciati<br />

degli speciali ”fogli rosa”.<br />

Nel suo intervento Antonio Tajani ha sottolineato<br />

”l’importanza di questa attiv<strong>it</strong>à volta a far acquisire<br />

un bagaglio di conoscenza delle regole stradali<br />

fin dalle scuole elementari. In questo modo si<br />

costruiscono adulti responsabili e consapevoli per<br />

un domani in cui ci si augura una diminuzione<br />

degli incidenti stradali”.<br />

“Questo Parco del Traffico è unico nel suo genere<br />

ed è un fiore all’occhiello per il nostro Municipio”<br />

ha dichiarato il Presidente del Municipio XII Pa -<br />

squale Calzetta “basti pensare che in un anno partecipano<br />

a queste attiv<strong>it</strong>à circa 10.000 bambini. È<br />

necessario pertanto sostenere iniziative come<br />

questa, attraverso un maggiore coinvolgimento<br />

delle scuole”.<br />

Municipio XII: ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il consiglio delle bambine e dei bambini<br />

eur torrino news<br />

Presso l’aula consiliare del Municipio XII si è tenuta<br />

la prima seduta del Consiglio delle Bambini e<br />

dei Bambini, composto da 24 bambini in rappresentanza<br />

degli Ist<strong>it</strong>uti Scolastici del terr<strong>it</strong>orio<br />

municipale.<br />

“Siamo il primo Municipio di Roma ad aver ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

il Consiglio delle Bambine e dei Bambini ed<br />

è per noi motivo di orgoglio quello di essere la<br />

prima ist<strong>it</strong>uzione locale a promuovere la partecipazione<br />

dei più piccoli alle scelte dell’amministrazione”.<br />

Lo dichiara in una nota il Presidente<br />

del Consiglio del Municipio XII Marco Cacciotti.<br />

“Il nostro comp<strong>it</strong>o e il nostro impegno sarà quello<br />

di ascoltare le loro proposte e di tradurle in<br />

fatti concreti con l’obiettivo di valorizzare questo<br />

nuovo organo che dovrà essere anche uno strumento<br />

importante per diffondere, tra i più giovani,<br />

l’importanza delle Ist<strong>it</strong>uzioni nella nostra società<br />

e l’affermazione di un sano senso civico”.<br />

Ai bambini riun<strong>it</strong>i in Consiglio hanno portato il<br />

loro saluto il Presidente del Municipio XII Pasquale<br />

Calzetta, l’Assessore alle Pol<strong>it</strong>iche Educative e<br />

Scolastiche Gemma Gesualdi. il Presidente della<br />

Commissione Scuola del Municipio Gino Alleori,<br />

per il Comune di Roma il Presidente della Commissione<br />

cap<strong>it</strong>olina alla Scuola On. Antonio Gazzellone<br />

e diversi Consiglieri Municipali.


Abbiamo intervistato il Dott. Fabrizio Forte, con il<br />

quale tratteremo il tema dell’Odontoiatria. E da<br />

questo numero, chiunque voglia porre domande<br />

su tale argomento, potrà comunicarcelo via e-mail<br />

all’indirizzo: redazione@ilperiodico.<strong>it</strong>.<br />

Il dottore risponderà, in qual<strong>it</strong>à di esperto, ad<br />

ogni richiesta di chiarimento connessa a questa<br />

branca della medicina.<br />

Dott. Forte, di che cosa si occupa?<br />

Di odontoiatria, con particolare riferimento all’odontoiatria<br />

estetica di cui oggi c’è grande richiesta.<br />

Questo perché i pazienti sono sempre<br />

più informati circa le potenzial<strong>it</strong>à dei trattamenti<br />

rivolti ad ottenere una migliore estetica del<br />

sorriso, cui si dà sempre maggiore importanza nel<br />

momento in cui si viene a contatto con altre persone.<br />

Da quanto tempo si trova in questa zona?<br />

Lo studio è aperto all’Eur Torrino da tre anni.<br />

Che tipi di trattamenti si praticano presso il<br />

suo studio?<br />

Noi siamo in grado di offrire tutte le pratiche<br />

odontoiatriche di routine, classiche, e in più possiamo<br />

dare ai nostri pazienti una prestazione particolare,<br />

che è quella di eseguire delle protesi prive<br />

di metallo, dette “metal-free” dagli americani.<br />

Questo ha un duplice vantaggio: uno è sicuramente<br />

quello della biocompatibil<strong>it</strong>à, poiché non<br />

essendoci alcun tipo di metallo non ci sono rischi<br />

di allergie e quant’altro, l’altro obiettivo che<br />

può offrire questo tipo di pratica è quello di consentire<br />

dei restauri altamente estetici in virtù del<br />

fatto che la luce può attraversare il manufatto<br />

protesico come fosse un dente naturale e quindi<br />

dare tutti quei riflessi che sono propri di quest’ultimo.<br />

Nel nostro studio utilizziamo anche la tecnica<br />

di “ricostruzione del sorriso” che si realizza<br />

attraverso l’uso delle cosiddette faccette estetiche.<br />

Negli Stati Un<strong>it</strong>i questa tecnica viene anche<br />

defin<strong>it</strong>a come “ortodonzia senza ortodonzia” poiché<br />

si ha la possibil<strong>it</strong>à di modificare posizione,<br />

forma e colore dei denti in modo defin<strong>it</strong>ivo ed in<br />

tempi sicuramente più rapidi. Tutto questo viene<br />

effettuato preservando al massimo la sostanza<br />

dentale, contrariamente a quello che avviene con<br />

la protesi tradizionale.<br />

qual<strong>it</strong>ative medical service<br />

Diamo forma<br />

al tuo sorriso :)<br />

Perché le persone dovrebbero rivolgersi al suo<br />

studio?<br />

Perché noi, vantando un’esperienza decennale in<br />

questo settore, siamo in grado di offrire una prestazione<br />

effettuata con la più rigorosa applicazione<br />

dei protocolli scientifici, fornendo al paziente<br />

la sicurezza che essa verrà esegu<strong>it</strong>a nel<br />

modo più corretto. I tre concetti che ispirano la<br />

nostra professione, sono: igiene, qual<strong>it</strong>à e comfort.<br />

Puntiamo molto sull’igiene: le nostre attrezzature<br />

e superfici vengono trattate con prodotti<br />

specifici contro le infezioni crociate, sia tra un<br />

paziente e l’altro sia a fine giornata, sia con prodotti<br />

chimici che con trattamenti idro-termici ad<br />

alta pressione. Qual<strong>it</strong>à perché ogni prestazione<br />

esegu<strong>it</strong>a è frutto di un continuo aggiornamento<br />

professionale e tecnologico. Ed infine, ci teniamo<br />

ad accogliere e trattare i nostri pazienti in un<br />

ambiente dotato di tutti i comfort.<br />

Cosa pensa della collaborazione che si è instaurata<br />

con l’Eur Torrino?<br />

Credo molto in questa collaborazione, perché<br />

penso sia un modo per fornire una corretta informazione<br />

ai c<strong>it</strong>tadini sulle più recenti acquisizioni<br />

in campo odontoiatrico. Così da renderli sempre<br />

più coscienti circa le migliori soluzioni offerte<br />

in materia di cura e prevenzione.<br />

Perché la salute orale è importante tanto quanto<br />

la salute generale. A tal propos<strong>it</strong>o basti pensare<br />

che attualmente sono allo studio delle correlazioni<br />

molto strette fra malattia parodontale e rischio<br />

di incidenti cardio-vascolari e parti prematuri.<br />

Studio dentistico<br />

Dott. Fabrizio Forte<br />

Via Berna, 25<br />

Tel. 06.52274871<br />

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Grafica: Romalive


Presentazione<br />

del Bando<br />

sull’Internazionalizzazione<br />

delle PMI del Lazio<br />

Giovedi <strong>30</strong> Ottobre – Villa Piccolomini - Via Aurelia Antica, 164<br />

Ascoltiamo gli interventi dei protagonisti.<br />

Il Direttore Generale di Sviluppo Lazio, Dott. Gianluca<br />

Lo Presti.<br />

Durante il suo intervento Lei ha sottolineato<br />

una cosa in particolar modo, ovvero che la<br />

compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à deve essere stimolata e fatta<br />

crescere all’esterno ma soprattutto all’interno<br />

del terr<strong>it</strong>orio regionale.<br />

Sì, questo è un aspetto fondamentale. Il bando di<br />

cui oggi si parla, punta proprio a far crescere la<br />

aziende nel terr<strong>it</strong>orio laziale, affinché siano molto<br />

più compet<strong>it</strong>ive sui mercati globali: un mix<br />

fra fare internazionalizzazione all’estero, e far<br />

crescere le aziende nel terr<strong>it</strong>orio, atto a far approdare<br />

l’internazionalizzazione nel terr<strong>it</strong>orio laziale.<br />

Il bando va proprio in questa direzione.<br />

Lei parlava anche di fare rete e di creare un<br />

tessuto connettivo importante; state incentivando<br />

la fusione di culture aziendali, knowhow<br />

e conoscenze tecnologiche specifiche?<br />

Noi pensiamo che soprattutto nel terr<strong>it</strong>orio laziale,<br />

dove le PMI sono la maggioranza e esiste una<br />

difficoltà oggettiva nell’integrazione, ormai sia<br />

arrivato il momento di creare filiere verticali, che<br />

consentono di aggredire meglio i mercati esteri.<br />

Quando parlo di filiera verticale, ovviamente, mi<br />

riferisco al fatto di aggregare non più solo aziende<br />

che fanno le stesse cose, ma anche e soprattutto<br />

aziende che realizzano servizi diversi e che<br />

fino ad oggi mai avrebbero pensato di aggregarsi.<br />

Questo è uno dei primi bandi in cui c’è il vincolo<br />

dell’aggregazione, che permetterà agli imprend<strong>it</strong>ori<br />

del Lazio di fare il salto di qual<strong>it</strong>à verso una<br />

compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à totale e forte anche all’estero.<br />

Un ultimo dato. Secondo Lei, proprio in questo<br />

momento di crisi internazionale, si può provare<br />

a conquistare fette di mercato importanti<br />

per il made in Italy e per il made in Lazio?<br />

Questa è un’altra delle direzioni cardinali del<br />

bando di oggi. Occorre lavorare sull’internazionalizzazione<br />

proprio oggi che la crisi stringe le<br />

maglie dell’economia, per surrogare le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à<br />

del terr<strong>it</strong>orio interno.<br />

50 eur torrino news<br />

Il Presidente di Sviluppo Lazio, Prof. Giancarlo Elia<br />

Valori.<br />

Presidente, internazionalizzare le PMI durante<br />

la crisi può paradossalmente portare all’acquisizione<br />

di nuovi spazi sui mercati esteri?<br />

Sì, perchè oltre al bando esistono altri strumenti<br />

che stiamo per mettere in campo; nei prossimi<br />

giorni ci vedremo con la Provincia di Roma per<br />

parlare di misure nell’amb<strong>it</strong>o cred<strong>it</strong>izio soprattutto<br />

per stimolare le imprese a crescere. Vogliamo<br />

sviluppare la fiducia delle imprese e così lanciare<br />

la sfida al futuro. È un progetto molto ambizioso,<br />

di cui il bando di oggi è solo una parte.<br />

L’Assessore Regionale alla Piccola e Media Impresa,<br />

On. Francesco De Angelis.<br />

Assessore, mettiamo due punti fermi: la legge<br />

sull’internazionalizzazione (L. 05/2008) e oggi<br />

il bando da 5 milioni di euro. Questa è la<br />

strada maestra per superare la crisi?<br />

Direi di sì. Questo è un contributo prezioso e decisivo,<br />

oltre che un modello di riferimento. Ci saranno<br />

investimenti, ricerca e soprattutto aggregazione<br />

al fine di far crescere e volare anche all’estero<br />

il made in <strong>it</strong>aly.<br />

Quella di oggi è solo l’ultima delle iniziative<br />

promosse in un periodo di crisi così forte:<br />

questo significa che lavorando insieme e utilizzando<br />

una efficace progettual<strong>it</strong>à la cresc<strong>it</strong>a<br />

può decollare?<br />

Guardi, io dicevo agli imprend<strong>it</strong>ori che il momento<br />

è difficile, ma che non bisogna aver paura ed<br />

essere coraggiosi. Noi ci siamo, la Regione è accanto<br />

a loro e sostiene i loro sforzi con le risorse<br />

per investimenti produttivi. Le porto solo un<br />

esempio: in un mese abbiamo messo in campo i<br />

centri commerciali naturali, i fondi per la sicurezza<br />

sul lavoro, il bando sull’artigianato e il bando<br />

sull’internazionalizzazione di oggi. In un periodo<br />

di crisi come questo è un segnale importante<br />

che la Regione non lascia soli i suoi imprend<strong>it</strong>ori.<br />

] a cura di Sergio Di Mambro [<br />

Il Presidente di Sviluppo Lazio:<br />

Prof. Giancarlo Elia Valori<br />

Il Direttore Generale di Sviluppo Lazio:<br />

Dott. Gianluca Lo Presti<br />

Lʼassessore Regionale alla Piccola e Media<br />

Impresa: On. Francesco De Angelis


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P.zza San Lorenzo in Lucina a Roma si è tenuta la<br />

prima edizione di OverFifty, il salone dedicato<br />

agli over50 e patrocinato dal Comune di Roma.<br />

Sei le aree espos<strong>it</strong>ive della mostra: bellezza, turismo,<br />

risparmio, previdenza, benessere e multimedial<strong>it</strong>à.<br />

In esse, seminari sulla salute, degustazioni,<br />

laboratori di cucina, saloni di trucco ed<br />

acconciature e tanto altro hanno intrattenuto dal<br />

17 al 19 Ottobre un pubblico piacevolmente attento<br />

alle proposte della manifestazione. A conferma<br />

che gli ultracinquantenni nella società<br />

odierna stanno acquisendo un ruolo sempre più<br />

importante: dinamici, indipendenti, spesso all’apice<br />

di brillanti carriere, questa generazione di<br />

persone dimostra di avere sempre più voglia di<br />

vivere, di mettersi in gioco, di scommettere su se<br />

stessi e di voler mantenere il corpo e la mente in<br />

forma. È per questo che per molti i 50 anni rappresentano<br />

il momento giusto per dare v<strong>it</strong>a ad<br />

una second life.<br />

A riscuotere un notevole successo lo spazio dedicato<br />

alla bellezza, il BeautyFutureLab, patrocinato<br />

dall’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche,<br />

in cui ricercatori, make up-artist e consulenti<br />

di immagine si sono confrontati proponendo<br />

workshop e dimostrazioni.<br />

Molti marchi della cosmetica, inoltre, hanno scelto<br />

volutamente questa occasione per presentare<br />

anticipazioni e nov<strong>it</strong>à.<br />

È proprio durante questa manifestazione che ha<br />

avuto luogo l’originale Overfifty Models, sfilata<br />

di moda i cui protagonisti in passerella sono stati<br />

modelle e modelli over50, selezionati tram<strong>it</strong>e<br />

un appos<strong>it</strong>o concorso.<br />

A presentare l’evento Jonis Bascir, attore e showman<br />

poliedrico che, tra un defilè ed un altro, ha<br />

intrattenuto egregiamente gli osp<strong>it</strong>i interpretando<br />

numerose canzoni sotto gli occhi di un pubblico<br />

entusiasta.<br />

Come non apprezzare il coraggio e l’ironia dei<br />

tanti modelli esordienti, (che nella v<strong>it</strong>a di tutti i<br />

giorni rivestono i più svariati ruoli), per nulla imbarazzati,<br />

ma anzi orgogliosi, nel mettere in mostra<br />

la bellezza e il fascino dei loro anni.<br />

Gli uomini hanno indossato capi della celebre<br />

griffe Boggi Milano, fondata nel 1939, mentre<br />

Eleonora Amadei ha vest<strong>it</strong>o le speciali modelle.<br />

Molti i momenti piacevoli che hanno caratterizzato<br />

lo spettacolo: dalla sensual<strong>it</strong>à appena accennata<br />

di donne ancora piacenti alla sfrontatezza<br />

di un autoreggente ostentato da una simpatica<br />

concorrente fino alla silente seduzione<br />

dell’uomo maturo disinvolto e consapevole del<br />

suo immutato fascino.<br />

In prima fila ad assistere divert<strong>it</strong>o alla singolare<br />

manifestazione anche Maurizio Antonini, storico<br />

sosia del Premier Silvio Berlusconi.<br />

Direttore Artistico dell’originale spettacolo Antonio<br />

Falanga, produttore, organizzatore e regista<br />

di eventi.<br />

] a cura di Katya Schieda [


56<br />

Vis<strong>it</strong>a ai nuovi laboratori<br />

per la ricerca dell’IFO<br />

Dott. Blandino, il laboratorio è diviso per settori<br />

di ricerca: quali sono quelli principali e<br />

già attivi?<br />

Il laboratorio è diviso in varie aree, quelle più<br />

vicine al settore clinico che stanno prendendo<br />

più consistenza sono sicuramente l’area della<br />

stratificazione molecolare, in cui verranno condotte<br />

analisi di grande importanza sulla cromatina,<br />

quella della chemioprevenzione molecolare,<br />

che studia i metodi di interruzione del processo<br />

di formazione neoplastica; come è noto questo<br />

processo può durare anche vent’anni e quindi<br />

bloccarlo è fondamentale prima dell’arrivo alla<br />

neoplasia conclamata.<br />

La tecnologia qui applicata è all’avanguardia?<br />

Qui siamo molto all’avanguardia, partendo dalle<br />

strumentazioni già presenti nell’Ist<strong>it</strong>uto e arrivando<br />

a quelle acquistate da poco, che ci rendono<br />

quasi unici in Italia.<br />

Dott. ssa Benassi, voi di cosa vi occupate?<br />

Noi ci occupiamo di progetti di chemioprevenzione,<br />

cioè cerchiamo di studiare in v<strong>it</strong>ro mediante<br />

esperimenti di chirurgia cellulare in che<br />

modo la somministrazione di cellule particolari<br />

può rallentare la cresc<strong>it</strong>a neoplastica. In questo<br />

momento siamo su due molecole: la metformina,<br />

che è convenzionalmente somministrata ai pazienti<br />

diabetici, e la V<strong>it</strong>amina D, che è un ormone<br />

naturalmente prodotto dal corpo umano, che può<br />

essere supplementato dall’alimentazione. Andando<br />

nel pratico, dalle colture cellulari noi estraiamo<br />

le macromolecole principali, le “marchiamo”<br />

con sonde fluorescenti e le applichiamo sul vetrino<br />

“chip”: al termine si estrae l’RNA messaggero<br />

che porta le informazioni alle proteine. Il vetrino,<br />

ora “ibridato”, viene poi caricato sulla strumentazione<br />

e fornisce degli spot colorati che segnalano<br />

l’attiv<strong>it</strong>à intracellulare.<br />

GRUPPI DI LAVORO<br />

Dott. ssa D’Agostino (coordinatrice)<br />

Dott. ssa Biagioni<br />

Dott. ssa Fausti<br />

Dott. Bertini<br />

Dott. ssa Benassi<br />

Dott. ssa Marani<br />

Dott. ssa Fontemaggi (coordinatrice)<br />

Dott. ssa Donzelli<br />

Dott. ssa Dell’Orso<br />

Dott. ssa Ganci<br />

Dott. ssa Santoro<br />

Dott. Pelosi<br />

Dott. ssa Flauke-German<br />

Dott. Galanti<br />

Dott. D’Angelo<br />

eur torrino news<br />

Il Dott. Blandino<br />

la Dott.ssa Fontemaggi<br />

Dott. ssa Fontemaggi, ci troviamo nella<br />

parte oncogenomica; può approfondire di<br />

cosa vi occupate?<br />

Qui si usano le tecnologie di ultimissima generazione<br />

per analizzare l’espressione di geni<br />

e MICRO-RNA all’interno di una cellula tumorale.<br />

Quindi possiamo dire che i pazienti possono<br />

avere in tempo reale una diagnosi?<br />

Io parlerei più di una caratterizzazione dei<br />

geni più o meno espressi all’interno delle loro<br />

cellule tumorali, al fine di capire quale metodo<br />

curativo adottare. Nel futuro ogni paziente<br />

avrà i risultati di queste analisi nella sua<br />

cartella clinica.<br />

] a cura di Sergio Di Mambro e Stefano Ursi [<br />

la Dott.ssa Benassi<br />

la Prof.ssa Paola Muti


Roma cap<strong>it</strong>ale del Jazz<br />

“Roma ha una lunga tradizione nel campo del<br />

jazz diventando, oramai, cap<strong>it</strong>ale <strong>it</strong>aliana del genere”.<br />

Con queste parole Umberto Croppi, Assessore<br />

alla Cultura del comune di Roma, ha aperto<br />

la XXXII edizione del Roma Jazz Festival, tenutasi<br />

il 3 Novembre scorso in Campidoglio. Oltre<br />

all’Assessore, erano presenti anche Gianni Borgna,<br />

presidente della Fondazione Musica per Roma,<br />

e Mario Ciampà, direttore artistico del Roma<br />

Jazz Festival. Un appuntamento di eccellenza<br />

nel panorama musicale europeo al pari di quelli<br />

di Londra, Barcellona e Istanbul che rappresentano,<br />

ancora oggi, un modello per i festival del<br />

jazz nati in questi ultimi anni in Italia. Dal 5 al<br />

<strong>30</strong> Novembre gli spettatori potranno assistere ai<br />

concerti che si svolgeranno principalmente all’Aud<strong>it</strong>orium<br />

Parco della Musica, e in altri luoghi<br />

come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la<br />

casa del Jazz e il Goethe Inst<strong>it</strong>ute, tra le più importanti<br />

ist<strong>it</strong>uzioni culturali. Il tema portante su<br />

cui si incentra questo festival è rappresentato<br />

dal “Focus Orchestre”, una delle tre sezioni in cui<br />

è suddiviso il cartellone di questa trentaduesima<br />

edizione del Roma Jazz Festival. Il “Focus Orchestre”<br />

ha la final<strong>it</strong>à di presentare, in maniera<br />

quanto più completa, il panorama orchestrale<br />

jazz che ha animato la scena musicale, dallo<br />

swing degli anni ‘40 della Count Basie Orchestra,<br />

alle avanguardie più coraggiose del free jazz e<br />

dell’etno-jazz. Ad esempio si avrà la possibil<strong>it</strong>à di<br />

ascoltare orchestre quali la Globe Un<strong>it</strong>y Orchestra,<br />

la Cosmic Band di Gianluca Petrella e nuove etnie<br />

musicali quali Roy Paci, Frank London e l’Orchestra<br />

Napoletana Jazz. Secondo il direttore arti-<br />

stico Mario Ciampà le orchestre, dopo gli anni<br />

dello swing, come forme di aggregazione musicale<br />

molto importanti “non sono più state evidenziate”.<br />

È solo grazie a questa manifestazione che<br />

è stato possibile dare più importanza ad esse, almeno<br />

in una sezione. Le altre due sezioni che<br />

compongono il cartellone di questo evento sono<br />

“Eventi” ed “Anteprime”. La prima consiste in<br />

una rilettura attualizzata di eventi musicali che<br />

hanno lasciato un segno nella storia del jazz nazionale<br />

ed internazionale. Tre prestigiosi appuntamenti<br />

si avranno con Nascimento e Jobim, che<br />

celebreranno i 50 anni della Bossa Nova, con<br />

Chick Corea e John McLaughlin, che si rincontreranno<br />

a 40 anni dal gruppo fusion di Miles Davis,<br />

e con Herbie Hancock, che si proporrà con il suo<br />

sestetto in un rinnovato e interessante reperto-<br />

John McLaughlin e Chick Corea<br />

] di Marco Marini [<br />

rio. La seconda, invece, sarà quella preposta alla<br />

presentazione di progetti mai ascoltati dal pubblico<br />

<strong>it</strong>aliano grazie a musicisti, sia già affermati<br />

che esordienti, che hanno dimostrato il loro<br />

talento e che faranno altrettanto per questa edizione<br />

del Roma Jazz Festival.<br />

La Count Basie Orchestra


58<br />

Romalive e IFO informano:<br />

La ricerca al servizio dei pazienti ] a cura di Sergio Di Mambro [<br />

In una puntata speciale di Romalive è intervenuta<br />

la Prof.ssa Paola Muti, direttore scientifico del l‘IRE,<br />

Ist<strong>it</strong>uto Nazionale Tumori Regina Elena di Ro ma. La<br />

Professoressa ha risposto alle tante do mande del<br />

pubblico presente in studio, tra cui al cuni studenti<br />

del Liceo Scientifico «L. Pasteur» di Roma, e le<br />

Prof.sse Maria D’Amico, dell’Ist<strong>it</strong>uto com prensivo<br />

Orsa Maggiore, e Claudia Patuzzi del Liceo Pasteur.<br />

La Prof.ssa Paola Muti<br />

Prof.ssa Muti, è possibile recuperare completamente<br />

una v<strong>it</strong>a normale dopo es sere stati<br />

curati per un tumore?<br />

È una domanda interessante e potrei dire che ciò è<br />

possibile per alcune tipologie di tumori come il cancro<br />

al seno per le donne. Se questo tipo di tumore<br />

viene preso in tempo la donna ha una percentuale<br />

del 100% di sopravvivenza. Se invece il tumore<br />

viene preso all’inizio le probabil<strong>it</strong>à scendono<br />

all’85%. Resta comunque una statistica molto alta.<br />

I dati sono sorprendentemente soddisfacenti. Questo<br />

significa che la linea di tendenza attuale è che<br />

con il tumore si convive; è una ma lattia cronica<br />

come possono esserlo il diabete o le malattie cardiovascolari.<br />

L’ideale sarebbe il convivere con questa<br />

malattia tenedola periodicamente sotto con trollo.<br />

Sicuramente non abbiamo più il da to che, rispetto<br />

ad una diagnosi di un tumore, au to ma ti camente si<br />

debba avere una sentenza di morte.<br />

Ambra, 17 anni:<br />

Esistono cure alternative alla chemio e ra -<br />

dio terapia?<br />

Sì, in America esiste addir<strong>it</strong>tura una branca dell’NIH<br />

(National Inst<strong>it</strong>ute of Health) che studia la medicina<br />

complementare. Ci sono finanziamenti che sono<br />

stabil<strong>it</strong>i in modo che questo tipo di studi complementari<br />

alla terapia, come la chirurgia, la chemio o<br />

radioterapia, defin<strong>it</strong>e più classiche, possano essere<br />

verificati nella loro efficacia. Finora i risultati non<br />

sono esaustivi nel senso che l’effetto di queste<br />

terapie è blando. Devo dire però che mol ti studi<br />

hanno dimostrato che la qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a, e in particolare<br />

la v<strong>it</strong>a di relazione, è importante per la<br />

sopravvivenza. Ci sono studi che ad esempio dimostrano<br />

come persone che abbiano una v<strong>it</strong>a di relazione<br />

intensa o che vivano con un animale domestico,<br />

sopravvivono più a lungo ri spetto a chi vive<br />

solo e non ha v<strong>it</strong>a di relazione. Que ste possono<br />

essere defin<strong>it</strong>e terapie complemen tari in quanto<br />

danno un’indicazione di come la psiche possa aiutare<br />

di riflesso.<br />

Marta, 17 anni:<br />

È possibile prevenire i tumori attraverso<br />

un’ali mentazione sana?<br />

Questa è una domanda molto importante e ba sta<br />

dire che ho dedicato quasi la mia intera esistenza<br />

per rispondere. I dati del rapporto tra dieta e tumori<br />

si riferiscono al tipo di neoplasia: parliamo quindi<br />

di tumori allo stomaco, all’intestino, al tratto<br />

gastrointestinale. Parliamo anche del tumore al<br />

seno. Ci sono rapporti diretti tra quello che si mangia<br />

e le superfici ep<strong>it</strong>eliali. Pensiamo all’alcool: è un<br />

fattore tumorigeno importante e causa tumori nelle<br />

parti con cui viene a contatto: lo stomaco, la larin-<br />

eur torrino news<br />

ge e l’esofago. Normalmente una dose minima di<br />

alcool non è dannosa. Ci sono s<strong>it</strong>uazioni in cui<br />

invece la dieta influisce in maniera più determinante,<br />

come per i tumori al seno. Questo rapporto<br />

non è di contatto ma avviene per via metabolica.<br />

Modificando la dieta e consumando molta frutta e<br />

verdura, cibi poveri di zuccheri raffinati, si possono<br />

avere grandi benefici per l’insorgere di queste tipologia<br />

di tumori.<br />

Massimiliano, 17 anni:<br />

Esistono consigli pratici da seguire nel quotidiano<br />

per prevenire la malattia?<br />

Intanto vorrei fare i complimenti a questi ra gazzi<br />

perché è la prima volta che mi cap<strong>it</strong>a di a scoltare e<br />

rispondere a domande con un focus così forte sull’eziologia<br />

dei tumori! Quello che si può fare è mangiare<br />

poco, una dieta ipocalorica può aiutare. Ci<br />

sono studi su vegetariani, crudisti, che mangiano<br />

verdure e cibi crudi che dimostrano co me nutrirsi in<br />

questo modo possa aiutare a prevenire i tumori.<br />

Una dieta ricca di verdure e frutta, che ev<strong>it</strong>a quasi<br />

completamente la carne rossa, può aiutare. Questo<br />

non vuol dire che bisogna essere per forza vegetariani.<br />

Altro elemento importante è l’attiv<strong>it</strong>à fisica:<br />

per i ragazzi, ma anche per gli adulti, fare sport<br />

ma anche solo camminare può dare grossi benefici.<br />

Bisogna vivere serenamente e cercare di stare<br />

attenti a cosa mangiamo.<br />

Emanuele, 17 anni:<br />

Quali sono i sintomi che ci possono portare a<br />

pensare d’avere un tumore?<br />

I sintomi possono essere i più vari, dipende ovviamente<br />

dal tipo di tumore. Quello che è importante<br />

è fare una diagnosi precoce della malattia anche<br />

quando non sono presenti sintomi evidenti. Quindi<br />

è essenziale saper cogliere la malattia quando è<br />

ancora sintomatica. Per fare questo esistono screening<br />

su popolazione che riguardano l’individuazione<br />

in una fase precoce. Questo si può fare solo per<br />

alcuni tipi di tumore. Siamo in grado di diagnosticare<br />

solo i sintomi di alcune tipologie come ad<br />

esempio il tumore al seno, con la mammografia, al<br />

colon e alla cervice uterina. Per quest’ultimo la diagnosi<br />

precoce salva al 100% la v<strong>it</strong>a delle donne e<br />

ne aumenta la sopravvivenza. Per quanto ri guarda<br />

gli altri tipi di tumore stiamo lavorando nel nostro<br />

ist<strong>it</strong>uto per identificare degli indicatori che possano<br />

essere utilizzati nella popolazione e che ci permettano<br />

di capire se esistono persone in cui albergano<br />

segni di una possibile pa tologia tumorale.<br />

Questo ci permette di estirpare la malattia<br />

Alessandra:<br />

È possibile che un individuo già ammalato in<br />

precedenza di cancro, si riammali nuovamente?<br />

Purtroppo sì. Anche se esistono cluster di tu mori,<br />

delle sindromi, che sono in qualche modo fa miliari.<br />

Esistono cioè soggetti che sono predisposti ad<br />

ammalarsi di tumore. L’esempio sono i soggetti che<br />

provengono da una famiglia in cui altri componenti<br />

si sono ammalati in precedenza. Esistono famiglie<br />

con alterazioni genetiche defin<strong>it</strong>e BRCA1 e<br />

BRCA2 e le portatrici che hanno questo tumore<br />

hanno tra le 40-50 volte in più il rischio di contrarre<br />

un cancro al seno in età giovane rispetto alla<br />

popolazione generale, e anche tumori alle ovaie.<br />

Sono s<strong>it</strong>uazioni in cui questi individui na sco no con<br />

alterazioni genetiche che sono già più a vanzate: è<br />

come se avessero fatto tutti gli step e hanno molte<br />

più probabil<strong>it</strong>à che si sviluppi un tu more. Sono<br />

molto vicini alla fase in cui un tumore si sviluppa.<br />

Ci sono anche s<strong>it</strong>uazioni in cui tu mori sporadici,<br />

quindi non legati alla genetica, fanno da precursori<br />

l’uno all’altro. Si è osservata un‘as so cia zione<br />

soprattutto con i tumori al seno. Questo di pende<br />

dai fattori ambientali o dalla dieta, che da una<br />

parte può favorire l’insorgenza dei tumori al se no,<br />

dall’altra al colon o alla prostata. Si tratta di al -<br />

terazioni genetiche che vengono dalla familiar<strong>it</strong>à<br />

ma è anche possibile che si tratti di modificazioni<br />

genetiche legate a fattori ambientali o dell’alimentazione.<br />

Patrizio:<br />

Nel 2004 sono stato operato alla tiroide.<br />

Sapevo che avrei subìto dei danni al nervo<br />

delle corde vocali. Infatti sub<strong>it</strong>o dopo l’intervento<br />

la mia voce era cambiata. Nonostante<br />

ciò, con la forza di volontà sono riusc<strong>it</strong>o a<br />

guarire del tutto con molta riabil<strong>it</strong>azione.<br />

Rispetto ad altri paesi europei come la Francia,<br />

sarà possibile anche in Italia utilizzare<br />

cure poco invasive per poter vivere successivamente<br />

anche meglio?<br />

I dati di sopravvivenza che guardano come i pa -<br />

zienti sopravvivono in Italia rispetto ai paesi del<br />

nord Europa sono pos<strong>it</strong>ivi. L’Italia è tra i primi 10<br />

paesi che risultano essere efficienti dal punto di<br />

vista della qual<strong>it</strong>à degli interventi. Ciò che bisogna<br />

considerare in maniera attenta è se la s<strong>it</strong>uazione è<br />

equivalente al Nord come al Sud. Le nostre statistiche<br />

riportano sempre un dato medio, dunque non<br />

riusciamo sempre a stabilire quale sia la percentuale<br />

degli interventi risolutivi del Sud. I programmi di<br />

screening dovrebbero essere molto più frequenti in<br />

queste regioni perché spesso cap<strong>it</strong>a che le donne si<br />

ammalino in misura maggiore ri spetto alle donne<br />

che vivono al nord. Il nostro I st<strong>it</strong>uto cerca di dare<br />

la possibil<strong>it</strong>à, come polo on cologico del centro sud,<br />

anche a coloro che vivono nelle regioni meridionali,<br />

attraverso ricerche mi rate e studi sulla prevenzione,<br />

di curarsi e avere chance in più di guarire.<br />

Emanuela:<br />

Quali rischi oncologici corre una ragazza che<br />

inizia a prendere un contraccettivo orale?<br />

Non ci sono evidenze che la pillola sia pericolosa<br />

per quanto riguarda il tumore al seno. È invece<br />

dimostrato che sia altamente protettiva nei confronti<br />

dei tumori alle ovaie e all’utero. C’è un incremento<br />

solo per quanto riguarda le ragazze che<br />

hanno iniziato fin da giovanissime a prendere la<br />

pillola e ne hanno fatto uso per oltre 10 anni. Questo<br />

eccesso di rischio è un pochino più elevato<br />

rispetto alla popolazione generale. Facendo co -<br />

munque un bilancio possiamo dire che la pillola<br />

contraccettiva è un buon metodo di prevenzione<br />

dalle gravidanze indesiderate associato alla lotta<br />

dei tumori all’utero e alle ovaie come ampiamente<br />

dimostrato in questi anni.<br />

Marta:<br />

Esiste in commercio un farmaco per prevenire<br />

il Papilloma Virus. Questo farmaco viene<br />

rilasciato gratu<strong>it</strong>amente alle ragazze fino a<br />

12 an ni. Le altre donne sono costrette a<br />

pagare ci fre esose per poterlo acquistare.<br />

Cosa ne pensa?<br />

Questo farmaco è un vaccino e deve essere as sunto<br />

prima dell’esposizione all’agente causante. Sappiamo<br />

che l’HPV (Human Papilloma Virus) è una causa<br />

necessaria ma non sufficiente perché la malattia, il<br />

tumore alla cervice uterina, si determini. L’idea di<br />

utilizzare un vaccino è quindi quella di contrastare<br />

l’attiv<strong>it</strong>à oncogenetica di un virus prima che le<br />

donne, e forse anche gli uomini ad esempio nella<br />

sfera ano-gen<strong>it</strong>ale, abbiano il primo rapporto sessuale.<br />

La vaccinazione viene fatta quin di su bambine<br />

molto giovani e il range è diverso da paese a<br />

paese: in Australia, in Francia e negli Usa si pratica<br />

tra i 10 e i 12 anni. L’Italia ha cercato di adeguar-


Grafica: Romalive


si proprio perché nelle fasi successive della v<strong>it</strong>a di<br />

una donna iniziano i rapporti sessuali. Sicuramente<br />

è stata una decisione difficile ma era legata al budget<br />

del nostro sistema san<strong>it</strong>ario nazionale. Per cui<br />

abbiamo dovuto investire molti soldi in questo<br />

range d’età perché è l’unica sicurezza che possiamo<br />

avere di proteggere le don ne da questo tipo di patologie.<br />

La vaccinazione non basta e bisogna continuare<br />

a fare il pap test con periodic<strong>it</strong>à perché solo<br />

così saremmo in grado di prevenire il tumore alla<br />

cervice uterina.<br />

Roberto Parrilla:<br />

Sto notando una maggiore apertura dei medici<br />

al confronto. Si tratta solo di comunicazione<br />

o di un ruolo strategico del pa ziente nella<br />

definizione della terapia oncologica? A che<br />

età per gli uomini bisogna iniziare a fare prevenzione,<br />

che tipo di analisi bisognerebbe<br />

fare? Quali so no i campanelli d’allarme a cui<br />

bisogna stare attenti?<br />

Rispetto alla prima domanda, al campo della terapia<br />

e dell’oncologia, presenta molto spesso delle ambigu<strong>it</strong>à<br />

sugli effetti. Vale a dire, ad esempio, che per<br />

vedere trattati in maniera efficace, quindi guar<strong>it</strong>i,<br />

bisogna fare la terapia su 100 pazienti e di media<br />

uno si salverà: 1 su 100 ha la possibil<strong>it</strong>à di guarire.<br />

Nel caso del diabete conosciamo il farmaco da somministrare:<br />

l’insulina. Per le malattie oncologiche ci<br />

sono difficoltà perché non sappiamo precisamente<br />

gli effetti collaterali dei farmaci. Informiamo sempre<br />

il paziente in ma niera tale che possa decidere<br />

autonomamente se fare la cura o ev<strong>it</strong>arla. Questo<br />

cap<strong>it</strong>a con persone anziane che decidono autonomamente<br />

di non fare terapia e di morire quando<br />

sarà arrivato il mo mento. Bisogna sempre comunque<br />

informare il pa ziente sugli effetti collaterali e<br />

sulle possibil<strong>it</strong>à di sopravvivenza con e senza cura.<br />

Per questo probabilmente si sta cercando di aprirsi<br />

di più nel rapporto con il paziente. Per quanto<br />

riguarda gli uo mini, il tumore alla prostata ne colpisce<br />

il 70%. Quando la patologia è così diffusa<br />

nella popolazione non possiamo parlare di malattia<br />

perché so no quasi tutti ammalati e non c’è popolazione<br />

sa na. I sintomi sono diversi e normalmente<br />

si fa il PSE. Ci stiamo orientando verso nuovi marcatori<br />

che sono in grado di dirci meglio di cosa soffre<br />

il paziente. C’è infatti una frazione che è interessante,<br />

una parte del peptide che potrebbe essere<br />

più pred<strong>it</strong>tivo rispetto al Pse. È uno studio che stiamo<br />

conducendo con la Johns Hopkins Univers<strong>it</strong>y di<br />

Baltimora il cui es<strong>it</strong>o darà sicuramente un contributo<br />

importante nella prevenzione dei tumori alla prostata.<br />

Cosa possono fare le donne oltre alla mammografia<br />

e al pap test per prevenire i tumori?<br />

Sappiamo bene che alcune cose vanno ev<strong>it</strong>ate: l’esposizione<br />

alle radiografie quando si è nel periodo<br />

dell’adolescenza, quindi di massima cresc<strong>it</strong>a, del<br />

tessuto mammario. Ci sono studi che dimostrano<br />

infatti che proprio in questa fascia d’età anche piccole<br />

particelle potrebbero dar luogo nel corso degli<br />

anni a patologie tumorali. L’idea è quella di ev<strong>it</strong>are<br />

i fattori di rischio in queste fasi delicatissime. Bisognerebbe<br />

ev<strong>it</strong>are anche alcuni cibi. Una cosa importantissima<br />

è la terapia ormonale sost<strong>it</strong>utiva nel<br />

periodo della menopausa a cui si associa in genere<br />

un farmaco che secondo studi americani potrebbe<br />

sviluppare tumori al seno. In ultima istanza bisognerebbe<br />

ev<strong>it</strong>are il continuo aumento di peso:<br />

dovremmo essere in grado di tenerlo costante dai<br />

18 ai 70 anni. Ma credo sia un’impresa ciclopica!<br />

Prof. Maria D’Amico:<br />

Cosa sta facendo la ricerca per i tumori più<br />

aggressivi?<br />

Il tumore al pancreas è sicuramente il più ag gres -<br />

sivo. Nel campo della ricerca stiamo facendo mol -<br />

to. Stiamo valutando in campo epidemiologico qua -<br />

li sono i fattori di rischio attraverso i quali scaturisce<br />

la malattia. La sopravvivenza è minima: si va<br />

da pochissimi mesi ad un anno. Fortunatamente so -<br />

no molto rari ma rappresentano un’emergenza. Ul -<br />

60 eur torrino news<br />

timamente abbiamo scoperto che i tumori al pancreas<br />

sono associati al metabolismo del glucosio e<br />

in particolare sembra che alcuni fattori siano alla<br />

base di questi tumori. Se ciò verrà confermato su<br />

diverse popolazioni in studi successivi sarà più<br />

facile per chi fa prevenzione garantire un metabolismo<br />

del glucosio più normale e che non faccia<br />

scaturire un tumore.<br />

Sarà possibile in un futuro potersi vaccinare<br />

anche per questi tumori?<br />

Sì.<br />

Prof. Claudia Patuzzi<br />

Quando ha cap<strong>it</strong>o di volersi dedicare alla pre -<br />

venzione e alla ricerca ?<br />

Ero nella fase post laurea, stavo svolgendo il tirocinio<br />

e mi hanno affidato la chemioterapia per le<br />

donne affette da tumore alle ovaie. C’era una persona<br />

anziana, di 80 anni che era già al quarto ciclo<br />

di terapia. Mi disse: «Paola, io non la voglio più<br />

fa re la chemio, mi fa stare così male. Ho vissuto la<br />

mia v<strong>it</strong>a e l’ultimo ciclo non voglio farlo». Io le<br />

risposi che dovevo farlo e che se non l’avessi fatto<br />

avrei dovuto informare il primario. Andai a parlarci<br />

e lui mi rispose che avrei dovuto farla per forza.<br />

La signora accettò. Purtroppo morì proprio du rante<br />

quell’ultimo ciclo di chemio. Da quel mo men to<br />

decisi che non avrei voluto più fare la terapia e<br />

che avrei cercato la via della ricerca. In fondo c’è<br />

anche un detto cinese che dice che il miglior medico<br />

è colui che non fa ammalare i propri pazienti.<br />

La scr<strong>it</strong>trice Vera Casciaro<br />

Vera Casciaro, paziente IRE e scr<strong>it</strong>trice:<br />

Io sono una malata oncologica da 9 anni. Domani<br />

andrò a fare un ciclo di chemio presso l’IRE ma sto<br />

conducendo la mia v<strong>it</strong>a normalmente. Riesco a convivere<br />

con questa patologia pur con tutte le difficoltà<br />

del caso visto che provengo dal sud. Spesso<br />

infatti si dà per scontato l’accesso alla diagnosi e<br />

alle terapie mentre non è così facile. Per noi meridionali<br />

tutt’ora la radioterapia è quasi inaccessibile<br />

perché i centri sono pochissimi.<br />

Vorrei dare un inc<strong>it</strong>amento a tutti coloro che soffrono.<br />

La professoressa Muti ha detto: «La psiche ha<br />

una grande importanza per la sopravvivenza». Ed è<br />

vero! Il malato deve attivarsi con i medici che lo<br />

curano, sia psicologicamente che fisicamente, e<br />

deve collaborare. A questo propos<strong>it</strong>o vorrei richiamare<br />

l’attenzione sul ruolo dell’informazione che per<br />

me è importantissima, sia per la cura del tumore,<br />

che in questo caso è forse più la comunicazione tra<br />

medico e paziente. Mentre da alcuni dati recenti ho<br />

scoperto che il 39% dei malati e il 20% dei loro<br />

familari si collegano a internet per conoscere la propria<br />

malattia. L’informazione è importantissima ai<br />

fini della prevenzione e fare delle campagne di sensibilizzazione<br />

serve per capire quali sono gli stili di<br />

v<strong>it</strong>a da adottare e quelli da ev<strong>it</strong>are. Per quanto<br />

riguarda i fattori genetici e quelli ambientali conoscerli<br />

e sapere che ho una predisposizione al cancro<br />

alla mammella, per esempio, mi spingerà a fare una<br />

mammografia in più.<br />

La comunicazione tra medico e paziente spesso<br />

risulta inficiata dall’incapac<strong>it</strong>à di capire quello che<br />

il medico ci dice.<br />

Sono previsti corsi di aggiornamento e formazione<br />

per facil<strong>it</strong>are la comunicazione tra me -<br />

dico e paziente?<br />

Stiamo lavorando molto sul rapporto medico -<br />

paziente e sull’informazione organizzando seminari.<br />

Ci siamo molte volte chiesti come informarli: esistono<br />

diverse persone che sanno già tutto sulla propria<br />

malattia e altri invece ignari di cosa significhi<br />

doversi curare. In questo senso ci siamo av valsi dell’idea<br />

del Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota, in<br />

collaborazione con gli studi sullo stesso argomento<br />

prodotti dalla McMaster Univers<strong>it</strong>y di Toronto. L’indicazione<br />

sostanzialmente è che per far partecipare<br />

i pazienti all’informazione standard, bi sogna usare i<br />

decision aids, ovvero aiuti decisionali: figurine, cartoncini<br />

che vengono dati ai pa zienti in cui sono<br />

indicati in maniera molto semplice con colori, faccine<br />

sorridenti, le percentuali di coloro che beneficiano<br />

degli effetti pos<strong>it</strong>ivi dei farmaci e delle terapie.<br />

Il consenso informato si gnifica mettere di fronte<br />

a una scelta consapevole il paziente e informarlo<br />

sulle terapie che dovrà affrontare. All’IRE stiamo sperimentando<br />

questo nuovo ap proc cio proprio per<br />

semplificare il consenso informato facendo in modo<br />

che i pazienti possamo sceglire consapevolmente il<br />

da farsi.<br />

Come mai l’IRE non si è attivato ancora per il<br />

prelievo delle cellule staminali?<br />

Per quanto riguarda le cellule staminali stiamo provvedendo,<br />

e proprio nei nuovi laboratori ci sarà una<br />

sezione dedicata al loro utilizzo non solo a scopo<br />

terapeutico ma anche a scopo di ricerca<br />

Quanto tempo passa tra la ricerca e l’applicazione<br />

sul malato? Si sono accorciati i tempi?<br />

Presso il nostro ist<strong>it</strong>uto si sono accorciati molto<br />

perché con i nuovi laboratori saremo in grado di<br />

poter testare caratteristiche molecolari e la possibil<strong>it</strong>à<br />

di applicare le terapie direttamente sui pa zienti.<br />

Esiste un rapporto tra sistema immun<strong>it</strong>ario,<br />

stress, depressione e insorgenza dei tumori?<br />

No.<br />

Ci sono abbastanza finanziamenti per la ricerca?<br />

No.<br />

C’è la probabil<strong>it</strong>à che un tumore si ripresenti?<br />

Sì, soprattutto nella stessa forma.<br />

Tra dieci anni avremo tecniche curative mi -<br />

gliori e più efficaci?<br />

Sì, sicuramente.<br />

Quali sono i cibi da ev<strong>it</strong>are per prevenire l’insorgenza<br />

di tumori?<br />

Odio dire no alle cose, e anche gli atteggiamenti<br />

integralisti non sono pos<strong>it</strong>ivi. Bisogna mangiare<br />

con moderazione tutto.<br />

Avrebbe qualcosa da chiedere alle ist<strong>it</strong>uzioni?<br />

Sì!<br />

Cosa ne pensa delle cure alternative?<br />

Sicuramente è un campo totalmente da esplorare<br />

attraverso clinical trials, ovvero studi clicnici.<br />

Il latte e i latticini sono nocivi?<br />

Il latte è un alimento completo. In questo momento<br />

è pieno di add<strong>it</strong>tivi per via degli ormoni che vengono<br />

dati alle mucche per continuare ad allattare.<br />

L’emergenza rifiuti in Campania può essere<br />

un fattore di rischio per i tumori, a causa<br />

della diossina?<br />

I nuovi incener<strong>it</strong>ori non cost<strong>it</strong>uiscono un problema<br />

per la popolazione. I vecchi invece sì, e an drebbero<br />

sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i.<br />

Un consiglio per i ragazzi?<br />

Vivere la vostra v<strong>it</strong>a ma avere anche cura del vo stro<br />

corpo e non fumare. Bisogna vivere stando at tenti<br />

a proteggerci da esposizioni croniche che pos sono<br />

essere dannose.<br />

La ricerca sta andando verso una convergenza<br />

tra le varie branche. Come si sta attrezzando<br />

l’IRE a tal propos<strong>it</strong>o?<br />

Questa è una bella domanda perché è vero che la<br />

ricerca per molti anni è stata chiusa in una sola<br />

branca. Con i nuovi laboratori di cui presto disporremo,<br />

2000 mq, tutto ciò sarà possibile.


64<br />

Le due mostre per i trent’anni di moda di Valentino<br />

segnano quel percorso unico in cui si raccolgono<br />

le linee guida del suo lavoro, della sua concezione<br />

di elaborare e sfoltire, al fine di ottenere<br />

una forma perfetta.<br />

Emergono nette le parole chiave che sintetizzano<br />

l’essenza del suo orientamento: morbidezza, sensual<strong>it</strong>à,<br />

charme.<br />

Pur avendo alle spalle trent’anni di capac<strong>it</strong>à nel<br />

reinventare l’effimero, Valentino, tuttavia, non<br />

ha mai dimenticato lo scopo della sua fatica.<br />

“Quando creo una collezione, il mio pensiero segue<br />

due rotte analoghe: come prima cosa, penso<br />

a una donna solenne, elevata e meravigliosa capace<br />

di portare sul podio i miei ab<strong>it</strong>i; poi immediatamente<br />

immagino che lo indossino tutte le<br />

Moda<br />

Storia dell’uomo che inventò il rosso: Valentino.<br />

Terzo ed ultimo appuntamento con l’affascinante storia del grande stilista <strong>it</strong>aliano.<br />

III Parte<br />

Un’immagine di Valentino<br />

Già da Parigi, si vociferava sulla dipart<strong>it</strong>a di Alessandra<br />

Facchinetti come direttore creativo della<br />

maison Valentino, e così è avvenuto; la stilista<br />

bergamasca, lascia il posto a Maria Grazia Chiuri e<br />

Pier Paolo Piccioli, la coppia di stilisti che da dieci<br />

anni disegna la linea accessori Valentino. Gli<br />

stessi con cui la Facchinetti sembra non sia riusc<strong>it</strong>a<br />

a creare una sinergia professionale ed in<br />

modo adeguato, creando sempre più una separa-<br />

donne del mondo. Aspiro a vedere i miei vest<strong>it</strong>i<br />

su corpi normali, perché vi sono donne che hanno<br />

un’eleganza ed un carattere che vale molto di<br />

più della bellezza fisica”.<br />

Valentino e Giammetti frequentano poco il fa shion<br />

system, se non durante i periodi delle collezioni,<br />

inoltre, vivendo a Roma, che non è una cap<strong>it</strong>ale<br />

della moda, hanno potuto ev<strong>it</strong>are gran parte della<br />

mondan<strong>it</strong>à mantenendo una certa distanza, e<br />

aprendo sempre un varco al quotidiano, grazie al<br />

nucleo familiare e ai loro amici più cari.<br />

Alla fine degli anni Novanta, il settore della moda<br />

vede il consolidarsi di potenti gruppi francesi,<br />

come LVMH e PPR, che monopolizzano i mercati<br />

del lusso. Giammetti intuisce che la società Valentino<br />

dovrebbe unirsi con un grande gruppo finanziario<br />

per restare compet<strong>it</strong>iva, e avverranno<br />

tre acquisizioni successive. La prima avviene nel<br />

1998, Valentino e Giammetti vendono la casa di<br />

moda alla holding <strong>it</strong>aliana HdP (Holding di Partecipazione<br />

Industriale), prima unione tra finanza<br />

e moda in Italia.<br />

Intanto, nel 2000, per festeggiare i suoi 40 anni<br />

di lavoro, a Los Angeles viene organizzata una<br />

grande festa, a scopo benefico (raccogliere fondi<br />

per Child Prior<strong>it</strong>y), insieme a Steven Spielberg,<br />

Tom Hanks e R<strong>it</strong>a Wilson. Durante la festa viene<br />

presentato “Il libro rosso di Valentino”, curato da<br />

Franca Sozzani, contenente le immagini di 40<br />

donne, tra cui Ines Sastre, Isabella Rossellini, Kate<br />

Moss, Liz Hurley, e Naomi Campbell, vest<strong>it</strong>e<br />

Rosso Valentino e r<strong>it</strong>ratte dai fotografi più importanti<br />

del momento. L’anno seguente, tv e stampa<br />

internazionali parleranno del bellissimo ab<strong>it</strong>o in<br />

seta nera firmato Valentino che Julia Roberts<br />

scelse di indossare nella notte degli Oscar e che<br />

Coppia d’assi alla Valentino…e il gioco ricomincia<br />

Colpo di scena alla settimana della moda parigina,<br />

la Facchinetti è licenziata dalla Valentino per un disallineamento con l’azienda.<br />

eur torrino news<br />

zione dal punto di vista creativo. Apparentemente<br />

incurante dei vari rumors e commenti, Alessandra<br />

Facchinetti porta in passerella per la prossima<br />

primavera estate 2009, il suo ultimo defilé<br />

firmato Valentino, dove rielabora i codici della<br />

maison con uno spir<strong>it</strong>o giovane e con il desiderio<br />

di cambiamento. Mini-dress corti e morbidi con i<br />

bordi stondati o ab<strong>it</strong>i lunghi con ampi spacchi,<br />

entrambi stile tunica, raffinatamente sensuali;<br />

contribuì a lanciare una delle tendenze più significative<br />

della moda degli ultimi anni: il vintage.<br />

Nel 2002, la società è venduta nuovamente al<br />

gruppo <strong>it</strong>aliano Marzotto, accelerando cresc<strong>it</strong>a e<br />

prof<strong>it</strong>to e creando una fortunata partnership che,<br />

nel 2005, porterà il nome Valentino alla quotazione<br />

in borsa, attraverso la cost<strong>it</strong>uzione della<br />

Valentino Fashion Group. Grazie alla strategia di<br />

Giammetti di sviluppare nuovi accordi di licenza,<br />

nel 2003 Valentino lancia gli orologi Valentino<br />

Timeless e Valentino R.E.D. una linea giovane che<br />

interpreta i suoi motivi decorativi, unendoli a capi<br />

dalle linee essenziali, come quelli dei jeans,<br />

ma anche dei suoi pezzi più classici come i corti<br />

cappotti “Jackie”. Nel 2007, avviene l’ultimo<br />

cambio di proprietà, il gruppo Permira Advisers,<br />

compra una quota della società in uno dei più<br />

grandi investimenti in un marchio di lusso.<br />

Parigi, 23 gennaio 2008: per Valentino è arrivato<br />

il momento di completare l’opera e congedarsi<br />

dal grande mondo della moda, la stampa mondiale<br />

è riun<strong>it</strong>a per la sua ultima sfilata, che si<br />

svolge sotto un gigantesco tendone allest<strong>it</strong>o nei<br />

giardini del Musée Rodin. L’abbandono di Valentino<br />

è ormai una realtà, eppure è ancora lui a<br />

mettere la parola fine, disponendo le ultime battute<br />

della sua formidabile storia. Come un binomio<br />

completo, Valentino e Giammetti, hanno<br />

progettato con fermezza e saggezza la loro linea<br />

di condotta, creando nel loro marchio tre culture<br />

ben distinte: la moda <strong>it</strong>aliana, la couture francese<br />

e il prêt-à-porter americano. Valentino si mostra<br />

dunque come anello di congiunzione tra i<br />

valori del passato della couture con gli imperativi<br />

del presente, creando una delle più belle pagine<br />

della storia dello stile contemporaneo.<br />

piacevoli shorts in seta abbinati a giacchine strette<br />

forte in v<strong>it</strong>a, ab<strong>it</strong>ini a pois bianchi e neri con<br />

sottovesti di chiffon e poi balze, ricami, cordoncini<br />

e pregiati decori di strass e pietre colorate su<br />

vest<strong>it</strong>i, colli, e guanti-gioiello. Nonostante l’impegno<br />

messo, la collezione non ha convinto pienamente,<br />

apparendo fragile, incerta con decorazioni<br />

che in alcuni casi sembravano orpelli, vest<strong>it</strong>i<br />

che volevano essere ricchi ma che apparivano


] a cura di Simonetta Mulas [<br />

poveri, con qualche esecuzione non all’altezza del<br />

marchio, insomma sembra proprio che gli ab<strong>it</strong>i<br />

abbiano annunciato la triste conclusione del rapporto<br />

tra la stilista e la Valentino. Tristezza che è<br />

stata prontamente allontanata dal clima di festeggiamenti<br />

che lunedì 6 ottobre ci sono stati<br />

nelle sale dell’atelier romano, per celebrare i nuo-<br />

Milano rende omaggio ad uno degli indiscussi protagonisti<br />

della storia del costume del Novecento:<br />

Salvatore Ferragamo. Dal 24 settembre al 9 novembre<br />

2008, il Museo del Design della Triennale,<br />

osp<strong>it</strong>a la mostra Salvatore Ferragamo-Evolving<br />

Legend 1928-2008, in occasione dell’ottantesimo<br />

anniversario di attiv<strong>it</strong>à della maison Salvatore<br />

Ferragamo. Da Napoli, c<strong>it</strong>tà da cui Salvatore<br />

partì, approdò a Hollywood, e grazie alle sue<br />

straordinarie capac<strong>it</strong>à, si affermò come il “Calzolaio<br />

delle Star”. Dive come Joan Crawford, Gloria<br />

Swanson, fino ad arrivare a un’icona d’eleganza e<br />

di stile, come Audrey Hepburn, volevano indossare<br />

le sue scarpe. La mostra si suddivide in dodici<br />

sezioni che mirano ad illustrare l’attiv<strong>it</strong>à di Ferragamo,<br />

la sua relazione con il cinema, l’original<strong>it</strong>à<br />

nell’impiego dei materiali, gli studi d’anatomia che<br />

hanno permesso la creazione della calzatura Ferragamo<br />

e infine le memorabili ideazioni come la<br />

scarpa invisibile“ (nella foto sotto).<br />

Le “Fantasie guerriere” di Roberto Capucci.<br />

Il Filatoio di Caraglio, piccolo centro del Piemonte,<br />

osp<strong>it</strong>a la mostra «Fantasie guerriere.<br />

Una storia di seta fra Roberto Capucci e i Samurai»<br />

dal 27 settembre 2008 fino al 6 gennaio<br />

2009.<br />

L’ esposizione, curata da Kirsten Aschengreen Piacenti<br />

(Direttrice del Museo Stibbert di Firenze), è<br />

organizzata dall’associazione culturale Marcovaldo<br />

in collaborazione con la Regione Piemonte, il<br />

Museo Stibbert e la Fondazione Roberto Capucci.<br />

«Fantasie guerriere» colloca a confronto gli ab<strong>it</strong>iscultura<br />

di Roberto Capucci e le armature dei samurai<br />

giapponesi dal XVI al XIX sec. della collezione<br />

del Museo Stibbert di Firenze, combinati<br />

M O S T R E Il “calzolaio delle star” arriva a Milano.<br />

i nuovi direttori creativi della maison Valentino: Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli<br />

vi direttori creativi Chiuri e Piccioli. Proprio in<br />

quest’occasione, l’Amministratore delegato Stefano<br />

Sassi, ha chiar<strong>it</strong>o a tutti i collaboratori, il licenziamento<br />

della Facchinetti ed il futuro dell’azienda:<br />

“È stata una decisione difficile ma, necessaria,<br />

Alessandra pur lavorando intensamente,<br />

non ha compreso in pieno lo stile della maison. È<br />

idealmente tra loro da un filo di seta, e dai ricami<br />

(incisi sulle else delle spade giapponesi e raffinatamente<br />

districati sulle sete di Capucci).<br />

Pervenuti dal Museo della Fondazione Roberto<br />

Capucci di Firenze, sono esposti più di quaranta<br />

straordinari ab<strong>it</strong>i-scultura che rappresentano uno<br />

sguardo sulla creativ<strong>it</strong>à dell’artista/stilista.<br />

Dal Museo Stibbert di Firenze giungono, invece,<br />

le dieci armature appartenute alla stirpe dei<br />

guerrieri nobili giapponesi, i quattordici elmi e la<br />

maschera da guerra.<br />

Le armature sono composte da due materiali delicati<br />

e pregiati: sottili lamine d’acciaio coperte<br />

di lacca, colorata o dorata, assemblate insieme<br />

da finissime trecce di seta anch’essa colorata. La<br />

mostra testimonia il legame che tram<strong>it</strong>e la seta si<br />

può creare tra capolavori di provenienze così distinte,<br />

due universi m<strong>it</strong>ici che per la prima volta<br />

si trovano affiancati e un<strong>it</strong>i tra loro da un denominatore<br />

comune: l’immaginazione. (sotto, un’im -<br />

magine delle armature e degli ab<strong>it</strong>i).<br />

Il fotografo dell’ottimismo.<br />

La “Demarchelier touch”, così è stata defin<strong>it</strong>a<br />

l’arte e l’essenza di Patrick Demarchelier, tra i più<br />

grandi fotografi di moda al mondo, per quel tocco<br />

caratteristico in grado di trasformare una fotografia<br />

in una sperimentazione sensoriale. Appassionato<br />

di fotografia dall’età di 17 anni, non<br />

l’abbandona più, arrivando a lavorare per le più<br />

celebri riviste di moda, a firmare due calendari<br />

Pirelli, e a diventare il r<strong>it</strong>rattista ufficiale della<br />

famiglia reale inglese. Dal 29 settembre 2008<br />

fino al 4 gennaio 2009, il Pet<strong>it</strong> Palais di Parigi<br />

osp<strong>it</strong>a una selezione di 450 suoi scatti che r<strong>it</strong>raggono<br />

personaggi famosi tra cui: Madonna,<br />

Robert De Niro, Johnny Depp, Naomi Campbell,<br />

stato un anno difficile, per tutti,<br />

ma dovete lasciarlo alle spalle, perché<br />

da oggi parte una nuova Valentino,<br />

con tutta un’altra storia.” Parole<br />

d‘incoraggiamento e speranza,<br />

come quelle dei neo direttori creativi<br />

che hanno aggiunto: “Siamo<br />

contenti di questa nuova avventura,<br />

ma avremo bisogno dell’aiuto di<br />

tutti voi, per riuscire al meglio.<br />

Inoltre abbiamo avuto anche il benestare<br />

del signor Valentino”. Già,<br />

ancora lui, il quale attraverso un<br />

comunicato stampa, fa sapere che<br />

è felice della scelta aziendale e che<br />

potranno attingere idee da un vastissimo archivio,<br />

cosa che non ha fatto la precedente direzione<br />

creativa. Altro veleno per la povera Facchinetti, e<br />

comunque qualsiasi sia stata la vera causa della<br />

sua sost<strong>it</strong>uzione, ciò che sicuramente è mancato<br />

in tutta questa storia, è lo stile, in un mondo che<br />

dello stile dovrebbe essere paladino.<br />

Libri e mostre di moda<br />

Da Milano, passando per Caraglio fino a Parigi, per le rassegne di tre grandi maestri: Ferragamo, Capucci, Demarchelier.<br />

Intanto, in libreria, una nuova usc<strong>it</strong>a sullo spietato mondo del fashion system: Alla corte di Re Moda.<br />

fino ad arrivare allo sguardo splendente di Lady<br />

Diana. Un’autodidatta che attraverso sorrisi ed<br />

espressioni altrui racconta la v<strong>it</strong>a, perché a volte<br />

per emozionare non servono le nozioni.<br />

(un r<strong>it</strong>ratto<br />

del maestro)<br />

“Alla corte di Re Moda” di D. Fedi e L. Serlenga<br />

Non ha bisogno di troppe spiegazioni il t<strong>it</strong>olo del<br />

libro scr<strong>it</strong>to da Daniela Fedi e Lucia Serlenga, due<br />

giornaliste che da sempre si occupano del settore<br />

moda, dove, senza peli sulla lingua, raccontano<br />

quello che sta dietro le luci delle passerelle: le relazioni<br />

con i mass media e la comunicazione, le<br />

pressioni pubblic<strong>it</strong>arie, i nomi che contano, il ruolo<br />

delle griffe nel nostro Paese. Dalla te mutissima<br />

penna di Suzy Menkes alla terribile e potente Anna<br />

Wintour, dal direttore di «Vogue Italia«, Franca<br />

Sozzani alla spietata giornalista Cathy Horyn, pas -<br />

san do per Carine Ro<strong>it</strong> -<br />

feld fino alle penne tri -<br />

colori di Adriana Mulas -<br />

sano e Natalia Aspesi.<br />

Tutte le interviste, gli<br />

scoop, le luci e le om -<br />

bre, i vizi privati e le pub -<br />

bliche virtù del fashion<br />

system in ternazio na le,<br />

perché scrivere di ve sti -<br />

ti non è così sem plice co -<br />

me sembra.<br />

L I B R I<br />

eur torrino news 65


66<br />

Vicini a Saviano ]<br />

Dare forza e coraggio a Roberto Saviano dopo le<br />

accuse che gli sono state rivolte dalla camorra. È<br />

questo il senso dell’iniziativa Mille voci per Roberto<br />

Saviano, una lettura corale ad alta voce di<br />

Gomorra che si è tenuta il 21 ottobre, dalle ore 10<br />

alle 20 alla Casa della Memoria e della Storia di<br />

Roma. È un evento di solidarietà che offre l’opportun<strong>it</strong>à<br />

ai c<strong>it</strong>tadini di partecipare alla lettura<br />

del libro, aggiungendo la propria voce e il proprio<br />

nome come simbolo di coraggio e di impegno civile,<br />

per dare forza alla resistenza di Roberto Saviano<br />

contro gli “uomini di niente”. La prima pagina<br />

di “Gomorra” è stata letta da Massimo Rendina,<br />

presidente dell’ANPI (Associazione nazionale<br />

partigiani d’Italia), il quale ha precisato che<br />

“il libro di Saviano, non solo rivela all’opinione<br />

pubblica i retroscena, ma è anche un inc<strong>it</strong>amento<br />

a conquistare la dign<strong>it</strong>à di una persona”. Una<br />

dign<strong>it</strong>à che, secondo il presidente della Regione<br />

Lazio Piero Marrazzo, deve essere difesa con le<br />

unghie e con i denti perché “non è possibile che<br />

i Casalesi” o qualsiasi altra organizzazione mafiosa<br />

“possano continuare a terrorizzare la gente”.<br />

È la prima volta che in Italia uno scr<strong>it</strong>tore decide<br />

di denunciare, attraverso un accurato reportage,<br />

la realtà economica della criminal<strong>it</strong>à organizzata.<br />

Dal 13 Ottobre 2006, in segu<strong>it</strong>o alla<br />

pubblicazione del libro, fortemente accusatorio<br />

nei confronti delle attiv<strong>it</strong>à camorristiche, Saviano<br />

vive quotidianamente sotto scorta, anche perché<br />

in base alle ultime rivelazioni del pent<strong>it</strong>o<br />

Carmine Schiavone (cugino del boss dei Casalesi,<br />

Francesco Schiavone) sarebbe stato messo a pun-<br />

Grafica: Romalive<br />

eur torrino news<br />

to un piano per uccidere l’autore del libro. “È in<br />

gioco non solo la libertà di uno scr<strong>it</strong>tore coraggioso,<br />

ma di tutto il paese”, queste le parole della<br />

direttrice dell’Ist<strong>it</strong>uto di Storia della Resistenza<br />

di Roma, Annabella Gioia. Hanno partecipato<br />

alla lettura anche Umberto Groppi, Assessore alle<br />

Pol<strong>it</strong>iche Culturali di Roma, e Paolo Masini, segretario<br />

del Part<strong>it</strong>o Democratico della sezione di<br />

Monteverde che ha visto in questa iniziativa l’oc-<br />

di Marco Marini [<br />

casione per stringersi “intorno a chi fa della propria<br />

v<strong>it</strong>a un simbolo di lotta alle mafie, per risolvere<br />

la s<strong>it</strong>uazione con l’impegno di tutti”. Infatti,<br />

come affermato da Groppi, “iniziative di questo<br />

genere accendono un riflettore sulle nostre coscienze<br />

e sui nostri comportamenti”: il punto di<br />

partenza per sconfiggere un vecchio male che affligge<br />

ormai da troppi anni il nostro paese.


Grafica: Romalive


70<br />

La Regione informa<br />

] a cura di Cristina Cese [<br />

Appello di De Angelis alle imprese: «Non abbiate paura»<br />

L’assessore presenta il primo bando di Sviluppo Lazio per i progetti delle PMI all’estero<br />

«Imprend<strong>it</strong>ori, non abbiate paura. Soprattutto in<br />

questo momento di incertezza, tornate ad investire,<br />

perché la Regione è al vostro fianco».<br />

E l’appello lanciato dall’Assessore alla piccola e<br />

media impresa Francesco De Angelis ai circa trecento<br />

imprend<strong>it</strong>ori e a tutti i rappresentanti delle<br />

associazioni di categoria, presenti oggi a Villa<br />

Piccolomini per assistere alla presentazione del<br />

primo bando della Legge regionale sull’internazionalizzazione<br />

(L.R. 5/08), approvata lo scorso<br />

mese di maggio dal Consiglio regionale.<br />

Il bando, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della<br />

Regione Lazio il 28 ottobre, è già aperto e stanzia<br />

5 milioni di euro per finanziare al 50%<br />

i progetti di internazionalizzazione presentati<br />

delle PMI del Lazio. Gest<strong>it</strong>o da Sviluppo Lazio, il<br />

bando introduce elementi innovativi come la valorizzazione<br />

delle filiere di eccellenza produttiva,<br />

l’aggregazione tra imprese e la realizzazione di<br />

reti imprend<strong>it</strong>oriali in grado di stimolare ricerca e<br />

sviluppo e di conquistare nuovi mercati, rafforzando<br />

al contempo il radicamento delle imprese<br />

nel Lazio. Il bando si rivolge ad aggregazioni di<br />

L’export del Lazio<br />

Le performance economiche del Lazio per il primo<br />

semestre del 2008 confermano l’efficacia dell’indirizzo<br />

regionale. La forte cresc<strong>it</strong>a delle esportazioni<br />

laziali (+19,1%), superiore alla cresc<strong>it</strong>a media nazionale<br />

(+6,1%), e la una diminuzione delle importazioni<br />

(-4,2%) hanno portato ad una riduzione<br />

del defic<strong>it</strong> della bilancia commerciale regionale,<br />

passato da 4,2 miliardi del I semestre 2007 a meno<br />

di 3,4 miliardi di euro nel I semestre 2008, valore<br />

nettamente inferiore a quello nazionale (circa 5,1<br />

miliardi). In particolare, le esportazioni dei settori<br />

prior<strong>it</strong>ari individuati attraverso la nuova legge regionale<br />

di internazionalizzazione (Nautica, Biotecnologie,<br />

ICT, Aerospazio, Cultura, Lapideo, Carta,<br />

Oggi la Regione Lazio offre una nuova tangibile testimonianza<br />

di voler essere a fianco delle imprese.<br />

Viviamo un momento di crisi ma ci sono grandi opportun<strong>it</strong>à.<br />

Crisi significa scelta. E con questa iniziativa<br />

la Regione offre alle imprese la possibil<strong>it</strong>à<br />

di fare una scelta : scegliere tra l’aver paura o la volontà<br />

di essere protagonisti. Scegliere tra la stasi,<br />

in attesa di tempi migliori, o la programmazione di<br />

un futuro migliore, investendo. Oggi rivolgo un<br />

sent<strong>it</strong>o appello agli imprend<strong>it</strong>ori: non abbiate paura.<br />

Invest<strong>it</strong>e. Non è un semplice slogan, ma è un<br />

appello sostenuto da aiuti concreti. Questo bando<br />

per le attiv<strong>it</strong>à all’estero è infatti un modello. Propone<br />

una soluzione per superare la paura della crisi.<br />

E la soluzione è allearsi, lavorare insieme, agregarsi<br />

e proporre progetti di media-lunga durata sui<br />

mercati esteri. Dobbiamo affrontare questa congiuntura<br />

non con strategie di retroguardia ma rafforzando<br />

la presenza del Lazio sui mercati, non delocalizzando.<br />

Per essere incisiva sui mercati, l’impresa<br />

deve innanz<strong>it</strong>utto fare leva sulle proprie risorse<br />

locali, irrobustendosi all’interno. Il bando<br />

PMI industriali e artigianali cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e in Associazioni<br />

temporanee di impresa (almeno 4 imprese<br />

laziali) e consorzi per l’export con almeno 4<br />

imprese associate, per una serie di progetti all’estero<br />

(cooperazione, promozione, creazione di<br />

centri espos<strong>it</strong>ivi e servizi per la commercializzazione<br />

e l’export di prodotti regionali). «Oggi la<br />

Regione – ha prosegu<strong>it</strong>o nel suo intervento De<br />

Angelis – accompagna le imprese con un modello<br />

di sviluppo. Questo bando, frutto di una intensa<br />

attiv<strong>it</strong>à progettuale, non finanzia i singoli<br />

ma propone una soluzione per superare la paura<br />

della crisi. La soluzione è allearsi, lavorare insieme,<br />

con progetti concreti in grado di essere vincenti<br />

sui mercati esteri». L’obiettivo è dunque susc<strong>it</strong>are<br />

gli investimenti imprend<strong>it</strong>oriali aggregati,<br />

creando “reti imprend<strong>it</strong>oriali” orientate alla cooperazione<br />

internazionale. Il bando, ha aggiunto<br />

il Presidente di Sviluppo Lazio Giancarlo Elia Valori<br />

intervenendo ai lavori «offre una risposta<br />

economica diretta a rafforzare la capac<strong>it</strong>à delle<br />

Pmi a reggere all’urto della crisi finanziaria. Il<br />

momento è delicato, ma è anche l’occasione per<br />

Agroindustria, Elettronica, Audiovisivo, Ceramica,<br />

Tessile) ammontano nel 2007 ad oltre 8,3 miliardi<br />

di euro (il 62,3% del totale regionale). Il settore<br />

che tra questi pesa di più è il chimico-farmaceutico<br />

(54,2%), segu<strong>it</strong>o dall’elettronica (20,9%) e da aerospazio<br />

ed agro-industria (5,5%). Tra il 2005 ed il<br />

2007, le esportazioni dei settori di eccellenza sono<br />

cresciute di quasi un miliardo (+13,1%), passando<br />

da 7,3 a 8,3 miliardi di euro. I settori che sono cresciuti<br />

di più sono quello della cultura (+36,1%)<br />

che comprende i prodotti cinematografici, video, le<br />

attiv<strong>it</strong>à di creazione artistica e letteraria. Seguono<br />

la nautica (+32,8%) ed il chimico-farmaceutico<br />

(+15,9%).<br />

non finanzia progetti spot, ma stimola le alleanze<br />

tra più imprese. La Regione è al vostro fianco. Sia<br />

con le risorse (5 milioni di euro) sia con l’assistenza<br />

di Sviluppo Lazio. A soli cinque mesi dall’approvazione<br />

della prima legge laziale sull’internazionalizzazione,<br />

abbiamo lanciato il primo bando, che ha<br />

l’obiettivo di accompagnare l’imprend<strong>it</strong>oria nella<br />

ricerca di nuovi clienti stranieri. È vero, la concorrenza<br />

dei Paesi emergenti è decisa : ma il Lazio ha<br />

un vantaggio. I nostri imprend<strong>it</strong>ori, anche se sono<br />

industrie, hanno una mental<strong>it</strong>à artigianale, sono<br />

cioé orientati a rispondere alle esigenze del cliente<br />

e non a produrre in modo standardizzato. Dobbiamo<br />

quindi puntare sulla creativ<strong>it</strong>à, sull’innovazione,<br />

sulla qual<strong>it</strong>à. Su questi elementi si fonda il bando.<br />

Un bando che non è una iniziativa isolata, ma<br />

si colloca nell’amb<strong>it</strong>o di una programmazione, che<br />

prevede azioni ed interventi della Regione sia in<br />

amb<strong>it</strong>o legislativo che in specifici amb<strong>it</strong>i di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à,<br />

come il cred<strong>it</strong>o alle imprese e gli investimenti<br />

nel campo della formazione e della semplificazione.<br />

Se andiamo a valutare i settori produttivi cui il<br />

rafforzare il nostro potenziale concorrenziale sui<br />

mercati esteri. Un cammino che Sviluppo Lazio,<br />

attraverso il suo Sportello Sprint, intende cavalcare<br />

per fare da traino al sistema produttivo regionale».<br />

Dati 2007<br />

Import Lazio: 29,3 miliardi (8% sul totale nazionale).<br />

Variazione % rispetto al 2006: +10,4%<br />

Export Lazio: 13,2 miliardi (3,7% su totale nazionale).<br />

Variazione % rispetto al 2006: +7,6%<br />

Bilancia commerciale: 16,1 miliardi<br />

Dati primo semestre 2008<br />

Import Lazio: 6,8 miliardi (3% sul totale nazionale).<br />

Variazione % rispetto al 2006: -4,2%<br />

Export Lazio: 3,4 miliardi (1,5% su totale nazionale).<br />

Variazione % rispetto al 2006: +19,1%<br />

Bilancia commerciale: 3,4 miliardi<br />

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi Sviluppo Lazio<br />

su dati Istat<br />

De Angelis - «Aggregarsi per conquistare nuovi mercati»<br />

Dalla Regione i nuovi strumenti per l’internazionalizzazione<br />

eur torrino news<br />

On. Francesco De Angelis, Assessore alle PMI<br />

della Regione Lazio<br />

bando si rivolge, ci rendiamo conto della strategia:<br />

quella di puntare sulle eccellenze, sui settori<br />

che oggi sono vincenti sui mercati, sui distretti industriali,<br />

sulla creativ<strong>it</strong>à. La Regione è al fianco<br />

degli imprend<strong>it</strong>ori e non ha paura di investire. Solo<br />

nell’ultimo mese abbiamo stanziato oltre 13 milioni<br />

per tre bandi: lo scorso 14 ottobre abbiamo<br />

aperto il primo bando per gli artigiani, e, dopo questo<br />

sull’internazionalizzazione, il 14 novembre si<br />

aprirà il sesto bando per i distretti industriali. Contemporaneamente<br />

sta partendo il Programma Operativo<br />

regionale, che – per quanto attiene al mio<br />

Assessorato – prevede programmi per le filiere produttive<br />

con uno stanziamento di ben 140 milioni di<br />

euro. Partirà a breve anche uno speciale fondo di<br />

rotazione destinato ad accompagnare gli investimenti<br />

imprend<strong>it</strong>oriali. Questo significa che la Regione<br />

ci crede. Ed oggi ci rivolgiamo alle imprese<br />

proprio per offrire loro una scelta, orientata alla<br />

cresc<strong>it</strong>a ed allo sviluppo. Ci attendiamo altrettanto<br />

impegno nella formulazione di progetti concreti.<br />

Ci attendiamo altrettanto coraggio.


Grafica: Romalive


72<br />

Biofiera: quattro giornate per promuovere il biologico<br />

Si è svolta il 9 Ottobre la terza edizione della Biofiera,<br />

l’appuntamento tanto atteso dai grandi<br />

amanti della buona cucina e dei prodotti tradizionali.<br />

Quattro giornate per incontrarsi “naturalmente”<br />

e promuovere il biologico di qual<strong>it</strong>à della<br />

nostra agricoltura regionale. Per questa edizione,<br />

il Lazio ha presentato i prodotti tipici di oltre<br />

2500 aziende che hanno ader<strong>it</strong>o ormai da tempo<br />

al biologico: l’occasione ideale per far conoscere,<br />

a tutti i c<strong>it</strong>tadini di Roma, l’importanza e i valori<br />

nutrizionali del prodotto biologico. Presente alla<br />

manifestazione, L’Assessore all’Agricoltura della<br />

Regione Lazio, l’On. Daniela Valentini, entusiasta<br />

e orgogliosa di portare avanti una pol<strong>it</strong>ica di promozione<br />

tutta regionale, assieme al Commissario<br />

straordinario dell’ARSIAL Massimo Pallottini e al<br />

presidente della Commissione regionale Agricoltura<br />

Mario Perilli. “Il biologico sarà nuovamente<br />

nel 2008 protagonista indiscusso sulle tavole di<br />

tutto il Lazio”, dichiara l’On. Valentini, “per coinvolgere<br />

Ist<strong>it</strong>uzioni, scuole e famiglie al consumo<br />

di prodotti biologici necessari per migliorare il<br />

nostro stile di v<strong>it</strong>a e utili al nostro benessere”. Lo<br />

slogan per questa edizione è spendere meno senza<br />

rinunciare alla qual<strong>it</strong>à. “Uno dei tanti obiettivi<br />

che portiamo avanti – prosegue l’Assessore – è<br />

quello di accorciare la filiera tra consumatori e<br />

produttori, visto che i prodotti biologici che si<br />

trovano nei supermercati sono ancora poco accessibili”.<br />

E tra giochi, degustazioni locali e il menu<br />

ricco dell’Enoteca regionale Palatium, erano<br />

molte le famiglie e le coppiette che, curiosando<br />

tra gli stand, hanno avuto il piacere di conoscere<br />

e assaporare i prodotti v<strong>it</strong>ivinicoli, l’olio nostrano,<br />

dolcetti caserecci e tante altre sfizioserie tutte<br />

laziali. Biofiera non è solo un appuntamento per<br />

conoscere i prodotti biologici freschi e stagionali<br />

della nostra regione, ma è anche una pol<strong>it</strong>ica di<br />

promozione di un modello che coinvolge non solo<br />

la produzione alimentare, ma anche tutti i prodotti<br />

di origine agricola, che vanno dal tessile alla<br />

cosmesi, alla florovivaistica, fino a tutti gli altri<br />

servizi che riguardano la ristorazione, l’informazione<br />

e l’osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à. L’Assessorato all’Agricoltura<br />

ha sempre invest<strong>it</strong>o molto in questo settore,<br />

come l’obiettivo raggiunto di portare a termine il<br />

progetto di inserire gradualmente il biologico nella<br />

quotidian<strong>it</strong>à, come i prodotti bio nelle mense<br />

scolastiche delle scuole del comune di Roma, fino<br />

all’istallazione dei distributori di frutta fresca nelle<br />

scuole e negli uffici pubblici, al posto delle<br />

classiche merendine. Un passo avanti per migliorare<br />

la qual<strong>it</strong>à della nostra v<strong>it</strong>a, della nostra salute<br />

e dell’ambiente in cui viviamo perché, secondo<br />

l’On. Valentini, “mangiare biologico non è soltanto<br />

alimentarsi in maniera sana, ma è anche l’occasione<br />

ideale per conoscere le attiv<strong>it</strong>à delle nostre<br />

campagne, troppo spesso dimenticate”. La<br />

Biofiera è anche il luogo ideale per il confronto e<br />

lo scambio tra produttori e consumatori che non<br />

hanno quasi mai l’occasione di interagire. Questa<br />

è un’edizione tutta giovanile come testimonia il<br />

concerto gratu<strong>it</strong>o dei Velvet tenutosi sabato 11<br />

alle ore 21:<strong>30</strong> e le altre divertenti iniziative rivolte<br />

al pubblico dei più piccini coinvolti in fantastici<br />

giochi a premi, tra animatori simpatici presi<br />

a distribuire un’allegra merenda bio a tutti i partecipanti<br />

e un quadernone per scoprire insieme<br />

l’importanza di mangiare bene e di studiare con<br />

passione e diligenza. I mini spettacoli divertenti<br />

eur torrino news<br />

per i più piccini e le nostalgiche musiche dei cartoni<br />

animati degli anni ’90, si è conclusa una<br />

giornata meravigliosa all’insegna del viver sano,<br />

mangiando biologico e imparando a rispettare la<br />

natura. Per questa terza edizione la Biofiera 2008<br />

ha aperto le porte del biologico nei pressi di Pira-<br />

mide, precisamente a viale Aventino, all’interno<br />

del Parco della Resistenza, dalle ore 10.00 alle<br />

ore 23.00 tra dibatt<strong>it</strong>i, degustazioni, bio pic nic e<br />

stand espos<strong>it</strong>ivi di prodotti genuini che provengono<br />

dalla nostra terra: un viaggio alla riscoperta<br />

dei sapori tradizionali della regione Lazio.<br />

Nella foto: On. Daniela Valentini, Assessore<br />

allʼAgricoltura della Regione Lazio


74<br />

Nucleare:<br />

] a cura di Emanuele Merlino [<br />

truffa o possibil<strong>it</strong>à?<br />

Il governo Berlusconi ha vinto le elezioni<br />

d’aprile anche grazie alla promessa di tornare<br />

al nucleare. Buona scelta? Fattibile?<br />

Lo chiediamo all’ing. Ascanio V<strong>it</strong>ale, Ener -<br />

gy Manager di Stop CO2 e responsabile<br />

energia dei Grilli Romani, con un passato<br />

di responsabil<strong>it</strong>à nazionale delle campagne Energia<br />

e Clima di Greenpeace e WWF.<br />

Cominciamo con un ques<strong>it</strong>o che, visti anche i<br />

numerosi incidenti di quest’estate, ci preme<br />

particolarmente: sono sicure le centrali di terza<br />

generazione?<br />

Andatelo a dire ad Enel che in Slovacchia sta costruendo<br />

un impianto di seconda generazione<br />

privo di guscio di contenimento, potenziale bersaglio<br />

terroristico che causerebbe danni anche<br />

peggiori di Chernobyl in caso di un guasto grave,<br />

vista la maggiore vicinanza. La terza generazione<br />

assicura solo una maggiore ridondanza dei sistemi<br />

di sicurezza, ma l’impianto generativo resta lo<br />

stesso. Purtroppo, i maggiori rischi dell’intero ciclo<br />

industriale si riscontrano nei trasporti nucleari<br />

– momento di massima esposizione del materiale<br />

fissile ai rischi di terrorismo ed incidenti –<br />

e nello stoccaggio. I primi, da compiere – nell’ipotesi<br />

del governo – decine di volte all’anno, il<br />

secondo senza ancora una soluzione.<br />

Il governo, però, afferma che la terza generazione<br />

di centrali nucleari sia sicura e sperimentata.<br />

Sperimentata? Nel mondo sono in costruzione<br />

due centrali (alla faccia della “tecnologia matura”)<br />

in Finlandia e in Francia. Non ne esistono<br />

altre! Addir<strong>it</strong>tura i cantieri procedono a veloc<strong>it</strong>à<br />

dimezzate per errori nei sistemi di sicurezza, dimostrando<br />

come il nucleare presenti non solo<br />

sulla carta problemi irrisolti.<br />

Cioè?<br />

In Finlandia, il basamento di cemento è stato<br />

mal posato da un’azienda subappaltante indiana<br />

impregnandosi d’acqua, mentre in Francia le saldature<br />

del sarcofago sono state subappaltate ad<br />

un’azienda polacca che produce scafi per pescherecci,<br />

la quale li ha fatti eseguire a mano, con<br />

evidenti pecche nella loro tenuta. Entrambi gli<br />

impianti, inoltre, sono stati dichiarati non conformi<br />

alle norme di sicurezza contro gli impatti di<br />

grandi aerei di linea, lo denuncia l’agenzia di sicurezza<br />

Stuk finlandese.<br />

Parliamo d’incidenti.<br />

Solo il 13 maggio è stato chiuso il centro di riprocessamento<br />

di Sellafield per una fuga radioattiva.<br />

In Spagna, la mancata comunicazione (ndr:<br />

la grav<strong>it</strong>à di questa mancanza è sconcertante) di<br />

una perd<strong>it</strong>a in una centrale a fine marzo scorso,<br />

sta obbligando migliaia di persone (tra cui molti<br />

giovani studenti) a sottoporsi a screening per<br />

eventuali danni da irradiazione, essendo la centrale<br />

rimasta aperta al pubblico per giorni anche<br />

eur torrino news<br />

dopo l’accaduto. Ma non solo! Potremmo elencare<br />

centinaia d’incidenti che non trovano il giusto<br />

spazio negli organi di stampa <strong>it</strong>aliani… Ogni anno,<br />

quintali di Plutonio vengono trasfer<strong>it</strong>i dagli<br />

oltre 400 reattori esistenti verso le centrali di riprocessamento…<br />

lo sapete che un milligrammo<br />

di Plutonio è sufficiente ad uccidere 15.000 persone?<br />

Però, nonostante i rischi, il r<strong>it</strong>orno al nucleare<br />

potrebbe aiutarci a ridurre le emissioni inquinanti.<br />

Anche questo è falso. Una centrale produce fino a<br />

85 g di CO2 per kWh e, soprattutto, la prima centrale<br />

potrebbe iniziare le operazioni solo tra 12-<br />

15 anni. Tra l’altro, si calcola che se raddoppiassimo<br />

la quota mondiale attuale di nucleare, l’uranio<br />

utile a questi impianti terminerebbe entro il<br />

2050. (in gran parte in terreno iraniano…).<br />

Passiamo al discorso economico. In campagna<br />

elettorale c’è stato detto che con il nucleare<br />

riusciremo a risparmiare.<br />

Il nucleare è una fonte che in realtà cela enormi<br />

aggravi nel momento in cui si dismettono gli impianti<br />

o nel caso di incidenti. Secondo un recente<br />

rapporto di Greenpeace, a par<strong>it</strong>à di cap<strong>it</strong>ale<br />

invest<strong>it</strong>o, l’energia eolica produce 2.3 volte più<br />

energia e 5 volte più posti di lavoro, senza presentare<br />

rischi paragonabili a quelli nucleari e non<br />

producendo scorie pericolose. Il nucleare richiede<br />

fortissimi investimenti iniziali – difficilmente reperibili<br />

unicamente da aziende private – e una<br />

copertura assicurativa che solo lo Stato può offrire.<br />

Risparmiare energia e produrre la restante<br />

da fonti rinnovabili costa molto meno, porta risultati<br />

anche sul breve termine e crea un mercato<br />

virtuoso per l'economia <strong>it</strong>aliana.<br />

Interessante. Il mese prossimo affronteremo,<br />

sempre con l'ingegner V<strong>it</strong>ale, come risolvere il<br />

problema energetico.


76<br />

Comune informa<br />

Intervista all’On. Fabio De Lillo<br />

Assessore all’Ambiente del Comune di Roma<br />

Alla scoperta dei nuovi amministratori cap<strong>it</strong>olini.<br />

Questo è il viaggio che Romalive compie fra gli<br />

scranni del Campidoglio, alla ricerca delle esperienze<br />

e dei contributi che ogni singolo eletto<br />

può dare alla c<strong>it</strong>tà. Oggi davanti alle telecamere<br />

parla Fabio de Lillo, consigliere comunale di lungo<br />

corso e oggi Assessore all’Ambiente nella Giun ta<br />

Alemanno. Con lui abbiamo affrontato la questione<br />

delicata dell’inquinamento, dei rifiuti e della<br />

mobil<strong>it</strong>à sostenibile. Ascoltiamo cosa ci ha detto.<br />

Assessore De Lillo, quali sono i vostri progetti<br />

per questa Roma così difficile dal punto di<br />

vista ambientale?<br />

Abbiamo trovato Roma in uno stato di salute non<br />

buono e le casse del Comune, che come è notorio,<br />

evidenziano un buco grandissimo, certo non aiutano<br />

a mettere in campo tutte quelle iniziative<br />

che sarebbero necessarie a ristabilire l’equilibrio<br />

v<strong>it</strong>ale di una grande metropoli come Roma. questo<br />

è lo stato di cose che abbiamo trovato ma<br />

abbiamo davanti cinque anni di mandato, in cui<br />

dobbiamo risolvere i problemi e lo spessore pol<strong>it</strong>ico<br />

e umano del Sindaco ha permesso, in quest’ottica,<br />

di avere 500 milioni di euro a fondo<br />

perduto dal Governo e altri 500 annui per risanare<br />

il buco di bilancio.<br />

Parliamo di AMA. Per chi ha segu<strong>it</strong>o la passata<br />

consiliatura, seppur breve, è risaltata agli occhi<br />

la s<strong>it</strong>uazione disastrosa in cui versavano<br />

le municipalizzate, tra cui AMA: c’è un’idea di<br />

rilanciare quest’azienda?<br />

La stessa malagestione delle casse comunali si<br />

riflette anche sulle municipalizzate e AMA, azienda<br />

di questo tipo fra le più grandi d’Europa, si<br />

trova ora con oltre un miliardo e duecentomila<br />

euro di deb<strong>it</strong>i. Ciò è dato da vari fattori, da tariffe<br />

non pagate, da forn<strong>it</strong>ori che non pagano e da<br />

una approssimazione totale nella gestione. Tutto<br />

ciò ha portato l’azienda a deprimersi mentre noi,<br />

appena arrivati ad amministrarla, abbiamo trovato<br />

dipendenti validi e di livello, che vanno assolutamente<br />

rilanciati e ripotenziati, anche perché<br />

sono loro ad essere sotto accusa per primi se il<br />

servizio non funziona.<br />

Per quanto riguarda la gestione e manutenzione<br />

delle svariate ville di Roma?<br />

Su questo stiamo pensando di affidare le ville,<br />

tram<strong>it</strong>e bandi per chioschi di servizio, a personale<br />

qualificato e adatto a questo lavoro; l’importante<br />

è che in queste realtà di aggregazione ci<br />

sia sicurezza e possibil<strong>it</strong>à di fruire degli spazi.<br />

Sto facendo un giro per tutti i municipi per capire<br />

lo stato dell’arte delle ville romane: vogliamo<br />

che siano risolti i problemi, soprattutto se si tratta<br />

di luoghi di aggregazione per i figli. Ad esempio<br />

a Villa Carpegna metteremo dei volontari della<br />

Protezione Civile a tutela della struttura e così<br />

pensiamo di fare anche nel resto delle ville. Del<br />

resto, esiste già in c<strong>it</strong>tà una squadra di ragazzi<br />

che gira nei terr<strong>it</strong>ori per eliminare tutte le s<strong>it</strong>uazioni<br />

di degrado che possano presentarsi, sia a livello<br />

di immondizia che di barriere per chi dovesse<br />

avere problemi di deambulazione.<br />

eur torrino news<br />

Come siamo messi sulla raccolta differenziata?<br />

L’abbiamo prevista ed ered<strong>it</strong>ata in tre progetti,<br />

mentre partiranno presto altri 10 quartieri, dove<br />

andremo a prendere i sacchetti, previa educazione<br />

alla raccolta.<br />

Occorre spiegare alle persone che il rifiuto è un<br />

valore. Vogliamo portare la raccolta differenziata<br />

al 60% su tutta la c<strong>it</strong>tà.<br />

Assessore, si parla molto di energie pul<strong>it</strong>e e<br />

new ecology. È nei vostri progetti realizzare<br />

un incremento dell’utilizzo di queste nuove<br />

tecnologie?<br />

La nostra idea è di rilanciare una società che già<br />

esiste, RomaEnergia, che è in condizioni di -<br />

sastrate. Ma il progetto che la riguarda è ambizioso;<br />

una delle cose che tram<strong>it</strong>e RomaEnergia<br />

occorrerà fare è l’efficientamento energetico, ovvero<br />

la regolazione del consumo energetico, che<br />

potrebbe essere abbassato di molto. Stessa cosa<br />

vale per i pannelli solari, che potrebbero rendere<br />

l’energia della c<strong>it</strong>tà nuova e pul<strong>it</strong>a. È una sfida<br />

importante che vogliamo rilanciare e vincere.<br />

C’è in cantiere una regolamentazione per le<br />

deiezioni canine?<br />

Questo è un problema di notevole importanza,<br />

perché va a toccare anche il tema della maleducazione<br />

di alcuni proprietari di cani. È anche vero<br />

che non c’è, per chi gestisce correttamente il<br />

proprio animale, possibil<strong>it</strong>à di avere una zona<br />

che non dia fastidio agli altri che vivono il verde.<br />

Noi ci stiamo attrezzando affinché ci sia in ogni<br />

villa un’area in cui far giocare i propri cani, in totale<br />

libertà, anche di pulire quando ci sono le<br />

deiezioni.<br />

Piano Mobil<strong>it</strong>à; in collaborazione con l’Assessore<br />

Marchi state progettando un piano soste-<br />

] a cura di Stefano Ursi [<br />

nibile per cercare di ridurre l’impatto ambientale<br />

sulla c<strong>it</strong>tà. Ce ne può parlare?<br />

La battaglia sull’inquinamento atmosferico è dura<br />

ma ambiziosa; vogliamo creare un’agenzia di<br />

professori ed esperti sul problema, che deve studiare<br />

la s<strong>it</strong>uazione inquinamento della c<strong>it</strong>tà e<br />

trovare delle soluzioni. In questo senso vanno<br />

fatti dei gruppi di lavoro e vanno create della<br />

strutture idonee per i nostri dirigenti. Il Piano,<br />

che come ha detto lei, stiamo approntando con<br />

l’Assessore Marchi, deve essere all’insegna della<br />

mobil<strong>it</strong>à sostenibile, con mezzi ibridi o a gas e a<br />

idrogeno. Un piccolo risultato è quello dell’ecoparking,<br />

ovvero parcheggio gratu<strong>it</strong>o per chi ha<br />

mezzi eco-sostenibili.<br />

Nella foto: On. Fabio De Lillo


78<br />

] a cura di Carla Bielli [<br />

Alcuni<br />

tiraggi<br />

Iproblemi che mer<strong>it</strong>ano più spesso un consulto<br />

riguardano (li c<strong>it</strong>o in ordine di frequenza<br />

decrescente): amore, lavoro e soldi. Molti<br />

chiedono consulti su problemi di salute, ma, personalmente,<br />

preferisco ev<strong>it</strong>are di coinvolgere i<br />

tarocchi su questo argomento; spiegherò in un<br />

articolo a parte quali sono i motivi per i quali sono<br />

convinta di avvantaggiare, così facendo, il<br />

consultante.<br />

Mi lim<strong>it</strong>erò, in questo articolo, a narrare brevemente<br />

un tiraggio avvenuto di recente, in riferimento<br />

all’amore.<br />

Premetto che preferisco il venerdì (giorno di Venere)<br />

per i tarocchi sull’amore. Ed è un venerdì<br />

della scorsa estate che incontro Irene, una ragazza<br />

di 27 anni: soffre per amore. Quando comincia<br />

a parlare del problema le viene sub<strong>it</strong>o da<br />

piangere, ma a parole le rimane difficile esprimere<br />

i motivi della sofferenza: è fidanzata, semiconvivente<br />

da circa due anni con un ragazzo del<br />

quale è molto innamorata; il suo lui è affettuoso,<br />

innamorato almeno quanto lei…” che succede,<br />

perché non riesco ad essere felice?” La sollec<strong>it</strong>o<br />

immediatamente a cambiare la domanda: eliminare<br />

il “non” e il “perché”. Rasserenata pensa per<br />

qualche istante e poi riformula: che altro mi occorre<br />

per essere felice? La domanda poteva essere<br />

cambiata in molte altre formulazioni: “che cosa<br />

mi impedisce di essere felice?”, “che cosa mi<br />

fa essere infelice?” …e qui ci si potrebbe sbizzarrire.<br />

Irene ha scelto la formulazione del ques<strong>it</strong>o<br />

e può iniziare il tiraggio. La inv<strong>it</strong>o a scegliere<br />

tre carte tra i 22 arcani maggiori: è un ques<strong>it</strong>o<br />

molto generale e contiene il verbo essere: è im-<br />

eur torrino news<br />

portante iniziare impiegando le carte portatrici<br />

della gamma più ampia di significato. Ecco il risultato<br />

del tiraggio: l’Imperatore, il Mago, la<br />

Ruota della Fortuna<br />

Un giovane uomo, il mago, è molto indaffarato e<br />

concentrato nel maneggiare strumenti e materiali<br />

che dimostrano le sue capac<strong>it</strong>à alchemiche;<br />

lo sguardo è rivolto verso l’Imperatore, il quale<br />

gli volge le spalle, ben piazzato sul trono e padrone<br />

di tutti i simboli del potere, nessuno dei<br />

due sembra tener conto della Ruota della Fortuna:<br />

un richiamo alla ciclic<strong>it</strong>à delle stagioni della<br />

v<strong>it</strong>a e all’alternarsi dei momenti propizi con quelli,<br />

invece, sfavorevoli. L’interpretazione che propongo<br />

a Irene è la seguente. Il motivo d’infelic<strong>it</strong>à<br />

è un suo confl<strong>it</strong>to interno: per lei è difficile<br />

superare, nel confronto d’amore col maschile, un<br />

lim<strong>it</strong>ante legame con la figura paterna. Riconosce<br />

come affascinanti e pos<strong>it</strong>ive le doti del fidanzato,<br />

ma, allo stesso tempo, rimpiange il senso<br />

di onnipotenza che attribuiva da bambina a<br />

suo padre, fascino ancestrale del potere maschile.<br />

È una stagione della v<strong>it</strong>a differente quella dell’amore<br />

adulto, diversa da quella dell’amore di una<br />

bambina per suo padre. È importante accettare le<br />

inev<strong>it</strong>abili alternanze che la cresc<strong>it</strong>a nell’affettiv<strong>it</strong>à,<br />

come in ogni altro aspetto valoriale della v<strong>it</strong>a,<br />

produce, sviluppa e risolve. Sottolineo che il<br />

problema si pone per lei a prescindere dal suo attuale<br />

fidanzato e che, per quanto la riguarda può<br />

essere un grande passo avanti affrancarsi dalla figura<br />

paterna: costruire la propria v<strong>it</strong>a, senza vivere<br />

come confl<strong>it</strong>to con il padre le scelte che come<br />

persona, anche se figlia, la distinguono da<br />

Tarocchi<br />

la rubrica dei<br />

lui, dal suo modo di essere, dalle aspettative che<br />

lei gli attribuisce o che lui stesso esplic<strong>it</strong>a. Irene<br />

mi conferma di essere molto legata ai suoi gen<strong>it</strong>ori<br />

ed in particolare al padre, il quale la tiene in<br />

palmo di mano e, secondo lei, pensa in cuor suo<br />

che il fidanzato, pur rispettato e accolto anche<br />

affettuosamente in famiglia, sia in realtà di scarso<br />

valore in confronto a lei. Irene dice di intuire<br />

questa convinzione del padre, mai esplic<strong>it</strong>ata<br />

apertamente, da sfumature ironiche, battute sapide<br />

che il padre infila nel discorso quando parla<br />

del fidanzato. Chiedo a Irene se lascerebbe il fidanzato,<br />

qualora suo padre glielo chiedesse e per<br />

fortuna risponde di no. Allora le chiedo se condivide<br />

l’atteggiamento che attribuisce al padre nei<br />

confronti del fidanzato e di nuovo nega, questa<br />

volta sorridendo. La sollec<strong>it</strong>o a fare un’altra domanda,<br />

che viene quasi di getto: “come posso<br />

essere più autonoma ed emanciparmi dai giudizi<br />

che attribuisco a mio padre?” Suddivido la domanda<br />

in due parti: “essere più autonoma ed<br />

emanciparmi…” La prima parte della domanda è<br />

da Arcani Maggiori: inv<strong>it</strong>o Irene a scegliere una<br />

carta tra questi e una seconda tra gli arcani minori.<br />

Il Matto e l’asso di denari. Essere più autonoma<br />

vuol dire essere… il Matto: fiduciosa verso<br />

l’ignoto, leggera espressione della propria essenza,<br />

le spalle rivolte al passato e lo sguardo verso<br />

orizzonti ampi e imprevedibili. Emanciparmi…<br />

c’è forse un talento nascosto da mettere a frutto?<br />

Sì, c’è, mi basta questa risposta e il sorriso riconoscente<br />

di Irene per capire che il tiraggio può<br />

considerarsi concluso.


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