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Polibutadiene Neocis W2003 v.2 - associazione pionieri e veterani eni

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zione scientifica e consapevole determinazione. E’ una storia che merita di esse-­‐<br />

re raccontata.<br />

A.1- Come ci si è arrivati.<br />

La SnamProgetti viveva una fase di grande espansione in puro stile Mattei,<br />

all’inizio degli anni sessanta. La società era nata per progettare e costruire infra-­‐<br />

strutture petrolchimiche per il gruppo Eni. Era cresciuta molto e non poteva più<br />

accontentarsi delle sole commesse domestiche. Bisognava attrezzarsi per com-­‐<br />

petere sul mercato libero degli impianti petrolchimici e per questo era necessa-­‐<br />

rio disporre di licenze e know-­‐hows. Così SnamProgetti favorì la nascita di un<br />

laboratorio di ricerca nel comprensorio Eni di San Donato Milanese. L’obiettivo<br />

era chiaro, si trattava di mettere a punto nuovi processi di produzione per pro-­‐<br />

dotti noti e già affermati. Le priorità erano rivolte ai polimeri di massa più getto-­‐<br />

nati: polietilene, poliisoprene, polibutadiene 5 , ecc… La ricerca era impostata in<br />

senso chimico-­‐ingegneristico. Individuato un processo di produzione innovativo<br />

che ci permetteva di prescindere dai brevetti esistenti, si proseguiva con la pro-­‐<br />

duzione pilota del materiale per fornire campioni di prodotto ai potenziali clienti<br />

e attendere il loro giudizio. La valutazione interna dei prodotti era una semplice<br />

analisi tecnologica, poco più di un controllo di qualità.<br />

Il mercato rispose con cinica rudezza: le gomme sintetiche non sono “prodotti a<br />

specifica 6 ” ma sono “prodotti a comportamento 7 ”. La valorizzazione del poten-­‐<br />

ziale applicativo di un materiale non omologato, richiede un lungo processo di<br />

sviluppo che nessuno è disposto a fare per conto terzi. Ritornate dunque con le<br />

istruzioni per l’uso e soprattutto con una dimostrazione convincente dei vantag-­‐<br />

gi competitivi dei vostri prodotti nelle nostre applicazioni. Solo a queste condi-­‐<br />

zioni potremo essere indotti a dedicare il nostro tempo e le nostre risorse per<br />

favorire il vostro ingresso nel mercato. Lezione severa, ma utile. Fu così che la<br />

Fisica entrò a pieno diritto nel laboratorio chimico, con le sue ramificazioni nella<br />

Reologia, nella Viscoelasticità, nella Spettroscopia Meccanica e soprattutto con la<br />

matematica di frontiera che sempre l’accompagna.<br />

Le tecnologie di costruzione dei manufatti furono replicate su scala pilota, co-­‐<br />

minciando dall’applicazione dominante per contenuti tecnici ed economici, quel-­‐<br />

la degli pneumatici, fino all’applicazione più “cool”, quella delle palle da golf (il<br />

prodotto ha una elasticità eccezionale, i “top players” non possono farne a me-­‐<br />

no). Le prestazioni dei manufatti “sul campo” furono valutate su entrambi i ver-­‐<br />

santi: teorico e sperimentale. Soprattutto si diede luogo a studi di modellistica<br />

molecolare che portarono alla enunciazione di tutta una serie di relazioni tra le<br />

5 Tipi differenti di gomma e materie plastiche: quelli che costituiscono la base della nostra vita domestica.<br />

6 Che sono sufficientemente descritti dalla composizione, esempio: acqua<br />

7 Che non possono essere valutati semplicemente sulla base della composizione, esempio: vino

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