SISTEMI DI BASSA TENSIONE
SISTEMI DI BASSA TENSIONE
SISTEMI DI BASSA TENSIONE
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
82<br />
PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI ACCIDENTALI<br />
Classificazione dei<br />
differenziali<br />
Interruttore<br />
differenziale a sgancio<br />
diretto<br />
Interruttore<br />
differenziale a sgancio<br />
indiretto o dipendente<br />
dalla rete<br />
Gli interruttori differenziali sono classificati in due grandi famiglie:<br />
- interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati (chiamati anche “puri”)<br />
- interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati.<br />
I primi sono idonei alla sola protezione contro le correnti di dispersione verso terra e<br />
nell’installazione richiedono l’impiego di dispositivi (fusibili o interruttori automatici) in grado di<br />
interrompere le sovracorrenti (sovraccarico e cortocircuito) per proteggere non solo il circuito<br />
interessato dal guasto ma anche il differenziale.<br />
I secondi costituiscono un complesso unico in grado di aprire il circuito in caso di guasto sia che<br />
si tratti di correnti di dispersione sia di sovracorrenti.<br />
Riguardo la destinazione d’uso i differenziali si distinguono in:<br />
- interruttori differenziali per uso domestico e similare;<br />
- interruttori differenziali per uso generale.<br />
Appartengono ai primi gli interruttori con soglia di intervento differenziale fino a 1 A di tipo G<br />
(generale) o S (selettivo) entrambi caratterizzati dal tempo di intervento massimo entro 1sec.; ai<br />
secondi, quelli con soglia di intervento differenziale fino a 3 A (sia istantanei che regolabili con<br />
ritardo fino a 3 sec.). Non di rado, specie nei grossi quadri generali e di distribuzione,<br />
soprattutto nei sistemi di distribuzione TN, vengono utilizzati relè differenziali, separati dagli<br />
interruttori automatici magnetotermici, con soglia di intervento differenziale fino a 25 A (e oltre)<br />
e con tempi di ritardo fino a 5 sec.<br />
Molti interruttori differenziali del primo tipo sono muniti di elementi di commutazione destinati<br />
alla regolazione della corrente differenziale di intervento e per alcuni tipi è prevista anche la<br />
possibilità di regolazione del tempo di intervento. Con i differenziali regolabili è possibile<br />
realizzare un’efficace protezione selettiva nel campo delle correnti di guasto.<br />
Nel tipo di funzionamento sgancio diretto, l’energia necessaria allo sgancio viene fornita dalla<br />
corrente differenziale, basta il debole segnale dovuto ai pochi mA della corrente diffusa per<br />
innescare il circuito di sgancio dei contatti di potenza.<br />
Nel funzionamento con sgancio indiretto, il segnale che proviene dal toroide viene sottoposto<br />
ad una elaborazione elettronica per migliorare le prestazioni dell’interruttore differenziale.<br />
Per ottenere questo risultato è però necessario ricorrere ad una sorgente di energia ausiliaria,<br />
generalmente costituita dalla stessa rete che alimenta il circuito protetto.<br />
Gli interruttori differenziali modulari per uso domestico e similare non richiedono la sorgente di<br />
alimentazione ausiliaria, mentre quando si passa ai differenziali scatolati con prestazioni<br />
elevate (correnti nominali dell’ordine di centinaia di A e correnti differenziali fino a qualche A)<br />
l’energia necessaria alla rilevazione del guasto, elaborazione del segnale e sgancio finale di<br />
potenza, viene di norma derivata dalla stessa linea di alimentazione.<br />
Questi interruttori sono usualmente installati in grossi impianti che ricadono nella condizione<br />
suddetta.<br />
Gli interruttori a tempo dipendente possono aprire o non aprire automaticamente il circuito al<br />
mancare della tensione. Nel secondo caso però se sono rispondenti alla Norma IEC 947/2 pur<br />
mancando la tensione di una fase, se si verificasse un guasto a terra con pericolo di<br />
elettrocuzione, il circuito di alimentazione del relè di sgancio deve innescare comunque<br />
l’intervento della protezione.