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ERBE IN CUCINA<br />

a cura di Gianna Tuninetti (gianna.tuninetti@alice.it)<br />

Insipido<br />

come una patata<br />

testo e acquerelli di Gianna Tuninetti<br />

È un detto popolare, ma è parzialmente errato. Infatti, basta veramente poco<br />

per far della patata un piatto squisito ed estremamente utile per la salute.<br />

C’è da scommetterci che, se il prezioso tubero fosse stato conosciuto ai tempi<br />

di S. Francesco, l’avremmo trovato nel Cantico delle Creature in compagnia<br />

di sorella acqua e fratello fuoco. Ai tempi, nel Vecchio Continente<br />

la patata (Solanum tuberosum) era del tutto sconosciuta. Venne portata in<br />

Europa dai conquistatori spagnoli che la introdussero insieme al mais, ai<br />

fagioli, ai peperoni e ai pomodori, questi ultimi appartenenti anch’essi alla<br />

famiglia delle Solanacee. La patata è originaria della Cordigliera delle Ande<br />

e in Europa, in un primo tempo fu utilizzata per scopi decorativi. Il re<br />

Sole, Luigi XIV ne amava così tanto i fi ori, da volerli per decorare i tavoli<br />

dei banchetti reali, ma non se ne cibava, perché erano ritenute buone solo<br />

per le bestie. A scoprirne le virtù alimentari ci pensò il farmacista militare<br />

francese Antonio Agostino Parmentier (1737-1813). Fatto prigioniero<br />

in Germania nella guerra dei Sette anni (1756-1763) riceveva come cibo<br />

le stesse patate che davano ai porci; per cui non solo riuscì a sopravvivere,<br />

ma ne intuì le grandi potenzialità alimentari. Personaggio geniale il Parmentier!<br />

Vendeva le patate nella sua farmacia a prezzi salatissimi e di conseguenza<br />

solo a nobili e ricconi; non contento, mise dei militari, armati di<br />

tutto punto, a guardia del campo dove le coltivava….quasi fossero oro. In<br />

Italia se ne diffuse l’uso solamente a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.<br />

Le patate sono un alimento sano, digeribilissimo, nutriente; ricche<br />

di amido, sodio, potassio, ferro, contengono pochissimi zuccheri; ottime<br />

quindi per diete ipocaloriche: abbasserebbero anche il tasso di colesterolo<br />

nel sangue, favorirebbero l’attività cardio-vascolare ed elasticizzerebbero<br />

le pareti vasali. Un consiglio per i diabetici: sostituire il pane con patate<br />

cotte al forno o bollite. Le migliori sono quelle di montagna coltivate in<br />

terreni ben esposti al sole, trattati con doppia aratura: la prima in autunno<br />

quando si concima con solo stallatico naturale, la seconda in primavera<br />

allo scioglimento delle nevi; a maggio si provvede alla semina. Durante la<br />

vegetazione il campo non sarà mai irrigato; a settembre si provvederà alla<br />

raccolta di patate assolutamente eccellenti….vero mangiare da re, anche<br />

se Luigi XIV non l’ha mai saputo. Ne sono ben consci certi ristoranti di<br />

“tendenza” che utilizzano le “ratte” comunemente conosciute come “patate<br />

del bur”. Le cucinano al vapore,con la loro buccia, e le servono con fonduta<br />

e tartufi , con salmone affumicato, con tome profumate. Con la bagna<br />

caüda o con le salse della bourguignonne serviranno invece la Vitoülotte<br />

noire, anche chiamata Violette. Conosciuta in Francia fi n dal 1815 è una<br />

recente riscoperta. Ha pasta molto compatta e viola per l’alto contenuto<br />

di mirtillina: non stupitevi però se ve le faranno pagare come il caviale. La<br />

cucina familiare si accontenta di varietà più comuni, avendo cura di sceglierle<br />

con le caratteristiche più adatte alla diverse ricette e, possibilmente,<br />

di montagna. La patata si trova al quarto posto tra i prodotti coltivati a livello<br />

mondiale, con ben 300 milioni di tonnellate annui (2002): una crescita<br />

dell’11% rispetto ai livelli del 1960. Carlos Ochoa, peruviano, di professione<br />

tassonomo, sta dedicando la sua esistenza alla patata e alla ricerca<br />

di varietà del tubero tuttora sconosciute attraverso tutto il continente<br />

sudamericano. Finora ne ha catalogate 1500 varietà di cui 100 spontanee.<br />

A Lima in Perù, è stato creato il Centro International de la Papa, il centro<br />

n. 1 al mondo, specializzato nella protezione della biodiversità, nella rigenerazione,<br />

nella creazione di nuove varietà di patate utili per sfamare le<br />

popolazioni in via di sviluppo. Vi lavorano tecnici provenienti da tutto il<br />

mondo sotto l’egida della FAO e di prestigiose Università.<br />

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