Piano di Zona Ambito Territoriale di Azzate - Servizi alla Persona
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2012/2015<br />
L. 328/00<br />
A m b i t o T e r r i t o r i a l e d i A z z a t e<br />
Premessa per la programmazione sociale<br />
a livello locale 2012 – 2015<br />
Processo in atto <strong>di</strong> riforma del welfare lombardo:<br />
E’ necessario premettere che, il sistema <strong>di</strong> welfare, è attraversato da cambiamenti che impongono<br />
un ripensamento dell’intervento pubblico e della funzione della programmazione locale, arrivando<br />
ad assumere una funzione <strong>di</strong> “ impren<strong>di</strong>tori” <strong>di</strong> rete.<br />
Sono presenti sempre più fragilità e nuove esigenze che caratterizzano la popolazione in relazione<br />
ai cambiamenti nei contesti familiari, professionali e sociali.<br />
L’evoluzione dei bisogni è stata dettata da alcune caratteristiche generali:<br />
- L’invecchiamento della popolazione è registrato dall’incremento continuo dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
vecchiaia: il numero delle famiglie lombarde con almeno un anziano è superiore a quello delle<br />
famiglie con almeno un minore;<br />
- La presenza <strong>di</strong> care giver informali retribuiti – badanti: il numero stimato sul territorio regionale<br />
è <strong>di</strong> circa 1.300 su 100.000 abitanti;<br />
- L’impoverimento delle famiglie:<br />
è <strong>di</strong>mostrato dal trend crescente negli ultimi anni delle famiglie<br />
lombarde deprivate( sotto soglia <strong>di</strong> povertà) arrivano al 8,2%, aumentano gli sfratti per<br />
morosità;<br />
- Il fenomeno dell’immigrazione: la Lombar<strong>di</strong>a è la regione italiana con il più alto numero <strong>di</strong><br />
immigrati, prevalentemente concentrati nelle province <strong>di</strong> Milano, Brescia e Bergamo, dando un<br />
contributo sempre maggiore <strong>alla</strong> crescita della popolazione.<br />
Nello specifico la Regione in<strong>di</strong>ca come priorità:<br />
- Realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> rete territoriale in grado <strong>di</strong> incontrare la famiglia, coglierne le<br />
esigenze e rispondervi in modo integrato;<br />
- Fornire ai citta<strong>di</strong>ni risposte sempre più uniformate e non in<strong>di</strong>stinte;<br />
- Razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse <strong>di</strong>sponibili,<br />
perseguendo modelli <strong>di</strong> gestione<br />
associata dei servizi;<br />
- Favorire una presa in carico unitaria semplificando l’informazione e le procedure <strong>di</strong> accesso ai<br />
servizi rivalutando nuove modalità <strong>di</strong> compartecipazione <strong>alla</strong> spesa (regolamento uguale per<br />
tutti).<br />
Nuove strategie <strong>di</strong> programmazione:<br />
Il quadro delle risorse finanziarie è estremamente frammentato ed evidenzia la necessità <strong>di</strong> azioni<br />
che siano in grado <strong>di</strong> mettere in rete le risorse detenute dai <strong>di</strong>versi attori presenti sul territorio, con<br />
una necessità sempre maggiore <strong>di</strong> unire le risorse, per poter aumentare la negoziazione e<br />
promuovere sinergia e razionalizzazione, favorendo una presa in carico unitaria e semplificando e<br />
uniformando l’informazione e le procedure e i criteri <strong>di</strong> accesso ai servizi.<br />
Nello specifico il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Zona</strong>, per le sue caratteristiche <strong>di</strong> sovracomunalità e <strong>di</strong> partecipazione ai<br />
soggetti rappresentativi del territorio, costituirà l’ambito privilegiato a cui ricondurre i contenuti della<br />
programmazione degli interventi.<br />
Nuove strategie <strong>di</strong> intervento del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Zona</strong>:<br />
- Coinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli attori presenti sul territorio: Asl, Azienda ospedaliera, imprese – terzo<br />
settore – scuole ecc. attraverso un lavoro <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> comunità nell’ottica <strong>di</strong> una sinergia<br />
comune;<br />
- Avviare strategie <strong>di</strong> negoziazione, utilizzando il maggior peso del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Zona</strong> in quanto<br />
rappresentante dei 13 Comuni, per la ricerca <strong>di</strong> possibili finanziamenti esterni;<br />
- Interventi specifici legati a possibili nuovi finanziamenti.<br />
- Possibilità <strong>di</strong> rivedere l’attuazione dei servizi (erogati dal <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Zona</strong>) attraverso una<br />
compartecipazione <strong>alla</strong> spesa da parte degli utenti;<br />
- Necessità <strong>di</strong> attuare la <strong>di</strong>sciplina relativa allo svolgimento delle funzioni associate all’interno<br />
dell’<strong>Ambito</strong> <strong>Territoriale</strong>.<br />
Aderiscono i Comuni <strong>di</strong><br />
Brunello, Buguggiate, Carnago, Caronno Varesino, Casale Litta, Castronno,<br />
Crosio della Valle, Daverio, Gazzada Schianno, Morazzone, Mornago, Sumirago<br />
<strong>Azzate</strong> Ente Capofila<br />
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