Alphonse De Lamartine a Napoli, Procida, Casamicciola
Alphonse De Lamartine a Napoli, Procida, Casamicciola
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stra, racconta e percorre quei luoghi<br />
paradisiaci della sua isola, terra del<br />
ricordo, dell’arte, dell’amore e di<br />
Graziella.<br />
L’artista, di cui presentiamo alcune<br />
tele, afferma: «Così ricordo la mia<br />
isola, <strong>Procida</strong>, in questi scorci, costituiti<br />
da presenze umane intente,<br />
per lo più, alle loro attività quotidiane,<br />
le più semplici e le più antiche.<br />
La ricordo ferma, in questi istanti irripetibili<br />
che non potranno più ritornare,<br />
mentre il tempo cresce, evolve,<br />
verso una contemporaneità così veloce<br />
da cancellare qualsiasi traccia<br />
del passato. In queste tele descrivo<br />
immagini interiori, che riportano un<br />
tempo lontano, cancellato, fatto di<br />
sentimenti, di umiltà, di angoli del<br />
vissuto, come quelli che troviamo<br />
nella casa di Graziella, che per me<br />
continuano ad essere attuali. È un<br />
totale rifiuto della realtà, di questo<br />
mondo che tende a distruggere tutto<br />
ciò che gli si presenti davanti, un<br />
presente che nasconde la vera essenza<br />
delle cose, privandole della<br />
bellezza eterna che gli è propria. La<br />
mia è una pittura materica, scolpita,<br />
nella quale si può notare una tecnica<br />
originale, fatta di modellamento<br />
di grumi di colore sulla tela, quasi si<br />
tratti di cera o di creta, una tecnica<br />
nata spontanea per amore dell’arte».<br />
*<br />
Immagini delle tele di A. Righi<br />
Pag. 23<br />
Guaglioni<br />
In questa pagina<br />
In alto: Prima mattina<br />
Al centro<br />
Vicolo<br />
In basso<br />
Limoneto<br />
La Rassegna d’Ischia n. 4/2012 23