L'Africa di Guido Villa - Art-Wine.Eu

ARTISTA ALLO SPECCHIO
Akaran, la cagnolina nera dal nome africano, zampetta
nella neve a Brusaschetto. Arabeschi, galaverna su
rustici di pietra e tufo, oggi, quassù in Monferrato
dove vive e lavora il pittore vercellese Guido Villa, con la
moglie Paola, due delle 98 anime del borgo. Opere esposte,
con ampi riconoscimenti, in Italia e all’estero in importanti
spazi istituzionali e grandi gallerie. Pubblicazioni e collane
illustrate documentano il notevole percorso dell’artista, a
lungo graphic designer a Milano. «Però “nasco” pittore -
esordisce subito, staccando dal muro un quadretto - di mio
padre la data sul retro: primo lavoro, a 10 anni. Una
marina, ma il mio elemento è la montagna». Per lui orografi
a reale e metafora di epicità sferzanti, destini, valori:
«La montagna richiede sacrifi ci, coscienza di far parte di
un progetto più alto. Non conquisti tu la vetta: sono roc-
La Vetrina dell’Arte
SOGNANDO L’AFRICA
di LUISA FACELLI
GUIDO VILLA
ce, seracchi, crepacci a permetterlo accogliendoti nel loro
mondo se ne rispetti l’anima, dice con lo stesso vigore del
gesto, a tratti informale, della sua fi guratività. Con tempera,
carboncino di fusaggine, matita, pastello, terra rossa, acrilico,
olio, Villa estirpa il vedutismo, declina asperità e bellezza.
In Orizzonti di pietra e in Orizzonti d’Africa trionfa
il sublime romantico: paesaggi rupestri delle Alpi o del
Ruwenzori, attraenti orridi, fi ammate cromatiche, cupezze
nordiche alla Friedrich. «Sono un romantico - ammette - il
sentimento per ciò che faccio tiene fede a un ideale. Mai
patti con i compromessi».
GUIDO VILLA
- sopra: Ghiacciaio della Brenva (trittico, olio su tela, cm 235 x 330)
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ARTISTA ALLO SPECCHIO
LA BIOGRAFIA
Guido Villa, nato nel 1943 a Vercelli, si è formato
all’Istituto di Belle Arti cittadino e all’Accademia di
Brera di Milano. Dal ’68 al ’90 ha svolto l’attività di
graphic designer. Artista fi gurativo espone in Italia e
all’estero. Opere principali: Foot-ball americano (Milano,
Torino,’83), Crocifi ssioni (Milano ’92), Omaggio
a Walt Whitman (Milano, Yowa City, New York, Providence,
Fresno,’92-’96), Montagne (Amsterdam ’96;
Milano, Pieve di Cento, Vercelli ’07), Ritratti di scrittori
e poeti (Milano, Vercelli,’96-’99; Torino ’06). A periodi
alterni in Kenya dal 1990-2003 realizza i dipinti
murali a tempera nella Chiesa degli Angeli di Antipoaching;
il Ciclo di dipinti dell’Esodo nella Cattedrale
di Isiolo (studi e bozzetti esposti a Nairobi e a Vercelli,
’99) e il dipinto della Resurrezione sulla facciata. Nel
2001 per il Santuario di N. S. di Fatima a Fornace
Crocicchio (Vc) realizza 4 Tavole di grande formato,
4 Vetrate; nel 2004 espone I colori del male-la pena di
morte (Milano; Lisbona Museu da Água-Mãe d’Água
das Amoreiras); nel 2005 I colori del male la pena di
morte e l’11 settembre (S. Pietro in Casale, Bologna);
nel 2007 Orizzonti di pietra - Una metafora della condizione
umana (Pieve di Cento; Vercelli), nell’ambito
del 46º Festival Internazionale di Stresa realizza la videoscenografi
a per La clemenza
di Tito
di Mozart,
diretta da G.
Noseda e nel
2008 la videoscenografi
a per
l’opera lirica
di M. De Falla
El retablo de
Maes Pedro,
diretta da S.
Gorli con il
Divertimento
Ensemble.
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La Vetrina dell’Arte
GUIDO VILLA
Professione di etica bell’e buona: la vocazione naturalistica
si dilata in una geografi a interiore e per immagini,
segnata com’è da incontri veri. Con luoghi
e persone: colline vulcaniche, altipiani, foreste, savane, deserti,
città e popoli di ogni etnia e religione, nel rispetto di
condivisione e spiritualità, di sacro e profano. Da questa
tensione nascono i cicli I colori del male: La pena di morte
e l’11 settembre, esplorazione dei drammi della storia; i
disegni e bozzetti omaggio alla poesia Migranti di Derek
Walcott. Soprattutto i dipinti murali africani a tempera e
quelli grandiosi della Cattedrale di Sant’Eusebio a Isiolo,
per i quali Villa fu spesso in Kenya.
GUIDO VILLA
- sopra: Parete Nord delle Grandes Jorasses
(particolare, tecnica mista, cm 140 x 100).
- di lato: Cresta di Rochefort (tecnica mista, cm 140 x 100).

GUIDO VILLA VILLA
ARTISTA ALLO SPECCHIO

ARTISTA ALLO SPECCHIO
Un vero snodo di vita «Dopo
- ricorda - non è stato più
possibile stare a Milano
dove si abitava e dove pure si torna:
c’era proprio bisogno d’altra aria».
L’esperienza africana forse ha irrobustito,
sul piano morale, una pittura
già ricca di lirismo espressivo, incisività
segnica, plasticismo fi gurale, pastosità
cromatica, onde sontuose di
luce. Nelle nature morte come nelle
numerose Crocifi ssioni. In uno dei
Polittici della Crocifi ssione l’icona
sombre di Cristo, velata, trasmigra
in altre sembianze plumbee: mistero
della fede di cifra espressionista. Villa
ha una sensibilità pittorica coltivata
con studi d’arte, ma frutto della sua
educazione sentimentale: «Di famiglia
cattolica, sono maturato nelle
Scuole Cristiane vercellesi, con quel
don Luigi Locati, poi Vescovo di
Isiolo, di cui fui chierichetto, “discepolo”,
amico fi no al suo omicidio.
Mi defi nisco un “pittore sociale”:
m’interessa l’uomo nel suo rapporto
con il mondo, nel bene e nel male».
Accademismo, arte di moda?
Non sa che farsene. A dirgli
che è un fi gurativo di rango
«“Classico” - precisa - per le opere
che mi colpivano da bambino a
naso in su nelle chiese: disertavo la
partita di pallone con Ferrante, il
futuro calciatore della Nazionale,
per il Museo Borgogna. Il custode
impazziva se tentavo di spacciargli
per l’originale una mia copia dei
capolavori, ricostruita a memoria».
Nella penombra della stanza ne
indica davvero una, sopra il pianoforte.
Opera giovanile così ben fatta da
cascarci quasi. Poi sigla l’elenco delle
predilezioni: «Masaccio, Piero della
Francesca, Tiziano, Velázquez,
Rembrandt, Goya, tanti altri. Una
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La Vetrina dell’Arte
volta sono corso da Milano a Parigi
per vedere al Louvre solo La
merlettaia di Vermeer. I moderni?
Pollock, Rothko: la Rothko Chapel
di Houston trasmette un senso di
misticismo». La pittura contemporanea?
«Mai fatto distrarre - ride sotto
i baffi - sono fermo a Vespignani».
Da scalatore punta alla cima cosciente
della responsabilità, della solitudine
delle scelte: con la perizia con cui
tasta la roccia saggia materia, idee,
tecnica.
Eccellendo nel disegno (per
l’Editore Garzanti eseguì gran
parte dei disegni dell’Enciclopedia
Scientifi ca e Tecnica e curò
l’impostazione grafi ca dell’Enciclo-
GUIDO VILLA
pedia Europea) la spunta sempre con
spazio e volumi, indipendentemente
dai supporti e dalla loro misura:
«Do vita prima a cose piccole che
poi s’ingrandiscono; realizzo per
passaggi quanto sperimento fuori
e dentro di me». Il sentimento della
realtà può divenire visionaria allegoria:
nei lavori sulle Twin Towers, tra i
vortici centripeti del crollo, ecco i cavalieri
dell’Apocalisse in contesa con
i demoni.
GUIDO VILLA
- sopra: I colori del male, La pena
di morte, Pietà (olio su tela, cm 53 x 53).
- nel’altra pagina: I colori del male,
11 Settembre (olio su tela, cm 200 x 200).

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GUIDO VILLA

ARTISTA ALLO SPECCHIO
Spesso memorie fi gurative emergono per
simboli: così nelle raffi gurazioni toccanti
nella Cattedrale di Isiolo l’esodo del popolo
ebraico è paradigma corale di tutti gli esodi,
compreso quello dei Turkana verso la Missione.
Villa cantore dei drammi odierni e fustigatore
austero dell’ingiustizia? Direi testimone
partecipe, di lancinante pietas e
indignazione civile, senza moralismi. Oltre alla
letteratura e alla musica (amicizie e collaborazioni
artistiche con poeti e musicisti) lo attrae lo
sport. Non ne fa mistero: «Football e ciclismo,
una passione».
Ma è ormai tempo di lasciare lo studio
dell’artista, un corpo architettonico
a sé rispetto alla casa da cui lo separa
il giardino: al tramonto la pianta del sommacco
si tinge di scarlatto e il riverbero della neve
inargenta le vetrate. In questo luogo d’atmosfera
mi attardo sullo smagliante Retablo de Maes
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GUIDO VILLA
Pedro, tavole acquerellate a sportelli, come un
trittico medievale. Scrigno di paladini e pulzelle
secondo l’opera lirica di De Falla. Sulle colline
antistanti Rocca delle Donne e Cantavenna già
sagome nere. Ombre di nostalgia su Paola e Guido
Villa: d’altri cieli e genti lontane? Sempre, a
quest’ora. Sognando l’Africa.
opere del maestro guido villa saranno in mostra
da metà marzo a metà aprile presso la galleria d’arte
contemporanea ART & WINE GALLERY sita nella
cittadella del mastro artigiano di prarolo (vc).
info. 366-1565872 e-mail: galleria@art-wine.eu
GUIDO VILLA
- sopra: Le tavole della Legge, Isiolo, VII pannello
(particolare, tempera acrilica su tavola, m 2,80 x 15,50)
- nell’altra pagina in alto: Crocifissione Urbana, polittico (tecnica
mista su cartone, cm 200 x 350)
- nell’altra pagina in basso: Crocifissione detta dell’Apocalisse,
polittico (tecnica mista su cartone, cm 200 x 351)

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GUIDO VILLA VILLA