L'arte di Aldo Parmigiani - Art & Wine
L'arte di Aldo Parmigiani - Art & Wine
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ARTISTA ALLO SPECCHIO<br />
NELL’INTIMO DELLE EMOZIONI<br />
A<br />
tre<strong>di</strong>ci anni la mamma gli regala per Natale una<br />
cassetta <strong>di</strong> colori e lui, <strong>Aldo</strong> <strong>Parmigiani</strong>, comincia a<br />
“pasticciare” copiando da cartoline e poi a <strong>di</strong>pingere<br />
all’aperto. Decide <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare pittore, ma la strada sarà<br />
lunga. La sua famiglia vive ad Aff ori, quartiere periferico<br />
<strong>di</strong> Milano, «Avevamo - <strong>di</strong>ce - poco e niente. Mio padre<br />
non aveva un’occupazione sicura ed eravamo tre fratelli.<br />
A quin<strong>di</strong>ci anni ero già avviato al lavoro». Il ragazzo,<br />
però, non si scoraggia, ha ben chiaro quello che vuole fare.<br />
Un giorno, mentre acquista tubetti <strong>di</strong> colori in un negozio,<br />
incontra Giovanni Maria Mossa, artista <strong>di</strong> vasta esperienza,<br />
che intuisce le potenzialità del giovane e lo prende come<br />
allievo. Da buon maestro lo fa <strong>di</strong>segnare molto e lo avvia<br />
professionalmente al mestiere (oggi sostiene <strong>Parmigiani</strong>:<br />
La Vetrina dell’<strong>Art</strong>e<br />
<strong>di</strong> GIUSEPPE POSSA<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
«Se un pittore è padrone del <strong>di</strong>segno, può fare a meno<br />
<strong>di</strong> tracciarlo sulla tela prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingerla»). Nei fi ne<br />
settimana, escono spesso insieme nelle campagne lombarde<br />
a ritrarre scorci e vedute; carpisce i segreti della pittura e<br />
apprende soprattutto che «non basta saper vedere i colori,<br />
bisogna saperli far vivere». Intorno ai 17 anni, su consiglio<br />
del maestro, frequenta i corsi serali della Scuola d’<strong>Art</strong>e<br />
del Castello Sforzesco <strong>di</strong> Milano.<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- sopra: Contemplazione<br />
(2008, olio su tela, cm 25 x 35)<br />
n. 13/2009 39
ARTISTA ALLO SPECCHIO<br />
Durante il periodo del servizio<br />
militare non smette <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere,<br />
anzi approfi tta delle<br />
libere uscite per recarsi nei <strong>di</strong>ntorni a<br />
ritrarre boschi, prati fi oriti, paesaggi,<br />
che egli interpreta, facendoli rivivere<br />
con freschezza <strong>di</strong> sentimenti sublimi. A<br />
un uffi ciale <strong>di</strong> carriera che va in congedo<br />
regala un proprio quadro, la notizia<br />
giunge ai superiori che gli permettono<br />
<strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi all’arte, la sua convinzione<br />
<strong>di</strong> fare il pittore si ra<strong>di</strong>ca sempre più.<br />
Ancora una volta, però, la dura<br />
realtà della vita gli fa rinviare la<br />
decisione. Si sposa presto, avrà<br />
quattro fi gli, con la famiglia a cui pensare<br />
è costretto a lavorare in una <strong>di</strong>tta<br />
come rappresentante e gira l’Italia. In<br />
queste occasioni approfi tta per visitare<br />
luoghi d’arte, musei, gallerie e si porta<br />
sempre <strong>di</strong>etro la cassetta dei colori.<br />
Ogni trasferta è buona per <strong>di</strong>pingere:<br />
le coste della Liguria, le campagne toscane,<br />
i paesini abbarbicati dell’Umbria,<br />
le vedute baciate dal sole bianchissimo<br />
della Sicilia, le montagne<br />
del Trentino o quelle aostane. Inizia<br />
ad esporre in collettive e a partecipare<br />
a concorsi. Pur essendo un pittore<br />
“istintivo”, come lui stesso si defi nisce,<br />
capisce che è in<strong>di</strong>spensabile perfezionare<br />
la tecnica. Frequenta corsi estivi<br />
dell’Istituto d’<strong>Art</strong>e <strong>di</strong> Urbino, dove si<br />
specializza nell’arte grafi ca e s’iscrive<br />
all’Accademia Cimabue <strong>di</strong> Milano,<br />
seguendo i corsi <strong>di</strong> nudo. Si propone<br />
sempre più con esposizioni personali<br />
e le sue opere cominciano ad essere<br />
ricercate. Ovunque viene a contatto<br />
con gallerie che gli allestiscono mostre<br />
e con mercanti che egli (a <strong>di</strong>ff erenza<br />
<strong>di</strong> molti colleghi) apprezza: sono essi a<br />
proporlo con successo ai collezionisti.<br />
Per quanto riguarda il ritratto signifi<br />
cativa è la fanciulla leggermente <strong>di</strong>scinta<br />
della pagina accanto, immersa<br />
40 n. 13/2009<br />
La Vetrina dell’<strong>Art</strong>e<br />
in una rifl essione trasognata, in cui<br />
l’artista non ricerca la bellezza fi ne a<br />
se stessa, ma il momento interiore del<br />
soggetto. Lo sguardo pu<strong>di</strong>co e timido<br />
evita il fruitore dell’opera, perchè pare<br />
rivolto a un mondo <strong>di</strong> sentimenti, non<br />
<strong>di</strong> parole; <strong>di</strong> emozione sottili e non<br />
gridate.<br />
Aderisce al gruppo d’arte in<strong>di</strong>pendente<br />
“Anselmo Bucci” e<br />
frequenta gli ambienti artisti<br />
lombar<strong>di</strong>. Dopo i quarant’anni abbandona<br />
la sua attività, apre uno stu<strong>di</strong>o a<br />
Brera («Più che il “Jamaica”, il locale<br />
degli artisti che guadagnavano<br />
bene, frequentavo il “Caff è Gabriele”,<br />
meno costoso»). Produce,<br />
per la Gold Market piccoli quadretti<br />
su lamine d’argento e d’oro, pezzi<br />
unici molto richiesti. Dipinge pae-<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
saggi, quasi sempre senza la presenza<br />
dell’uomo e lontano dai luoghi abitati,<br />
cogliendo l’emozione silenziosa<br />
del momento, seguendo le stagioni:<br />
«Mi piacciono molto i campi <strong>di</strong><br />
girasoli e <strong>di</strong> papaveri, ma non ripresi<br />
in modo tra<strong>di</strong>zionale, bensì<br />
entrandoci dentro con le api che ti<br />
ronzano intorno. Potrei anche <strong>di</strong>pingerli<br />
a memoria, però, alla fi ne<br />
se li guardo sulla tela mi accorgo<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- sopra: Campo con papaveri<br />
(2008, olio su tela, cm. 70 x 70)<br />
- nell’altra pagina: Profumo d’amore<br />
(2008, olio su tela, cm. 40 x 30)
ALDO PARMIGIANI<br />
ARTISTA ALLO SPECCHIO
ARTISTA ALLO SPECCHIO<br />
che non sono riuscito a trasmetterci dentro l’emozione<br />
che provo <strong>di</strong>pingendoli dal vivo. Mancano <strong>di</strong> freschezza<br />
e spontaneità».<br />
Le nature morte <strong>di</strong> questo autorevole artista milanese<br />
sono lavorate con raffi natezza pittorica, animate <strong>di</strong><br />
colori intensi. Anche nell’armonica composizione,<br />
qui raffi gurata con tocco garbato, si coglie un’ottima vena <strong>di</strong><br />
poetico sentimento e l’accesa succulenta maturità dell’uva<br />
resa con realistica vivezza.<br />
Mette sulle tele nature morte, vive nella bellezza<br />
delle composizioni, anche qui seguendo i frutti<br />
<strong>di</strong> stagione, uva, cachi, melograni e tante fi gure,<br />
riprendendo amici o conoscenti; per i nu<strong>di</strong> si serve <strong>di</strong> modelle<br />
professioniste. Ha <strong>di</strong>pinto anche molti ritratti. Quello<br />
<strong>di</strong> Pertini gli è stato commissionato dalla Provincia <strong>di</strong><br />
42 n. 13/2009<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- sopra: Uva della Puglia<br />
(2008, olio su tela, cm 40 x 50)<br />
- nell’altra pagina: Relax in campagna<br />
(2008, olio su tela, cm. 35 x 25)<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
Alessandria, in occasione <strong>di</strong> una visita del Presidente della<br />
Repubblica; quello <strong>di</strong> papa Giovanni Paolo II è stato consegnato<br />
dall’allora presidente dell’Inter, Ernesto Pellegrini.<br />
Mi sono <strong>di</strong>lungato su questi episo<strong>di</strong> iniziali della<br />
sua vita <strong>di</strong> artista, per far comprendere quanti<br />
sacrifi ci ha fatto, con quanta passione si è de<strong>di</strong>cato<br />
all’arte, e si capisce allora perchè la sua pittura è<br />
arrivata a così alti livelli.
ARTISTA ALLO SPECCHIO<br />
L’AVVENTURA<br />
DI UN MAESTRO<br />
<strong>Aldo</strong> <strong>Parmigiani</strong> è nato a Milano nel 1935 ed ha lo<br />
stu<strong>di</strong>o in via Anfi teatro 9. Vive a Tradate. Giovanissimo<br />
è allievo del pittore G.M. Mossa e frequenta<br />
la Scuola d’arte del Castello Sforzesco <strong>di</strong> Milano;<br />
in seguito s’iscrive all’Accademia Cimabue, per seguire<br />
i corsi <strong>di</strong> nudo e si specializza nell’arte grafi<br />
ca all’Istituto d’<strong>Art</strong>e <strong>di</strong> Urbino. Inizia ad esporre<br />
nel 1960 aff ermndosi presto in prestigiosi contesti.<br />
Importante l’esposizione a Palazzo Guasco <strong>di</strong> Alessandria<br />
nel 1983, allestita dall’Amministrazione<br />
Provinciale. Una grande personale gli è stata de<strong>di</strong>cata<br />
nel 1996 a Palazzo Bandera <strong>di</strong> Busto Arsizio,<br />
con presentazione <strong>di</strong> una monografi a dello storico<br />
dell’arte Mario De Micheli, pubblicazione che lo<br />
stesso critico illustrò anche al Museo del Teatro<br />
alla Scala <strong>di</strong> Milano. Un corposo catalogo, con la<br />
prefazione <strong>di</strong> Carlo Munari, era già stato dato alle<br />
stampe nel 1981. Nell’ottobre del 2000, Tradate, la<br />
sua città d’adozione, gli ha de<strong>di</strong>cato un’antologica<br />
presso villa Truffi ni, con la pubblicazione <strong>di</strong> un catalogo<br />
curato dallo stesso Comune.<br />
44 n. 13/2009<br />
La Vetrina dell’<strong>Art</strong>e<br />
Con tocco morbido e romantico, questa fanciulla è <strong>di</strong>pinta<br />
in una postura soave, lo sguardo malinconico,<br />
il pensiero sognante, forse nel ricordo <strong>di</strong> un amore<br />
lontano. Si recepisce la sensibilità dell’artista nel cogliere i<br />
sentimenti. La composizione vive <strong>di</strong> un colorismo tenue e<br />
<strong>di</strong> una cristallina vibrazione luministico-atmosferica. Ora<br />
<strong>Aldo</strong> <strong>Parmigiani</strong> ha un ampio stu<strong>di</strong>o in via Anfi teatro,<br />
nel cuore <strong>di</strong> Milano, ma vive a Tradate (in provincia <strong>di</strong><br />
Varese). Le sue opere <strong>di</strong> stile classico, riconducibile i<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- sopra: Nudo <strong>di</strong> schiena<br />
(1984 tecnica mista su carta, cm 30 x 48)<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- nell’altra pagina: Cattive notizie<br />
(1987, tecnica mista su carta, cm. 61 x 48)
ALDO PARMIGIANI<br />
ARTISTA ALLO SPECCHIO
ARTISTA ALLO SPECCHIO<br />
in un certo senso, secondo alcuni critici,<br />
alla scapigliatura lombarda, ma <strong>di</strong><br />
taglio moderno, neo-fi gurativo, hanno<br />
raggiunto una quotazione ragguardevole<br />
e sono vendute in Italia e all’estero.<br />
«Nei miei <strong>di</strong>pinti - confi da - più<br />
che seguire la perfezione del <strong>di</strong>segno<br />
ed esaltare la bellezza come fi ne a se<br />
stessa, voglio ricercare i tratti del carattere<br />
e della personalità. Mi piace<br />
trarre, anche dalle cose più semplici e<br />
comuni, il gusto della poesia che ogni<br />
cosa sa sprigionare a chi è attento e<br />
sensibile a tale richiamo».<br />
L’arte <strong>di</strong> <strong>Parmigiani</strong> ha una natura<br />
realistica, <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ce lombarda.<br />
Coglie dal vero l’ispirazione per<br />
le sue opere, con pennellate morbide,<br />
amalgamando i colori con toni delicati<br />
e luminosi, velature leggere e tocco romantico.<br />
Le sue tele scatenano emozioni<br />
per quell’animarsi dei paesaggi, vibranti<br />
<strong>di</strong> gradevoli atmosfere; delle nature<br />
morte e delle fi gure femminili, sinuose e<br />
sciolte, dallo sguardo dolce, leggermente<br />
melanconico, le quali spesso sembrano<br />
vivere in un mondo incantato.<br />
Una pittura, la sua, solare,<br />
aperta e imme<strong>di</strong>ata:<br />
a olio, ma anche a carboncino<br />
e sanguigna, soprattutto<br />
negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> nu<strong>di</strong>. In queste<br />
ultime opere, <strong>Parmigiani</strong> ha uno<br />
sguardo tutto suo che mette in<br />
mostra la sinuosità dei corpi e<br />
il loro splendore. Questi nu<strong>di</strong><br />
femminili, in campi d’ombre<br />
ed essenziali tocchi luminosi,<br />
vibrano <strong>di</strong> vita. Tenere e delicatissime<br />
per le loro posture, le sue<br />
fanciulle sono delicate nella loro<br />
bellezza. Nei volti riesce sempre a<br />
cogliere la personalità profonda.<br />
Non <strong>di</strong>pinge quasi mai uomini,<br />
se si esclude qualche autoritrat-<br />
46 n. 13/2009<br />
La Vetrina dell’<strong>Art</strong>e<br />
to o come quel ragazzino trasognato,<br />
intento a scarabocchiare col gesso un<br />
portone rosso. Sono, quin<strong>di</strong>, le donne<br />
le protagoniste dei suoi quadri, soprattutto<br />
giovani, al pianoforte o intente<br />
alla lettura, <strong>di</strong>stese sul <strong>di</strong>vano, sedute<br />
sui prati, immerse nei loro sogni.<br />
Molte opere sono entrate a far parte<br />
<strong>di</strong> collezioni private in Europa e in<br />
America. Ha partecipato anche a importanti<br />
collettive, ottenendo premi,<br />
riconoscimenti e un vasto consenso <strong>di</strong><br />
pubblico e critica: chiunque ha a che<br />
fare con le sue opere rimane incantato<br />
<strong>di</strong> fronte all’armonia dei soggetti,<br />
che sembrano intonare dolci poesie<br />
e sottolineare sentimenti come la tenerezza,<br />
la maternità, la femminilità,<br />
la casa e il focolare. La Italcambio ha<br />
<strong>di</strong>vulgato una sua ceramica <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni, un’opera esclusiva in soli<br />
200 esemplari, con un bel pieghevole<br />
che <strong>di</strong>venta manifesto (con la stessa<br />
iniziativa sono proposti artisti come<br />
Guttuso, Sassu, Fiume).<br />
Quest’anno ha <strong>di</strong>pinto per la<br />
chiesa dell’ospedale <strong>di</strong> Tradate<br />
una Via Crucis. Quattor<strong>di</strong>-<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
ALDO PARMIGIANI<br />
- sotto: Neve nel bosco<br />
(2009, olio su tela, cm 60 x 60)<br />
ci tavole a tecnica mista, caratterizzata<br />
dall’uso del carboncino e della sanguigna.<br />
In ciascuna stazione, oltre la fi gura<br />
<strong>di</strong> Cristo, colto in modo sereno nella<br />
sua spiritualità, si trovano i personaggi<br />
canonici, ognuno nella propria specifi<br />
cità, così come appaiono nei testi<br />
evangelici. Egli, nel 1983, aveva già arricchito<br />
<strong>di</strong> una sua Via Crucis la chiesa<br />
parrocchiale <strong>di</strong> Abbiate Guazzone, con<br />
la stessa tecnica a lui tanto cara.<br />
Vorrei concludere questo ritratto<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldo</strong> <strong>Parmigiani</strong> - che<br />
nell’ambito della pittura neofi<br />
gurativa è considerato dalla critica un<br />
costante riferimento, sia per la tecnica<br />
perfetta e i colori luminosi, sia per la<br />
limpida ispirazione che ne contrad<strong>di</strong>stingue<br />
e motiva le sensibili e seducenti<br />
immagini - con una considerazione<br />
della moglie Enrica, fi ne poetessa in<br />
<strong>di</strong>aletto milanese: «Abbiamo sfogliato<br />
insieme pagine <strong>di</strong> vita attraverso<br />
i <strong>di</strong>pinti degli anni passati e<br />
abbiamo ritrovato il sapore delle<br />
cose belle e buone che hanno<br />
dato e danno valore alla vita e<br />
serenità al cuore: l’amore per<br />
la bellezza, per la natura, per<br />
la poesia, la musica, gli aff etti<br />
cari, l’amore, il bene grande<br />
della famiglia. E’ tutto questo<br />
il messaggio che io leggo attraverso<br />
i quadri <strong>di</strong> mio marito<br />
che rispecchiano le cose semplici<br />
della quoti<strong>di</strong>anità e sarei felice<br />
se questo messaggio prezioso venisse<br />
letto e sentito da tutte le<br />
persone che ammirano e sanno<br />
apprezzare le sue opere».