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Haruki Murakami La fine del mondo e il paese delle meraviglie

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RECENSIONI&REPORTS recensione<br />

l’uomo dalla propria ombra e quest’ultima dalla propria radice.<br />

L’ombra portata, assurta a individuo, ha adesso una propria<br />

esistenza e una propria personalità. L’uno è diventato due e i<br />

rapporti di forza quasi si rovesciano. Non si arriva di certo a<br />

toccare l’arroganza con la quale l’ombra, in una <strong>del</strong>le fiabe <strong>del</strong>lo<br />

scrittore danese Hans Christian Andersen (intitolata proprio:<br />

L’ombra), chiede al f<strong>il</strong>osofo di coricarsi ai suoi piedi, ma da<br />

questo momento l’ombra, vissuta per anni come proiezione<br />

<strong>del</strong>l’uomo, gli si pone da pari a pari guidando <strong>il</strong> tentativo di<br />

recuperare un’unità perduta forse per sempre.<br />

A eseguire questa particolare operazione di fenditura, con<br />

precisione quasi chirurgica, è <strong>il</strong> Guardiano degli unicorni.<br />

L’uomo, che quando non era impegnato con le doc<strong>il</strong>i bestie passava<br />

<strong>il</strong> suo tempo ad aff<strong>il</strong>are lame, con una <strong>del</strong>le sue armi da taglio<br />

recide di netto l’ombra dai piedi <strong>del</strong> Lettore di Sogni. <strong>La</strong><br />

separazione equivale al firmare un atto di cittadinanza: l’uomo è<br />

definitivamente un membro <strong>del</strong>la <strong>fine</strong> <strong>del</strong> <strong>mondo</strong>. Il suo presente è<br />

finalmente immune dai pericoli portati dalle emozioni e dal cuore.<br />

Il suo passato non esiste più, come precisa lo stesso Guardiano:<br />

«D’ora in poi lei sarà <strong>il</strong> Lettore di Sogni. Si dimentichi <strong>il</strong> suo<br />

vero nome, ormai si chiama così» (p. 44).<br />

Per <strong>il</strong> Lettore i giorni trascorrono tra la nostalgia di tutto<br />

quello che ha perduto o che non ricorda e <strong>il</strong> lento abituarsi alla<br />

nuova vita e alle nuove logiche cittadine. <strong>La</strong> speranza di riunirsi<br />

a un’ombra, ormai ridotta a debole assistente <strong>del</strong> Guardiano, si<br />

alterna a una curiosità che lo spinge a conoscere meglio quel<br />

luogo e ad affezionarsi alle persone che più gli sono vicine in<br />

quella nuova vita: <strong>il</strong> Colonnello e, soprattutto, la sua assistente<br />

in biblioteca. Molte prospettive e molte possib<strong>il</strong>ità che si<br />

manifestano all’inizio cedono successivamente <strong>il</strong> passo a un<br />

consapevole senso di responsab<strong>il</strong>ità, che induce <strong>il</strong> Lettore di<br />

Sogni a voler cambiare le cose di quel <strong>mondo</strong>, un <strong>mondo</strong> che tanto<br />

somiglia alla sua coscienza.

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