cesca, una passione contagiosa - Alp Cub
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sua infanzia) ed a Praga nel 2001 (gita per me piena di emozioni, ricordi belli e<br />
altri un po’ tristi a causa della mia salute che faceva i capricci… in tutto ciò indi-<br />
menticabile la Spano che se ne andava in giro a raccontare appassionatamente<br />
gli avvenimenti della primavera di Praga, perfettamente a suo agio col mio ber-<br />
retto da truzzo dell’Energie… chissà dove l’aveva perso il suo!). Per la maturità<br />
la Spano ci aiutò moltissimo. Per la mia tesina scrisse <strong>una</strong> sorta di articolo che<br />
non esitai a copiare ed incollare tale e quale nel mio lavoro. Mi è capitato re-<br />
centemente di leggere tale passo e mi chiedo con quale coraggio abbia potuto<br />
inserirlo in un lavoro personale. Evidentemente la Spano mi sopravvalutava, io<br />
non avrei mai potuto scrivere delle riflessioni tanto acute. 3 anni passarono e la<br />
Spano diventò Fran<strong>cesca</strong>.<br />
Il periodo di fine anno della V fu un momento pieno di emozioni, <strong>una</strong> pas-<br />
sione latente esplosa improvvisamente, la scelta dell’università, la perdita dei<br />
miei compagni, il ritrovamento di un amico a cui mi ero particolarmente legato<br />
all’inizio delle superiori e con cui mi ero perso negli ultimi anni (M., con cui avrei<br />
litigato duramente quella stessa estate e che avrei ritrovato in seguito, a poco a<br />
poco ed in maniera più stabile e matura grazie anche all’aiuto della stessa Fran-<br />
<strong>cesca</strong>), ecc. Fran<strong>cesca</strong> fu durante tutta quell’estate e l’inizio dell’università la mia<br />
“compagna epistolare” sempre pronta ad ascoltarmi ed a darmi consigli con la<br />
dolcezza di <strong>una</strong> madre e la naturalezza di un’amica. Qui di seguito propongo<br />
alcuni passi scritti da Fran<strong>cesca</strong> in questi scambi di pensiero. In essi sono citate<br />
alcune delle persone a noi vicine in quel periodo, in particolare A., S. e M., di cui<br />
mi permetto di svelare alcuni fatti ri-<br />
salenti all’epoca per non limitarmi nel<br />
“raccontare Fran<strong>cesca</strong>”. Lei d’altra par-<br />
te non si è mai data limiti nel parla-<br />
re apertamente con me dei problemi<br />
personali che ci concernevano.<br />
28 giugno 2001<br />
Carissimo,<br />
non finisce qui, e forse in un<br />
certo senso qui comincia:<br />
non ho mai ricevuto un regalo<br />
come quello che mi hai portato<br />
questo pomeriggio: quasi<br />
nessuno, nella mia vita, mi<br />
ha fatto leggere pezzi del suo<br />
diario. Sono nel mezzo di <strong>una</strong><br />
tempesta emotiva, in cui tutta-<br />
C.<br />
C.<br />
via prevale l’euforia per la confidenza<br />
che mi dimostri nello<br />
scrivere cose così profondamente<br />
tue, anche quelle che<br />
puoi intuire non mi piacciono<br />
(ma su questo ritorno dopo) e<br />
per la tua capacità di aprirti per<br />
iscritto (che tra l’altro è speculare<br />
alla tua chiusura “orale” sia