acciaio competitivo intelligente e sostenibile - Federacciai

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ACIES 88 Il pre-riscaldo del rottame, in particolare nella fabbricazione al forno elettrico, rappresenta una opportunità interessante per utilizzare la consistente quantità di calore contenuta nei fumi di processo. Sebbene alcune soluzioni già esistano, esse non sono ancora generalmente diffuse in quanto non sempre adattabili alle specificità dei vari impianti. Inoltre, un limite al preriscaldo del rottame riguarda la possibile formazione di diossine che devono essere abbattute all’uscita dal preriscaldatore. Infine un risparmio energetico consistente, aggiuntivo a quello raggiungibile con il preriscaldo, si può realizzare attraverso la carica continua del rottame (processo conosciuto con il nome di Consteel® 12) che permette di mantenere sempre chiusa la volta del forno evitando le dispersioni termiche durante la carica delle ceste. Con questo sistema, che opera sempre su metallo liquido (bagno piano), anche la qualità dell’energia elettrica che viene restituita in rete risulta migliorata (minore generazione di flickers). La ricerca di una soluzione definitiva nell’ambito del preriscaldo del rottame, applicabile nella generalità degli impianti esistenti, economicamente praticabile ed eco-<strong>sostenibile</strong> è un obiettivo di grande rilevanza strategica che merita di essere perseguito. 12 EUROPEAN COMMISSION: Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) – Best Available Techniques Reference Document on the Production of Iron and Steel – December 2001. PROCESSI PRODUTTIVI - Utilizzo razionale dell’energia 4.3.3 Sviluppo di nuove tecnologie ecocompatibili alternative all’altoforno Il processo di fabbricazione della ghisa con l’altoforno è, come è stato già affermato, una tecnologia “matura” che ha raggiunto nel corso degli ultimi anni elevati livelli di efficienza e produttività. Queste prerogative hanno in parte scoraggiato la ricerca di processi alternativi, che comunque in alcuni casi sono stati sviluppati, seppure con scarsa diffusione. Ci riferiamo ai processi cosiddetti “smelting reduction” denominazione quasi intraducibile per cui si preferisce adottarla anche nella nostra lingua. Tali processi sono stati già brevemente descritti nel paragrafo “Generalità sui processi di fabbricazione dell’<strong>acciaio</strong>”. Si vuole soltanto aggiungere che la tecnologia CleanSmelt sperimentata in Italia, inizialmente sviluppata per produrre ghisa, è stata aggiornata per essere utilizzata come processo di produzione adatto a una maggiore flessibilità nell'uso di combustibile, introducendo i criteri per la conduzione del processo con metano. Inoltre, nel contesto della valorizzazione e del riutilizzo dei sottoprodotti, il CleanSmelt è adatto a riciclare contemporaneamente polveri di forno elettrico e scaglia, riducendo in tal modo l'impatto ambientale ed il costo della messa in discarica. Le recenti difficoltà di approvvigionamento e l’incremento del prezzo dei fossili adatti alla cokefazione, insieme ai problemi ambientali indotti dall’esercizio delle cokerie e degli impianti di agglomerazione del minerale, hanno reso economicamente più interessanti questi processi che, nel medio termine, potrebbero avere uno sviluppo significativo. Un ulteriore vantaggio è quello di poter utilizzare i minerali in pezzatura fine, di costo nettamente inferiore ai minerali in pezzatura di maggiori dimensioni e all’agglomerato. Le tecnologie di smelting reduction, come ad esempio quella decisamente innovativa che si intende sviluppare nell’ambito del progetto ULCOS, non vanno pertanto trascurate in una visione che aspiri a confrontarsi con scenari di medio-lungo periodo.
US$cent/Fe unit PROCESSI PRODUTTIVI - Utilizzo razionale delle risorse 4.4 UTILIZZO RAZIONALE DELLE RISORSE Negli ultimi anni si è diffusa una maggior consapevolezza su una semplice ma non sempre accettata verità: le risorse del pianeta (energetiche, materie prime, acqua, vegetazione ecc.) non sono illimitate. Da qui la necessità di assumere comportamenti “virtuosi”, introducendo la cultura del “risparmio” e dell’uso razionale delle stesse. La siderurgia non sfugge a questa impellente esigenza, anche per necessità meramente economiche: gli sprechi rappresentano sempre costi aggiuntivi che penalizzano i profitti e la competitività. Gli strumenti applicabili nel settore siderurgico in questo contesto sono insieme tecnologici e culturali: la sola tecnologia è insufficiente se non viene abbinata alla conoscenza approfondita non solo dei processi ma anche delle conseguenze sociali e ambientali che una soluzione in apparenza vantaggiosa può comportare. FIGURA 4.7 210,00 160,00 110,00 60,00 10,00 1993 1994 1995 1996 1997 Andamento dei prezzi di mercato FOB (medie annuali) di alcuni minerali fini e pellets. 1998 1999 2000 2001 ACIES Negli ultimi anni si è registrato un significativo incremento dei prezzi delle materie prime siderurgiche, dovuto a diversi fattori concomitanti quali l’aumento dei prezzi dei materiali energetici e quindi dei costi di produzione e di trasporto, lo sviluppo economico e il conseguente aumento della domanda dei paesi emergenti, il progressivo affrancamento dall’influenza economica e culturale occidentale da parte dei paesi produttori del terzo mondo. Nelle Figg. 4.7, 4.8, 4.9, 4.10 e 4.11 si riportano gli andamenti dei prezzi di mercato delle principali materie prime siderurgiche (minerali, fossili, coke, rottame e ferroleghe) registrati negli ultimi anni. Pellets Carajas sinter feed Southern System fines 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 89
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