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un contesto, due libri:<br />
BODY FASHION<br />
COME IL MODO DI VESTIRE CAMBIA IL CORPO E IL PENSIERO<br />
Il contenuto di questo testo passa in rassegna tutto il<br />
corpo, iniziando dai piedi e passando per la pelvi,<br />
l'addome, il petto, le spalle, il collo e la testa, per<br />
scoprire come i nostri corpi, e quindi le nostre menti,<br />
identità e persino la nostra cultura, cambiano in<br />
relazione a ciò che indossiamo.<br />
SLOW FASHION<br />
LA MODA COME SE LE PERSONE AVESSERO IMPORTANZA<br />
Perché sono i nostri corpi ad adattarsi alla moda e non<br />
viceversa? Considerando tutti gli effetti che ha il<br />
vestire sul nostro corpo, cos'è che fa si che finiamo<br />
per indossare quello che indossiamo? Quali sono i<br />
fattori in gioco?<br />
www.bodyconsciousdesign.com<br />
anteprima del libro<br />
uscita prevista nel 2013<br />
BODYTHINKINGBOOKs<br />
BODY<br />
FASHION<br />
JADER TOLJA NELLEKE DON<br />
COME IL MODO DI VESTIRE CAMBIA IL CORPO E LA MENTE
Donne che aspettano di<br />
poter scendere dai trampoli<br />
Molte donne non aspettano altro che poter scendere<br />
dai trampoli. Ma non osano affrontare la vergogna di<br />
essere definite “fuori moda”. Preferiscono l’inganno.<br />
Come la giovane e blasonata esponente del jet set<br />
internazionale, invitata a un sontuoso matrimonio<br />
milanese che prevedeva due serate di feste e balli<br />
prima della cerimonia religiosa. La prima sera ha<br />
catalizzato l’attenzione con il suo look stupefacente,<br />
costruito su sandali firmati altezza 18 in serpente<br />
dorato con lacci che, dalla caviglia, salivano fino al<br />
ginocchio. Sopra, una semplice tunichetta corta che<br />
faceva risaltare le gambe sottili e i piedi, col dorso in<br />
verticale come quello delle ballerine sulle punte. Un<br />
trionfo.<br />
E un tour de force che, scesa dalla limousine con<br />
autista, la faceva occhieggiare nel salone alla ricerca<br />
di tavoli a cui appoggiarsi con noncuranza e sedie su<br />
cui trovare sollievo tra un saluto e l’altro. La seconda<br />
serata ha inventato un malessere. Per non affrontare<br />
il supplizio di camminare su quei tacchi spropositati.<br />
Un intervallo di riposo prima della cerimonia in chiesa<br />
su un diverso paio di sandali, ancora firmati, ancora<br />
altezza 18.<br />
Fatema Mernissi ha scritto che se le donne islamiche<br />
sono prigioniere del burka, le occidentali sono<br />
prigioniere della taglia 42. Una stilista francese in<br />
una intervista a Elle (Francia) ha detto di recente<br />
“Era ora, non se ne poteva più di vedere donne che<br />
sembravano vittime di un problema ortopedico”.<br />
L’affermarsi della <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong> è<br />
paragonabile all’abbandono dei corsetti<br />
ottocenteschi. Le fantasie e i sofismi sadici di stilisti<br />
che non rispettano il corpo delle donne hanno perso<br />
il loro appeal. Per la moda è finalmente una<br />
trasformazione di tipo epocale, una sfida che metterà<br />
alla prova creatività e strategie di marketing.<br />
Non è la moda a decidere la forma del corpo, ma il<br />
corpo a indicare la forma alla moda. Per percorrere<br />
questa strada, serviranno approcci interdisciplinari,<br />
una letteratura colta e accattivante che dimostri alle<br />
donne come la bellezza fisica e la salute psichica<br />
siano legate alla libertà e al rispetto del corpo.<br />
Se delle scarpe troppo strette possono provocare un<br />
malessere fisico fino ad attacchi di panico,<br />
l’alternativa non è mettersi in calzini come faceva<br />
Einstein quando lavorava alle proprie teorie.<br />
La moda non è morta, ha bisogno di fare un giro di<br />
boa per raggiungere il mare aperto della nuova<br />
consapevolezza che sta facendo fremere il cuore dei<br />
più avvertiti. Non solo quello di sognatori e visionari.<br />
Anna Masucci (giornalista di moda, ha partecipato alla direzione di<br />
alcune delle riviste più rappresentative del proprio campo)<br />
“La gente ha perso il suo corpo<br />
e lo rivuole indietro”<br />
Alexander Lowen (MD, psicoterapeuta)<br />
“Armani lancia<br />
la prossima collezione<br />
con scarpa a tacco zero, così,<br />
mentre deliziose Cenerentole<br />
sfiorano con leggerezza<br />
la passerella senza tacchi,<br />
le giornaliste-sacerdotesse<br />
delle prime file invece<br />
soffrono ancora sui propri<br />
12 centimetri d’ordinanza”.<br />
Anna Masucci
Raggiungere il limite<br />
Ed esplorare nuovi territori<br />
“Il sogno di un designer<br />
a volte diventa<br />
un incubo per alcun altro”<br />
Ettore M. Mazzola (architetto)<br />
Il 28 dicembre 2009 le famose modelle Abbey Lee<br />
Kershaw, Natasha Poly e Sasha Pivovarova entrarono<br />
in sciopero: si rifiutavano di indossare l’ultima linea<br />
di scarpe disegnata da Alexander McQueen. La<br />
Kershaw aveva già perso buona parte della stagione<br />
delle sfilate perché qualche mese prima si era<br />
infortunata a un ginocchio: era inciampata su una<br />
passerella a New York, mentre l’anno precedente, a<br />
Parigi, era svenuta per un bustino troppo stretto –<br />
sempre di McQueen.<br />
Stiamo parlando di modelle viziate e capricciose, o<br />
semplicemente rinsavite? Con i loro ingenti guadagni<br />
potevano certo permettersi di andare da medici in<br />
grado, teoricamente, di informarle sui rischi che<br />
comporta indossare scarpe estreme. Questo<br />
potrebbe spiegare come mai abbiano rinunciato a<br />
migliaia di dollari pur di evitare di mettere, anche<br />
solo per pochi minuti, simili scarpe, quando invece<br />
esistono donne disposte a spendere una fortuna per<br />
poterle tenere ai piedi tutto il giorno.<br />
Le modelle si muovono all’interno di un business che<br />
spesso richiede un certo distacco da ciò che si è<br />
veramente. Poi all’improvviso accade che tre modelle<br />
dicano: “Potete pagarci qualunque cifra, ma noi non<br />
intendiamo proseguire”. Se molte donne, però, non<br />
sono ancora nella condizione di fare una scelta<br />
analoga non è perché “l’altezza dei tacchi di una<br />
donna è inversamente proporzionale alla sua<br />
intelligenza”, come ha detto una volta un noto<br />
fotografo italiano con lo stile provocatorio che lo<br />
contraddistingue.<br />
“L’esplorazione fuori è finita,<br />
mentre è tempo che cominci quella dentro.”<br />
Walter Bonatti (alpinista ed exploratore)<br />
L’intelligenza non c’entra: quando una persona, in<br />
una famiglia o in una società, non ha accesso diretto<br />
alle risorse (di qualsiasi genere esse siano, si tratti di<br />
ruolo, potere, denaro ecc.), può ottenerle solo<br />
cercando di adeguarsi alle aspettative di coloro che<br />
detengono tali risorse. Riuscire ad avere questa<br />
approvazione esterna – così precaria – è talmente<br />
impegnativo che a volte non rimane né tempo né<br />
energia per capire a che gioco si sta giocando.<br />
L’esperienza di studio e di ricerca alle frontiere della<br />
moda di Alexander McQueen, ha subito una<br />
improvvisa battuta d’arresto solo pochi mesi più<br />
tardi, per l’inaspettata fine dello stilista. Con modelle<br />
che svenivano nei suoi bustini, o si infortunavano<br />
ginocchia e caviglie indossando le sue originali<br />
calzature, McQueen aveva comunque raggiunto i<br />
limiti fisici della sua esplorazione e non è che si<br />
potesse andare molto oltre. La buona notizia, invece,<br />
è che nella direzione opposta – cioè quella della<br />
sostenibilità del corpo – il territorio è ancora in gran<br />
parte inesplorato. Nel caso vi interessasse<br />
avventurarvi in quella direzione, questo libro si<br />
occupa di alcuni aspetti che vorreste conoscere.
The (tr)end<br />
Modelle che testano gli ultimi modelli
Che cos’è il <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong>?<br />
1<br />
il piede è fatto così<br />
4<br />
ma le nostre scarpe<br />
sono invece fatte così<br />
2<br />
è fatto in questo modo<br />
perché un treppiede dà stabilità<br />
5<br />
e se vogliamo infilarci i nostri piedi,<br />
avremmo bisogno<br />
di tagliarne via alcune parti<br />
3<br />
è formato da 26 ossa e<br />
33 articolazioni per assicurare<br />
leggerezza, forza e mobilità<br />
6<br />
oppure di ‘strizzare’<br />
il nostro piede in questo modo<br />
per poterlo rendere compatibile<br />
7<br />
le nostre scarpe sono fatte<br />
così perché<br />
chi le ha create non ha usato<br />
come modello un piede reale<br />
10<br />
si sarebbe reso conto<br />
della relazione tra la sua forma<br />
e la sua funzione<br />
“La perplessità è l’inizio della conoscenza”<br />
Khalil Gibran<br />
8<br />
ma ha usato invece<br />
un monoblocco<br />
di plastica o legno<br />
11<br />
e avrebbe creato qualcosa<br />
di completamente diverso<br />
9<br />
se invece avesse usato<br />
un piede vero<br />
il<br />
<strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong><br />
riguarda<br />
la consapevolezza<br />
di ciò che accade<br />
quando<br />
corpo e design<br />
si incontrano<br />
indipendentemente<br />
dalle scelte<br />
che facciamo
Le 4 opzioni che avevamo<br />
E quella che abbiamo scelto<br />
Vi è mai capitato di vedere in qualche vetrina<br />
dei guanti di questa forma?<br />
La complessità e la mobilità della mano<br />
non sono diverse da quelle del piede.<br />
E allora come siamo arrivati a vedere nelle vetrine<br />
di tutto il mondo scarpe fatte in questo modo?<br />
questa è la scelta che è stata fatta<br />
(la forma si adatta alle mani,<br />
i piedi si adattano alla forma)<br />
oppure quest’altra possibilità<br />
(le mani si adattano alla forma,<br />
i piedi si adattano alla forma)<br />
“Abbiamo bisogno di aprire<br />
ciò che e ancora bloccato,<br />
non di fondare una nuova religione”<br />
Satprem (yogi)<br />
ma avremmo potuto scegliere il contrario<br />
(le mani si adattano alla forma,<br />
la forma si adatta ai piedi)<br />
o quest’altra ancora<br />
(la forma si adatta alle mani,<br />
la forma si adatta ai piedi)
Cosa potete trovare al interno?<br />
SEZIONE 0 RIPARTENDO DA ZERO<br />
I Donne che aspettano di poter scendere dai trampoli<br />
II Raggiungere il limite Ed esplorare nuovi territori<br />
III The (tr)end Modelle che testano gli ultimi modelli<br />
IV Che cos’è il <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong>?<br />
V Le 4 opzioni che avevamo E quella che abbiamo scelto<br />
SEZIONE 1 L’ANATOMIA ESPERIENZIALE. UN MODO DIVERSO DI GUARDARE AL CORPO<br />
2 Un fatto poco conosciuto Come veniamo fuorviati dall’anatomia tradizionale<br />
4 Tensegrità La vera struttura della vita<br />
6 La nostra medusa interna La struttura interiore nascosta<br />
8 I piani di movimento del corpo E i loro effetti sulla psiche<br />
10 Pensare col corpo Pensiero e identità sono espressione della organizzazione fisica<br />
12 Si può barare con l’immagine Ma non si può farlo con il movimento<br />
14 Cinghie corporee Dividere il corpo in sezioni<br />
16 Linee di forza Dal tagliare, all’integrare<br />
SEZIONE 2 PIEDI: QUALCHE IDEA<br />
20 Fantanatomia E il suo doloroso incontro con la realtà<br />
22 Sessione di shopping<br />
24 Intorpidire 200.000 sensori Come spegnere la vera forza delle persone<br />
26 Perché un’andatura normale è impossibile<br />
28 Melvin<br />
30 Se i piedi potessero gridare Alla nascita è sano il 99% dei piedi ...<br />
32 Lo strano caso della bambina dai piedi vecchi<br />
33 Sono una Barbie girl, ma non è un Barbie world<br />
34 La deformazione è facile e rapida La riabilitazione lenta e difficile<br />
38 Erano turchesi<br />
40 Il mitico mezzo tacco Siamo davvero più scaltri della natura?<br />
42 Dimmi che scarpe porti oggi e ti dirò quali problemi avrai domani<br />
44 Come un tacco 5 modifica il polpaccio<br />
45 Idee demenziali<br />
46 Calzini per sani In che modo il punto di vista del corpo si differenzia ...<br />
48 L’effetto sull’equilibrio Le scarpe non modificano solo il piede, ma tutto il corpo<br />
50 Pensare con i piedi Perché l’equilibrio fisico non è soltanto fisico<br />
52 Una domanda aperta<br />
53 Al cuore della fiducia in se stessi<br />
54 Se fossi un albero Quale vorresti essere?
SEZIONE 3 PIEDI: FONTI DI ISPIRAZIONE<br />
56 Senza scarpe Ritrovare il contatto<br />
58 Strade rivoluzionarie Un esempio paradigmatico di <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong><br />
60 Camminare con il bacino Quando viene eliminata l’ammortizzazione delle scarpe<br />
61 Inventando le Fivefingers<br />
64 La sorpresa finale<br />
66 Le infradito. Pro e contro di una scarpa popolare<br />
68 Scarpe da ginnastica interessanti Qualche esperimento industriale<br />
70 Cosa c’è di nuovo sul mercato?<br />
71 Dispiegare le dita<br />
72<br />
73<br />
Reinventare il proprio mocassino<br />
Creare il proprio mocassino<br />
74 Confondere la soluzione con il principio Il rischio di mostrare degli esempi<br />
76 In cerca di ispirazione Applicazioni parziali dei princìpi<br />
78 Disegnare una scarpa partendo da dentro<br />
SEZIONE 4 BACINO E PANCIA<br />
82 Pance piene e pance vuote Dissetarsi alla fonte<br />
84 L’altra metà del corpo Come si manifesta il disprezzo per l’istinto ...<br />
86 Armature incarnate Spostare la costrizione dall’esterno all’interno<br />
88 ¡Squeeze Inconsapevoli costrizioni<br />
89 Venere in jeans<br />
90 Biancheria intima Da dove nasce il bisogno di indossarla?<br />
92 Come sconvolgere i propri amici<br />
94 Senza slip? Magari soltanto meno<br />
96 Abiti che integrano Sostenere la libertà di movimento<br />
97 Oriente vs Occidente<br />
98 Anni Settanta vs Anni Ottanta<br />
99 Organizzazioni fisiche diverse<br />
100 Gioco vs Potere<br />
101 Quando il bacino si muove spontaneamente
SEZIONE 5 TORACE, SENO E SPALLE<br />
104 Cosa c’è nel torace? La relazione con un’area molto intima<br />
106 Idealizzare l’altezza. L’altezza è davvero mezza bellezza?<br />
108 Cervelli sradicati. «I pazzi sono convinti di pensare con la testa».<br />
110 Il paradiso del colletto sbottonato. Il vero problema con le cravatte<br />
112 Un piccolo gesto, un grande effetto. Risparmiare il 9% dell’energia<br />
113 Shock culturale<br />
114 Sulle proprie spalle. Le conseguenze fisiche dell’uso di borse e borsette<br />
115 La storia del backTpack<br />
116 A scuola dai Nepalesi<br />
117 Un peso che reintegra<br />
118 Ripensare borse e zaini Probabilmente ancora troppo presto per parlarne ...<br />
120 E poi arrivò il reggiseno. Come il reggiseno condiziona il corpo femminile<br />
122 Linfa che scorre. Gli effetti del reggiseno sul sistema di drenaggio del corpo<br />
123 “Penso che prima o poi ci si abitui”<br />
124 Un accettabile compromesso. Scendere a patti con un indumento costrittivo<br />
125 Giocando con una identità differente<br />
126 Piccoli esperimenti<br />
back cover<br />
“Non abbiamo bisogno di vedere cose diverse,<br />
ma di vedere le cose in modo diverso”<br />
Carl G. Jung<br />
Questo libro non nasce dall'esigenza<br />
di cambiare il nostro stile personale di abbigliamento<br />
e andare in giro indossando scarpe rivoluzionarie<br />
come quelle disegnate sulla copertina.<br />
Nasce dal bisogno di comprenderlo a un livello diverso.<br />
Quando la mattina ci vestiamo, non decidiamo soltanto<br />
il modo di presentarci agli altri, ma stabiliamo anche<br />
le condizioni fisiche e psicologiche che ci accompagneranno<br />
nel corso della giornata e che, a lungo andare,<br />
plasmeranno la nostra fisionomia e il nostro carattere.<br />
Oggi è possibile comprendere meglio questi meccanismi<br />
grazie a nuove discipline come<br />
l’Anatomia Esperienziale e il <strong>Body</strong> Thinking<br />
che ci rivelano come le scelte culturali<br />
ci trasformano a livello fisico e come di conseguenza<br />
questo modifichi il nostro modo di pensare e di comportarci.<br />
Jader Tolja, medico, psicoterapeuta e trainer<br />
di Anatomia Esperienziale, è research director<br />
del BCD Lab all’Università di Bratislava,<br />
e professore di <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong> alla<br />
Domus Academy di Milano e in altre università<br />
e scuole di design europee e non. Si occupa<br />
principalmente di come corpo, mente e cultura sono<br />
espressione reciproca. È autore e coautore di diversi<br />
libri sull’argomento, tra i quali Pensare col corpo<br />
è quello che ha avuto più edizioni e traduzioni.<br />
www.bodyconsciousdesign.com<br />
Nelleke Don, social e political scientist,<br />
è consulente aziendale specializzata<br />
in umanizzazione. L’interesse per la vitalità<br />
e la funzionalità delle organizzazioni l’ha portata<br />
a studiare i princìpi che regolano la nostra<br />
organizzazione fisica e mentale, e l’influenza<br />
che l’ambiente e il design esercitano su di essi.<br />
Ha un master in Anatomia Esperienziale<br />
ed è fondatrice e co-direttrice della<br />
Association for <strong>Body</strong> <strong>Conscious</strong> <strong>Design</strong>.