20 anni di Qui con inserto fumetto - Più Notizie
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Poste italiane spa - spe<strong>di</strong>zione in a.p. D.L. 353/03 (<strong>con</strong>v. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Ravenna - Rpto. Dcsp./1/10852/5681/102/88/BU - Anno XLVIII - supplemento al n. 45 del 6<strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>12<br />
L’informazione online della provincia www.piunotizie.it<br />
Servizio a pagina 6<br />
Settimanale d’informazione<br />
Propeller Club: il Timone<br />
d’Oro a Giordano Angelini
pagina 3<br />
La forza sta<br />
nel cambiamento<br />
Di Salvatore Sangermano<br />
L’audacia è stata premiata dai nostri lettori e inserzionisti e, anche<br />
in questo numero, riproponiamo la formula del <strong>fumetto</strong>, che ha<br />
trovato ampio ris<strong>con</strong>tro nel nostro pubblico <strong>di</strong> lettori. Siamo sod<strong>di</strong>sfatti,<br />
perché pur in un momento <strong>di</strong>fficile, come quello che sta<br />
vivendo il nostro Paese, lo sforzo <strong>di</strong> innovare i prodotti trova significativi<br />
<strong>con</strong>sensi.<br />
Anche questo ci pare rappresenti un piccolo esempio che ha caratterizzato<br />
il nostro giornale. Mai stare fermi, e quando la situazione<br />
ce lo <strong>con</strong>sente, cercare <strong>di</strong> apportare quelle migliorie necessarie per<br />
stare al passo <strong>con</strong> i tempi.<br />
Così è stato quando abbiamo affrontato il problema dell’innovazione<br />
e abbiamo scelto <strong>di</strong> puntare ad un sito che fosse accessibile<br />
ai non vedenti, scelta nata da un impegno sociale del giornale e<br />
premiata anche dal Ministero dei Beni culturali. E così <strong>con</strong>tinua<br />
ad esserlo anche quando ci cimentiamo nella ricerca <strong>di</strong> nuovi strumenti<br />
e soluzioni che possano migliorare il prodotto che tutte le<br />
settimane portiamo in e<strong>di</strong>cola.<br />
La stessa attenzione che abbiamo cercato <strong>di</strong> proporre anche sui<br />
<strong>con</strong>tenuti, interpretando i messaggi della nostra realtà locale, cercando<br />
al <strong>con</strong>tempo <strong>di</strong> dare voce a quanti nei vari ambiti <strong>di</strong> attività,<br />
guardavano al cambiamento. Un <strong>di</strong>namismo che si ricava, in questo<br />
numero, anche dalle interviste realizzate <strong>con</strong> i vari <strong>di</strong>rettori<br />
che hanno guidato il giornale. Personalità e formazione <strong>di</strong>verse,<br />
ma accomunati dall’obiettivo <strong>di</strong> offrire un prodotto che sapesse<br />
leggere la realtà, interpretarla, darle voce in un’ottica <strong>di</strong> anticipare<br />
gli scenari futuri <strong>di</strong> una società che cambia velocemente. “ Mettere<br />
attorno ad un tavolo” la classe <strong>di</strong>rigente locale, le istituzioni<br />
citta<strong>di</strong>ne, ma anche i soggetti destinatari delle decisioni, per fare<br />
emergere i vari punti <strong>di</strong> vista è stato il filo <strong>con</strong>duttore , la linea intrapresa.<br />
Al <strong>con</strong>tempo sul nostro giornale hanno sempre trovato<br />
spazio quanti si opponevano alle scelte compiute dalle istituzioni<br />
locali, sempre in una ottica <strong>di</strong>alettica e non <strong>di</strong> polemica fine a se<br />
stessa. Un dare voce a tutti che non ha mai significato non prendere<br />
posizione. Al <strong>con</strong>trario, pensiamo che questo giornale si sia<br />
sempre fatto interprete, <strong>di</strong> proporre soluzioni a gran<strong>di</strong> temi, quali<br />
ad esempio il turismo, il porto, la sanità e l’e<strong>con</strong>omia del territorio.<br />
Unico rammarico <strong>di</strong> questi giorni è che il sindaco <strong>di</strong> Ravenna Fa-<br />
Giampaolo Pansa al <strong>Qui</strong><br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
brizio Matteucci abbia <strong>di</strong>sdetto l’abbonamento al nostro settimanale,<br />
ma forse il taglio è generalizzato a tutti i giornali a causa <strong>di</strong><br />
una durissima spen<strong>di</strong>ng review. Oggi possiamo affermare <strong>di</strong> aver<br />
<strong>con</strong>quistato l’autorevolezza necessaria che ci accompagnerà nei<br />
progetti futuri, forti del fatto <strong>di</strong> aver messo quelle solide ra<strong>di</strong>ci che<br />
<strong>con</strong>sentiranno <strong>di</strong> guidarci verso i futuri cambiamenti.
<strong>Qui</strong> Magazine<br />
(già Bassa Romagna)<br />
Reg. Trib. RA n. 457 del 03/10/1964<br />
Iscrizione R.O.C. n. 1133<br />
(già RNS 2583 del 15/04/1989)<br />
www.quimagazine.it<br />
qui@quimagazine.it<br />
Direttore Responsabile:<br />
Salvatore Sangermano<br />
E<strong>di</strong>tore: me<strong>di</strong>a news<br />
Soc. Coop. <strong>di</strong> giornalisti<br />
Ravenna – Galleria Rasponi, 7<br />
Stampa: Tipografia Moderna – Ra<br />
Pubblicità<br />
Me<strong>di</strong>a News<br />
Tel: 0544/543511<br />
Fax: 0544/543512<br />
La testata fruisce dei <strong>con</strong>tributi statali<br />
<strong>di</strong>retti <strong>di</strong> cui alla Legge 250/90.<br />
Il responsabile del trattamento dei dati<br />
raccolti in banche dati ad uso redazionale<br />
è il <strong>di</strong>rettore responsabile.<br />
Per esercitare i <strong>di</strong>ritti previsti dal D. Lgs n.<br />
196/03 ci si può rivolgere alla redazione in<br />
Via G. Rasponi, 7 – Ra<br />
Tel. 0544 543511 - Fax: 0544 543512<br />
Ai sensi del D. Lgs 196/<strong>20</strong>03. I suoi dati nome<br />
cognome e in<strong>di</strong>rizzo presenti nel nostro archivio informatico<br />
verranno da noi utilizzati esclusivamente<br />
per il rapporto e<strong>di</strong>tore-abbonato. Potrà chiederne<br />
l’aggiornamento o la cancellazione. Il responsabile<br />
del trattamento è il <strong>di</strong>rettore responsabile. Associato<br />
all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ci Italiani USPI<br />
Chiuso in redazione il 06/12/<strong>20</strong>12 alle ore 18.<br />
Supplemento al n. 45 del 06/12/<strong>20</strong>12<br />
Sommario<br />
Pagina 6 Speciale Propeller<br />
Da pagina 9 Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> QUI<br />
Da pagina 11 Interviste agli ex <strong>di</strong>rettori<br />
Da pagina 41<br />
Speciale Fumetto in Romagna<br />
Il copyright <strong>di</strong> tutte le immagini presenti in questo numero è<br />
proprietà degli autori e degli aventi <strong>di</strong>ritto<br />
In memoria<br />
Alfredo Francia<br />
Sono passati 19 <strong>anni</strong> ma sei<br />
sempre <strong>con</strong> noi. Tua moglie,<br />
i tuoi figli e le loro famiglie ti<br />
ricordano.<br />
I necrologi devono essere recapitati in redazione entro il venerdì che precede l’uscita del giornale<br />
pagina 4
pagina 5
Speciale Propeller Club<br />
Il Propeller riunisce<br />
la comunità portuale<br />
alla tra<strong>di</strong>zionale cena<br />
degli auguri<br />
Per l’occasione verrà <strong>con</strong>segnato il Premio<br />
“Timone D’Oro” a Giordano Angelini<br />
RAVENNA - <strong>di</strong> Giov<strong>anni</strong> Bagnari - Venerdì<br />
14 <strong>di</strong>cembre, alle <strong>20</strong> presso la splen<strong>di</strong>da<br />
cornice del Palace Htel <strong>di</strong> Milano Marittima,<br />
il Consiglio Direttivo del The International<br />
Propeller Club Port of Ravenna organizza<br />
la tra<strong>di</strong>zionale Cena degli Auguri.<br />
Sarà un’occasione <strong>di</strong> raccoglimento dell’intera<br />
Comunità Portuale nella ricorrenza<br />
del Santo Natale ed è anche l’occasione per<br />
l’in<strong>con</strong>tro e la partecipazione alla vita del<br />
Club <strong>di</strong> famigliari ed amici. Nel corso della<br />
serata sarà <strong>con</strong>segnato il Premio “Timone<br />
D’Oro”, che, per l’anno <strong>20</strong>12, è stato assegnato<br />
a Giordano Angelini <strong>con</strong> la seguente<br />
motivazione: “Dopo la laurea in Giurisprudenza<br />
<strong>di</strong>viene Consigliere comunale <strong>di</strong><br />
Ravenna dal 1967 al 1988, poi Assessore al<br />
decentramento e servizi demografici dal<br />
gennaio 1974 al luglio 1974, in seguito Vice<br />
Sindaco <strong>con</strong> delega al Porto e allo sviluppo<br />
e<strong>con</strong>omico dal 1974 al 1980 e poi Sindaco<br />
dal novembre 1980 al maggio 1987 (<strong>anni</strong><br />
in cui viene definito il Piano regolatore del<br />
Porto). Deputato al Parlamento (membro<br />
della Commissione Trasporti) dal 1987 al<br />
<strong>20</strong>01 riveste la carica <strong>di</strong> Sottosegretario ai<br />
trasporti dall’ottobre 1998 al giugno <strong>20</strong>01.<br />
In questi <strong>anni</strong> l’impulso <strong>di</strong> Giordano Angelini<br />
porta al completamento del finanziamento<br />
del raccordo ferroviario in sinistra<br />
canale e alla assegnazione <strong>di</strong> importanti<br />
risorse alla portualità, al varo della legge n.<br />
84/1994 e all’inserimento della E55 nel Piano<br />
Generale Trasporti. Concluso l’impegno<br />
politico, viene eletto Presidente della Sapir,<br />
carica che ricopre dal <strong>20</strong>01 al <strong>20</strong>11, e, nel<br />
<strong>20</strong>02, viene nominato nel Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />
e nel Comitato Esecutivo della<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio s.p.a. <strong>di</strong> Ravenna, <strong>di</strong><br />
cui fa tuttora parte. Dal 1947 si de<strong>di</strong>ca incessantemente<br />
alla passione alieutica che <strong>con</strong><strong>di</strong>vide<br />
<strong>con</strong> gli amici del Porto <strong>di</strong> Ravenna”.<br />
La serata sarà allietata da eventi, sorprese,<br />
giochi pirotecnici ed omaggi, oltre che da<br />
una meravigliosa cena organizzata per dal<br />
Gruppo Select Hotels <strong>di</strong> Antonio Batani.<br />
UN CLUb PER Lo SVILUPPo<br />
dEL PoRto<br />
Il The International Propeller Club Port of<br />
Ravenna ha circa <strong>20</strong>0 soci accomunati dallo<br />
svolgere attività legate al mondo della<br />
portualità.<br />
Il Port of Ravenna aderisce a “The International<br />
Propeller Clubs”, federazione nazionale<br />
<strong>con</strong> circa <strong>20</strong> Clubs sparsi sul territorio<br />
italiano. E’ il se<strong>con</strong>do Club in Italia, dopo<br />
Genova, per numero <strong>di</strong> associati.<br />
Al Club <strong>di</strong> Ravenna sono associati professionisti,<br />
managers e impren<strong>di</strong>tori, che in<br />
sostanza rappresentano tutta la portualità<br />
ravennate, oltre che i massimi rappresentanti<br />
<strong>di</strong> tutte le Istituzioni Pubbliche, tra<br />
i quali, tra<strong>di</strong>zionalmente, il Presidente ed<br />
il Segretario dell’Autorità Portuale, il Comandante<br />
della Capitaneria <strong>di</strong> porto e Direttore<br />
Marittimo, il Sindaco, il Presidente<br />
della Provincia, l’Assessore ai trasporti della<br />
Regione, il Presidente della Camera <strong>di</strong><br />
Commercio ed i Presidenti ed i Segretari <strong>di</strong><br />
pressochè tutte le associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
<strong>di</strong> Ravenna.<br />
Il Club ha sede presso la Camera <strong>di</strong> Commercio<br />
<strong>di</strong> Ravenna e ciò costituisce un ri<strong>con</strong>oscimento<br />
dell’importanza dell’attività<br />
svolta per la promozione dei traffici commerciali.<br />
Il Club trae la sua forza dall’in<strong>di</strong>pendenza,<br />
che è ovviamente anzitutto<br />
politica, ma anche e<strong>con</strong>omica, essendo<br />
portatore <strong>di</strong> iniziative volte allo sviluppo<br />
della <strong>con</strong>oscenza e delle attività portuali in<br />
senso assoluto e non <strong>di</strong> categoria. The International<br />
Propeller Club Port of Ravenna<br />
ha tra i suoi compiti anche quello <strong>di</strong> favorire<br />
le relazioni tra i suoi associati che trovano<br />
nei momenti <strong>di</strong> <strong>con</strong>vivialità organizzati<br />
dal Club un’occasione <strong>di</strong> miglior <strong>con</strong>oscenza<br />
personale e <strong>di</strong> stemperamento delle ten-<br />
Giordano Angelini<br />
pagina 6<br />
sioni della vita lavorativa quoti<strong>di</strong>ana. Alle<br />
iniziative si <strong>con</strong>ferma sempre l’assidua partecipazione<br />
delle Autorità, volta a favorire<br />
un miglior rapporto tra gli operatori portuali<br />
ed interportuali e le Istituzioni, mai <strong>con</strong><br />
atteggiamenti <strong>di</strong> piaggeria, ma sempre <strong>di</strong><br />
stimolo nell’interesse della comunità portuale<br />
ravennate.<br />
I RECENtI VINCItoRI<br />
dEL PREmIo tImoNE d’oRo<br />
<strong>20</strong>10: Emilio ottolenghi. La motivazione:<br />
“Impren<strong>di</strong>tore del settore petrolifero,<br />
dopo la laurea in Chimica Pura presso l’Università<br />
<strong>di</strong> Torino <strong>con</strong>segue un Master of<br />
Science in Chimica Fisica all’Università<br />
<strong>di</strong> Chicago. Tra le altre cariche: dal 1959 al<br />
<strong>20</strong>06 è Amministratore Delegato de La Petrolifera<br />
Italo-Rumena S.p.A. e dal <strong>20</strong>06 è<br />
Presidente della stessa società. Dal 1988 al<br />
1993 è Vice Presidente del gruppo bancario<br />
Cre<strong>di</strong>to Romagnolo S.p.A. <strong>di</strong> cui è poi Presidente<br />
dal 1993 al 1995; dal 1994 al 1998<br />
è Consigliere <strong>di</strong> IMI; dal 1995 al 1998 Vice<br />
Presidente dell’Istituto Bancario San Paolo<br />
<strong>di</strong> Torino. Dal 1999 al <strong>20</strong>02 ricopre la carica<br />
<strong>di</strong> Presidente <strong>di</strong> Sanpaolo IMI Private Equity<br />
e nel 1998 viene nominato Consigliere<br />
<strong>di</strong> Sanpaolo IMI. Presidente <strong>di</strong> Banca IMI<br />
S.p.A.. Consigliere <strong>di</strong> Gestione <strong>di</strong> Intesa<br />
Sanpaolo dalla data <strong>di</strong> costituzione. Consigliere<br />
della Porto Intermodale Ravenna<br />
Società per Azioni S.A.P.I.R.. Torinese <strong>di</strong><br />
nascita, romagnolo <strong>di</strong> adozione, ha sempre<br />
coltivato la virtù della riservatezza. Sempre<br />
<strong>con</strong> toni cortesi, ma altrettanta fermezza,<br />
regge la barra del Timone e governa l’Elica<br />
<strong>di</strong> propulsione <strong>di</strong> un Gruppo <strong>di</strong> rilevanza<br />
internazionale che ha sempre ra<strong>di</strong>cato nel<br />
Porto <strong>di</strong> Ravenna le proprie fondamenta,<br />
basando il proprio operato sui valori della<br />
Emilo Ottolenghi
pagina 7<br />
professionalità e dell’ impren<strong>di</strong>torialità”.<br />
<strong>20</strong>11: Antonio Angelucci. La motivazione:<br />
“Dopo la laurea in Ingegneria Mineraria<br />
presso l’Università <strong>di</strong> Roma, intraprende<br />
una brillantissima carriera in AGIP per la<br />
quale verrà chiamato a ricoprire ruoli <strong>di</strong><br />
assoluto vertice, <strong>di</strong>venendo uno dei massimi<br />
esperti mon<strong>di</strong>ali del settore OIL & GAS.<br />
Le medesime capacità <strong>di</strong> propulsione e<br />
governo mette a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> OMC (Offshore<br />
Me<strong>di</strong>terranean Conference) che in<br />
<strong>20</strong> <strong>anni</strong> <strong>di</strong> attività ha registrato, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zione<br />
in e<strong>di</strong>zione, successi crescenti in termini <strong>di</strong><br />
presenze, <strong>di</strong> società espositrici e <strong>di</strong> qualità<br />
degli interventi tecnici, <strong>di</strong>venendo la principale<br />
vetrina dell’OIL & GAS del bacino del<br />
Me<strong>di</strong>terraneo, acquisendo una valenza internazionale<br />
assoluta”.<br />
<strong>20</strong>09: Vittorio morigi. La motivazione:<br />
“Diplomatosi geometra a Ravenna<br />
nel 1960, l’anno dopo viene assunto dalla<br />
Cooperativa Muratori e Cementisti ed assegnato<br />
alla <strong>con</strong>duzione <strong>di</strong> piccoli e me<strong>di</strong><br />
lavori in zona, per poi finire <strong>con</strong> l’assumere<br />
il ruolo <strong>di</strong> Consigliere Delegato e Direttore<br />
Generale, Responsabile della <strong>con</strong>duzione<br />
globale dell’azienda e del coor<strong>di</strong>namento<br />
del Comitato Strategico Aziendale. Persona<br />
schiva e riservata, portatrice esemplare<br />
Vittorio Morigi<br />
Speciale Propeller Club<br />
dei migliori valori che si rinvengono nei<br />
nostri Operatori, ha saputo, <strong>con</strong> caparbietà<br />
e professionalità, arrivare a reggere la<br />
barra del Timone e a governare l’Elica <strong>di</strong><br />
propulsione dell’azienda ravennate, leader<br />
internazionale nel settore delle costruzioni<br />
infrastrutturali, anche portuali, che occupa<br />
circa 5.700 persone”.<br />
<strong>20</strong>08: Valerio maioli. La motivazione:<br />
“al timone <strong>di</strong> un Gruppo che nel tempo<br />
ha assunto <strong>di</strong>mensioni e rilevanza internazionale,<br />
specializzato in applicazioni <strong>di</strong><br />
elettronica e telecomunicazioni utilizzate<br />
ed apprezzate anche nel campo ra<strong>di</strong>otelevisivo<br />
e nello sport ad altissimo livello quali<br />
la F.1, l’Off-Shore, lo Sci, il Ciclismo ed il<br />
Motociclismo, nonché nella illuminazione<br />
intesa come valorizzazione dei luoghi, facendo<br />
un uso intelligente della luce per illuminare<br />
una competizione sportiva o per<br />
far vivere un monumento, una piazza, una<br />
chiesa o un’opera d’arte. La propulsione<br />
dell’Azienda, data dal nostro Socio Valerio<br />
Maioli e dall’elevata professionalità del personale<br />
tecnico ed artistico <strong>di</strong> cui si avvale,<br />
l’ha portata a primeggiare a livello mon<strong>di</strong>ale<br />
senza mai abbandonare il forte legame<br />
<strong>con</strong> la nostra città ed il nostro Porto”<br />
<strong>20</strong>08: “ad honorem” a Josefa Idem. La<br />
motivazione: “il Timone d’oro esprime valori<br />
<strong>di</strong> eccellenza <strong>con</strong>iugando nel simbolo<br />
l’elica, come azione <strong>di</strong> spinta e propulsione,<br />
e il timone, come simbolo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
e guida per arrivare in porto <strong>con</strong> successo.<br />
Josefa Idem ha <strong>di</strong>mostrato pienamente <strong>di</strong><br />
essere portatrice <strong>di</strong> tali valori. Con tenacia,<br />
sacrificio, passione e impegno ha raggiunto<br />
le mete più alte e si è ripetuta, rimanendo<br />
sempre misurata e semplice. Esempio <strong>di</strong><br />
<strong>con</strong>cretezza, come sono i nostri operatori,<br />
ha dato e dà lustro al nostro paese, al nostro<br />
territorio, alla nostra città, portando il simbolo<br />
del porto <strong>di</strong> Ravenna nel mondo”.<br />
<strong>20</strong>07: Giancarlo dellapasqua. La moti-<br />
Valerio Maioli<br />
vazione: “per aver <strong>con</strong>tribuito al rilancio<br />
della nautica da <strong>di</strong>porto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o/alto livello<br />
<strong>con</strong> la costruzione <strong>di</strong> imbarcazioni<br />
<strong>di</strong> sempre maggiore affidabilità e pregevolissimi<br />
allestimenti, facendo <strong>con</strong>oscere Ravenna<br />
ed il suo Porto anche fuori dei <strong>con</strong>fini<br />
nazionali”.<br />
Giancarlo Della Pasqua<br />
Josefa Idem
Dal 15 <strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>12 al 6 gennaio <strong>20</strong>13<br />
SABATO 15 DICEMBRE - ORE 17<br />
Sotto l’albero spettacolo e rievocazione<br />
<strong>anni</strong> <strong>20</strong> <strong>con</strong> musiche live dal vivo, balli<br />
swing, charleston e tango,<br />
in collaborazione <strong>con</strong> il gruppo Noi<br />
per Ravenna. Cioccolata calda<br />
DOMENICA 16 DICEMBRE - ORE 17<br />
DJ Piero – musica per giovani<br />
Pia<strong>di</strong>na <strong>con</strong> Nutella<br />
SABATO 22 DICEMBRE - ORE 17<br />
La Band itinerante LARGE STREET<br />
BAND accompagnerà<br />
BABBO NATALE <strong>con</strong> i suoi Elfi<br />
in Piazza del Popolo addobbo curato<br />
da Noi per Ravenna.<br />
Cioccolata calda<br />
DOMENICA 23 DICEMBRE - ORE 17<br />
BABBO NATALE riceve i bambini nella<br />
sua casetta per leggere le letterine<br />
Pia<strong>di</strong>na <strong>con</strong> Nutella<br />
Con il patrocinio<br />
del Comune <strong>di</strong> Ravenna<br />
Piazza del Popolo - Ravenna<br />
DONATORI<br />
CON LA VALIGIA<br />
Natale in Piazza<br />
Ravenna<br />
LUNEDI’ 24 DICEMBRE - ORE 17<br />
BABBO NATALE in<strong>con</strong>tra i bimbi<br />
<strong>con</strong> le letterine<br />
MARTEDI’ 25 DICEMBRE - MERCO-<br />
LEDI’ 26 DICEMBRE - ORE 17<br />
Festeggiamo insieme<br />
<strong>con</strong> musiche natalizie<br />
SABATO 29 DICEMBRE - ORE 17<br />
Mostra moto d’epoca <strong>anni</strong> 30<br />
Cioccolata calda<br />
DOMENICA 30 DICEMBRE - ORE 17<br />
Spettacolo <strong>di</strong> musica classica<br />
“FONTANE IN CONCERTO”<br />
Pia<strong>di</strong>na <strong>con</strong> Nutella<br />
I Donatori del tuo Ospedale<br />
SABATO 5 GENNAIO <strong>20</strong>13 - ORE 17<br />
Intrattenimento per bambini<br />
<strong>con</strong> gli origami<br />
DOMENICA 6 GENNAIO <strong>20</strong>13 - ORE 15<br />
Diretta <strong>con</strong> RADIO STUDIO DELTA<br />
BEFANE IN VESPA<br />
a cura del Vespa Club Romagna<br />
ore 17 ESTRAZIONE LOTTERIA<br />
DELLA BEFANA ADVS<br />
Sarà <strong>di</strong>stribuito panettone, ciambella, thè e vin brulè<br />
EsTRAzIOnE 6 GEnnAIO ORE 17,00<br />
1) Chevrolet Aveo 1.2 Benzina/Gpl*<br />
2) Bici Elettrica Mod. Armony<br />
3) City Bike Uomo/Donna Mis. 28<br />
4) City Bike Uomo/Donna Mis. 28<br />
5) Buono € <strong>20</strong>0 per acquisti da Conad Via Galilei/Centro Fontana<br />
6) Buono € <strong>20</strong>0 per acquisti da Conad Via Galilei/Centro Fontana<br />
7) Buono € <strong>20</strong>0 per acquisti da Conad Via Galilei/Centro Fontana<br />
8) 3 gg Charme x 2 persone (a scelta 215 loc.) 2 notti e colazione + 1 cena<br />
9) Buono € 150 per acquisti da Me<strong>di</strong>aworld Ravenna<br />
10) Buono € 150 per acquisti da Me<strong>di</strong>aworld Ravenna<br />
11) Buono € 150 per acquisti da Me<strong>di</strong>aworld Ravenna<br />
12) 3 gg Charme x 2 persone (a scelta 630 loc.) 2 notti e colazione<br />
13) Buono € 100 per acquisti da Conad Via Galilei/Centro Fontana<br />
14) Prosciutto Nostrano<br />
15) Prosciutto Nostrano<br />
16) Prosciutto Nostrano<br />
COsTO bIGLIETTO A 2,50<br />
*Iva, messa in strada<br />
e IPT a carico del vincitore<br />
tipografia commerciale ravenna
pagina 9<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
Dal 1992 ad oggi un giornale legato al territorio<br />
Il nostro settimanale celebra un importante<br />
traguardo e chiede ai suoi ex <strong>di</strong>rettori<br />
una testimonianza <strong>di</strong> quegli <strong>anni</strong>. Come<br />
sanno bene i nostri lettori, quest’anno si<br />
celebrano i vent’<strong>anni</strong> del <strong>Qui</strong>. Una data importante,<br />
piena <strong>di</strong> cronaca e <strong>di</strong> fatti della<br />
provincia. Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> stretto rapporto <strong>con</strong><br />
il territorio, <strong>di</strong> cui sono stati rac<strong>con</strong>tati piccoli<br />
episo<strong>di</strong> e gran<strong>di</strong> storie. Anni ‘cal<strong>di</strong>’, che<br />
hanno visto intrecciarsi le vicende citta<strong>di</strong>ne<br />
a quelle dell’Italia, e che sono stati rac<strong>con</strong>tati<br />
dai tanti collaboratori e dai <strong>di</strong>rettori<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
che si sono avvicendati. E’ a loro che abbiamo<br />
chiesto <strong>di</strong> celebrare questo importante<br />
traguardo, invitandoli a regalarci ricor<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> quell’esperienza. Ne è emersa una storia<br />
fatta <strong>di</strong> persone, una redazione ricca <strong>di</strong><br />
collaboratori e <strong>di</strong> relazioni personali che<br />
hanno riempito le pagine <strong>di</strong> <strong>con</strong>tenuti veri,<br />
anche quando potevano essere scomo<strong>di</strong>.<br />
Pier Giorgio Carloni, Gianfranco Camerini,<br />
Fausto Piazza, Alberto Mazzotti e Manuela<br />
Dra<strong>di</strong> sono solo alcuni <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>rettori che<br />
hanno vissuto gli <strong>anni</strong> salienti del giornale.<br />
A loro la parola per spiegare cosa è stato il<br />
<strong>Qui</strong> in quegli <strong>anni</strong>.
pagina 11<br />
Pier Giorgio Carloni<br />
“Rac<strong>con</strong>tavamo una società incerta<br />
e sfiduciata. Era ieri, sembra oggi”<br />
Pier Giorgio Carloni, oggi <strong>di</strong>rettore creativo<br />
alla Tuttifrutti, alla <strong>di</strong>rezione del settimanale<br />
<strong>Qui</strong> ha trascorso un anno intero. “Ho fondato<br />
il settimanale nel 1992, insieme a vali<strong>di</strong> collaboratori.<br />
Se non ricordo male, il <strong>Qui</strong> uscì nelle<br />
e<strong>di</strong>cole nelle prime settimane <strong>di</strong> quell’anno.<br />
Sono rimasto al mio posto per poco più <strong>di</strong> un<br />
anno, poi in seguito a <strong>di</strong>ssapori <strong>con</strong> la proprietà,<br />
preferii lasciare l’incarico”. Al fianco <strong>di</strong><br />
Carloni tanti colleghi che <strong>con</strong>tinuano a lavorare<br />
in città, anche <strong>con</strong> incarichi <strong>di</strong> prestigio:<br />
“Insieme a me c’erano parecchi compagni<br />
d’avventura. Prima <strong>di</strong> tutto al mio fianco avevo<br />
Roberta Emiliani, che poi avrebbe lavorato<br />
a lungo per il Corriere <strong>di</strong> Ravenna e che ora<br />
è portavoce del sindaco <strong>di</strong> Ravenna Fabrizio<br />
Matteucci. Fra gli altri ricordo Fausto Piazza<br />
- che si occupava delle pagine culturali e che<br />
oggi è alla guida <strong>di</strong> Ravenna e Dintorni - e Alberto<br />
Mazzotti, che si occupava delle pagine<br />
sportive. Mi fermo qui perché non potrei citarli<br />
tutti, <strong>con</strong> il timore poi <strong>di</strong> <strong>di</strong>menticarne<br />
qualcuno”.<br />
Già da allora si <strong>con</strong>figurava il rapporto <strong>con</strong><br />
il territorio che ha sempre <strong>con</strong>trad<strong>di</strong>stinto il<br />
settimanale. Continua Carloni : “Il rapporto<br />
era speciale. Per tanti motivi. In primo luogo<br />
eravamo attenti alla cronaca locale, legati al<br />
territorio ed avevamo un’attenzione particolare<br />
per gli umori e le opinioni dei citta<strong>di</strong>ni.<br />
Curavamo le lettere, le inchieste, i sondaggi,<br />
le interviste. Erano gli <strong>anni</strong> della fine della Prima<br />
Repubblica e <strong>di</strong> Tangentopoli e c’era mol-<br />
Pier Giorgio Carloni<br />
ta effervescenza, grande attenzione rispetto<br />
ai fatti della politica che noi rac<strong>con</strong>tavamo.<br />
E il rac<strong>con</strong>to non teneva <strong>con</strong>to solo del punto<br />
<strong>di</strong> vista dei maggiorenti locali <strong>di</strong> questo o<br />
quel partito, ma spesso partiva dall’umore<br />
della gente della strada. Non c’erano ancora<br />
i canali <strong>di</strong> informazione all news come oggi,<br />
né i social network: i citta<strong>di</strong>ni erano spesso<br />
lettori attenti ed esigenti dei giornali”. Come<br />
verrà sottolineato anche da altri ex <strong>di</strong>rettori,<br />
gli <strong>anni</strong> tra il ’92 ed il ’93 “sono stati cruciali<br />
per la vita dell’Italia e per Ravenna. Nel feb-<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
braio del 1992, <strong>con</strong> l’arresto del mariuolo<br />
Mario Chiesa, scoppiava Tangentopoli. La<br />
Prima Repubblica franava sotto i colpi degli<br />
scandali e <strong>di</strong> Mani Pulite. C’era grande fermento<br />
nell’opinione pubblica, desiderio <strong>di</strong><br />
pulizia e <strong>di</strong> onestà, voglia <strong>di</strong> cambiamento. Ci<br />
sarebbero state poi le prime elezioni <strong>di</strong>rette<br />
dei Sindaci che a Ravenna portarono Pierpaolo<br />
D’Attorre a Palazzo Merlato, nel 1993.<br />
Il corto circuito politica-giustizia coinvolse<br />
anche il sindaco <strong>di</strong> Ravenna Mauro Dragoni,<br />
che fu costretto alle <strong>di</strong>missioni pur risul-
è la tua salute.<br />
non farla aspettare.<br />
pagina 12<br />
i tuoi esami me<strong>di</strong>ci: in tempi brevi,<br />
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La redazione del <strong>Qui</strong> del 1992<br />
pagina 13<br />
tando poi innocente. Tangentopoli travolse<br />
Raul Gar<strong>di</strong>ni e l’impero Ferruzzi andò in crisi.<br />
Cominciarono <strong>anni</strong> molto <strong>di</strong>fficili per Ravenna”.<br />
E non c’era dubbi sul ‘colore’ del giornale.<br />
“<strong>Qui</strong> era un settimanale <strong>di</strong> opinione orientato<br />
chiaramente a Sinistra. Con<strong>di</strong>videva le ansie<br />
e le speranze dei citta<strong>di</strong>ni, e in particolare del<br />
mondo della Sinistra ravennate. Il PCI non<br />
c’era più, era nato il PDS <strong>di</strong> Occhetto e da una<br />
sua costola era spuntata Rifondazione Comunista.<br />
Il PSI si stava decomponendo, la DC<br />
pure. Il PRI era in fibrillazione. Noi rac<strong>con</strong>tavamo<br />
quegli avvenimenti <strong>con</strong> partecipazione<br />
e <strong>con</strong> passione”. Diverse, e <strong>di</strong> spessore, le<br />
figure <strong>di</strong> rilievo <strong>di</strong> allora. “La vita citta<strong>di</strong>na si<br />
polarizzava attorno ad alcune personalità politiche<br />
e ad alcune figure impren<strong>di</strong>toriali. Da<br />
una parte c’erano il sindaco Mauro Dragoni<br />
del PCI-PDS e il Vice Sindaco Mario Boccacini<br />
del PSI, che rappresentavano le due anime<br />
della sinistra locale in eterna competizione.<br />
Sul piano impren<strong>di</strong>toriale le figure <strong>di</strong> spicco<br />
erano quelle <strong>di</strong> Raul Gar<strong>di</strong>ni e <strong>di</strong> Carlo Sama<br />
del Gruppo Ferruzzi. Il primo era l’uomo che<br />
voleva <strong>di</strong>ventare Re della chimica italiana,<br />
travolto da Mani Pulite. Di Sama si parlò per<br />
qualche tempo come <strong>di</strong> un papabile nuovo<br />
sindaco della società civile <strong>con</strong>trapposto alla<br />
xxx
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
politica tra<strong>di</strong>zionale. Il ciclone giu<strong>di</strong>ziario e la<br />
crisi politica <strong>di</strong> quel tremendo biennio fecero<br />
piazza pulita <strong>di</strong> tutti questi protagonisti.<br />
Mauro Dragoni fu costretto alle <strong>di</strong>missioni<br />
per un presunto scandalo da cui poi fu prosciolto.<br />
Ma la sua carriera politica fu azzerata<br />
e lui ne uscì <strong>di</strong>strutto. Mario Boccacini si è<br />
ritirato dalla politica e oggi è un brillante impren<strong>di</strong>tore.<br />
Raul Gar<strong>di</strong>ni è morto suicida. Di<br />
Carlo Sama e dei Ferruzzi si sono a lungo perse<br />
le tracce. Nel 1993 Ravenna cambiò volto.<br />
Ma quando parte <strong>di</strong> questa storia accadde, io<br />
già non ero più <strong>di</strong>rettore del <strong>Qui</strong>”. Tra gli episo<strong>di</strong><br />
più importanti avvenuti durante la sua<br />
<strong>di</strong>rezione, Carloni ricorda la vicenda politicoprocessuale<br />
<strong>di</strong> Mauro Dragoni, che portò alle<br />
<strong>di</strong>missioni del sindaco <strong>di</strong> Ravenna. “Dragoni<br />
era alla guida <strong>di</strong> una Giunta comunale PCI-<br />
PDS, PSI, PRI e restò in carica fino al 3 settembre<br />
del 1992. Ad indurlo a chiudere la sua carriera<br />
amministrativa in anticipo fu l’inchiesta<br />
aperta dalla Procura della Repubblica <strong>di</strong><br />
Ravenna per una casa ottenuta in comodato<br />
gratuito da un impren<strong>di</strong>tore ravennate. Noi<br />
seguimmo <strong>con</strong> attenzione sia la vicenda giu<strong>di</strong>ziaria<br />
<strong>di</strong> Dragoni, sia quella politica che si<br />
aprì <strong>con</strong> le sue <strong>di</strong>missioni, ovvero la costituzione<br />
<strong>di</strong> una nuova Giunta monocolore PDS<br />
pagina 14<br />
affidata a Giov<strong>anni</strong> Miserocchi. Sulla vicenda<br />
giu<strong>di</strong>ziaria, in particolare, noi non fummo<br />
mai giustizialisti e anzi seguimmo <strong>con</strong> crescente<br />
scetticismo un’inchiesta che si rivelava<br />
via via sempre più fragile ed evanescente.<br />
Dicemmo apertamente che quell’inchiesta<br />
era sostanzialmente una bufala e che Dragoni<br />
era innocente. Avevamo pienamente ragione.<br />
A Dragoni fu restituito l’onore quando<br />
ormai era troppo tar<strong>di</strong>”. Tra gli articoli scritti<br />
durante quell’anno, Carloni ne ricorda uno<br />
in particolare. “In uno dei primi numeri del<br />
settimanale uscì un’inchiesta che prendeva<br />
spunto dalla vicenda Mani Pulite <strong>di</strong> Antonio<br />
Di Pietro. Chiedemmo ai citta<strong>di</strong>ni ravennati<br />
cosa pensassero in quel momento dei loro<br />
politici locali e ne uscì un quadro desolante.<br />
Era la fotografia <strong>di</strong> uno stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />
profondo. Infatti, il titolo dell’inchiesta più o<br />
meno recitava così, vado a memoria: Sì, per<br />
me rubano anche qui. Potete immaginare<br />
le reazioni del Palazzo. Ci furono telefonate,<br />
facce scure, rimbrotti. Noi andammo avanti<br />
per la nostra strada, anche se non piaceva a<br />
tutti. Rac<strong>con</strong>tavamo una società inquieta<br />
e sfiduciata, in crisi <strong>di</strong> identità, ma ricca <strong>di</strong><br />
istanze civili e in cerca <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> nuovo e<br />
<strong>di</strong> pulito in cui credere. Era ieri. Sembra oggi”.
pagina 15<br />
Gianfranco Camerini<br />
“Preferivo il tabloid”<br />
“Sono stato <strong>di</strong>rettore del settimanale<br />
<strong>Qui</strong> dal 1993 al 1994 e nel 1995 sono stato<br />
presente per pochi mesi a causa <strong>di</strong> un<br />
grave problema <strong>di</strong> salute. Il tutto dopo<br />
essere stato presidente della cooperativa<br />
<strong>di</strong> giornalisti Me<strong>di</strong>a News, quando a <strong>di</strong>rigere<br />
il tabloid era Pier Giorgio Carloni”.<br />
Tanti i ‘compagni’ d’avventura ricordati<br />
dall’ex <strong>di</strong>rettore. “La redazione, impostata<br />
dallo stesso Carloni, era <strong>di</strong> ottimo<br />
livello. A causa <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> rinunce<br />
sono state apportate mo<strong>di</strong>fiche all’organico<br />
<strong>con</strong> qualche innesto <strong>di</strong> grande<br />
qualità e mi riferisco al ravennate Paolo<br />
Pingani e alla faentina Cristina Vignoli,<br />
una vera professionista che ci ha lasciato<br />
troppo presto, ad appena 30 <strong>anni</strong>.<br />
Facevano parte della squadra Remo<br />
Emiliani, attuale capo ufficio stampa del<br />
Comune <strong>di</strong> Bagnacavallo, Fausto Piazza,<br />
responsabile della cultura, Roberta<br />
Emiliani in veste <strong>di</strong> vice <strong>di</strong>rettore, Pier<br />
Francesco Bellini, Alberto Mazzotti ovvero<br />
l’uomo dello sport, Tiziano Zaccaria,<br />
Paolo Graziani, Gianfranco D’Attorre<br />
e Manuela Dra<strong>di</strong>, ora all’ufficio stampa<br />
dell’Ausl come responsabile. Al nucleo<br />
redazionale <strong>di</strong> cui inizialmente faceva<br />
parte anche Lorenza Montanari era affiancato<br />
un gruppo nutrito <strong>di</strong> collaboratori,<br />
in<strong>di</strong>spensabili per poter re<strong>di</strong>gere un<br />
prodotto che giu<strong>di</strong>cavo e giu<strong>di</strong>co tuttora<br />
<strong>di</strong> ottima qualità. E non voglio <strong>di</strong>menticare<br />
una perfetta segreteria <strong>di</strong> redazione<br />
composta da Paola Argelli e Patrizia Gar<strong>di</strong>ni.<br />
Se qualche nominativo mi è rimasto<br />
nella tastiera del PC, chiedo venia,<br />
anche la mia memoria inizia ad avere<br />
qualche acciacco. Per quanto riguarda il<br />
rapporto <strong>con</strong> i lettori <strong>di</strong>rei che siamo stati<br />
molto seguiti dal Ravennate, dal Faentino<br />
e dal Lughese, la prima citta<strong>di</strong>na ad<br />
apprezzarci davvero. Nel corso della mia<br />
<strong>di</strong>rezione il giornale passò ad una foliazione<br />
<strong>di</strong> 48 pagine; la ritenni quella giu-<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
Gianfranco<br />
Camerini
pagina 16
pagina 17<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
sta, meno <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa della precedente<br />
e comunque esaustiva.<br />
Il ruolo <strong>di</strong> <strong>Qui</strong> nella realtà <strong>di</strong> quegli <strong>anni</strong><br />
era positivo; il giornale era cre<strong>di</strong>bile sotto<br />
tutti i punti <strong>di</strong> vista e, per quanto riguarda<br />
il profilo politico, penso sia stato<br />
anche utile in primo luogo alla crescita<br />
dei redattori (tutti scrivevano <strong>di</strong> tutto)<br />
e in se<strong>con</strong>d’or<strong>di</strong>ne alla comunità stessa,<br />
che aveva in noi un punto <strong>di</strong> riferimento.<br />
Un rapporto positivo tra redazione,<br />
comuni e frazioni. Ricordo pochi episo<strong>di</strong><br />
negativi <strong>di</strong> quel periodo se non quelli<br />
inerenti il mio stato <strong>di</strong> salute”. Ma come<br />
è cambiata, oggi, l’attenzione per la carta<br />
stampata? “Era pressoché simile, anche<br />
se mi rendo <strong>con</strong>to che questa frase<br />
può sembrare un’eresia. Si tratta solo <strong>di</strong><br />
una questione inerente la popolazione.<br />
L’Italia è un Paese <strong>con</strong> la popolazione<br />
anziana. Il futuro è Internet, non si <strong>di</strong>scute,<br />
ma il giorno del computer a portata<br />
<strong>di</strong> tutti non è così vicino come molti<br />
pensano. Considero un autentico babbeo<br />
colui che non vuole vedere oltre il<br />
proprio naso. Già i giornali si stanno organizzando<br />
<strong>con</strong> e<strong>di</strong>zioni on-line ma gli<br />
e<strong>di</strong>tori e le redazioni sanno benissimo<br />
che la svolta vera e propria arriverà tra<br />
circa 15 <strong>anni</strong>. Ora viviamo un processo<br />
<strong>di</strong> transizione. Il passaggio da formato<br />
tabloid a rivista non mi è mai piaciuto,<br />
tuttavia sono molto legato al settimanale<br />
<strong>Qui</strong> che spero <strong>di</strong> poter leggere almeno<br />
per altri 15 <strong>anni</strong>, ovvero prima dell’invasione<br />
totale <strong>di</strong> Internet e company”.
pagina 18
pagina 19<br />
Fausto Piazza<br />
“Un’esperienza<br />
<strong>di</strong> passaggio che mi<br />
ha insegnato molto”<br />
“Il <strong>Qui</strong> per me è stata un’esperienza <strong>di</strong> passaggio,<br />
che mi ha permesso <strong>di</strong> imparare<br />
un lavoro che oggi pratico <strong>con</strong> maggiore<br />
<strong>con</strong>sapevolezza e più passione”. Sono le<br />
parole <strong>di</strong> Fausto Piazza, che è stato <strong>di</strong>rettore<br />
esecutivo del giornale nella se<strong>con</strong>da<br />
metà degli <strong>anni</strong> ’90, quando, dalla cultura<br />
alle infrastrutture, sono stati posti alcuni<br />
punti fermi che hanno portato alla<br />
costruzione della Ravenna che viviamo<br />
oggi. Tante, anche allora, le implicazioni<br />
politiche e gli equilibri <strong>di</strong>fficili sia in città<br />
che all’interno del giornale. Poche, ma<br />
<strong>di</strong> struttura, le inchieste ricordate dall’ex<br />
<strong>di</strong>rettore. In particolare Fausto ricorda<br />
un’inchiesta a metà tra costume e società<br />
de<strong>di</strong>cata agli omosessuali che ricevette<br />
i complimenti dell’allora <strong>di</strong>rettore del<br />
Resto del Carlino Uber Don<strong>di</strong>ni.“Divenni<br />
<strong>di</strong>rettore – spiega Fausto – nel periodo<br />
<strong>di</strong> passaggio tra la redazione <strong>di</strong> via Pirano<br />
e quella <strong>di</strong> viale Alberti. La struttura<br />
all’epoca era stata molto alleggerita e io<br />
governavo il giornale come una specie <strong>di</strong><br />
‘vis<strong>con</strong>te <strong>di</strong>mezzato’: ero un coor<strong>di</strong>natore<br />
che garantiva un’uscita <strong>di</strong>gnitosa ma<br />
priva <strong>di</strong> quell’autonomia necessaria alla<br />
realizzazione <strong>di</strong> un progetto innovativo<br />
<strong>di</strong> informazione locale”. Zoccolo duro<br />
della formazione <strong>di</strong> Fausto Piazza il filone<br />
culturale e quello sociale. “In quel periodo<br />
, dopo il fallimento de Il Messagge-<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
ro, vennero a lavorare da noi Enrico Chiavegatti,<br />
che si occupò <strong>di</strong> cronaca, e due<br />
giovani collaboratori, Luca Pavarotti e<br />
Marco Montruccoli (oggi rispettivamente<br />
caporedattore della redazione ravennate<br />
del Corriere Romagna e <strong>di</strong> Ravenna 24,<br />
ndr), che ricordo <strong>con</strong> piacere e ri<strong>con</strong>oscenza<br />
anche sul piano professionale”. Di<br />
lì a poco, però, le cose precipitarono e, a<br />
causa <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>sattesi, nel 1997 Piazza<br />
abbandonò l’incarico. “Il <strong>Qui</strong> rimaneva<br />
comunque il perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> riferimento<br />
della Sinistra <strong>di</strong> governo della provincia.<br />
Allora si era ancora fedeli alla linea <strong>di</strong>alettica<br />
e solo in seguito subentrarono le carriere<br />
personali dei vari <strong>di</strong>rigenti del partito<br />
post Occhetto . Non a caso il <strong>Qui</strong>, nella<br />
se<strong>con</strong>da metà degli <strong>anni</strong> ’90, ‘tirò la volata’<br />
a Vidmer Mercatali sindaco, Gabriele<br />
Albonetti presidente della Provincia<br />
e Vasco Errani presidente della Regione.<br />
Indubbiamente tutti uomini politici locali<br />
che hanno fatto una notevole carriera<br />
come amministratori anche in Parlamento.<br />
E poi c’erano anche altri emergenti<br />
come Alberto Cassani, Carlo Pezzi, Filippo<br />
Brandolini, Elio Gasperoni, Gabrio<br />
Maral<strong>di</strong>”. Pur non ricordando precisi fatti<br />
<strong>di</strong> cronaca, Fausto sottolinea l’importanza<br />
<strong>di</strong> un momento storico in cui si gettarono<br />
le basi per <strong>con</strong>solidamenti nella <strong>di</strong>mensione<br />
e<strong>con</strong>omica, sociale e culturale<br />
Fausto Piazza<br />
della città. “In campo urbanistico vennero<br />
introdotte le cir<strong>con</strong>vallazioni a servizio<br />
<strong>di</strong> una grande espansione e<strong>di</strong>lizia, in<br />
campo e<strong>con</strong>omico la nascita dell’autorità<br />
portuale, nel welfare la ristrutturazione<br />
dell’Ausl e dei Servizi sociali, nel turismo<br />
l’evoluzione <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Ravenna come<br />
località incentrata sugli stabilimenti balneari.<br />
In campo culturale l’impronta <strong>di</strong><br />
Riccardo e Cristina Muti <strong>con</strong> il Ravenna<br />
Festival, delle Albe e Fanny&Alexander<br />
nel teatro. Tracce e in<strong>di</strong>rizzi che si sono<br />
trasformati in strade maestre”.
pagina <strong>20</strong>
pagina 21<br />
È il Natale del 1992 quando la speranza <strong>di</strong> una vita normale per la piccola Emilie Tinarelli<br />
(che oggi ha vent’<strong>anni</strong>) <strong>di</strong>venta realtà grazie a un delicatissimo intervento chirurgico <strong>di</strong><br />
trapianto del fegato realizzato in una clinica parigina.<br />
Per la piccola Emilie che aveva appena da poco compiuto 6 mesi si era mobilitata la citta<strong>di</strong>nanza<br />
in una nobile gara <strong>di</strong> solidarietà e in particolare il mondo calcistico ravennate<br />
aveva raccolto circa <strong>20</strong> milioni <strong>di</strong> lire.
Omaggio della città<br />
al Car<strong>di</strong>nal Ersilio Tonini<br />
a sostegno dell’Hospice <strong>di</strong> Ravenna<br />
Concerto dei vincitori<br />
del <strong>con</strong>corso internazionale <strong>di</strong> canto<br />
“Renata Tebal<strong>di</strong>”<br />
Ravenna - Teatro Alighieri<br />
lunedì 17 <strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>12 - ore 21.00<br />
Anna Kasyan, soprano<br />
Teresa Sedlmair, soprano<br />
Romina Tomasoni, mezzo soprano<br />
Davide Giusti, tenore<br />
Filippo Bettoschi, baritono<br />
Kwang Ho Choi, basso<br />
pianoforte: Elisa Cerri, Davide Cavalli<br />
presenta: Guido Barbieri<br />
critico musicale de La Repubblica<br />
L’intero ricavato sarà destinato<br />
all’Hospice <strong>di</strong> Ravenna <strong>di</strong> prossima apertura<br />
si ringrazia la<br />
Comune <strong>di</strong> Ravenna<br />
Con il <strong>con</strong>tributo <strong>di</strong><br />
Prezzo dei biglietti<br />
25 euro<br />
(platea e palchi fino al III or<strong>di</strong>ne)<br />
15 euro<br />
(palchi IV or<strong>di</strong>ne, galleria e loggione)<br />
Preven<strong>di</strong>te biglietti da lunedì 26 novembre<br />
Biglietteria Teatro Alighieri / online: www.teatroalighieri.org<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Ravenna (tutte le filiali)<br />
IAT Ravenna, via Salara 8, tel. 0544 482838<br />
IAT Cervia, via Evangelisti 4, tel. 0544 974400<br />
IAT Teodorico, via delle Industrie 14, tel. 0544 451539
pagina 23<br />
Sanità<br />
Sostenere lo Ior per aiutare la città<br />
Un <strong>con</strong>certo per finanziare attrezzature e strumentazioni del nuovo hospice che sarà inaugurato ad aprile<br />
RAVENNA – A marzo prossimo l’Hospice<br />
<strong>di</strong> Ravenna <strong>di</strong>venterà realtà. A metà ottobre<br />
è infatti stato firmato un protocollo<br />
d’intesa che vedrà il Comune <strong>di</strong> Ravenna,<br />
l’Ausl <strong>di</strong> Ravenna, l’Opera Santa Teresa, la<br />
Cooperativa Sociale “Dolce” e lo IOR collaborare<br />
per la realizzazione e la gestione <strong>di</strong><br />
un Hospice per pazienti oncologici in fase<br />
terminale nella frazione <strong>di</strong> Borgo Montone<br />
del Comune <strong>di</strong> Ravenna. La struttura<br />
verrà realizzata nell’immobile <strong>di</strong> proprietà<br />
dell’Opera <strong>di</strong> Santa Teresa che si trova nella<br />
frazione <strong>di</strong> Borgo Montone in via Fiume<br />
Montone Abbandonato n.447 . “L’immobile<br />
- spiega il vice presidente dello Ior Mario<br />
Pretolani - dovrebbe avere dai 10 ai 12<br />
posti letto, e le camere saranno attrezzate<br />
per ospitare anche i familiari dei malati.<br />
Il servizio verrà erogato 24 ore su 24, 365<br />
giorni all’anno, nel pieno rispetto dei parametri<br />
organizzativi definiti dall’Ausl sulla<br />
base dei requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento definiti<br />
dalla Regione. Come Ior ci occuperemo del<br />
finanziamento <strong>di</strong> attrezzature e strumentazioni<br />
me<strong>di</strong>che, ed è per questo che, per le 21<br />
del prossimo lunedì 17 <strong>di</strong>cembre, abbiamo<br />
organizzato un <strong>con</strong>certo <strong>con</strong> i vincitori del<br />
La firma del protocollo per l’Hospice<br />
<strong>con</strong>corso internazionale <strong>di</strong> canto Renata<br />
Tebal<strong>di</strong>”. Per la platea e i palchi fino al III<br />
or<strong>di</strong>ne il costo sarà <strong>di</strong> 25 euro, mentre per<br />
i palchi <strong>di</strong> IV or<strong>di</strong>ne, galleria e loggione il<br />
biglietto sarà <strong>di</strong> 15 euro. Per informazioni<br />
www.teatroalighieri.org; tutte le filiali della<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Ravenna; Iat Ravenna,<br />
via Salara 8 (0544 482838); Iat Cervia,<br />
via Evangelisti 4, (tel. 0544 974400); Iat<br />
Solidarietà<br />
Vedersi bene per vivere al meglio<br />
Teodorico, via delle Industrie 14, (tel. 0544<br />
451539). “L’Hospice - riprende Pretolani - si<br />
chiamerà Villa Adalgisa in memoria della<br />
storica ‘Cicci’ Longo, per <strong>anni</strong> responsabile<br />
della sede ravennate dello Ior. “Conobbi<br />
Adalgisa (‘Cicci’ Longo) nel 1987, quando<br />
entrai nel Consiglio <strong>di</strong> amministrazione<br />
dello Ior. L’hospice sarà de<strong>di</strong>cato a lei e<br />
all’impegno profuso in tutti questi <strong>anni</strong>”.<br />
Grazie al progetto ‘Margherita’ sono messe a <strong>di</strong>sposizione parrucche per pazienti oncologiche<br />
RAVENNA – Vedersi bene aiuta. Lo sa bene l’Istituto Oncologico<br />
Romagnolo (IOR), che ha inaugurato a Ravenna i locali del “Progetto<br />
Margherita”, ove verranno fornite gratuitamente parrucche<br />
<strong>di</strong> pregevole rifinitura alle pazienti oncologiche che, a seguito <strong>di</strong><br />
terapie, devono affrontare il delicato momento della caduta dei<br />
capelli. Il servizio è fornito gratuitamente dallo IOR e dall’Associazione<br />
Italiana <strong>con</strong>tro le Leucemie (AIL), <strong>con</strong> la collaborazione <strong>di</strong><br />
parrucchieri provenienti da tutta la provincia <strong>di</strong> Ravenna. Le signore<br />
che desiderano ricevere informazioni o un appuntamento<br />
si possono rivolgere sia agli uffici dello IOR in Via Salara a Ravenna<br />
(tel. 0544 34299) che alla sede dell’AIL presso l’Unità Operativa<br />
<strong>di</strong> Ematologia del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Ravenna (tel. 0544<br />
408913). L’iniziativa si è potuta realizzare anche grazie al generoso<br />
e sensibile sostegno <strong>con</strong> cui Marcello Casa<strong>di</strong>o, titolare della<br />
<strong>di</strong>tta “Sì Anelli” <strong>di</strong> Via Cavour a Ravenna, ha voluto esprimere fattivamente<br />
la sua solidarietà da impren<strong>di</strong>tore ravennate offrendo<br />
la prima fornitura <strong>di</strong> parrucche. In una fase storica in cui la crisi<br />
finanziaria costringe le istituzioni a <strong>con</strong>tenere gli interventi socioassistenziali,<br />
questo progetto innovativo è reso possibile grazie<br />
alla solidarietà sociale e alla grande generosità della popolazione<br />
e delle imprese ravennati, che danno vita ad una rete solidale in<br />
grado <strong>di</strong> sviluppare politiche <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni. Il<br />
progetto “Margherita” è finalizzato al miglioramento della qualità<br />
della vita alle pazienti oncologiche in terapia. Questo servizio<br />
si accompagna ad altre importanti attività, come il progetto “La<br />
forza del sorriso”, un’iniziativa promossa dallo IOR già da alcuni<br />
<strong>anni</strong> e realizzata grazie a L.G.F.B. Italia, dove si organizzano, sempre<br />
presso la sede <strong>di</strong> via Salara, make-up gratuiti destinati alle signore<br />
in trattamento oncologico <strong>con</strong> lo scopo <strong>di</strong> insegnare loro<br />
a non rinunciare alla propria femminilità. L’Istituto Oncologico<br />
Romagnolo, da trentatré <strong>anni</strong> al fianco del paziente oncologico, è<br />
da sempre <strong>con</strong>sapevole dei fondamentali benefici che la visione<br />
<strong>di</strong> sé e i relativi aspetti psicologici hanno nelle fasi <strong>di</strong> guarigione<br />
dalla malattia.
pagina 23<br />
Sanità<br />
Sostenere lo Ior per aiutare la città<br />
Un <strong>con</strong>certo per finanziare attrezzature e strumentazioni del nuovo hospice che sarà inaugurato ad aprile<br />
RAVENNA – A marzo prossimo l’Hospice<br />
<strong>di</strong> Ravenna <strong>di</strong>venterà realtà. A metà ottobre<br />
è infatti stato firmato un protocollo<br />
d’intesa che vedrà il Comune <strong>di</strong> Ravenna,<br />
l’Ausl <strong>di</strong> Ravenna, l’Opera Santa Teresa, la<br />
Cooperativa Sociale “Dolce” e lo IOR collaborare<br />
per la realizzazione e la gestione <strong>di</strong><br />
un Hospice per pazienti oncologici in fase<br />
terminale nella frazione <strong>di</strong> Borgo Montone<br />
del Comune <strong>di</strong> Ravenna. La struttura<br />
verrà realizzata nell’immobile <strong>di</strong> proprietà<br />
dell’Opera <strong>di</strong> Santa Teresa che si trova nella<br />
frazione <strong>di</strong> Borgo Montone in via Fiume<br />
Montone Abbandonato n.447 . “L’immobile<br />
- spiega il vice presidente dello Ior Mario<br />
Pretolani - dovrebbe avere dai 10 ai 12<br />
posti letto, e le camere saranno attrezzate<br />
per ospitare anche i familiari dei malati.<br />
Il servizio verrà erogato 24 ore su 24, 365<br />
giorni all’anno, nel pieno rispetto dei parametri<br />
organizzativi definiti dall’Ausl sulla<br />
base dei requisiti <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento definiti<br />
dalla Regione. Come Ior ci occuperemo del<br />
finanziamento <strong>di</strong> attrezzature e strumentazioni<br />
me<strong>di</strong>che, ed è per questo che, per le 21<br />
del prossimo lunedì 17 <strong>di</strong>cembre, abbiamo<br />
organizzato un <strong>con</strong>certo <strong>con</strong> i vincitori del<br />
La firma del protocollo per l’Hospice<br />
<strong>con</strong>corso internazionale <strong>di</strong> canto Renata<br />
Tebal<strong>di</strong>”. Per la platea e i palchi fino al III<br />
or<strong>di</strong>ne il costo sarà <strong>di</strong> 25 euro, mentre per<br />
i palchi <strong>di</strong> IV or<strong>di</strong>ne, galleria e loggione il<br />
biglietto sarà <strong>di</strong> 15 euro. Per informazioni<br />
www.teatroalighieri.org; tutte le filiali della<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Ravenna; Iat Ravenna,<br />
via Salara 8 (0544 482838); Iat Cervia,<br />
via Evangelisti 4, (tel. 0544 974400); Iat<br />
Solidarietà<br />
Vedersi bene per vivere al meglio<br />
Teodorico, via delle Industrie 14, (tel. 0544<br />
451539). “L’Hospice - riprende Pretolani - si<br />
chiamerà Villa Adalgisa in memoria della<br />
storica ‘Cicci’ Longo, per <strong>anni</strong> responsabile<br />
della sede ravennate dello Ior. “Conobbi<br />
Adalgisa (‘Cicci’ Longo) nel 1987, quando<br />
entrai nel Consiglio <strong>di</strong> amministrazione<br />
dello Ior. L’hospice sarà de<strong>di</strong>cato a lei e<br />
all’impegno profuso in tutti questi <strong>anni</strong>”.<br />
Grazie al progetto ‘Margherita’ sono messe a <strong>di</strong>sposizione parrucche per pazienti oncologiche<br />
RAVENNA – Vedersi bene aiuta. Lo sa bene l’Istituto Oncologico<br />
Romagnolo (IOR), che ha inaugurato a Ravenna i locali del “Progetto<br />
Margherita”, ove verranno fornite gratuitamente parrucche<br />
<strong>di</strong> pregevole rifinitura alle pazienti oncologiche che, a seguito <strong>di</strong><br />
terapie, devono affrontare il delicato momento della caduta dei<br />
capelli. Il servizio è fornito gratuitamente dallo IOR e dall’Associazione<br />
Italiana <strong>con</strong>tro le Leucemie (AIL), <strong>con</strong> la collaborazione <strong>di</strong><br />
parrucchieri provenienti da tutta la provincia <strong>di</strong> Ravenna. Le signore<br />
che desiderano ricevere informazioni o un appuntamento<br />
si possono rivolgere sia agli uffici dello IOR in Via Salara a Ravenna<br />
(tel. 0544 34299) che alla sede dell’AIL presso l’Unità Operativa<br />
<strong>di</strong> Ematologia del Presi<strong>di</strong>o Ospedaliero <strong>di</strong> Ravenna (tel. 0544<br />
408913). L’iniziativa si è potuta realizzare anche grazie al generoso<br />
e sensibile sostegno <strong>con</strong> cui Marcello Casa<strong>di</strong>o, titolare della<br />
<strong>di</strong>tta “Sì Anelli” <strong>di</strong> Via Cavour a Ravenna, ha voluto esprimere fattivamente<br />
la sua solidarietà da impren<strong>di</strong>tore ravennate offrendo<br />
la prima fornitura <strong>di</strong> parrucche. In una fase storica in cui la crisi<br />
finanziaria costringe le istituzioni a <strong>con</strong>tenere gli interventi socioassistenziali,<br />
questo progetto innovativo è reso possibile grazie<br />
alla solidarietà sociale e alla grande generosità della popolazione<br />
e delle imprese ravennati, che danno vita ad una rete solidale in<br />
grado <strong>di</strong> sviluppare politiche <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni. Il<br />
progetto “Margherita” è finalizzato al miglioramento della qualità<br />
della vita alle pazienti oncologiche in terapia. Questo servizio<br />
si accompagna ad altre importanti attività, come il progetto “La<br />
forza del sorriso”, un’iniziativa promossa dallo IOR già da alcuni<br />
<strong>anni</strong> e realizzata grazie a L.G.F.B. Italia, dove si organizzano, sempre<br />
presso la sede <strong>di</strong> via Salara, make-up gratuiti destinati alle signore<br />
in trattamento oncologico <strong>con</strong> lo scopo <strong>di</strong> insegnare loro<br />
a non rinunciare alla propria femminilità. L’Istituto Oncologico<br />
Romagnolo, da trentatré <strong>anni</strong> al fianco del paziente oncologico, è<br />
da sempre <strong>con</strong>sapevole dei fondamentali benefici che la visione<br />
<strong>di</strong> sé e i relativi aspetti psicologici hanno nelle fasi <strong>di</strong> guarigione<br />
dalla malattia.
pagina 25<br />
Alberto Mazzotti<br />
“Quando si faceva satira…”<br />
Alberto Mazzotti è stato <strong>di</strong>rettore del <strong>Qui</strong><br />
per tre <strong>anni</strong>, dal 1998 al <strong>20</strong>00. “All’epoca<br />
in redazione i giornalisti fissi erano sei<br />
o sette, la politica <strong>di</strong> quegli <strong>anni</strong> si apriva<br />
alle collaborazioni esterne rivolte a ragazzi<br />
che avevano voglia <strong>di</strong> fare questa esperienza.<br />
I fissi, se non ricordo male, erano<br />
Paolo Pingani, Alessandro Emiliani, Mar-<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
co Montruccoli, Manuela Dra<strong>di</strong>, Tiziano<br />
Zaccaria, Remo Emiliani e Massimo Montanari,<br />
che coor<strong>di</strong>nava una ricchissima<br />
redazione sportiva. In segreteria c’erano<br />
Patrizia e Paola Argelli che facevano parte<br />
a tutti gli effetti del corpo redazionale.<br />
Senza <strong>di</strong>menticare il ruolo fondamentale<br />
del grafico Gianfranco Andraghetti. Fra<br />
l’altro furono <strong>anni</strong> <strong>di</strong>vertenti, in cui il clima<br />
era davvero vitale. Il gruppo redazionale<br />
prese l’abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> trovarsi a cene <strong>di</strong>venute<br />
memorabili e spesso molto etiliche<br />
in luoghi lontani e vicini della Romagna
pagina 27<br />
Da sinistra Alberto Mazzotti e il magistrato Raffaele Cantone<br />
(e dei quali ho tuttora nostalgia)”. In quel<br />
periodo si rafforzarono i rapporti <strong>con</strong> i lettori,<br />
che da parte loro manifestavano un<br />
grande apprezzamento per la redazione.<br />
“Quello <strong>con</strong> i lettori era un rapporto abbastanza<br />
interattivo e ricordo l’impegno nel<br />
cercare <strong>di</strong> coinvolgere quelli più giovani<br />
grazie a collaborazioni <strong>con</strong> giornalisti più<br />
giovani e nuove rubriche. Ma ricordo <strong>con</strong><br />
affetto anche alcuni vecchi abbonati che ci<br />
trattavano <strong>con</strong> molto riguardo e che ogni<br />
tanto portavano delle torte in redazione”.<br />
Ma qual era la linea del giornale? “Il <strong>Qui</strong> ha<br />
cercato <strong>di</strong> mantenere il ruolo <strong>di</strong> osservatore<br />
<strong>con</strong> una linea progressista abbastanza<br />
Buone Feste!<br />
chiara, ma aprendosi in quegli <strong>anni</strong> anche<br />
a collaboratori fissi che venivano dalla società<br />
civile e portavano ognuno i propri<br />
valori e le proprie idee. Ricordo fra gli altri<br />
l’assessore Guido Pasi, il cervese Gabriele<br />
Giov<strong>anni</strong>ni, i ravennati Walter Paolucci e<br />
Franco Montanari”.<br />
Anche per Alberto uno dei personaggi<br />
dell’epoca fu Vidmer Mercatali, “che <strong>di</strong>venne<br />
sindaco in quel periodo ed impostò i<br />
suoi mandati sul <strong>con</strong>cetto <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazione<br />
in tutti i settori della città. Una filosofia<br />
<strong>di</strong> Governo che era molto stimolante anche<br />
per un giornale come il nostro, che poteva<br />
approfon<strong>di</strong>re queste <strong>di</strong>namiche. Alberto<br />
ORTOPEDIA<br />
SPADONI<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
Cassani stava già <strong>con</strong>solidando il suo ruolo<br />
<strong>di</strong> amministratore della politica culturale<br />
citta<strong>di</strong>na e stava aiutando a costruire quelle<br />
idee che hanno portato al progetto <strong>di</strong><br />
Ravenna Capitale della cultura.<br />
Un grande personaggio <strong>di</strong> quel periodo<br />
che ricordo volentieri fu Gabriele Albonetti,<br />
che proprio in quegli <strong>anni</strong> fu un ottimo<br />
presidente della Provincia. Ricordo che nel<br />
momento in cui lasciò la presidenza invitò<br />
i <strong>di</strong>rettori dei giornali e ci regalò un libro,<br />
un lunario <strong>di</strong> fine millennio. Sono sempre<br />
stato appassionato <strong>di</strong> sport e quelli furono<br />
<strong>anni</strong> <strong>di</strong> grande crisi perché finì il periodo<br />
d’oro che aveva portato in alto le squadre<br />
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Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
<strong>di</strong> calcio, pallavolo e pallacanestro. Per lo<br />
sport ravennate fu un periodo molto buio,<br />
illuminato per fortuna dai lampi olimpici<br />
<strong>di</strong> Sefi Idem”. Come spesso avviene, la<br />
nuova <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Alberto venne salutata<br />
da un cambiamento grafico della testata.<br />
“Fu un cambiamento anche abbastanza<br />
importante, per il quale ci affidammo a<br />
Massimo Casamenti dell’Agenzia Image.<br />
Ricordo che puntavamo molto sulla copertina<br />
e il primo numero del giornale nuovo<br />
uscì d’estate. Quelli erano momenti cal<strong>di</strong>ssimi<br />
per la guerra in Kossovo, e ricordo che<br />
vagliammo una serie <strong>di</strong> possibilità che andavano<br />
da un ombrellone usato come tiro<br />
a segno, proprio per sottolineare la <strong>di</strong>fferenza<br />
<strong>con</strong> la nostra estate tranquilla, ed un<br />
aereo in partenza dalla base <strong>di</strong> Pisignano”.<br />
pagina 28<br />
Come ci insegnano Vauro ed Ellekappa, in<br />
un giornale la satira è fondamentale, ed è<br />
a quella che corre la memoria <strong>di</strong> Alberto.<br />
“<strong>Più</strong> che citare un articolo ricordo <strong>con</strong> particolare<br />
piacere le vignette <strong>di</strong> terza pagina<br />
che affidavamo a Mauro Monal<strong>di</strong>ni, che<br />
<strong>con</strong> una sola immagine ironica sapeva dare<br />
il senso del giornale o dell’articolo portante<br />
e del clima dell’epoca”.
pagina 29<br />
Natale<br />
a CeseNa iN CeNtro<br />
Con le bellissime luminarie che attraversano le sue vie<br />
il centro storico <strong>di</strong> Cesena si presenta accogliente e festoso<br />
e il luogo adatto per gli acquisti <strong>di</strong> Natale.<br />
Dall’abbigliamento agli accessori, per passare ai prodotti<br />
per il corpo e alla bellezza personale, all’oggettistica per<br />
la casa fino ai gioielli e alla pelletteria più chic in centro<br />
è possibile trovare la soluzione giusta da mettere sotto<br />
l’albero. Idee regalo per tutta la famiglia e occasioni da<br />
non perdere per acquistare la qualità, l’eleganza senza<br />
<strong>di</strong>menticare le tendenze <strong>di</strong> questo inverno e le novità<br />
moda.<br />
Con il <strong>con</strong>sorzio lo shopping <strong>di</strong>venta anche tanto <strong>di</strong>vertente.<br />
Come da tra<strong>di</strong>zione, infatti, “Cesena in Centro” promuove<br />
la nuova giostra dei piccoli da sabato 8<br />
<strong>di</strong>cembre fino a domenica 13 gennaio in<br />
piazza Alboni (Barriera) ed il Trenino<br />
dei Bimbi (a favore <strong>di</strong> A.N.F.F.A.s.)<br />
per le vie del Centro storico <strong>con</strong><br />
partenza dal capolinea <strong>di</strong> piazza<br />
Amendola dalle 10,30 alle<br />
12,30 e dalle 15,30 alle 19,30<br />
nelle domeniche del 16 e 23<br />
<strong>di</strong>cembre.<br />
I biglietti gratuiti sia per la giostra che per il trenino si possono ritirare<br />
presso i negozi associati: Bar Roma - Benetton - Black sheep - Boutique<br />
swarovski - Caffeina - Caffè del Corso - Cartoleria Bettini - Cartoleria<br />
Minerva - Casadei Gioielleria - Chio<strong>di</strong> Bianco Casa - Città del<br />
sole - Cosentino Abbigliamento - Farmacia Malossi - Fermoposta<br />
- Fotostu<strong>di</strong>oart - Giunti al Punto - Imperabit - Lan<strong>di</strong> Ivan Oreficeria -<br />
L’angolo dell’Occhiale - Libreria Bettini - Manuzzi Gioielli - Margherita<br />
Barriera - Next - Original Marines - Osteria Michiletta - Ottica Fantini<br />
- Ottica Visani - Pasticceria Lanzoni - Profumeria Pierrot - Righi -<br />
Ristorante Gi<strong>anni</strong> - Roberto Ricci “Il Mercatino” - salone Gabriella<br />
- scout - sisley - stefanel - Undercolors Benetton - Uniport store<br />
- Univesti - Viaggi Manuzzi<br />
FERMATE ANIMATE,<br />
IL CENTRO STORICO IN MUSICA<br />
Per tre domeniche <strong>di</strong> Dicembre 9, 16 e<br />
23 dalle 15 alle <strong>20</strong> - Atr (agenzia per<br />
la mobilità) e Start-Romagna <strong>con</strong> il<br />
Coro Corridore <strong>con</strong> megafoni, progetto<br />
<strong>di</strong> Aidoru, <strong>con</strong>tribuiranno ad animare il<br />
centro storico <strong>di</strong> Cesena. Un quintetto<br />
acustico, formato da fisarmonica,<br />
trombone, percussioni, voce e banjo, si<br />
sposterà, salirà, scenderà fra gli autobus<br />
della linea urbana che attraversa il centro,<br />
suonerà durante i tragitti per trasformare<br />
gli spazi dell’andare e della sosta in<br />
luoghi <strong>di</strong> <strong>con</strong><strong>di</strong>visione, in<strong>con</strong>tro e festa.<br />
Per vivere in modo <strong>di</strong>verso l’attesa e lo<br />
spostarsi <strong>con</strong> il mezzo pubblico.<br />
Gli appuntamenti sono sugli autobus<br />
delle line 4, 5, 6 e in prossimità delle<br />
fermate Papa, Duomo, Barriera.<br />
Le domeniche <strong>con</strong> il Touring Club Italiano<br />
Durante le domenche 9, 16 e 23 <strong>di</strong>cembre in piazza Almerici sarà presente un gazebo del Touring Club Italiano<br />
<strong>con</strong> la possibilità <strong>di</strong> iscriversi alla prestigiosa e più antica associazione italiana <strong>di</strong> valorizzazione turistica, ritirando il pacco<br />
dono e, per chi si iscrive per la prima volta, l’omaggio <strong>di</strong> una bella e capiente borsa da viaggio griffata Touring. Per tutti<br />
quelli che lasceranno il loro <strong>con</strong>tatto l’omaggio <strong>di</strong> una pubblicazione TCI. Dalle ore 15.30 alle ore 19.00.<br />
• Nelle stesse domeniche il Consorzio dei piccoli produttori <strong>di</strong> vino ed olio delle colline cesenati sarà presente <strong>con</strong><br />
un proprio stand in piazza Almerici <strong>con</strong> degustazione e ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici<br />
• Domenica 9 <strong>di</strong>cembre <strong>con</strong> partenza dalle ore 15.30 dal Gazebo Touring Club, in piazza Almerici, visita guidata “Le gran<strong>di</strong> storie<br />
d’amore nella Cesena <strong>di</strong> ieri” <strong>con</strong>dotta da Gabriele Papi. Prenotazione ed informazioni presso IAT Cesena tel. 0547 356327.
pagina 30
pagina 31<br />
Manuela Dra<strong>di</strong><br />
“Quando intervistai<br />
il ministro bersani…”<br />
Manuela Dra<strong>di</strong><br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
Manuela Dra<strong>di</strong> è stata <strong>di</strong>rettrice del <strong>Qui</strong><br />
per circa cinque <strong>anni</strong> e, precisamente,<br />
da fine agosto <strong>20</strong>00 a febbraio <strong>20</strong>06.<br />
“La redazione del <strong>Qui</strong> è sempre stata in<br />
movimento e questo ha rappresentato<br />
la vitalità del nostro giornale e, al <strong>con</strong>tempo,<br />
una palestra e una opportunità<br />
per chi si voleva cimentare nel lavoro<br />
<strong>di</strong> giornalista. Se dovessi fare l’elenco<br />
dei collaboratori esaurirei i caratteri a<br />
mia <strong>di</strong>sposizione per l’intera intervista.<br />
Cito pertanto lo “zoccolo duro” della redazione:<br />
Marco Montruccoli, Marianna<br />
Carnoli, Elena Nencini, Letizia Magnani,<br />
Alberto Mazzotti, Paolo Pingani, Danilo<br />
Montanari, Federica Ferruzzi, Andrea<br />
Conti, Massimo Montanari, Tiziano Zaccaria.<br />
Anche se la domanda non è prevista,<br />
permettetemi però <strong>di</strong> spendere<br />
alcune parole su quella squadra anche<br />
perché il successo del giornale lo si deve<br />
all’azione collettiva, alla sintonia delle<br />
persone che vi lavorano e alla <strong>con</strong><strong>di</strong>vi-
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pagina 32<br />
sione degli obiettivi. Eravamo una bella squadra, <strong>con</strong> tanto<br />
entusiasmo e voglia <strong>di</strong> fare. Qualcuno ricorderà le riunioni<br />
fiume <strong>di</strong> redazione e anche i toni alti che spesso le accompagnavano.<br />
Si <strong>di</strong>scuteva animatamente, si <strong>con</strong>frontavano i vari<br />
punti <strong>di</strong> vista, a volte si litigava per far prevalere le rispettive<br />
ragioni, ma poi ci si rimboccavano le maniche e si cominciava<br />
a lavorare al nuovo numero. Senza astio o rancori. Un vero<br />
spirito <strong>di</strong> squadra. E a me toccava decidere e fare la sintesi. Il<br />
rapporto <strong>con</strong> i lettori era molto forte e partecipato. Appena<br />
usciva un nuovo numero del giornale, i telefoni cominciavano<br />
a suonare. Tanti apprezzamenti, ma anche critiche severe che<br />
però, <strong>di</strong> fondo, denotavano un senso <strong>di</strong> appartenenza. Avevamo<br />
l’ambizione <strong>di</strong> rappresentare uno straor<strong>di</strong>nario libro <strong>di</strong><br />
storia locale, che ospitava i piccoli e gran<strong>di</strong> fatti, le paure e le<br />
preoccupazioni della gente e registrava i momenti più importanti<br />
della comunità. Forti del fatto che in una epoca in cui
pagina 33<br />
si moltiplicano mezzi <strong>di</strong> comunicazione veloci e complessi,<br />
ognuno cerca <strong>di</strong> trovare sé stesso nelle pagine <strong>di</strong> un giornale<br />
che rac<strong>con</strong>ta della sua città, delle sue strade, dei problemi<br />
<strong>con</strong> cui si <strong>con</strong>fronta ogni giorno. Per fare questo c’era molto da<br />
scarpinare… Ricordo le mini inchieste sulle frazioni dei comuni,<br />
la ricerca del bar, dell’e<strong>di</strong>colante o del parroco per carpire la<br />
realtà”. Manuela si sofferma sull’importanza del giornale nella<br />
situazione politica dell’epoca.<br />
“ Il nostro giornale ha sempre avuto un’anima progressista.<br />
Attenta a registrare i cambiamenti ma anche a promuoverli.<br />
Spesso andando anche <strong>con</strong>tro corrente come quando, ad<br />
esempio, denunciò aspramente le politiche del turismo senza<br />
regole sui li<strong>di</strong> ravennati e il caos che ne sarebbe derivato.<br />
Oppure quando affrontava i temi dello sviluppo e<strong>con</strong>omico<br />
( porto, industria, università etc), cercando sempre <strong>di</strong> creare<br />
<strong>di</strong>battito in un’ottica <strong>di</strong> stimolo e <strong>di</strong> critica costruttiva. Ricor-<br />
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
do vari forum svolti in redazione <strong>con</strong> i soggetti istituzionali e<br />
le associazioni <strong>di</strong> rappresentanza dei citta<strong>di</strong>ni. Insomma, un<br />
giornale aperto alla città, non ‘bacchettone’. Ricordo una inchiesta<br />
fatta fra i giovani appartenenti ai movimenti politici<br />
della destra. Sento ancora le proteste <strong>di</strong> tanti nostri abbonati….”.<br />
All’epoca , infatti, il giornale cartaceo era il primo veicolo<br />
<strong>di</strong> informazione. Ma come è cambiato, per Manuela, il modo<br />
<strong>di</strong> fare informazione? “Oggi un giornale locale, legato al territorio<br />
ed espressione <strong>di</strong>retta della vita reale, rappresenta un<br />
antidoto alla malattia della globalizzazione, all’uniformità e<br />
all’eccesso <strong>di</strong> <strong>con</strong>centrazione dell’informazione. Non sarà il<br />
<strong>con</strong>tenitore primario e strategico delle notizie, questo ruolo è<br />
assorbito dal web, ma sarà il luogo dove troveranno spazio, approfon<strong>di</strong>menti<br />
e servizi <strong>di</strong> più ampio respiro rispetto a quanto<br />
riservato sul web. D’altra parte anche la peculiarità del settimanale,<br />
rispetto al quoti<strong>di</strong>ano, erano l’approfon<strong>di</strong>mento e
Vent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> <strong>Qui</strong><br />
l’inchiesta. Oggi anche i quoti<strong>di</strong>ani, per vincere la scommessa<br />
<strong>con</strong> il web, fanno inchieste ed approfon<strong>di</strong>menti. Certo è tutto<br />
più <strong>di</strong>fficile. Occorre intelligenza, ma soprattutto tornare ad<br />
essere i giornalisti che <strong>con</strong> il taccuino scorazzano per la città<br />
a caccia <strong>di</strong> notizie. E questo sarebbe un bene anche per la nostra<br />
professione”. Tanti i protagonisti dell’epoca ricordati da<br />
Manuela. “Anche in questo caso la carrellata sarebbe lunga.<br />
In quei cinque <strong>anni</strong> vi è stato un ricambio significativo della<br />
classe <strong>di</strong>rigente. Stili <strong>di</strong>versi, permalosità e piccole ritorsioni<br />
nei <strong>con</strong>fronti del giornale da parte <strong>di</strong> qualcuno ci sono state,<br />
ma ad una persona in particolare mi sento <strong>di</strong> rivolgere un ri<strong>con</strong>oscimento<br />
per la franchezza nei rapporti. Penso al sindaco<br />
Mercatali, che anche nei momenti in cui il giornale non è stato<br />
‘tenero’ su alcune scelte amministrative, non si è mai sottratto<br />
al <strong>con</strong>fronto, e non ha mai serbato rancore. Una dote che<br />
<strong>con</strong>sidero fondamentale per un amministratore pubblico”.<br />
Diversi gli episo<strong>di</strong> citati dall’ex <strong>di</strong>rettrice, “primo fra tutti, anche<br />
se apparentemente lontano, l’attentato alle torri gemelle<br />
nel <strong>20</strong>01. Quell’evento cambiò il mondo e le coscienze <strong>di</strong> tutti<br />
e aprì la strada della paura. Anche in questo caso la nostra comunità<br />
locale seppe esprimere un grande moto <strong>di</strong> solidarietà.<br />
Poi ricordo quel grande evento che furono le primarie nel<br />
<strong>20</strong>05 che decretarono la vittoria <strong>di</strong> Pro<strong>di</strong>”. E a proposito <strong>di</strong> politica,<br />
Manuela cita una piccola ‘impresa’ personale. “Ricordo<br />
che avevamo messo in cantiere un articolo sulle infrastrutture,<br />
ed allora ministro dei trasporti era Pierluigi Bersani. Volevo<br />
tentare <strong>di</strong> <strong>con</strong>tattarlo per capire se c’erano novità sul destino<br />
delle nostre infrastrutture (E45-statale Romea etc). Ricordo<br />
che quando proposi in redazione questa intenzione, tutti si<br />
misero a ridere pensando ad una impresa impossibile. Riuscii<br />
a recuperare un recapito telefonico, pensando <strong>di</strong> dover passare<br />
chissà quanti filtri, per poi non <strong>con</strong>cludere niente. Compongo<br />
il numero e sento dall’altra parte “ Sono il Ministro Bersani,<br />
<strong>con</strong> chi parlo?” Potete immaginare la mia espressione…”.<br />
pagina 34
è<br />
pagina 35<br />
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pagina 37<br />
A teatro <strong>con</strong> Capit<br />
Grande attesa per ‘Bulli e pupe’ e la ‘Contessa Maritza’<br />
<strong>di</strong> Alice Bassi - Tornano le proposte culturali firmate Capit che allieteranno<br />
<strong>con</strong> <strong>di</strong>vertenti rappresentazioni teatrali i pomeriggi ravennati.<br />
Sono due infatti le rassegne, in programma da <strong>di</strong>cembre ad<br />
aprile, che interessano i due teatri della città: l’Alighieri <strong>con</strong> «Operetta<br />
e musical» e il Teatro Rasi <strong>con</strong> «Ritroviamoci al Rasi».<br />
Il cartellone della XXVII e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> «Operetta e musical» propone<br />
quattro successi in<strong>di</strong>scussi <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>vertente genere: dopo la<br />
partenza avvenuta sabato 8 <strong>di</strong>cembre <strong>con</strong> «Il Pipistrello» <strong>di</strong> Johann<br />
Strauss e seguita, domenica 9, <strong>con</strong> «Al Cavallino bianco» <strong>di</strong> Ralph<br />
Benatzky gli appuntamenti proseguono venerdì 21 <strong>di</strong>cembre alle<br />
<strong>20</strong>,30 <strong>con</strong> «Bulli e pupe» il musical <strong>di</strong> Frank Loesser interpretato<br />
dalla compagnia In Scena <strong>di</strong> Corrado Abbati: «“Bulli e Pupe”, il<br />
celebre, <strong>di</strong>vertente e colorato musical <strong>di</strong> Broadway dall’intreccio<br />
perfetto dove tutto funziona grazie al simpatico libretto <strong>di</strong> Abe<br />
Burrows ed alle vivaci ed immortali musiche <strong>di</strong> Frank Loesser, è<br />
la nuova produzione, in esclusiva per l’Italia, della compagnia<br />
<strong>di</strong> Corrado Abbati. - si legge nella presentazione dell’opera -. Un<br />
nuovo, grande spettacolo che porta in scena un cast <strong>di</strong> oltre venti<br />
artisti <strong>con</strong> voci importanti, costumi coloratissimi, balletti mozzafiato,<br />
scene eleganti, il tutto nel segno <strong>di</strong> una qualità assodata<br />
e ri<strong>con</strong>osciuta». La rassegna «Operetta e musical» si <strong>con</strong>cluderà<br />
sabato 5 gennaio alle <strong>20</strong>,30 <strong>con</strong> «Contessa Maritza» <strong>di</strong> Emmerich<br />
Kalamànn portato in scena dalla compagnia Teatro Musica Novecento:<br />
«“La Contessa Maritza” ha rappresentato, per la sua musica<br />
straor<strong>di</strong>naria ed accattivante, il più grande successo del dopoguerra<br />
- spiegano gli organizzatori -. Nella partitura della “Contessa Ma-<br />
Programma<br />
“Ritroviamoci al Rasi”<br />
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 15<br />
Confcooperative<br />
ritza” esiste l’ispirazione della musica popolare magiara-tzigana<br />
che si accoppia, magistralmente, <strong>con</strong> l’illuminata evoluzione del<br />
compositore attratto dai nuovi ritmi dell’amico Gershwin. Un canto<br />
raffinato, infuocate melo<strong>di</strong>e <strong>di</strong> czarda ed un terzetto comicissimo,<br />
caratterizza questo spettacolo imper<strong>di</strong>bile».<br />
«Ritroviamoci al Rasi», la rassegna giunta alla XVIII e<strong>di</strong>zione, propone<br />
invece ben 18 spettacoli pomeri<strong>di</strong>ani (tutti alle ore 15) appartenenti<br />
alla tra<strong>di</strong>zione più autentica del teatro popolare in <strong>di</strong>aletto<br />
romagnolo ed amatoriale in genere. Dal 16 <strong>di</strong>cembre al 28 aprile<br />
al Teatro Rasi si potrà assistere a rappresentazioni <strong>di</strong> testi classici<br />
e moderni del teatro romagnolo <strong>con</strong> alcuni spazi de<strong>di</strong>cati al teatro<br />
amatoriale in lingua ed alla musica <strong>di</strong> folclore. Per info: 0544<br />
591715 - www.capitra.it<br />
- domenica 16 <strong>di</strong>cembre: “Tre tenori” - associazione culturale “La zarzuela” <strong>di</strong> Bologna<br />
- domenica 23 <strong>di</strong>cembre: “La camisa dla madona” – compagnia “Amici del teatro” <strong>di</strong> Cassanigo<br />
- mercoledì 26 <strong>di</strong>cembre: “La Rumagna inte tu cor” – “Società canterini romagnoli”, Gruppo corale “Pratella Martuzzi”<br />
- domenica 30 <strong>di</strong>cembre: “Lozal par lanterna” – “Compagnia della speranza” <strong>di</strong> Castelvecchio<br />
- domenica 6 gennaio: “E…carburant” – gruppo teatrale “San Severo” <strong>di</strong> Ponte Nuovo, Ravenna<br />
- domenica 13 gennaio: “Divix” - compagnia “05quartoatto” <strong>di</strong> Ravenna<br />
- domenica <strong>20</strong> gennaio: “La broja” - compagnia “Piccolo teatro città <strong>di</strong> Ravenna”, Gad Gino Caprara<br />
- domenica 27 gennaio: “Cusa fai la not i met e i ledar” – compagnia “Gad città <strong>di</strong> Lugo”<br />
- domenica 10 febbraio: “E <strong>di</strong>retor dla scola” – compagnia “Cdt - la Rumagnola” <strong>di</strong> Bagnacavallo<br />
- domenica 17 febbraio: “Gigion e va inti fre’” – compagnia “La Zercia” <strong>di</strong> Forlì<br />
- domenica 24 febbraio: “Un pruces fat par ridar” – compagnia “Cvì de Magazèn” <strong>di</strong> S. Antonio, Ravenna<br />
- domenica 3 marzo: “Tol inte sach, Giulio” – piccolo teatro “Arnaldo Martelli” della Repubblica <strong>di</strong> San Marino<br />
- domenica 10 marzo: “Tre per uno” ovvero “L’anima gemella”, “L’ere<strong>di</strong>tà”, “Mammà” – compagnia “Il passaggio” <strong>di</strong> Ravenna<br />
- domenica 17 marzo: “E parsot de signor” – compagnia “Cinercircolo del gallo” <strong>di</strong> Forlì<br />
- domenica 24 marzo: “Crema e susezza” – compagnia “Quasi stabile” <strong>di</strong> Bubano<br />
- domenica 7 aprile: “La bon’anma” – compagnia “Caveja e ravgnana” <strong>di</strong> Ravenna<br />
- domenica 14 aprile: “Al tre surgeli” – compagnia “<strong>Qui</strong>i de seneat” <strong>di</strong> Villanova <strong>di</strong> Bagnacavallo<br />
- domenica 28 aprile: “Korna: matrimoni ed altri <strong>di</strong>sastri” – laboratorio italiano del Piccolo teatro <strong>di</strong> Ravenna
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pagina 39<br />
Casa delle<br />
meri<strong>di</strong>ane<br />
<strong>di</strong> Silvio Piraccini - Un nome che trae origine dalla meri<strong>di</strong>ana sulla facciata<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio e dalla decina sparse qua e là sulle pareti della casa.<br />
Un vero e proprio museo della civiltà <strong>con</strong>ta<strong>di</strong>na, uno scrigno che<br />
racchiude gli strumenti della fatica dei campi che i nostri nonni facevano<br />
nel “tempo passato”, si trova a pochi chilometri dalla città. Per<br />
la precisione a San Bartolo, al civico 66 <strong>di</strong> via destra Ronco, proprio<br />
sotto l’argine del fiume. Negli ambienti dei circa 400 metri quadrati <strong>di</strong><br />
quella che era un tempo una tipica casa colonica romagnola, trovano<br />
“ospitalità” migliaia <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> uso per le attività quoti<strong>di</strong>ana<br />
raccolti pazientemente dal notaio Giancarlo Pasi nel corso degli<br />
<strong>anni</strong>. Oggetti <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, ma anche “pezzi” notevolmente<br />
ingombranti come carri, calessi, aratri e trebbiatrici e, qua è là, almeno<br />
una cinquantina <strong>di</strong> “caveje”, il simbolo più autentico della Romagna.<br />
Oltre ai locali interni la “tenuta” è dotata anche <strong>di</strong> due ettari ti terreno<br />
a<strong>di</strong>biti a bosco, orti e giar<strong>di</strong>no. La Casa delle Meri<strong>di</strong>ane è cir<strong>con</strong>data<br />
dal verde e nelle vicinanze del porticato c’è anche una piscina, deliziosamente<br />
mosaicata e perfettamente integrata <strong>con</strong> l’ambiente circostante<br />
e tenuta <strong>con</strong> acqua riscaldata e salata per evitare l’utilizzo <strong>di</strong><br />
ad<strong>di</strong>tivi chimici a base <strong>di</strong> cloro.<br />
Un luogo ideale per accogliere eventi <strong>di</strong> ogni genere: riunioni, seminari,<br />
presentazioni e performance musicali. La casa <strong>di</strong>spone anche <strong>di</strong><br />
un servizio <strong>di</strong> catering e spazi per cene e degustazioni. E per chi vuole<br />
“autogestirsi” c’è a <strong>di</strong>sposizione anche un’ampia cucina dove preparare<br />
i piatti che più ispirano gli amanti del “fai da te”, eventualmente<br />
anche <strong>con</strong> la supervisione <strong>di</strong> esperti maestri cucinieri.<br />
Si sa, la gastronomia e la buona tavola è una delle caratteristiche della<br />
“romagnolità” e su questo piano, la Casa delle Meri<strong>di</strong>ane organizza<br />
iniziative e corsi affidati ad una maestra <strong>di</strong> cucina: Giorgia Lagosti, laureata<br />
in chimica e insegnante <strong>di</strong> C.I.BO (Culinary Institut in Bologna).<br />
I <strong>con</strong>sigli e la “filosofia” <strong>di</strong> Giorgia è quella <strong>di</strong> lasciarsi ispirare da gesti<br />
semplici, si basa sull’insegnamento <strong>di</strong> una cucina <strong>di</strong> casa i cui piatti<br />
siano riproducibili imme<strong>di</strong>atamente, o dal giorno dopo, a casa propria<br />
da chi segue le lezioni. Corsi creati per non professionisti che vogliono<br />
anche comunicare la storia dei piatti romagnoli. <strong>Qui</strong>n<strong>di</strong> nessuna<br />
“nouvelle cuisine” o mode d’avanguar<strong>di</strong>a, ma “cucina <strong>con</strong>sapevole”.<br />
Il prossimo corso è previsto per mercoledì 19 <strong>di</strong>cembre dalle 19 e 30<br />
alle 23 <strong>con</strong> i partecipanti impegnati nella preparazione <strong>di</strong> dolci, marmellate<br />
e biscotti per <strong>con</strong>fezioni regalo per amici e parenti.<br />
E molti “ingre<strong>di</strong>enti” arrivano <strong>di</strong>rettamente da <strong>di</strong>etro casa, negli orti<br />
coltivati <strong>di</strong>rettamente dalla famiglia Pasi che cura anche il “recupero”<br />
<strong>di</strong> antichi sapori nostrani come quelli dei frutti <strong>di</strong>menticati, tra cui nespole,<br />
mele cotogne, giuggiole e vari tipi <strong>di</strong> pera.<br />
Ma la “casa”, che sorge nei pressi della Colonna dei francesi, è molto <strong>di</strong><br />
più: tra le attività anche rassegne cinematografiche (all’aperto d’estate<br />
e nei locali interni in invero), e poi l’organizzazione <strong>di</strong> corsi dei team<br />
buil<strong>di</strong>ng che utilizzano corsi <strong>di</strong> cucina o attività <strong>di</strong> preparazione <strong>di</strong> cibi<br />
per creare sinergie e affiatamento in una squadra aziendale.<br />
E nella ex casa colonica dove si può soggiornare per relax, prendere<br />
un aperitivo <strong>con</strong> amici sotto le stelle, sono <strong>di</strong>sponibili anche comode<br />
stanze per passare notti <strong>di</strong> quiete e al mattino tuffarsi e nuotare nella<br />
piscina.<br />
Per ogni informazione ci si può rivolgere <strong>di</strong>rettamente allo 0544-<br />
497165 o ai cellulari 339-3295667 e 339-6360315 o <strong>con</strong>sultare il sito<br />
internet www.casadellemeri<strong>di</strong>ane.it.<br />
federicapasi@alice.it, giorgia.lagosti@gmail.com
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pagina 41<br />
Science<br />
Fiction:<br />
una piccola<br />
introduzione<br />
Il tema dello Speciale a Fumetti <strong>di</strong> quest’anno è la<br />
Fantascienza, il Fantastico e il Fantasy. La Science Fiction,<br />
come viene chiamata nei paesi <strong>di</strong> lingua inglese, nasce<br />
ufficialmente come genere letterario nel 1926, grazie<br />
a Hugo Gernsback, che <strong>con</strong>iò il suddetto termine,<br />
<strong>di</strong>rettore e fondatore <strong>di</strong> Amazing Stories, la prima<br />
rivista ufficiale de<strong>di</strong>cata a questo genere, dove<br />
autori importantissimi come Asimov, Ursula<br />
K. Le Guin, Zelazny e altri, pubblicarono per<br />
la prima volta i loro rac<strong>con</strong>ti. Tracce <strong>di</strong> Fantastico,<br />
però, ci sono sempre state fin dagli albori<br />
della letteratura, basti pensare all’Epopea <strong>di</strong> Gilgamesh, il<br />
primo romanzo epico della storia dell’uomo, all’O<strong>di</strong>ssea <strong>di</strong><br />
Omero, alle Storie Vere <strong>di</strong> Luciano <strong>di</strong> Samosata, che tratta<br />
<strong>di</strong> un viaggio sulla luna e dell’in<strong>con</strong>tro <strong>con</strong> degli alieni<br />
chiamati Seleniti, alle Metamorfosi <strong>di</strong> Apuleio. Prima<br />
La fantascienza<br />
a fumetti:<br />
una breve<br />
<strong>di</strong>gressione<br />
storica<br />
Un genere che, anche grazie a Star Wars,<br />
<strong>con</strong>tinua ad essere molto seguito<br />
<strong>di</strong> Lorenzo Mazzolini © StarCrash Stu<strong>di</strong>o<br />
Anche i fumetti non sono stati immuni alla Fantascienza: il 7 gennaio<br />
1929 sulle pagine <strong>di</strong> numerosissimi quoti<strong>di</strong>ani statunitensi fu pubblicato<br />
buck Rogers, scritto e ideato da Phil Nowlan e <strong>di</strong>segnato da Dick<br />
Culkins, il primo <strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> fantascienza della storia dell’e<strong>di</strong>toria, per i<br />
cui dettagli rimando all’articolo apposito (Little Nemo in Slumberland<br />
Speciale Fumetto in Romagna<br />
A cura <strong>di</strong> Lorenzo Mazzolini e StarCrash Stu<strong>di</strong>o<br />
degli <strong>anni</strong> <strong>20</strong> del secolo scorso altri<br />
autori si cimentarono <strong>con</strong> tematiche<br />
fantastiche, come Ba<strong>con</strong> <strong>con</strong><br />
la Nuova Atlantide, Ariosto <strong>con</strong><br />
l’Orlando Furioso, in particolare<br />
il viaggio sulla luna <strong>di</strong> Astolfo,<br />
Jonathan Swift <strong>con</strong> i viaggi <strong>di</strong> Gulliver,<br />
Giulio Verne e soprattutto<br />
Jean de la Hire, autore <strong>di</strong> romanzi<br />
d’appen<strong>di</strong>ce <strong>con</strong>siderato il primo<br />
precursore della moderna Science<br />
Fiction. La fantascienza è un genere<br />
che piace ed è sempre piaciuto<br />
perché, come <strong>di</strong>ceva Ursula K.<br />
Le Guin, “preme un bottone che<br />
è nell’anima”, cioè la visione <strong>di</strong><br />
Mon<strong>di</strong> fantastici, città futuribili, la<br />
presenza <strong>di</strong> personaggi come Alieni,<br />
Supereroi, Cyborg, Mutanti, Robot<br />
e Mostri, Astronavi più o meno<br />
gran<strong>di</strong> e potenti, viaggi nel tempo, sono tutti<br />
argomenti che hanno sempre affascinato non<br />
solo i fans ma anche i curiosi, gli scienziati che<br />
vogliono vedere assurde teorie applicate a vere<br />
leggi matematiche e fisiche, tutti gli uomini che abbiano<br />
un’anima per sognare o che vogliano mettersi a<br />
sognare. Benvenuti in questo piccolo ma intenso viaggio<br />
nella fantascienza dove gran parte delle suddette tematiche<br />
verranno affrontate.
non rientra in questa categoria).<br />
Il successo <strong>di</strong> Buck Rogers fu tale che subito<br />
dopo fiorirono emuli come Brick Bradford<br />
il viaggiante nello spazio e il più importante<br />
Flash Gordon, che ha quasi sorpassato<br />
il suo capostipite grazie ai <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Alex<br />
Raymond quasi realistici rispetto ai canoni<br />
dell’epoca, <strong>di</strong> gran lunga superiori <strong>di</strong> quelli in<br />
stile liberty <strong>di</strong> Dick Culkins.<br />
Anche l’Italia è stata ‘colpita’ dal virus del<br />
<strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> Fantascienza: nel <strong>di</strong>cembre 1936<br />
viene pubblicata all’interno de ‘I Tre Porcellin’i<br />
prima, e su altre testate sempre della<br />
Mondadori poi, Saturno <strong>con</strong>tro la Terra, primissimo<br />
<strong>fumetto</strong> italiano del genere, ad opera<br />
<strong>di</strong> Cesare Zavattini e <strong>di</strong> Federico Pedrocchi<br />
per i testi e il talentuoso Giov<strong>anni</strong> Scolari per<br />
le tavole. La storia narra <strong>di</strong> un’invasione aliena<br />
da parte degli abitanti <strong>di</strong> Saturno e del loro<br />
<strong>di</strong>ttatore Rebo- ri<strong>con</strong>oscibili dalla cresta sulla<br />
testa- e della resistenza terrestre da parte del<br />
Prof. Marcus e del suo assistente Ciro. Alla<br />
fine degli <strong>anni</strong> ’30 negli USA gli eroi come<br />
Flash Gordon vengono iperbolizzati, ma inseriti<br />
in un <strong>con</strong>testo urbano e quoti<strong>di</strong>ano <strong>con</strong><br />
l’avvento dei Supereroi, il cui capostipite si<br />
può ri<strong>con</strong>durre a Superman, <strong>di</strong> Siegel e Shuster.<br />
Da lì il filone dei comics <strong>di</strong> Fantascienza<br />
si <strong>con</strong>testualizza in un sottofilone che, ora<br />
più che mai, è <strong>di</strong>venuto un genere a sé stante:<br />
il <strong>fumetto</strong> supereroistico, che già negli<br />
<strong>anni</strong> 30’/40’ vantava fra le sue fila personaggi<br />
come Capitan America, Batman, la Torcia<br />
Umana, Sandman, Namor the Submariner,<br />
pagina 42<br />
ecc.. i quali si sono evoluti oggi in tutti i personaggi<br />
molto <strong>con</strong>osciuti della Marvel, della<br />
DC e <strong>di</strong> numerose altre case e<strong>di</strong>trici. Negli<br />
<strong>anni</strong> 40’, 50’ e 60’ negli Stati Uniti- nonostante<br />
la terribile <strong>con</strong>danna ad opera del folle Dr.<br />
Wertham- e in Europa, c’è stato un fiorire <strong>di</strong><br />
riviste e fumetti <strong>di</strong> Fantascienza, come Weird<br />
Science, Planet Comics, la brit<strong>anni</strong>ca Eagle che<br />
presentava le storie <strong>di</strong> Dan Dare. Il Giappone<br />
proponeva, invece, Astroboy (Tetsuwan Atomu)<br />
<strong>di</strong> Osamu Tezuka, storia <strong>di</strong> un ragazzo<br />
robot coi sentimenti umani <strong>di</strong>mostrando,<br />
quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> non essere insensibile alla fantascienza.<br />
Sempre agli inizi degli <strong>anni</strong> ’60<br />
dall’Argentina approda in tutto il mondo L’Eternauta,<br />
una delle più belle e interessanti saghe<br />
fantascientifiche della storia del <strong>fumetto</strong>,<br />
ad opera <strong>di</strong> Hector G. Oesterheld ai testi,<br />
autore desaparecido alla fine degli <strong>anni</strong> ’70,<br />
e Solano Lopez e Alberto Breccia ai <strong>di</strong>segni.<br />
Dal Giappone, poi, negli <strong>anni</strong> ‘70 arrivano una<br />
serie <strong>di</strong> Manga e Cartoni animati fantascientifici<br />
grazie alle opere <strong>di</strong> Go Nagai, il creatore <strong>di</strong><br />
Mazinga, Ufo Robot Gren<strong>di</strong>zer (in Italia <strong>con</strong>osciuto<br />
come Goldrake), ecc, Leiji Matsumoto<br />
<strong>con</strong> Capitan Harlock e Galaxy Express 999, e<br />
Yoshiyuki Tomino <strong>con</strong> Gundam. Gran parte<br />
<strong>di</strong> queste storie avevano come protagonisti<br />
dei robottoni che <strong>di</strong>fendevano la terra da<br />
minacce aliene. L’aspetto particolare era la<br />
simbiosi fra robot e pilota, poiché se il primo<br />
veniva colpito anche l’altro soffriva come se<br />
fosse stato colpito a sua volta.<br />
In Occidente, in particolare in Francia, nella<br />
se<strong>con</strong>da metà degli <strong>anni</strong> ‘70 il <strong>fumetto</strong> <strong>di</strong><br />
Fantascienza ha avuto la sua <strong>con</strong>sacrazione<br />
grazie al gruppo de Les Humanoides Associeè,<br />
fra le cui fila si annoveravano i nomi <strong>di</strong> Moebius,<br />
Gal, Dionnet, Caza, Druillet che hanno<br />
dato un tono più adulto al genere <strong>con</strong>sacrandolo<br />
in vere e proprie opere d’arte come Arzach,<br />
Gli abitanti del Crepuscolo, Salammbo,<br />
tutte pubblicate sulla loro rivista Metal Hurlant,<br />
<strong>di</strong>ffusa in tutto il mondo e che, <strong>con</strong>trariamente<br />
a quanto accade, avrà l’apice nella<br />
sua versione americana Heavy Metal, poiché<br />
presentava e presenta tuttora l’elite degli autori<br />
internazionali.<br />
Sempre nella se<strong>con</strong>da metà degli <strong>anni</strong> ‘70,<br />
grazie anche al successo <strong>di</strong> Star Wars, in tutto<br />
il mondo ci fu un exploit della Fantascienza<br />
e un fiorire (e morire) <strong>di</strong> tantissime riviste a<br />
fumetti, come Astroavventure, <strong>con</strong> i <strong>di</strong>segni<br />
<strong>di</strong> Buzzelli, Kosmos, Fantasy ( anche se pubblicava<br />
materiale dell’inglese Starblazer). Al<br />
giorno d’oggi questo genere <strong>di</strong> comics <strong>con</strong>tinua<br />
a sopravvivere e ad essere seguito ovunque,<br />
anche in Italia grazie anche ai nostrani<br />
Nathan Never e Termite Bianca per citare i<br />
casi più eclatanti.
pagina 43<br />
La produzione fanzinara<br />
<strong>di</strong> fantascienza in Italia<br />
Di Gianluca Umiliacchi (Fanzinotecario)<br />
Il mondo dell’e<strong>di</strong>toria fanzinara italiana è<br />
poco <strong>con</strong>osciuto, pur essendo una produzione<br />
che affonda le sue ra<strong>di</strong>ci nei lontani<br />
<strong>anni</strong> ‘50, è una realtà ignota ai più, sia per<br />
una <strong>di</strong>sinformazione da parte della società,<br />
sia per l’ostentato <strong>di</strong>sinteresse del mondo<br />
fanzinaro <strong>di</strong> presentarsi e proporsi a livello<br />
ufficiale. Ciò non evita <strong>di</strong> prendere atto<br />
come le fanzine, pubblicazioni <strong>di</strong> appassionati,<br />
da oltre 60 <strong>anni</strong> prolifichino in Italia,<br />
generazione dopo generazione, il mondo<br />
fanzinaro non ha visto tregua, la passione<br />
non ha subito crisi e, una <strong>di</strong>etro l’altra, le<br />
migliaia <strong>di</strong> testate hanno lasciato il loro,<br />
seppur labile, segno nella realtà italiana.<br />
Ma che cos’è una fanzine? Termine formato<br />
dalla fusione dell’inizio <strong>di</strong> “fan Club” e<br />
il finale <strong>di</strong> “magazine”, serve a definire la<br />
pubblicazione realizzata per comunicare e<br />
<strong>con</strong>frontarsi su una specifica passione. Una<br />
perio<strong>di</strong>zzazione documentata sull’e<strong>di</strong>toria<br />
fanzinara <strong>di</strong> fantascienza, prendere avvio<br />
nel 1962, quando a Milano grazie al giovane<br />
e futuro regista Luigi Cozzi il pubblico<br />
<strong>di</strong> appassionati dell’ambito fantascientifico<br />
può leggere la prima fanzine de<strong>di</strong>cata alla<br />
fantascienza “Futuria Fantasia” che dovrebbe<br />
essere la capostipite <strong>di</strong> tale ambito.<br />
La fantascienza, produzione <strong>di</strong> letteratura<br />
osservata <strong>con</strong> sospetto dalla cultura sociale,<br />
veniva <strong>con</strong>siderata come prodotto per<br />
<strong>con</strong>sumatori <strong>di</strong> un genere minore. Per la<br />
prima volta questo mondo era proposto<br />
sotto una luce <strong>di</strong>versa, più attiva e <strong>di</strong>namica,<br />
quella dei fanzinari. Andava formandosi<br />
e cresceva la voglia <strong>di</strong> esprimersi attraverso<br />
nuove impostazioni capaci <strong>di</strong> stravolgere il<br />
punto <strong>di</strong> vista stereotipato sulla comunicazione<br />
e <strong>con</strong>fronto, un’ere<strong>di</strong>tà d’oltre oceano<br />
pronta a fondare le sue ra<strong>di</strong>ci in Italia. La risposta<br />
a quella prima proposta è imme<strong>di</strong>ata,<br />
gradualmente iniziano a prendere corpo<br />
le varie testate fanzinare degli <strong>anni</strong> ‘60,<br />
come “Fantascienza Minore” <strong>di</strong> Fossati, per<br />
citarne una su tutte, perché in realtà la produzione<br />
fanzinara da quell’inizio in poi ha<br />
proposto migliaia <strong>di</strong> testate, dai nomi più<br />
svariati e coloriti, dalle forme più estroverse<br />
e dai <strong>con</strong>tenuti più eterogenei. Bisogna-<br />
va andarsele a cercare, <strong>con</strong> il passa parola o<br />
nelle fiere mercato, e non sempre si riuscivano<br />
a trovare, le fanzine uscivano quando<br />
e come potevano <strong>con</strong> i loro enormi problemi<br />
e<strong>con</strong>omici e <strong>di</strong>stributivi realizzate da<br />
pionieri <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>toria “a misura d’uomo”<br />
che, negli <strong>anni</strong> seguenti, darà corpo ad una<br />
vera e propria e<strong>di</strong>toria fanzinara nazionale.<br />
Moltissime, <strong>di</strong>cevamo, le testate de<strong>di</strong>cate<br />
alla fantascienza che, <strong>di</strong> generazione in generazione,<br />
si susseguono, una produzione<br />
più grande <strong>di</strong> quanto lo si possa immaginare.<br />
Negli <strong>anni</strong> a seguire il rinnovamento è<br />
<strong>di</strong>namico e i fanzinari <strong>di</strong> fantascienza, che<br />
all’inizio si misuravano in decine, ora si misurano<br />
in varie centinaia che, nel volgere <strong>di</strong><br />
pochi <strong>anni</strong>, incrementano notevolmente<br />
il loro numero. Il nuovo millennio porta<br />
<strong>con</strong> se l’influenza dei nuovi me<strong>di</strong>a così ci si<br />
trova a viaggiare in rete tra le ‘FanNet’, produzioni<br />
dei fans Internet, ma la vera produzione<br />
fanzinara prosegue imperterrita. Le<br />
fanzine sono una produzione che ha, <strong>con</strong><br />
i suoi <strong>anni</strong> <strong>di</strong> frenetica attività, <strong>con</strong>tribuito<br />
notevolmente allo sviluppo e alla crescita<br />
critica, artistica e narrativa del linguaggio<br />
culturale, tutto ciò dovrebbe dare la giusta<br />
<strong>di</strong>gnità a prodotti troppo spesso sbeffeggiati,<br />
ricchi invece <strong>di</strong> enormi potenzialità<br />
comunicative, formative e artistiche.<br />
Speciale Fumetto in Romagna
pagina 44
pagina 45<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
L’Importante è rac<strong>con</strong>tare<br />
Intervista a Filippo Scozzari<br />
Scòzzari da dove e verso dove? Perché<br />
cominciare col <strong>fumetto</strong>?<br />
“Sin da bambino ho avuto la mania dei<br />
fumetti, leggerli e farli. Una mania da cui<br />
sono parzialmente guarito: non li leggo<br />
più”.<br />
Questo è l’inizio, ma come è arrivato a<br />
Il Mago?<br />
“Fu il punto <strong>di</strong> approdo <strong>di</strong> una lunghissima<br />
quest. A Milano bussai a quasi tutte le<br />
redazioni, allora ce n’erano un fracco, e <strong>di</strong><br />
ogni tipo, ma venivo respinto: la Corno,<br />
Nino Cannata, Gan<strong>di</strong>ni, Gino Sansoni, che<br />
unico e per una cicca fumata mi pubblicò<br />
tre storie <strong>di</strong> fantascienza. E alla fine, enfin!<br />
<strong>di</strong><strong>con</strong>o i francesi, Bepi Zancan, pubblicò i<br />
miei fumetti su Il Mago, un’i<strong>di</strong>ozia della<br />
Mondadori. Acquisii un mestiere che mi<br />
mancava in toto. Venivo dal liceo scientifico<br />
e per me <strong>di</strong>segnare donne o cavalli era<br />
un problema. Il mio appren<strong>di</strong>stato fu proprio<br />
l’essere pubblicato”.<br />
dopo c’è l’in<strong>con</strong>tro col gruppo <strong>di</strong> C<strong>anni</strong>bale.<br />
“No. Dopo ci fu Re Nudo. E poi Linus, enfin!,<br />
mia meta agognatissima. Pensai che il<br />
mio destino fosse in <strong>di</strong>scesa; in realtà non<br />
sapevo che da lì a poco avrei in<strong>con</strong>trato<br />
Tamburini, poi Pazienza, poi la combriccola<br />
assieme alla quale a Roma avrei costruito<br />
prima C<strong>anni</strong>bale, poi a Frigidaire, dopo<br />
l’esperienza de Il Male. Rimando i particolari<br />
<strong>di</strong> queste mie avventure alla lettura <strong>di</strong><br />
Prima pagare poi ricordare. Con Tamburini,<br />
Mattioli, Liberatore e Pazienza c’era un<br />
<strong>con</strong>tinuo scambio <strong>di</strong> idee; fu una se<strong>con</strong>da<br />
scuola, imparai cosa si rac<strong>con</strong>ta alla gente,<br />
come lo si rac<strong>con</strong>ta, quali le trappole da<br />
evitare” .<br />
dopo Frigidaire c’è blue della Coniglio<br />
E<strong>di</strong>tore.<br />
“Chiusa l’esperienza Frigidaire, arrivai a<br />
Blue, che ripubblicò il lunghissimo Il Mar<br />
delle blatte e molte altre cose. Fu il periodo<br />
mercantile della mia vita: non <strong>di</strong>segnavo<br />
per la gloria ma per i sol<strong>di</strong>, poiché vendevo<br />
anche i miei <strong>di</strong>segni originali. Abbandonai<br />
il <strong>fumetto</strong> e il <strong>di</strong>segno quasi completamente<br />
perché mi èra venuta voglia <strong>di</strong> scrivere.<br />
Mi sto pentendo: se non <strong>di</strong>segni qualcosa<br />
tutti i giorni <strong>di</strong>mentichi quello che hai imparato.<br />
Mi è tornata la voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare<br />
grazie al volume integrale <strong>di</strong> Suor Dentona,<br />
il personaggio che ha più girovagato nelle<br />
redazioni. L’ho ripreso <strong>con</strong> molta fatica, e<br />
questo tipo <strong>di</strong> palestra ha prodotto il miracolo<br />
<strong>di</strong> un libro <strong>di</strong> oltre duecento pagine.<br />
Per cui per rispondere alla domanda da<br />
dove e verso dove posso <strong>di</strong>re: Dallo zero<br />
degli inizi allo zero della fine, per ogni fine<br />
c’è sempre un inizio e come c’è stato un<br />
gran<strong>di</strong>ssimo inizio allora ci può essere un<br />
gran<strong>di</strong>ssimo inizio, anche adesso”.<br />
Chi è Scòzzari oggi?<br />
“Nelle mie storie non troverai occhioni<br />
manga, caricature politiche, cowboy caracollanti<br />
al tramonto, supereroi in pigiamini<br />
cretini. La mia missione nel mondo è<br />
quella <strong>di</strong> migliorarlo coi fumetti il che fornisce<br />
la misura esatta della mia follia. Che<br />
sia una matita, una chitarra o una macchina<br />
da scrivere, l’importante è rac<strong>con</strong>tare”.<br />
Che <strong>con</strong>siglio daresti a chi oggi vorrebbe<br />
intraprendere la strada dei fumetti?<br />
“ È inutile e pericoloso cercare subito la<br />
rivista <strong>di</strong> grido – che peraltro sono sparite<br />
–; bisognerebbe prima passare un po’ <strong>di</strong><br />
<strong>anni</strong> nelle fanzine a far palestra, sotto gli<br />
occhi vigili <strong>di</strong> un inflessibile giu<strong>di</strong>ce interiore.<br />
Palestra, ragazzi: allenarsi, palestra,<br />
allenarsi, palestra. Grinta, e niente auto<br />
indulgenza”.
pagina 46
pagina 47<br />
Il prossimo sogno?<br />
<strong>di</strong>segnare Stars Wars!<br />
Intervista a Domenico Neziti<br />
Come ti sei appassionato ai Fumetti, quali fumetti leggevi da<br />
ragazzo e quali artisti ti hanno maggiormente influenzato?<br />
“Da bambino amavo i supereroi e tutto quello che era ‘fantastico’. Il<br />
<strong>fumetto</strong> era la perfetta fusione tra rac<strong>con</strong>ti e immagini. Quando vivevo<br />
in Canada facevo il paperboy (il ragazzo che <strong>di</strong>stribuisce il giornale<br />
ndr) e <strong>con</strong> i sol<strong>di</strong> guadagnati mi compravo le mie serie preferite come<br />
X-men, Fantastici Quattro, Iron Man e Thor. A scuola me la cavavo<br />
bene in <strong>di</strong>segno e fu una sfida per me provare a <strong>di</strong>segnare i miei personaggi<br />
preferiti e fare i miei piccoli fumetti personali.<br />
Guardavo i miei <strong>di</strong>segnatori preferiti che allora erano John Byrne, Jim<br />
Starlin e Walter Simonson e cercavo <strong>di</strong> assorbire quanto più possibile<br />
dalle loro tecniche. Mi ostinavo a carpire i trucchi del mestiere e riempivo<br />
pagine <strong>di</strong> mani, braccia, volti e stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> anatomie. Al mio arrivo in<br />
Italia ebbi la fortuna <strong>di</strong> colmare molte lacune <strong>con</strong> il corso <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong><br />
a Forlì dove ho trovato due gran<strong>di</strong> maestri come Davide Fabbri e Guglielmo<br />
Signora”.<br />
Parlaci del tuo esor<strong>di</strong>o <strong>con</strong> il numero 3 <strong>di</strong> Examen per la Phoenix<br />
e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> daniele brolli.<br />
“Tutto fu grazie al corso e all’aiuto <strong>di</strong> Davide Fabbri che già collaborava<br />
<strong>con</strong> Daniele Brolli su vari progetti della Phoenix e<strong>di</strong>tore. Volevano<br />
lanciare delle testate supereroistiche e avevano bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnatori.<br />
Dopo vari <strong>anni</strong> <strong>di</strong> corso Davide mi chiese se me la sentivo <strong>di</strong> fare<br />
il grande salto e io non mi feci sfuggire l’occasione. Fu dura affrontare<br />
un numero intero <strong>di</strong> Examen e <strong>con</strong>frontarmi <strong>con</strong> le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> seguire<br />
una sceneggiatura e riproporre su carta inquadrature, prospettive e<br />
sensazioni, ma alla fine <strong>di</strong>e<strong>di</strong> tutto me stesso visto che era quello che<br />
volevo. Pochi <strong>anni</strong> prima avevo lasciato il mio lavoro sicuro <strong>di</strong> operaio<br />
per questo misterioso mondo del <strong>fumetto</strong> e finalmente stavo per<br />
pubblicare il mio primo <strong>fumetto</strong> come <strong>di</strong>segnatore”.<br />
dopo varie illustrazioni per tornei <strong>di</strong> giochi <strong>di</strong> ruolo hai iniziato<br />
a collaborare <strong>con</strong> davide Fabbri per varie iniziative fra<br />
cui l’adattamento a fumetti <strong>di</strong> Planet of the Apes. Come è nata<br />
questa sinergia ?<br />
“Dopo aver lavorato <strong>con</strong> la Phoenix, iniziai a collaborare <strong>con</strong> Davide<br />
su vari progetti. Lui già lavorava <strong>con</strong> la casa e<strong>di</strong>trice Dark Horse e<br />
quell’anno ci fu il remake del film Il Pianeta delle Scimmie. Era un lavoro<br />
molto importante ed era importantissimo rispettare le esigenze<br />
grafiche del film e sopratutto completare il <strong>fumetto</strong> per l’anteprima<br />
del film negli States. Davide mi chiese <strong>di</strong> dargli una mano e cosi, insieme<br />
a Christian Dalla Vecchia, altro allievo <strong>di</strong> Fabbri, lo aiutammo<br />
nelle chine della novel. Piccolo inciso simpatico, l’ultima settimana<br />
prima <strong>di</strong> <strong>con</strong>segnare il lavoro facevamo i turni per dormire sui <strong>di</strong>vani<br />
per finire in tempo!”.<br />
Cos’è la drow Art Stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> cui sei uno dei fondatori?<br />
“La Drow Art Stu<strong>di</strong>o nacque come luogo <strong>di</strong> lavoro comune dove poter<br />
lavorare <strong>con</strong>centrati e stimolati. Assieme a Christian Dalla Vecchia,<br />
Matteo Lolli, Christian Cornia ed il sottoscritto iniziammo a lavorare in<br />
un unico ambiente e a <strong>con</strong><strong>di</strong>videre le nostre esperienze. Abbiamo la-<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
vorato su vari progetti insieme in cui ognuno si occupava <strong>di</strong> una parte<br />
dello sviluppo del lavoro: bozzetti, matite, colori e grafiche. Abbiamo<br />
sviluppato illustrazioni e grafiche per molti giochi <strong>di</strong> carte e fumetti<br />
oltre a sviluppare style guide per mascotte e personaggi. Tentammo<br />
<strong>di</strong> proporci in Francia come unico stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sviluppo per progetti a fumetti<br />
ma eravamo troppo poco ‘tra<strong>di</strong>zionali’ dal loro punto <strong>di</strong> vista. Ci<br />
vollero ancora degli <strong>anni</strong> per far si che gli stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> lavorazione fossero<br />
accettati, ahimè”.<br />
Cosa ci puoi <strong>di</strong>re del tuo <strong>con</strong>tributo per le nuove serie <strong>di</strong> Star<br />
Wars (serie che a me sta davvero a cuore)?<br />
Attorno al <strong>20</strong>05/<strong>20</strong>06 iniziai a de<strong>di</strong>carmi ad un aspetto dell’arte che<br />
avevo solo parzialmente affrontato, la colorazione. Ho scoperto un<br />
nuovo mondo che comprendeva toni cal<strong>di</strong>, fred<strong>di</strong> ombre e luci e i<br />
segreti per valorizzare le scene <strong>di</strong>segnate. Dopo la collaborazione<br />
<strong>con</strong> Fabbri sul <strong>fumetto</strong> Planet of the Apes della Dark Horse, ebbi la<br />
fortuna <strong>di</strong> poter colorare dei numeri <strong>di</strong> Star Wars sempre della stessa<br />
casa e<strong>di</strong>trice, film a cui ero particolarmente legato fin da bambino. Fu<br />
un’altro sogno realizzato e mi <strong>di</strong>ede la possibilità <strong>di</strong> mettere a frutto<br />
le mie capacità come colorista. Grazie a quel lavoro ebbi molte altre<br />
colorazioni <strong>con</strong> grosse case e<strong>di</strong>trici come la Soleil, Image e la Marvel.<br />
Spero <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>segnare un numero <strong>di</strong> Star Wars un giorno e <strong>di</strong> avere<br />
la possibilità <strong>di</strong> colorare le mie tavole
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pagina 49<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
Quando lavoravo <strong>con</strong> Andrea Pazienza…<br />
Intervista a Ugo Bertotti<br />
Come ti sei appassionato ai Fumetti, quali<br />
fumetti leggevi da ragazzo e quali artisti<br />
ti hanno maggiormente influenzato?<br />
“Da ragazzo leggevo Tex, L’Uomo Mascherato,<br />
Diabolik. All’inizio ho cominciato lavorando a<br />
Milano nel film d’animazione, il <strong>fumetto</strong> è venuto<br />
<strong>di</strong> <strong>con</strong>seguenza. Mi sono stu<strong>di</strong>ato in particolare<br />
Moebius, Chaland, Barnet, Pratt e Jacovitti”.<br />
Parlaci della tua esperienza del lontano<br />
giugno 1984 del “restauro della Fontana<br />
masini” per l’evento La Piazza ritrovata,<br />
in cui hai collaborato <strong>con</strong> Andrea Pazienza,<br />
Igort e Carpinteri .<br />
Di questa esperienza ricordo in particolare il<br />
lavoro della star Pazienza, cir<strong>con</strong>dato da ragazzini<br />
che l’aiutavano a stendere zone il colore<br />
sul suo <strong>di</strong>segno. Igort non c’era<br />
dopo una prima collaborazione, nell’82,<br />
dal film al <strong>fumetto</strong>:<br />
la graphic novelization<br />
<strong>di</strong> fantascienza<br />
La Novelization <strong>con</strong>siste nella trasposizione letteraria <strong>di</strong> un film (ma<br />
anche <strong>di</strong> un <strong>fumetto</strong> o <strong>di</strong> un videogioco) in romanzo. Per quello che<br />
riguarda i film, questo fenomeno nasce per un motivo <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong>ventando<br />
una sorta <strong>di</strong> souvenir dello stesso, visto che si è creata in un<br />
periodo in cui non c’erano né Videocassette nè DVD e i fan volevano<br />
possedere qualcosa della loro pellicola preferita. Oltre che <strong>con</strong> i romanzi,<br />
negli U.S.A. molte trasposizioni <strong>di</strong> film, soprattutto <strong>di</strong> Fantascienza<br />
e Horror, furono rese a fumetti, <strong>con</strong> risultati altalenanti; anche in Italia<br />
vennero tradotte ad opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse case e<strong>di</strong>trici, come la Corno (<strong>20</strong>01<br />
e la fondamentale collana SuperFumetti in film), la Cenisio, la Fabbri, la<br />
Eure<strong>di</strong>t , la Comic Art e la Play Press. In America, se si eccettua la Gold<br />
Key, la più grande e importante casa e<strong>di</strong>trice americana <strong>di</strong> novelization<br />
a fumetti è stata la Marvel, che inizialmente pubblicava gli adattamenti<br />
dopo l’uscita del film; fra le opere meglio riuscite si possono<br />
annoverare Il Pianeta delle Scimmie, <strong>20</strong>01 o<strong>di</strong>ssea nello spazio scritto e<br />
<strong>di</strong>segnato da Jack Kirby, Alien <strong>di</strong> Walter Simonson e La Fuga <strong>di</strong> Logan.<br />
Nel 1977, molto prima dell’uscita del film, venne commissionata alla<br />
Marvel una trasposizione a fumetti <strong>di</strong> Star Wars basandosi solo sulla<br />
sceneggiatura originale senza visionare alcuna foto <strong>di</strong> scena. Così nel<br />
comics scritto da Roy Thomas e <strong>di</strong>segnato da Howard Chaykin, troviamo<br />
scene non presenti nella prima versione cinematografica <strong>di</strong> Guerre<br />
Stellari e una versione <strong>di</strong> Jabba the Hutt e <strong>di</strong> altri personaggi minori<br />
<strong>di</strong>versa da quella ufficiale. Il successo fu tale che oltre a risollevare la<br />
Marvel da un impasse e<strong>con</strong>omica, fece proseguire la serie a fumetti<br />
<strong>con</strong> storie ine<strong>di</strong>te fino al 1985. A prescindere dal risultato della trasposizione,<br />
queste novelization grafiche ( ma anche quelle letterarie) sono<br />
<strong>con</strong> Alter della milano libri e<strong>di</strong>zioni, dal<br />
1986 hai iniziato a collaborare per <strong>con</strong> la<br />
rivista Corto maltese e<strong>di</strong>ta dagli stessi,<br />
puoi parlarci <strong>di</strong> questa esperienza?<br />
Consideravo Corto una specie <strong>di</strong> laboratorio,<br />
mi venivano delle idee le proponevo, alcune<br />
venivano accettate.<br />
oltre al <strong>fumetto</strong> ti de<strong>di</strong>chi anche a illustrazioni<br />
e magliette e soprattutto alle<br />
animazioni in Flash, cosa ti ha portato<br />
alla scelta della multime<strong>di</strong>alità?<br />
L’animazione in Flash è il proseguimento della<br />
mia attività originale, il <strong>di</strong>segno in movimento<br />
ce l’ho dentro da sempre. Flash è lo strumento<br />
adatto per mandare le animazioni in rete senza<br />
dover fare documenti pesantissimi (come i<br />
gif, ad esempio).<br />
Cosa ci puoi <strong>di</strong>re della tua ultima graphic<br />
novel per la Francia Les Femmes du Yemen?<br />
Una mia amica fotografa ha vissuto nello Yemen,<br />
ha fatto foto, interviste, video. Mi ha<br />
proposto <strong>di</strong> rac<strong>con</strong>tare la sua esperienza ed ho<br />
colto al volo l’opportunità.<br />
importanti perché si basano sulla sceneggiatura originale e si può vedere<br />
il film così come era stato <strong>con</strong>cepiti prima dei tagli imposti dalla<br />
produzione, in una specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>rector’s cut apocrifa o involontaria.
pagina 50
pagina 51<br />
dai supereroi<br />
a “Cielo <strong>di</strong> fuoco”<br />
Intervista a Stefano Babini<br />
Come ti sei appassionato ai Fumetti, quali<br />
fumetti leggevi da ragazzo e quali artisti<br />
ti hanno maggiormente influenzato?<br />
“Da piccolo leggevo Topolino, ma la mia simpatia<br />
è sempre andata a Paperino. Poi Tex,<br />
Zagor e i fumetti dei Supereroi e<strong>di</strong>tati all’epoca<br />
dalla Corno , mi piacevano Thor e Capitan<br />
America. Ricordo che ricopiavo le figure <strong>di</strong><br />
questi fumetti e inventavo storie assurde, ero<br />
già stato ipnotizzato de questo mondo ai miei<br />
occhi dorato. Anni dopo ho scoperto Hugo<br />
Pratt, Dino Battaglia, Sergio Toppi e in quel<br />
momento ho deciso che quella sarebbe stata<br />
la mia strada”.<br />
Parlaci dei tuoi rapporti <strong>con</strong> il grande<br />
Hugo Pratt e del tuo esor<strong>di</strong>o sulle pagine<br />
<strong>di</strong> Zona X per la Sergio bonelli E<strong>di</strong>tore.<br />
“Ho rac<strong>con</strong>tato molte volte il mio in<strong>con</strong>tro <strong>con</strong><br />
Pratt. E’ stato solo grazie ad una sua segnalazione<br />
che sono approdato alla Bonelli; quando<br />
è venuto a mancare lui, non è morto solo<br />
un <strong>di</strong>segnatore, ma un vero e proprio pezzo<br />
<strong>di</strong> cultura. Alla Bonelli mi sono trovato bene,<br />
ma all’epoca ero giovane ed irrequieto, era<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
<strong>di</strong>fficile stare inchiodato al tavolo da <strong>di</strong>segno<br />
per produrre tavole <strong>di</strong> qualità e reggere un ritmo<br />
legato ad uscite mensili. Così ho mollato,<br />
anche perché sentivo l’esigenza <strong>di</strong> rac<strong>con</strong>tare<br />
storie sulle mie corde, ancora una volta Pratt è<br />
intervenuto nel mio destino lavorativo”.<br />
Come è iniziata la collaborazione <strong>con</strong> La<br />
Rivista Aeronautica e la <strong>con</strong>seguente creazione<br />
del tuo personaggio Attilio blasi?<br />
“Pratt aveva da poco pubblicato a puntate il<br />
suo Saint Exupery e, per impegni presi in precedenza,<br />
non fu più in grado <strong>di</strong> <strong>con</strong>tinuare la<br />
collaborazione e mi mise in <strong>con</strong>tatto <strong>con</strong> la<br />
Rivista Aeronautica. Così ho iniziato, <strong>con</strong> una<br />
certa incoscienza devo ammettere, a scrivere<br />
da solo anche i testi. Erano storie più che altro<br />
ambientate durante il se<strong>con</strong>do <strong>con</strong>flitto mon<strong>di</strong>ale;<br />
l’anno scorso è uscito il volume dal titolo<br />
Cielo <strong>di</strong> Fuoco (Dada E<strong>di</strong>tore) che le raccoglie<br />
tutte”.<br />
Puoi parlarci della tua collaborazione<br />
<strong>con</strong> la astorina per <strong>di</strong>abolik ?<br />
“A Diabolik sono arrivato per caso. Mario<br />
Gomboli, Art Director dell’Astorina, ed io ci<br />
siamo in<strong>con</strong>trati a una fiera del <strong>fumetto</strong> e mi<br />
ha chiesto <strong>di</strong> fare delle prove sul personaggio<br />
che sono andate bene quin<strong>di</strong> ho iniziato.<br />
Purtroppo, quasi <strong>con</strong>temporaneamente, ho<br />
avuto seri problemi <strong>di</strong> salute che mi porto<br />
ancora <strong>di</strong>etro e, mio malgrado, ho dovuto<br />
sospendere, però adesso ho realizzato un<br />
albo scritto e <strong>di</strong>segnato interamente da me<br />
in occasione dei 50 <strong>anni</strong> del personaggio su<br />
e-bay, albo già molto ricercato dai collezionisti.<br />
Ho anche realizzato una cover per un<br />
albo “recuperato” dal Diabolik club, un albo<br />
realizzato negli <strong>anni</strong> ’60 che era scomparso.<br />
Nel mio sito, www.stefanobabini.it, spesso<br />
mi arrivano mail che mi chiedono <strong>di</strong>segni<br />
<strong>di</strong> Diabolik e soprattutto <strong>di</strong> Eva. Sono forti<br />
i fans <strong>di</strong> Diabolik”!<br />
Come è nata la graphic novel Non è stato<br />
un pic nic ?<br />
“Non è nato come progetto e<strong>di</strong>toriale bensì<br />
come una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo, una specie<br />
<strong>di</strong> terapia per arginare un periodo piuttosto<br />
cupo. È venuto fuori un prodotto metà<br />
<strong>fumetto</strong> e metà romanzo. Come spesso accade,<br />
le cose non stu<strong>di</strong>ate a tavolino e prive<br />
<strong>di</strong> paletti e<strong>di</strong>toriali funzionano meglio che<br />
altre. Infatti ne hanno parlato tutti, è finito<br />
nelle mani giuste e in breve tempo è andato<br />
esaurito (Vanity Fair l’ha annoverato fra i 10<br />
libri più cool <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> <strong>anni</strong> fa ndr). C’è<br />
anche altro che bolle in pentola circa questo<br />
libro, ma non <strong>di</strong>co altro per scaramanzia”.<br />
Quali progetti hai per il futuro?<br />
“Essendo reduce da mostre e fiere del <strong>fumetto</strong><br />
<strong>di</strong> mezza Europa devo riposarmi,<br />
però non posso farlo: sto lavorando a una<br />
storia per il mercato francese ambientata<br />
in Nord Africa nel ‘43; il protagonista principale<br />
è un ufficiale tedesco al comando <strong>di</strong><br />
un U-boat. Non è una vera e propria storia<br />
<strong>di</strong> guerra, è un <strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> avventura ambientato<br />
in un <strong>con</strong>testo storico ben preciso;<br />
quando avrò finito mi butterò a capofitto<br />
nel seguito <strong>di</strong> Non è stato un pic nic! il cui<br />
titolo sarà Ferisce il mio cuore <strong>con</strong> monotono<br />
languore”.
pagina 52
pagina 53<br />
buck Rogers, come nasce<br />
la fantascienza a fumetti<br />
Da pilota dell’aviazione ad eroe che protegge la terra<br />
<strong>di</strong> Lorenzo Mazzolini<br />
Buck Rogers è, a tutti gli effetti, il primo<br />
<strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> Fantascienza della storia dell’e<strong>di</strong>toria.<br />
Questo personaggio ha avuto un’origine<br />
letteraria: negli <strong>anni</strong> ’<strong>20</strong> del secolo<br />
scorso, negli Stati Uniti, vi fu un boom <strong>di</strong><br />
riviste che pubblicavano rac<strong>con</strong>ti fantastici<br />
come Amazing Stories e Weird Tales<br />
solo per citare le più famose. Sul numero<br />
<strong>di</strong> Amazing Stories dell’agosto 1928, Philip<br />
F. Nowlan pubblica una rac<strong>con</strong>to intitolato<br />
Armageddon 2419 A.D. il cui successo<br />
è tale che viene pubblicato nel marzo del<br />
1929 un seguito, Airlords of Han. Questa<br />
la storia: Anthony Rogers, pilota dell’aviazione<br />
americana caduto in coma mentre<br />
ispeziona una grotta piena <strong>di</strong> gas ra<strong>di</strong>oattivi<br />
che ne hanno preservato il corpo,<br />
si risveglia nel 25mo secolo quando una<br />
scossa <strong>di</strong> terremoto provoca una frana<br />
che libera il suo corpo e lo riporta alla vita<br />
grazie all’aria e alla luce. Il mondo futuro<br />
però, dapprima, lo spiazza, perché si trova<br />
ad aver a che fare <strong>con</strong> astronavi, raggi laser,<br />
robot. Torna a fare il pilota, ma questa volta<br />
<strong>di</strong> astronavi, al fianco della bella Wilma<br />
Deering e del dottor Elias Huer, e combatte<br />
il cattivissimo Killer Kane, un imperatore<br />
mongolo, che vuole <strong>con</strong>quistare la Terra<br />
appoggiato dalla principessa aliena Ardala,<br />
<strong>di</strong>ventando salvatore dell’umanità ed<br />
eroe dello spazio. Grazie al successo raggiunto<br />
dai due rac<strong>con</strong>ti John F. Dille, presidente<br />
del National Newspaper Service<br />
<strong>di</strong> Chicago, società che vende anche strips<br />
sindacate a tutti i quoti<strong>di</strong>ani statunitensi,<br />
decide <strong>di</strong> introdurre la fantascienza nel<br />
mondo dei comics. Così commissiona a<br />
Nowlan una lunga sceneggiatura basata<br />
sul primo rac<strong>con</strong>to e la fa <strong>di</strong>segnare da Richard<br />
“Dick” Calkins. Il nome del protagonista<br />
dei rac<strong>con</strong>ti Anthony Rogers cambia<br />
in omaggio all’attore <strong>di</strong> film western Buck<br />
Jones e il 7 gennaio 1929 viene stampato<br />
‘Buck Rogers in the year 2429’. Le strisce,<br />
che poco tempo dopo vengono corredate<br />
da tavole domenicali a colori, <strong>con</strong>tinuano<br />
a essere <strong>di</strong>segnate da Culkins fino al 1947,<br />
e sono pubblicate fino al 1967 <strong>con</strong> l’alter-<br />
narsi <strong>di</strong> vari autori, come Murphy Anderson<br />
(1947 – 49), Dworkins (1949 - 51), Yager<br />
(1951-58) e George Tuska (1958-67) che<br />
rivoluzionò l’immagine del personaggio<br />
al punto che in alcune testate americane<br />
uscì come Ted Rogers il fratello <strong>di</strong> Buck.<br />
Dal settembre del 1979 al <strong>di</strong>cembre del<br />
1983 viene ripreso <strong>con</strong> i testi <strong>di</strong> Cary Bates<br />
e i <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Gray Morrow grazie al successo<br />
dell’omonima serie televisiva uscita<br />
nel 1978. Nel <strong>20</strong>10 viene pubblicato un reboot<br />
in 12 numeri dalla Dynamite Comics<br />
ad opera <strong>di</strong> Scott Beatty e Carlos Rafael.<br />
Grazie a Buck Rogers la fantascienza ha<br />
cominciato a prendere sempre più piede<br />
nell’immaginario collettivo mon<strong>di</strong>ale: è<br />
stato tradotto in quasi tutto il pianeta, anche<br />
in Italia a partire dal 1936 <strong>con</strong> il nome<br />
<strong>di</strong> Elio Fiamma durante il periodo fascista,<br />
poi su altre testate e <strong>con</strong> il suo vero nome<br />
come Il Nuovo Sceriffo, Jezebel e Smack. Ha<br />
talmente influenzato Ray Bradbury da fargli<br />
intraprendere la via della scrittura che<br />
Speciale Fumetto in Romagna<br />
lo ha reso uno dei più importanti autori <strong>di</strong><br />
fantascienza mon<strong>di</strong>ali. Sono tante le serializzazioni<br />
ra<strong>di</strong>ofoniche, televisive e cinematografiche,<br />
modellini, action figures<br />
e altri gadget legati al suo merchan<strong>di</strong>sing<br />
che vengono prodotti tuttora.
pagina 54
pagina 55<br />
Con blue vi<strong>di</strong><br />
per la prima volta<br />
il mio nome su un <strong>fumetto</strong><br />
Intervista a Mauro Masi<br />
Come si è appassionato ai fumetti, quali<br />
fumetti leggeva da ragazzo e quali artisti<br />
la hanno maggiormente influenzato?<br />
“Da bambino ho <strong>di</strong>vorato tonnellate <strong>di</strong> Topolino,<br />
poi sono passato ai supereroi Marvel, ai<br />
fumetti <strong>di</strong> Bonelli, in primis Zagor. Ricordo ancora<br />
l’attesa trepidante quando si avvicinava<br />
l’uscita mensile in e<strong>di</strong>cola e <strong>di</strong> come li custo<strong>di</strong>vo<br />
<strong>con</strong> cura. Mi innamorai, in seguito, <strong>di</strong> Pratt e<br />
<strong>di</strong> tutte le sue opere, questo grazie ai miei due<br />
fratelli più gran<strong>di</strong> che leggevano molti fumetti.<br />
Tramite loro <strong>con</strong>obbi tutto il mondo del<br />
<strong>fumetto</strong> chiamiamolo ‘adulto’: “Linus”, “Alter<br />
alter”, “Metal Hurlant”, “Frigidaire” erano tutte<br />
riviste che arrivavano in casa regolarmente e lì<br />
<strong>con</strong>obbi i più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>segnatori. Riguardo agli<br />
artisti che mi hanno influenzato, devo essere<br />
sincero: non lo so, anche perchè ho uno stile<br />
<strong>di</strong>verso a se<strong>con</strong>da della storia che devo rac<strong>con</strong>tare,<br />
riuscendo a passare <strong>con</strong> <strong>di</strong>sinvoltura<br />
da uno realistico ad uno comico.<br />
Ci può parlare del suo esor<strong>di</strong>o prima<br />
come inchiostratore e poi come <strong>di</strong>segnatore<br />
completo per la Star Comics <strong>con</strong><br />
Agenzia Incantesimi?<br />
“Ho inchiostrato un <strong>fumetto</strong> <strong>di</strong> Winx Magazine<br />
nel <strong>20</strong>09. Forse non tutti lo sanno ma molte<br />
case e<strong>di</strong>trici, hanno una persona che scrive<br />
le storie, una che <strong>di</strong>segna a matita, un’altra<br />
ripassa a china (inchiostra), un’altra colora e<br />
un’altra impagina inserendo il testo. Il mio lavoro<br />
fu quello, appunto, <strong>di</strong> inchiostrare un intero<br />
<strong>fumetto</strong>, lavoro faticosissimo, soprattutto<br />
per i tempi veloci <strong>di</strong> <strong>con</strong>segna del lavoro.<br />
Nello stesso anno <strong>di</strong>segnai una storia per<br />
Agenzia Incantesimi: “il cane che sapeva troppo”,<br />
casa e<strong>di</strong>trice Star Comics. Matite, inchiostrazione<br />
e colori su testi <strong>di</strong> Federico Memola<br />
(ideatore del personaggio Jonathan Steele).<br />
Fu un bellissimo lavoro misurarsi <strong>con</strong> un<br />
grande narratore come Memola.<br />
dopo varie collaborazioni è approdato su<br />
blue la rivista <strong>di</strong> fumetti erotici della Coniglio<br />
E<strong>di</strong>tore, cosa ci può rac<strong>con</strong>tare <strong>di</strong><br />
questa collaborazione?<br />
“Era la fine degli <strong>anni</strong> ’90, ero un giovane aspirante<br />
fumettaro. Conobbi ad un corso Filippo<br />
Scòzzari e non lo mollai più. Andavo a trovarlo<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
spesso, gli facevo vedere i miei <strong>di</strong>segni, raccoglievo<br />
le sue critiche. Scozzari collaborava<br />
per Blue (Coniglio e<strong>di</strong>tore), celebre rivista <strong>di</strong><br />
<strong>fumetto</strong> erotico e, <strong>di</strong>etro suo suggerimento,<br />
pensai a una storia da proporre alla rivista. In<br />
quegli <strong>anni</strong> ero pattinatore, scorrazzavo tra<br />
Rimini e Riccione sui roller e immaginai una<br />
<strong>di</strong>vertente scena <strong>di</strong> un ‘<strong>con</strong>tatto amoroso’ fra<br />
un pattinatore e una pattinatrice. Ne venne<br />
fuori “Rollerdream”. Filippo mi seguì nella<br />
realizzazione, fino a suggerirmi la battuta che<br />
chiude la storia. Piacque all’e<strong>di</strong>tore e venne<br />
pubblicata. Era il 1997, avevo 30 <strong>anni</strong> e fu una<br />
gioia immensa: il mio nome su una rivista in<br />
e<strong>di</strong>cola!!!”<br />
Se non erro ha realizzato due storie, ‘<strong>di</strong>sturbi<br />
sulla Luna’ e ‘Le libellule non sono<br />
adatte’, su soggetto del grande Filippo<br />
Scozzari, cosa ci può rac<strong>con</strong>tare <strong>di</strong> questa<br />
esperienza ?<br />
“Sono state frutto del rapporto tra me e Filippo,<br />
un rapporto <strong>di</strong> stima e amicizia, un rapporto<br />
tra allievo e maestro. Non ricordo a chi<br />
dei due venne l’idea <strong>di</strong> provare a <strong>di</strong>segnare i<br />
rac<strong>con</strong>ti del suo libro “XXXX! Rac<strong>con</strong>ti porni”,<br />
fatto sta che ne feci due. “Le libellule non<br />
sono adatte” esilarante e grottesca paro<strong>di</strong>a del<br />
rapporto tra Trilly e Peter Pan e “Disturbi sulla<br />
linea”, una storia sulla pulzella d’Orleans, rivisitata<br />
solo come Scòzzari poteva fare. Vennero<br />
pubblicate su Blue anche queste”.<br />
Quali sono i suoi progetti futuri?<br />
“E’ uscito quest’anno, per <strong>con</strong>to <strong>di</strong> Tempesta<br />
E<strong>di</strong>tore, un libro intitolato “Masinfonia” che<br />
raccoglie le mie storie apparse su Blue e altro<br />
materiale ine<strong>di</strong>to. Promozione <strong>di</strong> quest’opera<br />
a parte, proseguo nel mio lavoro a 360 gra<strong>di</strong>,<br />
spaziando tra illustrazioni pubblicitarie, libri<br />
per l’infanzia, storyboard per spot <strong>di</strong> prodotti<br />
commerciali, lezioni e laboratori <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong><br />
nelle scuole”.
pagina 56
pagina 57<br />
Speciale Fumetto in Romagna<br />
Fumetto/<strong>di</strong>aletto, il <strong>di</strong>aletto<br />
romagnolo nella Nona Arte<br />
<strong>di</strong> Gianluca Umilacchi<br />
Nel <strong>con</strong>testo della se<strong>con</strong>da e<strong>di</strong>zione della<br />
manifestazione “Nuvole Parlanti a Forlì”,<br />
promossa dalla Fanzinoteca d’Italia, è stato<br />
proposta un’esposizione e un in<strong>con</strong>tro,<br />
presso i locali della Provincia <strong>di</strong> Forlì – Cesena,<br />
incentrato sull’ambito del “Fumetto/<br />
Dialetto”. Per la prima volta, in Romagna,<br />
si è presentato e parlato della Nona Arte<br />
in <strong>di</strong>aletto Romagnolo. Una mostra <strong>di</strong> <strong>20</strong><br />
pannelli, <strong>con</strong> due precisi percorsi, attraverso<br />
i quali si propone e sviluppa un <strong>di</strong>alogo<br />
fra <strong>fumetto</strong> e linguaggio, grazie alla rappresentazione<br />
<strong>di</strong> tavole e vignette realizzate<br />
sia in <strong>di</strong>aletto romagnolo, sia nei <strong>di</strong>versi<br />
<strong>di</strong>aletti d’Italia. Il primo percorso, legato<br />
al <strong>con</strong>cetto <strong>di</strong> arte sequenziale e <strong>di</strong>aletto<br />
romagnolo, proponeva il lavoro realizzato<br />
da Cristina Brunacci per la testata La<br />
Lòzla, dove dal <strong>20</strong>05 fino al <strong>20</strong>09 si sono<br />
pubblicati brevi storie a fumetti <strong>con</strong> personaggi<br />
che parlavano in <strong>di</strong>aletto forlivese, 11<br />
numeri che <strong>di</strong>mostrano come l’intento e<br />
la volontà <strong>di</strong> muoversi verso questa <strong>di</strong>rezione<br />
non manchino. Il se<strong>con</strong>do percorso,<br />
invece, poneva l’attenzione a tutta quella<br />
produzione che da tantissimi <strong>anni</strong> si realizza<br />
in regioni come la Sardegna, la Sicilia,<br />
il Veneto oppure zone più provinciali<br />
come il napoletano, il friulano, il barese e<br />
tantissimi altri <strong>di</strong>aletti che vengono proposti<br />
ai giovani grazie alla produzione fumettistica<br />
locale. La mostra è stata proposta al<br />
pubblico come un importante strumento<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, una sorta <strong>di</strong> grande<br />
lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento che facilita la lettura<br />
trasversale della possibile produzione <strong>di</strong><br />
letteratura <strong>di</strong>segnata, abbinata alla ricerca<br />
delle origini territoriali.<br />
Anche l’in<strong>con</strong>tro pubblico “Fumetto/Dialetto”,<br />
tenutosi sempre presso i locali dalla<br />
Provincia, è stato un <strong>di</strong>battito preciso<br />
e mirato che, grazie alla partecipazioni <strong>di</strong><br />
grossi nomi nel campo <strong>di</strong>alettale, come<br />
Gabriele Zelli (Associazione “E’ Sdaz” Forlì<br />
FC), Gianfranco Camerani (Associazione<br />
“Federico Schürr” Santo Stefano a Ravenna),<br />
Maurizio Balestra (Associazione “Te<br />
ad chi sit e fiol?” Cesena FC), e dell’ambito<br />
fumettistico nazionale e locale come Stefano<br />
Babini (ultimo allievo <strong>di</strong> Hugo Pratt),<br />
Marco Verni (matita <strong>di</strong> punta del personaggio<br />
Zagor), Cristina Brunacci (autrice<br />
dei fumetti pubblicati dalla La Lòzla), si è<br />
potuto <strong>di</strong>scutere, nella serata <strong>con</strong>dotta e<br />
moderata da Giulio Marabini (Presidente<br />
Circoscrizione n. 2), in relazione al <strong>con</strong>testo<br />
<strong>di</strong>alettale romagnolo e la sua interazione<br />
<strong>con</strong> i vari me<strong>di</strong>a e, più precisamente,<br />
alla Nona Arte ovvero il <strong>fumetto</strong>. Si tratta<br />
<strong>di</strong> una delle poche, se non proprio unica,<br />
occasione <strong>di</strong> <strong>con</strong>siderare sotto un aspetto<br />
più ampio e <strong>di</strong>versificato la veicolazione<br />
della “lingua madre”, che qui in Romagna,<br />
purtroppo, tende ad essere sempre più<br />
s<strong>con</strong>osciuta e non vissuta <strong>di</strong>rettamente<br />
dal proprio popolo.
pagina 58
pagina 59<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
In fuga dalla psicologia<br />
Intervista a Romano Garofalo<br />
Come è nata la sua passione per i fumetti?<br />
“Dopo la laurea in Lettere e filosofia all’Università<br />
<strong>di</strong> Bologna sono andato a Milano per<br />
specializzarmi in psicologia. A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
quanto si possa pensare, la mia passione è<br />
nata quasi per caso o forse è stata una fuga da<br />
una professione “lo psicologo” che, in quegli<br />
<strong>anni</strong> ,era “ideologicamente <strong>con</strong>testata”. Eravamo<br />
alla fine degli <strong>anni</strong> ’60, si pensava che<br />
la psicologia e la psicanalisi servissero per<br />
“riadattare” le persone ad un ambiente sociale<br />
che era <strong>di</strong> per sé alienante, vera ra<strong>di</strong>ce del<br />
loro problema. A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> <strong>anni</strong>, non so se le<br />
cose stavano davvero in questi termini, ma il<br />
<strong>fumetto</strong> era per me una bella fuga dalla realtà<br />
e un sicuro rifugio nel magico mondo dell’immaginazione”.<br />
Quali fumetti leggeva e quali autori l’hanno<br />
maggiormente influenzato?<br />
“Leggevo solo i Peanuts che <strong>con</strong>sidero quanto<br />
<strong>di</strong> meglio si possa fare in questo settore”.<br />
Come è nato Jonny Logan la sua prima<br />
creazione?<br />
“Volevo realizzare qualcosa <strong>di</strong> assolutamente<br />
nuovo nel mondo del <strong>fumetto</strong>, almeno in Italia.<br />
Un progetto che mi permettesse <strong>di</strong> scrivere<br />
storie <strong>di</strong> satira <strong>di</strong> costume e politica e che si<br />
rivolgesse a un target “privilegiato” <strong>di</strong> teenagers”.<br />
Come è avvenuto il passaggio dal <strong>fumetto</strong><br />
alla multime<strong>di</strong>alità? mi riferisco<br />
al passaggio dal <strong>fumetto</strong> alla televisione<br />
sia <strong>di</strong> Jonny Logan su Supergulp che <strong>di</strong><br />
mostralfonso su Slurp fino alla creazione<br />
della mostralfonso multime<strong>di</strong>a E<strong>di</strong>tions<br />
“Jonny Logan è approdato in TV come scelta<br />
e<strong>di</strong>toriale degli e<strong>di</strong>tori e dei curatori della<br />
trasmissione “Supergulp”. MostrAlfonso<br />
è, invece, un personaggio scelto per fare da<br />
protagonista e <strong>con</strong>duttore in un <strong>con</strong>tenitore<br />
del pomeriggio a nome Slurp, proiettato su<br />
Odeon TV, allora circuito televisivo <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
ambizioni che doveva rappresentare il terzo<br />
polo televisivo a fianco <strong>di</strong> RAI e Fininvest. Il<br />
programma che ho scritto in <strong>20</strong>3 sceneggiature,<br />
venne prodotto dall’ “Italiana produzioni”<br />
<strong>di</strong> Stefania Craxi. La Mostralfonso Multime<strong>di</strong>a<br />
E<strong>di</strong>tions è, infine, una realtà abbastanza<br />
articolata che va dalla realizzazione <strong>di</strong> format<br />
in animazione e cinematografici , alle strisce<br />
umoristiche, alla realizzazione <strong>di</strong> eBook <strong>di</strong> tutti<br />
i miei personaggi a fumetti. Può <strong>con</strong>siderarsi<br />
il naturale proseguimento della mia attività<br />
come autore <strong>di</strong> fumetti che, dalla carta stampata,<br />
è passato alla TV e alle nuove tecnologie.<br />
Mi muovo anche su altre realtà <strong>di</strong> lavoro che,<br />
però, fanno sempre riferimento come “ immagine”<br />
ai miei personaggi a fumetti. A breve,<br />
sul mio sito, sarà operativo uno “strumento <strong>di</strong><br />
<strong>con</strong>sultazione per gli acquisti on-line” dove<br />
si potranno trovare i più importanti store del<br />
web, a nome Pagine Giovani. La presentazione<br />
è qui http://paginegiovani.mostralfonso.<br />
com/?l=<br />
Ha qualche progetto futuro?<br />
“Nuovi fumetti, cartoni animati, libri elettronici,<br />
rac<strong>con</strong>ti per bambini e molto altro. Non<br />
scendo nel dettaglio per non rovinare la “sorpresa”<br />
e<strong>di</strong>toriale”.<br />
Cosa <strong>con</strong>siglierebbe ai giovani che vorrebbero<br />
<strong>di</strong>ventare <strong>di</strong>segnatori o autori<br />
nel mondo del <strong>fumetto</strong> e dell’illustrazione?<br />
“Andate a lavorare all’estero dove ancora esistono<br />
delle opportunità!”
pagina 60
pagina 61<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
Nuovemani, la fanzine a km zero<br />
Intervista a Sara Sax Gui<strong>di</strong><br />
Come è nata la tua passione per i Fumetti?<br />
“Ho sempre <strong>di</strong>segnato da quando ho memoria.<br />
Guardavo mio fratello scarabocchiare i<br />
libri <strong>di</strong> scuola <strong>con</strong> caricature e personaggi<br />
simpatici e ricordo che pensavo allora che<br />
avrei voluto essere anch’io brava come lui.<br />
Poi la passione si è sviluppata <strong>con</strong> il tempo<br />
avvicinandomi ai cartoni animati, alle strisce<br />
<strong>di</strong> Lupo Alberto, per passare ai manga, a<br />
Brendon della Bonelli, ai supereroi americani.<br />
Alle superiori ho seguito alcuni corsi <strong>con</strong><br />
Gugliemo Signora, Davide Fabbri e Denis<br />
Medri”.<br />
Quali fumetti leggi e leggevi e quali autori<br />
ti hanno maggiormente influenzata?<br />
“Ho cercato <strong>di</strong> leggere svariati generi e <strong>con</strong>frontarmi<br />
<strong>con</strong> vari stili, per cercare <strong>di</strong> crearne<br />
uno mio, e questa ricerca non è ancora<br />
finita. La prima volta che andai a Lucca comics<br />
<strong>con</strong>obbi <strong>di</strong> persona Simone Bianchi e<br />
Massimiliano Frezzato. Apprezzo il primo<br />
per la precisione anatomica che possiede,<br />
per le illustrazioni che fa, dei veri capolavori.<br />
Di Frezzato mi piace molto lo stile, il tratto,<br />
l’uso dei colori. Se ve<strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> Frezzato<br />
lo ri<strong>con</strong>osci imme<strong>di</strong>atamente, è unico. Nelle<br />
fiere, cerco sempre <strong>di</strong> portarmi a casa qualche<br />
suo albo. I tarocchi che ha fatto <strong>di</strong> Pinocchio<br />
sono poesia per gli occhi. Infine, uno<br />
degli ultimi <strong>di</strong>segnatori che ho avuto modo<br />
<strong>di</strong> <strong>con</strong>oscere e apprezzare è Skottie Young,<br />
ne “Il meraviglioso mago <strong>di</strong> oz” un colpo <strong>di</strong><br />
fulmine anche perché il romanzo è uno dei<br />
miei preferiti.<br />
dalla Primavera del <strong>20</strong>12 in collaborazione<br />
<strong>con</strong> Gianluca Umiliacchi, presidente<br />
della Fanzinoteca d’Italia, è nata<br />
la nuova fanzine forlivese a km zero<br />
Nuovemani, <strong>di</strong> cui tu sei <strong>di</strong>rettore artistico.<br />
Ci parli della nascita <strong>di</strong> questo progetto<br />
e delle sue future evoluzioni ?<br />
“Oltre a me e Umiliacchi collabora, nel comitato<br />
scientifico, anche Ilario Gradassi che è<br />
il <strong>di</strong>rettore e<strong>di</strong>toriale e <strong>con</strong> cui ho avuto già<br />
modo <strong>di</strong> collaborare in passato per una raccolta<br />
<strong>di</strong> storie <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong> in un volume chiamato<br />
‘Caterina a fumetti’ nel <strong>20</strong>06 la cui copertina<br />
la realizzò Guglielmo Signora. L’idea<br />
della Fanzine è nata per far “sentire la propria<br />
voce, meglio ancora, farla leggere!”<br />
Ricercare, impaginare, stampare, <strong>di</strong>stribuire,<br />
tutta la catena che fa perno sull’e<strong>di</strong>toria<br />
ufficiale viene qui riprodotta a KM 0, <strong>con</strong> un<br />
semplice “click”, è scaricabile gratuitamente<br />
in pdf dal sito <strong>di</strong> Nuovemani (http://www.<br />
fanzineitaliane.it/nuovemani/).<br />
Nuovemani comprende ragazzi appassionati<br />
che, come me, hanno ricercato uno spazio<br />
in cui semplicemente fare <strong>fumetto</strong>, <strong>con</strong>frontarsi<br />
e migliorarsi a vicenda. È una palestra<br />
per aspiranti fumettisti, liberi <strong>di</strong> sperimentare,<br />
scambiare <strong>con</strong>sigli e collaborare insieme.<br />
Lo stimolo per la realizzazione <strong>di</strong> questa<br />
produzione fanzinara affonda le sue ra<strong>di</strong>ci<br />
nelle basi <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> un <strong>con</strong>fronto non solo<br />
nuovo, innovativo ma, soprattutto, libero<br />
come solo la passione può essere. E in futuro,<br />
chissà, molti impegni nati come passione<br />
potrebbero trasformarsi in impegni professionali;<br />
non sarebbe la prima volta e neppure<br />
l’ultima. Tra gli ex fanzinari non posso non<br />
citare Red Ronnie <strong>con</strong> la<br />
sua Red Ronnie Bazar; Stefano Tamburini e<br />
Andrea Pazienza <strong>con</strong> C<strong>anni</strong>bale; e poi ancora<br />
Brolli, Davide Fabbri, Enrico Brizzi e, ancora,<br />
moltissimi altri.<br />
Cosa significa fanzine a km zero?<br />
“Si tratta <strong>di</strong> una fanzine in grado <strong>di</strong> raggiungere<br />
chiunque senza spostarsi, al <strong>con</strong>tempo<br />
i fanzinari potranno aggirare il <strong>di</strong>fficile<br />
ostacolo della <strong>di</strong>stribuzione. In questa maniera<br />
la <strong>di</strong>stanza che <strong>di</strong>vide i fanzinari dai<br />
lettori si annulla, è scaricabile dal Web e <strong>con</strong><br />
il copyleft la <strong>di</strong>stanza tra chi produce e chi<br />
<strong>con</strong>suma è meno <strong>di</strong> 0, è pari alla stringa <strong>di</strong><br />
un link.<br />
Per mezzo della Rete, a partire dal sito ufficiale<br />
della fanzine, Nuovemani si fa promozione<br />
da sola e il lettore può poi decidere se<br />
rimanere all’intangibilità della copia <strong>di</strong>gitale<br />
o toccare <strong>con</strong> mano l’albo <strong>di</strong> Nuovemani<br />
stampato”.<br />
Hai qualche progetto futuro?<br />
“Mi piacerebbe lavorare nel campo della<br />
grafica e<strong>di</strong>toriale, illustrare storie, fumetti;<br />
trasformare la passione anche in un lavoro.<br />
Come sempre, se non puoi seguire la strada<br />
<strong>di</strong>retta, te la costruisci da solo.<br />
Di progetti ce ne sono tanti: il prossimo anno<br />
la fanzine <strong>di</strong>verrà bimestrale, un lavoro fatto<br />
ancora meglio, in cui gli autori potranno<br />
alternarsi per le pubblicazioni. Nuovi autori<br />
si sono aggiunti e presto mostreranno cosa<br />
sono in grado <strong>di</strong> fare. Invito tutti a seguirci e<br />
per chi ancora non ci <strong>con</strong>osce e vorrebbe entrare<br />
a far parte dello staff collegatevi al sito<br />
<strong>di</strong> Nuovemani (http://www.fanzineitaliane.<br />
it/nuovemani/) oppure <strong>con</strong>tattatemi <strong>di</strong>rettamente<br />
(sax.gui<strong>di</strong>@hotmail.it)”
pagina 62
pagina 63<br />
termite bianca<br />
una space opera <strong>con</strong><br />
riman<strong>di</strong> cinematografici<br />
<strong>di</strong> Star Crash Stu<strong>di</strong>o - Fra le attuali serie a fumetti<br />
fantascientifiche nate in Italia ce n’è una<br />
molto interessante e bellissima che ha riscosso<br />
e sta riscuotendo un successo internazionale,<br />
Termite Bianca.<br />
È un progetto <strong>con</strong>cepito da Marco Bianchini,<br />
Disegnatore, Sceneggiatore e Direttore Artistico<br />
della Scuola Internazionale dei Comics <strong>di</strong><br />
Firenze e Jesi <strong>con</strong> la collaborazione <strong>di</strong> Marco<br />
Santucci e Simone Peruzzi; nasce come progetto<br />
<strong>di</strong> animazione in 2D e 3D, pensato per<br />
il grande schermo o per una serie televisiva.<br />
Peccato che il mondo della produzione cinematografica<br />
italiana sia orientato verso cose<br />
meno impegnative e <strong>di</strong> più facile realizzazione.Cosi<br />
fu deciso circa 9 <strong>anni</strong> fa <strong>di</strong> far <strong>con</strong>oscere<br />
il progetto tramite quel popolare mezzo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ffusione che è il <strong>fumetto</strong>, <strong>con</strong> la speranza in<br />
futuro <strong>di</strong> ritornare sul progetto animato, <strong>con</strong><br />
già una nutrita schiera <strong>di</strong> fans. Con questo<br />
intento fu <strong>con</strong>tattato il talentuoso Patrizio<br />
Evangelisti, agli esor<strong>di</strong> nel modo dei fumetti,<br />
perchè desse a Termite Bianca una veste grafica<br />
più realistica e più <strong>con</strong>forme alle richieste<br />
del modo dei fumetti.<br />
L’e<strong>di</strong>tore Vittorio Pavesio ha pubblicato un<br />
volume cartonato, interamente illustrato, che<br />
rac<strong>con</strong>ta tutta l’articolata storia e<strong>di</strong>toriale del<br />
progetto Termite Bianca, dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> ani-<br />
mazione alla versione a fumetti per il mercato<br />
italiano e francese. Il suo titolo è “termite<br />
bianca making of” ed è ancora <strong>di</strong>sponibile e<br />
può essere or<strong>di</strong>nato anche da questo sito. Termite<br />
Bianca è stata, negli scorsi <strong>anni</strong>, una delle<br />
serie più interessanti tra quelle prodotte dalla<br />
Vittorio Pavesio Production. Una space<br />
opera molto ben <strong>con</strong>gegnata e avvincente <strong>con</strong><br />
<strong>con</strong>tinui riman<strong>di</strong> al cinema <strong>di</strong> fantascienza.. In<br />
un tempo futuro le poche terre emerse sono<br />
ridotte a rocciosi deserti e lande desolate, la<br />
razza umana si è <strong>di</strong>visa in due popoli avversari:<br />
il popolo del mare I Nautili ed il popolo<br />
della terra. I Geosiani.<br />
La guerra tra le due razze, non trova più ne<br />
vincitori ne vinti. Ma a scuotere la situazione è<br />
un evento inaspettato: tra i Nautili inizia a manifestarsi<br />
un terribile morbo genetico che pare<br />
incurabile nonostante il sapere degli Hugu,<br />
la casta degli scienziati. E fu così che, proprio<br />
per curare questa malattia, uno scienziato <strong>di</strong><br />
nome Rudbekius affronterà un viaggio verso<br />
l’ultimo avamposto della razza degli Antichi,<br />
l’Arca, una enorme base-laboratorio che pare<br />
<strong>con</strong>tenere tutti i mezzi per ricreare il DNA.<br />
Nell’Arca Rudbekius troverà la risposta a molte<br />
delle sue domande ed una neonata della<br />
razza antica dal cui DNA potrà estrarre la cura<br />
per il morbo. Incosapevole <strong>di</strong> essere seguito da<br />
Speciale Fumetto in Romagna<br />
Uther, ambizioso principe terricolo, darà anche<br />
a lui la possibilità <strong>di</strong> entrare nell’Arca, dove<br />
scoprirà invece altri terribili segreti che l’avamposto<br />
ha custo<strong>di</strong>to per millenni e ne riporterà<br />
in<strong>di</strong>etro uno tanto potente quanto pericoloso.<br />
Condotta al mondo marino da Rudbekius, la<br />
neonata crescerà prendendo il nome <strong>di</strong> bianca,<br />
adottata <strong>con</strong> timoroso rispetto dallo scienziato<br />
che intuisce gli s<strong>con</strong>osciuti e sorprendenti<br />
poteri della giovane e della sua razza<br />
estinta. Uther nel frattempo, preso oramai dalla<br />
follia, <strong>con</strong>quisterà il trono dei Geosiani <strong>con</strong><br />
la forza <strong>di</strong>ventando un tiranno. Bianca, la nuova<br />
Eva, custode dei geni e dei poteri immensi<br />
degli Antichi, si troverà nel mezzo <strong>di</strong> questo<br />
nuovo, selvaggio <strong>con</strong>flitto e dovrà lottare suo<br />
malgrado per riportare l’or<strong>di</strong>ne e la pace, pena<br />
la fine <strong>di</strong> tutto ciò che è. combattendo per degli<br />
ideali, senza <strong>di</strong>ffidare dei <strong>di</strong>versi, trovando<br />
la forza <strong>di</strong> credere nelle nostre capacità anche<br />
quando la lotta sembra al <strong>di</strong> sopra delle nostre<br />
possibilità. È una eroina splen<strong>di</strong>da e <strong>con</strong>turbante,<br />
mai doma e narrativamente stimolante<br />
I primi tre volumi, dagli Abissi - destini<br />
Paralleli . Caccia Spietata - sono stati tutti<br />
realizzati graficamente da Patrizio Evangelisti<br />
. Le tecniche pittoriche utilizzate sono quelle<br />
dell’acquerello e delle ecoline, quin<strong>di</strong> tecniche<br />
manuali. Patrizio dopo aver finito le matite<br />
<strong>di</strong>pinge ogni singola tavola a mezzatinta, in<br />
grigio, per poi proseguire e stendere i colori a<br />
successive velature ad acquarello o ecoline, a<br />
se<strong>con</strong>da del risultato da ottenere. Un lavoro<br />
meticoloso e lungo che richiede tempo e tanta<br />
applicazione, infatti occorre quasi un anno per<br />
completare tutte le pagine necessarie al singolo<br />
volume.
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pagina 67<br />
<strong>di</strong>segnare<br />
è come un gioco<br />
Intervista a Matteo Modonesi<br />
Come ti sei appassionato ai fumetti, quali fumetti leggevi e<br />
quali artisti ti hanno maggiormente influenzato?<br />
“Disegno da quando sono bambino e, come allora, mi <strong>di</strong>verto. Inizialmente<br />
le mie fonti d’ispirazione erano i classici Disney, in particolare<br />
“La sirenetta”: la <strong>di</strong>segnavo in tutti i mo<strong>di</strong> possibili. Successivamente<br />
mi sono avvicinato all’animazione giapponese e non l’ho<br />
più abbandonata. Ho scoperto i manga alle scuole me<strong>di</strong>e, grazie ad<br />
un amico che me ne parlava sempre e mi prestò qualche numero <strong>di</strong><br />
“Ranma ½” <strong>di</strong> Rumiko Takahashi. Nacque subito un grande amore<br />
per questo genere <strong>di</strong> <strong>fumetto</strong>, che ancora oggi ha un’influenza molto<br />
importante sul mio stile <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno. Un altro manga che mi ha<br />
appassionato tantissimo è stato “Sailor Moon” <strong>di</strong> Naoko Takeuchi,<br />
negli <strong>anni</strong> ’90 fu un vero e proprio fenomeno e un’i<strong>con</strong>a che spopolò<br />
sia tra i tenn-agers che i bambini. Fu la bella combattente vestita<br />
alla marinaretta a fortificare il mio sogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un fumettista.<br />
Successivamente ne ho letti tanti altri, ma gli autori ai quali sono<br />
maggiormente affezionato e ai quali mi ispiro sono: Yumiko Igarashi<br />
(Candy Candy), Tsukasa Hojo (City Hunter), le CLAMP (Magic<br />
Knight Rayearth) e naturalmente la grande Rumiko Takahashi.<br />
Parlaci in breve del tuo esor<strong>di</strong>o <strong>con</strong> la storia fantasy fantascientifica<br />
“dark Soul”.<br />
“Dark Soul” è un rac<strong>con</strong>to fantasy che ho scritto mentre frequentavo<br />
il corso <strong>di</strong> fumetti a Bologna a “La Nuova Eloisa” nel <strong>20</strong>06/<strong>20</strong>07. La<br />
storia è incentrata sull’eterna lotta tra bene e male: quattro ragazzi<br />
adolescenti, ognuno dei quali rappresenta un elemento naturale e<br />
tutelato da una <strong>di</strong>vinità greca, hanno l’arduo compito <strong>di</strong> salvare la<br />
Terra da Dark Soul, l’entità malvagia materializzatasi dall’unione dei<br />
sentimenti negativi che albergano nel cuore delle persone, come<br />
l’invi<strong>di</strong>a, l’ipocrisia, la cattiveria. Il tutto è ambientato a Ravenna negli<br />
<strong>anni</strong> ’80. Questa storia la sento molto “mia” perché, al protagonista,<br />
Steven, ho attribuito tutte le mie caratteristiche: è timido, riservato,<br />
altruista e un po’ permaloso, mentre per gli altri personaggi mi<br />
sono ispirato a persone che mi cir<strong>con</strong>dano, anche quoti<strong>di</strong>anamente<br />
e i <strong>di</strong>retti interessati non lo sanno (ride). Anche se è un fantasy, ho<br />
voluto lasciare un po’ <strong>di</strong> spazio anche alla vita quoti<strong>di</strong>ana dei protagonisti,<br />
soffermandomi sulle problematiche, le speranze, le insicurezze<br />
e le fragilità che caratterizzano la loro età”.<br />
dal <strong>20</strong>06, in giro per la Romagna, hai realizzato esposizioni<br />
personali <strong>con</strong> i tuoi <strong>di</strong>segni molto vicini allo stile manga classico<br />
e vicini allo stile <strong>di</strong> tsukasa Hojo. Ci puoi parlare <strong>di</strong> queste<br />
mostre?<br />
“Ho iniziato a fare mostre a 19 <strong>anni</strong>. La mia prima personale c’è stata<br />
a novembre <strong>20</strong>06 al Fontanone <strong>di</strong> Faenza. A spronarmi è stata<br />
una pittrice faentina <strong>con</strong> la quale sono amico da molti <strong>anni</strong>, Anna<br />
Maria Briccolani, la quale ha sempre mostrato interesse verso i miei<br />
lavori e mi ha proposto più volte <strong>di</strong> <strong>con</strong><strong>di</strong>videre la mia passione <strong>con</strong><br />
più persone. A lei va la mia più sincera gratitu<strong>di</strong>ne. Dopo Faenza ho<br />
esposto a Ravenna, Cesena, Lugo dando vita ad un percorso impor-<br />
Stelle del Fumetto in Romagna<br />
tante e costellato <strong>di</strong> emozioni. Chi viene alle mie mostre trova illustrazioni<br />
degli eroi del ventennio ‘80-‘90, affiancate da <strong>di</strong>segni <strong>con</strong><br />
personaggi <strong>di</strong> mia invenzione e, ultimamente, anche qualche gadget.<br />
Alle mie esposizioni vengono persone <strong>di</strong> tutte le età, dai ragazzini<br />
agli adulti e questa per me è una grande sod<strong>di</strong>sfazione. Molto<br />
spesso i fumetti vengono sminuiti e molti tendono a dar loro poca<br />
importanza, invece, se<strong>con</strong>do il mio punto <strong>di</strong> vista, sono anch’essi<br />
una forma d’arte che, come tale, può fare cultura. Grazie alle mostre<br />
ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscere tante nuove persone e tanti ragazzi che<br />
coltivano la mia stessa passione, inoltre c’è stato anche chi, in seguito,<br />
mi ha <strong>con</strong>tattato per alcune commissioni. Ogni volta è come se<br />
fosse la prima, l’adrenalina e l’emozione sono sempre molto forti e le<br />
gambe mi tremano. Disegnare per me è come un gioco e <strong>con</strong>tinuo a<br />
farlo <strong>con</strong> tanta passione e tanta umiltà, mettendoci tutto me stesso<br />
ed essendo anche molto emotivo e poco intraprendente ho sempre<br />
mille dubbi su ciò che faccio, in particolare durante l’allestimento<br />
<strong>di</strong> una mostra: avrò scelto i <strong>di</strong>segni giusti? piaceranno? e se l’evento<br />
non riesce? Finora l’afflusso <strong>di</strong> pubblico, l’interesse <strong>di</strong>mostrato <strong>con</strong><br />
parole <strong>di</strong> approvazione mi hanno <strong>con</strong>fermato che questa è la mia<br />
strada, è il mio modo <strong>di</strong> esprimermi e il mio percorso deve proseguire,<br />
perché mi sento responsabile nei <strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> chi si aspetta<br />
ancora molto da me”.<br />
Quali sono i tuoi progetti per il tuo futuro?<br />
“Attualmente mi sto de<strong>di</strong>cando alla realizzazione <strong>di</strong> un <strong>fumetto</strong> tratto<br />
da un rac<strong>con</strong>to della scrittrice bolognese Scilla Bonfiglioli, intitolato<br />
“Al <strong>di</strong> là del suo sorriso”. E’ un progetto al quale sto lavorando<br />
<strong>con</strong> grande entusiasmo perchè la storia è drammatica e “intrigante”,<br />
inoltre Scilla è una mia cara amica e una persona molto alla mano<br />
per cui lavorare al suo fianco è molto bello. Una volta <strong>con</strong>cluso il<br />
nostro sodalizio, tornerò ad occuparmi del mio manga “Dark Soul”,<br />
che spero tanto <strong>di</strong> poter pubblicare un giorno. Dal 15 al 22 <strong>di</strong>cembre,<br />
invece, sarò impegnato <strong>con</strong> la mia prossima personale a Lugo e che<br />
per la prima volta si terrà in fumetteria (“Momomanga” in via <strong>con</strong>cor<strong>di</strong>a<br />
13), perciò sono doppiamente emozionato.<br />
Un altro obiettivo per il futuro è quello <strong>di</strong> poter portare a termine il<br />
mio corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> alla facoltà <strong>di</strong> Scienze matematiche e fisiche: sono<br />
ad un passo dalla fine e se lasciassi perdere sarebbe un peccato”.
pagina 68
pagina 69<br />
I miei collaboratori<br />
Di Lorenzo Mazzolini<br />
Per realizzare questo numero mi sono<br />
avvalso, oltre ai membri dello StarCrash<br />
Stu<strong>di</strong>o, un’associazione <strong>di</strong> artisti, scrittori e<br />
sceneggiatori fondata da me, anche <strong>di</strong> altri<br />
collaboratori, tutti artisti <strong>di</strong> fama internazionale.<br />
mICHELA CACCIAtoRE<br />
Michela, <strong>di</strong>segnatrice molto famosa in<br />
Italia, grazie a Gabbia Dorata, Alice Dark e<br />
Vampire’s Tears per citarne alcune, e anche<br />
Oltralpe, possiede un tratto che incanta.<br />
Nelle sue opere ci sono molteplici aspetti<br />
che catturano imme<strong>di</strong>atamente l’attenzione.<br />
Il primo è la minuziosità dei dettagli, la<br />
cura precisa e pignola per il particolare, al<br />
fine <strong>di</strong> dare una <strong>di</strong>mensione alla vignetta<br />
meno bi<strong>di</strong>mensionale e imperfetta e più<br />
inserita in un <strong>con</strong>testo ben definito e molto<br />
realistico. Poi ci sono le donne. Ebbene si, le<br />
donne che Michela crea <strong>con</strong> le sue magiche<br />
mani sono bellissime, sinuose, al top della<br />
sensualità <strong>di</strong> stampo dannunziano e quin<strong>di</strong><br />
mai volgari, capaci <strong>di</strong> incantare il lettore<br />
anche solo <strong>con</strong> una semplice espressione<br />
degli occhi,davvero incantevoli. Inoltre si<br />
dovrebbero versare fiumi d’inchiostro sia<br />
sull’uso della tecnica mista, foto e <strong>di</strong>segni,<br />
che crea un amalgama perfetto al punto<br />
da non far capire al lettore qual è il reale e<br />
quale il <strong>di</strong>segnato, sia sulla maestria dell’uso<br />
del colore, poiché <strong>con</strong> qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />
colorazione, <strong>di</strong>gitale e non, lei raggiunge<br />
livelli altissimi e perfettamente <strong>con</strong>facenti<br />
al <strong>con</strong>testo. Mi piacerebbe tantissimo che<br />
anche lei potesse entrare negli StarCrash<br />
Stu<strong>di</strong>o!<br />
dARIo GRILLottI<br />
Dario, oltre ad essere un artista molto duttile<br />
e un membro degli StarCrash Stu<strong>di</strong>o, ha<br />
fra i suoi pregi un’infinita pazienza che lo<br />
porta ad affrontare qualsiasi tipo <strong>di</strong> “sfida<br />
<strong>di</strong>segnata” gli si proponga. Il suo tratto varia<br />
molto da storia a storia, in alcune, come<br />
quelle umoristiche, ha un tratto pulito e<br />
caricaturale, <strong>con</strong> un segno netto e dei chiaroscuri<br />
ben definiti, in altre si può a ragione<br />
definire l’erede <strong>di</strong> Ivo Milazzo, <strong>con</strong> un segno<br />
tratteggiato che fa risaltare l’espressività ed<br />
una cura poetica per ambienti interni ed<br />
esterni, al punto da rendere ancora migliore<br />
un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>segnato da lui piuttosto che<br />
una foto dal vero! Dario è capace <strong>di</strong> cogliere<br />
l’attimo, il raggio <strong>di</strong> sole che spunta dalle<br />
nubi ed illumina il muro in un certo modo;<br />
la sua serie <strong>di</strong> schizzi presenti sul suo blog<br />
Cacciucco <strong>di</strong> china sono un gioiello grafico<br />
pregno <strong>di</strong> poesia, una poesia minimale delle<br />
cose reali trasposte <strong>con</strong> una mano sicura<br />
e posseduta dalle Muse.<br />
FEdERICA mANFREdI<br />
Federica è già famosissima. Il suo curriculum<br />
<strong>di</strong> artista è davvero lungo e <strong>di</strong>sseminato<br />
<strong>di</strong> perle preziose come The Black Cat<br />
e Kid Colt and Arizona Girl, tutte e due per<br />
la Marvel, e <strong>di</strong>cendo questo avrei già detto<br />
tutto! Però vorrei soffermarmi sullo stile<br />
solare <strong>di</strong> Federica, chiaro, pulito, morbido.<br />
Uno stile che ricorda molto John Buscema,<br />
Steve Rude e Frank Cho, ma personalizzato,<br />
unito ad un sapiente uso della colorazione<br />
bi<strong>di</strong>mensionale e tri<strong>di</strong>mensionale.<br />
Federica riesce a rendere reali le storie più<br />
fantasiose grazie al suo tratto molto vicino<br />
allo stile americano supereroistico! Per<br />
non parlare della bellezza della composizione<br />
delle tavole, dell’interazione e la<br />
<strong>con</strong>sequenzialità fra una vignetta e l’altra,<br />
della sua determinazione e del suo impegno,<br />
della sapiente <strong>con</strong>oscenza della regia<br />
<strong>di</strong> una tavola, al punto <strong>di</strong> trasformare in<br />
capolavoro qualsiasi sceneggiatura ! Vorrei<br />
tanto che anche lei entrasse a far parte degli<br />
StarCrash Stu<strong>di</strong>o.<br />
mIRELLA mENCIASSI<br />
Mirella, oltre ad essere un membro degli<br />
StarCrash Stu<strong>di</strong>o ha i super poteri, riesce a<br />
leggere nella mente delle persone. Quando<br />
le scrivo una sceneggiatura, non importa<br />
che sia dettagliatissima, riesce a rendere le<br />
vignette uguali se non migliori rispetto a<br />
quanto avevo pensato! Inoltre Mirella possiede<br />
svariati bellissimi stili. Uno è un tratto<br />
dolce e poetico alla Disney vecchio stile<br />
soprattutto per quello che <strong>con</strong>cerne storie<br />
<strong>con</strong> protagonisti animali, un altro è un tratto<br />
moderno cartoonesco <strong>con</strong> una lievissima<br />
influenza giapponese, un altro ancora è<br />
uno stile realistico, sia in B/N che a Colori,<br />
Lorenzo Mazzolini<br />
<strong>con</strong> un chiaroscuro netto, fluido, sicuro,<br />
incantevole a vedersi. Un’altra bravura <strong>di</strong><br />
Mirella risiede nella colorazione. Infatti a<br />
se<strong>con</strong>da della storia, lei riesce a dotarla della<br />
colorazione adeguata, solare, realistica<br />
o surreale, utilizzando sia tecniche <strong>di</strong>gitali<br />
che a mano libera. Le espressioni che fornisce<br />
ai personaggi in ogni suo stile sono<br />
molto più che umane, al limite della perfezione,<br />
rendendo al meglio la narrazione degli<br />
eventi Mirella è già stata pubblicata da<br />
alcune case importanti italiane ed francesi.<br />
ELISA PoGGESE<br />
Elisa è anche lei un membro degli<br />
StarCrash Stu<strong>di</strong>o, inoltre è la graphic designer<br />
e co-creatrice del mio <strong>fumetto</strong> Evil<br />
Eyed Jack. Elisa lavora nel campo del Fumetto<br />
e dell’Illustrazione. Il suo è un tratto<br />
bellissimo, pulito, unico, come non se ne<br />
vedono in giro, a metà fra il supereroistico<br />
puro ed il <strong>fumetto</strong> d’autore francese. Le<br />
scene d’azione sono perfette, le espressioni,<br />
i volti e le anatomie dei personaggi sono<br />
ineccepibili e <strong>di</strong> una bellezza che sfocia nel<br />
realismo. Il suo uso del colore è qualcosa<br />
<strong>di</strong> meraviglioso e <strong>di</strong> realistico, al punto che<br />
sembra <strong>di</strong> vedere un film e non un <strong>fumetto</strong>.<br />
Le inquadrature sono sempre geniali e<br />
mai lasciate per caso, sempre funzionali ad<br />
una narrazione serrata ed incalzante. Elisa<br />
è precisa e meto<strong>di</strong>ca ed anche se non è superveloce,<br />
vale sempre il tempo dell’attesa<br />
perché ogni tavola le riesce davvero benissimo<br />
e i risultati si possono commentare da<br />
soli.